Quando avanzi una proposta di budget per un'agenzia di pubblica sicurezza, un'agenzia di intelligence, non chiedi i soldi dicendo "Abbiamo vinto la guerra al terrore e tutto va bene", perché per prima cosa ti dimezzerebbero il budget. Hai presente il motto di Jesse Jackson, "Mantieni viva la speranza"? Ecco, per me è il contrario: "Mantieni viva la paura". Mantienila viva. (Thomas Fuentes, ex dirigente FBI)

In allegato a questa riflessione mi piace proporre ai lettori più pazienti il testo da me tradotto di un'inchiesta condotta dal giornalista investigativo americano Trevor Aaronson alla fine del 2011.

L'articolo è uno dei tanti (recentemente è uscito anche un documentario) in cui si descrive come l'FBI, nel condurre le proprie attività di contrasto al terrorismo islamico sul territorio degli Stati Uniti d'America, crei ad arte queste minacce selezionando, istruendo, armando e finanziando i soggetti che succesivamente si vanterà di avere arrestato.

In sintesi, funziona così. Gli agenti federali reclutano un "informatore", preferibilmente di origini mediorientali e con carichi penali pendenti, in modo da poterlo ricattare qualora non collaborasse, e lo infiltrano in una comunità islamica con l'incarico di fingersi membro di un'organizzazione terroristica e individuare soggetti poveri, disadattati e/o psicolabili ai quali proporre un attentato. Grazie al supporto logistico e finanziario prestato dall'FBI, l'infiltrato fornisce al suo pupillo denaro, armi ed esplosivi, gli suggerisce un piano e lo mette in condizione di realizzarlo rimuovendo ogni eventuale ostacolo alla sua attuazione.

Poi, subito prima che azioni il detonatore, l'FBI arresta l'"attentatore" in flagranza di reato e un tribunale federale lo condanna a decine di anni di carcere per tentato atto terroristico.

Lo schema replica fedelmente la vicenda narrata da George Orwell in 1984, dove il dirigente governativo O'Brien si finge un dissidente per conquistare la fiducia di Winston e Julia affinché si dichiarino pronti a compiere atti terroristici e giurino fedeltà al fantomatico cospiratore Emmanuel Goldstein (in un caso descritto nell'inchiesta, la talpa dell'FBI fa recitare a un sorvegliato un finto giuramento ad Al Qaeda). I due protagonisti del romanzo, credendo di avere trovato complicità e rifugio presso un antiquario - in realtà un membro della psicopolizia - finiranno per essere arrestati e torturati dallo stesso O'Brien.

Rispetto alla fantasia di Orwell, nella realtà dell'antiterrorismo americano le prede non sono cittadini politicamente consapevoli, ma soggetti indigenti, psicologicamente disturbati e cresciuti nella miseria materiale e morale dei ghetti, che nelle comunità islamiche locali cercavano forse una via di fuga dall'emarginazione e un riferimento identitario. E i loro falsi amici non sono alti dirigenti di partito, ma avanzi di galera, truffatori, spacciatori e violenti ingaggiati dallo Stato in cambio di qualche soldo o di uno sconto di pena per ingannare il prossimo e l'opinione pubblica.

I "terroristi" incastrati e arrestati dall'FBI non sono evidentemente tali, neanche se lo volessero. Disadattati che sopravvivevano ai margini di una società diseguale e iperclassista, genericamente arrabbiati col mondo, avrebbero ingrossato al più le fila della piccola criminalità e "non avrebbero fatto nulla se gli agenti governativi non ce li avessero spinti a calci nel sedere" (Aaronson, pag. 4). Essi appaiono piuttosto vittime sacrificali che il governo ha utilizzato per vantare successi nella lotta al "terrorismo" interno, mantenendo al contempo alta l'attenzione del pubblico verso quella presunta minaccia. Coniugando così la distopia orwelliana con il fanatismo di epoche lontane, quando emarginati, storpi e ritardati mentali erano indotti a confessare relazioni col diavolo (che è il nome antico - e più onesto - di Goldstein e Bin Laden) e immolati per appagare la paura e l'ignoranza dei benpensanti, cementandone la fiducia nell'autorità.

Sarebbe fin troppo facile - ma giusto - osservare che le risorse impiegate per incastrare quei disgraziati avrebbero potuto essere spese per alleviare le piaghe che li hanno partoriti - disoccupazione, negato accesso all'assistenza sanitaria, bassa scolarità, degrado materiale ecc. - e per bonificare un sottobosco dove, se non il terrorismo, covano disagio, esclusione e rabbia sociale.

Ma qual è lo scopo di questa pantomima? Perché il governo americano "crea crimini per risolvere crimini" (ibid.)? La risposta è suggerita dalla citazione che apre questa pedanteria: mantenere viva la paura. E non certo allo scopo di tutelare gli stipendi e i livelli occupazionali dell'FBI, che dubito figuri tra le priorità odierne del governo americano.

Sui modi in cui la sedicente "guerra al terrore" abbia allargato il potere e la ricchezza di poche élites, nonché il terrorismo stesso, sottraendo libertà e sicurezza al restante 99% della popolazione, sono stati scritti articoli e libri. Se ne è anche accennato su questo blog a proposito di socialismo dei ricchi. Un popolo impaurito è più agevole da controllare e meno propenso a mettere in discussione gli atti di un governo percepito come unico presidio possibile contro la furia de-civilizzante dei "cattivi". Come la pecora con il suo pastore, quel popolo si lascerà condurre verso qualsivoglia esito gli sia presentato come salvifico e risolutivo rispetto all'emergenza che incombe. Lo si è visto dopo i recenti fatti di Bruxelles, all'indomani dei quali rappresentanti politici e giornalisti hanno invocato, con inquietante sincronia, un'accelerazione del processo di unificazione politica e militare degli stati europei. Un non sequitur totale, il cui tempismo e la cui accettazione diffusa dimostrano come la paura serva gli obiettivi del dominus preservandoli dal vaglio critico delle masse.

Sicché non stupisce che, se gli eventuali sceicchi del terrore battono la fiacca, il compito di mantenere vivi l'allarme e il pungolo dello spavento possa toccare direttamente ai governi che vogliano operare in deroga al compromesso democratico.

L'inchiesta di Trevor Aaronson ha il pregio di presentare il fenomeno con rigore documentale, calandolo nel suo contesto storico e giuridico. Dopo gli eventi di Parigi e Bruxelles, il fatto che il nostro alleato più importante - lo stesso che si è intitolato il ruolo di difendere l'occidente dai terroristi - impieghi le proprie forze dell'ordine per escogitare piani terroristici, reclutarne gli esecutori, indottrinarli, armarli e metterli in condizione di operare, è un dettaglio che penso ci debba riguardare. Come minimo, segnala che il rapporto tra governi occidentali e terrorismo islamico è molto più complesso e simbiotico di quanto non emerga dal mortificante manicheismo delle narrazioni mediatiche.

In quanto poi al dubbio che, una volta confezionato l'attentato e l'attentatore, i burattinai governativi possano "dimenticarsi" di fermare la mano di chi aziona la bomba, è questione non documentabile che lascio alla fiducia che ciascun lettore ripone nel buon senso e nelle buone intenzioni di chi ci governa.

Fonte Il Pedante

[Grazie a GAMETE per la segnalazione]

***

NOTA DI M.M.: A proposito dei "burattinai governativi che possano "dimenticarsi" di fermare la mano di chi aziona la bomba", la questione in realtà è stata ben documentata, nel caso della bomba al WTC del '93:

 

Comments  
Molto interessante il testo di Aaronson linkato dall'articolo. ilpedante.org/files/other/Aaronson.pdf

Contiene una caterva di informazioni utili.
Se è per questo, il meccanismo dell'atto terroristico compiuto da spostati manovrati segretamente proprio da quei governi che dicono di abbattere è stato descritto ben prima che da 1984 di Orwell. L'agente segreto, romanzo di Josep Conrad, del 1907, narra di un attentato all'osservatorio di Greenwich compiuto da un giovane psicolabile manovrato dal cognato che è un agente provocatore che agisce per un'ambasciata straniera.
Ho letto anche il resto a cui si fa riferimento (come si fabbrica un terrorista) ed è molto interessante. Due dei casi riportati, quello di Cromitie e quello di Mohamud sono citati anche in un altro rapporto già noto ai frequentatori di LC. Ovvero Illusion of Justice dell'associazione Human Right Watch.



EDIT

Ecco i casi analizzati dal rapporto citato dal giornalista Aaronson

www.motherjones.com/fbi-terrorist
....DIABOLICO!! Ma per chi frequenta il sito da un bel po' niente di nuovo certamente... :-o :-o :idea:
Qui si potrebbe fare un trattato di psicologia...quello che ho letto è un "vero" fantastico...
Partirei da due ragionamenti...il primo mi ricorderebbe infantilmente le prove di coraggio per entrar a far parte della "banda"...cosa spinge ad umiliarsi..per apparire?
Il secondo ragionamento è l'enfasi/protagonismo che i "media" dedicano a determinate azioni...a discapito di altre più eclatanti ma meno in "linea" con lo scopo di attirare l'attenzione su altri lidi più strategici!

Di "strategico" c'è solo il "far accettare spontaneamente", in nome della sicurezza, RESTRIZIONI /CONTROLLI...il popolo "deve" collaborare ad estirpar il terrorismo!

Non è facile creare un terrorista ignaro...io punterei su un soldato (conosciuto) malato di cancro...gli $sistemo€ la famiglia e lui mi fa un piacere "eroico"...

Poi boh...con droghe, MKultra, ricatti, microchip cerebrali...io sinceramente senza artefici tra uno che mi ha ubbidito 30anni...e uno da formare, non avrei dubbi...io non ho ancora capito che implicazioni hanno avuto effettivamente i fratelli di Boston...c'è mica una confessione? Perché ha confessato? Era alterato/ricattato?

Certo, io dubito di tutto, ma proprio tutto! Quando non è logico...mi domando pure il bluff fatto apposta..ma quando, i "costi"...non solo venali...non rientrano...tendo ad escludere!

Per forgiare un perfetto terrorista dalla nascita secondo me ci vogliono almeno 20attori "sempre" presenti.. in stileTruman Show

Slobbysta
Pur non condividevo il richiamo all'"azione" da nuova crociata c'è da riflettere sulle statistiche. Purtroppo i numeri non mentono ...

www.youtube.com/watch?v=egbxLLKDH5c

Perciò aspettiamoci sempre più attentati e attentatori.

www.youtube.com/watch?v=U7m6pQbbqwQ


In Italiano,
perciò i casi sono 2 o facciamo più figli o aspettiamoci più attentati..
"Sa qual'è il sentimento che ci descrive meglio?
L'impotenza... Un miscuglio di arroganza e mediocrità.
Noi veniamo selezionati in funzione di questo speciale pedigree."

(Dal film Le Confessioni 2016)


Leggendo il post mi è tornato in mente questo frammento di dialogo

Quoting Redazione:

Molto interessante il testo di Aaronson linkato dall'articolo. ilpedante.org/files/other/Aaronson.pdf

Contiene una caterva di informazioni utili.


Grazie Massimo per la segnalazione.


Quoting qilicado:

"Sa qual'è il sentimento che ci descrive meglio?
L'impotenza... Un miscuglio di arroganza e mediocrità.
Noi veniamo selezionati in funzione di questo speciale pedigree."

(Dal film Le Confessioni 2016)


Leggendo il post mi è tornato in mente questo frammento di dialogo



A me invece mi è venuto in mente questo magnifico dialogo tratto da un film che non ha bisogno di presentazione.
www.youtube.com/watch?v=KLByHsv4k30
E' possibile scaricare il video in mp4 coi sottotitoli in italiano a questo link :

ted.com/.../...

Cmq Ancora bastano 50 morti per farci cagare sotto dalla paura e ricordarci di non smettere di aver paura dei terroristi.

E pensare che è più pericoloso andare in bicicletta....Ma io non vedo i governi che spendono miliardi per debellare questo male.... la bicicletta!!!!! :-o :hammer:
Perchè ad Orlando (Florida, noto stato chiave alle presidenziali e sempre in bilico) si son susseguiti due fatti tragici nell'arco di due giorni? è solo coincidenza?

Quoting Kempes:

Perchè ad Orlando (Florida, noto stato chiave alle presidenziali e sempre in bilico) si son susseguiti due fatti tragici nell'arco di due giorni? è solo coincidenza?

Il primo (la cantante uccisa) forse sì, il secondo probabilmente no. Ottima osservazione.

"Trump gains slightly on Clinton after Florida attack" - www.aol.com/.../21395432

Quoting Redazione:

Il primo (la cantante uccisa) forse sì, il secondo probabilmente no. Ottima osservazione.

"Trump gains slightly on Clinton after Florida attack" - www.aol.com/.../21395432


Quindi cosa? L'evento (o entrambi) è stato organizzato da Trump o da chi per lui, o comunque con l'idea di avvantaggiarlo?
Questo è il Mazzucco che mi piace. Ottimo articolo !


Lo spettatore

P.S. Se "Trump gains slightly on Clinton after Florida attack", perchè, da ieri, in tv ripetono che Hillary è davanti a Trump di circa 7 punti nei sondaggi effettuati negli States? :roll:
RICKARD:

Quote:

Quindi cosa? L'evento (o entrambi) è stato organizzato da Trump o da chi per lui, o comunque con l'idea di avvantaggiarlo?

Non necessariamente. Può anche essere stato organizzato per favorire la Clinton (che propugna il gun control), solo che Trump ha saputo approfittarne per rigirarglielo al culo con grande rapidità. Quando fai questi giochi non sia mai bene come può andare a finire.

Ad esempio, Sandy Hook è stata strumentalizzata in modo clamoroso da Obama, che ne ha fatto un cavallo di battaglia per il gun control (non ha ottenuto un cazzo, ma comunque ci ha provato). Qui invece gli è andata male, e Trump li ha fottuti sul fronte emotivo.

Resta il fatto che questi episodi, avvenuti proprio in quello che sarà lo stato DECISIVO per le elezioni di novembre, rappresentano come minimo una bella coincidenza.
LO SPETTATORE:

Quote:

Se "Trump gains slightly on Clinton after Florida attack", perchè, da ieri, in tv ripetono che Hillary è davanti a Trump di circa 7 punti nei sondaggi effettuati negli States?

"Trump gains slightly" vuole dire "Trump guadagna qualcosa", non vuole dire che è passato in testa. Forse prima aveva 8 punti di distacco, e ora ne ha solo 7 :perculante: .

Poi sai, testata che vai, sondaggio che trovi.

Quoting Redazione:

Non necessariamente. Può anche essere stato organizzato per favorire la Clinton (che propugna il gun control), solo che Trump ha saputo approfittarne per rigirarglielo al culo con grande rapidità. Quando fai questi giochi non sia mai bene come può andare a finire.

Ad esempio, Sandy Hook è stata strumentalizzata in modo clamoroso da Obama, che ne ha fatto un cavallo di battaglia per il gun control (non ha ottenuto un cazzo, ma comunque ci ha provato). Qui invece gli è andata male, e Trump li ha fottuti sul fronte emotivo.

Resta il fatto che questi episodi, avvenuti proprio in quello che sarà lo stato DECISIVO per le elezioni di novembre, rappresentano come minimo una bella coincidenza.


Può essere tutto, ma occhio a non confondere la volontà di strumentalizzare un evento con il generare l'evento stesso.

Negli USA (e tu lo sai benissimo), le sparatorie sono comunissime, ed ogni volta qualcuno ci mette il cappello sopra, che sia per il gun control o per la necessità di armarsi ancora di più ecc. In questo senso, la "coincidenza" c'è ogni volta. Vuol forse dire che ogni volta è un inside job? E intendiamoci, non mi riferisco specificatamente alla sparatoria di Orlando, dato che qui elementi quantomeno opachi ci sono, come il filmato di Burbano.

D'altra parte, è ovvio che un evento così tragico e importante sia fatto proprio dai due candidati alla presidenza. Sarebbe assurdo pensare che possano non parlarne, lavandosene le mani, per lasciare all'avversario l'"esclusiva" dell'evento e tutti i temi ad esso collegati (armi, immigrazione, integrazione, e persino omofobia/gay).

Capisci cosa voglio dire? Il "salto" a volte è un pò troppo frettoloso, e pretende di affondare le proprie giustificazioni in elementi risibili, come il fatto che "se ne parli". Come se fosse possibile sbattersene il cazzo di sparatorie con 50 morti.
Aò....ce risemo coi piagnoni....


www.thetruthseeker.co.uk/?p=134656


Lo spettatore
Per me c'è di molto peggio.
Molti attentatori lo sono A LORO INSAPUTA.
Funziona così, da quel che ho capito: qualche fannullone di periferia di origine mediorientale, desideroso solo di iPhone o automobile nuova, viene circuito da sedicenti malavitosi. Questi poi gli propongono un "lavoretto facile facile": consegnare uno zainetto, un trolley, un borsone che contiene (a loro dire) droga, soldi sporchi o cose del genere. Gli si chiede di non aprire lo zaino e semplicemente consegnarlo alla persona che troveranno davanti allo stadio, o sotto la metro, in fila all'aeroporto, davanti a un bar. Gli promettono un bel compenso, mille, duemila euro per una cosetta di venti minuti.

Il fesso ci casca. Si presenta all'appuntamento, e i suoi manovratori lo fanno saltare per aria grazie al cellulare detonatore e alla bomba che si trova nello zaino. E visto che è morto, sarà semplicissimo dire che Ahmed Ahmar (che tutti conoscevano come un pacioccone dedito solo a canne e videogiochi) si era radicalizzato la settimana scorsa.

Trovare un avanzo di banlieu disposto a un lavoretto è MOLTO più semplice che convincere qualcuno a farsi saltare per aria o a darsi al terrorismo, fosse anche uno psicopatico. Secondo me questo sistema è usatissimo, ci sono testimonianze dall'Iraq che parlano di autobombe in cui il guidatore è totalmente ignaro.

Se volete ravanare, gli attentati sui bus di Londra del 2007, quelli recenti allo stadio a Parigi e quelli della metro (e forse anche dell'aeroporto) di Bruxelles seguono tutti questo schema. Guardate la storia personale degli "attentatori".

Naturalmente a volte sono coadiuvati da professionisti (quelli col mitra), probabilmente contractors di grosse compagnie, che regolarmente svaniscono nel nulla. E' semplice capire come funziona... e se funziona così, di attentati potrebbero farne tre al giorno. Aiuto.
Per quanto concordo con quanto scritto da Rickard, mi è balzata inevitabile la coincidenza temporale, oltre quella territoriale. Dopo che per tempo e in vari ambiti (tra cui LC) si ipotizzavano avvenimenti sospetti in vista delle elezioni presidenziali, ecco che la strage di Orlando avviene poco dopo che le primarie hanno dato il verdetto anche sul fronte democratico...
A me 'sta storia della parlamentare carina anti-brexit uccisa da un presunto estremista di destra lascia immensamente perplesso. Ma possibile che questi non ammazzino mai, che so io, un banchiere della City?
Puo' anche essere che facciano fare il lavoretto a qualcuno dei loro e incastrino uno che non c'entra niente, magari con qualche problema psichico o con un background politico estremista. Gli esempi non mancano...
Come si deve fabbricare? Succede da solo! Se verificate gli attacchi 9/11 vi accorgete, come me ne sono accorto oggi Io, che hanno effettuato delle manovre impossibili ad alta velocità e ci sono riusciti. Gente incompetente che diventano migliori dei piloti professionisti? E come fanno? La colpa è del popolo che si ribella alle regole di governi onesti. Un'america che finisce nelle mani di drogati, ribelli di colore e corruzione politica con il Quack doctor si ritrova sotto attacco. Poi, chi gestisce i militari si ritrova in imbarazzo ed inizia una guerra solo per dignità personale.