di Riccardo Merendi
Che in nome di una discutibile emergenza un governo decida di costruire opere costosissime, pericolose e forse inutili può far parte del gioco economico-politico a cui, poco alla volta, i cittadini si sono assuefatti subendo una disinformazione di sempre più alto livello (per chi la conosce, è la storia della rana di Chomski). Che per giustificare la "discutibile emergenza" si ricorra a una guerra -che non si sa se contribuisca alla democrazia ma di certo procura utili favolosi ai produttori di armi- può far parte della ben nota tattica di nascondere biechi interessi dietro "alti ideali".
Ma che un politico rampante si vanti di aver "approvato in quattro mesi ciò che di solito richiede dai cinque ai dieci anni" quando il decreto che ha firmato fa acqua da tutte le parti sembra azzardato se non suicida!
E quasi ce l'aveva fatta grazie alla tattica, anche questa ben nota, di una trasparenza talmente trasparente da rendere impossibile vederci qualcosa: oltre mille documenti dei quali solo il decreto conclusivo di oltre mille pagine! Chi mai leggerebbe quella mole abnorme di documenti? E a che scopo, sapendo come vanno le cose?
Ma come succede in certi film, e qualche rare volte nella realtà, sfogliando i documenti del progetto un ingegnere meccanico di Ravenna, il sottoscritto, si è accorto che la procedura di collaudo del gasdotto non solo non era conforme alle norme, ma era addirittura impossibile da superare!
Assurdo pensare che un colosso come Snam avesse commesso un errore del genere, ma le verifiche non fecero che confermare la prima impressione: la procedura era assolutamente sbagliata!
Incredulo, l'ingegnere lesse anche il resto del documento trovando ben sette errori (sette!), dei quali tre molto gravi: persino una massaia sa che non deve lasciare aperto il rubinetto di un fornello da cucina con la fiamma spenta perché aria e metano possono formare una miscela esplosiva, eppure nel progetto era proprio previsto di immettere aria nel flusso del metano per regolare il potere calorifico. Roba da non credersi!
Con l'ingenuità del tecnico, l'ingegnere segnalò gli errori confidando che la procedura di approvazione, come accadrebbe in qualsiasi azienda normale, sarebbe stata abortita in attesa di una revisione completa del progetto. Niente di tutto questo: Snam replicò alle osservazioni ma i documenti NON furono corretti e l'approvazione arrivò nei tempi previsti con il parere favorevole di tutti gli enti coinvolti (oltre sessanta!), che non si erano accorti di niente.
Nessuno dubitava che Snam sapesse come si costruisce un gasdotto, il problema era come fosse stato possibile che i documenti presentati contenessero errori. Poi, come credere che chi era stato così poco diligente nel presentare il progetto lo sarebbe stato dopo, nella costruzione ed esercizio dell'impianto: la nave rigassificatrice può contenere 170 mila mc di GNL (Gas Naturale Liquefatto), sai che botto se qualcosa andasse storto!
Ancora più incredibile fu constatare che un Ministero aveva subordinato il rilascio del nulla osta di propria competenza a che tutte le opere fossero conformi al contenuto del documento che conteneva tutti quegli errori. Sarebbe impossibile realizzare un gasdotto in grado di superare quella procedura di collaudo. Sempre che sia opportuno immettere aria nel flusso del metano col rischio di esplosione!
Ma allora, perché i politici, nonostante pec e petizioni, si sono opposti alla correzione degli errori e a una revisione del progetto? Quanti altri errori potrebbero esserci in quelle migliaia di pagine?
Il problema cambia aspetto, e da tecnico diventa politico.
Per cercare di venire a capo di queste domande l'ingegnere, testardo, ha letto le approvazioni rilasciate da Regione e Comune e forse un motivo per fare muro contro la revisione l'ha trovato: un Ministero (sempre quello di prima) ha approvato il progetto iniziale mentre Comune e Regione hanno approvato una variante successiva per la quale uno stabilimento di oltre 17 mila mq (oltre tre campi da calcio) è stato spostato dalla posizione originale per richiesta del Comune di Ravenna preoccupato di evitare, tra le altre cose, "il rischio di dover riconoscere rilevanti indennità ai soggetti attuatori di tale iniziativa o addirittura di comprometterne la sostenibilità economico finanziaria causa perdita di valore degli stessi edifici". Per comprendere meglio il significato di queste parole si può leggere l'osservazione inviata da una impresa del settore immobiliare che, oltre ad altri fattori critici, segnala "non ultimo, per le ricadute economiche sul contesto circostante ed in particolare per la riduzione del valore degli immobili di progetto nel Piano urbanistico in corso di approvazione entro l'anno."
Qualunque sia stata la motivazione dello spostamento (si ricordi che a pensar male si fa peccato) due progetti diversi sono entrambi approvati (uno dal Ministero, uno da Comune e Regione) ed entrambi sono compresi nel decreto finale firmato dal "politico rampante".
Sarà per caso questo il motivo per il quale i politici non rispondono e si oppongono a ogni verifica?
Quale versione del metanodotto sarà costruita? Quella iniziale approvata dal Ministero o quella successiva che, accogliendo la richiesta di modifica avanzata dal Comune, risolve il problema del valore degli immobili ma non è conforme al nulla osta rilasciato dal Ministero?
E come sarà collaudato il metanodotto? Con la procedura approvata dal Ministero (impossibile da superare) o, in violazione della condizione posta dal Ministero, come indicato nelle norme?
Due interrogazioni depositate in Regione e in Comune da esponenti di Liste Civiche (i partiti "grossi" non si muovono) sono in attesa di risposta, sempre che una risposta arrivi: un'interrogazione parlamentare è in attesa da aprile!
Nel frattempo i lavori procedono spediti, chi si preoccupa degli aspetti economici, energetici e ambientali è regolarmente ignorato (come dimostra la vicenda di Piombino) ma, peggio di tutto, chi ha approvato quell'inutile, anzi dannosa catasta di carta può continuare ad approvare altri progetti incurante del fatto che, così facendo, prima o poi un altro ponte crollerà o i fiumi romperanno altri argini allagando altre città (o forse addirittura le stesse!).
QUI un report con i dettagli della mia analisi.
QUI un video che spiega perché il collaudo non può essere superato.
condivido il link ingluciocarta.com/.../...)%2F100%5D). che spiega meglio la dilatazione termica dell'acqua.
Alla peggio esplode mezza Ravenna.
Come avviene di solito, le fasi da seguire sono:
1) si fanno i progetti;
2) a seguito di verifiche si approvano i progetti;
3) gara di appalto;
4) realizzazione vera e propria.
Ma quando c'è di mezzo la politica e enormi guadagni le fasi diventano:
1) si fanno i progetti, il più velocemente possibile riducendo verifiche e controlli di sicurezza per guadagnare tempo;
2) approvazione dei progetti, a occhi chiusi da responsabili corrotti;
3) gara di appalto, a ditte compiacenti che si spartiscono i finanziamenti dei preventivi opportunamente gonfiati con i politici;
4) realizzazione vera e propria al risparmio, per aumentare ulteriormente i profitti.
Si aggiunge una ulteriore ed inevitabile fase:
5) Problemi e incidenti, che vengono rimpallati con il noto e straabusato scaricabarile delle responsabilità, che finisce inevitabilmente a rotolare verso il basso fino a fermarsi contro fatalità o "pesci piccoli"
E come sempre chi ci rimette è la popolazione che è costretta a subire supinamente e dimenticata.
Quoto la frase che ho evidenziato.
Se va "bene" finisce in una "bolla di sapone", con l'unico inconveniente di un enorme sperpero di denaro pubblico.
Se va male, finisce in un cratere.
en.wikipedia.org/wiki/Cauldron_(Bond_novel)
In sostanza è Beirut moltiplicato per 10-15 volte
La mia domanda è:
i politici, che sicuramente conoscono le conseguenze di queste azioni e sono più lungimiranti di noi, possibile che per una megavilla alle Canarie accettino una cosa del genere?
Non si tratta di approvare la costruzione di una rotonda inutile a un incrocio in mezzo al nulla, ma di installare una "bomba nucleare innescata" a fianco a una città.
Qualcuno si ricorda l'incidente di Viareggio?
it.wikipedia.org/.../...
Era "solo", si fa per dire, UNA cisterna di gas liquefatto.
E' solo l'inizio della nuclearizzazione dei territori,ben presto ricominceranno con la costruzione di nuove centrali nucleari perche' l'energia da fonti rinnovabili non bastera' piu' e nuclearizzare il territorio significa militalizzarlo.
Vedo sempre piu' militari in giro,in divisa e in borghese e sempre piu' soldatini ubbidienti e tutto questo non mi piace per niente.
Siamo diventati tutti antifascisti quando abbiamo iniziato a perdere la guerra.
D.Risi
Tanto per il populino basteranno i singhiozzi nei tg, un documentario e magari pure un film ("forse" con copione già redatto in anticipo alla tragedia) con effetti speciali ancora meglio di quelli nell'anno della diga. Gli basterà poi dare il nome di un capro espiatorio (ultimo firmatario del progetto quasi 80enne che passerà solo un breve periodo in carcere in stile Al Capone e con un buonuscita da sogno) e nel giro di qualche mese tutto sarà dimenticato.
Intanto, grazie anche a film/documentari e speciali, altri soldi entreranno nelle solite tasche mentre alla plebaglia verrà richiesto qualche sacrificio in più per ripagare il disastro (accise, tasse, teleton ed affini) e, al solito, si aprirà l'ennesima polemica da bar fine alla durata di svuotare il bicchiere cin-cin
art. 46 del D.L. 159/2007
def.finanze.it/.../...
Qualcuno pensa ancora che i politici rispondano agli elettori? Lo sapevamo anche prima che non era così, ma almeno prima fingevano di rispondere agli elettori.
Se ci sarà un'altra piazza Loreto, sarà perchè se la sono cercata.
rimane il fatto che l'ing. Merendi cerca un videomaker disponibile, e chi meglio di M.M. sarebbe più adatto al caso? ad ogni modo, divulgate, divulgate più che potete, il tema penso sia alquanto importante...
La seconda grande vergogna dopo il governo. Omertà su tutto, contratti, documenti, dati contraffatti, morti, malori, inefficacia, bugie di stato (vedi Draghi)....
Rigassificatori che non superano le norme di sicurezza, decisioni già prese senza autorizzazioni, rischi ambientali notevoli e zero controlli.....
Vasco Rossi cantava " ...se si girano gli eserciti e spariscono gli eroi...."
Questi eserciti si sono girati .....ma nel modo sbagliato.
-ZR-
Domanda d'impeto ma giusta. D'impeto e di nervo (quoto), anche che se saprai bene come la magistratura sia stata assorbita da decenni nella palude creata ad hoc per essere usata come strumento di alcuni forti poteri. L'importante era a mettere a capo nelle procure principali le teste vuote - ex sessantottini, già facilmente riempite dai "loro ideali": toghe rosse ammaestrate che dal rosso sono diventate ops.. arcobaleno. Il detto "mi fido nella giustizia" è tipico del colpevole che tenta di sleccare la magistratura.
Per sua natura doveva vigilare nell'applicazione della giustizia terrena, imperfetta quanto vuoi, ma così...
Il blob ha inghiottito tutto
I pochi che vorrebbero o non fanno o rischiano di brutto.
Questa massa informe ha fatto un tutt'uno di tutto
Istituzioni, partiti, organi dello stato giornali televisioni una m elma maleodorante che appesta ogni cosa.
Soluzioni? Umane non credo
da un umile Perito Industriale meccanico che ha lavorato in passato in studi di professionisti in Italia.
Le faccio i miei sentiti complimenti per il lavoro di ricerca che ha svolto.
Concordo con lei che i faldoni piu' sono copiosi meglio e', quando tra un righino e quello successivo a pag per esempio 753 (dico per dire) si nasconde abilmente il bando della matassa.
In base alla mia esperienza si fa cosi', quando si sa gia' che non si approdera' a nulla. il tempo tecnico per la realizzazione non ci sara' e ne hanno veramente intenzione di costruire qualcosa. quando gli intrighi internazionali cadranno, si ritornera' a come si era prima, e l'impatto paesaggistico dell'opera sara' salvo. Non prima di aver intascato denaro pubblico per progetti di fattibilita'.
Saluti dalla Russia.
Cerco un esperto di diritto che possa rispondere alla seguente domanda:
ammesso che la situazione sia come l'ho descritta (salvo poi eventualmente verificare nei dettagli), il decreto di approvazione del rigassificatore di Ravenna può essere valido nonostante contenga un nulla osta (obbligatorio), rilasciato da un Ministero, subordinato al contenuto di un ben preciso documento nel quale è descritta una procedura di collaudo impossibile da superare (oltre che non conforme alle norme) e a una mappa che descrive un tracciato del metanodotto che poi è stato modificato in modo sostanziale ma che, nella nuova versione, NON è stato riapprovato dal Ministero (cioè il decreto contiene due tracciati diversi, uno approvato dal Ministero e uno, diverso, approvato da Comune e Regione)?
Nota: chi ha presentato il progetto ha replicato in modo esauriente alle osservazioni inviate per segnalare le anomalie, MA NON ha corretto i documenti, né il Ministero ha fatto riferimento alle repliche, quindi a tutt'oggi il nulla osta è SUBORDINATO al contenuto dei documenti originali che rendono impossibile il superamento della prova di collaudo e prevedono un tracciato che NON sarà rispettato.
Nel caso non fossi stato abbastanza chiaro, sono disponibile a fornire ulteriori informazioni.
Il rapporto completo si scarica da questo link: riccardomerendi.altervista.org/.../
Benvenuto, ingegner Merendi! e complimenti per il suo notevole ed encomiabile lavoro sui rigassificatori, pur se in particolare per il caso Ravenna;
personalmente mi auguro che le menti migliori di questo Sito possano e vogliano affiancarLa in questa dura battaglia.
io penso che ciò che preoccupa maggiormente l'ing. Merendi non sia propriamente l'impatto paesaggistico, per quello, al limite, basterebbe chiudere gli occhi per ovviarvi, aiutati dall'eventualmente riacquisito tepore domestico, oppure alzarli al cielo; per il resto, ottimo intervento da parte Tua . saluta molto amorevolmente la Russia da parte mia...
io continuo a pensare che la magistratura, nella sua pur limitata indipendenza, sia stata preventivamente appianata (piallata? stesa al suolo? spianata? o solo "lisciata"?) dal caso Palamara, che forse tanto per caso non avvenne... richiamati all'ordine precostituito i giudici furono, a mio modestissimo avviso, e, guarda un po', proprio un attimino prima del coviddì; qualche soluzione "umana", ovvero civile, in cuor mio, mi auguro rimanga ...
non vorrei mai che la risposta al quesito finale :"ci sarà pure un giudice a Berlino" possa essere: sì, ma è corrotto, se non proprio colluso...
Questo uno dei comunicati inviato ai giornali locali che nessuno ha pubblicato.
***
RIGASSIFICATORE DI RAVENNA: COSA C'È DI DIFFICILE DA CAPIRE?
Gli errori contenuti nel progetto erano stati segnalati e Snam aveva replicato emettendo documenti regolarmente pubblicati.
Snam ha modificato il tracciato del metanodotto a terra e spostato l'impianto PDE di circa 700 metri in direzione Sud-Ovest. Anche questo è stato regolarmente pubblicato.
(PDE = Punto Di Entrata, uno stabilimento che copre un'area pari circa a quella di tre campi da calcio)
L'allora Mise (oggi Ministero delle imprese e made in Italy) ha rilasciato il nulla osta di propria competenza SUBORDINANDOLO alle procedure pubblicate da Snam prima che fossero segnalati gli errori, al tracciato del metanodotto originale e alla posizione dell'impianto PDE precedente allo spostamento.
Ora non si vedono che due possibilità (se qualcuno ne vede altre le segnali):
- il Mise NON ha letto gli aggiornamenti;
allora, se ha sbagliato, dovrà rimediare (se non è un'attenuante per un automobilista non aver visto un cartello di limite di velocità, perché dovrebbe esserlo per un Ministero che non ha visto la documentazione che avrebbe dovuto approvare?); come possa farlo non si sa, visto che tutto è "impacchettato" nel decreto finale di approvazione, ma quello sarebbe un problema suo
oppure
- il Mise ha visto le repliche e le modifiche ma ha ritenuto di NON volere adattare il nulla osta alle repliche NÉ approvare le modifiche;
allora si dovrà procedere rispettando le sue condizioni, cioè adottando una procedura di collaudo impossibile da superare, immettendo aria nel flusso del metano con rischio di esplosione, seguendo il tracciato originale del metanodotto e costruendo il PDE dove era inizialmente previsto.
Poi il Comune ha approvato il progetto modificato: quale si attuerà? Quello approvato da Ministero o quello approvato dal Comune?
Ma se davvero fosse così semplice, perché dopo un anno si sarebbe ancora qui a parlarne?
E se invece fosse più "complicato", non sarebbe meglio che qualcuno spiegasse la situazione invece di continuare a tacere e ignorare?
Commissario Straordinario, Sindaco, Assessori, Consiglieri, LE DOMANDE SONO PER VOI!
ing. Riccardo Merendi - Ravenna
Non che perché è successo questo la situazione sia cambiata di una virgola, la domanda resta la stessa: come può essere credibile chi ha commesso errori in un progetto e chi lo ha approvato in gran fretta -più preoccupati di fare presto che di fare bene- quando dicono che il tutto sarà SICURO?
riccardomerendi.altervista.org/.../
immettendo aria nel flusso del metano con
rischio di esplosione
Buongiorno ingegnere, mi scusi hanno specificato in relazione quanta aria immettono? In proporzione volumetrica al metano.
Le segnalo che è una pratica comunque, qui in Sardegna a Sassari nello specifico la rete è servita con aria propanata, quindi (su questo punto) non capisco il suo allarmismo.
Le miscele sono esplosive solo in certi rapporti volumetrici ed avere un innesco.
Quindi supponendo che la tubazioni sia piena di gas, ci vorrebbe troppa aria all'interno per rendere pericolosa la stessa.
Cercherei nel P&I se hanno previsto un densimetro od una qualche sicurezza che prevenga l'eccesso di aria nei punti di insuflaggio.
Ho letto la sua relazione e capisco bene il malessere che le provoca leggere progetti redatti così alla carlona
Buongiorno, giusta osservazione!
In effetti il rapporto che rende infiammabile la miscela aria/metano è 5-15%, ma quello che ho condensato in una riga deriva da una "storia" un po' più lunga.
Allego l'immagine della domanda posta e della relativa replica, nella quale Snam precisa che "sarà utilizzato azoto puro, che è un gas inerte", ammettendo quindi che l'indicazione fornita era errata.
Tra l'altro in altri documenti è spiegato il processo per ricavare azoto dall'aria da utilizzare per correggere l'indice di Wobbe. Senza contare che, come scrive, non si può escludere che per qualche malfunzionamento il dosaggio sia sbagliato.
Comunque, proprio per non prestare il fianco a questa obiezione ho scritto "POSSONO formare una miscela esplosiva".
Infine, come ha ben notato, il punto non è più negli errori (già gravi di per se stessi) ma nella mancanza di diligenza che è molto più pericolosa del più pericoloso degli impianti.
Visto che è esperto, a prescindere dal caso particolare, saprebbe indicarmi qualche link dove si parli della stratificazione dei gas in una tubazione? C'è chi dice che una volta miscelati aria (o azoto) e metano non si separano più, e chi invece dice che stratificano: nel secondo caso la possibilità che si verificasse il rapporto necessario per la combustione non sarebbe così remota.
"Tutti" mi pare un po' vago e anche eccessivo: a molti andava benissimo ricevere il metano dai gasdotti!
Se poi si aggiunge l'incuria e la fretta di una procedura-farsa magari i motivi per preoccuparsi non sono del tutto infondati.
E per finire, il suo commento sarebbe molto più credibile se abitasse a Ravenna, Piombino o Savona... altrimenti potrebbe far parte di quelli che lei stesso critica!
No, se facessero il collaudo con quella procedura semplicemente il gasdotto non supererebbe la prova.
Tutto esploderebbe se, come è implicito in quella procedura di collaudo, si ignorasse la dilatazione termica dei materiali!
Leggo ora il suo documento e le fornisco le mie conoscenze.
Stiamo parlando di termodinamica e di legge dei gas perfetti.
youmath.it/.../...
Si applica solo in un sistema chiuso o isolato come nel nostro caso (conduttura ma anche bombola).
In questo caso, per semplificare, si dice che "pressione e volume sono direttamente proporzionali alla temperatura".
Nel caso specifico del collaudo "pare di capire" che vogliano controllare che non ci siano perdite o fughe di gas.
In una formulazione si dicono:
"Se io metto in pressione il serbatoio (o conduttura) e la pressione non cala (pressione costante) allora non ho perdite".
Poi si ricordano che la pressione è proporzionale alla temperatura...
E dunque dicono che la pressione resta costante al variare della temperatura????
Abominio dal punto di vista fisico.
Magari volevano intendere che possono misurare la temperatura e vedere se una eventuale variazione di pressione è dovuta a perdite oppure alla variazione di temperatura.
Se questa è la risposta fornita è plausibile e corretta. Resta comunque il fatto che un "tecnico" che si esprime in maniera così... (non saprei nemmeno definirla) non ha alcuna affidabilità.
Così infatti si esprime il dm 2008 salvo poi aggiungere la "supercazzola" altamente scorretta dove è il volume a restare costante.
E grazia-graziella che il volume resta costante.
Un gas, a differenza di un liquido, occupa tutto il volume a sua disposizione.
In un collaudo cosa mi interessa che il volume resti costante?
Al massimo controllo che il peso o il numero di moli del gas lo restino per verificare che non ci siano perdite.
E magari era pure quello che intendevano dire/scrivere ma un "tecnico" non si può esprimere come un ubriaco al bar.
Lo stesso discorso vale per l'aria/azoto.
E' vero che l'azoto è un gas inerte ed è usato nell'industria.
E' vero che l'azoto può essere estratto dall'aria in maniera industriale.
Ha dei costi e devi dimostrarmi che hai progettato un impianto dedicato per questa operazione.
Altrimenti ci sono molte ditte che lo vendono liquido (perché compresso) ed allora tu costruisci serbatoi per lo stoccaggio dai quali partono le linee che distribuiscono l'azoto.
Impianti o serbatoi ci sono nel progetto?????
Senza considerare che se io do in appalto a una ditta terza i pozzetti per l'immissione dell'aria e quelli costruiscono semplici compressori per pompare aria????
Che cosa gli rispondi?
Si ma io in replica a un ingegnere di Ravenna avevo specificato che non era aria ma azoto.
Tu ditta appaltatrice perché invece di leggere il capitolato non hai letto le mie repliche?
Non lo so.
Mi sembrano tanti faciloni che non hanno idea di quello che fanno.
Grazie per la risposta.
Preciso solo che il collaudo è "idraulico", cioè si riempie la tubazione d'acqua, si sigilla e si mette in pressione, ma il concetto non cambia molto: nemmeno in un recipiente d'acciaio chiuso e pieno d'acqua la pressione può rimanere costante al variare della temperatura.
In altri documenti è previsto un impianto per l'estrazione dell'azoto dall'aria ma... in quel documento non se ne parla! E, giustamente, magari uno non è tenuto a leggere tutti i documenti (oltre mille!).
Per tutto il resto concordo: è sconcertante che qualcuno quelle cose possa averle scritte e ancor di più che qualcuno le abbia approvate.
Oggi l'on. Lupi, in diretta su Canale 5, parlando di rigassificatori ha cercato di ridicolizzarmi ma... ha capito di cosa si stava parlando?!
Lui era in studio, io invece in spiaggia a Punta Marina (Ravenna) e non avevo l'auricolare quindi non ho potuto ribattere subito. Comunque lo sfido a dimostrare che ciò che ho detto non è vero.
Guarda il video:
riccardomerendi.altervista.org/.../
L'on.Lupi, in diretta a Canale 5, parlando di rigassificatori ha definito "fuori dal mondo" ciò che avevo appena detto (ma io non ero in studio e non avevo l'auricolare quindi non ho potuto ribattere). Poi però ha descritto perfettamente cosa potrebbe accadere a un rigassificatore progettato e/o gestito da incompetenti!
Guarda il video:
riccardomerendi.altervista.org/.../
Sarò io.. o l'on. Lupi?
Guarda il video: riccardomerendi.altervista.org/.../
(non mi risulta che la richiesta di rettifica sia stata accolta)
Guarda il video:
riccardomerendi.altervista.org/.../