Di Elia Dallabrida (Decalagon)
Recentemente, uno studio pubblicato su “Nature Communications" ha portato alla luce nuove evidenze che potrebbero non solo espandere la nostra comprensione dell'origine della vita sul nostro pianeta ma anche riorientare il nostro sguardo verso le stelle con rinnovata meraviglia. Questa ricerca spalanca le porte all'ipotesi della panspermia, suggerendo che la vita, nella sua forma più elementare, potrebbe viaggiare attraverso lo spazio grazie a frammenti di antichi oggetti cosmici, seminando l'esistenza attraverso i confini planetari. La scoperta di composti organici complessi all'interno dei meteorit, scoperti tramite nuovi metodi di analisi, getta quindi nuova luce sulla possibilità di vita nel nostro sistema solare e oltre, invitandoci a riflettere sulla nostra posizione nell'universo e sulle infinite possibilità che esso contiene.
Il comunicato stampa ufficiale dell'università di Münster, ci dice che:
"Le origini della vita sul nostro pianeta sono ancora avvolte nel mistero e alcuni ricercatori ritengono che la prima materia biologicamente rilevante sia stata trasportata sulla Terra nei meteoriti oltre quattro miliardi di anni fa. Tra questi rientrano ad esempio composti organici complessi come amminoacidi o idrocarburi. Tuttavia, queste molecole hanno solo concentrazioni molto basse e gli esperti generalmente devono separarle dal meteorite utilizzando solventi o acidi e poi arricchirle per scopi analitici. Il team di Christian Vollmer è stato il primo a poter dimostrare l'esistenza di questi composti di azoto biologicamente rilevanti nel meteorite Winchcombe senza prima trattarli chimicamente, sebbene anche qui le concentrazioni di queste sostanze siano molto basse.Nel loro lavoro i ricercatori hanno utilizzato un microscopio elettronico moderno e ad alta risoluzione, come si trova solo in poche località in tutto il mondo. Questo "supermicroscopio" del laboratorio SuperSTEM di Daresbury in Inghilterra non solo raffigura composti ad alto contenuto di carbonio con risoluzione atomica, ma può anche analizzare chimicamente i campioni per mezzo di un nuovo tipo di rilevatore. "Dimostrare l'esistenza di questi composti organici biologicamente rilevanti in un meteorite non trattato è un risultato significativo per la ricerca", afferma Vollmer. "Ciò dimostra che gli elementi costitutivi della vita possono essere caratterizzati in questi sedimenti cosmici anche senza l'estrazione chimica".
Lo sviluppo è di grande importanza anche perché il trattamento chimico comporta il rischio che queste fragili sostanze vengano modificate. Ecco perché i metodi analitici qui applicati alla materia solida sono potenzialmente preziosi anche per la ricerca su piccoli campioni extraterrestri riportati sulla Terra da missioni spaziali - come le particelle di polvere degli asteroidi recentemente riportate dall'Agenzia spaziale giapponese (Hayabusa2) e dalla NASA. (OSIRIS-REx)."
L'ipotesi quindi della panspermia, che propone la nascita della vita sui corpi celesti come un fenomeno interstellare distribuito da asteroidi, comete e meteoriti, trova nuove prove in questo studio rivoluzionario. Analizzando questi oggetti caduti sulla Terra, gli scienziati hanno identificato molecole organiche complesse, elementi fondamentali per lo sviluppo della vita per come la conosciamo. Questi risultati non solo rafforzano l'idea queste sostanze siano diffuse nell'universo ma avanzano anche la possibilità affascinante che la vita sulla Terra possa avere origini extraterrestri.
Negli ultimi decenni tuttavia, altre ricerche hanno fornito prove simili, inclusi perfino campioni di DNA e RNA e nucleobasi. Nel 2022 ad esempio è stata pubblicata la scoperta di tutte e cinque le basi che compongono il DNA e l'RNA (adenina, guanina, citosina, timina e uracile) in campioni di meteoriti. Questo studio, pubblicato in 'Nature Communications', utilizza tecniche di estrazione e analisi sensibili per identificare questi composti in quattro campioni di meteoriti caduti in Australia, Kentucky e British Columbia, risalenti a decenni fa. Fonte
Nel 2020 è stato anche identificato l'esametilentetramina (HMT) e possibili derivati dell'HMT nei meteoriti di Murchison, Tagish Lake e Murray. L'HMT è considerato un precursore della chimica prebiotica nel sistema solare interno. La presenza dell'HMT e dei suoi derivati nei meteoriti supporta l'ipotesi che questi composti organici possano formarsi nello spazio e suggerisce che le condizioni per la chimica prebiotica potrebbero essere comuni nel sistema solare?. Fonte
Un'indagine dettagliata, risalente al 2018, sui cristalli di sale blu e viola trovati in meteoriti ha rivelato la presenza di materia organica e tracce di acqua liquida, che potrebbero risalire all'inizio del nostro sistema solare, circa 4,5 miliardi di anni fa. Questi cristalli di sale contenevano un'abbondante materia organica associata ad acqua liquida, cruciale per l'origine della vita e la formazione di composti organici complessi nello spazio. Il team di ricerca ha utilizzato tecniche all'avanguardia per analizzare questi componenti organici, offrendo nuove prospettive sulla geologia degli asteroidi e sulla narrazione della storia precoce del nostro sistema solare? Fonte
Le profonde implicazioni di questa scoperta
Quest'ultimo studio non è solo una pietra miliare per la scienza, dati i suoi rinnovati sistemi di analisi, con implicazioni dirette sulla ricerca dell'origine della vita e sull'astrobiologia; è anche un promemoria della nostra infinita ricerca di conoscenza e del nostro posto nell'universo. Se la vita può infatti viaggiare attraverso lo spazio e fiorire su pianeti diversi dalla Terra, l'idea che non siamo soli diventa non solo possibile ma altamente probabile. Proviamo solo a pensare alla potenziale fecondità di mondi come Marte e le lune oceaniche di Giove e Saturno come Encelado ed Europa. Questi corpi celesti potrebbero essere candidati ideali per la ricerca di vita extraterrestre, e missioni future saranno forse in grado di scoprire non solo prove di vita passata ma anche ecosistemi attivi al di fuori della Terra, e solo nel nostro vicinato cosmico!
Riflessioni finali: un universo brulicante di vita?
Per concludere, l'indiscutibile dimostrazione dell'esistenza di tali composti organici nei meteoriti sottolinea un importante cambio di paradigma nella nostra comprensione dell'universo, suggerendo che la vita, nelle sue forme più elementari, potrebbe essere molto più comune e diffusa nello spazio di quanto precedentemente immaginato. Questa nuova prospettiva ci invita a riconsiderare ampiamente il nostro approccio all'esobiologia, con l'idea che i meteoriti, i quali sono un numero incalcolabile, possano fungere da vettori per la diffusione della vita nel cosmo - solo nel nostro sistema solare, infatti, si stima che ci siano milioni di asteroidi. Ciò implica una visione dell'universo non più come un vuoto freddo e deserto, ma come un luogo ricco di una vastità inimmaginabile e variegata di potenziale biologico.
Se vogliamo dare una spiegazione che soddisfa i materialisti la creazione della vita é intrinseca alle leggi naturali.
Belin, tempo fa sostenevano che i meteoriti non potessero veicolare virus e batteri, questa specialità era confinata alle sole comete.
Ma vogliono la dimostrazione, la prova inconfutabile.
Ci riusciranno, prima o poi.
Però, ehm... ci andrei cauto con certe affermazioni.
Le basi azotate sono un (piccolissimo) componente del materiale genetico (DNA, RNA).
Alla base azotata va attaccato uno zucchero, che poi è desossidato, e poi fosfatato.
Una singola molecola di acido nucleico contiene parecchi milioni di nucleotidi.
Sostenere che la scoperta di queste basi in materiali extraterrestri sia la prova della presenza di materiale genetico, uhm, è un po' come dire che siccome ho trovato un bullone, posso costruire un camion.
it.wikipedia.org/wiki/Nucleoside
Vita sui satelliti dei giganti gassosi? Possibile.
Altamente improbabile, però. O perlomeno non il tipo di vita che conosciamo. Gli scambi biochimici che conosciamo si svolgono a temperature molto diverse da quelle attualmente "note" per questi corpi celesti.
E disgraziatamente la finestra di temperatura attualmente accertata è molto lontana da quelle.
Anche la Panspermia non è sostenibile
Il problema principale è la radiazione di raggi gamma, x e ultravioletti provenienti dei buchi neri super massicci al centro delle galassie.
i ricercatori hanno infatti calcolato la zona di abitabilità di un sistema galattico ed è risultato in circa una misura di 10 kiloparsec (36000 anni luce), il nostro sistema solare si trova a 7,6 kiloparsec, già all'interno di una zona di non abitabilità.
Perchè quindi siamo ancora vivi? Primo per l'eliosfera, che come per il campo magnetico terrestre crea una barriera protettiva contro la radiazione di Sagittarius A (il buco nero super massiccio che fa da cuore alla nostra via lattea) secondo per il modello a spirale che ha la nostra galassia e permette in parte di nasconderci all'interno delle polveri dei bracci (e che forse ha creato le grandi estinzioni di massa le volte che siamo "fluttuati" sopra o sotto il piano galattico).
Ma questo vuol anche dire l'impossibilità per una forma primordiale di vita batterica di raggiungerci da un altro sistema solare o universo...le radiazioni di fondo sterilizzerebbero ogni batterio, prima per quelle di Sagittarius A poi per quelle dell'eliosfera.
Potrei forse e dico forse, dare adito alla possibilità remotissima di qualche spora di fungo, ma il problema non è tanto la radiazione di fondo ma il tempo immensamente lungo per i quali i campioni sono esposti.
Quello che hanno trovato sono tracce di vita fuori dal sistema solare (finché non venga smentito, oltretutto non so se faccia parte, l'asteroide di una delle due fasce del sistema solare) non che siano giunte a noi.
Primus
Ci sono innumerevoli batteri in grado di resistere alle radiazioni, sbalzi termici elevatissimi e nel vuoto, ovviamente per un tempo finito.
Le radiazioni di fondo e tutto il resto solo pericolose e nocive a breve termine SOLO per forme di vita complesse.
Questo è stra-noto da anni.
In secondo luogo, ma più importante, è il fatto che non si tratta di batteri, ma di molecole organiche (NON CELLULE o organismi unicellulari), ovvero compositi primordiali adatti allo sviluppo e alla nascita della vita qualora il corpo celeste ospite avesse le caratteristiche atte a svilupparla (appunto) ed a sostenerla.
Parlare dunque di "sterilizzazione" non ha senso.
Ennesimo passo in avanti della soft disclosure.
Grazie Elia per la segnalazione
Soft disclosure de che?
Leggi tutto il post.
2- cosa c'entrano Encelado e Europa?
L'ho scritto:
Si tratta di molecole organiche (non microorganismi, batteri, forme di vita ecc) ma di semplici molecole. Sono chiamate "organiche" solo perché sono costituite da elementi (atomi) fondamentali per la vita, ovvero carbonio (in primis) e ossigeno e azoto.
Ed ho aggiunto che tali molecole/composti organici potrebbero sviluppare la vita solo a condizione che il pianeta ospite abbia le caratteristiche per svilupparla e sostenerla.
È evidente che Encelado e Europa non ce l abbiano, ma neanche la luna, mercurio o venere.
Su questi corpi celesti non si svilupperebbe mai la vita ma potrebbero comunque possedere molecole organiche, come ad esempio Encelado (c'è uno articolo dell inaf a riguardo).
Titano anche non è adatto a sviluppare o ospitare la vita ma è comunque ricco di metano che è un composto di molecole organiche per l appunto.
Anche venere in atmosfera contiene metano.
Quando qualcuno fa delle precisazioni sarebbe carino ringraziare invece di mettersi a replicare ad cazzum
Per quanto riguarda la presunta "impossibilità" che si possano evolvere forme di vita in ambienti totalmente diversi rispetto a quelli terrestri, vorrei far notare che persino sul nostro pianeta abbiamo scoperto che essa è in grado di adattarsi agli ambienti più estremi. Per cui è probabile se non statisticamente sicuro, data la vastità praticamente infinita di pianeti esistenti nell'universo, che fauna e flora presenti su mondi alieni possano essersi sviluppati e adattati per sopravvivere in luoghi in cui per noi sarebbe impossibile vivere.
L'esplorazione e lo studio dello spazio sono praticamente iniziati 'ieri', quindi bisognerebbe rimanere con la mente aperta e non dare nulla per scontato.
Come detto tante volte da Massimo o dal compianto Valentino Bellucci, la possibilità che in un tempo definito da una molecola sia nato un batterio, poi un pesce e poi una scimmia è praticamente nulla.
Sia scientificamente che a rigor di logica è impossibile, quindi mi sembra uno studio deduttivo molto scarso.
Non posso fare altro che essere d'accordo, il discorso è ovvio e assodato.
Il mio voleva essere solo un'ulteriore chiarimento sulla differenza tra molecola organica e microorganismo/batterio/forma di vita. Dato che l articolo parla di molecole/composti organici.
Le molecole organiche sono potenzialmente ovunque nell'universo e possono compiere viaggi enormi interstellari a mezzo di asteroidi e comete.
I microorganismi no. Anche se alcuni di essi potrebbero sopravvivere nello spazio ed in condizioni estreme fino a 10 anni.
Ma questo non esclude comunque la possibilità che su Encelado si possano essere sviluppate forme di vita elementari come i batteri, proprio per la presenza di metano.
Per i "luminari" del pensiero unico, la storia dell'umanità (e non solo visto che arrivano ad immaginare con somma precisione anche i primi miliardesimi di secondi del presunto big bang!) è certamente una serie di eventi "certi e continui senza soluzione di continuità"...
Beati loro!
#16 DecalagonTotalmente d'accordo. Infatti come ho premesso trovo molto interessante l'articolo.
Mi sono limitato ad esprimere qualche dubbio chimico-fisico.
Su alcuni di essi è ancora presente una qualche forma di fonte di calore e movimento tettonico (quindi geologicamente ancora attivi) grazie alle forze mareali esercitate dal "pianeta madre" attorno al quale orbitano (... che praticamente ha un "effetto fisarmonica" sul satellite, riscaldandolo).
Su Europa (satellite di Giove) ed Encelado (satellite di Saturno) per esempio, sotto lo strato di ghiaccio superficiale, è quasi certo che ci sia un oceano liquido.
Riguardo alla pansperima: non mi sembra di riscontrare grosse novità in questo articolo, in merito al tema.
È ormai noto da anni che amminoacidi e altri composti organici (alla base della vita) si formino spontaneamente in natura (anche molto facilmente: con poche condizioni e ingredienti)...
La spontaneità della natura non è che si soffermi a valutare se si tratta di un pianeta, di un satellite o di una cometa... immagino che qualsiasi superficie vada bene per dare il via al processo... poi, ovviamente, questi corpi celesti sono piccoli e si spostano in modo caotico dentro i sistemi solari, sicché sono perfetti per fungere da vettori per ciò che si forma su di essi (quindi una sorta di "inseminatori" natuali).
Mi sembra una teoria logica e del tutto plausibile.
Riguardo alla radioattività: concordo in pieno con SAM.
Anche in questo caso ci sono moltissime evidenze che per alcune forme di vita estremofile, le radiazioni non costituiscono alcun problema.
Una per tutte: si veda il Tardigrado (che è diventato simbolo di "immortalità" per antonomasia)... che tra l'altro non è nemmeno una forma di vita monocellulare, ma bensì pluricellulare... eppure se la cava benissimo in ambienti estremi e mortali per tantissime altre forma di vita (compreso lo spazio siderale).
Va bè si
Arrivederci
Ovviamente no! E' un po' datato ma spiega bene la panspermia (dal min 2:20)
potrei esser d'accordo anch'io se fosse per brevi periodi ma...
solo per proxima centauri posta a 4,2 anni luce da noi, per un asteroide o cometa vorrebbe dire viaggiare per quanti secoli esposti al decadimento di un bombardamento continuo da parte della radiazione di fondo di sagittarius A e a una temperatura prossima allo 0 assoluto , nel vuoto?
1) Microrganismi highlander: sopravvivono congelati per 24mila anni
2) “riportati in vita” virus intrappolati nel permafrost per quasi 50.000 anni
Ripeto, si tratta di molecole, due o più atomi di carbonio legati fra di loro (più altri atomi che possono essere l'idrogeno o l azoto ecc), non di forme di vita, microorganismi unicellulari ecc. È chiamata "organica" perché è presente l atomo di carbonio che è alla base di tutte le forme viventi.
Molecola come lo è anche quella dell' acqua, dove non è presente l atomo di carbonio, ed è per questo che la molecola dell acqua non è considerata "organica". Alcune comete sono composte da acqua allo stato solido altrimenti chiamato ghiaccio. L'universo è l Habitat naturale di atomi e molecole. Non c'è nulla di strano.
Quindi non c'è nulla che deve "sopravvivere" al viaggio...
Comunque, nonostante questo, abbiamo dimostrato anche l'estrema resistenza di esseri viventi (già complessi) alle condizioni spaziali suddette (resistenti a temperature di -270 ° C, prossime allo Zero-assoluto; resistenti a migliaia di anni in criostasi per poi risvegliarsi; immuni alle radiazioni; resistenti a pressioni migliaia di volte superiori a quelle terresti; ecc.).
... questo per dire quanto la vita sia adattabile e tollerabile (oltre ogni nostra aspettativa).
Esattamente!
Una volta, tanti anni fa, in uno studio fotografico vidi uno sticker che diceva: "Is there life on Mars? And if so, can we screw it?"
[modalità coglione off]
Avvertimento 2 per scrivere in inglese solo per darsi delle arie (e col mal di schiena che ho mi costringe a tirar giù il dizionario della oxford da 22 kg edizione per culturisti)
Alla prossima ti segnalo a te stesso
io credo alla panspermia, ma non così.
Secondo me la vita, come l'intelligenza, è diffusa in tutto l'universo da sempre.
Certo che la Terra è speciale perché la vita si è potuta evolvere dagli organismi unicellulari fino a quello che vediamo adesso (ma le mutazioni genetiche casuali non c'entrano nulla).
Io sono convinto che forme di vita allo stadio seminale, magari indistinguibili da qualunque minerale, siano in ogni stella e in ogni pianeta, e sono anche convinto che le stelle possano ospitare forme di vita molto semplice (magari non proprio nel core).
L'idea che la vita sia portata dagli asteroidi, come è già stato detto, non risolve il problema lo sposta solo.
Io ritengo che la vita sia un'entità totalmente psichica, ma che nelle condizioni opportune si possa "ancorare" al mondo materiale.
L'idea che si possa formare dalla materia inerte è pura spazzatura, propagandata con il solo scopo di rendere la gente atea e materialista, ma soprattutto produttrice e consumatrice.
"C'è vita su Marte? E se sì, possiamo scoparla?"
Cmq é in tema pan-spermia.. dai è bravo il nostro "Peter Pan".
^_^
⇀Modalità pan (per focaccia) off↼
[Cazzeggio on] ma neanche tanto
A proposito di "...possiamo scoparla"
Panspermia vuol dire proprio questo. "Seme comune"
Un seme comune nell'universo (molecole organiche), trasportato da un numero incalcolabile di comete-asteroidi-meteoriti, che tocchino quanti più corpi celesti possibile al fine di aumentare la probabilità di trovarne qualcuno che abbia le caratteristiche/condizioni favorevoli affinché, da esse (le molecole), si possa sviluppare la vita.
Come dire: voglio un figlio, ho a disposizione 1000 donne, ma molte di esse sono sterili. Cosa faccio al fine di aumentare la possibilità di diventare padre? Le trombo tutte, e tutte insieme.
[Cazzeggio off]
Questo studio parla in particolare di come la vita viene diffusa, ma ce ne sono altri che indagano su come venga 'creata'. Come dall'esplosione stellare (supernova nucleosintesi) o nelle nebulose, radiazioni cosmiche e altro.
Ad esempio:
nasa.gov/.../...
www.nature.com/articles/s41467-018-07212-y
Entrambi questi studi che ho portato come esempio, suggeriscono che i componenti essenziali per la vita possano formarsi in ambienti extraterrestri, per poi essere diffusi da meteoriti, comete, polvere spaziale. Quindi hai un buon intuito xD
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Una volta, tanti anni fa, in uno studio fotografico vidi uno sticker che diceva: "Is there life on Mars? And if so, can we screw it?"
Grazie Massimo, con la tua entrata anticipasti la nostra fuoriuscita, fuoriuscita quasi impossibile da inviare senza il tuo sticker.
www.luogocomune.net/images/panspermia.jpg
Pianeta: cosmici ingravidanti "spermatozoi" privi di identità in arrivo.
Sorry for spam and for lOl
#36
Allora non hai capito. Io affermo che è la vita che forma i composti organici e non viceversa. La vita, sulla Terra, c'era da quando è nata, come c'è sul sole e su tutti i pianeti. Solo che, in alcuni pianeti non si attiva perché mancano le condizioni e manca l'azione di un essere che guida la vita.
Nessuna cometa, nessun meteorite o polvere cosmica. Poi magari su questo punto sbaglio, ma in ogni caso deve essere chiaro che in nessun caso la vita può essere il prodotto di materia inerte.
#40 bakeka
Ma insomma sti cazzo di virus e batteri esistono o no? Questi addirittura dicono che sono di origine aliena!
Il fiume karma e' sempre li' con le sue rive comode-comode.
Beh, diciamo che ci sono dottrine filosofiche che vedono nell'universo un grande essere, come diceva ad esempio il gesù del quinto vangelo, o come lascia supporre anche l'ermetismo (anzi, bella l'associazione fatta da fraber sopra, la condivido in toto).
Speculando su questo argomento ci si può divertire un sacco da quanto è affascinante il mistero che circonda la natura della realtà.
Ad oggi non esiste teoria credibile sullo sviluppo della prima cellula. La teoria del brodo primordiale e simili si sono tutte rivelate forzature e non hanno nemmeno funzionato in test di laboratorio con concentrazioni di componenti base diversi ordini di grandezza più elevati di quanto fosse realistico in ambiente naturale e con irraggiamenti e temperature regolati ad hoc.
Le molecole di dna e rna sono intrinsecamente instabili, fragilissime. All'interno della cellula richiedono moltissimi meccanismi di protezione e correzione attivi in ogni millisecondo per mantenere coerenza e anche così molte non ce la fanno e devono essere eliminate.
Non esiste mai che si possano assemblare casualmente in ambiente aperto, va proprio contro alle leggi chimiche e termodinamiche. Per non parlare poi di tutto quello che avrebbe dovuto svilupparglisi casualmente intorno, la parete a doppio strato fosfolipidico eccetera.
Non funziona, non esiste. Possono passare milioni di anni,puoi avere tutte le basi azotate che vuoi. Non si assemblano mai in una molecola di RNA.
In questi 17 anni dominati dalle più sfrenata tecnologia sono riusciti ad ottenere qualcosa in più nei vari laboratori super avanzati in giro per il modo per spiegare la nascita casuale della vita ?
( casuale nei laboratori super- tecnologici ?..facciamo finta di credere a questo Caso con la C maiuscola ).
Non vorrei mai che fossero passati 17 anni senza che siano stati fatti passi in avanti rispetto agli esperimenti del 1953 di Miller-Urey.
Qualcuno potrebbe aggiornarci ?
O dobbiamo risentirci tra altri 17 anni .. sempre che sia vivo visto l'età ?
Condivido il tuo pensiero, voglio aggiungere solo una cosa riguardo alle molecole del dna, che sono un vero e proprio "programma" destinato a permettere lo sviluppo e la funzione di ogni cellula: che questo vero e proprio manuale di istruzioni sia stato originato dal caso lo ritengo ancora piu' improbabile della nascita di una singola cellula stessa
Sono domande davvero molto al di la' della nostra comprensione
Secondo Faggin il computer intelligente non è realizzabile..e non lo sarà mai ( un po' drastico ? )
E lo dice dopo aver speso milioni e milioni di dollari in ricerche iniziate a metà anni 80.
Se diventerà commerciale il processore quantico.. non cambierà niente per il software che sarà sempre una sequenza di 1 e 0..
@ Krytron #43
Hai ragione. Anche se io credo nella panspermia riconosco che è soltanto un tassello della soluzione degli enigmi della Storia della Vita sulla Terra.
La teoria evoluzionistica fa acqua da tutte le parti (non solo in senso lato), d'altronde anche quella creazionista non può soddisfare un logico così come molte religioni la pongono.
La differenza è che fra qualche decina di anni al massimo Darwin verrà sconfessato da un provetto Galileo (è inutile che ci sentiamo tanto moderni ed intelligenti a confronto dei nostri antenati..la storia si ripete SEMPRE!)
Mutuando (nel piccolo) le universali leggi di E.T. si può indurre da profani un: "come prima così dopo, come dopo anche prima"
...mentre il concetto di creazione in senso teologico non potrà mai essere negato o provato a meno che non si raggiunga l'omniscienza; l'omniscienza è una "facoltà spirituale" che solo i Maestri hanno raggiunto quindi la massa non potrà mai capire a fondo l'origine della vita e la creazione. La comprensione non può passare di cervello in cervello attraverso un semplice libro o con una spiegazione scientifica orfana di misteriosi dati di base.
Esattamente come un canide fedele vive istintivamente la sua esistenza e prova emozioni di vario tipo, senza riuscire a comprendere tutte le azioni del suo padrone.
[modalità anacoreta: off]
mi spiace se ciò ti deluderà!
Per me non c'è nulla di "magico" o "divino", ma tutto avviene per consequenzialità inevitabile del divenire (che poi sarebbe lo stesso princìpio su cui si basa anche l'evoluzionismo e l'astronomia... visto che ogni volta che gli scienziati tentano di spiegare qualcosa nello specifico, affrontano la questione avvalendosi di passaggi consequenziali l'uno all'altro - non appellandosi "al caso").
Ho già discusso di queste idee nei due Threads nei quali è stato presentato il documentario di Bellini:
>> L' universo Divino (1a + 2a parte)
>> L' universo Divino (3a + 4a parte)
Diciamo che è un'arringa per quanto mi riguarda, a mio favore intendo.
Non che basti, per carità, mi sono imbattuto nella visione anche in video ateistici (si dice?) e di confronti con il Prof. bellaprof, tutti segmenti che ho cercato di comprendere, riuscendoci imo...
La mia chiosa è questa richiamando il prof. Zichichi, se c'è una logica c'è un autore...questa assunzione è congruente con il fatto che qualsiasi legge ha un legislatore.....
Dopodiché mio amico Faber, ti dico, io preferisco parlare con chi non la pensa come me, altrimenti la mia idea (se preferissi parlare con chi la pensa come me) sarebbe per definizione fragile.
Però, vi chiedo, se è stato dimostrato dalla Scienza che un ambiente senza vita non può produrre vita e che tutto è consequenziale (legge dell'evoluzione)...
Perché noi siamo qui? A scrivere, dal niente, a tentare di capire, ad esistere?
Egli dice che la materia non può avere un' evoluzione costruttiva, ma solo distruttiva.
che la materia, senza "architetto", non può diventare "di più" ma solo diventare "di meno" (entropia).
che - senza intelligenza - si possa unicamente passare da una struttura più complessa a una più semplice (e non viceversa).
Io, invece, penso che la materia inerte (grazie alle leggi fisiche e chimiche), non sia unciamente vincolata a "degradarsi" (impossibilitata a "costruire"), ma che possa portare alla formazione di strutture complesse (es: vedi la formazione dei fiocchi di neve).
Nei focchi di neve riscontriamo una LOGICA, un' ARCHITETTURA, eppure non c'è alcun architetto! (contrariamente a quanto dice il prof. Zichichi, questo è possibile, avviene!).
Altro esempio:
Gli atomi più pesanti si formano nelle stelle (per effetto di pressione e temperature elevatissime che fondono gli atomi di Idrogeno tra loro): carbonio, ossigeno, ferro, oro, alluminio, e tutti gli elementi della tavola periodica, si formano tutti dal primigenio atomo di idrogeno!!
.. Quindi anche in questo caso (sempre in ambito NON-vivente, senza alcun "architetto intelligente") assistiamo alla formazione di un "di più", non a una degradazione a "di meno".
Altro esempio:
Il ciclo dell'acqua. È un complesso di processi ciclici, ben strutturati, funzionanti, logici, svolgenti un compito... eppure non l'ha progettato nessuna intelligenza! (è un "macchinario" che si è formato e strutturato da solo! ... E FUNZIONA BENISSIMO!).
L' entropia domina ancora la Realtà nel mio scenario (e quindi tutto tenderà alla degradazione finale, prima o poi), ma questo non significa che questo decadimento in atto, inarrestabile e mono-direzionale (>>>), non possa avvenire in modo "elegante", "stiloso", "architettonico" (quindi che si formino delle "costruzioni" che poi, inevitabilmente, finiranno anch'esse col degradarsi e appiattirsi nuovamente con "tutto il resto").
Un po' come il concetto del film Toy Story: - "Non è volare... è cadere con stile!".
Le costruzioni operate dalla Natura non contravvengono al flusso mono-direzionale verso una sempre maggiore entropia (prima o poi il personaggio del film Toy Story raggiungerà uno stato di quiete nella sua caduta!), ma rappresentano una "caduta con stile" verso la fine ineluttabile (quindi "si sale e si scende", pur trovandoci effettivamente in una inesorabile "caduta libera" ... solo apparentemente elusa!).
Inoltre non è da escludere che l'entropia, raggiunto il suo massimo stato, non possa ricominciare da capo (quindi essere ciclica!); in tale eventualità, alla fine del processo di decadimento di TUTTE LE COSE, lo Scenario tornerebbe di nuovo ad uno stato di Minima Entropia! che poi ricomincerà nuovamente a decadere verso uno stato di Massima Entropia.
Un universo strutturato TIPO COSI' (dove il centro della ciambella rappresenta da un lato "la fine" e dall'altro "l'inizio" di un nuovo universo!) :
__________________________________________
Allora: prima di tutto la Scienza non ha dimostrato nulla in merito a come si formi la vita (potremmo solo essere incapaci di replicare il processo perché non conosciamo le condizioni necessarie perché ciò avvenga)...
Per quanto riguarda il "perché", io ti domando:
- perché esiste il vento?
- perché si formano le montagne?
... e con "perché" non intendo "come" (lo sappiamo come avviene il processo fisico), ma intendo proprio il senso, lo scopo per cui ciò avvenga (a che pro?).
__________________________
Citazione:
A che tante facelle?
Che fa l'aria infinita, e quel profondo
Infinito Seren? che vuol dir questa
Solitudine immensa? ed io che sono?
__________________________
A differenza del vento e delle montagne (dei quali siamo arrivati a capire il "come"), di Noi, purtroppo, non conosciamo né il "Perché" né il "Come".
In realtà il vento e anche le montagne (così come anche gli animali e l'uomo) hanno dei "ruoli", hanno un "perché" in questa immensa "giostra" che è venuta formandosi sulla superficie di questo pianeta (l'ecosistema terreste) ... tuttavia questa risposta è esaustiva solo se ci fermiano a ragionare all'interno di questo apparato complesso che è l'ecosistema (dove ogni cosa è intrecciata all'altra, in funzione dell'altra, in armonia ed equilibrio con l'altra... perché sviluppatasi insieme alle altre... tutti "ingranaggi" del medesimo "marchingegno").
Si tratta però di un senso relativo, non assoluto... pertanto la nostra Domanda non farebbe altro che spostarsi "più in là", e quindi ci chiederemmo:
- « Perché c'è l'ecosistema terrestre? (all'interno del quale noi giochiamo un ruolo) »
- « A che serve? »
- « È un apparato/marchingegno fine a sé stesso, autoreferenziale? » (probabilmente Sì).
C'è poi da dire che l'uomo si è estraniato dal legame simbiotico che aveva con la Natura, abbandonando i suoi ruoli che originariamente ricopriva... pertanto ormai abbiamo perduto anche il nostro ruolo in questa "giostra" ed è rimasto solo il nostro impatto su di essa.
Apparentemente noi non serviamo più alla Natura (siamo degli "ingranaggi superstiti" non più collegati al resto del marchingegno, che oramai "gira da solo"), è rimasto solo che la Natura ci è necessaria a Noi (altrimenti moriamo)... però - pensandoci più a fondo - un qualche ruolo, una qualche funzione in alcuni cicli biologici, forse ancora l'abbiamo, pur non accorgendocene (es: i topi, le zanzare, e altri parassiti potrebbero dover "rigraziare" noi della loro esistenza... in quali poi - a loro volta - nutrono altri animali, mettendo in moto altri cicli importanti per "mandare avanti tutta la baracca" dell'ecosistema).
Quindi, in conclusione: non c'è nessun nobile "Perché"... È COSI' E BASTA! (è il divenire delle cose! ... è l'armonia inevitabile, consequenziale, verso cui si è inevitabilmente strutturata la materia).
o lo accetti, oppure vai a cercarti un senso in una qualche religione che ti spiega cosa ci sei venuto a fare al mondo! (che senso ha la tua esistenza, ecc.).
L'entropia non può essere ciclica.
Se così fosse andrebbero riscritte le leggi della termodinamica, spiegarle e soprattutto dimostrarle.
Quelle attuali funzionano benissimo.
L'entropia in un sistema chiuso può iniziare un nuovo ciclo solo a condizione di utilizzo di energia esterna. Non lo farà mai spontaneamente. L'entropia di un sistema può restare pressoché costante o aumentare spontaneamente, ma MAI diminuire (a meno che -ripeto- non si spenda energia).
Ovverosia: il susseguirsi di continui "rimbalzi" dello spazio / materia, su sé stesso :
• esplosione > espansione
• raggiunta la massima espansione > ricade tutto indietro (nel punto di origine)
• quando si è riammucchiato tutto (nel punto di origine) > esplode di nuovo tutto (magari - non so, ipotizzo: perché raggiunge una "massa critica", eccessivamente concentrata).
Comunque, anche se fosse come dici tu (SAM) in merito all'entropia... vabbé, pazienza: vorrà dire che prima o poi finirà tutto.
Tuttavia - sinceramente - non lo credo, perché significherebbe che questo sarebbe un momento unico, irripetibile e particolare dell' Esistente... e mi sembra improbabile come tesi, in quanto non si spiegherebbe perché un evento debba accadere solo adesso e mai più; per me, o accade sempre, oppure non dovrebbe accadere mai ... e siccome che non accada mai è confutato dal fatto che siamo qui, la mia conclusione è che - in qualche modo che non sappiamo - esso accada sempre (altrimenti la sua "Unicità + Non Stabilità" sarebbe un mistero).
Comunque, il punto più importante di tutto il mio discorso precedente, non era tanto se l'entropia fosse ciclica o no...
Il mio discorso precedente non dimostrava neppure che "Dio non esiste" (ovviamente), però dimostrava che È FALSO il postulato secondo cui "la materia, lasciata a sé stessa, non è capace di strutturarsi da sola in architetture armoniche e funzionanti, se non c'è un architetto intelligente che opera dietro". (come sostengono Bellini e Zichichi).
Acquisito questo fatto, ogn'uno poi ne trae le conclusioni che vuole (in merito all'esistenza o meno di un "creatore")... però, appunto, sarebbe opportuno che non si usasse più il concetto di "bellezza e complessità dell'architettura che osserviamo" come dimostrazione che ad aver operato sia stato un essere intelligente.
Abbiamo appurato che architetture complesse, armoniche e funzionanti (anche svolgenti dei compiti), sono capaci di formarsi da sé, in Natura (mineralogia, geologia, climatologia, chimica e fisica) ... senza l'intervento di alcun "progettista intelligente"!
Mi spiace Bellini: in questa realtà, con queste leggi che operano (fisico-chimiche), i "libri sono capaci di scriversi da soli" (usando la similitudine da te proposta).
... e tutto questo, a mio avviso, è sbalorditivo, commovente... di una bellezza infinitamente più affascinante dell'idea che sia stato tutto progettato da qualcuno di intelligente.
Quindi ripeto: USATE ALTRE ARGOMENTAZIONI PER DIMOSTRARE L'ESISTENZA DI DIO (non più questa! ... ché è SMENTITA dall'evidenza).
A mio modo di vedere: tutto è consequenziale, sinergico e armonico col resto (ogni pezzo del puzzle è al suo posto: io, l'albero, il leone e la gazzella, il ragno e il moscerino, l'ape e il fiore, ecc.)
Non solo le parti interne di un singolo corpo (fegato, cuore, cervello), ma tutte le cose che osserviamo (anche esterne al singolo individuo completo e finito) sebbene ci appaiano "slegate fra loro", "a sé stanti"... sono in realtà interconnesse, esistono l'una in funzione dell'altra e viceversa. Cioè: un essere vivente non può essere spiegato osservando/studiando solamente lui e basta (estraendolo dal contesto), ma occorre osservare tutto lo scenario (e gli altri esseri) nel quale (e con i quali) si è sviluppato progressivamente.
Noi siamo la risultante di una serie infinita di processi consequenziali, inevitabili, per via delle forze che operano sulla strutturazione spontanea della materia (in una prima fase - a livello atomico, molecolare, cellulare) e dell'equilibrio e consequenzialità nell'interazione tra i vari esseri viventi che popolano uno scenario (in una seconda fare - a livello zoologico).
Ma è sempre lo stesso princìpio di "consequenzialità" che opera su tutti i livelli (dalle particelle subatomiche, fino all'equilibrio fra preda-predatore... e per finire l'equilibrio delle strutture cosmiche).
Le cose sono andate così come le vediamo perché da una condizione iniziale "X" (con quelle caratteristiche), non si poteva progredire in nessun altro modo se non facendo quel passo, in quella direzione (la necessità, l'inevitabilità, ha portato al raggiungimento di una Struttura e di una Regola).
Magari se l' input iniziale era "Y" (un universo con altre leggi fisico-chimiche), tutta un'altra "cascata inevitabile" di eventi consequenziali sarebbe avvenuta (generando un altro percorso, diverso dal nostro e vincolato alla condizione "Y" iniziale).
In entrambi i casi, né noi (dell'universo X) né altri ipotetici esseri (dell'universo Y) dovremmo stupirci di quanto sia così tutto perfettamente in equilibrio e funzionale alla nostra esistenza.
È sbagliato il concetto che vuole che ci sarebbe stata 1 possibilità su 1'000'000'000'000'000'000'000 che tutte queste coincidenze si verificassero, una dopo l'altra, affinché oggi noi potessimo essere qui... perché, in realtà, siamo NOI la conseguenza di quello che c'era prima, e NON È "quello che c'era prima" che È stranamente e miracolosamente adatto a noi.
Chi solleva questa obbiezione compie erroneamente un'osservazione "al contrario" del fenomeno! ... di come esso sia realmente progredito, inevitabilmente, fino all'oggi. L'errore sta nel considerare NOI come se fossimo il fulcro di tutto ... come se "l'oggi" fosse la costante imprescindibile e "lo ieri" la bizzarra coincidenza che lo ha reso possibile, insieme all'altroieri, che stranamente è perfettamente in linea pure con quanto accaduto 3 giorni fa, 4 gg. fa, 100 gg. fa, ecc. ... tutta una serie miracolosa di avvenimenti perfettamente allineati fra loro affinché l'oggi esista! (NON È COSI' INVECE !!).
Si tratta di un errore di osservazione della progressione (piuttosto banale, a mio avviso) che stranamente commettono anche tantissimi scienziati (visto che anch'essi si interrogano su come siano state possibili tutte queste "coincidenze" una dopo l'altra).
Possibile che nessuno alzi la mano nella comunità scientifica e dica: - " Signori... ALT!! ... Guardate che qui stiamo sbagliando punto di vista... in verità non c'è nessuna improbabile serie di coincidenze da spiegare !! (nemmeno UNA SINGOLA coincidenza!) ... perché non è il PRIMA adatto al DOPO, ma è il DOPO adatto al PRIMA !! "
Punto. Risolto pure l' "annoso problema" dell' improponibile serie di coincidenze infinite, una dietro l'altra.
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Quindi, ricapitolando, due cose abbiamo confutato:
1) È FALSO il postulato secondo cui "la materia, lasciata a sé stessa, non è capace di strutturarsi da sola in architetture armoniche, logiche, geometriche, funzionanti, se non c'è un architetto intelligente che opera dietro a tal fine ... ma che possa solo diventare un' accozzaglia casuale, senza senso, di materia" .
Nella Natura non-vivente, invece, riscontriamo spesso la formazione spontanea di strutture con tali caratteristiche! (vedi cristalli di ghiaccio!), pertanto imbattersi in delle strutture dalle forme "apparentemente artificiali" (anche nella Natura vivente) non implica necessariamente la presenza di un creatore/progettista.
2) Il problema dell'improponibile serie di coincidenze infinite, ripetutasi una dopo l'altra (che ha portato fino a noi, oggi) NON ESISTE !! ... è un falso problema!! ... Semplicemente perché "non è il PRIMA che è adatto al DOPO, ma è il DOPO che è adatto al PRIMA !!" (così come, ripensando alla serie di avvenimenti di ieri, non valuto questi come una serie di coincidenze particolarmente fortunate affinché l'oggi fosse proprio quello che sto vivendo... ma è quello che sto vivendo oggi che è coerente con quanto successo ieri! ... Oggi avrebbe potuto essere un qualsiasi altro "oggi", se le cose ieri fossero andate diversamente).
È "l'oggi" che scaturisce da quello che è stato "lo ieri", non "lo ieri" che va interpretato in funzione di quello che è "l'oggi".
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E' chiaro fraber -con tutto rispetto- che non hai ben chiaro il concetto di entropia e di cosa esso implichi. Ci può stare, ma sarebbe saggio un altro tipo di approccio da parte tua.
Lasciando da parte l'entropia e passando al resto del tuo post:
Sono d'accordo con il fatto che la vita è imprescindibile dalla materia, predilige atomi e molecole di carbonio per lo più, ma anche idrogeno, ossigeno, azoto. Ad oggi non ci sono evidenze che portino a dover prendere in considerazione eventuali altri tipi di elementi o molecole a noi sconosciute che facciano la differenza tra materia vivente (sia essa animale o vegetale) e materia non vivente.
Attenzione però, questo non vuol dire che non esistano. La vita è considerata tutt'oggi uno dei più grandi misteri intrinsechi nella materia e si è tutt'altro dall'essere vicini a risolverlo. E' chiaro che ci sfugga "qualcosa".
Qui non sono d'accordo.
E' proprio questo, le strutture armoniche, geometriche e simmetriche che implicano la possibilità della presenza di un disegno intelligente.
L'intero universo poggia su fondamenta matematiche.
Ne ho parlato talmente tanto a riguardo che -perdonami- sono riluttante a tornarci.
Premesso che non credo in DIO (almeno non come ce lo racconta la chiesa che tutto sa),
sono fra coloro che ritiene possibile la convivenza tra la Teoria dell'evoluzione delle specie ed il disegno intelligente.
La teoria, ammesso che funzioni, ha bisogno di un teatro in cui manifestarsi. Il ruolo del disegno intelligente sarebbe appunto questo (il teatro), ed è considerato intelligente proprio per le peculiarità fortemente matematiche.
Anche in tal senso ne abbiamo già parlato moltissimo.
Quindi con "abbiamo confutato" ci andrei cauto. Magari fosse così semplice.
L'entropia è il progredire (spontaneo) di tutte le cose verso uno stato sempre meno strutturato/disequilibrato/innaturale possibile, fino a raggiungere una QUIETE TOTALE del sistema (che non può progredire in nessun'altra direzione, perché ha raggiunto un decadimento massimo, ovverosia: il suo "livello base di quiete", incapacitato ad "acquietarsi" / equilibrarsi ulteriormente, essendo assoluto).
Essa non riguarda solo la termodinamica, come il classico esempio dei due contenitori separati, uno contenente gas caldo e l'altro freddo, che se uniti si mescolano, raggiungendo un equilibrio della temperatura dei due gas.... bensì riguarda qualsiasi cosa (pertanto, se ti limiti a definirla con la termodinamica, sei tu quello che non l'ha capita!).
in spiaggia, ad esempio, un "castello di sabbia" è un sistema che possiede bassa entropia; lasciato a sé stesso, però, quel sistema tenderà a degradarsi sempre di più, finché il castello di sabbia non tornerà ad essere indistinguibile dal resto della spiaggia (a quel punto la sua entropia sarà aumentata, tornando allo stesso livello dell'entropia della sabbia circostante).
Altro esempio:
Un libro poggiato sul tavolo in verticale, si trova in una condizione entropica più bassa di un altro libro (o dello stesso) poggiato sul tavolo in orizzontale (perché la condizione del primo è più complessa, innaturale e instabile rispetto alla posizione del secondo e tenderà a svanire prima ... Cioè: è il "libro in piedi" che dovrà raggiungere - prima o poi - la condizione di "sdraiato" e non viceversa ... Nessuno si aspetta che il libro "sdraiato" finirà col mettersi "in piedi" lasciando proseguire le cose secondo l'ordine naturale) :
Tuttavia entrambi i libri del nostro esempio sono sul tavolo, che è anch'essa una condizione "strutturata" e "innaturale" della realtà. Quindi, il trovarsi sul tavolo, conferisce ad entrambi i libri una condizione entropica in evoluzione (nessuno dei due ha raggiunto il suo stato di quiete massimo!).
Quando il tavolino marcirà, col passare del tempo, i due libri cadranno a terra, raggiungendo una condizione entropica ancora più alta (il "finire al suolo", anziché stare su una posizione sopraelevata, sul tavolino, ne aumenta l'entropia!).
a quel punto la condizione entropica dei due libri è data dalla loro "struttura": la loro forma (le pagine squadrate, a forma di rettangolo, ecc.) è una condizione innaturale, conferitagli dall'uomo... anch'essa (questa artificiosa forma a cui è vincolata la materia) deve essere "superata" per aumentare ulteriormente l'entropia... quindi, quando i due libri si sbricioleranno (col passare del tempo), avranno aumentato ancora di più la loro entropia (proprio come i castelli di sabbia).
Quando le briciole decadranno in molecole... avverrà un ulteriore aumento di entropia.
Quando le molecole decadranno in atomi, l'entropia salirà ancora di più.
Ora l'entropia dei due libri (seppur altissima) non è massima, perché c'è ancora un vincolo che separa gli atomi dei libri dal loro stato di quiete totale, assoluto... ovvero: il suolo, che impedisce loro di raggiungere il centro della Terra per effetto della gravità (il suolo rappresenta l'ostacolo che si frappone all'azione della gravità, come lo era prima il tavolino! ... quindi, a causa della presenza di questo "impedimento", non è ancora stata raggiunta la "quiete assoluta" ... c'è ancora del "potenziale" verso cui andare!).
Per superare anche questo vincolo (che impedisce agli atomi dei libri di raggiungere il loro stato di quiete assoluto!) occorre aspettare che anche l'intero pianeta decada al suo stato di quiete massimo (aumentando inevitabilmente la sua entropia, come qualsiasi cosa) affinché gli atomi di libro possano decadere ad uno stato di quiete ancora più primordiale e assoluto rispetto a quello a cui si erano fermati (a causa della superficie del Pianeta).
La superficie del pianeta rappresenta l'ennesima "barriera architettonica" da superare (da demolire), per la loro progressione entropica al massimo stadio.
Quando saranno state abbattute tutte le "barriere architettoniche" che si oppongono allo "stato di quiete" di un sistema, avrai entropia massima.
§§§§§§§§§§§
In sintesi, dopo tutti i ragionamenti fatti sopra, secondo me una buona definizione di "entropia" potrebbe essere questa:
« CON LA PAROLA "ENTROPIA" SI VUOLE INDICARE IL POTENZIALE DI CAMBIAMENTO (spontaneo e non indotto!) DI CUI È DOTATO UN SISTEMA.
Quanto più un sistema è "carico di questo potenziale", tanto più la sua entropia sarà bassa.
Se il sistema ha esaurito questo "potenziale di cambiamento" e non può ambire a nessun'altra trasformazione, allora avrà raggiunto il massimo livello di entropia. »
§§§§§§§§§§§
Tornando alla "progressione Entropica" dei libri nel mio esempio:
Nel frattempo che aspettano l'aumento dell'entropia del Pianeta Terra, però, va ricordato che gli atomi dei libri non aspettano fermi (senza far nulla) ma si uniscono con altri atomi e creano altre cose... fenomeno che (come ho spiegato nei post precedenti) solo apparentemente elude l'avanzare dell'entropia (visto che apparentemente tende a "complessificare", anziché "semplificare" e "acquietare" lo stato delle cose)... in realtà trattasi di "cadere con stile" e non "volare" (come dice il film di Toy Story, la cui frase ho usato come esempio nei precedenti post).
Insomma: dentro l' "insieme" della progressione entropica (che aumenta) si formano questi sottoinsiemi di fenomeni, che si comportano in modo "bizzarro" (creando cose, anziché degradandole)... ma tali sottoinsiemi sono sempre e comunque vincolati all'insieme che li ospita (che finirà per raggiungere la "quiete perpetua").
È un po' come l'acqua che, in caduta libera (da monte verso valle), formerà nel suo percorso dei "giochi d'acqua" (come cascate, anse, mulinelli d'acqua, vortici, ecc... e altre particolarità bizzarre), ma il tutto è sempre vincolato alla legge di gravità (che prima o poi porterà tutto il fluido a valle).
Aspetta... "non vuol dire che non esistano" ... cosa esattamente?
Ti riferisci a "la presenza di molecole sconosciute che facciano la differenza tra vivente e non vivente" ????
Non capisco cosa vuoi dire con questo...
La vita non è conferita alla materia da una "polverina magica" (molecole sconosciute) che unendosi alla materia ordinaria ne conferisce la condizione di "vivente".
Hai detto anche che "la vita predilige atomi di carbonio, ecc." ...
Non sono d'accordo col concetto che la "vita predilige"... essa non ha questa capacità (secondo me).
Dal tuo pensiero mi pare di aver capito che tu ritieni che la vita sia una specie di "forza" che esiste ANCOR PRIMA della materia... e che poi tale forza decida di "incanalarsi" in alcune molecole, usandole per darsi Sostanza (correggimi se sbaglio).
Quindi questa "forza", si avvarrebbe della materia per darsi sostanza.
Se non è questo che volevi dire, spiegami meglio il concetto che hai espresso sopra (perché non è chiaro).
Io invece ritengo che la vita scaturisca dalla materia come conseguenza della struttura della stessa.... e che la struttura prenda forma grazie alla consequenzialità delle leggi fisiche e chimiche, come nei cristalli di ghiaccio (quindi non si raggiunge lo stato di "vivente" per "volontà" di una forza generativa, che unisce gli elementi).
La vita viene DOPO la materia: essa è una PROPRIETA' di una particolare conformazione della materia (come la struttura atomica della gomma conferisce ad essa proprietà gommose e rimbalzanti, oppure come la disposizione in un certo modo degli atomi di carbonio conferisce proprietà friabili alla grafite e lo stesso carbonio, in un' altra disposizione, conferisce proprietà di estrema durezza al diamante.
Le molecole si dispongono in un certo modo per consequenzialità e per via delle leggi fisiche/chimiche della Natura, dopoché... raggiunto un certo livello di questa "composizione artistica" (NON prodotta da intelligenza, né da una "volontà del vivente" di strutturarsi), essa acquisisce la proprietà di diventare VIVA (a séguito della struttura, formatasi spontaneamente)... una proprietà (la vita) come qualsiasi altra proprietà, di cui possa essere dotato qualche altro composto.
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Per quanto riguarda l'ultima parte del tuo discorso:
Se vogliamo dire che la "mente intelligente" è comprovata dal fatto che l'universo è dotato di leggi fisiche, beh... ALLORA MI ARRENDO !!
Che poi non si capisce perché tale Entità dovrebbe creare una realtà dotata di leggi che poi, spontaneamente, attraverso un'infinita serie di processi, porta alla "strutturazione consequenziale" della materia (fino a noi), anziché scegliere di creare direttamente noi (per sua azione diretta e non lasciando il tutto alla consequenzialità delle "leggi dello scenario" in cui ci troviamo... "scenario" che Lui avrebbe creato).
Se Dio voleva l'acqua, perché non ha creato direttamente l'acqua?
Perché ha creato solo l'idrogeno, per poi aspettare che esso si accumulasse nelle stelle (per effetto della gravità), poi aspettare che si fondesse con gli altri atomi di idrogeno (per creare l'ossigeno), poi ha atteso che l'ossigeno e l'idrogeno si legassero per creare la molecola H2O, e così ... finalmente ... dopo milioni di anni, ottenere l'acqua??
a me pare che questo non abbia senso...
È più logico pensare che le leggi fisiche siano imprescindibili dalla realtà (non dovute a un'intelligenza!).
Se sotto l'ala di un aereo si genera "portanza" (ovvero: le molecole dell'aria vengono spinte verso il basso) è perché così è normale che sia (è la conseguenza inevitabile di un azione meccanica)... sarebbe anormale se non fosse!
La matematica è solo il mezzo scritto attraverso il quale noi analizziamo queste proprietà della Natura (come l'alfabeto o il linguaggio serve per esprimere concetti).
Le leggi fisiche/chimiche sono anch'esse consequenziali, non intelligenti.
La realtà si adegua a queste leggi e si struttura.
Questo significa (come dicevo nei precedenti post) che tu puoi impostare qualsiasi tipo di leggi iniziali (anche apparentemente insensate), otterrai da esse sempre un processo di strutturazione della realtà, basato su quell'input iniziale.
Proprio come in questi disegni, che da uno scarabocchio iniziale, senza senso (o addirittura che alludeva ad una diversa evoluzione del disegno!) poi si struttura un'altra realtà, basata comunque su quell'input iniziale dato da quei "segni di matita" senza senso, che si trovavano sul foglio al "principio di tutto"):
Quei segni iniziali potevano essere di qualsiasi tipo, ma da essi si sarebbe strutturata comunque una realtà, basata su di essi (e questo non avrebbe dovuto stupirci in nessun caso, a prescindere da quali fossero le leggi iniziali!).
Spero che questa "allegoria del disegno" arrivi a far capire il concetto che voglio dire.
Questo per tornare di nuovo al concetto che "è strano che tutto sia così clamorosamente funzionale a noi"...
... in realtà siamo noi che siamo funzionali alle condizioni precedenti.
Cercherò di essere più chiaro con questi esempi:
Dire che il Creatore esiste perché ci sono le leggi naturali (fisico-chimiche) che governano tutti i processi, è come dire che tu (Dio), che vuoi un panino con burro di noccioline e marmellata, anziché farti DIRETTAMENTE il panino, crei uno scenario con le caratteristiche che vedi nel video sottostante, scenario che dà l'illusione di saper produrre il panino da solo, per conto suo, spontaneamente, apparentemente senza il tuo intervento:
Reazione a catena di eventi che produce un panino:
... oppure che tu, che abbia come intento quello di mettere il sale sulla carne, anziché farlo DIRETTAMENTE, crei uno scenario/teatro naturale che fa Sì, in modo automatico, spontaneo, che del sale finisca per condire la tua bistecca... tipo così:
Reazione a catena di eventi che mette del sale sulla bistecca:
A che pro fare questo?
Cioè: perché dare l'illusione ad eventuali spettatori (noi esseri umani) che il tutto si sia creato da solo, in modo consequenziale, quando invece all'origine di ogni cosa ci sarebbe il progetto di Dio?? (che ha dato il via all' "effetto dòmino" a cui assistiamo, stabilendo delle "leggi naturali" in partenza).
Questo "Creatore" è stato proprio un gran "mattacchione" nel fare tutto questo (come chi ha creato i video sopra)...
Cioè: sembra che a tutti i costi Egli abbia cercato di far credere a qualcuno che ogni cosa sia avvenuta spontaneamente, in maniera consequenziale, naturale, senza il suo intervento ... ma invece NO: all'origine di tutto il processo c'era Lui !!! ... il quale ha inserito le leggi fisico-chimiche nello scenario, affinché tutto ciò accadesse, "a cascata" (per giungere fino a NOI, qui, oggi!).
Stranissimo, non ti pare?
Consiglio vivamente di guardarselo:
1^ PARTE: __________________________________________________2^ PARTE:
Spero che questo chiarisca alcuni dei concetti di cui parlavo.
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Ci sono però alcune questioni sulle quali non concordo con Clausius / Boltzmann... che possono essere riassunte in questo concetto:
- « L'ordine VERO, non necessita di manutenzione ... Esso è quello che si costituisce da sé (come ha fatto l'universo), in maniera spontanea e involontaria, per consequenzialità. Pertanto il risultato che si otterrà da questo processo sarà stabile ed eterno (oppure sarà instabile, ma comunque eterno nella sua ciclicità di "formarsi e decadere") » .
Viceversa, un ordine che necessita di manutenzione (che non è autonomo) è un falso-ordine, un "artificio" che, al contrario, si contrappone all'ordine VERO, come esso vorrebbe progredire naturalmente (l'entropia).
In pratica, il contrario: è l'entropia il "vero ordine" (e non il "disordine verso cui vanno le cose", come dicevano Clausius e Boltzmann) e tutto ciò che si contrappone ad essa è un falso-ordine (destinato a soccombergli).
Ecco perché ritengo che l'entropia sia ciclica (secondo me, lasciare che le cose vadano come vogliono andare, è PROPRIO il concetto alla base della "Genesi", non unicamente alla base della "Fine").
Se confondiamo l'ordine artificiale, indotto (es: una statua, una casa, una città, un pupazzo di neve, ecc.), con il VERO ordine naturale delle cose, allora giungiamo alla conclusione di Clausius & Boltzmann: "tutto finirà col degradarsi e distruggersi".
Ma secondo me, invece, lasciando che tutto progredisca spontaneamente verso il proprio destino, si giungerà ineluttabilmente a costituire un nuovo ordine, una neo-formazione; questa volta, però (al contrario di una statua di marmo!), trattasi di un ordine autentico, perché spontaneo, venuto fuori da sé, ... quindi esso non tenderà a decadere, ma - al contrario - a svilupparsi!! (almeno in una sua prima fase).
La decadenza TOTALE di tutte le cose, dunque, non porterà al NULLA e alla FINE, ma porterà a un nuovo ordine costruttivo del reale (avviando una nuova fase costruttiva/di sviluppo dello stesso).
Quindi la fine dell'attuale ordine (massima entropia dello stesso) coinciderà con l'inizio di un nuovo ordine.
Dopotutto (come ricorda anche il documentario) l'energia di un Sistema non va mai perduta, ma si trasforma... quindi rimane sempre tutta qui, "in gioco"... e quindi si può ricominciare tutto da capo se tutto ciò che si è "disperso" viene "riciclato", in qualche modo (es: grazie alla gravità e/o le 4 forze fondamentali della natura).