Aldilà e casi di pre-morte

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3 Anni 10 Mesi fa #40840 da orsoinpiedi
Ciao demartini,ti do ragione quando affermi che girano tante bufale.Secondo me,molte messe in giro ad arte per screditare un argomento.E' tecnica riconosciuta.Vuoi sapere come destreggiarti da tale marasma?Semplice,prendi in considerazione quei casi confermati da testimonianza diretta osservativa,con relativa conferma radar.Quesa è già cosa difficilmente smontabile.Poi ,se vuoi,testimonianze di professionisti come piloti di aereomobili,forze dell'ordine(abituati ad osservare),o avvistamenti di più persone,possibilmente in più zone,dello stesso fenomeno.Il resto è discutibile e solo se conosci bene la persona che racconta,potrai valutare.

Per il resto ti posso dire di aver riscontrato,senza ombra di dubbio,la veridicità dei "poteri"di un rabdomante.Un vero rabdomante.Con me un altra decina di persone che hanno assistito alle sue capacita.Un altra cosa che per il cicap non ammetterà mai.

"Leggi non per contraddire e confutare, né per credere e dare per scontato, ma per soppesare e considerare."

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3 Anni 10 Mesi fa #40841 da Al2012
Risposta da Al2012 al topic Aldilà e casi di pre-morte
La fisica ha individuato quattro forze o interazioni fondamentali: l'interazione gravitazionale, l'interazione elettromagnetica, l'interazione debole e l'interazione forte.

A mio avviso queste rappresentano solo materia e mezzi.
Un po’ come lo sono i materiali edili e i mezzi necessari per la costruzione, per esempio, di un edificio.
Materiale che resterebbe potenzialmente utile per la costruzione, ma inutilizzabile senza progetto dettagliato per la costruzione dell’edificio.

D’altro canto il progetto richiede qualcuno che lo sappia comprendere ed applicare.

Quindi le quattro forze fondamentali rappresentano solo la potenzialità, che resterebbe inespressa se non ci fosse l’informazione (progetto) e la coscienza che rappresenta la capacità di trarre forma da esse.

Sempre secondo me, è la Coscienza che permette e determina l’esistente.

Senza la Coscienza l’universo sarebbe solo potenzialmente possibile, ma non espresso in forme.
Le forme dipendono dalla consapevolezza raggiuta dalla coscienza che trae forma dalla informazione.

In altre parole è la Coscienza che dà forma alla materia, quindi la materia è un epifenomeno della Coscienza (compreso il cervello, ovviamente)

Scusandomi di questa mia pazza intromissione voglio concludere manifestando la mia vicinanza ai nativi americani.
Un popolo che ho sempre ammirato perché, anche se è solo nel mio immaginario, l’ho sempre percepito come comunità in armonia con la natura, con una spiritualità in sintonia con lo Spirito della Vita.

Un grande genocidio perpetrato dalla avidità di una civiltà inferiore offuscata dal desiderio di dominio …

Con questi precedenti e con quanto continua succedere, ci meritiamo l’autoestinzione.

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3 Anni 10 Mesi fa #40843 da Tonki
Risposta da Tonki al topic Aldilà e casi di pre-morte

Bella, mi piace questa intepretazione; ad una seconda lettura pero' mi chiedo: perche'? Mi da una sensazione puramente negativa, cioe', di nuovo, fatta apposta per fartela prendere male: la terra e' una prigione, noi siamo prigionieri ergo per quello la gravita' non esiste e i razzi etc etc.. e' tutto finto tutto ingegnierizzato a priori saremo schiavi per sempre.


Diciamo che è insegnamento tradizionale, da Platone al Buddha, e direianche di una certa fisica che dà un idea diversa di materia e di realtà, che il piano in cui siamo è un piano illusorio: che sembra essere ma che in realtà non è. Se così fosse, "farsela prendere bene" in senso assoluto, è in un certo senso mettere il vasetto di rose all'interno della tua prigione.
La terra piatta, per quanto sia un'ipotesi a mio parere bizzarra, anche se in modo brutalmente spaziale, rievoca questo sentore e spinge a chiedersi: perché siamo intrappolati su questo pianeta? Cosa c'é di là dai ghiacci che circandano la terra plana? E di la dalla volta finta fatta di stelle finte? Perché c'è questo inganno?
Lo scenziato moderno vede una vastità di sassi che ruotano nell'universo; vede le stelle come enormi basse di elio e idrogeno disanimate ed esistenti senza una ragione. Al limite cerca vita su qualche pianeta. Dopotutto anche lui è in trappola su questo pianeta, come tutti, giacché non possiamo andarcene: ma non si pone il problema. E se il problema ci fosse?

Quello che e' un mio limite e' che non riesco ad andare oltre, mi perdo nel mondo dell'ufologia dove ci sono gli elenchi delle razze aliene, persone che sarebbero in contatto con alieni i quali mandano messaggi fino appunto a Malanga e la sua visione della faccenda.


Il fantomatico Alien cicatrix è un libro che ha fatto dormire male tanta gente. Io onestamente non ci credo, in quel senso. Tuttavia Malanga ha portato la testimonianza di qualcosa. Quell'elenco di razze, che Malanga e altri sostengono essere lo stessa descrizione di persone che non si sono incontrate tra loro e che ancora non conoscevano il suo lavoro, l'ho sempre reputata una sorta di parabola favolistica o dei demoni che abitano l'incoscio umano ( ma dopotutto è un interpretazione direi banale ), o delle entità che vivono su altri piani. Il Malanga contemporaneo direbbe, degli esseri che vivono "sugli altri ottanti dell'universo", o qualcosa del genere. In ossequio anche alle testimonianze delle culture antiche, io opto più per la seconda ipotesi.

Infatti Malanga commise un errore, che fanno tutti. Ovvero scambiare il fenomeno degli oggetti volanti non identificati con quello che è possessione a tutti gli effetti, cioè l'antica demonologia, cioè il contatto con qualcosa che non ha un supporto fisico e biologico non facendo parte di qusto piano. Si può non crederci, ma quando qualcuno assume un altra identità, nel senso che sembra che ci sia qualcunaltro o qualcosaltro a parlare con la sua bocca, o lo si riduce a un pazzo, e va bene; o stà avvenendo qualcosa di diverso.

Se non erro, l'ipotesi parafisica, ossia degli alieni come esseri che vivono su piani paralleli al nostro, è stata a lungo indagata anche dalla cia e c'è anche del materiale declassificato al riguardo.
Si torna al discorso di prima: il cicap crede a quello che i sensi o i suoi prolungamenti meccanici possono percepire, ma potendo questi captare uno spettro elettromagnetico veramente risibile, accanto a me adesso cosa c'é veramente non possiamo saperlo.
Da quì è insegnamento un po' di tutti i popoli, se si vuol credere ai nostri avi, il concetto che ci si può anche aprire di più e percepire ulteriormente, con l'avvertenza però che questa limitazione dei sensi e della percezione ancora prima che una limitazione, è anzitutto una protezione. E fu riservata a chi poteva permettersi di farlo. E se questo avviene in una persona inadatta, si perde il cervello.

se qualcuno, sul web o nella vita reale vi dice di essere in contatto con gli alieni e incomincia a passare messaggi che verrebbero da queste entita', che criterio usate per eliminare i bugiardi da quelli seri ( e se pensate che siano seri, come fate a sapere che sono seri, non so se mi spiego ) ?


Io a Pisa quando frequentavo l'università ho anche conosciuto gente che andava da Malanga per problemi di abduction.
Va anche compreso che la percezione di un evento e l'evento nella sua oggettività non coincidono mai: ma neanche nelle piccole cose quotidiane, figurarsi in un "rapimento".
C'era in particolare una ragazza che usciva con un mio amico che dopo la confessione di lei rimase esterefatto, la quale sosteneva di essere frequentemente rapita assieme alla madre, che ne era a sua volta convinta. Con Malanga risolsero il problema: e come fece il chimico impazzito a fermare una civiltà superiore invisibile a telecamere che di notte attraversava i muri ti prendeva di faceva quello che voleva e ti rimetteva nel letto? Come si fa a fermare un coccodrillo in piedi di tre metri che ti viene a prendere la notte con marchingegni futuristici?

Tramite procedimenti interiori, tramite trasposizioni moderne degli antichi esorcismi, tramite visualizzazioni che ricordano certe meditazioni buddiste, tramite il contatto di una parte profonda di noi che doveva autodeterminarsi e dichiarare che quei rapimenti non li voleva più.

E allora dove avvenivano, davvero, questi rapimenti? Le conclusioni erano quindi due: o non accadevano sul piano fisico spaziotemporale sul quale viviamo, quello che questo corpo che con suoi sensi celo fa percepire escludendo il restante spettro elettromagnetico ( ma comunque confusi e avvertiti come se ciò accadesse ) e che chiamiamo realtà sensibile; o, nel caso avvenissero su questo piano, allora voleva dire che con una "presa di coscienza" si poteva addirittura fermare una tecnologia superiore e una civiltà avanzata.

C'è anche l'ultima ipotesi, che fosse semplicemente pazza. E che lo fosse anche la madre. Non mela sento di escludere nulla. Che l'encefalo non funzioni a tanta gente, è indubbio; ma era una ragazzina di diciannove anni del tutto normale, in apparenza. E anche supponendola impazzita, andrebbe sondato molto bene il concetto di pazzia e le possibili cause che la determinano, che forse, alla luce di tutto questo, non sono un semplice disequilibrio elettrochimico del cervello, il quale porebbe apparire come causa ed invece è un effetto.

In altre parole è la Coscienza che dà forma alla materia, quindi la materia è un epifenomeno della Coscienza (compreso il cervello, ovviamente)


Se l'universo fosse olografico, cioè anzitutto non locale, diciamo coerente con la fisica di Bohm, sarebbe la spiegazione più naturale. E questo perché non devi più andare a cercarla in quel neurone, in quella base azotata del dna o in quel "punto li", giacché quel "punto lì" non esiste veramente, e sembra esistere solo per il nostro modo di vedere l'ologramma. E' c'è solo la coscienza, alla fine dei conti.
Va però anche in questa particolare ipotesi intesa come Coscienza qualcosa di più grande ed esteso di quella che chiamiamo noi coscienza a livello soggettivo, o di quella a cui si riferisce immaginandola una specie di "presente ricordato".

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3 Anni 10 Mesi fa #40846 da Volano49
Risposta da Volano49 al topic Aldilà e casi di pre-morte
Al 2012, a tutt'oggi, di fatto, nessuno conosce i meccanismi che determinano l'antigravità e il suo contrario.
La tristezza che subentra al pensiero del genocidio dei nativi americani ti fa onore, così come come ad Orsoinpiedi del resto. Proviamo però ad entrare più in profondità alla tematica NDE OBE & C...

Inutile ripetere che questi fenomeni sono reali, certo va separata la tanta spazzatura che si trova sparsa in giro. Va rimarcato che queste esperienze di Fenomeni Premortali (EPM o NDE) si sovrappongono come contenuto, a stato di coscienza modificato, al di là di qualsivoglia differenza culturale, religiosa e geografica. Significativo è il coinvolgimento a 360° che interessa queste persone, inclusa un'espressione sorridente e serena del viso al momento della (pre) "morte". Questo atteggiamento è in antitesi con il senso comune che si da all'evento tragico e ineluttabile che può capitare ad un essere umano: la morte e conseguentemente la perdita delle persone più care, la morte e il possibile annullamento di sè stessi.

La scienza è restia (non tutta per fortuna) ad interessarsi di questi fenomeni, non solo NDE, ma in genere di una sostanza fluidica, cui nei secoli è stata data la più varia denominazione e che spesso viene chiamato "doppio" o "corpo astrale", concetto che il tempo e le scoperte della scienza non sono mai riuscite a cancellare. Questo doppio, o corpo astrale sarebbe possibile farlo uscire dal corpo fisico, esteriorizzarlo, e così esteriorizzato, esso sarebbe capace di avvertire ogni tipo di stimolo sensoriale (ben al di là dei 5 sensi conosciuti), questo sarebbe dato dal fatto che il corpo fisico perderebbe le corrispondenti facoltà e farebbe soltanto da rivelatore di ciò che succede o che avverte il corpo astrale.

Chi afferma qualcosa di simile, purtroppo, può ancora venire bollato per lo meno di eresia o di sconfinamento nel campo del metafisico, che sempre, per definizione, NON è esplorabile con i metodi della scienza. Sono convinto che i fenomeni di NDE, OBE, PM, sono una realtà non spiegabile, se non con l'esistenza di un quid che si esteriorizza dal corpo umano.
Un saluto

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3 Anni 10 Mesi fa #40847 da redribbon
Risposta da redribbon al topic Aldilà e casi di pre-morte

Tonki
Vuol dire che la memoria non è nel cervello e che i ricordi non sono "immagazzinati" nei neuroni. Quindi dove stà?

No no, è nel cervello.
La mia è una considerazione che vorrebbe mettere in dubbio che le NDE possano essere sogni o assimilabili a sogni come molti scienziati credono.
Con eeg piatto non ritengo si possano avere esperienze come le NDE, anche se rimane qualche attività residuale nei neuroni, non penso proprio che sia abbastanza per potere avere esperienze così vive e particolareggiate come raccontato da innumerevoli testimonianze protagoniste di nde-oobe, per questo ritengo che la coscienza-anima sia separata dal cervello, e che qui vi risieda solo temporaneamente.

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3 Anni 10 Mesi fa - 3 Anni 10 Mesi fa #40862 da Aigor
Risposta da Aigor al topic Aldilà e casi di pre-morte
@redribbon

Con eeg piatto non ritengo si possano avere esperienze come le NDE,


Per la verità il neurochirurgo Eben Alexander nel suo "Milioni di farfalle" parla di una settimana di <em>coma profondo che ha azzerato completamente l'attività della sua corteccia cerebrale</em>.
E quello che l'ha spinto a scrivere il libro è proprio che, come neurochirurgo, mai avrebbe pensato che si potesse avere una attività cerebrale così intensa con la corteccia spenta.

Non mi focalizzo su quello che ha visto e/o provato, quello è strettamente personale e può essere anche diverso da uno ad un altro, ma è significativo il fatto che abbia avuto una attività cerebrale così complessa da generare visioni del genere mentre era in coma profondo e aveva la corteccia cerebrale azzerata.

PS: forse però ho capito il senso del tuo intervento… lascio il mio perché non mi va di autocensurarmi, ma diciamo che se leggevo con meno fretta magari era meglio :hammer: :pint:

Detto questo, però, l'esperienza di chi riceve un cuore in trapianto e modifica il carattere, acquisisce sensazioni (gusti, abitudini) che prima non aveva spinge a pensare che anche la memoria possa essere non-locale

Mitakuye Oyasin
"La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci" (I. Asimov - Il crollo della galassia centrale)
Ultima Modifica 3 Anni 10 Mesi fa da Aigor.

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3 Anni 10 Mesi fa #40865 da orsoinpiedi
Vedo che vi siete dimenticati del cuore.Il nostro è l'organo che genera il più forte campo elettromagnetico del corpo,le cui informazioni raggiungono tutte le cellule del corpo,inoltre conta circa 40000 neuroni.
www.generazionebio.com/notizie/6834-cuore-secondo-cervello.html

Tutto mi rimanda ad antiche letture dello sciamano Carlos Castaneda.Alcuni passi dai suoi libri:
"Don Juan dichiarò che loro (gli sciamani)descrivevano gli esseri umani come forme scintillanti simili a enormi uova che loro chiamano uova luminose.
Quando gli stregoni vedono un essere umano – mi spiegò – vedono una forma gigantesca e splendente che galleggia e crea, muovendosi, un solco profondo nell’energia della Terra, quasi che la forma luccicante avesse una sorte di radice da tirarsi dietro'.
Carlos Castaneda – L’arte di sognare
ancora
"Gli stregoni considerano il Sognare come un’arte estremamente raffinata – disse – l’arte di spostare a volontà dalla sua posizione abituale il punto di unione per intensificare e ingrandire la portata di quel che si può percepire".
Ecco,consideriamo il punto di unione come il nostro modo di percepire la realtà che ci circonda.
E ancora
"La percezione è canalizzata perché in ognuno di noi c’è un fattore chiamato punto di unione che sceglie emanazioni interne ed esterne per allinearle".
Da– Il fuoco dal profondo

"In un’altra occasione don Juan ribadì il concetto: la percezione si realizza quando i campi di energia del piccolo gruppo situato intorno al punto di intenso splendore estendono la propria luce per illuminare identici campi di energia all’esterno dell’uovo.

Poiché gli unici campi di energia percettibili sono quelli illuminati dal punto di intenso splendore, quel punto viene chiamato il punto dove si mette insieme la percezione o, semplicemente, il punto di unione.
Da– Il potere del silenzio

Ora si più credere o.meno,ma Castaneda ,o meglio Don Juan,spiegano la base del fenomeno.Personalmente ritengo Castaneda un "Illuminato".

"Leggi non per contraddire e confutare, né per credere e dare per scontato, ma per soppesare e considerare."

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3 Anni 10 Mesi fa - 3 Anni 10 Mesi fa #40866 da orsoinpiedi
volano49,
"Orsoinpiedi pregunta"
??,mi inchino alla tua erudizione(credimi,lo dico senza la ben che minima ironia).

Tornando a noi,forse hai ragione,ma essere razionali su questi argomenti non è semplice,e si va a scavare negli angoli più bui

Da quello che so l'Ayahuasca non da dipendenza.Certo,anche una medicina,quando ne assumi troppa,ti uccide.

Ritornando alle cosiddette dislocazioni(sogni lucidi e/o esperienze di pre-morte,ritengo che avvengano nel momento in cui i nostri sensi si attenuano talmente,da liberare la nostra essenza(vogliamo chiamarla anima?)
Tutto questo è reale o frutto di immaginazione?
Nel secondo caso,il porsi domande diventa superfluo,mentre,se fosse vera la prima ipotesl,questa porterebbe alla riflessione dell'esistenza della vita oltre la vita,ed in ultima analisi,porsi domande sull'esistenza o meno di un Ente superiore.

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Ultima Modifica 3 Anni 10 Mesi fa da orsoinpiedi.

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3 Anni 10 Mesi fa - 3 Anni 10 Mesi fa #40870 da orsoinpiedi
Si potrà dire che gli sciamani usano sostanze stupefacenti,ma chi può dire quali siano realmente le capacità di tali sostanze?
Voglio proporvi la testimonianza di una persona che ha fatto l'esperienza con l'Ayahuasca,una persona che,per la sua grande abilità nello scrivere,riesce a farti vivere il viaggio.Isabel Allende



“Avevo bisogno di tornare ad essere la bambina che ero una volta, quella bimba silenziosa, torturata dalla propria immaginazione, che girava come un’ombra per la casa del nonno. Dovevo demolire le difese razionali e aprire la mente e il cuore. Per farlo, decisi di affidarmi all’esperienza sciamanica dell’Ayahuasca, una bevanda preparata con la pianta rampicante Banisteriopsis, usata dagli indios dell’Amazzonia per indurre visioni.
Willie [il marito] non volle che mi arrischiassi da sola e, come in tante occasioni della nostra vita assieme, mi accompagnò ad occhi bendati. Bevemmo un tè oscuro dal sapore ripugnante, appena un terzo di tazza, ma talmente amaro e fetido che era quasi impossibile da mandare giù. Alle volte sono un po’ pazza – bene o male sono lo sempre stata – in ogni caso l’Ayahuasca, che ad altri produce l’effetto di condurli verso il mondo degli spiriti, mi lanciò di un sol colpo talmente lontano, che non sono riuscita a tornare totalmente in me, se non dopo un paio di giorni. Dopo 15 minuti dall’assunzione persi l’equilibrio e mi accasciai al suolo, da dove non potei più muovermi. Mi prese il panico e chiamai Willie, che riuscì a trascinarsi vicino a me, così che potessi afferrargli la mano a mo’ di salvagente, quando ci si trova nella peggiore delle tempeste. Non riuscivo a parlare e nemmeno ad aprire gli occhi. Ero persa in un turbinio di figure geometriche e colori brillanti i quali all’inizio erano affascinanti ma, dopo un po’, estenuanti. Sentivo che mi stavo staccando dal corpo, il cuore si stava fermando e mi prese un’angoscia terribile. Tornai quindi ad essere la bambina intrappolata tra i demoni degli specchi e le anime delle tende.
“Dopo un po’ i colori sfumarono e apparve la pietra nera che giaceva dimenticata al centro del mio petto, minacciosa quanto alcune montagne della Bolivia. Sapevo che avrei dovuto toglierla di mezzo o sarei morta. Provai a scalarla ma era scivolosa, volevo girarci attorno ma era immensa, cominciai staccarne dei pezzi, un’impresa interminabile… mentre cresceva dentro di me la certezza che quella roccia contenesse tutto il male del mondo e che fosse piena di demoni. Non so per quanto rimasi così, in quegli stati il tempo non è misurabile con l’orologio. All’improvviso sentii un colpo di energia elettrica, come una formidabile pedata dal suolo e arrivai in cima alla roccia. Tornai per un momento al corpo, piegata dal disgusto cercai a tentoni il sacchetto che avevo lasciato lì vicino e vomitai bile. Nausea, sete, sabbia in bocca, paralisi. Percepii o compresi ciò che mi diceva mia nonna: lo spazio è pieno di presenze e tutto succede simultaneamente. Erano immagini sovrapposte e trasparenti, come le tavole stampate in acetato nei libri di scienza […]
Vagavo per giardini dove crescevano piante minacciose dalle foglie carnose, grandi funghi che trasudavano veleno e fiori malvagi. Vidi una bambina di 4 anni, rannicchiata e terrorizzata. Le porsi la mano per alzarsi e vidi che ero io. Diverse epoche e diverse persone passavano da una tavola all’altra. Ritrovai la me stessa in momenti distinti, in altre vite. Conobbi una vecchia dai capelli grigi, minuta ma bella ritta e con gli occhi fulgidi. Avrei potuto anche essere io fra qualche anno, ma non ne sono sicura, poiché l’anziana vagava in mezzo a una folla confusa.
Poi questo universo popolato sfumò ed entrai in uno spazio bianco e silenzioso. Fluttuavo nell’aria, ero un’aquila con le sue grandi ali aperte, sostenuta dalla brezza, vedendo il mondo dall’alto, libera, forte, indifferente a tutto. Per molto tempo rimasi quel grande uccello e in seguito giunsi in un altro luogo, ancora più glorioso, nel quale scomparve la forma e vi era solo spirito. Finirono l’aquila, i ricordi e i sentimenti. Non c’ero più nemmeno io, mi ero dissolta nel silenzio. Se avessi avuto il più piccolo desiderio o un briciolo di coscienza, ti avrei cercata, Paula. Molto più tardi vidi un cerchio, come una moneta d’argento e mi diressi lì come una freccia, attraversai il divario ed entrai senza sforzo in un vuoto assoluto, un grigio traslucido e profondo. Non c’era la benché minima sensazione, spirito o coscienza individuale, tuttavia avvertii una presenza divina e assoluta.
Ero all’interno della Dea. Era la morte o la Gloria di cui parlano i profeti. Se questo è morire, si trova in una dimensione irraggiungibile ed è assurdo immaginare che mi accompagni nella vita di tutti i giorni o che mi aiuti con i miei compiti, ambizioni, paure e vanità.
Dopo un’eternità tornai, come una pellegrina estenuata, alla realtà conosciuta attraverso la stessa strada per la quale ero partita, ma nel senso opposto: attraversai la piccola luna d’argento, volteggiai nello spaio dell’aquila, atterrai nel cielo bianco, mi fusi nelle immagini psichedeliche e alla fine rientrai nel mio povero corpo, che da 2 giorni stava male, Willie se ne prendeva cura e già cominciava a credere di aver perso sua moglie nel mondo degli spiriti. Nella sua esperienza, Willie non era asceso alla Gloria né era sceso agli inferi, ma era piuttosto rimasto in un purgatorio burocratico, scartabellando documenti fino a che l’effetto passò, alcune ore più tardi. Nel frattempo io ero rimasta stesa al suolo, dove lui mi aveva riposto con un cuscino e una coperta, scossa da tremori, farfugliando frasi a casaccio e vomitando una schiuma sempre più bianca. Al principio ero agitata, ma poi rimasi rilassata e immobile, non sembravo soffrire, mi disse Willie.
Il terzo giorno, già cosciente, lo passai stesa sul mio letto, rivivendo ogni istante di quel viaggio straordinario. Sapevo di poter già scrivere la trilogia, perché prima di incappare nell’immaginazione avevo fatto ricorso alla percezione dell’universo con l’intensità dell’Ayahuasca, che è simile a quella della mia infanzia. L’avventura con la droga mi prese in qualcosa che posso definire solo come amore, un senso di unità: mi sono dissolta nel divino, ho sentito che non c’era separazione tra me e il resto dell’esistenza, tutto era luce e silenzio. Avevo la certezza che noi siamo anime e che la materia è illusione, una cosa che non si può dimostrare razionalmente, ma che a volte ho sperimentato brevemente nei momenti di euforia di fronte alla natura, momenti di intimità con qualcuno di amato o durante la meditazione. Ho accettato che in questa vita umana il mio animale totemico sia l’aquila, l’uccello che nelle mie visioni volava guardando tutto da una grande distanza. Tale distanza è quella che mi permette di raccontare storie, perché posso vedere gli angoli e gli orizzonti. Sembra che io sono nata per raccontare. Il mio corpo mi faceva male, ma non ero mai stata più lucida.
Di tutte le avventure della mia esistenza frenetica, l’unica che può essere paragonata a questa visita nella dimensione degli sciamani fu la tua morte, figlia mia. In entrambe le occasioni è accaduto qualcosa di inspiegabile e profondo, che mi ha trasformato. Non sono mai più stata la stessa dopo quella tua ultima notte e dopo aver bevuto questa potente pozione: ho perso la mia paura della morte e ho sperimentato l’eternità dell’anima.”

Forse non è così difficile aprire quella porta che ci separa dal capire cosa siamo e perché siamo.

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Ultima Modifica 3 Anni 10 Mesi fa da orsoinpiedi.

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3 Anni 10 Mesi fa #40876 da Volano49
Risposta da Volano49 al topic Aldilà e casi di pre-morte
Orsoinpiedi pregunta:
Si potrà dire che gli sciamani usano sostanze stupefacenti,ma chi può dire quali siano realmente le capacità di tali sostanze?
___________

Mi ricollego anche al tuo post precedente.
Don Juan probabilmente non è mai esistito, Castaneda provava a districarsi in seconda/terza persona, per non voler impegolarsi in prima, probabilmente solo in questo modo, impersonando un neofita alla scuola del (dei) brujo, i romanzi scorrevano via semplici, complici, avvincendo il lettore. Non trovo molta attinenza tra un'uscita fuori dal corpo dovuta ad un arresto cardiaco e le allucinazioni dovute ad uso di erbe corredate da cerimonie magico-religiose.

Orsoinpiedi, orcoboia, boia dun mond ledar, di là ti hanno rimbrottato nù poco... torna alla base, ed entra nel merito delle differenze che ti ho elencato, qui i tuoi innumerevoli fans (dalla regia mi dicono ammontino a svariate migliaia...) ti aspettano con fascine di lauro, nonchè con il Turibolo ben caldo, pronto per l'incenso...
Ritorno (solo per un attimo) in me, dicendo che in verità la "storia" del curandero-sciamano Don Juan/Castaneda non si disgiunge da altre simili. Partendo da lontano è accertato che droghe simili al Peyote usato dagli sciamani sud americani, venivano usate dagli oracoli per acquisire presunte capacità divinatorie per compiere le loro "magie" e dai sacerdoti per per invocare gli spiriti e le divinità. Modalità e scopi ben diversi dalle NDE dunque. Non solo, se poi in tali circostanze qualcuno di essi moriva, la cosa veniva attribuita all'intervento del fato o il volere degli dei, non si pensava certo che il decesso fosse invece, da attribuire all'uso continuato di rituali nonchè ai pericolosi intrugli. La Dipende-nza è tutt'altra roba dalle testimonianze di pre-morte.

In conseguenza di tale ignoranza, le allucinazioni da stupefacenti (che sono solo stati alterati di coscienza e più precisamente visioni irreali soggettive) venivano erroneamente interpretati come fenomeni paranormali o trascendenti. Castaneda dunque (che fondamentalmente ammiro per tutta una serie di altre ragioni) ha solo fatto sua un'usanza antica: quella di assumere sostanze tossiche usate da sempre in cerimonie religiose del mondo antico, in Europa, in Asia, Africa e, come si sa, nell'America pre-colombiana. Il Peyote (il mescal di Castaneda) era molto usato durante le cerimonie più importanti e nel corso dei molteplici riti in onore degli dei, che impegnavano la vita quotidiana dei Maya e degli Aztechi. Anche la raccolta del cactus sacro era un rito, una festa (era una festa del CACTUS...), come tale durava 43 giorni.
Un salutone

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3 Anni 10 Mesi fa #40882 da orsoinpiedi
Ciao Volano,la mia risposta al tuo post sopra è la 40866,tre sopra.
A volte non mi controllo e mi proietta avanti nel tempo....
Scusate per il casino,ma non so neanche io cosa è successo.

"Leggi non per contraddire e confutare, né per credere e dare per scontato, ma per soppesare e considerare."

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3 Anni 10 Mesi fa - 3 Anni 10 Mesi fa #40885 da demartini315
Mah, visto e considerato che Castaneda e' stato cuccato a scrivere fregnacce, a farci i soldi sopra, a spacciarle per Verita' Assoluta ©, a costruirci sopra una psicosetta ( Tensegrity )..qualcuno lo prende ancora sul serio? Sara' un caso che oggi Castaneda lo trovate sotto "fiction" piuttosto che "antropologia"? Io e Giacobbo crediamo di no.

:zombie:

Citazione colta:

I doubt you'll find an anthropologist of my generation who regards Castaneda as anything but a clever con man. It was a hoax, and surely Don Juan never existed as anything like the figure of his books.


Dr. William W. Kelley, capo del Dipartimento Antropologia della Yale University

A sto punto preferisco McKenna mille volte, anche se due minchiate le ha scritte pure lui, Stoned Ape Theory e la Timewave Theory che sono abbastanza deliranti pero' c'ha visto lungo con il movimento New Age.
Ultima Modifica 3 Anni 10 Mesi fa da demartini315. Motivo: PERCHE' SI SMINCHIANO I CODICI DOPO UN EDIT????

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3 Anni 10 Mesi fa #40888 da orsoinpiedi
Demartini,capisci che questi sono solo giudizi che lasciano il tempo che trovano. Dov'è la prova della sua falsità?Solo giudizi di chi non crede, senza aver mai verificato.Esistono vari livelli di sciamani,come ci sono i medici di famiglia,i Professori e i Luminari.Anni fa
ho parlato con un "uomo medicina" appartenente alla tribù Hopi,tribù che certamente ha convissuto per un certo periodo con gli Anasazi.Ebbene,parlando delle loro tradizioni,gli ho chiesto se realmente gli sciamani potevano lasciare il loro corpo materiale.Guardandomi mi disse che lui non lo aveva mai fatto,non era all'altezza di tale pratica,ma che ne conosceva un paio che avevano queste qualità,ed erano considerati come "Luminari"Pochissimi potevano arrivare a quella conoscenza,e mi raccontò un paio di sue esperienze con questi grandi sciamani.Il tono era molto rispettoso verso di questi.
Nulla mi ha fatto percepire che mi stesse raccontando delle falsità.
È facile dire sono tutte balle,e chiudere il discorso senza farsi una domanda,senza il minimo dubbio.
Pensa a quello che succede oggi col covid,dove gli scienziati dicono tutto ed il contrario di tutto.

"Leggi non per contraddire e confutare, né per credere e dare per scontato, ma per soppesare e considerare."

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3 Anni 10 Mesi fa #40890 da orsoinpiedi
Volano:
"Va anche compreso che la percezione di un evento e l'evento nella sua oggettività non coincidono mai"

E da quale parte sta la verità?(ho detto verità e non realtà)
L"oggettività dell'evento o la sua soggettività .Può essere la soggettività la reale espressione dell'oggettivita?
Noi,nella limitatezza dei nostri sensi , diciamo che una cosa è reale quando la sentiamo,la vediamo,la tocchiamo,ma è reale,o è ancora più reale ciò che di essa "percepiamo"

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3 Anni 10 Mesi fa #40895 da Volano49
Risposta da Volano49 al topic Aldilà e casi di pre-morte
Caro Orsoinpiedi, la verità risulta tale per chi tale la considera. Su Castaneda si è detto di tutto e di più. La verità su di lui credo stia nel mezzo... ovvero, è fuori dubbio che L'allora giovane studente Castaneda (1961) si ponesse le solite eterne, tutt'altro che retoriche, ovvie e "iniziatiche" domande: chi siamo, da dove veniamo e chissà chi lo sa dove andremo... Sulla scia delle quali abbia VERAMENTE effettuato una ricerca minuziosa nel Messico Centrale per incontrare indios conoscitori di piante allucinogene. Che poi sia veramente entrato in contatto con i due stregoni che nomina nei suoi libri è tutt'altra storia, ovvero Don Juan Matus e Don Genaro (con una sola "N", non era napoletano...), esperti dell'uso di tre piante: Datura inoxia (o hierba del diablo), Lophophora williamsii, nota appunto come dicevo del genere Peyote, nonchè un fungo allucinogeno del genere Psilocybe.

Ripeto, ritengo la sua iniziale ricerca del tutto genuina, parzialmente appagante. Condivido Carlitos (Castaneda) e la sua tecnica comportamentale , anche quando manteneva le distanza da giornalisti e interviste, nonostante il successo letterario ottenuto. Comportamento nei confronti del mondo esterno, condivisibile per una seria ricerca, per stimolare davvero se stesso in un ampliamento di coscienza. Comportamento che per i malpensanti risulta ingannevole, ma in realtà con tale atteggiamento si vuole (voleva) riuscire gradatamente percepire il suo essere totale.

Certo non si può negare che il suo "apprendistato" gli fece guadagnare un discreto gruzzolo, in tal guisa però si dovrebbe attaccare anche il mio ex dirimpettaio Pollodoro membro dei CICAPiscounamazza che sforna un libro al di, come del resto l'ex maratoneta Biglino, ma questo non cambia l'interessamento verace che ebbe Castaneda. Sparlare sulle altrui attività è semplicistico, guarda cosa scrivono sul mio amicone Giovanni... La mia difesa per Castaneda non è ad oltranza, solo condivido certi suoi atteggiamenti, posso altresì considerare (a suo pro-fitto) che Castaneda sapesse bene che il suo universo letterario sarebbe crollato se egli non fosse riuscito a mantenere il totale riserbo sulla sua reale esistenza.
Un saluto

Postscrittopoi. Caro Orsoinpiedi io non sono eru-DITO... non ho una cultura vasta come credi, semplicemente lo spagnolo è il mio secondo idioma che di volta in volta si interseca con l'italiano, tutto qui. Pregunta equivale a domanda. Ciao

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3 Anni 10 Mesi fa #40897 da demartini315
Rega' ma non e' che la gente "da addosso" a Castaneda come fosse un politico o una rockstar..perche' e' antipatico o qualcosa del genere..e' un pallonaro! Punto, non hai mai fatto mezza sega di quello che ha scritto..gli avevano ritirato la laurea in antropologia ( roba mai vista prima ). Avra' preso un po' di mescalina due acidi e quattro funghetti ( pure io mi sono fatto gli acidi e il resto ma non ho sentito il bisogno di prendere per il culo milioni di persone ). E' un autore di fiction; se volete leggere roba spessa buttatevi su McKenna.
Orso non metto in dubbio che esistano i guaritori, gli sciamani ma un conto sono loro un conto e' sta frode di Castaneda..e' come se Dan Brown si fosse spacciato per cavaliere templare. Non sono opinioni del CICAP o Polidoro ( che poi buttarla sempre sul CICAP sa tanto di guilty by association per cui se sei scettico sei uno del cicap o amico di attivissimo, si puo' essere scettici senza essere amici del potere occulto di turno, tipo me ;P ) e' un fatto.
E poi, Castaneda si nascondeva dai giornalisti DOPO essere stato sgamato a scrivere panzane...chissa' perche'...e si e' ritirato coi suoi adepti della sua setta della minchia ( ora, aveva bisogno pure della psico setta di invasati? )
E' sparito dalla circolazione una volta che ha sentito puzza di bruciato...che personaggio

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3 Anni 10 Mesi fa #40904 da orsoinpiedi
demartini,gli argomenti di Castaneda,per il comune pensiero,sono pericolosi,come è pericoloso dire che sono stati gli islamisti. ad abbattere le Torri gemelle.Come oggi,col covid,si screditano fior di scienziati che la pensano diversamente.Non so se Castaneda abbia detto la verità,o sia un millantatore.
Quello che so è che le capacità descritte da Castaneda ,sono patrimonio di alcuni uomini di "religione"nel mondo.Certo,non ho prove,come non le hai tu nei confronti del Castaneda.

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3 Anni 10 Mesi fa #40905 da orsoinpiedi
"Pregunta equivale a domanda",caro Volano per uno che ,appena appena,sa l'italiano, è già tanta roba.

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3 Anni 10 Mesi fa - 3 Anni 10 Mesi fa #40906 da Tonki
Risposta da Tonki al topic Aldilà e casi di pre-morte

non metto in dubbio che esistano i guaritori, gli sciamani ma un conto sono loro un conto e' sta frode di Castaneda..e' come se Dan Brown si fosse spacciato per cavaliere templare.


Si è vero, ma c'é una differenza con Dan Brown: i contenuti di quei libri. Brown ha scitto una storiella simpatica, Castanena ha tracciato un percorso di vita che ha cambiato la vita a chi lo ha seguito. Un po' come...gli evangelisti.

Don juan infatti va preso alla stregua di Gesu Cristo o del Buddha. E' ovvio che potrebbero non essere esistiti e che anche lo fossero stati furono diversi dal personaggio raccontato. E va benissimo.
Il punto è, diciamo, funzionale: se vivi come Gesu Cristo avviene qualcosa? Se segui la via tracciata da castaneda, cosa accade?

Ad esempio al giorno d'oggi non esistono cristiani, non praticando nessuno - e dico nessuno - l'imitazione di Cristo. Quindi se anche il cristianesimo fosse una via di trasformazione ed ascesi non possiamo saperlo, dato che il cristiano medio ha letto tre passi della bibbia ( che non è cristiana ) ed è attualmente occupato a includere i culattoni nella loro ideologia e a salvare quattro scappati di casa africani dal mediterraneo. Non che il cristiano occupato a colonizzare o a fare le crociate trovasse la perfezione ascetica che il cristianesimo richiede.

Castaneda propone lo stessa cosa. Ci sono una serie di tecniche ( il non fare, il sognare consapevole, l'agguato, l'abbandono della storia personale, l'abbandono del dialogo personale, i "balletti" etc) e tutta una serie di fatti da meditare ( i voladores, la mente di superficie, l'impeccabilità etc ) che vogliono anzitutto un'applicazione pratica.

Quel che non si capisce è che castaneda, il buddhismo o qualunque altra dottrina è come...chessò, il tennis. Cioè è una pratica: i trattati di tennis servono, forse, solo per chi lo sa anche giocare. Anche secondo me Castaneda è sostanzialmente una frode narrativa, ma i concetti che passa, che a me paiono una ruberia generale da oriente ad occidente, sono una summa alternativa di insegnamenti antichi quanto l'uomo. Il che mi ha sempre costretto a reputarla una frode utile.

E da quale parte sta la verità?(ho detto verità e non realtà)
L"oggettività dell'evento o la sua soggettività .Può essere la soggettività la reale espressione dell'oggettivita?
Noi,nella limitatezza dei nostri sensi , diciamo che una cosa è reale quando la sentiamo,la vediamo,la tocchiamo,ma è reale,o è ancora più reale ciò che di essa "percepiamo"


Al nostro livello, probabilmente non esiste nessuna verità che non sia relativa. Solo il fanatico conosce la verità, ossia quella cosa che scambia per tale.

Però bisogna anche evitare quel fenomeno che è tipico di alcune classi di sociologia americane contemporanee da lavaggio del cervello, quelle del <em>Perception is reality</em>, dove solo per il fatto di percepirsi in un certo modo, per autorappresentazione, allora si è in quel modo. No: la percezione è solo la tua realtà, da cui trai la tua verità, e non dico di sottovalutare la propria soggettività, ma di ampliare la propria percezione che sarà sempre relativa ma tuttavia più affinata.

E' un fenomeno realmente interessante quello del transessualismo. Tralasciamo il fenomeno in sé, che in fondo merita poche spiegazioni: c'è un uomo che si sente donna pur non potendo avere idea di che cosa significhi essere donna, non potendocela avere non essendolo ( a meno di non individuare un elemento trascendente il corpo che vuole determinarsi mutando il proprio corpo per soddisfare il proprio desiderio: ma in tal caso siamo nel regno della spiritualità, dove l'anima è sessuata, ha sbagliato corpo e vuole correggere l'errore. Uhm... ).

Molta gente non ha ancora capito per quale ragione i transessuali tengono così tanto al riconoscimento di essere diventati donna ( fino all'assurdo di far emettere legislazioni punitive per chi usa il pronome sbagliato come in Canada, California etc ), senza accontentarsi del sentirsi tali dopo le dovute operazioni e le terapie farmacologiche.
Si potrebbe credere che sia un nervo scoperto continuare a reputarli uomini o semplici travestiti chirurgici, e che questo li offenda; e pur essendo in parte vero, non è il punto centrale. Il nucleo della faccenda è che credendo che la percezione è la realtà, fintanto tutti non hanno la medesima percezione di loro come donne, non saranno donne veramente. Tutto l'insegnamento nelle scuole, la propaganda nei film e le legislazioni che impongono il ricevimento di questa percezione, hanno solo lo scopo di uniformare questa visione.
E da dove arriva questa impostazione, se non dalla scientismo ( non dalla scienza ) moderno? Crediamo davvero che i medici non sappiano leggere da soli i dati sui vaccini, sulla chemio o su qualunque altro tema che ogni tanto si prova a denunciare? Crediamo davvero che non possano capire che la mascherina se non inutile è persino dannosa?
Ma in un mondo dove la percezione è realtà, non ha importanza. Se guardando alla percezione si trova la realtà, voltarsi per andarla a cercare da un'altra parte non ha senso: è cospirazionismo. E chi nega la percezione calata dall'alto, di fatto nega la realtà prestabilita a cui uniformarsi anzitutto allo scopo di rendela tale, e negazionista diviene l'anatema principe, in quanto neghi non solo la realtà, ma la verità che in quella realtà si incarna.

Si potrebbe anche aggiungerci che secondo certe dottrine, e se vogliamo anche secondo una certa fisica applicata agli estremi e all'essere umano, l'uomo influenza la realtà. E quindi imporgli una percezione, serve anzitutto a proiettare gli elementi che si desiderano nella realtà. Ma in fondo questo avviene anche sensa teorie astruse: le convinzioni sono comandi impartiti al corpo e alla mente. Per questo sarebbe bene scegliere bene a quello in cui si crede.

Un esperimento di alcuni psicologi di harvard lo spiega molto bene: questi psicologi andarono in una scuola elementare per svolgere un test sull'attitudine a diventare ottimi student; questi scelsero tramite alcuni test alcuni studenti a caso causando lo stupore degli insegnanti che si videro presentare come soggetti inclini all'eccellenza anche studenti mediocri o persino pessimi, del tutto privi di capacità o di volontà.
In ogni caso, essendo stato un test proposto e affermato come valido e reale da eminanti dottori di una delle università più prestigiose, harvard appunto, sia gli alunni scelti che gli insegnanti credettero ai risultati dell'esperimento. Dopo un anno gli psicologi tornarno all'istituto scolastico per verificari eventuali cambiamenti e scoprirono che gli studenti scelti erano praticamente tutti migliorati e si erano, effettivamente, avvicinati all'eccellenza. Allora i dottori di Harvard poterono rivelare il vero senso dell'esperimento: ossia la convinzione. I bambini erano stati scelti del tutto casualmente, e i test che erano stati fatti erano stati soltanto una recita atta a far credere che si stesse svolgendo una vera analisi sugli studenti. Così, i ragazzi del tutto casualmente scelti, convinti d'essere destinati all'eccellenza, si erano adeguati a questa nuova credenza e avevano, di conseguenza, modificato incosciamente o cosciamente il loro comportamento per adattarlo al nuovo credo; lo stesso, evidentemente, avevano fatto anche gli insegnanti che convinti di trovarsi di fronte a ragazzi che avevano male interpretato si erano a loro volta adeguati alla nuova convinzione. Risultato dell'esperimento era stato che una convinzione modifica sia lo spazio interno che lo spazio esterno: alunni e insegnanti.

Da qui il ruolo della propaganda, nel cercare di convincerci di certe cose.
Ultima Modifica 3 Anni 10 Mesi fa da Tonki.

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3 Anni 10 Mesi fa #40908 da orsoinpiedi
Tonki,mi sembra che tu stia confondendo l'insegnamento del credere in se stessi con la" debolezza mentale"sfruttata dalla propaganda.

"Leggi non per contraddire e confutare, né per credere e dare per scontato, ma per soppesare e considerare."

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3 Anni 10 Mesi fa #40909 da Volano49
Risposta da Volano49 al topic Aldilà e casi di pre-morte
Pensar male è sempre stato facile, ancor più se non si entra nel merito della REALTA' dei grandi iniziati. Io non mi sento di reggere la marsina a Castaneda ad oltranza, ma menziono a ragion veduta chi, ancor più nel passato, era dotato di conoscenze superiori, che sapevano captare il linguaggio delle forze cosmiche, che "vedevano" oltre l'umana possibilità, divenendo le guide di popoli, i "grandi iniziati" al cui sapere potevano accedere solamente gli eletti chiamati a custodirne i segreti e continuare nel tempo le funzioni del Maestro.

L'avvicendarsi di Carlito Castaneda assomiglia molto al sapere iniziatico degli antichi, perlopiù circoscritto alla conoscenza delle leggi che governano la NATURA (compreso il moto del sole e delle stelle, i principi medicinali e allucinogeni delle piante, la proprietà dei numeri, le regole dell'architettura, ecc) successivamente si rivolsero, così come il Castaneda, verso la conoscenza del mondo spirituale che porta l'uomo alla scoperta di sè stesso ed al suo difficile rapporto con Dio, che è il punto di arrivo di ogni iniziazione.

Facile buttare fango anche sui veri ricercatori, dal momento che oggi assistiamo ad una proliferazione impressionante di improvvisati maestri, guru, sedicenti iniziati di sette, associazioni, ordini, maghi e maghetti che si ritengono e si dicono esoterici, che promettono agli ingenui loro adepti, attraverso folcroristici rituali, l'acquisizione di "poteri", mentre sappiamo che per la tradizione l'iniziazione non è altro che il punto di PARTENZA per un radicale mutamento dello stato dell'essere.
Un saluto

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3 Anni 10 Mesi fa #40921 da Pavillion
Risposta da Pavillion al topic Aldilà e casi di pre-morte
Hey hai mai provato il lasciarsi morire in un momento di estremo abbandono.
Io sì. Ho visto quello che vidi.
Tranquilli non ne parlo di nuovo.

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3 Anni 10 Mesi fa #40928 da Tonki
Risposta da Tonki al topic Aldilà e casi di pre-morte

Tonki,mi sembra che tu stia confondendo l'insegnamento del credere in se stessi con la" debolezza mentale"sfruttata dalla propaganda.


Ci stà, ma credere in se stessi andrebbe elaborato. E in qualunque modo lo si intenda, credere in se stessi è difficile per chi non si conosce. Non che qualcuno realmente conosca se stesso, meno che ma io.
E questo la propaganda se non lo sa, lo intuisce. Altrimente non esisterebbero soggetti totalmente eterodiretti.

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3 Anni 10 Mesi fa #40933 da Al2012
Risposta da Al2012 al topic Aldilà e casi di pre-morte
In merito a Castaneda ho letto solo i primi quattro libri … tanto tempo fa.

Mi è piaciuto e non mi sono posto (e non mi pongo) il problema di quanto fosse vero il suo racconto, perché erano molto più importanti le emozioni e le sensazioni che potevo ricevere leggendolo.

Io non posso giudicare, non sono in grado di farlo. L’unica cosa che posso fare è sentire se c’è risonanza …… se riesco a trovare un altro pezzo del puzzle, del mio puzzle.

Peccato che non sia attivo il vecchio sito perché avevo aperto un topic sullo Sciamanismo, una mia ricerca su questa interessante tematica ….

Un tempo ero più attivo, avevo più energia … ora mi sento più vecchio e sfiduciato ….

Ma ora provo ad entrare in tema e provo a farlo attaccandomi alla parola Aldilà.

Le NDE sono un passaggio temporaneo aldilà?
Sono la prova, la pistola fumante, che ne dimostra la sussistenza?
Per chi l’ha sperimentata dire di sì.

Lo stato d’animo, la pace interiore che molti dimostrano dopo tale esperienza dimostra che hanno superato l’atavica paura della morte.
Ma non solo questo, sono anche più consapevoli che l’aldilà e l’aldiqua rappresentano due facce di una “moneta”.
Sono entrambe parte dell’Esistenza.
La separazione tra esse dipende solo dal grado di consapevolezza raggiunto da chi le percepisce.

Il nostro animo è accecato e sconvolto dalla paura che tanto maggiore quanto è maggiore il nostro senso di separazione.
Perché l’esperienza di pre-morte dona pace e serenità?
Perché si dissolve quel senso di separazione tra l’aldilà e aldiqua ….

Nel mio “delirio” la Coscienza rapprenda il fulcro.
Non siamo parte di una evoluzione biologica/materiale, ma siamo parte di una evoluzione della coscienza che avviene nell’attraversare diverse esperienze.

La NDE è una di queste per alcuni, …

La Coscienza sta sperimentando l’esperienza della individualità.
La coscienza individuale si manifesta nella materialità perché in questo stato è possibile esaltare la separazione, la divisione tra le “cose”.

La frammentazione è il paradigma dominante che regna nel modo dell’aldiqua, mentre è il paradigma olistico il dominante nel mondo dell’aldilà.

Secondo me, la NDE porta la coscienza individuale a contatto con il paradigma olistico, di conseguenza sperimenta una non separazione e una conseguente diminuzione del senso di individualità e una intensificazione del senso olistico, fusione di molteplici individualità.

Quello che voglio dire è che io/noi siamo impelagati nella nostra individualità, anzi individualismo che ne è la deformazione, che a livello di inconscio collettivo siamo i co-creatori di quello che chiamiamo realtà. Per meglio dire Realtà Ordinaria comunemente accettata.

Secondo me il prossimo passo evolutivo ci sarà quando diventeremo co-creatori di una realtà dove la percezione dell’individualità disunite lascerà spazio alla percezione della fusione di più individualità passando dal paradigma riduzionistico a quello olistico ….. perché, in una realtà non ordinaria “Siamo tutti interconnessi ( Carl Sagan, Richard Feynman, Neil de Grasse Tyson, Bill Nye)”

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3 Anni 10 Mesi fa #40935 da Volano49
Risposta da Volano49 al topic Aldilà e casi di pre-morte
Condivido appieno queste due considerazioni dell'amico Al 2012:

La prima: "Io non posso giudicare, non sono in grado di farlo. L’unica cosa che posso fare è sentire se c’è risonanza …… se riesco a trovare un altro pezzo del puzzle, del mio puzzle.…."
.............
La seconda: "Le NDE sono un passaggio temporaneo aldilà?
Sono la prova, la pistola fumante, che ne dimostra la sussistenza?
Per chi l’ha sperimentata dire di sì."
.........................................................................................................................................................


La natura e le complessità delle NDE (così come le OBE, spontanee o meno (indotte) che siano) restano comunque sconosciute, dal momento che ci si chiede ancora se si tratta di "semplice" chiaroveggenza, e/o di chiaroveggenza viaggiante, o di una REALE separazione tra mente e corpo. Sarebbe ora e giusto che ad indicarci se queste esperienze che ci portano a considerare veramente l'esistenza di un altro mondo, di un'altro piano di esistenza, fosse quella branca del sapere umano che generalmente brilla per il suo scetticismo: la scienza. Quel giorno ritengo che veramente la storia dell'uomo cambierebbe totalmente, perchè l'uomo conoscerebbe la realtà di un al di là della vita terrena, cosa che lo renderebbe un uomo nuovo, più libero dalle passionalità terrene.
Un saluto

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