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UFO e alieni - Raccolta di articoli a tema ufologico
3 Anni 10 Mesi fa #42154
da Bastion
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3 Anni 10 Mesi fa #42377
da Bastion
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3 Anni 10 Mesi fa - 3 Anni 10 Mesi fa #42409
da Bastion
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5 Mesi 1 Settimana fa - 5 Mesi 1 Settimana fa #53859
da Bastion
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UAP E INTELLIGENZE NON UMANE - PARTE 01
Bernanrdo Kastrup
I più recenti sviluppi degli ultimi sei o sette anni in materia di UFO, ci invitano a riesaminare l’argomento da una prospettiva piu aperta e curiosa.
Bernanrdo Kastrup
I più recenti sviluppi degli ultimi sei o sette anni in materia di UFO, ci invitano a riesaminare l’argomento da una prospettiva piu aperta e curiosa.
Attenzione: Spoiler!
Permettetemi di iniziare con una confessione: sebbene il tema degli UAP (Fenomeni Anomali Non Identificati, precedentemente chiamati UFO) mi abbia sempre affascinato, la mia reazione nel confrontarmi con gran parte della letteratura correlata – al di la del porto sicuro di pochi autori seri – si e applicata con un atteggiamento di ponderato disinteresse. A mio avviso, una parte significativa del materiale pubblicato potrebbe trarre beneficio da un maggiore rigore, fondamento empirico, chiarezza teorica e ragionamento logico. Questo campo sembra spesso divergere dagli standard di precisione intellettuale e di analisi equilibrata vigenti nel mondo accademico. Tuttavia, i recenti sviluppi degli ultimi sei o sette anni ci invitano a riesaminare l’argomento da una prospettiva piu aperta e curiosa. Poiche vi sono cosi pochi, se non nessuno, punti di partenza per il consenso su un argomento cosi polemico, devo giustificare esplicitamente ogni passo del mio pensiero e, quindi, coprire molti argomenti di questo lungo articolo che, dividerò in due parti. Iniziero di seguito, motivando la validita del mistero: gli UAP non sono piu solo storie discutibili e condivise sui social media, accompagnate da filmati granulosi e sfocati dei telefoni cellulari. Dal 2017 e stato riconosciuto ufficialmente che l’argomento merita senza dubbio un trattamento serio. Dopo aver gettato le basi della mia argomentazione, procedero poi ad elaborare quella che attualmente considero la spiegazione piu equilibrata e plausibile del fenomeno. E per anticipare una domanda che sicuramente vi starete gia facendo, no, non credo che si tratti di alieni di Zeta Reticuli; i fatti potrebbero essere molto piu sorprendenti e piu vicini a casa, che altro.
SORPRENDENTEMENTE, MOLTO È STATO RECENTEMENTE RIVELATO
Nel 2017, diversi video di UAP – presto diventati noti come “video UFO del Pentagono”, poiche registrati da telecamere a infrarossi a bordo di aerei militari – circolavano ampiamente su Internet. Piu o meno nello stesso periodo, la storia dietro i video fu trattata in un rapporto ormai fondamentale del New York Times. I video sembrano mostrare velivoli senza ali o motori, che volano e si librano deliberatamente, a volte contro forti venti. Eseguono manovre nonostante l’assenza di mezzi di controllo del volo (niente timone, elevatori, alettoni, propulsori, ecc.) e mostrano un’accelerazione sorprendentemente elevata senza mezzi di propulsione rilevabili. Il Dipartimento della Difesa americano ha successivamente riconosciuto ufficialmente l’autenticita dei video, nonche il fatto che gli oggetti in essi visibili rimangono non identificati. Anni dopo, nell’estate del 2023, i piloti della Marina americana coinvolti in questi incidenti hanno fornito testimonianze pubbliche al Congresso, sotto giuramento, aggiungendo dettagli e retroscena alle strane immagini. Alla domanda se gli UAP che aveva visto con i suoi occhi si muovevano in un modo che sfidava le leggi della fisica, il comandante David Fravor ha risposto: “Per il modo in cui li comprendiamo (cioe le leggi della fisica), sì”. Ha poi confermato che gli UAP non solo sono stati catturati dalla telecamera, ma anche tracciati dal radar di tre diverse navi: “La Princeton lo ha seguito. La Nimitz lo ha seguito. L’E2 lo ha rintracciato”. Quando gli hanno chiesto di descrivere le manovre dello UAP, il CDR Fravor ha affermato: “Improvviso, molto determinante. Sapeva esattamente cosa stava facendo. Era consapevole della nostra presenza e aveva tassi di accelerazione: voglio dire, è passato da zero a eguagliare la nostra velocità in un batter d’occhio”. Alla fine, alla domanda se qualche tecnologia umana potesse emulare le caratteristiche di volo dell’UAP da lui osservate, ha risposto: “No, nemmeno lontanamente”. Un altro testimone militare che ha fornito una testimonianza giurata, il pilota dell’F-18 della Marina Ryan Graves, ha descritto un UAP avvistato da 50 piedi di distanza come “Un cubo grigio scuro o nero all’interno di una sfera trasparente”, insomma un qualcosa che non puo essere confuso con un drone o un normale aereo. Sempre nel 2023, l’ufficiale dell’aeronautica degli Stati Uniti ed ex funzionario dell’intelligence David Grusch e diventato un informatore sugli UAP. Nelle interviste con vari media, ha affermato che diversi funzionari della Difesa gli hanno confermato che il governo degli Stati Uniti mantiene un programma segreto di recupero dei crash e di ingegneria inversa degli UAP, ed e in possesso di diversi velivoli tecnologici con intelligenza non umana (NHI). Anche il signor Grusch ha fornito una testimonianza giurata durante l’udienza del Congresso sugli UAP del luglio 2023. Alla domanda se gli Stati Uniti avessero i corpi dei piloti degli UAP recuperati, ha detto: “Come ho già affermato pubblicamente… i prodotti biologici sono arrivati con alcuni di questi recuperi”. Alla domanda se questi “prodotti biologici” fossero non umani, ha confermato senza ambiguita: “Non umani, e questa è stata la valutazione delle persone con conoscenza diretta del programma con cui ho parlato e che sono attualmente ancora nel programma”. Il signor Grusch comprende che la pena per aver mentito sotto giuramento e il carcere e ha offerto piu volte durante la sua testimonianza di fornire in via confidenziale, come richiesto dalla legge, dettagli specifici ai legislatori. Il signor Grusch, il signor Graves e CDR Fravor non sono soli: negli ultimi tempi, altri individui in grado di essere plausibilmente a conoscenza di cio che il governo degli Stati Uniti sa sull’argomento, si sono fatti avanti. Ad esempio, Timothy Cole Gallaudet, l’oceanografo e contrammiraglio in pensione della Marina USA, ha ammesso di aver visto filmati di UAP mentre era in servizio attivo. Alcuni di questi UAP hanno dimostrato la capacita di immergersi sott’acqua, ovvero la cosiddetta capacita “transmedium” descritta spesso nei rapporti UAP. Ha anche espresso la convinzione che le affermazioni del signor Grusch siano vere. Il colonnello dell’esercito americano Karl E. Nell, recentemente in pensione, attualmente dirigente aerospaziale, insieme a Christopher Mellon, che ha trascorso quasi vent’anni nella comunita dell’intelligence statunitense e ha servito come vice segretario aggiunto alla difesa per l’intelligence, hanno dato credibilita all’affermazione che il fenomeno esiste e sono attivi programmi di recupero degli crash e di reverse engineering degli UAP. Il dottor James T. Lacatski, direttore del programma della Defense Intelligence Agency, ha fatto lo stesso, in un libro ufficialmente autorizzato alla pubblicazione dal Defense Office of Prepublication and Security Review del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti. Fino al 2017, le redditizie voci sugli UAP erano alimentate principalmente da “fonti anonime”, filmate con i volti e le voci nascoste e che raccontavano storie vaghe in gran parte impossibili da verificare in modo indipendente. Anche quando una di quelle fonti anonime alla fine si identifico, e parliamo del signor Robert Lazar, le sue credenziali e persino la sua istruzione universitaria non poterono mai essere verificate. Ora la situazione e cambiata: i nomi e le credenziali delle persone sopra menzionate non sono in dubbio; sono chi dicono di essere. E i loro ranghi e ruoli li mettono nella posizione di sapere in modo plausibile cio che affermano di sapere. Questi individui sono disposti a testimoniare sotto giuramento in udienze pubbliche e a fornire prove in modo confidenziale ai membri del congresso. Tutto cio, pur non dimostrando che gli UAP siano di origine esotica, conferisce credibilita alla speculazione stessa sugli UAP. Anche il Dr. Sean Kirkpatrick, l’ex capo dell’Ufficio per la risoluzione delle anomalie in tutti i domini (AARO: “All-domain Anomaly Resolution Office”, ndr) del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, un uomo ampiamente insultato nella comunita UAP in quanto custode pieno di pregiudizi che lavora contro la divulgazione degli UAP, ha fatto rivelazioni molto importanti durante una conferenza stampa ufficiale della NASA: esistono sfere apparentemente metalliche la fuori che, in qualche modo, si muovono e usano manovre senza alcun segno di superfici di propulsione o di controllo del volo. Egli ha poi mostrato un video declassificato di una di queste sfere, registrato da un drone militare MQ-9 “Reaper”, una delle piattaforme di sensori più sofisticate al mondo oggi. La sfera mostrata si muove velocemente, secondo una traiettoria controllata e non balistica. E significativo che il dottor Kirkpatrick abbia poi affermato che questo e solo “un tipico esempio di ciò che vediamo di più; li vediamo in tutto il mondo. Il fatto che le sfere siano descritte come capaci di “manovre apparenti molto interessanti”, poiche esclude palloni aerostatici e normali droni. Il fatto che siano visti frequentemente e in tutto il mondo esclude anche eventuali bufale costose ed elaborate. Guardiano prevenuto o meno che sia, il dottor Kirkpatrick ha cosi ufficialmente riconosciuto che esistono UAP concreti “in tutto il mondo”, per i quali finora non esiste un resoconto prosaico. Sono stati registrati da una varieta di sensori di livello militare, non solo dai telefoni cellulari. Il fatto che le rivelazioni del dottor Kirkpatrick non siano diventate notizie da prima pagina in tutte le principali piattaforme mediatiche in tutto il mondo e emblematico dell’apatia e del cinismo – la “sindrome del non guardare in alto” – che hanno assalito le societa occidentali negli ultimi anni.
INCROCI STRADALI
Come cultura siamo quindi arrivati a un vicolo cieco. Da un lato, la scarsa quantita di dati declassificati, o trapelati, non e sufficiente per trarre conclusioni definitive sulla natura del fenomeno. D’altro canto, e stato riconosciuto, a malincuore ma ufficialmente, che non possiamo nemmeno liquidare il fenomeno con resoconti prosaici. La cosa migliore che possiamo fare e quindi prendere sul serio i dati, ma non estrapolarli senza fondamento. In questo spirito, decisero sottolineare che le seguenti, provvisorie premesse, sono giustificabili: in primo luogo, nei nostri cieli e nei nostri oceani esiste una tecnologia ingegnerizzata che non e umana. La contro-argomentazione a cio e, ovviamente, che gli UAP potrebbero essere dispositivi militari top-secret ma molto umani, spesso chiamati “tecnologia nera”. Tuttavia, cio sembra contraddire gran parte di cio che e stato divulgato dal 2017. Il seguente passaggio della testimonianza del CDR Fravor al Congresso illustra il punto, quando la rappresentante Nancy Mace gli ha chiesto: “Molti respingono i rapporti UAP come test di armi riservate da parte del nostro stesso governo. Ma nella sua esperienza di pilota, il nostro governo in genere testa sistemi d’arma avanzati proprio accanto a jet multimilionari senza informare i nostri piloti? Al che CDR Fravor risponde: “No. Abbiamo campi di prova per questo”. Inoltre, e difficile immaginare se gli UAP (come le sfere metalliche) siano una tecnologia nera che il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti stava cercando di mantenere segreto, perche il Dr. Kirkpatrick, un funzionario di quello stesso dipartimento, ne avrebbe pubblicizzato l’esistenza e avrebbe persino declassificato un video che mostrava le loro dimensioni, forma, capacita di volo, ecc. Inoltre, il fatto che gli UAP spesso sembrano sfidare la nostra comprensione della fisica, non e in linea con l’ipotesi delle black technologies, poiche richiederebbe che non solo l’ingegneria sia segreta, ma anche il progresso stesso della comprensione umana della Fisica. Questo non e impossibile, ma non e nemmeno molto plausibile. Infine, e difficile immaginare perche tali, rivoluzionarie tecnologie – che avrebbero dovuto esistere almeno quanto il fenomeno UAP stesso – non siano mai state utilizzate su larga scala per promuovere gli interessi geopolitici di alcuna nazione. In secondo luogo, se c’e tecnologia non umana nei nostri cieli e oceani, allora devono esserci Intelligenze Non Umane (NHI) attive sul nostro pianeta, che progettano e controllano gli UAP. Cio non implica che le NHI siano extraterrestri; significa semplicemente che non sono umane. Per quanto inverosimili queste due premesse possano sembrare in questo particolare frangente storico, i dati, se presi sul serio, non sembrano consentire prosaiche alternative. Pertanto, qualunque ipotesi prendessimo in considerazione, metterebbe necessariamente alla prova la nostra credulita. In effetti, per insistere su spiegazioni prosaiche, dovremmo prescindere dai dati. Quest’ultima affermazione non e necessariamente invalida – cioe non e incoerente immaginare che tutti i dati siano prodotti da false invenzioni di qualche campagna di disinformazione tentacolare che si protrae per decenni – ma certamente non fa avanzare la discussione. A questo punto, sembra quindi piu produttivo stringere i denti su cio che i dati suggeriscono – almeno ipoteticamente – e poi verificare se siamo in grado di dargli un senso, in una qualche maniera tale da rendere i dati meno fastidiosi. Tuttavia, prima di poterlo provare, dobbiamo prima comprendere le caratteristiche chiave del fenomeno che stiamo cercando di spiegare.
LE CARATTERISTICHE DEL FENOMENO
Sebbene il processo di divulgazione sia relativamente giovane, essendo iniziato pubblicamente solo nel 2017, il fenomeno in se sembra essere antico almeno quanto l’umanita. La mitologia antica, religiosa e non, contiene narrazioni in gran parte coerenti con le osservazioni UAP odierne. E ricercatori seri – il piu importante, competente e affidabile dei quali, a mio avviso, e l’astronomo e informatico francese Dr. Jacques Vallee – hanno raccolto dati su di esso, applicando analisi statistiche a tali dati e traendo conclusioni da tali analisi. ormai da decenni. Due conclusioni chiave del lavoro del Dr. Vallee sono particolarmente pertinenti nel contesto della nostra sfida. La prima e che, sulla base di innumerevoli testimonianze, il fenomeno non sembra fare alcuna distinzione tra effetti fisici e psicologici; li produce entrambi, come se fossero semplici aspetti di uno stesso meccanismo causativo. I confini che tracciamo tra il mentale e il fisico non sembrano essere rispettati dal fenomeno, che transita casualmente avanti e indietro attraverso la linea di demarcazione. Il dottor Vallee riconosce l’innegabile aspetto fisico del fenomeno – puo essere filmato, seguito da radar e altri sensori, emette energia misurabile, spesso lascia impronte e vestigia fisiche, ecc. – ma aggiunge che almeno una parte di cio che sperimentano i testimoni e “messo in scena”: uno UAP, a volte, evoca immagini archetipiche e simboliche direttamente nella mente del testimone per trasmettere un messaggio metaforico carico di sentimento, che trascende le caratteristiche oggettivamente misurabili del fenomeno. Sebbene il dottor Vallee fosse gia giunto a questa conclusione decenni fa, da parte del giornalista Ross Coulthart, recenti indagini sui programmi segreti del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti sugli UAP sembrano confermarlo, vedi pagine 265-267 di: “In Plain Sight”, il saggio scritto dal Coulthart nel 2021. Il professore di Stanford Dr. Garry Nolan, forse lo scienziato piu rispettabile che ha studiato attivamente il fenomeno, ha riconosciuto il rapporto del signor Coulthart sulla questione. Ha continuato raccontando un caso specifico di UAP che illustra, forse meglio di ogni altro, la capacita degli stessi di manipolare direttamente la percezione umana: “[questa è una] storia che Jacques Vallée mi ha portato, di una famiglia in Francia, che guidava giù l’autostrada. È stato come negli ultimi cinque o dieci anni [dal giugno del 2022]. E avevano un’auto con il tetto in vetro. Alzano lo sguardo e vedono un UFO, praticamente parallelo a loro lungo l’autostrada. La madre si guarda intorno e vede che nessun altro individuo nelle vicinanze sta andando fuori di testa per questa cosa sopra di loro. I bambini dietro tirano fuori i cellulari e gli fanno una foto. Tornano a casa e guardano le foto sulla loro macchina fotografica, e non vedono un oggetto [del tipo a cui pensavano di aver assistito]; vedono una piccola cosa a forma di stella circa trenta piedi più in alto, e io ho l’immagine. Non assomiglia per niente a un drone. … Penso che abbia sette raggi e un foro centrale di qualche tipo. Quindi, ti rimane questo: hanno visto uno scafo gigante, ma l’immagine mostra che non c’era niente di simile lì. Nessun altro poteva vederlo. Quindi, anche se era un oggetto lì, gli altri non erano in grado di vederlo, quindi stava manipolando la visione” . La seconda conclusione pertinente del lavoro del Dr. Vallee, e che il modello di comportamento degli UAP non e coerente con l’ipotesi extraterrestre (vedi capitolo 9 del suo best-seller “Dimensioni” (in Italia edito da Venexia, ndr). Il dottor Vallee stima che, in un periodo di soli vent’anni, vi siano stati circa tre milioni di sbarchi di UAP. Cio non e coerente con le visite di esseri provenienti da un altro pianeta allo scopo di esplorare la Terra o di ricercare i suoi abitanti (per questi scopi sarebbero bastate visite di ordini di grandezza inferiori); invece, il comportamento degli UAP e esattamente quello che ci si aspetterebbe se provenissero da qui e si occupassero semplicemente dei loro affari. Dopotutto, ci sono molte specie animali e vegetali rare, e alcune non cosi rare, che gli esseri umani incontrano molto meno frequentemente di 150.000 volte all’anno, e sono innegabilmente terrestri. Nella sua intervista con il signor Coulthart, anche il dottor Nolan ha espresso l’opinione che gli UAP non siano extraterrestri.
DUE FENOMENI DISTINTI?
Sebbene le due caratteristiche discusse sopra si applichino generalmente alla maggior parte di cio che colloquialmente etichettiamo come incontri “UAP”, “UFO” o “alieni”, esistono ragioni per considerare la possibilita che qui, potremmo avere a che fare con almeno due fenomeni distinti. Se e cosi, e fondamentale non confondere i due, altrimenti qualsiasi spiegazione praticabile di un fenomeno potrebbe essere scartata semplicemente perche non e adatta – o addirittura contraddice – l’altro, portandoci poi ad un insolubile vicolo cieco. Una classe di osservazioni chiaramente distinguibili, che d’ora in poi chiamero UAP “dadi e bulloni”, coinvolge mezzi fisici che non solo possono essere costantemente visti, filmati e tracciati dal radar, ma anche – se dobbiamo credere agli informatori del signor Grusch e altre fonti in grado di saperne di piu in modo plausibile – conservati negli hangar per decenni, perforati, analizzati al microscopio elettronico a scansione, ecc. conservati in congelatori e raccolti per l’analisi biochimica. Cio significa che il fenomeno in questione ha un aspetto fisico consistente e stabile come il nostro corpo e l’auto nel nostro garage. Inoltre, questi UAP “pratici” sono piu frequentemente osservati in prossimita di esercitazioni e installazioni militari, (questo accade da decenni, e i recenti video UFO del Pentagono non fanno che ribadire lo schema) in particolare installazioni nucleari. Non sembrano interessati a insegnarci nulla, ma semplicemente a monitorare l’attivita umana (vedi anche il caso “Jellyfish” apparso Iraq e uscito alla ribalta a gennaio, ndr) che potrebbe portare a una distruzione su larga scala e compromettere l’abitabilita del pianeta (per inciso, questo e esattamente cio che ci si aspetterebbe se l’NHI in questione fosse terrestre). A differenza di quanto sopra, un’altra classe di osservazioni comporta incontri nella propria camera da letto, a scuola, durante il tragitto di ritorno dal lavoro e altre situazioni ordinarie e casuali non correlate all’attivita militare. Questi sono i cosiddetti eventi di “elevata stranezza” (High Strangeness), che comprendono i casi di “contattato alieno” e di “abduction”. Gli scafi e gli esseri osservati, non hanno un aspetto fisico coerente, quanto invece inafferrabili, apparendo e scomparendo, assumendo un’assurda varieta di forme e incongrui comportamenti. Lasciano tracce fisiche assenti o scarse e ambigue, come sangue spontaneo dal naso, comuni cisti rinvenute in luoghi in cui una testimone afferma di esserle stata impiantata con tecnologia aliena, tracce al suolo coerenti con una varieta di cause, e via discorrendo. Questa ambigua prova fisica e meglio descritta come sincronistica, cioe coincidente in modo significativo, in contrapposizione a causale. Le osservazioni sono sfuggenti, illogiche e mutevoli come un sogno. Sembrano focalizzati su una forma di comunicazione deliberata e simbolica con il testimone, volta a trasmettere un insegnamento di qualche tipo, invece di scaturire da incontri casuali. Come una visione, non possono essere fotografati. Non sono sprezzante nei confronti di questa classe di osservazioni di “High Strangeness”. E un dato di fatto, come gia scrissi nel mio, “Meaning In Absurdity” (2012), in cui cercai di spiegarlo. Credo che queste visioni siano reali in quanto tali; fanno parte di un meccanismo di feedback naturale intrinseco alla mente umana, che cerca di rimuoverla da visioni del mondo ossificate che, nonostante siano diventate stabili, non servono piu al progresso della nostra comprensione di noi stessi e della natura. Le visioni in questione emergono da strati collettivi, filogeneticamente antichi, della mente umana condivisi da tutti noi, che, essendo incapaci di linguaggio e ragionamento concettuale, comunicano all’ego esecutivo attraverso metafore oniriche e immersive. Dovrebbero essere prese sul serio, ma non alla lettera. Ciononostante, non penso che il cosiddetto fenomeno “High Strangeness” sia lo stesso degli UFO “dadi e bulloni”. Confondere i due, a mio avviso, potrebbe rendere impossibile renderne conto, poiche nessun resoconto sara coerente con le caratteristiche talvolta reciprocamente contraddittorie di entrambi. Per questo motivo, e poiche ho esplorato il fenomeno “High Strangeness” in lavori precedenti, nella seconda parte di questo articolo che leggerete prossimamente, discuterò esclusivamente del fenomeno UAP in termini di “dadi e bulloni”.
SORPRENDENTEMENTE, MOLTO È STATO RECENTEMENTE RIVELATO
Nel 2017, diversi video di UAP – presto diventati noti come “video UFO del Pentagono”, poiche registrati da telecamere a infrarossi a bordo di aerei militari – circolavano ampiamente su Internet. Piu o meno nello stesso periodo, la storia dietro i video fu trattata in un rapporto ormai fondamentale del New York Times. I video sembrano mostrare velivoli senza ali o motori, che volano e si librano deliberatamente, a volte contro forti venti. Eseguono manovre nonostante l’assenza di mezzi di controllo del volo (niente timone, elevatori, alettoni, propulsori, ecc.) e mostrano un’accelerazione sorprendentemente elevata senza mezzi di propulsione rilevabili. Il Dipartimento della Difesa americano ha successivamente riconosciuto ufficialmente l’autenticita dei video, nonche il fatto che gli oggetti in essi visibili rimangono non identificati. Anni dopo, nell’estate del 2023, i piloti della Marina americana coinvolti in questi incidenti hanno fornito testimonianze pubbliche al Congresso, sotto giuramento, aggiungendo dettagli e retroscena alle strane immagini. Alla domanda se gli UAP che aveva visto con i suoi occhi si muovevano in un modo che sfidava le leggi della fisica, il comandante David Fravor ha risposto: “Per il modo in cui li comprendiamo (cioe le leggi della fisica), sì”. Ha poi confermato che gli UAP non solo sono stati catturati dalla telecamera, ma anche tracciati dal radar di tre diverse navi: “La Princeton lo ha seguito. La Nimitz lo ha seguito. L’E2 lo ha rintracciato”. Quando gli hanno chiesto di descrivere le manovre dello UAP, il CDR Fravor ha affermato: “Improvviso, molto determinante. Sapeva esattamente cosa stava facendo. Era consapevole della nostra presenza e aveva tassi di accelerazione: voglio dire, è passato da zero a eguagliare la nostra velocità in un batter d’occhio”. Alla fine, alla domanda se qualche tecnologia umana potesse emulare le caratteristiche di volo dell’UAP da lui osservate, ha risposto: “No, nemmeno lontanamente”. Un altro testimone militare che ha fornito una testimonianza giurata, il pilota dell’F-18 della Marina Ryan Graves, ha descritto un UAP avvistato da 50 piedi di distanza come “Un cubo grigio scuro o nero all’interno di una sfera trasparente”, insomma un qualcosa che non puo essere confuso con un drone o un normale aereo. Sempre nel 2023, l’ufficiale dell’aeronautica degli Stati Uniti ed ex funzionario dell’intelligence David Grusch e diventato un informatore sugli UAP. Nelle interviste con vari media, ha affermato che diversi funzionari della Difesa gli hanno confermato che il governo degli Stati Uniti mantiene un programma segreto di recupero dei crash e di ingegneria inversa degli UAP, ed e in possesso di diversi velivoli tecnologici con intelligenza non umana (NHI). Anche il signor Grusch ha fornito una testimonianza giurata durante l’udienza del Congresso sugli UAP del luglio 2023. Alla domanda se gli Stati Uniti avessero i corpi dei piloti degli UAP recuperati, ha detto: “Come ho già affermato pubblicamente… i prodotti biologici sono arrivati con alcuni di questi recuperi”. Alla domanda se questi “prodotti biologici” fossero non umani, ha confermato senza ambiguita: “Non umani, e questa è stata la valutazione delle persone con conoscenza diretta del programma con cui ho parlato e che sono attualmente ancora nel programma”. Il signor Grusch comprende che la pena per aver mentito sotto giuramento e il carcere e ha offerto piu volte durante la sua testimonianza di fornire in via confidenziale, come richiesto dalla legge, dettagli specifici ai legislatori. Il signor Grusch, il signor Graves e CDR Fravor non sono soli: negli ultimi tempi, altri individui in grado di essere plausibilmente a conoscenza di cio che il governo degli Stati Uniti sa sull’argomento, si sono fatti avanti. Ad esempio, Timothy Cole Gallaudet, l’oceanografo e contrammiraglio in pensione della Marina USA, ha ammesso di aver visto filmati di UAP mentre era in servizio attivo. Alcuni di questi UAP hanno dimostrato la capacita di immergersi sott’acqua, ovvero la cosiddetta capacita “transmedium” descritta spesso nei rapporti UAP. Ha anche espresso la convinzione che le affermazioni del signor Grusch siano vere. Il colonnello dell’esercito americano Karl E. Nell, recentemente in pensione, attualmente dirigente aerospaziale, insieme a Christopher Mellon, che ha trascorso quasi vent’anni nella comunita dell’intelligence statunitense e ha servito come vice segretario aggiunto alla difesa per l’intelligence, hanno dato credibilita all’affermazione che il fenomeno esiste e sono attivi programmi di recupero degli crash e di reverse engineering degli UAP. Il dottor James T. Lacatski, direttore del programma della Defense Intelligence Agency, ha fatto lo stesso, in un libro ufficialmente autorizzato alla pubblicazione dal Defense Office of Prepublication and Security Review del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti. Fino al 2017, le redditizie voci sugli UAP erano alimentate principalmente da “fonti anonime”, filmate con i volti e le voci nascoste e che raccontavano storie vaghe in gran parte impossibili da verificare in modo indipendente. Anche quando una di quelle fonti anonime alla fine si identifico, e parliamo del signor Robert Lazar, le sue credenziali e persino la sua istruzione universitaria non poterono mai essere verificate. Ora la situazione e cambiata: i nomi e le credenziali delle persone sopra menzionate non sono in dubbio; sono chi dicono di essere. E i loro ranghi e ruoli li mettono nella posizione di sapere in modo plausibile cio che affermano di sapere. Questi individui sono disposti a testimoniare sotto giuramento in udienze pubbliche e a fornire prove in modo confidenziale ai membri del congresso. Tutto cio, pur non dimostrando che gli UAP siano di origine esotica, conferisce credibilita alla speculazione stessa sugli UAP. Anche il Dr. Sean Kirkpatrick, l’ex capo dell’Ufficio per la risoluzione delle anomalie in tutti i domini (AARO: “All-domain Anomaly Resolution Office”, ndr) del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, un uomo ampiamente insultato nella comunita UAP in quanto custode pieno di pregiudizi che lavora contro la divulgazione degli UAP, ha fatto rivelazioni molto importanti durante una conferenza stampa ufficiale della NASA: esistono sfere apparentemente metalliche la fuori che, in qualche modo, si muovono e usano manovre senza alcun segno di superfici di propulsione o di controllo del volo. Egli ha poi mostrato un video declassificato di una di queste sfere, registrato da un drone militare MQ-9 “Reaper”, una delle piattaforme di sensori più sofisticate al mondo oggi. La sfera mostrata si muove velocemente, secondo una traiettoria controllata e non balistica. E significativo che il dottor Kirkpatrick abbia poi affermato che questo e solo “un tipico esempio di ciò che vediamo di più; li vediamo in tutto il mondo. Il fatto che le sfere siano descritte come capaci di “manovre apparenti molto interessanti”, poiche esclude palloni aerostatici e normali droni. Il fatto che siano visti frequentemente e in tutto il mondo esclude anche eventuali bufale costose ed elaborate. Guardiano prevenuto o meno che sia, il dottor Kirkpatrick ha cosi ufficialmente riconosciuto che esistono UAP concreti “in tutto il mondo”, per i quali finora non esiste un resoconto prosaico. Sono stati registrati da una varieta di sensori di livello militare, non solo dai telefoni cellulari. Il fatto che le rivelazioni del dottor Kirkpatrick non siano diventate notizie da prima pagina in tutte le principali piattaforme mediatiche in tutto il mondo e emblematico dell’apatia e del cinismo – la “sindrome del non guardare in alto” – che hanno assalito le societa occidentali negli ultimi anni.
INCROCI STRADALI
Come cultura siamo quindi arrivati a un vicolo cieco. Da un lato, la scarsa quantita di dati declassificati, o trapelati, non e sufficiente per trarre conclusioni definitive sulla natura del fenomeno. D’altro canto, e stato riconosciuto, a malincuore ma ufficialmente, che non possiamo nemmeno liquidare il fenomeno con resoconti prosaici. La cosa migliore che possiamo fare e quindi prendere sul serio i dati, ma non estrapolarli senza fondamento. In questo spirito, decisero sottolineare che le seguenti, provvisorie premesse, sono giustificabili: in primo luogo, nei nostri cieli e nei nostri oceani esiste una tecnologia ingegnerizzata che non e umana. La contro-argomentazione a cio e, ovviamente, che gli UAP potrebbero essere dispositivi militari top-secret ma molto umani, spesso chiamati “tecnologia nera”. Tuttavia, cio sembra contraddire gran parte di cio che e stato divulgato dal 2017. Il seguente passaggio della testimonianza del CDR Fravor al Congresso illustra il punto, quando la rappresentante Nancy Mace gli ha chiesto: “Molti respingono i rapporti UAP come test di armi riservate da parte del nostro stesso governo. Ma nella sua esperienza di pilota, il nostro governo in genere testa sistemi d’arma avanzati proprio accanto a jet multimilionari senza informare i nostri piloti? Al che CDR Fravor risponde: “No. Abbiamo campi di prova per questo”. Inoltre, e difficile immaginare se gli UAP (come le sfere metalliche) siano una tecnologia nera che il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti stava cercando di mantenere segreto, perche il Dr. Kirkpatrick, un funzionario di quello stesso dipartimento, ne avrebbe pubblicizzato l’esistenza e avrebbe persino declassificato un video che mostrava le loro dimensioni, forma, capacita di volo, ecc. Inoltre, il fatto che gli UAP spesso sembrano sfidare la nostra comprensione della fisica, non e in linea con l’ipotesi delle black technologies, poiche richiederebbe che non solo l’ingegneria sia segreta, ma anche il progresso stesso della comprensione umana della Fisica. Questo non e impossibile, ma non e nemmeno molto plausibile. Infine, e difficile immaginare perche tali, rivoluzionarie tecnologie – che avrebbero dovuto esistere almeno quanto il fenomeno UAP stesso – non siano mai state utilizzate su larga scala per promuovere gli interessi geopolitici di alcuna nazione. In secondo luogo, se c’e tecnologia non umana nei nostri cieli e oceani, allora devono esserci Intelligenze Non Umane (NHI) attive sul nostro pianeta, che progettano e controllano gli UAP. Cio non implica che le NHI siano extraterrestri; significa semplicemente che non sono umane. Per quanto inverosimili queste due premesse possano sembrare in questo particolare frangente storico, i dati, se presi sul serio, non sembrano consentire prosaiche alternative. Pertanto, qualunque ipotesi prendessimo in considerazione, metterebbe necessariamente alla prova la nostra credulita. In effetti, per insistere su spiegazioni prosaiche, dovremmo prescindere dai dati. Quest’ultima affermazione non e necessariamente invalida – cioe non e incoerente immaginare che tutti i dati siano prodotti da false invenzioni di qualche campagna di disinformazione tentacolare che si protrae per decenni – ma certamente non fa avanzare la discussione. A questo punto, sembra quindi piu produttivo stringere i denti su cio che i dati suggeriscono – almeno ipoteticamente – e poi verificare se siamo in grado di dargli un senso, in una qualche maniera tale da rendere i dati meno fastidiosi. Tuttavia, prima di poterlo provare, dobbiamo prima comprendere le caratteristiche chiave del fenomeno che stiamo cercando di spiegare.
LE CARATTERISTICHE DEL FENOMENO
Sebbene il processo di divulgazione sia relativamente giovane, essendo iniziato pubblicamente solo nel 2017, il fenomeno in se sembra essere antico almeno quanto l’umanita. La mitologia antica, religiosa e non, contiene narrazioni in gran parte coerenti con le osservazioni UAP odierne. E ricercatori seri – il piu importante, competente e affidabile dei quali, a mio avviso, e l’astronomo e informatico francese Dr. Jacques Vallee – hanno raccolto dati su di esso, applicando analisi statistiche a tali dati e traendo conclusioni da tali analisi. ormai da decenni. Due conclusioni chiave del lavoro del Dr. Vallee sono particolarmente pertinenti nel contesto della nostra sfida. La prima e che, sulla base di innumerevoli testimonianze, il fenomeno non sembra fare alcuna distinzione tra effetti fisici e psicologici; li produce entrambi, come se fossero semplici aspetti di uno stesso meccanismo causativo. I confini che tracciamo tra il mentale e il fisico non sembrano essere rispettati dal fenomeno, che transita casualmente avanti e indietro attraverso la linea di demarcazione. Il dottor Vallee riconosce l’innegabile aspetto fisico del fenomeno – puo essere filmato, seguito da radar e altri sensori, emette energia misurabile, spesso lascia impronte e vestigia fisiche, ecc. – ma aggiunge che almeno una parte di cio che sperimentano i testimoni e “messo in scena”: uno UAP, a volte, evoca immagini archetipiche e simboliche direttamente nella mente del testimone per trasmettere un messaggio metaforico carico di sentimento, che trascende le caratteristiche oggettivamente misurabili del fenomeno. Sebbene il dottor Vallee fosse gia giunto a questa conclusione decenni fa, da parte del giornalista Ross Coulthart, recenti indagini sui programmi segreti del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti sugli UAP sembrano confermarlo, vedi pagine 265-267 di: “In Plain Sight”, il saggio scritto dal Coulthart nel 2021. Il professore di Stanford Dr. Garry Nolan, forse lo scienziato piu rispettabile che ha studiato attivamente il fenomeno, ha riconosciuto il rapporto del signor Coulthart sulla questione. Ha continuato raccontando un caso specifico di UAP che illustra, forse meglio di ogni altro, la capacita degli stessi di manipolare direttamente la percezione umana: “[questa è una] storia che Jacques Vallée mi ha portato, di una famiglia in Francia, che guidava giù l’autostrada. È stato come negli ultimi cinque o dieci anni [dal giugno del 2022]. E avevano un’auto con il tetto in vetro. Alzano lo sguardo e vedono un UFO, praticamente parallelo a loro lungo l’autostrada. La madre si guarda intorno e vede che nessun altro individuo nelle vicinanze sta andando fuori di testa per questa cosa sopra di loro. I bambini dietro tirano fuori i cellulari e gli fanno una foto. Tornano a casa e guardano le foto sulla loro macchina fotografica, e non vedono un oggetto [del tipo a cui pensavano di aver assistito]; vedono una piccola cosa a forma di stella circa trenta piedi più in alto, e io ho l’immagine. Non assomiglia per niente a un drone. … Penso che abbia sette raggi e un foro centrale di qualche tipo. Quindi, ti rimane questo: hanno visto uno scafo gigante, ma l’immagine mostra che non c’era niente di simile lì. Nessun altro poteva vederlo. Quindi, anche se era un oggetto lì, gli altri non erano in grado di vederlo, quindi stava manipolando la visione” . La seconda conclusione pertinente del lavoro del Dr. Vallee, e che il modello di comportamento degli UAP non e coerente con l’ipotesi extraterrestre (vedi capitolo 9 del suo best-seller “Dimensioni” (in Italia edito da Venexia, ndr). Il dottor Vallee stima che, in un periodo di soli vent’anni, vi siano stati circa tre milioni di sbarchi di UAP. Cio non e coerente con le visite di esseri provenienti da un altro pianeta allo scopo di esplorare la Terra o di ricercare i suoi abitanti (per questi scopi sarebbero bastate visite di ordini di grandezza inferiori); invece, il comportamento degli UAP e esattamente quello che ci si aspetterebbe se provenissero da qui e si occupassero semplicemente dei loro affari. Dopotutto, ci sono molte specie animali e vegetali rare, e alcune non cosi rare, che gli esseri umani incontrano molto meno frequentemente di 150.000 volte all’anno, e sono innegabilmente terrestri. Nella sua intervista con il signor Coulthart, anche il dottor Nolan ha espresso l’opinione che gli UAP non siano extraterrestri.
DUE FENOMENI DISTINTI?
Sebbene le due caratteristiche discusse sopra si applichino generalmente alla maggior parte di cio che colloquialmente etichettiamo come incontri “UAP”, “UFO” o “alieni”, esistono ragioni per considerare la possibilita che qui, potremmo avere a che fare con almeno due fenomeni distinti. Se e cosi, e fondamentale non confondere i due, altrimenti qualsiasi spiegazione praticabile di un fenomeno potrebbe essere scartata semplicemente perche non e adatta – o addirittura contraddice – l’altro, portandoci poi ad un insolubile vicolo cieco. Una classe di osservazioni chiaramente distinguibili, che d’ora in poi chiamero UAP “dadi e bulloni”, coinvolge mezzi fisici che non solo possono essere costantemente visti, filmati e tracciati dal radar, ma anche – se dobbiamo credere agli informatori del signor Grusch e altre fonti in grado di saperne di piu in modo plausibile – conservati negli hangar per decenni, perforati, analizzati al microscopio elettronico a scansione, ecc. conservati in congelatori e raccolti per l’analisi biochimica. Cio significa che il fenomeno in questione ha un aspetto fisico consistente e stabile come il nostro corpo e l’auto nel nostro garage. Inoltre, questi UAP “pratici” sono piu frequentemente osservati in prossimita di esercitazioni e installazioni militari, (questo accade da decenni, e i recenti video UFO del Pentagono non fanno che ribadire lo schema) in particolare installazioni nucleari. Non sembrano interessati a insegnarci nulla, ma semplicemente a monitorare l’attivita umana (vedi anche il caso “Jellyfish” apparso Iraq e uscito alla ribalta a gennaio, ndr) che potrebbe portare a una distruzione su larga scala e compromettere l’abitabilita del pianeta (per inciso, questo e esattamente cio che ci si aspetterebbe se l’NHI in questione fosse terrestre). A differenza di quanto sopra, un’altra classe di osservazioni comporta incontri nella propria camera da letto, a scuola, durante il tragitto di ritorno dal lavoro e altre situazioni ordinarie e casuali non correlate all’attivita militare. Questi sono i cosiddetti eventi di “elevata stranezza” (High Strangeness), che comprendono i casi di “contattato alieno” e di “abduction”. Gli scafi e gli esseri osservati, non hanno un aspetto fisico coerente, quanto invece inafferrabili, apparendo e scomparendo, assumendo un’assurda varieta di forme e incongrui comportamenti. Lasciano tracce fisiche assenti o scarse e ambigue, come sangue spontaneo dal naso, comuni cisti rinvenute in luoghi in cui una testimone afferma di esserle stata impiantata con tecnologia aliena, tracce al suolo coerenti con una varieta di cause, e via discorrendo. Questa ambigua prova fisica e meglio descritta come sincronistica, cioe coincidente in modo significativo, in contrapposizione a causale. Le osservazioni sono sfuggenti, illogiche e mutevoli come un sogno. Sembrano focalizzati su una forma di comunicazione deliberata e simbolica con il testimone, volta a trasmettere un insegnamento di qualche tipo, invece di scaturire da incontri casuali. Come una visione, non possono essere fotografati. Non sono sprezzante nei confronti di questa classe di osservazioni di “High Strangeness”. E un dato di fatto, come gia scrissi nel mio, “Meaning In Absurdity” (2012), in cui cercai di spiegarlo. Credo che queste visioni siano reali in quanto tali; fanno parte di un meccanismo di feedback naturale intrinseco alla mente umana, che cerca di rimuoverla da visioni del mondo ossificate che, nonostante siano diventate stabili, non servono piu al progresso della nostra comprensione di noi stessi e della natura. Le visioni in questione emergono da strati collettivi, filogeneticamente antichi, della mente umana condivisi da tutti noi, che, essendo incapaci di linguaggio e ragionamento concettuale, comunicano all’ego esecutivo attraverso metafore oniriche e immersive. Dovrebbero essere prese sul serio, ma non alla lettera. Ciononostante, non penso che il cosiddetto fenomeno “High Strangeness” sia lo stesso degli UFO “dadi e bulloni”. Confondere i due, a mio avviso, potrebbe rendere impossibile renderne conto, poiche nessun resoconto sara coerente con le caratteristiche talvolta reciprocamente contraddittorie di entrambi. Per questo motivo, e poiche ho esplorato il fenomeno “High Strangeness” in lavori precedenti, nella seconda parte di questo articolo che leggerete prossimamente, discuterò esclusivamente del fenomeno UAP in termini di “dadi e bulloni”.
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da Bastion
Risposta da Bastion al topic UFO e alieni - Raccolta di articoli a tema ufologico
AREA 51 – CHE FINE HA FATTO KENNY VEACH?
Pino Morelli
10 anni fa, un escursionista americano riuscì a scovare una “grotta vibrante” in Nevada. La vicenda ha suscitato un certo interesse nella comunità ufologica. Un fatto pressoché sconosciuto per un altro enigmatico tassello che si aggiunge e anima ancora l’affascinante e drammatica leggenda della famigerata area nei pressi della Nellis Air Force Base.
Pino Morelli
10 anni fa, un escursionista americano riuscì a scovare una “grotta vibrante” in Nevada. La vicenda ha suscitato un certo interesse nella comunità ufologica. Un fatto pressoché sconosciuto per un altro enigmatico tassello che si aggiunge e anima ancora l’affascinante e drammatica leggenda della famigerata area nei pressi della Nellis Air Force Base.
Attenzione: Spoiler!
Il Nevada e i suoi mille segreti: una storia che sembra non avere mai termine. Il mito della cosiddetta “Area51”, pur avendo archi sinusoidali d’interesse tra i cospirazionisti e ufologi e, non di meno, la Stampa di tutto il mondo, sembra suscitare ancora enorme curiosita tra gli appassionati. Stavolta, la storia che stiamo per raccontarvi assume anche una valenza tragica, se e vero che un 47enne escursionista e YouTuber non ha piu dato sue notizie all’indomani della sua ripetuta esplorazione in una strana grotta situata proprio nei pressi della famigerata “Extraterrestrial Highway”. Alla fine del 2014, fu diffuso un video di YouTube intitolato “Figlio di un tecnico dell’Area 51” tramite il Sirius Disclosure dell’immancabile Steven Greer. Era un appello presentato da Kenny Veach, un appassionato escursionista residente a Las Vegas, che usava lo screenname di “Snakebitmgee”. A sua insaputa, in quel momento, il suo commento avrebbe messo in moto una serie di eventi che avrebbero portato a una delle ultime leggende metropolitane piu sconcertanti capitate in Nevada.
SE LA CURIOSITÀ HA UN PREZZO
“Sono un escursionista di lunga distanza – ascoltiamo nel video – Una volta, durante una delle mie escursioni alla base aeronautica di Nellis, ho trovato una grotta nascosta. L’ingresso alla grotta aveva la forma di una perfetta M maiuscola. Entro sempre in ogni grotta che trovo, ma quando ho iniziato ad entrare in questa particolare grotta, tutto il mio corpo ha cominciato a vibrare. Più mi avvicinavo all’ingresso della grotta, più le vibrazioni peggioravano. All’improvviso mi sono spaventato moltissimo e sono scappato da lì. È stata una delle cose più strane che mi siano mai capitate”. Era un semplice e schietto resoconto all’indomani della sua prima esperienza, dove Veach riusci a documentare le sue scoperte, aggiornandole sul suo canale personale, ricevendo in poco tempo parecchi commenti da quegli utenti curiosi che, imbattutisi nelle sue affascinanti ricerche, lo esortavano a riprovarci affinche indagasse ulteriormente. Ne segui pertanto un secondo sopralluogo. Al terzo tentativo di localizzare la grotta, fatalmente per Veach si rivelo l’ultimo, perche della sua spedizione nessuno riusci a saperne piu nulla, trascinandosi via segreti e misteri tutt’ora insoluti, a dieci anni dalla sua scomparsa.
UNA LEGGENDA CHE NON FINISCE DI STUPIRE
Sull’Area 51 ovviamente sappiamo il possibile, sin dai tempi del primo rivelatore, quel Bob Lazar che, dalla fine degli anni ’80, riusci a catalizzare l’attenzione mondiale per via delle sue incredibili rivelazioni (dal famoso “Elemento 115”, ai dischi volanti che si nasconderebbero in una base segreta, oltre a una serie interminabile di racconti e disavventure), rendendo la zona - ancor prima che venisse dichiarata territorio militare dalla seconda amministrazione del presidente Clinton – un hotspot ideale per le teorie del complotto. Fino a condensare qualsiasi speculazione sulla retro- tecnologia extraterrestre, ottenendo nuova linfa dal whistleblower David Grush e la sua dichiarata “tecnologia inversa”, termine quest’ultimo, pressoche identico a quello della “retro-tecnologia aliena” conosciuto 27 anni orsono, come ci ricorderebbe il buon colonnello Philip Corso, la cui fondamentale diffusione di certi concetti tornati oggi piu che mai attuali. Che la base sia altamente sorvegliata e riservata e le sue attivita siano classificate, e ormai di dominio pubblico: a causa del suo estremo livello di segretezza, l’Area 51 ha attratto molti avventurieri e ricercatori desiderosi di svelarne i misteri. Uno di loro era proprio Kenny Veach, il quale in quel drammatico finale di 2014 si imbatte nella famigerata grotta, per poi finire nel dimenticatoio.
UN’IMPRESA NON PER TUTTI
Come abbiamo compreso, l’esperienza rivelata da Veach suscito immediatamente un vivido interesse tra gli utenti che conobbero per primi questi eventi, ed era scontato che quest’ultimi desiderassero maggiori informazioni possibili sulla natura di quelle anomale vibrazioni che l’esploratore dichiaro – e il caso di dire - di aver avvertito davvero sulla propria pelle. Veach quindi accetto volentieri la sfida, effettuando una nuova avventura. “Faccio un’escursione in solitaria attraverso le cime delle montagne dove la maggior parte delle persone non oserebbe affrontare – scrisse in proposito l’esploratore di Las Vegas – Sono stato in più caverne di quante ne possa contare. Gioco con i serpenti a sonagli per divertimento. Ma questa grotta in particolare era al di là di qualsiasi cosa avessi mai incontrato”. In un altro commento, l’escursionista aggiunse: “Faccio questo genere di cose da oltre 20 anni. Vado dove non va nessuno e non porto mai nessuno con me. Trovo teschi di tutte le forme e dimensioni e, occasionalmente, trovo trappole per animali davvero antiche. Cammino su una montagna dopo l’altra e dormo sulle cime sotto le stelle. A volte devo scalare rocce gigantesche per tirarmi fuori da un ingorgo, ma riesco sempre a tornare indietro. Sono esausto e stanco, e il mio zaino è quasi sempre più pesante di quando sono partito. Ho dovuto essere salvato solo una volta da un elicottero. Mi ero rotto la gamba sinistra in cima alla montagna e mi era rimasta solo una tazza d’acqua per tornare a 20 miglia dal mio furgone. C’erano anche più di 100 gradi fuori. Quindi ho un ottimo record di sopportazione”.
IL SECONDO TENTATIVO
A questo punto del racconto, vale bene chiarire che “scovare una grotta” nei pressi dell’Area 51 non e come andare a fare una scampagnata nei boschi dello Yellowstone! I navigatori satellitari dell’epoca non erano ancora cosi aggiornati e performanti come quelli in uso oggi. Anche l’impiego di una canonica cartina geografica, non avrebbe agevolato esemplarmente un escursionista come Veach, dovendosi trovare in una desertica conformazione di sabbie e rocce praticamente identiche per centinaia e centinaia di chilometri. Certamente quel punto di arrivo non sarebbe stato difficoltoso, se si fosse centrata l’esatta posizione della clamorosa scoperta. Pertanto, nonostante il suo impressionante curriculum, Kenny era in svantaggio rispetto agli elementi. Difatti, il secondo tentativo, non ebbe successo: quando nel suo cammino l’uomo riferi di aver incontrato solo alcuni animali selvatici, in segno di buona fede e umilta mostro ai propri follower il terreno accidentato e la vicinanza al raggio di bombardamento della base aeronautica di Nellis, e nulla piu. Nonostante il fallimento, lo scopritore della roccia misteriosa era determinato a riprovarci, decidendo cosi di pianificare una terza spedizione, naturalmente e nuovamente influenzato dai sempre maggiori curiosi che lo esortavano a tentar di nuovo. Non tutti, a dire il vero: tra i commenti, ve n’era uno piuttosto inquietante, dove si legge profeticamente: “NO! Non tornare lì. Se trovi l’entrata della caverna, non entrare, non ne uscirai”. Anche in questo caso, non sapremo mai se l’autore di quell’avvertimento e il contenuto di quel messaggio, potesse contenere un reale consiglio (un militare? Uno scienziato in incognita? Un agente governativo “informato dei fatti”?) affinche Veach potesse desistere nel suo intestardirsi alla ricerca di quella grotta, oppure se siamo di fronte semplicemente ad un accorato appello proveniente da un saggio follower.
L’ULTIMA VOLTA E LA SCOMPARSA
Veach ignoro gli avvertimenti dei piu scrupolosi, decidendo di partire per quella che si rivelera essere ufficialmente la sua ultima escursione: era il 10 novembre del 2014. Come ci ricorda il Nevada Magazine attraverso un articolo pubblicato un lustro dopo l’accaduto, l’esploratore porto con se una pistola da 9 millimetri e una videocamera, documentando cosi il suo viaggio in un video intitolato: “M Cave Hike”. Alla sua famiglia, Kenny disse che sarebbe partito per un breve viaggio notturno, col proposito di ritornare piuttosto presto. Cosi non fu. Pochi giorni dopo, perso ogni contatto e ogni notizia del proprio familiare, i suoi ne denunciarono ovviamente la scomparsa con un preallarme lanciato dai media radiotelevisivi e della carta stampata di Las Vegas, con una conseguente e prevedibile operazione di caccia all’uomo propiziata dalle autorita 12 giorni dopo la sua scomparsa. Dopo meticolosi tentativi, si riusci a trovare il cellulare dell’uomo vicino ad un pozzo minerario abbandonato, senza che si potesse mai rinvenire una qualsiasi altra traccia fisica e oggettiva, cosi come riferi al telegiornale “News 3” Dave Cummings, comandante del Red Rock Search & Rescue. C’e da dire che la ricerca fu ostacolata a causa delle avverse condizioni meteorologiche e dal terreno pericoloso, piu volte rimarcato da tutti, vittima compresa. Cosi, dopo diverse settimane di sforzi infruttuosi, la ricerca fu interrotta.
MOLTE IPOTESI, NESSUNA CERTEZZA
Come specifica giustamente il sito Anomalien.com che si e occupato anche di questa vicenda, la scomparsa di Veach scateno molte teorie e speculazioni tra i suoi seguaci e altre comunita online. Alcuni suggerirono che avesse trovato la grotta e vi fosse entrato, solo per incontrare un destino sconosciuto. Un’altra possibilita e che Kenny si sia suicidato intenzionalmente. Ma perche? Il fatto che abbia apparentemente abbandonato il suo telefono sembrerebbe supportare cio, in quanto comportandosi in questo modo, nessun’altro avrebbe potuto piu rintracciarlo. Questo pero non vuol dire che magari qualcuno abbia lasciato traccia del suo portatile solo per scongiurare il suo ritrovamento. Non possiamo trascurare il fatto che, visti i numerosissimi precedenti avvenuti nell’arco della vastissima zona dell’Area 51, sono in tanti ad aver subito persino violenti avvertimenti da parte di militari in incognito in ronda per sospetti atti di intimidazione, come sappiamo bene da che si sente parlare di “UFO & Alieni” al Groom Lake.
L’IPOTESI DEL SUICIDIO
Riguardo Veach, sappiamo che, poco prima della sua scomparsa, aveva lasciato il lavoro per vendere invenzioni, impresa che non aveva avuto molto successo. La sua fidanzata riferi in seguito che il compagno soffrisse di depressione, dichiarando: “Oltre 30 membri della squadra di ricerca e soccorso hanno effettuato perquisizioni a piedi tre volte diverse. È stato effettuato un sorvolo in elicottero e non c’era traccia di Kenny o delle sue cose da campeggio. Hanno trovato la sua macchina nella zona in cui avevo detto che sarebbe stata. Nel video hanno trovato il suo cellulare vicino al pozzo della miniera (che) era a sole 4 ore di cammino dalla sua macchina”, aggiungendo inoltre un suo parere sul cellulare rinvenuto: “Ho la sensazione che l’abbia lasciato indietro in modo che non potesse essere rintracciato dal GPS al suo interno. Inoltre non ha portato con sé la videocamera durante questa escursione in solitaria. È stato lasciato a casa sua. Quindi non aveva intenzione di filmare nulla…”. Le parole sin troppo eloquenti della ragazza di Kenny, lasciano da una parte un sentore di sicurezza riguardo cio che riesce ad argomentare, ma allo stesso tempo un senso di sicurezza che nessuno puo avallare: “Voglio condividere ciò che so e sento riguardo a quello che è successo, in modo che possiate portare un po’ di chiusura e comprensione nelle vostre vite. Kenny adorava assolutamente le escursioni nel deserto. Era la cosa che preferiva fare, davvero. Abbiamo camminato e accampato insieme in tutto il deserto del Nevada... a volte 9 ore al giorno. Abbiamo trovato molte città minerarie abbandonate, solitamente chiamate “città fantasma” dagli escursionisti del Nevada. Abbiamo esplorato molte grotte e pozzi minerari. Siamo sempre stati attenti a come li esploravamo, ma Kenny era un po’ più audace di me. Indossavamo protezioni contro i serpenti, indumenti protettivi dal sole, usavamo bastoni da passeggio, portavamo abbastanza acqua e cibo per le ore di camminata e avevamo acqua/cibo extra in macchina... Voglio che tu sappia che non credo che Kenny abbia avuto un incidente. Credo che si sia suicidato”, conclude inesorabilmente la ragazza.
COSA NASCONDE LA GROTTA “M”?
I piu avvezzi alle tesi cospiratorie potrebbero suggerire, di contro, che Kenny sia stato lapidariamente “regolato dal governo”. I sostenitori di questa ipotesi credono che la grotta M scoperta da Kenny fosse l’ingresso di una sorta di struttura governativa top secret a causa della sua vicinanza alla base aeronautica di Nellis e all’Area 51. Se siano illazioni o meno, lasciamo che ognuno possa arrivare alle proprie conclusioni. Intanto ci chiediamo quali possano essere le spiegazioni piu plausibili, o fantastiche, basate sull’esperienza di Kenny a proposito della famigerata grotta. Quella sensazione di vibrazione provata dall’escursionista, potrebbe essere frutto di un possibile meccanismo di difesa per impedire ai civili di entrare? La cavita potrebbe sortire come inizio di un ingresso per una porta dimensionale, un luogo sacro, o una cavita geologicamente predisposta ad eventi extrasensoriali, oppure elettromagnetici, tali da provocare nel 47enne sensazioni mai provate da lui prima di allora? Potrebbe trattarsi di un congegno extraterrestre? Alcuni pensano che l’esploratore possa aver simulato la sua morte, o inscenato la sua scomparsa per motivi pubblicitari o personali. Ma a che pro se, dieci anni dopo, non sappiamo piu niente di lui? Per cui, l’ultima delle ipotesi qui presentate, decade da sola. D’altronde, nessuna di queste teorie e stata dimostrata o confermata da prove o testimoni credibili.
LE ULTIME RIVELAZIONI
Sono frequenti le apparizioni di nuove inchieste, per lo piu amatoriali, che trattano di questo inquietante caso. Sporadicamente, si e visto trattare della scomparsa di Veach anche su qualche documentario professionale, quindi anche in tv, oltre che le immancabili incursioni giornalistiche sulle principali testate online, ultima delle quali l’inglese Daily Express (in realta il concorrente Daily Mail l’aveva preceduta di qualche mese) che si e occupato del caso, menzionato a dicembre dell’anno scorso in un articolo dedicato. Sempre di recente, altre persone si sono mosse alla ricerca di nuove possibilita di recupero informazioni. Sotto lo pseudonimo di “Aquachigger”, uno youtuber si e inoltrato piu volte alla scoperta di indizi: appassionato nel rilevamento dei metalli per oggetti storici come monete d’oro o d’argento, reliquie e altri tesori sepolti, ed eseguendo anche il metal detector per pepite d’oro e d’argento e persino meteoriti, il ricercatore si e dedicato per un paio di giorni anche a reperire eventuali indizi sulla scomparsa di Veach. In realta, per molto tempo nessuno riusci a trovare la grotta. Ma dopo varie ricerche, un altro canale You- Tube (“Exploring Abandoned Mines and Unusual Places”) l’anno scorso ha pubblicato un video della durata di 8 minuti intitolato: “I Found the M Cave of Kenny Veach!”, affermando letteralmente di averla trovata. Il suddetto video e vissuto e narrato da una persona che, nel suo omonimo canale You- Tube, si fa chiamare “ШαrLiΚe Шrαϯh”. Nelle didascalie, narranti in breve la storia che vi abbiamo gia raccontato per sommi capi, leggiamo altre speculazioni in merito alla scomparsa di questo uomo: alcuni pensano che sia fuggito dal Paese e ora viva all’estero con una nuova identita. Ammesso e non concesso, perche mai lo avrebbe fatto? Altri pensano che siano in corso cose piu nefande e che il governo sia intervenuto e lo abbia eliminato a causa della sua involontaria scoperta della grotta M che, in effetti, avrebbe potuto essere un ingresso mascherato a una struttura sotterranea top-secret nell’Area 51. In questo video, si esamina un luogo che e stato segnalato a Шαr- LiΚe Шrαϯh da parte di un suo conoscente militare di nome Don. Quest’ultimo aveva cercato di tanto in tanto la grotta M per diversi anni. Impossibilitato ad esplorare ulteriormente a causa di un incidente, Don gli ha parlato di un luogo che aveva individuato in lontananza durante una delle sue ultime escursioni nel deserto, pur non avendo avuto il tempo di indagare di persona. Con l’aiuto di Don, ШαrLiΚe Шrαϯh e quindi riuscito a raggiungere le coordinate fornitegli, trovando alla fine quella che sembrava essere una grotta molto poco profonda con un ingresso a forma di M. Tuttavia, il nuovo scopritore non ha avvertito alcuna strana vibrazione come ha fatto Kenny mentre si avvicinava alla grotta. All’ingresso, era evidente che qualcuno aveva tentato di chiudere la grotta con pietre accatastate. All’interno della grotta poco profonda, ШαrLiΚe Шrαϯh ha trovato altre cose interessanti che sono tutte documentate nel suo video. Era questa la leggendaria grotta M di Kenny Veach? Nessuno puo confermalo. Ma di certo ne aveva alcuni tratti distintivi. Il video e ovviamente in lingua inglese, con possibilita di essere sottotitolato seguendo come sempre le istruzioni, partendo dalla “rotellina” e scegliendo quindi la lingua preferita:
Questo video, comunque ha sollevato molte piu domande di quante ne abbia lasciate la scomparsa stessa del ricercatore. Lo stesso sito Anomalien.com si pone delle ulteriori domande: Perche da quella fessura usciva vento? Perche c’erano delle assi di legno all’interno di questa caverna casuale, a chilometri di distanza da qualsiasi cosa? Perche c’era un chiodo nella roccia? Perche qualcuno ha cercato di bloccare questa minuscola grotta se e cosi evidentemente non pericolosa? Il corpo di Kenny Veach non e mai stato ritrovato da quando e scomparso nel 2014. La storia e stata esaminata e indagata piu e piu volte, e finora non e stata raggiunta alcuna conclusione, dietro a una miriade di ipotesi che abbiamo cercato anche noi di proporvi per la prima volta, al meglio delle nostre possibilità.
SE LA CURIOSITÀ HA UN PREZZO
“Sono un escursionista di lunga distanza – ascoltiamo nel video – Una volta, durante una delle mie escursioni alla base aeronautica di Nellis, ho trovato una grotta nascosta. L’ingresso alla grotta aveva la forma di una perfetta M maiuscola. Entro sempre in ogni grotta che trovo, ma quando ho iniziato ad entrare in questa particolare grotta, tutto il mio corpo ha cominciato a vibrare. Più mi avvicinavo all’ingresso della grotta, più le vibrazioni peggioravano. All’improvviso mi sono spaventato moltissimo e sono scappato da lì. È stata una delle cose più strane che mi siano mai capitate”. Era un semplice e schietto resoconto all’indomani della sua prima esperienza, dove Veach riusci a documentare le sue scoperte, aggiornandole sul suo canale personale, ricevendo in poco tempo parecchi commenti da quegli utenti curiosi che, imbattutisi nelle sue affascinanti ricerche, lo esortavano a riprovarci affinche indagasse ulteriormente. Ne segui pertanto un secondo sopralluogo. Al terzo tentativo di localizzare la grotta, fatalmente per Veach si rivelo l’ultimo, perche della sua spedizione nessuno riusci a saperne piu nulla, trascinandosi via segreti e misteri tutt’ora insoluti, a dieci anni dalla sua scomparsa.
UNA LEGGENDA CHE NON FINISCE DI STUPIRE
Sull’Area 51 ovviamente sappiamo il possibile, sin dai tempi del primo rivelatore, quel Bob Lazar che, dalla fine degli anni ’80, riusci a catalizzare l’attenzione mondiale per via delle sue incredibili rivelazioni (dal famoso “Elemento 115”, ai dischi volanti che si nasconderebbero in una base segreta, oltre a una serie interminabile di racconti e disavventure), rendendo la zona - ancor prima che venisse dichiarata territorio militare dalla seconda amministrazione del presidente Clinton – un hotspot ideale per le teorie del complotto. Fino a condensare qualsiasi speculazione sulla retro- tecnologia extraterrestre, ottenendo nuova linfa dal whistleblower David Grush e la sua dichiarata “tecnologia inversa”, termine quest’ultimo, pressoche identico a quello della “retro-tecnologia aliena” conosciuto 27 anni orsono, come ci ricorderebbe il buon colonnello Philip Corso, la cui fondamentale diffusione di certi concetti tornati oggi piu che mai attuali. Che la base sia altamente sorvegliata e riservata e le sue attivita siano classificate, e ormai di dominio pubblico: a causa del suo estremo livello di segretezza, l’Area 51 ha attratto molti avventurieri e ricercatori desiderosi di svelarne i misteri. Uno di loro era proprio Kenny Veach, il quale in quel drammatico finale di 2014 si imbatte nella famigerata grotta, per poi finire nel dimenticatoio.
UN’IMPRESA NON PER TUTTI
Come abbiamo compreso, l’esperienza rivelata da Veach suscito immediatamente un vivido interesse tra gli utenti che conobbero per primi questi eventi, ed era scontato che quest’ultimi desiderassero maggiori informazioni possibili sulla natura di quelle anomale vibrazioni che l’esploratore dichiaro – e il caso di dire - di aver avvertito davvero sulla propria pelle. Veach quindi accetto volentieri la sfida, effettuando una nuova avventura. “Faccio un’escursione in solitaria attraverso le cime delle montagne dove la maggior parte delle persone non oserebbe affrontare – scrisse in proposito l’esploratore di Las Vegas – Sono stato in più caverne di quante ne possa contare. Gioco con i serpenti a sonagli per divertimento. Ma questa grotta in particolare era al di là di qualsiasi cosa avessi mai incontrato”. In un altro commento, l’escursionista aggiunse: “Faccio questo genere di cose da oltre 20 anni. Vado dove non va nessuno e non porto mai nessuno con me. Trovo teschi di tutte le forme e dimensioni e, occasionalmente, trovo trappole per animali davvero antiche. Cammino su una montagna dopo l’altra e dormo sulle cime sotto le stelle. A volte devo scalare rocce gigantesche per tirarmi fuori da un ingorgo, ma riesco sempre a tornare indietro. Sono esausto e stanco, e il mio zaino è quasi sempre più pesante di quando sono partito. Ho dovuto essere salvato solo una volta da un elicottero. Mi ero rotto la gamba sinistra in cima alla montagna e mi era rimasta solo una tazza d’acqua per tornare a 20 miglia dal mio furgone. C’erano anche più di 100 gradi fuori. Quindi ho un ottimo record di sopportazione”.
IL SECONDO TENTATIVO
A questo punto del racconto, vale bene chiarire che “scovare una grotta” nei pressi dell’Area 51 non e come andare a fare una scampagnata nei boschi dello Yellowstone! I navigatori satellitari dell’epoca non erano ancora cosi aggiornati e performanti come quelli in uso oggi. Anche l’impiego di una canonica cartina geografica, non avrebbe agevolato esemplarmente un escursionista come Veach, dovendosi trovare in una desertica conformazione di sabbie e rocce praticamente identiche per centinaia e centinaia di chilometri. Certamente quel punto di arrivo non sarebbe stato difficoltoso, se si fosse centrata l’esatta posizione della clamorosa scoperta. Pertanto, nonostante il suo impressionante curriculum, Kenny era in svantaggio rispetto agli elementi. Difatti, il secondo tentativo, non ebbe successo: quando nel suo cammino l’uomo riferi di aver incontrato solo alcuni animali selvatici, in segno di buona fede e umilta mostro ai propri follower il terreno accidentato e la vicinanza al raggio di bombardamento della base aeronautica di Nellis, e nulla piu. Nonostante il fallimento, lo scopritore della roccia misteriosa era determinato a riprovarci, decidendo cosi di pianificare una terza spedizione, naturalmente e nuovamente influenzato dai sempre maggiori curiosi che lo esortavano a tentar di nuovo. Non tutti, a dire il vero: tra i commenti, ve n’era uno piuttosto inquietante, dove si legge profeticamente: “NO! Non tornare lì. Se trovi l’entrata della caverna, non entrare, non ne uscirai”. Anche in questo caso, non sapremo mai se l’autore di quell’avvertimento e il contenuto di quel messaggio, potesse contenere un reale consiglio (un militare? Uno scienziato in incognita? Un agente governativo “informato dei fatti”?) affinche Veach potesse desistere nel suo intestardirsi alla ricerca di quella grotta, oppure se siamo di fronte semplicemente ad un accorato appello proveniente da un saggio follower.
L’ULTIMA VOLTA E LA SCOMPARSA
Veach ignoro gli avvertimenti dei piu scrupolosi, decidendo di partire per quella che si rivelera essere ufficialmente la sua ultima escursione: era il 10 novembre del 2014. Come ci ricorda il Nevada Magazine attraverso un articolo pubblicato un lustro dopo l’accaduto, l’esploratore porto con se una pistola da 9 millimetri e una videocamera, documentando cosi il suo viaggio in un video intitolato: “M Cave Hike”. Alla sua famiglia, Kenny disse che sarebbe partito per un breve viaggio notturno, col proposito di ritornare piuttosto presto. Cosi non fu. Pochi giorni dopo, perso ogni contatto e ogni notizia del proprio familiare, i suoi ne denunciarono ovviamente la scomparsa con un preallarme lanciato dai media radiotelevisivi e della carta stampata di Las Vegas, con una conseguente e prevedibile operazione di caccia all’uomo propiziata dalle autorita 12 giorni dopo la sua scomparsa. Dopo meticolosi tentativi, si riusci a trovare il cellulare dell’uomo vicino ad un pozzo minerario abbandonato, senza che si potesse mai rinvenire una qualsiasi altra traccia fisica e oggettiva, cosi come riferi al telegiornale “News 3” Dave Cummings, comandante del Red Rock Search & Rescue. C’e da dire che la ricerca fu ostacolata a causa delle avverse condizioni meteorologiche e dal terreno pericoloso, piu volte rimarcato da tutti, vittima compresa. Cosi, dopo diverse settimane di sforzi infruttuosi, la ricerca fu interrotta.
MOLTE IPOTESI, NESSUNA CERTEZZA
Come specifica giustamente il sito Anomalien.com che si e occupato anche di questa vicenda, la scomparsa di Veach scateno molte teorie e speculazioni tra i suoi seguaci e altre comunita online. Alcuni suggerirono che avesse trovato la grotta e vi fosse entrato, solo per incontrare un destino sconosciuto. Un’altra possibilita e che Kenny si sia suicidato intenzionalmente. Ma perche? Il fatto che abbia apparentemente abbandonato il suo telefono sembrerebbe supportare cio, in quanto comportandosi in questo modo, nessun’altro avrebbe potuto piu rintracciarlo. Questo pero non vuol dire che magari qualcuno abbia lasciato traccia del suo portatile solo per scongiurare il suo ritrovamento. Non possiamo trascurare il fatto che, visti i numerosissimi precedenti avvenuti nell’arco della vastissima zona dell’Area 51, sono in tanti ad aver subito persino violenti avvertimenti da parte di militari in incognito in ronda per sospetti atti di intimidazione, come sappiamo bene da che si sente parlare di “UFO & Alieni” al Groom Lake.
L’IPOTESI DEL SUICIDIO
Riguardo Veach, sappiamo che, poco prima della sua scomparsa, aveva lasciato il lavoro per vendere invenzioni, impresa che non aveva avuto molto successo. La sua fidanzata riferi in seguito che il compagno soffrisse di depressione, dichiarando: “Oltre 30 membri della squadra di ricerca e soccorso hanno effettuato perquisizioni a piedi tre volte diverse. È stato effettuato un sorvolo in elicottero e non c’era traccia di Kenny o delle sue cose da campeggio. Hanno trovato la sua macchina nella zona in cui avevo detto che sarebbe stata. Nel video hanno trovato il suo cellulare vicino al pozzo della miniera (che) era a sole 4 ore di cammino dalla sua macchina”, aggiungendo inoltre un suo parere sul cellulare rinvenuto: “Ho la sensazione che l’abbia lasciato indietro in modo che non potesse essere rintracciato dal GPS al suo interno. Inoltre non ha portato con sé la videocamera durante questa escursione in solitaria. È stato lasciato a casa sua. Quindi non aveva intenzione di filmare nulla…”. Le parole sin troppo eloquenti della ragazza di Kenny, lasciano da una parte un sentore di sicurezza riguardo cio che riesce ad argomentare, ma allo stesso tempo un senso di sicurezza che nessuno puo avallare: “Voglio condividere ciò che so e sento riguardo a quello che è successo, in modo che possiate portare un po’ di chiusura e comprensione nelle vostre vite. Kenny adorava assolutamente le escursioni nel deserto. Era la cosa che preferiva fare, davvero. Abbiamo camminato e accampato insieme in tutto il deserto del Nevada... a volte 9 ore al giorno. Abbiamo trovato molte città minerarie abbandonate, solitamente chiamate “città fantasma” dagli escursionisti del Nevada. Abbiamo esplorato molte grotte e pozzi minerari. Siamo sempre stati attenti a come li esploravamo, ma Kenny era un po’ più audace di me. Indossavamo protezioni contro i serpenti, indumenti protettivi dal sole, usavamo bastoni da passeggio, portavamo abbastanza acqua e cibo per le ore di camminata e avevamo acqua/cibo extra in macchina... Voglio che tu sappia che non credo che Kenny abbia avuto un incidente. Credo che si sia suicidato”, conclude inesorabilmente la ragazza.
COSA NASCONDE LA GROTTA “M”?
I piu avvezzi alle tesi cospiratorie potrebbero suggerire, di contro, che Kenny sia stato lapidariamente “regolato dal governo”. I sostenitori di questa ipotesi credono che la grotta M scoperta da Kenny fosse l’ingresso di una sorta di struttura governativa top secret a causa della sua vicinanza alla base aeronautica di Nellis e all’Area 51. Se siano illazioni o meno, lasciamo che ognuno possa arrivare alle proprie conclusioni. Intanto ci chiediamo quali possano essere le spiegazioni piu plausibili, o fantastiche, basate sull’esperienza di Kenny a proposito della famigerata grotta. Quella sensazione di vibrazione provata dall’escursionista, potrebbe essere frutto di un possibile meccanismo di difesa per impedire ai civili di entrare? La cavita potrebbe sortire come inizio di un ingresso per una porta dimensionale, un luogo sacro, o una cavita geologicamente predisposta ad eventi extrasensoriali, oppure elettromagnetici, tali da provocare nel 47enne sensazioni mai provate da lui prima di allora? Potrebbe trattarsi di un congegno extraterrestre? Alcuni pensano che l’esploratore possa aver simulato la sua morte, o inscenato la sua scomparsa per motivi pubblicitari o personali. Ma a che pro se, dieci anni dopo, non sappiamo piu niente di lui? Per cui, l’ultima delle ipotesi qui presentate, decade da sola. D’altronde, nessuna di queste teorie e stata dimostrata o confermata da prove o testimoni credibili.
LE ULTIME RIVELAZIONI
Sono frequenti le apparizioni di nuove inchieste, per lo piu amatoriali, che trattano di questo inquietante caso. Sporadicamente, si e visto trattare della scomparsa di Veach anche su qualche documentario professionale, quindi anche in tv, oltre che le immancabili incursioni giornalistiche sulle principali testate online, ultima delle quali l’inglese Daily Express (in realta il concorrente Daily Mail l’aveva preceduta di qualche mese) che si e occupato del caso, menzionato a dicembre dell’anno scorso in un articolo dedicato. Sempre di recente, altre persone si sono mosse alla ricerca di nuove possibilita di recupero informazioni. Sotto lo pseudonimo di “Aquachigger”, uno youtuber si e inoltrato piu volte alla scoperta di indizi: appassionato nel rilevamento dei metalli per oggetti storici come monete d’oro o d’argento, reliquie e altri tesori sepolti, ed eseguendo anche il metal detector per pepite d’oro e d’argento e persino meteoriti, il ricercatore si e dedicato per un paio di giorni anche a reperire eventuali indizi sulla scomparsa di Veach. In realta, per molto tempo nessuno riusci a trovare la grotta. Ma dopo varie ricerche, un altro canale You- Tube (“Exploring Abandoned Mines and Unusual Places”) l’anno scorso ha pubblicato un video della durata di 8 minuti intitolato: “I Found the M Cave of Kenny Veach!”, affermando letteralmente di averla trovata. Il suddetto video e vissuto e narrato da una persona che, nel suo omonimo canale You- Tube, si fa chiamare “ШαrLiΚe Шrαϯh”. Nelle didascalie, narranti in breve la storia che vi abbiamo gia raccontato per sommi capi, leggiamo altre speculazioni in merito alla scomparsa di questo uomo: alcuni pensano che sia fuggito dal Paese e ora viva all’estero con una nuova identita. Ammesso e non concesso, perche mai lo avrebbe fatto? Altri pensano che siano in corso cose piu nefande e che il governo sia intervenuto e lo abbia eliminato a causa della sua involontaria scoperta della grotta M che, in effetti, avrebbe potuto essere un ingresso mascherato a una struttura sotterranea top-secret nell’Area 51. In questo video, si esamina un luogo che e stato segnalato a Шαr- LiΚe Шrαϯh da parte di un suo conoscente militare di nome Don. Quest’ultimo aveva cercato di tanto in tanto la grotta M per diversi anni. Impossibilitato ad esplorare ulteriormente a causa di un incidente, Don gli ha parlato di un luogo che aveva individuato in lontananza durante una delle sue ultime escursioni nel deserto, pur non avendo avuto il tempo di indagare di persona. Con l’aiuto di Don, ШαrLiΚe Шrαϯh e quindi riuscito a raggiungere le coordinate fornitegli, trovando alla fine quella che sembrava essere una grotta molto poco profonda con un ingresso a forma di M. Tuttavia, il nuovo scopritore non ha avvertito alcuna strana vibrazione come ha fatto Kenny mentre si avvicinava alla grotta. All’ingresso, era evidente che qualcuno aveva tentato di chiudere la grotta con pietre accatastate. All’interno della grotta poco profonda, ШαrLiΚe Шrαϯh ha trovato altre cose interessanti che sono tutte documentate nel suo video. Era questa la leggendaria grotta M di Kenny Veach? Nessuno puo confermalo. Ma di certo ne aveva alcuni tratti distintivi. Il video e ovviamente in lingua inglese, con possibilita di essere sottotitolato seguendo come sempre le istruzioni, partendo dalla “rotellina” e scegliendo quindi la lingua preferita:
Questo video, comunque ha sollevato molte piu domande di quante ne abbia lasciate la scomparsa stessa del ricercatore. Lo stesso sito Anomalien.com si pone delle ulteriori domande: Perche da quella fessura usciva vento? Perche c’erano delle assi di legno all’interno di questa caverna casuale, a chilometri di distanza da qualsiasi cosa? Perche c’era un chiodo nella roccia? Perche qualcuno ha cercato di bloccare questa minuscola grotta se e cosi evidentemente non pericolosa? Il corpo di Kenny Veach non e mai stato ritrovato da quando e scomparso nel 2014. La storia e stata esaminata e indagata piu e piu volte, e finora non e stata raggiunta alcuna conclusione, dietro a una miriade di ipotesi che abbiamo cercato anche noi di proporvi per la prima volta, al meglio delle nostre possibilità.
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da Bastion
Risposta da Bastion al topic UFO e alieni - Raccolta di articoli a tema ufologico
WHISTLEBLOWERS – VIAGGIATORI DIMENSIONALI E AFFARI SOTTOMARINI
Lee Paqui
Più impariamo sugli UFO, meno capiamo.
Lee Paqui
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Attenzione: Spoiler!
L’11 giugno 2023, News-Nation (una delle celebri emittenti televisive USA con base a Chicago: trasmette sia via satellite, sia via cavo per i soli abbonati, ndr) ha trasmesso un’intervista a David Grusch, il membro in pensione della National Geospatial Intelligence Agency degli Stati Uniti, in cui ha rivelato che il suo Paese è in possesso di “veicoli spaziali di un’altra specie”. Grusch (“uomo dell’anno” 2023, ndr) faceva anche parte del gruppo del Pentagono incaricato di identificare gli UFO - ora formalmente etichettati come UAP (Fenomeni Anomali Non Identificati: n.b. l’autore di questo articolo ha nominato “Aerei” al posto di “Anomali” perché il cambiamento del termine è avvenuto soltanto nella seconda parte del 2023, ndr) - e in quel periodo fu avvicinato da personale che gli descrisse il recupero di “frammenti” di UFO e di velivoli “intatti e parzialmente intatti”. Gli fu detto che l’analisi di questi frammenti rivelava essere di origine non umana. Grusch confermò che erano stati recuperati anche corpi di extraterrestri, aggiungendo così un’altra storia agli oltre 70 anni di testimonianze militari e di ricerche sugli UFO che sono state sfatate, denigrate e sminuite da Media scurrili e da un pubblico mondiale largamente incredulo. Purtroppo, il grande buco nella testimonianza di Grusch è il fatto che le sue affermazioni sono basate sul sentito dire. Grusch non ha prodotto alcuna prova a sostegno delle sue affermazioni e non ha fatto alcuna mossa per rivelare le prove che afferma di aver visto. La sua credibilità deriva dal fatto che è un ex ufficiale dei servizi segreti con un’alta autorizzazione. Un altro punto a suo favore è che ha avviato un procedimento legale contro il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti (DoD) per l’insabbiamento da parte del governo delle informazioni sugli UFO, in quella che definisce una “sofisticata campagna di disinformazione rivolta ai populisti statunitensi [sic] che è estremamente immorale e non etica”. Non sorprende che il Dipartimento della Difesa neghi le affermazioni di Grusch. Per ragioni ancora sconosciute, quest’ultimo ha scelto Ross Coulthart per ospitare la sua intervista. Coulthart è un ex giornalista pluripremiato conduttore di “60 Minutes” con 30 anni di attività giornalistica e televisiva alle spalle. Sfortunatamente, l’innocenza di Coulthart sull’argomento è chiaramente in mostra, insieme a un particolare sorriso da Stregatto per la sorpresa che cose come gli UFO precipitati e gli occupanti recuperati siano reali. Se Grusch avesse scelto un ricercatore UFO affermato per intervistarlo, e se le domande dell’intervista non fossero state vagliate dal Dipartimento della Difesa, le domande stesse - e soprattutto le risposte - sarebbero state molto più rivelatrici. Nonostante tutto il clamore, David Grusch è solo il più recente di una lunga serie di “Chicken Littles” (si riferisce ironicamente al personaggio animato tratto dall’omonimo film del 2005 per bambini a sfondo ufologico della Disney, ndr) che ci dicono che il cielo stia per cadere. Per parafrasare le sue dichiarazioni, ve ne elenco una serie: “Gli UFO sono reali”; “Gli UFO sono precipitati e i loro rottami sono stati analizzati e reingegnerizzati”; “Gli ET sono stati recuperati, sia vivi che morti”; “Non tutti gli ET sono amichevoli e alcuni potrebbero aver ucciso esseri umani”; “Alcuni UFO potrebbero essere costrutti interdimensionali”; “I governi di tutto il mondo sono impegnati in una campagna di disinformazione volta a mantenere il mondo in una beata ignoranza”; “Alcune persone sono state uccise dal governo degli Stati Uniti per mantenere il segreto sugli UFO”.
L’IPOTESI INTERDIMENSIONALE
Indipendentemente dal fatto che si creda o meno alla legittimità di Grusch – che, a onor del vero, ha assunto un avvocato e si è rifugiato dietro le leggi di protezione degli informatori – tutto ciò da lui stesso dichiarato è apparentemente vero. Durante l’intervista, si è preoccupato di ripetere le cose a cui vuole che prestiamo attenzione. All’inizio dell’intervista, ci rivela di non voler individuare un luogo specifico di origine degli UFO, affermando invece che “... forse provengono da una dimensione fisica diversa, come descritto nella meccanica quantistica. Sappiamo che ci sono dimensioni extra...”, e, “...molto probabilmente ci sono dimensioni fisiche spaziali aggiuntive. Si può anche immaginare uno spazio a 4 e 5 dimensioni in cui ciò che sperimentiamo come tempo lineare, finisce per essere una dimensione fisica in uno spazio dimensionale superiore (...) potrebbe essere che questo non sia necessariamente extraterrestre, e [sia] in realtà proveniente da uno spazio fisico dimensionale superiore che potrebbe essere collocato, sapete, proprio qui”. Nel dicembre 2020, l’ex direttore della CIA John Brennan ha affermato qualcosa di simile in una dichiarazione secondo cui alcuni UFO potrebbero essere “un qualche tipo di fenomeno che è il risultato di qualcosa che ancora non comprendiamo e che potrebbe coinvolgere un qualche tipo di attività che alcuni potrebbero affermare possa costituire una forma di vita diversa”. Brennan intendeva una “forma di vita diversa” da qualche parte sulla Terra, o da qualche luogo un po’ più eterico? Anche il noto prof. Joseph Allen Hynek (Project Blue Book, ndr) era di questa opinione, e nel 1975 affermò: “Potrebbe esserci [un altro] universo con regole quantistiche o tassi di vibrazione diversi. Il nostro continuum spazio- temporale potrebbe essere una sezione trasversale di un universo con molte più dimensioni... Pensiamo sempre a un altro universo [come] a un altro posto. Forse è proprio qui”. Qualche anno prima, l’altrettanto noto ricercatore ufologico Jacques Vallee aveva già suggerito che le intelligenze ET fossero un fenomeno antico, che viveva in una realtà alternativa coesistente con la nostra.
L’ASSOCIAZIONE DI RICERCA DELLE SCIENZE DI CONFINE
L’idea che gli UFO provengano da un’altra dimensione, non è certo nuova. Negli anni Cinquanta, mentre il celebre contattista George Adamski salutava i nostri fratelli dello spazio tridimensionale nel deserto della California, un gruppo di ricercatori poco distante lavorava a un’altra ipotesi. Meade Layne, 1882/1961, è stato un accademico americano e uno dei primi ricercatori di ufologia e parapsicologia, noto soprattutto per aver proposto una prima versione dell’ipotesi interdimensionale per spiegare gli avvistamenti di dischi volanti, ndr) iniziò le sue ricerche in ambito esoterico nel 1931, per poi fondare la “Borderland Sciences Research Association” (BSRA) allo scopo di ricercare in modo più formale le “scienze di confine”, ovvero quell’area di studio che, al giorno d’oggi, si inserisce perfettamente nella moderna fisica quantistica. Gli interessi di Layne (in foto) si trasformarono nella ricerca psichica vera e propria dal 1945, quando incontrò Mark Probert (1907/1969) un medium in trance che era in contatto con circa 15 persone decedute – tra cui Lao Tzu e Thomas Jefferson – e che forniva informazioni canalizzate sulla natura dei dischi volanti. Nel 1947 fu riferito che un pilota aveva avvistato una formazione di UFO vicino al monte Rainier: si trattava del fondamentale episodio capitato ovviamente a Kenneth Arnold, il quale vide nove velivoli a forma di mezzaluna, dando come noto il via alla moderna ondata di interesse per gli UFO. Questo non fu una sorpresa per Layne, poiché già nel 1946, Probert aveva iniziato a trasmettere informazioni sulla natura degli UFO, definiti “Aeroformi” o “Emergenti”. Le informazioni affermavano che “i dischi volanti e i loro abitanti [provengono] da un altro piano di esistenza, più denso, e hanno raggiunto il nostro mondo solo modificando le loro vibrazioni. Non si trattava di mezzi provenienti dallo spazio esterno, né di illusioni, ma della compenetrazione dei piani di esistenza”. Gli UFO eterici di Layne erano definiti come segue: “Gli Aeroformi sono per lo più emergenti. Cioè, emergono nel nostro piano di percezione da un quadro di riferimento diverso dal nostro. Questo processo può anche essere descritto come una conversione di energia e un cambiamento del tasso vibratorio. Quando questo cambiamento avviene, il disco volante diventa visibile e tangibile. ... Si tratta di un processo di materializzazione e smaterializzazione. Così come esiste uno spettro di suoni e colori, esiste anche uno spettro di tangibilità [e] i dischi escono da mondi di sostanza centomila volte più densa della materia che percepiamo con i nostri sensi”. È stato anche chiarito che, sebbene esistano effettivamente velivoli come quelli incontrati da Adamski, “la maggior parte degli UFO sono di natura eterica e non appartengono alla [nostra] dimensione”. Gli esseri umani occupano presumibilmente tre dimensioni, o quello che definiamo “spazio 3D”. Tuttavia, poiché il tempo è considerato una dimensione a sé stante, tecnicamente siamo esseri a 4 dimensioni, anche se chi può dire che non esistano intelligenze che vivono un’esistenza a 3 dimensioni senza la complicazione del tempo a 4 dimensioni? Secondo la Teoria delle Stringhe, potrebbero esserci 10, 12 o addirittura 20 dimensioni extra in concomitanza con il nostro piano di esistenza, e potrebbero esserci intelligenze che occupano uno spazio a 7-D, 8-D o addirittura 20-D. Il fattore complicante è che tutte queste dimensioni sono annidate tra loro: la nostra esistenza comprende spazi 1-D, 2- D e 3-D, il che significa che un mondo 5-D comprende anche spazi 1, 2, 3 e 4-D, il che potrebbe rendere le dimensioni superiori intrinsecamente instabili. Nella sua intervista, David Grusch ha nominato specificamente la 5- fatevene una ragione.
MISTERIOSI METALLI
Nel suo articolo “Mat e Demat: Aspetti eterici degli UFO”, Layne esplora più a fondo la sostanza degli UFO, sostenendo che: “Quando avviene la conversione energetica, l’aeroforma diventa visibile e tangibile. Sembra essere – e sicuramente è – ciò che definiamo sostanza solida, e così rimane fino a quando il tasso vibratorio non viene nuovamente convertito. Il cosiddetto ‘acciaio’ di un disco atterrato, è un acciaio eterico e il suo rame è rame eterico, poiché i prototipi di tutti i nostri metalli esistono nella materia eterica; tuttavia, l’analisi chimica ha mostrato alcune radicali differenze”. Questo fa presagire l’affermazione di Grusch su: “... un metallo estremamente strano, pesante, atomico... disposizioni che non capiamo, sapete, quali siano le proprietà emergenti, ma c’è solo una miscela molto strana di elementi”. Questo suona molto come qualcuno che cerca di descrivere un metallo che non è del tutto simile al nostro: abbastanza simile da sembrare familiare, ma abbastanza diverso da sembrare del tutto extraterrestre. È così che il metallo eterico si tradurrebbe in termini umani una volta emerso nel nostro spazio 3D? (non è di certo passato inosservato il fatto che Grusch abbia usato le parole “proprietà emergenti”, che possono essere o meno un cenno alla teoria di Meade Layne sulle stesse “proprietà emergenti”...). La Scientific Coalition for UAP Studies (SCU) ha prodotto un lungo rapporto sulle osservazioni del famigerato UFO “Tic-Tac” – quando nel 2004 la Marina Militare degli Stati Uniti si è imbattuta in un UFO noto con quella forma di mentina al largo delle coste della California – e nel suo documento ha fatto una serie di osservazioni. Per esempio: le caratteristiche dell’UFO “Tic Tac” “mettono in dubbio l’esistenza dell’oggetto come massa fisica”. Il fatto che i “Tic- Tac” possedessero un qualche tipo di massa, è corroborato dalla sua apparizione sul radar, insieme al fatto che i piloti si sono impegnati visivamente con l’oggetto. Tuttavia, la SCU ritiene che l’oggetto non avesse contemporaneamente una massa, come dimostrano l’estrema accelerazione dell’oggetto, i cambi di direzione istantanei osservati e l’apparente mancanza di interazione atmosferica durante l’accelerazione. Se così fosse, ciò confermerebbe l’affermazione di David Grusch, secondo cui almeno alcuni di questi oggetti potrebbero essere interdimensionali, oltre a confermare le informazioni canalizzate da Meade Layne secondo cui gli UFO sono “emergenti” nel nostro regno, in grado di alterare il loro tasso vibrazionale in modo che i loro scafi eterici siano in grado di attraversare l’acqua e la terra solida con la stessa facilità con cui un jumbo jet attraversa l’aria. Il video “Tic-Tac” viene menzionato a circa 20 minuti dall’intervista di Grusch. Egli afferma soltanto che si tratta di un video “assolutamente anomalo. Veicolo tecnico, fisico, ed è assolutamente qualcosa che non è di nostra realizzazione”. La classificazione di Grusch del “Tic-Tac” come veicolo fisico, e non come veicolo non fisico, è eloquente, visto che si è tanto preoccupato di metterci in guardia dalla possibilità di velivoli interdimensionali. È chiaro che esistono due tipi di UFO che affliggono il nostro pianeta, quelli corporei e quelli incorporei, ed è una distinzione che Grusch è attento a fare. Ma ciò che Grusch - e tutti gli altri - ignorano dell’evento “Tic-Tac”, è che un altro oggetto è stato rintracciato sotto il “Tic-Tac” con il sonar, muovendosi sotto la superficie dell’oceano alla velocità impossibile di 500 nodi (950 km/h). Il record di velocità sottomarina di uno scafo artificiale, è detenuto da un sottomarino russo (nel 1969!) ed è di soli 44,7 nodi (circa 83 km/h). La Marina statunitense sta attualmente sviluppando un sommergibile in grado di viaggiare a 100 nodi (185 km/h). Solo i siluri sono in grado di viaggiare più velocemente sott’acqua, a circa 200 nodi (370 km/h). Se questo è il caso, cosa potrebbe mai viaggiare a 500 nodi sotto l’oceano?
OGGETTI SOMMERGIBILI NON IDENTIFICATI (USO)
Gli oggetti non identificati che volano sopra e sotto gli oceani, non sono una novità e sono stati segnalati fin da quando l’uomo ha solcato i mari. Nel 1950 fu segnalato qualcosa di simile a un “Tic-Tac” nell’Atlantico settentrionale, quando l’equipaggio di una nave fu testimone di un UFO che viaggiava sopra l’oceano a un’altitudine di 15-30 metri. Il capitano lo descrisse come un “oggetto di forma ovale e cilindrica”, lungo circa tre metri. L’oggetto era silenzioso mentre passava vicino alla nave ed è stato descritto come se avesse un “movimento rotatorio”. Un membro dell’equipaggio ha aggiunto che “aveva una forma ellittica e potevo vedere chiaramente che aveva tre dimensioni. Oscillava nell’aria, non faceva rumore ed era di colore bianco metallico”. Le cose veramente interessanti, tuttavia, sono quelle che accadono sott’acqua. Durante la spedizione del Kon Tiki nel 1947, quando Thor Heyerdahl e il suo equipaggio attraversarono il Pacifico dal Perù alla Polinesia su una zattera, furono osservate due inspiegabili anomalie sottomarine. La prima fu descritta come segue: “Verso le ore 2 di una notte nuvolosa, durante la quale l’uomo al timone aveva difficoltà a distinguere l’acqua nera dal cielo nero, scorse una debole illuminazione giù nell’acqua che lentamente prese la forma di un grosso animale. ... A volte era tondeggiante, a volte ovale o triangolare, e all’improvviso si divideva in due parti che nuotavano avanti e indietro sotto la zattera indipendentemente l’una dall’altra. Alla fine vi erano tre di questi grandi fantasmi lucenti che si aggiravano in cerchi lenti sotto di noi. Erano veri e propri mostri, perché le sole parti visibili erano lunghe circa cinque braccia”. Heyerdahl tentò di spiegare questo incontro come una sorta di enorme creatura marina fosforescente, ma una luce incandescente lunga cinque braccia (tra i 16 e i 17 metri), che si illuminava da sola, cambiando forma da un cerchio a un triangolo e che era in grado di dividersi in due e tre parti; con ogni probabilità non poteva trattarsi di una creatura marina. Più tardi, durante il viaggio, Heyerdahl ebbe un altro misterioso incontro notturno, e questa volta non tentò nemmeno di dare una spiegazione: “In una sola occasione vedemmo il mare ribollire e gorgogliare mentre qualcosa di simile a una grande ruota si alzava, ruotando nell’aria, mentre alcuni dei nostri delfini cercavano di fuggire lanciandosi disperatamente nello spazio”. Un gruppo di queste stesse “ruote” era stato segnalato sessant’anni prima, nel 1880, nel Golfo Persico, quando l’equipaggio di un piroscafo si imbatté in “un’enorme ruota luminosa che girava vorticosamente, i cui raggi sembravano sfiorare la nave”. Si stima che le ruote giganti avessero un diametro compreso tra i 460 e i 550 metri. Trent’anni dopo, nel 1909, nello Stretto di Malacca, il capitano di un piroscafo riferì di un’altra “vasta ruota girevole, brillantemente illuminata, parzialmente sommersa sotto l’acqua, con lunghi bracci che uscivano dal centro e attorno ai quali l’intero sistema sembrava ruotare”. Un anno più tardi, nel 1910, nel Mar Cinese Meridionale, il capitano di un altro piroscafo riferì di una “ruota orizzontale” che girava rapidamente sopra l’acqua. Al fenomeno assistette l’intero equipaggio di guardia. Nel 1990, un’altra misteriosa ruota luminosa fu segnalata a Sebastopoli, quando gli scienziati marini nel Mar Nero osservarono un oggetto che assomigliava a una ruota, grande come un edificio di dieci piani, che si ergeva verticalmente sott’acqua. “La ruota rimaneva immobile per un po’, poi si spostava in posizione orizzontale, ruotava e ripartiva”. Gli USO, ciononostante, non hanno sempre la forma di una ruota: nel 1945, una nave di ritorno dall’Alaska fu testimone di un grande oggetto rotondo di circa 45- 75 metri di diametro che emergeva dal mare. L’oggetto salì in cielo fino a raggiungere un volo livellato, per poi virare girando attorno alla nave, muovendosi in modo fluido e senza rumore prima di scomparire in lontananza. E ancora, nel 1962, la nave da guerra australiana HMAS Voyager inseguì un grande oggetto sottomarino appena fuori Jervis Bay. Il blip del sonar registrò un oggetto lungo 100 metri e in accelerazione. Durante l’inseguimento, la Voyager raggiunse una velocità in superficie di 38-40 nodi (70-75 km/h), pur non riuscendo a tenere il passo dell’oggetto sottomarino, che alla fine si allontanò a una velocità che gli “operatori sonar stimarono nell’ordine delle centinaia di nodi”.
Come gia affrontato nel precedente articolo in cui si trattava l’argomento UAP come tutt’altro che una novita, poiche questi oggetti sono stati segnalati fin da quando l’uomo ha solcato i mari, qualunque sia la tecnologia utilizzata dagli USO per penetrare nei corpi idrici, e evidente che la struttura molecolare dell’acqua, del ghiaccio e persino del terreno solido non costituisce un ostacolo al loro passaggio. Questo esempio, tratto dal Mare di Laptev nel 1978, e particolarmente interessante: “... il capitano e la maggior parte dell’equipaggio a bordo di un cacciatorpediniere sovietico, videro un oggetto a forma di cupola a un’altitudine di trenta metri. Brillava di un colore giallo sfavillante e appariva come semitrasparente. Mentre l’oggetto era in vista, il sistema di percorso della nave ha smesso di funzionare. Dopo un po’, l’UFO è sceso lentamente verso la superficie del mare, planando a grande velocità, il tutto senza disturbare la superficie dell’acqua”. Se questo indichi che un UFO e in grado di alterare la struttura molecolare dell’acqua, tanto da comportarsi in modi mai osservati in precedenza, o se la struttura molecolare dell’UFO stesso non sia cosi solida come sembra, il tutto e ancora aperto a congetture. Resta il fatto che oltre la meta degli UFO segnalati sono stati osservati mentre emergevano, entravano o si muovevano sotto gli oceani, i mari e i laghi; eppure questi UFO vengono a malapena menzionati nella maggior parte dei rapporti sull’argomento degli Oggetti Non Identificati. E quasi come se venissero ignorati di proposito, forse per distogliere l’attenzione da quella che potrebbe essere la vera origine degli UFO o, per lo meno, il loro miglior nascondiglio. Chi o cosa c’e dietro gli UFO?
L’IPOTESI “EXTRATERRESTRIALE”
Gli esseri extraterrestri potrebbero aver stabilito basi sotto i nostri oceani per il semplice fatto che le profondita oceaniche sono inaccessibili all’uomo. E un fatto incredibile che gli oceani rappresentino il 70% della superficie del nostro pianeta, eppure oltre l’80 del loro contenuto e sconosciuto. Cio significa che la stragrande maggioranza del nostro pianeta non e solo inesplorata, ma anche non osservata. Cio che sappiamo, e che gli oceani contengono il piu grande elemento geologico del nostro pianeta, un sistema di fratture medio-oceaniche lungo 64.000 chilometri e profondo 11.000 metri, e montagne piu alte dell’Everest. Le parti piu profonde dei nostri oceani, sono completamente inaccessibili agli occhi umani, con visibilita nulla e pressioni mille volte superiori a quelle della terraferma. Il fondo dei mari sarebbe un luogo perfetto per una civilta extraterrestre che abbia intenzione fisicamente di stabilire una propria base, dato che l’uomo non potrebbe mai scoprirli, ed e chiaro che le loro imbarcazioni non hanno difficolta a passare dalle profondita alle secche in un istante. Anzi, si muovono con disinvoltura attraverso i mezzi di comunicazione, dall’acqua all’aria, allo spazio e oltre.
INTELLIGENZA DAGLI ABISSI?
E possibile che le profondita inesplorate dei nostri oceani ospitino una razza acquatica sconosciuta endemica del nostro pianeta? Se si aderisce all’Evoluzione e alla convinzione che tutta la vita sia iniziata nelle profondita acquatiche, non e difficile immaginare che, mentre noi strisciavamo fuori dalla melma e ci crescevano le zampe pelose, un altro ramo del nostro stato originario, simile a una salamandra, abbia optato per rimanere nel confortevole abbraccio dell’oceano, dove si e evoluto al nostro stesso ritmo e nello stesso lungo arco di tempo. Data la vasta gamma di oggetti sottomarini misteriosi, sembrerebbe che dobbiamo almeno considerare questa possibilita, dal momento che non possiamo piu negare che “qualcosa” sia la sotto. Questo misterioso “qualcosa” sembra esistere da sempre, se non da piu tempo, e si e nascosto proprio nel luogo in cui non potremo mai sperare di andare. La risibile realta nel suo insieme, e che abbiamo piu speranze di trovare vita intelligente su Marte che di trovarla sul fondo dei nostri oceani, per il semplice fatto che e relativamente facile arrivare su Marte, mentre e quasi impossibile raggiungere le parti piu profonde dei nostri mari!
BASI SOTTOMARINE?
L’incontro con l’oggetto a forma di “Tic-Tac” avvenuto al largo della costa californiana in una zona rinomata per gli avvistamenti di UFO e USO, e nell’area a sud dell’isola di Catalina, nota per un’anomalia magnetica legata a tre misteriosi crateri sotto il mare. Inoltre, ricordiamo che nel 2014 fu avvistata su Google Earth un’insolita formazione “geologica” al largo della costa di Malibu. La struttura si trova a 600 metri sotto la superficie dell’oceano e si stima che sia alta 188 metri e larga circa 4.500 metri. Ha una forma ovale con un tetto piatto e “pilastri di sostegno” e l’ingresso e largo circa 830 metri. E stato ipotizzato che questa struttura sia una base USO o una base militare in qualche modo collegata alla base navale di China Lake nel deserto del Mojave. Vale la pena di notare che la costa della California e piena di basi militari, cinque delle quali si trovano nelle vicinanze di questa anomalia sottomarina. Tre anni prima, dall’altra parte del mondo, fu scoperta un’altra anomalia sottomarina: il “Millennium Falcon” del Mar Baltico. Venuto alla ribalta nel 2011 da un gruppo di esplorazione in profondita chiamato “Ocean X”, il misterioso oggetto si trova appena al largo della costa svedese, appena a 75 metri di profondita sul fondo dell’oceano. Nel loro rapporto, gli scopritori hanno descritto “caratteristiche decisamente artificiali”, tra cui quella che sembra una scala e un “buco circolare circondato da una cornice quadrata”. I geologi preferiscono vedere questo oggetto come un masso depositato dalla glaciazione, anche se, data la sua morfologia insolita e il fatto che gli scopritori segnalarono guasti alle apparecchiature elettriche e alle comunicazioni quando si avvicinarono a 200 metri dall’oggetto, questo non sembra probabile. Queste misteriose anomalie sono scoperte piuttosto recenti e illustrano perfettamente la possibilita reale di strutture artificiali situate sotto i nostri oceani e mari, letteralmente sotto il nostro naso.
OBIETTIVI NEFASTI?
Considerando che la ricerca sugli UFO e in corso da decenni e che tutto cio che ha rivelato l’anno scorso il whistleblower David Grusch e gia stato detto in precedenza, la domanda che ci poniamo e la seguente: perche la gente presta attenzione ora? E stato suggerito che Grusch sia una messinscena che rivela verita, mezze verita o vere e proprie bugie nel tentativo di far credere al mondo che gli Stati Uniti sono in possesso di una tecnologia superiore ottenuta da fonti extramondo. A sostegno di questa idea, il colonnello dell’esercito in pensione Karl Nell ha affermato che “(quanto dichiarato da Grusch) sull’esistenza di una corsa agli armamenti terrestri che si è verificata in modo sub-rosa negli ultimi ottant’anni e incentrata su tecnologie di reverse engineering di origine sconosciuta, è fondamentalmente corretta”. Il fatto e che questa storia di whistleblower - rispetto alle centinaia di storie di rivelatori che l’hanno preceduta - sia quella che ha conquistato le prime pagine dei giornali e una copertura globale, suggerisce che ha il sostegno degli stessi potenti magnati dei Media che hanno unto la Pandemia e ce l’hanno fatta scivolare in gola. Ora che abbiamo una “minaccia” UFO percepita, gli Stati Uniti sono in grado di nascondersi dietro di essa per aumentare la loro sorveglianza dei cieli del mondo, dal suolo fino ai satelliti nello spazio vicino. Il NORAD ha migliorato la sua capacita di tracciare gli UFO ad alta velocita e si e sforzato di riadattare le calibrazioni dei radar per seguire meglio gli oggetti piu lenti in quota. L’ondata di decessi di palloni aerostatici ad alta quota a cui abbiamo assistito a inizio dell’anno scorso, potrebbe essere una risposta a questa maggiore sorveglianza, e gli occupanti di UFO dovrebbero essere decisamente allarmati dalla mentalita dell’aeronautica militare statunitense di “sparare prima e fare domande dopo”. Altri suggeriscono che le rivelazioni di Grusch potrebbero essere alla base del prossimo evento “false flag”, preparando un pianeta stanco del mondo a un’imminente invasione aliena. Ovvero una guerra intergalattica che sara combattuta interamente nelle nostre teste, grazie alla manipolazione dei Media e al Progetto Blue Beam, che presto si scatenera, pronto a proiettare ologrammi di UFO da battaglia su una grande citta, magari nelle vostre vicinanze. Il ricercatore Steven Greer e certo che il mondo si stia preparando ad un “falsa UFO psyop” basata su “false informazioni deliberatamente costruite” e che non dovremo aspettare ancora a lungo. La cosiddetta “invasione aliena” verrebbe pertanto realizzata utilizzando UFO costruiti dall’uomo che appaiono cosi avanzati da far credere al mondo che questo “attacco” provenga dallo spazio. Greer ritiene che l’evento UFO false-flag sia in corso da qualche anno a questa parte e si stia preparando per essere messo in atto da un giorno all’altro. Le dichiarazioni di Grusch, secondo cui gli ET stanno uccidendo gli esseri umani, potrebbero far parte di questo piano piu grande, instillando la paura necessaria affinche gli esseri umani siano sufficientemente presi dal panico alla vista di un UFO. Greer ritiene che l’aumento delle informazioni sugli UFO attraverso i Media faccia parte di un piano di “lenta inculturazione” volto a preparare il mondo all’assalto di questi terrificanti “eventi alieni”. Anche Meade Layne aveva previsto l’uso del fenomeno UFO come arma contro l’uomo, affermando nel 1950 che “... esiste un certo pericolo di panico. Se questi velivoli in visita vengono attribuiti a qualche governo straniero e ostile, potrebbero svilupparsi ostilità e paura; e se si crede che provengano da qualche altro pianeta del nostro sistema solare, si dovrà fare i conti con una paura irragionevole e superstiziosa, forse con un notevole grado di disintegrazione sociale”. In un mondo in cui l’informazione viene usata come arma guerrafondaia in modi sempre piu astuti, come possiamo fidarci di cio che vediamo? La verita si contende la supremazia contro la disinformazione e controinformazione, e questi termini sono essi stessi controinformazione e disinformazione, come spade verbali progettate per tagliare la verita in segmenti facilmente eliminabili.
UN VUOTO DI INFORMAZIONI
Non molto tempo dopo che Grusch ha spettacolarmente vuotato il sacco, il dottor Sean Kirkpatrick (a cui aggiungiamo news pubblicata su questo numero, ndr), ex direttore dell’Ufficio per la risoluzione delle anomalie su tutto il dominio (AARO) del Pentagono, ha dichiarato che l’associazione non aveva trovato fino ad allora “alcuna prova credibile di attività extraterrestre, di tecnologia fuori dal mondo o di oggetti che sfidano le leggi della fisica conosciute”. Per contrastare le affermazioni di Grusch sui velivoli abbattuti, Kirkpatrick aveva inoltre dichiarato che l’AARO non era responsabile di “alcuna informazione verificabile a sostegno delle affermazioni secondo cui i programmi relativi al possesso o all’ingegneria inversa di materiali extraterrestri sono esistiti in passato o esistono attualmente”, confutando cosi le affermazioni di Grusch sui velivoli ET abbattuti, aumentando la confusione e, nel contempo, mantenendo la segretezza ufficiale. Prima di pensare che l’AARO abbia l’ultima parola sul fenomeno UAP, e importante capire che l’AARO opera sotto l’autorita del “Titolo 10”, mentre la comunita dell’Intelligence statunitense opera sotto l’autorita del “Titolo 50”. Cosa significa? Che l’AARO non e in grado di costringere le autorita superiori a rivelare informazioni relative agli UAP e, in definitiva, “non è un organo investigativo serio”. Inoltre, l’AARO “sta affrontando una carenza di fondi che ostacolerà la sua capacità di adempiere alla sua missione”, attraverso uno stato di cose allarmante che ha visto sedici senatori firmare una richiesta di aumento dei fondi al vice segretario alla Difesa. Dovremmo forse essere piu comprensivi nei confronti dei deludenti risultati di Kirkpatrick, dato che l’AARO lavora in un vuoto di informazioni e con risorse limitate. Se questa situazione continua, non c’e speranza che l’AARO produca mai risultati significativi riguardo alla questione “UAP”, lasciandoci con personaggi come Grusch e i suoi colleghi informatori, come unica fonte di informazioni, qualunque sia il valore di tali informazioni stesse.
IL GIOCO INFINITO
Invece di ricordarvi di guardare il cielo, vi chiedero di guardare la televisione. Le confessioni di Grusch hanno aperto una caterva di confessioni successive e gli informatori stanno spuntando come funghi a destra e a sinistra. Finora, pero, nessuno di loro ha offerto prove tangibili. Tutto cio che hanno a sostegno sono le loro parole e l’approvazione a bocca aperta dei Media ingenui, o complici. Ma le prove, quando arriveranno, dovranno essere attentamente vagliate. Nell’attuale era dell’IA e la manipolazione dell’informazione, come potremo credere a tutto cio che ci passa davanti agli occhi? Ed e una coincidenza che le “prove” abbiano aspettato 70 anni per essere rilasciate, casualmente nello stesso periodo in cui questa tecnologia e disponibile e quando l’umanita non e mai stata cosi insicura della realta nella sua lunghissima vita? Se pensavate che il gioco avesse raggiunto il suo apice, non avete ancora visto nulla!
2024: UN PENTAGONO “SCOORDINATO” E SENZA UNA STRATEGIA PER IDENTIFICARE GLI UFO
A conferma dell’interessante articolo di Lee Paqui, approfittiamo di aggiungere questo articolo pubblicato da FOX News due mesi fa (26 gennaio) a firma di Lawrence Richard, dove appuriamo che l’ispettore generale del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha pubblicato, a inizio 2024, un rapporto non classificato che riassume la sua valutazione delle politiche del dipartimento riguardo agli UFO – ufficialmente indicati come fenomeni anomali non identificati, o UAP. “Negli ultimi decenni, il Dipartimento della Difesa ha avviato rari e inconcludenti sforzi per identificare e comprendere l’origine, le capacità e le intenzioni dei fenomeni aerei non identificati (UAP)”, afferma il rapporto dell’ispettore generale. “Abbiamo stabilito che il Dipartimento della Difesa non ha una politica globale in materia di UAP e, di conseguenza, non ha garanzie che le minacce alla sicurezza nazionale e alla sicurezza del volo per gli Stati Uniti derivanti dall’UAP siano state identificate e mitigate”. Si e scoperto cosi che il Dipartimento della Difesa non ha un “approccio coordinato” e si affida principalmente ai vari comandi militari unici per indagare, comprendere e identificare le navi. Il “watchdog” (termine con il quale possiamo intendere un’autorita (o authority), o comitato di controllo: “government watchdog”, alias comitato (interministeriale) di controllo, ndr) ha scoperto che il Pentagono “non ha utilizzato un approccio coordinato per rilevare, segnalare, raccogliere, analizzare e identificare gli UAP” ed esclude in gran parte “il ruolo dei comandi geografici combattenti”, ovvero che il Dipartimento della Difesa non ha pubblicato un piano completo di risposta agli UAP che identifichi ruoli, responsabilita, requisiti e procedure di coordinamento per rilevare, segnalare, raccogliere, analizzare e identificare gli incidenti UAP. Di conseguenza, la risposta del Dipartimento agli incidenti UAP e scoordinata e concentrata all’interno di ciascun dipartimento militare”, rileva il rapporto. “I piloti militari hanno storicamente segnalato molti degli avvistamenti di UAP segnalati. Inoltre, l’Aeronautica Militare e la Marina sono state in prima linea nello sviluppo di politiche, procedure e meccanismi per segnalare UAP. In effetti, il Dipartimento della Difesa ha fatto molto affidamento sui Servizi e sui Componenti per rilevare, segnalare, raccogliere, analizzare e identificare l’UAP sin dagli anni ‘40.” Questo rapporto ha inoltre rilevato che gli sforzi del dipartimento per identificare e comprendere gli UAP sono stati “irregolari a causa della concorrenza tra priorità, mancanza di progressi sostanziali e risultati inconcludenti”. L’ispettore generale ha raccomandato una linea d’azione che il Dipartimento della Difesa potrebbe intraprendere per unificare gli sforzi dei suoi vari rami, che include l’adozione da parte degli alti funzionari del dipartimento di una politica “per integrare ruoli, responsabilità, requisiti e procedure di coordinamento dei fenomeni anomali non identificati nell’intelligence esistente, controspionaggio e politiche e procedure di protezione della forza”. Secondo l’ispettore generale, la politica dovrebbe includere “metodi per affrontare fenomeni anomali non identificati e dovrebbe allinearsi con le politiche e le procedure per la protezione delle libertà civili delle persone negli Stati Uniti”. La revisione, lo ricordiamo e stata condotta da maggio 2021 a giugno 2023.
L’IPOTESI INTERDIMENSIONALE
Indipendentemente dal fatto che si creda o meno alla legittimità di Grusch – che, a onor del vero, ha assunto un avvocato e si è rifugiato dietro le leggi di protezione degli informatori – tutto ciò da lui stesso dichiarato è apparentemente vero. Durante l’intervista, si è preoccupato di ripetere le cose a cui vuole che prestiamo attenzione. All’inizio dell’intervista, ci rivela di non voler individuare un luogo specifico di origine degli UFO, affermando invece che “... forse provengono da una dimensione fisica diversa, come descritto nella meccanica quantistica. Sappiamo che ci sono dimensioni extra...”, e, “...molto probabilmente ci sono dimensioni fisiche spaziali aggiuntive. Si può anche immaginare uno spazio a 4 e 5 dimensioni in cui ciò che sperimentiamo come tempo lineare, finisce per essere una dimensione fisica in uno spazio dimensionale superiore (...) potrebbe essere che questo non sia necessariamente extraterrestre, e [sia] in realtà proveniente da uno spazio fisico dimensionale superiore che potrebbe essere collocato, sapete, proprio qui”. Nel dicembre 2020, l’ex direttore della CIA John Brennan ha affermato qualcosa di simile in una dichiarazione secondo cui alcuni UFO potrebbero essere “un qualche tipo di fenomeno che è il risultato di qualcosa che ancora non comprendiamo e che potrebbe coinvolgere un qualche tipo di attività che alcuni potrebbero affermare possa costituire una forma di vita diversa”. Brennan intendeva una “forma di vita diversa” da qualche parte sulla Terra, o da qualche luogo un po’ più eterico? Anche il noto prof. Joseph Allen Hynek (Project Blue Book, ndr) era di questa opinione, e nel 1975 affermò: “Potrebbe esserci [un altro] universo con regole quantistiche o tassi di vibrazione diversi. Il nostro continuum spazio- temporale potrebbe essere una sezione trasversale di un universo con molte più dimensioni... Pensiamo sempre a un altro universo [come] a un altro posto. Forse è proprio qui”. Qualche anno prima, l’altrettanto noto ricercatore ufologico Jacques Vallee aveva già suggerito che le intelligenze ET fossero un fenomeno antico, che viveva in una realtà alternativa coesistente con la nostra.
L’ASSOCIAZIONE DI RICERCA DELLE SCIENZE DI CONFINE
L’idea che gli UFO provengano da un’altra dimensione, non è certo nuova. Negli anni Cinquanta, mentre il celebre contattista George Adamski salutava i nostri fratelli dello spazio tridimensionale nel deserto della California, un gruppo di ricercatori poco distante lavorava a un’altra ipotesi. Meade Layne, 1882/1961, è stato un accademico americano e uno dei primi ricercatori di ufologia e parapsicologia, noto soprattutto per aver proposto una prima versione dell’ipotesi interdimensionale per spiegare gli avvistamenti di dischi volanti, ndr) iniziò le sue ricerche in ambito esoterico nel 1931, per poi fondare la “Borderland Sciences Research Association” (BSRA) allo scopo di ricercare in modo più formale le “scienze di confine”, ovvero quell’area di studio che, al giorno d’oggi, si inserisce perfettamente nella moderna fisica quantistica. Gli interessi di Layne (in foto) si trasformarono nella ricerca psichica vera e propria dal 1945, quando incontrò Mark Probert (1907/1969) un medium in trance che era in contatto con circa 15 persone decedute – tra cui Lao Tzu e Thomas Jefferson – e che forniva informazioni canalizzate sulla natura dei dischi volanti. Nel 1947 fu riferito che un pilota aveva avvistato una formazione di UFO vicino al monte Rainier: si trattava del fondamentale episodio capitato ovviamente a Kenneth Arnold, il quale vide nove velivoli a forma di mezzaluna, dando come noto il via alla moderna ondata di interesse per gli UFO. Questo non fu una sorpresa per Layne, poiché già nel 1946, Probert aveva iniziato a trasmettere informazioni sulla natura degli UFO, definiti “Aeroformi” o “Emergenti”. Le informazioni affermavano che “i dischi volanti e i loro abitanti [provengono] da un altro piano di esistenza, più denso, e hanno raggiunto il nostro mondo solo modificando le loro vibrazioni. Non si trattava di mezzi provenienti dallo spazio esterno, né di illusioni, ma della compenetrazione dei piani di esistenza”. Gli UFO eterici di Layne erano definiti come segue: “Gli Aeroformi sono per lo più emergenti. Cioè, emergono nel nostro piano di percezione da un quadro di riferimento diverso dal nostro. Questo processo può anche essere descritto come una conversione di energia e un cambiamento del tasso vibratorio. Quando questo cambiamento avviene, il disco volante diventa visibile e tangibile. ... Si tratta di un processo di materializzazione e smaterializzazione. Così come esiste uno spettro di suoni e colori, esiste anche uno spettro di tangibilità [e] i dischi escono da mondi di sostanza centomila volte più densa della materia che percepiamo con i nostri sensi”. È stato anche chiarito che, sebbene esistano effettivamente velivoli come quelli incontrati da Adamski, “la maggior parte degli UFO sono di natura eterica e non appartengono alla [nostra] dimensione”. Gli esseri umani occupano presumibilmente tre dimensioni, o quello che definiamo “spazio 3D”. Tuttavia, poiché il tempo è considerato una dimensione a sé stante, tecnicamente siamo esseri a 4 dimensioni, anche se chi può dire che non esistano intelligenze che vivono un’esistenza a 3 dimensioni senza la complicazione del tempo a 4 dimensioni? Secondo la Teoria delle Stringhe, potrebbero esserci 10, 12 o addirittura 20 dimensioni extra in concomitanza con il nostro piano di esistenza, e potrebbero esserci intelligenze che occupano uno spazio a 7-D, 8-D o addirittura 20-D. Il fattore complicante è che tutte queste dimensioni sono annidate tra loro: la nostra esistenza comprende spazi 1-D, 2- D e 3-D, il che significa che un mondo 5-D comprende anche spazi 1, 2, 3 e 4-D, il che potrebbe rendere le dimensioni superiori intrinsecamente instabili. Nella sua intervista, David Grusch ha nominato specificamente la 5- fatevene una ragione.
MISTERIOSI METALLI
Nel suo articolo “Mat e Demat: Aspetti eterici degli UFO”, Layne esplora più a fondo la sostanza degli UFO, sostenendo che: “Quando avviene la conversione energetica, l’aeroforma diventa visibile e tangibile. Sembra essere – e sicuramente è – ciò che definiamo sostanza solida, e così rimane fino a quando il tasso vibratorio non viene nuovamente convertito. Il cosiddetto ‘acciaio’ di un disco atterrato, è un acciaio eterico e il suo rame è rame eterico, poiché i prototipi di tutti i nostri metalli esistono nella materia eterica; tuttavia, l’analisi chimica ha mostrato alcune radicali differenze”. Questo fa presagire l’affermazione di Grusch su: “... un metallo estremamente strano, pesante, atomico... disposizioni che non capiamo, sapete, quali siano le proprietà emergenti, ma c’è solo una miscela molto strana di elementi”. Questo suona molto come qualcuno che cerca di descrivere un metallo che non è del tutto simile al nostro: abbastanza simile da sembrare familiare, ma abbastanza diverso da sembrare del tutto extraterrestre. È così che il metallo eterico si tradurrebbe in termini umani una volta emerso nel nostro spazio 3D? (non è di certo passato inosservato il fatto che Grusch abbia usato le parole “proprietà emergenti”, che possono essere o meno un cenno alla teoria di Meade Layne sulle stesse “proprietà emergenti”...). La Scientific Coalition for UAP Studies (SCU) ha prodotto un lungo rapporto sulle osservazioni del famigerato UFO “Tic-Tac” – quando nel 2004 la Marina Militare degli Stati Uniti si è imbattuta in un UFO noto con quella forma di mentina al largo delle coste della California – e nel suo documento ha fatto una serie di osservazioni. Per esempio: le caratteristiche dell’UFO “Tic Tac” “mettono in dubbio l’esistenza dell’oggetto come massa fisica”. Il fatto che i “Tic- Tac” possedessero un qualche tipo di massa, è corroborato dalla sua apparizione sul radar, insieme al fatto che i piloti si sono impegnati visivamente con l’oggetto. Tuttavia, la SCU ritiene che l’oggetto non avesse contemporaneamente una massa, come dimostrano l’estrema accelerazione dell’oggetto, i cambi di direzione istantanei osservati e l’apparente mancanza di interazione atmosferica durante l’accelerazione. Se così fosse, ciò confermerebbe l’affermazione di David Grusch, secondo cui almeno alcuni di questi oggetti potrebbero essere interdimensionali, oltre a confermare le informazioni canalizzate da Meade Layne secondo cui gli UFO sono “emergenti” nel nostro regno, in grado di alterare il loro tasso vibrazionale in modo che i loro scafi eterici siano in grado di attraversare l’acqua e la terra solida con la stessa facilità con cui un jumbo jet attraversa l’aria. Il video “Tic-Tac” viene menzionato a circa 20 minuti dall’intervista di Grusch. Egli afferma soltanto che si tratta di un video “assolutamente anomalo. Veicolo tecnico, fisico, ed è assolutamente qualcosa che non è di nostra realizzazione”. La classificazione di Grusch del “Tic-Tac” come veicolo fisico, e non come veicolo non fisico, è eloquente, visto che si è tanto preoccupato di metterci in guardia dalla possibilità di velivoli interdimensionali. È chiaro che esistono due tipi di UFO che affliggono il nostro pianeta, quelli corporei e quelli incorporei, ed è una distinzione che Grusch è attento a fare. Ma ciò che Grusch - e tutti gli altri - ignorano dell’evento “Tic-Tac”, è che un altro oggetto è stato rintracciato sotto il “Tic-Tac” con il sonar, muovendosi sotto la superficie dell’oceano alla velocità impossibile di 500 nodi (950 km/h). Il record di velocità sottomarina di uno scafo artificiale, è detenuto da un sottomarino russo (nel 1969!) ed è di soli 44,7 nodi (circa 83 km/h). La Marina statunitense sta attualmente sviluppando un sommergibile in grado di viaggiare a 100 nodi (185 km/h). Solo i siluri sono in grado di viaggiare più velocemente sott’acqua, a circa 200 nodi (370 km/h). Se questo è il caso, cosa potrebbe mai viaggiare a 500 nodi sotto l’oceano?
OGGETTI SOMMERGIBILI NON IDENTIFICATI (USO)
Gli oggetti non identificati che volano sopra e sotto gli oceani, non sono una novità e sono stati segnalati fin da quando l’uomo ha solcato i mari. Nel 1950 fu segnalato qualcosa di simile a un “Tic-Tac” nell’Atlantico settentrionale, quando l’equipaggio di una nave fu testimone di un UFO che viaggiava sopra l’oceano a un’altitudine di 15-30 metri. Il capitano lo descrisse come un “oggetto di forma ovale e cilindrica”, lungo circa tre metri. L’oggetto era silenzioso mentre passava vicino alla nave ed è stato descritto come se avesse un “movimento rotatorio”. Un membro dell’equipaggio ha aggiunto che “aveva una forma ellittica e potevo vedere chiaramente che aveva tre dimensioni. Oscillava nell’aria, non faceva rumore ed era di colore bianco metallico”. Le cose veramente interessanti, tuttavia, sono quelle che accadono sott’acqua. Durante la spedizione del Kon Tiki nel 1947, quando Thor Heyerdahl e il suo equipaggio attraversarono il Pacifico dal Perù alla Polinesia su una zattera, furono osservate due inspiegabili anomalie sottomarine. La prima fu descritta come segue: “Verso le ore 2 di una notte nuvolosa, durante la quale l’uomo al timone aveva difficoltà a distinguere l’acqua nera dal cielo nero, scorse una debole illuminazione giù nell’acqua che lentamente prese la forma di un grosso animale. ... A volte era tondeggiante, a volte ovale o triangolare, e all’improvviso si divideva in due parti che nuotavano avanti e indietro sotto la zattera indipendentemente l’una dall’altra. Alla fine vi erano tre di questi grandi fantasmi lucenti che si aggiravano in cerchi lenti sotto di noi. Erano veri e propri mostri, perché le sole parti visibili erano lunghe circa cinque braccia”. Heyerdahl tentò di spiegare questo incontro come una sorta di enorme creatura marina fosforescente, ma una luce incandescente lunga cinque braccia (tra i 16 e i 17 metri), che si illuminava da sola, cambiando forma da un cerchio a un triangolo e che era in grado di dividersi in due e tre parti; con ogni probabilità non poteva trattarsi di una creatura marina. Più tardi, durante il viaggio, Heyerdahl ebbe un altro misterioso incontro notturno, e questa volta non tentò nemmeno di dare una spiegazione: “In una sola occasione vedemmo il mare ribollire e gorgogliare mentre qualcosa di simile a una grande ruota si alzava, ruotando nell’aria, mentre alcuni dei nostri delfini cercavano di fuggire lanciandosi disperatamente nello spazio”. Un gruppo di queste stesse “ruote” era stato segnalato sessant’anni prima, nel 1880, nel Golfo Persico, quando l’equipaggio di un piroscafo si imbatté in “un’enorme ruota luminosa che girava vorticosamente, i cui raggi sembravano sfiorare la nave”. Si stima che le ruote giganti avessero un diametro compreso tra i 460 e i 550 metri. Trent’anni dopo, nel 1909, nello Stretto di Malacca, il capitano di un piroscafo riferì di un’altra “vasta ruota girevole, brillantemente illuminata, parzialmente sommersa sotto l’acqua, con lunghi bracci che uscivano dal centro e attorno ai quali l’intero sistema sembrava ruotare”. Un anno più tardi, nel 1910, nel Mar Cinese Meridionale, il capitano di un altro piroscafo riferì di una “ruota orizzontale” che girava rapidamente sopra l’acqua. Al fenomeno assistette l’intero equipaggio di guardia. Nel 1990, un’altra misteriosa ruota luminosa fu segnalata a Sebastopoli, quando gli scienziati marini nel Mar Nero osservarono un oggetto che assomigliava a una ruota, grande come un edificio di dieci piani, che si ergeva verticalmente sott’acqua. “La ruota rimaneva immobile per un po’, poi si spostava in posizione orizzontale, ruotava e ripartiva”. Gli USO, ciononostante, non hanno sempre la forma di una ruota: nel 1945, una nave di ritorno dall’Alaska fu testimone di un grande oggetto rotondo di circa 45- 75 metri di diametro che emergeva dal mare. L’oggetto salì in cielo fino a raggiungere un volo livellato, per poi virare girando attorno alla nave, muovendosi in modo fluido e senza rumore prima di scomparire in lontananza. E ancora, nel 1962, la nave da guerra australiana HMAS Voyager inseguì un grande oggetto sottomarino appena fuori Jervis Bay. Il blip del sonar registrò un oggetto lungo 100 metri e in accelerazione. Durante l’inseguimento, la Voyager raggiunse una velocità in superficie di 38-40 nodi (70-75 km/h), pur non riuscendo a tenere il passo dell’oggetto sottomarino, che alla fine si allontanò a una velocità che gli “operatori sonar stimarono nell’ordine delle centinaia di nodi”.
Come gia affrontato nel precedente articolo in cui si trattava l’argomento UAP come tutt’altro che una novita, poiche questi oggetti sono stati segnalati fin da quando l’uomo ha solcato i mari, qualunque sia la tecnologia utilizzata dagli USO per penetrare nei corpi idrici, e evidente che la struttura molecolare dell’acqua, del ghiaccio e persino del terreno solido non costituisce un ostacolo al loro passaggio. Questo esempio, tratto dal Mare di Laptev nel 1978, e particolarmente interessante: “... il capitano e la maggior parte dell’equipaggio a bordo di un cacciatorpediniere sovietico, videro un oggetto a forma di cupola a un’altitudine di trenta metri. Brillava di un colore giallo sfavillante e appariva come semitrasparente. Mentre l’oggetto era in vista, il sistema di percorso della nave ha smesso di funzionare. Dopo un po’, l’UFO è sceso lentamente verso la superficie del mare, planando a grande velocità, il tutto senza disturbare la superficie dell’acqua”. Se questo indichi che un UFO e in grado di alterare la struttura molecolare dell’acqua, tanto da comportarsi in modi mai osservati in precedenza, o se la struttura molecolare dell’UFO stesso non sia cosi solida come sembra, il tutto e ancora aperto a congetture. Resta il fatto che oltre la meta degli UFO segnalati sono stati osservati mentre emergevano, entravano o si muovevano sotto gli oceani, i mari e i laghi; eppure questi UFO vengono a malapena menzionati nella maggior parte dei rapporti sull’argomento degli Oggetti Non Identificati. E quasi come se venissero ignorati di proposito, forse per distogliere l’attenzione da quella che potrebbe essere la vera origine degli UFO o, per lo meno, il loro miglior nascondiglio. Chi o cosa c’e dietro gli UFO?
L’IPOTESI “EXTRATERRESTRIALE”
Gli esseri extraterrestri potrebbero aver stabilito basi sotto i nostri oceani per il semplice fatto che le profondita oceaniche sono inaccessibili all’uomo. E un fatto incredibile che gli oceani rappresentino il 70% della superficie del nostro pianeta, eppure oltre l’80 del loro contenuto e sconosciuto. Cio significa che la stragrande maggioranza del nostro pianeta non e solo inesplorata, ma anche non osservata. Cio che sappiamo, e che gli oceani contengono il piu grande elemento geologico del nostro pianeta, un sistema di fratture medio-oceaniche lungo 64.000 chilometri e profondo 11.000 metri, e montagne piu alte dell’Everest. Le parti piu profonde dei nostri oceani, sono completamente inaccessibili agli occhi umani, con visibilita nulla e pressioni mille volte superiori a quelle della terraferma. Il fondo dei mari sarebbe un luogo perfetto per una civilta extraterrestre che abbia intenzione fisicamente di stabilire una propria base, dato che l’uomo non potrebbe mai scoprirli, ed e chiaro che le loro imbarcazioni non hanno difficolta a passare dalle profondita alle secche in un istante. Anzi, si muovono con disinvoltura attraverso i mezzi di comunicazione, dall’acqua all’aria, allo spazio e oltre.
INTELLIGENZA DAGLI ABISSI?
E possibile che le profondita inesplorate dei nostri oceani ospitino una razza acquatica sconosciuta endemica del nostro pianeta? Se si aderisce all’Evoluzione e alla convinzione che tutta la vita sia iniziata nelle profondita acquatiche, non e difficile immaginare che, mentre noi strisciavamo fuori dalla melma e ci crescevano le zampe pelose, un altro ramo del nostro stato originario, simile a una salamandra, abbia optato per rimanere nel confortevole abbraccio dell’oceano, dove si e evoluto al nostro stesso ritmo e nello stesso lungo arco di tempo. Data la vasta gamma di oggetti sottomarini misteriosi, sembrerebbe che dobbiamo almeno considerare questa possibilita, dal momento che non possiamo piu negare che “qualcosa” sia la sotto. Questo misterioso “qualcosa” sembra esistere da sempre, se non da piu tempo, e si e nascosto proprio nel luogo in cui non potremo mai sperare di andare. La risibile realta nel suo insieme, e che abbiamo piu speranze di trovare vita intelligente su Marte che di trovarla sul fondo dei nostri oceani, per il semplice fatto che e relativamente facile arrivare su Marte, mentre e quasi impossibile raggiungere le parti piu profonde dei nostri mari!
BASI SOTTOMARINE?
L’incontro con l’oggetto a forma di “Tic-Tac” avvenuto al largo della costa californiana in una zona rinomata per gli avvistamenti di UFO e USO, e nell’area a sud dell’isola di Catalina, nota per un’anomalia magnetica legata a tre misteriosi crateri sotto il mare. Inoltre, ricordiamo che nel 2014 fu avvistata su Google Earth un’insolita formazione “geologica” al largo della costa di Malibu. La struttura si trova a 600 metri sotto la superficie dell’oceano e si stima che sia alta 188 metri e larga circa 4.500 metri. Ha una forma ovale con un tetto piatto e “pilastri di sostegno” e l’ingresso e largo circa 830 metri. E stato ipotizzato che questa struttura sia una base USO o una base militare in qualche modo collegata alla base navale di China Lake nel deserto del Mojave. Vale la pena di notare che la costa della California e piena di basi militari, cinque delle quali si trovano nelle vicinanze di questa anomalia sottomarina. Tre anni prima, dall’altra parte del mondo, fu scoperta un’altra anomalia sottomarina: il “Millennium Falcon” del Mar Baltico. Venuto alla ribalta nel 2011 da un gruppo di esplorazione in profondita chiamato “Ocean X”, il misterioso oggetto si trova appena al largo della costa svedese, appena a 75 metri di profondita sul fondo dell’oceano. Nel loro rapporto, gli scopritori hanno descritto “caratteristiche decisamente artificiali”, tra cui quella che sembra una scala e un “buco circolare circondato da una cornice quadrata”. I geologi preferiscono vedere questo oggetto come un masso depositato dalla glaciazione, anche se, data la sua morfologia insolita e il fatto che gli scopritori segnalarono guasti alle apparecchiature elettriche e alle comunicazioni quando si avvicinarono a 200 metri dall’oggetto, questo non sembra probabile. Queste misteriose anomalie sono scoperte piuttosto recenti e illustrano perfettamente la possibilita reale di strutture artificiali situate sotto i nostri oceani e mari, letteralmente sotto il nostro naso.
OBIETTIVI NEFASTI?
Considerando che la ricerca sugli UFO e in corso da decenni e che tutto cio che ha rivelato l’anno scorso il whistleblower David Grusch e gia stato detto in precedenza, la domanda che ci poniamo e la seguente: perche la gente presta attenzione ora? E stato suggerito che Grusch sia una messinscena che rivela verita, mezze verita o vere e proprie bugie nel tentativo di far credere al mondo che gli Stati Uniti sono in possesso di una tecnologia superiore ottenuta da fonti extramondo. A sostegno di questa idea, il colonnello dell’esercito in pensione Karl Nell ha affermato che “(quanto dichiarato da Grusch) sull’esistenza di una corsa agli armamenti terrestri che si è verificata in modo sub-rosa negli ultimi ottant’anni e incentrata su tecnologie di reverse engineering di origine sconosciuta, è fondamentalmente corretta”. Il fatto e che questa storia di whistleblower - rispetto alle centinaia di storie di rivelatori che l’hanno preceduta - sia quella che ha conquistato le prime pagine dei giornali e una copertura globale, suggerisce che ha il sostegno degli stessi potenti magnati dei Media che hanno unto la Pandemia e ce l’hanno fatta scivolare in gola. Ora che abbiamo una “minaccia” UFO percepita, gli Stati Uniti sono in grado di nascondersi dietro di essa per aumentare la loro sorveglianza dei cieli del mondo, dal suolo fino ai satelliti nello spazio vicino. Il NORAD ha migliorato la sua capacita di tracciare gli UFO ad alta velocita e si e sforzato di riadattare le calibrazioni dei radar per seguire meglio gli oggetti piu lenti in quota. L’ondata di decessi di palloni aerostatici ad alta quota a cui abbiamo assistito a inizio dell’anno scorso, potrebbe essere una risposta a questa maggiore sorveglianza, e gli occupanti di UFO dovrebbero essere decisamente allarmati dalla mentalita dell’aeronautica militare statunitense di “sparare prima e fare domande dopo”. Altri suggeriscono che le rivelazioni di Grusch potrebbero essere alla base del prossimo evento “false flag”, preparando un pianeta stanco del mondo a un’imminente invasione aliena. Ovvero una guerra intergalattica che sara combattuta interamente nelle nostre teste, grazie alla manipolazione dei Media e al Progetto Blue Beam, che presto si scatenera, pronto a proiettare ologrammi di UFO da battaglia su una grande citta, magari nelle vostre vicinanze. Il ricercatore Steven Greer e certo che il mondo si stia preparando ad un “falsa UFO psyop” basata su “false informazioni deliberatamente costruite” e che non dovremo aspettare ancora a lungo. La cosiddetta “invasione aliena” verrebbe pertanto realizzata utilizzando UFO costruiti dall’uomo che appaiono cosi avanzati da far credere al mondo che questo “attacco” provenga dallo spazio. Greer ritiene che l’evento UFO false-flag sia in corso da qualche anno a questa parte e si stia preparando per essere messo in atto da un giorno all’altro. Le dichiarazioni di Grusch, secondo cui gli ET stanno uccidendo gli esseri umani, potrebbero far parte di questo piano piu grande, instillando la paura necessaria affinche gli esseri umani siano sufficientemente presi dal panico alla vista di un UFO. Greer ritiene che l’aumento delle informazioni sugli UFO attraverso i Media faccia parte di un piano di “lenta inculturazione” volto a preparare il mondo all’assalto di questi terrificanti “eventi alieni”. Anche Meade Layne aveva previsto l’uso del fenomeno UFO come arma contro l’uomo, affermando nel 1950 che “... esiste un certo pericolo di panico. Se questi velivoli in visita vengono attribuiti a qualche governo straniero e ostile, potrebbero svilupparsi ostilità e paura; e se si crede che provengano da qualche altro pianeta del nostro sistema solare, si dovrà fare i conti con una paura irragionevole e superstiziosa, forse con un notevole grado di disintegrazione sociale”. In un mondo in cui l’informazione viene usata come arma guerrafondaia in modi sempre piu astuti, come possiamo fidarci di cio che vediamo? La verita si contende la supremazia contro la disinformazione e controinformazione, e questi termini sono essi stessi controinformazione e disinformazione, come spade verbali progettate per tagliare la verita in segmenti facilmente eliminabili.
UN VUOTO DI INFORMAZIONI
Non molto tempo dopo che Grusch ha spettacolarmente vuotato il sacco, il dottor Sean Kirkpatrick (a cui aggiungiamo news pubblicata su questo numero, ndr), ex direttore dell’Ufficio per la risoluzione delle anomalie su tutto il dominio (AARO) del Pentagono, ha dichiarato che l’associazione non aveva trovato fino ad allora “alcuna prova credibile di attività extraterrestre, di tecnologia fuori dal mondo o di oggetti che sfidano le leggi della fisica conosciute”. Per contrastare le affermazioni di Grusch sui velivoli abbattuti, Kirkpatrick aveva inoltre dichiarato che l’AARO non era responsabile di “alcuna informazione verificabile a sostegno delle affermazioni secondo cui i programmi relativi al possesso o all’ingegneria inversa di materiali extraterrestri sono esistiti in passato o esistono attualmente”, confutando cosi le affermazioni di Grusch sui velivoli ET abbattuti, aumentando la confusione e, nel contempo, mantenendo la segretezza ufficiale. Prima di pensare che l’AARO abbia l’ultima parola sul fenomeno UAP, e importante capire che l’AARO opera sotto l’autorita del “Titolo 10”, mentre la comunita dell’Intelligence statunitense opera sotto l’autorita del “Titolo 50”. Cosa significa? Che l’AARO non e in grado di costringere le autorita superiori a rivelare informazioni relative agli UAP e, in definitiva, “non è un organo investigativo serio”. Inoltre, l’AARO “sta affrontando una carenza di fondi che ostacolerà la sua capacità di adempiere alla sua missione”, attraverso uno stato di cose allarmante che ha visto sedici senatori firmare una richiesta di aumento dei fondi al vice segretario alla Difesa. Dovremmo forse essere piu comprensivi nei confronti dei deludenti risultati di Kirkpatrick, dato che l’AARO lavora in un vuoto di informazioni e con risorse limitate. Se questa situazione continua, non c’e speranza che l’AARO produca mai risultati significativi riguardo alla questione “UAP”, lasciandoci con personaggi come Grusch e i suoi colleghi informatori, come unica fonte di informazioni, qualunque sia il valore di tali informazioni stesse.
IL GIOCO INFINITO
Invece di ricordarvi di guardare il cielo, vi chiedero di guardare la televisione. Le confessioni di Grusch hanno aperto una caterva di confessioni successive e gli informatori stanno spuntando come funghi a destra e a sinistra. Finora, pero, nessuno di loro ha offerto prove tangibili. Tutto cio che hanno a sostegno sono le loro parole e l’approvazione a bocca aperta dei Media ingenui, o complici. Ma le prove, quando arriveranno, dovranno essere attentamente vagliate. Nell’attuale era dell’IA e la manipolazione dell’informazione, come potremo credere a tutto cio che ci passa davanti agli occhi? Ed e una coincidenza che le “prove” abbiano aspettato 70 anni per essere rilasciate, casualmente nello stesso periodo in cui questa tecnologia e disponibile e quando l’umanita non e mai stata cosi insicura della realta nella sua lunghissima vita? Se pensavate che il gioco avesse raggiunto il suo apice, non avete ancora visto nulla!
2024: UN PENTAGONO “SCOORDINATO” E SENZA UNA STRATEGIA PER IDENTIFICARE GLI UFO
A conferma dell’interessante articolo di Lee Paqui, approfittiamo di aggiungere questo articolo pubblicato da FOX News due mesi fa (26 gennaio) a firma di Lawrence Richard, dove appuriamo che l’ispettore generale del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha pubblicato, a inizio 2024, un rapporto non classificato che riassume la sua valutazione delle politiche del dipartimento riguardo agli UFO – ufficialmente indicati come fenomeni anomali non identificati, o UAP. “Negli ultimi decenni, il Dipartimento della Difesa ha avviato rari e inconcludenti sforzi per identificare e comprendere l’origine, le capacità e le intenzioni dei fenomeni aerei non identificati (UAP)”, afferma il rapporto dell’ispettore generale. “Abbiamo stabilito che il Dipartimento della Difesa non ha una politica globale in materia di UAP e, di conseguenza, non ha garanzie che le minacce alla sicurezza nazionale e alla sicurezza del volo per gli Stati Uniti derivanti dall’UAP siano state identificate e mitigate”. Si e scoperto cosi che il Dipartimento della Difesa non ha un “approccio coordinato” e si affida principalmente ai vari comandi militari unici per indagare, comprendere e identificare le navi. Il “watchdog” (termine con il quale possiamo intendere un’autorita (o authority), o comitato di controllo: “government watchdog”, alias comitato (interministeriale) di controllo, ndr) ha scoperto che il Pentagono “non ha utilizzato un approccio coordinato per rilevare, segnalare, raccogliere, analizzare e identificare gli UAP” ed esclude in gran parte “il ruolo dei comandi geografici combattenti”, ovvero che il Dipartimento della Difesa non ha pubblicato un piano completo di risposta agli UAP che identifichi ruoli, responsabilita, requisiti e procedure di coordinamento per rilevare, segnalare, raccogliere, analizzare e identificare gli incidenti UAP. Di conseguenza, la risposta del Dipartimento agli incidenti UAP e scoordinata e concentrata all’interno di ciascun dipartimento militare”, rileva il rapporto. “I piloti militari hanno storicamente segnalato molti degli avvistamenti di UAP segnalati. Inoltre, l’Aeronautica Militare e la Marina sono state in prima linea nello sviluppo di politiche, procedure e meccanismi per segnalare UAP. In effetti, il Dipartimento della Difesa ha fatto molto affidamento sui Servizi e sui Componenti per rilevare, segnalare, raccogliere, analizzare e identificare l’UAP sin dagli anni ‘40.” Questo rapporto ha inoltre rilevato che gli sforzi del dipartimento per identificare e comprendere gli UAP sono stati “irregolari a causa della concorrenza tra priorità, mancanza di progressi sostanziali e risultati inconcludenti”. L’ispettore generale ha raccomandato una linea d’azione che il Dipartimento della Difesa potrebbe intraprendere per unificare gli sforzi dei suoi vari rami, che include l’adozione da parte degli alti funzionari del dipartimento di una politica “per integrare ruoli, responsabilità, requisiti e procedure di coordinamento dei fenomeni anomali non identificati nell’intelligence esistente, controspionaggio e politiche e procedure di protezione della forza”. Secondo l’ispettore generale, la politica dovrebbe includere “metodi per affrontare fenomeni anomali non identificati e dovrebbe allinearsi con le politiche e le procedure per la protezione delle libertà civili delle persone negli Stati Uniti”. La revisione, lo ricordiamo e stata condotta da maggio 2021 a giugno 2023.
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da Bastion
Risposta da Bastion al topic UFO e alieni - Raccolta di articoli a tema ufologico
LA SCIENZA, IL PLASMA E I FOO FIGHTERS
Pino Morelli
Esperti scienziati americani ammettono che i plasmi si comportano come organismi viventi, e sostengono che gli UFO ante-litteram della Seconda Guerra Mondiale possano oggi essere spiegati in maniera più ortodossa. Eppure, c’è chi non esclude si tratti di “intelligenze cellulari”.
Pino Morelli
Esperti scienziati americani ammettono che i plasmi si comportano come organismi viventi, e sostengono che gli UFO ante-litteram della Seconda Guerra Mondiale possano oggi essere spiegati in maniera più ortodossa. Eppure, c’è chi non esclude si tratti di “intelligenze cellulari”.
Attenzione: Spoiler!
Come ogni buon appassionato di ufologia rammenta, negli anni ‘40 del secolo scorso, i piloti alleati durante la Seconda Guerra Mondiale riferirono di essere stati perseguitati da oggetti (blobs) in rapido movimento, che soprannominarono “Foo Fighters”. A forma di nuvole, ciambelle, globi o sfere, spesso luminose o traslucide, le strane entita hanno alimentato teorie cospirative secondo cui la Terra sarebbe stata visitata da civilta avanzate. A causa della segretezza e della censura in tempo di guerra, e ormai noto che la maggior parte delle segnalazioni di strane luci e mezzi volanti non convenzionali non furono mai pubblicizzate a causa della possibilita che potessero essere armi segrete tedesche. Inoltre, gli ufficiali dell’Intelligence delle singole unita decidevano se tali rapporti fossero stati ufficialmente registrati e poi inviati alla catena di comando per l’analisi.
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Spesso respingevano le testimonianze dell’equipaggio e invece chiedevano loro se avessero bevuto. Se venivano archiviati rapporti ufficiali, seguivano commenti volgari e prese in giro da parte dei colleghi, almeno fino a quando anche loro non videro qualcosa di strano e inquietante. Pertanto, e bene ricordare che i rapporti di Foo Fighters esistenti, sono solo una frazione di un numero molto piu ampio di avvistamenti.
LE “MICROWAVE OVEN PLASMA BALLS”
Un recente articolo suggerisce che la storia dei Foo Fighter appartenga in realta a fenomeni di plasmi, o gas ionizzati, che sono attratti dalla carica elettrica di aerei, veicoli spaziali e satelliti. Esperti delle universita della California, dell’Arizona e dell’Harvard-Smithsonian sostengono che le strane proprieta dei plasmi fanno apparire questo tipo di comportamento come se si trattasse di organismi, anche se non “vivi”. Prima di entrare nel merito di questo articolo, prontamente ripubblicato il mese scorso dall’anglosassone Telegraph a firma di Sarah Knapton (Science Editor) e, di rimbalzo, anche da altre testate, possiamo ricordare gia una precedente pubblicazione datata aprile 2020, a firma di Chris Allen e messa online sempre dal sito dell’Harvard-Smithsonian, nella quale leggiamo come venga data una spiegazione per due fenomeni peculiari: i Foo Fighters e le “microwave oven plasma balls”. Si propone che entrambi derivino dall’interazione dell’energia delle microonde con aree di gas caldo, parzialmente ionizzato. Nel primo caso, si ipotizza che il radar dell’aereo abbia emanato i suoi gas di scarico caldi producendo cosi un oggetto luminoso che sembrava seguirlo. Viene esaminata la fisica di queste situazioni e si tenta di delineare le temperature e le intensita di campo necessarie affinche tali processi siano attuabili. Per fare questo, utilizziamo un interessante metodo iterativo per la soluzione delle opportune equazioni alle derivate parziali. Si ritiene che entrambi i processi abbiano un buon senso fisico, sebbene le intensita di campo richieste siano verso il limite superiore di cio che sarebbe considerato ragionevole. Ci sembra evidente che il Telegraph abbia proposto lo stesso articolo, rendendolo al pubblico come una novita (che novita non e, essendo stata gia pubblicata, in realta quasi in sordina, in pieni mesi di dichiarata pandemia) ma che comunque desideriamo approfondire essendo ancora non del tutto conosciuta.
“UFO” E “PLASMI” NELLO SPAZIO
Questi scienziati sostengono che i plasmi oggetto di discussione possano crescere di dimensioni e replicarsi, entrare in contatto tra loro e, diciamo, “nutrirsi” della radiazione elettromagnetica di satelliti e veicoli spaziali. L’articolo spiega come quelle enormi masse luminose larghe fino a un miglio che si comportano in modo simile a sciami di organismi viventi, sono state filmate da ben 10 missioni dello Space Shuttle della Nasa, mentre gli astronauti hanno segnalato strani fenomeni a partire dagli anni Sessanta. La memoria ci riporta a certi illustri avvistamenti denunciati da alcuni astronauti, fra cui Ed White e James McDivitt i quali, nel giugno 1965, sostennero di aver ammirato un enorme “oggetto metallico” avvicinarsi all’orbiter Gemini 4; James Lovell riporto invece un “Bogey alle 10 in punto” in una missione avvenuta sei mesi dopo. Assieme ai suoi compagni di equipaggio, Buzz Aldrin annuncio poi di avere avvistato uno strano oggetto a forma di L che era “molto grande e si avvicinava” durante lo sbarco sulla Luna dell’Apollo 11, anche se in seguito decise di ritrattare quella dichiarazione, sostenendo che si trattasse di un pannello booster... Uno storico e impressionante filmato realizzato il 15 settembre 1991 dallo Shuttle Discovery, mostra con lo sfondo del nostro pianeta un punto luminoso che, se non fosse per il suo movimento intelligente, non lo avremmo classificato come UFO. L’oggetto del filmato si muoveva velocemente da destra verso l’alto, quando improvvisamente si scorge un flash luminoso con scia, visibilmente sparato in direzione dell’oggetto che, a questo punto, cambia immediatamente direzione per non essere colpito, in un modo che alcun mezzo terrestre spaziale poteva compiere, poiche anticipava quel flash che in molti hanno sospettato appartenere a qualche tecnologia non appartenente ancora all’arsenale bellico convenzionale terrestre.
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Qualcuno ipotizzo trattarsi di armi al plasma. In un’altra occasione, ancora attraverso una documentazione filmata appartenente ad una ripresa spaziale ottenuta sempre dalla NASA e sempre con lo sfondo del nostro pianeta, si osserva un oggetto simile ad una specie di cellula fluttuante che si muove liberamente. Per l’occasione, dagli esperti fu definito “plasmoide”, come alcuni ricorderanno, ed il footage fu proposto in visione anche in una delle puntate della celebre trasmissione “Misteri” (condotta da Lorenza Foschini) dedicata agli UFO, andata in onda il 13 novembre 1994, attualmente disponibile in visione su RAI Play.
FOO FIGHTERS VS. PLASMI
Per un certo tipo di ricerca ufologica alternativa, sono decenni che si discute sulla possibilita che alcune razze, o intelligenze extraterrestri, possano viaggiare attraverso questi mezzi avanzatissimi a carattere “cellulare”. E certamente una delle tante ipotesi, esotiche e affascinanti quanto vogliamo, ma pur sempre veicolo di una plausibile alternativa a quelle numerose manifestazioni apparentemente descritte dalla Scienza come “naturali”, di cui pero gli stessi studiosi faticano a trovarne una giusta collocazione, attribuendone quindi un “nonsense”. Perche allora escludere a priori la possibilita di un contatto con sofisticate razze biologicamente differenti dalla nostra? Il team di scienziati responsabile della recente scoperta presentata in apertura di articolo, ritiene che i plasmi nella termosfera – ad un’altezza compresa tra 66 e 372 miglia – possano scendere nell’atmosfera inferiore e spiegare i rapporti dei piloti. Il coautore, Dr. Rudolph Schild del Centro di Astrofisica dell’Harvard-Smithsonian, sostiene in proposito: “Questi plasmi sono entità elettromagnetiche che hanno una varietà di forme e dimensioni. Si sono avvicinati ripetutamente ai veicoli spaziali e alle navette spaziali e sono attratti dall’attività elettromagnetica, compresi i temporali”. Schild osserva ancora: “Sono stati filmati dallo spazio, mentre scendono nella bassa atmosfera e sembrano essere attratti da aeroplani, aerei da combattimento, centrali nucleari e hotspot di radiazioni, come Hiroshima, che fu distrutta da una bomba atomica. Secondo sempre il parere dello scienziato di Harvard, sulla base di analisi video, fotografiche e computerizzate, compresi i rapporti di ufficiali militari e astronauti, gli scienziati ritengono che questi plasmi rappresentino almeno alcuni dei numerosi rapporti di UFO negli ultimi decenni, compresi i famigerati Foo Fighters osservati da piloti tedeschi, giapponesi e alleati durante la Seconda Guerra Mondiale. Questi oggetti dell’era ante UFO-dischi volanti, furono segnalati per la prima volta dal personale della Royal Air Force nel marzo 1942, e diversi piloti statunitensi videro luci splendenti sulla Germania durante il conflitto mondiale.
ANOMALIE DI ATTIVITÀ ELETTROMAGNETICA
Gli avvistamenti furono in gran parte liquidati come armi tedesche o affaticamento del volo, anche se alcuni all’epoca ipotizzarono che potessero trattarsi di un nuovo tipo di fenomeno meteorologico, come i “St.Helmo’s Fire, un effetto plasma che fa brillare le ali degli aerei. Identificato per la prima volta come fenomeno elettrico da Benjamin Franklin nel 1749, il “Fuoco di Sant’Elmo” e un plasma bianco-bluastro causato dal rilascio di elettroni in un forte campo elettrico (200 o piu volt per cm); gli elettroni hanno energia sufficiente per ionizzare gli atomi nell’aria e farli brillare. Il fenomeno appare vicino a oggetti appuntiti perche i campi elettrici generati da superfici cariche sono piu forti dove le curve sono piu nette. Prende il nome da Sant’Elmo, patrono dei naviganti, in quanto il fenomeno veniva spesso osservato dai marinai durante i temporali in mare. Il plasma rappresenta il quarto stato della materia distinto da solido, liquido e gassoso, ma le sue proprieta sono ancora da scoprire. E responsabile dei fulmini e di fenomeni come l’aurora boreale, quando il plasma del Sole interagisce con il campo magnetico terrestre. Entita simili al plasma sono state filmate mentre si riunivano a centinaia, in particolare attorno ai cavi satellitari che generano attivita elettromagnetica. Hanno numerose forme, viaggiano in direzioni diverse, alcuni si muovono rapidamente mentre altri restano fermi sul posto. Sembrano addirittura mirarsi o inseguirsi a vicenda e talvolta si scontrano, lasciando dietro di se quella che assomiglia a una scia di polvere di plasma. Il coautore di questo studio, il dottor Christopher Impey, del dipartimento di astronomia dell’Universita dell’Arizona, ha chiarito in proposito come tutto questo non significhi che questi plasmi siano vivi, o siano impegnati in comportamenti intelligenti e mirati. “Piuttosto, come documentato sperimentalmente, questi plasmi elettromagnetici atmosferici superiori potrebbero essere coinvolti in una sorta di cannibalismo energetico, e in comportamenti definiti ‘Collisionalità’ in cui girano, seguono, si scontrano, si intersecano e, possibilmente, scambiano energia”. Nell’agosto 2023, un gruppo di ricercatori statunitensi ha annunciato a mezzo stampa di aver sviluppato un nuovo e piu efficiente metodo per produrre in laboratorio un plasmoide luminoso: ovvero, una carica luminescente che emerge da una soluzione ionizzata. Il team della US Air Force Academy del Colorado ha fatto brillare per quasi mezzo secondo la “nuvola” di plasmoide. I risultati ottenuti dagli scienziati americani sono stati pubblicati nel Journal of Physical Chemistry, sul quale Mike Lindsay, coordinatore del gruppo, ha dichiarato: “Le sfere luminose sono generalmente utilizzate per descrivere fenomeni naturali non definibili come luce normale, lampi, aurore o come i cosiddetti Sant’Elmo’s Fire. Con tutta probabilità infatti non si tratta di un unico fenomeno, ma di più fenomeni dalle caratteristiche molto simili”. Simili ma non per questo piu conosciute, come ci ricorda l’articolo apparso su Greenreport.it, considerato che molti degli studi sui processi fisici e chimici alla base di questi fenomeni risalgono a non piu di dieci anni fa. La fascinazione pero e molto piu antica, e lo stesso Nikola Tesla pare che sia riuscito nella creazione in laboratorio di un plasma, tra il 1899 e il 1900, senza pero lasciare indicazioni per riprodurla. Lo studio di Lindsay e colleghi tenta di far luce – e proprio il caso di dirlo – sulla dinamica complessiva del fenomeno, partendo dall’esame degli effetti dell’elettrolita PH sul plasmoide e dall’osservazione della sua struttura chimica e fisica, con una tecnica di videografia Schlieren ad alta velocita e la spettroscopia infrarossa. “I risultati indicano che la durata e la dimensione del plasmoide aumentano leggermente quando il PH della soluzione elettrolitica isomico è più basso”. La manipolazione delle condizioni chimiche della soluzione e stata infatti determinante per raggiungere la durata di mezzo secondo. Secondo quanto spiega Lindsay, non e che abbiano creato esattamente l’atto “luce”, per quanto lo stadio iniziale delle scariche elettriche prodotte da questo plasmoide abbia parecchie affinita con l’illuminazione. Si tratta di altro, ancora meno noto e per questo piu affascinante: “Archi elettrici sulla superficie della soluzione da cui emerge il plasmoide”. Alcuni autori ritengono che i plasmi possano addirittura rappresentare una forma di vita alternativa non basata sul carbonio, anche se altri sono scettici. Il team ha chiesto ulteriori ricerche per studiare i plasmi, compreso l’invio di satelliti che generano impulsi elettromagnetici dotati di telecamere a infrarossi e a raggi X per catturare i fenomeni. Commentando la ricerca, Daniel Mitchard, docente presso la School of Engineering dell’Universita di Cardiff, ha dichiarato: “Non sorprende che a questa altitudine esistano fenomeni basati sulla carica precedentemente sconosciuti e che mostrino comportamenti che non comprendiamo ancora appieno. È anche probabile che saranno attratti o respinti dai satelliti e dallo Space Shuttle, che possono accumulare cariche statiche”. Il professore della capitale gallese, aggiunge: “Anche a livello del suolo vengono occasionalmente segnalate palle luminose provenienti da temporali che si comportano in modo strano, spesso chiamate fulmini globulari, e nessuno sa nemmeno cosa siano: potrebbero essere la stessa cosa dei Foo Fighters. È sicuramente una ricerca interessante”.
LA PARANOIA DEI FULMINI GLOBULARI
Ascoltando le parole che seguono, ci sembra di essere tornati ai tempi d’oro del debunking. Quelli, per la precisione, in cui si parlava di “fulmini globulari” e allucinazioni successive prodotte dalla suggestione di tutti i testimoni alle prese con avvistamenti celesti nel secolo scorso. Ci piace osservare come gli scientisti, al contrario, abbiano utilizzato come capro espiatorio proprio la storiella di questi fenomeni naturali per strumentalizzarli ai fini di una semplicistica, o quantomeno riduttiva spiegazione della realta UFO. Eppure, persino siti internet mainstream in cui possiamo imbatterci quotidianamente, ammettono candidamente che qualcosa non torna: come Everyeye.it che, nell’agosto 2023, ha spiegato come (tra le varie ipotesi che cercano di motivare questi avvistamenti) spesso si sentono nominare dei fantomatici “fulmini globulari”. Ma di cosa si tratta esattamente? Il sito italiano ci ricorda che i fulmini globulari sono tra i fenomeni naturali piu rari in assoluto, cosi sfuggenti che anche gli scienziati ne sanno pochissimo. Il che e tutto dire. Si tratta di sfere di plasma incandescenti in grado di muoversi in maniera molto variabile: a volte fluttuano immobili a mezz’aria, piu spesso si agitano in giro in maniera imprevedibile. Dopo un tempo che varia da pochi secondi a qualche minuto esplodono, lasciando nell’aria un odore di zolfo o di ozono. La prima testimonianza di un fulmine globulare risale al lontano 1596. Gli annali raccontano che nella cattedrale di Wells, in Inghilterra, una misteriosa sfera luminosa entro da una vetrata poco prima di un violento temporale. Tra lo sgomento dei fedeli, la palla di energia esplose producendo un enorme boato. Nei secoli successivi, mentre gli avvistamenti continuavano un po’ in tutto il mondo, sono state proposte varie teorie per spiegare lo strano fenomeno; quella che sembra considerarsi la piu solida, prevede che i fulmini globulari si formino quando un normale fulmine colpisce il suolo, vaporizzando il terreno e liberando gas di silicio. Questi possono poi interagire con l’ossigeno dell’aria, generando l’enorme calore necessario a produrre la sfera di plasma. Sebbene l’intero processo sia replicabile in laboratorio, questa ipotesi non spiegherebbe i tanti avvistamenti di fulmini globulari in condizioni di cielo sereno. Alcuni hanno quindi proposto idee alternative, assai diverse, finanche strambe, le quali proporrebbero come cause scatenanti le onde radio, o la superconduttivita, e perfino presunte allucinazioni. Insomma, anche secondo Everyeye.it, anche la scienza non e ancora riuscita a dare una spiegazione convincente a questo affascinante fenomeno. In un certo senso, cio rende i fulmini globulari propriamente dei veri “Fenomeni Anomali Non Identificati”. Infatti il gia nominato professor Mitchard dell’Universita di Cardiff ha qualcosa da aggiungere in proposito, confermando l’esistenza di: “…un intero mondo di scienza dei fulmini che è relativamente sconosciuto al pubblico, anche se cerchiamo di renderlo noto. Esistono strutture giganti chiamate Sprite, che sembrano meduse alte 25 miglia (40 km), Elfi, che sono dischi giganti che possono estendersi fino a 250 miglia (400 km) di larghezza, e fulmini verso l’alto provenienti da nuvole definiti ‘Jets’ che sono tre o quattro volte più evidenti di qualsiasi cosa possibile scorgere da terra”. Insomma, ci sembra evidente che la Scienza tenda a fare cio che ha sempre fatto, ovvero razionalizzare il piu possibile, basandosi sul passato e riproponendo – come giustamente sia – nuove tesi e possibilita alternative rispetto a quelle che l’ufologia, da sempre, ha cercato di proporre come possibili manifestazioni extraterrestri, o di esseri “alieni”.
FLOTTILLAS E ORBS
Ci rammarichiamo del fatto che i nuovi studi scientifici dell’equipe di Harvard non abbiano abbracciato temi riguardanti i fenomeni “post-Foo Fighters”. Ovvero: come mai questi oggetti sono apparsi durante la Seconda Guerra Mondiale e poi siano spariti, spalancando invece le porte all’ufficiale ondata dei “dischi volanti”? Qualcuno potrebbe sostenere che, seguendo la tesi scientifica sopra descritta, la presenza massiccia di flotte aeree potrebbe aver provocato negli anni Quaranta l’apparizione di “Foo Fighters” solo a causa della concomitanza del conflitto mondiale stesso; quindi, al termine delle ostilita, tali fenomeni possono essersi affievoliti. Se cosi fosse, la puerile tesi appena presentata vacillerebbe. Sarebbe stato interessante costatare se gli stessi scienziati impegnati ad affrontare questa tesi, avrebbero le stesse idee riguardanti, ad esempio, a proposito delle famose “flottillas” apparse e filmate per lo piu in America Latina, e perche eventualmente questo fenomeno sia frequente e ricorrente in quelle zone e non, ad esempio sopra i cieli d’Inghilterra, oppure a Roma o New York. Chiederemmo sempre a questi scienziati se la piu recente manifestazione delle “Orbs” possa circoscriversi alla stessa fenomenologia riferita per i Foo Fighters. In attesa che questa nuova annunciata ricerca sia pubblicata sul “Journal of Modern Physics”, restiamo sinceramente incuriositi dallo studio di Harvard, eventuali e dichiarati aggiornamenti probanti compresi, scaturiti dalla voce della Scienza ufficiale.
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Spesso respingevano le testimonianze dell’equipaggio e invece chiedevano loro se avessero bevuto. Se venivano archiviati rapporti ufficiali, seguivano commenti volgari e prese in giro da parte dei colleghi, almeno fino a quando anche loro non videro qualcosa di strano e inquietante. Pertanto, e bene ricordare che i rapporti di Foo Fighters esistenti, sono solo una frazione di un numero molto piu ampio di avvistamenti.
LE “MICROWAVE OVEN PLASMA BALLS”
Un recente articolo suggerisce che la storia dei Foo Fighter appartenga in realta a fenomeni di plasmi, o gas ionizzati, che sono attratti dalla carica elettrica di aerei, veicoli spaziali e satelliti. Esperti delle universita della California, dell’Arizona e dell’Harvard-Smithsonian sostengono che le strane proprieta dei plasmi fanno apparire questo tipo di comportamento come se si trattasse di organismi, anche se non “vivi”. Prima di entrare nel merito di questo articolo, prontamente ripubblicato il mese scorso dall’anglosassone Telegraph a firma di Sarah Knapton (Science Editor) e, di rimbalzo, anche da altre testate, possiamo ricordare gia una precedente pubblicazione datata aprile 2020, a firma di Chris Allen e messa online sempre dal sito dell’Harvard-Smithsonian, nella quale leggiamo come venga data una spiegazione per due fenomeni peculiari: i Foo Fighters e le “microwave oven plasma balls”. Si propone che entrambi derivino dall’interazione dell’energia delle microonde con aree di gas caldo, parzialmente ionizzato. Nel primo caso, si ipotizza che il radar dell’aereo abbia emanato i suoi gas di scarico caldi producendo cosi un oggetto luminoso che sembrava seguirlo. Viene esaminata la fisica di queste situazioni e si tenta di delineare le temperature e le intensita di campo necessarie affinche tali processi siano attuabili. Per fare questo, utilizziamo un interessante metodo iterativo per la soluzione delle opportune equazioni alle derivate parziali. Si ritiene che entrambi i processi abbiano un buon senso fisico, sebbene le intensita di campo richieste siano verso il limite superiore di cio che sarebbe considerato ragionevole. Ci sembra evidente che il Telegraph abbia proposto lo stesso articolo, rendendolo al pubblico come una novita (che novita non e, essendo stata gia pubblicata, in realta quasi in sordina, in pieni mesi di dichiarata pandemia) ma che comunque desideriamo approfondire essendo ancora non del tutto conosciuta.
“UFO” E “PLASMI” NELLO SPAZIO
Questi scienziati sostengono che i plasmi oggetto di discussione possano crescere di dimensioni e replicarsi, entrare in contatto tra loro e, diciamo, “nutrirsi” della radiazione elettromagnetica di satelliti e veicoli spaziali. L’articolo spiega come quelle enormi masse luminose larghe fino a un miglio che si comportano in modo simile a sciami di organismi viventi, sono state filmate da ben 10 missioni dello Space Shuttle della Nasa, mentre gli astronauti hanno segnalato strani fenomeni a partire dagli anni Sessanta. La memoria ci riporta a certi illustri avvistamenti denunciati da alcuni astronauti, fra cui Ed White e James McDivitt i quali, nel giugno 1965, sostennero di aver ammirato un enorme “oggetto metallico” avvicinarsi all’orbiter Gemini 4; James Lovell riporto invece un “Bogey alle 10 in punto” in una missione avvenuta sei mesi dopo. Assieme ai suoi compagni di equipaggio, Buzz Aldrin annuncio poi di avere avvistato uno strano oggetto a forma di L che era “molto grande e si avvicinava” durante lo sbarco sulla Luna dell’Apollo 11, anche se in seguito decise di ritrattare quella dichiarazione, sostenendo che si trattasse di un pannello booster... Uno storico e impressionante filmato realizzato il 15 settembre 1991 dallo Shuttle Discovery, mostra con lo sfondo del nostro pianeta un punto luminoso che, se non fosse per il suo movimento intelligente, non lo avremmo classificato come UFO. L’oggetto del filmato si muoveva velocemente da destra verso l’alto, quando improvvisamente si scorge un flash luminoso con scia, visibilmente sparato in direzione dell’oggetto che, a questo punto, cambia immediatamente direzione per non essere colpito, in un modo che alcun mezzo terrestre spaziale poteva compiere, poiche anticipava quel flash che in molti hanno sospettato appartenere a qualche tecnologia non appartenente ancora all’arsenale bellico convenzionale terrestre.
i.ibb.co/RbtJr5k/3.jpg
Qualcuno ipotizzo trattarsi di armi al plasma. In un’altra occasione, ancora attraverso una documentazione filmata appartenente ad una ripresa spaziale ottenuta sempre dalla NASA e sempre con lo sfondo del nostro pianeta, si osserva un oggetto simile ad una specie di cellula fluttuante che si muove liberamente. Per l’occasione, dagli esperti fu definito “plasmoide”, come alcuni ricorderanno, ed il footage fu proposto in visione anche in una delle puntate della celebre trasmissione “Misteri” (condotta da Lorenza Foschini) dedicata agli UFO, andata in onda il 13 novembre 1994, attualmente disponibile in visione su RAI Play.
FOO FIGHTERS VS. PLASMI
Per un certo tipo di ricerca ufologica alternativa, sono decenni che si discute sulla possibilita che alcune razze, o intelligenze extraterrestri, possano viaggiare attraverso questi mezzi avanzatissimi a carattere “cellulare”. E certamente una delle tante ipotesi, esotiche e affascinanti quanto vogliamo, ma pur sempre veicolo di una plausibile alternativa a quelle numerose manifestazioni apparentemente descritte dalla Scienza come “naturali”, di cui pero gli stessi studiosi faticano a trovarne una giusta collocazione, attribuendone quindi un “nonsense”. Perche allora escludere a priori la possibilita di un contatto con sofisticate razze biologicamente differenti dalla nostra? Il team di scienziati responsabile della recente scoperta presentata in apertura di articolo, ritiene che i plasmi nella termosfera – ad un’altezza compresa tra 66 e 372 miglia – possano scendere nell’atmosfera inferiore e spiegare i rapporti dei piloti. Il coautore, Dr. Rudolph Schild del Centro di Astrofisica dell’Harvard-Smithsonian, sostiene in proposito: “Questi plasmi sono entità elettromagnetiche che hanno una varietà di forme e dimensioni. Si sono avvicinati ripetutamente ai veicoli spaziali e alle navette spaziali e sono attratti dall’attività elettromagnetica, compresi i temporali”. Schild osserva ancora: “Sono stati filmati dallo spazio, mentre scendono nella bassa atmosfera e sembrano essere attratti da aeroplani, aerei da combattimento, centrali nucleari e hotspot di radiazioni, come Hiroshima, che fu distrutta da una bomba atomica. Secondo sempre il parere dello scienziato di Harvard, sulla base di analisi video, fotografiche e computerizzate, compresi i rapporti di ufficiali militari e astronauti, gli scienziati ritengono che questi plasmi rappresentino almeno alcuni dei numerosi rapporti di UFO negli ultimi decenni, compresi i famigerati Foo Fighters osservati da piloti tedeschi, giapponesi e alleati durante la Seconda Guerra Mondiale. Questi oggetti dell’era ante UFO-dischi volanti, furono segnalati per la prima volta dal personale della Royal Air Force nel marzo 1942, e diversi piloti statunitensi videro luci splendenti sulla Germania durante il conflitto mondiale.
ANOMALIE DI ATTIVITÀ ELETTROMAGNETICA
Gli avvistamenti furono in gran parte liquidati come armi tedesche o affaticamento del volo, anche se alcuni all’epoca ipotizzarono che potessero trattarsi di un nuovo tipo di fenomeno meteorologico, come i “St.Helmo’s Fire, un effetto plasma che fa brillare le ali degli aerei. Identificato per la prima volta come fenomeno elettrico da Benjamin Franklin nel 1749, il “Fuoco di Sant’Elmo” e un plasma bianco-bluastro causato dal rilascio di elettroni in un forte campo elettrico (200 o piu volt per cm); gli elettroni hanno energia sufficiente per ionizzare gli atomi nell’aria e farli brillare. Il fenomeno appare vicino a oggetti appuntiti perche i campi elettrici generati da superfici cariche sono piu forti dove le curve sono piu nette. Prende il nome da Sant’Elmo, patrono dei naviganti, in quanto il fenomeno veniva spesso osservato dai marinai durante i temporali in mare. Il plasma rappresenta il quarto stato della materia distinto da solido, liquido e gassoso, ma le sue proprieta sono ancora da scoprire. E responsabile dei fulmini e di fenomeni come l’aurora boreale, quando il plasma del Sole interagisce con il campo magnetico terrestre. Entita simili al plasma sono state filmate mentre si riunivano a centinaia, in particolare attorno ai cavi satellitari che generano attivita elettromagnetica. Hanno numerose forme, viaggiano in direzioni diverse, alcuni si muovono rapidamente mentre altri restano fermi sul posto. Sembrano addirittura mirarsi o inseguirsi a vicenda e talvolta si scontrano, lasciando dietro di se quella che assomiglia a una scia di polvere di plasma. Il coautore di questo studio, il dottor Christopher Impey, del dipartimento di astronomia dell’Universita dell’Arizona, ha chiarito in proposito come tutto questo non significhi che questi plasmi siano vivi, o siano impegnati in comportamenti intelligenti e mirati. “Piuttosto, come documentato sperimentalmente, questi plasmi elettromagnetici atmosferici superiori potrebbero essere coinvolti in una sorta di cannibalismo energetico, e in comportamenti definiti ‘Collisionalità’ in cui girano, seguono, si scontrano, si intersecano e, possibilmente, scambiano energia”. Nell’agosto 2023, un gruppo di ricercatori statunitensi ha annunciato a mezzo stampa di aver sviluppato un nuovo e piu efficiente metodo per produrre in laboratorio un plasmoide luminoso: ovvero, una carica luminescente che emerge da una soluzione ionizzata. Il team della US Air Force Academy del Colorado ha fatto brillare per quasi mezzo secondo la “nuvola” di plasmoide. I risultati ottenuti dagli scienziati americani sono stati pubblicati nel Journal of Physical Chemistry, sul quale Mike Lindsay, coordinatore del gruppo, ha dichiarato: “Le sfere luminose sono generalmente utilizzate per descrivere fenomeni naturali non definibili come luce normale, lampi, aurore o come i cosiddetti Sant’Elmo’s Fire. Con tutta probabilità infatti non si tratta di un unico fenomeno, ma di più fenomeni dalle caratteristiche molto simili”. Simili ma non per questo piu conosciute, come ci ricorda l’articolo apparso su Greenreport.it, considerato che molti degli studi sui processi fisici e chimici alla base di questi fenomeni risalgono a non piu di dieci anni fa. La fascinazione pero e molto piu antica, e lo stesso Nikola Tesla pare che sia riuscito nella creazione in laboratorio di un plasma, tra il 1899 e il 1900, senza pero lasciare indicazioni per riprodurla. Lo studio di Lindsay e colleghi tenta di far luce – e proprio il caso di dirlo – sulla dinamica complessiva del fenomeno, partendo dall’esame degli effetti dell’elettrolita PH sul plasmoide e dall’osservazione della sua struttura chimica e fisica, con una tecnica di videografia Schlieren ad alta velocita e la spettroscopia infrarossa. “I risultati indicano che la durata e la dimensione del plasmoide aumentano leggermente quando il PH della soluzione elettrolitica isomico è più basso”. La manipolazione delle condizioni chimiche della soluzione e stata infatti determinante per raggiungere la durata di mezzo secondo. Secondo quanto spiega Lindsay, non e che abbiano creato esattamente l’atto “luce”, per quanto lo stadio iniziale delle scariche elettriche prodotte da questo plasmoide abbia parecchie affinita con l’illuminazione. Si tratta di altro, ancora meno noto e per questo piu affascinante: “Archi elettrici sulla superficie della soluzione da cui emerge il plasmoide”. Alcuni autori ritengono che i plasmi possano addirittura rappresentare una forma di vita alternativa non basata sul carbonio, anche se altri sono scettici. Il team ha chiesto ulteriori ricerche per studiare i plasmi, compreso l’invio di satelliti che generano impulsi elettromagnetici dotati di telecamere a infrarossi e a raggi X per catturare i fenomeni. Commentando la ricerca, Daniel Mitchard, docente presso la School of Engineering dell’Universita di Cardiff, ha dichiarato: “Non sorprende che a questa altitudine esistano fenomeni basati sulla carica precedentemente sconosciuti e che mostrino comportamenti che non comprendiamo ancora appieno. È anche probabile che saranno attratti o respinti dai satelliti e dallo Space Shuttle, che possono accumulare cariche statiche”. Il professore della capitale gallese, aggiunge: “Anche a livello del suolo vengono occasionalmente segnalate palle luminose provenienti da temporali che si comportano in modo strano, spesso chiamate fulmini globulari, e nessuno sa nemmeno cosa siano: potrebbero essere la stessa cosa dei Foo Fighters. È sicuramente una ricerca interessante”.
LA PARANOIA DEI FULMINI GLOBULARI
Ascoltando le parole che seguono, ci sembra di essere tornati ai tempi d’oro del debunking. Quelli, per la precisione, in cui si parlava di “fulmini globulari” e allucinazioni successive prodotte dalla suggestione di tutti i testimoni alle prese con avvistamenti celesti nel secolo scorso. Ci piace osservare come gli scientisti, al contrario, abbiano utilizzato come capro espiatorio proprio la storiella di questi fenomeni naturali per strumentalizzarli ai fini di una semplicistica, o quantomeno riduttiva spiegazione della realta UFO. Eppure, persino siti internet mainstream in cui possiamo imbatterci quotidianamente, ammettono candidamente che qualcosa non torna: come Everyeye.it che, nell’agosto 2023, ha spiegato come (tra le varie ipotesi che cercano di motivare questi avvistamenti) spesso si sentono nominare dei fantomatici “fulmini globulari”. Ma di cosa si tratta esattamente? Il sito italiano ci ricorda che i fulmini globulari sono tra i fenomeni naturali piu rari in assoluto, cosi sfuggenti che anche gli scienziati ne sanno pochissimo. Il che e tutto dire. Si tratta di sfere di plasma incandescenti in grado di muoversi in maniera molto variabile: a volte fluttuano immobili a mezz’aria, piu spesso si agitano in giro in maniera imprevedibile. Dopo un tempo che varia da pochi secondi a qualche minuto esplodono, lasciando nell’aria un odore di zolfo o di ozono. La prima testimonianza di un fulmine globulare risale al lontano 1596. Gli annali raccontano che nella cattedrale di Wells, in Inghilterra, una misteriosa sfera luminosa entro da una vetrata poco prima di un violento temporale. Tra lo sgomento dei fedeli, la palla di energia esplose producendo un enorme boato. Nei secoli successivi, mentre gli avvistamenti continuavano un po’ in tutto il mondo, sono state proposte varie teorie per spiegare lo strano fenomeno; quella che sembra considerarsi la piu solida, prevede che i fulmini globulari si formino quando un normale fulmine colpisce il suolo, vaporizzando il terreno e liberando gas di silicio. Questi possono poi interagire con l’ossigeno dell’aria, generando l’enorme calore necessario a produrre la sfera di plasma. Sebbene l’intero processo sia replicabile in laboratorio, questa ipotesi non spiegherebbe i tanti avvistamenti di fulmini globulari in condizioni di cielo sereno. Alcuni hanno quindi proposto idee alternative, assai diverse, finanche strambe, le quali proporrebbero come cause scatenanti le onde radio, o la superconduttivita, e perfino presunte allucinazioni. Insomma, anche secondo Everyeye.it, anche la scienza non e ancora riuscita a dare una spiegazione convincente a questo affascinante fenomeno. In un certo senso, cio rende i fulmini globulari propriamente dei veri “Fenomeni Anomali Non Identificati”. Infatti il gia nominato professor Mitchard dell’Universita di Cardiff ha qualcosa da aggiungere in proposito, confermando l’esistenza di: “…un intero mondo di scienza dei fulmini che è relativamente sconosciuto al pubblico, anche se cerchiamo di renderlo noto. Esistono strutture giganti chiamate Sprite, che sembrano meduse alte 25 miglia (40 km), Elfi, che sono dischi giganti che possono estendersi fino a 250 miglia (400 km) di larghezza, e fulmini verso l’alto provenienti da nuvole definiti ‘Jets’ che sono tre o quattro volte più evidenti di qualsiasi cosa possibile scorgere da terra”. Insomma, ci sembra evidente che la Scienza tenda a fare cio che ha sempre fatto, ovvero razionalizzare il piu possibile, basandosi sul passato e riproponendo – come giustamente sia – nuove tesi e possibilita alternative rispetto a quelle che l’ufologia, da sempre, ha cercato di proporre come possibili manifestazioni extraterrestri, o di esseri “alieni”.
FLOTTILLAS E ORBS
Ci rammarichiamo del fatto che i nuovi studi scientifici dell’equipe di Harvard non abbiano abbracciato temi riguardanti i fenomeni “post-Foo Fighters”. Ovvero: come mai questi oggetti sono apparsi durante la Seconda Guerra Mondiale e poi siano spariti, spalancando invece le porte all’ufficiale ondata dei “dischi volanti”? Qualcuno potrebbe sostenere che, seguendo la tesi scientifica sopra descritta, la presenza massiccia di flotte aeree potrebbe aver provocato negli anni Quaranta l’apparizione di “Foo Fighters” solo a causa della concomitanza del conflitto mondiale stesso; quindi, al termine delle ostilita, tali fenomeni possono essersi affievoliti. Se cosi fosse, la puerile tesi appena presentata vacillerebbe. Sarebbe stato interessante costatare se gli stessi scienziati impegnati ad affrontare questa tesi, avrebbero le stesse idee riguardanti, ad esempio, a proposito delle famose “flottillas” apparse e filmate per lo piu in America Latina, e perche eventualmente questo fenomeno sia frequente e ricorrente in quelle zone e non, ad esempio sopra i cieli d’Inghilterra, oppure a Roma o New York. Chiederemmo sempre a questi scienziati se la piu recente manifestazione delle “Orbs” possa circoscriversi alla stessa fenomenologia riferita per i Foo Fighters. In attesa che questa nuova annunciata ricerca sia pubblicata sul “Journal of Modern Physics”, restiamo sinceramente incuriositi dallo studio di Harvard, eventuali e dichiarati aggiornamenti probanti compresi, scaturiti dalla voce della Scienza ufficiale.
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2 Mesi 1 Settimana fa #54369
da Mark28
"L'inesperienza e la totale ignoranza degli ascoltatori costituiscono un'ampia risorsa per chi intenda parlare di quelle cose sulle quali chi ascolta si trova in siffatta condizione" ~Platone, Crizia 107b
Risposta da Mark28 al topic UFO e alieni - Raccolta di articoli a tema ufologico
A me fanno sempre ridere quelli che parlano di UFO nella seconda guerra mondiale: "pensavate che il fenomeno UFO fosse iniziato nel 1947 ma qualche anno prima c'erano già stati degli avvistamenti di oggetti soprannominati foo fighters..." X)
E poi si chiedono "ma sono alieni? sono terrestri? perché non atterrano sul giardino della casa bianca?".
Poi sono gli stessi che ti dicono che forse Kennedy voleva rivelare la verità sugli UFO, forse Eisenhower ha incontrato una delegazione aliena, forse ci sono accordi tra i governi e gli alieni...
Poi uno legge i testi antichi, o anche medievali, e scopre che sono qui da sempre, si sono spartiti la Terra e ci hanno governato prima direttamente e poi come intermediari, e che la loro presenza è costante in tutta la storia. Oggi non esiste un governo o una casata nobiliare che non siano coinvolti in questa storia.
E poi quegli ufologi che parlano così sono spesso Massoni e dicono "forse non rivelano la verità perché l'umanità non è ancora pronta, non saprebbe più in cosa credere, pensiamo agli effetti che avrebbe sulla religione..."
Non facciamoci prendere in giro, è il loro potere che sarebbe in pericolo, soprattutto quello religioso, ma anche il presidente degli Stati Uniti che giura sulla Bibbia. Sono loro che non possono permettersi che la verità venga fuori, ma i cani da guardia del potere vanno anche in TV a dire che è per il nostro bene, capito?
E poi si chiedono "ma sono alieni? sono terrestri? perché non atterrano sul giardino della casa bianca?".
Poi sono gli stessi che ti dicono che forse Kennedy voleva rivelare la verità sugli UFO, forse Eisenhower ha incontrato una delegazione aliena, forse ci sono accordi tra i governi e gli alieni...
Poi uno legge i testi antichi, o anche medievali, e scopre che sono qui da sempre, si sono spartiti la Terra e ci hanno governato prima direttamente e poi come intermediari, e che la loro presenza è costante in tutta la storia. Oggi non esiste un governo o una casata nobiliare che non siano coinvolti in questa storia.
E poi quegli ufologi che parlano così sono spesso Massoni e dicono "forse non rivelano la verità perché l'umanità non è ancora pronta, non saprebbe più in cosa credere, pensiamo agli effetti che avrebbe sulla religione..."
Non facciamoci prendere in giro, è il loro potere che sarebbe in pericolo, soprattutto quello religioso, ma anche il presidente degli Stati Uniti che giura sulla Bibbia. Sono loro che non possono permettersi che la verità venga fuori, ma i cani da guardia del potere vanno anche in TV a dire che è per il nostro bene, capito?
"L'inesperienza e la totale ignoranza degli ascoltatori costituiscono un'ampia risorsa per chi intenda parlare di quelle cose sulle quali chi ascolta si trova in siffatta condizione" ~Platone, Crizia 107b
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1 Mese 1 Settimana fa #54575
da Bastion
Risposta da Bastion al topic UFO e alieni - Raccolta di articoli a tema ufologico
UFO DURANTE IL CONFLITTO IN UCRAINA
Pino Morelli
Un UFO di forma discoidale viene filmato dai militari ucraini in zona di guerra.
Pino Morelli
Un UFO di forma discoidale viene filmato dai militari ucraini in zona di guerra.
Attenzione: Spoiler!
A Marzo del 2024, la notizia è rimbalzata davvero su tutti i Media, stavolta anche coralmente in Italia: un UFO a forma di disco, completamente silenzioso, è stato ripreso dalla telecamera delle truppe ucraine in zona di guerra, grazie ad un filmato condiviso in esclusiva con DailyMail.com.
DETTAGLI ANCORA IRRISOLTI
“Che ca-[imprecazione] è questo? Perché non si muove?”, possiamo sentire pronunciare dagli uomini del 406esimo battaglione ucraino, mentre discutono animatamente, osservando quell’UFO che si librava sulla loro zona di guerra. Mentre le dimensioni, l’altitudine e la forma dell’oggetto rimangono un mistero, l’altitudine stessa del drone indica che l’oggetto apparente potrebbe essere una grande nave a oltre 30 miglia di distanza.
L’inquietante filmato è stato catturato a fine febbraio (ma solo a inizio marzo ne è stata offerta notizia, ndr) dal 406° battaglione tramite uno degli oltre 300 droni quadricotteri “visione termica” utilizzati dalle forze armate ucraine (UAF). Sulla base dell’intervallo di temperatura del drone con immagini termiche, l’UFO era più caldo dell’ambiente circostante (“nero caldo”), anche se un “messaggio di errore” rosso sull’interfaccia di controllo del drone lascia i dettagli chiave irrisolti, come hanno detto gli esperti a DailyMail.com.
UN “BAGHDAD PHANTOM”?
L’incidente è solo l’ultimo caso di UFO sul suolo ucraino in tempo di guerra, alimentando decenni di speculazioni sul possibile intento dei misteri aerei e aggiungendo peso alla testimonianza di testimoni militari che hanno visto gli UFO disattivare le armi nucleari. Un membro del 406° dichiara che l’oggetto è “…Sicuramente un UFO (…) Rimane al suo posto, sullo schermo. Zoomate di più” – continuano a discutere le truppe – “È fermo, vedi?”. La loro conversazione, parlata nel loro nativo ucraino, è stata tradotta e confermata da diversi traduttori, che hanno esaminato il filmato per conto di DailyMail.com. Il misterioso oggetto in volo, sebbene ancora non identificato, ha una sorprendente somiglianza con il “Baghdad Phantom” – l’oggetto sottile e cilindrico avvistato sopra l’Iraq nel maggio 2022 dalla telecamera “termica” a infrarossi di un drone Reaper dell’aeronautica americana. Negli istanti finali del clip del 406° del loro incontro con l’UFO in Ucraina, si può sentire un membro il quale – in tono probabilmente scherzoso, o beffardo – esclama: “forse dovremmo speronarlo” con il loro piccolo quadricottero da un chilo.
AVVISTATO DA UN DRONE
Al 406° dell’Ucraina è stato regalato il drone commerciale Mavic 3T per immagini termiche del marchio DJI attraverso gli sforzi di raccolta fondi della Fondazione DeepInspire, del corrispondente di guerra Joe Lindsley, il quale gestisce il centro media Lviv Lab, e di altri attivisti umanitari. Scrivendo da Kharkiv, Lindsley ha detto a DailyMail.com che la sua squadra ha inviato rifornimenti ai militari in servizio attivo con il 406° “nell’ultimo anno”. Il quadricottero Mavic del battaglione stava volando a più di 500 piedi sopra il livello del mare all’inizio di questo mese quando ha avvistato l’UFO. A quell’altitudine, l’orizzonte visibile tramite la telecamera del drone in lontananza sarebbe di circa 30 miglia di distanza, il che significa che l’UFO potrebbe essere almeno così lontano, o più lontano, a seconda dell’altezza dell’oggetto sopra la terra. Mentre i membri del 406° ingrandiscono la telecamera del drone, da quello che sembrava essere uno zoom 2x a 4x e viceversa, possono essere ascoltati nel video mentre tentano di capire quale potrebbe essere la traccia misteriosa.
ERA IMMOBILE
Qualcuno chiede: “Perché non può lanciarci missili?” e relativa controbattuta: “Cosa intendi?”. Durante l’imprecazione (“Santo [imprecazione]... [imprecazione]...”) e la conseguente eccitazione (“Che [imprecazione]… è questo?”), un membro del battaglione domanda: “Perché non si muove?”. Un soldato del 406° poi replica: “Non riesci a vedere nulla sulle termocamere?”, suggerendo che ulteriore tecnologia a infrarossi – oltre al drone, che è visibilmente in modalità infrarossi (IR) mentre vede l’UFO stesso – non è stata in grado di corroborare l’avvistamento. DailyMail.com ha contattato il battaglione tramite Pavlo Terletsky, un imprenditore fintech che gestisce la società di consulenza tecnologica DeepInspire e ha contribuito a fornire aiuti al 406esimo attraverso la sua stessa Fondazione: “Attualmente stanno dormendo, dopo una missione di 48 ore – ha detto Terletsky al quotidiano via e-mail – potranno rispondervi domani con maggiori dettagli”. Ma gli scettici sugli UFO online hanno fornito le proprie opinioni sul video di 17 secondi, attraverso il sito Warzone; qui, alcuni che suggeriscono che l’immagine sia un caso attribuibile al fenomeno del miraggio noto come “Fata Morgana”.
UN RIFLESSO?
Il fenomeno citato prende il nome da una strega della leggenda di Re Artù, e si verifica quando uno strato di aria calda ad alta quota e uno strato di aria fredda più in basso creano un “condotto atmosferico” che rifrange, o curva la luce, creando riflessi aerei nell’aria. “Potrebbe essere solo l’illusione ottica di filmare qualcosa su uno specchio d’acqua – come ha suggerito un utente di Reddit – ovviamente per solo un paio di secondi, come al solito”. Tuttavia, non è chiaro se il video UFO del 406° Battaglione sia stato registrato vicino a un grande specchio d’acqua, con nient’altro che la geografia interna distinguibile nella clip di 17 secondi. In un caso fotografico di Fata Morgana, la nave da crociera Anthem of the Seas, un transatlantico Royal Caribbean da 168.000 tonnellate, sembrava fluttuare sopra l’acqua. Inoltre, mentre Fata Morgana può essere vista sia sulla terra che sul mare, gli esperti di sicurezza aerea hanno notato che è raro vedere un esempio del fenomeno che sia statico e immobile come l’UFO avvistato dal 406° sull’Ucraina. Secondo la guida sulla sicurezza del volo SKYbrary “Spesso una Fata Morgana cambia rapidamente (…) Il miraggio comprende diverse immagini invertite (capovolte) ed erette (con il lato destro rivolto verso l’alto), impilate l’una sull’altra (…) I miraggi di Fata Morgana mostrano anche un’alternanza di zone compresse e allungate”. O come sostiene l’utente Reddit che si firma Primalshrew: “Quindi questi operatori di droni che fanno volare questi oggetti ogni giorno e le cui vite dipendono letteralmente dal sapere come farli funzionare, sono così stupidi che passano il tempo a chiedersi se una barca sull’acqua sia effettivamente un UFO?”.
IL MESSAGGIO DI ERRORE
Dal video che riprende l’oggetto, sembra che il filmato a infrarossi fosse in modalità “correzione flat field” (FCC), una funzionalità software progettata per migliorare la qualità dell’immagine correggendo gli errori che si accumulano durante il funzionamento della fotocamera. L’immagine termica sul drone è stata regolata su un intervallo compreso tra -4 e 302 gradi Fahrenheit (da -20 a 150 gradi Celsius) a giudicare dal video disponibile e dal manuale dell’utente del drone Mavic 3T (vedi foto). Un portavoce del produttore di Mavic, DJI, ha detto a Daily- Mail.com che, sebbene non possa aiutare a spiegare cosa è presente nel filmato dell’UFO, un errore dell’attrezzatura potrebbe aver avuto un ruolo. “Abbiamo notato che c’è un messaggio di errore nel filmato che hai condiviso – ha scritto il portavoce – “È la barra rossa nell’angolo in alto a sinistra”. Sebbene la risoluzione del messaggio di avvertimento rosso in questa versione disponibile del video UFO del battaglione sia troppo bassa per fornire certezza, il testo sembra dire “controllo manuale” (“Ручне керування”), forse correlato all’attuale modalità del drone, “impostazione pilota”.
L’UCRAINA, TRA DISINFORMAZIONE E COVER-UP
Gli avvistamenti UFO sono stati una caratteristica ricorrente del conflitto spesso caotico in Ucraina, in particolare perché gli sforzi di disinformazione sono stati condotti per un vantaggio strategico. Nel 2022, gli astronomi dell’Osservatorio Astronomico Principale dell’Accademia delle Scienze dell’Ucraina a Kiev hanno pubblicato un documento prestampato su arXiv della Cornell in cui riportavano che stavano vedendo “un numero significativo di oggetti la cui natura non è chiara”, ammettendo chiaramente: “Li vediamo ovunque”, come ha scritto il team, che ha diviso gli UFO in “cosmici” luminosi ed emettitori di luce, e “fantasmi” più scuri in grado di volare a 33.000 miglia all’ora. Ma il lavoro dei tre astronomi è stato subito criticato dall’Accademia nazionale delle scienze dell’Ucraina (NASU), che ha rilasciato una dichiarazione ufficiale in cui affermava che la ricerca “non soddisfaceva i requisiti professionali per la pubblicazione”. L’elaborazione e l’interpretazione dei risultati, sono state eseguite a un livello scientifico inappropriato e con errori significativi nel determinare le distanze dagli oggetti osservati, hanno scritto gli scienziati della NASU dopo la loro indagine. E, in una fase precedente delle ostilità, anni prima del conflitto in Ucraina nel 2022, strane formazioni di luci furono documentate sopra il villaggio di Novogradovka, nell’Oblast di Odessa, nell’Ucraina sud-occidentale, nel novembre 2017.
Dopo che il filmato ha suscitato voci sugli UFO online, l’esercito ucraino si è sentito obbligato a rilasciare una dichiarazione per calmare la situazione. Un portavoce dell’esercito ha assicurato ai residenti che non c’è motivo di preoccuparsi. Le luci, almeno secondo il portavoce dell’UAF, erano solo obiettivi utilizzati dai marines ucraini durante un’esercitazione militare.
LA PROSSIMA INVASIONE DI DRONI… TERRESTRI
L’enorme volume di Mavic 3T a infrarossi nei cieli dell’Ucraina suggerisce che potrebbero essere là fuori altri video come i filmati sugli UFO del 406°. Secondo un annuncio del marzo 2023 delle Forze di difesa ucraine, centinaia di droni per immagini termiche DJI Mavic 3T sono stati messi in servizio insieme a innumerevoli altri veicoli aerei senza pilota. Hanno notato che i droni erano inviati nelle “zone più calde del fronte”. “160 droni sono stati inviati verso est, 85 in direzione Zaporizhzhia e altri 55 in direzione Kherson”, si legge in un post su Telegram il ministro ucraino per la trasformazione digitale Mykhailo Fedorov. Secondo quest’ultimo, i droni Mavic vengono utilizzati dalle forze ucraine per la ricognizione, nonché per compiti di ricognizione per aiutare a puntare l’artiglieria e distruggere l’equipaggiamento militare russo. Dopo i primi nove mesi dell’iniziativa sui droni del Ministero della Trasformazione Digitale, il governo ucraino ha dichiarato di avere i finanziamenti e le risorse per mettere 3.201 droni nei cieli del proprio paese.
DETTAGLI ANCORA IRRISOLTI
“Che ca-[imprecazione] è questo? Perché non si muove?”, possiamo sentire pronunciare dagli uomini del 406esimo battaglione ucraino, mentre discutono animatamente, osservando quell’UFO che si librava sulla loro zona di guerra. Mentre le dimensioni, l’altitudine e la forma dell’oggetto rimangono un mistero, l’altitudine stessa del drone indica che l’oggetto apparente potrebbe essere una grande nave a oltre 30 miglia di distanza.
L’inquietante filmato è stato catturato a fine febbraio (ma solo a inizio marzo ne è stata offerta notizia, ndr) dal 406° battaglione tramite uno degli oltre 300 droni quadricotteri “visione termica” utilizzati dalle forze armate ucraine (UAF). Sulla base dell’intervallo di temperatura del drone con immagini termiche, l’UFO era più caldo dell’ambiente circostante (“nero caldo”), anche se un “messaggio di errore” rosso sull’interfaccia di controllo del drone lascia i dettagli chiave irrisolti, come hanno detto gli esperti a DailyMail.com.
UN “BAGHDAD PHANTOM”?
L’incidente è solo l’ultimo caso di UFO sul suolo ucraino in tempo di guerra, alimentando decenni di speculazioni sul possibile intento dei misteri aerei e aggiungendo peso alla testimonianza di testimoni militari che hanno visto gli UFO disattivare le armi nucleari. Un membro del 406° dichiara che l’oggetto è “…Sicuramente un UFO (…) Rimane al suo posto, sullo schermo. Zoomate di più” – continuano a discutere le truppe – “È fermo, vedi?”. La loro conversazione, parlata nel loro nativo ucraino, è stata tradotta e confermata da diversi traduttori, che hanno esaminato il filmato per conto di DailyMail.com. Il misterioso oggetto in volo, sebbene ancora non identificato, ha una sorprendente somiglianza con il “Baghdad Phantom” – l’oggetto sottile e cilindrico avvistato sopra l’Iraq nel maggio 2022 dalla telecamera “termica” a infrarossi di un drone Reaper dell’aeronautica americana. Negli istanti finali del clip del 406° del loro incontro con l’UFO in Ucraina, si può sentire un membro il quale – in tono probabilmente scherzoso, o beffardo – esclama: “forse dovremmo speronarlo” con il loro piccolo quadricottero da un chilo.
AVVISTATO DA UN DRONE
Al 406° dell’Ucraina è stato regalato il drone commerciale Mavic 3T per immagini termiche del marchio DJI attraverso gli sforzi di raccolta fondi della Fondazione DeepInspire, del corrispondente di guerra Joe Lindsley, il quale gestisce il centro media Lviv Lab, e di altri attivisti umanitari. Scrivendo da Kharkiv, Lindsley ha detto a DailyMail.com che la sua squadra ha inviato rifornimenti ai militari in servizio attivo con il 406° “nell’ultimo anno”. Il quadricottero Mavic del battaglione stava volando a più di 500 piedi sopra il livello del mare all’inizio di questo mese quando ha avvistato l’UFO. A quell’altitudine, l’orizzonte visibile tramite la telecamera del drone in lontananza sarebbe di circa 30 miglia di distanza, il che significa che l’UFO potrebbe essere almeno così lontano, o più lontano, a seconda dell’altezza dell’oggetto sopra la terra. Mentre i membri del 406° ingrandiscono la telecamera del drone, da quello che sembrava essere uno zoom 2x a 4x e viceversa, possono essere ascoltati nel video mentre tentano di capire quale potrebbe essere la traccia misteriosa.
ERA IMMOBILE
Qualcuno chiede: “Perché non può lanciarci missili?” e relativa controbattuta: “Cosa intendi?”. Durante l’imprecazione (“Santo [imprecazione]... [imprecazione]...”) e la conseguente eccitazione (“Che [imprecazione]… è questo?”), un membro del battaglione domanda: “Perché non si muove?”. Un soldato del 406° poi replica: “Non riesci a vedere nulla sulle termocamere?”, suggerendo che ulteriore tecnologia a infrarossi – oltre al drone, che è visibilmente in modalità infrarossi (IR) mentre vede l’UFO stesso – non è stata in grado di corroborare l’avvistamento. DailyMail.com ha contattato il battaglione tramite Pavlo Terletsky, un imprenditore fintech che gestisce la società di consulenza tecnologica DeepInspire e ha contribuito a fornire aiuti al 406esimo attraverso la sua stessa Fondazione: “Attualmente stanno dormendo, dopo una missione di 48 ore – ha detto Terletsky al quotidiano via e-mail – potranno rispondervi domani con maggiori dettagli”. Ma gli scettici sugli UFO online hanno fornito le proprie opinioni sul video di 17 secondi, attraverso il sito Warzone; qui, alcuni che suggeriscono che l’immagine sia un caso attribuibile al fenomeno del miraggio noto come “Fata Morgana”.
UN RIFLESSO?
Il fenomeno citato prende il nome da una strega della leggenda di Re Artù, e si verifica quando uno strato di aria calda ad alta quota e uno strato di aria fredda più in basso creano un “condotto atmosferico” che rifrange, o curva la luce, creando riflessi aerei nell’aria. “Potrebbe essere solo l’illusione ottica di filmare qualcosa su uno specchio d’acqua – come ha suggerito un utente di Reddit – ovviamente per solo un paio di secondi, come al solito”. Tuttavia, non è chiaro se il video UFO del 406° Battaglione sia stato registrato vicino a un grande specchio d’acqua, con nient’altro che la geografia interna distinguibile nella clip di 17 secondi. In un caso fotografico di Fata Morgana, la nave da crociera Anthem of the Seas, un transatlantico Royal Caribbean da 168.000 tonnellate, sembrava fluttuare sopra l’acqua. Inoltre, mentre Fata Morgana può essere vista sia sulla terra che sul mare, gli esperti di sicurezza aerea hanno notato che è raro vedere un esempio del fenomeno che sia statico e immobile come l’UFO avvistato dal 406° sull’Ucraina. Secondo la guida sulla sicurezza del volo SKYbrary “Spesso una Fata Morgana cambia rapidamente (…) Il miraggio comprende diverse immagini invertite (capovolte) ed erette (con il lato destro rivolto verso l’alto), impilate l’una sull’altra (…) I miraggi di Fata Morgana mostrano anche un’alternanza di zone compresse e allungate”. O come sostiene l’utente Reddit che si firma Primalshrew: “Quindi questi operatori di droni che fanno volare questi oggetti ogni giorno e le cui vite dipendono letteralmente dal sapere come farli funzionare, sono così stupidi che passano il tempo a chiedersi se una barca sull’acqua sia effettivamente un UFO?”.
IL MESSAGGIO DI ERRORE
Dal video che riprende l’oggetto, sembra che il filmato a infrarossi fosse in modalità “correzione flat field” (FCC), una funzionalità software progettata per migliorare la qualità dell’immagine correggendo gli errori che si accumulano durante il funzionamento della fotocamera. L’immagine termica sul drone è stata regolata su un intervallo compreso tra -4 e 302 gradi Fahrenheit (da -20 a 150 gradi Celsius) a giudicare dal video disponibile e dal manuale dell’utente del drone Mavic 3T (vedi foto). Un portavoce del produttore di Mavic, DJI, ha detto a Daily- Mail.com che, sebbene non possa aiutare a spiegare cosa è presente nel filmato dell’UFO, un errore dell’attrezzatura potrebbe aver avuto un ruolo. “Abbiamo notato che c’è un messaggio di errore nel filmato che hai condiviso – ha scritto il portavoce – “È la barra rossa nell’angolo in alto a sinistra”. Sebbene la risoluzione del messaggio di avvertimento rosso in questa versione disponibile del video UFO del battaglione sia troppo bassa per fornire certezza, il testo sembra dire “controllo manuale” (“Ручне керування”), forse correlato all’attuale modalità del drone, “impostazione pilota”.
L’UCRAINA, TRA DISINFORMAZIONE E COVER-UP
Gli avvistamenti UFO sono stati una caratteristica ricorrente del conflitto spesso caotico in Ucraina, in particolare perché gli sforzi di disinformazione sono stati condotti per un vantaggio strategico. Nel 2022, gli astronomi dell’Osservatorio Astronomico Principale dell’Accademia delle Scienze dell’Ucraina a Kiev hanno pubblicato un documento prestampato su arXiv della Cornell in cui riportavano che stavano vedendo “un numero significativo di oggetti la cui natura non è chiara”, ammettendo chiaramente: “Li vediamo ovunque”, come ha scritto il team, che ha diviso gli UFO in “cosmici” luminosi ed emettitori di luce, e “fantasmi” più scuri in grado di volare a 33.000 miglia all’ora. Ma il lavoro dei tre astronomi è stato subito criticato dall’Accademia nazionale delle scienze dell’Ucraina (NASU), che ha rilasciato una dichiarazione ufficiale in cui affermava che la ricerca “non soddisfaceva i requisiti professionali per la pubblicazione”. L’elaborazione e l’interpretazione dei risultati, sono state eseguite a un livello scientifico inappropriato e con errori significativi nel determinare le distanze dagli oggetti osservati, hanno scritto gli scienziati della NASU dopo la loro indagine. E, in una fase precedente delle ostilità, anni prima del conflitto in Ucraina nel 2022, strane formazioni di luci furono documentate sopra il villaggio di Novogradovka, nell’Oblast di Odessa, nell’Ucraina sud-occidentale, nel novembre 2017.
Dopo che il filmato ha suscitato voci sugli UFO online, l’esercito ucraino si è sentito obbligato a rilasciare una dichiarazione per calmare la situazione. Un portavoce dell’esercito ha assicurato ai residenti che non c’è motivo di preoccuparsi. Le luci, almeno secondo il portavoce dell’UAF, erano solo obiettivi utilizzati dai marines ucraini durante un’esercitazione militare.
LA PROSSIMA INVASIONE DI DRONI… TERRESTRI
L’enorme volume di Mavic 3T a infrarossi nei cieli dell’Ucraina suggerisce che potrebbero essere là fuori altri video come i filmati sugli UFO del 406°. Secondo un annuncio del marzo 2023 delle Forze di difesa ucraine, centinaia di droni per immagini termiche DJI Mavic 3T sono stati messi in servizio insieme a innumerevoli altri veicoli aerei senza pilota. Hanno notato che i droni erano inviati nelle “zone più calde del fronte”. “160 droni sono stati inviati verso est, 85 in direzione Zaporizhzhia e altri 55 in direzione Kherson”, si legge in un post su Telegram il ministro ucraino per la trasformazione digitale Mykhailo Fedorov. Secondo quest’ultimo, i droni Mavic vengono utilizzati dalle forze ucraine per la ricognizione, nonché per compiti di ricognizione per aiutare a puntare l’artiglieria e distruggere l’equipaggiamento militare russo. Dopo i primi nove mesi dell’iniziativa sui droni del Ministero della Trasformazione Digitale, il governo ucraino ha dichiarato di avere i finanziamenti e le risorse per mettere 3.201 droni nei cieli del proprio paese.
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3 Settimane 1 Giorno fa #54694
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UFO IN GIAPPONE
Alfredo Lissoni
Anche nel Sol Levante ci sono scettici e credenti e chi pensa che gli alieni siano aggressivi. Ma la maggioranza della popolazione, e le Autorità locali, guardano al cielo senza paura, convinti che gli alieni siano tra noi da molto tempo.
Alfredo Lissoni
Anche nel Sol Levante ci sono scettici e credenti e chi pensa che gli alieni siano aggressivi. Ma la maggioranza della popolazione, e le Autorità locali, guardano al cielo senza paura, convinti che gli alieni siano tra noi da molto tempo.
Attenzione: Spoiler!
l rapporto tra UFO e Giappone è lungo, profondo e fitto di mistero. La prima storia che voglio raccontarvi, risale agli anni ’70 del secolo scorso, quando la fenomenologia delle abductions era assai poco conosciuta e, per di più, i piloti dei dischi volanti in Giappone erano considerati fraterni amici dello spazio. D’altronde, le idee del celeberrimo e seminale contattista George Adamski andavano per la maggiore, ed è ancora così.
RAPIMENTO IN HOKKAIDO
Erano le 4.30 a.m. di un giorno di aprile del 1974, quando a Kitami City, nell’isola di Hokkaido, il giovane Yoshihiro Fujiwara stava correndo per la città, gridando: “Tasuketekudasai, soratobu enban!”, ovvero un urlo di aiuto per avere avvistato un disco volante. La gente accorsa in strada non vide niente, ma lui giurò di essere stato rapito da un UFO. Yoshihiro, agricoltore ancora ventottenne, era stato svegliato dal furioso abbaiare del cane e da alcuni colpi alla porta. Quando l’aprì, si trovò dinnanzi una figura alta un metro, circonfusa di luce, con la pelle picchiettata come i rospi ed una sorta di antenna rotante sul casco; fu letteralmente aspirato da un fascio di luce arancione, che lo portò all’interno del disco volante. Una volta entrato nel velivolo, ove regnava “un insopportabile odore nauseante”, Yoshihiro ci rimase un’ora e mezza, ma cosa gli accadde non lo seppe dire. Il ricordo era stato come cancellato. Disse solo che a un certo punto, quando si era accorto che l’UFO aveva preso terra e si era automaticamente spalancata una porticina, lui se la diede a gambe urlando, più veloce della luce. Fu in quella condizione che gli isolani di Kitami City lo trovarono, terrorizzato e mezzo allucinato, sebbene gli alieni con lui fossero stati oltremodo gentili. La storia fece il giro del mondo e Yoshihiro finì anche in tv, sempre palesemente scosso. Lui era una persona semplice, ma sincera. Poi, come spesso accade, dato che i suoi concittadini non gli credevano e lo prendevano per pazzo o per indemoniato (la madre lo portò anche da un esorcista), inventò delle prove per essere creduto: una pietra dallo spazio, che gli avrebbero dato gli alieni. Fece male i conti: gli scienziati la analizzarono e risultò essere semplice roccia calcarea delle grotte di Hokkaido. La sua reputazione fu macchiata, ma non del tutto compromessa, perché il professor Imao Hirano, un letterato di Hokkaido molto stimato dalla gente, affermò di avergli parlato e di averlo trovato sincero. Di più, quando gli aveva stretto la mano, aveva avvertito una scossa elettrica, e questo non si spiegava. “Gli è sicuramente successo qualcosa”, disse il professore. E da allora, a Kitami City, nessuno osò più sfottere Yoshihiro.
UN MONDO ALLA ROVESCIA
Il Giappone moderno differisce totalmente dal resto del mondo, quando si parla di UFO. I dischi volanti compaiono in centinaia di “Anime”, i famosi cartoni animati giapponesi, nei fumetti “Manga” e in molte altre pubblicazioni per ragazzi. La stampa nazionale, tra l’altro, pubblica i racconti dei testimoni, senza quella spocchiosa, accademica ironia che caratterizza l’Occidente; sono diversi, quegli scienziati che se ne occupano e, anzi, esistono ben cinque centri ufologici nazionali particolarmente attivi. Lì, il CICAP non esiste, e neppure la “Congiura del Silenzio”, se non in casi eccezionali di sicurezza nazionale. I militari non trattano l’argomento solo perché ne sanno poco, ma gli scarsi dati che vengono raccolti sono resi pubblici. Kanshi Ishiwara, comandante in capo dell’Aviazione e della Forza di autodifesa giapponese, non si è fatto problemi nel dichiarare che: “Gli UFO sono stati rilevati dai radar, dunque sono reali. E potrebbero provenire dallo spazio”.
UFO E TRASPARENZA GIAPPONESE
Già sul finire degli anni Sessanta, mentre in America la Commissione Condon screditava tutto, di contro in Giappone, il Colonnello Fujio Hayashi, comandante del Trasporto Militare di Irima, sosteneva che “è impossibile negare gli UFO”, specificando chiaramente che “quando decolliamo per intercettarli, dobbiamo identificarli chiaramente per capire se siano ostili o meno. Anche se si dice che questi oggetti possano essere armi segrete di qualche potenza straniera, è molto strano che non si sia ancora riusciti ad identificarne la paternità”. Come già accennato, anche la scienza nipponica non è chiusa di mente. Il celebre Michio Kaku, fisico newyorkese ma discendente di seconda generazione da immigrati giapponesi negli States, è categorico. “Sia il pianeta Terra che l’intero sistema solare è stato visitato da esseri provenienti da altri universi”. Syuzo Isobe, membro dell’Unione Astronomica Internazionale, un UFO lo ha addirittura visto. Era l’agosto del 2002: “All’apparenza era fermo, ma mostrava un comportamento intelligente”, dichiarò al giornale Asahi Shimbun.
POLITICA, MILITARI & UFO: UN CONNUBIO EFFICACE
Non possiamo tralasciare il mondo politico: i leader nipponici non scappano, come accade altrove, come conigli; se un giornalista chiede loro se credano ai soratobu enban. Il ministro della Difesa del Governo Abe, Shigeru Ishiba, nel 2007 aveva espresso laconicamente la sua opinione in merito: “Personalmente, credo che esistano, assolutamente”. Nel 2009, Miyuki Hatoyama, moglie del premier Yukio Hatoyama, ha addirittura raccontato di essere portata “in spirito” su Venere (scatenando l’ironia della stampa “razionalista” occidentale) e nel 2010 nientemeno che la principessa Kaoru Nakamaru, nipote dell’imperatore Meiji, ammise di avere contatti telepatici con un alieno di nome Quentin. Vere o illusorie che siano queste esperienze - ci importa poco - ciò che conta è l’atteggiamento che il Paese ha verso la questione: un’apertura mentale inesistente nel Vecchio e Nuovo Mondo. Ce li vedete i politici occidentali ad asserire di avere contatti telepatici con gli alieni? Verrebbero immediatamente portati in manicomio, e forse la qual cosa a molti non dispiacerebbe... Esiste una sterminata casistica nipponica capace di coinvolgere in diversi casi anche piloti civili e militari, come ad esempio quello più celebre capitato al comandante Kenji Terauchi, che nel 1986 vide sfrecciare un disco volante davanti all’abitacolo dell’aereo. Molto altro è scritto nel mio recente libro.
KAORU NAKAMARU: LE PROFEZIE DEL 2012
“Nel 1976, ho avuto una fantastica esperienza spirituale. Da allora, il mio terzo occhio si è aperto; così ho potuto comunicare con gli UFO e i suoi occupanti. Anche all’interno della Terra esiste una civiltà molto elevata. In particolare, il capo bibliotecario all’interno della Terra comunicò con loro…”. È la voce diretta della principessa Kaori Nakamaru (87 anni, il mese prossimo), giornalista, intervistatrice televisiva e autrice giapponese con un background in politica internazionale, a parlare pubblicamente in conferenza il 2 gennaio 2012, comunicando la sua dichiarazione in perfetto inglese, con tono pacato e sicuro, annunciando che il 21 dicembre di quell’anno sarebbe avvenuto il passaggio del nostro pianeta nella Quinta Dimensione, secondo cui sarebbe avvenuta una trasformazione in tre giorni e tre notti nelle quali non si sarebbe potuta usare più elettricità, entrando in un periodo di oscurità totale “senza sole, senza stelle”, ovviamente senza neanche la possibilità di comunicazioni, mass media, etc. La principessa descrisse anche la realtà di come alcune élite al potere stessero preparandosi segretamente a scapito del resto dell’umanità, pronte a rifugiarsi in sotterranei o basi underground situate ad Atlanta, in Olanda, Svizzera o Australia, in un numero di circa 10mila persone (un po’ come narrato nel film catastrofista “2012” - uscito nel 2009 - di Roland Emmerich) e che lì, avrebbero creduto di salvarsi. Nel serissimo discorso annunciato pubblicamente, la Nakamaru dispensò soprattutto consigli spirituali (ma anche salutari e dietetici) parlando di Dio, di coscienza, onde purificare la nostra anima nell’arco periodico di un lustro. Il tutto, per concedere l’implemento di “luce dorata”, espellendo così “l’oscurità” dentro di noi in attesa del fatidico periodo 12-22 dicembre 2012 che, da quel che possiamo ricordare, e a prescindere dagli onorevoli intenti di fratellanza e pace nel mondo proclamati dalla principessa, non portò a nulla di quanto annunciato.
UN PASSATO RICCO DI STORIE ALIENE
È necessario sottolineare come la straordinaria apertura mentale del Paese del Sol Levante dipenda sicuramente dalla religione animista: essa crede che creature visibili e invisibili permeino tutta la natura, nonché dalla mole sterminata di tradizioni, racconti, favole e narrazioni antiche, secondo le quali i Kami, gli dèi, erano di casa in Giappone; con i loro mezzi volanti e con i loro equipaggi. I nostri lettori ricorderanno senz’altro le famose statuette “Dogu” dell’epoca Jomon, che mostrano esseri scafandarati del 1.500 a.C. Oppure i misteriosi “Kappa”, i quali uscivano dalle acque, al pari degli “Oannes” babilonesi. Oppure quell’incisione di un razzo sulla tomba Katsuhara a Matsubase, che fu mostrata per la prima volta in un documentario sponsorizzato dal celebre ricercatore e saggista Erich von Däniken, pioniere della Paleoastronautica. Abbiamo poi la vicenda della “Dama Bianca” uscita dall’oceano ed arrivata sulla spiaggia di Hitachi, nel 1803, dentro una strana botte metallica cosparsa di indecifrabili geroglifici. Meno noto forse è il fatto che il “Nihongi” (Annali del Giappone), uno dei più antichi testi storici giapponesi, menzioni ripetutamente le apparizioni UFO del passato. Alcuni esempi, come quello capitato nel 642 a.C.: “in autunno 9° giorno 7° mese, durante il regno dell’imperatrice Tarashihime, una stella entrò nella Luna”. Oppure quello accaduto nel 682 d.C.: “8° mese 3° giorno, al tramonto una grossa stella passò da Oriente a Occidente e l’undicesimo giorno un oggetto dalla forma di pietra battesimale buddhista, color della fiamma, apparve nel cielo, planò nel vuoto verso nord e sprofondò in mare presso Kashi”. Abbiamo poi quello nell’anno 684 d.C.: “11° mese 21° giorno, all’imbrunire sette stelle si diressero insieme verso nord-est e scomparvero”. La lista potrebbe continuare davvero a lungo…
IL GIAPPONE È UN HOTSPOT PER GLI UFO SECONDO L’INTELLIGENCE STATUNITENSE
Ormai come già noto, l’anno scorso il Dipartimento della Difesa USA ha lanciato un sito web per fornire informazioni sugli UFO/UAP. Secondo il sito, il Giappone è un “punto caldo” per gli oggetti volanti non identificati. Il sito web è gestito dall’Ufficio AARO del Dipartimento della Difesa, istituito nel luglio 2022. Il 12 gennaio 2023, il Pentagono ha pubblicato il Rapporto del precedente anno, riguardante 510 segnalazioni di UAP catalogati, compresi quelli dell’AARO. Pur non sapendo quale parte di questi casi provenga dal Giappone le segnalazioni includevano la sua parte occidentale e le acque circostanti nei punti caldi segnalati nel sito web UAP Reporting Trends dal 1996 al 2023. Secondo Mikami Takeharu (三上丈晴), le persone hanno segnalato “avvistamenti UFO” non solo nella parte occidentale del Giappone, ma in tutta la nazione. Mikami è il redattore capo della fanzine occulta giapponese Mu (ムー). La rivista sarebbe stata ispirata dalle opere dello scrittore svizzero Erich von Däniken. Mikamki gestisce l’International UFO Lab nella città di Fukushima. Afferma di essere in possesso di “fotografie UFO” presumibilmente scattate in aree orientali come le prefetture di Fukushima e Nagano. “Includendo le segnalazioni dei civili, gli avvistamenti UFO sono stati segnalati in Giappone fin da prima della guerra”, ha affermato Mikami, il laboratorio ha pubblicato il suo rapporto annuale sugli UFO a giugno, documentando 494 avvistamenti sia in Giappone che all’estero. Sei fotografie sono state considerate ad altissima probabilità di essere UFO”, anche se il governo giapponese, nello specifico, non ha rilasciato alcun dato. Nel settembre 2020, Kono Taro (河 野太郎), all’epoca ministro della Difesa, ha delineato la risposta appropriata che le Forze di autodifesa giapponesi (SDF) dovrebbero adottare in caso di identificazione di UFO, pubblicata sul sito ufficiale di Kono Taro. Gli ordini alle SDF sono intitolati “Politica di risposta agli UFO” o UFO taisho houshin (UFO対処方針). La dichiarazione chiedeva ai membri delle SDF di registrare e fotografare qualsiasi UFO che potesse rappresentare una minaccia per la sicurezza del Giappone. Dovrebbero anche prendere provvedimenti per la “necessaria analisi” degli avvistamenti. Kono non crede agli UFO. Dice di aver emanato i protocolli nel caso in cui i membri delle SDF incontrassero velivoli non convenzionali che potrebbero minacciare la sicurezza nazionale. A febbraio 2023, il Ministero della Difesa ha annunciato l’autorizzazione per le SDF ad abbattere tutti gli UFO. Questo include palloni e droni che utilizzano armi come i missili aria-aria. Ma questo in risposta ai palloni spia cinesi, non agli alieni dello spazio. In un’assemblea avvenuta nel marzo sempre dell’anno scorso, il Consiglio di Sicurezza Nazionale della Camera Bassa ha interrogato i ministri della Difesa sul numero di UFO in Giappone. I ministri hanno risposto: “Non sono stati identificati casi anomali tali da richiedere una divulgazione pubblica”.
MISTERI DEL SOL LEVANTE
In Giappone esiste un “Triangolo del Diavolo” ove scompaiono navi e aerei, esattamente come narrano le cronache dell’omonimo “Triangolo delle Bermuda”, dove si pensa sia scomparsa la nota trasvolatrice americana Amelia Earhart. Al largo di Yonaguni, vi sono le rovine sottomarine di un tempio e di altre strutture che qualcuno ritiene sia quanto resti della colonia nel Pacifico di Atlantide o di Mu, i leggendari continenti scomparsi, protagonisti di innumerevoli saggi e discussioni. Esistono poi le leggende sui “vascelli celesti” che permettevano alla dea Amaterasu di scendere sulla Terra. Abbiamo i dipinti della grotta di Chipu Shan, alla periferia di Yamaga, che mostrano un re giapponese del 2.000 a.C. alzare le braccia al cielo per salutare l’arrivo di sette soli volanti in formazione. Ma soprattutto, c’è il buddhismo che, da 2500 anni, insegna che “la stragrande maggioranza dell’umanità è spinta da un pianeta all’altro da un grande impulso ciclico, quando arriva l’ora del trapasso; ma il pianeta che ella lascia non resta mai assolutamente privo di umani, in modo che tutte le regioni non siano mai rese inabitabili”. Altro che il cosmo vuoto della cultura occidentale dominante delle origini...
RAPIMENTO IN HOKKAIDO
Erano le 4.30 a.m. di un giorno di aprile del 1974, quando a Kitami City, nell’isola di Hokkaido, il giovane Yoshihiro Fujiwara stava correndo per la città, gridando: “Tasuketekudasai, soratobu enban!”, ovvero un urlo di aiuto per avere avvistato un disco volante. La gente accorsa in strada non vide niente, ma lui giurò di essere stato rapito da un UFO. Yoshihiro, agricoltore ancora ventottenne, era stato svegliato dal furioso abbaiare del cane e da alcuni colpi alla porta. Quando l’aprì, si trovò dinnanzi una figura alta un metro, circonfusa di luce, con la pelle picchiettata come i rospi ed una sorta di antenna rotante sul casco; fu letteralmente aspirato da un fascio di luce arancione, che lo portò all’interno del disco volante. Una volta entrato nel velivolo, ove regnava “un insopportabile odore nauseante”, Yoshihiro ci rimase un’ora e mezza, ma cosa gli accadde non lo seppe dire. Il ricordo era stato come cancellato. Disse solo che a un certo punto, quando si era accorto che l’UFO aveva preso terra e si era automaticamente spalancata una porticina, lui se la diede a gambe urlando, più veloce della luce. Fu in quella condizione che gli isolani di Kitami City lo trovarono, terrorizzato e mezzo allucinato, sebbene gli alieni con lui fossero stati oltremodo gentili. La storia fece il giro del mondo e Yoshihiro finì anche in tv, sempre palesemente scosso. Lui era una persona semplice, ma sincera. Poi, come spesso accade, dato che i suoi concittadini non gli credevano e lo prendevano per pazzo o per indemoniato (la madre lo portò anche da un esorcista), inventò delle prove per essere creduto: una pietra dallo spazio, che gli avrebbero dato gli alieni. Fece male i conti: gli scienziati la analizzarono e risultò essere semplice roccia calcarea delle grotte di Hokkaido. La sua reputazione fu macchiata, ma non del tutto compromessa, perché il professor Imao Hirano, un letterato di Hokkaido molto stimato dalla gente, affermò di avergli parlato e di averlo trovato sincero. Di più, quando gli aveva stretto la mano, aveva avvertito una scossa elettrica, e questo non si spiegava. “Gli è sicuramente successo qualcosa”, disse il professore. E da allora, a Kitami City, nessuno osò più sfottere Yoshihiro.
UN MONDO ALLA ROVESCIA
Il Giappone moderno differisce totalmente dal resto del mondo, quando si parla di UFO. I dischi volanti compaiono in centinaia di “Anime”, i famosi cartoni animati giapponesi, nei fumetti “Manga” e in molte altre pubblicazioni per ragazzi. La stampa nazionale, tra l’altro, pubblica i racconti dei testimoni, senza quella spocchiosa, accademica ironia che caratterizza l’Occidente; sono diversi, quegli scienziati che se ne occupano e, anzi, esistono ben cinque centri ufologici nazionali particolarmente attivi. Lì, il CICAP non esiste, e neppure la “Congiura del Silenzio”, se non in casi eccezionali di sicurezza nazionale. I militari non trattano l’argomento solo perché ne sanno poco, ma gli scarsi dati che vengono raccolti sono resi pubblici. Kanshi Ishiwara, comandante in capo dell’Aviazione e della Forza di autodifesa giapponese, non si è fatto problemi nel dichiarare che: “Gli UFO sono stati rilevati dai radar, dunque sono reali. E potrebbero provenire dallo spazio”.
UFO E TRASPARENZA GIAPPONESE
Già sul finire degli anni Sessanta, mentre in America la Commissione Condon screditava tutto, di contro in Giappone, il Colonnello Fujio Hayashi, comandante del Trasporto Militare di Irima, sosteneva che “è impossibile negare gli UFO”, specificando chiaramente che “quando decolliamo per intercettarli, dobbiamo identificarli chiaramente per capire se siano ostili o meno. Anche se si dice che questi oggetti possano essere armi segrete di qualche potenza straniera, è molto strano che non si sia ancora riusciti ad identificarne la paternità”. Come già accennato, anche la scienza nipponica non è chiusa di mente. Il celebre Michio Kaku, fisico newyorkese ma discendente di seconda generazione da immigrati giapponesi negli States, è categorico. “Sia il pianeta Terra che l’intero sistema solare è stato visitato da esseri provenienti da altri universi”. Syuzo Isobe, membro dell’Unione Astronomica Internazionale, un UFO lo ha addirittura visto. Era l’agosto del 2002: “All’apparenza era fermo, ma mostrava un comportamento intelligente”, dichiarò al giornale Asahi Shimbun.
POLITICA, MILITARI & UFO: UN CONNUBIO EFFICACE
Non possiamo tralasciare il mondo politico: i leader nipponici non scappano, come accade altrove, come conigli; se un giornalista chiede loro se credano ai soratobu enban. Il ministro della Difesa del Governo Abe, Shigeru Ishiba, nel 2007 aveva espresso laconicamente la sua opinione in merito: “Personalmente, credo che esistano, assolutamente”. Nel 2009, Miyuki Hatoyama, moglie del premier Yukio Hatoyama, ha addirittura raccontato di essere portata “in spirito” su Venere (scatenando l’ironia della stampa “razionalista” occidentale) e nel 2010 nientemeno che la principessa Kaoru Nakamaru, nipote dell’imperatore Meiji, ammise di avere contatti telepatici con un alieno di nome Quentin. Vere o illusorie che siano queste esperienze - ci importa poco - ciò che conta è l’atteggiamento che il Paese ha verso la questione: un’apertura mentale inesistente nel Vecchio e Nuovo Mondo. Ce li vedete i politici occidentali ad asserire di avere contatti telepatici con gli alieni? Verrebbero immediatamente portati in manicomio, e forse la qual cosa a molti non dispiacerebbe... Esiste una sterminata casistica nipponica capace di coinvolgere in diversi casi anche piloti civili e militari, come ad esempio quello più celebre capitato al comandante Kenji Terauchi, che nel 1986 vide sfrecciare un disco volante davanti all’abitacolo dell’aereo. Molto altro è scritto nel mio recente libro.
KAORU NAKAMARU: LE PROFEZIE DEL 2012
“Nel 1976, ho avuto una fantastica esperienza spirituale. Da allora, il mio terzo occhio si è aperto; così ho potuto comunicare con gli UFO e i suoi occupanti. Anche all’interno della Terra esiste una civiltà molto elevata. In particolare, il capo bibliotecario all’interno della Terra comunicò con loro…”. È la voce diretta della principessa Kaori Nakamaru (87 anni, il mese prossimo), giornalista, intervistatrice televisiva e autrice giapponese con un background in politica internazionale, a parlare pubblicamente in conferenza il 2 gennaio 2012, comunicando la sua dichiarazione in perfetto inglese, con tono pacato e sicuro, annunciando che il 21 dicembre di quell’anno sarebbe avvenuto il passaggio del nostro pianeta nella Quinta Dimensione, secondo cui sarebbe avvenuta una trasformazione in tre giorni e tre notti nelle quali non si sarebbe potuta usare più elettricità, entrando in un periodo di oscurità totale “senza sole, senza stelle”, ovviamente senza neanche la possibilità di comunicazioni, mass media, etc. La principessa descrisse anche la realtà di come alcune élite al potere stessero preparandosi segretamente a scapito del resto dell’umanità, pronte a rifugiarsi in sotterranei o basi underground situate ad Atlanta, in Olanda, Svizzera o Australia, in un numero di circa 10mila persone (un po’ come narrato nel film catastrofista “2012” - uscito nel 2009 - di Roland Emmerich) e che lì, avrebbero creduto di salvarsi. Nel serissimo discorso annunciato pubblicamente, la Nakamaru dispensò soprattutto consigli spirituali (ma anche salutari e dietetici) parlando di Dio, di coscienza, onde purificare la nostra anima nell’arco periodico di un lustro. Il tutto, per concedere l’implemento di “luce dorata”, espellendo così “l’oscurità” dentro di noi in attesa del fatidico periodo 12-22 dicembre 2012 che, da quel che possiamo ricordare, e a prescindere dagli onorevoli intenti di fratellanza e pace nel mondo proclamati dalla principessa, non portò a nulla di quanto annunciato.
UN PASSATO RICCO DI STORIE ALIENE
È necessario sottolineare come la straordinaria apertura mentale del Paese del Sol Levante dipenda sicuramente dalla religione animista: essa crede che creature visibili e invisibili permeino tutta la natura, nonché dalla mole sterminata di tradizioni, racconti, favole e narrazioni antiche, secondo le quali i Kami, gli dèi, erano di casa in Giappone; con i loro mezzi volanti e con i loro equipaggi. I nostri lettori ricorderanno senz’altro le famose statuette “Dogu” dell’epoca Jomon, che mostrano esseri scafandarati del 1.500 a.C. Oppure i misteriosi “Kappa”, i quali uscivano dalle acque, al pari degli “Oannes” babilonesi. Oppure quell’incisione di un razzo sulla tomba Katsuhara a Matsubase, che fu mostrata per la prima volta in un documentario sponsorizzato dal celebre ricercatore e saggista Erich von Däniken, pioniere della Paleoastronautica. Abbiamo poi la vicenda della “Dama Bianca” uscita dall’oceano ed arrivata sulla spiaggia di Hitachi, nel 1803, dentro una strana botte metallica cosparsa di indecifrabili geroglifici. Meno noto forse è il fatto che il “Nihongi” (Annali del Giappone), uno dei più antichi testi storici giapponesi, menzioni ripetutamente le apparizioni UFO del passato. Alcuni esempi, come quello capitato nel 642 a.C.: “in autunno 9° giorno 7° mese, durante il regno dell’imperatrice Tarashihime, una stella entrò nella Luna”. Oppure quello accaduto nel 682 d.C.: “8° mese 3° giorno, al tramonto una grossa stella passò da Oriente a Occidente e l’undicesimo giorno un oggetto dalla forma di pietra battesimale buddhista, color della fiamma, apparve nel cielo, planò nel vuoto verso nord e sprofondò in mare presso Kashi”. Abbiamo poi quello nell’anno 684 d.C.: “11° mese 21° giorno, all’imbrunire sette stelle si diressero insieme verso nord-est e scomparvero”. La lista potrebbe continuare davvero a lungo…
IL GIAPPONE È UN HOTSPOT PER GLI UFO SECONDO L’INTELLIGENCE STATUNITENSE
Ormai come già noto, l’anno scorso il Dipartimento della Difesa USA ha lanciato un sito web per fornire informazioni sugli UFO/UAP. Secondo il sito, il Giappone è un “punto caldo” per gli oggetti volanti non identificati. Il sito web è gestito dall’Ufficio AARO del Dipartimento della Difesa, istituito nel luglio 2022. Il 12 gennaio 2023, il Pentagono ha pubblicato il Rapporto del precedente anno, riguardante 510 segnalazioni di UAP catalogati, compresi quelli dell’AARO. Pur non sapendo quale parte di questi casi provenga dal Giappone le segnalazioni includevano la sua parte occidentale e le acque circostanti nei punti caldi segnalati nel sito web UAP Reporting Trends dal 1996 al 2023. Secondo Mikami Takeharu (三上丈晴), le persone hanno segnalato “avvistamenti UFO” non solo nella parte occidentale del Giappone, ma in tutta la nazione. Mikami è il redattore capo della fanzine occulta giapponese Mu (ムー). La rivista sarebbe stata ispirata dalle opere dello scrittore svizzero Erich von Däniken. Mikamki gestisce l’International UFO Lab nella città di Fukushima. Afferma di essere in possesso di “fotografie UFO” presumibilmente scattate in aree orientali come le prefetture di Fukushima e Nagano. “Includendo le segnalazioni dei civili, gli avvistamenti UFO sono stati segnalati in Giappone fin da prima della guerra”, ha affermato Mikami, il laboratorio ha pubblicato il suo rapporto annuale sugli UFO a giugno, documentando 494 avvistamenti sia in Giappone che all’estero. Sei fotografie sono state considerate ad altissima probabilità di essere UFO”, anche se il governo giapponese, nello specifico, non ha rilasciato alcun dato. Nel settembre 2020, Kono Taro (河 野太郎), all’epoca ministro della Difesa, ha delineato la risposta appropriata che le Forze di autodifesa giapponesi (SDF) dovrebbero adottare in caso di identificazione di UFO, pubblicata sul sito ufficiale di Kono Taro. Gli ordini alle SDF sono intitolati “Politica di risposta agli UFO” o UFO taisho houshin (UFO対処方針). La dichiarazione chiedeva ai membri delle SDF di registrare e fotografare qualsiasi UFO che potesse rappresentare una minaccia per la sicurezza del Giappone. Dovrebbero anche prendere provvedimenti per la “necessaria analisi” degli avvistamenti. Kono non crede agli UFO. Dice di aver emanato i protocolli nel caso in cui i membri delle SDF incontrassero velivoli non convenzionali che potrebbero minacciare la sicurezza nazionale. A febbraio 2023, il Ministero della Difesa ha annunciato l’autorizzazione per le SDF ad abbattere tutti gli UFO. Questo include palloni e droni che utilizzano armi come i missili aria-aria. Ma questo in risposta ai palloni spia cinesi, non agli alieni dello spazio. In un’assemblea avvenuta nel marzo sempre dell’anno scorso, il Consiglio di Sicurezza Nazionale della Camera Bassa ha interrogato i ministri della Difesa sul numero di UFO in Giappone. I ministri hanno risposto: “Non sono stati identificati casi anomali tali da richiedere una divulgazione pubblica”.
MISTERI DEL SOL LEVANTE
In Giappone esiste un “Triangolo del Diavolo” ove scompaiono navi e aerei, esattamente come narrano le cronache dell’omonimo “Triangolo delle Bermuda”, dove si pensa sia scomparsa la nota trasvolatrice americana Amelia Earhart. Al largo di Yonaguni, vi sono le rovine sottomarine di un tempio e di altre strutture che qualcuno ritiene sia quanto resti della colonia nel Pacifico di Atlantide o di Mu, i leggendari continenti scomparsi, protagonisti di innumerevoli saggi e discussioni. Esistono poi le leggende sui “vascelli celesti” che permettevano alla dea Amaterasu di scendere sulla Terra. Abbiamo i dipinti della grotta di Chipu Shan, alla periferia di Yamaga, che mostrano un re giapponese del 2.000 a.C. alzare le braccia al cielo per salutare l’arrivo di sette soli volanti in formazione. Ma soprattutto, c’è il buddhismo che, da 2500 anni, insegna che “la stragrande maggioranza dell’umanità è spinta da un pianeta all’altro da un grande impulso ciclico, quando arriva l’ora del trapasso; ma il pianeta che ella lascia non resta mai assolutamente privo di umani, in modo che tutte le regioni non siano mai rese inabitabili”. Altro che il cosmo vuoto della cultura occidentale dominante delle origini...
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2 Settimane 2 Giorni fa - 2 Settimane 2 Giorni fa #54731
da Bastion
Risposta da Bastion al topic UFO e alieni - Raccolta di articoli a tema ufologico
QUELLE AIRSHIPS NON IDENTIFICATE
Umberto Visani
Ben prima del caso Roswell, pur con connotati in parte differenti, le cronache abbondano di casi di caduta di “Airships”, ovvero strani oggetti volanti che destano interesse per la comprensione di certi eventi che possono portare a gettare una luce differente sull’intera fenomenologia pre-ufologica. Con tanto di apparizioni umanoidi e passeggeri “alieni”, taluni dei quali persino dichiaratisi marziani.
Articolo leggibile e scaricabile al seguente link: e.pcloud.link/publink/show?code=XZ9VpxZJ...8RVQ9Wnwdt2L1FIqf7Yk
Umberto Visani
Ben prima del caso Roswell, pur con connotati in parte differenti, le cronache abbondano di casi di caduta di “Airships”, ovvero strani oggetti volanti che destano interesse per la comprensione di certi eventi che possono portare a gettare una luce differente sull’intera fenomenologia pre-ufologica. Con tanto di apparizioni umanoidi e passeggeri “alieni”, taluni dei quali persino dichiaratisi marziani.
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Ultima Modifica 2 Settimane 2 Giorni fa da Bastion.
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5 Giorni 19 Ore fa #54766
da Bastion
Risposta da Bastion al topic UFO e alieni - Raccolta di articoli a tema ufologico
UAP E INTELLIGENZE NON UMANE – PARTE 02
Bernanrdo Kastrup
Dopo la prima parte dell’articolo, il professore residente nei Paesi Bassi continua la sua disamina sugli Oggetti Volanti Non Identificati, affrontando la possibilità che le fenomenologie NHI siano antiche, ma forse anche…
Articolo leggibile e scaricabile al seguente link: e.pcloud.link/publink/show?code=XZNQWxZW...EupO9pKjSy81188elIxy
Bernanrdo Kastrup
Dopo la prima parte dell’articolo, il professore residente nei Paesi Bassi continua la sua disamina sugli Oggetti Volanti Non Identificati, affrontando la possibilità che le fenomenologie NHI siano antiche, ma forse anche…
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