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I fondali duplicati nelle foto lunari
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Diciamo che al massimo le foto che hai postato possono suggerire dei sospetti, ma non sono certo una pistola fumante.
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- DanieleSpace
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L'esame delle foto dell'Apollo-15 dimostra chiaramente che le montagne sullo sfondo sono così grandi e distanti da poter essere viste senza cambiare il loro aspetto da una miriade di punti di vista con o senza il LEM in primo piano [1 e 2]. Le montagne sopra sono il Fronte appenninico a sinistra e il Delta del Hadley a destra di ogni foto [3]
Questa è la fallacia logica della "petitio principii". Cioè Crotti avanza la tesi (per altro già nota) che i fondali delle foto di Apollo, potrebbero essere finti poiché in alcuni casi non mostrano alcun effetto di prospettiva. Tu prendi proprio le foto di Apollo che noi contestiamo e le usi come prova per dire: "ma no ti sbagli, lo vedi che è normale che non ci sia distorsione prospettica ?"
Cito: "In logica, la definizione latina petitio principii ("petizione di principio" o "risposta con la premessa") indica un ragionamento fallace nel quale la proposizione che deve essere provata è supposta implicitamente o esplicitamente nelle premesse."
Una teoria del complotto è ridicola solo quando sono ridicoli i suoi moventi.
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- kamiokande
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Non esistono domande idiote, esistono solo risposte idiote ... comunque la Hasselblad data camera era una macchina fotografica, quindi niente video. I video li facevano o attraverso una TV camera che trasmetteva un segnale televisivo in diretta,
oppure con delle cineprese con nastri da 16mm.
"La stampa è morta" (Egon Spengler - Ghostbuster)
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- jonasmehler46
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è reale penso foto reali
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Vorrei capire come sia stato possibiile illuminare una zona enorme di quel tipo con "un fresnel"..
A proposito
Qui ci sono gli 8 minuti di piano sequenza dell'ASCENT STAGE di Apollo 15.
Dal suolo lunare a salire. Dal minimo dettaglio al suolo (primi frame) alla visione delle enormi distese lunari in quota (ultimi frame).
Quanto doveva essere grande quello "studio" per conservare quel livello di dettaglio per tutta la sequenza? Io dico che doveva essere grande IN SCALA 1:1.
Ancora dell'idea che sia stato fatto in uno studio?
Dimenticavo
Ovviamente si può prendere un qualsiasi frame dell'ascent e farlo combaciare al bacio con altri materiali di qualsiasi tipo. Cartografie, Lidar, Kaguya, LROC, Pan Cam etc...
E' sempre possibile che mentano tutti e in realta' stiano costruendo una Luna che non esiste per parare il culo alla NASA..voglio dire, oramai le ho lette tutte
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Prendiamo appunto l'Hadley. Sito dell'allunaggio di Apollo 15.
L'Hadley crater è un'area visibile anche da telescopio, perché vastissima e ben esposta:
Questa è un'immagine ottenuta da un normale telescopio Meade 10" LX200 Schmidt-Cassegrain, fotografato con una modesta Olympus Camedia:
Questa invece è un'altra immagine ottenuta dall'ente Spaziale Europeo (ESA), con la sonda SMART-1, in orbita lunare sino al 2006, quando è stata fatta precipitare sul suolo lunare:
Questa è ottenuta da un'altro privato, sempre con un telescopio (14-inch telescope; f/22; industrial video CCD camera.) :
Ancora un altro privato, con il suo telescopio:
Questa è un'immagine ottenuta dal Lunar Orbiter 4, nel 1967:
Questa è una mappa con curve di elevazione elaborata su dati della Pan Camera di Apollo 15, 1975:
Questa è una DEM ottenuta da SELENE, stessa area:
Questa è una DEM ottenuta da dati di Apollo 15, stessa area:
Questa è una comparazione fra una inquadratura delle tante, effettutate nell'eva di Apollo 15, comparata con la DEM di SELENE.
La sequenza dell'ascent di Apollo 15:
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Quanto doveva essere grande quello "studio" per conservare quel livello di dettaglio per tutta la sequenza? Io dico che doveva essere grande IN SCALA 1:1.
Ancora dell'idea che sia stato fatto in uno studio?
Dimenticavo
Ovviamente si può prendere un qualsiasi frame dell'ascent e farlo combaciare al bacio con altri materiali di qualsiasi tipo. Cartografie, Lidar, Kaguya, LROC, Pan Cam etc...
E' sempre possibile che mentano tutti e in realta' stiano costruendo una Luna che non esiste per parare il culo alla NASA..voglio dire, oramai le ho lette tutte
Non c'è bisogno di ricreare niente in studio. Bastava spedire una sonda automatica sulla luna e poi farla ripartire con una telecamera che riprendesse il lift-off. Nessuno ha mai negato che questo fosse fattibile e che sia stato fatto.
Si tratta di argomenti già affrontati più volte nel forum
Credo in ogni caso che siamo decisamente off topic rispetto all'argomento del thread.
"A mezzanotte in punto i poliziotti fanno il loro solito lavoro,
metton le manette intorno ai polsi a quelli che ne sanno più di loro"
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Bel modellino, sembra vero...!!! Di certo era più facile costruirne uno a quel tempo che mandare gente sulla Luna...!!! A quel prezzo poi...è stato un vero affare...!!! Ooh...c'è ancora gente che crede ai filmati della NASA...!!!
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In questa lunghissima discussione da pag. 4 trovi tutto.
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Ciao! Guarda, non vorrei essere scortese, anche perchè ti sei sbattuto per postare foto e filmati a sostegno della tua tesi (ho visto anche il tuo secondo intervento), ma l'argomento di questo topic sono i fondali duplicati (o presunti tali); se vuoi aprire un topic per parlare di quello che hai postato, basta chiedere a Redazione (che è Mazzucco).Non per altro, ma altrimenti il topic rischia di finire nella solita guerra santa Moonhoaxer vs Debunkers, dove si parte da un argomento di discussione ben preciso e poi si va alla deriva con cose che, seppur interessanti, non c'azzeccano nulla con l'argomento del topic.Wenck ha scritto: Se le foto sono reali quella e' la Luna. Oppure uno studio all'aperto ( dove? )
Vorrei capire come sia stato possibiile illuminare una zona enorme di quel tipo con "un fresnel"..
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Dal suolo lunare a salire. Dal minimo dettaglio al suolo (primi frame) alla visione delle enormi distese lunari in quota (ultimi frame).
Quanto doveva essere grande quello "studio" per conservare quel livello di dettaglio per tutta la sequenza? Io dico che doveva essere grande IN SCALA 1:1.
Ancora dell'idea che sia stato fatto in uno studio?
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Ovviamente si può prendere un qualsiasi frame dell'ascent e farlo combaciare al bacio con altri materiali di qualsiasi tipo. Cartografie, Lidar, Kaguya, LROC, Pan Cam etc...
E' sempre possibile che mentano tutti e in realta' stiano costruendo una Luna che non esiste per parare il culo alla NASA..voglio dire, oramai le ho lette tutte
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finzi78 ha scritto:
Quanto doveva essere grande quello "studio" per conservare quel livello di dettaglio per tutta la sequenza? Io dico che doveva essere grande IN SCALA 1:1.
Ancora dell'idea che sia stato fatto in uno studio?
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Ovviamente si può prendere un qualsiasi frame dell'ascent e farlo combaciare al bacio con altri materiali di qualsiasi tipo. Cartografie, Lidar, Kaguya, LROC, Pan Cam etc...
E' sempre possibile che mentano tutti e in realta' stiano costruendo una Luna che non esiste per parare il culo alla NASA..voglio dire, oramai le ho lette tutte
Non c'è bisogno di ricreare niente in studio. Bastava spedire una sonda automatica sulla luna e poi farla ripartire con una telecamera che riprendesse il lift-off. Nessuno ha mai negato che questo fosse fattibile e che sia stato fatto.
Si tratta di argomenti già affrontati più volte nel forum
Credo in ogni caso che siamo decisamente off topic rispetto all'argomento del thread.
Ultimo OT ( anche perche' la discussione e' finita ) perche' leggo questa obiezione molto spesso.
La tua ipotesi non solo non ha alcun supporto documentale di nessun tipo, stai dicendo che gli Americani avrebbero inviato, prima delle missioni, diverse sonde in orbita sui luoghi dei futuri falsi allunaggi, per la rilevazione del terreno, per poi elaborare quei dati a terra e costruire fondali per centinaia di chilometri quadrati. Sistemi capaci di operazioni in remoto...orbitale e con rientro, visto che non c'era modo di inviare quei dati attraverso altri canali; ovviamente non c'è alcun dato o documento che possa confermare una tale ipotesi..né tantomeno vedo un quadro realistico, o almeno plausibile, nella costruzione al suolo di scenari di tali dimensioni...per non parlare poi della illuminazione necessaria durante le EVA, i PAN, i Rover...e tutte le manovre di avvicinamento e ripartenza...
fine ot
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La tua ipotesi non solo non ha alcun supporto documentale di nessun tipo, stai dicendo che gli Americani avrebbero inviato, prima delle missioni, diverse sonde in orbita sui luoghi dei futuri falsi allunaggi, per la rilevazione del terreno, per poi elaborare quei dati a terra e costruire fondali per centinaia di chilometri quadrati. Sistemi capaci di operazioni in remoto...orbitale e con rientro, visto che non c'era modo di inviare quei dati attraverso altri canali; ovviamente non c'è alcun dato o documento che possa confermare una tale ipotesi..né tantomeno vedo un quadro realistico, o almeno plausibile, nella costruzione al suolo di scenari di tali dimensioni...per non parlare poi della illuminazione necessaria durante le EVA, i PAN, i Rover...e tutte le manovre di avvicinamento e ripartenza...
fine ot
Ciao, no problem per "l'estensione" dell'off-topic; volevo cogliere l'occasione per dire a tutti che prima di dire la mia mi ero dato una settimana di tempo per leggere tutte le risposte inerenti alla faccenda dei "fondali duplicati"; quindi domani sera (o tardo pomeriggio) risponderò e dirò quello che penso riguardo alla questione in oggetto
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Crotti ha scritto: Ultimo OT ( anche perche' la discussione e' finita ) perche' leggo questa obiezione molto spesso.
La tua ipotesi non solo non ha alcun supporto documentale di nessun tipo, stai dicendo che gli Americani avrebbero inviato, prima delle missioni, diverse sonde in orbita sui luoghi dei futuri falsi allunaggi, per la rilevazione del terreno, per poi elaborare quei dati a terra e costruire fondali per centinaia di chilometri quadrati. Sistemi capaci di operazioni in remoto...orbitale e con rientro, visto che non c'era modo di inviare quei dati attraverso altri canali; ovviamente non c'è alcun dato o documento che possa confermare una tale ipotesi..né tantomeno vedo un quadro realistico, o almeno plausibile, nella costruzione al suolo di scenari di tali dimensioni...per non parlare poi della illuminazione necessaria durante le EVA, i PAN, i Rover...e tutte le manovre di avvicinamento e ripartenza...
fine ot
Ciao, no problem per "l'estensione" dell'off-topic; volevo cogliere l'occasione per dire a tutti che prima di dire la mia mi ero dato una settimana di tempo per leggere tutte le risposte inerenti alla faccenda dei "fondali duplicati"; quindi domani sera (o tardo pomeriggio) risponderò e dirò quello che penso riguardo alla questione in oggetto
In effetti mi interessava capire che idea ti sei fatto tu propio dopo le risposte date dai vari utenti
:popcorn:
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- kamiokande
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La tua ipotesi non solo non ha alcun supporto documentale di nessun tipo, stai dicendo che gli Americani avrebbero inviato, prima delle missioni, diverse sonde in orbita sui luoghi dei futuri falsi allunaggi, per la rilevazione del terreno, per poi elaborare quei dati a terra e costruire fondali per centinaia di chilometri quadrati. Sistemi cap maci di operazioni in remoto...orbitale e con rientro, visto che non c'era modo di inviare quei dati attraverso altri canali; ovviamente non c'è alcun dato o documento che possa confermare una tale ipotesi..né tantomeno vedo un quadro realistico, o almeno plausibile, nella costruzione al suolo di scenari di tali dimensioni...per non parlare poi della illuminazione necessaria durante le EVA, i PAN, i Rover...e tutte le manovre di avvicinamento e ripartenza...
:question: Seriously?
La NASA aveva inviato 5 Lunar Orbiter con lo scopo di avere una mappatura topografica completa della superficie lunare, da usare per la selezione dei siti di allunaggio e per definire le traiettorie di allunaggio.
en.wikipedia.org/wiki/Lunar_Orbiter_program
Poi abbiamo le missioni Explorer, Ranger e Survayor. La NASA conosceva perfettamente l'orografia dei siti che avrebbero visitato, e non poteva essere diversamente.
Questo è uno schizzo pre-volo del sito di Apollo 15
Questa è una mappa del Giugno 1971 (un mese prima della missione) su dati del Lunar Orbiter 5
Questa è una mappa dall'Apollo 15 Surface Operation Manual (sempre pre-missione)
Questa è un immagine di un filmato proiettato simulatore del LEM usato per esercitarsi all'allunaggio
Questo è il modo con cui ottenevano i filmati
E questo è il simulatore
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www.aulis.com/pdf%20folder/hadley_study.pdf
nel quale si sostiene che le foto fatte dal Mons Hadley da 3 punti di osservazione diversi, e distanti chilometri tra loro, non possono produrre immagini mostranti lo stesso profilo del monte (o meglio sebbene la cosa sia teoricamente possibile sarebbe praticamente impossibile). Da una prima verifica che ho fatto, usando la ricostruzione 3D del sito di allunaggio di Apollo 15 disponibile sul sito NASA, ho trovato però che la deformazione prospettica è estremamente ridotta, almeno tra le foto fatte dal sito S9 (AS15-82-11075) e dal sito S7 (AS15-90-12208). Quindi mi sentirei di smentire questo studio, derubricando, come per altro altri interventi prima del mio, questo dei fondali ripetuti ad un argomento da non considerare nella questione Moon Hoax. Vorrei comunque effettuare delle verifiche prima di esprimermi in modo definitivo.
Esiste poi un secondo argomento già trattato qui su LC riguardo la parallasse dei monti sullo sfondo ( originato da questo studio www.aulis.com/stereoparallax.htm )
www.luogocomune.net/LC/forum/missioni-ap...strumenti-matematici
ma anche in quel caso il risultato non è stato positivo (la precisione con il quale si scelgono i punti necessari alla procedura per la stima della distanza de fondale, non è sufficiente da consentire ne una smentita ne una conferma dello studio).
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Volevo poi rispondere a Michele Penello e Wenk: Michele, ho anche notato io la tua "anomalia" anzi, ho anche visto quelle tre rocce a sinistra del LEM quando lo stesso LEM è distante, che pure loro paiono essere più vicine nella foto col LEM in primo piano....ma io questo lo consideravo al limite un corroborante della mia tesi: se si apprezza ad occhio nudo la vicinanza dei quelle rocce da una foto all'altra, a maggior ragione si dovrebbe notare ad occhio anche una minima "ravvicinanza" dello sfondo. Wenk, tra la quinta e la sesta foto che hai postato(partendo dall'alto), non mi tornava l'assenza totale del LEM sullo sfondo nella sesta foto rispetto alla quinta; però, come detto in apertura, anche questa mia supposizione può essere senz'altro spiegabile senza l'uso di fondali duplicati. Per correttezza e trasparenza, io qualcosa di pubblico a livello di calcoli per stabilire le distanze tra LEM/montagne/altri elementi l'ho trovata: è soltanto in inglese e si trova su Quora (una specie di Yahoo Answer, dove uno pone un quesito aspettando le risposte di chi ne sa qualcosa); premetto che i due utenti credono agli allunaggi (ma non c'è niente di male se uno lavora con onestà intellettuale) ma non saprei valutare la bontà dei loro calcoli, anche perchè danno risultati estremamente differenti (il primo se non erro piazza il LEM a 13 km dalle montagne, il secondo soltanto a 4 km....non proprio la stessa cosa diciamo), comunque son due persone che si sono sbattute per cercare di calcolare le distanze e giustificare l'apparente uso di fondali multipli. Il link è questo, se qualcuno vuole buttarci un occhio www.quora.com/I-fully-believe-Apollo-mis...ground-is-replicated Quindi, in attesa di eventuali novità da Kamiokande (o di chiunque voglia farsi lo sbattone per calcoli ed affini), come responsabile del topic che ho aperto dico grazie a tutti quelli che hanno scritto, e grazie anche per non aver mandato in vacca la faccenda con off-topic a ripetizione, che sarebbero stati di difficile controllo per il sottoscritto (visto che purtroppo non posso collegarmi a LC ogni mezz'ora per vedere cosa capita). Poi ovviamente se qualcuno ha da aggiungere qualcosa, il topic rimane aperto.
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che dovrebbe essere stata scattata intorno al tempo 135:01:56 , come confermato dalla NASA , ovvero alla data del 6 febbraio 1971 intorno alle ore 12:04 UTC, quando il Sole era in questa posizione
Il LEM è stato posizionato nella scena sempre grazie alle foto scattate dal LRO
ed anche ad una certa distanza dal sito di allunaggio,
vicino al "Cone Crater", la posizione dei vari dettagli morfologici del suolo in 3D mi sembra sufficientemente consistente con le immagini LRO (segno che sia la posizione relativa che la scala sono adeguati allo scopo).
Il risultato di questo esercizio è stato questo
Tralasciando che
- la direzione dell'ombra del LEM non appare andare nella stessa direzione della foto (i massi sono solo un riferimento addizionale per la direzione delle ombre, non vogliono essere rappresentazioni fedeli)
- per ottenere una prospettiva simile alla foto (con una lunghezza focale di 61.1mm e un negativo di 53mmx53mm, fonte NASA ) la posizione dell'astronauta non è esattamente quella aspettata (stazione H tra la "turtle rock" e le pietre che si vedono nella AS14-68-9487) ma è spostata di circa 11 metri
- la Hasselblad avrebbe dovuto trovarsi a circa 7 metri dal suolo
ci sono dei rilievi (un cratere e dei promontori) che avrebbero dovuto essere visibili nelle foto ma che invece non appaiono. Nel rendering tali rilievi sono tagliati perché da un lato finisce il dato acquisito dal LRO, dall'altro ho dovuto limitare l'estrazione dei dati altimetrici per questioni di gestione del file 3D sul mio laptop; ma in realtà il paesaggio continuerebbe con continuità.
Limitando la visibilità ai soli "Triplet Crater" la scena appare così
Ovvero molto simile a quel che sivede nella foto, a parte la direzione delle ombre. Per scrupolo ho posizionato la camera nella posizione supposta essere quella nella quale è stata scattata la foto (stazione H)
le considerazioni sulle ombre e sul paesaggio sono le stesse di prima. La posizione del LEM nella ricostruzione ovviamente non combacia più con quella della foto, e l'altezza della Hasselblad si riduce a 5.6 metri circa. Limitando la visuale si ottiene questo
Se qualcuno non ha una spiegazione plausibile sul perché il paesaggio nella foto AS14-68-9487 sia limitato al solo "Triplet Crater", la mia conclusione è che quello che si vede nelle foto NASA di Apollo 14 sia o un modello in scala o una riproduzione del sito di allunaggio fatta sulla Terra (indipendentemente dal fatto se quello che si vede nelle foto sia il Sole o una sorgente di luce artificiale). Incidentalmente questa conclusione coincide con i risultati del mio studio sugli effetti delle radiazioni sulle foto nella medesima missione.
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E quella della miniaturizzazione delle scenografie, che poi nei film sarebbero apparse a chiunque come reali, era una pratica di largo consumo nel mondo del cinema, sopratutto in quegli anni (Per estremizzare: oggi ormai con i computer si può fare un film ambientato a Rio de Janeiro senza muoversi dall'Italia; all'epoca invece o andavi fisicamente a Rio, o per risparmiare riproducevi le scenografie in scala).Qui il link ad Aulis (in inglese) www.aulis.com/miniatures.htm dove viene spiegato e mostrato come i modellini in scala possono arrivare ad avere, sia nelle foto che nei filmati, un tale livello di resa da apparire assolutamente "come se fossero veri" all'occhio di chi li guarda (c'è pure un video di Jarrah White, ma adesso non ho voglia di cercarlo nella serie Moon Faker, e l'argomento comunque viene toccato anche in American Moon).
Per quanto mi riguarda, un paesaggio così vasto in scala 1:1 illuminato totalmente da una fonte artificiale sarebbe non dico impossibile, ma decisamente complicato da realizzare in scala 1:1. Mentre facendo il tutto anche solo in scala 1:4 si risolverebbe qualsiasi problema.
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Ti rispondo perché fondamentalmente sono buono. L'Immagine altimetrica che hai postato dimostra quel che banalmente si vede nel rendering.
Il sito di allunaggio è nella zona blu a -1083 metri (meno 1083).
Il Cone Crater, che dista circa 1.3 chilometri dal sito, è in verde e quindi a -946 metri (meno 946).
Il cratere a sud est, che dista circa 3 chilometri dal sito, è per lo più in rosso ma la cresta è bianca e quindi a -809 metri (meno 809).
Il dislivello tra Apollo 14 e il Cone Crater è: -946 - (-1083) = 137 metri.
Il dislivello tra Apollo 14 e il cratere a sud est è: -809 - (-1083) = 274 metri.
Ora siccome mi risulta che 274 sia maggiore di 137, e spero che risulti anche a te, il cratere si deve vedere così come si vede il Cone Crater. Ma questo è ovvio perché i dati altimetrici sono nel file DTM da cui viene generato in automatico il file 3D (leggasi kamiokande non ha fatto nulla se non perdere tempo ad allineare i vari oggetti). Ora che abbiamo chiarito il concetto, mi spiegheresti di grazia perché nella foto di Apollo 14 il resto del paesaggio, che si trova più in alto rispetto al sito di allunaggio, è scomparso alla vista?
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Potresti avere anche la bontà di dirmi perchè dovrei vedere il cratere a sud-est che, come hai detto, dista circa 3 chilometri, se la linea di orizzonte è circa 2,4km?
Non è che hai creato un rendering senza considerare la sfericità della Luna e la sua grandezza?
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Ti voglio risparmiare il calcolo, ed inoltre vorrei evitare di far apparire formule in odore di terrapiattismo, quindi ho rifatto il rendering limitando la profondità della scena fino a circa 1.8 chilometri dall'osservatore
e se ruotassi la camera il confronto sarebbe ancora più impietoso. Ripeto per la terza volta la domanda, dove è andato a finire il panorama mancante?
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