In logica formale esiste una fallacia che si chiama "Post hoc ergo propter hoc", e accade quando si attribuisce erroneamente un evento Y ad una precedente causa X, capovolgendone spesso l'ordine causale.
Se io dico ad esempio "ogni volta che il gallo canta esce il sole, per cui è il gallo che fa uscire il sole", non solo ho stabilito una errata sequenza causa-effetto, ma ho anche capovolto la causalità, attribuendo al gallo che canta la responsabilità di far sorgere il sole, mentre è l'esatto contario. (Il gallo vede albeggiare, e quindi canta).
E' proprio questo l'errore che è stato commesso nella presentazione del rapporto di Reporters Sans Frontieres sulla libertà di stampa in Italia. Mentre ci dicono che "l’Italia ha guadagnato 25 posizioni, passando dal 77esimo del 2016 al 52esimo posto" nel mondo, ci avvisano anche che "Il livello di violenze contro i reporter è molto preoccupante, e alcuni politici - come il leader del M5s - non esitano a pubblicare l’identità di coloro che gli danno fastidio".
In altre parole, l'atteggiamento aggressivo di Grillo verso i giornalisti italiani sarebbe, secondo RSF, una "concausa" della mancata libertà di stampa nel nostro paese. In realtà è l'esatto contrario: Grillo denuncia proprio l'asservimento dei pennivendoli nostrani ai poteri forti, e nel fare questo cita nomi e cognomi. Ma non è lui la causa prima della scarsa libertà d'azione di questi giornalisti, lui è soltanto colui che l'ha denunciata.
Un classico caso di capovolgimento della catena causa-effetto, quindi. Una mastodontica fallacia logica, applicata spudoratamente al Movimento 5 Stelle. Involontaria, o assolutamente intenzionale e calcolata?
Massimo Mazzucco
Sezione Italiana RsF membri:
M.Càndito (La Stampa),
D.Affinito (AGR-Rizzoli, Corriere della Sera Broadcasting),
T.Ferrario (anchorman TG1).
Membri consiglio emerito:
Eugenio Scalfari (Repubblica), Roberto Saviano.
Credo proprio non serva aggiungere altro.
E' assolutamente intenzionale e calcolata.
Neanche a me giunse una risposta che fosse una.
Giusto per rimarcare di chi stiamo parlando....
lo stesso corto circuito logico si applica al criterio in base al quale un Paese sale o scende dalla classifica. Per esempio se un giornalista viene ucciso questo viene contato negativamente, ma in sé puó essere considerato indice di libertá di stampa! Un Paese potrebbe non avere di questi problemi perché i giornalisti di quel Paese evitano accuratamente di pestare i piedi ai potenti...
Cazzo, c'e' da essere euforici
Mi dispiace che la libertà di stampa sia così grave in Burundi e Bahrein, spero si riprendano presto e tornino ai livelli di un tempo in cui tutti noi li apprezzavamo.
Può far piacere ogni tanto ricordare poi che quello del giornalismo pare essere l'unico campo in cui le cure omeopatiche siano molto apprezzate.
Ormai siamo alla tragicommedia pura
E' tutta colpa di Beppe Grillo…
beppegrillo.it/.../...
La verità è che non siamo noi ad esser risaliti, son tutti gli altri che son peggiorati.
La fallacia logica è anche del buon Lider Maximo, sempre sia lodato, gloria a lui.
(Premetto che non ho nessuna fiducia in tali classifiche, le credo totalmente inventate e strumentali, non solo: proprio impossibili da fare con un minimo di attendibilità razionale).
(Secondometto che, IMHO, la situazione dell'informazione "ufficiale" in Italia è decisamente ributtevole e Grillo e il "suo" movimento sono decisamente gli ultimissimi responsabili di tale ignominioso stato).
Però ... però ... c'è anche da dire che:
Quando tu sei il capo, e che capo ragazzi, biarca assoluto!(con vassallaggio latente) di un movimento politico (partito, partito, non è solo l'establishment ad usare la neolingua), rappresentato un pò ovunque nelle sedi istituzionali, con una fortissima, variegata base popolare, in una situazione sociale tesa ed esasperata, non puoi, ripeto: NON PUOI! stilare liste di proscrizione sui tuoi seguitissimi Tazebao. Perchè non puoi ? Perchè, in una situazione sociale tesa ed esasperata, i tuoi suggestionati e suggestionabili "popolani", mettiamo: l'uno percentile imbecille, ovviamente si tratta di iperbole retorica, gli imbecilli italioti sono circa il 99%, potrebbe ... dico ... solo potrebbe ... al termine dei "due minuti d'odio" (in passato Grillo abusò persino di tale figura) potrebbe ... dico ... solo potrebbe ... decidere motu propriu, chessò: di avvelenare il Chihuahua di Belpietro, il Pitbull di Feltri, il Sallusti di Berlusconi. Lo so che molti di voi non vedrebbero niente di male, in fondo i Chihuahua sono insopportabili, i Pitbull antipatici, i Sallusti pericolosi ... ma tutto ciò costituisce, pur sempre: violenza, minaccia, pressione psicologica e questo limita la libertà di espressione che si deve pretendere SACRA! Avrei potuto fare l'esempio di Matteotti ma non l'ho fatto, altrimenti il thread si sarebbe spaccato in: "è diverso Mussolini era il mandante!" e: "Mussolini era all'oscuro, anzi ha rischiato di essere rovinato politicamente, era una trappola!".
Riportare palesi sciocchezze e inesattezze contenute in singoli articoli per rettificare la realtà da questi rappresentata falsamente non è compilare liste di proscrizione di giornalisti, è fare un servizio alla verità.
Te, se il bambino ti avesse detto di fianco, "il re è nudo!", l'avresti fatto arrestare?
^__^
Io "leggevo" il Blog di Grillo, quotidianamente, sin da poco dopo un mese dalla sua nascita, ti posso assicurare che clamorosi "leggeri", potenzialmente pericolosi, fuori misura ne ha "commessi" a schiere e pletore. Non so se esiste ancora il sito che tesaurizzava le sue cantonate ... e non ho voglia di cercare. Fidati di me .. garantisco io, ho a cuore la democrazia.
@Ghilgamesh
Non ho detto questo infatti. Ho detto che quando tu sei Ghilgamesh (nel senso che ne usi il nick) puoi anche stilare tutte le liste che vuoi (fatte salve le disposizioni di legge) e accusare di servilismo e di manipolazione dell'informazione chi ti pare (fatte salve le disposizioni di legge) ma ... ... rileggi ciò che ho detto.
@Funky1 ... già! Ottima osservazione, non passavano due tre mesi che non sbandierasse la classifica sulla libertà di stampa ... ora non sono più attendibili.
Mentana la Stampa e la Repubblica italiana.
Esce al cinema un documentario contro la bce. Forse è meritevole di essere tenuto d'occhio:
www.ilfattoquotidiano.it/.../3546664
Sembra ci sia anche la spiegazione del famoso parametro del 3% che ci hanno sempre imposto:
“In nemmeno un’oretta mettemmo il deficit in rapporto al PIL e con un’operazione alquanto casuale e legata ai parametri dell’epoca ci risultò il 3%. Fu poi Trichet nel 1992 durante la preparazione del Trattato di Maastricht a tirare fuori quel parametro. Noi in Francia abbiamo un numero che funziona bene, possiamo utilizzarlo. E così nacque totalmente priva di senso quella cifra”
Siccome immagino tu intenda che in questo modo qualche fanatico malintenzionato possa magari riconoscere per strada un giornalista e spaccargli la testa a metà ti vorrei far presente una cosa.
Giornali e giornalisti, siti internet, radio, televisione, telegiornali, leader politici, esponenti politici e opinionisti hanno dato questi appellativi a Grillo, al M5S e ai suoi elettori:
-Nazisti
-Fascisti
-Pol Pot
-Grillo Peggio di Hitler (berlusconi dixit)
-Comunisti
-Leninisti
-Stalin
-Estrema Destra
-Estrema Sinistra
-Gli elettori grillini sono POTENZIALI STUPRATORI (Boldrini da Fazio)
-Decerebrati
-Attentatori della Costituzione
-Attentatori della Democrazia
-Sfacia Sistema
-Complottisti
-Branco di Dementi
E la lista non è finita qui.
Secondo il tuo ragionamento caro Puskin potremmo dire che TUTTA la stampa TUTTA la tv TUTTI gli altri esponenti politici hanno fomentato il popolo contro i 5Stelle e i loro elettori.
Nessun grillino ha mai pestato un giornalista ma sono avvenuti diversi casi di Esponenti 5Stelle PESTATI o MINACCIATI.
Qui seguono i link, tutti casi diversi e non li ho messi tutti:
palermo.blogsicilia.it/consigliere-del-movimento-5-stelle-picchiato-denunciato-uno-degli-aggressori/374310/
www.abruzzoweb.it/.../599872-4
canicattiweb.com/.../...
www.fanpage.it/.../
beppegrillo.it/.../...
ilfattovesuviano.it/.../...
www.nextquotidiano.it/.../
www.lombardia5stelle.it/tag/minacce/
ilgiornale.it/.../...
www.lineapress.it/.../
nuovosud.it/.../...
www.ladispoli5stelle.it/.../
today.it/.../...
www.quinewsfirenze.it/.../
alessandria5stelle.it/.../...
Scrivere il nome di un giornalista sul blog e scrivere come mai ha mentito o disinformato è controinformazione non lista di proscrizione.
Se vogliono evitare di essere smentiti e sputtanati sul blog che scrivano articoli per il giornalino della scuola.
Oppure che diventino giornalisti seri e che verificano quello che scrivono.
Potremmo passare le giornate a spaccare capelli, prendere le sparate di Grillo e collegarle a fatti di cronaca locale. Ma chi ne ha voglia? Nella storia, antica e recente, scontri fisici di matrice politica se ne contano a milioni, proprio perciò! non solo grillini sono stati pestati, ma apostoli, martiri cristiani, martiri interisti, seguaci di Gandhi, sono stati massacrati. Proprio perciò, ti dico e ti ribadisco, che quando tu sei un leader politico ti devi comportare prudentemente e coscientemente! Non hai le stesse responsabilità della mezzacalzetta giornalista di regime, che comunque se scarrella è una merda. Tal cosa ai leoni da scia non piace, l'imbelle italiota chiede portatrici di stendardo co 'a zinna de fori (chepperò è francese eh), il tutti a Roma ... contrordine! L'itadiota da dopo i fasti romani e i fasci romani, è stato costretto dal potere imperiale a sfogare le proprie insicurezze e paturnie esclusivamente nel tifo calcistico, il leader improvvisato ne mutua le dinamiche. Siamo talmente esasperati dalla melma politica post bellica (non che la pre fosse meglio), talmente ipnotizzati dai mondi "possibili" (nel senso di impossibili) imperiali hollywoodiani, da accettare un leader palesemente, buzzurro, impreparato, incolto, improvvisato, "io sono un comico" ... fai il comico! "Mi sono messo in gioco per i miei figli" ... ti hanno chiamato come abile comunicatore non sai neanche tu chi e perchè! che urla, sbraita, sbava, contro tutto e tutti, cavalcando spensieratamente dinamiche pericolosissime. Se non riesci a vedere questa pericolosità: Zeus che punta il dito verso il giornalistello di provincia che vuole fare carriera leccando il culo a più potenti possibile tranne lui, non posso farci niente. E' lapalissiano che ci sia un salto quantico, tra il denunciare un sistema e additare un minus habens.
repubblica.it/.../...
unita.tv/.../...
rischiocalcolato.it/.../...
Non si parla di 5* ma vi consiglio comunque vivamente di leggerlo. Come giustamente qualcuno ha notato nei commenti al post di RC siamo ormai ben oltre 1984, la fantasia di Orwell non era all'altezza della realtà contemporanea...
...ecco un passaggio di 1984:
...e qui invece la Stampa (di Torino, proprio il quotidiano):
Siamo alla fantascienza più sfrenata, per poter sostenere una prossima riduzione delle tasse devono ricorrere all'inversione temporale! Robe da pazzi...
E' un errore grossolano da parte di grillo quello di cercare di debellare la cattiva informazione denunciando i giornalisti. i giornalisti fanno il loro mestiere in base a quello che credono loro.
E' l'esatto contrario di quello che ha fatto trump, che di libertà se ne intende un poco di più. Trump non ha escluso il singolo giornalista, ma la testata giornalistica.
Quello che conta è il metodo con cui vengono scelti i giornalisti, per valutare la salute del giornalismo in un paese.
il metodo di scelta in un paese come gli usa, dove le testate sono tutte private, è del tipo: scelgo chi mi pare. Quindi se il giornalista è di parte, la colpa è della testata. Ma il giornalista è sempre libero, di fare quello che richiede la testata giornalistica. E' un dipendente e fa quello che gli chiede il suo datore di lavoro.
In italia abbiamo una testata pubblica, controllata dal governo. Quindi i giornalisti sono decisi dal governo. Questo ci fa andare giù di posizione.
Se poi arriva un pirla, che quando andrà al governo, deciderà lui i "giornalisti liberi" questo rende il giochino esplicito se già comincia a dire chi fare fuori.
E' il metodo di scelta dei giornalisti pubblici il vero problema, che siano di parte o no, sono passati da un concorso indipendente? Può esserci un concorso indipendente per giornalisti? Ha senso una testata giornalistica di stato?
Il vero punto è questo. tutti i giornalisti sono di parte, il problema è quando la parte è quella statale.
L'ottimo, sarebbe avere molte testate di più parti, tutte parziali, ma indipendenti tra loro. Non una pubblica e tutte le altre interconnesse e dipendenti dal finanziamento pubblico che in teoria servirebbe per renderle indipendenti e in realtà serve per renderle dipendenti dallo stato.
Quindi è corretto voler togliere qualsiasi finanziamento ai giornali, ma attaccare il singolo giornalista è un passo indietro, perhcè lo sa anche mi nonno che il giornalista fa quello che vuole il suo direttore.
Di fatto, è vero che grillo dice di togliere il finanziamento ai giornali e vuole riformare la rai, ma praticamente, di tutto questo è stato fatto zero. Sono solo chiacchiere finchè non lo fa. Mentre l'attacco ai giornalisti è reale qui ed ora. Il rapporto giudica quindi lo stato di fatto, non le buone intenzioni di grillo, che sono solo intenzioni.
In altre parole il rapporto è corretto e grillo fa scendere la libertà di stampa.
Perchè mazzucco non lo capisce? perchè è di parte, e quindi crede nelle buone intenzioni di grillo. ma vista da fuori la situazione è molto semplice: un partito di opposizione con possibilità di andare al governo, fa liste di proscrizione.
nessuno durante il fascismo credeva che buttar fuori un cane bastardo di giornalista che scriveva contro il duce delle falsità fosse una cosa sbagliata, perchè appunto scriveva falsità. e ne erano convinti. come siamo convinti noi che sia la verità quella che ci dicono del fascismo.
Quindi la fallacia non sta nel rapporto, ma da qualche altra parte in questo caso.
Anzi, cos'hanno scritto
Sono allibito.
Ho perso il conto
... i fenomeni di distrazione di massa, servono proprio a questo.
Senza contare che quelli a cui brucia il culo nel temere che i Grillini prendano troppa forza in politica e quindi li sputtanano anche dove non lo meritano, è perché, da buoni asserviti, la loro carriera potrebbe precipitare ... vecchia storia del mondo tra prezzolati e troie di regime, capiremo che novità
... vero: non è il Gallo che fa sorgere il Sole, così come i Grillini non stanno facendo sorgere nessuna nuova alba.
E' un piacere ragazzi ;)
@Puskin
Tanto per farti capire cosa scrivevo 4 ore fa ecco l'ennesima minaccia ai 5 Stelle fresca fresca di stasera:
www.ilfattoquotidiano.it/.../3547848
"Meglio arrivare tardi che morti"...."Non si muore mai davvero" Lucy di L. Besson
( il Parlamento ) come se fosse una scatola di tonno.
I sani che attendevano da tempo un Tizio che fosse anche il padrone dell'apriscatole non gli perdonarono l'uscita e si posero in attesa di un Caio che fosse sia il padrone dell'apriscatole sia il padrone del Parlamento.
Il rapporto di Reporters sans frontiers non ci colloca affatto bene: cinquantaduesimi (eravamo settantasettesimi nel 2016) nella graduatoria mondiale sulla libertà di informazione e di stampa. Ma, a rincarare la dose, la colpa è veramente di Grillo, che con le sue accuse avrebbe intimidito o spaventato i giornalisti, e quindi sarebbe lui, il denunciatore della assoluta parzialità della stampa in Italia, a doversene assumere la colpa?
Tralasciamo quest’ultima accusa, che mi sembra una assurdità, della serie del bue che dà del cornuto all’asino, strumentale proprio a coloro che, dalle accuse di cattiva stampa vogliono difendersi (“Colpa tua! Siccome ci minacci, non possiamo dire la verità!”), anche perchè ha ben risposto Beppe Grillo dal suo blog.
Ma il problema non è banale. Il problema dell’assenza dei cosiddetti “editori puri“, non tanto perchè hanno la coscienza a posto ma perchè fanno solo quello di mestiere (e non automobili, farmaci, petrolio, armi, ecc.) o perchè non hanno tessere di partito o affiliazioni a società più o meno segrete, è un problema vero. Eh sì perchè se non fate solo quello di mestiere, ma i soldi vi arrivano da qualche altra parte, potreste avere la tentazione di mettere in secondo piano la Verità e mettere al primo posto il portafoglio.
Il portafoglio. Possibile che non ci sia nessuno che sia così superiore, così incorruttibile, da preferire la verità al portafoglio? Dipende, dico io. Se avete tanti soldi, o tanto tempo libero, o entrambe le cose, potete anche fregarvene del portafoglio e dell’utile immediato, e dire sempre e comunque la verità, anche se scomoda, e anche se vi attira nemici. Ma se dovete mantenere una famiglia, pagare un mutuo o un affitto, e non riuscite a mettere insieme il pasto con la cena, difficilmente la verità sarà il vostro primo pensiero, quando vi alzate la mattina. Prima si dovranno sfamare i pupi.
Per questo deve essere rivalutato il web. Questa ragnatela di persone che, più o meno per volontariato, più o meno a tempo perso, raccoglie, riporta, confronta, analizza informazioni di diverse provenienze. Ci sono dei rischi? Certo! C’è la possibilità di infiltrazione? Eccome no! Anzi, è sempre in agguato; proprio per screditare il web, uno dei sistemi più efficaci è quello di inquinare il panorama di notizie offerte, inserendone alcune spudoratamente false per poi mettere sul patibolo tutto quanto, facendo di ogni erba in fascio (e buttare il bambino con l’acqua sporca).
Per questo serve molta attenzione e discernimento. Ma il grado di libertà che può offrire chi veramente non ha nulla da perderci, perchè nulla ci guadagna, è impagabile. I compagni di strada che non ci sono più, come LoSai, come Stampalibera, non hanno fallito, anzi, hanno dato il loro contributo per un po’, ora sostituiti da altri, ma il loro lavoro non è andato perso: ha generato nuovi autori, contribuito a formare nuovi blogger, nuove prime linee che hanno dato il cambio ad altre: siamo un esercito dalle infinite riserve.
Ma la carta stampata allora, i giornali, servono ancora? Interessante la posizione di Marco Travaglio nel video che riporto sotto.
In sintesi, lui sostiene:
Le informazioni che girano sul web sono solo riportate, mai nuove.
A creare le nuove notizie ci pensano solo i giornali.
L’informazione libera e gratuita, non esiste.
Sul primo punto potremmo anche essere parzialmente d’accordo, anche se in realtà questo organismo “multicefalo” che si chiama web fa, tramite migliaia di blogger che involontariamente e senza saperlo collaborano, una operazione preziosissima: il filtro e la ripresa di notizie interessanti, con arricchimento di collegamenti, contenuti, opinioni. E scusate se è poco.
Sul secondo punto Travaglio fa l’esempio della notizia sulla tesi di dottorato del ministro Madia, che era stata parzialmente copiata, asserendo che quel pezzo giornalistico è frutto dell’opera di una collaboratrice (de Il Foglio) che per due mesi si era occupata solo di quello. E ne conclude Marco Travaglio, che de Il Foglio è direttore, che nessun blogger, nessuna persona che non potesse avere la garanzia di uno stipendio sicuro avrebbe potuto permettersi di dedicarsi anima e corpo, per due mesi, a questa unica indagine. Ergo, grazie a Dio che ci sono i giornali, sennò l’informazione sarebbe a remengo.
Sul terzo punto: ancorchè non particolarmente professionale (ma non è mica sempre vero) l’informazione del web, in realtà lo è: libera e gratuita (con buona pace di chi mi dice, quando collego i miei articoli su Facebook, che ci guadagno con i click)
Non dico che non ci sia del vero in quello che scrive. Ma mi rimane il dubbio che, per un articolo interessante, per una “chicca” trovata da questa giornalista ce ne siano altre 10 che, per convenienza o per non pestare piedi potenti, un giornale non può o non vuole dare, e il web sì. Una informazione corretta sui vaccini, o sul signoraggio, o sulle scie chimiche, o sull’11 settembre, su un giornale cartaceo io non l’ho mai vista. E non sarebbe costata un granchè.
Quindi, finchè ce lo lasciano fare, continuiamo con la nostra opera di informazione alternativa. Finchè ce lo lasciano fare.
[youtube]https://youtu.be/I5MFillViEI[/youtube]
Non ho preso le parti di chi gli dà contro. Il mio è un discorso di Sistema. Cui il Movimento Cinque Stelle è asservito, né più né meno di un PD o di una Forza Italia. Non c'è tempo e non ho tempo per remare contro un partito o un movimento, sono la stessa cosa. Tutti. Il fatto che la vecchia politica sia sporca di corruzione e i cinque stelle no, non alza di un solo grado i cinque stelle dal fatto che la realtà è in mano al sistema consumistico e alla non-democrazia del neoliberismo che ha fallito e cui nessuno lascerà mai la presa.
Grillo e Grillini hanno già dato prova della loro corruttibilità, della loro "tolleranza" alle pressioni del sistema. Quando qualcuno rivela di esser fatto di carta, saprai che quando toccherà le fiamme brucerà. Non serve la sfera di cristallo e non serve che arrivino al Governo. E' come l'avessero già fatto. Sono fatti delle stessa sostanza di tutti i politici. Quindi sarà la medesima cosa.
Il problema è sempre questo: osservare i giochi politici dagli inquadramenti politici. Un Loop logico da cui non si vuole uscire. Perché una vera lotta richiede coraggio, e non orgoglio o dignità (dei Puffi). Il resto ce lo mette l'autoinganno; compresa l'illusione che il cambiare una classe politica equivalga o equivarrebbe in qualche modo a cambiare le energie che plasmano il Sistema.
Il problema, come d'altronde recita bene l'articolo di Mazzucco - nella sua visione specifica, è il giornalismo e la Zona Grigia, ma in secondo luogo; in primo luogo c'è un Blob informe di umanità che non ha nessun interesse effettivo a voler cambiare, ed è quel Blob informe che comanda. Non l'informazione falsa, né la corretta informazione. L'anestesia cerebrale è a regime già da una decina d'anni. Un idiota non lo cambi con la verità. Un idiota non lo cambia neanche Gesù Cristo. Bene (come recita la battuta famosa) la massa critica è idiotizzata, fatevene una ragione - ed è inutile si faccia finta di non vederlo e si facciano astrazioni teoriche di là della realtà e si dia alla nicchia un valore amplificato e distorto. Il momento critico del cambiamento è stato fermato proprio da Grillo; altro motivo, questo, che si aggiunge al fatto che si è dimostrato che sono fatti di carta anche loro. Operazione aritmetica: ... Grillo fenomeno distrazione di massa + Grillini plasmabili e della stessa sostanza dell'animale politico + ambizioni sociali identiche nella massa = riallineamento al medesimo Status Quo - tradotto: il banco vince sempre.
MEDICIALBE:
Se è fuori dai canali politici e tutta l'energia non viene dissimulata nei teatrini di facciata, allora è una buonissima cosa. Ma la vedo dura. Se alla gente non gli dai un simbolino su cui masturbarsi - sì da dire "io credo in lui! io credo in loro!" - è come se spegni la TV a un tifoso due secondi dopo che l'arbitro ha fischiato un rigore ...
.... gli levi la vita. Scherzi?
Se posso permettermi, per postare il video di youtube devi mettere solo il "codice" dopo il "/watch?v=", ora il link da te postato è un link a youtube "ridotto" in ogni caso il codice dovrebbe essere "I5MFillViEI" quindi copi questa stringa e la inserisci fra i tag [youtube] e [/youtube] in questo modo:
[youtube]*I5MFillViEI*[/youtube]
(gli asterischi li devi togliere, li ho messi per farti vedere come sarebbe)
Ecco il tuo video e grazie per il post:
Chiodo è inutile che posti notizie su amministratori e politici grillini, minacciati e bastonati, non c'è nessuna eccezionalità, si chiama politica! Vuoi fare, tu che sei appassionato, una ricerchina su bombe e bastonamenti di politici di tutti i colori? Se già Epicuro nel 300 Avanti Coso ti avvisava: "Se vuoi vivere felice stai lontano dalla politica e dal matrimonio". Un motivo ci sarà stato.
Per tutto il resto c'è MasterCalver che nel post #45 ha spiegato il busillis con una magnificenza quasi pari a quella del suo avatar.
Lo sappiamo, è dura rinunciare ai sogni, è dura non poter tifare con infantile entusiasmo almeno per il menopeggio ma purtroppo è così. Le dinamiche del potere sono come le leggi fisiche, soggiacciono. Un fluido, esempio caotico per eccellenza, nel suo mondo microscopico è fatto di molecole anarchiche e fancazziste, ma finisce per rispettare leggi rigorose nei suoi fenomeni collettivi macroscopici.
Ciò non significa che non esista un meno peggio ma solo che non si discosta moltissimo dal medio peggio e perfino dalla dittatura di merda (dove, in fondo, basta non rompere i coglioni ar Caudillo de turno, proprio come nel grillismo pe' capisse!).
Il Movimentone, anche immaginandolo puro e di ottima concezione, è destinato a instercarsi per dinamica universale, ancora più facile è immaginarne l'evoluzione a spirale luciferina visti i molti segnali mostrati sin dal suo "casuale" concepimento, quali, senza pretese di esaustività:
- "vaghi" segni di legami con logge britanniche;
- nome "onomantico" del fondatore;
- tradizione di provenienza del fondatore;
- artificiosa cooptazione di un portavoce, simpatico, abile e unanimamente amato dagli itadioti;
- costruzione con tecniche di marketing di un'entità politica che si mostri come "altro e contrapposto";
(Un Re che non è un Re, un suddito che fa il Re, chiamato Do che fa il Re mapperò senza i difetti del Re).
- inenarrabili contraddizioni autoevidenti, uno vale uno ma anche no, carenza assoluta di trasparenza e reale
confronto democratico in un movimento che si presenta come turbodemocratico;
- business pubblicitario personalissimo attraverso la gestione di un entità politica che dovrebbe appartenere a tutti;
- dogmatismo mapperò flessibile;
- il discorso potrebbe continuare all'infinito.
infosannio.wordpress.com/.../...
La serva serve
infosannio.wordpress.com/.../...
Il secondo punteggio, quello quantitativo, viene elaborato tenendo conto del numero di giornalisti uccisi nel paese, di quelli arrestati, di quelli minacciati e di quelli licenziati. Anche questi valori vengono pesati in maniera differente: un giornalista ucciso conta più di un giornalista arrestato, per esempio. Il risultato di questa formula viene a sua volta inserito in un’altra formula insieme allo “ScoA”. Dati quantitativi su violenze e minacce sommati allo “ScoA” producono il secondo punteggio, lo “ScoB”. Nello “ScoB” l’analisi quantitativa sugli abusi pesa per il 20 per cento, mentre il resto del punteggio deriva dallo “ScoA”. Nella classifica finale, RSF utilizza il dato più alto tra “ScoA” e “ScoB”.
Si tratta di un metodo molto complesso, che RSF ha raffinato nel corso degli anni – un grosso cambiamento di metodologia è avvenuto nel 2013 – e che è stato discusso e criticato su diverseriviste specializzate. La cosa più importante da capire è che si basa in gran parte sulle opinioni soggettive di enti e persone scelte da RSF, e questo ha causato negli anni diverse critiche al rapporto. RSF è stata accusata di avere tra i suoi partner personaggi legati all’opposizione cubana e venezuelana, per esempio, che quindi nel valutare i loro paesi potrebbero non essere stati completamente obiettivi; cose simili possono essere successe anche in altri paesi. Gran parte del punteggio – almeno l’80 per cento – deriva dalle valutazioni dei partner di RSF ed è quindi influenzato dalla loro sensibilità personale e dal loro contesto: un “4” assegnato in Italia, insomma, non ha necessariamente lo stesso valore di un “4” assegnato in El Salvador.
Di certo è una metodologia che rischia di portare a risultati bizzarri, o difficilmente spiegabili. Tra 2013 e 2014 per esempio, l’Italia ha perso 24 posizioni in un solo anno, scendendo dal 49° al 73° posto. Tra le ragioni fornite da RSFper questo calo c’è stato un aumento delle intimidazioni nei confronti dei giornalisti, con «un grande incremento di attacchi alle loro proprietà, specie le automobili». Sono aumentate anche le cause di diffamazione che RSF giudica infondate, passate da 84 nel 2013 a 129 nei primi dieci mesi del 2014. Per il 2015, l’anno a cui si riferisce il rapporto appena uscito, RSF non è scesa altrettanto nei dettagli per spiegare un’ulteriore perdita di quattro posti in classifica, ma segnala comunque altre motivazioni. Queste motivazioni sono il numero di giornalisti sotto protezione della polizia (tra i 30 e i 50, ma il rapporto lo dice citando Repubblica) e il processo in cui sono coinvolti Gianluigi Nuzzi ed Emiliano Fittipaldi, giornalisti autori di due libri sugli scandali nella Chiesa cattolica. Il processo di Nuzzi e Fittipaldi ha influito negativamente sul punteggio italiano anche se, di fatto, avviene in uno stato che non è l’Italia bensì il Vaticano.
Slobbysta
E' questione di carta. Sul Web non ve ne è e anche se ve ne fosse la controllante Libertà di Stampa già ora provvede a buttarla nel cestino. Il riferimento al cestino non sono i commenti.
15.14
Sì è ovvio il riferimento è Orwill.
Ovviamente qualora il M5S stesso andasse al governo, dovrebbe cambiare il suo atteggiamento (anche se in questi casi abbiamo visto come il suo ruolo sia stato esagerato); la pubblica gogna proposta da un partito d'opposizione è ben diversa da quella proposta da un partito di governo (che non dovrebbe proporla punto).