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Marijuana a scopo ricreativo
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Il presente momento storico sta vedendo sgretolarsi la War on Drugs e la cannabis è la sostanza apri-fila di questo processo di legalizzazione che sta investendo l'intero pianeta. Il fenomeno ha il sapore di un vero e proprio cambio di paradigma.
Una mappa aggiornata dell'attuale status internazionale della cannabis ricreativa (Fonte: Il Test; l'immagine ha riveuto una parziale modifica dallo scrivente)
Con questo thread tenteremo di seguire le novità internazionali del processo di legalizzazione della cannabis ricreativa e commenteremo i diversi modelli coi quali la legalizzazione verrà attuata.
La sezione del Forum in cui Massimo ha deciso di far continuare la discussione è particolarmente significativa; finora invero il thread non si era tanto concentrato sui caratteri occulti che avvolgono la marijuana, sembrava quasi il thread di un sito “non-complottista”, se non per il fatto che l'appoggio incondizionato alla legalizzazione è un argomento tutt'ora di nicchia.
Ritengo quindi che sia ora giunto il momento di iniziare ad analizzare i citati aspetti occulti del fenomeno.
Premetto che io appoggio fortemente la legalizzazione della cannabis, innanzitutto per una questione di libertà dell'individuo, il quale a mio giudizio deve poter essere sovrano del suo stesso corpo; è egli stesso l'unico buon giudice delle sue aspirazioni di vita.
Un fenomeno di massa e mondiale
Non è possibile non vedere come l'attuale processo di legalizzazione sia un fenomeno mondiale. Si potrebbe ricondurre tutto ciò solo agli effetti di un ricambio generazionale, ossia ritenere che a ingenerare un cambiamento così vasto non sia altro che la mutata predisposizione delle masse alle nuove politiche in materia di sostanze stupefacenti. In parte è vero, v'è la predisposizione popolare, ma è bene considerare che questa non è una innata caratteristica delle nuove generazioni, bensì il prodotto del sostrato culturale in cui esse si sono formate. Ed possibile credere che tale sostrato sia un prodotto libero da influenze esterne teleologicamente orientate?
Del resto lo status illegale della cannabis non è stato (e non è) accompagnato da un apparato mediatico (parlo soprattutto di film e canzoni) realmente adeguato a spaventare le masse e disincentivarne il consumo. È sempre esistita, in altre parole, una incoerenza ridicola tra legge e costume sociale (determinato a monte dall'impianto mediatico); un'incoerenza che si è riflessa inevitabilmente sull'efficacia delle norme proibizioniste, le cui finalità sociali apparenti (eradicare il consumo di stupefacenti illeciti) non hanno potuto trovare realizzazione. Certo, c'è stato il periodo di Reefer Madness, Marijuana Assassin of Youth e Che fine ha fatto Totò Baby?, ma - con tempi leggermente diversi in Europa e in America - a partire dagli anni 60' in poi, l'apparato mediatico ha tacitamente invertito rotta e si è sempre più uniformato a dipingere la cannabis come un frutto proibito, con tutte le implicazioni d'attrattiva a ciò correlate.
Un esempio lampante della tattica del frutto proibito messa in atto dai media (da L'erba di Homer, l'episodio – andato in onda nel 2001 negli USA – vede Homer fumare cannabis terapeutica in seguito a un incidente)
Del resto, i dati parlano chiaro. Il proibizionismo penalista nulla ha potuto contro la forza dell'apparato mediatico e i consumi di cannabis, invece di scomparire, sono costantemente aumentati, così come è progressivamente aumentata la generale accettazione della legalizzazione anche tra i non consumatori. Tutto ciò in sfregio all'inasprirsi delle sanzioni giuridiche e di pari passo coll'intensificarsi dell'azione propagandistica mediatica velata.
Il grafico mostra il progressivo crescere del numero degli statunitensi favorevoli alla legalizzazione della cannabis ricreativa, si passa dal 12% del 1969 al 58% attuale *1
Strategie diverse per società diverse
Un ulteriore indizio che porta a sospettare manovre occulte di società mondiali nel processo di legalizzazione proviene da due paesi come l'Iran e il Messico.
In Iran si è da poco iniziata a prospettare la legalizzazione del commercio e del consumo di Oppio e Cannabis*2. Eppure, secondo le teorie geopolitiche canoniche, il Colosso Sciita non dovrebbe essere molto sintonizzato con le politiche occidentali. Una sincronia singolare, non trovate anche voi?
In Messico, invece, solo il 20% della popolazione supporta la legalizzazione della cannabis ricreativa*3. Come fare allora ad attuare l'agenda occulta in questo Paese? Niente paura, dove non arrivano gli strumenti della democrazia rappresentativa arriva in soccorso l'apparato giudiziario. La stessa cosa è successa in Messico coi matrimoni tra omosessuali. Nel caso della cannabis il massimo organo giudiziario della nazione mesoamericana ha da poco stabilito che il diritto di fumare erba è un bene costituzionalmente tutelato*4. E si pensi che la decisione è stata presa con ben 4 voti favorevoli su 5, un'ampia maggioranza all'interno del collegio giudicante. Ma non è finita qui, infatti l'unico giudice contrario, non è che fosse in disaccordo con gli altri 4 membri sul fatto che sia o meno un diritto fumare cannabis; egli ha votato negativamente solo perché in Messico la compravendita di semi di cannabis è illecita (mentre invece in Italia è pienamente legale) e - per una questione di coerenza dell'ordinamento giuridico - ha ritenuto antinomica (e quindi giuridicamente inammissibile) l'esistenza contemporanea di una norma che desse il permesso di coltivare cannabis e di una che ne vietasse l'acquisto dei semi (facendo prevalere la seconda). Insomma, una posizione alquanto singolare in tema di cannabis quella della magistratura messicana (un unicum nel panorama mondiale); non a caso - ribadisco - in un paese dove l'unica possibile via per la legalizzazione è quella giudiziaria.
Gli indizi italiani
Passiamo ora all'Italia, due indizi saltano subito all'occhio. Primo, è stato formato un intergruppo a cui hanno aderito circa 300 parlamentari di tutti gli schieramenti, da sinistra a destra. In tutta la storia della Repubblica non si era mai verificata una cosi ampia e variegata adesione ad un intergruppo parlamentare. Inoltre ciò è avvenuto su tema così politicamente scomodo. Singolare, no?
Secondo, tra i pochi esponenti di destra che hanno aderito all'intergruppo c'è l'onorevole Antonio Martino, il quale presentò domanda d'iscrizione alla loggia massonica P2 il 6 luglio del 1980*5. Anche questo è singolare, no?
Un orologio svizzero costruito da personalità influenti
Il movimento riformatore mondiale è finanziato da alcuni degli uomini più influenti del pianeta, tra cui George Soros*6 e Richard Branson (il magnate della Virgin, colosso musicale e dei trasporti aerei); è stata anche creata un'associazione privata che spinge per la legalizzazione di tutte le sostanze stupefacenti a cui hanno aderito numerosi ex capi di stato ed ex ministri da tutto il mondo: la Global Commission On Drug Policy*7. Tale associazione ha prodotto persino un video (in stile cartone animato) dal forte impatto emotivo in cui viene trasposta in chiave figurata la nascita e il declino della fallimentare Guerra alla Droga (War on Drugs).
Ne consiglio vivamente la visione, è breve e avvincente e deve essere costato non pochi soldi produrlo:
N.B. Il video è sottotitolato in italiano
Tutto il meccanismo si muove come un orologio svizzero, tanto le singole nazioni quanto gli organismi internazionali (pubblici e privati). Ad aprile si terrà - con ben tre anni d'anticipo - una sessione straordinaria dell'ONU (UNGASS 2016) per valutare nuovi approcci in tema di politiche sulle droghe, un passo essenziale per velocizzare ovunque l'inversione di rotta.
L'allineamento accademico
Anche le istituzioni di ricerca scientifica sembrano essersi adeguate al cambiamento dei tempi. È di quest'estate un autorevole studio dell'American Psychological Association*8 (durato vent'anni - e conclusosi proprio nel momento giusto aggiungerei io) in cui si afferma che la marijuana non provoca nessun danno alla salute, nemmeno se usata in grandi quantità fin dall'adolescenza.
Un istituto di ricerca governativo USA ha da poco annunciato di aver scoperto che la cannabis uccide le cellule tumorali*9. E questi sono solo alcuni tra i più indicativi e recenti esempi che si possono fare circa la nuova tendenza accademica.
Il paradosso
Resta una domanda di fondo: perché le stesse forze occulte che hanno reso la marijuana illegale (per tutta la serie di motivi magistralmente esposti nel documentario di Massimo) a livello planetario, stanno ora lavorando per rilegalizzarla? Tutto ciò per di più secondo un progetto che prevedeva sin dall'inizio questa sequenza “schizofrenica” di tendenze (e ciò è avvalorato dalla su esposta opera di creazione del frutto proibito messa in atto dai media almeno a partire dagli anni 60').
Quanto ho detto finora non cambia la mia posizione favorevole alla legalizzazione che, come ho detto, è una posizione libertaria di principio. Oltretutto non si può nemmeno dire che converrebbe essere contrari alla legalizzazione perché gli Illuminati l'appoggiano; d'altronde sono gli stessi Illuminati che l'hanno prima resa illegale, per cui, per un analogo ragionamento, converrebbe anche essere a favore della legalizzazione. Insomma, converrebbe essere sia favorevoli che contrari ad essa. Paradosso?
Spero di essere riuscito a suscitare una certa curiosità in tutti voi, così che questo thread possa arricchirsi di nuovi spunti di riflessione. Aggiungo che nel thread sul vecchio sito potete trovare altre numerose notizie che amplificano i dubbi circa la spontaneità del fenomeno mondiale di legalizzazione della cannabis.
Permettetemi di chiudere questo post (re)introduttivo con un motto: Legalize it!
Note:
1 - www.gallup.com/poll/186260/back-legal-marijuana.aspx
2 - www.hightimes.com/read/iran-considers-cannabis-legalization
Saeed Sefatian, membro del Council for the Discernment of the Expediency (il più alto organo consultivo in tema di politiche legislative in Iran, istituito nel 1987 dall'Ayatollah Ruhollah Khomeini) ha proposto di legalizzare il commercio di cannabis e oppio.
3 - www.bbc.com/mundo/noticias/2015/11/15110...galizacion_ludico_an
4 - www.lastampa.it/2015/11/04/esteri/in-mes...LiQVJa3I/pagina.html
5 - ricerca.repubblica.it/repubblica/archivi...o-nega-la-p2-ma.html
6 - www.thestonerscookbook.com/article/2015/...reform-in-the-world/
7 - www.globalcommissionondrugs.org/about/
8.1 - www.apa.org/pubs/journals/adb/
8.2 - www.repubblica.it/salute/ricerca/2015/08...da_adulti-120577002/
9 - www.telegraph.co.uk/news/worldnews/north...ls-cancer-cells.html
Precisazioni sull'argomento del thread:
Così come nel thread sul vecchio sito, è Off Topic esporre le proprie personali esperienze con la cannabis e discutere notizie sulla cannabis terapeutica (per queste cose si possono creare dei thread appositi, altrimenti l'argomento diventa troppo vasto e, di conseguenza, il thread eccessivamente dispersivo).
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Se leggi l'articolo (in particolare il paragrafo: "Strategie diverse per società diverse" ) il motivo ti è subito chiaro.
Per approfondire c'è poi anche la nota n. 4.
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- Robin 1610
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Canada sarà primo Paese del G7 a legalizzare la cannabis
L'annuncio del primo ministro, il liberale Trudeau: nel 2016 misure legislative per "regolamentare il consumo" della marijuana.
L'aveva promesso in campagna elettorale
www.repubblica.it/esteri/2015/12/04/news...28818778/?refresh_ce
Mah,vediamo se non rimangono promesse elettorali.
Memento mori
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Mah,vediamo se non rimangono promesse elettorali.
Io non dubiterei affatto del prossimo realizzarsi del cambiamento canadese; ciò per i seguenti motivi:
1) Il partito di Justin Trudeau ha vinto da solo le elezioni con un netto vantaggio, il che gli ha consegnato una solida maggioranza in Parlamento. Ha quindi sia i numeri che la legittimazione politica per realizzare il suo programma di governo.
2) Il partito di Justin Trudeau (che fino a due mesi fa nessuno si sarebbe aspettato potesse vincere le elezioni) non è rappresentativo né delle forze socialiste, né delle forze conservatrici. E' un partito radicale, per definizione liberal-progressista; in esso non esiste pertanto alcuna opposizione interna alla legalizzazione.
3) Il Canada è uno dei Paesi al mondo in cui la cannabis è più utilizzata (da tutte le fasce sociali della popolazione). Questo distacco tra sentire sociale e impianto legislativo è fortemente sentito, per cui non si tratterebbe di una misura impopolare (ma anzi, ampiamente attesa).
4) La legalizzazione della cannabis non è stata trattata come un argomento marginale durante la campagna elettorale del partito. A dire il vero è stato uno dei suoi cavalli di battaglia.
5) Il governo di Trudeau, oltre a rimarcare il suo impegno in tal senso durante il discorso dinnanzi al rappresentante della Corona, ha già preso dei provvedimenti preparatori dell'emanazione della legge: il 19 novembre ha incaricato il ministro della giustizia Jody Raybould-Wilson di attivarsi per legalizzare la cannabis. E' stata creata un task-force composta dal ministro della salute, dell'economia e - appunto - della giustizia per individuare un modello adeguato. (Per approfondire) .
6) La legalizzazione è coerente con la tendenza mondiale.
7) I magistrati canadesi si stanno già muovendo in anticipo :wink: ( Vedi il penultimo commento nel vecchio forum ).
Assumendo per vera la tesi di manovre occulte, ciò è funzionale all'attuazione del piano di rilegalizzazione in breve tempo nel mondo intero.
La legalizzazione in Canada avverrà presumibilmente a ridosso delle elezioni USA del novembre 2016. In tal modo l'argomento diverrà sempre più di attualità; e il fatto che i cugini del Nord America abbiano già compiuto il grande passo, darà una ulteriore spinta al consenso dell'opinione pubblica statunitense (che - ricordo - è già ora al 58% favorevole alla legalizzazione). Ciò potrebbe portare alla vittoria di Bernie Sanders (l'alternativa dei democratici alla Clinton) e alla rimozione (già nel 2017) della cannabis dalla lista delle sostanze proibite a livello federale negli Stati Uniti (il vero tassello del domino che farebbe cadere immediatamente tutti gli altri).
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Un giudice federale ha concesso tre giorni al Governo perche' disponga i primi permessi per autoconsumo ricreativo di marijuana.
@ Gildo
Ecco un ulteriore approfondimento sul "mistero" delle 4 persone :fedora:
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L'annuncio è stato fatto a Expocannabis 2015 (che si tiene a Montevideo) da Milton Romani, direttore dell'Ente Nazionale delle Droghe (Junta Nacional de Drogas).
Le tre varietà varieranno in contenuto di THC: basso, medio o alto. Confermato anche il prezzo competitivo di un dollaro al grammo per abbattere il commercio clandestino.
Fonte:
www.reuters.com/article/us-uruguay-marij...dUSKBN0TO0R620151205
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La notizia l'hanno appena battuta le agenzie di stampa. Ricorderete che circa un mese fa il Governo ha varato un decreto legislativo che declassificava numerosi reati a semplici illeciti amministrativi. La coltivazione di cannabis tuttavia è un argomento delicato e il Governo aveva deciso di escluderlo momentaneamente dal decreto, volendo prima sentire il parere della commissione Giustizia. Ebbene, stamane è arrivato il via libera da parte della commissione.
E' opportuno chiarire che si tratta di un'iniziativa distinta da quella portata avanti dall'Intergruppo parlamentare per la cannabis legale, per cui - a prescindere da come andrà a finire con il progetto più ambizioso - possiamo rallegrarci che perlomeno un passo avanti verrà fatto.
Fonte:
www.publicpolicy.it/coltivare-cannabis-i...giustizia-54465.html
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Speriamo che arrivino presto i dettagli e che la sanzione sia equivalente al costo della benzina utilizzata per raggiungere il pusher! :goof:
A proposito, ci saranno sanzioni balorde tipo ritiro della patente? (speriamo di no, sennò finisco in loop: mi beccano, sequestrano la pianta, mi ritirano la patente e non posso più andare dal pusher...)
Complimenti Floh per l' impegno, leggo sempre con interesse.:shake:
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Giano ha scritto: Complimenti Floh per l' impegno, leggo sempre con interesse.:shake:
... mi unisco a Giano per i complimenti :clap:
Vista la delicatezza del Topic, hai mostrato serietà nell'impegno richiesto al Moderatore. Un esempio che mi sento evidenziare.
Hic
... l'unica abitudine che voglio avere è respirare. Hic :wink:
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Secondo Jose de Jesus Pimiento Rodriguez, intervistato da Radio Vaticana, "la marijuana è stata creata da Dio e pertanto è cosa buona del creato". Sebbene tali parole siano state pronunciate in supporto alla legalizzazione a fini terpeutici, appaiono immediatamente evidenti le implicazioni di ben più vasta portata che esse portan con sé. Il nuovo orientamento della Chiesa - anche solo impensabile fino a qualche anno fa - pare a dir vero assai più comprensibile se considerato assieme alla tesi dell'esistenza di una regia occulta nel processo di legalizzazione della cannabis (un più ampio consenso degli elettori cattolici renderà il processo molto più veloce).
Purtroppo il link è in tedesco:
de.radiovaticana.va/news/2015/12/03/kolu...tes%E2%80%9C/1191659
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Il decreto autorizza inoltre la vendita di medicinali contenenti derivati della marijuana ma la vendita, la coltivazione e il trasporto della pianta rimangono illegali e punibili con la reclusione da cinque a dieci anni...per una pianta...
Link
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La rimozione dalla lista era un passo necessario per poter avviare l'iter di legalizzazione a scopo terapeutico. Ma, come hai fatto notare, sotto il profilo giuridico del consumo ricreativo ciò non porta alcuna differenza.
In Cile è già passata in una delle due Camere una legge che legalizzerà la coltivazione fino a sei painte e il possesso fino a 10 grammi a scopo ricreativo. V'è però una fase di stallo perché il Governo spinge per far scendere il numero di piante ad 1 e il numero dei grammi a 2.
Vedremo come va a finire.
Fonte:
droghe.aduc.it/notizia/cannabis+terapeut...residente_131876.php
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Floh ha scritto: @ polaris
La rimozione dalla lista era un passo necessario per poter avviare l'iter di legalizzazione a scopo terapeutico. Ma, come hai fatto notare, sotto il profilo giuridico del consumo ricreativo ciò non porta alcuna differenza.
In Cile è già passata in una delle due Camere una legge che legalizzerà la coltivazione fino a sei painte e il possesso fino a 10 grammi a scopo ricreativo. V'è però una fase di stallo perché il Governo spinge per far scendere il numero di piante ad 1 e il numero dei grammi a 2.
Vedremo come va a finire.
Fonte:
droghe.aduc.it/notizia/cannabis+terapeut...residente_131876.php
Salute Floh
... incuriosito dai limiti imposti dalla legge, quelli che nel quote ho messo in grassetto, sono andato a leggermi l'articolo per intero e scopro che il N° di piante e imposto per "abitazione"
Comunque vada, mi auguro che i cileni godano di buoni rapporti di vicinato :hammer:
Ritengo ipocrita questo genere di apertura e sono curioso di vedere fin dove si spingerà la fantasiosa idiozia dei nostri legislatori.
Hic
... l'unica abitudine che voglio avere è respirare. Hic :wink:
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“La cannabis è un dono di Dio”, queste le parole di Dušan Dvořák. L'uomo che voleva trasformare la sua clinica in una chiesa.
Per approfondire:
www.wired.it/lol/2015/12/10/cannabis-religione-dvorak/
Io sono fortemente contrario al principio secondo cui alcuni cittadini dovrebbero poter legalmente fare cose che ad altri sono vietate solo perchè rientrano nella pratica della loro religione. Se quello che vogliono fare è socialmente pericoloso non devono poterlo fare nemmeno loro. Se invece non è socialmente pericoloso devono poterlo fare tutti (e questo è il caso della cannabis).
Mi sembra un ragionamento semplice e più che condivisibile.
Inizialmente non volevo postare la notizia in questo thread perché la Chiesa di Dvořák è essenzialmente legata all'uso terapeutico - e non ludico - per cui sarebbe stato OT.
Ma poi ho pensato, dato che ormai si parla di uso religioso, l'argomento rientra comunque nell'uso ricreativo (se l'uso è religioso non è fatto necessariamente per curare una patologia clinica, ma perché qull'attività - ossia aderire a una certa religione e seguire i suoi riti - ti dà piacere).
Nell''articolo di Wired c'é scritto che il Liberland si estende per 7 metri quadrati, mentre secondo Wikipedia non si tratta di metri ma di chilometri.
PS
"In nomine cannabis" ??? :question: :laugh: :hammer:
Questa è buona! :decide:
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Ritengo ipocrita questo genere di apertura
Ben vengano le aperture. Che i politici siano ipocriti o meno. Quel che conta è il miglioramento effettivo (seppur minimo) che ne deriva alla società.
Trovo difficile figurarmi degli atti politici completamente privi di ipocrisia.
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Floh :cool: ... non ho messo in discussione le aperture. Quelle, mi è amaro dirlo, ben vengano.Floh ha scritto: Ben vengano le aperture.
Floh ha scritto: Che i politici siano ipocriti o meno. Quel che conta è il miglioramento effettivo (seppur minimo) che ne deriva alla società.
Carsons
Sentito che dicono?
No, cosa,, buone notizie?!
EEOH! Altroché, direi proprio di si. La razione di cioccolato aumenta
aah, davvero
Venticinque grammi la settimana prossima. Ottimamente eh!?!
:woa:
... appunto e tanto è difficile, che siam proprio qui a dibattere e attendere che si legalizzi la coltivazione di una pianta :hammer:Floh ha scritto: Trovo difficile figurarmi degli atti politici completamente privi di ipocrisia.
Hic
... l'unica abitudine che voglio avere è respirare. Hic :wink:
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Innanzitutto i complimenti per il Topic
Bravo, e senza riserve
Resta una domanda di fondo: perché le stesse forze occulte che hanno reso la marijuana illegale (per tutta la serie di motivi magistralmente esposti nel documentario di Massimo) a livello planetario, stanno ora lavorando per rilegalizzarla?
Perché cruccio di un'agenda è riuscire in un progetto.
Perché cruccio del Potere è: ---> non innescare processi sulla morale presente, bensì su quella che dovrà necessitare, a seguire.
Il Potere, a differenza dell'uomo, non ragiona in base alle sue esigenze, bensì al suo scopo.
Ogni potere degno di questo nome ragiona in seno al contesto, alla psicologia di massa, e a un determinato Status 'antropologico' cui un popolo o più popoli versano.
Per un'agenda, quello che può essere un ostacolo oggi, domani sarà un trampolino.
L'uomo è legato ai suoi istinti, un'agenda non è legata agli istinti.
La globalizzazione quando evolverà 'al cubo', porterà la razza umana in uno stadio di omologato rincoglionimento; siamo già a buon punto.
Quello che a riguardo di una psicologia di massa, di un dato periodo storico, di un dato retaggio, avrebbe potuto portare la 'massa stessa' in una direzione che avrebbe potuto ostacolare un'agenda, non è quello a cui oggi risponde 'antropologicamente' la massa odierna.
Le reazioni di una 'massa sociale' e del suo grado di criticità di e per un dato periodo storico (inteso antropologicamente), non potranno mai essere le reazioni di una massa sociale di un altro - e distante - periodo storico.
Faccio un'analogia, un esempio stupido, insomma da coglioni, per capirsi; stile ---> livello 'Generazione Liga':
Di fronte a certi scandali della corruzione politica (oggi guidati sapientemente a tavolino per indirizzare l'opinione pubblica e i voti, e che prima non avrebbero mai fatto esplodere) ... ecco che i nostri bisnonni sarebbero insorti in una rivoluzione civile: senza se e senza ma. Oggi - nella nostra massa sociale - diventa satira e sproloqui infantili su Facebook.
End of story
[Misti mi morr Z - 283] Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno.
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Trovo inoltre la tua ipotesi molto interessante (sebbene non condivida la luce esclusivamente negativa in cui poni la globalizzazione, Facebook e simili, ma questo è un altro discorso e non incide un gran che sul resto del tuo intervento).
Su un punto ti chiedo un chiarimento, te dici:
Perché cruccio del Potere è: ---> non innescare processi sulla morale presente, bensì su quella che dovrà necessitare, a seguire.
Ma per ottenere cambiamenti futuri non occorre provocarne alcuni attualmente in modo che questi possano essere causa efficiente di quelli futuri? Il tutto avviene secondo mutamenti progressivi per cui ciò che cambia oggi permette un più ampio cambiamento domani.
Nel frattempo, vorrei tentar di elaborare delle ulteriori ipotesi, così da avere un più vasto panorama delle diverse possibili ragioni di questa sequenza schizofrenica di tendenze impresse alla politica sulla cannabis da parte delle élite mondiali.
Prima ipotesi: una spiegazione economica. Un buon metodo per comprendere le dinamiche degli avvenimenti politici è "seguire i soldi". Se prima esisteva una convergenza delle industrie petrolchimiche e farmaceutiche per sbarrare la strada alla cannabis, oggi le grandi multinazionali devono aver intuito di poter guadagnare di più lavorando con la marijuana che non con i prodotti del passato. Sarebbe interessante capire in che modo questo sia possibile.
Seconda ipotesi: una diversa spiegazione economica. Potrebbe essere che il guadagno derivante ai ricchi del mondo non dipenda da un incremento del fatturato delle sole imprese da loro controllate. Mi spiego meglio. Milton Friedman, un eminente economista, già negli anni settanta affermava che il proibizionismo sulla marijuana è fortemente antieconomico (semplicemente: i costi che ne derivano sono maggiori dei ricavi).
I think tank potrebbero aver fatto tesoro degli studi di Friedman (e di analoghi studi successivi) e aver concluso che la ricchezza totale che si genererebbe dalla fine del proibizionismo permetterebbe di compensare una diminuzione delle unità vendute (da parte delle imprese del petrolchimico e delle case farmaceutiche) con un aumento dei prezzi unitari (derivante dall'incremento della ricchezza prodotta dall'intera società).
Terza ipotesi: una spiegazione occulta (che io personalmente ritengo la meno plausibile). La marijuana possiede delle qualità (celate ai più, ma note agli Illuminati) che permetteranno - mediante una sua più ampia diffusione nella società – di ottenere un più forte controllo sulle menti della popolazione. (Ma come ha detto Calvero, per qualche motivo [forse la pervasività dell'apparato mediatico e informatico?], un tale controllo sarebbe divenuto possibile solo su una società come quella odierna).
Quarta ipotesi: una spiegazione ideologica. I think tank sono di orientamento libertario e la proibizione delle droghe è solo uno dei vari tabù che pianificano di far cadere per forgiare una società libera da condizionamenti morali puramente bigotti.
Pare ovvio che queste ipotesi (compresa quella di Calvero) non sono per forza mutamente esclusive. Cioè possono benissimo coesistere l'una con l'altra.
Sarebbe interessante sentire le opinioni e le ipotesi degli altri utenti di LC; e c'è un aspetto che più di ogni altro mi incuriosisce, ovvero l'opera di creazione del frutto proibito parallelamente all'applicazione di un feroce proibizionismo giuridico penalista. Trovo che ciò sia davvero misterioso.
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L’uso delle droghe dovrebbe essere depenalizzato e il possesso reso libero, eliminando la minaccia di pene detentive lunghe.
A dirlo è Dainius Pūras, relatore speciale delle Nazioni Unite sul diritto alla salute in una lettera datata lunedì 7 dicembre e indirizzata al direttore esecutivo dell’Ufficio delle Nazioni Unite sulla droga e il crimine, Yury Fedotov.
La lettera è stata sottoposta anche ai delegati presenti alla 58a sessione della Commissione sulle sostanze stupefacenti che ha avuto inizio mercoledì mattina a Vienna e che sta discutendo del documento per la Sessione Speciale dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (UNGASS) sulle politiche sulla droga, che si terrà nel mese di aprile del 2016.
[...]
Si tratta di una presa di posizione netta che è solo l’ultima di una serie e fa seguito a quella di altre agenzie delle Nazioni Unite sul tema.
In precedenza c’era stata infatti quella del Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP), agenzia incaricata delle strategie per ridurre la povertà globale, che aveva fortemente criticato l’attuale politica internazionale sulla droga, mettendo in evidenza i costi disastrosi che sta producendo – in particolare per i poveri del mondo.
All’UNDP si erano aggiunte altre agenzie delle Nazioni Unite, in particolare UN Women , l’Ufficio dell’Alto Commissario per i Diritti Umani, e UNAIDS.
Ora è stata appunto la volta del relatore speciale delle Nazioni Unite sul diritto alla salute.
[...]
Tratto da:
www.cilditalia.org/blog/depenalizzare-le...diritto-alla-salute/
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A partire da ieri, le quattro persone che avevano ottenuto l'accoglimento della loro istanza presso la Corte Suprema per poter coltivare e consumare marijuana, possono finalmente farlo a tutti gli effetti in piena legalità.
Nella foto: tre di loro (Pablo Girault, Armando Santacruz e Francisco Torres Landa) mostrano alla stampa le autorizzazioni amministrative
Fonte:
droghe.aduc.it/notizia/autcoltivazione+c...iva+prime_131901.php
Per approfondire (in spagnolo):
internacional.elpais.com/internacional/2...49871949_023283.html
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Si tratterebbe di marijuana prescritta dal medico ma ho rimontato lo spezzone in modo che ciò non figuri. Oltretutto l'occasione permette di fornire un ulteriore esempio (anche se meno esplicito di quello fronito nel post di apertura) dell'opera di creazione del frutto proibito.
Buona visione, l'estratto dura solo un minuto.
PS:
Da notare l'ultima battuta di Homer.:hammer:
Peña Nieto (Presidente del Messico) ha reagito pubblicamente alla decisione della C.S. con dichiarazioni molto negative. Ecco perché la frase in questione mi sembra più che azzeccata.
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Floh ha scritto: Grazie Calvero per aver animato il dibattito.
Figurati
Trovo inoltre la tua ipotesi molto interessante (sebbene non condivida la luce esclusivamente negativa in cui poni la globalizzazione, Facebook e simili, ma questo è un altro discorso e non incide un gran che sul resto del tuo intervento).
Quest'appunto è necessario. Ed è sempre una questione di prospettive, cioè se vogliamo o meno interessarci a capire dove stiamo andando.
Quindi ti dico: non solo esclusivamente negativa (come fai notare); ma assolutamente una tra le 4/5 radici di tutti i mali di questo sistema, da cui poi i frutti dell'albero si nutrono e maturano. Dare a me del 'manicheo o assolutista' in questo senso, è veramente un eufemismo :ok: Sono ben oltre. Questa cosa: è nera e basta.
Ed è proprio la schifosa morale moderna e la propaganda che ci ha inoculato nella testa che "qualcosa di buono c'è sempre nelle cose" che ci fotte. Quindi: - Sì ... la considero assolutamente e imperiosamente NEGATIVA.
Esistono cose malevoli e con l'intenzione programmata di esserlo - a prescindere, e nessun cazzo di TAO può prendermi per il culo
Poi, come dire ... beh ... "Non sono" più malevoli, certo, quando anche tu diventi malevolo (e non te ne accorgi); ti allinei e, come per "magia" - pensi di aver trovato del buono :wave: bye bye baby
Ti ho appena tradotto il 'Ti amo grande fratello' in un'altra lingua.
Se tu sei comodamente seduto in un'automobile e inizi a discutere con un altro i pro e i contro di detta automobile, incominciando ad effettuare compite disamine sul perché e il percome per "Te" certe cose sono necessarie, clima/non-clima, autoradio/non-autoradio, servosterzo/non-servosterzo [eccetera], e per l'altro no, e anche con altre e valide opinioni, ci mancherebbe...
.... beh, ve ne dovrebbe fregare un beato cazzo [a entrambi] di sapere come vivere o non vivere comodamente dentro quella vettura, quali scelte operare e/o considerare i lati positivi e migliorabili (sia per negazione che per affermazione), se questa vettura Vi sta portando [tutti] verso un burrone, dove si schianterà e ci lascerete la pelle tutti, bruciando vivi. La globalizzazione è il mezzo che ci sta portando alla distruzione, senza se e senza ma. Poi quando vorremo discutere di cosa è ---> questa distruzione, è un altro discorso da approfondire a parte.
Questo te lo lascio in un intervento che chiudo qui - in questo post, così non confondiamo le cose con le altre risposte che ti darò.
[Misti mi morr Z - 283] Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno.
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.