di Dan Sanchez

Quando ho saputo dei recenti attentati a Parigi, un brivido mi è sceso lungo la schiena. "No," ho pensato: " Tutto questo sta accadendo troppo velocemente."

Ero atterrito. Non ero terrorizzato, badate bene. Quello che è successo a Parigi è stato tragico, naturalmente. Ma io non ero così ignorante da pensare che il tipo di violenza che questi fatti rappresentavano fosse una minaccia statisticamente significativa diretta a me stesso ed ai miei cari. Ero pienamente consapevole che, anche con il recente incremento degli attacchi terroristici, la probabilità della mia famiglia di esserne coinvolta è infinitamente minuscola. Ho più probabilità di essere abbattuto da un cervo o da un fulmine, che da un kalashnikov di un jihadista.

Quello che mi ha atterrito è stata la reazione di tutte quelle persone che sono incapaci di una prospettiva proporzionale del genere: chi ha visto le notizie da Francia e in preda al panico, pensando: "Il prossimo sono io!". Così lontani, gli attacchi di Parigi hanno scatenato in America un ondata di paura e la richiesta di maggiori poteri alla polizia, così come un'onda concomitante di odio anti-islamico e la brama per la guerra.

Sofisticati e urbani, come i francesi hanno fama di essere, anche loro hanno lasciato che il terrore irrazionale li permeasse. E dominati da questo terrore, hanno permesso allo Stato di calpestare, sfrenato, la loro vita e libertà. L'atteggiamento del pubblico è stato sintetizzato da un giovane cittadino il cui messaggio per il suo governo era: "Fai quel che vuoi, ma mantienimi sicuro." Con questo mandato, la Francia ha intensificato i suoi bombardamenti a città siriane ricolme di civili, senza altro senso che la riproduzione di terroristi. E a casa loro, come Truth in Media ha riportato:

... Il governo francese ha dichiarato lo stato di emergenza sulla base di una legge del 1955, raramente impiegata, che permette allo stato di condurre perquisizioni senza mandato in proprietà private, imporre il coprifuoco, limitare incontri pubblici e movimenti di persone, confiscare armi senza dovute spiegazioni ed impossessarsi della stampa.

Come sempre, il pubblico statalista ha perversamente risposto a terrorismo attirato sulle loro teste dagli interventi militari esteri del loro governo, cioè richiedendo ancor più interventi militari. E perversamente ha premiato il governo per il suo abietto fallimento nel prevenire gli attacchi, con più risorse, poteri e responsabilità.

Come se l'ondata di arresti e la minaccia di chiudere le moschee non fosse abbastanza, i poteri di emergenza del governo francese sono state invocati per mettere attivisti agli arresti domiciliari, al fine di reprimere completamente proteste senza alcuna connessione con i fatti. Ciò ha dimostrato chiaramente che la guerra è davvero la salute dello Stato, e che attacchi terroristici forieri di guerra sono come una iniezione di adrenalina per lo stato di tirannia all'interno del Paese.

 

Quando ho visto queste reazioni, ho realizzato pienamente quanto la mia famiglia ed io siamo circondati da bestiame umano e di come intensamente pericolosa sia la nostra posizione. Mi sono reso conto che, quando un attacco di quella magnitude e foriero di tale shock accadrà di nuovo sul suolo americano, le moltitudini tutto intorno a me, con il loro istinto di branco, mi assorderanno coi loro ululati di guerra ed una mandria di centinaia di milioni caricherà, come per un fuggi fuggi, per correre nelle braccia dello Stato a richiedere sicurezza, belante : “per favore, per favore” pregando di farsi tosar via le libertà rimanenti.

Non sono atterrito dai terroristi; cioè, io non sono, io stesso, terrorizzato. Piuttosto, io sono atterrito dai terrorizzati; atterrito dalle masse bovine che sono così facilmente manipolabili da parte di terroristi, governi e media che nell'amplificare il terrorismo permettono al nostro Paese di scivolare verso il totalitarismo e la guerra totale.

Ora, il risultato di quelle reazioni potrebbe essere una minaccia statisticamente significativa per me e per la mia famiglia. Sotto un governo onnipotente con poteri di emergenza permanente, ci sarebbe un rischio significativo che mio nipote fosse coscritto con leva obbligatoria per collaborare ad occupare un paese straniero; che mia figlia patisse la fame grazie alla programmazione economica in tempo di guerra; o per me stesso di essere imprigionato o ucciso come dissidente.

Eppure ho tratto conforto dal fatto che i libertari come me non sono i soli a respingere il terrorizzato di destra. In seguito agli attentati di Parigi, molti eccellenti articoli della sinistra politica sono stati pubblicati e consigliano saggiamente l'Occidente di non rispondere alla violenza indiscriminata con altra violenza. Tale reazione suscitata dal terrore è esattamente quello che i terroristi vogliono, per polarizzarsi e acutizzare uno "scontro di civiltà".

Poi è accaduto l'attacco di ieri a San Bernardino.

Prima che il fatto che i presunti tiratori erano musulmani fosse emerso, la Sinistra ha iniziato istericamente a dipingerlo come l'ennesima di una lunga serie di stragi da parte di bianchi, che dimostrava l'urgente necessità di un maggiore controllo sulle armi.

Due settimane prima, questi stessi progressisti stavano tranquillamente influenzando il pubblico a non essere terrorizzati e a non dare al loro governo più potere per bombardare, schedare e perseguitare i musulmani. Ora gli stessi stanno cercando di terrorizzare il pubblico per dare al loro governo più potere per disarmare, schedare e perseguitare i possessori di armi.

Essi sottolineano che si hanno maggiori probabilità di essere uccisi da un terrorista bianco cresciuto a casa nostra che di uno musulmano. Questo può essere vero, ma entrambe le sorti sono ancora di gran lunga meno probabili che le possibilità di essere schiacciati da mobili (o di essere uccisi da un poliziotto, se è per questo). Nessuna di queste minacce esagerate sono di alcuna giustificazione per sostenere gli enormi e sottovalutati pericoli insiti nella concessione al governo di nuovi indiscriminati poteri.

I progressisti, che giustamente sostengono Black Lives Matter [ndt un movimento internazionale contro la violenza sui negri], agognano a più leggi contro il possesso di armi, mentre quelle leggi già esistenti sono proprio uno dei principali pretesti che polizia e tribunali usano per brutalizzare ed incarcerare i neri.

E gli stessi progressisti che giustamente mettono in guardia per il potenziale fascismo della demagogia divisiva di Donald Trump, vogliono dare all'istituzione che potrebbe venire ad essere sotto il controllo di Trump più potere di schedare e disarmare il pubblico. Essi ignorano o negano il fatto che i rastrellamenti di massa dei cittadini, che associamo alcuni particolari regimi, solo sono praticabili mediante il generalizzato disarmo dei civili. E il generale disarmo dei civili, a sua volta, è solo possibile mediante la registrazione delle armi da fuoco. Ad esempio, gli ebrei e liberali tedeschi sono stati facilmente liquidati dai nazisti, grazie alle leggi sulla registrazione delle armi della Repubblica di Weimar. Volete veramente ogni singolo messicano e musulmano in America disarmato o facilmente disarmabile sotto il regime del "Cancelliere" Trump?

Dopo San Bernardino, io sono tanto atterrito dai terrorizzati terroristi della sinistra quanto lo sono del dai terrorizzati terroristi della destra. Mi rendo perfettamente conto che quest'ultimo può fare del suo peggio solamente se abilitato a farlo dal primo. La sinistra ci prepara a puntino ad essere stesi dalla destra. Chiamatelo il Weimar / Terzo Reich uno-due.

Non ho una irrazionale e sproporzionata paura di jihadisti musulmani armati di bombe o di balordi pistoleri bianchi. Ma razionalmente e proporzionalmente temo quelli che ne hanno terrore, ed i regimi ai quali tale terrore permette la delega. La storia dimostra che i governi sono in grado di perpetrare omicidi di massa e ridurre in schiavitù ben oltre ciò che dei militanti allo stato brado possano permettersi. I terroristi su scala industriale sono quelli che indossano cravatte, gradi e distintivi, ma questi terroristi sono pochi e impotenti, senza l'acquiescenza supina delle schiere dei terrorizzati. Non c'è nulla da temere, se non i terrorizzati stessi.

Parigi e San Bernardino mi hanno insegnato che la mia famiglia è intrappolata nel bel mezzo di un branco, completamente circondata da milioni di persone con la mentalità del bestiame, che possono essere spaventati e prodursi in fughe precipitose ed immense mediante la paura di crimini circoscritti. E non c'è letteralmente alcuna via d'uscita, perché praticamente l'intero mondo è afflitto da una forma o da un'altra di statalismo collettivista. Pertanto, l'unico modo per evitare che i miei cari vengano calpestati è aiutare quante più persone mi sia possibile possibile a spezzare l'incantesimo del terrore che trasforma uomini e donne civili in bestie scatenate.

È per questo che sto scrivendo questo saggio: per implorare te, il lettore, di liberarti dal sortilegio, se non l'hai già fatto, e di aiutare gli altri a fare lo stesso per fermare l'ingurgitamento supino dell'allarmismo esagerato del governo e dei loro compari di merende dei media aziendali e  smettere di lasciare che usino l'isteria per descrivere rischi limitati allo scopo di guidarci tra le braccia della tirannia, che è la più grande di tutte quante le minacce. Rovesciate il Regno del Terrore che lo Stato ha installato nella vostra mente. Altrimenti i prossimi giorni potrebbero essere davvero terribili.


Dan Sanchez ha iniziato contribuire ad "Anti-Media" come giornalista indipendente nel mese di agosto del 2015. I suoi articoli includono anti-imperialismo, formazione economica, filosofia libertaria, educazione familiare pacifica e responsabilità della polizia. Risiede a Auburn, in Alabama.
Fonte: the anti-media

Tradotto da Pike Bishop per Il Portico Dipinto

Comments  
Sarebbe fin troppo facile citare la famosa frase di Roosevelt: "The only thing we have to fear is fear itself".



A quanto pare i tempi cambiano, ma le dinamiche di controllo rimangono le stesse.
BELLA ROBIN!!

Infatti se staccassimo tutti la spina.....sarebbe tutto più facile...
mi fa rabbia pensare quanto si debbano sfregare le mani e sogghignare vedendo quanti pesci abboccano all'amo.....:evil:
Quest'uomo sta parlando di questo:
www.youtube.com/watch?v=kZ9xvC-PlKo

L'umanità puzza, e l'amore per il prossimo è stato scordato. Provo costantemente a convincere chi mi sta vicino di questi contenuti. Per la maggior parte sono diventato un "complottista", cosa che mi ha messo nell'angolo, ma di questo mi frega il giusto. Solo alcuni si pongono un dubbio in più, e lo fanno nei momenti di paura, non nei momenti di tranquillità. Per quel che ho notato, il tasso di "nuovi" perplessi che posso generare è dell'1%, e sono quelli che sono emotivamente legati a me (per cui c'è un meccanismo di fiducia aggiuntivo). La massa ubbidisce alla paura che sente dentro. Ho visto colleghi felici di sapere che a quanto pare c'era una applicazione su Facebook per dire se eri parigino e stavi bene, dopo il 13 novembre.

Noi crediamo che sia una sfida con il mondo fuori, ma è in effetti solo (e sempre) una lotta con la paura dentro.
Da tempo il potere almeno qui in occidente ha scoperto che la violenza sui cittadini direttamente ed apertamente esercitata dallo stato alla fine porta alla ribellione,molto meglio annichilire le menti e le volonta' con una parvenza di benessere diffuso,ricordate quando i primi esploratori per amicarsi gli indigeni del posto regalavano loro delle collanine colorate? Ebbene a noi ci hanno riempito di oggetti "indispensabili" che potremmo perdere da un giorno all'altro se rischiassimo di cambiare le cose,un mio conoscente ribadiva l'indispensabilita' del telefonino...metti che ti si ferma l'auto sul g.r.a. come fai? Ma perche' tutti quelli che in passato hanno avuto guasti all'auto sul g.r.a. e non avevano il telefonino perche' non esisteva,sono comparsi nella trasmissione chi l'ha visto? Non ricordo la sua risposta ma ricordo molto bene che mi tolse il saluto.In parole povere ci hanno creato tossicodipendenti da qualcosa e il tossico se gli sfili la "roba" da sotto il naso non solo e' disposto a tutto pur di riaverla ma stiamo sicuri che ci appellera' come "infame",anzi oggi va di moda "complottista".
Il pericolo di perdere l'illusione di contare qualcosa nella societa' di oggi implica anche il fatto di essere disposti ad una minore liberta',mi viene in mente l'ultimo passaggio del brano di Gaber..si puo'.....ma come con tutte le liberta' che avete, volete anche la liberta' di pensare! Utopia!!

www.youtube.com/watch?v=jmI_Tdon72c


Sono uno scettico H24
Un ottimo articolo, mi piace davvero il punto di vista dell'autore. Specialmente quando analizza la paura, indotta. Capisco quando scrive:


Quote:

Quando ho visto queste reazioni, ho realizzato pienamente quanto la mia famiglia ed io siamo circondati da bestiame umano e di come intensamente pericolosa sia la nostra posizione. Mi sono reso conto che, quando un attacco di quella magnitude e foriero di tale shock accadrà di nuovo sul suolo americano, le moltitudini tutto intorno a me, con il loro istinto di branco, mi assorderanno coi loro ululati di guerra ed una mandria di centinaia di milioni caricherà, come per un fuggi fuggi, per correre nelle braccia dello Stato a richiedere sicurezza, belante : “per favore, per favore” pregando di farsi tosar via le libertà rimanenti.

Non sono atterrito dai terroristi; cioè, io non sono, io stesso, terrorizzato. Piuttosto, io sono atterrito dai terrorizzati; atterrito dalle masse bovine che sono così facilmente manipolabili da parte di terroristi, governi e media che nell'amplificare il terrorismo permettono al nostro Paese di scivolare verso il totalitarismo e la guerra totale.

Sante parole.

Io rispondo cosi, con le parole di un maestro del pensiero a mio avviso.

www.youtube.com/watch?v=txjbEXCeGB4

Nei momenti di sfiducia verso l'intelletto della massa, in cui mi rendo conto che si potrebbe, si può essere uomini migliori. (uomini inteso come razza umana)
Da complottista mi permetto di andare oltre. Secondo la mia esperienza personale, fra familiari, amici, vicini di casa, semplici conoscenti di varie estrazioni culturali e sociali, nessuno e' realmente terrorizzato dagli attacchi jihadisti e pensano, come l'autore dell'articolo, che le possibilita' di essere coinvolti in un attentato siano prossime allo zero per cento. Pensano piuttosto che lo stato tende a utilizzare questi eventi per fregarli. Mi chiedo quindi se in realta' la percezione di un popolo terrorizzato sia anch'essa finzione, per fare in modo di amplificare la voglia di rinunciare ad alcune liberta' personali in favore di uno stato piu' forte (con i deboli). Non e' affatto vero, da quanto mi risulta, che siano solo i "complottisti" ad aver capito tutto e che gli "altri" siano dei bovini terrorizzati - certo, qualcuno realmente impaurito ci sara' pure. Penso che il terrore corra su due fili: quello vero e proprio costituito dagli attentati e quello dovuto all'amplificazione dei media, inclusa la veicolazione del messaggio che la "gente" e' terrorizzata. Sara' anche un'esperienza personale statisticamente irrilevante e non corrispondente a quella degli altri, ma questa e'.

Quoting Giustur:

Da complottista mi permetto di andare oltre. Secondo la mia esperienza personale, fra familiari, amici, vicini di casa, semplici conoscenti di varie estrazioni culturali e sociali, nessuno e' realmente terrorizzato dagli attacchi jihadisti e pensano, come l'autore dell'articolo, che le possibilita' di essere coinvolti in un attentato siano prossime allo zero per cento. Pensano piuttosto che lo stato tende a utilizzare questi eventi per fregarli. Mi chiedo quindi se in realta' la percezione di un popolo terrorizzato sia anch'essa finzione, per fare in modo di amplificare la voglia di rinunciare ad alcune liberta' personali in favore di uno stato piu' forte (con i deboli). Non e' affatto vero, da quanto mi risulta, che siano solo i "complottisti" ad aver capito tutto e che gli "altri" siano dei bovini terrorizzati - certo, qualcuno realmente impaurito ci sara' pure. Penso che il terrore corra su due fili: quello vero e proprio costituito dagli attentati e quello dovuto all'amplificazione dei media, inclusa la veicolazione del messaggio che la "gente" e' terrorizzata. Sara' anche un'esperienza personale statisticamente irrilevante e non corrispondente a quella degli altri, ma questa e'.



Non la vedo un analisi da "complottista". E' chiaro che l'industria del consenso si nutre di queste situazioni e le amplifica. La scusa perfetta per decorare pagine e pagine di guerra psicologica. Un pò come la crisi economica. Tutti dicono che soldi in giro non ce ne sono. Cosa sbagliatissima visto che dal 2007 la base monetaria mondiale si è dilatata a dismisura=soldi che girano ce ne sono sempre di più, solamente escono sempre dalle solite tasche per entrare sempre in altre ben note. Con la paura credo possa funzionare in questo modo. Anch'io ultimamente, come pura statistica personale, noto che sempre più interlocutori si rendono conto che come ce la raccontano non sta in piedi.
Mi sembra che lentamente, ma sempre più velocemente, ci stiamo avvicinando ad una situazione da Orwell1984, e la cosa mi fa paura.

Mi sorge una domanda, che credo rimarrà senza risposta:
I debunker, quelli intelligenti, che sanno perfettamente come stanno le cose ma che difendono strenuamente le versioni ufficiali per partito preso o per interesse, si rendono conto che sono essi stessi vittime di coloro che difendono?

Quoting Starburst:

un mio conoscente ribadiva l'indispensabilita' del telefonino...metti che ti si ferma l'auto sul g.r.a. come fai? Ma perche' tutti quelli che in passato hanno avuto guasti all'auto sul g.r.a. e non avevano il telefonino perche' non esisteva,sono comparsi nella trasmissione chi l'ha visto?


in passato c'erano le cabine telefoniche per le strade e i telefoni a gettoni nei bar, ristoranti e pizzerie.

A proposito dei fatti di San Bernardino.

Da quando negli USA si fanno feste di Natale il due dicembre?
Alle undici di mattina di un mercoledì?

Inoltre, tutti i media hanno parlato dei due aggressori come vestiti in abiti da assetto di guerra (tuta mimetica ecc.).
Ma le foto dei due, morti sul selciato, dicono il contrario.
Lei sembra proprio avere la gonna e perfino i tacchi alti.

Lui inoltre è ammanettato dietro la schiena: se era ammanettato, perché sparargli?
E se era già morto, perché gli hanno messo le manette?
Mah...
in passato c'erano le cabine telefoniche per le strade e i telefoni a gettoni nei bar, ristoranti e pizzerie.


Quoting Parsifal79:


Quoting Starburst:

un mio conoscente ribadiva l'indispensabilita' del telefonino...metti che ti si ferma l'auto sul g.r.a. come fai? Ma perche' tutti quelli che in passato hanno avuto guasti all'auto sul g.r.a. e non avevano il telefonino perche' non esisteva,sono comparsi nella trasmissione chi l'ha visto?


in passato c'erano le cabine telefoniche per le strade e i telefoni a gettoni nei bar, ristoranti e pizzerie.




Caro Parsifal79,esisteva anche il metodo S.T. che pare non venga piu' applicato perche' e' da .....sfigati.


Sono uno scettico H24
La sensazione di Giustur la sto avendo anch'io, cioè che si sia giunti ad un livello di consapevolezza latente che individua lo stato con i suoi apparati quale responsabile in qualche modo della situazione ma che per ovvi motivi di impotenza si preferisca recitare la parte in questo teatro....ed abbassare la testa al potere, abbassarla...abbassarla fino al punto di farselo dasoli..... :perculante: questo lo percepisce una parte, poi è chiaro che esiste una mandria totalmente manipolabile con il terrore e totalmente inconsapevoli di ulteriori livelli

Quoting Redazione:

Sarebbe fin troppo facile citare la famosa frase di Roosevelt: "The only thing we have to fear is fear itself".



A quanto pare i tempi cambiano, ma le dinamiche di controllo rimangono le stesse.


Pochi giorni fa scrissi un commento in cui affermavo che quello che loro vogliono davvero è la nostra PAURA e solo secondariamente oleodotti,petrolio,armi e bagagli........ fa piacere leggere che c'è qualcuno che ci esordi a uscire dall incantesimo..... anche se da queste pagine non avevo avuto nessun riscontro alla mia pur semplicistica disamina........ mi autocito:ciao a tutti.........

mia opinione personale è che tutto ciò che riguarda la strategia del terrore nasce proprio dal presupposto ultimo di farci stare tutti in modalità "allerta"........ da che mondo e mondo chi ha paura si fa accomodare + facilmente e più volentieri.....
ho sentito parlare giustamente di costruzione di oleodotti, di vendita di petrolio e di armi di mega appalti per ricostruire i paesi democraticizzati..... tutto vero ma a mio avviso questi sono tutti effetti collaterali lasciati ai "poverelli" che stanno li a raccogliere le briciole di un banchetto assai più ricco e gustoso ..... che è il controllo dell'essere umano!
questo sta facendo il vero vertice della piramide.... poi via via i gradini più in basso raccolgono e aiutano ma anche essi non sanno il motivo ultimo (fanno i loro interessi, guadagnano miliardi di dollari, hanno potere e controllo.... e non domandano o non sanno o fanno finta di non sapere)
ora la vera domanda, a mio avviso, è la seguente : WHY? PECCHE'?????
A cosa ci stanno preparando..... alla fine cosa vorranno farci accettare con il sorriso sulle labbra ???

peno che non lo scopriremo presto ma cominciamo a porci questa domanda..... forse è in questo modo che si può rompere lo schema....
L'autore sembra mosso da sane intenzioni che io condivido.

Trovo, tuttavia, che sia necessario precisare meglio la seguente frase: "gli ebrei e liberali tedeschi sono stati facilmente liquidati dai nazisti, grazie alle leggi sulla registrazione delle armi della Repubblica di Weimar".

La repubblica di Weimar non è sfociata nel nazismo a causa del controllo delle armi ma le origini della sua fine vanno ricercate nell'ingiusto trattato di Versailles e nella crisi economica degli anni trenta, che fece esplodere i consensi a Hitler. Su questo ho scritto due post che, a questo punto, vi propongo:

lumiebarlumi.blogspot.it/.../...

lumiebarlumi.blogspot.it/.../...

E' vero invece che il terrorismo ha fatto la sua parte, ma solo nel consolidamento del potere nazista che avvenne dopo l'attentato al Reichstag (il parlamento tedesco) di cui vennero accusati i comunisti (ma a quanto pare era una scusa come oggi lo è l'Isis).

C'è poi un'altra espressione utilizzata dall'autore che mi rende perplesso ed è la seguente: "l'intero mondo è afflitto da una forma o da un'altra di statalismo collettivista". Sono d'accordo sul fatto che stiamo vivendo una crisi che ha molte analogie con quella degli anni trenta. Ma è proprio perché oggi, come allora, lo stato è dominato dagli interessi di pochi privati individui anziché da quelli del pubblico, ovvero della maggioranza.

C'è una particolare categoria di pensiero in USA, e forse l'autore ne fa parte, che si definisce Libertarian (credo che il termine giusto sia questo) che associa il pensiero liberale a quello liberista. In Europa i due termini non vanno confusi (liberali e liberisti). Io cerco di essere garante delle libertà individuali di tutti, dunque mi sento liberale, ma ho un'idea molto più ampia dei compiti dello stato rispetto a quella dei liberisti.

EDIT: solo per dire che, in conclusione, un maggior controllo delle armi in USA non mi pare un'idea tanto deprecabile anche se, come sempre, la cosa giusta può essere fatta per renderne più facile una successiva e sbagliata.
E non c'è letteralmente alcuna via d'uscita, perché praticamente l'intero mondo è afflitto da una forma o da un'altra di statalismo collettivista.

E' anche affetto da una forma o dall'altra di capitalismo. Ma a parte questo sono d'accordo. Essere armati magari non servirà a costituire una minaccia seria contro lo stato, ma può servire a disincentivare abusi da parte di polizia e criminali.
Bell'articolo, chiaro, lucido.

A nessuno è venuto in mente il Giubileo come prossima ghiotta occasione per stringere anche a noi il cappio ai coglioni?

@ Massimo
Se non lo hai già fatto, perché non fai un bel backup di tutto questo bagaglio di conoscenza che è questo sito e lo distribuisci un po' in giro a futura memoria? Qui le censure galoppano..

Quote:

Dopo San Bernardino, io sono tanto atterrito dai terrorizzati terroristi della sinistra quanto lo sono del dai terrorizzati terroristi della destra.

questa definizioni sarebbero da approfondire:
chi sono i terrorizzati terroristi della sinistra e della destra?
Quelli che ritengono sbagliato il facile possesso delle armi, e ne vogliono limitare il possesso, sono di sinistra?
Quelli che sostengono che non si deve fare entrare nel proprio paese cani e porci sono di destra?
Se la risposta a queste domande è si, significa che la sinistra non esiste più.
Per dirlo meglio, pensando a quelli per cui non deve esistere neanche il concetto di "proprio paese" o di frontiere,
io direi tranquillamente che la sinistra si è fottuta il cervello in un processo intellettuale degenerativo.

Il documentario di Moore "Bowling a Columbine" ha mostrato chiaramente come il possesso di armi in Canada non si traduce in sparatorie, più o meno, quotidiane come negli USA,
quindi c'è qualcosa di sbagliato nella società americana che induce facilmente molte persone ad andare fuori di testa!
Occorre quindi indagare sul perchè la società USA ed il loro sistema di vita sia, quantomeno in parte, sbagliato.

Associare le sparatorie pressochè quotidiane in USA al possesso di armi e quindi invocarne la limitazione illudendosi di risolvere i problemi,
significa nascondere sotto il tappeto la "cacca" (= i problemi) insita nel sistema di vita americano.

No è il buon senso che va a farsi friggere.


Tutto il resto di cui parla l'articolo è solo un problema di insufficiente sviluppo intellettuale della massa,
ma probabile che questo sia il volere del potere,
proprio per continuare a controllare i pensieri (desideri, aspirazioni) e quindi a comandare le masse.

Quoting cheddyved:

La sensazione di Giustur la sto avendo anch'io, cioè che si sia giunti ad un livello di consapevolezza latente che individua lo stato con i suoi apparati quale responsabile in qualche modo della situazione ma che per ovvi motivi di impotenza si preferisca recitare la parte in questo teatro....ed abbassare la testa al potere, abbassarla...abbassarla fino al punto di farselo dasoli..... :perculante: questo lo percepisce una parte, poi è chiaro che esiste una mandria totalmente manipolabile con il terrore e totalmente inconsapevoli di ulteriori livelli



Non potrei essere più d'accordo con questa analisi e con Giustur. C'è una percepita coscienza che è parte funzionale della bugia. Quando poi lo Stato ufficialmente riconosce un fatto negato per anni (negazione da alcuni di noi sostenuta), allora ci rispondiamo alla maniera di Cacciari: "Tanto lo sapevamo tutti".
Sono le grandi narrazioni che dobbiamo leggere/recitare, ma la carta su cui si scrivono queste storie è sempre la paura interiore. E' "Il grande giochino", se mi passate la parafrasi (www.adelphi.it/libro/9788845924750).
Ognuno di noi attore in un teatro: abbiamo visto tutti il buco nel cielo di carta, ma non vogliamo lasciare la scena perché non sappiamo cosa c'è di là dal palco. Per la paura di andare avanti da soli. www.softwareparadiso.it/.../Cap12.html

E' un po' come in V per vendetta quando l'attrice è prigioniera, ma poi si scopre che la porta della cella era sempre stata aperta e non c'era in realtà nessuna prigione se non nella sua testa.
Ci sono svariati livelli di coscienza che tutta la storia sia finta, ma non ho alcun dubbio che tutti, anche i più negazionisti, sappiano perfettamente che si debba credere a queste grandi storie. La nostra anima lo sa benissimo. E' il buio fuori dal palco che ci spaventa.
Fatemi capire, si sostiene che "statisticamente" cioè quindi secondo la scienza dell'errore, le probabilità di essere coinvolti in un attentato sarebbero trascurabili.
E le probabilità di essere coinvolti in una guerra mondiale?
Se calcoliamo ce ne sono state "solo" due negli ultimi millenni...
Le probabilità molto probabilmente ognuno le calcola come gli conviene.
Non si considera l'escalation?
La rana nella pentola che dice?
La temperatura è giusta?
Un articolo che fa il paio con quello appena pubblicato, grazie Pike per averlo scovato e pubblicato:

ilporticodipinto.it/.../...

In Svizzera invece l'autocensura su certi temi non è stata ancora instaurata e benchè la fonte da me citata faccia ironia titolando l'articolo, nientedimeno lo pubblica, dimostrando che la censura stampa non è ancora efficace, nel paese della Gruviera.
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