Come annunciato dalla Associated Press, la Danimarca sarà il primo paese al mondo ad imporre ai suoi allevatori una tassa per le “emissioni di metano” dei loro animali (peti e rutti di mucche, pecore e maiali, sostanzialmente).

A partire dal 2030, gli allevatori danesi saranno tenuti a pagare una tassa di 300 corone (circa 40 euro) per tonnellata di anidride carbonica equivalente prodotta dai loro animali.

La misura naturalmente viene fatta passare sotto l’ombrello della “lotta al cambiamento climatico”, nel nome della quale ormai si può autorizzare praticamente qualunque cosa. Poco importa che la discussione scientifica sulle vere cause dell’aumento di CO2 sia tutt’altro che conclusa. Il mainstream ha già deciso che la colpa è del metano prodotto dalle mucche, e quindi si mettono nel mirino gli allevatori del settore.

Ufficialmente, i ricavati di questa tassa verranno usati “per favorire la transizione verde dell’industria agricola”, ma è evidente che il vero scopo non sia quello di salvare il pianeta, quanto piuttosto di penalizzare al massimo gli allevatori privati, in modo da prendere il controllo della catena alimentare e passarlo nelle mani delle grandi multinazionali.

Insomma, anche in tempi di “cambiamento climatico”, niente di nuovo sotto il sole.

Massimo Mazzucco

Ne ha parlato anche The Defender di RFK

Comments  
La CO2 delle mucche, cioe' se capisco bene, le loro scoregge son diventate IL problema alla base del cambiamento climatico?
Dunque fra un pò verrà esteso anche agli esseri umani, abbiamo le stesse esigenze delle mucche dunque perchè non estenderlo?. Ovviamente l'elitè sarà esonerata da tutto ciò, loro hanno un altro metabolismo. Cose da pazzi proprio, non sanno più come rompere le scatole all'umanità. E il popolo della DAnimarca come reagisce a ciò?, continuerà a votare chi gli impone questa ennesima idiozia?. Staremo a vedere se sono anche loro come gli italiani accondiscendenti a tutto ciò che i governi ci impongono, a dimostrazione che forse tutto il mondo è paese?
@audelmar, @jesaell

Leggete bene l'articolo di Massimo.
Le scoregge delle mucche sono lo specchietto per allocchi.
Il problema (grosso) è un altro.

Mettendo una tassa sul bestiame si spinge gli allevatori a ridurre il numero dei capi per disincentivare l'allevamento privato e favorire quello delle multinazionali.

Il passo successivo sarà quello di penalizzare l'agricoltura.

I Padroni del Mondo vogliono ridurre drasticamente il consumo delle Loro risorse da parte della popolazione umana che infesta il Loro pianeta.

Hanno iniziato ad accendere il fuoco sotto il pentolone dove nuotano le rane propagandando il cibo a base di insetti e la carne sintetica.
Presto o tardi per acquistare carne e verdure occorrerà accendere un mutuo in banca e noi ci rivolgeremo affamati a guardare i grilli nei campi.
Come per le auto elettriche, dove lo scopo non è un presunto effetto green (considerando il ciclo globale dell'auto elettrica, questa inquina molto di più di una diesel) ma la riduzione drastica ecradicake del parco auto privato (rendendo il popolino dipendente dal trasporto pubblico e quindi dando maggior presa a futuri pass), anche qui lo scopo è ridurre la produzione di carne naturale, per spingere magari la carne da laboratorio delle multinazionali. E magari dentro li ci mettono quello che vogliono.
Ma la domanda sorge spontanea.... E come misureranno la quantità di anidride carbonica consumata? Cioè come fanno a sapere quanta anidride carbonica emette una vacca al giorno? Quanti peti ci vogliono per arrivare ad una tonnellata di anidride carbonica? Cosa faranno, una sorta di tariffario? Il peto di una vacca equivale ad X anidride carbonica, il peto di un maiale ad Y anidride carbonica e via dicendo.

Qua siamo davvero alla follia pura. Ma nemmeno nei film di Fantozzi avrebbero avuto l'ardire di pensare ad una gag del genere.
Ma quello che mi spaventa di più è l'indifferenza totale delle masse rispetto a queste cose. Un branco di lobotomizzati dai social e dai mainstream. Di questo passo potranno anche ucciderci tutti. Se ne accorgerebbero in pochi
Un allevatore spiega il ciclo delle emissioni di metano delle mucche

www.instagram.com/p/C6XLXPTv7z-/

Quote:

#3 CharlieMike & #4 lsantolin

Concordo pienamente.
La panzana delle auto elettriche è perché i paria vadano a piedi.
La carbon tax è perché i paria devono mangiare meno.
Alla fine i paria sono troppi (secondo lorsignori) e quindi metteranno la tassa sull'aria che respiriamo perché si devono estinguere.

Ricordo le scene di due filmacci che riassumono i loro intenti
"Independence day": il presidente ha prospettato all'alieno un futuro condiviso di rispetto e cooperazione l'alieno risponde "no". Alla domanda "ma allora cosa dobbiamo fare?" risponde: DOVETE MORIRE!.
"Balle spaziali": il presidente stappa e si annusa una "Perry-air", mentre i paria ansimano per scarsità di ossigeno.
È una gran bella cupola di criminali.
Tra militari, alta finanza e multinazionali si è venuto a creare un mostro mafioso onnipotente e senza confini, è il momento buono per una bella estinzione di massa
Danimarca: carbon tax sulle mucche


Quote:

è evidente che il vero scopo non sia quello di salvare il pianeta, quanto piuttosto di penalizzare al massimo gli allevatori privati, in modo da prendere il controllo della catena alimentare e passarlo nelle mani delle grandi multinazionali.

Il punto è proprio questo. E comunque di fronte a una castroneria del genere, un vero e propro delirio, gli allevatori dovrebbero sollevarsi in massa.
Vedremo se i danesi saranno così imbecilli da accettare un soppruso del genere, tanto vergognoso quanto criminale, o avranno la forza di ribellarsi.
I padroni del mondo stanno acelerando su tutti i temi dell'agenda globalista a quanto pare..., evidentemente hanno fretta.
È ormai palese , sotto gli occhi di tutti che in Europa la classe dirigente è completamente folle e fuori controllo .

Imporre una simile tassazione a mio avviso rende lecita la risposta violenta da parte degli allevatori : questa tassa non va pagata e qualsiasi pubblico ufficiale si dovesse presentare al cancello dell' azienda agricola per reclamare il pagamento.va accolto a fucilate ad altezza uomo.

Non ci sono altre soluzioni. Imporre una simile follia significa oltrepassare un limite inaccettabile
Che questa buffnata che sembra una barzelleta diventi legge inun paese "evoluto" è preccupante. Ma secondo voi chi ci crede che le mucche sono il problema? Missili, razzi, bombe, queste non inquinano?

Le scie chimiche ( a proposito stamattina cielo nerissimo ed ennesimo nubifragio).. queste non inquinano. Io spero che i Danesi facciano qualcosa, anche perché la Danimarca ha comunque aria ed acqua ancora molto puliti, si respira bene li, si sente la differenza.

Quote:

#3 CharlieMike

Esattamente e non dimentichiamoci come la carne sintetica sia entrata sulla scena per salvaguardare il benessere ambientale e animale.
Per carità, nessuna bestia dovrebbe soffrire ma a loro della salute delle bestie, delle persone, dell'ambiente, non frega nulla.
Con una scusa alla volta si colpevolizza lentamente una categoria, cancellandola e come per magia è già pronta la soluzione: carne sintetica tutta industriale!
Non mancherà molto in cui anche l'acqua sarà sotto accusa, produrranno piante artificiali che non hanno bisogno di tanta acqua per vivere. Rendendo i campi degli agricoltori che utilizzano semi naturali fuori legge come per magia.

-ZR-

Quoting Liviomex:


Imporre una simile tassazione a mio avviso rende lecita la risposta violenta da parte degli allevatori : questa tassa non va pagata e qualsiasi pubblico ufficiale si dovesse presentare al cancello dell' azienda agricola per reclamare il pagamento.va accolto a fucilate ad altezza uomo.



Ma no, non essere violento! :-D
Basterebbe invitare gentilmente l'esattore dentro un recinto per farlo incornare e inculare dal toro che c'e' dentro. :hammer:
Per queste imposizioni trovano terreno fertile.
Fino a un 40 anni fa, non era difficile imbattersi in un medico che in un impeto di sincerità ti diceva: la media della vita della gente non si è alzata per merito della medicina, ma per le migliori condizioni di vita: cibo, igiene (acqua pulita, lavarsi tutti i giorni, alimentazione completa), meno miseria in sostanza.
Non era difficile trovare un pediatra che, se gli dicevi che non eri favorevole alla carne, ti avvisava: se non vuoi dargli la carne, allora devo prescriverti gli integratori . Ci potevi pensare: davvero devo dare “integratori”, cioè sostanze create in laboratorio, comunque altro da quello che sostituiscono, al mio bimbo, invece della quantità di carne necessaria al suo sviluppo? Si poteva trovare un terapeuta che si era guadagnato la fiducia sul campo che ti spiegava: per il completo sviluppo cerebrale serve anche la carne, non nasciamo col cervello completo, se nella fase in cui si completa viene tolta la carne, poi non si completa mai più. Ci si poteva pensare e cercare di farsi un'idea prendendo in considerazione tutto quello di cui si aveva esperienza.
Negli ultimi anni è aumentata a dismisura la pressione contro il consumo di carne. Perchè? No, non c'è niente di “scientifico”. Se si guarda attentamente di scientifico e “oggettivo” non c'è niente. In ultima analisi, resta che si trova quel che si cerca, in base a quello che davvero è più importante per noi. Nella cultura della ”IA”, cosa sia intelligenza è opinabile.
Non si vede quindi come sia davvero sensato stabilire se lo sviluppo cerebrale si sia potuto completare: dipende da quanto “completo” (interessi compresi) sia chi stabilisce i parametri di quello che, in ultima analisi, con quei parametri non ha nulla a che fare.

Quoting Piero68:

Ma la domanda sorge spontanea.... E come misureranno la quantità di anidride carbonica consumata? Cioè come fanno a sapere quanta anidride carbonica emette una vacca al giorno? Quanti peti ci vogliono per arrivare ad una tonnellata di anidride carbonica? Cosa faranno, una sorta di tariffario? Il peto di una vacca equivale ad X anidride carbonica, il peto di un maiale ad Y anidride carbonica e via dicendo.


Non so sono mai posti questo problema perché non gliene frega niente.
Hanno imposto una tassa per ogni capo di bestiame. Punto.
Lo scopo vero è fare in modo che gli allevatori riducano il numero di bestie o peggio, chiudano.

Togliendoci il cibo lentamente ridurranno il numero di esseri umani.
Questo è lo scopo ultimo.

OT
Anche i sieri servono allo stesso scopo.
Non curano, non prevengono la malattia ma causano effetti collaterali mortali, e i Padroni, che si guardano bene da iniettarsi questa porcheria, in questo modo saranno esenti dal piano di depopolazione, e chi sopravviverà verrà rinchiuso in città ghetto da 15 minuti.

Fine OT

Quoting CharlieMike:


Quoting Piero68:

Ma la domanda sorge spontanea.... E come misureranno la quantità di anidride carbonica consumata? Cioè come fanno a sapere quanta anidride carbonica emette una vacca al giorno? Quanti peti ci vogliono per arrivare ad una tonnellata di anidride carbonica? Cosa faranno, una sorta di tariffario? Il peto di una vacca equivale ad X anidride carbonica, il peto di un maiale ad Y anidride carbonica e via dicendo.


Non so sono mai posti questo problema perché non gliene frega niente.
Hanno imposto una tassa per ogni capo di bestiame. Punto.
Lo scopo vero è fare in modo che gli allevatori riducano il numero di bestie o peggio, chiudano.

Togliendoci il cibo lentamente ridurranno il numero di esseri umani.
Questo è lo scopo ultimo.

OT
Anche i sieri servono allo stesso scopo.
Non curano, non prevengono la malattia ma causano effetti collaterali mortali, e i Padroni, che si guardano bene da iniettarsi questa porcheria, in questo modo saranno esenti dal piano di depopolazione, e chi sopravviverà verrà rinchiuso in città ghetto da 15 minuti.

Fine OT



C'è un aspetto poco chiaro:
se le elites occidentali porteranno a compimento questi progetti distopici otterranno una popolazione che mangia da schifo, malaticcia, in diminuzione, poco fertile, più infelice, meno creativa e fiduciosa, insicura persino sulla propria identità sessuale...
Tuttavia in atto c'è uno scontro con il blocco brics, più popoloso e più aderente alle proprie tradizioni (ad esempio la Russia).
Quindi da un lato le elites occidentali per competere avrebbero bisogno di più soldati, più contribuenti, un'economia più in crescita, valori identitari forti per affrontare le sfide future.
Dall'altro lato, con questi progetti distopici, stanno segando il ramo dell'albero su cui sono seduti.
Possibile che non se ne rendano conto? Perchè accelerano il declino occidentale e quindi in prospettiva anche la loro stessa sconfitta?

Quote:

Poco importa che la discussione scientifica sulle vere cause dell’aumento di CO2 sia tutt’altro che conclusa.

In realtà un aspetto che definirei concluso al di là di ogni ragionevole dubbio c'è: è impossibile che l'attività dell'uomo sia la causa primaria.
Il che, di conseguenza, implica che tutte le cagate "green" che stanno partorendo in questi anni siano truffe da fattucchieri.
Purtroppo la psicologia delle masse insegna che la filosofia del "Dobbiamo fare qualcosa!1!1111!!!!1!" non contempla nè domande, nè esitazioni, nè risposte diverse da un secco e immediato "Sissignore!".
esiste una sola soluzione..... cacarli, non dargli retta, continuare come nulla fosse....vedrete che lo capiranno anche gli sbruffoni americani con la fondina e il revolver che presto la loro egemonia finisce.....come come tutti i grandi imperi, finirà anche quella loro e inglese. fateci caso a quanto accade: con la morte della regina inglese, il paese non ha più punti di riferimento....con i colossi russi-cinesi- ecc. anche gli stati disuniti crolleranno. certo non domattina.... ma dopodomani.
Non drammatizziamo. L'obiettivo é solo un ennesimo balzello. Un'altra, l'ennesima forma di sottrarre legalmente denaro delle nostre tasche. L'allevatore dovrà pagare denaro agli eco-counselors, che lo aiuteranno a creare una ecoriserva di piante consumatrici di co2, ecosostenibili, resilienti e gayfriendly. Questo richiederà un progetto vidimato da 4 figure professionali differenti, 3 uffici e 2 politici. E denaro, tanto denaro.
L'obiettivo non è eliminare le vacche: è far denaro per il Leviatano. Bisogna trovare costantemente sistemi per creare "lavoro" ( :perculante: ) per le migliaia di parassiti funzionari pubblici che sennò non saprebbero che fare tra un sudoku e l'altro e per alimentare il flop chiamato Europa prima del suo definitivo crollo.
#3 CharlieMike

Quote:


Leggete bene l'articolo di Massimo.
Le scoregge delle mucche sono lo specchietto per allocchi.
Il problema (grosso) è un altro.

Mettendo una tassa sul bestiame si spinge gli allevatori a ridurre il numero dei capi per disincentivare l'allevamento privato e favorire quello delle multinazionali.

ma perche' non fare come in Irlanda e dire chiaramente che devono diminuire il numero degli animali da allevamento??theguardian.com/.../...
E' evidente che quando si tratta di questi orwelliani al potere non è più questione di politica con i ragionamenti annessi ma di qualcos'altro. Qualcosa che ha a che fare con la distopia psicopatologica eppure determinata e lucidissima. La tassa sulle povere mucche e la normativa sui tappi delle bottiglie indicano che con il loro ottuso ma implacabile fanatismo sono capaci di tutto.

Come già detto più di Loro, Mostri o kapò dei Mostri, c'è da temere la moltitudine di zombie che li seguono che compongono la massima parte della cosiddetta "gente comune".

E' altrettanto chiaro, purtroppo, che anche se è onorevole una resistenza nei loro confronti col livello di Potere & Controllo che hanno acquisito solo qualcosa di apocalittico totalmente fuori dal Loro controllo (ma cosa? ...) li potrà fermare.

Quoting lysmata:

Non drammatizziamo. L'obiettivo é solo un ennesimo balzello. Un'altra, l'ennesima forma di sottrarre legalmente denaro delle nostre tasche.



No, siccome sono loro che producono quanti soldi vogliono, dei soldi a loro non frega un emerito cazzo.

La realta' e' che vogliono prendere il controllo totale della produzione di cibo e affamarci e sterminarci tutti come hanno cercato gia' di fare con i tipicidi coviddi.

L'obiettivo di "diminuzione della popolazione" fino a 500 milioni o giu' di li' e' scritto nero su bianco in tanti dei loro documenti deliranti.
Provo a commentare
#15 CharlieMike 12-07-2024 13:53

Vedi nel mio post, io ho scherzato, vedo comunque che qui prendete tutto molto sul serio. Ci sara' pure il lato serio, quando si viene toccati nel portafogli. Tutto qui? Una tassa sulle mucche? Abile mossa per distruggere gli allevamenti in Val Padana? Ma a parte il parmigiano che rimarra' fatto con latte italiano, ormai sono decenni che i prodotti caseari ci arrivano dalla Francia.. e prima del conflitto ci arrivavano anche dalla Bielorussia. Non so adesso, ma sicuramente la Polonia, son 2 anni che ci sta marciando. (lo so perche ho lavorato 2 mesi a Minsk nel 2013) In Bielorussia, dove se ne battono di tutti i requisiti di qualita', arrivava sulle vostre tavole, lo yogurt e il formaggio di pasta filata, dicasi mozzarelle e provole. Dunque a me pare differente la frittata, da come esposta da Mazzucco, il quale continuo a stimare e apprezzare. L'Europa si espande a est.. facciamole lavorare quelle povere bestie polacche, estoni e mettiamoci pure tedesche..!! Siete mai stati all'Idl? avete mai comprato i loro formaggi e salumi? Bene. Quello che compravate era tutta merce di 3a e 4a qualita' proveniente dalla Germania, dicasi Bielorussia e Russia. Lo so perche qui nei supermercati, vendono i prosciutti e i salami che a me sembra di stare alla Idl. Non so se ancora ne potete trovare con le frontiere chiuse, ma volete un'altra prova? il vino. Il vino qui in Russia viene venduto esclusivamente in bottiglie leggermente a cono, esse non sono cilindriche. Ebbene con etichette che sembra vino italiano trovate alla Idl, che arrivavano tutte dalla Russia. Per carita', ascoltate il mio consiglio non comprate alla Idl..!! Tenetevi i marchi italiani. Pero' lasciate stare la Galbani e il Martini che sono da vent'anni russe...
Ritorniamo da voi in Italia, come si fa' a disincentivare il consumo di formaggi e carni italiane? Semplice: applicando una bella tassa. Allora passera' dalla retrocassa dei vostri cervelli, il fatto che come sara' buono comprare salame tipo Milano, o il crudo non di Parma, ma ungherese. In questo Mazzucco ha ragione, ma non sono multinazionali in senso stretto, sono piuttosto aziende italiane delocalizzate nell'europa dell'est perche la', le tasse incidono al massimo del 25% e non del 70% come nel fu Bel Paese. Ecco a cosa serve la carbon tax sulle mucche: rendere plausibile economicamente lo spostamento di intere filiere alimentari che una volta erano solo italiane, facendone pagare i costi a ciascuno di voi.
Qui in Russia aihme' non si trova il crudo di Parma, ma si trova il crudo che stesso l'autore del sito dice essere come quello di Parma ma fatto in Russia.
Fonte: rshdelicadeza.ru/
Risposta a messaggio di
#22 f_z 12-07-2024 18:05




Si, e iniziano giustamente da un continente che è in processo di autodistruzione. E nella fattispecie da un Paese come la Danimarca, che ha 6 milioni di persone. Siamo seri, per favore.
Niente niente una bella zoonosi grazie a un virus dei topi per sfoltire 1.3 miliardi di esseri umani nel paese delle vacche, prima di andare ad eliminare 100 milioni di compratori di Iphone e Tesla. Azzo, certo che noi europei siamo proprio eurocentrici. Continuiamo a credere di essere il centro del mondo mentre invece numericamente siamo meno di zero.


Quote:

L'obiettivo di "diminuzione della popolazione" fino a 500 milioni o giu' di li' e' scritto nero su bianco in tanti dei loro documenti deliranti.

Perdonami la boutade, ma guarda che mica sbagliano. Fosse per me inizierei già. Anzi, spero proprio che il vaccino faccia la sua funzione e che sfoltisca un pò. Tenendo presente che anche poche settimane fa ho visto un coglione di 40 e passa anni passeggiare da solo con la mascherina, rigorosamente sotto il naso, sarò ben lieto di assistere finalmente allo sterminio. E se tocca pure a me amen, ma devono venire a prendermi.

Edit: qui da me, oltre alla tassa di circolazione per le autovetture, 3 anni fa ci incularono ( e da allora ci inculano) altri 60 euro in media per auto all'anno, aggiungendo ai già tanti salassi anche una tassa sulla Co2. E dato curioso, la tassa si applicò solo sulla Catalogna, nel resto della Spagna questa tassa mica la pagano. Semplice, hanno trovato terreno fertile in una regione della Spagna soggiogata alle politiche woke. In Andalusia amante dei tori, della caccia e dei bar non hanno avuto il coraggio.
Mica vero che hanno tutto il denaro che vogliono. Vogliono proprio il tuo, e fanno di tutto per sfilartelo dalle tasche.


Così è tax free e inoltre amplia le sue relazioni sociali
Il flatus o se volete le scorregge delle mucche non è composto dalla sola CO2 ma da tutti quei gas prodotti durante la digestione.

Il metano (CH₄) è uno dei principali gas emessi dalle mucche ed è al centro di questa odiosissima tassa.

La percentuale di metano nel flatus delle mucche può variare, ma in generale, il metano costituisce una parte significativa del gas rilasciato.

E' stato stimato che circa il 90-95% del metano prodotto dalle mucche venga rilasciato attraverso l'eruttazione piuttosto che attraverso il flatus.

Per quanto riguarda la composizione specifica del flatus, il metano può rappresentare una percentuale notevole, ma non è l'unico gas presente. Altri gas comuni includono anidride carbonica (CO₂), per l'appunto, ma anche idrogeno (H₂), e una serie di composti volatili detti COV (composti organici volatili).

Parlando di numeri, il metano può costituire circa il 40-60% del flatus delle mucche, ma queste cifre possono variare a seconda della dieta e delle condizioni specifiche dell'animale.

Riguardo la CO2 invece ne scrissi qui: Politiche green e Lockdown costituzionali
dove sostanzialmente pongo una riflessione in merito a questa svolta “griin” che, così come già accaduto per i pandemic bond durante la psico-pandemia; o la si vuole ottenere a tutti i costi per evitare la fine del mondo o per stare dentro i tempi stabiliti, non certo dagli accordi di Parigi, ma dai gruppi finanziari (o volgari piazzisti) come la Goldman Sachs che si (pre)occupano di:

“guidare la transizione climatica e i green bond, o obbligazioni verdi”, finanziando “progetti con un impatto ambientale positivo“.
fonte: Goldman Sachs

o come la Morgan Stanley che intenderebbe far espropriare migliaia di ettari di risaie vercellesi per impiantarci dei pannelli fotovoltaici più “griin” e annesse infrastrutture.

Tutto questo mentre i filantropi si accaparrano quanta più terra possibile... ma che strano! Direbbe Malanga.

Quote:

è evidente che il vero scopo non sia quello di salvare il pianeta, quanto piuttosto di penalizzare al massimo gli allevatori privati, in modo da prendere il controllo della catena alimentare e passarlo nelle mani delle grandi multinazionali.

spiega perché Bill Gates abbia comprato immense distese di terreni,
al proposito segnalo un articolo interessante di Enrica Perucchietti:

Quote:

Il magnate, con i suoi ingenti investimenti, è molto attivo in Africa nel settore degli organismi geneticamente modificati (OGM), considerati “soluzioni tecniche necessarie” allo sviluppo agricolo. Si tratta di un modello di sviluppo agricolo imperniato sull’uso di nuove tecnologie di ingegneria genetica e sulla massimizzazione dei raccolti.

Nella visione della Fondazione Gates, che di fatto è una moderna forma di colonialismo mascherato, la fame in Africa (e nel mondo) è il risultato della mancata modernizzazione dell’agricoltura a cui fa spazio il cosiddetto “soluzionismo tecnocratico”. L’idea che il filantrocapitalismo intende diffondere nell’opinione pubblica è, infatti, che il benessere può solo essere elargito dall’alto, dai cosiddetti padroni del mondo.

La Fondazione Bill e Melinda Gates ha speso quasi 6 miliardi di dollari, cercando di “migliorare” l’agricoltura. GRAIN ha analizzato tutte le sovvenzioni alimentari e agricole che la fondazione ha concesso fino al 2020, scoprendo che, la stragrande maggioranza dei suoi finanziamenti andava a centri di ricerca, aziende e a gruppi che esercitano pressioni a favore dell’agricoltura industriale, saccheggiando la biodiversità agricola. Nicoletta Dentico ha mostrato come Gates, insieme alle aziende private, abbia lavorato per ridefinire tutti i livelli del sistema alimentare africano in favore della chimica, dei monopoli agroalimentari, degli OGM (come il Golden Rice) e dell’agricoltura digitale.

lindipendente.online/.../...

si aggiunge il business della carne coltivata

Quote:

Chi produce la carne sintetica
Anche sulla scia di questo interesse mostrato dai consumatori i
produttori di carne sintetica stanno proliferando: oltre
all'australiana Wow, ci sono tra i tanti la Upside Food che ha
fatto da apripista e nella Silicon Valley dal 2015 produce filetti
di pollo e frutti di mare in provetta, finanziata da big del
calibro di Bill Gates. C'è anche una startup italiana, la Bruno
Cell, la prima nel nostro Paese focalizzata interamente sulla
carne colturale. E sono solo alcuni tra i protagonisti di un
business che potrebbe raggiungere cifre impressionanti:
secondo Barclays il giro d'affari della carne sintetica nel
2040 sarà di 450 miliardi nel mondo, un quinto del mercato
globale della carne. Tutto questo anche perché la carne in vitro,
come conferma un'analisi di McKinsey, arriverà a costare
quanto quella «naturale». Insomma, sarà molto più accessibile.
Per dare un'idea, il primo hamburger sintetico è costato
290mila euro.

26 Carogiu 12-07-2024 21:18
Il flatus o se volete le scorregge delle mucche non è composto dalla sola CO2...


E a questo punto ci verrá in aiuto la scienzah con le maschere per le mucche:
lasvolta.it/.../...

Invece per i piú attenti alla difesa dell'ambiente, c'é giá la versione per esseri umani, che oltretutto emana un gradevole profumo anche se il suo modo d'uso potrá sembrare scomodo ai piú:

fuoriditesta.it/.../...

Non sottovalutate la notizia, se cercate su google fart silencer o fart filter potrete trovare giá l'articolo in oggetto in vendita, pure su amazon.
Idea regalo da segnarsi per il prossimo Natale. Greta approved!

(E non scherzateci su, se la cosa non fosse cosí schifosamente ridicola ci sarebbe veramente da piangere).
Semplice....

Ci vogliono ammalati e remissivi.
Ci vogliono fare fuori.

La carne rossa è indispensabile, necessaria per una buona salute e anche per ottenere una certa dose di aggressività, che "loro" temono in vista di potenziali ribellioni.

Le rivolte non le fanno masse di zombie vegani e/o punturati.

Questo è anche il motivo per il quale in Italia sono stati introdotti scientemente i lupi.

Già adesso la situazione è gravissima nelle alpi e prealpi.

Entro pochi anni non si potranno più mantenere aziende di allevamento, in quanto le mucche al pascolo, già ora, sono decimate dai lupi.

È tutto preordinato da "loro".
Leggendo e commentando certe "leggi" dell'ue pare sempre piu' realistico quello che Paolo Rumor ha scritto nel suo saggio "l'altra europa" , un accozzaglia di servi sciocchi che obbediscono ad una logica ben precisa orchestrata da tempo immemore dai veri padroni dell'universo come li definiva Giulietto Chiesa.
www.ibs.it/.../9788893780711
www.youtube.com/.../

Il fiume karma e' sempre li' con le sue rive comode-comode.
#MUCCHE DA MUNGERE


Quote:

#16 Karpov 12-07-2024 13:40

Di questo ne parla spesso Malanga, secondo il quale la lotta è tra due elites (che lui chiama Deva e Asura) le quali hanno solo una visione diversa sull'amministrazione delle "mucche da mungere" (noi)

Quoting #28 lysmata:


(E non scherzateci su, se la cosa non fosse cosí schifosamente ridicola ci sarebbe veramente da piangere).


A momenti non ci credevo... :-?
Concordo con i legislatori.
È ora di porre un freno a questa piaga.
Propongo di estenderla a tutti gli animali domestici e di compagnia.
Oppure si potrebbe fare come in Cina e mangiare cani e gatti.
Meno carne e più formaggio.
#23 audelmar

Quote:

Tenetevi i marchi italiani. Pero' lasciate stare la Galbani e il Martini che sono da vent'anni russe...

Proprio no.
Il marchio MARTINI non è russo.
Il marchio Galbani ancora meno.

#29 Cangrande 65
I lupi sono stati introdotti in Italia per altri motivi. Non c'entra nulla quello che vuoi far passare.
Gli animali al pascolo, si subiscono attacchi nelle zone indicate, ma si tratta di circa 4000 attacchi l'anno in Italia. Non certo una decimazione. Far passare questa cosa per una volontà dei potenti per decimare il bestiame è assurdo e fuorviante.
I ratti nelle aziende fanno molti più morti ogni anno di tutti i lupi.
Portando malattie subdole negli allevamenti e inquinano drammaticamente gli alimenti per il bestiame.
Dovevano pensarci prima per la questione lupi. Ma di certo non c'entra nulla con un disegno di depopolazione. Le aziende agricole nelle zone abitate dai lupi sono state in calo per decenni. Ora al contrario stanno lentamente riprendendo le zone di pascolo abbandonate da quasi un secolo. I lupi si vedono anche in zone non indicate per la loro specie ma ciò significa che sulle montagne non trovano nulla da mangiare e scendono anche in città sempre più spesso.