Prossimo Pretesto

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6 Anni 2 Mesi fa - 6 Anni 2 Mesi fa #20920 da marocg
Risposta da marocg al topic Prossimo Pretesto
«A chi giova?»
E' appena iniziato un nuovo 11 Settembre.
Ricordo perfettamente quel giorno e che, come molti, abbiamo "bevuto" per diverso tempo la versione ufficiale.
Forse e' dovuto al fatto che con l'avanzare dell'eta' si sente l'esigenza di fare un bilancio della propria esistenza e degli avvenimenti piu' importanti che in qualche modo ci hanno condizionato.
Cio' che e' successo l'11 Settembre 2001 ha inciso in questo senso per farmi rimettere in discussione delle convinzioni acquisite in modo superficiale e quindi scoprire altre realta' inimmaginate dalla mia ingenuita'.
Non avere certezze e farmi qualche domanda in piu' senza fermarmi alle apparenze e' una difesa necessaria per contenere il numero delle fregature a livelli decenti, questo almeno e' il mio caso.
Poi devo ringraziare il mondo di internet e un po' di fortuna che mi ha permesso di approfondire argomenti ed esplorare alternative alle quali non avevo voluto prestare attenzione.
Ho scoperto casualmente l'esistenza di LC il giorno della mia iscrizione (21 Dic 2016)!.
D'accordo e' colpa mia, ho perso troppo tempo, eppure ho amato l'informatica per lavoro e per divertimento (Questo solo per dire che forse dovremmo fare TUTTI qualcosina in piu' per farci conoscere in rete).
L'esperienza di questi 2 anni mi ha permesso di constatare come nel nostro gruppo ci siano risorse di apprendimento enormi per l'apporto eterogeneo (se cosi' si piu' dire) e competenze.
Nel merito, da qualche anno aspetto questa data con il timore che possano ripetere qualcosa di simile a quel maledetto giorno del 2001.
Per me, niente di meglio che rivisitare i fatti in compagnia di Massimo con il suo ultimo lavoro:
Quiz 11 settembre
Visto d'un fiato, poi alla fine, con mia sorpresa, il buon YouTube mi ha proposto la visione di:
FAHRENHEIT 911 Il film di Michael Moor
Sicuramente molti qui gia' lo conoscono, io l'ho visto per la prima volta e lo propongo ora perche' tornero' a vederlo.
Se c'e' una cosa che ho imparato, e' quella di provare a collegare i fatti a "memorie" precedenti, assimilate.
Se c'e' una cosa che credo di aver imparato, e' la mancanza di fantasia degli "strateghi" delle guerre, con la riproposizione di sequenze vincenti (procedure) in circostanze simili.
Riconoscerle e' uno strumento in piu' per smascherare le intenzioni e tentare di leggere i fatti per quello che sono e chiamare le cose con il proprio nome.
«A chi giova?» e' uno degli interrogativi che il documentario spesso propone, buona visione.
Pubblicato il 9 set 2014
FAHRENHEIT 911, il documentario di Michael Moor sull'11 settembre. Una serie di fatti, interviste, denuncie, racconti di testimoni e di giornalisti, una massa di materiale che difficilmente avremmo avuto modo di vedere diversamente, attraverso l’informazione corrente.
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6 Anni 2 Mesi fa - 6 Anni 2 Mesi fa #20947 da marocg
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Che c'e' ancora da capire?
...
Imperialismo per principianti
12 Settembre, 2018 - Bye Bye Uncle Sam
byebyeunclesam.wordpress.com/2018/09/12/...mo-per-principianti/
Tutto sarà dimenticato?
Un gruppo di attivisti contro le guerre di aggressione ha realizzato in modo collettivo il video Tutto sarà dimenticato?, nel quadro del progetto “Verità contro le guerre”, in occasione del centesimo anniversario della fine della Prima guerra mondiale. Intanto la tragica situazione in Libia mette sotto gli occhi di tutti l’effetto standard degli interventi armati imperialisti, avviati e portati avanti grazie anche al carburante delle fake news: circoli viziosi di menzogne e omissioni che hanno coinvolto attori svariati.
“Tutto sarà dimenticato?” si riferisce alla storia recente, alle ultime aggressioni internazionali a partire dal 1991, provocate da fake news di guerra e causa di immani tragedie, rapidamente dimenticate.
L’Asse delle guerre (i paesi della Nato e i suoi stretti alleati mediorientali) è riuscito a neutralizzare gli sforzi di altri paesi e del movimento pacifista – negli ultimi anni decisamente minoritario quando non incapace di comprendere gli accadimenti -, e a procurarsi una durevole immunità, l’altro nome dell’impunità.
Le aggressioni belliche sulle quali è stata concentrata l’attenzione si riferiscono ai seguenti paesi: Libia, Iraq, Siria, Afghanistan, Yemen, Jugoslavia.
Ma non vengono dimenticate le destabilizzazioni, quelle tentate e quelle riuscite.
Pubblicato il 8 set 2018
P.S.: Non e' difficile capire che il terrorismo e' sempre stato tutto uguale e che nel tempo sono cambiati solo i nomi che li identificano.
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Gli USA minacciano Damasco: Oltre alle armi chimiche, Washington reagirà contro 'qualsiasi offensiva' su Idlib
Gli Stati Uniti aumentano il tono delle minacce contro la Siria e promettono una risposta a "qualsiasi offensiva" di Damasco nella provincia di Idlib.
"Non ce ne occuperemo solo noi, ma gli Stati Uniti e i nostri alleati, di tutti gli attacchi con armi chimiche, ma anche qualsiasi offensiva contro la città di Idlib", ha dichiarato l'ambasciatore Usa alle Nazioni Unite, Nikki Haley, in un'intervista ieri a Fox News.
"Noi non ci mettano alla prova di nuovo", ha avvertito la rappresentante USA, riferendosi al governo della Siria e dei suoi alleati, la Russia e l'Iran circa l'imminente offensiva contro l'ultima roccaforte dei terroristi nel nord-ovest della Siria.
In pratica, gli USA sono venuti allo scoperto. Gli avvertimenti sono solo un pretesto per evitare che Damasco liberi un territorio, oggi in mano ad Al Qaeda,. Liberata Idlib, la guerra in Siria finirebbe con una sconfitta per gli USA e i suoi alleati molto difficile da digerire, senza aver prodotto la caduta di Bashar al Assad.
Notizia del: 13/09/2018 - Fonte: Fox News
www.lantidiplomatico.it/dettnews-gli_usa...a_su_idlib/82_25378/
P.S.: Non e' difficile capire che stanno cercando disperatamente di salvare i 50.000 terroristi necessari per le loro sporche guerre.
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P.S.: Che c'e' ancora da capire?
Vorrei rassicurare Nikki Haley, se e' un problema di immagine, non c'e' alcuna fretta.
Forse anche Assad e Putin sono d'accordo.
... Poi alla fine, solo le armi ... della diplomazia!
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6 Anni 2 Mesi fa - 6 Anni 2 Mesi fa #21030 da marocg
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Per non dimenticare:
El Último Adiós (The Last Goodbye)
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La congressista USA Tulsi Gabbard accusa Trump e Pence di proteggere al Qaeda a Idlib
Tulsi Gabbard ha accusato l’amministrazione Trump di proteggere i terroristi di al Qaeda a Idlib. Secondo la deputata, questo equivale ad un tradimento contro il popolo americano e per le vittime degli attacchi di al Qaeda dell’11 settembre negli Stati Uniti.
Tulsi Gabbard. deputata al Congreso (HI-02) ha sfidato il Presidente Donald Trump e il Vice Presidente Pence con l’accusa di proteggere i terroristi di al Qaeda * a Idlib, Siria, mentre parlava alla Camera il 13 settembre.
“Due giorni fa, il Presidente e il Vice Presidente Trump Pence avevano recitato discorsi solenni commemorando le vittime degli attacchi dell’11 settembre, parlando di quanto siano addolorati circa le vittime di attacco di Al Qaeda per il nostro paese. Ma ora la loro posizione è di protggere dai 20.000 ai 40.000 membri di al Qaeda e di altre forze della jihad in Siria, mentre gli USA minacciano la Russia e l’Iran , con una risposta militare se questi osano attaccare i terroristi con l’offensiva su Idlib in Siria , ” ha sottolineato il deputato. Vedi: Youtube.com/Watch
Gabbard definisce l’attitudine di Trump, nel gestire il problema della protezione su Idlib, come niente di meno che “tradimento dei popolo americano” e, soprattutto, a tradimento per “le vittime di attacco di al Qaeda l’11 settembre e le loro famiglie.”
“Se il presidente, che è il comandante in capo, agisce come il fratello maggiore di al Qaeda e di altri jihadisti, dovrebbe essere condannato da tutti i membri del Congresso”, ha detto .
Mentre Damasco si prepara a lanciare una prima offensiva su Idlib, consideata l’ultima roccaforte del terrorismo in Siria, nella loro base, in base a alcune stime, si trovano fino a 70.000 militanti jihadisti, Washington continua a minacciare le forze del governo siriano e dei loro alleati cercando di fare pressione su di loro per abbandonare l’operazione .
Alla fine di agosto, il Consigliere per la Sicurezza Nazionale, John Bolton, ha espresso i suoi sospetti che il governo di Assad potrebbe ricorrere all’uso di armi chimiche a Idlib e aveva minacciato Damasco con una risposta “forte”.
Il governo siriano ha più volte sottolineato che ha distrutto le sue armi scorte chimiche e impianti di produzione di armi chimiche tra settembre 2013 e agosto 2014, sotto la supervisione dell’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche ( OPCW), che è stata verificata dal OPCW nel gennaio 2016.
Nel commentare la prossima offensiva nella provincia controllata dai terroristi, il presidente Trump ha scritto su Twitter il 3 settembre che “il presidente Bashar al-Assad non deve attaccare incautamente Provincia di Idlib.
Il 12 settembre, l’ambasciatore degli Stati Uniti presso le Nazioni Unite, Nikki Haley, ha accusato la Russia, l’Iran e la Siria di avere quello che ha definito un piano per “usare” armi chimiche in Siria.
“Quello che abbiamo detto ai siriani, i russi e gli iraniani era, beh, due volte li hanno avvertiti di non ad usare armi chimiche. Due volte le hanno usate, e due volte presidente Trump vi ha avvertito non testare ancora una volta , “ha dichiarato Haley in un’intervista a Fox News, riferendosi agli incidenti chimici a Khan Sheikhoun e Douma e successive attacchi missilistici contro le forze governative siriane per lo Stati Uniti ei suoi alleati.
Tuttavia, finora non sono state presentate prove che confermino il coinvolgimento di Damasco e dei suoi alleati negli incidenti. Inoltre, nessuna prova è stata presentata per sostenere l’affermazione che il governo siriano utilizzerà sostanze velenose nella regione.
Al contrario, il Ministero degli Affari Esteri della Siria e il Ministero della Difesa della Russia citano le prove che nella provincia di Idlib si sta coordinando una possibile provocazione chimica organizzata dai terroristi . È stato riferito che l’ONG degli Elemetti Bianchi aveva fatto entrare un grosso carico di sostanze velenose nei magazzini di Ahrar al-Sham a Idlib.
Nel frattempo, Damasco sta raccogliendo le forze per lanciare un attacco a Idlib, dove c’è la sede di Hayat Tahrir al-Sham *, un’organizzazione terroristica che comprende diversi gruppi guidati da Al-Nusra *, un gruppo associato di al Qaeda in Siria.
Da parte sua, la Russia sta tenendo colloqui sulla situazione nella regione con l’Iran e la Turchia, così come gli altri protagonisti in seno al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e nella piattaforma dei negoziati di Ginevra.
Set 16, 2018 - Fonte: Sputnik News - Traduzione: Alejandro Sanchez
www.controinformazione.info/la-congressi...re-al-qaeda-a-idlib/
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Il punto di Giulietto Chiesa: 17 anni di silenzi
Sono passati 17 anni da quel tragico 11 settembre e in questo lungo lasso di tempo nessuno degli interrogativi che gravano sulla versione ufficiale redatta dalla commissione governativa ha trovato risposta. Giulietto Chiesa ripercorre le domande più inquietanti su quanto accaduto quel giorno
Pubblicato il 10 set 2018 - PandoraTV
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P.S.: Per non dimenticare.
Non mi sento in ritardo perche' questa non vuole essere una commemorazione.
Non dimenticare senza rancore, senza desiderio di vendetta, o altri sentimenti che pure potrebbero essere giustificati dalla gravita' dei fatti.
Per me significa cercare di capire con la consapevolezza che i fatti epocali non sono casuali e che i fatti quotidiani e le immancabili strumentalizzazioni sono a volte relazionabili solo se non si perde la memoria.
Dato che il crollo delle torri e' ormai presente nella memoria collettiva, come accompagnamento alla canzone ho preferito questo video che consiglio di vedere interamente:
El Último Adiós (The Last Goodbye) - 4:36
Artistas interpretan la canción "El Último Adiós" en vivo, desde la Casa Blanca / Artists perform the song "The Last Goodbye" live from the White House.
Artisti eseguono la canzone "L 'ultimo addio" dal vivo, dalla Casa Bianca.
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6 Anni 2 Mesi fa #21060 da Nomit
Risposta da Nomit al topic Prossimo Pretesto
"quanto prima dovrà intervenire una coalizione di paesi a ripristinare un nuovo ordine di governo" - Benettazzo sul Venezuela

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6 Anni 1 Mese fa - 6 Anni 1 Mese fa #21073 da marocg
Risposta da marocg al topic Prossimo Pretesto
Ragioni umanitarie (humanitarian reasoning).
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Ma con tutto lo yogurt che c’è, c’era proprio bisogno di (xxxxxxx)?
Secondo me, no.
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Nomit:

"quanto prima dovrà intervenire una coalizione di paesi a ripristinare un nuovo ordine di governo" - Benettazzo sul Venezuela

Secondo me, se si deve parlare di crisi umanitaria, molto meglio intervenire a favore dello Yemen.
Magari mostrare una bella fialetta, stile Colin Powell, come quando avevavo gia' deciso di intervenire illegalmente per invadere l'Iraq.
Se i Paesi non allineati, per spirito di emulazione, iniziassero ad apprendere dalla storia, certe crisi umanitarie non ci sarebbero.
Poi se veramente si volesse risolvere il problema, basterebbe non appoggiare l'embargo criminale di U.S.A. & Coalitions, non e' necessario scomodare "opinion leader on economics and financial markets".
Per quanto riguarda la crisi migratoria in Venezuela è una grande fake news .
Per il Venezuela in piu' c'e' l'aggravante di chi specula facendo sparire i generi di prima necessita', che miracolosamente ricompaiono quando il colpo di stato riesce, vedi il Golpe cileno finanziato dagli Stati Uniti .
Se poi si vuole veramente sapere cosa e' stato fatto dal Venezuela in concreto per il popolo a partire dai piu' bisognosi, nel "dopo Chavez" (che poi non capisco perche' Benettazzo lo pronuncia alla francese), forse e' opportuno rivolgersi aldifuori del Mainstream ed altri megafoni collegati.
Per finire con te Nomit, ti sarei grato se oltre al link, fornissi 2 parole di commento (tanto per capire, a meno che che tu condivida in toto le argomentazioni di Benettazzo), grazie.
...
Ragioni umanitarie (humanitarian reasoning)
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La Norvegia non sapeva molto della Libia eppure ha contribuito a bombardarlo nel caos, secondo quanto riferito dal rapporto di stato
Un rapporto di stato norvegese afferma che i funzionari "avevano una conoscenza molto limitata" di ciò che stava accadendo in Libia, ma prontamente decisero di unirsi all'intervento guidato dagli Stati Uniti, trasformando la nazione un tempo prosperosa del Nord Africa in un focolaio terroristico.
La Norvegia si è affrettata ad aiutare i suoi alleati della NATO a battere la Libia con attacchi aerei nel 2011, senza capire cosa stava realmente accadendo sul terreno o le terribili conseguenze che l'intervento avrebbe potuto portare, ha concluso un nuovo rapporto statale. La commissione, presieduta dall'ex ministro degli Esteri Jan Petersen, ha rilevato che i politici di Oslo "avevano una conoscenza molto limitata della Libia" quando hanno trascinato la nazione nella campagna di bombardamenti condotta dagli Stati Uniti contro il governo libico.
"In tali situazioni, i responsabili delle decisioni si affidano spesso alle informazioni dei media e di altri paesi", afferma il rapporto.
Inoltre, la commissione afferma che non ci sono "fonti scritte" che indicano che, prima di schierare aerei da guerra contro la Libia, i funzionari norvegesi "hanno valutato il tipo di conflitto in cui la Norvegia stava prendendo parte".
L'attacco, soprannominato "Operazione Odyssey Dawn", aveva lo scopo di aiutare i ribelli armati contro il governo a spodestare il leader di lunga data Muammar Gheddafi e alla fine ha portato al suo brutale omicidio. Dopo l'assassinio di Gheddafi, la Libia scese rapidamente nella guerra civile e divenne un focolaio per il terrorismo. Il paese è ancora diviso tra fazioni in guerra.
La Norvegia aveva fornito sei caccia F-16 durante la campagna aerea. Secondo il rapporto, questi jet hanno effettuato 596 missioni di attacco tra marzo e luglio 2011, facendo cadere 588 bombe su obiettivi libici. Questo ammonta a circa il 10 percento di tutti gli attacchi della coalizione contro la Libia di quell'anno.
Nel 2011, molti in Norvegia pensavano che il paese stava entrando nella lotta contro Gheddafi "principalmente per ragioni umanitarie", ha detto Boas. "Gli altri giocatori chiave hanno visto oltre il ragionamento umanitario e sono stati fondamentalmente interessati al cambio di regime, sbarazzandosi di Gheddafi. Non penso che necessariamente tutti i politici norvegesi lo capissero davvero ".
(tradotto con google)
Pubblicato: 18 Set, 2018
www.rt.com/news/438683-norway-libya-war-report/
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Realtà inconciliabili: la Spagna di Aznar e i morti nella guerra in Iraq
La comparsa dell'ex presidente spagnolo Jose Maria Aznar martedì mattina, nella Commissione d'inchiesta sul presunto finanziamento irregolare del Partito popolare, ha portato alla curiosa descrizione di una Spagna nettamente diversa da quella registrata dallo spagnolo comune, media o gli organi giudiziari stessi
Le dichiarazioni dell'ex presidente sulla corruzione e il suo periodo a capo del governo hanno seminato indignazione e persino qualche dubbio sulla sua attitudine a percepire la realtà.
Nella Spagna che Aznar percepisce, ad esempio, il Partido Popular non è mai stato un partito corrotto; Poca preoccupazione per l'exmandatario che il Tribunale Nazionale accreditasse il finanziamento illegale del partito e la sua partecipazione alla trama Gürtel. Né gli sembra significativo che tutti i tesorieri del PP siano stati processati e molti di loro condannati. Per Aznar, la corruzione del PP è limitata, come ha affermato nella sessione parlamentare, a due casi specifici nella Comunità di Madrid.
(tradotto con google)
Pubblicato: 19 set 2018
actualidad.rt.com/actualidad/289104-real...a-aznar-muertos-irak
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P.S.: Ragioni umanitarie (humanitarian reasoning).
Sono sicuramente il prossimo pretesto per un intervento illegale in Venezuela, complice il Mainstream ed aggregati.
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Golpe permanente in Venezuela: Maduro denuncia nuovo piano per rovesciarlo
In Venezuela vige uno stato di golpe permanente. Le opposizioni a Maduro con il sostegno di Stati Uniti e Colombia, soffiano sul fuoco della violenza perché non riescono ad arrivare al potere per le vie canoniche di quel liberalismo che dicono di voler difendere.Evidentemente solo a parole.
A capo di questo tentativo golpista vi sarebbe Francisco Baez, generale in pensione che «si muove tra i Caraibi e Miami», e ha «l’intenzione di organizzare un colpo di Stato», ha denunciato Maduro.
Il presidente ha inoltre ricordato che le agenzie di intelligence venezuelane hanno già catturato un primo gruppo di persone coinvolte nei piani di golpe che «erano finanziati dalla Colombia e con contatti negli Stati Uniti».
Vista la situazione delicata, Maduro ha reso noto che sta valutando se recarsi o meno a New York per l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (ONU): «Voglio andare a New York (quartier generale delle Nazioni Unite), ma devo fare attenzione alla mia sicurezza».
Notizia del: 18/09/2018 - Fonte: RT
www.lantidiplomatico.it/dettnews-golpe_p...esciarlo/5694_25438/
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6 Anni 1 Mese fa #21074 da Nomit
Risposta da Nomit al topic Prossimo Pretesto

Se poi si vuole veramente sapere cosa e' stato fatto dal Venezuela in concreto per il popolo a partire dai piu' bisognosi, nel "dopo Chavez" (che poi non capisco perche' Benettazzo lo pronuncia alla francese), forse e' opportuno rivolgersi aldifuori del Mainstream ed altri megafoni collegati.
Per finire con te Nomit, ti sarei grato se oltre al link, fornissi 2 parole di commento (tanto per capire, a meno che che tu condivida in toto le argomentazioni di Benettazzo), grazie

In effetti avrei dovuto specificare meglio anche quello che dice Benettazzo: non ne sono sicuro, ma a mio parere, avendolo seguito per un periodo in passato, lui non sta appoggiando un eventuale intervento militare, ma sta solo interpretando gli umori del mondo finanziario e politico, tentando di prevedere quello che avverrà.
Io ovviamente sto con Maduro, o meglio, non "con Maduro", ma contro i suoi avversari anti-socialisti.

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6 Anni 1 Mese fa #21161 da marocg
Risposta da marocg al topic Prossimo Pretesto
Trent'anni fa Mandela era considerato un terrorista per il Congresso nordamericano e stava nella lista di sanzionati fino a poco tempo fa.
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Nicolas Maduro all'Onu: "Noi siamo gli eredi di Mandela. Lottiamo per la giustizia degli oppressi e non ci arrenderemo mai"
Il presidente del Venezuela, Nicolas Maduro, nel suo intervento alla 73 ° dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite (ONU) a New York, ha dichiarato che il suo Paese è vittima di un'aggressione permanente in campo economico, politico e mediatico, guidato dal governo degli Stati Uniti di Donald Trump. Nicolas Maduro ha duramente attaccato Trump, il quale si era "scagliato di nuovo contro il nobile popolo del Venezuela, sollevando la dottrina che fa 200 anni fondò il governo degli Stati Uniti (USA) ".
Il riferimento del Presidente venezuelano alla famigerata Dottrina Monroe è costante nel discorso di Maduro, il quale ha anche ribadito che il suo progetto di governo è autonomo, basato sulla democrazia e le richieste sociali," ma chiari e precisi interessi stranieri "vogliono fermare il corso di un progetto rivoluzionario". Sulle dichiarazioni del presidente Trump del giorno prima, il Presidente Maduro ha insistito sul fatto che il Venezuela è un paese molestato e aggredito, sottoposto per due anni a persecuzioni illegali per il diritto internazionale attraverso il blocco economico imposto dagli Stati Uniti. "Il Venezuela non può negoziare alcuna transazione internazionale attraverso il dollaro (...) è soggetto a una serie di sanzioni economiche, illegali e unilaterali", ha detto.
Maduro ha anche voluto ricordare Mandela. "Siamo stati testimoni dell'omaggio a Nelson Mandela. Parlare di Mandela è parlare di rivoluzione, ribellione alle ingiustizie. Si è cercato di raccontare un Mandela nuovo, un Mandela che non lottò. Mandela è coraggio, ribellione alle ingiustizie e agli oppressori. Noi siamo gli eredi di Nelson Mandela e i seguaci dei leader africani contro lo schiavismo. Quanto è cambiato questo mondo? Trent'anni fa Mandela era considerato un terrorista per il Congresso nordamericano e stava nella lista di sanzionati fino a poco tempo fa. Vi suona familiare vero? Nelson Mandela, il perseguitato, il terrorista. E oggi è una bandiera che abbracciamo con amore, coraggio. E' il simbolo di quello che si può ottenere con il coraggio e la ribellione."
Notizia del: 27/09/2018
www.lantidiplomatico.it/dettnews-nicolas...deremo_mai/82_25527/
P.S.:
Nomit:

Io ovviamente sto con Maduro, o meglio, non "con Maduro", ma contro i suoi avversari anti-socialisti.

Nel discorso alla ONU, Nicolás Maduro parla anche dei suoi avversari "anti-socialisti".
Ecco perche' io ovviamente sto con Maduro:
Discurso de Nicolás Maduro en la ONU

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6 Anni 1 Mese fa #21225 da marocg
Risposta da marocg al topic Prossimo Pretesto
Petro!
1-10-2018, data storica per Venezuela e per il mondo!
Avere una propria moneta, il Petro, e' la realizzazione del sogno di Chavez, oltre che una sfida allo strapotere americano con "US.$. dollar"
E' un atto veramente coraggioso da parte di Nicolás Maduro e del suo governo, credo che l'esperimento sara' seguito attentamente da chi auspica la sovranita' territoriale e l'indipendenza monetaria per lo sviluppo di relazioni "normali" per il proprio Paese.
Se prima faceva gola la piu' grande riserva mondiale del petrolio, ora e' l'intero "business" ad essere fuori controllo valutario.
Per questo penso che la crisi umanitaria (inventata dagli sponsors dell'Isis in M.O.), per autorizzare l'invasione del Venezuela tornera' ad occupare l'attenzione mediatica.
JfK, Rfk, Allende, Moro: i loro progetti, crudelmente frustrati, ancora gridano giustizia ...
Non mi resta che fare gli auguri a Maduro e al popolo venezuelano, ne avranno veramente bisogno.
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Pdte. Maduro oficializa uso del Petro en operaciones internacionales
Pdte. Maduro ufficializza l'uso del Petro nelle operazioni internazionali
El presidente de Venezuela, Nicolás Maduro, dio este lunes inicio a las operaciones criptomoneda el "Petro" como moneda digital en el mercado nacional e internacional con todos los avales correspondientes. Desde la sede de la Superintendencia Nacional de Criptoactivos, la cual fue inaugurada este lunes, Maduro destacó que esta criptomoneda tiene un plan de desarrollo de 10 años y tiene como propósito impulsar el intercambio comercial internacional y la economía de la nación suramericana. teleSUR
Il presidente del Venezuela, Nicolás Maduro, ha dato inizio questo lunedì alle operazioni di criptovaluta "Petro" come moneta digitale nel mercato nazionale e internazionale con tutte le garanzie corrispondenti. Dalla sede della Soprintendenza Nazionale dei "Criptoattivi", che è stata inaugurata questo lunedì, Maduro ha detto che questa criptovaluta ha un piano di sviluppo decennale e mira a incrementare il commercio internazionale e l'economia della nazione sudamericana. teleSUR
(Tradotto con Google)
Pubblicato il 1 ott 2018 - teleSUR tv
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P.S.: Extra bonus:
Chavez: Caso Libia y le habla a Europa

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6 Anni 1 Mese fa - 6 Anni 1 Mese fa #21285 da marocg
Risposta da marocg al topic Prossimo Pretesto
Victims.
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"Quest'anno il Nobel è andato invece a una accesa sostenitrice e ammiratrice di Israele, l’ex schiava del sesso dell’Isis, la yazida Nadia Murad".
www.ilfoglio.it/esteri/2018/10/05/news/i...r-noi-yazidi-217508/
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De esclava sexual del Estado Islámico al Nobel de la Paz: La historia de la refugiada Nadia Murad
Da schiava sessuale dello Stato islamico al Nobel per la Pace: La storia della rifugiata Nadia Murad
La activista yazidí, que sobrevivió a meses de cautiverio a manos del EI, fue galardonada con el prestigioso premio por sus esfuerzos para atajar la violencia sexual en los conflictos armados.
L'attivista yazida, sopravvissuta a mesi di prigionia per mano dell'IS, ha ricevuto il prestigioso riconoscimento per i suoi sforzi nel contrastare la violenza sessuale nei conflitti armati.
Nadia Murad, de 25 años, es una activista de los derechos humanos de origen yazidí, y sobreviviente de la esclavitud sexual a manos del grupo yihadista Estado Islámico en Irak. Ha utilizado su experiencia traumática, tras ser secuestrada, esclavizada y violada por combatientes del EI en Mosul en 2014, para convertirse en defensora del pueblo yazidí y de temas más amplios, como los derechos de los refugiados y las mujeres.
Nadia Murad, di 25 anni, è un'attivista per i diritti umani di origine yazidi e una sopravvissuta della schiavitù sessuale per mano del gruppo jihadista dello stato islamico in Iraq. Ha usato la sua esperienza traumatica, dopo essere stata rapita, ridotta in schiavitù e violentata dai combattenti dell'IS a Mosul nel 2014, per convertirsi in defensore del popolo yazidi e questioni più ampie, come i diritti dei rifugiati e delle donne.
Este viernes, Murad y el médico congoleño Denis Mukwege recibieron conjuntamente el premio Nobel de la Paz por sus "esfuerzos para acabar con el uso de la violencia sexual como un arma de guerra".
Questo venerdì, Murad e il dottore congolese Denis Mukwege hanno ricevuto congiuntamente il premio Nobel per la pace per i loro "sforzi volti a porre fine all'uso della violenza sessuale come arma di guerra".
Murad se ha convertido ahora en una voz global, usando su terrible experiencia para hacer campaña por la justicia para su pueblo y para que los actos cometidos por los yihadistas sean reconocidos internacionalmente como genocidio.
Murad è diventata ora una voce globale, usando la sua terribile esperienza per promuovere la giustizia per il suo popolo e per gli atti commessi dai jihadisti perche' siano riconosciuti internazionalmente come genocidio.
Junto con su amiga Lamia Haji Bashar, ambas ganadoras conjuntas del Premio Sájarov de derechos humanos de 2016, continúan la lucha por los 3.000 yazidíes que siguen desaparecidos, presuntamente en cautiverio.
Insieme alla sua amica Lamia Haji Bashar, entrambe vincitrici congiuntamente del Premio Sakharov per i diritti umani del 2016, continuano la lotta per i 3.000 Yazidi che sono ancora dispersi, presumibilmente in cattività.
Ella y los yazidíes han ganado un destacado defensor: la abogada y activista de derechos humanos Amal Clooney, quien también escribió el prólogo del libro de Murad 'The Last Girl' ('La última chica'), publicado en 2017.
Lei e gli yazidi hanno guadagnato un importante difensore: l'avvocata e attivista per i diritti umani Amal Clooney, che ha anche scritto il prologo del libro di Murad "L'ultima ragazza", pubblicato nel 2017.
(Tradotto con Google)
Pubblicato: 7 oct 2018
actualidad.rt.com/actualidad/291227-escl...obel-paz-nadia-murad
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P.S.: Nadia Murad raccontata da wikipedia :
Nell'agosto del 2014 Nadia era una studentessa di ventuno anni quando l'Isis giunse nel villaggio di Kocho, radunò la comunità yazida e uccise 600 persone, tra cui 6 fratelli di Nadia, e la rese schiava. Nadia diventò una delle più di 6,700 donne yazide fatte prigioniere dell'Isis in Iraq.[6] Venne portata come schiava nella città di Mosul dove fu picchiata, ustionata con mozziconi di sigarette e stuprata.
Nel novembre dello stesso anno riuscì a fuggire quando un soldato Isis si scordò di chiudere a chiave la porta dell'abitazione in cui si trovava.
Nadia trovò rifugio presso una famiglia della zona che l'aiutò a raggiungere il campo profughi di Duhok, nel nord dell'Iraq, e da lì Stoccarda, Germania.
Il 16 dicembre 2015 Nadia apparve presso il Consiglio di Sicurezza Onu per discutere, per la prima volta nella storia dell'organizzazione, di tratta di esseri umani e conflitti.
Come ambasciatrice Onu, Nadia partecipa attivamente ad iniziative per sensibilizzare sul tema della tratta di esseri umani e rifugiati.
Nadia Murad ha raggiunto comunità di rifugiati e sopravvissuti ascoltando le testimonianze delle vittime della tratta e del genocidio.
Riconoscimenti
5 gennaio 2016: viene candidata dal governo dell'Iraq al Premio Nobel per la Pace per il suo attivismo.
15 settembre 2016: è candidata al Premio Sakharov per la libertà d'espressione.
16 settembre 2016: diventa prima Ambasciatrice Onu per la dignità dei sopravvissuti alla tratta di esseri umani.
27 ottobre 2016: le viene assegnato, insieme a Lamiya Aji Bashar, il Premio Sakharov per la libertà di pensiero.
5 ottobre 2018: vince il Premio Nobel per la Pace.
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P.P.S.: A proposito di Riconoscimenti, ... quando si dice la combinazione ...:
Nel novembre dello stesso anno riuscì a fuggire quando un soldato Isis si scordò di chiudere a chiave la porta dell'abitazione in cui si trovava.
Poi, da settembre 2016, è prima Ambasciatrice Onu per la dignità dei sopravvissuti alla tratta di esseri umani.
E' sospetta la definizione che prima viveva in cattivita' (con lo Stato Islamico) e che ora non si renda conto di essere finita dalla padella alla brace (con gli sponsors dell'Isis), qui gatta ci cova .
Dopo l'incoronazione di Obama , un'altra farsa con il Nobel per la pace?
Inoltre, secondo l' Ambasciatrice U.S.A. all'Onu, Nikki Haley, l'organizzazione dei diritti umani non era una barzelletta ?
In ogni caso, si tratta di " Victims " di un sistema pericoloso che non sa riconoscere i propri errori:
actualidad.rt.com/actualidad/291203-gene...as-nucleares-vietnam
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6 Anni 1 Mese fa - 6 Anni 1 Mese fa #21451 da marocg
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Toxic Somalia
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Somalia: Al menos tres personas mueren en dos explosiones
Somalia: almeno tre persone muoiono in due esplosioni
Al menos tres personas han muerto este sábado tras dos explosiones presuntamente perpetradas por terroristas suicidas en la ciudad somalí de Baidoa, según informa Reuters citando a la Policía local.
Almeno tre persone sono morte questo sabato dopo due esplosioni presumibilmente perpetrate da terroristi suicidi nella città somala di Baidoa, secondo la Reuters, citando la polizia locale.
Las explosiones se registraron en dos restaurantes.
Le esplosioni sono state registrate in due ristoranti.
(Tradotto con Google)
Pubblicato: 13 ott 2018
actualidad.rt.com/actualidad/291943-tres...-explosiones-somalia
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SOMALIA, CON CHI STARE
"... A chi giovano questi terroristi se non al neocolonialismo? La War on terror non è forse la nuova evangelizzazione del continente africano? Se vogliamo rompere il silenzio sull’Africa diciamo di chi è veramente la colpa. Quale altra potenza conosciamo impegnata a destabilizzare l’Africa ed il mondo intero con il terrorismo?”
Un massiccio intervento Usa, accompagnato dall’ennesima irruzione militare etiopica pone fine a questa prospettiva di riscatto della nostra ex-colonia. Una ex-colonia depredata e il debito nei cui confronti l’Italia ha voluto pagare inondandola di massacri bellici e di rifiuti tossici con gli sporchi traffici tra servizi e mafie e signori della guerra locali. Rifiuti tossici, anche nucleari, sepolti sotto nuove strade e terreni agricoli che hanno causato devastanti morie di abitanti e bestiame. Ilaria Alpi e Miran Hovratin, miei colleghi, che scoprirono questi crimini, dai loro autori e complici furono poi eliminati. E la vergogna dell’impunità di questi bonzi delle nostre istituzioni persiste.
Ci fu poi la fase della demonizzazione dei somali con la campagna contro i “pirati”, tesa a liberare le acque territoriali somale da pescatori che ne traevano sostentamento per una popolazione in preda a carestie e denutrizione, per lasciare mano libera ai predatori delle flotte pescherecce delle compagnie del Nord del mondo.
Dalla sconfitta delle Corti Islamiche nacquero gli Al Shabaab. E siamo ai giorni nostri.
Oggi come oggi, gli Al Shabaab sono una forza di resistenza popolare a colonialismo, imperialismo, sguatteri africani corrotti e asserviti..
Forse qualcuno scoprirà che, invece, come i jihadisti sparsi qua e là dai globalizzatori di morte e distruzione, anche gli Shabaab non servono ad altro che a mantenere la Somalia nel caos Che anche di loro le fila le tirano i barbari. Però oggi è così che non ammazzano o seviziano civili somali, ma gli invasori e traditori del paese.
LUNEDÌ 31 LUGLIO 2017
fulviogrimaldi.blogspot.com/2017/07/somalia-con-chi-stare.html
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Pubblicato il 3 giu 2016 - Rai Fiction (1:42:14)
Ilaria Alpi L'ultimo viaggio
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Pubblicato il 10 mar 2018 - Rai 3 Blu Notte (2:00:21)
Carlo Lucarelli racconta Il caso di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, i retroscena e le indagini sulle inchieste nascoste.
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P.S.: Toxic Somalia
Pubblicato il 13 feb 2017 - Rai 3 (52:37)
Toxic Somalia, sulla pista di Ilaria Alpi - "Paul Moreira"
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P.P.S.: Lo smaltimento delle sostanze tossiche o radioattive e' la causa della destabilizzazione dei governi di qualche Paese (ritenuto idoneo come discarica) e quindi assoggettati a una permanente "finta guerra umanitaria".
"... Le potenze straniere per “ripulire” i loro territori dai rifiuti, molto spesso rendono malsana la terra altrui ".
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6 Anni 3 Settimane fa - 6 Anni 3 Settimane fa #21940 da marocg
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America 2.0., Maledette malelingue.
...
Mattis: Gli Stati Uniti continueranno a sostenere Riad nella guerra allo Yemen
Il Segretario alla Difesa statunitense, James Mattis, oggi, durante una conferenza stampa, ha parlato della riunione tenuta, ieri, in Bahrain, con il ministro degli esteri saudita, Adel al-Jubair, circa la misteriosa morte del giornalista saudita Jamal Khashoggi.
A questo proposito, ha spiegato che il ministro saudita era molto "collaborativo" non ha manifestato "alcuna riserva" per quanto riguarda l'indagine sulle circostanze che circondano la morte dell'editorialista per il quotidiano statunitense The Washington Post, critico convinto della monarchia Al Saud.
In questo contesto, Mattis, alla domanda se Washington avrebbe limitato il suo sostegno alla coalizione guidata da Riad, che dal 2015 ha scatenato una sanguinosa offensiva contro lo Yemen, ha risposto in questo modo: "Noi continueremo a sostenere la difesa del regno (arabo)" come ha reiterato anche ieri in un'altra circostanza.
Notizia del: 28/10/2018 - Fonte: Reuters
www.lantidiplomatico.it/dettnews-mattis_...allo_yemen/82_25878/
...
P.S.: America 2.0.
Non c'e' limite al peggio, se l'America di George Bush 1, con la prima guerra in Iraq del 1991, difendeva la ... democrazia.
E ancora, l'America nel 2003, difendendo la ... provetta di Powell, uccideva Saddam e milioni di civili.
Siamo quasi alla fine del 2018, l'America e i suoi complici (ufficialmente la coalizione internazionale, nella quale Arabia Saudita ha un ruolo importante), hanno finalmente capito la (propria) lezione!
Per il mondo, in Arabia Saudita un re (o meglio, un principe) non puo' essere "rivelato" come un dittatore sanguinario.
... E questo gia' e' un segno di una evoluzione, di una presa di coscienza.
E poi vogliamo comparare "l'invasione" del Kuwait da parte dell'Iraq del il 2 agosto 1990, con quello che succede in Yemen (... secondo Mattis) ?
E' una prova di maturita' da parte dell'America, l'Arabia Saudita e' rassicurata, non ci sara' un'altra invasione (... almeno per loro!).
... E (forse?) neppure ispezioni da parte dell'ONU per accertamenti ... , ... Maledette malelingue ...
Khashoggi stava per rivelare l'uso di armi chimiche in Yemen?
Il giornalista Jamal Khashoggi era sul punto di rivelare l'uso di armi chimiche da parte dell'Arabia Saudita in Yemen: sarebbe questa la causa del suo omicidio nel consolato saudita di Istanbul il 2 ottobre.
Lo riporta il Daily Express, che cita un accademico mediorientale, che non vuole essere nominato. «L'ho incontrato una settimana prima della morte. Era infelice e preoccupato» spiega. «Quando gli ho chiesto il motivo della preoccupazione, non aveva voglia di rispondere ma alla fine mi ha detto di aver ottenuto riscontri che l'Arabia Saudita ha usato armi chimiche» nello Yemen. «Ha spiegato che sperava di ottenere prove documentali».
La Gran Bretagna sapeva? - Il Daily Express torna all'attacco nell'edizione odierna e afferma che l'MI6, l'agenzia per lo spionaggio estero britannica, era a conoscenza del piano per uccidere Khashoggi da almeno tre settimane. I servizi di Londra avrebbero chiesto ai colleghi di Riad di rinunciare all'azione, ma non furono ascoltati.
Notizia del: 29.10.2018 - Daily Express

www.tio.ch/dal-mondo/attualita/1332604/k...i-chimiche-in-yemen-
...
Infine, anche i fatti di 11S sono stati rivisitati per l'occasione, "War on terror" e' terminata ...!
...
Americani e Sauditi assumono Al Qaeda per la guerra in Yemen
La Associated Press ha rivelato che la guerra sostenuta dagli Stati Uniti e guidata dai sauditi contro lo Yemen include l’uso di Al Qaeda come forza mercenaria contro i ribelli Houthi.
Ciò conferma la realtà di quello che, fin dal 2011 e con la complicità dei media occidentali, è stato ampiamente respinto dai politici occidentali come “complottismo”.
Articolo di Tony Cartalucci pubblicato su New Eastern Outlook il 22 agosto 2018

sakeritalia.it/medio-oriente/americani-e...-la-guerra-in-yemen/
...
Tutti questi accadimenti farebbero credere ... a una svolta epocale (o 2 pesi e 2 misure !), America 2.0.
P.P.S.: Maledette malelingue
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6 Anni 3 Settimane fa #21946 da peterpan3
Risposta da peterpan3 al topic Prossimo Pretesto
Ma dov'è la novità ? è da tre anni che i sauditi usano armi chimiche e biologiche in Yemen. Gli americani hanno pure ammesso di rifornirli costatemente di munizioni al fosforo. Eppure non gliene frega un bel niente a nessuno.
I sauditi hanno fatto di tutto per pompare il prezzo del petrolio, guerre, stragi di stato destabilizzazione di tutto il Medioriente e finalmente stanno riuscendoci. Ma ora il problema Yemen sta diventando davvero un grande problema per l'esercito di facciata Saudita. Continuano a subite batoste impressionanti da quattro morti di fame e sono obbligati ad aumentare costantemente gli stipendi dei mercenari e a dotarli di mezzi sempre più moderni e costosi.
Lo Yemen è una crisi che si risolverà solo con l'intervento americano, ma con il pericolo che l'Iran chiuda il Golfo Persico e i terminal petroliferi che smistano le estrazioni di Gawhar, Trump ha la scusa per lasciare le cose come stanno e continuare a vendere armi ai sauditi, di modo da tenersi buone le lobbi delle armi americane.

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6 Anni 3 Settimane fa #21954 da marocg
Risposta da marocg al topic Prossimo Pretesto
Rif.: peterpan3 - #21946 - 30/10/2018
Ciao peterpan3.
peterpan3:

Ma dov'è la novità ? è da tre anni che i sauditi usano armi chimiche e biologiche in Yemen. Gli americani hanno pure ammesso di rifornirli costatemente di munizioni al fosforo. Eppure non gliene frega un bel niente a nessuno.

Dov'è la novità?
E' proprio questo il punto!
Che novita' si sta aspettando?, ... che il popolo yemenita sia sterminato, per denunciare la situazione!
E Yemen e' solo uno degli esempi degli Stati presi di mira, guarda caso sempre da parte dell'impero e "compagni di merende".
Il problema e' che bisogna smettere di essere loro complici, abbagliati dalle loro "visioni" ripetute e amplificate dal Mainstream, senza reagire e/o protestare per questi crimini.
Il giochino dell'intervento umanitario usato dal 1990 in poi, non regge piu'.
Questo anche i cerebro-lesi lo capiscono, basta dirglielo:
Se era giustificato un intervento armato in Iraq (a favore del Kuwait), perche' non si invade l'Arabia Saudita (a favore dello Yemen)?
I pre-requisiti del pretesto per l'intervento con la coalizione sono gli stessi (dittatore, tiranno, mancanza di democrazia, crimini contro l'umanita', in piu' uso di armi chimiche, ecc, ecc.).
Evidentemente lo scopo dell'intervento non era umanitario, cosi' pure per tutti gli interventi successivi:
Ex Yugoslavia, Afghanistan, Iraq, Libia, Siria, Yemen.
Erano tanto umanitari che le decine di vittime (specchio per le allodole) sono diventate milioni di morti sotto bombardamenti che hanno distrutto completamente tutti quei Paesi attenzionati.
E' evidente che il ruolo di salvatori (o guardiani) del mondo che pretendevano di avere, ora ha perso totalmente di credibilita'.
Neppure importa che la gente comune ci creda, e' tanto vero che i primi a rendersi conto che questo ruolo e' ormai inflazionato, bruciato e quindi non piu' percorribile, sono proprio loro (U.S.A.) e che quindi hanno cambiato tattica.
Anche questa tattica non è una novità, ma e' una esigenza emersa dalla guerra in Siria, dove per l'annientamento dell'ISIS, principalmente da parte della Russia, gli U.S.A. con la loro presenza abusiva, hanno mostrato al mondo (loro malgrado) il proprio ruolo in difesa di terroristi, come Al-Qaeda e tutti gli altri nomi di comodo.
Immaginiamo ora una commemorazione dell'11S, con i parenti delle vittime e i rappresentanti dei governi U.S.A. dal 2001 in poi, pero' senza scorta e protezioni.
E la diffusione della notizia, questa volta novità:
"Americani e Sauditi assumono Al Qaeda per la guerra in Yemen".
Posso solo immaginare, l'espressione del viso di George Walker Bush ... prima di darsela a gambe, ... credo proprio che il numero delle vittime dell'11S potrebbe essere ritoccato, leggermente.
Tornando alla tattica, si tratta semplicemente di far combattere agli altri le proprie guerre, senza esporsi direttamente e maldestramente come in Siria.
Un esempio e' quello che sta avvenendo nelle "americhe" con la guerra degli Stati Uniti per appropriarsi del petrolio del Venezuela.
L'obiettivo e' chiaro e neppure nascosto di isolare il Venezuela da alleanze pericolose per l'impero:
Honduras, Ecuador, Argentina e Brasile, hanno ora ai propri vertici, referenti politici non piu' favorevoli alla rivoluzione bolivariana di Chavez e Maduro.
Se si sommano a Colombia, Peru' e Messico, gli Stati Uniti possono ora contare su una coalizione formidabile, maggioranza assoluta nella Organizzazione di Stati Americani (OEA), da sempre a presidenza pro U.S.A..
Qui mi fermo, perche' qualsiasi persona di buon senso, di fronte a tale pressione (le forze in campo e gli immancabili pretesti ...), dovrebbe preoccuparsi seriamente e trarre conclusioni responsabili per il futuro delle Nazioni e dell'umanita'.
P.S.: L'ultimo tassello e' il consolidamento della situazione in Brasile, con l'elezione di Bolsonaro.
Il seguente articolo e' indicativo della nuova strategia per prendere il potere piu' o meno legalmente, senza il clamore dovuto:
"Un premio": Bolsonaro quiere colocar al juez que condenó a Lula en el Ministerio de Justicia
"Un premio": Bolsonaro vuole mettere il giudice che ha condannato Lula al ministero della Giustizia
El magistrado Sergio Moro también podría ser ubicado en el Supremo Tribunal Federal de Brasil.
Il giudice Sergio Moro potrebbe anche essere collocato nel Tribunale federale supremo del Brasile.
Vale repasar que Sergio Moro fue el magistrado que condenó en primera instancia al expresidente del Partido de los Trabajadores (PT), Lula da Silva, a nueve años y seis meses de prisión por el escándalo de corrupción conocido como 'Lava Jato', donde se cree que se pedían sobornos a cambio de licitaciones de contratos de obras públicas, donde la principal empresa constructora implicada —en varios países de la región— es Odebrecht.
Vale la pena di ricordare che Sergio Moro è stato il magistrato che ha condannato in primo grado l'ex presidente del Partito dei lavoratori (PT), Lula da Silva, a nove anni e sei mesi di carcere per lo scandalo di corruzione noto come "Autolavaggio", dove ritiene che siano state richieste tangenti in cambio di appalti per opere pubbliche, in cui la principale società di costruzioni coinvolta - in diversi paesi della regione - è Odebrecht.
"El premio a la judicialización de la política"
"Il premio per la giudizializzazione della politica"
El abogado argentino Diego Hernán Dieguez Ontiveros es uno de los especialistas que sostiene que en América Latina hay una conspiración continental coordinada desde Washington para perseguir judicialmente a los dirigentes de centro izquierda que supieron gobernar sus países y todavía tienen chances electorales, cuya práctica es conocida como 'lawfare'. De hecho, Ontiveros colabora permanentemente con el equipo de letrados que defiende al ex mandatario de Ecuador, Rafael Correa, y al ex vicepresidente Jorge Glass, quienes enfrentan cargos en la Justicia local.
L'avvocato argentino Diego Hernán Dieguez Ontiveros è uno degli specialisti che sostiene che in America Latina c'è una cospirazione continentale coordinata da Washington per perseguire i leader di centro-sinistra che sapevano come governare i loro paesi e hanno ancora possibilità elettorali, la cui pratica è nota come 'guerra legalista'. Infatti, Ontiveros collabora stabilmente con il team legale che difende l'ex presidente dell'Ecuador, Rafael Correa, e l'ex vicepresidente Jorge Glass, che si trovano ad affrontare le accuse nel sistema giudiziario locale.
Consultado sobre la intención de Bolsonaro de colocar en un puesto de su Administración al magistrado que ordenó la prisión de Lula, el entrevistado considera: "No es casualidad este anuncio sobre el juez Moro. Es el coronario o el premio a un programa de judicialización de la política, sistemático. No solamente se desarrolló en Brasil; se desarrolla en Ecuador y en nuestro país —Argentina—, y tiene varios ejes".
Interrogato sull'intenzione di Bolsonaro di collocare il magistrato che ha ordinato la prigione di Lula in una posizione della sua amministrazione, l'intervistato ritiene: "Questo annuncio sul giudice Moro non è casuale, è il coronario o il premio per un programma di giudizializzazione della politica, sistematica. Non solo si è sviluppata in Brasile, si è sviluppata in Ecuador e nel nostro paese -Argentina-, e ha diversi assi ".
En esa línea, el docente de la Universidad del Salvador enumera: "Uno de ellos es la mediatización exacerbada de causas supuestas por corrupción. Algunas pueden ser ciertas, pero a mí me preocupan las que no son ciertas o las que exacerban la condena social, antes de la judicial". Para el académico, el 'lawfare' es "una guerra jurídica diseñada desde EE.UU. como estrategia de golpes blandos para menoscabar las democracias latinoamericanas".
In questo senso, l'insegnante dell'Università del Salvador elenca: "Uno di questi è la mediatizzazione esacerbata di presunti casi di corruzione, alcuni dei quali possono essere veri, ma sono preoccupato per quelli che non sono veri o che esacerbano la condanna sociale, davanti al giudice ". Per l'accademico, la "guerra legalista" è "una guerra legale progettata dagli Stati Uniti come strategia di colpi di stato per minare le democrazie latinoamericane".
Sobre ese punto, hace hincapié: "Para los programas que ellos tienen, de cooptación económica, social y cultural, la independencia judicial es un obstáculo. Entonces, necesitan jueces de las características de Moro, o Bonadío en Argentina, para que lleven adelante esta sucesión de tácticas, que forman parte de una estrategia generalizada".
Su questo punto, sottolinea: "Per i programmi che hanno, la cooptazione economica, sociale e culturale, l'indipendenza giudiziaria è un ostacolo, quindi hanno bisogno di giudici delle caratteristiche di Moro, o Bonadío in Argentina, per portare avanti questa successione di tattiche, che fanno parte di una strategia generalizzata ".
Según explica Ontiveros, las causas que implican a los dirigentes latinos tienen muchas coincidencias. Una de ellas es destacar la figura del arrepentido o delator, es decir, un implicado en las investigaciones que asume una presunta responsabilidad en los delitos adjudicados y luego comienza a incriminar a otros individuos, o mejor dicho, a dirigentes políticos, para conseguir beneficios en sus condenas.
Secondo Ontiveros, le cause che coinvolgono i leader Latini hanno molte coincidenze. Uno di questi è quello di evidenziare la figura del pentito o dell'informatore, cioè quella coinvolta nelle indagini che assume una presunta responsabilità nei reati giudicati e poi inizia a incriminare altri individui, o meglio i leader politici, per ottenere benefici nelle condanne.
En países como Argentina, por ejemplo, la autoincriminación está prohibida porque se entiende que puede ser parte de un modelo extorsivo y va en contra de las garantías del debido proceso. Sin embargo, los delatores fueron protagonistas en muchas investigaciones contra la expresidenta Cristina Kirchner, donde imputados acusaron a otros individuos.
In paesi come l'Argentina, ad esempio, l'autoincriminazione è proibita perché si comprende che può essere parte di un modello di estorsione e va contro le garanzie del giusto processo. Tuttavia, gli informatori sono stati protagonisti di molte indagini contro l'ex presidente Cristina Kirchner, dove gli imputati hanno accusato altri individui.
"El modelo que se está imponiendo, es el modelo negocial que tienen las fiscalías y el Ministerio Público estadounidense, es algo muy típico de allá", comenta el experto. Además, añade: "No tiene nada que ver con nuestros procesos de investigación. La figura del delator viola todos los principios constitucionales. Es otra de las claves del 'lawfare'".
"Il modello che si sta imponendo, è il modello di affari che hanno i Pubblici Ministeri e l'ufficio del procuratore degli Stati Uniti, è qualcosa di molto tipico lì", dice l'esperto. Inoltre, aggiunge: "Non ha nulla a che fare con i nostri processi investigativi, la figura dell'informatore viola tutti i principi costituzionali, è un'altra delle chiavi della 'guerra sporca legalista'".
Trasfondo económico
Contesto economico
Por otro lado, Ontiveros señala que el trasfondo de la cuestión sería modificar el modelo de negocios regional: "A Odebrecht la han reemplazado otras empresas para la obra pública en Latinoamérica, que precisamente no son brasileras. Llegaron compañías de EE.UU. y Europa a ocupar esos lugares, que dicen que son transparentes y que no van a cometer esa clase de ilícitos, pero es una forma de colonialismo de la nueva era. Siempre está el dinero detrás de todo esto, no hay una vocación de hacer Justicia".
D'altra parte, Ontiveros sottolinea che lo sfondo del problema sarebbe quello di modificare il modello di affari: "Odebrecht è stata sostituita da altre società per lavori pubblici in America Latina, che non sono esattamente brasiliane." Arrivano aziende dagli Stati Uniti e dall'Europa per occupare quei posti, dicono di essere trasparenti e di non commettere quel tipo di illecito, ma è una forma di colonialismo della nuova era. C'è sempre il denaro dietro a tutto questo, non c'è vocazione di fare giustizia".
Para continuar con su explicación, el conjuez de la Corte Suprema de la Provincia de Buenos Aires (Argentina) repasa que en la mayoría de estos casos regionales "no tienen ni siquiera la trasabilidad del dinero y ni existen cuentas bancarias". Al mismo tiempo, opina: "Aparecen datos que no pueden ser corroborados en la realidad, pero sirven para el desprestigio de un político particular".
Per continuare con la sua spiegazione, la Corte Suprema della Provincia di Buenos Aires (Argentina) ha esaminato che nella maggior parte di questi casi regionali "non hanno nemmeno la tracciabilità del denaro e non ci sono conti bancari". Allo stesso tempo, dice: "I dati appaiono che non possono essere corroborati nella realtà, ma servono a screditare un particolare politico".
Al finalizar, califica: "El 'lawfare' es la visibilización de lo que no se hace, lo que no es. Se muestra un espíritu de Justicia y equidad social sobre la intervención del Poder Judicial en asuntos del Ejecutivo, y eso es mentira". Y concluye: "En Italia, la mafia asesinaba jueces, y lo mejor que salió de eso fue Berlusconi. En Brasil, lo mejor que salió de Moro fue Bolsonaro. El 'lawfare' no es nada bueno".
Alla fine, qualifica: "La "guerra sporca legalista" è la visibilizzazione di ciò che non viene fatto, di ciò che non è. Si mostra uno spirito di giustizia e di equità sociale nell'intervento del potere giudiziario in materia di esecutivo, e questa è una bugia". E conclude: "In Italia, la mafia assassinava giudici, e la cosa migliore che ne è uscita fu Berlusconi, in Brasile, il meglio che è venuto fuori da Moro è stato Bolsonaro, e la "guerra sporca legalista" non è niente di buono".
Pubblicato: 30 oct 2018 - Leandro Lutzky
actualidad.rt.com/actualidad/293949-bols...ministerio-justicia´

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6 Anni 2 Settimane fa - 6 Anni 2 Settimane fa #22147 da marocg
Risposta da marocg al topic Prossimo Pretesto
L'arma dei flussi migratori.
L'errore piu' comune del bersaglio preferito del Mainstream e' di non ricordare che c'e' una guerra.
Certo e' difficile da acce(r/t)tare perche' non esiste la cultura e la materia e' in continua evoluzione.
Gli effetti collaterali della globalizzazione fanno si che nessuno si puo' piu' "chiamare fuori" e/o pensare che la cosa non ci riguarda, perche' in qualche misura contribuiamo alla riuscita di strategie "sottili", e' la dura legge del profitto.
..."per quanto noi ci crediamo assolti, siamo per sempre coinvolti" ... (scusa Faber).
Le regole che ci costringono nei nostri recinti sono sempre piu' asfissianti e non danno tregua al desiderio di normalita' che ci attanaglia ogniqualvolta il dubbio ci sfiora.
Purtroppo i confini sono marc(hi)ati ovunque e i fenomeni spontanei sono rimasti nei libri di storia, ma sarebbe meglio dire nelle favole pre-scolari.
Il "miraggio" e' un piatto servito freddo, perche' e' fredda la mente che ha partorito questo strumento di guerra per ingolosire le nuove transumanze.
Le strategie cambiano a seconda degli obiettivi, in perfetta sintonia con la guerra non convenzionale, traccianti nella notte che precede la tempesta, preludio del cambio climatico (2025).
Riconoscere un piano internazionale per destabilizzare una nazione e' roba da complottisti malati, soprattutto se il bersaglio e' il dittatore Nicolás Maduro.
Che poi siano Stati democratici (come Colombia, Brasile, ecc.) a favorire flussi migratori dal Venezuela non insospettisce nessuno, date le condizioni economiche di riferimento.
E' troppo faticoso mentalmente associare l'embargo (sembra una parola vuota) che ha messo in ginocchio interi popoli, con questa strategia dell'immigrazione, facile pretesto per poi denunciare una crisi umanitaria?
E' troppo faticoso mentalmente associare l'embargo CRIMINALE alla crisi umanitaria!
Soprattutto il Brasile di Temer si e' prestato al giochino di "Paese dei balocchi" per attirare venezuelani disperati con false promesse di diritti umanitari, informazioni manipolate ad arte come sempre, per legittimare nuove alleanze militari in difesa di interessi poderosi, ora con Bolsonaro.
Il Governo di Maduro si e' reso conto di questa nuova trappola e ha attuato contromisure con un piano di rientro per i propri connazionali, tra l'assordante silenzio dei media.
Cosi' come riconoscere un piano internazionale per destabilizzare l'Europa (con l'Italia in primis) con il flusso migratorio causato dalle guerre in Medioriente, e' roba da complottisti malati, soprattutto se si deve attribuire agli Stati Uniti e alla coalizione (i nostri stessi governanti!), il ruolo di destabilizzatore.
P.S.: Per complottisti malati il riferimento e':
www.telesurtv.net/el-canal/senal-en-vivo
Ultima Modifica 6 Anni 2 Settimane fa da marocg.

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6 Anni 2 Settimane fa #22220 da marocg
Risposta da marocg al topic Prossimo Pretesto
Mohamed Konare: Africa for World
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L’AFRICA PUÒ RISORGERE - parla Mohamed Konare, leader del movimento Panafricanista
In Africa conflitti e saccheggi non hanno mai visto la fine. Mohamed Konare, Leader del nascente Movimento Panafricanista, sta guidando gli africani verso una mobilitazione mondiale che potrebbe stravolgere gli equilibri di un sistema che ci coninvolge tutti, come inconsapevoli carnefici.
In questa intervista, concessa in esclusiva a Byoblu, Konare racconta della sua terra, da troppo tempo martoriata, e di popoli e tradizioni che si perdono nella notte dei tempi.
Come e perchè i giovani africani si mettono in viaggio verso l'Europa?Quale è il complicato scenario politico e quali i meccanismi economici che incatenano il continente nero?
Per Byoblu, intervista a cura di Eugenio Miccoli.
Pubblicato il 4 ago 2018 - byoblu
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Perché dovreste guardare la nuova intervista a Konare - Claudio Messora
Alle 21:15 di martedì 6 novembre è andata in onda sul canale Youtube Byoblu: "COME LA FRANCIA PIEGA L'AFRICA CON IL FRANCO CFA", con la partecipazione diretta di Mohamed Konare nella live chat del video.
Guarda la registrazione e diffondila
Pubblicato il 6 nov 2018 - byoblu
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La verità sul colonialismo francese in Africa come non l'avete mai sentita. Come Parigi controlla gli africani con il Franco CFA, con le banche centrali, con il commissariamento dei governi e con l'eliminazione fisica dei dissidenti. Un video che dovreste affrettarvi a vedere, prima che sia troppo tardi. Stasera, alle 21.15. Un'esclusiva Byoblu.
Pubblicato il 6 nov 2018 - byoblu Trasmesso in anteprima 5 ore fa
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P.S.: Mohamed Konare: Africa for World
Ricordo i tempi "rock" di USA FOR Africa .
Passata la sbornia, ho sorriso per la versione di Teo Mammuccari .
Fino a poche ore fa non sapevo dell'esistenza di Mohamed Konare, quindi mi immagino le sue difficolta' per divulgare queste informazioni.
Cosi' come pensavo che ci vorrebbero 10-100-1000 Thomas Sankara, penso ora lo stesso per Mohamed Konare.
Nella disgrazia per l'Italia dovuta al problema migratorio, e' una fortuna (oltre che un onore) conoscere una persona di questo "spessore" che possa farci capire importanti realta' occultate.
Aiutandolo a sopravvivere ci fara' aprire gli occhi per conoscere meglio noi stessi (i nostri padri colonizzatori) e i cugini d'oltralpe.
Messora dice: "Guarda la registrazione e diffondila".
Credo che si farebbe un buon servizio alla causa africana se si potesse fare una divulgazione "integrata" con supporti (tipo spezzoni video d'epoca), organizzati per i punti piu' importanti, multilingue,
perche' storie come queste sono un grido di dolore per il mondo intero.

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6 Anni 1 Settimana fa #22485 da marocg
Risposta da marocg al topic Prossimo Pretesto
L'ombelico del mondo.
L'attinia del paguro mi fa pensare che forse, l'ombelico del mondo e' Gerusalemme, ancora prima dell'annuncio ( e dei commenti ... ) di Trump di spostare l'ambasciata americana in Israele da Tel Aviv.
Tutto ruota intorno a Israele, alla sua accecata furia nel vedere nemici dappertutto, in perfetta simbiosi mutualistica con il paguro U.S.A..
Cosi' come si vogliono convincere i cerebrolesi che Afghanistan e Venezuela rappresentano una minaccia per gli Stati Uniti (?!), cosi' per Netanyahu e "fedeli", Palestina e Iran rappresentano una minaccia per Israele (?!).
Giova ricordare : Risoluzioni ONU violate da Israele dal 1947 al 2004 e oltre....
Giova ricordare quale fu il primo Paese ad essere visitato da Trump.
...
"Nel 2019, secondo una richiesta del Presidente Trump, inclusa nel bilancio dell’anno fiscale, Israele potrebbe ricevere un aumento del finanziamento annuale fornito dagli Stati Uniti. Tale aumento ammonterebbe a duecento milioni di dollari, per un totale di 3,3 miliardi. Tuttavia, la richiesta del budget in questione richiede l’approvazione del Congresso prima di essere finalizzata.
Risale alla fine del mandato del presidente Barack Obama, il memorandum d’intesa di 10 anni da 38 miliardi di dollari firmato tra Israele e Stati Uniti e di cui i 3,3 miliardi del 2019 sono una parte.
I fondi aggiuntivi investiti vengono ripartiti per fornire “assistenza atta a rafforzare la capacità di Israele di difendersi e mantenere il proprio vantaggio qualitativo in campo militare”.”.
ofcs.report/internazionale/stati-uniti-t...a-difesa-di-israele/
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"Senato Usa approva fondi su Iron Dome
Il Senato degli Stati Uniti approva all'unanimità risorse aggiuntive per finanziare il sistema missilistico difensivo di Israele. Messi a disposizione per Iron Dome 225 milioni di dollari".

Pubblicato il 2 ago 2014
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Israel publica un presunto video sobre su ataque al principal canal televisivo de Gaza
Israele pubblica un presunto video sul suo attacco al canale televisivo principale di Gaza
La Fuerzas de Defensa de Israel han publicado un video grabado desde el aire que mostraría la destrucción de la sede de Al Aqsa TV, el principal canal de televisión de Gaza.
Le Forze di Difesa Israeliane hanno pubblicato un video registrato "in rete" che mostrerebbe la distruzione del quartier generale di Al Aqsa TV, il principale canale televisivo di Gaza.
Esa ofensiva, que el movimiento palestino Hamás ha condenado como "una agresión flagrante contra el periodismo y las voces libres que se dedican a informar acerca de la realidad", formó parte de los ataques aéreos que la aviación israelí comenzó el pasado 11 de noviembre.
Quell'offensiva, che il movimento palestinese di Hamas ha condannato come "un'aggressione flagrante contro il giornalismo e le voci libere dedicate a denunciare la realtà", faceva parte degli attacchi aerei che l'aviazione israeliana aveva iniziato l'11 novembre.
Pubblicato: 13 nov 2018
actualidad.rt.com/actualidad/295523-isra...anal-television-gaza
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P.S.: Craxi e l'OLP: " La lotta armata dei palestinesi è legittima "
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Giova ricordare : Giulietto Chiesa: "Come previsto, Stati Uniti e Israele riaprono la guerra in Siria."
Giova inoltre non dimenticare l'ossessione di Israele, la presunta minaccia del suo nemico numero uno, l'Iran:
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Israele ringrazia gli USA per aver sostenuto pubblicamente il suo "diritto" di attaccare le forze filo-iraniane in Siria
"Israele non permetterà mai all'Iran e ai suoi rappresentanti terroristi in Siria e in Libano di mettere in pericolo il popolo e la sovranità di Israele", ha scritto mercoledì scorso sul suo account Twitter il direttore generale del ministero degli Esteri israeliano, Yuval Rotem.
"Israele, come tutte le nazioni, ha il diritto di difendere la propria sovranità, il che significa che continueremo a difendere il suo diritto di attaccare le milizie sostenute dall'Iran in Siria finché la minaccia esiste", aveva affermato Pompeo.
Notizia del: 12/10/2018
www.lantidiplomatico.it/dettnews-israele...e_in_siria/82_25700/
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P.P.S.: L'ombelico del mondo .

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6 Anni 4 Giorni fa - 6 Anni 4 Giorni fa #22620 da marocg
Risposta da marocg al topic Prossimo Pretesto
Vecchie e nuove "telecamere".
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Betlemme, una pizza avvelenata. Storie dalla Palestina occupata
"... I nemici in casa a volte sono sciocchi e basta una croce, una maglietta appena un po' scollata e quattro, proprio quattro parole di arabo perché si manifestino".
"... L'uomo non si scompone, scherza, dice che ha una bisnonna italiana ma non si ricorda di dove e comincia a parlarci, in un inglese peggiore del mio che è tutto dire ma ci capiamo, ci parla della sua attività commerciale e della sua vita a Betlemme.
Questo signore, finalmente, guardandosi intorno e vedendo che a tiro di voce siamo solo noi tre, ci confessa che lui "quelli" cioè i palestinesi musulmani, non li sopporta. Ci dice che si trova molto meglio con gli "altri".
Chi sono gli altri? è chiaro, sono gli occupanti!
Dunque il signore dice che lui fa affari con gli israeliani e che gli israeliani sono il suo mito. E per la verità usa più spesso il termine ebrei che non il termine israeliani, riferendosi comunque agli israeliani ebrei.
Allora chiedo cos'è che gli fa vedere gli israeliani come amici dopo tutto quello che fanno al suo (suo?) popolo? Ma lui non risponde alla mia domanda e invece mi mostra ciò che gli israeliani gli hanno dato: un documentino a sfondo rosa, con la sua foto e le scritte in ebraico, una specie di patente in formato elettronico e dice che con quello lui va ovunque, a Gerusalemme, a Tel Aviv, ovunque, perché lui è amico degli israeliani e loro ricompensano la sua amicizia con quel prezioso documento.
FORSE L'OCCUPAZIONE SI MANTIENE E MANTIENE LA SUA FEROCIA IMPUNITA anche grazie a questi personaggi. Lui è più sciocco, o più arrogante di altri nella sua sicurezza e quindi ha dimenticato la prudenza, esponendosi così per mostrarsi importante.
Eccolo il nemico in casa, eccolo! un ristoratore che ha anche negozi di souvenir ed altre attività commerciali e che, in nome del lurido denaro, quello che per il Cristo che porta al collo sarebbe solo lo sterco del demonio, si vende all'oppressore del suo popolo".
"... E voglio anche ricordare che tra poche ore nella Striscia di Gaza assediata si profila un'altra mattanza, e che intanto a Tel Aviv si manifesta a favore del nazista Lieberman che propone la soluzione finale per i palestinesi, e che arresti arbitrari e violenze di ogni genere in tante parti della Cisgiordania sono routine, mentre questo collaborazionista fa i soldi con gli assassini sionisti".
Betlemme, 15 novembre 2018 - Patrizia Cecconi
www.lantidiplomatico.it/dettnews-betlemm...a_occupata/82_26091/
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P.S.: Vecchie e nuove "telecamere".
Detto delle ... "vecchie", ho trovato in rete la versione globale, le nuove "Cámaras" ALPR (Automatic Licence Plate Recognition).
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"Las Cámaras ALPR, la Última Frontera de Control Social
Le camere dell'ALPR, l'ultima frontiera del controllo sociale
Nuestras calles y carreteras, se están llenado en todo el Mundo de unas sospechosas cámaras denominadas ALPR, su objetivo es vigilarle y saquearle, prepárese para esta perniciosa tecnología de vanguardia que nuestros gobiernos están adoptando a toda prisa.
Le nostre strade e autostrade, si stanno riempiendo in tutto il mondo con telecamere sospette chiamate ALPR, il cui obiettivo è quello di vigilarti e saccheggiarti, preparati per questa perniciosa tecnologia all'avanguardia che i nostri governi stanno adottando in tutta fretta.
Pubblicato il 13 nov 2018 - Mundo Desconocido
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Grazie a Patrizia Cecconi e JL (Jose Luis Camacho Espina).
Ultima Modifica 6 Anni 4 Giorni fa da marocg.

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5 Anni 11 Mesi fa #22758 da marocg
Risposta da marocg al topic Prossimo Pretesto
E' la somma che fa il totale.
L'elezione di Trump ha confermato che i partiti tradizionali sono in grande difficolta' nell'esprimere candidati credibili nelle alternanze alla guida politica del Paese.
Esattamente come successo da noi, dove "i populisti" hanno superato gli schieramenti che facevano riferimento a destra e sinistra dell'arco costituzionale.
La discesa nel campo repubblicano da parte di Trump ha permesso l'estensione addizionale alle illusioni di cambiamenti colorati dai democratici "yes we can".
Esattamente come allora, l'immancabile assicurazione di continuita' nel ruolo di potenza dominante, soprattutto in campo militare, come comprovato dai mega investimenti per la propria "difesa" (dall'immancabile dittatore di turno).
Esattamente come allora, la stessa musica, direbbe Morandi (Gianni), la stessa nota: RA-TA-TA-TA.
Quindi il prossimo pretesto non presenta variazioni nelle previsioni, solo riproposizioni di strategie collaudate, in attesa di "liberare" il proprio arsenale bellico, per mangiarsi il prossimo "bignè'".
Per l'ennesima volta, toccherebbe agli americani presentare il conto:
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"Quant'e'?"
"Si accomodi alla cassa".
...
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L’Arte della Guerra – Dal 1945 ad oggi 20-30 milioni gli uccisi dagli Usa.
Nel riassunto del suo ultimo documento strategico – 2018 National Defense Strategy of the United States of America (il cui testo integrale è segretato) – il Pentagono sostiene che «dopo la Seconda guerra mondiale gli Stati uniti e i loro alleati hanno instaurato un ordine internazionale libero e aperto per salvaguardare la libertà e i popoli dalla aggressione e coercizione», ma che «tale ordine viene ora minato dall’interno da Russia e Cina, le quali violano i principi e le regole dei rapporti internazionali».
Pubblicato il 21 nov 2018 - PandoraTV
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Gli Stati Uniti hanno speso 5,9 trilioni di dollari per le guerre in Medio Oriente e Asia dal 2001.
Il rapporto, del Watson Institute of International e Public Affairs della Brown University, rileva inoltre che oltre 480.000 persone sono morte come conseguenza diretta dei combattimenti. Oltre 244.000 civili sono stati uccisi. Altre 10 milioni di persone sono state sfollate a causa della violenza imperialista degli Stati Uniti.
Oltre ai soldi spesi dal Pentagono, Crawford sostiene che la relazione individua "la spesa legata alla guerra da parte del Dipartimento di Stato, la spesa per le cure dei veterani di guerra, l'interesse sul debito contratto per pagare le guerre, e la prevenzione e risposta al terrorismo da parte del Dipartimento per la Sicurezza Interna".
Notizia del: 23/11/2018 - Fonte: cnbc.com
www.lantidiplomatico.it/dettnews-gli_sta...a_dal_2001/82_26179/
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Quando le bombe cadevano come la pioggia e le bombe inesplose.
Obama ha descritto il Laos come la nazione al mondo più bombardata nella storia con una media di otto bombe ogni minuto durante la guerra del Vietnam tra il 1964 e il 1973, una quantità di bombe che supera tutte quelle usate durante la II guerra mondiale.
Gli USA fecero 580344 missioni sul Laos lanciando 260 milioni di bombe, che colpivano obiettivi nel nord e nel meridione per provare ad isolare le forze del Vietnam del Nord.
Gran parte di quanto sganciato era costituito da bombe a grappolo contro le persone e si stima che il 30% di quanto lanciato non sia scoppiato.
La commissione per il Monitoraggio delle mine e delle Munizioni a grappolo in Laos stima che dal 1964 siano state colpite circa 50 mila persone per gli ordigni lanciati dal cielo e che 29 mila siano i morti e 21 mila i feriti. La grande maggioranza sono civili.
Notizia del: 7 Settembre 2016
terresottovento.altervista.org/?p=14464
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Bombe inesplose, un pericolo sulle spiagge pugliesi.
Nel 2017 i nuclei Sminamento difesa antimezzi insidiosi della Marina militare, hanno rimosso circa 22mila residuati bellici tra mare, laghi e fiumi. E nella prima metà di quest’anno sono già oltre diecimila»
Notizia del: 29 Giugno 2018
www.lagazzettadelmezzogiorno.it/news/bar...piagge-pugliesi.html
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Mine antiuomo, la violenza subdola e ignorata che uccide 6.400 persone ogni anno.
Ogni anno muoiono migliaia di persone. Yemen, Siria, Ucraina, Afghanistan i paesi più colpiti. Il 92% delle vittime sono i civili.
Mine antiuomo: uccidono oltre 6400 persone l’anno.
Afghanistan: 45.000 persone hanno perso almeno un arto.
Notizia del: 04 aprile 2017 - MARTA RIZZO
www.repubblica.it/solidarieta/emergenza/..._ignorata-162163416/
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P.S.: Hiroshima e Nagasaki (Agosto 1945) .
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I grandi complotti della storia recente americana.
Alcune delle più famose e fondate ipotesi di complotto della storia americana e non solo...
- La storia è diversa dalle versioni ufficiali,chi controlla il passato, controlla il futuro.
- La vera faccia dell'America: i test nucleari segreti, il progetto MK-ultra, gli esperimenti e gli altri sporchi giochi della C.I.A.
- La storia segreta della C.I.A. I suoi legami col nazismo e la mafia. I complotti tesi a sopprimere sul nascere e occultare nuove tecnologie rivoluzionarie.
- L'epilogo della battaglia dell'inventore Newman contro chi vuol negare al mondo tecnologie rivoluzionarie a costo zero.
Pubblicato il 8 dic 2015
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P.P.S.: E' la somma che fa il totale .

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5 Anni 11 Mesi fa - 5 Anni 11 Mesi fa #22788 da marocg
Risposta da marocg al topic Prossimo Pretesto
Ci prendono per il naso.
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Ucraina, l'ennesima farsa di Poroshenko: il casus belli di Kerch per annullare le elezioni del marzo prossimo.
Il disastro economico dell'Ucraina si fa ogni giorno più grave così come l'impopolarità di Poroshenko, che sa benissimo di non poter vincere le prossime elezioni presidenziali previste per marzo. Cercando di distrarre milioni di ucraini ridotti al freddo e alla fame, Poroshenko ha deliberatamente messo in scena il casus belli di Kerch: il presidente ucraino ha immediatamente firmato un decreto per l'istituzione della legge marziale, decreto che attende ora la ratifica parlamentare.
Pur avendo chiamato alla mobilitazione generale, Poroshenko si è affrettato a specificare di non voler la guerra con Mosca. Tuttavia, se il decreto da lui firmato sarà ratificato dal parlamento, Poroshenko avrà la possibilità di sigillare le frontiere, di censurare completamente i media, di istituire il coprifuoco, di liquidare ogni compagine politica a lui potenzialmente ostile e di sospendere le elezioni.
Notizia del: 26/11/2018 - Maurizio Vezzosi
www.lantidiplomatico.it/dettnews-ucraina...o_prossimo/11_26201/
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P.S.: Ci prendono per il naso.
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La crisi della libertà di stampa in Usa dopo l’ 11 settembre.
Notizia del: 21 giugno 2013 - Filippo Benetti (tesi di laurea)
www.lsdi.it/2013/la-crisi-della-liberta-...dopo-l-11-settembre/
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Appena dopo l'inside job dell'11S, mi immagino l'ignaro popolo statunitense con il nasino all'insu' per scrutare il pericolo di una incursione aerea, conseguenza del bombardamento mediatico.
L'apripista Bush, campione delle restrizioni delle liberta' residue, ha terrorizzato i popoli di mezzo mondo con la pretesa di difendere gli U.S.A. da una "war on terror" che identificava via via i veri obiettivi di questo inganno globale.
La sua rielezione, dove "il tema dominante della campagna elettorale fu la politica estera, in particolare la guerra al terrorismo e la guerra d'Iraq", fu una formalita', il popolo abbasso' la testa, pur non avendo capito.
In realta' avrebbe dovuto abbassarla un po' di piu' (la testa) per identificare in basso la venuta dei pericoli (o provenienza di alcuni soggetti), tra le pieghe urbane sotterranee, "per raccogliere e smaltire lontano da insediamenti civili e/o produttivi le acque superficiali".
Chi invece non ha faticato a capire la lezione dell'apripista e' Poroshenko, persino la O.N.U. ha dovuto riconoscere la legittimita' della sua manovra, "yes man" a corollario, non c'e' pericolo per il torcicollo.
Ultima Modifica 5 Anni 11 Mesi fa da marocg.

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5 Anni 11 Mesi fa #22876 da marocg
Risposta da marocg al topic Prossimo Pretesto
Per 15 miliardi di dollari.
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Jamal Khashoggi, “un terribile errore”
Prima di tutto il reale motivo di questo assassinio.
In altri termini, come mai un Paese si è assunto il rischio di organizzare un sanguinoso crimine in un proprio consolato in un altro Stato per un semplice giornalista se pur critico del regime?
Ebbene Jamal Khashoggi, secondo fonti a lui vicine, stava indagando sull’uso di armi chimiche da parte dell’Arabia Saudita in Yemen.
Ahi ahi, questa è una tessera fondamentale del nostro puzzle.
Citando un suo amico, il tabloid britannico Sunday Express ha rivelato che Khashoggi stava per ottenere “prove documentali” per dimostrare l’uso di armi chimiche in Yemen.
Ma come, gli USA hanno annientato l’Iraq per il sospetto – rivelatosi poi una montatura – di armi chimiche, hanno sparato varie decine di missili Cruise contro la Siria per lo stesso sospetto – rivelatosi poi una montatura – e ora, se il loro alleato saudita le usa si girano dall’altra parte?
Una lectio magistralis di double standard, o doppia morale.
“L’ho incontrato una settimana prima della sua morte. Era infelice e preoccupato”, ha detto un accademico mediorientale che non desidera essere nominato. “Quando gli ho chiesto perché era preoccupato, non voleva rispondere, ma alla fine mi ha detto che stava ottenendo la prova che l’Arabia Saudita aveva usato armi chimiche”.
...
Ma c’è ancora dell’altro.
Come ho avuto modo di accennare nel mio precedente articolo, Jamal Khashoggi non era uno stinco di santo ed aveva forti legami con la CIA e con il Deep State; considerando le sue connessioni passate e presenti con la CIA e i legami della sua famiglia con Lockheed Martin e con l’establishment politico statunitense, non è del tutto peregrina l’ipotesi che la scomparsa di Khashoggi sia stata sfruttata dall’alleato a stelle e strisce per fare pressione sul governo saudita in seguito alla decisione di Riyadh di rinunciare al piano di acquisto del sistema THAAD di Lockheed.
Insomma è lecito supporre che l’omicidio di Khashoggi sia stato utilizzato dagli Stati Uniti per ragioni che hanno più a che fare con il complesso militar-industriale statunitense e con ragioni economiche, piuttosto che con la situazione dei diritti umani del Regno.
Sappiamo che c’era una scadenza del 30 Settembre per l’Arabia Saudita che si era impegnata ad acquistare 15 miliardi di dollari di prodotti da Lockheed Martin, principalmente il sistema di difesa aerea THAAD, che faceva parte di un più ampio accordo sulle armi che il presidente Trump ha promosso per oltre un anno – un affare da 110 miliardi di dollari di armi. È noto che Trump ha fatto della vendita di armi la pietra miliare della sua politica estera.
Ma ad un certo punto viene fuori che l’accordo non è ancora stato siglato. Ci sono delle lettere di intenti, certo, lettere di interesse che i Sauditi hanno inviato agli Stati Uniti e ai fabbricanti di armi statunitensi per quanto riguarda gli armamenti che avrebbero pianificato di acquistare in futuro. Tuttavia i Sauditi non hanno realmente ancora dato seguito alle loro precedenti lettere di intenti, in particolare nel caso di questo acquisto previsto di 15 miliardi, anzi, avevano accennato al fatto che avevano in programma di acquistare il sistema S-400 dalla Russia.
Apriti cielo!
Guarda caso tutti i Paesi che hanno in animo di acquistare il sistema antimissile russo più efficace ed economico di quello statunitense sono ora sotto schiaffo da parte dell’amministrazione USA: Turchia, India, Qatar, Cina e, appunto, Arabia Saudita.
Quella scadenza abbiamo visto essere il 30 Settembre, e cioè due giorni prima che Jamal Khashoggi entrasse nel consolato per non uscirne vivo.
Dei tempi piuttosto sospetti, non trovate?
Sarà pure che a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca…”
Notizia del: 29/11/2018 - Da Maschera e volto del potere, di Piero Cammerinesi.
byebyeunclesam.wordpress.com/2018/11/29/...un-terribile-errore/
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L'Arabia Saudita acquisterà i sistemi anti-missile THAAD dagli USA per 15 miliardi di dollari
Secondo questo nuovo accordo, gli Stati Uniti consegneranno all'Arabia Saudita 44 sistemi di difesa THAAD della società Lockheed Martin, ha informato ieri un portavoce del Dipartimento di Stato nordamericano, secondo quanto riferito oggi dall'agenzia britannica Reuters.
Il portavoce ha spiegato che l'accordo è stato raggiunto dopo le pressioni dell'amministrazione statunitense, che ha incluso una telefonata tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il re saudita Salman bin Abdulaziz Al Saud.
Come riportato da Reuters lo scorso ottobre, citando un funzionario saudita, Trump e il monarca del paese arabo avevano discusso la questione lo scorso settembre. La fonte ha detto che l'accordo sarà firmato entro la fine di quest'anno.
Con questo accordo che Washington e Riad stavano negoziando dal dicembre 2016, si cerca di sostenere l'Arabia Saudita di fronte a quelli che i funzionari degli Stati Uniti hanno definito la "crescente minaccia dei missili balistici da parte dell'Iran".
Washington continua a vendere armi a Riad, che le utilizza nella campagna di aggressione contro lo Yemen guidato dal marzo 2015. La situazione critica dei diritti umani e l'allarmante numero di morti tra i civili yemeniti seguenti agli attacchi di Riad e i suoi alleati arabi sono sempre stati largamente disapprovati da coloro che si oppongono alla vendita di armi americane alla famiglia reale degli Al- Saud.
Notizia del: 29/11/2018 - Fonte: Reuters
www.lantidiplomatico.it/dettnews-larabia...di_dollari/82_26249/
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P.S.: Per 15 miliardi di dollari.
Questa e' la cifra dell'accordo USA-Arabia Saudita, previsto dal 30 Settembre 2018.
Non c'e' dubbio che "Washington" ha saputo giocare la carta Khashoggi a proprio favore, se Riad ha accettato le condizioni americane ritenendole migliori del sistema S-400 dei russi!
A Putin (e forse anche a Erdogan), non resta che fare buon viso a "cattivo gioco" nel vertice del G20 .

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5 Anni 11 Mesi fa #23097 da marocg
Risposta da marocg al topic Prossimo Pretesto
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LA RUSSIA NON “SCHERZA” PIÙ CON L’OCCIDENTE: SI PREPARA ALLA GUERRA
4 dicembre 2018 - di Luciano Lago
L’impressione che si ricava dagli ultimi avvenimenti, in particolare dall’episodio accaduto nelle acque del Mar Nero fra le navi ucraine e quelle russe, è quella di un clima decisamente mutato nelle relazioni fra Russia e Occidente (USA-NATO-UE) e diventato di aperta ostilità e predisposizione al conflitto, costi quello che costi.
Questa impressione si deduce anche dai mutati atteggiamente dei massimi responsabili dei settori militari della Russia e, in particolare, dalle dure dichiarazioni del Ministro della Difesa, Sergej Shoigu, come da quelle del capo di Stato Maggiore Generale, Valery Gerasimov, che di fatto hanno oscurato lo stesso presidente Vladimir Putin che non è apparso sulla scena ed è rimasto in silenzio per circa tre giorni, dopo l’incidente nel Mar Nero.
Quando Putin è apparso ed ha fatto le sue dichiarazioni, gli osservatori hanno notato che, per la prima volta, Putin ha abbandonato i toni concilianti e di comprensione ed ha assunto una postura più dura e decisa: C’è stata un’“invasione”, ha detto Putin a una conferenza a Mosca, delle “acque territoriali russe”. Questa è stata ideata dal presidente ucraino Petro Poroshenko per aumentare le sue prospettive elettorali presidenziali per le elezioni interne e “per vendere sentimenti anti-russi” agli Stati Uniti e all’Unione Europea. Alla fine Putin ha concluso le sue dichiarazioni con una battuta sarcastica: “Se [gli ucraini] vogliono bambini per colazione, probabilmente li avranno”.
Il senso è quello di dire, qualunque cosa accada, per l’Occidente il colpevole è sempre la Russia, questo il caso dell’Ucraina, uno stato fallito in mano ad una junta neonazista che ha adottato lo stato di emergenza e che per la UE e gli USA ha sempre ragione. Il doppio standard di giudizio dell’Occidente si applica in questa crisi con il silenzio della UE e di Washington quando gli ucraini avevano sequestrato le navi da pesca russe nel mar di Azov, così come con l’assenso a tutte le provocazioni dell’Esercito ucraino fatte in violazione degli acccordi di Minsk. Non contano per l’Occidente le aperte incitazioni di autorità politiche ucraine a minare e far saltare il ponte realizzato in Crimea.
La Russia ha il diritto di difendersi e lo farà abbandonando la predisposizione alla diplomazia e al ricorso al diritto internazionale, sistemi che, con l’America di Trump, non contano nulla, vista la sua condotta volta a stracciare qualsiasi trattato già sottoscritto ed a calpestare ogni interesse altrui nel principio sbandierato del primatismo americano (“America the First”).
In Occidente prevale comunque l’isteria anti russa con la punta massima del Regno Unito che è arrivato ad affermare che la Russia è “una minaccia peggiore dell’ISIS“. Cosa si può rispondere ad affermazioni di questo tipo se non con la legge della forza.
Il dialogo con l’Ucraina e con l’Occidente ormai è chiuso. Avete voluto un clima di preguerra con gli schieramenti di truppe, di basi Nato e di missili sotto le frontiere russe, con la ulteriore provocazione di voler portare una flotta Nato nelle acque del mar di Azov, sembrano dire i responsabili russi. Bene adesso avrete quello che avete cercato fino ad oggi.
Finalmente la Russia sembra aver capito la reale natura di Washington e del gruppo di potere dei neocon che dirige la politica USA e ne decide le azioni. Sembra ormai chiaro che questi vogliono lo scontro con la Russia e magari il suo lento logoramento in conflitti regionali. Soltanto la regola della forza può far capire alla dirigenza di Washington che le conseguenze della politica bellicistica possono andare oltre i loro obiettivi e diventare un boomerang per l’America. Il messaggio bisogna farlo arrivare ai responsabili del mastodontico apparato militare/industriale USA che necessita di nuove guerre per alimentarsi.
I colpi sparati dalle navi dalle navi del FSB russo contro le imbarcazioni ucraine hanno un significato anche simbolico e dimostrano che si è rotto l’incantesimo del dialogo e della diplomazia, l’orso russo è uscito dal letargo e torna a far sentire il suo ruggito.
L’Occidente non può più pensare di calpestare gli interessi della Russia e rimanere impunito. Fine dei giochi.
www.controinformazione.info/la-russia-no...prepara-alla-guerra/
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Il Presidente Putin - documentario
Documentario sul Presidente Putin realizzato dall'emittente russa Rossiya1 - Versione italiana curata dai giornalisti Alessandro Banfi e Carlo Gorla
Pubblicato il 17 dic 2015
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P.S.: Il Presidente della Russia, Vladimir Putin e' all'ultimo mandato per sua stessa ammissione.
Ha ereditato il comando di una "missione impossibile" da un "ultimo colpo di coda" di Eltsin, forse nessuno si poteva aspettare che avrebbe visto di persona i risultati che ha contribuito a conseguire.
Si e' preso la storia, la violenta campagna mediatica antirussa degli ultimi anni lo incorona.
Non metterei la mia mano sul fuoco per nessuno, neppure per me stesso, pero' Putin mi sembra una delle persone piu' oneste tra i politici in circolazione.
E' una persona di fede e che ha valori importanti con i quali ha contribuito a sollevare il suo popolo, da quando ne e' alla guida, dopo lo sfascio dell'U.R.S.S. per il quale "gli U.S.A." hanno avuto un ruolo determinante.
(Sono convinto che George H.W. Bush senior ha orchestrato il colpo di Stato, indolore rapportato all'importanza del fatto, che ha portato al potere Eltsin e che ha permesso le "scorribande" del ventennio successivo degli yankees).
Allenato alla disciplina e alla fedelta', ha dovuto fare i conti con i "pesi massimi" della politica mondiale gia' schierati negli organigrammi delle alleanze quasi mai dichiarate nelle vere finalita'.
Per i comuni mortali, il contatto con i "camaleonti" a volte provoca un cortocircuito, da superare con la ricerca di equilibri, processi individuali dove a volte e' necessario rimettere in discussione parte delle proprie convinzioni.
Immagino la difficolta' per una figura pubblica, maggiori per un politico e per una carica istituzionale come quella ricoperta da Putin, co-protagonista nella fase post guerra fredda (e senza dubbio Putin ha cercato spesso di favorire i processi di pace, a cominciare dalla richiesta di adesione alla NATO).
Nella coscienza della "missione impossibile" questa fase (il cortocircuito), inevitabilmente, deve essere plasmata non potendola esternare per proteggere interessi piu' vasti, in attesa di probabilita' migliori ...
Ogni tanto mi diverto a rivedere dei film, pur sapendo che scopriro' nuove cose, finisco sempre per sorprendermi nel relazionare le informazioni con altre acquisite successivamente.
Mi chiedo se Putin, rivedendo alcune immagini della sua vita, tipo gli incontri con George w. Bush junior oppure con Tony Blair, abbia avuto la mia stessa impressione ..., col senno di poi e con altre informazioni acquisite successivamente, tipo la provetta di Colin Powell e le guerre successive in M.O..
Mi chiedo inoltre se l'attesa di probabilita' migliori a cui accennavo, e' arrivata a maturazione per la consapevolezza della forza del proprio esercito, ora alleato strategicamente con la nuova potenza emergente, la Cina di Xi Jinping.
...
P.P.S.: Non gioco più.

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5 Anni 11 Mesi fa - 5 Anni 11 Mesi fa #23252 da marocg
Risposta da marocg al topic Prossimo Pretesto
Il Totalitarismo rovesciato.
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Giulietto Chiesa: “Il mondo intero è suddito degli USA?”
Dopo l’arresto di Meng Wanzhou (direttrice finanziaria della Huawei, a Vancouver, su richiesta americana)
Pubblicato il 7 dic 2018 - PandoraTV
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P.S.: Il Totalitarismo rovesciato (0:48) .
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Il Totalitarismo rovesciato e la politica estera (37:18).
Pubblicato il 25 giu 2015 - Solange Manfredi
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P.P.S.: Intanto vorrei condividere nel thread questa ricostruzione degli eventi in Iraq e anche l'episodio/pretesto della guerra nella ex Yugoslavia.
Ho trovato interessante l'intera playlist, 9 video di questo argomento, il totalitarismo rovesciato:
www.youtube.com/playlist?list=PLpT0MghFO...C_QgokB9rKM7amqhxncp
Si puo' tentare di capire gli avvenimenti, solo se si viene informati adeguatamente dei meccanismi del potere e il racconto dei fatti da persone competenti e obiettive, sempre piu' rare.
La verita', quando viene a galla, e' quasi sempre troppo tardi, purtroppo, perche' le fonti ufficiali sono strumenti del potere economico che impone le proprie regole senza preoccuparsi delle persone e dei loro problemi.
C'e' solo la logica del profitto, il resto sono dettagli che tengono occupati quasi sempre "gli altri".
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5 Anni 11 Mesi fa #23553 da marocg
Risposta da marocg al topic Prossimo Pretesto
"Aisis" Isis.
Year: 1976, Artist: Bob Dylan, Album: Desire, Track: 2, Song : Isis.
In quegli anni (e anche un po' piu' tardi) ero un "patito" di Dylan, avevo tutti gli L.P. e per qualche tempo "Desire" e' stato il mio album preferito.
La traccia numero 7, Romance In Durango, l'ho ascoltata fino alla nausea, forse perche' incisa anche dal grande Fabrizio De André nell'album Rimini del 1978 (Avventura a Durango).
Curiosamente fu la prima canzone dell'album, Hurricane (la vicenda del pugile Rubin Carter, terzo posto nel ranking degli sfidanti al titolo dei pesi medi), a riscuotere successo a livello internazionale.
Nella cronaca del menestrello del rock, l’espressione "Oh My God (, they killed them all!)" non poteva di certo prevedere l'evoluzione estremista di “Allahu akbar” (che suggerisce il colpevole attraverso la rivendicazione).
Curiosamente piu' tardi, con la diffusione mediatica di "videomessaggi" Katz, quasi esclusivamente associati all’estremismo islamico, il nome Isis mi ricordava qualcosa che non riuscivo ad associare immediatamente, forse per via della pronuncia inglese.
Non che la traccia 2 sia particolarmente interessante per l'argomento, proprio per questo come un invito a desistere, noto la mancanza di indagini approfondite sulle responsabilita' di questa organizzazione eversiva.
Curiosamente, dopo "certi" fatti di cronaca, si attivano procedure con tecniche consolidate (es. ritrovamento di documenti in "loco") e l'immancabile rivendicazione (es. Isis) che scandisce la fine della vicenda.
Dovrebbe essere l'inizio delle indagini, invece ci si interroga sul significato delle espressioni, sulla correttezza delle traduzioni, sul senso delle religioni e allargato a una serie di immagini, suoni, sapori e sensazioni, e all’uso politico di Allahu akbar.
Dopo l'ennesima rivendicazione: Strasburgo, il killer è stato ucciso in un blitz delle forze speciali - LʼIsis rivendica: "Era un nostro soldato" .
"E' un soldato dello Stato islamico" che ha risposto alla richiesta di "colpire obiettivi della coalizione.
La pista di un attentato di matrice islamica era stata paventata dopo la testimonianza resa dal tassista costretto a trasportare Chekatt dal luogo dell'attentato fino a Neudorf. L'uomo aveva infatti raccontato che il killer aveva detto di aver ucciso per "vendicare i fratelli morti in Siria
"."
Non ho motivo di dubitare della bonta' della rivendicazione, visto che e' accettata senza problemi senza contestazioni.
Poi la guerra in Siria ha evidenziato i contrasti tra il dire e il fare nel combattere l'Isis, checché ne dica Rita Katz, la donna che dà la caccia ai terroristi attraverso il suo sito "Site".
Curiosamente, dopo che la "vittima sacrificale" e' stata data in pasto rapidamente alla pubblica opinione, con la parola magica Isis (ma anche Al-Qaeda o altro), cala il sipario.
P.S.: "Aisis" Dylan Isis Live 1976 .

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5 Anni 10 Mesi fa - 5 Anni 10 Mesi fa #23881 da marocg
Risposta da marocg al topic Prossimo Pretesto
La coalizione a guida automatica.
Trump annuncia con un twit che si ritira dalla Siria.
Trump annuncia con un twit che si ritira dalla Afghanistan.
Dalle risposte degli alleati, tramite mainstream, sembra che si sia consultato piu' con Tesla che con i principali capi di governo tradizionalmente coalizzati.
La preoccupazione di perdere il capo alla "Testa" della coalizione a guida U.S.A. non e' una notizia che si puo' ricondurre al solo cambio di una consonante.
Non che sia contrario all'uso della tecnologia in genere, pero' le preoccupazioni restano e non mi riferisco solo al traffico dei veicoli.
Ci sono "traffici" ben piu' importanti che dipendono, per conseguenza, da decisioni strategiche che hanno sempre avuto la necessita' di un avallo internazionale per essere portate a compimento.
Avvenimenti epocali tipo 11S 2001, hanno richiesto il supporto e sempre per conseguenza il coinvolgimento della comunita' internazionale per autorizzare risposte che "normalmemnte" dovrebbero essere considerate crimini.
Le coalizioni sono state lo strumento per disattivare la popolazione mondiale, autorizzando superpoteri a un gruppo di persone, in nome di valori da condividere ad ogni costo, in ogni luogo e con la pretesa di durare ... .
Gli Stati (alleati) che hanno sempre aderito alle varie coalizioni, coinvolti piu' o meno direttamente, hanno sempre avuto bisogno l'uno dell'altro per sostenersi, sempre fedeli alla guida.
Sono tutti sulla stessa barca e ci rimarranno, hai voglia a dire "si ritira".
Il plebescito per ogni "skripal" e' sempre dietro l'angolo, la NATO non mollera' la presa sulla Ucraina, Venezuela, Iran ecc., ecc. .
Il responsabile della amministrazione americana che dichiara di smarcarsi dalle responsabilita' della prima e dell'ultima guerra post 11S, non e' credibile.
Il mantenimento di tutte le sanzioni economiche criminali lo conferma se proprio ce ne fosse bisogno.
Di sicuro il Pentagono (CIA) e la NATO proseguiranno la loro "folle" corsa, hanno e avranno sempre meno bisogno del pilota, forse questo e' il senso dei tempi (twit).
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5 Anni 10 Mesi fa - 5 Anni 10 Mesi fa #24297 da marocg
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Un mondo di muri!
Chissa' perche', a sentirsi perennemente minacciati, sono sempre e solo loro:
Stati Uniti d'America e Israele.
Dopo la fine del regno di Manitù e delle "promesse" del generale Yahwèh , evidentemente le terre devono essere difese dalle "minacce" degli indigeni. ... (?).
Sono alleati e I motivi della loro alleanza sono vari :
"Ufficialmente si parla di «ideali comuni», ma in realtà c’è dell’altro.
In primo luogo riguardano la volontà degli USA di avere un alleato strategico, e filo-occidentale, in Medio Oriente, una sorta di «eccezione» in un territorio storicamente ostile. Sono in molti però a sostenere l’esatto contrario e cioè che sia stato proprio il sostegno a Tel Aviv a causare e intensificare i conflitti tra Stati Uniti e popolazione araba.
Il secondo motivo è stato sviscerato dallo scrittore Edward Tivnan nel suo libro «The Lobby». L’autore sostiene infatti che la principale causa dell’allenza risieda nell’esistenza di una potentissima lobby ebraica con un fortissimo potere politico negli USA, considerando soprattutto il fatto che queste organizzazioni, non solo hanno stretti rapporti con il partito nazionalista ebraico, ma garantiscono finanziamenti alle forze politiche americane. Alcuni esempi? Nel 1996 le organizzazioni ebraiche hanno contribuito per più del 50% ai fondi utilizzati dal Presidente Bill Clinton durante la campagna elettorale.
Secondo Tvnav inoltre la lobby ebraica ha il potere di influenzare le nomine al Congresso e all’Esecutivo".
C'e' un aspetto fondamentale che lega indissolubilmente i due Paesi, si tratta delle vicende che hanno portato ai fatti dell'11 Settembre 2001 e che sono stati utilizzati a pretesto per giustificare le invasioni, prima in Afghanistan e poi in Iraq, Libia e Siria.
Le mie conclusioni sono rafforzate dalla pubblicazione di un lavoro fatto dai membri di un panel nel paperback 9/11 Unmasked di Christopher Bollyn, nella seguente presentazione di Giulietto Chiesa:
Un punto di vista essenziale sull'11 settembre
Stati Uniti d'America e Israele (USraele) hanno in comune una grande passione e non e' precisamente l’opportunità di costruire ponti, come vorrebbero far credere ogni qualvolta intervengono alla guida di coalizioni internazionali per "esportare democrazia", bensi' di innalzare muri!
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Le immagini aeree del muro già esistente fra Usa e Messico
E' stata una delle promesse che hanno fatto vincere le elezioni a Donald Trump: costruire un muro di 1600 km lungo il confine con il Messico per tenere fuori gli immigrati irregolari, da lui definiti "criminali" e "stupratori". Ma di fatto già oggi esistono lunghi tratti della frontiera in cui i due paesi sono fisicamente separati da barriere per impedire lo sconfinamento di trafficanti di droga e migranti.
Su poco più di 3000 km di confine, le barriere già esistenti si estendono lungo 1100 km. Buona parte di questa separazione, detta "Secure Fence", è stata costruita sulla base di una legge passata nel 2006 sotto la presidenza di George W. Bush. Non si tratta di un muro di cemento vero e proprio, ma di un sistema di recinzioni metalliche, in molti punti alte fino a sei metri e profonde 2 metri. Ecco come la barriera attuale appare in un filmato realizzato con un drone.
Pubblicato il 26 gen 2017 - askanews
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Trump afrontará barreras legales si declara una emergencia nacional para construir el muro
El presidente de EE.UU. no descarta utilizar sus facultades especiales para asegurar el financiamiento gubernamental del muro en la frontera con México.
Además, para llevar a cabo esa promesa electoral tendría el Gobierno estadounidense que expropiar los terrenos privados que colindan con una gran parte de la frontera con México, y ese proceso podría llevar años de batallas legales con los terratenientes locales.
Trump affronterà barriere legali se dichiarerà un'emergenza nazionale per costruire il muro
Il presidente degli Stati Uniti non esclude l'utilizzo dei suoi poteri speciali per garantire il finanziamento pubblico del muro al confine con il Messico.
Inoltre, per realizzare questa promessa elettorale, il governo degli Stati Uniti dovrebbe espropriare le terre private che delimitano gran parte del confine con il Messico, e questo processo potrebbe richiedere anni di battaglie legali con i proprietari terrieri locali.
Pubblicato: 8 gen 2019
actualidad.rt.com/actualidad/301332-trum...o-obstaculos-legales
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Israele e il muro al confine col Libano
Un muro difensivo, per ora, di 11 chilometri alla frontiera nord di Israele contro le minacce degli Hezbollah.
Il Muro, alto 9 metri - ha precisato lo stesso ufficiale - ha lo scopo di "proteggere le popolazioni israeliane a ridosso del confine e di evitare infiltrazioni in Israele. "Noi - ha detto indicando vari villaggi libanesi al di là della frontiera, ad un passo dalla base - prendiamo molto sul serio le minacce di Hezbollah". Poi ha ammonito: "qualunque delle loro forze provi ad infiltrarsi nel nostro territorio, non tornerà indietro viva".
06.09.2018 - di Ansa
www.laregione.ch/estero/estero/1319399/i...l-confine-col-libano
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La vita dei palestinesi si scontra con il muro costruito da Israele
Dal 2002 Israele ha cominciato a costruire una barriera di separazione in Cisgiordania. Dei 764 chilometri di muro pianificati, ne sono stati costruiti 570. La barriera è stata costruita quasi interamente sulle terre palestinesi e ha un impatto molto forte sulla vita delle persone: ogni giorno migliaia di palestinesi sono costretti a fare lunghe file ai checkpoint controllati dall’esercito israeliano per andare a lavorare in Israele.
“Con la costruzione del muro non possiamo più accedere ai nostri terreni. Tutto quello che avevamo ci è stato rubato. Piangiamo ma nessuno vede le nostre lacrime”, dice Umm Judah, docente palestinese in pensione.
Un mondo di muri è una serie del giornale brasiliano Folha de S. Paulo sulle barriere costruite per chiudere i confini, fermare i migranti o nascondere la povertà. Nel 2001 ne esistevano 17, oggi sono 70.
28 febbraio 2018
www.internazionale.it/video/2018/02/28/muro-israele-palestina
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P.S.: Un mondo di muri! ( Eppure John Kennedy le cose giuste le aveva dette... )
Immagini di un mondo che evocava speranze, poi La lunga notte dell’Europa: la caduta del Muro di Berlino .
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Perché nel mondo si costruiscono sempre più muri:
Un video della Thomson Reuters Foundation spiega perché costruire muri è inutile.
P.P.S.: Ho il sospetto che l'umanita' sia "costretta" a guardare dall'altra parte ...della luna! .
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