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La Hasselblad 500EM e le temperature lunari
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"La stampa è morta" (Egon Spengler - Ghostbuster)
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si effettivamente avrebbero potuto simularlo tranquillamente e poi gli effetti cinematografici possono farci credere quello che vogliono....
E soprattutto non dimostrerebbe inequivocabilmente che ci sono andati.
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Rebelde ha scritto: Scusate, so di essere OT e non voglio assolutamente creare disagio.
Ma giorni fa ho visto, mio malgrado, il servizio su Focus di polidoro e attivissimo sull'allunaggio...
Sono riuscito a vedere solamente pochi minuti perchè dopo le costanti mitragliate dei debunkers ho cambiato canale.
Ma in quei pochi minuti hanno fatto vedere un filmato della nasa che riportava l'esperimento di Galileo
che avrebbero fatto con un martello e con una piuma....
Io non sono informatissimo sulla questione, pur avendo visto American Moon, e me ne scuso.
Vorrei però chiarimenti in merito perchè quello che mi preme è esclusivamente la verità dei fatti
e avere le risposte quando affronto una discussione con chi accetta ciecamente la VU
e non fare la figuraccia di non sapere rispondere.
Perchè quell'esperimento dimostrerebbe, secondo i debunkers, che sulla luna c'erano.
Qualcuno potrebbe spiegarmi?
Grazie in anticipo.
E' un volgarissimo trucco.Vai al minuto 2:05:29
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kamiokande ha scritto: @ pjam831
Di solito io non dispenso consigli nemmeno quando mi viene direttamente chiesto, ma in quest caso mi spiace vedere che si sprechi tempo in questo modo. Quando ad una persona chiedi di parlare con in mano prove e ritorna con "mi risulta" e spara simili vaccate il dialogo non è solo inutile ma dannoso. Ignoralo, semplicemente ignoralo.
No è che mi girano i coglioni quando rimandano a presunti dati e poi leggi che non hanno capito nemmeno cosa c'è scritto su di un link da loro stessi citato.
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Le termocoppie posizionate a pochi centimetri dal suolo nelle missioni A15 e A17 hanno misurato temperature massime di 69 gradi C e minime di -33 gradi C.
Ampiamente nel range di temperature ambientali dichiarate dalla Hasselblad.
www.workingonthemoon.com/WOTM-ThermalEnvrnmnt.html
Ps Crotti vallo a dire a Mazzucco che i -100 non li hanno mai visti gli astronauti
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- kamiokande
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Ti capisco benissimo ma, a mio modesto avviso, è solo uno spreco di tempo. Il fatto è che, per esempio, avrei potuto ripescare dalla mia letteratura il comportamento delle vernici conduttive a base metallica, ma avrebbe continuato dicendo che non sappiamo quali altri magici ingredienti (che ne so, povere di fata) hanno usato alla NASA per farla funzionare meglio di quanto le vernici conduttive a base metallica fanno oggi. Mi si chiede dell'ombra dell'astronauta, come se gli astronauti stessero sempre con il culo al sole, e non mi chiede come mai trascuro la luce riflessa dal suolo, dalla tuta, dalla visiera del casco; o perché non usare 20 o 30% di povere invece che 10%, visto che in alcune foto gli astronauti e gli equipaggiamenti, compresa la Hasselbald, sembrano impanati nella sabbia. Sono un misto di ignoranza e malafede a cui, dopo mesi di estenuante dibattito, ormai non vale più la pena di sprecare tempo, a meno che non vengano alla luce argomenti validi.
Come avrebbe detto Kuiil, I have spoken.
"La stampa è morta" (Egon Spengler - Ghostbuster)
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che stava sul rover
che stava sul suolo a 69°C (che al mercato pigna comprò), ha raggiunto una temperatura interna di
"The clutch was designed to operate at temperatures up to 122°F (50°C) but probably experienced temperatures inside the housing of up to 180°F (82°C). The clutch was redesigned to eliminate temperature-sensitive elastomers."
82°C . La domanda sorge spontanea: e quindi?
"La stampa è morta" (Egon Spengler - Ghostbuster)
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Quello che sappiamo è che le temperature ambientali in cui si sono trovate le fotocamere sono ampiamente nel range dichiarato da Hasselblad per il loro funzionamento.
Il tuo studio è una perdita di tempo.
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E quindi era un corpo nero o molto scuro con un equilibrio termico che non è stato considerato. Riprogettato.
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“ Piccolo addendum per gente pensante: se la NASA avesse trovato la vernice magica o la copertura magica che manteneva la temperatura della Hasselblad costante in qualunque condizione, perché non hanno usato la stessa tecnologia per ricoprire il LEM, il modulo di comando, le tute e qualunque altra apparecchiatura?”
E questo sarebbe un discorso da ingegnere aerospaziale? (O no?)
I miei complimenti.
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Pigna ha scritto: @kamiokande
“ Piccolo addendum per gente pensante: se la NASA avesse trovato la vernice magica o la copertura magica che manteneva la temperatura della Hasselblad costante in qualunque condizione, perché non hanno usato la stessa tecnologia per ricoprire il LEM, il modulo di comando, le tute e qualunque altra apparecchiatura?”
E questo sarebbe un discorso da ingegnere aerospaziale? (O no?)
I miei complimenti.
Si, the lo dico da Fisico. Se scoprissi un materiale che spennellato isola termicamente tutto e tutti, Violando tutte le leggi note di termodinamica, vincerei il Nobel istantaneo.
Non è che ci si perde tempo con te. Peggio, sei in malafede. E francamente alla prossima tecnobufala ti posto il Silvestrini di Fisica 1 e il Bassani di Fisica dello stato solido, così te li studi.
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- CharlieMike
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Questi sono discorsi per gente incompetente come te, che non capisce una mazza e pretende di insegnare a chi ha già dimostrato di saperne di più.Pigna ha scritto: E questo sarebbe un discorso da ingegnere aerospaziale? (O no?)
I miei complimenti.
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Da fisico non ti dovrei spiegare che i materiali che vengono utilizzati per il controllo termico sono progettati a seconda dell'ambiente in cui operano e in funzione a cosa devono proteggere.
Fare il discorso di ricoprire qualsiasi materiale con una vernice magica che mantiene tutto alla temperatura ideale è stupido e incomprensibile, soprattutto se fatto da un ingegnere aerospaziale (o no?).
Ti sei mai chiesto perchè gli astronauti di Apollo 13 si sono congelati quando hanno dovuto spegnere tutte le apparecchiature nella navicella spaziale anzichè arrostire sotto i raggi del sole?
Il modulo di comando era stato progettato per avere un equilibrio termico con temperature basse (e si può fare anche nello spazio con i giusti materiali) perchè il resto del calore lo avrebbero generato le apparecchiature (soprattutto le fuel cell).
Quando questo calore è venuto a mancare per lo spegnimento forzato delle apparecchiature, il freddo ha invaso la cabina.
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Pigna ha scritto: "Si, the lo dico da Fisico."
Da fisico non ti dovrei spiegare che i materiali che vengono utilizzati per il controllo termico sono progettati a seconda dell'ambiente in cui operano e in funzione a cosa devono proteggere.
Fare il discorso di ricoprire qualsiasi materiale con una vernice magica che mantiene tutto alla temperatura ideale è stupido e incomprensibile, soprattutto se fatto da un ingegnere aerospaziale (o no?).
Ti sei mai chiesto perchè gli astronauti di Apollo 13 si sono congelati quando hanno dovuto spegnere tutte le apparecchiature nella navicella spaziale anzichè arrostire sotto i raggi del sole?
Il modulo di comando era stato progettato per avere un equilibrio termico con temperature basse (e si può fare anche nello spazio con i giusti materiali) perchè il resto del calore lo avrebbero generato le apparecchiature (soprattutto le fuel cell).
Quando questo calore è venuto a mancare per lo spegnimento forzato delle apparecchiature, il freddo ha invaso la cabina.
Guarda. Per educazione non ti rispondo nemmeno. Torna a scuola.
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Siamo qui per imparare, dottoressa.
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Crotti ha scritto:
Appunto, e in American Moon ti viene mostrato come ad esempio la pellicola di Armstrong sia stata per circa 35 minuti continuativi ad oltre -100 gradi (e non "solo" a -65, mi pare abbastanza estrema come temperatura no?), per cui, pur non avendo competenze a livello spaziale, il fatto che i fotografi certifichino come anche solo a -25 gradi la macchina smetta di funzionare cozza inequivocabilmente con le foto della NASA.Poi a corroborante c'è il filmato dell'Audi, dove sostando nell'ombra per meno di 10 minuti i tecnici paventano il blocco totale degli ingranaggi del trattorino lunare, causato dallo shock termico per la rapidissima caduta di temperatura. Quindi figurati tu come può non bloccarsi una macchina fotografica, che contiene una miriade di ingranaggi con rotelline metalliche dentellate del diametro di mezzo centimetro che hanno delle tolleranze infinitesimali e degli accoppiamenti ridottissimi; e la macchina fotografica nell'ombra c'è rimasta per 35 minuti, non soltanto per 10 come il trattorino. Lo shock termico provocato dalla repentina discesa della temperatura unito alla permanenza prolungata di oltre mezz'ora nell'ombra, devono per forza bloccare la macchina.Pigna ha scritto: Ma infatti nessuno ha detto che la Hasselblad è arrivata alle temperature estreme dell'ambiente lunare.
L'equilibrio termico (progettato e testato) della Hasselblad l'avrà fatta rimanere nel range di funzionamento con temperature ambientali tra i -65°C e i +120°C.
Dei fotografi che citi, non mi importa nulla, non hanno competenze a livello spaziale, possono solo dire che a temperature estreme la Hasselblad si inceppa o ha problemi con la pellicola ma loro non sanno quali siano state le effettive temperature che la macchina ha raggiunto e non hanno le competenze per dirlo.
E la tua risposta è stata "Ps Crotti vallo a dire a Mazzucco che i -100 non li hanno mai visti gli astronauti" scritta alla fine di un messaggio a pjam831 oltretutto. Non capisco cosa intendi con quella frase...spiegati meglio.
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Pigna ha scritto: Fai pure la maleducata che non mi offendo.
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Uno : riferisciti a me al maschile.
Due : hai dimostrato di non saper leggere mezzo testo in inglese. Non hai le minime conoscenze di termodinamica necessarie anche solo ad approcciare il problema.
Ergo : risponditi da solo la prossima volta. Io, come altri, abbiamo finito di perdere tempo.
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Chiedo scusa, pensavo fossi femmina.
Fammi capire dove ho sbagliato, ne gioveranno tutti.
@crotti
questo è il grafico delle temperature registrato da uno strumento lasciato dagli astronauti di Apollo 11.
Come vedi le temperature non sono andate mai sotto i -53°C e mai sopra i 67°C durante tutto l'arco di un giorno lunare (quasi un mese terrestre).
Anche in questo caso siamo nel range di temperature ambientali in cui poteva operare la Hasselblad
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Pigna ha scritto: @Pjam831
Chiedo scusa, pensavo fossi femmina.
Fammi capire dove ho sbagliato, ne gioveranno tutti.
@crotti
questo è il grafico delle temperature registrato da uno strumento lasciato dagli astronauti di Apollo 11.
Come vedi le temperature non sono andate mai sotto i -53°C e mai sopra i 67°C durante tutto l'arco di un giorno lunare (quasi un mese terrestre).
Anche in questo caso siamo nel range di temperature ambientali in cui poteva operare la Hasselblad
Tutti ne hanno già giovato. Manchi solo tu. Ripeto, apri un libro di termodinamica, smetti di postare link che dicono idiozie che nemmeno sai leggere, smetti di postare dati a caso. Stai perculando solo e francamente ne ho le scatole piene.Personalmente eviterò di risponderti.
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Pigna ha scritto: @Pjam831
Chiedo scusa, pensavo fossi femmina.
Fammi capire dove ho sbagliato, ne gioveranno tutti.
@crotti
questo è il grafico delle temperature registrato da uno strumento lasciato dagli astronauti di Apollo 11.
Come vedi le temperature non sono andate mai sotto i -53°C e mai sopra i 67°C durante tutto l'arco di un giorno lunare (quasi un mese terrestre).
Anche in questo caso siamo nel range di temperature ambientali in cui poteva operare la Hasselblad
Intanto sbattere lì un grafico, senza fonte, senza link, per poi dire "Come vedi le temperature non sono andate mai sotto i -53°C e mai sopra i 67°C durante tutto l'arco di un giorno lunare (quasi un mese terrestre).Anche in questo caso siamo nel range di temperature ambientali in cui poteva operare la Hasselblad" non serve e niente.Intanto -53 gradi sono più che sufficienti per bloccare la macchina fotografica, se hai visto American Moon. E poi, mostra da dove arriva il grafico e spiegalo: dici che arriva da Apollo 11, e allora?In quale unità di tempo in minuti è stato registrato?A partire da quando, e quali zone ha preso in considerazione tale rilevamento? Armstrong quando è uscito dal LEM è stato per 35 minuti ad oltre -100, questo è indiscutibile ed è dimostrato. Sempre se sai quali sono le temperature sole/ombra sulla luna, e sempre che tu abbia visto American Moon.Attendo delucidazioni.
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Crotti ha scritto:
Pigna ha scritto: @Pjam831
Chiedo scusa, pensavo fossi femmina.
Fammi capire dove ho sbagliato, ne gioveranno tutti.
@crotti
questo è il grafico delle temperature registrato da uno strumento lasciato dagli astronauti di Apollo 11.
Come vedi le temperature non sono andate mai sotto i -53°C e mai sopra i 67°C durante tutto l'arco di un giorno lunare (quasi un mese terrestre).
Anche in questo caso siamo nel range di temperature ambientali in cui poteva operare la Hasselblad
Intanto sbattere lì un grafico, senza fonte, senza link, per poi dire "Come vedi le temperature non sono andate mai sotto i -53°C e mai sopra i 67°C durante tutto l'arco di un giorno lunare (quasi un mese terrestre).Anche in questo caso siamo nel range di temperature ambientali in cui poteva operare la Hasselblad" non serve e niente.Intanto -53 gradi sono più che sufficienti per bloccare la macchina fotografica, se hai visto American Moon. E poi, mostra da dove arriva il grafico e spiegalo: dici che arriva da Apollo 11, e allora?In quale unità di tempo in minuti è stato registrato?A partire da quando, e quali zone ha preso in considerazione tale rilevamento? Armstrong quando è uscito dal LEM è stato per 35 minuti ad oltre -100, questo è indiscutibile ed è dimostrato. Sempre se sai quali sono le temperature sole/ombra sulla luna, e sempre che tu abbia visto American Moon.Attendo delucidazioni.
Il problema sta a monte. La discussione gira intorno ad un concetto sbagliato. Lo spazio non è freddo. Essendo vuoto, la temperatura non ha alcun senso. Non c'è aria che è a tot gradi. È vuoto, ergo la temperatura non ha senso. Quello che succede è che un corpo non esposto alla luce solare si raffredderà irraggiando termicamente. Per esempio, le regioni lunari perennemente in ombra dei crateri ai poli hanno ghiaccio perché lì, il suolo si è raffreddato localmente tantissimo. Dire la macchina è a cento gradi non significa molto. La macchina ha subito un ciclo termico, come calcolato da Kamiokande esattamente, in cui l'esposizione al sole e la temperatura iniziale, determinano la temperatura ad un istante t.
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Ciao, volevo fare una domanda: in mancanza di atmosfera, che fa da transizione tra il caldo ed il freddo (come lo fa tra la luce e l'ombra), la temperatura scende più velocemente passando da una zona illuminata ad una in ombra rispetto a quello che succede in presenza di atmosfera, che mitiga il passaggio da sole ad ombra, dico bene?O no? Spiego meglio dove voglio arrivare: uscendo dal LEM la macchina fotografica doveva anche contenere l'umidità contenuta nel LEM stesso, accelerando ancora di più la discesa delle temperature, giusto? Cioè, la temperatura dentro il LEM oscillava tra i 21 e i 26,5 gradi con un'umidità relativa compresa tra il 40 ed il 70%; quì la fonte ( space.stackexchange.com/questions/25742/...llo-mission-capsules ) e anche la fonte NASA ufficiale ( history.nasa.gov/SP-368/s2ch5.htm ). Quindi, non appena usciti dal LEM, e passando dai 21-26 gradi del LEM stesso agli oltre -100 dell'ambiente esterno, la presenza di umidità avrebbe dovuto causare la quasi istantanea formazione di microcristalli di ghiaccio nella macchina e sulla pellicola no?Questo, SE fosse vero, accelererebbe ancor di più il processo di shock termico dovuto al passaggio tra l'ambiente interno al LEM ed il freddo estremo al di fuori di esso.O sbaglio?pjam831 ha scritto:
Crotti ha scritto:
Pigna ha scritto: @Pjam831
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@crotti
questo è il grafico delle temperature registrato da uno strumento lasciato dagli astronauti di Apollo 11.
Come vedi le temperature non sono andate mai sotto i -53°C e mai sopra i 67°C durante tutto l'arco di un giorno lunare (quasi un mese terrestre).
Anche in questo caso siamo nel range di temperature ambientali in cui poteva operare la Hasselblad
Intanto sbattere lì un grafico, senza fonte, senza link, per poi dire "Come vedi le temperature non sono andate mai sotto i -53°C e mai sopra i 67°C durante tutto l'arco di un giorno lunare (quasi un mese terrestre).Anche in questo caso siamo nel range di temperature ambientali in cui poteva operare la Hasselblad" non serve e niente.Intanto -53 gradi sono più che sufficienti per bloccare la macchina fotografica, se hai visto American Moon. E poi, mostra da dove arriva il grafico e spiegalo: dici che arriva da Apollo 11, e allora?In quale unità di tempo in minuti è stato registrato?A partire da quando, e quali zone ha preso in considerazione tale rilevamento? Armstrong quando è uscito dal LEM è stato per 35 minuti ad oltre -100, questo è indiscutibile ed è dimostrato. Sempre se sai quali sono le temperature sole/ombra sulla luna, e sempre che tu abbia visto American Moon.Attendo delucidazioni.
Il problema sta a monte. La discussione gira intorno ad un concetto sbagliato. Lo spazio non è freddo. Essendo vuoto, la temperatura non ha alcun senso. Non c'è aria che è a tot gradi. È vuoto, ergo la temperatura non ha senso. Quello che succede è che un corpo non esposto alla luce solare si raffredderà irraggiando termicamente. Per esempio, le regioni lunari perennemente in ombra dei crateri ai poli hanno ghiaccio perché lì, il suolo si è raffreddato localmente tantissimo. Dire la macchina è a cento gradi non significa molto. La macchina ha subito un ciclo termico, come calcolato da Kamiokande esattamente, in cui l'esposizione al sole e la temperatura iniziale, determinano la temperatura ad un istante t.
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Crotti ha scritto:
Ciao, volevo fare una domanda: in mancanza di atmosfera, che fa da transizione tra il caldo ed il freddo (come lo fa tra la luce e l'ombra), la temperatura scende più velocemente passando da una zona illuminata ad una in ombra rispetto a quello che succede in presenza di atmosfera, che mitiga il passaggio da sole ad ombra, dico bene?O no? Mi spiego meglio: uscendo dal LEM la macchina fotografica doveva anche contenere l'umidità contenuta nel LEM stesso, accelerando ancora di più la discesa delle temperature, giusto? Cioè, la temperatura dentro il LEM oscillava tra i 21 e i 26,5 gradi con un'umidità relativa compresa tra il 40 ed il 70%; quì la fonte ( space.stackexchange.com/questions/25742/...llo-mission-capsules ) e anche la fonte NASA ufficiale ( history.nasa.gov/SP-368/s2ch5.htm ). Quindi, non appena usciti dal LEM, e passando dai 21-26 gradi del LEM stesso agli oltre -100 dell'ambiente esterno, la presenza di umidità avrebbe dovuto causare la quasi istantanea formazione di microcristalli di ghiaccio nella macchina e sulla pellicola no?Questo, SE fosse vero, accelererebbe ancor di più il processo di shock termico dovuto al passaggio tra il caldo ed il freddo estremo.O sbaglio?pjam831 ha scritto:
Crotti ha scritto:
Pigna ha scritto: @Pjam831
Chiedo scusa, pensavo fossi femmina.
Fammi capire dove ho sbagliato, ne gioveranno tutti.
@crotti
questo è il grafico delle temperature registrato da uno strumento lasciato dagli astronauti di Apollo 11.
Come vedi le temperature non sono andate mai sotto i -53°C e mai sopra i 67°C durante tutto l'arco di un giorno lunare (quasi un mese terrestre).
Anche in questo caso siamo nel range di temperature ambientali in cui poteva operare la Hasselblad
Intanto sbattere lì un grafico, senza fonte, senza link, per poi dire "Come vedi le temperature non sono andate mai sotto i -53°C e mai sopra i 67°C durante tutto l'arco di un giorno lunare (quasi un mese terrestre).Anche in questo caso siamo nel range di temperature ambientali in cui poteva operare la Hasselblad" non serve e niente.Intanto -53 gradi sono più che sufficienti per bloccare la macchina fotografica, se hai visto American Moon. E poi, mostra da dove arriva il grafico e spiegalo: dici che arriva da Apollo 11, e allora?In quale unità di tempo in minuti è stato registrato?A partire da quando, e quali zone ha preso in considerazione tale rilevamento? Armstrong quando è uscito dal LEM è stato per 35 minuti ad oltre -100, questo è indiscutibile ed è dimostrato. Sempre se sai quali sono le temperature sole/ombra sulla luna, e sempre che tu abbia visto American Moon.Attendo delucidazioni.
Il problema sta a monte. La discussione gira intorno ad un concetto sbagliato. Lo spazio non è freddo. Essendo vuoto, la temperatura non ha alcun senso. Non c'è aria che è a tot gradi. È vuoto, ergo la temperatura non ha senso. Quello che succede è che un corpo non esposto alla luce solare si raffredderà irraggiando termicamente. Per esempio, le regioni lunari perennemente in ombra dei crateri ai poli hanno ghiaccio perché lì, il suolo si è raffreddato localmente tantissimo. Dire la macchina è a cento gradi non significa molto. La macchina ha subito un ciclo termico, come calcolato da Kamiokande esattamente, in cui l'esposizione al sole e la temperatura iniziale, determinano la temperatura ad un istante t.
Leggi sopra. Fuori non ci sono 0 gradi. O meno cento. La temperatura, nel vuoto, va ridefinita. Gli oggetti, in mancanza di aria che conduce , semplicemente, quando in ombra, si raffreddano emettendo radiazione termica. Nessuno shock termico quindi.
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pjam831 ha scritto:
Crotti ha scritto:
Ciao, volevo fare una domanda: in mancanza di atmosfera, che fa da transizione tra il caldo ed il freddo (come lo fa tra la luce e l'ombra), la temperatura scende più velocemente passando da una zona illuminata ad una in ombra rispetto a quello che succede in presenza di atmosfera, che mitiga il passaggio da sole ad ombra, dico bene?O no? Mi spiego meglio: uscendo dal LEM la macchina fotografica doveva anche contenere l'umidità contenuta nel LEM stesso, accelerando ancora di più la discesa delle temperature, giusto? Cioè, la temperatura dentro il LEM oscillava tra i 21 e i 26,5 gradi con un'umidità relativa compresa tra il 40 ed il 70%; quì la fonte ( space.stackexchange.com/questions/25742/...llo-mission-capsules ) e anche la fonte NASA ufficiale ( history.nasa.gov/SP-368/s2ch5.htm ). Quindi, non appena usciti dal LEM, e passando dai 21-26 gradi del LEM stesso agli oltre -100 dell'ambiente esterno, la presenza di umidità avrebbe dovuto causare la quasi istantanea formazione di microcristalli di ghiaccio nella macchina e sulla pellicola no?Questo, SE fosse vero, accelererebbe ancor di più il processo di shock termico dovuto al passaggio tra il caldo ed il freddo estremo.O sbaglio?pjam831 ha scritto:
Crotti ha scritto:
Pigna ha scritto: @Pjam831
Chiedo scusa, pensavo fossi femmina.
Fammi capire dove ho sbagliato, ne gioveranno tutti.
@crotti
questo è il grafico delle temperature registrato da uno strumento lasciato dagli astronauti di Apollo 11.
Come vedi le temperature non sono andate mai sotto i -53°C e mai sopra i 67°C durante tutto l'arco di un giorno lunare (quasi un mese terrestre).
Anche in questo caso siamo nel range di temperature ambientali in cui poteva operare la Hasselblad
Intanto sbattere lì un grafico, senza fonte, senza link, per poi dire "Come vedi le temperature non sono andate mai sotto i -53°C e mai sopra i 67°C durante tutto l'arco di un giorno lunare (quasi un mese terrestre).Anche in questo caso siamo nel range di temperature ambientali in cui poteva operare la Hasselblad" non serve e niente.Intanto -53 gradi sono più che sufficienti per bloccare la macchina fotografica, se hai visto American Moon. E poi, mostra da dove arriva il grafico e spiegalo: dici che arriva da Apollo 11, e allora?In quale unità di tempo in minuti è stato registrato?A partire da quando, e quali zone ha preso in considerazione tale rilevamento? Armstrong quando è uscito dal LEM è stato per 35 minuti ad oltre -100, questo è indiscutibile ed è dimostrato. Sempre se sai quali sono le temperature sole/ombra sulla luna, e sempre che tu abbia visto American Moon.Attendo delucidazioni.
Il problema sta a monte. La discussione gira intorno ad un concetto sbagliato. Lo spazio non è freddo. Essendo vuoto, la temperatura non ha alcun senso. Non c'è aria che è a tot gradi. È vuoto, ergo la temperatura non ha senso. Quello che succede è che un corpo non esposto alla luce solare si raffredderà irraggiando termicamente. Per esempio, le regioni lunari perennemente in ombra dei crateri ai poli hanno ghiaccio perché lì, il suolo si è raffreddato localmente tantissimo. Dire la macchina è a cento gradi non significa molto. La macchina ha subito un ciclo termico, come calcolato da Kamiokande esattamente, in cui l'esposizione al sole e la temperatura iniziale, determinano la temperatura ad un istante t.
Leggi sopra. Fuori non ci sono 0 gradi. O meno cento. La temperatura, nel vuoto, va ridefinita. Gli oggetti, in mancanza di aria che conduce , semplicemente, quando in ombra, si raffreddano emettendo radiazione termica. Nessuno shock termico quindi.
Ma allora i tecnici dell'Audi, quando temono il di blocco delle parti meccaniche dopo meno di 10 minuti di sosta nell'ombra, a cosa si riferiscono se non ad uno shock termico dovuto al repentino abbassamento delle temperature, che fà grippare il rover?
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