Conversazione con Valentino Bellucci sul dogmatismo evoluzionista e sull'intelligent design / Trasmesso da contro.tv il 18.12.2019.
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Conversazione con Valentino Bellucci sul dogmatismo evoluzionista e sull'intelligent design / Trasmesso da contro.tv il 18.12.2019.
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"Machu:
Citazione:
Una volta che accetti l'ipotesi che un ipotetico dio possa intervenire nella realtà, anche se solo per spostare un sassolino di un centimetro, allora nonlo si può fermare più, oltre al sassolino potrebbe allora anche spostare montagne
Quindi confermi al 100% ciò che dice Bellucci nel video: a te la realtà non interessa. Ti interessa soltanto impedire che l'idea di "un ipotetico dio" torni ad affermarsi e a soppiantare la "religione scientifica" di cui sei adepto. [...]"
Fraintendi nuovamente. Basta leggere la frase precedente, ed ancora meglio la citazione di polaris per capire che rispondevo alla assurdità di poter "concedere anche solo un po' di spazio all'ipotesi dell'Intelligent Design". Ecco tutta la citazione:
"#200 Machu 2019-12-20 15:46
#141 polaris
"Tuttavia capisco perfettamente la paura di certi scienziati di concedere anche solo un po' di spazio all'ipotesi dell'Intelligent Design"
Non è una questione di "paura", ma di principio. Non esiste il concetto di "anche solo un po' di spazio" per l'intelligent design, perchè l'ID è una teoria Totalitaria. Una volta che accetti l'ipotesi che un ipotetico dio possa intervenire nella realtà, anche se solo per spostare un sassolino di un centimetro, allora nonlo si può fermare più, oltre al sassolino potrebbe allora anche spostare montagne, fare cadere o no la terza torre, fermare la pedofilia, le guerre, la fame, le malattie."
Capito? Polaris spera di poter traghettare lo Intelligent Design concedendo modestamente solo un pò di spazio. Ma risulta impossibile dare solo un pò di spazio all'ID. Appena apri un piccolo spiraglio lo ID si mangia tutto. Se si vuole lo ID allora si deve anche ammettere onestamente che è equivalente ad un assegno in bianco.
Ho riletto due volte il post, e c'è stato un momento in cui mi è sembrato quasi di capire cosa volessi dire. Ma poi l'ho perso.
Stiamo nuovamente scivolando verso uno stile incomprensibile e non costruttivo.
www.sciencedirect.com/.../S0378437116309931
enzopennetta.it/.../...
"Citazione:
Alle Galapagos Darwin ha visto che gli uccelli "sbagliati" hanno occupato le nicchie ecologiche vuote di altri uccelli assenti, ed in poche migliaia di anni (10.000) mi pare hanno sviluppato "più o meno" le stesse soluzioni tecnologiche degli altri uccelli
Darwin è vissuto per 10.000 anni?
Se non è così, sarebbe più corretto dire che "ha ipotizzato", non che "ha visto".
Trucchetti retorici da sacerdoti della nuova religione (scientifica)."
Non posso ogni volta spiegare tutto da zero in una frase. Abbi un poco di pazienza prima di tirare il grilletto.
Allora, vado a memoria (ho letto l'Origine delle Specie a 16 anni). Le Galapagos sono isole vulcaniche sorte dal mare 10.000 anni fa a 900 Km dalla costa dell'Ecuador. All'
inizio erano solo lava raffreddata priva di vita. Successivamente sono state colonizzate da pochissime specie che sono state capaci di raggiungerle in volo (solo alcuni tipi di uccelli, tordi mi pare) ed alcuni animali terrestri arrivati clandestinamente a bordo di tronchi di albero e simili. Darwin ha allora notato con grande stupore che questi animali si sono trasformati in 10.000 anni per adattarsi alle nicchie disponibili. Per esempio siccome non c'era nessun uccello (non volante?) tipo ibis a mangiarsi i vermetti sotto il fango (perchè incapace di attraversare i 900 Km in volo), il tordo si è modificato ed ha sviluppato un becco lungo e sottile per acchiappare i vermetti, arrivando ad assomigliare sempre di più all'ibis ed occupare la sua nicchia ecologica.
Ma non hai neanche una infarinatura su Darwin? Perchè stai qui a sparare su tutto nella totale ignoranza? Non dico che devi essere d'accordo, ma almeno conoscere qualche idea di Darwin. Sennò che ci fai su questo forum?
"#136 Machu
entrai nel contesto del dibattito quando ormai si era già molto sviluppato, soprattutto mediante i tuoi interventi (irruenti ed autolesionisti)
ammetto di essere entrato prevenuto, immaginandoti come un troll debunker
ora la mia opinione è mutata: in te qualcosa di buono c’è (anche che, probabilmente, sei genuino), ma … (lasciamo perdere)"
Degno di nota questo umile passo indietro. La umiltà è una virtù di alto livello che ti porterà grandi benefici nella vita.
"i tuoi interventi (irruenti ed autolesionisti)"
Posso forse capire il senso di "autolesionista", da un particolare punto di vista, che non ritengo importante.
Ma perchè "irruento"? Mi sembra di aver semplicemente espresso il mio punto di vista sforzandomi di essere chiaro, specie per correggere i frequentissimi fraintendimenti.
"secondo la mia opinione, il più importante tra i tuoi errori: monopolizzare la discussione mediante un numero spropositato di interventi"
L'errore è del formato forum, non mio. Io ho semplicemente tentato di rispondere a tutti, quando si sono espressi in maniera sufficientemente chiara.
Perchè lo consideri "monopolizzare"? Ognuno può facilmente ignorare i post che non gradisce.
"mi auguro che non scomparirai da LC"
È evidente che questo esperimento non può continuare a lungo. Non è efficiente doversi ripetere decine di volte. Non è efficace dover cominciare ogni discorso da zero. Bisogna inventare un sistema nuovo, che incoraggi la cooperazione e riesca a domare gli egoismi. Raramente si cambia idea (ma complimenti a te!).
A parte qualche rarissimo intervento, non penso che continuerò su LC. Per me sarebbe come trovarsi in una stanza con 100 persone e poter parlare solo con 5. Che senso ha? Non ce l'ho in particolare con LC. Ovunque l'internet è un disastro. Meglio l'Agorà come disse qualcuno.
"ed anche che la tua opinione possa ulteriormente evolvere"
Grazie! Anche a te!
Ti ripeti. In maniera scomposta.
Anche io mi ripeto, ma senza insultare.
Tu non vuoi mettere due teorie a confronto.
Io non voglio discutere di una sola teoria.
Nessuno dei due cede. Quindi perchè gridare? Rimaniamo così? Pace e patta?
(Salto le altre questioni che sono ugualmente scomposte e ripetitive)
"poiché la scienza non sa spiegare la vita"
"la conclusione è che nessuna teoria scientifica sarà mai in grado di spiegare l'origine e l'evoluzione della vita"
Non ti sembra che premessa e conclusione siano la stessa cosa?
aispes.net/.../entropia-ed-evoluzione
#236 Machu
confermo tutto ciò che viene detto in #236 Machu
aggiungo che Einstein e Schrödinger poi pagarono un conto assai salato, per la loro indomita ‘ribellione’: vennero di fatto emarginati ed esclusi dalla comunità scientifica, fino alla loro morte
alla fine la guerra non la vinsero né gli uni né gli altri; poiché infine (fin dai primi anni ‘30) prevalse l’ideologia neopositivista: abiura della ‘metafisica’ e conseguente matematizzazione estrema della fisica; a questo risultato conclusivo contribuì soprattutto W. E. Pauli (la E. sta per Ernst (secondo nome scelto dal padre, fanaticamente ‘innamorato’ di Ernst Mach))
ciò fu un grave errore; e il conto lo stiamo pagando tuttora
Nikolaj Lobačevskij (1793–1856):
«
Nella Matematica si seguono due procedimenti: l'analisi e la sintesi. Il carattere distintivo dell'analisi è costituito dalle equazioni, che servono da base prima a ogni giudizio e conducono già a tutte le conclusioni. La sintesi, o procedimento costruttivo, esige proprio quelle rappresentazioni, che sono congiunte immediatamente con i concetti primi nella nostra mente. Il grande vantaggio dell'analisi è questo: che in essa si procede sempre per via diretta dalle equazioni allo scopo che ci si è prefissi. La sintesi non è sottoposta ad alcuna regola generale, ma da essa bisogna di necessità cominciare, per pervenire infine, una volta scoperte le equazioni e insieme a ciò, al punto al di là del quale tutto sfocia ormai nella scienza dei numeri.
[…]
È ovvio che anche nella sintesi si deve utilizzare l'aiuto dell'analisi: ma è indiscutibile che nei princìpi della Geometria e della Meccanica l'analisi non può essere mai l'unico strumento. Alla Geometria, fino a un certo punto, sarà sempre proprio qualcosa di specificamente geometrico, che non si può in alcun modo bandire da essa. Si può restringere la sfera della sintesi, ma non è possibile annullarla completamente. Anzi, in questo tentativo di sostituire la sintesi con l'analisi, non si deve affrettarsi tanto, da ammettere ogni volta delle funzioni, che consentono di prevedere soltanto una dipendenza, senza che si sappia in che cosa essa consista, e tanto meno, come essa si esprimerà. Con questa limitazione dell'analisi fissiamo il vero scopo e il posto che compete all'altro procedimento [alla sintesi], la quale da sola per prima dà inizio alla scienza con concetti siffatti, che da essi il ragionamento possa già estrarre tutto il resto, deducendo ogni volta da quei primi [concetti] dati [,] dei nuovi, e via via allargando sempre più i confini delle nostre conoscenze in tutte le direzioni, all'infinito. I primi dati saranno sempre senza dubbio quei concetti che noi traiamo dalla natura per mezzo dei nostri sensi. La ragione può e deve ridurli al minimo numero possibile, perché essi servano dopo di ciò da solida base alla scienza. Tuttavia per solito nessuno segue il procedimento sintetico in questa forma, con l'osservanza di tutte le regole qui enunciate, preferendosi di introdurre [subito] l'analisi, benché prima del tempo, e assumendo come presupposto lo sviluppo, anche se non completo, di quei concetti che costituiscono la nostra mente innata, e ai quali non resta altro che dare un nome, senza dilungarsi molto nei chiarimenti e senza preoccuparsi dell'esattezza nella definizione.
»
da Nuovi princìpi della geometria, Bollati Boringhieri 1994, pp. 59-60.
Albert Einstein (1879–1955):
«
Una proposizione è corretta se, entro un certo sistema logico, viene dedotta secondo le regole logiche accettate. La verità contenuta in un sistema corrisponde alla certezza ed alla completezza con cui è possibile coordinarlo con la totalità dell'esperienza. Una proposizione corretta ripete la sua « verità » da quella contenuta nel sistema a cui appartiene.
Una nota di carattere storico. Hume vide chiaramente che alcuni concetti, come ad esempio quello di causalità, non si possono dedurre con metodi logici dai dati dell'esperienza. Kant, essendo fermamente convinto che certi concetti fossero indispensabili, e che fossero proprio quelli che si erano dimostrati tali nella pratica, li interpretò come necessarie premesse di ogni tipo di speculazione, e li distinse dai concetti di origine empirica. Io sono convinto, invece, che questa distinzione sia erronea. Cioè che non ponga il problema nei suoi giusti termini. Tutti i concetti, anche quelli più vicini all'esperienza, sono dal punto di vista logico convinzioni liberamente scelte, come appunto nel caso del concetto di causalità da cui ebbe origine questo ordine di problemi.
»
in A. Einstein, Autobiografia scientifica, da Opere scelte, 1988 Bollati Boringhieri, p. 66; edizione originale: Autobiographisches, in Albert Einstein: Philosopher-Scientist, a cura di P.A. Schilpp.
l'unione delle due è ciò che io auspico
Caro Massimo, se non ci sono altri candidati sono dispostissimo ad un confronto con Bellucci. Aspettavo che qualcun altro si facesse avanti perche' non sono un biologo. Sono uno studioso di filosofia e buon conoscitore sia di filosofia della scienza (ho scritto un libro su Kant) che di storia della scienza, evoluzionismo incluso. Quindi se serve a fare un po' di chiarezza ci sono. Anche se i leporidi sono nostri lontani cugini non ci tengo a farmi dare del coniglio...
L'opposizione "Creazionista" a quella "Evoluzionista" e viceversa è gioco di potere: si fanno del male reciproco mentre la vittoria è altalenante.
Questo gioco porta un unico vincitore assoluto: la menzogna.
...comunque la vita (?) è vostra (?) e potente anche scialarla!
meno sufficienza please
se avessi letto qualcosa di quello che ho scritto ti saresti accorto che a me non interessa minimamente definire cosa è una teoria scientifica
ma per usare le tue parole, mi interessa partire ancora piu da lontano (le basi delle basi?) e definire cosa NON è una teoria scientifica
o si ti piace di piu trovare il confine tra "storia" e "scienza"
esatto , ma il punto è perchè?
perchè come sostengo io e popper non essendo falsificabile (ne in nessun caso comprovabile)è un oggetto di fede, di dogma, di credenza , ecc
insomma non è falsificabile, siamo d'accordo?
riporto dalla treccani (spero non ci dobbiamo mettere a discutere sulla fonte)
darwinismo ‹-vi-› (o darvinismo) s. m. – 1. La teoria dell’evoluzione elaborata dal naturalista ingl. Charles R. Darwin ‹dàauin› (1809-1882), secondo la quale le specie più complesse e differenziate (incluso l’uomo) derivano da altre più semplici attraverso una serie lunghissima di modificazioni, trasmissibili ereditariamente, che si affermano grazie a un processo di selezione naturale; tale processo, conseguenza della cosiddetta «lotta per la vita», favorisce gli esseri viventi dotati dei caratteri più adatti a superare le difficoltà o le eventuali modificazioni dell’ambiente, eliminando gli altri; un analogo processo di «selezione sessuale» fa sì che l’accoppiamento avvenga preferenzialmente tra gli individui più adattati dei due sessi, assicurando nella procreazione la trasmissione dei caratteri così selezionati.
ora questa cosa qua sopra che si chiama appunto "darwinismo" non essendo falsificabile è una bella storia a cui credere o meno , ma non ha il "rango" di teoria scientifica
(non ripeto adesso l'importanza di questa cosa sul piano sociale etico e morale che ne deriva)
enzopennetta.it/.../...
enzopennetta.it/.../...
per citare alcuni lavori in cui si spiega per esteso quello che ho detto per chi è interessato
Machu #251
No. Non esiste un concetto scientifico di "vita" universalmente accettato, a cui si possa fare riferimento, e gli scienziati non sentono l'esigenza di averne uno perché la scienza moderna è nata per combattere la vita, non per spiegarla.
Finché non s'indaga sulla natura della vita non si può costruire una teoria sulla sua origine o evoluzione.
Una tale indagine non è alla portata di tutti, e se uno si accontenta dell'idea che la vita sia nata per caso e si sia evoluta per una serie di errori, significa che non ha nessun interesse per la vita.
Gli scienziati non hanno nessun interesse per la vita e le istituzioni che li finanziano sono ben contente che le cose stiano così.
Perciò ripeto, la scienza non sarà mai in grado di spiegare l'origine e l'evoluzione della vita sulla Terra perché è un problema che non la riguarda. Chi è interessato si deve fare una cultura scientifica perché molti dei dati disponibili per elaborare una teoria sono stati messi a disposizione dalla scienza - per ragioni che non hanno niente a che vedere con un' "interesse per la vita" che i finanziatori delle ricerche non hanno assolutamente.
Ma assieme a tale cultura deve cercare nelle antiche conoscenze, e talvolta costruire concetti nuovi.
Tali concetti saranno antiscientifici per molto tempo, finché non si produrrà un corpus coerente di conoscenze basate su tali concetti.
mi ripeto , perche è importante a mio avviso le conseguenze dell'infalsificabilità del darwinismo a livello sociale, etico e morale.
mi ripeto perche continui a rispondere fischi per fiaschi e le persone a forza di leggere questa affermazione magari si fanno una domanda e si chiedono:
ma machu ha o non ha risposto all'obiezione di fefochip riguardo al fatto che il darwinismo non è falsificabile?
perche ha solo ribattuto dicendo che il creazionismo (o come lo si vuol chiamare) non è falsificabile e ce le ha fatte a peperini con il rasoio di occam che non dimostra nulla sul darwinismo
Polaris non spera di fare proprio niente. Non attribuirmi intenzioni che non ho. Nel mio commento avevo scritto chiaramente che capivo la paura degli scienziati di concedere spazio all'ID negli USA visto il clima di fanatismo religioso che si respira in certi stati americani e considerata la loro notevole influenza politica. Eppure il mio commento è scritto in italiano, non dovrebbe essere difficile da comprendere.
La religione è fatta di dogmi.
Ma anche la scienza, specie quando mette in campo i propri assiomi, non è poi diversa dalle religioni.
Quindi in buona sintesi nessuna delle due parti la può spuntare.
Io prediligo il darwinismo in quanto i fenomeni evolutivi li spiega abbastanza bene, anche se non può essere sempre esaustivo. In più, come altre teorie scientifiche accreditate, ha il vantaggio di costituire una sorta di linguaggio comune che, come ho già detto altrove, è l'unico vantaggio consolidato della scienza sulla superstizione. Restano certamente da spiegare alcuni punti oscuri come il famoso "anello mancante" dell'evoluzione umana o, come dice Mazzucco: - Dove sono le tracce scientifiche di tutto ciò che nell'evoluzione è andato a male?
Nel video viene mostrato in modo semplice come è stata l'evoluzione dell'occhio nel tempo, che è la parola magica che nessuno sta considerando.
All'epoca del "brodo primordiale", qualche miliardo di anni fa, non esistevano esseri multicellulari come quelli di adesso, ma solo cellule galleggianti in un liquido.
Non avevano bisogno di occhi, ma elaboravano l'ambiente circostante rilevando le radiazioni elettriche, elettromagnetiche e luminose.
Poco alla volta iniziarono a svilupparsi piccoli esserini multicellulari che avevano bisogno di sensori un po' più sofisticati per conoscere l'ambiente che li circondava, ma non era necessario avere tutti i dettagli: poteva essere suffciente distinguere la luce dall'oscurità per orientarsi.
Ma poi gli esseri multicellulari si svilupparono in piccoli animali, e il distinguere il buio dalla luce non era più sufficiente. Era diventato necessario avere più dettaglio per poter distinguere il cibo dai predatori, per cui gli occhii avrebbero dovuto essere più precisi.
Tutte queste fasi, descritte in modo esemplificativo e veloce nel video, sono avvenute in un arco temporale enorme, inconcepibile per le nostre menti limitate, ma ciascuna fase era perfettamente funzionale allo scopo necessario.
Questo è una piccola lucertola chiamata Proteus Anguinus, che vive nelle Grotte di Postumia in Slovenia. E' completamente privo di occhi, poichè vive nella completa oscurità.
La mancanza di occhi non è una menomazione: gli sono del tutto inutili anzi, sarebbero uno spreco di risorse.
Come ho già detto, l'evoluzione non avviene da un giorno all'altro. Occorrono milioni di anni, con un mutamento lentissimo e graduale.
E nessun animale nelle fasi intermedie ha avuto caratteristiche superflue o di intralcio.
Le giraffe, per fare un esempio, non hanno sempre avuto il collo lungo.
C'è stato un tempo in cui il loro collo era più corto.
Ma quando le condizioni climatiche sono cambiate, e i terreni dove vive la giraffa hanno iniziato a inaridirsi, i cespugli hanno iniziato a scarseggiare, e quindi sono sopravvissuti solo quelle che potevano raggiungere le foglie più alte degli alberi.
Più in alto potevano arrivare, più facilità avevano di sopreavvivere.
Ma questo passaggio è stato lento e graduale.
Ci sono state giraffe con il collo di diverse lunghezze perfettamente funzionali.
Oggi le giraffe mangiano principalmente le foglie degli alberi e quindi per loro avere un collo corto sarebbe una menomazione, per questo che non esistono più giraffe con il collo corto: si sono estine.
Lo stesso vale per tutti gli animali e la loro fisiologia.
Se un domani (molto lontano spero) il Sole cambiasse potrebbe darsi che i nostri occhi inizierebbero a mutare diventando che so, più sensibili agli infrarossi per adattarsi alla nuova luminosità, ma sono convinto che nessuno direbbe che i nostri occhi oggi sono incompleti.
non so perchè citi me,la mia era una spiegazione a chi non aveva capito un altro commento
come adesso ripeto pure a te io non sono interessato alla storia raccontata da darwin per quanto interessante e affascinante.
questa che racconti è una bella storia ma non una teoria scientifica
e qui mi fermo perche non ho nessun interesse di ripetermi per l'ennesima volta, ne nel proseguire nella tua storia
ok , bella storia
un piccolo appunto rimanendo all'interno della tua storia
ma è pur vero che esistono altri animali sempre erbivori (con il collo "normale")nella stessa nicchia ecologica che non si sono estinti , perchè?
Gli esseri viventi non lo sanno e non sono capaci di migliorarsi, ma la natura lo sa e svilupperà sensori come l'occhio per poter vedere.
Boh!!!
Non è proprio così.
La scimmia aveva bisogno del nostro cervello per fare cosa?
Mangiava lo stesso.
Così come tutti gli esseri viventi senza occhi.
L'occhio stando agli evoluzionisti si è sviluppato per mutazioni casuali e non come si sviluppa un telefonino dove un'intelligenza continua a sviluppare aggiornamenti, nuove funzioni, batterie più potenti, ecc.
Se poi si crede che l'evoluzione avvenga per stimoli esterni, dovremmo pensare che le onde elettromagnetiche ci faranno evolvere.
Le fesserie di Darwin le conosciamo tutti per averle studiate a scuola; io poi insegno storia, quindi mi tocca spiegarle a mia volta (con i dovuti interventi dubitativi). Quindi meno arroganza sacerdotale, per favore. Nel tuo post hai fatto una cronistoria di fatti a cui nessuno ha mai assistito, ma che Darwin ricostruisce nel modo che hai citato per avallare la sua teoria. La conosci la differenza tra un fatto osservabile e un'ipotesi?
Non è una svicolata, è quel che ho detto fin dall'inizio. Diffido dell'intelligent design per ciò che può diventare, non per ciò che è. Al momento non è che il sacrosanto ritorno in campo (dopo un secolo e mezzo di oscurantismo darwinista) di una constatazione fattuale elementare visibile a chiunque, e cioè che dietro ogni forma di vita esista una progettazione. Il pericolo che si parta da questa affermazione per ritornare sulla decrepita strada del creazionismo, anziché per intraprendere percorsi nuovi, lo vediamo tutti, a partire da me. Ma non mi sembra un buon motivo per rimanere nelle spire dell'evoluzionismo, i cui sacerdoti (come ogni sacerdote che si rispetti) stanno diventando sempre più totalitari, arroganti e sprezzanti nei confronti della realtà.
Ma dove l'hai letto questo? Su "L'origine delle specie"? Ribadisco che si tratta di una posizione non scientifica, ma oscurantista e tipicamente ecclesiastica. "Dobbiamo difendere i nostri assunti anche se non sono veri, altrimenti i nostri avversari dottrinari ci mangiano vivi". E' a questo che stiamo assistendo dal XVIII secolo in avanti: ad una guerra tra religioni. La nuova religione borghese "scientifica" contro la vecchia religione cattolico-cristiana. La prima ha soppiantato la seconda, ma i suoi sacerdoti vivono tuttora nel terrore di una controffensiva degli antichi avversari. E' questa paura irragionevole che si legge nei tuoi post, non certo un atteggiamento scientifico, che dovrebbe portare a considerare qualunque assunto appaia fondato, a prescindere dalle sue possibili implicazioni. Il rischio di essere coinvolti in un perenne conflitto tra preti, che blocchi alla radice ogni forma di ragionamento fondato sull'osservazione, è il frutto di questo atteggiamento. Ed è, a mio modesto avviso, peggiore di qualsiasi altra prospettiva.
Gli stimoli esterni non fanno evolvere niente
Al cane non gliene frega un cazzo di parlare e se domani gli uomini si mettono ad uccidere tutti i cani, i cani non evolvono perché l'evoluzione non è frutto della necessità, non è un bisogno è per chi ci crede solo e soltanto un caso
Scusa Fefo.
Come ho già detto non ho seguito bene tutta la discussione, per cui potrei scrivere castronerie.
Mi scuso se ti ho citato a sproposito.
Io ho preso la tua affermazione e su questa ho fatto il mio ragionamernto.
Io non sono biologo, ne archeologo o qualsiasialtracosologo.
Faccio solo dei ragionamenti che possono essere giusti o sbagliati.
Quello che ho scritto è quello che penso, e non ci vedo una storia così assurda.
Io penso che tutti gli animali (ad esclusione dell'uomo) si sono adattati lentamente alle condizioni ambientali in cui vivevano.
Le giraffe hanno allungato il collo.
Il rinoceronte ha sviluppato il suo corno e una pelle robusta.
I serpenti hanno trovato più utile strisciare che avere delle zampe.
E così via.
(L'uomo anzichè adattare se stesso all'ambiente, ha adattato l'ambiente a se stesso).
Non essendo un esperto in niente non so dare una spiegazione, ma l'adattamento mi sembra la spiegazione più plausibile.
Mi ripeto a scanso di essere noioso ma lo ritengo il punto fondamentale:
TUTTI i cambiamenti climatici e i conseguenti adattamenti sono avvenuti leeeeeeeeeentameeeeeeeente.
Niente è avvenuto in breve tempo.
Perfino il meteorite che avrebbe estinto i dinosauri non ha causato un cambiamento climatico immediato.
Ha impiegato meno di milioni di anni, quello si, ma ha impiegato qualche secolo a modificare l'ambiente di mezzo globo.
Nel frattempo, a parte le specie morte sul colpo, molte altre sono sopravvissute ma non essendo adatte a quelle nuove condizioni (temperature più basse, scarsità di cibo e acqua, ecc.) sono si sono lentamente estinte.
Io non sto difendendo nessuna assurda VU, come attivissimo e co., ma ho seguito un mio ragionamento logico, che potrebbe anche essere sbagliato.
In tal caso, a seguito di una dimostrazione plausibile, potrei anche cambiare idea.
Per l'11/9, gli allunaggi, scie chimiche, la teoria alternativa può conoscerla solo chi ha ordito il complotto, ma in questo caso siamo nel campo delle ipotesi da entrambe le parti, dove una è più seguita dell'altra.
Finora ho letto solo di come la teoria di Darwin sia assurda e dei suoi errori, ma non mi sembra di avere letto di eventuali teorie alternative che la possano confutare.
Se devo fare il debunker (strenuo difensore della VU, che non sono) allora prendo a prestito un loro trito e ritrito mantra:
"Qual'è la vostra teoria alternativa?", ovviamente plausibile.
P.s.:
a scanso di essere noioso e pedante mi ripeto nuovamente.
La discussione sta procedendo velocemente e, a differenza dell'evoluzione, i commenti sono molto lunghi e numerosi.
Se quindi c'è già stata una risposta alle mie domande / affermazioni fatemelo sapere.
Idem, e soprattutto, se non ho risposto a qualcuno a una domanda diretta.
Non è stata maleducazione o arroganza: semplicemente non l'ho vista.
Se sono in grado rispondo senza polemica.
CM
Tutti gli anelli mancanti ci suggeriscono che è avvenuta per balzi evolutivi e per mutazioni quasi miracolose
Tutti gli anelli mancanti ci suggeriscono che è avvenuta per balzi evolutivi e per mutazioni quasi miracolose.
E ricordiamoci che tutti gli evoluzionisti concordano nel dire che solo una parte degli esseri di una certa specie si sono evoluti. Quindi a questi è successo qualcosa di molto speciale, oserei dire unico ma non può essere unico perché altrimenti l'essere appartenente alla specie nuova generata dalla specie vecchia non avrebbe avuto nessuno con cui riprodursi
- Sostengo che gli asini non volano.
- Beh, allora quale altra teoria sui quadrupedi volanti vuoi che metta a confronto con quella degli asini?
- Non saprei, mi sembrano tutte cretinate...
- La verità è che stai negando la teoria degli asini perché vuoi avallare la vecchia teoria dei gatti volanti!
- Ma no, ti assicuro. Vorrei solo che iniziassimo a ragionare. Magari esistono altri animali che volano, oltre ai quadrupedi...
Ecco, la discussione con gli evoluzionisti è simile a questa.
per quanto mi riguarda la tua buona fede non è in discussione
ti potrei rispondere che solo Dio sa come stanno le cose , ma è una mia convinzione basata solo su intuizioni e non sulla scienza.
ti sto cercando spiegare anche a te la mia posizione (che posso dire è quella di enzo pennetta)
a me non interessa ammettere o non ammettere che la tua o la visione di darwin sia plausibile (anche quella di Dio può esserla)
a me interessa arrivare a dire (e se possibile portare dalla mia parte te o altri) che il darwinismo NON è falsificabile
questo significa che NON è una teoria scientifica (secondo popper e il buon senso) ovvero è una storia come altre
ti prego di non farmi riscrivere tutto e di leggere (magari anche i link che non li ho messi li per caso) il mio commento #262
non lo fare perchè come ripetuto fino alla nausea il creazionismo o intelligent design (ID) sono il primo a dire che NON
è una teoria scientifica,
a me interessa solo questo, metterli sullo stesso rango , sullo stesso livello
(o altre teorie come suggerite ad esempio da biglino)
ognuno insomma creda a quel che vuole senza venirmela a menare vestito con il mantello della scienza
in altri post ho spiegato il motivo
se ti interessa li vado a ripescare.
In altre parole pone un dualismo tra gli esseri viventi e l'evoluzione. I viventi e l'evoluzione sarebbero due cose separate.
Ma se sono separate come diavolo fanno gli scienziati a studiare l'evoluzione in quanto facenti parte del regno animale? A livello più generale tale obiezione viene posta a chi sostiene il dualismo soggetto/oggetto. (Contro cui si scagliava per esempio Hegel. A quanto mi sembra di capire così come Marx è stato defenestrato dai marxisti, così Hegel è stato preso a pedate dagli scientisti.)
Mi sono letto pure l'articolo di Dawkins in risposta ai creazionisti che lo avevano accusato di non saper rispondere a questa domanda. In pratica la risposta in quelle 13 pagine è questa:
[traduzione automatica] Questa risposta non spiega se la formazione di nuova informazione genetica dovuta alla duplicazione, sia intelligente oppure frutto del caso.
Evidentemente dotato di un indole narcisista, il nostro aveva voluto introdurre questa risposta, ponendo un analogia tra i concetti di informazione proposti da Claude Shannon e il genoma. Lo ha fatto per questo futile motivo:
Perché dico narcisista? La metafora utilizzata andrebbe spostata in appendice al suo articolo, perché la domanda posta dai creazionisti non era se l'aumento di informazioni avvenga, bensì chiedevano un esempio di aumento di informazione genetica.
L'esempio proposto da D. è quello dell'emoglobina
Lui più volte esordisce con questa falsa risposta palesemente ovvia, che non entra nel merito La risposta è quindi formalmente semplice (la duplicazione), contrariamente a quanto lui sostiene: Scrive in sostanza 13 pagine di risposta perché era affezionato alla distinzione Shannoniana tra Ovviamente tale distinzione è conosciuta solo dagli addetti ai lavori.
#267 charliemike
La tua è mitopoiesi.
EDIT
A proposito, buon solstizio!
"Citazione:
Caro Massimo, se non ci sono altri candidati sono dispostissimo ad un confronto con Bellucci.
Ooooohhh là!!! Finalmente dopo una prova di Mach(u)ismo da tastiera e anonimato, uno coi coglioni pronto a farseli spappolare!"
Oh, che noia, ancora con questa storia! Ma non hai letto i miei 4, poi 5 motivi per Lo Mio Gran Rifiuto?
"Questo gioco porta un unico vincitore assoluto: la menzogna."
No. Vince SEMPRE qualcuno in carne ed ossa, non mistifichiamo! "Cui prodest"!
"#184 Andrea Bini
Citazione:
quale sarebbe la tua definizione di "teoria scientifica"? Cominciamo con i chiarimenti please!
Qua tocca parti' dalle basi...
meno sufficienza please"
Da che pulpito! Che faccia tosta! Andrea Bini, ed io prima di lui, sta cercando di stabilire una base per parlare con te!
Il resto del tuo intervento continua sullo stesso tono.
"Machu #251
Citazione:
Non ti sembra che premessa e conclusione siano la stessa cosa?
No. Non esiste un concetto scientifico di "vita" universalmente accettato, a cui si possa fare riferimento, e gli scienziati non sentono l'esigenza di averne uno perché la scienza moderna è nata per combattere la vita, non per spiegarla."
Non ascolti. Il tuo ragionamento è CIRCOLARE. Non puoi dire: siccome la scienza non sa spiegare la vita allora la scienza non sa spiegare la vita!
Tu hai tutto il diritto ad offrire la tua opinione, cioè che la scienza non sappia spiegare la vita, ma per dimostrarlo devi partire da altro. Vediamo! Mi interessa!
Ti ripeti senza aggiungere nulla di nuovo.
Quante diavolo di specie animali e vegetali è riuscito a creare?
E noi esseri intelligenti non riusciamo a creare una cellula di merda o a far evolvere un cane in un professore universitario?
Invece l'entropia che dovrebbe avere la meglio sul caso è stata massacrata.
"#251 Machu
Polaris non spera di fare proprio niente. Non attribuirmi intenzioni che non ho. Nel mio commento avevo scritto chiaramente che capivo la paura degli scienziati di concedere spazio all'ID negli USA visto il clima di fanatismo religioso che si respira in certi stati americani e considerata la loro notevole influenza politica. Eppure il mio commento è scritto in italiano, non dovrebbe essere difficile da comprendere."
La mia obiezione non si riferisce a te o alle tue intenzioni, ma al concetto, sbagliato PER DEFINIZIONE, che ci si possa limitare ad "aprire uno spiraglio" allo ID. Come ho spiegato, lo ID è TOTALITARIO e si è costretti ad accettarne TUTTE le implicazioni! Non è possibile un compromesso fra scienza e ID dove la scienza fa un passetto amichevolmente incontro all'ID! Lo ID si mangia tutto! Ecco perchè è fuorviante parlare di "paura". Non si può rimanere solo "un pò" incinta!
Se una ha così tanta paura di restare incinta, evita le relazioni sessuali.
Se uno ha così tanta paura di avere torto, evita le relazioni dialettiche.
Però nessuna delle due mi sembra una soluzione ragionevole.
"La religione è fatta di dogmi.
Ma anche la scienza, specie quando mette in campo i propri assiomi, non è poi diversa dalle religioni.
Quindi in buona sintesi nessuna delle due parti la può spuntare."
No. È vero che entrambe la scienza e la religione sono fondati su asserzioni non dimostrate (chiamiamole assiomi). Ma da qui a concludere che quindi sono sistemi a pari mer
ito non va bene.
Questo problema è stato superato con la scoperta del Rasoio di Occam, che privilegia quei sistemi basati su assiomi più parsimoniosi. Gli assiomi della scienza sono più parsimoniosi, quindi si può legittimamente discriminare fra le due e preferire la scienza alla religione.
"Io prediligo il darwinismo in quanto i fenomeni evolutivi li spiega abbastanza bene, anche se non può essere sempre esaustivo. In più, come altre teorie scientifiche accreditate, ha il vantaggio di costituire una sorta di linguaggio comune che, come ho già detto altrove, è l'unico vantaggio consolidato della scienza sulla superstizione."
Grazie per aver riconosciuto questo enorme vantaggio della scienza. Ma non è l'unico, come detto sopra.
"Restano certamente da spiegare alcuni punti oscuri come il famoso "anello mancante" dell'evoluzione umana"
100 anni fa si poteva dire questa cosa, oggi no.
"Dove sono le tracce scientifiche di tutto ciò che nell'evoluzione è andato a male?"
Tracce ce ne sono eccome, e di tipi diversi, ma come ho spiegato altrove possono essere meno appariscenti. Il discorso delle tracce è lungo e potrei fare tanti esempi.
Grazie per l'ossigeno charliemike. Quoto in toto.
"adesso ripeto pure a te io non sono interessato alla storia raccontata da darwin"
Veramente mi stupisce questo tuo atteggiamento in un topic di nome "Il dogma di Darwin".
Spero che ti sia semplicemente espresso male e possa chiarire questa incongruenza.
"L'occhio stando agli evoluzionisti si è sviluppato per mutazioni casuali e non come si sviluppa un telefonino"
No, invece: L'occhio stando agli evoluzionisti si è sviluppato per mutazioni casuali E PER SELEZIONE NATURALE, in maniera SIMILE al telefonino che invece si sviluppa anche con la SELEZIONE ARTIFICIALE.
Perchè è così difficile da capire? Il caso c'entra in qualche modo, ma SOPRATTUTTO c'entra la "finalità" del fatto che si deve ADATTARE a CERTE ESIGENZE. Nel caso del telefonino queste ESIGENZE sono la utilità per i consumatori. Nel caso dell'occhio queste ESIGENZE sono la utilità per l'animale.
NON si tratta solo di "Caso"!
Visto che tutte le teorie che si prodigano a spiegare eventi accaduti con orizzonti temporali che vanno oltre la capacità osservativa dell uomo, non sono e non possono essere verificabili empiricamente.
Ci dovremmo accontentare di formulare dei modelli che però possono tranquillamente coesistere l uno con l altro dato che nessun modello dovrebbe essere considerato dogmaticamente superiore all altro.
Se introducessimo l'idea della tolleranza come modalità di confronto tra le varie idee crollerebbe la nostra società all istante, fondata come è sul pensiero unico e sul monopolio della conoscenza.
La realtà è che la scienza è un apparato del sistema ideologico a cui appartiene e non è una disciplina ( purtroppo) neutra.
Ad ogni modo tenete presente che come diceva quilcado (credo) , il confronto tra di voi è costruttivo per chi legge e scopre cose nuove su un argomento non approfondito.
Per cui se continuate in maniera civile ad affrontare l argomento, non possiamo che trarne giovamento.
Definire Nulla, non sono sicuro di aver compreso bene. Insomma il principio di conservazione dell'energia, qualcosa da conservare ci deve essere. :-). Quindo non comprendo il "costo energetico zero".
Mi pare che il "vuoto" non possa essere in alcun caso privo di energia. E non mi risulta che ci possa essere creazione fisica dal nulla inteso come privo di materia e/o energia.
Mia premessa: le teorie, generate dai noi essere umani, attraverso sovrastrutture (la matematica etc...) dovrebbero servire a spiegarci l'osservabile (il fisicamente osservabile), attraverso qualsiasi mezzo e tenendo sempre presente il problema dell'interferenza che l'osservatore genera nell'osservato. Direi anche che non è che la "natura usa Fibonacci", siamo noi che abbiamo rilevato un'ordine in qualcosa che può far tranquillamente a meno di Fibonacci :-), e che esisterebbe a prescindere.
L'umanità si sforza da sempre in un'operazione di reverse engeneering dell'Universo/Natura attraverso sovrastrutture da noi stessi create e che certo non possono e non dovrebbero vantare nessun primato rispetto a quanto osservano e cercano di comprendere. Come dire, siamo sempre indietro.
D'altra parte il fatto che da questi elementi primordiali solo la nostra specie, l'unica apparentemente ad arrovellarsi su queste questioni, sia stata lasciata sola a dibattere un pò dispiace.
Non avrei disdegnato un confronto sul tema con un elefante o un'aquila.
Battute a parte, tornando all'evoluzionismo, anche io credo, senza andare troppo in giro, che il principio di irriducibilità della complessità sia un pò la spina nel fianco per la teoria.
Un "orologio" o è nato orologio con tutte le sue parti generate contestualmente oppure è altamente improbabile che lo "stupido" processo evolutivo ne abbia lasciato pezzi allegramente in giro, privi singolarmente di una funzione specifica, fino a quando non fosse finalmente diventato un perfetto orologio con l'ultimo passaggio evolutivo.
L'esempio dell'occhio secondo me è fuorviante. La funzione dell'occhio primitivo è sempre stata di base la stessa dall'inizio e poi è migliorata, si è evoluta, grazie alla casualità. Ma sempre occhio era. Diverso il caso di meccanismi le cui parti non hanno inizialmente alcuna funzione specifica prese singolarmente e dunque non essendo utili sarebbero stati cassati dal meccanismo evolutivo stesso (vedi il sistema propulsivo del batterio ad es.). L'unica chance è avere il caso che ha prodotto una combinazione di complessità irriducibile al primo colpo. E in un Universo senza tempo ci può anche stare.
Da queste considerazioni a passare al Dio creatore delle religioni ce ne passa. Per cui confinare la discussione tra evoluzionisti (Dio scienza) e creazionisti (Dio delle religioni) mi sembra al giorno d'oggi un tantino anacronistico.
C'e' sempre Biglino di mezzo E quindi noi essere un passaggio intermedio di un progetto di cui non abbiamo ancora il quadro generale.
E poi c'e':
@Pyter
Ecco, questo da un punto di vista logico è la spiegazione più coerente e mi trova al momento completamente concorde.
In colpo solo risolviamo il problema della creazione (che data la premessa è stata completamente tolta dall'equazione) e dell'evoluzione.
L'energia ci deve essere per forza di cose, magari è anche stupida, che attraverso trasformazioni continue senza tempo conosce se stessa in un ciclo infinito evolutivo ma anche involutivo. Riguardo a quest'ultimo decisamente osservabile.
Si potrebbero tranquillamente attraversare, nella ciclicità senza tempo delle trasformazioni dell'Universo, fasi, senza forme di vita intelligenti dotate di facoltà spculative, perfettamente in equilibrio cosmico.
PS: non ho letto tutti gli interventi, magari sono già state già date delle risposte nel merito.
Nessuno sta considerando il fattore tempo.
Oserei dire, senza offesa, che viene bellamente ignorato.
Leggo, in sintesi, "Come è possibile che la vita intelligente come la conosciamo si sia evoluta dal caos?".
La mia risposta, in sintesi:
La Natura ha avuto miliardi di anni di tempo per fare tentativi.
Rendetevi conto che miliardi di anni sono un tempo inconcepibile per noi esseri umani.
"Che fine hanno fatto tutti i tentativi falliti? Dove sono i fossili?"
I fossili sono il frutto di circostanze rare. Generalmente le carcasse degli animali vengono distrutte dalle intemperie, dal normale degrado del corpo, e dagli animali che se ne nutrono.
Diversamente cammineremo su un tappeto di scheletri.
Non ho letto però altre spiegazioni plausibili.
@FefoChip
Ti chiedo scusa, ma il mio analfabetismo funzionale mi impedisce di capire i tuoi link. Perdonami.
Per quanto riguarda l'uomo invece, è un discorso a parte.
L'uomo è un essere "alieno" sulla Terra, nel senso di estraneo.
A differenza di tutti gli altri esseri viventi (piante comprese) è l'unico che, dalla sua comparsa, ha dovuto adattare l'ambiente a se stesso, anziche adattarsi.
Di fatto è l'unico essere che va contro la teoria Darwiniana.
L'uomo è presente sulla Terra da pochissimo, a confronto della presenza della vita (non metto la cifra perchè non la ricordo), e in questo "breve" lasso temporale, ma specialmente nelle ultime migliaia di anni ha avuto una accelerazione evolutiva esagerata.
Si potrebbe dire che è stato grazie al suo cervello, ma non è così.
Lo scimpanzè, il primate più vicino all'uomo, è indietro evolutivamente di milioni di anni.
Nel caso dell'uomo è fortemente probabile una "influenza" esterna.
E questo fa sballare la teoria evolutiva Darwiniana.
Escludendo l'uomo, il Darwinismo diventa una teoria plausibile.
"Machu:
Citazione:
Ma non hai neanche una infarinatura su Darwin? Perchè stai qui a sparare su tutto nella totale ignoranza? Non dico che devi essere d'accordo, ma almeno conoscere qualche idea di Darwin.
Le fesserie di Darwin le conosciamo tutti per averle studiate a scuola; io poi insegno storia, quindi mi tocca spiegarle a mia volta (con i dovuti interventi dubitativi). Quindi meno arroganza sacerdotale, per favore."
Avere studiato Darwin a scuola può fare sembrare "fesserie" le sue scoperte se l'insegnante di storia affoga nell'ignoranza che tu ha dimostrato, mi immagino: "Ragazzi, attenzione! C'era sto tizio puzzolente con la barba che ha fatto un giro in barca e ha visto uccelli strani ed ha sognato di mettersi al posto di Dio inventandosi fesserie che discendiamo tutti dalle scimmie, o, peggio, dai vermi!".
Insegnare la storia di Darwin non significa conoscere una delle più grandi scoperte della storia. Insegnare Maxwell non significa capire l'elettrmagnetismo. Einstein la relatività. Schroedinger la Quantistica. L'arroganza sacerdotale è tutta tua.
"Nel tuo post hai fatto una cronistoria di fatti a cui nessuno ha mai assistito, ma che Darwin ricostruisce nel modo che hai citato per avallare la sua teoria. La conosci la differenza tra un fatto osservabile e un'ipotesi?"
Minchia quanta arroganza e stupidità. Ma hai letto il post? Darwin non si è inventato niente. Ha preso qualcosa dalla geologia, ha osservato i fatti sul campo, ed ha dedotto logicamente.
"Citazione:
Che svicolata! "progettazione dettagliata" significa ESATTAMENTE "intelligent design"
Non è una svicolata, è quel che ho detto fin dall'inizio. Diffido dell'intelligent design per ciò che può diventare, non per ciò che è."
Se questa non è una svicolata...
Senti, per questo post basta e avanza. Non è detto che possa continuare a rintuzzarti di fronte a tanta stupidità. Qualcun altro lo faccia, per favore
"Tutti gli animali domestici vengono stimolati dall'uomo a sviluppare il linguaggio eppure nessuno parla."
"Gli stimoli esterni non fanno evolvere niente"
È stato detto da diversi untenti che i tempi dell'evoluzione sono lunghi. Gli animali domestici ce li abbiamo da soli 10.000 anni.
Come ho già spiegato, le mutazioni non sono avvenute dall'oggi al domani.
E non è improbabile che (cit.) "lo "stupido" processo evolutivo ne abbia lasciato pezzi allegramente in giro, privi singolarmente di una funzione specifica".
Se teniamo bene a mente che dal niente all'orologio sono passati miliardi di anni di tentativi, la cosa non può essere improbabile.
Avendo tempo a disposizione se lanci sei dadi, prima o poi ottieni una sequenza di valori da 1 a 6.
E' il calcolo delle probabilità che te lo conferma.
Così è per l'orologio e gli esseri viventi, che hanno avuto miliardi di anni per fare tentativi.
Ma non solo.
Hanno pure avuto il tempo di adattarsi alle varie condizioni ambientali scartando le combinazioni non idonee.
Certo, ha preso qualcosa dalla geologia, qualcosa dalla sua fantasia e ha confezionato la sua teoria. Che è una teoria, appunto. Il non saper distinguere la teoria dall'osservazione diretta è tipico non di Darwin, ma dei suoi attuali sacerdoti. Come te, appunto.
Se tu che straparli a vanvera di Ockham e di Darwin, senza sapere assolutamente nulla di nessuno dei due. Di loro hai imparato solo ciò che fa comodo alla tua religione. Se fossero vivi, tanto Ockham quanto lo stesso Darwin (che era uno scienziato vero, a differenza dei suoi seguaci) ti riempirebbero di bastonate.
#271 BELLINI
Ciononostante non è del tutto vero.
Sono stati fatti degli esperimenti con degli scimpanzè, ai quali è stato insegnato il linguaggio dei segni dei sordomuti, e questi hanno iniziato a comunicare di loro spontanea volontà.
Chiaro che si tratta di cose semplici.
Non si sono messi a scrivere la Divina Commedia a macchina.
Ma avendo tempo...
Grazie per il supporto sui tempi dell'evoluzione che tutti sembrano ignorare.
"Per l'11/9, gli allunaggi, scie chimiche, la teoria alternativa può conoscerla solo chi ha ordito il complotto, ma in questo caso siamo nel campo delle ipotesi da entrambe le parti, dove una è più seguita dell'altra."
Punto importantissimo! Aggiungerei, per precisare, che a differenza di altri complotti dove i dati che abbiamo sono fissi, nel caso dell'evoluzione si continuano ad accumulare prove a favore. I dati di base non sono sotto il controllo di una cerchia ristretta. Chiunque può andare a cercare fossili, per esempio. Sono ovunque. Da ragazzo ho trovato un ammonite sotto il condominio. Eccitatissimo, pensavo di venderlo al museo. Poi ho scoperto che li buttano perchè ce ne sono letteralmente milioni.
"Finora ho letto solo di come la teoria di Darwin sia assurda e dei suoi errori, ma non mi sembra di avere letto di eventuali teorie alternative che la possano confutare.
Se devo fare il debunker (strenuo difensore della VU, che non sono) allora prendo a prestito un loro trito e ritrito mantra:
"Qual'è la vostra teoria alternativa?", ovviamente plausibile."
Grazieee!
#274 BELLINI
Ancora una volta, gli stessi "balzi" sono comunque di migliaia di anni rispetto ai "non-balzi" di milioni di anni. Quindi devono essere per forza molto rari i ritrovamenti intermedi fra A e B.
E poi se consideri tutta la filiera da A a B fino a C, allora l'intermedio c'è! Ed è B! Capito?
E se consideri la filiera fra A e Z ci sono tantissimi fossili intermedi, che sono: B, C, D, ecc!
E poi la continuità comunque viene confermata da diversi altre considerazioni.
Ne consegue che, secondo l'assunto combinato della teoria darwiniana + assioma di Machu, tra qualche secolo i gatti parleranno.
Anche qui sarebbe interessante sapere che cosa direbbe Darwin di questa conclusione.
A proposito, il merlo indiano parla. Da quanto tempo ce l'abbiamo in casa?
Figuriamoci riparare computer, allora...
"Da quanto ho capito, gran parte della scienza vorrebbe negare una cosa ovvia. Ossia che l'evoluzione sia intelligente. Sostiene altresì che sia frutto del caso.
In altre parole pone un dualismo tra gli esseri viventi e l'evoluzione. I viventi e l'evoluzione sarebbero due cose separate."
Ma non è l'esatto contrario? Per la scienza l'evoluzione e la vita sono la stessa cosa. Per la religione sono diverse, la vita l'ha creata dio. Forse volevi dire qualcos'al
tro?
Per quanto riguarda l'aumento dell'informazione non è così complicata come la fai tu. Ho già spiegato che è molto semplice. Durante il copia e incolla di varie stringhe di DNA può capitare casualmente e raramente che alcuni pezzi si incollino male, si rompano, o che si raddoppi la stringa. Quindi aumenta il contenuto di informazioni. Tutto qui. Così è nato il grano moderno 10.000 anni fa, e così sono comparse nuove specie.
La teoria dell'evoluzione non parla di Caso, ma parla dell'abbinamento Caso+Selezione.
Già detto molte volte
L'idea della casualità dei salti evolutivi è stata demolita scientificamente da Fred Hoyle nel libro L'universo intelligente uscito mi pare nei primi anni ottanta.
Il fatto che ci sia gente che ci gira ancora sopra come un avvoltoio per far finta che la carogna sia ancora viva dà l'idea di come non si voglia assolutamente affrontare l'argomento, alimentando sempre la solita forca logica tra creazionismo ed evoluzionismo, tra scienziati e preti (e non si sa dove finisca uno e inizi l'altro).
"Citazione:
Veramente mi stupisce questo tuo atteggiamento in un topic di nome "Il dogma di Darwin".
Perché il concetto principale che in tanti hanno sottolineato, non è relativo ai contenuti delle varie teorie ma al motivo per cui una debba essere considerata verità assoluta e le altre invece debbano essere ritenute teorie fantasiose e risibili."
Ma il "motivo per cui una debba essere considerata verità assoluta e le altre invece debbano essere ritenute teorie fantasiose e risibili" DEVE PER FORZA ESSERE FONDATO SUI "contenuti delle varie teorie", no???
Lo stupore aumenta!
Io uso il Rasoio di Occam come si conviene nella scienza moderna. Non sono rilevanti, nè conosco, le accezioni particolari e contesto in cui è nata l'idea nel 1300. Non importa se Occam si rivolta nella tomba.
E' quel che sto dicendo.
Non sai assolutamente nulla di Ockham (e neanche di Darwin, vedo), ma ne parli lo stesso. Anche a vanvera, purché convenga alla "scienza moderna".
E accetti la sua teoria che l'evoluzione è guidata da un'intelligenza collocata in un futuro infinito? L'ipotesi che dal futuro arrivino gli input sequenziali per l'evoluzione, step by step, ti sembra veramente più logica e credibile?
Ammetto che A come Andromeda è un romanzo affascinante... ma io mi fermo lì.
Tra qualche secolo no.
Tra qualche migliaio di anni, dubito.
Tra 10000 può essere probabile.
#303 Pyter 2019-12-21 14:46
La casualità infatti, non c'entra nulla.
Sono le specie che si adattano all'ambiente che sopravvivono e si riproducono.
Quelle che non sono adatte soccombono.
Si chiama Selezione Naturale.
"Probabile" in base a quali criteri?
Il cane vive con l'uomo da almeno 10.000 anni (alcuni parlano addirittura di 135.000 anni) e ancora non mostra di aver voglia d'imparare a parlare.
Pappagalli e merli indiani, che hanno vissuto con l'uomo assai meno, qualche parola la sanno dire.
Basterebbe già questo a dimostrare che l'influenza esterna, l'adattamento, la selezione, la necessità, ecc. ecc. non c'entrano nulla e che le specie compaiono già "configurate" in un certo modo.
Anche la "selezione naturale" è un ircocervo, un'araba fenice che tutti dicono esista, ma che nessuno ha mai visto.
La selezione funziona (e comunque assai limitatamente) quando non è naturale, ma diretta da una ben precisa intelligenza esterna, finalizzata ad un dato scopo.
Ad esempio, l'attuale maiale domestico è stato selezionato dall'uomo a partire da specie selvatiche. Ma per farlo si è dovuto ricorrere per secoli a interventi diretti, quali macellazione, castrazione, impedimento alla riproduzione dei capi non rispondenti a certe caratteristiche. E anche così le difformità tra l'animale selezionato e quello "originario" non sono strutturali, ma minime e limitate ad aspetti superficiali o secondari. Pensare che la selezione possa trasformare una specie in un'altra affatto diversa, senza alcun intervento esterno, è cosa indimostrata, indimostrabile e, se posso aggiungerlo, altamente improbabile.
Se stai dicendo che ad UN tentativo tra i miliardi si è creato l'orologio alzo le mani. Se stai dicendo che l'orologio si è preservato nelle sue componenti NON ESSENZIALI singolarmente prima di diventare orologio allora non mi sono spiegato bene. E' lo stesso meccanismo di selezione che avrebbe eliminato componenti non utili alla prosecuzione della specie in quanto NON UTILI. In questo caso puoi anche avere triliardi di anni. Cioè l'orologio non avrebbe mai visto la luce visto che nel tempo le sue componenti non erano essenziali in quanto prive di funzione.
Non si sta parlando di un organo che si è evoluto da primitivo ad evoluto si sta parlando "dell'inutile", non di una pinna che si è trasformata in zampa, ma di componenti che singolarmente non avrebbero alcuna funzione rispetto ad un qualcosa di perfettamente funzionante che al mancare anche solo di un elemento renderebbe il tutto superfluo. Tale principio collide con il processo evolutivo che seleziona in base all'utilità per la prosecuzione della specie.
Appunto il concetto di irriducibilità della complessità di cui si parlava.
Davide71 ha pressoché perfettamente ragione (a parte il soggetto … nei fatti, però, neppure effettivamente lo sbagliò, poiché oggi noi si vive in un ‘frame’ di teoria scientifica marchiata a fuoco dal paradigma/mentalità neopositivista)
il paradigma neopositivista nega (per partito preso: in linea di principio) non solamente la vita, bensì anche tutti gli attributi della vita. Per il paradigma neopositivista, gli elementi di realtà sono esclusivamente quelli materiali
tavole di La Scienz-aH:
secondo comandamento: niente di valido può esistere, all’esterno di La Scienz-Ah;
primo comandamento: mai avrai altro Dio; all’infuori di Me c’è solamente il Nulla (le fakenews)
pertanto, dopo avertelo del tutto esplicitato, ora sono estremamente curioso:
voglio vedere come te la cavarai, nel tentativo di negare ulteriormente la validità delle ragioni espresse da Davide 71; tu, che, a quanto pare, aderisci pienamente (se più o meno consapevolmente, non posso dirlo) al paradigma neopositivista
fossero però tutte lì le conseguenze (gli effetti), di una tale devastante malattia mentale; anche l’indagine del mondo esclusivamente materiale ne patì:
dacché la comunità scientifica cadde sotto il controllo di una talmente dogmatica ed insana mentalità, smise di essere produttiva
nessuna nuova teoria predittiva venne mai più prodotta; potendo solamente venire sviluppate ulteriormente (ma molto malamente) soltanto le teorie già in corso d’opera
(vedi Sophus Lie → Hermann Weyl → autori della QED ( Sin-Itiro Tomonaga, Julian Schwinger, Richard Feynman e Freeman Dyson))
il neopositivismo è, per sua natura, una delle forme di pensiero più dogmatiche e più totalitarie; tra quelle finora capitateci: totalizzante; si considera l’unica via ammissibile e possibile e percorribile (nessuna nozione valida è altrimenti possibile); ed oltretutto: banalizzando ogni esperienza possibile, e vietando, e spernacchiando, e irridendo … il bengodi dei leccaculo … [la fine della Storia] …
Lo so anche io che il neoDarwinismo è Caso + Selezione però la selezione può solo selezionare le mutazioni che si verificano per caso.
Anche io se mi trovassi davanti Belen e Gina Lollobrigida sceglierei Belen ma il caso non mi ha mai proposto questa selezione.
Considerando l'elevata considerazione che avete del caso, voi sareste anche capaci di suggerirmi di aspettare che una dopo l'altra tutte le donne mi suoneranno al citofono e un giorno suonerà anche Belen.
Ciao machu.
Conoscere a fondo da dove proviene una teoria non è irrilevante. Il solo fatto che Ockham fosse un religioso dovrebbe far sorgere qualche domanda.
Qualche post fá hai scritto che per il rasoio di Ockham l'ipotesi di un creatore è troppo complicata, quindi scartabile.
Ockham: a parità di condizioni la soluzione più semplice tende ad essere quella più giusta, dico bene?
È più semplice l'idea dell'esistenza di un creatore di materia ORGANIZZATA, o l'idea che la materia si è creata ed organizzata da sé?
È più semplice sostenere che le leggi che governano la materia siano state PENSATE da qualcuno per un motivo/scopo/finalità, o che tali leggi sono venute in essere da sé e senza una finalità? Quale finalità o scopo può avere in sé la materia per come la conosciamo?
Nel porti queste domande tieni conto di ciò che ti/ci viene dall'esperienza quotidiana e dal suo svolgersi.
Però pensaci profondamente, non dare una risposta frettolosa.
Ti ringrazio.
Col cazzo che i telefonini si sono evoluti grazie alla selezione artificiale
I telefonini si sono evoluti perché i progettisti (non a caso) usando l'intelligenza hanno sviluppato i vari componenti.
Senza l'intelligenza puoi avere la selezione che vuoi, ma non migliora niente
Comunque voglio tranquillizzarti: la selezione naturale fa cagare.
La selezione artificiale ha portato Trump alla Casa Bianca, pensi che lui sia il più adatto in quella carica?
La selezione naturale riesce a fare anche di peggio. Non è vero che si riproducono i migliori o i più adatti, ma i più fortunati.
Il mondo è ingiusto e non è meritocratico, ma la morale della favola di Darwin è che il mondo è meritocratico e che il caso fa andare tutto sempre verso il meglio
Esattamente l'opposto della realtà.
Solo l'intelligenza può sconfiggere l'entropia e la nostra intelligenza non è sufficiente a sconfiggere l'entropia che agisce su di noi
Se citi Biglino devi citarlo tutto. Non è contro l'evoluzionismo, ma è contro Creazionismo e Intelligent Design.
Lui sostiene che sostanzialmente tutte le religioni del pianeta sono state inventate a tavolino falsificando testi antichi che non parlavano minimamente di religione e divinità, bibbia e testi indiani inclusi, il tutto per fini di potere, per dominare meglio le masse. (e su questo concordo). Per cui nessuna divinità creatrice.
Ai salti inspiegabili che lui ritrova nell'evoluzione di alcune piante e nell'uomo (per tutto il resto la teoria evoluzionistica funziona), risponde con una ipotesi, assolutamente non creazionistica: cioè secondo lui, ma anche secondo Buffa ed altri studiosi, potrebbero esserci stati interventi esterni a livello di manipolazione genetica. Potrebbero essere alieni arrivati a ondate sulla terra (come descritto da molti testi antichi) oppure una minuta comunità umana terrestre altamente evoluta sopravvissuta ad una delle varie catastrofi che hanno più volte scosso la Terra. Questo in estrema sintesi.
Non possiamo usare il dibattito scientifico interno all'evoluzionismo per sostenere il creazionismo o l'intelligent design. L'ipotesi aliena può essere condivisa o no, ma è estremamente corporea, fisica, naturalista: sarebbero esseri viventi che fanno ingegneria genetica, nulla di metafisico o trascendente.
In questo momento mi sfugge il termine della nozione per cui certi fenomeni vanno a ritroso nel tempo. Era di uno scienziato di fine '800/inizio '900.
Una volta l'ho pure sperimentata la sensazione.
Poi ci sono le esperienze sciamaniche (in senso lato) che confermano come il tempo lineare che sperimentiamo, sia una delle tante modalità che il tempo può assumere.
Il punto qual'è? L'argomento è talmente demenziale, che basta un ragionamento banalmente logico, di derivazione Hegeliana, per smontarlo.
La polemica si basa su due proposizioni assai discutibili se non addirittura demenziali, quando ce n'è una terza molto più equilibrata.
1)2)3)La 1) è discutibile perché nulla presuppone una premeditazione, quindi un architetto dell'universo. I fenomeni artistici lo possono dimostrare a chiunque.
Semanticamente è un tropo, una metafora.
Logicamente una tautologia.
La 2) è demenziale.
La 3) è quella più ragionevole.
EDIT
All'inizio mi riferivo alla sintropia e a Luigi Fantappiè
it.wikipedia.org/wiki/Neghentropia
Sì ma se l'evoluzione non c'è mai stata, la creazione è stato un disegno intelligente
Scusami, non ti ho capito.
Da quello che scrivi sembra di capire che stai ponendo un ennesimo dualismo.
Inoltre poni un presupposto che non hai dimostrato: "la creazione è stata". Chi ti dice che la creazione non è ancora in atto?
E dove avrei magnificato il creazionismo (delle religioni poi) ? Ho invece cercato di dire, con scarso risultato, che andrebbe superato il dualismo anacronistico tra creazionismo e evoluzionismo così come comunemente intesi e che qualcuno ha sintetizzato con scienza contro fede religiosa, osservando acutamente che a volte è difficile capire dove finisca l'una e incominci l'altra...
L'ipotesi di Biglino è interessante e mi trova anche d'accordo. Anche riguardo all'origine dell'uomo da un processo di domesticazione.
Naturalmente confinata al nostro pianeta. Dove hai letto che io appoggerei il creazionismo trascendente?
Dal punto di vista evoluzionistico devi solo avere TANTA pazienza.
Intanto "probabile" non è sinonimo di "possibile ".
Mai detto che il gatto possa parlare tra 10000 anni o un milione.
Come ho già detto e ripetuto l'evoluzione ha bisogno di TEMPO ma non 5 minuti o un anno.
Milioni di anni.
135000 anni sono niente per l'evoluzione che, ho dimenticato di dire, non procede a balzi ma è un fenomeno costante.
Pappagalli e merli indiani non parlano.
Emettono dei suoni, ma sono sufficientemente intelligenti per fare somigliare quei suoni a parole.
Se non ne sei convinto, fai una domanda anche semplice a un pappagallo e guarda SE ti risponde.
Quanto alle specie che compaiono già configurate, cosa vuol dire?
Puff! Ecco la giraffa.
Puff! Ecco il cavallo.
Hai mai sentito parlare di quando ci sono troppi cuccioli per i capezzoli della madre, e solo i più forti riescono ad allattarsi a scapito dei più deboli?
Nessuno ha mai affermato che la selezione naturale possa trasformare una pecora in un cavallo, ma una giraffa dal collo corto in una dal collo lungo.
La specie è la stessa.
#310 etrnlchild
Intanto parlare di selezione naturale per un orologio è un un'assurdo, ma usiamolo a titolo simbolico.
Quello che ho sempre detto è che inizialmente c'erano miliardi di ingranaggi sciolti di tutti i tipi.
In seguito alcuni ingranaggi si sono uniti in piccoli meccanismi semplici
Gli ingranaggi che non hanno potuto unirsi non sono sopravvissuti.
I meccanismi semplici si sono uniti in meccanismi più complessi, e questi hanno avuto la possibilità di sopravvivere più a lungo di quelli semplici.
Proseguendo in questo modo, dopo qualche miliardo di anni si è arrivati all'orologio.
Non esiste l'orologio che funziona e quello che non funziona.
E nemmeno l'orologio che ha parti inutili.
Fino all'orologio completo tutti i passaggi, dell'ingranaggio singolo a quelli complessi, TUTTI erano perfettamente funzionanti.
Certo, ma il punto è che cani e gatti, che condividono l'ambiente umano da molto più tempo di merli e pappagalli, non hanno mai sviluppato neppure questa banale capacità d'imitazione. Evidentemente essa non ha nulla a che fare con l'ambiente esterno, l'adattamento, la selezione ecc. ecc., ma è una capacità innata.
Allora dovresti fare un colpo di telefono a Darwin, il quale sosteneva la teoria della "discendenza comune" (tutte le forme di vita esistenti discendono da un unico essere primordiale), nonché a tutto quel folto gruppo di biologi buontemponi che hanno peggiorato ulteriormente la situazione con la teoria del LUCA (Last Universal Common Ancestor).
Beh, qualcuno che risponde pare ci sia...
en.wikipedia.org/wiki/Alex_(parrot)
E' lo stesso discorso delle farfalle di Kettlewell: anche ammettendo che queste mutazioni siano prodotte da adattamenti all'ambiente, esse riguardano aspetti genetici secondari (il colore delle ali, del pelo, ecc.), non certo modifiche anatomiche strutturali o transizioni da specie a specie.
Dall'intervista emergono altre conferme di quanto sia dogmatica la scienza al giorno d'oggi, in biologia come in quasi tutti gli altri campi.
Mentre altri settori scientifici hanno un evidente impatto commerciale, a volte militare, quindi inevitabilmente vengono sfruttati e blindati in dogmi onde evitare che sfuggano al controllo, la teoria darvinista in prima analisi potrebbe sembrare neutra, in realtà finisce per essere usata a giustificazione subliminale del neoliberismo.
Nell'intervista, forse si confondono però due aspetti, quello della creazione della vita e quello della sua evoluzione.
Mentre sulla creazione la teoria è assolutamente insoddisfacente, sull'evoluzione è per lo meno una fondata ipotesi.
Quanti esempi si possono trovare in natura di specie molto simili che si sono differenziate a causa di diverse condizioni ambientali.
Solo restando alle specie più vicine all'essere umano ci sono gli scimpanzé e i bonobo che si sono separati come specie solo perché sono due gruppi che vivono sulle due sponde del fiume Congo che non è attraversabile, gli ambienti sono simili ma la sola separazione ha creato nel tempo una deriva in due specie diverse.
Altro aspetto che spesso si omette è che una specie ha senso come collettività, i tratti vincenti sono tali non individualmente ma quando arrivano ad essere condivisi dalla comunità.
L'evoluzione della vita dal nulla è quella più problematica, è qui che la scienza dovrebbe essere il più aperta possibile a nuove idee.
Ricorderei come l'acqua sia l'elemento chiave per tutti gli esseri viventi, soltanto alcune specie sono in grado di entrare in una sorta di temporaneo letargo in caso di scarsità, ma in generale senz'acqua non c'è vita.
Fino a qualche decina d'anni fa l'acqua è stata considerata semplicemente come un fluido che ospita le molecole organiche, le ricerche di fisica teorica di Preparata e Del Giudice sui domini di coerenza aprono nuovi scenari, spiegando ad esempio l'efficacia dell'omeopatia nonostante le infinite diluizioni. Nella sostanza l'acqua mantiene la struttura delle molecole organiche diluite, anche dopo la sparizione delle stesse. Montaigner ha fatto esperimenti registrando l'impronta del dna e riproducendolo a distanza riapplicando un campo elettromagnetico.
L'interazione tra le altre molecole organiche e l'acqua, intesa come liquido organico essa stessa, è quindi un campo interessantissimo per indagare l'origine della vita.
Charliemike:
Citazione:
Questo sta a dimostrare che l'ambiente può condizionare i comportamenti.
Grazie Totalrec
Totalrec
Infatti io ho parlato di trasformazione da pecora a cavallo, non da essere primordiale in qualcos'altro.
Concordo con Darwin che un possibile essere primordiale di MILIARDI DI ANNI FA possa avere avuto due o più evoluzioni diverse a seconda dell'adattamento a ambienti diversi e quindi diventare due specie diverse.
Di certo la pecora e il cavallo non sono stati generati dal nulla miliardi di anni fa così come li conosciamo oggi.
A questo punto però, anche se mi ripugna, sono costretto a fare il debunker della situazione:
Sapete esporre voi una teoria alternativa a quella evolutiva di Darwin che sia ovviamente plausibile?
Perché se non lo sapete fare quella darwiniana rimane l'unica possibile.
le galline sono le eredi dei dinosauri.
Uno dei dinosauri più noti, pieni di piume, era il velociraptor.
Il velociraptor aveva folte piume sulle zampe anteriori, che culminavano con gli artigli, si dice che questi arti anteriori piumati servissero per stabilizzarne la corsa durante l'inseguimento delle prede. Evidentemente, con il perfezionamento della stabilizzazione, il velociraptor si è potuto anche giovare di qualche salto più lungo di quanto gli sarebbe stato consentito senza questo pezzetto di ala rudimentale. E da qui si è evoluta in ala vera e propria. I dinosauri poi son diventati uccelli e da qui galline. Che però stanno facendo il percorso inverso, cioè stanno di nuovo perdendo le ali perché non gli servono più per volare.
Questo è il dogma scientifico darwiniano che spiega abbastanza bene l'evoluzione tramite l'adattamento.
Ora però voglio evidenziare cosa, a mio stesso avviso, non torna nel ragionamento darwiniano:
Esistevano già dei rettili volanti ai tempi del velociraptor, erano gli pterosauri. Se vogliamo applicare il concetto darwiniano fino in fondo (che servirebbe a precisare che i dinosauri si sono evoluti per diventare uccelli) come mai la corsa non è stata vinta dagli pterosauri? Gli pterosauri già volavano, non avevano bisogno di sviluppare nulla, erano già in netto vantaggio sui rettili terrestri che, goffamente, si stabilizzavano durante gli inseguimenti con artigli/ali rudimentali.
Dove sono le prove intermedie che gli pterosauri non se la passavano meglio dei rettili terrestri e perché?
E ora parliamo anche un po' delle galline: è vero che stiamo vedendo, in tempo reale, l'atrofizzarsi delle loro ali, o è solo una congettura? In fondo le galline dei piccoli balzi li fanno, le ali potrebbero anche esser loro utili, seppur in misura minore...
Un altro esempio che volevo fare è quello dei cetacei, che possiedono gli sfiatatoi (narici) sopra alla testa. Si dice che il loro antenato era un felino che era abituato a cacciare vicino ai corsi d'acqua, dotato di narici poste in cima al muso, come tutti i mammiferi terrestri.
Spostare le narici così indietro non può essere un fatto improvviso, specialmente se si seguono le teorie darwiniane.
Devono per forza esserci stati dei passi intermedi, documentati e documentabili. Ma io non ne ho mai visti.
Questo caso è il classico caso in cui occorrerebbe dare risposta alla domanda: - Dove sono tutti i tentativi sbagliati che la natura ha fatto prima di giungere agli sfiatatoi sopra al cranio?
Prendo ancora l'ultimo esempio limite, quello del tumore.
I tumori (che sono chiamati anche neoplasie -> neo = nuovo) sono una reazione a determinati stimoli di insulto ripetuto dei tessuti viventi. Secondo la teoria darwiniana dovrebbero essere una sorta di tentativi della natura di rispondere a determinate condizioni ambientali. Eppure i tumori sono pericolosissimi, sono mortali, distruggono l'organismo nel quale si sviluppano, non portano benefici. Se Darwin avesse ragione un tumore dovrebbe avere risvolti positivi anziché costituire un fattore di criticità elevatissimo per la sopravvivenza.
Cosa ne pensate voi di queste considerazioni?
Il buon Alex, a quanto si legge, era stato sottoposto ad un corso di addestramento e istruzione.
E' stato "formato" da una volontà progettuale esterna, non condizionato dall'ambiente.
Sono proprio queste le differenze che sono alla base della sopravvivenza della specie.
Non sono un un'aspetto secondario.
Ma soprattutto, modifica oggi, modifica domani dopo un milione di anni l'animale risultante non sarà certo uguale a quello di partenza.
E per l'ennesima volta, una volta che la tua totale ignoranza e malafede viene esposta, abbandoni immediatamente gli argomenti in cui sei stato esposto, e provi a svincolare con qualche citazione filosofica a caso. Neanche i bambini.
Non puoi iniziare un discorso cercando di dare lezioncine a gente che ne sa in biologia, per poi cercare di difenderti dicendo "non sono un biologo, ma solo un tecnico informatico". Allora forse non dovresti entrare in discussioni in cui sei ingorante con tanta supponenza, non trovi?
Sei assolutamente disonesto e impreparato sugli argomenti trattati in questo thread, qesto è stato appurato decine di volte ormai. E ogni volta che un utente ti mette in un angolo e svela le tue montature e cafonate, o eviti proprio di rispondere, o la butti sul filosofico.
Poi non ti lamentare se nessuno qui dentro ti rispetta.
Chissà con quale citazione mi risponderai a sto giro.
Ma non hai neanche una infarinatura sulla biologia? Perchè stai qui a sparare su tutto nella totale ignoranza? Non dico che devi essere d'accordo, ma almeno conoscere qualche idea di biologia. Sennò che ci fai su questo forum?
Non funziona a breve termine.
Pertanto pappagalli e merli indiani possono solo imitare ciò che ascoltano senza comprenderlo.
Alex invece ha avuto una "istruzione" esterna che ha accelerato questo processo, come probabilmente è successo per l'uomo, l'unico animale che ha avuto una evoluzione rapidissima.
E' proprio questo il modo di pensare che rende la scienza moderna sempre più inattendibile.
Il fatto che un fenomeno non abbia ancora una spiegazione, non ci autorizza ad appiccicare l'etichetta di "spiegazione" alla prima scemenza conclamata che ci passa per la cervice. Dovrebbe invece essere un incentivo a fare tabula rasa delle presunte conoscenze acquisite e a osservare le cose da altre prospettive. Ma finché prevale il battibecco sterile tra le due concezioni (entrambe sbagliate) dell'origine delle specie viventi, anziché il desiderio di capire, nessuno avrà il coraggio di formulare teorie nuove.
Non ho capito.
Chi è che avrebbe "istruito" l'uomo dall'esterno?
la diversificazione correlata ad ambienti differenti è più facilmente spiegabile direttamente mediante l'epigenetica; di cui, peraltro, i darwinisti tentarono in vari modi di ostacolare lo sviluppo; infine ebbero a dover accoglierla, ma con assai poco entusiasmo
l'epigenetica è neutrale rispetto all'evoluzionismo
inoltre, in chiave evoluzionistica convaliderebbe maggiormente il lamarckismo
(per oltre un secolo i darwinisti si fecero vanto della ‘evidente’ superiorità di Darwin su Lamarck; quello del predecessore di Darwin, venendo da essi considerato un pensiero ingenuo, se non addirittura infantile)
PS: prego astenersi perditempo.
Ciao charliemike,
la domanda che poni è molto interessante, io non saprei rispondere.
Però mi domando: chi decide se una teoria è plausibile oppure no? Se è una questione di alzata di mano e se andiamo a ritroso nel tempo, vediamo che spesso chi andava contro corrente veniva preso per pazzo o blasfemo, nonostane avesse ragione.
Voglio poi dire una cosa, magari banale. Investiamo tempo a convincerci o trovare prove che confermino quelle che sono le nostre convinzioni. Ma alla fine è così importante? A me pare che tutto ciò porta a dividerci, a catalogarci l'un l'altro. Non ti pare?
Bon nuit.
dimostrarlo non si può; si può solamente argomentare pro o contro
personalmente, io mi considero un animale: sono dotato di anima; i cani con cui convivo, mostrano, con estrema evidenza, di possederne anch'essi una (usando il termine 'anima', mi limito a riferirmi a ciò a cui, storicamente, venne attribuita la causalità rispetto alle manifestazioni spirituali e mentali)
inoltre, le indagini svolte sul nostro cervello hanno acclarato il fatto che è da esso che dipendono le nostre umane e peculiari facoltà linguistiche: se i cani avessero cervelli dotati di aree linguistiche specializzate come quelle dei nostri cervelli umani, allora è almeno verosimile che anche i cani saprebbero comunicare tra loro; potendo perciò almeno cominciare a trasmettersi cultura, di generazione in generazione
sai che ci furono casi di individui umani che ebbero a dover 'crescere' tra animali non umani? sai che la differenza tra questi individui umani e gli animali con cui visssero, fin dalla prima infanzia, risultarono essere quasi trascurabili (se non addirittura irrilevabili)?
quoto in pieno TotalRec #336.
La teoria darwiniana, semplicemente, non è una teoria. Dire che la vita è nata per caso e si è evoluta per caso non è teoria, è semplicemente nulla. Peraltro non è neanche falsificabile.
Supponiamo di vedere una partita a scacchi online giocata dai migliori scacchisti al mondo (che però non vediamo) e un'altra partita giocata completamente tirando i dadi. Anche se chiunque si accorge che esiste un'enorme differenza nelle due partite non esiste nessun modo di dimostrare scientificamente che la prima partita non possa essere giocata tirando i dadi. E lo stesso vale per le successive 100 partite giocate dai migliori scacchisti al mondo!
Un'altra cosa, che voglio puntualizzare ma che penso sia già stata detta. J.J. Gould,sostenitore della teoria degli equilibri punteggiati, afferma che la selezione naturale favorisce la fissità delle specie, non l'evoluzione delle stesse.
#339
"L'uomo non è un animale, prego dimostrare che lo sia..."
L'uomo è un animale in quanto mammifero, e spero solo di non doverti dimostrare che la specie umana appartenga alla classe dei mammiferi.
L'uomo non è un animale in quanto ha un tipo d'intelligenza che nessun animale ha.
In sostanza l'uomo è o non è un animale a seconda della definizione di animale che hai in mente.
Ci sono domande a cui non si può semplicemente rispondere "sì" o "no", e questo la nostra mente fa fatica ad accettarlo, ma è importante rendersene conto.
Considera l'interessante aspetto per cui l'acqua può essere utilizzata per eseguire delle evocazioni spiritiche, o comunque per intrappolare delle energie intelligenti.
Pensa alla pizia di delfi seduta su un bacile pieno d'acqua, sostenuto da un tripode
o, venendo alla cultura pop, al rituale che Constantine fa per entrare in contatto con il mondo dei morti.
#338 gino sighicelli
“TUTTE LE ACQUISIZIONI O TUTTE LE PERDITE FORGIATE DALLA NATURA SUGLI INDIVIDUI, TRAMITE L'AMBIENTE NEL QUALE LA LORO RAZZA E' STATA A LUNGO COLLOCATA, [...] OGNUNA VIENE PRESERVATA CON LA RIPRODUZIONE NEI NUOVI INDIVIDUI CHE VENGONO A PRESENTARSI (...)”
(Jean-Baptiste Lamarck, 1809)
Questa citazione riassume la seconda legge della teoria lamarckiana dell'evoluzione, che ha cercato di spiegare il cambiamento evolutivo, tramite l'ereditarietà delle caratteristiche acquisite durante la vita di un individuo. Recenti scoperte sperimentali, come quelle trattate in questo articolo, così come l'interesse generale verso la trasmissione epigenetica della variazione fenotipica, hanno ripetutamente sollecitato gli autori a resuscitare parzialmente questa teoria, o almeno sollevare la questione della misura in cui questi aspetti lamarckiani contribuiscano all'adattamento in una maniera complementare alla teoria di Darwin e Wallace sull'evoluzione (o, più precisamente, la moderna sintesi di genetica ed evoluzione), (ad esempio, Smythies et al, 2014;. Szyf, 2014). Tuttavia, riteniamo che questo modo d'intendere l'epigenetica è di scarsa utilità per due motivi principali. In primo luogo, l'informazione non-genetica è in ultima istanza, codificata da informazioni genetiche, ovvero, esistono geni per i processi epigenetici, come i geni che codificano gli enzimi istone-modificanti, o gli enzimi DNA-modificanti. Questi geni cromosomici sono chiaramente alla base dei modelli comunemente accettati di ereditarietà mendeliana, e saranno soggetti alla selezione naturale o all'evoluzione neutrale (deriva genetica) proprio come qualsiasi altro gene. In secondo luogo, mentre la capacità di passare informazioni ambientali alla generazione successiva rappresenta un'altra fonte di variabilità su cui la selezione naturale può agire, è inverosimile che il risultato di un'ereditarietà epigenetica venga stabilizzato e fissato lungo l'evoluzione. Presi assieme, questi argomenti implicano che sarà piuttosto la possibilità di ereditare epigeneticamente l'informazione ambientale in sé, cioè i geni che codificano lo specifico macchinario epigenetico, che è positivamente selezionata per promuovere la flessibilità. Abbiamo perciò qui sostenuto, che i meccanismi epigenetici dovrebbero essere visti come la risposta evolutiva all'imprevedibilità intrinseca della natura, piuttosto che comporre un modello alternativo di evoluzione. Questa forma di meta-adattamento o adattabilità, alla quale Mattick si è riferito come quell'“evoluzione che ha imparato ad apprendere” (Mattick, 2009), può essere definita come la capacità di un sistema genetico di produrre e mantenere una variazione e una regolazione epigenetica potenzialmente adattative. Questa definizione deriva per analogia dal concetto di evolvibilità, definito come “la capacità del sistema genetico di produrre e mantenere varianti genetiche potenzialmente adattative” (Hansen, 2006; Pigliucci, 2008).
luogocomune.net/.../...
le possibilità esplicative sono talmente tante ...
quelle che al momento neppure siamo in grado d'immaginare, probabilmente lo sarebbero ancor più, ed in quantità probabilmente incommensurabile
non sarebbe quindi meglio mantenersi scettici? per invece impegnarci maggiormente nell'indagine di questioni che sono maggiormente alla nostra portata?
(alla nostra portata in relazione alle nostre attuali nozioni, ed all'attuale grado di sviluppo delle teorie umane)
se, invece di un thread nato per farci litigare sulla questione 'darwinismo versus creazionismo', ci fasse stato altrimenti proposto un thread in cui avere l'occasione di focalizzare la nostra attenzione e la nostra discussione sull'epigenetica, non sarebbe stato per noi tutti più proficuo?
(ma anche altri argomenti della biologia, il cui campo è molto più ristretto e molto più fattualmente rilevante, sarebbero stati molto più interessanti occasioni di discussione (ad esempio, il mistero del 'folding' delle proteine complesse))
ma sarebbero stati altrettanto coinvolgenti, argomenti in cui non vengano coinvolte opposte fazioni?
Penso che Charlie si riferisca all'abnorme aumento della capacita' cranica:
dopo aver trovato sempre fossili ominidi con ca 800cc al max, sono "comparsi" i sapiens sapiens, noi, che invece abbiamo un cervello di 1400cc
Non sono certo un biologo, ma penso anche io che solo un intervento "esterno" possa giustificare questa assoluta anomalia di sviluppo
Puo' essere che sia avvenuto per effetto di una qualche forza della natura di cui non sappiamo ancora nulla, ma la ritengo una ipotesi decisamente poco probabile
CharlieMike
Ma sei sicuro di questo? Perche'credo non esista nemmeno un esempio, o corti o lunghi
Giraffe a parte, resta sempre una domanda che vale in generale per tutte le specie e per tutte "transizioni": dove sono le migliaia di creature intermedie che si sarebbero sviluppate in centinaia di milioni di anni?
Personalmente trovo sia una voragine colossale questa mancanza nella teoria dello sviluppo darwiniano
Da ignorante ad ignorante in biologia, ti dico cio' che penso dell'origine della vita dal cosiddetto "brodo primordiale":
per me' e' impossibile che l'evoluzione giustifichi la presenza dell'equivalente biologico di un vero e proprio sofisticatissimo "programma" come e' il DNA
Forse nemmeno in un tempo infinito
La realta' e' che non sappiamo niente sull'origine della vita, sono solo ipotesi
Quella che pero' scarterei per prima e' proprio quella che per te e' invece sufficiente...
Buffo
Alla tua
Infatti (sono ironico): enzopennetta.it/.../...
inoltre, il link è riferito a teoria nuova e direttamente correlabile alla produzione scientifica di Preparata e Del Giudice
(è questo il bello dell’epigenetica: forse soprattutto dipende dalle risonanze elettromagnetiche; quelle di cui Del Giudice parlò mirabilmente; quelle che vengono descritte (purtroppo malamente (in modo 'pressoché incomprensibile'/'pressoché non interpretabile')) dalla QED)
se il processo di mutazioni è casuale perchè colpisce solo certe caratteristiche (per es lunghezza del collo nelle giraffe) e non altre (per es lunghezza delle gambe nelle giraffe)? Se fosse casuale anche una giraffa con le zampe più lunghe mangerebbe lo stesso le foglie in alto. Quindi dovrebbero esistere giraffe variegate se l'obiettivo finale è raggiungere gli alberi alti. Inoltre, se deriviamo da una specie unica, come è possibile avere mutazioni a livello di numero di cromosomi, per esempio, che non c'entrano nulla coi fattori esterni?
Infine, cosa fondamentale, un sistema biologico è composto da molteplici caratteristiche che devono tutte mutare contemporaneamente per funzionare diminuendo drasticamente il numero di probabilità della loro comparsa. Quello che voglio dire, tornando alla giraffa, è che per avere dal nulla una giraffa col collo più lungo devono mutare positivamente e casualmente anche molte altre caratteristiche nello stesso individuo "fortunato" (per es massa del cuore o il numero di vertebre!!) altrimenti la sola lunghezza del collo è da considerarsi una malattia/sindrome che riduce la sua probabilità di sopravvivenza.
Come viene spiegato benissimo da un titolatissimo biologo (Marco Ragusa) nel filmato che ho postato qui (#4) la scimmia di 1 milione di anni fa più o meno e’ come quella di adesso mentre l’ uomo ha avuto una accelerazione evoluzionistica IMPOSSIBILE da spiegare senza un intervento esterno. L’ homo sapiens e’ “nato” circa 200.000 mila anni fa e in solo 200.000 mila anni ha conquistato il mondo è lo spazio (e la luna per i creduloni) , inoltre ha il pensiero astratto, la capacita’ di pianificare a lungo termine e il linguaggio complesso. E’ stato dio o “qualcuno” che e’ stato “visto” come dio che di divino non aveva nulla? Per me non ci sono dubbi, “qualcuno visto come dio” al 100%
Se ho ben capito, l'epigenetica è il proverbiale elefante nel salotto per i darwinisti. L'epigenetica renderebbe maggiormente resiliente il patrimonio genetico rispetto ai mutamenti dell'ambiente.
Dalla voce resilienza della treccani:
La velocità con cui una comunità (o un sistema ecologico) ritorna al suo stato iniziale, dopo essere stata sottoposta a una perturbazione che l’ha allontanata da quello stato; le alterazioni possono essere causate sia da eventi naturali, sia da attività antropiche.
Vuol dire che l'influenza ambientale ha un peso relativamente ridotto nella dinamica dell'evoluzione.
Tale ruolo sarebbe attribuibile allora, secondo il modello standard (almeno quello di cui ho capito io), solo alla duplicazione e alla riproduzione sessuale, più ovviamente al caso.
Voglio dire, certi mutamenti fenotipici che apparentemente sono notevoli e che vengono considerati come fossero genetici, perché in qualche modo trasmessi da una generazione alla sua prole, possono in realtà venire facilmente persi nell'arco si una sola generazione.
Di sicuro non avrò delle giraffe o altre specie.
Seleziona oggi, seleziona domani, l'uomo non ha mai visto nascere da una specie animale un'altra specie.
Il cambio di specie non può essere graduale
O c'è uno shock evolutivo che rende i figli di una specie di un'altra specie o altrimenti il passaggio da una specie all'altra è impossibile.
Su 7.5 miliardi di persone, voi ne avete trovato uno che non appartiene alla nostra specie?
E guardate che 7.5 miliardi di animali sono una quantità enorme.
Tutte le razze di cani sono frutto della selezione artificiale che l'uomo ha fatto sul lupo.
Seleziona oggi, seleziona domani, ci sono una valanga di razze di cani, ognuna con le sue caratteristiche, ma nessuno ha cambiato specie.
Cionondimeno non ci sono altre teorie accreditate, IMHO. Per uscire dall'enpasse: c'è chi mette dio al posto di ciò che non sa; va bene, non posso dimostrare che ciò non sia vero anche se non penso sia vero, quindi, pur con tutte le limitazioni del caso, non mi rimane che affidarmi a Darwin con tutte le precauzioni del caso e in attesa che qualche altro geniaccio risolva la questione in un modo migliore poiché io non riesco ad arrivarci da solo.
concordo e aggiungo che i mammiferi a parte le foche (sui 10 milioni di individui) sono veramente pochi in quantità..le giraffe sono solo 100.000, non penso che in passato fossero chissà quante in piú..!!! ciò rende tutte ste mutazioni casuali in milioni di anni ancora più improbabili perchè il passare del tempo non basta, serve anche un numero di generazioni (quindi di individui) elevato..
All'aumentare delle conoscenze, si falsificano le teorie precedenti e si sostituiscono con teorie più coerenti alle nuove conoscenze, sempre tenendo presente che anche se sappiamo qualcosa in più, la nostra ignoranza resta infinita.
Ora, Darwin ha scritto la sua teoria prima della nascita della genetica.
La sua teoria si fonda su graduali mutamenti che nel tempo portano a grandi mutamenti
Volete la prova che Darwin aveva torto?
La genetica ci dice che l'uomo ha 23 coppie di cromosomi mentre il suo ipotetico antenato ne aveva 24.
Se qualcuno mi sa spiegare come si passa gradualmente da 24 a 23 gli pago da bere perché secondo me 24 è 24 e 23 è 23. Non ci possono essere 23.9 coppie di cromosomi e poi 23.8 coppie di cromosomi e 23.7 ...
O è 24 o è 23.
E se siamo passati da 24 a 23, questo sarebbe stato un evento rarissimo, quasi un miracolo, e anche ponendo il caso che sia successo veramente, non può essere avvenuto gradualmente.
Il cicap ha suggerito un'altra teoria. Siamo passati da 48 cromosomi a 47 e poi a 46.
Le prove? Non ci sono. Ma sono abituati a sostenere teorie senza prove
www.cicap.org/n/articolo.php?id=101727
Non farò citazioni, perdonatemi quindi se dimenticherò qualcosa o traviserò qualche frase.
Non è voluto.
Quello che dirò non sono altro che ripetizioni di quello che ho già detto, anche perchè non saprei cos'altro aggiungere, ma dato che leggendovi mi sembra di capire che tutto o in parte non è stato tenuto in considerazione lo ripeterò nuovamente.
Ma sarà l'ultima volta.
Non pretendo che si abbracci il mio pensiero, ma di ripetere sempre le stesse cose dopo un po stanca.
Premessa.
Non sono esperto in nulla. Faccio solo dei semplici ragionamenti da ignorante.
Temo che sarò un pò prolisso. Me ne scuso in anticipo.
Innanzitutto dopo che la Terra si è formata, miliardi di anni fa, questa era un guazzabuglio di elementi chimici sparsi, chiamato Brodo Primordiale.
In questo brodo erano contenuti tutti i principali elementi chimici necessari alla vita come la conosciamo, ma mescolati fra loro come le verdure in un minestrone.
In questo enorme calderone tutti i vari elementi hanno iniziato a unirsi fra loro, grazie alle tre forze della fisica: magnetica, elettrostatica, gravitazionale.
Alcune di queste unioni hanno avuto successo e sono sopravissute formando molecole stabili, altre invece sono morte.
Le molecole stabili a loro volta, hanno formato altre unioni fino a formare delle cellule, mentre altre unioni non hanno portato a nulla e si sono disgregate.
Questo processo non è durato 5 minuti, ma milioni e milioni di anni.
Le cellule, ovvero i primi organismi viventi, hanno iniziato a duplicarsi per formare degli organisimi multicellulari più complessi.
In considerazione del fatto che nemmeno oggi nessun essere vivente è perfettamente uguale ad un altro anche allora non c'èrano due organismi perfettamente identici, per sopravvivere in un determinato ambiente, sopravvivevano quelli con le caratteristiche più adatte.
Questi "fortunati" trasmettevano geneticamente le loro peculiarità alla loro discendenza che si ritrovavano già adatti a quell'ambiente grazie ai genitori.
Poco alla volta, di mutazione in mutazione, (intanto passano milioni di anni. Vorrei precisare per gli ignoranti che in un miliardo di anni ci sono mille milioni di anni), cominciano a prendere forma i primi animali, animali che forse potevano essere anche molto simili tra loro.
Di fatto anche oggi i mammiferi hanno tutti delle caratteristiche in comune: una testa e quattro zampe.
Per poter sopravvivere nelle diverse zone del nostro pianeta sono necessari adattamenti diversi e, a differenza dell'uomo che adatta l'ambiente a se stesso, in quel periodo non si potava fare altro che adattare se stessi all'ambiente.
Ma non essendo una azione volontaria, sopravvivevano solo quelli che avevano le caratteristiche necessarie.
Nelle regioni artiche p.es., chi aveva più grasso corporeo e aveva più pelo, sopravviveva più a lungo degli altri, e trasmetteva per via genetica queste caratteristiche alla discendenza.
Lo stesso vale per chi doveva procurarsi il cibo in acqua o resistere ai climi tropicali.
Per cui non mi sembra poi così assurdo pensare che un animale primordiale possa essersi evoluto in specie diverse avendo a disposizione MILIONI di anni per farlo.
La giraffa non si è ritrovata una mattina con il collo lungo 3 metri mentre fino al giorno prima era normale.
Ma le giraffe che avevano il collo più luingo delle altre potevano avere maggiore possibilità di sopravvivenza in quanto avevano maggiori possibilità di trovare nutrimento.
Perchè non hanno sviluppato invece le zampe invece del collo? Domanda lecita.
Le avete viste le zampe delle giraffe? Sono molto sottili e non avrebbero retto il peso dell'animale.
A farle piu grosse probabilmente sarebbero state pesanti e di intralcio.
Ad oggi tutti gli animali sulla Terra sono prefettamente adattati al loro ambiente per poter sopravvivere con il minimo spreco di risorse.
Ma questo non potrebbe essere più valido "domani".
L'evoluzione è un processo lento e costante che dura da miliardi di anni.
E' difficile vederlo in un arco di tempo di 100000 anni figuriamoci di poche decine.
Che fine hanno fatto tutti i miliardi di animali "fallimentari".
Intanto non ci sono mai stati esseri fallimentari, ma solo animali con più difficoltà a sopravvivere.
Come ho detto sopra, l'evoluzione è un processo lunghissimo e questi animali probabilmente hanno vissuto per secoli.
I cadaveri non si sono trasformati TUTTI in fossili, perchè questo è un processo raro che avviene in determinate condizioni.
Se TUTTI si fossero trasformati in fossili noi oggi cammineremo su un tappeto di scheletri alto dieci metri.
Il cane non parla pure vivendo a contatto con l'uomo dal più di 100000 anni, mentre i pappagalli lo fanno.
Intanto bisogna specificare cosa si intende per "parlare".
Il pappagallo sembra parlare, ma in realtà imita i suoni che ascolta, probabilmente senza capirne il significato.
Il pappagallo che risponde in realtà gli è stato insegnato a farlo.
Non ho letto il link, chiedo scusa, ma probabilmente ha imparato a ripetere determinate parole dopo averne sentite altre, così come il cane si siede quando gli viene ordinato.
Il cane non sa cosa vuol dire s'ordine "Siedi!", ma ma associato a quel suono un comportamento per ottenere il biscotto.
E in ogni caso è un comportmento che gli è stato insegnato dall'uomo.
Quì l'evoluzione non c'entra nulla.
Se invece avesse imparato a rispondere di sua sponte, potremo forse dire che il pappagallo si è evoluto, imparando come comportarsi autonomamente.
E' il caso dell'uomo.
Che piaccia o no, l'uomo è un animale.
Probabilmente non ci piace questa definizione per il fatto che noi apparteniamo a questa specie, come probabilmente penserà il cane.
Ma, scusate il gioco di parole, l'uomo è un animale anomalo.
E' l'unico che ha sviluppato la parola. Gli animali sopravvivono benissimo senza.
E' l'unico che deve adattare l'ambiente per sopravvivere. Gli animali si adattano all'ambiente.
E' l'unico che ha avuto uno sviluppo evolutivo accelerato. Ha fatto in 200000 anni quello che in miliardi gli altri animali non hanno ancora fatto.
Con l'uomo la teoria di Darwin non funziona.
Ma facciamo un piccolo mparagone con il pappagallo "senziente".
Il pappagallo imita i suoni che ascolta naturalmente.
Il fatto che un pappagallo abbia imparato a rispondere a tono lo dobbiamo a un insegnamento.
E quel pappagallo ha avuto una accelerazione alla sua evoluzione.
Potrebbe anche succedere che insegni ai suoi figli questo comportamento e cosi via.
Non potrebbe essere successo qualcosa del genere anche all'uomo?
E' scritto nella stessa bibbia.
Se vogliamo mantenere la versione teologica, dio ha creato l'uomo e lo ha messo nel Paradiso Terrestre e gli ha insegnato come essere superiore agli altri animali.
Non ha fatto uno scimmione incolto messo li ad arrangiarsi.
Lo ha dotato di intelligenza.
In poche parole l'uomo ha subito una influenza esterna ( chiamala dio, chiamala alieni, chiamala antica civiltà terrestre, poco importa) che gli ha accelerato l'evoluzione.
E' passato dall'ascia di pietra al cellulare in poco meno di qualche migliaio di anni.
E ditemi voi come ha scoperto da solo come estrarre l'oro dalle pietre sennò.
Questo è il mio pensiero, condivisibile o no, per me plausibile.
Non intendo replicare queste risposte oltre ad libitum, per cui mi fermo.
Chiedo però la cortesia a chi non la pensa come me, di esporre la sua personale teoria purchè plausibile.
Campata in aria non giova a nessuno.
Se non ce ne sono quella che ho esposto, e che suppongo rispecchi quella di Darwin, è l'unica possibile.
Parafrasando Sherlock Holmes:
Scartando tutte le teorie improbabili, quella che rimane è l'unica possibile.
Non lo dico io, lo dicono scienziati di caratura mondiale. Lo dicono le basi di biologia e termodinamica. Non è questione di tempo. E' come dire che se si lascia abbastanza tempo qualcosa di degradabile all'aperto, ritornerà ad essere integro e puro. No, marcisce e si degrada di più fino a scomporsi negli elementi di base.
Le proteine di dimensione minima necessaria per trasmettere una qualsivoglia informazione, e non stiamo parlando di dna, non di rna, ma di roba ipotetica più primitiva ancora, sono INSTABILI. Non si costruiscono da sole, si possono solo degradare. Non è una questione di tempo, più tempo diamo, più si degradano.
E non è che si assemblino spontaneamente nelle cellule. Il meccanismo di sintesi proteica cellulare è complicatissimo e richiede enormi quantità di energia perchè la cellula riesca a sintetizzare i filamenti e andare contro l'entropia naturale.
Non è un punto che si può ingorare. "Vabbè, allora c'è questa pozzanghera qua, poi si formano le proteine, poi le cellule, e il resto è storia." No, nemmeno per sogno. Le molecole e le cellule non si formano da sole. La scienza ci dice questo. Ma a chi interessa solo le ideologie, e non la verità basata su fatti, questo punto non sembra importare.
Immagino che a confonderti sia stata una valutazione ‘filologica’ (oppure l’etimo apparente) del nome;
[dalla Treccani, in biologia etimo di] « epigenètico agg. [comp. di epi- e -genetico] (pl. m. -ci). – 1. Relativo all’epigenesi, come dottrina embriologica: teoria epigenetica. »
insomma, a me risulta essere vero il contrario, di ciò che pare tu abbia inteso
(ciò che sarebbe vero, a mio parere, ovviamente; non ritenendomi una ‘bibbia’);
l’epigenetica consisterebbe nel principale risultato prodotto dall’indagine di quel circa 99% del DNA che, fino a pochi decenni fa, venne considerato DNA spazzatura
(anche perché ai darwinisti ciò faceva molto comodo: sarebbe stata l’evidenza del fatto che il DNA sarebbe stato prodotto dal caso; infatti, fino a qualche anno fa, il 99% di esso risultava non avere alcuna funzione utile (ma nemmeno dannosa, poiché in tal caso sarebbe [stato] ‘selezionato’ negativamente); insomma, ad andare dietro ai darwinisti, mai che la imbrocchi, anche una sola volta … pare essere una teoria peggio che ‘non predittiva’ … )
l’indagine acclarò che, mentre circa l’1% del DNA serve a codificare le proteine necessarie alle funzioni biologiche, una gran parte del rimanente risultò invece servire alla modulazione del 1% che inizialmente si comprese, in funzione dell’ambiente
oltre a ciò, oggi anche si sa che i figli normalmente dai genitori anche ereditano le idiosincrasie (sia quelle positive sia quelle negative) e probabilmente anche ben altro (istinti in generale); anche ciò viene normalmente ipotizzato venir trasmesso mediante una parte del DNA che un tempo venne considerato spazzatura (anche ciò viene considerato campo dell'epigenetica)
il DNA, però, ha anche una sua particolare forma (a doppia elica) che, già di per sé, a mio parere è molto significativa: le eliche possono facilmente ruotare d’intorno al loro asse, con ciò reagendo e/o concorrendo al campo elettromagnetico circostante
insomma, a mio parere, la ricerca sul DNA è solamente appena cominciata; ed i suoi esiti attuali sono probabilmente ancora molto parziali e affatto provvisori
ps
mi sono poi accorto di non avere risposto alla tua questione più fondamentale;
interpretando l’epigenetica a me risulterebbe che:
l’ambiente forma (non seleziona); la seleziona la fa chi seleziona l’ambiente …
Darwin
Competizione Adattamento (Conformazione) Meritocrazia Evoluzione come Crescita infinita. L'ottimismo è il profumo della vita
Realtà
Entropia
Comunque sono pronto a cambiare idea. Mi piacerebbe assistere ad altri video su questo tema
Quindi mi tocca approfondire la questione, perché il sistema concettuale della genetica e dell'epigenetica (intese in questo caso come branche della biologia) è evidentemente un "work in progress".
L'idea che mi ero fatto era questa: l'espressione fenotipica è dominio dell'epigentica. Non il DNA in se e per se.
I momenti sarebbero questi: genetica-epigenetica-cultura.
secondo la treccani, epigenetica è da riferire alla teoria embriologica, ovvero all’epigenesi;
enciclopedia treccani, epigenesi:
« Teoria secondo la quale le cellule embrionali si differenziano in successivi stadi di sviluppo.
Il termine risale al 17° sec., all’epoca della disputa tra i preformisti, secondo i quali lo sviluppo di un organismo non era altro che il dispiegarsi di un piano preordinato contenuto in potenza nell’uovo fecondato (l’homunculus), e gli epigenisti che invece pensavano che esso fosse determinato da cause insite nelle dinamiche dello sviluppo stesso. »
dunque, a quanto pare, già ancor prima di Darwin esisteva una disputa tra ‘conservatori’ e ‘progressisti’ (ovvero, tra religiosi/cristiani e 'illuministi').
inoltre, a quanto pare, dapprima con il darwinismo/evoluzionismo e poi con la genetica, la questione si è sempre più ingarbugliata
uno dei garbugli ora anche, a quanto pare, può intervenire in conseguenza della confusione (in cui è molto facile incorrere) di chi attribuisca ad ‘epigenetica’ un significato riferito alla genetica; mentre invece dovrebbe venire riferito all’embriologia (studio dell’embrione e di come esso poi si sviluppi, fino a diventare corpo umano)
recentemente è stato scoperto che la maggior parte del DNA (una gran parte di quello precedentemente inteso come fosse innocua spazzatura) modula l’espressione genica del DNA che fino a qualche anno fa risultava non essere spazzatura
trattando di sviluppo dell’embrione (modulando le funzioni di sviluppo dell’embrione), ovviamente, tale gran parte del DNA è strettamente pertinente all’embriologia; ovvero, appartiene al campo d’indagine dell’epigenesi
a me sembra essere uno schematismo corretto ed anche consistente;
ad esso corrisponderebbe
materia; materia e mente; mente
nel senso della tripartizione
eredità più remota (eredità del corpo); interazione genotipo/ambiente (includendo anche eredità da interazione mente/corpo (mediante le ricadute ambientali)); eredità della mente
è vero anche questo
in tal caso vale la dicotomia fenotipo/genotipo
(ad esempio, cavalletta e locusta sono geneticamente identiche (stesso genotipo ma fenotipo differente: la locusta è una cavalletta che in ben determinate condizioni ambientali subisce una metamorfosi (mediante la parte epigenetica dei suoi geni)))
Mannaggia!
“EPIGENETICA E' UN TERMINE UTILE SE NON SAI COSA STA SUCCEDENDO – SE LO SAI, USA QUALCOS'ALTRO”
(Adrian Bird, 1995)
[...]
Inizialmente il termine “epigenetica” veniva usato per descrivere la programmazione dello sviluppo (Waddington, 1953), e solo in seguito è stata definita in riferimento ai cambiamenti ereditabili nell'espressione genica che non hanno origine da mutazioni della sequenza del DNA (Holliday, 1987). In tempi più recenti, la definizione del termine viene frequentemente discussa e in maniera controversa (come indicato nella citazione iniziale, tratta da Ledford, 2008; Ptashne, 2013a, b) ed è spesso usato in senso più ampio, con specifiche connotazioni a seconda del campo di studio. In opposizione alla precedente definizione rigorosa, alcuni ricercatori si concentrano sull'aspetto dell'ereditarietà di un tratto fenotipico di tipo germinale transgenerazionale e sequenza-indipendente, sopratutto neuroscienziati e psichiatri biologici, i quali evidenziano l'impatto delle esperienze postnatali sullo sviluppo e sul comportamento durante la vita adulta (per esempio, Meaney e Szyf, 2005). Eppure un altro ramo della biologia dello sviluppo interpreta i tratti epigenetici transgenerazionali nel contesto della differenziazione cellulare durante la crescita multicellulare dell'organiso (mitosi somatica; Müller e Leutz, 2001; Steffen e Ringrose, 2014). La maggior parte di queste definizioni hanno in comune l'uno o l'altro aspetto della memoria (trascrizionale), nel senso che l'effetto di uno stimolo si perpetua anche se il segnale o evento iniziale scompare (Ptashne, 2007). Ispirata da un apparente sovrapposizione di questo input con i ricordi del cervello, la definizione di epigenetica in neurobiologia molecolare è spesso usata in maniera piuttosto generica per indicare una serie comune di segnalazioni molecolari a cascata, che influenzano la regolazione dinamica dell'espressione genica dovuta ad una attività neuronale, chiamata anche neuroepigenetica o plasticità della cromatina (Dulac, 2010; Sweatt, 2013; Fischer, 2014A).
Se l'uomo si é evoluto dalla scimmia, come mai esistono ancora le scimmie?
Se ha senso che esistano ancora le scimmie, non avrebbe senso che esistessero anche le fasi intermedie tra la scimmia e l'uomo?
www.ilsussidiario.net/.../17334
Altro che troverebbe una strada alternativa, ossia non è la selezione della specie a cambiare il Dna, ma l'adattamento a mutare il genoma delle generazioni future (ma questo chiamerebbe ad un disegno ancor più intelligente, non certamente frutto del caso)
uniroma1.it/.../...
Credo che questo sia un ottimo riassunto di tutto quello che si è parlato:
lescienze.it/.../...
C'è una risposta che mi ha colpito, e più o meno dice così.
"Non si sa come abbia avuto origine la vita, ma anche se fossero stati gli alieni a portare la vita sulla Terra, di certo l'evoluzione non è da mettere in discussione perché è dimostrata".
Ahahahahah
E agli alieni chi ha fornito la vita?
Sul pianeta degli alieni, la vita si è autogenerata?
Infatti ho detto che è un riassunto di un po' tutta la discussione, ma ogni risposta ad ogni affermazione comporta una certa arrampicata sugli specchi, un po' come il discorso dei fringuelli delle galapagos oppure tra micro e macroevoluzione.
La mia non era una critica, anzi.
È un bellissimo articolo.
2 ) Perché qui, in questo forum, nel titolo stesso, si definisce dogmatica la teoria evoluzionista mentre si dà al Creazionismo (il dogma assoluto per definizione) una patente di modernità e scientificità col bellissimo nome di Intelligent Design?
3) La teoria dell’evoluzionismo si è evoluta moltissimo in questo secolo e mezzo, e tutt’oggi secondo alcuni presenta contraddizioni, lacune ed errori veri e propri. Cito ad esempio gli studi di Pietro Buffa, che indica incongruenze nell’evoluzione dell’uomo, ma cerca risposte scientifiche non creazioniste! Perché quindi non focalizzare l’attenzione solo ed esclusivamente sull’evoluzionismo per fare il punto sugli studi critici di molti scienziati e studiosi, anziché demonizzarlo e contemporaneamente rivalutare, rilanciare e celebrare il creazionismo sotto moderne spoglie?
4) Il Creazionismo e tutte le religioni monoteiste in particolare, oggi dal punto di vista scientifico non hanno la minima credibilità. Grazie a studiosi come Biglino, è ormai stato svelato ciò che da millenni diversi studiosi avevano scoperto e capito: la Bibbia interpretata dalle religioni monoteiste è un falso clamoroso, palese, reiterato. Non parla di religione, di dio, di mondo dello spirito, dell’al di là, di peccato originale, di immacolata concezione, del figlio di dio, ecc. ecc.… Per cui due millenni di rapporti diretti fra dio e i suoi santi, le sue madonne, i suoi fedeli, i suoi miracoli, tutti contatti che si richiamavano alla Bibbia e al suo costrutto teologico, sono di conseguenza anch’essi una mare di balle e prese per i fondelli: tutto falso. I danni mostruosi che tutto ciò ha causato all’umanità sono sotto gli occhi di tutti. Mi concentro su uno: tutte queste “storie” hanno allontanato la mente degli uomini, dalla vita reale, dalle sue leggi naturali e l’hanno scaraventata nel mare magnum delle superstizioni, delle fantasie metafisiche, delle più improbabili trascendenze. Alla luce di tutto questo perché processare e criminalizzare Darwin, che almeno è uno scienziato!, e sdoganare altri ciarlatani alla Steiner col suo cornoletame?
Quando la politica, assieme alla scienza, fallisce ed anzi intraprende la via del culto dell'uomo, senza l'idea di Dio, possono accadere le peggio cose.
Non a caso Einstein disse:
Essendo un amante della libertà, quando avvenne la rivoluzione nazista in Germania, guardai con fiducia alle università sapendo che queste si erano sempre vantate della loro devozione alla causa della verità. Ma le università vennero zittite, e non quotidiani che in ardenti editoriali proclamavano il loro amore per la libertà. Ma anche loro, come le università, vennero ridotti al silenzio, soffocati nell’arco di poche settimane, e non protestarono».
In questo contesto «solo la Chiesa ha fatto quadrato sul percorso della campagna di Hitler per la soppressione della verità».
Non ho avuto in precedenza un interesse particolare per la Chiesa, ma ora sento verso di essa una grande ammirazione, poiché la Chiesa sola ha avuto il coraggio e la perseveranza per difendere la verità intellettuale e la libertà morale...
1940
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Avvelenarsi contro le religioni, pretendere di sapere tutto su di esse, credere solo a chi la contrasta senza indagarne il significato profondo, senza cercare un contraddittorio...tutto ciò ci divide.
Un saluto affettuoso.
1) "È dimostrato" cominci male.
2) Leggi l'articolo #368, lo scienziato evoluzionista scrive che per falsificare Darwin basta ad esempio che un alieno superintelligente venga sulla Terra e dica che è stato lui a creare alcune specie.
Dimmi tu se non è un dogma.
Naturalmente se arriva il super alieno la teoria di Darwin va a puttane perché non ci sono le prove perché se ci fossero le prove il super alieno potrebbe venire o stare a casa sua e la teoria resterebbe comunque valida
3) Non ci concentriamo solo sull'evoluzionismo perché tra quelli dell'ID non ci sono quelli con la quinta elementare ma anche scienziati, professori universitari, ecc.
4) Le religioni possono non avere credibilità, ciò non significa che Dio non esiste. Biglino non ha mai detto che Dio non esiste anzi dichiara apertamente che la Bibbia non parla di Dio ma Dio può esistere
evidentemente anche Einstein venne disinformato
luterani e cattolici ... 'tutti' in germania (ma non solamente) divennero entusiasti nazisti (salvo pochissime eccezioni, tra cui, ad esempio, Dietrich Bonhoeffer e Eberahard Arnold (il primo finì in carcere, il secondo scappò in Paraguay (con tutta la sua comunità di anabattisti [comunisti] neo-hutteriti)))
sullo stesso LC vi sono ampi resoconti, anche di 'redazione', su cosa e quanto i cattolici furono capaci ... (lasciamo perdere)
ps
lo sai in quale dio Einstein 'credeva'?
qualcosa di molto simile al dio di spinoza ... non credeva in un dio trascendente; non credeva nella bibbia; non credeva in dei antropomorfi ... non credeva nel 'Intelligent Design'.
Ciao. Immagino che Enintein parlasse di quella parte di clero che rimase e morì., ed è precisamente di questo di cui parlo.
La milizia dell' immacolata con Massimiliano Maria Kolbe ne è un esempio. Ne hai mai sentito parlare?
Sì, so di Einstein e Spinoza. A me colpisce di più che abbia riconosciuto il valore di quei religiosi che si son battuti e sono morti.
BEEP BEEP
Buona serata a tutti.
i 'santi' ci sono sempre: siamo umani ... (e sempre a disposizione di chi li voglia poi strumentalizzare)
purtroppo (per gli umani) ci sono però anche i pacelli, i montini, i roncalli ...
Sono anche a disposizione (i santi) di chi, in buona fede, ne riconosce le virtù e ne fà un esempio da seguire...ad imitazione del Cristo che a sua volta li ha preceduti e ha indicato loro (e a noi) la via. Non una via di astrattattismi, bensì una vita pratica, fatta di gesti.
Non sono in grado di giudicare gli uomini, che siano questi un contadino o che siano un Papa. Mancherei loro di carità, la stessa che chiederei agli altri per i miei difetti (che sono tanti).
Permesso-scusa-grazie è la regola d'oro dei rapporti.
Io credo nel Signore, ma credo anche nella bontà degli uomini. Un po' come Luke Skywalker che vede, ed è il solo a farlo, il "buono" nel padre corrotto. Ed è proprio la fiducia di Luke che salva il padre, non dalla morte materiale, inevitabile, ma dalla morte dell'anima, ossia di tutto ciò che è buono.
La bontà e la carità spesso vengono scambiate per debolezza e stupidità.
Ma sono le sole che creano qualcosa di duraturo.
Buona notte e grazie per gli spunti che mi hai dato. Che sia una notte di meditazione.
Che la forza sia con te.
Molte persone, me compreso, hanno spiegato qui e altrove che rifiutare le sciocchezze dell'evoluzionismo non significa affatto tornare al creazionismo. Hai letto quei post? E allora perché continui a riproporre questa trita dicotomia che nessuno vuole? Non è che se una cosa non è A, allora deve essere per forza B; esistono molte altre lettere dell'alfabeto.
1) E’ scritto dappertutto, è più che dimostrato… l’ha stabilito addirittura un tribunale americano… è tutto documentato. Una sentenza della Corte Suprema americana nel 1987 aveva proibito l’insegnamento del Creazionismo nelle scuole. Per aggirare la sentenza, un libro creazionista già pronto (Of Pandas and People) prima della stampa ha sostituito il termine creazione/creazionismo con Intelligent Design, lo hanno quindi rimesso nelle scuole e un altro tribunale nel 2005 ha scoperto la truffa. E’ un fatto, stradocumentato. Poi se qualche “sprovveduto" si accoda ad una categoria CREATA dai creazionisti è tutt’altra cosa: ma stiamo parlando di studiosi, non di sprovveduti, per cui direi che sanno benissimo sotto quale vessillo si schierano. Sprovveduta è l’opinione pubblica tenuta ignara… Per cui ribadisco CREAZIONISMO = INTELLIGENT DESIGN.
2) In seno alla comunità scientifica ci sta accusare di dogmatismo qualsivoglia teoria “ufficiale”, va benissimo… ma non si può confrontare darwinismo e creazionismo definendo il primo dogmatico e il secondo una brillante e intelligente teoria. È scorrettissimo. È falso. È sbagliato. È provocatorio.
3) Si può criticare anche in toto il darwinismo, ma si gioca sporco se si ammanta di scientifico il creazionismo: e l’intelligent design è creazionismo. Qui in realtà non si vuole soltanto criticare la teoria dell’evoluzione, si vuole SOTTOTRACCIA rilanciare una teoria vecchia di millenni spacciandola come nuova: il creazionismo appunto.
4) Hai manipolato tutto il mio discorso: ho fatto chiaramente riferimento alle tre religioni monoteistiche. Che dominano la maggioranza del mondo e tutto l’Occidente. E la loro falsità è dimostrata proprio dalla falsità del loro libro sacro, falsità reiterata per millenni. E siccome sono la principale fonte del Creazionismo, direi che è abbastanza rilevante sottolineare il fatto. Non è possibile un giorno accettare Biglino e i suoi studi sulla Bibbia e il giorno dopo accettare quello che sostiene la teologia che si fonda sulla Bibbia stessa. Poi ognuno può credere quel che vuole: ma dire che è meno scientifico Darwin sull’evoluzione di un qualsiasi teologo sulla creazione è ridicolo.
Se volete criticare l’evoluzionismo in modo scientifico (il che non solo è giusto ma è auspicabile, e anche io mi ci colloco in questo fronte) riponete il vessillo dell’Intelligent Design: ormai è smascherato. E create un altro vessillo: ma se la spiegazione dovesse essere alla fine un’altra forma di divinità, di trascendenza, l’ennesima superstizione, allora tanto vale che rimaniate lì… ma almeno siate trasparenti.
Ti rendi conto che col punto uno confermi volutamente che il darwinismo è na vaccata: Il potere si mantiene facendo tacere chi non è d'accordo, cosi come al tempo di giordano bruno e da vinci, così come oggi con il darwinismo e lgbt. Poi se parliamo della stupidità delle sentenze americane hai voglia:
a) L’esempio più famoso riguarda la signora Stella Liebeck che nel 1992, all’età di 79 anni, scivolò all’interno di un McDonalds a causa di un caffè bollente e si procurò diverse bruciature. La vecchietta fece causa al colosso dei fast-food e ottenne la bellezza di quasi 3 milioni di dollari di risarcimento. Da allora su ogni bicchiere McDonalds è indicato chiaramente che il caffè bollente può causare ustioni.
b) Un ladro di 19 anni, Carl Truman, ottenne un risarcimento di 74.000 per un piccolo infortunio occorso mentre.. stava rubando. Il padrone dell’auto infatti non si era accorto che il ladro gli stava rubando i cerchioni delle ruote, parti e passò sopra una mano con l’auto…
c) l’idiota più intelligente: Merv Grazinski, di Oklahoma City si comprò un mega caravan di marca Winnebago. Durante la prima gita selezionò come velocità di crociera i 120km/h… e si assentò! Ma mentre era dietro a prepararsi il caffè il caravan alla curva (giustamente) tirò dritto, e si schiantò. Grazinski vinse la causa, perchè il manuale non specificava che il programmatore di velocità non era un pilota automatico e non fa le curve automaticamente. Ottenne 1.750.000 dollari e un caravan nuovo. Ovviamente ora i manuali Winnebago riportano questo particolare…
Solo alcune, si potrebbe continuare per ore sopratutto ora che l'america è piena di snowflakes che possono sentirsi offesi da qualsiasi cosa.
2) non è falso ne provocatorio ma constatazione dei fatti e semplice ragionamento di logica, se si seguisse il tuo metodo allora avrebbe ragione attivissimo a dire che le torri non sono crollate a velocità di caduta, questo si, è un atteggiamento scorretto tendenzioso, falso, sbagliato e sopratutto provocatorio.
3)quella dei darwinisti è pura paranoia, cosi come quella della versione ufficiale dell'11 settembre, perchè semplicemente non avete un'altra teoria a cui aggrapparvi e questo vi costringerebbe a guardare negli occhi la verità.
4) ehhhh con questo si getta la maschera...come volevasi dimostrare non interessa la ricerca della verità, l'importante è che si abbracci una teoria in cui una fonte creatrice non esista. Per i miei studi sulle nde avrai un bel po' da ridere...ma in senso isterico.
Campata in aria non giova a nessuno.
Se non ce ne sono quella che ho esposto, e che suppongo rispecchi quella di Darwin, è l'unica possibile.
Parafrasando Sherlock Holmes:
Scartando tutte le teorie improbabili, quella che rimane è l'unica possibile.
"Entropia genetica"
Sandford l'autore, è un professore universitario con brevetti e pubblicazioni, fondatore di due società biotech, secondo i suoi studi, il genoma umano sta degradando.
A parte il fatto che poi spiega anche perché l'evoluzione è matematica impossibile, ma se il nostro genoma sta degradando e siamo destinati all'estinzione come cazzo facciamo ad essere all'interno di un processo inarrestabile di evoluzione?
Io non so un cazzo, il giorno che qualcuno mi convince che Sandford ha sbagliato tutto o si è inventato tutto, allora diventerò evoluzionista
Per te quindi siamo andati sulla luna? Stai usando lo stesso sofismo dei debunker.
E complimenti anche agli utenti che hanno dato interessanti contributi sul tema.
Secondo me con questo tipo di ragionamento si sottovaluta quali sono le conseguenze pragmatiche del seguire dogmaticamente una teoria.
Lo spiega bene Pennetta e ringrazio chi lo ha linkato.
Al di là del fatto che una volta che una verità viene imposta come dogma, non ne se ne cerca una alternativa, che poi è la dimostrazione che la scienza è un apparato del sistema di potere è deve essere al suo servizio, la conseguenza diretta del prediligere il darwinismo è eliminazione di qualsiasi finalità etica dal campo sociale.
Pensare invece ad un progetto di vita creazionista ha altre conseguenze pragmatiche. Tipo il ritorno del sacro nel mondo che non è una cosa da poco.
Il sacro è un qualcosa che va al di là delle nostre possibilità di conoscerlo, è un limite che non si può oltrepassare sia per paura ma anche per rispetto.
Quindi se vogliamo trovare una teoria che abbia conseguenze meno distruttive sul mondo e sull essere umano è proprio questa.
Se guardassimo ad una formica o a una mosca come una meraviglia della natura, se avessimo questo tipo.di rispetto verso ciò che ci circonda non sarebbe più difficile ucciderla a furia di ciabattate o ddt?
Se quindi partiamo da un presupposto diverso, pragmatico, siccome non abbiamo criteri certi per dirimere la questione, l accettazione di una piuttosto che l altra teoria diventa una questione politica e sociale.
Sostenere l'idea che finché non abbiamo un alternativa bisogna accettare il darwinismo e tutte le sue conseguenze, significa che usando un esempio preso dalla medicina, dal momento che non sappiamo bene cosa è il cancro e come unica spiegazione abbiamo quella ufficiale di cellule impazzite che devo eliminare ad ogni costo, tolgo di mezzo tutte le altre possibili teorie esplicative del fenomeno e impongo la chemioterapia come unica soluzione.
Secondo me non ci porta tanti guadagni in termini sociali questo modo di approcciare alla questione
ci sono anche quelle che non conosciamo ancora. Magari servono nozioni fisiche/chimiche che saranno scoperte fra 10/100/1000+ anni.
Come per le piramidi, il fatto che non esistano teorie solide non vuol dire che quella ufficiale sia corretta.
Tu invece non cerchi la verità ma vuoi affermare il tuo dogma della fideistica esistenza della fonte creatrice.
Nella tua risposta hai evitato accuratamente ogni argomentazione e ogni fatto, per sciorinare le tue considerazioni ideologiche. Ti ho citato sentenze statunitensi non perché fonte primaria di verità, ma perché hanno scoperto e riportato fatti specifici: l’Intelligent Design (che oggi ha diverse anime all’interno, ma con uno stesso comune denominatore) è invenzione di Associazioni creazioniste. Date, fatti, nomi e cognomi, testimonianze, documenti. Tu ignori tutto questo, e rispondi a vacca: e io sarei il dogmatico antiscientifico?
Comunque è inutile discutere con te. Per me non esiste nessun creatore divino, nessun disegnatore Intelligente. Se esistesse non sarebbe intelligente, basta vedere lo schifo creato, e soprattutto sarebbe un paranoico sadico criminale, da insultare, bestemmiare e combattere ogni secondo. Spiega ai milioni di umani morti come “preda divorata” quanto sia intelligente e amorevole il disegno della catena alimentare…
Sulle esperienze al confine della morte non commento per non infierire, ti consiglierei piuttosto qualche buon libro di fantascienza e fantasy… dalla classica trilogia di Asimov (lascia perdere i tre successivi) a un autore fantasy moderno molto interessante anche se scrive pochissimo: Patrick Rothfuss.
Ti saluto e ti ringrazio… hai fatto capire a tutti da chi arrivano le critiche “senza appello" alla teoria moderna dell’evoluzione (che per inciso anche io nella mia ignoranza critico fortemente, ma con finalità e presupposti molto diversi).
Buona Festa del Sole.
La realtà che descrivi come "schifo" è quella in cui senti di vivere? Mi spiego meglio: all'oggi consideri la tua esistenza uno schifo? Se sì, perché?
Mi piace citare una bella frase del film "Viaggio in Inghilterra" che recita così:
La felicità di oggi fá parte del dolore del domani, e il dolore di oggi fá parte della felicità del passato...bisogna accettarlo.
Bhe, è un po' difficile spiegare qualcosa a qualcuno che è morto. Ma ancora più difficile è accettare la morte di quel qualcuno da parte di chi è rimasto.
E in questo l'idea di Dio è (per lo meno) consolatrice.
Un abbraccio forte forte.
Lo avevo già detto.
Mi ripugna farlo ma mi ci avete costretto.
Non ho ancora letto una spiegazione Chiara su come uomini e animali siano diventati come lo sono ora.
Ma fare di tutt' erbe un fascio e il gioco preferito dai debunker.
Io non credo agli allunaggi come all'11/9 perpetrato dai 19 terroristi.
Ma se credo all'evoluzione darwiniana devo per forza credere agli allunaggi?
#384 BELLINI 2019-12-24 09:43
Il fatto che abbia titoli e brevetti abbiamo già riscontrato che non è indice di affidabilità. Solo quello che dice può averlo.
Ad ogni modo non si puo giudicare l'evoluzione guardando quella dell'uomo, dato che è palesemente anomala.
macco83
#387 macco83 2019-12-24 11:43
Certo, ma non puoi dire che oggi una teoria non è valida perché in futuro ce ne sarà una che la smentisce.
Non puoi saperlo.
Se ci sarà bene, ma fino a quel momento, per sbagliata che possa essere, resta ahivoi, valida.
#386 Ste_79
Al momento il darwinismo è l'unica plausibile.
Se ce ne fossero altre si possono mettere sulla bilancia e giudicarle, ma finora qui nessuno le ha ancora presentate.
Il paragone del cancro è sbagliato.
Sappiamo cosa è il cancro.
Avresti dovuto dire che ad oggi si conosce una sola cura.
Ma in realtà come paragone non regge visto che almeno una cura alternativa la si conosce, purtroppo non accettata dalla medicina ufficiale.
Guarda che se te prendi in considerazione il creatore sadico e masochista non te lo contesto. È una delle possibilità che possono essere prese in causa, potremmo persino essere in una simulazione in cui chi ci osserva è un hacker grassoccio sudato e con tentacoli.
Per inciso, Asimov l'ho letto , così come lovecraft e poe e tanti altri oltre ad aver scritto un fantasy, e ad essere in pubblicazione per un secondo, ma per quanto tu voglia sviare da quello che ti ho riportato ti spiego meglio perchè riderai istericamente.
Tu credi che chi ha creato questo, che definisci schifo, alla fine ti giudicherà, se ti metterai a studiare le nde, capirai che quello che ti giudicherà sarai solo te stesso, ma con gli occhi della verità. non potrai mentire per tutti gli errori che hai fatto, per tutte le menzogne che hai detto, non potrai in nessun modo nasconderti...tutto qua, e forse proprio questa la parte più terrorizzante della vita dopo la morte per chi non l'accetta...non esiste menzogna!
P.s. per amore della lungimiranza e sopratutto del pensiero laterale.
Io per moltissimi anni sono stato un sostenitore della teoria di darwin, per credendo che persino la teoria darwinista fosse una dimostrazione di disegno intelligente, perchè in ogni caso dimostrava "un meccanismo" delle "leggi universali" una sorta di matematica di cui l'assenza avrebbe prodotto la nostra stessa inesistenza, ma appena approfondito l'argomento suvvia...no lo si può sostenere con tanta foga. se uno mi dicesse "si per me una forza intelligente creatrice ci devesser stata al principio, perchè a ben guardare l'universo in cui viviamo è un orologio di inaudita precisione, ma per me quella forza creatrice deve essere scomparsa da moltissimo tempo osservando il decadimento " sarebbe accettabilissima come ipotesi.
Nulla però, solo una strada è percorribile, è lo si nota dal terrore di prendere in considerazione l'ipotesi.
Ti è già stato detto che non è l'unica e che non è possibile. Non è che ripetendo all'infinito una proposizione la si trasforma in realtà.
Benissimo.
Esponila.
Non è che ripetendo all'infinito che c'è questa si materializza.
E' già stata esposta.
La teoria alternativa è che l'evoluzionismo sia un ammasso di sciocchezze e che si debba iniziare a pensare ad una teoria diversa.
Mi pare che già solo in questo thread, per non parlare degli ambienti specialistici, si siano portate un bel po' di argomentazioni a sostegno di questa ipotesi.
Se invece ciò che intendi è che devo presentarti io una teoria già pronta, confezionata e dimostrata, sull'origine delle specie viventi, allora spiacente, non sono un antropologo e nemmeno un fast food.
Un monopattino non si trasforma magicamente in automobile o in aereoplano, soltanto perché abbiamo solo quello per viaggiare.
A parte il fatto che la teoria evoluzionistica non è l'unica esistente sull'origine delle specie: perfino a un ateo come il sottoscritto il creazionismo, se l'alternativa è un simile mare di assurdità, inizia a sembrare, se non più credibile, almeno più a misura d'uomo.
Questa non è una teoria ma un un'opinione.
L'evoluzionismo è un ammasso di sciocchezze?
Benissimo.
Tira fuori una teoria che non lo è.
Non sei un antropologo e nemmeno un fast food, ma ti ritieni in grado di di affermare con determinazione che l'evoluzionismo sia un ammasso di sciocchezze.
Nemmeno io sono un esperto, quindi anche tu puoi dire la tua.
Esempio che non dice nulla.
Se hai solo un monopattino, viaggi solo in monopattino.
Ma se hai anche un automobile puoi usare quella.
Ma qui di automobili non se ne sono viste.
Solo affermazioni sul fatto che il monopattino è rotto.
Se ce n'è un'altra mi piacerebbe leggerla, ma finora nessuno l'ha esposta.
Solo critiche all'evoluzionismo.
Un po poco.
Basta che mi indichi il numero del commento.
Benissimo.
Dimmi tu com'e andata
Charlie, io non vedo molte differenze fra queste due domande: non avere una risposta non invalida automaticamente l'assunto
La teoria dell'evoluzione e' appunto una teoria, perche' di certo non sappiamo niente
Tu ritieni che 14 miliardi di anni siano sufficienti perche' l'evoluzione generi da una cellula una cosa di una complessita' incredibile come il DNA, per me nemmeno in un tempo infinito
Sempre semplici opinioni, comunque, niente di piu'
Sull'11/9 sono state proposte diverse teorie, alcune plausibili altr meno.
Se vuoi ti dico la mia (che non è ovviamente la VU).
Non ho problemi a farlo.
Io non ho mai detto che si debba ciecamente accettare la teoria di Darwin, ma che in mancanza di altre versioni plausibili questa, per quanto teoria, è l'unica che rimane.
Se vai dal tabaccaio per comprare sigarette e lui non ha altro che Marlboro fumi quelle o niente.
Guarda che 14 miliardi di anni sono tanti, un tempo inconcepibile per noi, miseri mortali da c.ca un secolo di vita.
In 14 miliardi di anni si è formato una cosina semplice come il pianeta Terra.
Su questo mi trovi perfettamente d'accordo.
Non credo che sia altrettanto semplice, sempre scientificamente, sbarazzarsi della teoria evoluzionistica. Forse per questo Charlie chiede che gli siano mostrate teorie in grado di scardinarla, proprio come per l'11/9.
Non mi sembra una richiesta campata in aria e credo sia una domanda legittima.
Sul fatto poi che siano semplici opinioni da profani, concordo pienamente.
Ciao.
Ti linko un video su quella che viene chiamata "risonanza evolutiva". Concepita da un giovane fisico italiano.
Io personalmente non arrivo a comprenderla, ma magari per voi può essere qualcosa di utile su cui discutere.
Mi pare sia stata anche pubblicata in modo ufficiale.
youtu.be/8Zc6-c07I4w
Un saluto
Complexité irréductible (minuto 10:23)
« Il concetto essenziale è che ci sono parti con diversi componenti … in uno qualunque di questi organelli, o sistemi, in una cellula. E sono tutti necessari per funzionare. Cioè, se togli una di queste parti, il sistema smette di funzionare. »
a fronte del ‘mistero’ della complessità irriducibile, consideriamo quest’altro:
« per respirare c’è questa molecola A che si incontra con la molecola B … eccetera eccetera … alcuni milioni di passaggi, alla fine dei quali tu respiri. Però questo implica due cose: 1) che il processo ha da essere veloce; 2) che non ci debbano essere errori; cioè la sequenza deve essere quella lì! se per avventura la molecola A che deve incontrare la molecola B, mentre la va cercando per incontrarla, si imbatte nella molecola C (le molecole in principio sono poligame, cioè non è che hanno … allora la molecola C con aria seduttiva dice “non è che te la faresti una reazione chimica con me?”), quella se la fa io non respiro più, perché si apre un'altra sequenza … quindi, non ci devono essere errori, cioè le molecole devono diventare monogame, almeno all'interno di quel ciclo biologico, e in più ha da essere veloce, perché io non debba aspettare l'età dell'universo prima di fare il mio respiro.
Allora questo è un bel mistero: quale è l'agente chimico … perché fino ad ora i chimici hanno come unico strumento l'incontro casuale di molecole. Qua l'incontro non può essere casuale: 1) perché impiegherebbe troppo tempo e 2) perché potrebbe incontrare e introdurre partner non voluti, dei terzi, nel corso del processo. Quindi non assicura … il codice genetico … il codice genetico deve essere quello: le basi che si incontrano sono quelle, non altre; e chi … qual è l’agente fisico che impedisce gli incontri indesiderati? »
ma anche c’è quest’altro ancora (anche questo è un bel mistero):
« Uno dei misteri a cui la scienza convenzionale dovrebbe rispondere: come mai essendo noi una soluzione diluita … (perché in noi la quantità d'acqua e tra il 60 e il 70 per cento in peso, però come numero di molecole, dato che la molecola d'acqua è leggera e le biomolecole sono pesanti, come numero di molecole dunque siamo al 99 per cento del totale) … come mai essendo quindi quasi tutta acqua non formiamo una pozzanghera per terra: cioè, se io piglio una bottiglia di acqua di mare, là le molecole sono il 96 per cento, non il 99, quindi noi siamo acqua più pura dell'acqua di mare; però se io prendo acqua di mare la metto in una bottiglia e rompo la bottiglia, l'acqua si sparge; nel caso nostro la bottiglia non c'è; va bé, mi posso anche spogliare, però non do luogo alla formazione di una pozzanghera. Come mai? »
eppure sono ‘misteri’ a cui Emilio Del Giudice riuscì a dare una risposta più che plausibile, in grande anticipo, rispetto al suo (e nostro) tempo, ed anche con una chiarezza esemplare.
Al confronto di questi due ‘misteri’, da Del Giudice proposti e ‘risolti’, quello della ‘complessità irriducibile’ a me pare una bazzecola … perché anche per essa varrebbe la stessa soluzione che Del Giudice propose in relazione ai due misteri sopra citati (da egli stesso ideati, ma solamente a scopo esemplificativo … poiché la soluzione da lui proposta ha una portata vastissima).
chi voglia vederla trascritta su questo thread, non deve fare altro che chiedere
chi la voglia invece ascoltare:
minuto 00:04:54
« nella fisica quantistica la materia si muove da sola quindi non c'è posto per il padreterno o, in altri versi, per chi non ne può farne a meno, il padreterno è, diciamo, intimamente mescolato alla natura, è un attributo della materia. È stato sottolineato che la fisica quantistica è la fisica sostanzialmente del mondo atomico e sub atomico; cioè non si applica al mondo reale macroscopico; mentre invece è nata proprio dal mondo reale macroscopico: si applica proprio lì, perché spiega la legge attraverso cui gli atomi si possono aggregare e dar luogo a sistemi macroscopici. »
minuto 00:05:31 (introduzione: peculiarità dell’acqua)
minuto 00:11:38 (spiegazione dell’effetto ordinatore implicitamente derivabile)
« Il colloquio avvenne pochi giorni prima dell'inaspettato decesso del Prof. Del Giudice, e rappresenta di fatto una sorta di "testamento scientifico" sulle piste di ricerca più promettenti in questo settore. »
Conclusione: ci deve essere in ballo molto altro che ci sfugge e che neppure immaginiamo a) riguardo alla natura della realtà, della materia, della vita b) riguardo le leggi universali che regolano il tutto. Senza dimenticarci di un possibile intervento bioingegneristico da parte di chissà chi(non certo un dio che sapeva il fatto suo) per tirar fuori quella bestia fuori da ogni canone di coerenza che è l'uomo
Tempo e Spazio sono stati creati dal nulla e tramite l'entropia, l'universo lentamente va verso un lento ad inarrestabile disordine e alla sua morte termica con lo spegnimento di tutte le stelle.
Big bang, il grande botto che ha originato tutto. Prima non esisteva né il tempo né lo spazio, qualcosa che noi non riusciamo nemmeno a comprendere.
"Quando c'è un botto, pensa al complotto"
Non sono coincidenze, è un piano, è un progetto intelligente
youtu.be/TNUCG3jp-g0
Ciao Gino e felice Natale
In merito a questa frase del professore:
Supponiamo la NON esistenza di un creatore.
Se la materia si muove da sola, significa che è dotata di volontà propria? O di un istinto proprio?
Se sì, come è arrivata a questo modo di comportarsi? Prima era disorganizzata e poi si è organizzata? Se sì, a fronte di quale fenomeno empirico-logico?
Diciamo che prima del big-bang c'era il vuoto (che non è il nulla) ma solo fluttuazioni di campi quantistici neutri che, in base a regole probabilistiche, si sono sbilanciati dando origine al big-bang e alla materia. Rimane sempre l'eterna domanda della causa prima.
Intimamente penso che uno scienziato dovrebbe evitare la rischiosa scommessa di sentenziare sull'idea di Dio. Mi piacciono molto di più quelli che tengono il loro pensiero su di esso nascosto ma che si limitano ad indagare la realtà con i mezzi a loro disposizione.
Un fulgido esempio sono Fabiola Giannotti (credente) e Guido Tonelli (non credente). Ambedue coinvolti nella scoperta del bosone di Higgs.
Ammettiamo che Dio sia all'interno della materia come dice il professore. Ogni atomo quindi ha in sé la capacità di decidere come comportarsi e determinare in conclusione l'andamento della macro realtà, uomo compreso.
Io penso che un determinismo di questo tipo escluda aspetti come l'intuito, i sentimenti, la volontà.
Aspetti che, a mio modo di vedere, hanno poco a che fare con le teorie scientifiche, a meno che non pensiamo che ogni nostro comportamento o interiorità sia spiegabile da una legge.
Ma se esiste una legge "universale" avrebbe la caratteristica paradossale di poter predire e spiegare se stessa.
Abbastanza inconcepibile (per me).
Per questi miei pensieri sono debitore di Pascal e Hawkings.
Un saluto.
youtu.be/DBG6XE7iY04
L'entropia genetica
youtu.be/OjXBq4DuxD4
Comunque bisogna dire che gli americani qualche dibattito lo fanno.
L'impero cinese ha le sue basi nell'ateismo
È Natale e sinceramente non mi va di litigare, specialmente su argomentazioni teoriche.
In entrambe le teorie non c'è alcuna certezza, e non credo che qui se ne possa venire a capo, salvo che fra gli utenti di LC non ci sia un antropologo, biologo, archeologo, qualcos'altrologo.
Detto spassionatamente non me ne può fregare di meno se i miei antenati sono scimmie o alieni.
La mia vita è comunque di m...da grazie ai nostri cari governanti.
Per cui smetto di replicare, a mio parere, inutilmente, e senza alcun rancore verso nessuno, poiché ritengo di avere discusso con persone sicuramente più intelligenti di me (senza ironia), vi faccio a tutti i miei migliori
AUGURI DI BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO
... ma soprattutto un sincero augurio per nuove e più interessanti discussioni insieme.
CM
Auguri di cuore
.... KEEP ON ROCKIN' IN THE FREE WORLD
al riguardo, io posso soltanto esporre (ed eventualmente tentare di chiarire) il mio pensiero
Pascal sicuramente vale il riconoscimento; Hawkings è/fu solamente una sega mentale dei ‘moderni’.
sai che scoperta … fondamentale (sic!) … pensa un po’: una conferma … (una conferma del nulla (una conferma del modello standard … ))
Supponiamo, per assurdo, che l’anima (ovvero, ciò a cui tradizionalmente viene imputata la causalità, in relazione al margine di libertà, di volontà, di significato … insomma, quella ‘cosa’ senza la quale l’universo sarebbe soltanto un insensato meccanismo) … supponiamo che anch'essa fosse un attributo della materia: per noi non cambierebbe un ‘beneamato cazzo’ ...
(è un modo di dire delle mie parti (della romagna in cui crebbi) a cui talvolta tendo; così come peraltro anche talaltre volte tendo alla bestemmia,ma solamente quando l’incazzatura è incontenibile (altrimenti la considero manifestazione indecentemente empia; stupidamente irrispettosa, ...); il ‘beneamato cazzo’ invece me lo concedo senza remore ...)
“non cambierebbe un ‘beneamato cazzo’” perché nell’indagine scientifica vale il presupposto che la materia è determinata (vale il presupposto deterministico): nessuna indagine scientifica può venire svolta laddove delle leggi deterministiche vengano presupposte non poter valere in assoluto… laddove delle leggi deterministiche possano venire talvolta annullate da atti di volontà o di arbitrio; il campo dell'indagine scientifica è tutto ciò venga presupposto essere assolutamente deterministico; se non lo fosse, l'indagine scientifica mai potrebbe risultare essere capace di predittività (te l'immagini un sasso che talvolta cade e talvolta no?).
[insomma, per l'indagine scientifica la materia è ciò che soddisfa i suoi presupposti (dell'indagine scientifica): se anche fosse materia dotata di attributi 'spirituali', comunque per noi umani sarebbe 'materia' ciò che corrisponderebbe alla sua sola parte 'inanimata']
La ‘credenza’ che le teorie quantistiche sarebbero una sorta di ponte (una specie di anello mancante) tra materia e spirito, è forse la più stupida tra le mentali malattie ‘scientifiche’ possibili. Le teorie quantistiche sono altrettanto deterministiche (seppure soltanto al livello probabilistico) di ogni altra teoria scientifica (la questione probabilistica dipende essenzialmente dal limite dell'indagine umana: noi umani siamo fenomeni elettromagnetici; possiamo percepire solamente mediante scambi quantizzati di energia; al di sotto di quella soglia, possiamo solamente immaginare (il neopositivismo però, purtroppo, abiurò l'immaginazione umana)).
In relazione ai riscontri sperimentali, quelle quantistiche sono addirittura più ‘deterministiche’ delle precedenti; enormemente: la loro predittività si dimostrò enormemente maggiore.
In relazione all’indagine di Descartes sulla questione mente/corpo, rispetto ai tempi di Pascal nulla è cambiato
(la sua argomentazione è valida; la sua scommessa è valida; il religioso che creda di poter trovare qualche spiraglio o appiglio nelle teorie quantistiche, è un fesso (anche il non religioso Penrose fu un fesso))
ma, soprattutto, soprattutto fesso lo è chiunque ambisca ad allargarsi troppo:
dubitare, indagare, scegliere (scommettendo); mai però oltre il limite di ciò con cui noi si possa interagire; oltre quel limite, qualsiasi scelta è un inciampo
Tutte le specie animali e vegetali deriverebbero da un "embrione della vita" che conteneva tutte le informazioni.
Con la perdita di alcune di queste informazioni sono nate certe specie, con la perdita di altre informazioni altre specie e così per tutte le specie.
Certo è un po' complicato sostenere che tutto sia avvenuto per caso però la perdita di informazioni è più verosimile dell'aumento delle informazioni.
Si complica però la risposta sull'origine della vita.
Ti ringrazio molto per il tuo pensiero.
Ci sentiamo presto.
Ciao Charlie.
Non ti abbattere, siamo tutti nella stessa barca.
Se può servire a qualcosa io non ho nulla, ma veramente nulla contro di te, anche se è palese che non la pensiamo allo stesso modo.
Se l'evoluzionismo venisse accettato come semplice "teoria", non avrei problemi. Sarebbe una teoria piuttosto balzana, con molti punti contraddittori, indimostrabili e contrastanti con l'osservazione, ma non più sgangherata di altre. Sarei perfino disposto ad ammettere che contiene qualche intuizione valida, come gli studi di Alfred Wallace sulle cause delle differenze faunistiche tra Asia e Oceania o lo studio di Kettlewell sulle farfalle, che potrebbe spiegare alcuni cambiamenti epigenetici.
Il problema è che da tempo l'evoluzionismo ha cessato di essere una teoria per trasformarsi in dogma, che pretende di spiegare l'intera origine della vita, difeso a mano armata dai suoi sostenitori. Peggio ancora, è diventato una setta religiosa i cui fanatici si oppongono a qualunque visione alternativa del problema per paura che essa riporti al potere la setta rivale, quella dei creazionisti.
Non è forse questo l'unico argomento utilizzato nel presente thread, come del resto ovunque, dai credenti? "Se vi discostate dall'evoluzionismo anche di un solo millimetro, i creazionisti si riprendono tutto!". E' il timore espresso nelle visioni di Machu, di Maxximo, anche nella tua, quando ti rifiuti di abbandonare l'evoluzionismo in assenza di un'altra teoria valida già definita, per paura che il temporaneo vuoto di soluzioni precotte porti al prevalere delle vecchie superstizioni. Il guaio è che questo clima di terrore non favorisce la ricerca. Se ciascuno si aggrappa al suo credo per paura di veder prevalere quello altrui, sarà molto difficile per le idee nuove trovare lo spazio e la serenità dialettica per poter essere discusse.
Penso umilmente che sarebbe ora di prendere ciò che di utile le due teorie tradizionali, creazionismo ed evoluzionismo, hanno dato alla comprensione del problema e ripartire da queste basi per intraprendere strade totalmente nuove; magari rendendosi conto che logica, scienza e ragione, per quanto siano strumenti indispensabili alla ricerca, hanno dei limiti, che possono essere superati soltanto ricorrendo a strumenti diversi.
Oggetto dell'evoluzionismo è l'evoluzione delle specie non la nascita del mondo. E francamente sono decine di migliaia gli studi che la sostengono. Ci sono sicuramente moltissimi "buchi", contraddizioni e "misteri" da risolvere, e infatti non credo proprio che si siano fermati gli studi, anzi... l'evoluzionismo oggi è molto diverso da quello di Darwin.
Sui pericoli di cui tu parli (lasciare lo spazio al creazionismo e quindi alle forze oscurantiste e reazionarie della religione), direi che non sono pericoli teorici o frutto di isterie politiche. All'atto pratico le due principali rivoluzioni "antisistema" che hanno fatto fare un salto in avanti di civiltà al genere umano sono state due rivoluzioni "atee" quella francese e quella russa. Mentre tutte le principali restaurazioni e controrivoluzioni nella storia dell'uomo sono state compiute dalle classi dominanti con tanto di forti credenze religiose. L'impatto delle religioni e delle credenze di forze sovrannaturali, metafisiche, trascendenti, sulla storia dell'uomo è chiarissimo: sempre dalla parte delle classi dominanti, strumenti perfetti per mantenere il potere, annichilire e passivizzare il popolo "gregge".
Mi viene in mente un passo simpaticissimo di Daniel Pennac, in un suo vecchio romanzo. Un personaggio di un suo libro, terrorizzato dal viaggio in aereo, ogni volta prima di partire si recava in tutti i luoghi di culto a pregare (dalla sinagoga alla moschea, dalla chiesa cattolica a quella protestante, ecc. ecc.) dopodiché prima di imbarcarsi si assicurava che il pilota fosse rigidamente ateo: non doveva cioè fare il minimo affidamento sulla vita dopo la morte.
Avevo detto che avrei smesso di replicare ma sue questo non posso esimermi, poiche hai scritto cose sul mio conto che non ritengo veritiere.
Io non "credo" nell'evoluzionismo, così come non lo ritengo un dogma.
Io ho dato la mia personale interpretazione più volte ragionando su quello che so e quello che vedo.
Ritengo molto più credibile l'evoluzione per adattamento di una singola cellula, con l'estinzione degli individui non idonei, fino ad arrivare, nell'arco di miliardi di anni, a un organismo vivente complesso, piuttosto che a un "dio" che qualche milione di anni fa ha creato una palla di fango, poi schioccando le dita ci abbia messo sopra tutti gli animali che noi oggi conosciamo.
Successivamente ha deciso che era necessario metterci un essere per dominarli e quindi ha creato un uomo (uno solo) per dominare gli animali di tutto il globo terracqueo.
In seguito lui, onniscente, si è reso conto che all'uomo la "compagnia" degli animali non era sufficiente, e quindi gli creò la donna (una sola), ma non con uno schiocco di dita, ma con una operazione chirurgica.
Successivamente i due (sempre soli e unica coppia sulla Terra), dopo la prima e unica trombata, si sono visti buttare fuori e hanno iniziato a darsi da fare come conigli per popolarla.
Giudica tu quale delle due storie ti sembra più credibile.
Io non mi rifiuto di abbandonare l'evoluzionismo in favore di un'altra teoria.
Mi rifiuto di abbandonare l'evoluzionismo perchè non cè nessuna altra teoria plausibile.
Queste sono parole tue:
... ma questa non è un alternativa, ma un opinione.
Io, senza falsa modestia, mi vanto di ragionare sulla cose e di non arroccarmi sulle mie posizioni per partito preso.
Non escludo di fare ragionamenti sbagliati, ma ritengo di averli sempre fatti con mente aperta.
Con questo penso di avere espresso chiaramente il mio pensiero sul mio modo di ragionare più che sulle mie idee.
Non ritengo più utile replicare oltre in quanto non farei altro che ripetere le stesse cose, a meno di non esserci tirato per i capelli.
Buona prosecuzione.
La selezione artificiale sceglie i migliori e ne aumenta il più possibile il potenziale riproduttivo, mentre i peggiori non vengono fatti riprodurre.
È fuori da ogni dubbio che la selezione artificiale sia più rapida nel raggiungere certi obiettivi.
In entrambi i casi però la selezione significa scegliere una parte. Selezione significa ridurre la variabilità genetica.
La selezione è un filtro.
Tutto quello che c'è è passato da questo filtro.
Considerando che la selezione naturale non può aggiungere informazioni, ma può solo farle perdere, l'informazione originaria era superiore a quella attuale.
Come si è originata questa informazione?
Gli evoluzionisti che credono a mutazioni positive che aumentano la quantità di informazioni genetiche, non sono in grado di citare un esempio concreto. O sbaglio?
Cosa intendi per "salto in avanti"? Non è forse vero "in assoluto" che le due rivoluzioni che hai citato sono state messe in essere con la violenza? Quale rivoluzione degna di questo nome fà fare un salto in avanti alla civiltà quando per fare questo salto si annienta anche una sola vita?
Giulio Cesare ucciso ha preservato Roma dalla dittatura?
Bhè, per me non è così chiaro. Il gregge è formato da singoli, i singoli hanno una propria mente ed ogni mente è in grado di ragionare e meditare sulla trascendenza e sul sovrannaturale, sulla base della propria capacità critica. Ma forse è proprio questo il punto: siamo in grado di metterci in gioco e (almeno) tentare di meditare su queste tematiche? (la tentazione è dire "sono tutte cazzate", ci stà. Ma da una persona seria, che quindi sà interrogarsi, questo non me lo aspetterei).
Che poi in molti nella storia abbiamo usato la religione (ma potrei benissimo sostituire questa parola con "supremazia razziale" o "rivoluzione russa") come pretesto per esorcizzare le menti (più indifese), sono daccordo.
Ma siamo così certi che le religioni, nelle sue manifestazioni, tutte, servano solo ad annichilire le persone?
La mia personalissima risposta è "no". Non mi sento ne annichilito ne passivizzato. Sarà vero o sarà solo una pia illusione? Chi lo sà...la risposta non è la fuori, ma qui dentro (il cuore).
Un saluto e buona serata.
EDIT: pensando a una qualche rivoluzione, senza uccisioni (se non quella di chi la rivoluzione l'ha proposta) mi vengono in mente i personaggi contenuti in questo bel servizio della Gabanelli (al quale aggiungerei il Buddha, Gesù di Nazaret, e la moltitudine di anonimi che con voce silenziosa affrontano la vita tentando di rispondere al male con la carità).
Buona visione
corriere.it/.../...
#217 zlatorog
Evidentemente non sei un idraulico
Mi riferivo al fatto che possiamo ricercare all'infinito ma risposte certe alle grandi domande che l'umanità si è sempre posta non arriveranno mai. Possiamo capire qualcosina, ma non abbiamo idea della qualcosona, ovvero cosa siamo e perchè (sempre che un perchè esista, visto che anche il principio di causa effetto non è applicabile a tutto).
Ho già spiegato che, finché si è capaci di contare solo fino a due, non si va da nessuna parte.
Allora significa che bisogna cercarla, anziché affannarsi a stabilire, tra due barzellette, quale faccia meno ridere.
No, non lo è. Non più di quanto lo sia l'evoluzionismo, almeno. Nel corso della discussione sono stati portati molti elementi a sostegno dell'assurdità delle tesi evoluzioniste e in campo scientifico, nonostante la censura in vigore sull'argomento, se ne trovano molti altri ancora.
Sarei anche tentato di condividere, ma è un'affermazione che andrebbe relativizzata. Illuminismo e comunismo hanno portato grandi e positive innovazioni, come del resto, a suo tempo, aveva fatto anche il Cristianesimo. Tutte e tre queste categorie si sono però adesso cristallizzate in dogmi religiosi che non dicono più nulla al genere umano e che bloccano ogni progresso. Vanno superate e seppellite, e lo stesso va fatto con l'evoluzionismo. Tenere in vita un morto per paura dei morti non mi è mai sembrata una buona idea.
Ciao totalrec.
Io ho un'opinione diversa. Il mondo è sempre lo stesso, i sentimenti sono sempre gli stessi, i problemi sono sempre gli stessi e le soluzioni a questi problemi sono sempre gli stessi. Come sono sempre gli stessi i falsi rimedi. Sono solo cambiati i modi di interazione che abbiamo con questi problemi.
Se dell'ideologia fai uno stile di vita l'ideologia non muore. Che poi quelli a sostenere quell'ideologia siano rimasti in pochi, questo non ne sminuisce la portata. Se al mondo rimanesse un solo uomo a difendere la libertà, l'ugualianza e la fraternità, riterresti questi ideali morti e quindi non meritevoli di sopravvivere? Di cos'altro ha bisogno l'umanità se non questi valori uniti a quello che li comprende tutti se non la carità? E chi è che predicava e praticava la carità? Io qualche nome (antico) ce l'avrei...idem per qualche "ideologia" (lasciando da parte i dogmi di cui, al giorno d'oggi,si può tranquillamente discutere senza essere messi al rogo), l'importante è viverli.
Attenzione, perchè tutti noi possiamo essere travolti dalla storia. Sia chi crede nelle antiche ideologie, sia chi ne instaura di nuove. Se prendi come assunto che ci sia bisogno di nuove idee e fare tabula rasa delle altre, devi mettere in conto che (prima o poi) anche la tua idea potrà essere messa da parte...tutto stà nel vedere in che modo si attua questo cambiamento (in modo violento e repressivo o in modo pacifico).
Ti ringrazio per gli spunti di riflessione.
testo:
Un uomo
Intelligente mettendosi gli occhiali
Ha fatto distinzione tra gli esseri animali
E quelli vegetali
In terza media scopro che i regni sono cinque,
Fatti a loro volta da generi molto diversi tra loro
Se non esistessero i fiori riusciresti ad immaginarli?
Se non esistessero i pesci riusciresti ad immaginarli?
In altre zone di questo universo
(È facile da realizzare)
Esiste tutto ciò che io non riesco ancora ad immaginare
È praticamente ovvio che esistano
Altre forme di vita
Oggi ho fatto tardi, però mi sembra strano
Che solamente noi siamo stati generati dal caso
Questo è un po' egoista, e poco fantasioso
E forse un po' cattolico, e poco divertente
Molto presuntuoso,…
Per come la vedo io se un'idea è buona è anche eterna. Se un'idea preserva tutti e tutto è altrettanto eterna.
Il fulcro della questione stà nel fare dell'idea uno stile di vita...vivere l'idea, vivere il messaggio che in essa è contenuto.
In sintesi, per me, NON è l'ideologia che si cristallizza in dogmi, o meglio, sono le menti e i cuori (che dovrebbero rendere viva e concreta l'idea) a cristallizzarsi e che fanno quindi del messaggio un dogma.
E qui mi allaccio al seguito del tuo intervento:
Non capisco. Quali sono le speranze ed esigenze della storia? E' l'umanità la protagonista della storia (la storia esiste in quanto l'uomo esiste, non viceversa) ed è l'umanità a plasmarla con le scelte che attua.
L'individualismo e l'appagamento dell'IO sono prigioni. Siamo tutti "Re in un'alto castello" da questo punto di vista.
La chiave per liberarsi da questa monarchica schiavitù è sempre la stessa: donarsi agli altri gratuitamente, diventare servi, vicendevolemnte.
E per farlo siamo chiamati ad uscire.. incontrare.
Questa "regola" esiste da tempo...mi pare superfluo citarne i promotori e pure che non è di facile attuazione, per chiunque
Il mio punto di vista è che le risposte all'umana convivenza non risiedono nel futuro, ma in tutto ciò che abbiamo imparato dal passato e da quei saggi e retti personaggi che hanno testimoniato con la propria vita le loro idee.
Ripeto il mio sentire: i problemi dell'uomo sono sempre gli stessi, come sono sempre gli stessi i rimedi.
La difficoltà stà nel riconoscere tali rimedi, oppure illudersi e aspettarne altri (da dove? da chi?) sempre nuovi e sempre adattabili a ciò che le persone credono di essere o pensano di essere diventati rispetto al passato.
Spero di aver inteso bene quello che avevi scritto. In caso contrario ti chiedo scusa.
Ti ringrazio.