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UFO e alieni - Raccolta di articoli a tema ufologico
- orsoinpiedi
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Quella che oggi vi mostriano è una intervista scioccante all’ex-esecutivo della Banca Mondiale che dichiara: “Creature Non Umane Controllano il Mondo”!! Che “una razza aliena (rettile?) controlla il mondo” è qualcosa che è stato discusso nei gruppi o circoli “cospirazionisti” da molto tempo. Tuttavia, che venga detto da una persona che ha lavorato in un’istituzione di grande importanza in quanto è la Banca Mondiale, è un’altra cosa.
Lei si chiama Karen Hudes, ha studiato giurisprudenza presso la Yale University and Economics presso l’Università di Amsterdam. Ha lavorato per l’Export Import Bank degli Stati Uniti tra il 1980 e il 1985. Ha anche lavorato per 20 anni per l’Ufficio Legale della Banca Mondiale tra il 1986 e il 2007.
In questa intervista, Karen Hudes rivela che lei è stato licenziata a causa dei suoi tentativi di denunciare la corruzione e la mafia che giace all’interno delle più alte cupole della Banca e l’economia globale.
Afferma che tutto è controllato da una strana entità che chiamano “Black Pope” (il Papa nero) e che questa entità non è umana. Dichiara che esiste un’altra specie su questo pianeta che non è umana e che ci governa prima dell’era glaciale. Queste entità non sono extraterrestri ma un’altra specie di esseri umani con un alto sviluppo tecnologico, con un alto coefficiente intellettuale e senza alcuna capacità creativa o emotiva. Per lei, questi esseri sarebbero stati in posizioni di potere per molto tempo. Per illustrare, ha parlato delle mitre che alcuni faraoni egiziani usavano per coprire le loro teste allungate e i misteriosi teschi peruviani.
www.ufo-spain.com/wp-content/uploads/2017/10/karen22.jpg
Citando uno studio svizzero del 2011 pubblicato sulla rivista “Plos One” sulla “rete di controllo aziendale globale”, Karen Hudes ha sottolineato che un piccolo gruppo di entità, principalmente quelle che si trovano all’interno delle istituzioni finanziarie e banche centrali, esercitano un’enorme influenza sull’economia internazionale . “Quello che sta realmente accadendo è che le risorse del mondo sono dominate da questo gruppo”, aggiungendo che i “corruttori di potere corrotti” sono riusciti a dominare anche i media. “Hanno il permesso di farlo”. I media, le TV e le radio, vengono controllate da questo gruppo che viene denominato Kabal-Illuminati. Sono come “rettili”, non hanno capacità creativa o emozioni. Tengono l’Umanità sotto scacco e il Pianeta Terra come una Prigione (Prison Planet).
Le parole di Hudes, che per molti potrebbero sembrare pazzesche, si uniscono anche a quelle dell’ex ministro della Difesa del Canada, Paul Hellyier, che in un congresso UFO tenutosi qualche tempo fa, ha affermato che ci sono alieni che lavorano nel governo degli Stati Uniti, ma non hanno nulla a che vedere con i veri “extraterrestri”. Il ricercatore e ufologo del CSETI Dr. Steven Greer ha spesso denunciato che le forze di potere occulto della Kabal-Illuminati, coloro che tengono sotto scacco il mondo intero, non sono Umani e combattono contro i veri extraterrestri delle Star Nations che al contrario vogliono aiutare gli Umani e la Terra nella sua fase di sviluppo con tecnologie Free Energy e sostenere la pace tra i popoli. Cosa ne pensate delle incredibili dichiarazioni di Karen Hudes? Lasciamo l’intervista completa divisa in due parti.
infine
Whistleblower della Banca Mondiale Karen Hudes Avvelenata
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- Fabiodoc76
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Credo che abbiamo tante specie e razze diverse infiltrati in mezzo a noi e che ci stanno guardando con curiosità
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- orsoinpiedi
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Un mistero intricato e sofisticato in cui vediamo le Nazioni Unite fare il loro gioco.
********* Se nel telegramma in fondo c'è scritto Walt Disney non'è perchè il telegramma lo ha scritto Pluto ma è perchè Gordon Cooper
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- orsoinpiedi
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dello stesso
Un po' meno,nel momento in cui rinnega il fenomeno UFO.
Io so che gli ufo esistono,li ho visti bene, quando ero ancora un ragazzino,e nessuno mi potrà convincere del contrario.Certamente,il capire che dietro l'attentato di Oklahoma city, c'era ben altro,come dietro l'attentato di Kennedy,e l'aver pronosticato un gravissimo attentato 2 mesi prima dell' 11/09,mi fa pensare ad un attento conoscitore del modo di operare di questi poteri,e ciò che si muove "dietro le quinte".
Certo che va considerato anche lo stress a cui era sottoposto.Finisco con ciò che la Casa Bianca disse di lui dopo le sue dichiarazioni sull'attentato di Oklahoma:"l'ospite radiofonico più pericoloso d'America"
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- demartini315
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orsoinpiedi ha scritto: Ciao Bastion,non conoscevo Bill Cooper.Ho letto il link,ed altro,e sono rimasto impressionato ed in parte perplesso.Impressionato per la lucidità di esposizione sul N.W.O.,la composizione,il modo di operare,e le finalità
dello stesso
Un po' meno,nel momento in cui rinnega il fenomeno UFO.
Io so che gli ufo esistono,li ho visti bene, quando ero ancora un ragazzino,e nessuno mi potrà convincere del contrario.Certamente,il capire che dietro l'attentato di Oklahoma city, c'era ben altro,come dietro l'attentato di Kennedy,e l'aver pronosticato un gravissimo attentato 2 mesi prima dell' 11/09,mi fa pensare ad un attento conoscitore del modo di operare di questi poteri,e ciò che si muove "dietro le quinte".
Certo che va considerato anche lo stress a cui era sottoposto.Finisco con ciò che la Casa Bianca disse di lui dopo le sue dichiarazioni sull'attentato di Oklahoma:"l'ospite radiofonico più pericoloso d'America"
Orso devi leggere Behold a Pale Horse assolutamente
highlander.com/wp-content/uploads/2019/0...old-a-Pale-Horse.pdf
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Scoperta una ventina di pianeti super-abitabili, più ospitali della Terra
tg24.sky.it/scienze/2020/10/05/pianeti-super-abitabili
Sono a circa 100 anni luce da noi,praticamente nel nostro pianerottolo.
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- orsoinpiedi
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Il fenomeno ufo non può essere inquadrato sotto un solo aspetto,in quanto le intelligenze in gioco.sono.molte e diversificate tra loro.
Non nego la versione di Bellini,ma è solo una parte della realtà.
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Troppe sono però le opzioni incongruenti per dare rilevanza solo alla testimonianza del già citato Bellini. La concezione dell'UFO "fisico" prevale fin dalla metà degli anni '40-50, e l'ufologia che vi si ispirava non subì incrinature, tanto è vero che i rapporti che riferivano di "entità" in associazione con UFO erano considerati nei primi anni come estranei alla casistica ufologica vera e propria, centrata unicamente sui rapporti di oggetti in volo. Oggi sappiamo che ignorare altre opzioni riduce di moltissimo il fenomeno ufologico. L'evoluzione di questo fenomeno (evoluzione programmata? E se si, da CHI?) è sotto gli occhi di ogni ricercatore, certo andrebbe considerato se ogni nuovo approccio sia quello giusto, o almeno migliore di quello precedente.
Il che equivarrebbe a stabilire se l'aspetto reale o principale sia quello tecnologico, o magari parapsicologico, o mentale (vedi colloqui telepatici con gli addotti), magari di natura quantistica, o religioso (vedi certe apparizioni mariane), o che tutte queste opzioni non siano che una parte, semplici inserti del puzzle ufologico. Di certo si sa che il fenomeno esiste, e dargli una univoca categoria deleteria (alla Bellini), significa diminuire il fenomeno stesso. Dove sta la verità? Alla prova attuale dei fatti, sicuramente illusoria, perchè di fatto, ci stiamo impelagando in un ginepraio di speculazioni, spesso ancora più fantascientifiche di quella extraterrestre. Non è certamente più l'ufologia dei primi anni del dopo guerra, perchè ha assunto per suo oggetto qualcosa di diverso: NON solo l'UFO apparecchio, ma pure, per dirne una, anche l'UFO "fantasma" della socio-psicologia, ogni riferimento a Bellini è del tutto voluto...
Un saluto
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- orsoinpiedi
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Se è vero che gli extrat.comunicano con la telepatia,e possono entrare nel nostro cervello,mi chiedo come il nostro cervello possa interpretare il significato di tale comunicazione.
La mia convinzione che loro possono leggerci il pensiero è suffragata dalla testimonianza di moltissimi piloti militari che affermano di non aver potuto sparare contro gli ufo in quanto gli strumenti si sono bloccati nello stesso momento della formulazione "pensiero/sparo".
Ora sappiamo quanto possa essere diversa l'interpretazione dello stesso fatto,da parte di persone con vissuti molto differenti.Cosa dire degli effetti di una cosa totalmente estranea(a livello di esperienza) come la telepatia,anche arrivando a pensare ad una vera manipolazione mentale.
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Tali esperienze le ho già narrate su altri lidi dunque ci sta che qualcuno, rileggendomi, debba sorbirsi la medesima storia, perché da quando la riportai la prima volta niente è cambiato.
Premetto che nei confronti del Sole ho sempre provato un'attrazione morbosa; un giorno, poco più che dodicenne, trovandomi all'aperto provai l'impulso di guardare il Sole, lo seguii per qualche minuto, al termine dell'osservazione non provai nessun disagio ed i giorni seguenti ripetei le contemplazioni.
Ebbi la malaugurata idea di parlarne con i miei genitori i quali appresa la notizia trasecolarono: mi illustrarono i rischi ai quali ero andato incontro compresa la cecità (ed è vero, vi sconsiglio vivamente di arrischiarvi in questa pericolosa impresa, i danni alla retina possono essere irreversibili) e mi fecero promettere che non lo avrei più fatto.
Trascossero gli anni e poco prima di compiere la maggior età, in una giornata di fine Settembre, mentre il Sole di un bel color rosso rubino stava rapidamente tramontando, mi ritrovai a seguirne la traiettoria finchè questi scomparve dietro delle colline: mi ricordai troppo tardi della promessa infranta nonché dei moniti dei miei genitori, ma a parte un po' di abbaglio non ebbi altri effetti collaterali.
Da allora l'ho osservato qualche centinaio di volte, d'estate quando si trova allo zenith così come d'inverno quando sorge, non so che aggiungere, quando avverto l'impulso lo guardo e l'osservazione continua fino a quando diventa nero, a quel punto dato che mi trasmette spiacevoli sensazioni, ne interrompo la visione.
Mi ero da poco trasferito ove risiedo ora, e la mattina di un sabato di Giugno presi la sdraio per dedicarmi al mio hobby preferito: prendere il Sole crogiolandomi alla sua benefica luce al pari di una lucertola.
Mentre il mio corpo veniva avvolto da quel magico tepore, ebbi l'impressione che i suoi raggi non si fermassero solo sulla pelle ma penetrassero più giù, fino a raggiungere le ossa, regalandomi piacevolissime sensazioni; in quel momento lo amai e d'improvviso venni catapultato, probabilmente, all'interno di esso.
Mi ritrovai dentro una stanza immensa ben più grande degli hangar che accolgono gli aerei; dinanzi a me, osservandolo di lato, c'era un trono gigantesco riccamente adornato alto una trentina di metri.
Su di esso siedeva un ciclopico essere, anziano, con barba e capelli lunghi, sulla sua testa una corona.
La stanza, l'entità ed il trono erano color oro, l'unico colore presente senza soluzione di continuità in tutto l'ambiente.
Costui, accortosi della mia presenza dimostrò di non gradirla affatto, iniziò ad urlare in un idioma sconosciuto e l'eco della sua voce stentorea diventò assordante.
Poi puntò le braccia sui braccioli del trono come se avesse l'intenzione di alzarsi, al che non so come, mi ritrovai sulla mia sdraio dalla quale saltai su come fossi un grillo.
Per qualche minuto vagai su e giù nel giardino cercando di riflettere sull'incredibile vicenda da poco vissuta, la mia testa era pervasa da mille pensieri, ero agitato, confuso, sbigottito, mi detti anche un pizzicotto per capire se ero sveglio, per qualche giorno non presi più il Sole nel timore potesse ripetersi quell'angosciante esperienza, poi col tempo me la scordai.
Trascorsero un po' di anni, ed un caldo giorno d'estate mentre stava prendendo il Sole, ancora una volta mi lasciai traportare dal piacere nel contemplarlo, nel sentire la sua luce trapassare il mio corpo e per la seconda volta mi ritrovai in quell'ambiente dorato.
Stavolta sbucai dalla parete di un corridoio che portava in un'immensa sala di forma sferica dotata di numerose finestre, al di fuori di esse il buio totale; per la prima volta percepii che c'erano delle dimensioni in più rispetto alle tre note, ma mi resta impossibile approfondire il concetto poiché non trovo i termini adatti.
In quel frangente contai sei o sette di questi giganti che stavano andando in direzione della sala, tutti anziani tranne l'ultimo il quale si voltò di scatto verso di me come per dirmi: “E te che cazzo ci fai qui?”.
Fu come se mi avesse dato un calcio nello stomaco ed in un battibaleno mi ritrovai nel mio corpo, sulla sdraio.
Stavolta fu peggio della prima e dato che in quel periodo frequentavo un forum che si occupava prevalentemente di abduction, narrai l'esperienza nella speranza che qualche altro utente potesse averne provata una simile, ma senza successo.
Qualche anno dopo, una mattina che non avevo proprio voglia di andare al lavoro (bei tempi!!) restai a casa, e girovagando sul web finii per caso su di un'altra comunità che avevo bazzicato per un po' di tempo, Ufoforum, un'ottimo forum.
In esso era presente una sezione dedicata alle abduction e che per via dell'argomento piuttosto delicato, era accessibile tramite tramite una password che veniva rilasciata dall'amministratrice, la inserii e tra le tante cartelle ivi presenti ne scelsi una a caso; all'interno di essa un utente (che dio lo benedica) era andato OT narrando l'avventura del maggiore Morehouse, un remote viewers dell'esercito americano, la sua esperienza è narrata nel seguente link dal quale estrapolo quanto segue:
www.intuizia.com/articolo-sulla-remote-viewing/
"“Il Maggiore Morehouse una volta ebbe un`esperienza straordinaria. Tentò una Remote Viewing “libera”, senza una meta. In quella occasione si ritrovò all`interno di una sala dorata, ricoperta di simboli sconosciuti. Su tre troni dorati si trovavano tre giganteschi individui, che lo “videro”, ma lo ignorarono. Gli esseri avevano fattezze umane, benché fossero di statura titanica, e possedevano barbe fluenti e caschi d`oro.
“Sembravano divinità greche”, ebbe a dire Morehouse. Essi stavano ordinando ad altre creature umanoidi di interagire con una sorta di pannello di controllo brillante dorato su cui erano incisi geroglifici irriconoscibili, tranne uno che era chiaramente una rappresentazione stilizzata di un Sole. Poi d`improvviso Morehouse si sentì “spinto via”, e si ritrovò nel proprio soggiorno.
“Ho avuto molti sogni lucidi, ma quello era qualcosa di reale”, commentò poi. Secondo Morehouse le esperienze di Remote Viewing avvengono in qualcosa di simile alla quarta dimensione, dove si ha un controllo anche sul tempo, oltre che sullo spazio.”
Eureka! Esultai nel leggere che un'altra persona aveva avuto un'esperienza pressochè identica alla mia e ciò mi fu di conforto.
Direi che è tutto.
Ciriciao gente!

Non accontentarti dell'orizzonte, cerca sempre l'infinito.
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Ciò che ti è accaduto, è meno raro di quanto si creda, personalmente giungo abbastanza facilmente a queste aspettative, molto lucide in verità, durante la meditazione. Sono realtà/potenzialità latenti in tutti noi, dell'esistenza di possibilità ancora non ben individuate, ma psichicamente attive che, in tutti noi, talvolta affiorano, quasi inavvertite (nel tuo caso indotte dal rilassamento) come a suggerirci di essere più attenti a noi stessi e a spingerci ad una maggiore indagine introspettiva.
Un saluto
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Dunque, posso dirti che in entrambe le occasioni ero desto e non mi trovavo sotto l'influsso di sostanze piscotrope, me ne stavo beato e tranquillo a crogiolarmi al Sole, in brodo di giuggiole per via della benefica sensazione che mi donavano i raggi solari, e forse si stabilì un ponte tra me e l'astro luminoso, il che mi ha condotto, mio malgrado, all'interno di esso dove ho trovato queste esose e scontrose entità, per cui ogni qualvolta prendo il Sole mi accontento del calore che da esso emana, guardandomi bene dal lasciarmi “rapire” da sensazioni “ultraterrene”.
Ho riportato l'esperienza di Morehouse, ritengo dunque che quelle entità esistano anche se su di un piano non fisico quale il nostro: io so quello che ho visto ma non pretendo mi si creda.
Se le fortuite avventure da me avute risultassero off-topic mi scuso con Bastion, l'autore del thread, al quale chiedo di cancellare il mio precedente intervento, per me è lo stesso.

Non accontentarti dell'orizzonte, cerca sempre l'infinito.
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Bernanrdo Kastrup
I più recenti sviluppi degli ultimi sei o sette anni in materia di UFO, ci invitano a riesaminare l’argomento da una prospettiva piu aperta e curiosa.
SORPRENDENTEMENTE, MOLTO È STATO RECENTEMENTE RIVELATO
Nel 2017, diversi video di UAP – presto diventati noti come “video UFO del Pentagono”, poiche registrati da telecamere a infrarossi a bordo di aerei militari – circolavano ampiamente su Internet. Piu o meno nello stesso periodo, la storia dietro i video fu trattata in un rapporto ormai fondamentale del New York Times. I video sembrano mostrare velivoli senza ali o motori, che volano e si librano deliberatamente, a volte contro forti venti. Eseguono manovre nonostante l’assenza di mezzi di controllo del volo (niente timone, elevatori, alettoni, propulsori, ecc.) e mostrano un’accelerazione sorprendentemente elevata senza mezzi di propulsione rilevabili. Il Dipartimento della Difesa americano ha successivamente riconosciuto ufficialmente l’autenticita dei video, nonche il fatto che gli oggetti in essi visibili rimangono non identificati. Anni dopo, nell’estate del 2023, i piloti della Marina americana coinvolti in questi incidenti hanno fornito testimonianze pubbliche al Congresso, sotto giuramento, aggiungendo dettagli e retroscena alle strane immagini. Alla domanda se gli UAP che aveva visto con i suoi occhi si muovevano in un modo che sfidava le leggi della fisica, il comandante David Fravor ha risposto: “Per il modo in cui li comprendiamo (cioe le leggi della fisica), sì”. Ha poi confermato che gli UAP non solo sono stati catturati dalla telecamera, ma anche tracciati dal radar di tre diverse navi: “La Princeton lo ha seguito. La Nimitz lo ha seguito. L’E2 lo ha rintracciato”. Quando gli hanno chiesto di descrivere le manovre dello UAP, il CDR Fravor ha affermato: “Improvviso, molto determinante. Sapeva esattamente cosa stava facendo. Era consapevole della nostra presenza e aveva tassi di accelerazione: voglio dire, è passato da zero a eguagliare la nostra velocità in un batter d’occhio”. Alla fine, alla domanda se qualche tecnologia umana potesse emulare le caratteristiche di volo dell’UAP da lui osservate, ha risposto: “No, nemmeno lontanamente”. Un altro testimone militare che ha fornito una testimonianza giurata, il pilota dell’F-18 della Marina Ryan Graves, ha descritto un UAP avvistato da 50 piedi di distanza come “Un cubo grigio scuro o nero all’interno di una sfera trasparente”, insomma un qualcosa che non puo essere confuso con un drone o un normale aereo. Sempre nel 2023, l’ufficiale dell’aeronautica degli Stati Uniti ed ex funzionario dell’intelligence David Grusch e diventato un informatore sugli UAP. Nelle interviste con vari media, ha affermato che diversi funzionari della Difesa gli hanno confermato che il governo degli Stati Uniti mantiene un programma segreto di recupero dei crash e di ingegneria inversa degli UAP, ed e in possesso di diversi velivoli tecnologici con intelligenza non umana (NHI). Anche il signor Grusch ha fornito una testimonianza giurata durante l’udienza del Congresso sugli UAP del luglio 2023. Alla domanda se gli Stati Uniti avessero i corpi dei piloti degli UAP recuperati, ha detto: “Come ho già affermato pubblicamente… i prodotti biologici sono arrivati con alcuni di questi recuperi”. Alla domanda se questi “prodotti biologici” fossero non umani, ha confermato senza ambiguita: “Non umani, e questa è stata la valutazione delle persone con conoscenza diretta del programma con cui ho parlato e che sono attualmente ancora nel programma”. Il signor Grusch comprende che la pena per aver mentito sotto giuramento e il carcere e ha offerto piu volte durante la sua testimonianza di fornire in via confidenziale, come richiesto dalla legge, dettagli specifici ai legislatori. Il signor Grusch, il signor Graves e CDR Fravor non sono soli: negli ultimi tempi, altri individui in grado di essere plausibilmente a conoscenza di cio che il governo degli Stati Uniti sa sull’argomento, si sono fatti avanti. Ad esempio, Timothy Cole Gallaudet, l’oceanografo e contrammiraglio in pensione della Marina USA, ha ammesso di aver visto filmati di UAP mentre era in servizio attivo. Alcuni di questi UAP hanno dimostrato la capacita di immergersi sott’acqua, ovvero la cosiddetta capacita “transmedium” descritta spesso nei rapporti UAP. Ha anche espresso la convinzione che le affermazioni del signor Grusch siano vere. Il colonnello dell’esercito americano Karl E. Nell, recentemente in pensione, attualmente dirigente aerospaziale, insieme a Christopher Mellon, che ha trascorso quasi vent’anni nella comunita dell’intelligence statunitense e ha servito come vice segretario aggiunto alla difesa per l’intelligence, hanno dato credibilita all’affermazione che il fenomeno esiste e sono attivi programmi di recupero degli crash e di reverse engineering degli UAP. Il dottor James T. Lacatski, direttore del programma della Defense Intelligence Agency, ha fatto lo stesso, in un libro ufficialmente autorizzato alla pubblicazione dal Defense Office of Prepublication and Security Review del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti. Fino al 2017, le redditizie voci sugli UAP erano alimentate principalmente da “fonti anonime”, filmate con i volti e le voci nascoste e che raccontavano storie vaghe in gran parte impossibili da verificare in modo indipendente. Anche quando una di quelle fonti anonime alla fine si identifico, e parliamo del signor Robert Lazar, le sue credenziali e persino la sua istruzione universitaria non poterono mai essere verificate. Ora la situazione e cambiata: i nomi e le credenziali delle persone sopra menzionate non sono in dubbio; sono chi dicono di essere. E i loro ranghi e ruoli li mettono nella posizione di sapere in modo plausibile cio che affermano di sapere. Questi individui sono disposti a testimoniare sotto giuramento in udienze pubbliche e a fornire prove in modo confidenziale ai membri del congresso. Tutto cio, pur non dimostrando che gli UAP siano di origine esotica, conferisce credibilita alla speculazione stessa sugli UAP. Anche il Dr. Sean Kirkpatrick, l’ex capo dell’Ufficio per la risoluzione delle anomalie in tutti i domini (AARO: “All-domain Anomaly Resolution Office”, ndr) del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, un uomo ampiamente insultato nella comunita UAP in quanto custode pieno di pregiudizi che lavora contro la divulgazione degli UAP, ha fatto rivelazioni molto importanti durante una conferenza stampa ufficiale della NASA: esistono sfere apparentemente metalliche la fuori che, in qualche modo, si muovono e usano manovre senza alcun segno di superfici di propulsione o di controllo del volo. Egli ha poi mostrato un video declassificato di una di queste sfere, registrato da un drone militare MQ-9 “Reaper”, una delle piattaforme di sensori più sofisticate al mondo oggi. La sfera mostrata si muove velocemente, secondo una traiettoria controllata e non balistica. E significativo che il dottor Kirkpatrick abbia poi affermato che questo e solo “un tipico esempio di ciò che vediamo di più; li vediamo in tutto il mondo. Il fatto che le sfere siano descritte come capaci di “manovre apparenti molto interessanti”, poiche esclude palloni aerostatici e normali droni. Il fatto che siano visti frequentemente e in tutto il mondo esclude anche eventuali bufale costose ed elaborate. Guardiano prevenuto o meno che sia, il dottor Kirkpatrick ha cosi ufficialmente riconosciuto che esistono UAP concreti “in tutto il mondo”, per i quali finora non esiste un resoconto prosaico. Sono stati registrati da una varieta di sensori di livello militare, non solo dai telefoni cellulari. Il fatto che le rivelazioni del dottor Kirkpatrick non siano diventate notizie da prima pagina in tutte le principali piattaforme mediatiche in tutto il mondo e emblematico dell’apatia e del cinismo – la “sindrome del non guardare in alto” – che hanno assalito le societa occidentali negli ultimi anni.
INCROCI STRADALI
Come cultura siamo quindi arrivati a un vicolo cieco. Da un lato, la scarsa quantita di dati declassificati, o trapelati, non e sufficiente per trarre conclusioni definitive sulla natura del fenomeno. D’altro canto, e stato riconosciuto, a malincuore ma ufficialmente, che non possiamo nemmeno liquidare il fenomeno con resoconti prosaici. La cosa migliore che possiamo fare e quindi prendere sul serio i dati, ma non estrapolarli senza fondamento. In questo spirito, decisero sottolineare che le seguenti, provvisorie premesse, sono giustificabili: in primo luogo, nei nostri cieli e nei nostri oceani esiste una tecnologia ingegnerizzata che non e umana. La contro-argomentazione a cio e, ovviamente, che gli UAP potrebbero essere dispositivi militari top-secret ma molto umani, spesso chiamati “tecnologia nera”. Tuttavia, cio sembra contraddire gran parte di cio che e stato divulgato dal 2017. Il seguente passaggio della testimonianza del CDR Fravor al Congresso illustra il punto, quando la rappresentante Nancy Mace gli ha chiesto: “Molti respingono i rapporti UAP come test di armi riservate da parte del nostro stesso governo. Ma nella sua esperienza di pilota, il nostro governo in genere testa sistemi d’arma avanzati proprio accanto a jet multimilionari senza informare i nostri piloti? Al che CDR Fravor risponde: “No. Abbiamo campi di prova per questo”. Inoltre, e difficile immaginare se gli UAP (come le sfere metalliche) siano una tecnologia nera che il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti stava cercando di mantenere segreto, perche il Dr. Kirkpatrick, un funzionario di quello stesso dipartimento, ne avrebbe pubblicizzato l’esistenza e avrebbe persino declassificato un video che mostrava le loro dimensioni, forma, capacita di volo, ecc. Inoltre, il fatto che gli UAP spesso sembrano sfidare la nostra comprensione della fisica, non e in linea con l’ipotesi delle black technologies, poiche richiederebbe che non solo l’ingegneria sia segreta, ma anche il progresso stesso della comprensione umana della Fisica. Questo non e impossibile, ma non e nemmeno molto plausibile. Infine, e difficile immaginare perche tali, rivoluzionarie tecnologie – che avrebbero dovuto esistere almeno quanto il fenomeno UAP stesso – non siano mai state utilizzate su larga scala per promuovere gli interessi geopolitici di alcuna nazione. In secondo luogo, se c’e tecnologia non umana nei nostri cieli e oceani, allora devono esserci Intelligenze Non Umane (NHI) attive sul nostro pianeta, che progettano e controllano gli UAP. Cio non implica che le NHI siano extraterrestri; significa semplicemente che non sono umane. Per quanto inverosimili queste due premesse possano sembrare in questo particolare frangente storico, i dati, se presi sul serio, non sembrano consentire prosaiche alternative. Pertanto, qualunque ipotesi prendessimo in considerazione, metterebbe necessariamente alla prova la nostra credulita. In effetti, per insistere su spiegazioni prosaiche, dovremmo prescindere dai dati. Quest’ultima affermazione non e necessariamente invalida – cioe non e incoerente immaginare che tutti i dati siano prodotti da false invenzioni di qualche campagna di disinformazione tentacolare che si protrae per decenni – ma certamente non fa avanzare la discussione. A questo punto, sembra quindi piu produttivo stringere i denti su cio che i dati suggeriscono – almeno ipoteticamente – e poi verificare se siamo in grado di dargli un senso, in una qualche maniera tale da rendere i dati meno fastidiosi. Tuttavia, prima di poterlo provare, dobbiamo prima comprendere le caratteristiche chiave del fenomeno che stiamo cercando di spiegare.
LE CARATTERISTICHE DEL FENOMENO
Sebbene il processo di divulgazione sia relativamente giovane, essendo iniziato pubblicamente solo nel 2017, il fenomeno in se sembra essere antico almeno quanto l’umanita. La mitologia antica, religiosa e non, contiene narrazioni in gran parte coerenti con le osservazioni UAP odierne. E ricercatori seri – il piu importante, competente e affidabile dei quali, a mio avviso, e l’astronomo e informatico francese Dr. Jacques Vallee – hanno raccolto dati su di esso, applicando analisi statistiche a tali dati e traendo conclusioni da tali analisi. ormai da decenni. Due conclusioni chiave del lavoro del Dr. Vallee sono particolarmente pertinenti nel contesto della nostra sfida. La prima e che, sulla base di innumerevoli testimonianze, il fenomeno non sembra fare alcuna distinzione tra effetti fisici e psicologici; li produce entrambi, come se fossero semplici aspetti di uno stesso meccanismo causativo. I confini che tracciamo tra il mentale e il fisico non sembrano essere rispettati dal fenomeno, che transita casualmente avanti e indietro attraverso la linea di demarcazione. Il dottor Vallee riconosce l’innegabile aspetto fisico del fenomeno – puo essere filmato, seguito da radar e altri sensori, emette energia misurabile, spesso lascia impronte e vestigia fisiche, ecc. – ma aggiunge che almeno una parte di cio che sperimentano i testimoni e “messo in scena”: uno UAP, a volte, evoca immagini archetipiche e simboliche direttamente nella mente del testimone per trasmettere un messaggio metaforico carico di sentimento, che trascende le caratteristiche oggettivamente misurabili del fenomeno. Sebbene il dottor Vallee fosse gia giunto a questa conclusione decenni fa, da parte del giornalista Ross Coulthart, recenti indagini sui programmi segreti del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti sugli UAP sembrano confermarlo, vedi pagine 265-267 di: “In Plain Sight”, il saggio scritto dal Coulthart nel 2021. Il professore di Stanford Dr. Garry Nolan, forse lo scienziato piu rispettabile che ha studiato attivamente il fenomeno, ha riconosciuto il rapporto del signor Coulthart sulla questione. Ha continuato raccontando un caso specifico di UAP che illustra, forse meglio di ogni altro, la capacita degli stessi di manipolare direttamente la percezione umana: “[questa è una] storia che Jacques Vallée mi ha portato, di una famiglia in Francia, che guidava giù l’autostrada. È stato come negli ultimi cinque o dieci anni [dal giugno del 2022]. E avevano un’auto con il tetto in vetro. Alzano lo sguardo e vedono un UFO, praticamente parallelo a loro lungo l’autostrada. La madre si guarda intorno e vede che nessun altro individuo nelle vicinanze sta andando fuori di testa per questa cosa sopra di loro. I bambini dietro tirano fuori i cellulari e gli fanno una foto. Tornano a casa e guardano le foto sulla loro macchina fotografica, e non vedono un oggetto [del tipo a cui pensavano di aver assistito]; vedono una piccola cosa a forma di stella circa trenta piedi più in alto, e io ho l’immagine. Non assomiglia per niente a un drone. … Penso che abbia sette raggi e un foro centrale di qualche tipo. Quindi, ti rimane questo: hanno visto uno scafo gigante, ma l’immagine mostra che non c’era niente di simile lì. Nessun altro poteva vederlo. Quindi, anche se era un oggetto lì, gli altri non erano in grado di vederlo, quindi stava manipolando la visione” . La seconda conclusione pertinente del lavoro del Dr. Vallee, e che il modello di comportamento degli UAP non e coerente con l’ipotesi extraterrestre (vedi capitolo 9 del suo best-seller “Dimensioni” (in Italia edito da Venexia, ndr). Il dottor Vallee stima che, in un periodo di soli vent’anni, vi siano stati circa tre milioni di sbarchi di UAP. Cio non e coerente con le visite di esseri provenienti da un altro pianeta allo scopo di esplorare la Terra o di ricercare i suoi abitanti (per questi scopi sarebbero bastate visite di ordini di grandezza inferiori); invece, il comportamento degli UAP e esattamente quello che ci si aspetterebbe se provenissero da qui e si occupassero semplicemente dei loro affari. Dopotutto, ci sono molte specie animali e vegetali rare, e alcune non cosi rare, che gli esseri umani incontrano molto meno frequentemente di 150.000 volte all’anno, e sono innegabilmente terrestri. Nella sua intervista con il signor Coulthart, anche il dottor Nolan ha espresso l’opinione che gli UAP non siano extraterrestri.
DUE FENOMENI DISTINTI?
Sebbene le due caratteristiche discusse sopra si applichino generalmente alla maggior parte di cio che colloquialmente etichettiamo come incontri “UAP”, “UFO” o “alieni”, esistono ragioni per considerare la possibilita che qui, potremmo avere a che fare con almeno due fenomeni distinti. Se e cosi, e fondamentale non confondere i due, altrimenti qualsiasi spiegazione praticabile di un fenomeno potrebbe essere scartata semplicemente perche non e adatta – o addirittura contraddice – l’altro, portandoci poi ad un insolubile vicolo cieco. Una classe di osservazioni chiaramente distinguibili, che d’ora in poi chiamero UAP “dadi e bulloni”, coinvolge mezzi fisici che non solo possono essere costantemente visti, filmati e tracciati dal radar, ma anche – se dobbiamo credere agli informatori del signor Grusch e altre fonti in grado di saperne di piu in modo plausibile – conservati negli hangar per decenni, perforati, analizzati al microscopio elettronico a scansione, ecc. conservati in congelatori e raccolti per l’analisi biochimica. Cio significa che il fenomeno in questione ha un aspetto fisico consistente e stabile come il nostro corpo e l’auto nel nostro garage. Inoltre, questi UAP “pratici” sono piu frequentemente osservati in prossimita di esercitazioni e installazioni militari, (questo accade da decenni, e i recenti video UFO del Pentagono non fanno che ribadire lo schema) in particolare installazioni nucleari. Non sembrano interessati a insegnarci nulla, ma semplicemente a monitorare l’attivita umana (vedi anche il caso “Jellyfish” apparso Iraq e uscito alla ribalta a gennaio, ndr) che potrebbe portare a una distruzione su larga scala e compromettere l’abitabilita del pianeta (per inciso, questo e esattamente cio che ci si aspetterebbe se l’NHI in questione fosse terrestre). A differenza di quanto sopra, un’altra classe di osservazioni comporta incontri nella propria camera da letto, a scuola, durante il tragitto di ritorno dal lavoro e altre situazioni ordinarie e casuali non correlate all’attivita militare. Questi sono i cosiddetti eventi di “elevata stranezza” (High Strangeness), che comprendono i casi di “contattato alieno” e di “abduction”. Gli scafi e gli esseri osservati, non hanno un aspetto fisico coerente, quanto invece inafferrabili, apparendo e scomparendo, assumendo un’assurda varieta di forme e incongrui comportamenti. Lasciano tracce fisiche assenti o scarse e ambigue, come sangue spontaneo dal naso, comuni cisti rinvenute in luoghi in cui una testimone afferma di esserle stata impiantata con tecnologia aliena, tracce al suolo coerenti con una varieta di cause, e via discorrendo. Questa ambigua prova fisica e meglio descritta come sincronistica, cioe coincidente in modo significativo, in contrapposizione a causale. Le osservazioni sono sfuggenti, illogiche e mutevoli come un sogno. Sembrano focalizzati su una forma di comunicazione deliberata e simbolica con il testimone, volta a trasmettere un insegnamento di qualche tipo, invece di scaturire da incontri casuali. Come una visione, non possono essere fotografati. Non sono sprezzante nei confronti di questa classe di osservazioni di “High Strangeness”. E un dato di fatto, come gia scrissi nel mio, “Meaning In Absurdity” (2012), in cui cercai di spiegarlo. Credo che queste visioni siano reali in quanto tali; fanno parte di un meccanismo di feedback naturale intrinseco alla mente umana, che cerca di rimuoverla da visioni del mondo ossificate che, nonostante siano diventate stabili, non servono piu al progresso della nostra comprensione di noi stessi e della natura. Le visioni in questione emergono da strati collettivi, filogeneticamente antichi, della mente umana condivisi da tutti noi, che, essendo incapaci di linguaggio e ragionamento concettuale, comunicano all’ego esecutivo attraverso metafore oniriche e immersive. Dovrebbero essere prese sul serio, ma non alla lettera. Ciononostante, non penso che il cosiddetto fenomeno “High Strangeness” sia lo stesso degli UFO “dadi e bulloni”. Confondere i due, a mio avviso, potrebbe rendere impossibile renderne conto, poiche nessun resoconto sara coerente con le caratteristiche talvolta reciprocamente contraddittorie di entrambi. Per questo motivo, e poiche ho esplorato il fenomeno “High Strangeness” in lavori precedenti, nella seconda parte di questo articolo che leggerete prossimamente, discuterò esclusivamente del fenomeno UAP in termini di “dadi e bulloni”.
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Pino Morelli
10 anni fa, un escursionista americano riuscì a scovare una “grotta vibrante” in Nevada. La vicenda ha suscitato un certo interesse nella comunità ufologica. Un fatto pressoché sconosciuto per un altro enigmatico tassello che si aggiunge e anima ancora l’affascinante e drammatica leggenda della famigerata area nei pressi della Nellis Air Force Base.
SE LA CURIOSITÀ HA UN PREZZO
“Sono un escursionista di lunga distanza – ascoltiamo nel video – Una volta, durante una delle mie escursioni alla base aeronautica di Nellis, ho trovato una grotta nascosta. L’ingresso alla grotta aveva la forma di una perfetta M maiuscola. Entro sempre in ogni grotta che trovo, ma quando ho iniziato ad entrare in questa particolare grotta, tutto il mio corpo ha cominciato a vibrare. Più mi avvicinavo all’ingresso della grotta, più le vibrazioni peggioravano. All’improvviso mi sono spaventato moltissimo e sono scappato da lì. È stata una delle cose più strane che mi siano mai capitate”. Era un semplice e schietto resoconto all’indomani della sua prima esperienza, dove Veach riusci a documentare le sue scoperte, aggiornandole sul suo canale personale, ricevendo in poco tempo parecchi commenti da quegli utenti curiosi che, imbattutisi nelle sue affascinanti ricerche, lo esortavano a riprovarci affinche indagasse ulteriormente. Ne segui pertanto un secondo sopralluogo. Al terzo tentativo di localizzare la grotta, fatalmente per Veach si rivelo l’ultimo, perche della sua spedizione nessuno riusci a saperne piu nulla, trascinandosi via segreti e misteri tutt’ora insoluti, a dieci anni dalla sua scomparsa.
UNA LEGGENDA CHE NON FINISCE DI STUPIRE
Sull’Area 51 ovviamente sappiamo il possibile, sin dai tempi del primo rivelatore, quel Bob Lazar che, dalla fine degli anni ’80, riusci a catalizzare l’attenzione mondiale per via delle sue incredibili rivelazioni (dal famoso “Elemento 115”, ai dischi volanti che si nasconderebbero in una base segreta, oltre a una serie interminabile di racconti e disavventure), rendendo la zona - ancor prima che venisse dichiarata territorio militare dalla seconda amministrazione del presidente Clinton – un hotspot ideale per le teorie del complotto. Fino a condensare qualsiasi speculazione sulla retro- tecnologia extraterrestre, ottenendo nuova linfa dal whistleblower David Grush e la sua dichiarata “tecnologia inversa”, termine quest’ultimo, pressoche identico a quello della “retro-tecnologia aliena” conosciuto 27 anni orsono, come ci ricorderebbe il buon colonnello Philip Corso, la cui fondamentale diffusione di certi concetti tornati oggi piu che mai attuali. Che la base sia altamente sorvegliata e riservata e le sue attivita siano classificate, e ormai di dominio pubblico: a causa del suo estremo livello di segretezza, l’Area 51 ha attratto molti avventurieri e ricercatori desiderosi di svelarne i misteri. Uno di loro era proprio Kenny Veach, il quale in quel drammatico finale di 2014 si imbatte nella famigerata grotta, per poi finire nel dimenticatoio.
UN’IMPRESA NON PER TUTTI
Come abbiamo compreso, l’esperienza rivelata da Veach suscito immediatamente un vivido interesse tra gli utenti che conobbero per primi questi eventi, ed era scontato che quest’ultimi desiderassero maggiori informazioni possibili sulla natura di quelle anomale vibrazioni che l’esploratore dichiaro – e il caso di dire - di aver avvertito davvero sulla propria pelle. Veach quindi accetto volentieri la sfida, effettuando una nuova avventura. “Faccio un’escursione in solitaria attraverso le cime delle montagne dove la maggior parte delle persone non oserebbe affrontare – scrisse in proposito l’esploratore di Las Vegas – Sono stato in più caverne di quante ne possa contare. Gioco con i serpenti a sonagli per divertimento. Ma questa grotta in particolare era al di là di qualsiasi cosa avessi mai incontrato”. In un altro commento, l’escursionista aggiunse: “Faccio questo genere di cose da oltre 20 anni. Vado dove non va nessuno e non porto mai nessuno con me. Trovo teschi di tutte le forme e dimensioni e, occasionalmente, trovo trappole per animali davvero antiche. Cammino su una montagna dopo l’altra e dormo sulle cime sotto le stelle. A volte devo scalare rocce gigantesche per tirarmi fuori da un ingorgo, ma riesco sempre a tornare indietro. Sono esausto e stanco, e il mio zaino è quasi sempre più pesante di quando sono partito. Ho dovuto essere salvato solo una volta da un elicottero. Mi ero rotto la gamba sinistra in cima alla montagna e mi era rimasta solo una tazza d’acqua per tornare a 20 miglia dal mio furgone. C’erano anche più di 100 gradi fuori. Quindi ho un ottimo record di sopportazione”.
IL SECONDO TENTATIVO
A questo punto del racconto, vale bene chiarire che “scovare una grotta” nei pressi dell’Area 51 non e come andare a fare una scampagnata nei boschi dello Yellowstone! I navigatori satellitari dell’epoca non erano ancora cosi aggiornati e performanti come quelli in uso oggi. Anche l’impiego di una canonica cartina geografica, non avrebbe agevolato esemplarmente un escursionista come Veach, dovendosi trovare in una desertica conformazione di sabbie e rocce praticamente identiche per centinaia e centinaia di chilometri. Certamente quel punto di arrivo non sarebbe stato difficoltoso, se si fosse centrata l’esatta posizione della clamorosa scoperta. Pertanto, nonostante il suo impressionante curriculum, Kenny era in svantaggio rispetto agli elementi. Difatti, il secondo tentativo, non ebbe successo: quando nel suo cammino l’uomo riferi di aver incontrato solo alcuni animali selvatici, in segno di buona fede e umilta mostro ai propri follower il terreno accidentato e la vicinanza al raggio di bombardamento della base aeronautica di Nellis, e nulla piu. Nonostante il fallimento, lo scopritore della roccia misteriosa era determinato a riprovarci, decidendo cosi di pianificare una terza spedizione, naturalmente e nuovamente influenzato dai sempre maggiori curiosi che lo esortavano a tentar di nuovo. Non tutti, a dire il vero: tra i commenti, ve n’era uno piuttosto inquietante, dove si legge profeticamente: “NO! Non tornare lì. Se trovi l’entrata della caverna, non entrare, non ne uscirai”. Anche in questo caso, non sapremo mai se l’autore di quell’avvertimento e il contenuto di quel messaggio, potesse contenere un reale consiglio (un militare? Uno scienziato in incognita? Un agente governativo “informato dei fatti”?) affinche Veach potesse desistere nel suo intestardirsi alla ricerca di quella grotta, oppure se siamo di fronte semplicemente ad un accorato appello proveniente da un saggio follower.
L’ULTIMA VOLTA E LA SCOMPARSA
Veach ignoro gli avvertimenti dei piu scrupolosi, decidendo di partire per quella che si rivelera essere ufficialmente la sua ultima escursione: era il 10 novembre del 2014. Come ci ricorda il Nevada Magazine attraverso un articolo pubblicato un lustro dopo l’accaduto, l’esploratore porto con se una pistola da 9 millimetri e una videocamera, documentando cosi il suo viaggio in un video intitolato: “M Cave Hike”. Alla sua famiglia, Kenny disse che sarebbe partito per un breve viaggio notturno, col proposito di ritornare piuttosto presto. Cosi non fu. Pochi giorni dopo, perso ogni contatto e ogni notizia del proprio familiare, i suoi ne denunciarono ovviamente la scomparsa con un preallarme lanciato dai media radiotelevisivi e della carta stampata di Las Vegas, con una conseguente e prevedibile operazione di caccia all’uomo propiziata dalle autorita 12 giorni dopo la sua scomparsa. Dopo meticolosi tentativi, si riusci a trovare il cellulare dell’uomo vicino ad un pozzo minerario abbandonato, senza che si potesse mai rinvenire una qualsiasi altra traccia fisica e oggettiva, cosi come riferi al telegiornale “News 3” Dave Cummings, comandante del Red Rock Search & Rescue. C’e da dire che la ricerca fu ostacolata a causa delle avverse condizioni meteorologiche e dal terreno pericoloso, piu volte rimarcato da tutti, vittima compresa. Cosi, dopo diverse settimane di sforzi infruttuosi, la ricerca fu interrotta.
MOLTE IPOTESI, NESSUNA CERTEZZA
Come specifica giustamente il sito Anomalien.com che si e occupato anche di questa vicenda, la scomparsa di Veach scateno molte teorie e speculazioni tra i suoi seguaci e altre comunita online. Alcuni suggerirono che avesse trovato la grotta e vi fosse entrato, solo per incontrare un destino sconosciuto. Un’altra possibilita e che Kenny si sia suicidato intenzionalmente. Ma perche? Il fatto che abbia apparentemente abbandonato il suo telefono sembrerebbe supportare cio, in quanto comportandosi in questo modo, nessun’altro avrebbe potuto piu rintracciarlo. Questo pero non vuol dire che magari qualcuno abbia lasciato traccia del suo portatile solo per scongiurare il suo ritrovamento. Non possiamo trascurare il fatto che, visti i numerosissimi precedenti avvenuti nell’arco della vastissima zona dell’Area 51, sono in tanti ad aver subito persino violenti avvertimenti da parte di militari in incognito in ronda per sospetti atti di intimidazione, come sappiamo bene da che si sente parlare di “UFO & Alieni” al Groom Lake.
L’IPOTESI DEL SUICIDIO
Riguardo Veach, sappiamo che, poco prima della sua scomparsa, aveva lasciato il lavoro per vendere invenzioni, impresa che non aveva avuto molto successo. La sua fidanzata riferi in seguito che il compagno soffrisse di depressione, dichiarando: “Oltre 30 membri della squadra di ricerca e soccorso hanno effettuato perquisizioni a piedi tre volte diverse. È stato effettuato un sorvolo in elicottero e non c’era traccia di Kenny o delle sue cose da campeggio. Hanno trovato la sua macchina nella zona in cui avevo detto che sarebbe stata. Nel video hanno trovato il suo cellulare vicino al pozzo della miniera (che) era a sole 4 ore di cammino dalla sua macchina”, aggiungendo inoltre un suo parere sul cellulare rinvenuto: “Ho la sensazione che l’abbia lasciato indietro in modo che non potesse essere rintracciato dal GPS al suo interno. Inoltre non ha portato con sé la videocamera durante questa escursione in solitaria. È stato lasciato a casa sua. Quindi non aveva intenzione di filmare nulla…”. Le parole sin troppo eloquenti della ragazza di Kenny, lasciano da una parte un sentore di sicurezza riguardo cio che riesce ad argomentare, ma allo stesso tempo un senso di sicurezza che nessuno puo avallare: “Voglio condividere ciò che so e sento riguardo a quello che è successo, in modo che possiate portare un po’ di chiusura e comprensione nelle vostre vite. Kenny adorava assolutamente le escursioni nel deserto. Era la cosa che preferiva fare, davvero. Abbiamo camminato e accampato insieme in tutto il deserto del Nevada... a volte 9 ore al giorno. Abbiamo trovato molte città minerarie abbandonate, solitamente chiamate “città fantasma” dagli escursionisti del Nevada. Abbiamo esplorato molte grotte e pozzi minerari. Siamo sempre stati attenti a come li esploravamo, ma Kenny era un po’ più audace di me. Indossavamo protezioni contro i serpenti, indumenti protettivi dal sole, usavamo bastoni da passeggio, portavamo abbastanza acqua e cibo per le ore di camminata e avevamo acqua/cibo extra in macchina... Voglio che tu sappia che non credo che Kenny abbia avuto un incidente. Credo che si sia suicidato”, conclude inesorabilmente la ragazza.
COSA NASCONDE LA GROTTA “M”?
I piu avvezzi alle tesi cospiratorie potrebbero suggerire, di contro, che Kenny sia stato lapidariamente “regolato dal governo”. I sostenitori di questa ipotesi credono che la grotta M scoperta da Kenny fosse l’ingresso di una sorta di struttura governativa top secret a causa della sua vicinanza alla base aeronautica di Nellis e all’Area 51. Se siano illazioni o meno, lasciamo che ognuno possa arrivare alle proprie conclusioni. Intanto ci chiediamo quali possano essere le spiegazioni piu plausibili, o fantastiche, basate sull’esperienza di Kenny a proposito della famigerata grotta. Quella sensazione di vibrazione provata dall’escursionista, potrebbe essere frutto di un possibile meccanismo di difesa per impedire ai civili di entrare? La cavita potrebbe sortire come inizio di un ingresso per una porta dimensionale, un luogo sacro, o una cavita geologicamente predisposta ad eventi extrasensoriali, oppure elettromagnetici, tali da provocare nel 47enne sensazioni mai provate da lui prima di allora? Potrebbe trattarsi di un congegno extraterrestre? Alcuni pensano che l’esploratore possa aver simulato la sua morte, o inscenato la sua scomparsa per motivi pubblicitari o personali. Ma a che pro se, dieci anni dopo, non sappiamo piu niente di lui? Per cui, l’ultima delle ipotesi qui presentate, decade da sola. D’altronde, nessuna di queste teorie e stata dimostrata o confermata da prove o testimoni credibili.
LE ULTIME RIVELAZIONI
Sono frequenti le apparizioni di nuove inchieste, per lo piu amatoriali, che trattano di questo inquietante caso. Sporadicamente, si e visto trattare della scomparsa di Veach anche su qualche documentario professionale, quindi anche in tv, oltre che le immancabili incursioni giornalistiche sulle principali testate online, ultima delle quali l’inglese Daily Express (in realta il concorrente Daily Mail l’aveva preceduta di qualche mese) che si e occupato del caso, menzionato a dicembre dell’anno scorso in un articolo dedicato. Sempre di recente, altre persone si sono mosse alla ricerca di nuove possibilita di recupero informazioni. Sotto lo pseudonimo di “Aquachigger”, uno youtuber si e inoltrato piu volte alla scoperta di indizi: appassionato nel rilevamento dei metalli per oggetti storici come monete d’oro o d’argento, reliquie e altri tesori sepolti, ed eseguendo anche il metal detector per pepite d’oro e d’argento e persino meteoriti, il ricercatore si e dedicato per un paio di giorni anche a reperire eventuali indizi sulla scomparsa di Veach. In realta, per molto tempo nessuno riusci a trovare la grotta. Ma dopo varie ricerche, un altro canale You- Tube (“Exploring Abandoned Mines and Unusual Places”) l’anno scorso ha pubblicato un video della durata di 8 minuti intitolato: “I Found the M Cave of Kenny Veach!”, affermando letteralmente di averla trovata. Il suddetto video e vissuto e narrato da una persona che, nel suo omonimo canale You- Tube, si fa chiamare “ШαrLiΚe Шrαϯh”. Nelle didascalie, narranti in breve la storia che vi abbiamo gia raccontato per sommi capi, leggiamo altre speculazioni in merito alla scomparsa di questo uomo: alcuni pensano che sia fuggito dal Paese e ora viva all’estero con una nuova identita. Ammesso e non concesso, perche mai lo avrebbe fatto? Altri pensano che siano in corso cose piu nefande e che il governo sia intervenuto e lo abbia eliminato a causa della sua involontaria scoperta della grotta M che, in effetti, avrebbe potuto essere un ingresso mascherato a una struttura sotterranea top-secret nell’Area 51. In questo video, si esamina un luogo che e stato segnalato a Шαr- LiΚe Шrαϯh da parte di un suo conoscente militare di nome Don. Quest’ultimo aveva cercato di tanto in tanto la grotta M per diversi anni. Impossibilitato ad esplorare ulteriormente a causa di un incidente, Don gli ha parlato di un luogo che aveva individuato in lontananza durante una delle sue ultime escursioni nel deserto, pur non avendo avuto il tempo di indagare di persona. Con l’aiuto di Don, ШαrLiΚe Шrαϯh e quindi riuscito a raggiungere le coordinate fornitegli, trovando alla fine quella che sembrava essere una grotta molto poco profonda con un ingresso a forma di M. Tuttavia, il nuovo scopritore non ha avvertito alcuna strana vibrazione come ha fatto Kenny mentre si avvicinava alla grotta. All’ingresso, era evidente che qualcuno aveva tentato di chiudere la grotta con pietre accatastate. All’interno della grotta poco profonda, ШαrLiΚe Шrαϯh ha trovato altre cose interessanti che sono tutte documentate nel suo video. Era questa la leggendaria grotta M di Kenny Veach? Nessuno puo confermalo. Ma di certo ne aveva alcuni tratti distintivi. Il video e ovviamente in lingua inglese, con possibilita di essere sottotitolato seguendo come sempre le istruzioni, partendo dalla “rotellina” e scegliendo quindi la lingua preferita:
Questo video, comunque ha sollevato molte piu domande di quante ne abbia lasciate la scomparsa stessa del ricercatore. Lo stesso sito Anomalien.com si pone delle ulteriori domande: Perche da quella fessura usciva vento? Perche c’erano delle assi di legno all’interno di questa caverna casuale, a chilometri di distanza da qualsiasi cosa? Perche c’era un chiodo nella roccia? Perche qualcuno ha cercato di bloccare questa minuscola grotta se e cosi evidentemente non pericolosa? Il corpo di Kenny Veach non e mai stato ritrovato da quando e scomparso nel 2014. La storia e stata esaminata e indagata piu e piu volte, e finora non e stata raggiunta alcuna conclusione, dietro a una miriade di ipotesi che abbiamo cercato anche noi di proporvi per la prima volta, al meglio delle nostre possibilità.
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