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L' Articolo 32 della Costituzione e "l'interesse per la collettività?
3 Anni 2 Mesi fa #44439
da ziotete
L' Articolo 32 della Costituzione e "l'interesse per la collettività? è stato creato da ziotete
Buona sera a tutti.
l'art, 32 della Costituzione della Repubblica Italina recita:
"La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.
Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana."
La principale argomentazione per i fautori dell'obbligo vaccinale si fonda sul presupposto che "l'interesse della collettività" sia superiore al diritto del singolo.
Se ciò fosse vero, allora perché è necessario, per prelevare un organo, che il "donatore" abbia precedentemente dato il suo consenso quando era in vita?
Per "l'interesse della collettività" quante vite si potrebbero salvare prelevando gli organi ad una persona defunta, indipendentemente dal fatto che abbia dato o non dato il suo consenso?
Ci troviamo di fronte ad un paradosso: è più importante la volontà di un defunto che quella di un vivente.
Per non parlare della donazione di sangue.
Migliaia di persone potrebbero salvarsi se la donazione fosse semplicemente un obbligo "per l'interesse della collettività"
Se conoscete qualche magistrato chiedetegli cosa ne pensa.
Voi come la pensate?
Statemi bene.
l'art, 32 della Costituzione della Repubblica Italina recita:
"La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.
Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana."
La principale argomentazione per i fautori dell'obbligo vaccinale si fonda sul presupposto che "l'interesse della collettività" sia superiore al diritto del singolo.
Se ciò fosse vero, allora perché è necessario, per prelevare un organo, che il "donatore" abbia precedentemente dato il suo consenso quando era in vita?
Per "l'interesse della collettività" quante vite si potrebbero salvare prelevando gli organi ad una persona defunta, indipendentemente dal fatto che abbia dato o non dato il suo consenso?
Ci troviamo di fronte ad un paradosso: è più importante la volontà di un defunto che quella di un vivente.
Per non parlare della donazione di sangue.
Migliaia di persone potrebbero salvarsi se la donazione fosse semplicemente un obbligo "per l'interesse della collettività"
Se conoscete qualche magistrato chiedetegli cosa ne pensa.
Voi come la pensate?
Statemi bene.
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
3 Anni 2 Mesi fa - 3 Anni 2 Mesi fa #44452
da Aigor
Mitakuye Oyasin
"La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci" (I. Asimov - Il crollo della galassia centrale)
Risposta da Aigor al topic L' Articolo 32 della Costituzione e "l'interesse per la collettività?
Prima di tutto l'art. 32 è riferito al singolo: "Nessuno può essere ..."
E' quindi nei confronti del singolo che è rivolto il discorso e non verso una pluralità di persone.
E' necessaria comunque una legge (poi di un dispositivo di un giudice e poi di una delibera da parte del Sindaco, questo oggi per poter applicare il famigerato TSO).
Ma una legge ovviamente non basta, se ne veniva dagli orrori delle sperimentazioni nei campi nazisti.
Per poterlo fare, oltre una legge specifica, devono verificarsi diverse condizioni, proprio per non violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana, che sono, fra gli altri:
- la certezza del risarcimento in caso di effetti avversi (quanto risarcire e chi paga)
- la certezza di beneficio del trattamento imposto
I Padri Costituenti non hanno inserito a caso l'ultimo capoverso: ai tempi della Costituente si decideva se introdurre pratiche eugenetiche e si è voluto erigere un muro a difesa del diritto di una persona a non vedere violata la propria integrità.
Riguardo il fatto che l'interesse della collettività" sia superiore al diritto del singolo segnalo la sentenza n. 2092 del 1992, in cui è stato autorevolmente affermato dalle stesse Sezioni Unite della Corte di Cassazione che il diritto alla salute “è sovrastante all’amministrazione di guisa che questa non ha alcun potere, neppure per motivi di interesse pubblico specialmente rilevante, non solo di affievolirlo, ma neanche di pregiudicarlo nel fatto indirettamente”.
E' quindi nei confronti del singolo che è rivolto il discorso e non verso una pluralità di persone.
E' necessaria comunque una legge (poi di un dispositivo di un giudice e poi di una delibera da parte del Sindaco, questo oggi per poter applicare il famigerato TSO).
Ma una legge ovviamente non basta, se ne veniva dagli orrori delle sperimentazioni nei campi nazisti.
Per poterlo fare, oltre una legge specifica, devono verificarsi diverse condizioni, proprio per non violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana, che sono, fra gli altri:
- la certezza del risarcimento in caso di effetti avversi (quanto risarcire e chi paga)
- la certezza di beneficio del trattamento imposto
I Padri Costituenti non hanno inserito a caso l'ultimo capoverso: ai tempi della Costituente si decideva se introdurre pratiche eugenetiche e si è voluto erigere un muro a difesa del diritto di una persona a non vedere violata la propria integrità.
Riguardo il fatto che l'interesse della collettività" sia superiore al diritto del singolo segnalo la sentenza n. 2092 del 1992, in cui è stato autorevolmente affermato dalle stesse Sezioni Unite della Corte di Cassazione che il diritto alla salute “è sovrastante all’amministrazione di guisa che questa non ha alcun potere, neppure per motivi di interesse pubblico specialmente rilevante, non solo di affievolirlo, ma neanche di pregiudicarlo nel fatto indirettamente”.
Mitakuye Oyasin
"La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci" (I. Asimov - Il crollo della galassia centrale)
Ultima Modifica 3 Anni 2 Mesi fa da Aigor.
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- andrea.grassi71
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3 Anni 2 Mesi fa #44457
da andrea.grassi71
Risposta da andrea.grassi71 al topic L' Articolo 32 della Costituzione e "l'interesse per la collettività?
@Aigor
Condivido tutto, peccato però che, coloro che ci governano ben che vada la costituzione la interpretano a modo loro (ovvero NON a rispettano), mentre, quando va un po' peggio la utilizzano come carta da culo...
Condivido tutto, peccato però che, coloro che ci governano ben che vada la costituzione la interpretano a modo loro (ovvero NON a rispettano), mentre, quando va un po' peggio la utilizzano come carta da culo...
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3 Anni 2 Mesi fa #44458
da Aigor
Mitakuye Oyasin
"La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci" (I. Asimov - Il crollo della galassia centrale)
Risposta da Aigor al topic L' Articolo 32 della Costituzione e "l'interesse per la collettività?
Ah beh, su questo purtroppo non c'è nulla da dire... son riusciti a chiudere il paese agli arresti domiciliari senza che nessuno protestasse...
Ormai sanno che possono fare ciò che vogliono in spregio a tutti i diritti. Si chiama dittatura e ci siamo dentro ora.
Ormai sanno che possono fare ciò che vogliono in spregio a tutti i diritti. Si chiama dittatura e ci siamo dentro ora.
Mitakuye Oyasin
"La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci" (I. Asimov - Il crollo della galassia centrale)
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3 Anni 2 Mesi fa #44462
da danielas
Risposta da danielas al topic L' Articolo 32 della Costituzione e "l'interesse per la collettività?
Migliaia di persone potrebbero salvarsi se la donazione fosse semplicemente un obbligo "per l'interesse della collettività".
Chi decide cosa è "interesse della collettività"? Lo si vede oggi più chiaramente che mai: lo decide chi ha in mano il potere, che significa anche potere di coprire i dati reali, potere di persuasione di ricatto di corruzione.
L'articolo della Costituzione serve a mettere limiti a questo potere, e alla fin fine che venga posto un limite è sì interesse dell'individuo che vuole scegliere sulla sua salute, sul suo senso della vita e anche della morte, ma anche della collettività. Quando De Donno ha cominciato a curare i pazienti in ospedale col plasma, la gente che già era guarita il sangue lo donava volentieri, non c'era bisogno di obblighi. E di sangue non ne sarebbe servito chissà quanto, i medici che hanno curato a casa hanno dimostrato che pazienti in ospedale non ne hanno mandati. In tutto questo disastro di conflitti d'interesse e corruzione, perchè dovrebbe essere giusto aggiungere altri obblighi? Ci sono due ottimi video di Massimo Mazzucco sulle "cure proibite". Proibite da chi e perchè? La stessa gente che si arroga il diritto di proibire cure e perseguitare medici che le hanno create, dovrebbe essere sempre attendibile quando parla di trapianti e di "doni"? sui trapianti ha fatto tanta propaganda, su tante altre cure invece no, anzi le ha criminalizzate. Non sarebbe meglio andare più a fondo su questo invece di invocare ulteriori "obblighi"?
Chi decide cosa è "interesse della collettività"? Lo si vede oggi più chiaramente che mai: lo decide chi ha in mano il potere, che significa anche potere di coprire i dati reali, potere di persuasione di ricatto di corruzione.
L'articolo della Costituzione serve a mettere limiti a questo potere, e alla fin fine che venga posto un limite è sì interesse dell'individuo che vuole scegliere sulla sua salute, sul suo senso della vita e anche della morte, ma anche della collettività. Quando De Donno ha cominciato a curare i pazienti in ospedale col plasma, la gente che già era guarita il sangue lo donava volentieri, non c'era bisogno di obblighi. E di sangue non ne sarebbe servito chissà quanto, i medici che hanno curato a casa hanno dimostrato che pazienti in ospedale non ne hanno mandati. In tutto questo disastro di conflitti d'interesse e corruzione, perchè dovrebbe essere giusto aggiungere altri obblighi? Ci sono due ottimi video di Massimo Mazzucco sulle "cure proibite". Proibite da chi e perchè? La stessa gente che si arroga il diritto di proibire cure e perseguitare medici che le hanno create, dovrebbe essere sempre attendibile quando parla di trapianti e di "doni"? sui trapianti ha fatto tanta propaganda, su tante altre cure invece no, anzi le ha criminalizzate. Non sarebbe meglio andare più a fondo su questo invece di invocare ulteriori "obblighi"?
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