Aldilà e casi di pre-morte

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4 Anni 1 Mese fa #40646 da Volano49
Dopo che una conoscente mi ha raccontata la sua esperienza (l'unica) di pre-morte, di perdita di conoscenza, susseguente ad un incidente stradale di poco conto (almeno così sembrava per i lievi danni subiti dalla sua auto), spendo (tanto non mi costa niente...) due righe (si fa per dire...) sull'argomento, in considerazione che anche vari studiosi cercano di gettare qualche luce sul destino dell'uomo dopo la morte. Argomento che credo farebbe piacere a molti se trattato non dal sottoscritto ma dalla competenza espressiva del Cav. Massimo Mazzucco.
I fatti e le esperienze non si possono negare, ma un ragionamento terra terra porta a considerare che, per quanto il corpo di un uomo (donna in questo caso...) possa apparire clinicamente morto, è certo che, se dopo un dato periodo di tempo torna in vita, per tutto questo tempo è rimasto vivo... Lapalissiano direbbero i subalterni del più volte citato Maresciallo francese morto a Pavia...

Sembra comunque certo che il soggetto in questo contesto si trovi in uno stato di coscienza alterato, se subentrasse quindi anche "solo" un'allucinazione, corredata da visioni fantasmagoriche, mistiche, va da sè che anche di queste non ne conosciamo con certezza le cause, l'imput, le allegoriche similitudini da soggetto a soggetto. Evidentemente, più di morte, si tratta di un'esperienza anomala. Manca ovviamente il perchè e il percome... Evidentemente subentra uno stato alterato di coscienza, ma questa si riduce fine a se stessa o c'è dell'altro? Personalmente credo che sia estremamente probabile che tra la realtà fisica e quella considerata "extrafisica", vi sia un legame o addirittura una continuità senza soluzione. Se questa continuità fosse rivelata da ricerche scientifiche i casi di pre-morte assumerebbero significati ben diversi da quelli attuali.

In ogni caso ci troveremmo davanti a una realtà, seppur supportata dalla scienza, limitata al MONDO VIVENTE, uscire da questa e dare risultati certi, sganciati dal corpo fisico, potrebbe rivelarsi una conquista oltremodo difficile da ottenere. Quindi niente a tutt'oggi può negare, in ambito a queste esperienze, l'esistenza di un'altra "realtà". Inutile dire che l'uomo (pure la donna...) l'ha da sempre supposta trovando in sè l'esigenza di vivere e comportarsi "come se" questa realtà esistesse. Possiamo considerarla un'idea archetipa, propria fin dall'origine dell'esistenza umana. Nulla esclude che, come ci è possibile ampliare la nostra conoscenza al di fuori dei nostri sensi conosciuti attraverso lo spazio e il tempo, in una realtà extrafisica, così vi sia in noi una facoltà estrema che ci permette l'intuizione di una realtà superiore, al di fuori del mondo vivo. Ovvio che se tale facoltà esiste, deve segnare il limite del mondo umano, essere quindi nel punto in cui il nostro mondo vivo raggiunge un contatto con un mondo ultravivente.
Un saluto

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4 Anni 1 Mese fa #40659 da CharlieMike
Io ho sempre dichiarato che sono un materialista convinto e pertanto credo che esista una spiegazione logica a tutto senza necessariamente prendere la strada dell'esoterico, spirituale o paranormale.

Vi prego di prendere le mie frasi come opinioni prsonali, non necessariamente condivisibili ma sicuramente soggette a errore.

Innanzitutto quali sono i parametri per stabilire se una persona è morta oppure no?
Solitamente (ma io non sono medico) si verifica se esiste ancora un'attività cardiaca, cerebrale o respiratoria.
Principalmente però ci si basa sull'attività cerebrale in quanto spesso ci sono casi di persone con ancora un'attività cardiaca e respiratoria dichiarate però morte perchè il cervello è considerato inattivo.
In caso di assenza di questa si dichiara la morte cerebrale di un individuo, ma cosa sappiamo del cervello umano? Una massa di c.ca 1.5kg di neuroni e sinapsi con miliardi di collegamenti elettrici in continuo mutamento.
Determiniamo la sua inattività solo mediante la rilevazione esterna di segnali elettrici indecifrabili, ma come possiamo sapere se realmente non c'è più attività?
Notiamo solo che non ci sono segnali visibili deducibili dai movimenti muscolari ma non sappiamo nulla di quello che succede all'interno.
Durante il sonno p.es. un individuo è proiettato in un'altra realtà totalmente immaginaria derivata dalle sue esperienze, dalle sue necessità, dai suoi desideri.
Il cervello umano combina tutte queste informmazioni in una realtà astratta che la persona "vive" in maniera del tutto normale fino al suo riveglio.

Le esperienze di premorte, credo di avere capito, avvengono in persone dichiarate morte pur mantenendo il corpo integro.
Mi spiego meglio.
Non credo che sia mai successo che una persona suicidatasi con un proiettile in testa sia ritornata in vita a raccontare la sua esperienza.
Normalmente sono tutti casi in cui il corpo rimane integro, perlomeno nelle sue funzioni primarie vitali, e il cervello dichiarato incoscente.

Ma se invece il cervello non fosse incoscente, ma per decisione medica, per mancanza di segnali visibili, venisse dichiarato "cerebralmente morto", possiamo veramente parlare di morte dell'individuo?

Io direi piuttosto che la persona potrebbe essere ancora viva e il suo cervello sta elaborando le informazioni della sua memoria come in una attività onirica.
Se le condizioni del corpo permettono un recupero totale delle funzioni vitali, a seguito di un dichiarazione di "morte" ecco che il sogno della persona viene interpretato come esperienza premorte.

Sarebbe interessante sapere dopo quanto tempo una persona che è stata dichiarata morta, torna alla vita a raccontare la sua esperienza.


Vulgus vult decipi, ergo decipiatur.

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4 Anni 1 Mese fa - 4 Anni 1 Mese fa #40660 da redribbon
Risposta da redribbon al topic Aldilà e casi di pre-morte
L'unica spiegazione logica che sono riuscito a darmi a certe esperienze di premorte ,
purché siano vere chiaramente,
è che la coscienza\l'anima lascino il corpo in stato comatoso, se avviene la morte fisica se ne vanno definitivamente dove devono andare, se il corpo torna a funzionare in tempo vi rientrano dentro.
Non vedo altra possibile spiegazione logica:
se fosse tutto localizzato nel cervello, non si spiegherebbero certi dettagli riferiti da persone in stato comatoso, o clinicamente morte, per esempio la paziente che in coma vede su un altro lato dell'ospedale, praticamente sul cornicione esterno, una scarpa da tennis, e poi al risveglio la descrive all'infermiera e la invita ad andare a controllare, l'infermiera, prima scettica, conferma incredula il ritrovamento della scarpa descritta dalla paziente

Maria era una lavoratrice immigrata che subì un grave attacco cardiaco mentre era in visita da amici a Seattle. Fu ricoverata al Harborview Hospital nel reparto di terapia coronarica. Pochi giorni dopo, ebbe un arresto cardiaco, ma fu rapidamente rianimata. Il giorno seguente, la Clark andò da lei. Maria le raccontò che nel corso dell’arresto cardiaco era stata in grado di osservare dal soffitto e vedere l’equipe medica al lavoro sul suo corpo. Maria raccontò che a un certo punto di questa esperienza, si trovò fuori dall’ospedale e scorse una scarpa da tennis sul davanzale del terzo piano sul lato nord del palazzo. Fornì alcuni dettagli concernenti l’aspetto, osservando che uno dei lacci era bloccato sotto il tallone e che l’area del mignolo era logora. Maria voleva sapere con certezza se avesse “realmente” visto quella scarpa, e pregò la Clark di cercare di localizzarla.

Piuttosto scettica, la Clark andò nel luogo descritto da Maria – e trovò la scarpa da tennis. Dalla finestra della sua stanza d’ospedale non sarebbe stato possibile discernere i dettagli che Maria aveva raccontato. Ma al ritrovamento della scarpa, la Clark confermò le osservazioni di Maria. “L’unico modo in cui avrebbe potuto avere tale prospettiva” disse la Clark “era che fosse fluttuata fuori a destra, e a distanza molto ravvicinata dalla scarpa da tennis. Ho recuperato la scarpa e l’ho portata a Maria: per me fu la prova concreta e evidente”.

www.coscienza.org/near-death-esperienze-...ecco-la-spiegazione/
oppure la paziente che clinicamente morta vede e sente i discorsi che facevano i suoi parenti in una stanza diversa dell'ospedale rispetto a dove era lei, e poi li racconta e descrive addirittura certi particolari che non avrebbe mai potuto sapere se non fosse stata presente.
Ce ne sono diverse di esperienze come queste, raccolte dal Dott. Raymond Moody,

Ultima Modifica 4 Anni 1 Mese fa da redribbon. Motivo: cambiato link al video con uno che si vede meglio

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4 Anni 1 Mese fa #40661 da orsoinpiedi
Ciao Charlie, comprendo il tuo ragionamento,e da questo punto di vista ti darei ragione,ma devi considerare che il racconto non comprende "scene dell'aldilà",ma abbiamo testimonianze,per quanto concerne le persone coinvolte,di testimonianze "dell'aldiqua".Mi riferisco alla perfetta descrizione dell'ambiente intorno al soggetto,di ciò che stava avvenendo e delle conversazioni che il personale medico stava dicendo.Il tutto da una prospettiva,e qui concordano tutte le testimonianze,in alto rispetto alla scena.Poi tutti iniziano il viaggio.Questo è decisamente più difficile da imputare ad una fantasia creata dal cervello.Certamente non siamo in presenza di una vera morte,una morte clinica,ma ad una morte apparente.Su questo ti do ragione.Ma puoi spiegare ciò che forse è inspiegabile come la descrizione che viene fatta e le sensazioni provate?
Ho una piccola idea,ma....prima voi.

"Leggi non per contraddire e confutare, né per credere e dare per scontato, ma per soppesare e considerare."

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4 Anni 1 Mese fa #40664 da Volano49
Risposta da Volano49 al topic Aldilà e casi di pre-morte
L'esperienza di pre-morte potrebbe considerarsi solo simile a forme materiali e simboliche? Per simboliche intendo ciò che produce la nostra attività cerebrale, nei casi di pre-morte si hanno di norma ECG piatti, ma di per sè potrebbe non significare nulla, in base a ciò che effettivamente ne sappiamo delle intere attività cerebrali. Affermando che si tratta solo di forme simboliche e/o allucinatorie, non significa niente, dato il carattere quanto mai vario che sogni o allucinazioni possono assumere. In realtà non si può escludere che l'esperienza di morte abbia una sua veridicità permettendoci una certa conoscenza del momento immediatamente successivo alla morte, sia pur modificato simbolicamente, tradotto in termini umani o di realtà vivente: "effetto tunnel", effetto "vortice", senso di piena libertà, euforia psichica, senso particolare della "luce", desiderio di non tornare, ecc.

Molti personaggi celebri hanno avuto qualche esperienza della vita "oltre la porta della morte", da Thomas Edison, B. Franklin, E. Browning, E. Hemingway. Le tecniche di rianimazione moderne, progredendo, tendono ad aumentare il periodo trascorso "fuori dal corpo", rendendo più dettagliato e preciso il racconto di chi sperimenta questa straordinaria condizione. Quello che personalmente mi fa fa più specie è il fatto che chi ha avuto questa esperienza di "morte", subisce un un gran cambiamento, diventando di fatto migliori, come se fossero illuminati da una luce interna. Non solo, all'unisono concordano che la morte non li spaventa più, anzi, sarebbe la benvenuta...
Un saluto

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4 Anni 1 Mese fa #40674 da orsoinpiedi
Caro Volano, è come se ognuno di noi sia sintonizzato ad un livello più fine.Prova a considerare il corpo umano sino a livello cellulare,come un macrocosmo dove la fisica Einsteiniana governa il tutto,mentre a misure inferiori alla cellula ,le leggi che governano sono quelle quantistiche.
A questo hanno risposto una ventina di anni fa Stuart Hameroff e Sir Roger Penrose,con la teoria dei microtubuli quantici.
Stante la mia difficoltà ad esprimere compiutamente tali concetti,ti rimando a questo link

www.pianetablunews.it/2014/01/20/vibrazi...rsa-sulla-coscienza/

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4 Anni 1 Mese fa #40675 da redribbon
Risposta da redribbon al topic Aldilà e casi di pre-morte
Testimonianze a cui mi riferivo, quella di Michaela Roser, finita in coma dopo incidente stradale, che vede i suoi parenti nel bar dell'ospedale chiaccherare, e poi racconta di cosa parlavano, compresi altri particolari, come quello che andava a fumarsi una sigaretta e la nonna, che non aveva mai fumato in vita sua, che gli dice che ne voleva una anche lei.
Supposto che tutto questo sia vero, come si spiega scientificamente il sapere da parte di chi è in coma di altri avvenimenti accaduti in altri posti mentre si era in coma?
Un altra testimonianza, quella di Jerry Baldwin, che mentre è in arresto cardiaco, incosciente, vede il suo amico uscire dalla stanza, andare fuori, vomitare, descrivendo tutto con particolari come se avesse assistito alla scena,
vede anche un altra ambulanza arrivare dicendo chi la guidava,
oltre a non potere vedere e ricordare fisicamente per le condizioni in cui era, nel punto della casa in cui si trovava non vi erano finestre da cui anche una persona veglia potesse vedere fuori.
Come si spiega?

Il video del documentario, molto bello ed interessante:

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4 Anni 1 Mese fa #40678 da Volano49
Risposta da Volano49 al topic Aldilà e casi di pre-morte
Ciao Standing Bear (Orso in piedi). Non ci crederai, ma sono un'amante dell'epopea del West americano, ancor più per i nativi. Espropriati delle loro terre e di fatto confinati in lande desolate. La riserva dei Navajos riservò però una sorpresa, la scoperta del petrolio. Posseggo un'ala della mia biblioteca dedicata al periodo storico che li riguarda. Standing bear, uno dei due capi Ponca, l'altro era Aquila bianca, di etnia Sioux, ma da questi sempre depredati, e la loro gente (inizialmente un 2000 anime) furono quasi integralmente spazzati via durante la cosidetta "marcia della morte". Mi fermo qui la storia che riguarda questo capo e la sua gente è inumana, così come vollero quelle brave persone di Washington.

Entro in tema dicendo che avevo adocchiato molto superficialmente ii trattato scientifico che riporti. Idee interessanti, ma pur sempre teorie. Alla fin fine siamo sempre li: "dissociazione della personalità" o prova della sopravvivenza dell'anima? Molti psichiatri inoltre ritengono che il fenomeno in questione sia esclusivamente di loro competenza. Essi ravvisano inequivocabili somiglianze con manifestazioni psicopatologiche fino alla "depersonalizzazione" (processo per il quale un individuo perde il senso di realtà della propria persona) e la "dissociazione". I casi di pre-morte contraddicono di certo l'ipotesi allucinatoria a causa dell'esatta descrizioni di fatti e di cose che spesso queste persone riportano con esattezza pur non essendone a conoscenza.

I soggetti in questione, dopo traumi di questo genere, considerati inizialmente deceduti, considerano ciò che accade loro come un processo reale della separazione della psiche dal corpo. Per il religioso (cascasse il mondo non menzionerò più il Dr. Giovanni....) ciò costituisce la prova della sopravvivenza dell'anima, scissa dal supporto corporeo, soprattutto considerando che tali esperienze avvengono mentre i soggetti si trovano effettivamente in gravissime condizioni fisiche o, addirittura dichiarati morti dagli strumenti medicali.
Un saluto

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4 Anni 1 Mese fa #40679 da Volano49
Risposta da Volano49 al topic Aldilà e casi di pre-morte
Bel documentario Redribbon, che porta fieno alla greppia di un'aldilà troppo spesso ritenuto aleatorio da chi non crede se non tocca... pensiero questo improprio, data la nostra pesante "consistenza" psico-fisica. Tanti sono i rapporti (testimonianze) che collimano con questo documentario. Mi viene in mente un caso tipico, letto diversi anni fa di una testimone ricoverata e operata di peritonite. Sopravvenne una polmonite (il Covid era di là a venire...). La paziente entrò in coma. In seguito descrisse ciò che vide, pur trovandosi rianimata in una corsia a forma di "L", così che nessuno stando a letto in un braccio di tale corsia, poteva vedere dietro l'angolo.

Questa signora, a parametri vitali nulli, descrisse in seguito di essere uscita dal suo corpo e di avere osservato dal soffitto i medici che tentavano di rianimarla, di avere poi visitato altri pazienti d'ospedale, descrivendo a suora e infermiera del reparto, dove si trovava una donna molto robusta seduta sul suo letto, rossa in viso, con la testa bendata, che lavorava all'uncinetto con della lana blu.

Infermiera e suora rimasero di stucco, perchè la signora che corrispondeva alla descrizione, era effettivamente una paziente del reparto attiguo, operata di mastoidite, alla quale non era permesso di alzarsi. Non solo, tale signora diede altri particolari, come l'ora segnata dell'orologio a muro (che era fermo). Tutto questo non può, a mio avviso essere circoscritto o annullato per il semplice fatto che testimonianze simili che collimano risultano decisamente troppe.

Volendo si può cercare di spiegare questi avvenimenti (NON tutti) con l'effetto della percezione extrasensoriale detto Information gathering factor (Fattore di raccolta di informazioni), ovvero di un organo psichico che potrebbe trasferirsi sul luogo dove i fatti vengono percepiti come visioni. Ipotesi questa che potrebbe essere considerata come una specie di "Chiaroveggenza viaggiante"... che avallerebbe in un certo senso l'oggettività della sensazione di trovarsi fuori dal corpo, una vera separazione della psiche dal corpo. Discorso questo forse più difficile da accettare che non la "semplice" visione di pre-morte.
Un saluto

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4 Anni 1 Mese fa - 4 Anni 1 Mese fa #40682 da orsoinpiedi
Grazie Volano per aver ricordato "la marcia della morte"
Pochissimi conoscono questa storia allucinante.Credevo che le crudeltà dei vari Hitler,Stalin,Pol Pot ecc,fossero possibili solo in dittature di persone maleficamente pazze,ma da questa storia ho imparato che le cosiddette democrazie sono capaci di veri e propri efferati crimini.Non mi vergogno di dire che ho pianto.Questo è l'uomo bianco,se opportunamente indottrinato.

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Ultima Modifica 4 Anni 1 Mese fa da orsoinpiedi.

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4 Anni 1 Mese fa - 4 Anni 1 Mese fa #40683 da orsoinpiedi
Perdinci Volano,ogni tuo post porta a diverse ed interessanti riflessioni.I miei pochissimi neuroni sono sempre sotto la benevola pressione dei tuoi ragionamenti
Ti cito:".....Information gathering factor (Fattore di raccolta di informazioni), ovvero di un organo psichico che potrebbe trasferirsi sul luogo dove i fatti vengono percepiti come visioni......"

Stai parlando di memoria akashica?Allora, se di questo parliamo,potrebbe il concetto collegarsi ai campi quantici.Nel libro “Il Tao della Fisica”, Frityof Capra definisce i campo quantico come un’ “entità fisica fondamentale: un mezzo presente ovunque nello spazio“. E’ un campo che pervade tutto e da cui si genera tutta la materia come condensazione locale e concentrazione d’energia".

Possiamo considerare il campo quantico e l'akasha la stessa cosa?Un campo di informazioni che pervade tutto.
Ora le domanda sono due, come ci possiamo collegare a questo campo,e cosa intendiamo per "anima".
Il mezzo,come esposto nel link precedente,potrebbe interessare i microtubuli,detentori di reazioni quantiche,ma quale entità colleghiamo?
Ci possiamo collegare psichicamente,o con la nostra energia vitale cosciente,che chiamo anima?

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Ultima Modifica 4 Anni 1 Mese fa da orsoinpiedi.

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4 Anni 1 Mese fa #40688 da orsoinpiedi
upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/t...onymus_Bosch_013.jpg

Hieronymus Bosch,Ascesa nell Empireo

Anche lui ha avuto una NDE?

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4 Anni 1 Mese fa #40704 da Volano49
Risposta da Volano49 al topic Aldilà e casi di pre-morte
Ciao. H. Bosch alera un bel element... se ne può parlare
Domande intelligenti, caro Orsoinpiedi, saper rispondere e dare concretezza alle quali ci si avvicinerebbe a dare un senso ed un perchè della nostra presenza qui ed ora. Il Piano Akasiko a cui alludi (ovvero quel presunto serbatoio cosmico o zona psichica, nel quale tutto ciò che è avvenuto ed accade lascerebbe tracce che un dotato sensitivo (lo siamo tutti, pur con gradazioni/potenzialità diverse) può attingervi per conoscere fatti passati o futuri lontani o vicini nello spazio/tempo), ebbene, questo oceano non ancora navigabile se non vicino a riva... potrebbe benissimo essere quello "spazio vuoto" quantistico.

Va da sè caro amico che lo spazio vuoto NON esiste, questo sembra ormai assodato. Infatti il vuoto quantistico è PIENO di energia che si manifesta in particolari condizioni fisiche, quali la creazione dal "nulla" di coppie di particella-antiparticella. Realtà che la parapsicologia conosce da tempo... Comunque in questo "spazio vuoto" ne vedremo delle belle in futuro.

Da e IN questo "nulla" che NON esiste, prospera da sempre tutta la nomenclatura filosofica paranormale, comprese le pre-morti, nonchè i casi di Out of the Body Experience (OBE), ovvero i "viaggi fuori dal corpo". Questa è di fatto un fenomeno che va a braccetto con le pre-morti, anche se il meccanismo di una OBE è ancora lontano dall'essere compreso. Secondo le filosofie orientali l'OBE si verifica più facilmente quando si allentano i legami tra corpo fisico e corpo astrale, così come capita quando una persona è molto malata o in coma (vedi i casi di pre-morte). Anche nelle circostanze di un OBE ci si sente staccare dal corpo fino a fluttuare nell'aria, in ugual modo si può osservare l'ambiente circostante, vedendo per esempio cosa stanno facendo medici e parenti e udire anche le loro parole. L'OBE in più potrebbe avvenire anche involontariamente durante il sonno o in uno stato di rilassamento profondo.
Un saluto

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4 Anni 1 Mese fa #40707 da orsoinpiedi
Ciao Volano,Infatti non faccio nessuna distinzione tra NDE e OBE.
Spesso creiamo dispute su parole a cui diamo significati semantici diversi
Prendiamo la definizione di anima,e vediamo quanti significati diamo ad essa.
A mio parere l'anima è l'energia stessa della vita.Un energia consapevole e capace di "crescere"con l'esperienza.Forse la nostra vita non è altro che un mezzo per far fare una nuova esperienza a quell'energia cosciente.L'energia non si crea ne si distrugge,ma se questa non si distrugge,dove va a finire l'energia vitale?
Concordo con te che il nulla assoluto non esiste.L'universo è permeato di energia,il cui mezzo è l'etere(concetto ancora controverso).In questo non vuoto, teoricamente ,possiamo benissimo metterci una memoria atemporale a cui attingere.Possibilta che tutti abbiamo,ma a cui pochi hanno la capacità di accedere.Consideriamo il cervello e la mente,come l'hardware e il software,mi chiedo chi ha creato il software?Sono solo reazioni chimiche,o qualcosa conduce il gioco?

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4 Anni 1 Mese fa - 4 Anni 1 Mese fa #40710 da orsoinpiedi
Per quanto concerne H.Bosch, è certamente un pittore che alimenta molte suggestioni.Un pittore di cui pochissimo si sa,ma di grandissima fama ed attrazione.Comunque tutto un altro discorso rispetto al treid,.......forse.

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4 Anni 1 Mese fa #40716 da redribbon
Risposta da redribbon al topic Aldilà e casi di pre-morte

Volano49
Volendo si può cercare di spiegare questi avvenimenti (NON tutti) con l'effetto della percezione extrasensoriale detto Information gathering factor (Fattore di raccolta di informazioni), ovvero di un organo psichico che potrebbe trasferirsi sul luogo dove i fatti vengono percepiti come visioni. Ipotesi questa che potrebbe essere considerata come una specie di "Chiaroveggenza viaggiante"... che avallerebbe in un certo senso l'oggettività della sensazione di trovarsi fuori dal corpo, una vera separazione della psiche dal corpo. Discorso questo forse più difficile da accettare che non la "semplice" visione di pre-morte.
Un saluto


Grazie per le tue considerazioni interessanti, ed anche per la testimonianza che hai messo.
C'è anche l'ipotesi della coscienza che non risieda nel cervello, e che questo sia un semplice recettore.
Ma in questa ipotesi non realizzo, nel caso di assenza di attività elettrica nella corteccia cerebrale durante le OBE, quando queste informazioni sarebbero captate dal cervello? Perché proprio come per l'accusa delle NDE di essere allucinazioni-sogni, che però non possono realizzarsi durante l'assenza di attività elettrica e circolazione sanguigna, anche il trasferimento di informazioni durante la morte clinica dovrebbe essere impossibile.
La risposta obbligata sarebbe subito dopo il ritorno di parametri vitali, di modo che il cervello recepisce l'esperienza della coscienza extra-corporea, si tratterebbe di un meccanismo in differita che mi lascia scettico.
Sono più portato a ritenere il cervello come il domicilio temporaneo della coscienza, o almeno a vederla in questo modo per semplicità, anche se non ne sono sicuro, e certo non potrei escludere il cervello come recettore.
Ciò che è certo è che ci mancano molte conoscenze, forse manca anche l'umiltà e la maturità per poterne scoprire, non certo tutte, anche solo altre, c'è ancora troppa sicumera nel credere di trovare tutto nei meccanismi fisiologici e biochimici, peraltro per buona parte non conosciuti, insomma troppo materialismo:
mi fanno ridere quelli del cicap che dedicano un lungo articolo all'NDE tentando di trovarne la spiegazione esclusivamente in meccanismi fisiologici, cosa che se anche avrebbe potuto essere, non c'è niente di male a volere indagare meglio la fisiologia durante le NDE, ma il loro è l'atteggiamento di chi vuole a tutti i costi trovare nei meri meccanismi materiali la spiegazione perché aprioristicamente non crede e non vuole vedere altro, paradossalmente, dicendo di credere nella scienza in realtà il loro è (in questo caso) un atteggiamento anti-scientifico.

Quella che chiami "Information gathering factor" alla fine che cosa è se non la coscienza?

C'era un altro bel documentario italiano che mi ero scordato di segnalare. lo metto perché merita:

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4 Anni 1 Mese fa #40729 da orsoinpiedi
Ciao redribbon,comprendo il tuo ragionamento,ma sei sicuro che gli strumenti colgano anche le più fini energie?Qual'e la sensibilità di un elettroencefalogramma? Può essere che qualcosa ci sfugga.Quando ho parlato di microtubuli è per due motivi,il primo è che sono presenti in tutte le cellule,il secondo è che nei microtubuli si creano situazioni quantistiche.E' certamente un discorso materialistico,ma teorizza quale mezzo l'energia vitale cosciente(anima),utilizza la comunicazione tra l'aldia e l'aldiqua.Non possiamo capire cosa sia la coscienza,ma possiamo studiare il mezzo.

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4 Anni 1 Mese fa - 4 Anni 1 Mese fa #40730 da orsoinpiedi
Doppio post

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Ultima Modifica 4 Anni 1 Mese fa da orsoinpiedi.

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4 Anni 1 Mese fa - 4 Anni 1 Mese fa #40736 da Tonki
Risposta da Tonki al topic Aldilà e casi di pre-morte

mi fanno ridere quelli del cicap che dedicano un lungo articolo all'NDE tentando di trovarne la spiegazione esclusivamente in meccanismi fisiologici, cosa che se anche avrebbe potuto essere, non c'è niente di male a volere indagare meglio la fisiologia durante le NDE, ma il loro è l'atteggiamento di chi vuole a tutti i costi trovare nei meri meccanismi materiali la spiegazione perché aprioristicamente non crede e non vuole vedere altro, paradossalmente, dicendo di credere nella scienza in realtà il loro è (in questo caso) un atteggiamento anti-scientifico.


Il Cicap è una setta devota a un materialismo ottocentesco che è rimasto, forse, solo nei libri di scuola delle elementari.
Eppure sappiamo benissimo che la "materia" intesa primitivisticamente come piccoli pallini appiccicati che creano la realtà non esiste. E che al limite, sarebbe un concetto che spiega il contenuto dell'universo, e non lo spazio-tempo che lo contiene.

Sappiamo che gli enti che esistono non necessitano di una massa: i fotoni non hanno massa. ci sono particelle che non hanno massa. E anche laddove c'é, è tenuta insieme da forze invisibili e la distanza tra il nucleo e il raggio medio di un orbitale è gigantesco, tant'é che gli oggetti sono perlopiù fatti di vuoto, ma sembrano solidi.

Io stesso scrivo qui tramite un wireless...cioè invia onde radio che contengono informazioni complesse, cioè in ultima analisi fotoni, che non hanno alcuna massa. Viene quindi da chiedersi per quale motivo il cicap o altri vogliano a tutti i costi un materialismo newtoniano alla base di tutti i fenomeni, quando quotidianamente abbiamo a che fare con energie invisibili di ogni tipo senza supporto materiale.

Va da sè poi, che il nostro corpo, come i nostri strumenti, captano solo una frazione ridicola dello spettro elettromagnetico, cioè del reale. Se fossimo tutti sordi non crederemmo al suono. Questo non vuol dire che le vibrazioni di un corpo che oscilla nell'aria non esistano.
Intorno a noi, anche adesso, c'é un mondo non percepibile. E c'è di tutto. Ma c'é. In condizioni normali non può interagire con noi.
Abbiamo di norma solo 5 sensi persino poco sviluppati. Fare una descrizione del mondo è pericoloso, con questi handicap.
Ultima Modifica 4 Anni 1 Mese fa da Tonki.

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4 Anni 1 Mese fa - 4 Anni 1 Mese fa #40749 da orsoinpiedi
Tonki,i tuoi post sono sempre splendidi,ma questo mi fa storcere il naso nella parte in cui affermi che "il cicap è una setta devota a un materialismo ottocentesco che è rimasto, forse, solo nei libri di scuola delle elementari."

Fosse una setta devota,potrei provare anche un po' di simpatia,e forse un poco di rispetto per loro.
La verità è che sono assolutamente convinto che mentono sapendo di mentire.
Sono la creazione di chi vuol generare confusione nel momento in cui si vuol nascondere la verità ed all'uopo,istruiti.(CIA docet)

Un abbraccio(anche se è vietato)

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Ultima Modifica 4 Anni 1 Mese fa da orsoinpiedi.

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4 Anni 1 Mese fa - 4 Anni 1 Mese fa #40781 da orsoinpiedi
Entanglement per una futura Internet quantistica.

In un articolo apparso su Horizon c’è un’interessante intervista al professor Ronald Hanson dell’Università Tecnica di Delft, Paesi Bassi,
La parte dell’intervista più interessante, è quella riguardante il fenomeno dell’entanglement quantistico e di una sua eventuale applicazione per quanto riguarda la comunicazione e quindi riguardo una Internet quantistica del futuro.
Hanson, nonostante ad oggi ancora non si sia neanche ben compreso il fenomeno, sembra essere fortemente ottimista riguardo una tale ipotesi.

Già nel 2014 lo scienziato aveva annunciato di aver collegato, proprio tramite questo strano effetto quantistico, due particelle a tre metri di distanza e di aver teletrasportato informazioni dall’una all’altra.
Questa sorta di teletrasporto quantistico è l’idea alla base secondo cui un’informazione che si trova in una particella scompare letteralmente da quest’ultima per apparire in un’altra, posta a qualsiasi distanza (3 metri o anche 3 miliardi di km).

La cosa più interessante del fenomeno è che queste informazioni non si muovono tramite un vettore fisico e non sono codificate tramite impulsi di luce, come avviene con le comunicazioni digitali tradizionali.
In sostanza, l’informazione non si muove dal mittente al ricevitore ma scompare nei pressi del mittente per ricomparire istantaneamente nei pressi del ricevitore.
Tra l’altro, dato che è ormai dato per certo che la potenza dei futuri computer quantistici possa decriptare praticamente di tutto, l’entanglement quantistico potrebbe rivelarsi il fenomeno fondamentale per far sì che un’eventuale Internet quantistica futura possa risultare sicura, in sostanza che le informazioni non possano essere in alcun modo intercettate.
Lo scienziato dichiara poi apertamente che l’obiettivo suo e della sua squadra di ricercatori è quello di poter, un giorno, inviare segnali quantistici teletrasportandoli, senza che debbano passare attraverso la fibra ottica:“scompaiono da un lato e ricompaiono dall’altro”.
Al momento un’applicazione dell’entanglement quantistico per qualsiasi campo della comunicazione risulta ancora fantascienza ma sapere che ci sono squadre di scienziati che ci lavorano realmente può rivelarsi una notizia più che positiva.
Poter abbattere il limite della velocità della luce per quanto riguarda le comunicazioni aprirebbe una nuova era delle comunicazioni stesse e le conseguenze, almeno al momento, non sono neanche immaginabili.

Microtubuli,Entanglement,pensiero cosciente/consapevole e campo Akashico.
Certo è un bel salto mortale,ma è un pensiero affascinante.

"Leggi non per contraddire e confutare, né per credere e dare per scontato, ma per soppesare e considerare."
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4 Anni 1 Mese fa - 4 Anni 1 Mese fa #40783 da redribbon
Risposta da redribbon al topic Aldilà e casi di pre-morte

Ciao redribbon,comprendo il tuo ragionamento,ma sei sicuro che gli strumenti colgano anche le più fini energie?

In generale non sono sicuro di niente, ma un attività cellulare, compresa quella dei reticoli di microtubuli, dovrebbe essere rilevata dall'eeg, inoltre dovrebbe consumare una certa quantità energetica, in pratica, avere del metabolismo attivo con circolo sanguigno.
C'è poi il fatto che le NDE sono spesso riportate da chi le ha avute come se fossero delle vere e proprie esperienze dirette, che ricordano bene, con un intensità di vissuto molto più grande rispetto ad un sogno, quindi ci si aspetterebbe, per lo meno, il coinvolgimento di aree cerebrali come nei sogni, e quindi anche un elettroencefalogramma con una certa attività, pure con onde lunghe, diradate, invece avvengono, dando ascolto alle testimonianze, messe anche sopra, quando il corpo è in stato di ibernazione, ed è proprio questo il primo mistero delle NDE: se (sempre dando retta alle testimonianze) avvengono durante il congelamento delle funzioni vitali, come fanno delle esperienze così vere, intense, ad essere registrate mentalmente dal soggetto nella sua totalità con eeg piatto?
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4 Anni 1 Mese fa - 4 Anni 1 Mese fa #40785 da Tonki
Risposta da Tonki al topic Aldilà e casi di pre-morte

Fosse una setta devota,potrei provare anche un po' di simpatia,e forse un poco di rispetto per loro.
La verità è che sono assolutamente convinto che mentono sapendo di mentire.


Sisi, i gran sacerdoti alla Attivissimo. Ci sono anche i fedeli purtroppo. E ancora più grave, c'é chi ha introiettato una mentalità cicappina senza sapere neppure cosa il cicap sia.

La totale incapacità di pensiero critico è un dramma davvero sottovalutato. Una caratteristica centrale del cicap, è che se una cosa non stà scritta in un documento ufficiale ( governativo ) o non è approvata da un ente che loro riconoscono, essa non esiste o è falsa. Ll'11 settembre lo insegna: si difende la versione ufficiale perché un'altra, a prescindere da quanto più logica sia, non è possibile. E tanta gente utilizza questa modalità di pensiero pur non avendo mai conosciuto il cicap ( certo, superquark non ha aiutato..) .

e (sempre dando retta alle testimonianze) avvengono durante il congelamento delle funzioni vitali, come fanno delle esperienze così vere, intense, ad essere registrate mentalmente dal soggetto nella sua totalità con eeg piatto?


Vuol dire che la memoria non è nel cervello e che i ricordi non sono "immagazzinati" nei neuroni. Quindi dove stà?

D'altro canto può anche darsi che come gli occhi servono per captare certe frequenze, allo stesso tempo i neuroni non servano a memorizzare ma per captare la memoria. Il che spiegherebbe sia il ricordo di vite passate, sia il ricordo di qualcosa di dimenticato da decenni, sia il fenomeno dell'intuizione: che è tradizionalmente un collegarsi a un qualcosa e non, come si crede ora, uno scontro elettrochimico fortunato nel cervello che ti fa scrivere la divina commedia.

Un cervello danneggiato non si connette più. Un cervello disorganizzato non si connette a certe frequenze. Mi pare fosse Pribram a dire che la memoria, dopotutto, nel cervello non la si riesce a trovare, veramente.

O se si vuole un paragone con un computer, noi vediamo ( e pure male ) la ram e l'hard disk. Ma ci scordiamo che quel computer è connesso a un cloud. O meglio: neghiamo che questo possa avvenire perché abbiamo introiettato un modo di pensare cicappino secondo cui se una cosa non la vediamo, allora non esiste.
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4 Anni 1 Mese fa #40789 da Volano49
Risposta da Volano49 al topic Aldilà e casi di pre-morte
Breve OT. Se i componenti del CICAPiscounamazza si fossero limitati a smascherare i ciarlatani e gli imbroglioni, l'appoggio sarebbe d'uopo. Il discorso cambia quando cocciutamente tirano in ballo seri ricercatori, quelli stessi che si sono dichiarati pronti a collaborare con loro per capirci di più su fenomeni di frontiera in cui sono immersi. Come non detto, sia il rabdomante Maurizio Armanetti che il Prof Cutolo (pranoterapetua in sezioni d'ospedali), per citarne alcuni, furono bellamente ignorati. Un modo di procedere dei CICAPiscounamazza, che parla per loro: piace vincere facile...
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Dire che la coscienza non ha nulla da vedere con il cervello è semplice, più difficile da dimostrare, anche se molte cose (avvenimenti, nei casi di premorte) portano in questa direzione. Dico questo attraverso attenti esami di fatti paranormali. Anche ricercatori aperti al nuovo ritengono vi sia una chiave al quesito se sia estrapolabile la nostra individualità al DI FUORI del corpo e del cervello, quale entità a sè stante. Le apparecchiature e le conseguenti metodologie medico-scientifiche credo non siano, come viceversa la pensa Redribbon, sicure, certe, di responsi senza "macchia". Anche un EEG piatto non è già un certificato di morte.

Si può dichiara per l'appunto, "clinicamente morto" un soggetto che presenta tale peculiarità, con un cuore che non pompa più ossigeno al cervello? A questa domanda un neurochirurgo moderno specificherebbe che è una osservazione da medioevo... ovvero che un cervello dopo 3 minuti di apparente mancata ossigenazione, con tracciato ECG piatto non andrebbe dichiarato subito clinicamente morto, in considerazione che il cervello può avere una qualche attività, magari infima e tale da non essere rivelabile dai "grossolani" apparecchi di misura dell'uomo.

C'è poi da rilevare che premorte e OBE, vanno a braccetto con la BILOCAZIONE, la quale viene catalogata (e creduta) di norma come prerogativa di mistici ed asceti, ossia di fervidi credenti (come tale anche l'utente Giovanni, oltre a queste, avrà avuto in più anche fenomeni di LEVITAZIONE...) in una trascendenza religiosa, quasi a simbolismo di poteri eccezionali che possono essere spiegati solo come dono a testimonianza del soprannaturale. Argomento questo che potrebbe indurre ad altre riflessioni, in relazione ad un divino che ci sovrasti, ad una Matrice puramente spirituale dell'uomo (Per cui il cervello che non sarebbe l'aspetto preponderante della coscienza) e nell'uomo, la cui dimostrazione scientifica ben difficilmente potrebbe avvenire.
Un saluto

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4 Anni 1 Mese fa #40801 da demartini315
Tonki

Sisi, i gran sacerdoti alla Attivissimo. Ci sono anche i fedeli purtroppo. E ancora più grave, c'é chi ha introiettato una mentalità cicappina senza sapere neppure cosa il cicap sia.


c'e' anche gente che crede a qualsiasi cagata basta che sia "contro" o "alternativa" o basta che esca dalla penna dle guru di turno; ci sono personaggi messi li apposta ( tanto quanto Attivissimo e il CICAP ) per farti uscire di testa con storie di alieni insettoidi che ti manipolano la mente e ti ciucciano l'anima, o che la terra e' piatta, o che i razzi che non funzionano nello spazio e i morti-manichini negli attentati.

A mio parere questi argomenti e personaggi che li propugnano, fanno molti piu' danni del CICAP; perche' un seguace del CICAP se non e' profondamente rincoglionito ammettera' anche a malincuore questo o quell'altro fenomeno ( dai, ora, il fenomeno UFO/alieni e' riconosciuto da tutti persino da Oddifreddi o dalla Hack ) mentre uno che inizia a credere che la gravita' non esiste e che i razzi non esistono per nasconderti la verita' sulla forma della Terra, o ai manichini negli attentati, o ai pedosatanisti cannibali ( banalizzando pure un argomento cosi' serio come la pedopornografia e la tratta di esseri umani ) o che la ISS non esiste...questi non li prendi piu', perche' finiscono in un tunnel di paranoia assoluta che li divora dall'interno e li blocca dal prendere qualsiasi decisione perche' a questo servono queste teorie e, casualmente, sono messe in giro da disinformatori di professione che si spacciano per autorita'/amici del mondo cospirazionista.

IO posso portare almeno 4 attivisti che si sono completamente rincoglioniti dietro a questa roba e almeno due loro avevano fatto un gran lavoro su un tema caro a tutti ( le scie chimiche ), e queste persone non le ha fatte andare fuori di testa il CICAP o l'FBI..

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