Inchiesta di Report sulla gestione autostrade da parte di Benetton (2004). Da questa inchiesta emergono chiaramente due cose: 1) i margini vergognosi di profitto, determinati da un curioso accordo fra ANAS e Autostrade, e 2) come alla fine siano gli italiani, pagando il pedaggio, a finanziare il debito dell'acquisto di Autostrade da parte di Benetton.
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#148 fefochip
Concordo con le vostre riflessioni. La situazione di questo paese è preoccupante. Non basterà il "governo del cambiamento". Lo stiamo osservando in questi giorni. Questi psicopatici che occupano i gangli vitali di questo paese hanno un potere gigantesco, hanno i media mainstream ai loro comandi, hanno le "grandi opere" come loro bancomat personale, hanno a disposizione pure la solita manovalanza criminale, sanno come e chi possono ricattare..
Come se ne esce? Come se ne esce?
Posso solo sperare che un giorno Mazzucco, con le capacità analitiche che ha, inizi un documentario sulle "grandi opere" in Italia, evidenziando il flusso enorme di denaro gettato al vento, i dati truccati, gli amici degli amici che si avvantaggiano della devastazione dell'ambiente, della distruzione della nostra povera Italia..
bagliori - boato - cedono tiranti stralli
bagliori spiegati in modo poco convinente
peccato che anche lei non ha filmato il momento ma solo fino a poco prima, il resto senza video
e black out delle registrazioni di autostrade
La ragazza dice di aver visto partire in aria i tiranti neri ecc.ma secondo le foto che ho visto il pilone centrale non aveva tiranti neri ,o mi sbaglio io?
luogocomune.net/.../...
peraltro già spiegato anche da altri tra cui Paolo Barnard nel suo "Il più grande crimine", in questo articolo lo riporta:
del 1993 sono gli accordi del governo Ciampi per mano di Paolo Savona (ministro dell'industria) e Beniamino Andreatta (ministro degli esteri) col commissario europeo Van Miert
paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=2100
C'è da sperare che non abbiano sofferto, o abbiano sofferto il meno a lungo possibile.
Oltretutto dovendo pagare il pedaggio per la qualità!
Ponte che peraltro sapevano avere dei seri problemi, addirittura il Presidente di Confindustria, certamente non una figura che si lascia andare a facili allarmismi, nel 2012 preventivava un crollo del ponte in questione in 10 anni!
Su l'altra pagina spiegava quale è la probabile dinamica del crollo
notizie.tiscali.it/.../...
e le testimonianze della lavoratrice all'Ikea e dell'infermiera alla fermata dell'autobus,
www.ilfattoquotidiano.it/.../4565805
concordi nell'asserire che hanno visto saltare i tiranti e poi gli stralli, corroborano l'ipotesi dell'ing. .
Siete finiti! Il vostro treno della storia si e' fermato in aperta campagna e non va' piu'...scendete e iniziate a camminare per entrare finalmente nel 21° secolo....anzi no, ripensandoci bene restate li',non muovetevi,qualcuno con acqua e viveri si fara' vivo e vi verra' a prendere, restate li' eh
Un piccolo OT ma quanno ce' vo',ce vo'.
IN RED WE TRUST
« Magari sarebbe bastato rinforzare i tiranti della porzione crollata con lo stesso sistema che vedete nella foto a fianco, adottato dalla società autostrade nel 1993, prima della “privatizzazione” del 1999 »
trascrizione tratta da:
comedonchisciotte.org/.../
Quella degli stralli della pila 11 fu manutenzione del 1993, con Società Autostrade S.p.A. ancora di proprietà IRI. Mi sembra verosimile l'ipotesi che nello standard Benetton quel progetto di manutenzione sarebbe stato considerato troppo costoso.
Chissà quando avvenne la (presumo successiva) posa in opera dei tiranti di rinforzo agli stralli delle pile 10 e 9 ... Prima o dopo la 'privatizzazione'? Eppure non credo che l'insuccesso della soluzione adottata (presumo successivamente) nel rinforzo degli stralli delle pile 10 e 9 possa in qualsiasi modo essere dipeso dai bulloni utilizzati per ancorarli. Mi è parso di capire che nel caso della 11 i tiranti esterni sostituirono totalmente la funzione altrimenti svolta dai trefoli annegati negli stralli. Nella 11 i trefoli vennero poi tagliati.
«
quelli intrapresi nel 1993 sugli stralli della pila 11 (la più vicina al centro urbano di Genova). Analogamente a quanto già era stato realizzato sul resto della struttura, infatti, anche nella pila 11 era stato programmato un intervento di parziale integrazione e di protezione del calcestruzzo, ma alcune verifiche preliminari, condotte per meglio calibrare gli interventi, avevano messo in luce una situazione ben più preoccupante, che si manifestava con la presenza di cavità e degradi concentrati, soprattutto all'attacco degli stralli con il traverso in sommità dell'antenna.
[…]
1) Risanamento e conservazione della guaina in calcestruzzo carbonatata e lacunosa, secondo le consuete procedure di integrazione del calcestruzzo (scalpellatura e asportazione delle parti ammalorate, lavaggio con vapore d'acqua e spazzolatura dei ferri ossidati, risarcimento degli spessori, ripristino della sezione originaria con malta premiscelata autolivellante fibroadditivata stesa a più riprese. 2) Protezione e impermeabilizzazione della superficie degli stralli tramite posa di rete di vetroresina e strato di malta di 5 mm di spessore e ciclo completo di pitturazione con prodotti impermeabilizzanti. 3) Intervento di consolidamento strutturale, per mezzo di posa in opera di nuovi cavi esterni, che rispettano l'originaria configurazione a catenaria. Questa fase è stata particolarmente delicata, perché ha richiesto successivamente il taglio dei vecchi trefoli, per evitare una eccessiva compressione dei cavi interni e, di conseguenza, l'esplosione del calcestruzzo. Sono state poste in opera cravatte in acciaio porta cavi, lungo lo strallo, a distanza pari a circa 4 metri, con funzione di supporto delle nuove guaine esterne in polietilene. I nuovi cavi, affiancati ai vecchi tiranti, ricevono una forza di precompressione che garantisce alla guaina in calcestruzzo le tensioni di precompressione originarie.
»
trascrizioni tratte da:
web.archive.org/.../franco.html
La sera prima del crollo, il video
Ma c’è una coincidenza abbastanza inquietante che dovrebbe lasciare un attimino perplessi sia i teorici del complotto, sia chi rifiuta a priori certe speculazioni.
Se per assurdo fosse stata una demolizione controllata, chi e quando avrebbe messo le cariche esplosive? Forse dei misteriosi uomini sarebbero saliti sul ponte la sera precedente e avrebbero piazzato l’esplosivo senza che nessuno si accorgesse di nulla? Bastano queste domande per smontare tutte le teorie della cospirazione.
Però, incredibilmente, una coincidenza inquietante sembra avvalorare le assurde ipotesi dei complottisti.
Nell’ultimo filmato che vi proponiamo, potete vedere un intervento in diretta di un telespettatore di Sky.
Il signore di Genova che sentite parlare al telefono, ha inviato al canale televisivo un filmato che ha registrato lui stesso la sera prima del crollo.
Mentre lo mandano in onda, la conduttrice chiede: «Che cosa ha filmato?». L’autore risponde:
«Quella sera stavo guardando un film e da casa mia si vede quella parte di ponte che adesso non c’è più.
Quella sera c’era un forte temporale e mi faceva effetto vedere tutte quelle luci e i lavori che continuavano.
Certo, siamo abituati a vedere i lavori, la chiusura dell’autostrada, ma quella sera lì faceva davvero effetto vederli e quindi ho filmato questi pochi secondi proprio per questo motivo, ecco».
E la conduttrice ci mette il carico: «Fa impressione pensare che poche ore dopo quel ponte sarebbe crollato». Il signore riprende la parola:
«Da casa mia vedevo proprio quella parte che adesso non c’è più. Ho voluto mandare questo video anche per delle persone mie amiche che sono sfollate e abitano proprio nei palazzi vicini e volevano far vedere questo video, ecco».
Ora: quante possibilità ci sono che proprio la sera prima del crollo di un ponte vengano effettuati lavori straordinari, di notte e sotto un temporale, nell’esatto punto in cui il ponte crollerà poche ore dopo?
Se non si tratta di un complotto (e noi non abbiamo nessuna prova per affermarlo), è comunque grave: quei lavori straordinari potrebbero significare che qualcuno si era accorto di qualcosa prima della tragedia che ha distrutto decine di famiglie…"
www.informarexresistere.fr/.../
Se la notizia del video sara' verificata si potra' parlare di strage voluta, per incuria o per incompetenza o semplicemente perche' la notte prima di un prefestivo non si poteva chiudere un tratto stradale con la scusa del troppo traffico ma con la verita' di migliaia se non di centinaia di migliaia di euro persi per mancati pedaggi, sperando nello stellone italico.
Qui ci dobbiamo convincere che certa gente non ragiona e vede la vita come la vediamo noi, non sono uguali a noi, il giorno che decideranno di sfoltire la popolazione mondiale faranno come hanno sempre fatto, con le guerre, le epidemie, le "disgrazie" provocate sia dall'uomo che da madre natura o come dicono loro,molte volte matrigna.
Ripeto,sempre se la notizia sara' verificata, se non sara' verificata non e' che il mio giudizio su questo fatto cambiera' di molto.
IN RED WE TRUST
(.....) Purtroppo arriviamo al Governo un po’ tardi. Il processo di privatizzazioni che riguarda le nostre infrastrutture è stato avviato molti anni fa, secondo una logica che ha favorito la gestione finanziaria delle stesse e ha oscurato la logica industriale che invece dovrebbe caratterizzarle. Adesso ci ritroviamo con rapporti di concessione e contratti di servizio ormai in essere, alcuni dei quali scadono in un futuro non prossimo, e che contengono condizioni e clausole molto sbilanciate a favore dei concessionari.
Questo Governo farà di tutto per rivedere integralmente il sistema delle concessioni e man mano che esse scadono ne approfitterà per impostare queste operazioni sulla base di nuovi princìpi e di più soddisfacenti equilibri giuridico-economici.
Questo Governo intende dare un segnale di svolta ben preciso: d’ora in avanti tutti i concessionari saranno vincolati a reinvestire buona parte degli utili nell’ammodernamento delle infrastrutture che hanno ricevuto in concessione, dovranno rispettare in modo più stringente gli obblighi di manutenzione a loro carico e, più in generale, dovranno comprendere che l’infrastruttura non è una rendita finanziaria, ma un bene pubblico che il Paese e, quindi, i cittadini sono disposti ad affidare alle loro cure solo a patto che il lucro che ne viene ricavato sia ampiamente compensato dalle garanzie di una “assoluta tutela e sicurezza” delle vite degli utenti e di una “gestione realmente efficiente” del servizio.
www.governo.it/.../9844
A seguito della tragedia consumatasi a Genova il 14 agosto, l’esecutivo ha ritenuto la sussistenza di concrete inadempienze da parte della società responsabile del tratto autostradale coinvolto nel crollo e, per mano del Primo ministro Giuseppe Conte, ha inteso dare l’avvio alla sospensione unilaterale della concessione a “Autostrade per l’Italia”.
scenarieconomici.it/.../
ma il mio sospetto non è certo di qualcuno che piazza delle cariche
non l'avrebbe certo fatto con le luci delle muffole accese rischiando di attirare l'attenzione di tutti.
pensare che abbiano organizzato una fila di automezzi di soccorso stradale finti e coinvolto cosi tanta gente
per piazzare delle cariche prevede un organizzazione da servizi segreti come minimo (tocca poi far sparire tutto )
ma se si pensa al cui prodest o a l'opportunità di farlo ancora qui non torna nulla
se fosse vera questa testimonianza con tutti i suoi particolari di certo tocca indagare a fondo
su cosa stessero facendo proprio sul pilone che sarebbe andato giù poche ore dopo
per come la vedo io la probabilità che avessero ravveduto qualche problema significativo del futuro crollo
e se ne sono fregati o non significativo e hanno rinviato è molto più alta e in quest'ottica
il soggetto responsabile cambia di poco, ovvero autostrade (certo nella prima l'omicidio da colposo diventa volontario e per i coivolti diventa tutta un altra cosa a livello penale)
in ogni caso visto la posta in gioco dopo questa testimonianza potrebbero esserci vari episodi di insabbiamento
(morte di persone coinvolte sospette tipo suicidi, attacchi di cuore , ecc)
comunque la domanda è :
MA CHE CAZZO STANNO A FA'?
p.s. ottima segnalazione peonia
Adesso ci tocchera' sorbirci di nuovo le lamentele della banda bassotti (brunetta compreso), che con la scusa dei piccoli azionisti ( c'era un omino che trovo' una corda e all'altro capo era legata una vacca..ecc.), lanceranno strali contro il governo di irresponbabili..bla bla.
Noi ci facciamo scrupolo di verificare le responsabilita' del disastro, loro stanno con la calcolatrice in mano a fare i conti di quello che perderanno,casalinga di voghera compresa (ammesso e non concesso che abbia investito/speculato in borsa).
IN RED WE TRUST
EDIT. A MIO AVVISO L'ENTITA' DI QUESTI MANCATI LAVORI RISPONDE ANCHE A CHI PENSA CHE PRIMA DI LEVARE LA CONCESSIONE AD AUTOSTRADE SI DEBBA FINIRE L'ITER INVESTIGATIVO
#253 Blade1960beh o li ha percepiti neri in quegli attimi(ombre, condizioni di luce meteo ) oppure gli stralli di acciaio rompendosi si sono spogliati del loro rivestimento in calcestruzzo una volta perso il vincolo che li teneva in tensione
erano in pratica come enormi elastici in tensione ricoperti di materiale rigido
francamente non mi riesco a immaginare come possa essere andata al cosa
Per la Nato è un grandissimo colpo di fortuna. Spostare mezzi da una sponda all'altra dell'Atlantico significa passare per i porti e quello di Genova è il più grande scalo italiano.
La teoria del complotto ha bisogno di prove che per il momento non ci sono.
Certamente è curioso che un anno fa la Nato abbia espresso il suo desiderio sul potenziamento dei ponti per facilitare il trasporto di mezzi ultrapesanti e oggi il ponte del porto di Genova venga giù e tutti gli italiani pretendano manutenzioni sui ponti senza nemmeno aver saputo che è esattamente quello che vuole la Nato.
Immaginiamo la Nato che chiede al governo di potenziare i ponti. Il governo non può farlo. Deve andare dalla concessionaria e chiedere di potenziare i ponti perché lo vuole la Nato. La concessionaria famosa per la sua generosità dice:"Io faccio manutenzione per le auto e i tir, se volete far passare veicoli o carichi ultrapesanti militari, sono problemi vostri."
Tirano giù il ponte, il governo revoca la concessione e il problema è risolto.
Muoiono un po' di persone ma l'opinione pubblica sta col governo e vuole ciò che vuole la Nato.
Un capolavoro.
Come infatti avevo detto "si aspettano le immagini delle telecamere di autostrade (che non ce le faranno vedere mai)".
Ed eccoli puntualissimi a confermarlo...
Sono infatti sparite le immagini delle telecamere!
Con la scusa assurda del "blackout"......
Si certo, tutti quanti ci crediamo!
Infatti "autostrade" che incassa miliardi di euro non ha gruppi di continuità per la linea elettrica.
Non ha nemmeno un sistema di backup server per "recovery disaster"...... ahhahahaahahha
Ma a chi credono di raccontarla?
Ma guarda un po, l'unica cosa che poteva dimostrare come sono avvenuti i fatti viene a mancare!
secoloditalia.it/.../...
Ministero dei trasporti però Passera, quando era ministro, ha affidato il compito di controllo sulle concessionarie ad un ente diverso con meno competenze e meno mezzi rispetto all'ente che controlla il resto delle infrastrutture
piu che questo che non mi meraviglierebbe visti l'entità di investimenti di autostrade nelle infrastrutture
non mi torna la spiegazione del procuratore di genova
il black out potrebbe essere arrivato DOPO il crollo e non prima , quindi l'inizio del crollo doveva essere filmato
questa cosa non torna
Appunto che non torna!
Il blackout è la solita balla, capirai, i gruppi di continuità li hanno tutte le strutture di un certo livello.
Livello molto più basso di autostrade, ovviamente.
Il backup digitale poi è costante su servers dedicati situati altrove, non in prossimità del ponte!
Ogni volta che basterebbe la dimostrazione video dell'accaduto, guarda caso, spariscono le immagini.
Vedi a esempio le immagini telecamere pentagono....
Il solito metodo vigliacco!
E ogni volta che sento parlare di blackout mi torna in mente:
youtu.be/Q5JTfSK3boE
non lo ha mai fatto per quanto ne sappia e l'intervento di Blade1960 (fonti permettendo) è definitivo
edit. poi come lo stato controllasse è del tutto irrilevante per confermare che la responsabilità del controllo rimanendo il proprietario non cambia
Anno di costruzione: 109 a.C.
“Questo forse spiega perché, – conclude Travaglio – dopo il crollo epocale di Genova, stampa e tg non riuscivano proprio a ricordare il nome del concessionario che avrebbe dovuto garantire la sicurezza del Ponte Morandi e che, mentre si cercavano cadaveri, feriti e superstiti fra le macerie, favoleggiava di ‘costanti monitoraggi'”. "
"Ponte crollato di Autostrade SpA, proprietà Benetton, Beppe Grillo nel 2010 ci spiegava come se le son "comprate" dallo stato senza sborsare un centesimo"
www.facebook.com/.../?type=2&theater
ai sostenitori del privato sì perchè è bello e pubblico no perche ruba
.... non mi pare abbia ricevuto una risposta ancora una risposta plausibile
a proposito di "Nessuno spiegò perché mai un bene pubblico, costruito con le tasse dei cittadini, dovesse fruttare miliardi a un privato"
(Che fai? Lanci il sasso e poi nascondi la mano? )
forse non ti sei accorto che la mia era una domanda retorica perche non può esistere una risposta plausibile
che non sia già contenuta nella domanda stessa
allora faccio un' affermazione:
NON ESISTE NESSUN MOTIVO A VANTAGGIO DELLA COLLETTIVITA' PER AVER DATO IN GESTIONE A UN PRIVATO LE AUTOSTRADE DI ITALIA
cosi ti piace di più?
Le argomentazioni dei privatisti, che poi sono i seguaci del neoliberismo, in genere si incentrano sul fatto che tutto ciò che è amministrato dallo Stato è di qualità scadente. Ritengono quindi (loro) che il privato, essendo animato dal profitto, gestirà meglio.
Dimenticano, però, un dettaglio, che non è da poco.
Ossia che tutto ciò che è pubblico non può essere amministrato in senso imprenditoriale, cioè con la logica del profitto, in quanto ciò tralascerebbe di investire in quei settori a bassa redditività, ma altamente remunerativi per il sociale.
Limitandoci ai trasporti, fra cui rientrano le autostrade, tipico è il caso, ad esempio, di alcune tratte ferroviarie, poco remunerative ma socialmente utili che, essendo poco remunerative sono state abolite da Ferrovie S.p.A.; oppure di alcune tratte marittime.
Non a caso, in scienza dell’amministrazione, viene detto che i beni pubblici devono essere gestiti con i criteri di economicità che, tradotto, significa a bilancio pari o leggermente in perdita.
Certo, lo Stato può amministrare male, ma la soluzione, anziché privatizzare, potrebbe essere quella di mettere alla dirigenza gente capace, tagliando le teste agli inetti e ruffiani. Oppure, quella di nominare a capo di questi Enti persone non legate alla politica e non, invece, ex trombati della politica.
Analoghe argomentazioni potrebbero farsi per la stampa del danaro che, adempiendo ad un servizio pubblico per eccellenza, dovrebbe essere demandato allo Stato e non al privato.
P.S.: Mi correggo, per le banconote, perché le monete, invece, sono coniate dallo Stato (e ad oggi non comprendo ancora il perché).
quindi quel miliardo di euro che guadagna la società autostrade potrebbero essere reinvestiti se la gestione fosse stata pubblica
al giorno. Per 365 giorni all'anno nessuno escluso.
Provate un po' a fare due conti......
Se ci fosse un po' di serietà dopo questi risultati, diversa gente dovrebbe finire al gabbio, con relativa dispersione delle chiavi.
Altro che fargli rifare il ponte e tutto finisce a tarallucci e vino.
Le autostrade sono state privatizzate per agevolare gli interessi di bottega di tutta la cricca che manda indietro questo paese da sempre.
Avrei tutta una serie di esempi legati proprio a questa vicenda, di personaggi in totale conflitto di interessi, che hanno permesso che questo scempio si perpetuasse fino ad ora.
I materiali impiegati erano a prova di usura.
Dove non sono intervenuti fattori esterni(demolizioni catastrofi naturali etc) quelli sono manufatti che per come sono stati costruiti
saranno "eterni".
I moderni materiali permettono costruzioni molto più ardite, ma con un difetto di fondo inalienabile: hanno una scadenza.
Si usurano inevitabilmente e piano piano perderanno le loro caratteristiche meccaniche e fisiche.
Facciamocene una ragione.
Gli utili della società che gestisce le autostrade nell' ultimo anno sono stati di un miliardo di euro, il contratto scade tra vent' anni, quindi lo stato dovrebbe pagare venti miliardi di euro.
In pratica se la società delle autostrade non avesse reinvestito un euro nella manutenzione magari facendo due miliardi di utili nell' ultimo anno, ci troveremmo a dover pagare quaranta miliardi di penale invece che venti.
Più hai mal gestito e più vieni risarcito. Figo così, eh?
P.S.
Spero di aver capito male.
Se vuoi elencarmi punto per punto cosa non hai capito di quanto ho scritto o del mio sfogo, sono quì.
Difronte a queste disgrazie, anche se non provocate intenzionalmente, si rimane sconvolti; figurarsi se poi ti viene il dubbio che qualcuno possa avere provocato una cosa simile per propri tornaconto.
Io non ho detto che sicuramente sia stata la Nato o pinko pallino, ma l'ho messo in conto, l'ho preso in considerazione. Tu caro Massimo, invece, che per primo (in tempi non sospetti) hai pubblicato un articolo che parla di nato e di infrastrutture, compreso ponti mi dai l'impressione di non voler prendere minimamente in considerazione l'eventualità che la Nato o altri "poteri forti" "poteri occulti" ecc. ecc. abbiano potuto fare qualcosa.
Ti sei, invece, preoccupato di pubblicare subito qualcosa sui Benetton, come a voler dare una direzione ai tuoi lettori più dubbiosi.
In sintesi non mi sei sembrato molto coerente.
Nel 2017 hai lanciato questo sasso:
luogocomune.net/.../...
Si, l' ho sentito al Tg e ho letto qualcosa di Gomez sul Fatto pubblicato da te su Fb, carissima!
Possibile che sia un messaggio per il governo ma resta il fatto che il contratto prevede queste penali; è il meccanismo che mi sembra assurdo: tu devi gestire e manutenere le opere ma se te ne freghi di reinvestire facendo più utili verrai premiato in caso di revoca della concessione. Roba da dare una medaglia a quelli di Autostrade e impiccare in piazza i rappresentanti del governo che lo hanno firmato.
facebook.com/.../...
l'unico neo è chi conduce la Messa!
chissà cosa mi credevo!
... infatti, proprio così!
infosannio.wordpress.com/.../...
Quoto perchè presenta, quando messa a fuoco, la semplicità più sconvolgente. Naturalmente secondo me.
Anche a fronte del “contratto pro-Benetton”, che il PD e FI avevano studiato…
Che cosa credete? Era una “rendita garantita”, un “finanziamento occulto” al PD, a FI.
Entrambi i due partiti erano e sono a conoscenza delle mancate manutenzioni, del “risparmio” sui costi, chiamiamolo cosi…
Lo si vede dall’operato del Ministro Lupi, nell’ultima legislatura…
Lupi, era anche lui della cricca di Formigoni, quello di “Corruzione e Liberazione”, una corrente politica che era finanziata dalla Compagnia delle Opere …
Dite che sono leggermente astioso? Conosco alcuni di loro, personalmente.
Gentaglia senza scrupoli…"
far-falla.com/pedaggi-e-penali-sti-cazzi/
Non è proprio così semplice.
1) Chi ha deciso di non rifare il ponte è stato lo Stato. Sono 20 anni che si parla di rifarlo. C'è stata l'occasione ma lo Stato ha preferito la costruzione della strada alternativa chiamata Gronda che rifare il ponte a spesa della concessionaria. La concessionaria sarebbe stata obbligata a rifarlo, anche se sarebbe stata libera di scegliere il costruttore.
2) Se il crollo del ponte di Genova può essere la prova che la concessionaria è stata inadempiente per il Ponte di Genova, non significa che lo sia stata per tutti i 3000 km di autostrada
in questo caso non abbiamo nulla
Poi non bisogna rifarlo, il problema è se è mancata anche la sola manutenzione ordinaria.
Certo Bellini fai proprio dei giri strani pur di dare la colpa al pubblico piuttosto che, nel caso specifico, indifendibile privato.
L'inadempienza non deve necessariamente riguardare in concreto tutta la rete per essere causa di rescissione del contratto. Basta non adempiere in generale all'obbligo che grava su uno dei contraenti. Che poi il contravvenire a questa obbligazione abbia determinato il crollo di un solo ponte con molti morti o il crollo di dieci ponti con mille morti non cambia. Per quanto riguarda la Gronda anche questo non è motivo, giusta causa, che impedisce a colui che deve garantire l'integrità e la sicurezza dell'infrastruttura di non adempiere anche intervenendo in manutenzione straordinaria se necessario
Io ti dico quali saranno le loro tesi.
Per me potrebbero marcire in galera, però decide il giudice e non voi.
Se il ponte faceva proprio cagare, andava rifatto. Non decide la concessionaria, decide la concessionaria insieme al proprietario.
Dopodiché mi sembra assurdo che un giudice ti revochi la concessione di 3000 km se cade un ponte.
Però se per voi, è logico, meglio.
interessante l'esperto, ora in commissione.
al min 3 e 44 sec parla addirittura di CARRI ARMATI....
al min 7 e 03 sec dice che "SI VEDE IN UN VIDEO che l'antenna ha perso 2 stralli e rapidamente crolla e si suddivide in ..."
riguardo alle analogie con l'11 settembre, altre alla mancanza di video da telecamere c'e' anche quella della struttura ormai costosissima nella manutenzione.
sarebbe interessante sapere se c'erano polizze assicurative recenti sul ponte, il nome di chi ha fatto la ripresa parziale del crollo.
E' prematuro fare delle ipotesi? Bene benissimo, ma allora perché ci si scaglia contro Benetton e company: abbiamo delle prove?
Noto con dispiacere che di fette di prosciutto per gli occhi ne sono state vendute in gran quantita'!
Le risposte sulle colpe dei benetton sono in ogni post di questo articolo a cominciare dal video, se non si vedono o si giudicano inattendibili e' perche' non si vogliono vedere ne tantomeno giudicare attendibili.
IN RED WE TRUST
in base a questo grafico pubblicato dalla stampa
si puo' impugnare la concessione per inadempienza sugli investimenti concordati (1.500 milioni in 10 anni) ?
in base ai ricavi, un ritorno in mano pubblica delle concessioni e dei relativi ricavi potrebbe portare allo stato piu' di 2,5 MILIARDI di entrate all'anno (solo per autostrade spa).
sarebbe da fare lo stesso lavoro sugli altri concessionari e, se inadempienti, riprendersi la gestione senza penali.
ps : Sembra che autostrade per l'italia (BENETTON) detenga quasi il monopolio dei tratti ma in realta' è anche il gruppo GAVIO (alleato del gruppo costruzioni TOTO) che tramite la societa' SIAS raggruppa molte delle spa concessionarie.
ps2: mi piacerebbe un'italia dove le imprese a rilevanza pubblica (infrastrutture e beni) NON siano in mano a FAMIGLIE, in puro stile mafioso se non regale.
ps3 la ricerca e consultabile interattivamente qua' ognuno puo' poi approfondire i legami societari o ci confilitto di interesse del singolo
webbrain.com/.../385
agenpress.it/.../...
“Un gentiluomo austriaco, roso dal sospetto che la moglie lo tradisse, la seguì di nascosto e la vide entrare in un albergo. Salì dietro di lei sino alla camera e dal buco della serratura la osservò spogliarsi e coricarsi insieme a un giovanotto. Ma, rimasto al buio perché i due a questo punto spensero la luce, gemette a bassa voce: ‘Non riuscirò dunque mai a liberarmi da questa tormentosa incertezza?
letta sul link di parsifal
che la goccia che ha fatto traboccare il vaso sia stato un fulmine oppure un tir troppo pesante non sposta di un millimetro nulla, vittime, colpevoli e entità dei risarcimenti dovuti dagli stessi soggetti verso le vittime.
Il senatore Alberto Airola tenta il suicidio, salvato dalla sorella. M5s: “Massimo sostegno, ora chiediamo rispetto”
www.ilfattoquotidiano.it/.../4566939
Un fulmine provoca un tale spostamento d'aria?
Oppure tale spostamento (10 metri) lo provoca una esplosione?
Però che non si inizi ora a fare pagine e pagine di calcoli e simulazioni dei fulmini e bombe,
sarebbe davvero masochistico
youtu.be/816-fPB_17M
Se voleva "obbligare" lo stato a rifare il ponte, bastava chiudere il tratto perchè giudicato pericoloso e dire alla stampa che il governo non voleva metterlo in sicurezza.
E se qualcuno si azzardava a dire che metteva a rischio l ' economia di Genova e del porto, era sufficiente rispondere che la società non si assumeva la responsabilità di eventuali morti in caso di disastro.....
google.it/.../...
#266 fefochip
Anche le pile 10 e 9 vennero rinforzate con tiranti. A porli in evidenza è stato mik300 mediante foto incluse nel suo commento #216; a cui stamattina risposi con mio commento precedente (#258). Il commento #216 include foto con pila 11 in primo piano e pile 10 e 9 sullo sfondo. Per osservare i particolari degli stralli della pila 10 è necessario zoomare sulla parte alta dei suoi stralli con ingrandimento di almeno il 350%. A quel punto diventano evidenti cravatte imbullonate in alto sugli stralli anteriori ed anche diventa possibile intravvedere linee nere nella parte posteriore degli stralli posteriori (probabilmente i fantomatici tiranti).
P.S: ho detto “intravvedere”, mentre in realtà se ne può soltanto dedurre l'esistenza sul lato posteriore degli stralli (il lato in ombra), in conseguenza della forma delle loro staffe di ancoraggio (non cravatte – non avvolgono gli stralli – bensì staffe)
m.youtube.com/watch?v=YZ6G3jexFPE
Queste mi sembrano prove importanti.
Ma non sono io il giudice e bisogna sentire anche la controparte.
Aggiungo che secondo me qualche politico, probabilmente è stato corrotto. Mi piacerebbe vedere degli avvisi di garanzia verso chi ha firmato e concordato i contratti assurdi con i Benetton.
O solo i Benetton sono dei delinquenti?
la società autostrade è responsabile del crollo del ponte di genova con tutte le persone che la magistratura troverà coinvolte che sapevano e non hanno fatto niente per un ponte che
anche la casalinga di voghera sapeva essere pericoloso.
lo stato con tutti i politici che hanno svenduto l'italia e firmato contratti senza ombra di dubbio osceni sono cor-responsabili perche con ogni sicurezza hanno ricevuto mazzette altrimenti non si capisce perche hanno svenduto beni dello stato
è talmente lampante ed evidente tutto che non si capisce perche stiamo ancora qui a parlarne
Se il ponte era a rischio crolli andava chiuso.
Ma era a rischio crollo?
Se era a rischio crollo perché non lo hanno chiuso?
L'hanno lasciato cadere volutamente così il governo composto da nemici potesse attaccarli alla gola?
Non si sono resi conto della gravità della situazione?
I primi 3 giorni, parla il cuore e si hanno certezze.
Dopo bisogna farsi le domande e far crescere i dubbi.
Non si capisce perché anche dopo 42 morti, non ci sia un politico indagato.
Si sono venduti 20 anni fa.
I Benetton hanno guadagnato miliardi, il mondo sa delle tangenti, tranne i giudici. O forse i giudici sanno anche troppo?
Ragazzi guardate il #329 perché questo è un gol
Porca puttana.
E leggete il #267
www.ilfattoquotidiano.it/.../4564258
gazzettadelsud.it/.../...
Ma per fare un favore ai Benetton.
Bisogna costruire strade e ponti per i carri armati.
Costerebbe troppo per la concessionaria.
Niente reddito di cittadinanza, niente flat tax, ma strade per i carri armati.
E l'opinione pubblica applaude
Ottimo motivo per buttare giù il ponte in modo chirurgico.
Il fatto che fosse in pessime condizioni renderebbe un simile sabotaggio molto più semplice da celare.
ilfattoquotidiano.it/.../...
Sì, la NATO aveva invitato a rafforzare i ponti.
Un dettaglio
I ponti e altri punti strategici erano stati predisposti per far saltare queste strutture in caso di bisogno. (Incorporate camere di detonazione)
Questa rete di 'difesa passiva' era istaurata dalla NATO durante la guerra fredda.
Il segreto di stato sui contratti potrebbe aver a che fare con questo.
Anche nelle strade sono predisposte punti caldi da far saltare in casi...
Sono venute fuori molte considerazioni interessanti.
La prima è che ai romani non riusciva tutto bene, affatto.
Le cronache "tecniche" dell'epoca riferiscono di molti ponti, templi, edifici che crollarono eccome, per errori di progettazione e costruzione.
Le opere sopravissute ai giorni nostri sono quelle, particolarmente indovinate e, certamente, ben realizzate, che hanno avuto anche la fortuna di non essere incappate in tutta quella serie di eventi, naturali o provocati dall'uomo, che ne avrebbero segnato la fine.
Per intenderci, se io costruisco 100 case oggi, 20 mi crollano subito, 20 dopo un anno, 40 me le distruggono le guerre che vengono negli anni successivi, 10 i veri terremoti ed alluvioni, le 10 case rimaste dopo la mia morte faranno dire a qualcuno "ma guarda che bravo che era alexbell64 a fare le case".
Quindi, per prima cosa quello: è facile giudicare dalle cose rimaste le quali, per selezione naturale, si sono conservate bene, ignorando tutte le "cappelle" fatte in contemporanea di cui non si è a conoscenza.
Poi, è vero che una cosa costruita in pietra e cemento di pozzolanica è più resistente nel tempo rispetto al nostro blasonato cemento armato, o calcestruzzo precompresso, o acciaio da costruzioni.
La pietra naturale è il risultato di milioni di anni di evoluzione naturale, è una cosa neutra, che non cambia nel tempo o , se cambia, lo fa' in maniera talmente graduale e lenta che diventa insignificante per le nostre esigenze. Verissimo.
Altrettanto vero è che la pietra naturale non è adatta agli usi che facciamo noi dei nostri manufatti ed infrastrutture.
La nostra società è strutturata e concepita in modo tale che non potrebbe esistere utilizzando materiali e tecniche di costruzione di quelle epoche.
Chi costruirebbe un ponte che deve rispettare precisi requisiti e soddisfare determinati impieghi, anche militari, in pietra naturale?
Come si costruirebbero campate di centinaia di metri o chilometri con le tecniche di migliaia di anni fa?
E se si volesse fare, quanto materiale occorrerebbe, e che dimensioni assumerebbe quel ponte una volta finito?
Il cemento armato, l'acciaio ecc permettono quelle forme snelle, ardite e spettacolare che non sarebbero altrimenti possibili con altri materiali.
certo, hanno degli inconvenienti. Non sono eterni, tutt'altro. Vanno incontro a degrado, in molti casi necessitamno di manutenzione accurata e continua, non si può lasciarli a se stessi come un ponte di pietra.
Una volta una persona esperta in costruzioni mi ha detto:"Vedi, il cemento, che è quello su cui si "fonda", nel vero senso della parola, tutta la nostra civiltà di un secolo a questa parte dal punto di vista edilizio, è un materiale straordinario, perché gli fai assumere la forma che vuoi, è resistentissimo, molto duttile, economico, facile da produrre e da utilizzare, e resistente come una roccia, in molti casi anche di più. Però, il cemento è il risultato di un processo, per così dire, aritificiale...noi prendiampo pietre calcaree, le cuociamo in forni, riduciamo il calcare ad ossidi vari, poi lo mescoliamo con acqua, lui fa' presa, diventa come una roccia, e lo utilizziamo per tutto. Ma con il tempo, quella specie di roccia artificiale ha la tendenza a tornare, spontaneamente, a quella che era un tempo, prima che quella botta di energia che gli abbiamo dato nel forno con il carbone lo trasformasse in quella strana materia. Con il tempo tende a ritornare carbonato, è una specie di assetto naturale che trova la materia. Siamo noi che agiamo in maniera innaturale e ne innalziamo a nostro uso e consumo le proprietà, facendogli assumere la capacità di legarsi con l'acqua e trasformarsi momentanemante in una specie di roccia, ma quella roccia è uno stato intermedio, la vera roccia è quella che noi abbiamo estratto dalle montagne, e quella tornerà con il tempo"
un applauso scrosciante
ragazzi qui il vento sta cambiando sul serio
e poi gridano "vergogna" e "giustizia" con quelli del PD (martina)
A sa', ma co dumila anni de prove quarcosa sara' crollata no?
A parte gli scherzi,complimenti,bellissimo post,specie la spiegazione del cemento data dall'esperto in costruzioni,infatti gli antichi dicevano...se vuoi affidare una cosa all'eternita' scrivila sulla pietra,quella vera,aggiungo io.
IN RED WE TRUST
La differenza ai funerali di Falcone
IN RED WE TRUST
« piloni con forma di antenna (costituiti da due strutture ad "A" collegate tra loro a metà altezza e in sommità, a circa 90 metri da terra), alle cui estremità (42 metri sopra il piano viario) sono ancorati gli stralli. In ciascuno dei tre sistemi bilanciati l'impalcato, costituito da un cassone cellulare in cemento armato precompresso e due solette (estradossale e intradossale), è ancorato in quattro punti
(due nei piloni e due negli stralli). I tiranti sono costituiti da fasce di trefoli di acciaio speciale di diametro pari a 1/2", che passano sopra l'antenna per mezzo di una speciale sella, costituita da lamiere e profilati annegati nel getto di calcestruzzo. »
L'ipotesi che la combustione raffigurata possa essere vista dipendere da esplosione e/o caduta e/o energia liberata in conseguenza di cedimento strutturale mi appare del tutto inverosimile. Verosimile mi appare invece l'ipotesi che una tale carbonizzazione possa essere avvenuta in conseguenza dell'assorbimento dell'energia di un fulmine.
Insomma, è una fotografia che pare avvalorare l'esposto del Codacons alla Procura
Non mi appare inverosimile l'ipotesi d'indebolimento dell'ancoraggio degli stralli in conseguenza di temperatura molto elevata
Strana vicenda, quella di questo annunciatissimo disastro. È quasi come se una divinità beffarda avesse voluto prenderci tutti per il culo
P.S: certo è solamente che questo commento l'ho scritto troppo affrettatamente. Ora mi accorgo che il profilo dell'elemento carbonizzato pare non corrispondere a quello degli elementi trasversali che collegano le punte delle 'A'. A trarmi in inganno è stata soprattutto la cavità cilindrica al centro dell'elemento carbonizzato. Il profilo dell'elemento tende però ad essere quello di un rettangolo molto prossimo alla forma di un quadrato; mentre il profilo delle traverse apicali parrebbe dover essere molto più nettamente rettangolare. Qualsiasi conclusione dovrebbe venir tratta solamente dopo aver potuto stabilire quale fu la collocazione di quell'elemento nella pila 9.
in italia poi , con piu basi nato che ospedali
ma lascialo sognare
Già adesso in Italia possono circolare mezzi che pesano fino a 108 tonnellate, praticamente il doppio di un carro armato.
E poi i carri armati li hanno sempre spostati pure prima:
Carri armati in stazione a Milano
ilgiornale.it/.../...
Anche mettendo che sul ponte crollato non potesse passarci un carro armato, sicuramente esistono altri percorsi idonei per il loro spostamento.
Se fosse vera, ciò implicherebbe che quella struttura era già debole per costruzione. l
Inoltre ho visto un video in cui si vedono dei piloni marci, con pericolose zone vuote visibili tramite buchi nella struttura, con tondini scoperti e ossidati.
Secondo me un fulmine non può causare la fusione dei cavi, se questi sono collegati alla terra (elettrica). A meno che l'annegamento nel cemento non crei un aumento della resistenza dei cavi stessi, con conseguente aumento di temperatura del cemento. Ma il cemento non è refrattario ?
Non credo che si possa tirare in ballo la strategia della tensione, perchè non ci sono state rivendicazioni, a parte i numerosi messaggi fb e twitter di musulmani contenti per il crollo.
Credo che, se demolizione c'è stata, il messaggio da comunicare sia stato inviato da un'entità "occulta" ad un'altra(come il governo ad esempio oppure altro) , per cui non serva che la massa lo capisca. Insomma, chi doveva capire avrebbe già capito. Se così fosse, gli avvertimenti - secondo me - sarebbero per il governo e per chi lo tiene in piedi.
Ho provato a cercare su una pagina dove si disquisisce di ingegneria, e qualcuno dice che la cosa non deve stupire, perché in una struttura che deve lavorare prevalentemente per copressione, con le forse in equilibrio, non c'è bisogno di armare molto le strutture stesse. La presenza della cavità con laterizi all'interno è un'altra scelta costruttiva voluta in molti casi, per togliere un po' di peso dall'interno e migliorare la "stagionatura" del cemento...so che a noi profani in materia queste enunciazioni possono suscitare perplessità, ma questo è quanto dicono chi si occupa della materia
UE – NATO: annunciato piano per aumentare la mobilità militare
... la NATO, la quale ha determinati standard relativi alle strade, ai ponti e agli aeroporti militari. ...
sicurezzainternazionale.luiss.it/.../...
“Fino agli anni 50, i ponti italiani di prima categoria – sono quelli di tutte le strade principali – erano progettati per reggere un carrarmato M4 Sherman. Poi il tank standard Nato è diventato l’M1 Abrams, con le sue 60 tonnellate, e i ponti si sono adeguati”, Brencich.
Ma non c'è scritto che in Italia non si possono spostare i carri armati, ma che in europa si rimuoveranno gli ostacoli allo spostamento logistico di questi e altri mezzi militari.
Come ho già scritto, anche ipotizzando che non poteva passare un carro armato su quel ponte, stai certa che ci sono altri percorsi per farlo. Quindi il ponte non era essenziale per quel progetto militare, a meno che qualcuno dimostrasse che i carri armati devono passare per forza di li per giungere non so dove.
e poi non vuol dire che hanno demolito subito i ponti progettati fino agli anni 50, ma solo che dopo hanno smesso di farli come prima.
Anche ipotizzando che fosse stato progettato negli anni 50, comunque non vedo il motivo di ammazzare decine di persone per rifare subito un ponte che già era obsoleto e cadeva a pezzi. Sarebbe stato più semplice e meno rischioso convincere l'opinione pubblica che quel ponte andava demolito perchè era pericoloso transitarci.
Dove finisce la finanza ed inizia il terrorismo.
IN RED WE TRUST
Un mio parente aveva una piccola aziendina ( 10 operaie ) negli anni 70.. e mi ricordo che una volta mi disse: .. piuttosto che lavorare con clienti del genere ( i maglionari ) chiudo la baracca.
Difatti ha chiuso nei primi anni 80 quando il metodo Benetton era diventato l'esempio da imitare da tutti.
La loro ricchezza affonda le radici nel sudore di decine e decine di migliaia di casalinghe spremute come un limone.
Tutte queste cose TOSCANI non le sa ?