Gli UFO non esistono, ecco il perchè.

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4 Anni 9 Mesi fa #32825 da Sertes

Tonki ha scritto: E' un po' come se un rabbino domani si svegliasse, scrivesse uno dei libri perduti nella bibbia, e dicesse che lo conosceva da tradizione orale antica. Dovremmo credergli? Beh, in quel caso perlomeno cercherebbe di venderci come vero un testo citato sin dall'antichità, la cui esistenza fu nota. Cosa che non è nel caso del Vimanika Shastra.

Frena! Mancano alcuni elementi cruciali, nel tuo ragionamento.

Nei Vimanika Shastra sono illustrati segreti di navigazione aerea che il pilota deve conoscere, e che sono pienamente compatibili con le conoscenze odierne ma non con quelle dell'inizio secolo scorso.
Ci sono accortezze di pilotaggio e di sicurezza del pilota nell'utilizzo dei propulsori.
Idem sono descritti rilevatori che vanno puntati verso i vimana nemici e che permettono di localizzarli prima di poterli vedere, come i radar
Sono descritti specchi visivi che permettono al pilota di vedere quanto accade fuori dal vimana, in ogni direzione, che è una delle funzioni recentemente introdotta con gli F35

Quindi è come se un rabbino domani si svegliasse, ti spiegasse come fare i pc quantistici, e tra 5-10 anni la IBM rilasciasse open source il metodo come creare i processori quantistici e lui ci avesse preso.

Come vedi il paragone è ben diverso
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4 Anni 9 Mesi fa #32827 da CharlieMike
Grazie Sertes. :shake:
Lo avevo in testa ma non sapevo come esporlo.


Vulgus vult decipi, ergo decipiatur.

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4 Anni 9 Mesi fa - 4 Anni 9 Mesi fa #32828 da dubbioso
io ho letto il mahabharata (un riassunto ovviamente, di r.k.narayan) ma di vimana non se ne parla. l'avevo comprato quasi apposta per quello.
c'è qualche arma prodigiosa, trattata però pochissimo in dettaglio, 100 fratelli possibili 'cloni', e qualche personaggio un po diverso dagli altri, per il resto mi sembra 'più strana' la bibbia.


Dichiaro che tutto quanto ho scritto sopra è una metafora
Ultima Modifica 4 Anni 9 Mesi fa da dubbioso.

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4 Anni 9 Mesi fa #32829 da Tonki

io ho letto il mahabharata (un riassunto ovviamente, di r.k.narayan) ma di vimana non se ne parla.


Saranno usate traduzioni in luogo del termine vimana e non salta all'occhio. Oppure è un antologia dove non sono stati inseriti i passi dove ci sono oggetti effettivamente descritti come volanti.

Insomma, passi come: "le bighe alate di tizio o caio si alzarono in cielo" ci sono certamente. Ma niente di più.
Non saprei perlaltro se nel mahabharata si usa direttamente il termine vimana. E' comunque un termine che esiste nella letteratura indiana, anche nel rgveda.

Nei Vimanika Shastra sono illustrati segreti di navigazione aerea che il pilota deve conoscere, e che sono pienamente compatibili con le conoscenze odierne ma non con quelle dell'inizio secolo scorso.
Ci sono accortezze di pilotaggio e di sicurezza del pilota nell'utilizzo dei propulsori.
Idem sono descritti rilevatori che vanno puntati verso i vimana nemici e che permettono di localizzarli prima di poterli vedere, come i radar


Mi sembra un tantino eccessivo. Onestamente non posso dire che sia così o no perché non conosco le odierne conoscenze di navigazione aerea. E a questo bisogna aggiungere che non c'é nessun testo integrale e completo dei vimanika shastra in vendita se non l'edizione commentata da Malanga di anni fa. Pertanto è anche dura verificare.
Ma facciamo una cosa, prendo un testo in inglese. Perché credo che non si sia capito che genere di testo è.

Assumo questo sia un integrale in inglese:

books.google.it/books?id=XyvtdDEc1PwC&pg...#v=onepage&q&f=false

Se cerco mirror ( darpana ) ad esempio, pagina 24, mi descrive il Vyroopya darpana, un tipo di darpana, noto ce ne sono vari.

E' fatto di: Bone salt (5), Zinc (3), Lac (3), Iron (8), Shashabola (3), Raajakuraantika (2), Charcoal Ashes (8), Borax (3), Rakshaa (8), Sand (7), Liquorice oil (25), Maturna (6), Suncrystal (2), Kravyaada (3), Garada (8), Pistha (3), Arshogna Root, Varaaha Pitha (3), Ammonium Chloride (3).

Questa roba va messa in fornace e bollita a 800 gradi.

Serve per proiettare un immagine distorta del vimana, "è come un riflettore magico" che produce immagini spaventose per impaurire i piloti nemici.

Assumiamo sia quindi una sorta di proiettore di ologrammi o altro. Ci rendiamo conto che chi lo ha scritto si immagina che per produrre un ologramma bisogna creare una sorta di vetro magico in un forno usando roba come olio di liquerizia, sale, sabbia, etc?

A questo aggiungo che non riesco proprio a immaginare come la tradizione orale abbia potuto tramandare tutti questi ingredienti e tutti i dettagli di queste pozioni alchemiche che se mischiate danno prodotti di tecnologia sottile che invece richiedono - palesemente - ben altri procedimenti.

Ma è un testo che è tutto fatto così, dall'inizio alla fine.

-Stessa pagina, specchio Kuntineee:

bollire a ottocento gradi, tre porzioni di unghie di rinoceronte, otto di sale, sette di sabbia, quattro di mercurio etc etc....

-Pagina 11 il cibo dei piloti.

Questi avrebbero astronavi però...nei 4 mesi di pioggia si raccomanda latte di mucca, nei 4 mesi di neve latte di capra, d'estate latte di bufala. Sono quindi legati al clima indiano. Si vede non facevano voli intercontinentali...

I metalli:

-Un metallo usato per le costruzioni, trinetra, a pagina 111 fino a pagina 112. Da leggere perché oltre a non essere memorizzabile per quantità di dettagli, come esca un metallo da quella fusione alchemica lunghissima e dettagliatissima è un mistero.
E invece si: è pure indistruttibile, non si bagna, è ultraleggero etc etc.


Insomma, è un testo non memorizzabile, estremamente dettagliato e che pur concependo la tecnologia sottile ( immagina schermi televisivi, ologrammi, comunicazioni a distanza ) tuttavia la immagina come il frutto di fusioni ad altissimi gradi di ingredienti improbabili.

Circa invece i vimana di per se, tralasciando quindi che sono forniti di specchi fatti in quel modo e metalli fatti in quel modo, nel sesto capitolo ne descrive a decine.

Ne prendo uno a caso, pagina 94, sundara vimana:

spiega come è composto, quali gli specchi usati, quali i metalli etc. Interessante il sistema elettrico: ci sono a bordo, per produrre elettricità, 32 tipi di ordigni. E la producono by friction, by thermal process, by waterfall, by combination of all these and also by solar rays. Ci sono vari tipi di acidi coinvolti nella produzione e 4 vasi messi in ogni direzione cardinale e uno centrale. Il procedimento ha anche un nome proprio.

Il vaso a nord deve contenere un sacco di ingredienti tra cui spicca 83 parti di urina di elelfante, quello ad ovest urina di cammello e ossa di elefanti ( ma semplifico perché per ogni vaso ci sono decine di ingredienti ). Servono cristalli solari dell'800tipo. Altrove in effetti noto che ne descrive a centinaia.

Insomma, francamente faccio fatica a credere che questo testo sia memorizzabile, che vi sia contenuta tecnologia e che sia antico.

Cosa ci sia di compatibile con le scienze odierne non lo so: a me pare nulla. Bisognerebbe chiedere a chi lo afferma come Baccarin di darci la pagina, e tra ossa di rinoceronti e urina di elefanti, indicarci dove, come e perché.

L'unica è prenderla alla larga, molto larga. Effettivamente immagina ordigni straordinari, ma li immagina e basta. Esattamente come io adesso posso immaginare il teletrasporto. Può anche darsi che immaginando il teletrasporto, io azzecchi che sia necessario oro e olio di semi di girasole. E allora esce fuori tra decenni che l'oro è essenziale per quel motivo, e che l'olio sarebbe utilizzabile in questo o quel processo coinvolto nella produzione dell'"energia teletrasportante".
Ma non ho descritto il teletrasporto, ho giocato alla fantascienza.

Scorrete qualche pagina. Oltretutto ha uno stile che non si accorda in nessun modo con l'epica e il modo di esprimersi della letteratura indiana. Sembra un unicum.

Se però c'é un punto ben preciso dove si va oltre a quello che ho descritto, ben lieto di leggerlo. E' illeggibile e assurdo, pertanto non mi metterò a cercarlo da solo. Non si capisce poi perché in un testo fatto di una marea di assurdità e concezioni primitive debba poi perlomeno esserci contenuta una pagina di ingegneria moderna. Ma non posso dire di no se mela si mostra. Io vedo solo pozioni magiche però.

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4 Anni 9 Mesi fa #32831 da Sertes

Tonki ha scritto: Insomma, è un testo non memorizzabile, estremamente dettagliato e che pur concependo la tecnologia sottile ( immagina schermi televisivi, ologrammi, comunicazioni a distanza ) tuttavia la immagina come il frutto di fusioni ad altissimi gradi di ingredienti improbabili.

Per niente improbabili, anzi spiega come fare cose futuribili con i materiali indiani dell'epoca.
Sono le indicazioni che un essere tecnologicamente avanzato darebbe agli aborigeni se volesse fargli costruire una pila, ad esempio

Questi avrebbero astronavi però...nei 4 mesi di pioggia si raccomanda latte di mucca, nei 4 mesi di neve latte di capra, d'estate latte di bufala. Sono quindi legati al clima indiano. Si vede non facevano voli intercontinentali…

Idem come sopra, se vuoi avere piloti di Vimana indiani dell'epoca, devi spiegare a loro come alimentarsi con la roba che trovano vicino al loro senza particolari difficoltà.
I potenti hanno sempre fatto le guerre per tramite di noi poveri sfigati, e molti Vimana sono proprio descritti come velivoli da guerra.

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4 Anni 9 Mesi fa #32832 da CharlieMike
A scanso di equivoci, mi ripeto: sono un ignorante.
Non conosco nessun testo indiano, ne in italiano, tantomeno in inglese. Non parliamo poi dell'indiano.

Tuttavia penso che se davvero nell'antichità avessero descritto degli oggetti anacronistici, avrebbero usato una terminologia compatibile con la loro epoca e cultura.

Non aspettiamoci di leggere descritto un televisore parlando di schede elettroniche e circuiti integrati da persone dell'inizio '900.
Figuriamoci poi da persone vissute migliaia di anni fa.

Tanto per fare un esempio, i pellerossa americani descrivevano la locomotiva come "cavallo di ferro", perchè il cavallo era l'unico mezzo di trasporto che conoscevano e pertanto non avevano altro termine di paragone da poter usare.
Credo che nessuno quì abbia mai pensato che i pellerossa avessero visto un cavallo robot.

Pertanto, a meno che a descrivere i loro oggetti e/o marchingegni non fossero gli stessi Deva, le divinità indiane, tutti gli altri avranno usato termini a loro noti, come urina di elefante, o unghie di rinoceronte, o ossa di elefante.

E' dal contesto del discorso e la funzionaliltà che ne viene ottenuta che si può capire di cosa stanno parlando.

Come ho letto prima sono descritti "oggetti che puntati verso i vimana nemici, permettono di localizzarli prima di poterli vedere".
E' palese che stanno parlando di un oggetto con funzionalità simili al nostro RADAR, sebbene nella descrizione possano comparire elementi assurdi.


Quanto al fatto di memorizzare nozioni complicatissime, non bisogna dimenticare che prima dell'invenzione della scrittura, la maggior parte della conoscenza era tramandata solo per via orale.
C'erano persone che dedicavano la loro vita esclusivamente a questo scopo, e non avevano altro compito che mandare a memoria centinaia di informazioni, pena la perdita della conoscenza acquisita.

E per quanto a noi oggi possa sembrare una impresa titanica se non impossibile (fatichiamo perfino a ricordare un numero di telefono), per quei tempi era una cosa normale dover mandare a memoria le cose: non c'era altro mezzo per tenerne nota.


Vulgus vult decipi, ergo decipiatur.

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4 Anni 9 Mesi fa #32864 da Tonki
Capisco la storia del "cavallo di ferro" al posto di locomotiva. E' come il concetto di "carri alati", "carri celesti" nella letteratura latina o greca. E' assolutamente sensato immaginarci un corrispondente moderno.
Ma è come gente non del mestiere o non utilizzatrice vede qualcosa che non concepisce e non utilizza: il testo qui invece è concepito per i piloti stessi, e per i costruttori; o perlomeno si presenta così. Cerca di spiegare come e cosa fare.
Tantopiù chi costruisce, ma anche chi utilizza ha consapevolezza di cosa sta facendo. Persino chi non ha la minima idea di come funzioni un computer, sa cosa è un computer: non c'é bisogno di conoscere la meccanica del processore, i transistor all'interno, il software che vi gira sopra, il linguaggio macchina etc. Figurarsi se lo stai montanto tu.
Chi non ha la minima nozione di ingegneria elettronica e informatica davanti a un tablet, pur sapendolo usare, è nella stessa condizione di un uomo della pietra. L'unica differenza è che l'ha usato e lo ha visto, quindi non si stupisce. Se questo testo è dunque vero, è destinato a gente con molta più consapevolezza di questi vimana che l'utente medio verso un computer.

Insomma parlano del "radar", ma ti dicono anche come è costruito e come costruirlo a chi evidentemente deve farlo e poi utilizzarlo. Chi è il presunto depositario di quel sapere, è persino al livello dell'ingegnere nell'esempio del computer, non solo al livello dell'utilizzatore, tantomeno del pellerossa che vede un treno. Al limite siamo noi i pellerossa.

Che poi l'urina di rinoceronte o la pelle di daino o altri beni improbabili siano sostitutivi di altri materiali nella costruzione di oggetti inevitabilmente sofisticati come quelli, mi pare assurdo. Anche perché comunque è tutta roba che poi viene semplicemente mischiata in un forno, perlopiù. Difficile trovarne un operatività.

Al limite, ma proprio al limite, ( facendo finta di non vedere l'assurdità di una tradizione orale nel 900, dei rimandi a sankara e altre mille anomalie ) si potrebbe ipotizzare che ci si trovi di fronte a un tentativo imitativo: come la mummuficazione egizia, laddove è vista da alcuni come un tentativo di replicare stasi e/o ibernazioni precedentemente osservate presso civiltà prediliviane o persino aliene più evolute.
Il che comunque ridimensionerebbe il testo: non sarebbe più un manuale per piloti e per la costruzione di vimana come viene presentato. Ma un bieco e primitivo ricordo di oggetti complessi con annesso tentativo di replicarli tramite intrugli sensa senso. E non ci sarebbe allora nessuna odierna notizione scientifica ( che comunque non c'é, o perlomeno io non vedo da nessuna parte ).

Insomma, non voglio convincere nessuno. Ma mi sembra poco probabile che questo testo sia altro che un falso, una burla di un bramino annoiato, o altro ancora. Per dargli legittimità bisogna fare i salti mortali. Già paragonarlo alla mummificazione mi pare anche troppo.
Con questo non voglio dire che non debba essere considerato. Ognuno si faccia la sua idea, la mia è che è di probabile poco valore. Per il resto se ci sono ulteriori dati interessanti al suo interno o qualcosa che non ho notato, ben venga.

In fondo per quanto ne so ci può anche essere essere scritto davvero come costruire un radar, ma se c'é scritto devo supporre che sia scritto in codice o che ci sia una qualche chiave di lettura. Si possono fare tante ipotesi se proprio lo si vuole considerare vero: ad esempio che sia un codice.
Difficile però usare il metodo di biglino perché se leggo che mischiando quelle dosi di ingredienti in un forno a tot gradi ottengo specchi olografici o radar o altro, pretendo di mischiare urina di rinoceronte e ossa di mucca e poi avere tecnologia sottile. Non ho provato, ma suppongo non accada. Quindi si necessita per forza di cose di una qualche interpretazione, se lo si vuol credere vero. In tal caso meriterebbe analisi ben più approfondite. Crederlo falso è invece più semplice: una marea di assurdità non necessità di spiegazioni.

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4 Anni 9 Mesi fa #32868 da Sertes

Tonki ha scritto: Ma mi sembra poco probabile che questo testo sia altro che un falso, una burla di un bramino annoiato, o altro ancora.

Su questa debole argomentazione ci siamo già passati: più che annoiato devi scrivere estremamente fortunato, visto che ha descritto nel dettaglio tecnologie futuristiche a cui gli umani sono arrivati solo 10-100 anni più tardi. Poi si è inventato come si costruirebbero tali oggetti con i materiali del luogo e dell'epoca, ed alcune leghe descritte si è scoperto che si realizzano, e alcuni oggetti una volta costruiti funzionano. Poi si è inventato protocolli di dieta e operativi per questi veicoli, che guardacaso azzeccando quelli che sono in uso adesso.
Veramente, veramente fortunato il bramino

Per il resto se ci sono ulteriori dati interessanti al suo interno o qualcosa che non ho notato, ben venga.

Forse prima è meglio rispondere ai dati già presentati con una spiegazione credibile

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4 Anni 9 Mesi fa #32872 da Tonki

Su questa debole argomentazione ci siamo già passati: più che annoiato devi scrivere estremamente fortunato, visto che ha descritto nel dettaglio tecnologie futuristiche a cui gli umani sono arrivati solo 10-100 anni più tardi.


Di argomentazioni ne ho fatte tante. Ma prendiamo solo questa se è quella che ti interessa di più. Non mi pare tanto debole. Il problema è che non c'é nessuna tecnologia futuristica nel dettaglio. Ci sono congegni magici immaginati. Il parallelo occidentale moderno è Star Treck che si immagina le navi spaziali, la curvatura, l'esistenza degli alieni, o il teletrasporto. E la letteratura indiana stessa ha sempre descritto oggetti futuristici.
La differenza è che qui cerca di spiegarci come costruirli, ed è dove si vede la mentalità primitiva: mischiare roba in un calderone. Se il dettaglio è quello siamo messi male.

Se si vuol essere più raffinati si può guardare alle invenzioni futuristiche di Leonardo Da Vinci, compresi oggetti volanti. Ma li perlomeno oltre che immaginarli provava tecnicamente a farli funzionare, spesso invano. Li si, c'é il dettaglio.

Prima una cosa la immagini, poi la progetti, e poi la costruisci. Quì siamo al mero livello di immaginazione. La progettazione è assurda o assente, e la costruzione è impossibile. Quindi a meno che non sia un tentativo imitativo di oggetti visti altrove come scrivevo circa la mummificazione/ibernazione in egitto, non c'é niente oltre il semplice fantasticare tecnologie.

Poi si è inventato come si costruirebbero tali oggetti con i materiali del luogo e dell'epoca, ed alcune leghe descritte si è scoperto che si realizzano, e alcuni oggetti una volta costruiti funzionano. Poi si è inventato protocolli di dieta e operativi per questi veicoli, che guardacaso azzeccando quelli che sono in uso adesso.


Si l'ho sentito dire. E' che devo prenderlo come un atto di fede perché l'ha detto baccarin o qualcunaltro. Voglio vedere il brevetto per quella lega e le applicazioni, e capire in che modo da un miscuglio di materiali primitivi che non sono neppure metalli e/o altri elementi chimici si costruisce qualcosa. Perché in quegli intrugli, nel capitolo delle leghe, c'è davvero di tutto.
E voglio vedere se queste idee le hanno davvero avute leggendo questo testo o, semmai, i purana, i veda, o altra letteratura tradizionale sicuramente antica.
E quanta astrazione poi hanno dovuto fare: perché un conto è dire che l'idea di utilizzare il mercurio è venuta leggendo uno di quei calderoni con sabbia ossa e altre amenità; un conto è dire che hanno provato uno di quei calderoni e ne è uscita una lega metallica.
Se è dunque vero che qualcuno trovi tutto questo.

Ho letto poi di un comandante rao dell'aereunautica che dice che le 32 regole dei piloti sono compatibili se non identiche a quelle di un pilota odierno. Io le ho lette tutte. E' ridicolo.

Le prime due parla di poteri spirituali da ottenere prima di poter costruire i vimana.

La terza che il pilota deve sapere anche costruire il vimana, quindi è un ingegnere. E che si possano effetture "riparazioni" con materiali come quelli descritti è francamente improbabile. Dovrebbero avere una stampante 3d che funziona ad urina e ossa di mucca e gli stampa i componenti. Il livello di ipotesi da fare per far funzionare la roba scritta in questo testo è eccessivo.

La quarta dice che salendo a certe altitudini ci sono correnti e alcuni tipi di pericolo: sai che fantasia. In ogni caso non è niente che non fosse noto a inizio 900. E soprattutto niente che non sia scritto anche altrove.

La quinta immagina di far diventare l'aereo invisibile quando a una certa quota cattura i raggi oscuri della luce. Dubito la tecnologia stealth funzioni così.

e via dicendo. In tutte le altre regole perlopiù spiega i congegni per vedere nei vimana nemici, immagina di sentire cosa si dice dentro, immagina di individuarli sul radar. Ma senza dettagli che si possano attribuire a conoscenze superiori. Un Isaac Asimov è sicuramente più dotato.

Occore poi considerare che la classe colta ( bramini) o persino meno colta indiana, andava a studiare in Inghilterra ( Ghandi ad esempio, che non era poi neppure tanto ricco ). Nozioni di fisica moderna e aereonutica potevano averle. Non che gli servisse, anzi. La scienza europea era probabilmente limitante per una mente indiana.

Infatti niente di nuovo in india. Cerchiamo di capirci, a caso: nel mahabarata durante la battaglia il re dei pandava segue tutta la vicenda guardando una sfera nel suo palazzo. Possiamo dire che è un televisore, o una comunicazione satellitare.
Quindi che sia una leggenda o una storia vera, la notizione di oggetti futuristici come radar, televisori, comunicazioni a distanza, e roba non ancora progettata, è ampiamente riportata nella letteratura tradizionale che è vera oltre ogni ragionevole dubbio in quanto ci sono manoscritti antichi e migliaia di riferimenti da altri testi e persino altri popoli.

Io sono pronto anche a crederlo più antico di quanto non sembri, ma mi serve una ragione razionale per farlo. Per adesso sa più di leggenda metropolitana. Mi pare terribilmente sopravvalutato.
Capisco la voglia di crederlo vero, in quanto sarebbe il testo più eclatante della storia umana. Ma pone tanti, troppi interrogativi.

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4 Anni 9 Mesi fa #32873 da Sertes

Tonki ha scritto: In tutte le altre regole perlopiù spiega i congegni per vedere nei vimana nemici, immagina di sentire cosa si dice dentro, immagina di individuarli sul radar. Ma senza dettagli che si possano attribuire a conoscenze superiori.

A me pare che il tuo giudizio sia molto viziato dalle conoscenze diffuse odierne, ma ti dico che ad esempio nel 2014 a Parigi sono andato ad una mostra in cui c'era un casco di stoffa con elettrodi che leggeva i comandi mentali di chi lo indossava. Funziona, è un telecomando che funziona pensando a determinate cose, nel qual caso si accende la relativa area del cervello, e il casco lo percepisce e manda il comando. Niente di trascendentale o futuristico.

Capisco la voglia di crederlo vero

"occhei"

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4 Anni 9 Mesi fa #32874 da Tonki

A me pare che il tuo giudizio sia molto viziato dalle conoscenze diffuse odierne


Può darsi certamente. Perlomeno nella misura in cui non credo che versando ingredienti assurdi in un pentolone possa uscirci un radar, una lega metallica indistruttibile, un proiettore di ologrammi o altro. Fermo restando una lettura letterale.

Funziona, è un telecomando che funziona pensando a determinate cose, nel qual caso si accende la relativa area del cervello, e il casco lo percepisce e manda il comando. Niente di trascendentale o futuristico.


Ehm. Sicuramente non è niente "di futuristico" ( per noi nel 2019 ) dato che in ambito militare si sviluppava roba simile negli anni 80/90. E in fondo è "soltanto" un eeg che abbina un comando a una data frequenza.
Ma cosa c'entra?
Quel casco non esce da un pentolone. Devi saper registrare l'attività elettrica del cervello e aver programmato un software che a certe onde attivi determinati output, e magari ti accende la luce del comodino.
Cielo, potrebbe essere una spiegazione ai poteri yogici, se intendevi dire quello...ma rimane il fatto che caschi del genere non escono da miscugli di sostanze bollite a tot gradi. E il testo si presenta per piloti e ingegneri: non fa differenza tra il costruttore e l'utilizzatore. Non per avventori all'età della pietra.

Poi, e va detto a parte, se c'é una cosa che la scienza moderna limita, e il fatto di concepire solo l'esistenza della tecnologia come unico tramite per fare le cose.
I poteri mentali ( siddhi) esistono nella letteratura indiana, anche e soprattutto senza alcuna tecnologia correlata. Non c'é insomma alcun bisogno di inventarsi un radar, essendoci la capacità di vedere ovunque per l'uomo che sa farlo. E in tal caso, contrariamente a questo Vaimanika Shastra, ci sono guide e tirocini pratici vecchi millenni.
Ma questa è la critica che faccio sempre anche a Biglino ed altri, ossia la ricerca del puro dato tecnologico facendo finta di non vedere poteri superiori alla nostra attuale tecnologia ache laddove non c'é alcuna tecnologia narrata coinvolta, ma dove invece si indica un mero tirocinio spirituale/mentale. Ma non è il caso di questo vaimana shaksra.

Capisco la voglia di crederlo vero

"occhei"


Se il testo parlasse di come gli antichi indiani sapevano fare di già i tortellini, nessuno si affannerebbe tanto a cercare tradizioni orali, riferimenti ai metodi di produzione dei tortellini odierni, ai vari tipi di tortellini, e ai sapori che non abbiamo ancora inventato. E soprattutto provando a farli con quegli ingredienti, si scoprirebbe che non esce fuori nessun tortellino.
Non lo dico per essere offensivo, è chiaramente un testo che invita a nozze chiunque cerchi di spiegare che gli ufo esistono.

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4 Anni 9 Mesi fa - 4 Anni 9 Mesi fa #32878 da Roberto70
Scusa tonki, ma siamo ancora a questo livello?

"Non lo dico per essere offensivo, è chiaramente un testo che invita a nozze chiunque cerchi di spiegare che gli ufo esistono."

ti ho postato un video dove si parla di carabinieri che devono compilare un modello dopo l avvistamento di un ufo dove ci sono immagini militari (ufficiali) esplicite (foto ufo nitidissime) e stiamo ancora parlando di" fantasmi"??

I COMPLOTTI esistono quando ci sono prove solide ed incontrovertibili altrimenti rimangono solo nella mente di chi non li puo' dimostrare
Ultima Modifica 4 Anni 9 Mesi fa da Roberto70.
I seguenti utenti hanno detto grazie : Sertes

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4 Anni 9 Mesi fa - 4 Anni 9 Mesi fa #32881 da Tonki
Malinteso.

Dico che è' un testo che essendo eclatante chiunque abbia a cuore la "disclosure" non può che sperare vero, volontariamente o meno. Ma è "troppo bello" per essere vero. Anzi, neppure troppo bello, date tutte le critiche che gli si possono fare. E' bella l'idea che ci raccontano del testo, che però non mi sembra regga la controprova una volta che si va a vedere cosa c'é realmente scritto dentro.

Ma poco importa in cosa credo o no, o quale sia la mia idea sugli ufo. Le critiche che ho avanzato potrebbe farle chiunque, sia esso un ufologo o un attivissimo. E' una mia impressione abbastanza imparziale, nei miei limiti. Come è una mia impressione che in generale non si indaghi a fondo, perché piace, e si è un po' ciechi sulle evidenti lacune o mancavolezze.

Non credo di aver dato l'idea di un negazionista. Sono critiche verso il libro, non verso altro. Insomma... da qualche parte ho pure scritto che di oggetti non identificati ne ho anche visti personalmente. Ma non ha niente a che vedere con questo libro.
Ultima Modifica 4 Anni 9 Mesi fa da Tonki.

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4 Anni 9 Mesi fa - 4 Anni 9 Mesi fa #32884 da Roberto70
Talpade, nel 1895, costrui’ un mezzo senza ALI che riusci’ a galleggiare nell’aria prima di “precipitare” (e pure di quello ti ho postato il video di un tg indiano che ne parla). Il mezzo e’ questo (un altro video)

(In inglese)


Mi spiegate perché ancora parlate di vimanika shastra non affidabile visto che Talpade ha dimostrato con il suo vimana che lo e’??
Gli scienziati del mainstream indiano (solo loro parlano di Talpade, chissà perché!) affermano che il mezzo non poteva volare e quindi e’ tutta una favola, peccato che ci sono le testimonianze del tempo con gli articoli dei giornali e Talpade e’ stato pure incarcerato per questo !
Inoltre il carburante impossibile (mercurio) e’ stato “usato” dalla nasa.. fate voi!

E se non vi dovesse bastare per capire l’insabbiamento, scrivete una email a

shachi_rairikar@hotmail.com

it.scribd.com/document/88971163/The-Indi...ience-of-Aeronautics

I COMPLOTTI esistono quando ci sono prove solide ed incontrovertibili altrimenti rimangono solo nella mente di chi non li puo' dimostrare
Ultima Modifica 4 Anni 9 Mesi fa da Roberto70.

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4 Anni 9 Mesi fa #32889 da Tonki

Mi spiegate perché ancora parlate di vimanika shastra non affidabile visto che Talpade ha dimostrato con il suo vimana che lo e’??


Dunque, sarà più schematico nei miei dubbi.

1) Ma come ha fatto a costruirlo grazie al vimanika shastra, considerato che nel 1895 siamo ancora in piena "tradizione orale segreta"?

Se la storia è vera, si sarà ispirato ai veda, ai purana, ad altro. Non al vimanika shastra. E quel poco di buono che c'é nel vimanika shastra, trallaltro, è laddove si ispira alla letteratura antica e non divaga tra le fantasie dell'autore. Bene: dire che ci si è ispirati ai veda non è dire che si è letto il vimanika shastra

Poi abbi pazienza.

2) Ma se in quel testo con semplici "materiali reperibili da chiunque" c'é scritto come costruire un vimana, perché non ne costruisci uno? Troppo complicato? Non c'é tempo?
Prova almeno a fare un ologramma, o una lega indistruttibile, un cristallo per sentire a distanza. Ci sono le dosi esatte con materiali ottenibili in uno zoo.
Perché non lo fa nessuno? Se c'é davvero scritto, perché non lo fa Baccarin?

Il massimo è affidarsi a un tizio ottocentesco che ha fatto galleggiare un qualcosa nell'aria qualche minuto ( e senza aver letto il vimanika shastra evidentemente, dato che non esisteva ancora )?

Io sto facendo come Biglino sia chiaro. Non mi si può dire che c'è scritto come fare un radar: lì c'é scritto che per creare uno specchio con certe funzioni o un altro con altre, devi mischiare A, con B, con C; fare questo e poi quello; etc. Che si provi allora, letteralmente.

Se la prova del nove non funziona, vuol dire che si stà attribuendo a questo testo contenuti che non ha, e origini che non ha, dandogli un alone di leggenda.

E infatti nessuno ha risposto a una sola delle mie critiche. Ne ripropongo tre, tra le tante:

"3) Voglio vedere, se esiste, il brevetto per quella lega o per le applicazioni ispirate al vimanika shastra, e capire in che modo da un miscuglio di materiali primitivi che non sono neppure metalli e/o altri elementi chimici si costruisce qualcosa. Perché in quegli intrugli, nel capitolo delle leghe/specchi/cristalli, c'è davvero di tutto.

4) E voglio vedere se queste idee le hanno davvero avute leggendo questo testo o, semmai, i purana, i veda, o altra letteratura tradizionale sicuramente antica. Un conto è dire che un idea è arrivata leggendo i VEDA, un conto che è arrivata leggendo il vimanika shastra. Altrimenti è come mischiare Aristotele e Dino Tinelli parlando della terra piatta.

5) E quanta astrazione poi hanno dovuto fare: perché un conto è dire, a caso, che l'idea di utilizzare il mercurio come propulsore è venuta leggendo uno di quei calderoni con sabbia ossa, urina, e altre amenità descritti nel vimanika shastra; un conto è dire che hanno provato uno di quei calderoni e ne è uscita una lega metallica o un combustibile migliore di quelli che abbiamo oggi. ( e ancora una volta: l'hanno letto li, o nei veda? ) "

Non mi sembrano critiche e richieste irrazionali.

Mi pare quasi che credere che le applicazioni tecniche nel vimanika shastra abbiano un corrispondente reale costruibile, sia come credere che la yhave è Dio. E' sbagliato essere imparziali con la bibbia e poi fare trattamenti di favore ad altri testi. Non mi importa se sul pulpito c'é un prete o Baccarin o qualun altro: non faccio atto di fede.

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4 Anni 9 Mesi fa #32891 da Roberto70
1) Ma come ha fatto a costruirlo grazie al vimanika shastra, considerato che nel 1895 siamo ancora in piena "tradizione orale segreta"?

Se io inserisco i link e tu non li apri e non approfondisci non è colpa mia :laugh:

But in the 19th century it was again brought into practiced by Swāmi Dayānand Saraswati and he started the scientific deciphering process of the Vedas. He had brought into light the forgotten Vimāna Vidyā existed during the Vedic period and explained the various technologies present in the Vedas in his book titled ‘Rig-Vedādic-Bhāshya-Bhumikā’ published in 1877.


Inoltre il vimanika shaastra è una parte dello yantra sarvasva

Aeronautics or Vaimaanika Shastra is a part of Yantra Sarvasva of Bharadwaja. This is also
known as Brihadvimaana Shastra. Vaimaanika shastra deals about aeronautics, including the
design of aircraft, the way they can be used for transportation and other applications, in
detail. The knowledge of aeronautics is described in Sanskrit in 100 sections, eight chapters,
500 principles and 3000 slokas. Great sage Bharadwaja explained the construction of
aircraft and way to fly it in air, on land, on water and use the same aircraft like a sub-marine.
He also described the construction of war planes and fighter aircraft.

Adesso faccio come i debunkers: vai e leggi c'e' scritto tutto :laugh:

I COMPLOTTI esistono quando ci sono prove solide ed incontrovertibili altrimenti rimangono solo nella mente di chi non li puo' dimostrare

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4 Anni 9 Mesi fa #32892 da Tonki

But in the 19th century it was again brought into practiced by Swāmi Dayānand Saraswati and he started the scientific deciphering process of the Vedas.


Ehm... Infatti parla dei Veda. Cosa centra il Vaimaanika shastra? Nulla.

He had brought into light the forgotten Vimāna Vidyā existed during the Vedic period and explained the various technologies present in the Vedas in his book titled ‘Rig-Vedādic-Bhāshya-Bhumikā’ published in 1877.


Capisco che faccia fico usare espressioni in sanscrito, ma il dimenticato "Vimana vidya" non esiste nei Veda. Scritto così sembra sia un libro tra i veda, mentre Vimāna Vidyā vuol dire soltanto "conoscenza ( vidya ) dei vimana".
Ergo ha scritto un libro intitolato ‘Rig-Vedādic-Bhāshya-Bhumikā’ sulla conoscenza dei vimana all'interno dei Veda.
Ancora una volta si parla dei Veda non del Vaimaanika shastra

Aeronautics or Vaimaanika Shastra is a part of Yantra Sarvasva of Bharadwaja. This is also
known as Brihadvimaana Shastra.


Yantra Sarvasva of Bharadwaja non esiste, non so dove lo immagini, o cosa voglia dire. E' inventato di sana pianta. Bharadwaja è uno dei sette saggi della notte dei tempi del mondo indiano.

Il tizio che ha scritto il Vaimaanika Shastra ci vorrebbe diredire che il Vaimaanika Shastra deriva da un testo più ampio che non esiste e nessuno ha mai visto e lo attribuisce persino a un personaggio mitologico del 2mila/tremila a.c., se non prima.

Bene: libero di credergli sulla parola, io non gli credo.

Brihadvimaana Shastra invece è semplicemente il titolo HINDI degli anni 50 del libro.

Vaimaanika shastra deals about aeronautics, including the
design of aircraft, the way they can be used for transportation and other applications, in
detail.


Certo, ma se è vero che c'é quella roba, rimando alle domande 2,3,4,5,6. E' tutto da dimostrare.

The knowledge of aeronautics is described in Sanskrit in 100 sections, eight chapters,
500 principles and 3000 slokas. Great sage Bharadwaja explained the construction of
aircraft and way to fly it in air, on land, on water and use the same aircraft like a sub-marine.
He also described the construction of war planes and fighter aircraft.


Se il grande saggio Bharadwaja parla di aereounautica in 100 sezioni, otto capitoli etc etc, lo fa nei purana e nel rigveda, dove non a caso è citato veramente. E' roba di più di duemila anni fa che non ha niente a che vedere con il Vaimaanika shastra. E comunque non è vero: si parla certamente di vimana e altro, ma non in quelle quantità.

Quindi alla luce delle nuove informazioni mi rispondo da solo:

1) Ma come ha fatto a costruirlo grazie al vimanika shastra, considerato che nel 1895 siamo ancora in piena "tradizione orale segreta"?


Non l'ha mai fatto. Si è ispirato ai Veda. Cosa, detto per inciso, sacrosanta. Infatti ho controllato ora, e ha provato a costruire quel coso semivolante perlopiù sulla base di alcuni mantra del rgveda, che è una parte dei veda: 2000 a.c circa. Ne ho anche letto qualcuno.

Insomma, secondo me ci prendono in giro approfittandosi del fatto che nessuno va ad indagare. Più che approfondisco più è una storia ridicola, che non stà in piedi. Non che abbia colpa nessuno qui: è il Baccarin di turno che dovrebbe controllare. Non vorrei dirlo, ma emerge grande disonestà intellettuale.

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4 Anni 9 Mesi fa - 4 Anni 9 Mesi fa #32893 da CharlieMike
@Tonki
Prendi tutto quello che scrivo e buttalo nella differenziata. :laugh:

Non conoscendo questi testi vado per ragionamento.
Tutti i testi antichi, specialmente se tramandati per via orale, non possono essere affidabili al 100%, poiché non siamo in grado di stabilirne con certezza la fonte.
Come insegna Biglino, tutto quello che possiamo fare e estrapolarne il significato dal contesto.
E il contesto ci dice che mediante l'unione di determinati materiali si ottengono determinati meccanismi, oggetti o energie.

Ora sebbene gli "ingredienti" sembrano uscire dal calderone di Maga Magò, la descrizione del risultato è decisamente anacronistica per quei testi e incredibilmente corrispondente a oggetti della nostra epoca.

Giusto per fare un esempio, la lista degli oggetti per costruire un RADAR è umoristica, ma come potevano descrivere a quel tempo le caratteristiche del RADAR la cui invenzione risale a metà del XX secolo?

Mi puoi dire che p.es. il Vimanika Shaastra è stato scritto da un medium, un ubriaco o un tossico in preda alle allucinazioni, ma sta di fatto che ha descritto cose impossibili per la sua epoca con una corrispondenza incredibile a scoperte della nostra epoca.

O ha avuto un culo incredibile oppure c'era qualcuno che quella tecnologia la conosceva.

OT
Non siamo imparziali con la bibbia e poi fare trattamenti di favore ad altri testi.
Anche li si fanno ragionamenti in base al contesto.
Quando leggi che il kavod di Yahwe arriva da una ben determinata direzione (e non da altre), fa un rumore assordante e che se ti ci trovi davanti ti uccide, ne deduci che si tratta di un oggetto tangibile, e non di una entità eterea.

Certo che se pretendi di costruire un carro, dipingerlo di azzurro e sperare che voli, ne hai da aspettare. (Non ce l'ho con te, Questo è un "tu" impersonale)

Fine OT


Vulgus vult decipi, ergo decipiatur.
Ultima Modifica 4 Anni 9 Mesi fa da CharlieMike.

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4 Anni 9 Mesi fa - 4 Anni 9 Mesi fa #32894 da CharlieMike

Tonki ha scritto: Insomma, secondo me ci prendono in giro approfittandosi del fatto che nessuno va ad indagare. Più che approfondisco più è una storia ridicola, che non stà in piedi. Non che abbia colpa nessuno qui: è il Baccarin di turno che dovrebbe controllare. Non vorrei dirlo, ma emerge grande disonestà intellettuale.


Ragazzi, vi state scannando su di un testo che, mea culpa :cry: , ho citato io da ignorante, e me ne prendo tutta la responsabilità.
Se il VS (così non sbaglio a scriverlo) è una bufala, lasciate perdere.
Ci sono altre centinaia di testi antichi indiani (dai titoli impronunciabili) a cui fare riferimento.


Vulgus vult decipi, ergo decipiatur.
Ultima Modifica 4 Anni 9 Mesi fa da CharlieMike.

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4 Anni 9 Mesi fa #32895 da Tonki

Ragazzi, vi state scannando su di un testo che, mea culpa :cry: , ho citato io da ignorante, e me ne prendo tutta la responsabilità.


Ma no, nessun scannamento e fai bene a citare tutto. Anche il mago otelma, ma poi deve reggere un controllo un minimo approfondito. Ed è una scusa per fargliene uno :hammer:

Poi di fronte a sta roba siamo tutti ignoranti, però un po' di spirito critico non guasta. Io indago perché tendo a non fidarmi mai totalmente dei conferenzieri, scrittori e via dicendo, se non entro certi limiti. Sono lsolo spunti di indagine.

Se il VS (così non sbaglio a scriverlo) è una bufala, lasciate perdere.
Ci sono altre centinaia di testi antichi indiani (dai titoli impronunciabili) a cui fare riferimento.


Esatto. E peraltro sicuramente veri. E infatti il tizio sopra che ha costuito il vimana cha dice abbia volato pochi minuti, l'ha fatto sulla base del rgveda.

Giusto per fare un esempio, la lista degli oggetti per costruire un RADAR è umoristica, ma come potevano descrivere a quel tempo le caratteristiche del RADAR la cui invenzione risale a metà del XX secolo?


Ma è una domanda legittima quando si legge il mahabarata o altri testi antichi e vi si trovano ordigni e poteri strabilianti.
Ma il VS è stato redatto nel 1900 e chi l'ha redatto, solo per il fatto di conoscere i riferimenti ai veda e il sanscrito stesso, conosceva anche i testi antichi. E nei testi antichi c'è roba che non abbiamo ancora inventato. Pertanto, chiunque in India con un po di cultura poteva immaginarsi un radar, vimana volanti, armi atomiche o altro: bastava leggere gli antenati.

O ha avuto un culo incredibile oppure c'era qualcuno che quella tecnologia la conosceva.


Come detto sopra la conosceva: è descritta nei veda, nei purana, etc. Poi, in ogni caso, esiste sempre la fantasia, come esistono i visionari.

Ora sebbene gli "ingredienti" sembrano uscire dal calderone di Maga Magò


Siccome da quel calderone fino a prova contraria non ci esce un radar, non diciamo che nel VS c'é scritto come costuire un radar. Tutto qui.

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4 Anni 9 Mesi fa - 4 Anni 9 Mesi fa #32897 da CharlieMike

Tonki ha scritto: Siccome da quel calderone fino a prova contraria non ci esce un radar, non diciamo che nel VS c'é scritto come costuire un radar. Tutto qui.

Sono d'accordo con te.
Tuttavia sarebbe interessante sapere perchè per costruire un oggetto, che ha un funzionamento uguale a quello di uno inventato solo pochi decenni fa, impossibile anche solo da immaginare 3000 anni fa, hanno descritto dei componenti che messi insieme al massimo fanno un minestrone.

Sono più che convinto che in quei testi ci siano le istruzioni per realizzare quei marchingegni, solo che chi le ha redatte non è il "progettista", e ha interpretato le istruzioni originali adattandole alle proprie conoscenze. Quindi un componente a lui sconosciuto sarebbe diventato, per similitudine, uno conosciuto.

Per fare un esempio dei giorni nostri.
Uno scrittore dell'800 potrebbe descrivere una scheda elettronica come una tavola con degli strani disegni (magici) sopra, con fissati sopra dei cubetti e cilindri multicolore.
Con questa descrizione sfido chiunque a costruire anche una semplice radio a transistor.

Se invece un Elohim avesse scritto le istruzioni per realizzare un kavod probabilmente noi saremmo in grado di replicarlo, in quanto i componenti descritti sarebbero coerenti.


Vulgus vult decipi, ergo decipiatur.
Ultima Modifica 4 Anni 9 Mesi fa da CharlieMike.

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4 Anni 9 Mesi fa #32911 da Sertes

charliemike ha scritto: Se il VS (così non sbaglio a scriverlo) è una bufala, lasciate perdere.

Proprio perchè non c'è alcuna indicazione che sia una bufala che è utile non lasciar perdere

Il libro esiste, quello che c'è scritto c'è scritto, e come tutti i temi controversi ha delle obiezioni.

L'obiezione più valida ha una sua logica ma risulta insostenibile: se la teoria è che è un testo di fantasia, perchè questa teoria sia vera occorrerebbe spiegare come mai l'autore non abbia deciso di scrivere un racconto di un personaggio, o un epopea, com'è accaduto in ogni altro caso conosciuto, ma abbia realizzato invece un manuale tecnico.
In quest'ottica solo la tremenda e sfacciata fortuna spiegherebbe come mai l'autore azzecca così tante tecnologie future, la maggior parte delle quali poi rivelatesi vere, descrive diete per i piloti, descrive tecniche di pilotaggio necessarie ad avere l'abilitazione al pilotaggio stesso, utilizzando i beni facilmente reperibili alla gente del luogo e dell'epoca.

Dall'altro lato abbiamo invece una teoria totalmente lineare secondo cui si tratta di indicazioni date dagli alieni che vivevano nel luogo a quell'epoca, tramandate dai sapienti, e poi scritte nei modi e nei termini che la gente umana dell'epoca poteva usufruire per servire i loro "dei" pilotando i viman. Le coincidenze e i fatti che collimano sono semplicemente troppi per liquidare la questione con il semplice caso.
I seguenti utenti hanno detto grazie : CharlieMike

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4 Anni 9 Mesi fa #32914 da Tonki

Proprio perchè non c'è alcuna indicazione che sia una bufala che è utile non lasciar perdere


Lasciar perdere è sempre eccessivo. Diciamo prendere con le pinze.
Ma non diciamo inesattezze: di indicazioni che sia una bufala ce ne sono innumerevoli, a partire dalle origini. E' che mi sembra si faccia finta di non vederle...

In quest'ottica solo la tremenda e sfacciata fortuna spiegherebbe come mai l'autore azzecca così tante tecnologie future,


Su questo punto invece io ripeto che non c'é scritto niente del genere. Le tecnologie future sono già esistenti nella mitica indiana di millenni prima. Alcune delle quali non ancora in nostro possesso. Più che di tecnologie future, direi che azzecca tecnologie mitiche passate. E se ci fosse un'eccezione o due, esiste la fantasia.

la maggior parte delle quali poi rivelatesi vere, descrive diete per i piloti, descrive tecniche di pilotaggio necessarie ad avere l'abilitazione al pilotaggio stesso, utilizzando i beni facilmente reperibili alla gente del luogo e dell'epoca.


E qui credo si sopravvaluti il testo perché non lo si è sfogliato. E in tal caso conviene solo leggerlo per conto proprio.
Altro esempio: la dieta dei piloti, non capisco che ci sia di speciale. Se - ammesso e non concesso - assomiglia veramente alla dieta di un attuale pilota dell'india air force, è perché siamo in India.
Ma credo sia una bufala, solo per il fatto che c'é scritto che ai piloti non è permesso mangiare carne.
I piloti sono vegetariani?

Dove guardo guardo, trovo incoerenze e zero corrispondenze con il mondo moderno laddove mi si racconta che ci sono.
Per il resto, detto tra noi, potrebbe essere stata l'indian air force a ispirarsi al testo semmai. Cosa che comunque dubito in quanto trovo strano che la dieta dei piloti sia vegetarian e che abbiano quelle strane regole sul latte di capra 3 mesi, latte di mucca altri 3, latte di bufala altri 3 e cosi via. Dubito debbano stare attenti alla luna piena e a conseguenze malevole e così via.

Di certo non c'é niente di universale per "piloti", se non il fatto che i piloti devono avere lo stomaco pieno. ( be, se sei un padre di famiglia di più, se sei un bramino di meno, se sei un asceta puoi mangiare quanto vuoi...) che regole sono?

L'unico motivo per cui si racconta che ci sono queste corrispondenze, è perché celo ha raccontato qualcuno e non siamo mai andati a verificare. Biglino perlomeno dice: andate e controllate. Chi cita questo testo si scorda di farlo. Mi domando perché.

è un testo di fantasia, perchè questa teoria sia vera occorrerebbe spiegare come mai l'autore non abbia deciso di scrivere un racconto di un personaggio, o un epopea, com'è accaduto in ogni altro caso conosciuto, ma abbia realizzato invece un manuale tecnico.


Potrebbe essere tante cose. Anche il mondo latino ha avuto testi attribuiti a Virgilio, Cicerone etc che in realtà non furono che imitazioni e falsi di autori ignoti. Ma perlomeno tentavano di imitare. Qui no: si vuol dire che è un testo antico, ma lo stile di "manuale" è unico nella storia dell'india, e ricalca i manuali europei in voga all'epoca. Il manuale tecnico è roba europea, dei colonizzatori: non esiste niente di simile nella letteratura indiana. Tocca quindi credere che sia un unicum di una storia letteraria millennaria e che peraltro, pur essendo unico, derivi però dal passato e magari da Sankara o altri che quando scrivevano lo facevano in modo totalmente diverso. Come si fa a chiudere gli occhi su tutto questo?

Ma se proprio vogliamo crederlo vero e quindi antico, nonostante tutto, ha ragione charliemike quando scrive:

"Sono più che convinto che in quei testi ci siano le istruzioni per realizzare quei marchingegni, solo che chi le ha redatte non è il "progettista", e ha interpretato le istruzioni originali adattandole alle proprie conoscenze. Quindi un componente a lui sconosciuto sarebbe diventato, per similitudine, uno conosciuto. "

Insomma, non diverso dal mio esempio dellla mummificazione come tentativo di ibernazione/stasi. Però allora smettiamo di dire che nel testo ci sono indicazioni veritiere e corrispondenti con le nostre conoscienze. Non ci sono. Ci sono flebili tentativi di imitare tecnologie forse viste altrove. O semplicemente lette altrove...( veda, ramayana etc )
E quella roba non vola e nessuno l'ha mai fatta volare, quindi smettiamo anche di dire che c'é scritto come far volare un vimana o come creare un radar o altro.

Vero o falso che sia, il valore che si da al testo grazie alla narrazione di Baccarin e altri va ridimenzionato. E di tanto.

Non voglio però essere ulteriormente insistente, per cui mi fermo qui a meno che non ci siano obbiezioni precise a qualcosa che ho scritto in questi post sul testo, specificatamente, se qualcuno vuole difenderlo nel merito. Ne ho approfittato per analizzare un pochino il testo, non voglio cambiare idea a nessuno.

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4 Anni 9 Mesi fa - 4 Anni 9 Mesi fa #32915 da Sertes

lo stile di "manuale" è unico nella storia dell'india, e ricalca i manuali europei in voga all'epoca. Il manuale tecnico è roba europea, dei colonizzatori: non esiste niente di simile nella letteratura indiana. Tocca quindi credere che sia un unicum di una storia letteraria millennaria e che peraltro, pur essendo unico, derivi però dal passato e magari da Sankara o altri che quando scrivevano lo facevano in modo totalmente diverso. Come si fa a chiudere gli occhi su tutto questo?

Appunto, visto che è un manuale tecnico, come si può anche solo supporre che sia un'invenzione letteraria, che avrebbe preso piuttosto la forma di un racconto con personaggi e storie?
Questa teoria non regge proprio

Bisogna partire dai fatti e costruire su di esse le teorie, non viceversa.
Ultima Modifica 4 Anni 9 Mesi fa da Sertes.

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4 Anni 9 Mesi fa #32922 da Tonki

Appunto, visto che è un manuale tecnico, come si può anche solo supporre che sia un'invenzione letteraria, che avrebbe preso piuttosto la forma di un racconto con personaggi e storie?
Questa teoria non regge proprio

Bisogna partire dai fatti e costruire su di esse le teorie, non viceversa.


Forse mi spiego male e non si capisce quale è il fatto e quale è la teoria correlata.

Fatto: è un "manuale tecnico" scritto da una persona con mentalità europea. Teoria: in quanto tale non è antico e non è indiano.

Spiegazione delle teoria:

Se fosse antico avrebbe la forma di un racconto/poesia/mantra/etc. come tutta la letteratura antica indiana tranne, quel testo li. Invece sembra ispirato a un bignami, o al manuale di sopravvivenza dei boy scout, non al rigveda.

Sembra un misto tra un trattato di alchimia medievale e un "testo tecnico".
E' un modo di pensare totalmente estraneo a una mentalità orientale. Vado oltre, infatti, e a me sembra scritto da un europeo, neppure da un indiano.

Ma il punto è che dato che non esistono frammenti, riferimenti o il minimo accenno a quel testo prima del ventesimo secolo, andrebbe dimostrato che è antico, non viceversa.
Non c'é la minima prova, e se c'é non è ancora stata presentata. L'onore della prova è dimostrare che è antico, non che è moderno. Non che la modernità sia difficile da dimostrare.

Ad esempio la lingua è sbagliata...

Per dire che è antico occorre credere sulla parola a chi l'ha pubblicato. Il quale dice di rifarsi a una tradizione millenaria orale che risale persino a Bharadwaja. Il quale è un saggio della notte dei tempi, uno di quelli che i Veda li ha composti. Quindi sarebbe un testo tramandato oralmente contemporaneo ai Veda.

E' poco credibile anzitutto perché è una storia assurda. Ma anche chiudendo un occhio, non è credibile per il semplice fatto che il Vaimanika Shastra non è scritto in lingua vedica e invece è stato messo su carta in sanscrito classico. Che è la differenza indicativamente tra lingua omerica e greco classico.

Ergo: non può essere così antico come vanta. E supponendo che un bramino di alta casta sia in grado di leggere e scrividere anche il vedico, evidentemente a scriverlo è stato qualcuno capace solo di usare il sanscrito classico. Non un bramino evidentemente: un europeo invece celo vedo bene.
Ma quale che sia la verità, solo per il fatto di essere scritto in sanscrito è successivo ai veda. E significa quindi almeno un migliaio di anni dopo Bharadwaja o molto di più, a seconda di quando si vuole datare i primi veda, cosa non chiara per gli accademici.

Capperi mi sembra di farlo apposta ad andare contro questo testo, ma a ogni osservazione esce fuori qualcosa che non torna. :blank:

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