Una grande lezione di vita da una persona costretta sulla sedia a rotelle dall’età di 17 anni. Per chi vuole contattare Massimo Lorusso: canzonicolorate@gmail.com - Whatsapp: 351-6110152

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Comments  
Questa discussione mi ha spiazzato !!!
Cosa posso dire io a Massimo Lorusso ???
Più che imparare o provare una sincera ammirazione altro non so che dire che non scada nelle solite frasi di circostanza.
Sicuramente una grande lezione di vita
Grazie a tutti e due
Sono felice di vedere il sito "Operativo" con telefono e contatti della persona interessata.
Questo è quello che manca a LC, l'operatività del collegamento con le notizie mostrate.

-ZR-
Un abbraccio a Massimo Lorusso

Grande coraggio e grande cuore
Splendida ed emozionante intervista!

Grazie Massimo! (entrambi i Massimo)

Peccato che non sia stato più approfondita la storia d'amore con la moglie:
ovvero, come mai una donna sceglie come marito una persona tetraplegica?
Ciò comporta:

Rinuncia ad avere figli (concepiti in modo naturale).
Rinuncia ai piaceri della vita sessuale.
Sostituire una clinica per gravosi lavori di cura dei bisogni del marito.
Rinuncia a viaggi, vacanze, esperienze.
Rinuncia a una prosperità economica.

Tenendo conto anche che la signora ha detto che non crede all'anima gemella.
Un conto è essere sposati e occuparsi del marito che ha avuto un incidente (dopo il matrimonio).

Ma è incredibile che una persona possa innamorarsi fino a stravolgere la propria vita per affrontare questi ostacoli enormi.
Che spaventerebbero i più.
Prima di tutto, voglio ringraziare i due Massimo per questa intervista sempre interessante e piena di spunti di riflessione.

Non penso quasi mai al futuro, cerco di concentrarmi sul presente. Le poche volte che mi capita di fantasticare, ritorno subito in me, forse per una sorta di difesa inconscia, non saprei. Da quando avevo 20 anni (oggi ne ho 43) convivo con una malattia neurodegenerativa e, conoscendone l'evoluzione, cercando di non pensare a tutti i sintomi vecchi e nuovi che si presentano di giorno in giorno, metto in conto che in un futuro prossimo potrei ritrovarmi anch'io su una sedia a rotelle, posso sperare di no, ma è una possibilità concreta.

Quello che mi preoccupa di più, però, è vedere persone straordinarie come Massimo che meriterebbero molto di più da uno Stato che invece li ignora. Tra tutte le discussioni, le promesse elettorali e le marchette politiche, nessuno affronta mai seriamente il problema di chi, in condizioni così difficili, riceve un assegno massimo di 500 euro al mese poco più. Oggi, con quella cifra, sappiamo bene che non si va lontano. E intanto i politici, con tutte le loro gambe e le loro braccia perfettamente funzionanti, si portano a casa 12-13 mila euro al mese quando gli va male.

Questo mi spaventa. Mi spaventa pensare che un giorno, quando non sarò più in grado di lavorare, dovrò fare i conti con un sistema che lascia indietro proprio chi avrebbe più bisogno di aiuto.
Che dire...
nonostante il tuo corpo fisico sia logorato, la tua integrità mentale è ai massimi livelli, questo ti fa onore, è l'ennesima dimostrazione che essere belli e appariscenti sono solo sinonimi di contenitori vuoti.
Ormai gli esempi da seguire sono altri (purtroppo).
Non ci sono parole abbastanza forti per definire le persone, che come te dirigono il loro potenziale verso la consapevolezza dell'anima e non del corpo.
Sono convinta che quando volerai e camminerai di nuovo, per te ci sarà il premio più grande a cui una coscienza possa aspirare e forse tu sei inconsapevolmente cosciente di ciò, ed è proprio da qui che trai la forza del sorriso e della serenità che trasmetti. Un grosso abbraccio con tutto il mio cuore..
Un ringraziamento ed un caloroso abbraccio virtuale a Massimo Lorusso ed alla sua splendida famiglia.
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#5 joppo82

Quote:

Da quando avevo 20 anni (oggi ne ho 43) convivo con una malattia neurodegenerativa e, conoscendone l'evoluzione, cercando di non pensare a tutti i sintomi vecchi e nuovi che si presentano di giorno in giorno, metto in conto che in un futuro prossimo potrei ritrovarmi anch'io su una sedia a rotelle, posso sperare di no, ma è una possibilità concreta.

Mi dispiace joppo, ti auguro tutto il bene possibile per il futuro.
In bocca al lupo
#5 joppo82 21-03-2025 07:56

Speriamo di no
Grazie ! Video come questi sono un nutrimento per l' Anima. Accanto ai demoni che commettono gli orroni di cui ogni giorno abbiamo i resoconti in terra di Palestina bisogna puntare i riflettori su anime così elevate come quelle di Massimo Lorusso e sulla sua incredibile forza di vivere che trasmette.
Stamattina appena ho aperto gli occhi ho fatto questo esercizio : per un minuto non mi sono mosso nel letto, immaginando invece di voler muovere il corpo. Poi ho immaginato che sapessi che questa sarebbe stata la mia condizione per il resto della vita...Provate anche voi.
Pensate come cambierebbe in meglio la vita se ci immedisiMassimo un pò di più nel nostro prossimo.
"Civiltà" è anche saper trasformare le tragedie personali in buoni esempi per la collettività
#5 joppo82 21-03-2025 07:56
prova ad informarti, se non lo conosci, sul Protocollo Coimbra e se la tua patologia rientra tra quelle trattabili con questo metodo.
Posso immaginare che una determinata condizione, proprio perché limita, possa anche indurre a vivere più intensamente, a sentire, a osservare, scremare, modificare la percezione, spesso falsata, del “tempo”. A vivere l’istante. Cioè a vivere. Ricordo quando ero piccola e giocavo in cortile con i miei amici e la mamma mi chiamava dalla finestra invitandomi a rientrare perché il pranzo era pronto. Capitava che le rispondessi “arrivo, aspetta, ancora cinque minuti…” Mia mamma stanca di sollecitarmi poi mi chiedeva “ma cosa te ne fai di quei cinque minuti, sono troppo pochi…” E invece no, erano molti, perché da bambini noi eravamo più presenti alla vita e la lunghezza di quei cinque minuti variava a seconda dell’intensità vissuta e della propria “presenza”. Posso anche immaginare che questa “particolare” presenza e attitudine indotta dalle circostanze, sia stato il motivo di attrazione che ha calamitato la persona che ha ora al suo fianco, oltre, naturalmente, le solite forme compensative alla base dei rapporti umani che valgono per tutti,
determinate sia dalle proprie esperienze in vita che scritte a livello cellulare precedenti alla nascita.
Verissimo, noi esseri umani non ci abbracciamo più. Forse è pure voluto, non solo per il distanziamento del covid, o con altre scusa ma proprio come hybris inculcato nelle persone, quasi fosse un peccato, come se la cosa più importante della vita sia dimostrare la propria superbia, la sicurezza delle proprie conquiste.
Complimenti per l'umiltà dell'approccio alle proprie conquiste quindi, cosa che in pochi hanno e auguri di un presente e futuro successo.

Certo che quelli dell'ospedale che rinchiudono in una porta tagliafouoco e una chiusa a chiave, non dovevano certo sapere la vecchia battuta che puoi trovare un tetraplegico dove lo hai lasciato, e che forse quella persona almeno con la mente era ben più libera di quei pensieri ingabbiati.
GRAZIE MASSIMO E GRAZIE A LORUSSO, DAVVERO COMMOVENTE E INSEGNA MOLTO A TUTTI! :cry:
Emozionante
La felicità è dentro di noi, chi la cerca fuori non può trovarla
e comunque, sto pensando e penserò spesso a Massimo Lorusso. Intanto gli invio via etere pensieri di affetto e stima.
... meravigliosa storia di due persone speciali, umane e coraggiose, che hanno capito qual'è il vero valore della vita. Un abbraccio a voi e anche a MM per questa bella idea di intervista. Quando si è saturi di brutte notizie serve un respiro come questo... GRAZIE e tanta buona vita...

... e questa sera mi trovo anche perfettamente allineato al pensiero di Bellini (un abbraccio anche a te)...
... "La felicità è dentro di noi, chi la cerca fuori non può trovarla"... :pint:
Invito a non dimenticare anche chi, come Enrico Gianini, è integro nel fisico ma tarpato nei movimenti dal Sistema.

Se il Destino non si può sconfiggere, almeno il Sistema lo si può combattere.
Una bella storia di un bell'incontro, soprattutto in momenti dove propongono solo scontro.

Si percepisce anche la fatica, condivisa, di Redazzucco a trattenere l'emozione.
Grazie e un abbraccio a Massimo Lorusso.
Mio padre ha vissuto circa 30 anni in carrozzina, senza potersi esprimere se non a gesti, dai 50 agli 80.
Lo ha tenuto in vita la passione per la musica lirico sinfonica e l'amore e la dedizione di mia madre che lo ha accudito come meglio non si sarebbe potuto.
Io e mio fratello abbiamo contribuito, ma era lei a prendersene cura quotidianamente
le parole di Massimo Lorusso e gli occhi lucidi di massimo Mazzucco danno a questo post la forza di un abbraccio sincero
Nel corso dell'esistenza si può avere la fortuna di incrociare la vita di persone fuori del comune.
Dalla tempra possente, granitica, vigorosa, che si rafforza col passare degli anni.
Dimostrazione di dignità, compostezza, orgoglio, fierezza, misuratezza, discrezione, onestà, forza, coraggio, tenacia, volontà, fermezza, acume, pazienza, sensibilità, genuinità, autenticità, semplicità.
Costoro affrontano il mondo e le vicissitudini senza clamore, aggrappati a se stessi.
Non si affannano a creare inutili castelli di sabbia che durano l'istante di un battito di ciglia.
Quello che creano è un tesoro talmente prezioso e inestimabile, che nemmeno il tempo riuscirà mai a cancellare.
Sono esempi di vita, da cui prendere spunto in un rispettoso e doveroso silenzio.