La lista piemontese “Noi Popolo Unito” mi ha mandato questo comunicato stampa, con richiesta di pubblicazione.
In Piemonte è in atto un esperimento politico denominato "Noi Popolo Unito".
L'esperimento nasce da un'aggregazione di tutti i cittadini, le cittadine, i movimenti, i partiti, i gruppi organizzati, le sigle che, in qualche modo e da qualche anno, si stanno opponendo ad una politica schizofrenica che prende ordini da strutture sovranazionali (Unione Europea, Nato, OMS, ecc.) e bada esclusivamente a difendere gli interessi della grande finanza. Da anni questa politica - alla quale tutti i partiti tradizionali si sono asserviti - sta creando una società malata, disumanizzata, culturalmente ed economicamente degradata ove il diritto viene calpestato, così come la libertà e la dignità delle persone, che non si riconoscono più nei paradigmi istituzionali attuali.
I promotori intendono raccogliere intorno ad un unico simbolo tutte le persone che in questo momento vogliono rifondare lo spirito di comunità, creando una maggior coesione e coinvolgimento fra cittadini. Intendono proporre una visione della società improntata sul valore umano che si contrapponga al transumanesimo e alla concezione dell'individuo come mero strumento della produzione. La bussola sarà la Costituzione nella versione originaria, prima degli stravolgimenti liberisti, con i suoi principi di libertà e di tutela dei lavoratori e dei cittadini.
La volontà è di coalizzare tutte queste realtà e la prima tappa di questo percorso sarà la formazione di una lista civica con cui presentarsi, tutti insieme, alle elezioni regionali piemontesi previste per l'8-9 giugno 2024.
Ma ben presto i promotori della lista si sono dovuti rendere conto che il sistema si è già dotato di strumenti affinché questa non possa essere presentata!
Infatti, poiché questa nuova lista, non potendo usufruire di alcuna delle ipotesi di esonero dalla presentazione delle sottoscrizioni previste dall'art. 19 c. 3 LR 12/2023 (nuova legge elettorale per il Piemonte), i promotori, nell'accingersi all'incombente della raccolta delle firme, hanno constatato:
- che fino alle scorse elezioni regionali (anno 2019) il periodo utile entro il quale raccogliere le firme era di 180 gg. (anteriori alla data di presentazione della lista);
- che infatti tale è la regola generale fissata dalla legislazione statale, v. L. 53/1990, art. 14 c. 3;
- che l'attuale art. 19 c. 6 LR 12/2023 stabilisce invece: "Sono valide le firme che risultano autenticate a partire dalla data del decreto di indizione delle elezioni.";
- che è prassi usuale che tale decreto sia emesso in prossimità del suo termine di scadenza (cioè 60 gg. prima del giorno del voto);
- che di conseguenza - qualora il decreto di indizione delle elezioni sia effettivamente emesso in prossimità o in coincidenza di tale data - il periodo utile per la raccolta firme risulta ridursi dai precedenti 180 gg. a 30 gg. (tali i giorni decorrenti tra la data del decreto di indizione e la data della presentazione delle liste).
La disparità di trattamento tra la precedente tornata elettorale e l'attuale appare clamorosa, e - comunque, anche indipendentemente da tale disparità - il termine di soli 30 gg. per la raccolta delle numerose sottoscrizioni richieste risulta così ridotto da costituire un ostacolo pressoché insuperabile per l'assolvimento di tale onere.
Dubitando di avere interpretato erroneamente la norma, il comitato promotore ha inviato una richiesta, a mezzo PEC, di chiarimenti all'Ufficio elettorale regionale, il quale ha però risposto che tale è l'effettivo termine fissato dalla nuova legge regionale per la raccolta delle firme.
Appare dunque che l'attuale LR 12/2023 del Piemonte pone un impedimento quasi assoluto per l'esercizio del diritto costituzionale fondamentale (anzi essenziale) della partecipazione dei cittadini alla vita politica, così garantendo ai partiti politici tradizionali (che ovviamente sono esonerati dalla raccolta firme) il monopolio della politica regionale.
La gravità di quanto precede si commenta da sola. Non dobbiamo certamente essere noi a ricordare che il vincolo esistente tra l'individuo e lo Stato, espresso dal concetto di cittadinanza, comporta il diritto ed il dovere di ogni cittadino di partecipare alla vita del Paese, e questa partecipazione si concretizza attraverso il diritto di voto e di candidarsi alle elezioni, sia politiche che amministrative, per rivestire cariche pubbliche.
"Il diritto di voto - lo ricorda espressamente la Corte costituzionale nella sentenza numero 1/2014 - costituisce il principale strumento di manifestazione della sovranità popolare secondo l'articolo 1 della Costituzione.".
E infatti non a caso in materia elettorale la giurisprudenza applica il principio del favor partecipationis.
Una norma che invece, strumentalizzando una regola burocratica (cioè la fissazione del termine iniziale per la raccolta delle firme), di fatto ostacoli tale partecipazione popolare fino a renderla impossibile, non appare soltanto illegittima e contraria al dettato costituzionale, ma anche eversiva degli stessi principi fondamentali della convivenza democratica.
I promotori hanno chiesto, con spirito collaborativo, al Presidente Cirio di incontrarsi per discuterne insieme e, se possibile, cercare una soluzione, ma non hanno, sino ad oggi, ricevuto risposta. Hanno chiesto anche l'intervento del Presidente della Repubblica, che dovrebbe essere il garante della Costituzione, ma hanno ricevuto soltanto risposte protocollari. Si vedono dunque costretti a denunciare ai media questo attentato alla democrazia e alla Costituzione.
PS ti segnalo un refuso alla prima riga: "cominicato"
Siamo invasi da questo virus di rincoglionimento sociale e nessuno purtroppo ha la cura.
Il banco vince sempre.
Abbiamo fondato un'organizzazione politica che riunisce tutto il dissenso, ma per via di regole burocratiche farraginose e soprattutto illegittime non possiamo esercitare il diritto costituzionale di partecipare alla vita politica del paese e le istituzioni, che dovrebbero difendere i diritti costituzionali, si voltano dall'altra parte.
Niente di nuovo.
Beh, dai almeno non hanno scritto tutt* i cittadin* o persino tuttə i cittadinə
Che poi, si direbbe "i" o "le" ?
Vabbè
Io sarei pure piemontese....per poco, ma piemontese.
A mio modo di vedere, bisognerebbe prima deleggittimare le istituzioni che portano avanti provvedimenti chiaramente contro la popolazione.
Una legge che viene denominata da loro stessi "porcellum" dovrebbe già da sola dare chiare indicazioni di voto
E il "tribunale" chi lo nomina? Chi lo sceglie?
Qualcuno conosce qualche esercizio?
Vero è che ci tocca quasi rallegrarci che . In toscana nel volantino della manifestazione anti nuova base Nato/Usa (a Pisa) s'era visto anche quello...
che puntualmente compare ciclicamente nei post e nelle locandine dei gruppi telegram di "fricchetton-antagonist-risvegliati".
Corte Europea dei Diritti dell’Uomo
Hanno diritto di ricorrere alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo le persone, fisiche e giuridiche, che credono di aver subito una violazione dei propri diritti fondamentali per come questi previsti dalla Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo[2] – e dai suoi protocolli aggiuntivi – ed interpretati dalla giurisprudenza della Corte EDU.
[.........]
Una volta che il ricorso sarà dichiarato ammissibile e non ripetitivo, la Camera – o Grande Camera nei casi di sua competenza - al fine di stabilire se, nel caso concreto, vi è stata una violazione dei diritti convenzionalmente garantiti da parte delle autorità interne, valuterà, in ordine e per gradi, le seguenti tre circostanze: la presenza di una base legale[47] che abbia giustificato l’interferenza statale; il fatto che la base legale – se esistente - abbia un scopo legittimo[48]; in ultimo, qualora venisse accertato anche lo scopo legittimo della norma, si valuterà se l’autorità nazionale competente lo abbia perseguito in maniera necessaria e proporzionale[49].
Laddove l’interferenza statale – causa della violazione – non risponda rispettivamente a questi requisiti, la stessa sarà dichiarata ingiustificata e la violazione accertata con Sentenza d’accoglimento.
Sono un profano ma "ad occhio" mi sembra appropriato.
altalex.com/.../...
Dal tg di byoblu del 19/3/24:
"Il presidente della Corte costituzionale, Augusto Barbera, avverte il Parlamento: “Se rimane l’inerzia sul fine vita, la Consulta a un certo punto non potrà non intervenire”. Stesso tenore sulla questione figli di coppie omosessuali."
Alle istituzioni interessa che urgentemente la morte rientri completamente sotto il diretto controllo di dette istituzioni, non certo che la gente esprima il suo parere, sia pure solo mettendo una crocetta.
In pratica, presso i Comuni che seguono questo invito (ad esempio, per esperienza diretta, Torino e altri in provincia di Torino), l'unico modo che ha un piccolo Partito di consentire ai cittadini di firmare presso il Comune di residenza è quello di stampare in proprio i moduli vuoti e portarli a mano all'ufficio elettorale.
Una cosa mai successa in passato, a detta degli stessi impiegati degli uffici elettorali.
Addirittura alcuni Comuni (es. il Comune di Nichelino, sempre in provincia di Torino) non raccolgono le firme neanche se porti i moduli vuoti a mano. Semplicemente si rifiutano e rimandano il cittadino a cercarsi i banchetti dei Partiti.
A quanto pare la Legge non obbliga i Comuni a fare questo servizio.
Resta il fatto che è la prima volta che capita una cosa del genere.
Cercate adesso di immaginare come può un piccolo Partito organizzarsi con i propri attivisti per portare a termine con successo una raccolta firme.
Spesso facendo una sintesi ed eliminando il superfluo salta agli occhi il vero significato:
Ho visto meno paletti in una staccionata.
Si ma i paletti io li vedo a favore non a sfavore. Sono proprio quelli necessari a mettere in discussione un provvedimento che altrimenti in nessun altro modo potresti impugnare dato che è emesso dallo stato. Prova a leggerlo in questa chiave.
edit: si parla di "interferenza statale".
Ma veramente c'è ancora qualcuno che si illude che il popolo conti qualcosa?
Considerando le mie qualità artistiche potresti avere ragione, guardare una mia opera per 10 minuti al giorno potrebbe essere un buon allenamento alla resilienza
Io posso leggerlo in tutte le "chiavi" che vuoi, ma quel che leggo è che ci sono ben 5 passaggi successivi, dove se una istituzione ne blocca uno si ferma tutto e dato che le istituzioni sono composte da persone che, nella migliore delle ipotesi, si credono al di sopra del popolo che dovrebbero difendere, il popolo non ha speranze molto rosee.
Ti rammento solo la decisione della Corte Costituzionale a riguardo dell'obbligo vaccinale.
Una palese violazione dell'art. 32 legittimata.
"Laddove l’interferenza statale – causa della violazione – non risponda rispettivamente a questi requisiti, la stessa sarà dichiarata ingiustificata e la violazione accertata con Sentenza d’accoglimento."
E' l'interferenza statale ad essere dichiarata ingiustificata (e quindi il ricorso viene accolto)
Leggi meglio:
- Innanzitutto il ricorso deve essere dichiarato ammissibile altrimenti si annulla tutto;
poi la Camera valuterà, in ordine e per gradi, le seguenti tre circostanze:
- la presenza di una base legale,
- se esistente (quindi il punto sopra deve essere necessariamente valido) deve avere uno scopo legittimo;
- quindi (il punto sopra deve essere necessariamente valido) si valuterà se l’autorità nazionale competente lo abbia perseguito in maniera necessaria e proporzionale.
Hai ragione su una cosa. Non sono 5: sono 4 ma devono essere tutti VERI.
Andrebbe bene se vivessi su un'isola deserta, ma forse è la scelta giusta per te, magari nell'arcipelago neozelandese c'è l'atollo giusto.
Insisto su questa frase:
Laddove l’interferenza statale causa della violazione (stiamo parlando dell'azione dello stato che riteniamo sia una violazione ok?)
non risponda rispettivamente a questi requisiti (sono i paletti che dici tu ed è lo stato che li deve dimostrare. In modo specifico viene valutato se lo stato ha motivi legali per cio che sta facendo, se questi motivi legali sono legittimi ed infine se sono stati applicati correttamente.
Se uno solo dei 3 requisiti che ho elencato sopra non è soddisfatto (per esempio lo stato ha motivi legali, questi motivi sono legittimi MA sono stati applicati in modo inadeguato) questa è la conseguenza:
la stessa (cioè l'azione dello stato)
sarà dichiarata ingiustificata e la violazione accertata con Sentenza d’accoglimento. (cioè la tua richiesta di agire contro lo stato è accolta e si va in tribunale)
Insomma, l'azione dello stato deve avere tutti i requisiti per essere giustificata, altrimenti, anche se solo uno di questi requisiti non è soddisfatto il tuo ricorso contro lo stato è accolto e si va in tribunale.
Non ho il minimo dubbio che sia così, però va bene lo stesso. A volte non ci si intende.
Edit: le mie note accanto al testo sono per far capire come lo interpreto io.
Che non ci siano nomi.
Normalmente quando si inizia anche tra amici di proporre qualcosa, subito si domanda tra coloro che vogliono aderire, "chi l'ha detto"?
Ho riletto il tuo #15 bebbo.r
Ho equivocato.
Chiedo scusa.
Sono contento che sia così perché iniziavo ad avere dei dubbi su di me :)
Ovvero la libertà -politica- implica responsabilità, cioè partecipazione attiva -politica- l'assenteismo/astensionismo giustificati dallo scetticismo sono solo una forma di pigrizia e irresponsabilità.
Il grande deficit della politica attuale è la rappresentatività, cioè un legame reale tra il cittadino e i suoi voleri (bisogni, aspirazioni) e il rappresentante eletto, che va per i fatti suoi (o per meglio dire va per gli interessi dei potentati internazionali).
E come può un percorso di riconquista della rappresentatività prescindere dal territorio?
Come può non ripartire dalle esigenze reali e concrete della vita dei cittadini?
Come può un legame tra elettore ed eletto non ripartire dalla conoscenza personale di elettore ed eletto che vivono nella stessa città, mandano i figli alla stessa scuola, sono colleghi di lavoro o altre relazioni tangibili di questo tipo?
la trasformazione da una base locale di politica sana, a un vertice politico sano può avvenire solo replicando il modello inziale ai livelli via via superiori.
Un buon esempio è la sociocrazia olandese.
Già ai primi del '900 il parlamento non era il vero centro del potere, non contava già nulla. E le elezioni erano viste, da Lenin, SOLO come "megafono" (oggettivamente in campagna elettorale arrivi a più persone) e come via per arrivare a coloro che erano ancora imbevuti di "democraticismo parlamentare" (costoro nemmeno ascoltano gli extraparlamentari)... sorvolo sull'utilizzo "interno" per allenare, cementare e potenziare il partito e le sue strutture.
Astensionismo o elettoralismo è francamente un dilemma ridicolo in un'epoca in cui manca totalmente un'organizzazione nazionale strutturata nel territorio con analisi e teorie strategiche chiare e documentate. L'unica eccezione potrebbe darsi in presenza di un fronte unito di più soggetti antagonisti laddove mancassero sia teoria che organizzazione; potrebbe essere un primo passo per la crescita collettiva. Ma in Italia, coi protagonismi, con i limiti politici e con l'azione dello stato, viene sabotato ogni tentativo di organizzarsi politicamente. L'antipoliticismo voluto dal potere è ormai diffusissimo nell'area del dissenso, che gioiosamente si castra da solo.
Alla lista piemontese, vittima della dittatura imperante, mando la mia totale solidarietà. Li invito comunque a fregarsene e a continuare a fare politica, quella vera, sostanziale, nel territorio. E a cercare sempre più risposte perché non basta essere contro le cose più eclatanti che subiamo: bisogna capire il perché e costruire una teoria capace di definire una strategia di lungo periodo per trasformare il presente. E diffidate di coloro che oggi sono contro il potere, perché questo li ha messi da parte.
Mi permetto solo di fare un distinguo, tra l'urgenza e l'importanza.
Per raggiungere i risultati voluti occorre perseguire soprattutto le cose importanti (strategia di lungo periodo).
Tuttavia la fattibilità dei progetti è legata al consenso, sempre difficile da ottenere a fronte di proposte nuove.
Ecco allora che l'urgenza viene in soccorso all'importanza: il fatto di essere contro certi eclatanti soprusi permette di aggregare rapidamente delle forze, che, una volta raggiunta una massa critica, potranno poi essere mobilitate per conseguire obiettivi più strategici.
Perdita di faccia tramite dichiarazione della vittoria della Russia.
L’articolo 19 norma la presentazione delle liste circoscrizionali, confermando l’attuale disciplina in relazione al numero di firme dei sottoscrittori e alle modalità, aggiungendo l’esonero dalla raccolta di firme per le liste di candidati che hanno ottenuto una dichiarazione di collegamento con un consigliere appartenente al gruppo misto da almeno 2 anni.
arianna.cr.piemonte.it/.../...
Art. 19.
(Presentazione delle liste circoscrizionali di candidati)
1. Le liste dei candidati per ogni circoscrizione elettorale sono presentate alla cancelleria del tribunale dalle ore 8.00 del trentesimo giorno alle ore 12.00 del ventinovesimo giorno antecedenti quello della votazione; a tale scopo, per il periodo suddetto, la cancelleria del tribunale rimane aperta, compresi i giorni festivi, dalle ore 8.00 alle ore 20.00.
2.Le liste dei candidati, a pena di inammissibilità, sono presentate e sottoscritte, per ogni circoscrizione:
a)da almeno 750 e da non più di 1.100 elettori iscritti nelle liste elettorali dei comuni compresi nelle circoscrizioni fino a 100.000 abitanti;
b)da almeno 1.000 e da non più di 1.500 elettori iscritti nelle liste elettorali dei comuni compresi nelle circoscrizioni con più di 100.000 abitanti e fino a 500.000 abitanti;
c)da almeno 1.750 e da non più di 2.500 elettori iscritti nelle liste elettorali dei comuni compresi nelle circoscrizioni con più di 500.000 abitanti e fino a 1.000.000 abitanti;
d)da almeno 2.000 e da non più di 3.000 elettori iscritti nelle liste elettorali dei comuni compresi nelle circoscrizioni con più di 1.000.000 abitanti.
3.Dagli adempimenti di cui al comma 2 sono esonerate:
a)liste di partiti o gruppi politici che hanno presentato candidature con un proprio contrassegno e che hanno conseguito almeno un seggio in occasione delle ultime elezioni nelle circoscrizioni elettorali ricomprese nel territorio nazionale per il Parlamento europeo o per il Parlamento nazionale o per il Consiglio regionale del Piemonte;
b)le liste espressione di forze politiche corrispondenti ai gruppi, escluso il gruppo misto, presenti nel Consiglio regionale del Piemonte e regolarmente costituiti, ai sensi del regolamento interno, alla data di pubblicazione del decreto di indizione delle elezioni;
c)le liste dei candidati che hanno ottenuto una dichiarazione di collegamento con gruppi consiliari già presenti in Consiglio regionale alla data di pubblicazione del decreto di indizione delle elezioni, escluso il gruppo misto. La dichiarazione di collegamento è conferita dal Presidente del gruppo consiliare, informata la Conferenza dei Presidenti dei gruppi consiliari, per una sola lista e può essere effettuata anche a favore di lista con denominazione diversa da quella del gruppo consiliare di collegamento. Le lettere b) e c) sono tra loro alternative;
d)le liste dei candidati che hanno ottenuto una dichiarazione di collegamento con un consigliere assegnato al gruppo misto da almeno due anni alla data di pubblicazione del decreto di indizione delle elezioni. La dichiarazione di collegamento è conferita dal consigliere, informata la Conferenza dei Presidenti dei gruppi consiliari, per una sola lista e può essere effettuata anche a favore di lista con denominazione diversa da quella eventualmente assunta dal consigliere nell'ambito del gruppo misto.
chiedo scusa, 1.000 firme su 100.000 abitanti sono irraggiungibili??
Magari lo sarà per te.
Magari per qualcun altro, come me, è la scelta più logica e razionale dato il Contesto di dittatura "mascherata" e dato il contesto socio-culturale in cui siamo immersi ogni giorno.
Certo continuare a parlare in astratto della possibilità di cambiare il sistema, aiuta a costruire una speranza totalmente racchiusa nella propria mente.
Del resto come lo si spiega che dopo tutto quello che abbiamo vissuto, ancora un 50 per cento di persone si reca all urna credendo di difendere i propri interessi.
Da un altro punto di vista sembra che vi stiate complimentando con quel. 50 per cento che vota ancora per meloni, piddini e conte, vi complimentate con coloro che hanno votato calenda, Renzi o salvini.
Loro sono sia responsabili che impegnati.
Ci difendono dal cattivone russo, dal. Cattivone con le spike attorno, dal male Dell antisemitismo.
Questo articolo dimostra ancora una volta, e ancora in maniera inequivocabile che è finito il tempo della politica ed è iniziato il tempo dell' autoritarismo.
Continuiamo ancora a vedere il mondo in rosa?
Volete cambiare il mondo?
Prego andate avanti che poi salgo anche io. Ma prima iniziate a rispettare le idee altrui senza renderle sempre idee ridicole e prive di fondamento.
Perché per il momento privo di fondamento reale è pensare di eleggere persone integerrime, intelligenti e preparate in grado di portare cambiamenti nell'attuale pensiero unico globale.
Buona fortuna.
Lo sappiamo tutti che le decisioni vengono prese da attori terzi che le impongono ai vari stati che poi le applicano.
Finché voi continuerete a comprare il biglietto per uno spettacolo già scritto indipendentemente dagli attori che vi recitano fanno bene a fare quello che fanno.
Immaginatevi se in Russia fosse andato a votare il 40% degli aventi diritto al voto...
Secondo voi cosa avrebbero scritto i giornali main stream? Cosa avrebbero dichiarato i politici di ogni ordine e grado?
Putin non è legittimato dal voto popolare!
Si sarebbero uccisi da soli dichiarando apertamente che quello che conta non è il voto ma LA PARTECIPAZIONE AL VOTO.
Vi dovete svegliare. NON VOTATE PIù e fate propaganda per il non voto.
Se non hanno consenso non possono agire.
Se non avessero avuto il consenso degli italiani il GP sarebbe sparito il giorno dopo.
Putin ha vinto la guerra in Ukraina perché i politici europei non hanno il consenso dai popoli per fare guerra vera.
Senza consenso sono morti anche se vengono eletti. Prima lo capite e prima li obblighiamo a fare accordi a noi vantaggiosi.
Io il gioco l'ho capito,voi?
92 minuti di applausi
youtu.be/xDr7fi1gFco?si=8QgnXI9yU5YJRzIL
Troppo gentile. Spero che sempre più persone capiscano.
o non ha capito niente ed è un troglodita politico o è COMPLICE.
Il regime va assolutamente delegittimato non presentandosi alle urne.
Se no si è COMPLICI.
Questi movimenti, questi partitini sono un'espressione del regime per dare speranza ai "dissidenti" e convincerli a partecipare alla "truffa democratica".
L'unica cosa che "loro" temono è l'astensione.
Poi truccheranno i dati sull'affluenza come truccheranno i risultati, come hanno SEMPRE fatto.
Ma questo è un altro discorso.
Alla lunga, il regime non può reggere.
Sarà una cosa lunga. Ci vorranno (forse) ancora anni.
Ma il regime NON può NON implodere.
Chi andrà a votare, ripeto, è COMPLICE del regime.
1) anzitutto da ringraziare Massimo Mazzucco che concede una ragguardevole visibilità a chi mai, da solo, riuscirebbe a raggiungerla così istantaneamente
2) La lista piemontese "Noi popolo unito" non ha un sito web? (trascuro volutamente le pagine FB e affini, che al momento del dunque valgono zero: LC è quello che è perché è un sito). Spero che il problema non sia che nessuno se la sente di risultare intestatario del sito...
3) invece di discutere sui massimi sistemi, esercizio nobile ma sterile in questo contesto storico, non varrebbe la pena concentrarsi su temi estremamente specifici? (come ben detto da #34 Stolypin) Ad esempio la mia associazione sta affrontando a muso duro la questione delle amministrazioni di sostegno e abbiamo già ricevuto intimidazioni non proprio irrisorie da pubblici ufficiali...tuttavia quel che ci sconcerta maggiormente è che altri soggetti che pubblicamente affermano di perseguire il nostro stesso obiettivo si tengono accuratamente defilati...sento puzza d'infiltrati o di codardi, Watson
4) non solo condivido ma considero un assioma affermare che fronteggiare (non uso volutamente il verbo "combattere" perché lo ritengo esagerato, sempre in questo specifico contesto storico) il sistema usando i suoi stessi protocolli è ridicolo
5) chi vuole fronteggiare in modo deciso il sistema deve mettere in preventivo come minimo intimidazioni, seguite per i recalcitranti da denunce e perquisizioni domiciliari: se t'ignorano semplicemente non stai facendo nulla di significativo quindi o cambi metodo o sei equiparabile all'asino che gira la macina
Il motivo è semplice e lineare, la loro disamina è giusta : “Da anni questa politica - alla quale tutti i partiti tradizionali si sono asserviti - sta creando una società malata, disumanizzata, culturalmente ed economicamente degradata ove il diritto viene calpestato, così come la libertà e la dignità delle persone” .
La stessa disamina, però, aimè si ferma ai sintomi della reale degenerazione e come al solito si cerca di curare i sintomi del grave malessere dimenticando di risalire alle reali cause dello stesso smarrendo completamente la bussola.
Di più, si vogliono curare i sintomi usando lo stesso “antibiotico costituzionale” che abbiamo sempre ritenuto infallibile e creato miracolosamente dai nostri geniali medici / “padri costituenti”.
In realtà tale trattamento fu ideato dai nostri attuali padroni che considerandosi i vincitori del secondo conflitto mondiale ( e noi gli sconfitti) si sentirono in diritto di farci ingurgitare quel pharmakon che inizialmente portò a un momentaneo beneficio, ma che alla lunga si dimostrò essere quel farmaco mortale che ci ha portato alla dipendenza totale e allo stato canceroso di oggi.
Credere poi di poter entrare nel sistema tritatutto e cambiarlo dall’interno, è una pia/ingenua illusione, ci hanno provato in tanti ripetutamente e inutilmente. Oggi, a mio avviso, la prima possibilità che si ha a portata di mano è la delegittimazione, ovvero la non partecipazione al rito antidemocratico (gioco truccato) che serve a “legittimarli” . Poi si dovrà avviare una lunga fase che, a partire dall’individuare le cause reali e profonde del malessere, porti a trovare la giusta via per uscire dalla palude. Qui il discorso si fa lungo e non è il caso di continuare.
Una bassa affluenza alla elezioni, nella storia mondiale, NON HA MAI PORTATO AD UN CAMBIO DI SISTEMA. L'astensionismo inoltre non ha nessun contenuto evidente: l’astensionismo può rappresentare anche il suo opposto, cioè la totale fiducia nel sistema, per cui si dà carta bianca alle forze politiche esistenti.
In regime capitalistico, possiamo ricordare due rivoluzioni vincenti nei paesi avanzati: la prima quella americana, che fu anticoloniale e antimonarchica, la seconda quella russa che fu anticapitalistica. Entrambe vincenti e in entrambi i casi le forza rivoluzionarie usarono ANCHE (non sempre quella russa) l’azione parlamentare.
Io vorrei capire che conseguenze concrete si aspettano i teorizzatori assoluti dell’astensionismo. Bassa affluenza, per cui i consigli di amministrazione delle banche, della grande finanza e della grande industria si dimettono e donano le loro proprietà al popolo? I servizi segreti, le forze armate, depongono le armi e fraternizzano con gli astensionisti? I partiti politici che dipendono dalle suddette centrali del potere si sciolgono? I mass media delle classi dominanti chiudono avviliti dalla bassa affluenza?
Quello che conta è la forza sociale antagonista, radicata sui posti di lavoro, perché è il blocco della produzione l’arma vera del popolo non tanto le proteste verbali nei fine settimana. Ma per raggiungere quella forza sociale bisogna portare la lotta politica ovunque, bisogna andare in tutti i consessi sociali, controllati dal “nemico”, per strappare consensi, per promuovere coscienza.
È ovvio che in questa società il potere controlli più o meno tutto e abbia plasmato come meglio crede ogni scomparto sociale… se dovessimo operare solo in ambienti non “controllati” dal potere, non rimarrebbe nessun posto, nemmeno il salottino di casa…
Questa cieca fiducia nell’atto puramente “formale” ed “estetico” del non voto, come se avesse contenuti suoi propri, come se potesse SOSTITUIRE un movimento in lotta, l’organizzazione, gli studi e le analisi sulla società, lo sviluppo di una teoria rivoluzionaria, è esattamente speculare all’ottusa santificazione del sistema elettorale moderno, della “democrazia occidentale”, come forma suprema della giustizia sociale. C’è un che di metafisico e religioso in questa credenza, priva di consapevolezza storica e logica.
Ripeto l’astensione può anche significare totale fiducia nel sistema. Nella vita quotidiana, con familiari, amici o colleghi, ognuno di noi si astiene centinaia di volte proprio perché fiducioso delle decisioni altrui.
Trovo scandaloso che al quarto anno dal più feroce attacco alle libertà sociali dal dopoguerra, non si sia ancora sviluppata una forza organizzata e radicata a livello nazionale. E di certo questo INDIVIDUALISMO contro l’organizzazione politica, questo astio contro chi la pensa diversamente anche se contro il sistema, questo criminalizzare chi vuole costruire una forza politica usando ANCHE il circo elettorale… tutto questo ha contribuito molto a questa sconfitta epocale. Questi atteggiamenti che sembrano tanto estremisti e puri, sono oggettivamente di supporto al sistema. È sempre stato così. Il ribellismo fine a se stesso, l’estremismo sic et simpliciter, sono sempre stati ostacolo ai movimenti rivoluzionari.
Chi appoggia in questa fase l’astensionismo aprioristico difatto opera contro la costruzione di un movimento rivoluzionario. L’astensionismo si deve adottare obbligatoriamente in presenza di un enorme movimento rivoluzionario popolare, maturo e forte, che ha messo all’ordine del giorno la questione del potere, e il baraccone elettorale diverrebbe oggettivamente un freno, un ostacolo, uno strumento per raffreddare le lotte e per distogliere il movimento. La storia ci dice questo…
Ma fanno bene a fotterci! E vai con l'Agenda!
#48 m.conflitto
Nemmeno il voto ha mai inciso.
incide di più un Dpcm governativo. Alla luce dei fatti
Mai sostenuto il contrario. La democrazia parlamentare occidentale è palesemente una dittatura mascherata, da secoli.
Ma i "pochi cambi di sistema" non sono avvenuti (come dici tu, ed hai ragione) per via elettorale/parlamentare, ma sono avvenuti (come dico io) usando ANCHE il parlamento e le elezioni. Non usarli riduce e limita l'efficacia delle tue azioni, e ti taglia fuori un sacco di gente imbevuta di "pregiudizi democratici".
In tutta la storia mondiale nessun movimento astensionista ha mai vinto. MAI.
L'astensionismo in Sardegna è sinonimo di lotte, scioperi e proteste? No. Hanno militarizzato l'isola e solo una sparuta minoranza ha protestato. L'astensionismo è non politico, non antagonista, in sostanza fancazzismo menefreghista. Dipingerlo come il top della coscienza sociale è un equilibrismo da mainstream.
Coi lockdown cosa è successo?
Con i green pass cosa è successo?
Analizziamo la realtà per come è non per come vorremmo che fosse.
Altrimenti rimaniamo sempre in astratto.
E li vale tutto.
Hanno ragione tutti.
Il Sistema NON PUO' ESSERE RIFORMATO, cosi come un uomo non può diventare donna!
Dal punto di vista estetico sì, ma dal punto di vista genetico no.
Chi vi parla della Costituzione come di un documento fondamentale o vi dice che avete dei diritti, o è profondamente ignorante e ancora oggi non sa di cosa sta parlando, oppure vi sta prendendo per il culo e indubbiamente lavora per il sistema con lo scopo di mantenervi nel recinto e vi nutre con le inutili speranze.
Ho dei diritti...
Quanti di voi includerebbero un'auto a noleggio nella dichiarazione dei redditi rivendicandola come propria?
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
Tutto è regolamentato e limitato per i cittadini.
I permessi/ diritti sono interamente e legalmente nelle mani del potere e dipendono dalla sua benevolenza.
possibile che in questi anni non si sia imparato nulla?
In Liguria non c'è, comunque si spera in Democrazia Sovrana e Popolare.
[ironico]
Mi raccomando: invece di andare a firmare (fino al 2 aprile, nei banchetti in piazza o in comune)... restate in pantofole sul divano!!! ... così (con l'astensione, rimanendo passivi) sicuramente riuscirete a cambiare le cose e fare la "rivoluzione degli invisibili".
[/ironico]
... forse firmare non servirà a niente (lo so), ma almeno ci abbiamo provato.
un piccolo gesto per evitare di sentirsi dire "tu non hai fatto nulla".
dovefirmare.it/