Francesca Albanese ha presentato all’ONU il suo rapporto intitolato “Genocidio a Gaza: un crimine collettivo”, accusando gli stati occidentali di complicità nel genocidio. Il rapporto è stato criticato non solo – ovviamente – da Israele, ma anche dal nostro stesso ambasciatore all’ONU, Massari, che lo ha definito “totalmente privo di credibilità”
COSA DICE IL RAPPORTO
Israele, ha detto Albanese, ha lasciato Gaza “soffocata, affamata e distrutta”. Il suo rapporto, che esamina il ruolo di 63 Stati nelle azioni di Israele (sia a Gaza che in Cisgiordania), denuncia un ordine mondiale coloniale, sostenuto da un sistema globale di complicità.
“Attraverso azioni illegali e omissioni deliberate, troppi Stati hanno danneggiato, fondato e protetto l’apartheid militarizzato di Israele, permettendo alla sua impresa coloniale di trasformarsi in genocidio, il crimine supremo contro il popolo indigeno della Palestina”.
Il genocidio, ha detto, è stato reso possibile attraverso la protezione diplomatica in “luoghi destinati a preservare la pace”, con connivenze militari che vanno dalla vendita di armi ad addestramenti congiunti con i militari dell’IDF. Albanese ricorda come l’Unione Europea, che ha sanzionato la Russia per l’Ucraina, abbia continuato a fare affari con Israele, e accusa gli Stati Uniti di aver fornito “copertura diplomatica” a Israele, usando il loro potere di veto al Consiglio di Sicurezza dell’ONU. Altre nazioni occidentali hanno collaborato, secondo il rapporto, con astensioni, ritardi e risoluzioni annacquate, rafforzando “una retorica semplicistica di ‘equilibrio’” che nella realtà non esiste.
Molti Stati, dice Albanese, hanno continuato a fornire armi a Israele, “anche mentre le prove del genocidio … si accumulavano”. Il rapporto ha evidenziato l’ipocrisia del Congresso degli Stati Uniti che ha approvato un pacchetto da 26,4 miliardi di dollari per la difesa di Israele, proprio mentre Israele minacciava l’invasione di Rafah.
Il rapporto punta il dito anche contro la Germania, il secondo maggiore esportatore di armi verso Israele durante il genocidio, con forniture che vanno “dalle fregate ai siluri”, e contro il Regno Unito, che avrebbe effettuato oltre 600 missioni di sorveglianza su Gaza dall’inizio della guerra nell’ottobre 2023.
Albanese ha anche dichiarato che l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite avrebbe dovuto affrontare il “pericoloso precedente” delle sanzioni imposte su di lei dagli Stati Uniti per le sue critiche alle azioni di Israele in Palestina, che le hanno impedito di viaggiare di persona a New York. “Queste misure costituiscono un attacco alle Nazioni Unite stesse, alla loro indipendenza, integrità e anima. Se non contestate, queste sanzioni rappresenteranno un altro chiodo nella bara del sistema multilaterale,” ha detto.
Ettecredo che Massari ha definito il rapporto “privo di credibilità”. Provate ad immaginare cosa succederebbe, se davvero il mondo occidentale cominciasse a riconoscere che le cose stanno realmente così.
Massimo Mazzucco
UN’s Albanese presents blistering report on complicity in Gaza genocide





otp.informationdesk@icc-cpi.int
Qui il video delle domande e risposte (Q&A) sul rapporto presentato all' ONU
l'ennesima riprova che dei palestinesi importa poco o nulla a nessuno, ma proprio a nessuno. La sola cosa che mi fa strano è, per quello che ho potuto leggere, neanche agli stati arabi pare importare poi molto dei palestinesi (al netto di alcune - pochissime - dichiarazioni di facciata).
Sicuramente il report della Albanese verrà smontato pezzo a pezzo con delle scuse risibili del tipo:
Per la serie il dramma che si trasforma in farsa.
La parte ridicola, secondo me, è che anche seguendo l'adagio "follow the money" faccio veramente fatica a trovare un profitto in tutto questo (a livello di nazione).
Da qualsiasi parte si guardi è un buco nero di soldi (a debito) senza alcun vantaggio neanche a breve termine.
Risorse naturali al largo di Gaza? Ma quale investitore sano di mente è disposto ad aspettare decenni per avere un ritorno.
Ricostruzione di Gaza City? Idem; considerando anche che i palestinesi, per quel poco che ho capito, di lì non se ne andranno mai (e direi giustamente). Senza poi considerare, nell'ipotesi del resort di lusso, di chi avrebbe lo stomaco di andare in un posto costruito sulla pelle della povera gente? Sarebbe oltremodo controproducente e possibile origine di boicotaggio.
Estremismo religioso, superiorità della razza? Mi sento di poter affermare che la storia si sia già espressa più volte e senza sconti. Ho la netta impressione che ci si illuda di poter cambiare il finale ripetendo sempre il medesimo copione.
N.O.
Dietro c'è questo genocidio c'è il mondo
È questo è solo l'inizio, altri faranno la stessa fine.
Anzi rilancio
Il silenzio di Russia, Cina, Pakistan, India ed altri confermano il loro interesse nel lasciar fare.
Alla fine magari scopriremo che Israele era solo il braccio come Hitler, ma la mente un altra
L'unico problema che deve capire la Albanese è noi tutti e che si può solo criticare questa cosa ma non fermarla.
Di solito funziona così, se il potente decide, il servo seppur storcendo il naso, obbedisce.
Il popolo palestinese sembra sia destinato a fare la fine di tutti i popoli aborigeni del pianeta ovvero sterminati. La retorica è sempre quella, prima ti creano il nemico (il mussulmano in questo caso) e poi si può massacrare a più non posso e solo quando la misura è stra colma e si diventa indifendibili, ci si "ferma". Non ci sarà giustizia per gli aborigeni e non ci sarà giustizia per i carnefici, come dice il rapporto dell'Albanese il tutto si è consumato con l'avvallo e il supporto di 63 stati, a parte qualcuno che verrà gettato in pasto alla folla, giusto per... Per quanto riguarda la mancata solidarietà araba lascia un po il tempo che trova, è come dire che se scoppia una guerra tra Estonia e Lettonia ci si debba stupire perchè non intervengono a supporto di uno o dell'altro, gli altri stati europei
www.youtube.com/watch?v=ro7HL-2Oln4
"We sunk a truck!"
Sighted tanker. Sunk truck!
(Operation Petticoat del 1959 con Cary Grant e Tony Curtis)
Massari: "totalmente privo di credibilità"
Negare la presenza di una montagna di merda su una superficie immacolata, sotto gli occhi del mondo intero in diretta storica mondiale, equivale a rinnegare anche la propria madre.
Brutti ceffi
Belin una citazione di "Operazione sottoveste"... sei un cinefilo DOC
A proposito, gran film
L'avrò visto almeno una dozzina di volte e ancora rido.
La Sig.ra Albanese, quasi stoicamente, fa scivolare nella non importanza le sue vicende personali, mentre la sua verve aumenta in riferimento agli atti genocidari di Israele nei confronti del martoriato popolo palestinese e sulla complicità internazionale.
Tristissima constatazione: a nessuno veramente importa del destino del popolo palestinese che si avvicina ogni giorno di più all' estinzione.
Da sottolineare comunque che la Sig.ra Albanese resiste: ha coraggio da vendere e non come la imbarazzante vigliaccheria dei nostri governanti politici in genere come pure tutti gli altri delle varie nazioni Europee.
In gine tutta questa vicenda come tante altre sparse nel mondo ( vedi nel Sudan odiernamente) sottolineano una umanità vergognosa e ferma ancora ailla primitivita'.
Chi è Maurizio Massari.
Ambasciatore con oltre 40 anni di esperienza diplomatica, Maurizio Massari è Rappresentante Permanente dell'Italia presso le Nazioni Unite a New York.
È presidente della Prima Commissione (Disarmo) dell'80ª Assemblea generale delle Nazioni Unite, con un mandato di un anno da settembre 2025 a settembre 2026, ed è membro del Gruppo consultivo del Fondo centrale di risposta alle emergenze (CERF) istituito dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite all'interno dell'Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (OCHA), con un mandato di tre anni.
È stato Vicepresidente della 79ª Assemblea Generale delle Nazioni Unite, Vicepresidente del Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite – ECOSOC (luglio 2022-luglio 2023) e Vicepresidente del Consiglio di Amministrazione di UN Women, la principale agenzia delle Nazioni Unite per i diritti delle donne (2023). Dal 2021 è International Gender Champion. È stato Rappresentante Permanente dell'Italia presso l'Unione Europea (giugno 2016-maggio 2021) e Inviato Speciale del Ministro degli Affari Esteri italiano per il Mediterraneo e il Medio Oriente (2012-2013).
Nel 2024 il Presidente della Repubblica Italiana lo ha nominato Grande Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
ESPERIENZA PROFESSIONALE
• Servizio nel Corpo Diplomatico Italiano dal 1985;
• Promosso al grado di Ambasciatore il 20 gennaio 2015.
All'estero:
Bruxelles (giugno 2016 – maggio 2021) Rappresentante permanente dell’Italia presso l’Unione Europea;
Il Cairo (febbraio 2013) Ambasciatore straordinario e plenipotenziario d'Italia in Egitto;
Belgrado (gennaio 2003) Ambasciatore, Capo della Missione dell'OSCE (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa) in Serbia e Montenegro;
Washington (luglio 1998 – giugno 2001) Primo Consigliere Politico presso l'Ambasciata d'Italia, responsabile in particolare delle politiche statunitensi nei confronti della Russia e dell'ex Unione Sovietica, dell'Europa centrale e occidentale e dei Balcani occidentali. Responsabile dei rapporti dell'Ambasciata con i think tank e le università americane;
Londra (luglio 1990 – giugno 1994) Vice Capo della Sezione Economica e Commerciale presso l’Ambasciata d’Italia, responsabile degli affari economici bilaterali e multilaterali e delle politiche dell’UE;
Mosca (novembre 1986 – luglio 1990) Capo della Sezione stampa e politica interna sovietica presso l'Ambasciata italiana, responsabile delle relazioni con la stampa russa e occidentale e della comunicazione al governo italiano degli sviluppi politici russi e sovietici.
Incarichi ricoperti presso il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale:
• (Gennaio 2012 – Febbraio 2013) Inviato speciale del Ministro degli Affari Esteri per il Mediterraneo e il Medio Oriente;
• (2009 – gennaio 2012) Capo dell’Ufficio Stampa e Portavoce del Ministro;
• (2007 – 2008) Responsabile dell’Unità di Analisi e Pianificazione e co-presidente del Gruppo di Riflessione Strategica con Marta Dassù, con la quale è coautore del “ Rapporto Italia 2020. Le scelte di politica estera” ;
• (giugno 2001 – dicembre 2002) Capo dell’Ufficio Balcani occidentali, responsabile della politica estera italiana nei confronti dei paesi dell’ex Jugoslavia e dell’Albania;
• (giugno 1996 – agosto 1997) Vice Coordinatore per gli Affari UE presso la Direzione Generale Affari Economici. Membro della delegazione speciale italiana alla Conferenza Intergovernativa per il Trattato di Amsterdam;
• (giugno 1994 – giugno 1996) Capo di Gabinetto del Vice Ministro degli Affari Esteri;
• (febbraio 1985 – novembre 1986) (..) Canada e gli Stati Uniti.
ISTRUZIONE
• Laurea magistrale in Politica pubblica internazionale (2001) presso la Johns Hopkins University, Washington, DC Un estratto della sua tesi è stato pubblicato sull'International Spectator con il titolo "US Foreign Policy Decision-Making during the Clinton Administration";
• Certificato di borsa di studio (1998) presso il Weatherhead Center for International Affairs presso l'Università di Harvard, Cambridge, MA;
• Laurea in Scienze Politiche presso l'Università L'Orientale di Napoli (1982), con specializzazione in Affari dell'Europa Orientale.
PUBBLICAZIONI
• Author of books in Italian (..) Le Riforme Politiche in Unione Sovietica 1986-1990) and on post-communist Russia (Russia: Democrazia europea o potenza globale, 2009);
• Saggi e articoli, in italiano e in inglese, sulla politica estera russa e sugli sviluppi della politica interna; sulla politica estera dell'UE e degli Stati Uniti e sui Balcani occidentali;
(omissis)
Fonte: mauriziomassari.com/
NEW YORK, 28 OTTOBRE 2025 – “Il rapporto presentato dalla relatrice speciale Francesca Albanese è totalmente privo di credibilità e imparzialità. Come Italia, non ne siamo sorpresi. Il contenuto del dossier eccede palesemente il mandato specifico del relatore speciale, che non include indagini su presunte violazioni commesse da altri Stati o entità, né giudizi sulla cooperazione tra Paesi terzi e la Cpi”. Lo ha detto l’ambasciatore Maurizio Massari, rappresentante permanente italiano all’Onu, intervenendo in Terza Commissione dell’Assemblea generale. L’Italia è tra i 63 Stati accusati dalla Albanese di “essere complici del genocidio a Gaza”.
“Ancora più preoccupante è il totale disprezzo – in particolare negli ultimi mesi – del codice di condotta per i relatori speciali, che include principi di buon senso come integrità, imparzialità e buona fede. Questi sono il fondamento di qualsiasi rapporto credibile, dell’attuazione del mandato e delle Nazioni Unite stesse”, ha
aggiunto Massari, precisando che “il codice di condotta invita i relatori a garantire che le loro opinioni politiche personali non pregiudichino l’esecuzione della loro missione e a mostrare moderazione, moderazione e discrezione per non compromettere il riconoscimento della natura indipendente del loro mandato”.
L’Ambasciatore italiano ha aggiunto che “ci sono ampie prove online e nelle sue interviste che Albanese non può essere considerata imparziale”. Massari non ha voluto commentare il dossier ma ha chiesto ad Albanese se “ritiene che questo rapporto e il dibattito odierno contribuiscano a sostenere gli attuali sforzi per la pace e la ricostruzione a Gaza o ad alleviare le sofferenze dei civili? Sarebbe un tragico paradosso se l’Onu fosse percepita come un’organizzazione che mina la pace anziché promuoverla”.
Le accuse della Albanese a 63 Paesi di essere complici del “genocidio” israeliano a Gaza hanno suscitato proteste: oltre all’Italia e all’Ungheria, Israele ha definito la relatrice speciale “una strega fallita”. La bufera è scoppiata dopo che la Albanese, in videoconferenza, ha presentato alla Terza commissione, quella che si occupa di diritti umani, un rapporto di 24 pagine, datato 20 ottobre, in cui esamina il ruolo di diversi Paesi (in primis gli Stati Uniti che l’hanno messa sotto sanzioni) nel “crimine collettivo” del “genocidio” nel territorio occupato da Israele, che Israele dopo il 7 ottobre ha “strangolato, affamato e distrutto”. La giurista italiana non puo’ recarsi a New York e ha parlato dal Sudafrica, dove si trova per la Nelson Mandela Annual Lecture.
“Attraverso azioni illecite e omissioni deliberate, troppi Stati hanno armato, fondato e protetto l’apartheid militarizzato di Israele, permettendo alla sua impresa coloniale di insediamento di metastatizzare in genocidio, il crimine ultimo contro il popolo indigeno della Palestina”, ha affermato la Albanese secondo cui genocidio è stato reso possibile tramite protezione diplomatica nei “fori internazionali destinati a preservare la pace”, legami militari che vanno dalla vendita di armi agli addestramenti congiunti che “hanno alimentato la
macchina genocida”, la militarizzazione non contestata degli aiuti e il commercio con entità come l’Unione Europea, che aveva sanzionato la Russia per l’Ucraina ma continuava a fare affari con Israele.
Il rapporto, basato su documenti Onu e 40 contributi da enti governativi e non governativi, analizza come l'”atrocità trasmessa in diretta” sia stata facilitata da Stati terzi, (omissis)
Fonte: onuitalia.com/.../...
Chi è Francesca Albanese
Affiliate scholar presso l'Institute for the Study of International Migration della Georgetown University, Albanese è autrice di prestigiose pubblicazioni, tra cui Palestinian Refugees in International Law (Oxford University Press, 2020), considerato un punto di riferimento nella letteratura sull'argomento, e più recentemente J'Accuse (Fuoriscena, 2024). I suoi lavori accademici coprono vari aspetti della questione palestinese, della situazione giuridica in Israele/Palestina e degli sfollamenti forzati palestinesi, incluso il mandato e l'attività dell'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei rifugiati palestinesi (UNRWA).
Dal 2018, Albanese ha insegnato e tenuto conferenze in diverse università in Europa e Medio Oriente. È inoltre responsabile del programma di ricerca e assistenza legale su migrazione e richiedenti asilo nel mondo arabo per il think tank Arab Renaissance for Democracy and Development (ARDD), ed è co-fondatrice del Global Network on the Question of Palestine (GNQP), una coalizione di importanti esperti e studiosi regionali e internazionali impegnati nella questione Israele/Palestina.
Prima del suo impegno accademico, ha collaborato con organizzazioni internazionali, tra cui l'Ufficio dell'Alto Commissariato per i Diritti Umani (OHCHR) e l'Agenzia per il Soccorso e l'Occupazione dei Rifugiati Palestinesi (UNRWA). In qualità di Relatrice Speciale, ha pubblicato numerosi pareri legali e diversi importanti rapporti su: violazione del diritto all'autodeterminazione nei Territori Palestinesi Occupati (2022), la diffusa e sistematica privazione di massa della libertà dei palestinesi (2023), "unchilding", infanzia violata nei Territori Palestinesi Occupati (2023) e genocidio (2024a e 2024b).
Durante tutto il suo mandato di Relatrice Speciale, Francesca Albanese si impegna a perseguire l'imparzialità e l'inclusività. Sottolinea che la vera imparzialità non può essere né ignoranza né indifferenza. Piuttosto, implica indagare oggettivamente i fatti attraverso la lente del diritto internazionale e riconoscere e affrontare - anziché negare o ignorare - gli squilibri di potere sottostanti o le ingiustizie storiche. Il suo obiettivo è il raggiungimento di diritti e libertà, anche attraverso la giustizia e la responsabilità, per tutti i soggetti coinvolti. "Risolvere la questione palestinese, o il 'conflitto israelo-palestinese' in linea con il diritto internazionale - afferma - non è complicato, ma richiede il rigore di seguire ciò che è giusto: porre fine al genocidio, all'occupazione illegale di ciò che resta della Palestina sotto mandato e, quindi, porre fine all'apartheid, sia per i palestinesi che per gli israeliani, affinché possano vivere in libertà e pace nella terra in cui vivono".
Fonte: www.ohchr.org/.../francesca-albanese
Questa VERGOGNA rimarrà INDELEBILE.
Come ripeto da ormai 2 mesi la CPI è OBBLIGATA a condannare TUTTI i complici internazionali del geocidio altrimenti DEVE "chiudere i battenti" e la pallina di neve contro SION piano piano diventerà una valanga
Sto anche cercando un altro video di RAI Spotlight, dove si parla esclusivamente del valore degli edifici costruiti sui terreni rubati ai palestinesi. Le case costano 4-5 volte il valore di quelle in provincia di Taranto dove vivo io e i terreni anche 6-7 volte.
www.sardegnagol.eu/.../
30 Ottobre 2025
Israele approva 1.300 nuove abitazioni per coloni a sud di Gerusalemme.
Israele ha dato il via libera alla costruzione di 1.300 nuove unità abitative nei territori occupati, a sud di Gerusalemme Est. Lo hanno riferito mercoledì i media locali, precisando che il progetto è stato approvato dal Comitato speciale per la pianificazione e l’edilizia nel blocco di insediamenti di Gush Etzion.
La decisione segna una delle più ampie espansioni insediative nell’area, nonostante le recenti (timide) critiche provenute da Washington.
Uno dei fatti storicamente più provati è la resurrezione di Cristo, ma per molti resta non credibile.
Il punto è se un fatto è documentato, si può provare che è avvenuto, non se è credibile, cioè conforme all'opinione abituale.
mi sembra il commento probabilmente più azzeccato, forse l'unico tra quelli che frettolosamente ho scorso sin qui;
www.facebook.com/.../
tra l'altro la Albanese non era nemmeno presente alla riunione per poter eventualmente ribattere, per mancanza di visto d'ingresso negli usa tra le altre sanzioni, e l'onu sta dove sta...come già ricordato verso la fine dell'articolo in home
edit: vedo che il buon Audelmar in qualche modo mi ha già preceduto, la cosa mi fa piacere
Quello di Israele in particolare e' davvero notevole, a livello di rissa da bar.
ilfattoquotidiano.it/.../...
Il titolo:
L’Italia sconfessa Francesca Albanese all’Onu: “Il suo rapporto non credibile né imparziale”. E Israele la definisce “strega fallita”
e la sacrosanta condanna verso infami, efferati crimini contro l'umanità!
Sono indignato, anzi schifato per tutto questo!!
Veniam peto pro vulgari sermone: siete delle
merde !!
facebook.com/.../...
La grande massa passiva, ahimè, non so quanto (e come) avrà contatto con l'esistenza e il contenuto di questo rapporto.
L'operato di questa donna fa essere orgogliosi di esserne connazionale.
Speriamo questo patrimonio di credibilità l'Albanese non lo spenda un giorno mettendosi al servizio di uno di questi partiti, tutti complici degli assassini che lei accusa. (infatti per esempio non credo nessuno si sia speso a difenderla seriamente)
Funziona così:
Con la ripetizione, un argomento, inizialmente nuovo o di grande impatto, può diventare banale, riducendo così la sua rilevanza percepita e la sua capacità di sorprendere o impressionare.
Quando un argomento è costantemente discusso, le persone tendono a familiarizzare con esso e a considerarlo meno speciale o eccezionale.
La discussione continua può portare a un senso di abitudine, che si trasforma in noia e disinteresse, portando a ignorare o sminuire l'argomento.
La ripetizione può smorzare l'impatto emotivo di un concetto, che viene percepito come meno urgente o significativo rispetto a quando è stato presentato per la prima volta.
Detto questo, quando ho letto la frase
Quindi, senza cercare nella memoria o sul web, ho chiesto direttamente all'intelligenza artificiale (almeno è utile a qualcosa):
Palestina o Giudea?
"Giudea" si riferiva a una provincia romana antica, mentre "Palestina" divenne il nome ufficiale di quella regione dopo la rivolta ebraica del 135 d.C., per volere dell'imperatore Adriano. In epoca romana, il territorio era suddiviso in regioni, tra cui Giudea, Galilea e Samaria. Il nome "Palestina" deriva dall'antica popolazione dei Filistei.
Giudea
Periodo antico:
Era il nome della regione abitata dal popolo ebraico, e successivamente divenne una provincia romana.
Geografia:
Corrisponde approssimativamente alla parte meridionale della Palestina geografica moderna.
Cambio di nome:
L'imperatore Adriano cambiò il nome della provincia romana da "Iudaea" a "Syria Palaestina" nel 135 d.C. per scacciare il popolo ebraico.
Uso contemporaneo:
Oggi, "Palestina" si riferisce comunemente allo Stato di Palestina o alla popolazione palestinese.
In sintesi
La principale differenza è che Giudea si riferisce a un'entità politica e geografica più antica e specifica (la provincia romana), mentre Palestina è il nome che l'impero romano diede alla stessa area geografica, ma con l'obiettivo di cancellarne il legame con il popolo ebraico.
Nel 70 d.C., all'apice dell'assedio, Giuseppe Flavio e altri storici stimano che la popolazione residente a Gerusalemme fosse circa 600.000 persone, che si aggiunsero ai rifugiati che vi si erano riversati per la Pasqua.
Fonti:
Le stime si basano sul lavoro dello storico Giuseppe Flavio e su altri resoconti storici.
La rapida crescita della popolazione fu dovuta alla concentrazione di rifugiati nella città, soprattutto in occasione della Pasqua ebraica.
L'assedio di Gerusalemme fu un evento tragico, che culminò nella distruzione della città e del Secondo Tempio.
Oltre un milione di persone si trovavano a Gerusalemme durante l'assedio del 70 d.C..
Le perdite ebraiche durante la Prima guerra giudaica (66-73 d.C.) furono ingenti, con una stima complessiva di circa un milione di morti, anche se non ci sono cifre esatte.
Schieramenti:
Impero romano contro Ebrei di Giudea, Zeloti e Sicarii.
Morti:
Le perdite furono gravissime, soprattutto a Gerusalemme, dove l'assedio e la repressione dei Romani nel 70 d.C. portarono alla morte di un numero altissimo di persone.
Schiavitù:
Decine di migliaia di ebrei, incluse donne e bambini, furono ridotti in schiavitù, un destino che colpì una grande percentuale della popolazione.
Espulsione:
Molti ebrei furono cacciati dallo stato della Giudea, contribuendo all'espansione della diaspora ebraica che si estese in tutto il mondo.
Distruzione del Tempio:
La distruzione del Secondo Tempio di Gerusalemme da parte dei Romani nel 70 d.C. segnò la fine dell'unità statale ebraica e l'inizio di una dispersione su vasta scala.
Ciò ci dice semplicemente che non c'è traccia della popolazione palestinese indigena.
In conclusione:
Non c'è bisogno di parlare di innumerevoli altri imperi o di ciò che è scritto nella Bibbia, sulla quale sono cresciute decine di generazioni e miliardi di persone.
L'assedio di Gerusalemme o la guerra in Palestina sono solo un assaggio di ciò che l'umanità ha realizzato nel corso della storia.
E la guerra odierna in Palestina non è altro che la continuazione del lavoro umano su questa terra ed è solo uno tra un numero vastissimo e incalcolabile di altri eventi simili, se non identici, che hanno avuto luogo nel corso dei millenni.
Per non parlare delle decine di altre guerre in corso proprio in questo momento, non meno brutali, ma di cui a nessuno frega un cazzo.
L'unico mio dubbio: in quale girone metterli? O farli passare per tutti, uno per uno, in un ciclo infinito.
1) non si mette al servizio è non va da nessuna parte
2) si mette al servizio o entra nella politica che conta senza accusare più nessuno.
Le scelte non sono molte
Ci sarebbe poi una terza opzione fantasy
Va al potere e combatte il marcio del sistema.
Ma non lo consiglio è credo non sia così ingenua.
La vita è la sua
Se non sei un pericolo non ti caga nessuno [ come i nostri politic(ant)i all'opposizione ]
Se si, quali sarebbero le prove della resurrezione di Cristo?
Dante Bertello.
Dove è finito il corpo ??
#30 Venusia
bibbiaonline.it/?p=1821
Esattamente come dici.
Tra gli altri, questo delle sanzioni ad personam per motivi politici e' uno scandalo tra gli scandali.
In un mondo normale dovrebbero sollevarsi tzunami di condanne per un gesto ignobile, a prescindere da simpatie politiche e personali.
Niente, anzi siamo riusciti pure a giustificare la cosa, mentre l'Italia-istituzione abdica al suo dovere di tutelare il cittadino colpito dalla misura.
Stolypin l'ha usata come esempio, e anche se uno non è d'accordo ci può stare. Ma non si può partire qui con questa discussione.
Se volete ripubblico in home l'articolo sul Cristo storico, così commentate lì. Va bene?
Israele fa scuola.
Articolo in inglese
theguardian.com/.../...
La polizia brasiliana fa un raid in una favela e uccide almeno 130 persone. Alcune di queste morti fanno pensare ad una esecuzione (uno é stato decapitato, altri accoltellati).
Per contestualizzare la cosa, la polizia stava colpendo una delle tantissime organizzazioni dedite al narcotraffico in Brasile (Red Command), e nell'operazione ha anche recuperato molte armi da guerra. Almeno, questo é quello che dicono loro. Almeno 4 morti tra i poliziotti. La cosa che mi convince di meno é che i poliziotti sono armati con armi da guerra, ma nessuno porta un elmetto. Io, se dovessi mandare la polizia a stanare tipi armati di Kalashnikov, qualche protezione gliela farei mettere anche. Ma si vede che loro sono supermacho.
Io ho messo OT.
Ho risposto solo perché ricordavo quel passaggio del vangelo di Pietro.
Non intendo replicare oltre.
Parlo per me, non mi viene altro da dire.
Se a qualcuno interessa proseguire l'argomento si faccia avanti.
Contendersi quattro pezzi di pietra in mezzo ad un deserto. Mi dà l'impressione di straccioni che si litigano un tozzo di pane secco.
Argomentando di più l'osservazione mi vien da pensare che questa cosa ad un livello superiore abbia ben altri fini o progetti (ma non capisco quali) mi sa che son proprio ignorante (nel senso che ignoro
Sarebbe come andare espropriare il deserto del Shara agli egiziani
N.O.
#23 #24 kent12
La tua fonte è Giuseppe Flavio, la mia è la bibbia. Tipo che tu c'hai Santi Gimenez e io Maradona.
Genesi 21:33-34
Conferenza Episcopale Italiana
33 Abramo piantò un tamerice in Bersabea, e lì invocò il nome del Signore, Dio dell'eternità.
34 E fu forestiero nel paese dei Filistei per molto tempo.
Questo per quanto riguarda gli abitanti.
Per quanto riguarda il nome della regione è Canaan; quando quel territorio abitato dai filistei si chiamava così Dio stava ancora decidendo come punire Adamoedeva nel giardino. I giudei non esistevano.
E il galoppino Massari, che è fatto della stessa pastaccia marcia, si è ben guardato dall'esprimersi sul contenuto del report di Albanese; si attacca a presunti vizi di forma. Poraccio. Un Gasparri senza strabismo.
Ancora più incommentabile l'intervento dei nasoni. Han fatto ridere anche i piloti di 3I/ATLAS.
Un' altra VERGOGNA che resterà INDELEBILE.
Non si invochi la libertà personale quando i padroni ti "consigliano" di limitarla.
Sergio ti fischiano le orecchie?
Sia i Romani che gli Ebrei impiegarono circa 70 anni per scacciare gli indesiderabili da questa terra, anche se nel caso di Israele il lavoro non è ancora terminato.
I Sicarii erano una fazione estremista del partito ebraico degli Zeloti che ricorrevano sistematicamente all'omicidio terroristico come loro principale strategia politica.
Non solo uccidevano i Romani, ma distruggevano o uccidevano chiunque non fosse d'accordo con le loro azioni, così come gli infedeli e i traditori.
Hamas fa la stessa cosa, solo che è una costruzione di terze parti, mentre i Sicari probabilmente non lo erano, erano solo dei fanatici pazzi e basta.
Non ci fu un'unica espulsione degli Ebrei dalla Giudea, ma fu il risultato di una serie di conflitti e repressioni da parte dei Romani, noti come Guerre giudaiche, che ebbero luogo tra il 66 e il 135 d.C..
I conflitti principali furono:
Prima guerra giudaica (66-73 d.C.): questa rivolta si concluse con la devastazione di Gerusalemme nel 70 d.C. da parte del generale Tito e la distruzione del Secondo Tempio. La resistenza giudaica si protrasse fino al 73 d.C., con la caduta della fortezza di Masada.
Rivolta di Bar Kokhba (132-135 d.C.): fu l'ultima grande ribellione. La feroce repressione guidata dall'imperatore Adriano fu brutale e sistemica. A seguito della vittoria romana, la Giudea venne ribattezzata Siria-Palestina, e agli Ebrei fu proibito di entrare a Gerusalemme (ribattezzata Aelia Capitolina), se non in un giorno specifico dell'anno.
Di conseguenza, il processo che portò all'esilio di molti Ebrei durò quasi 70 anni, ma fu la Rivolta di Bar Kokhba a sancire la fine della presenza ebraica dominante in Giudea e l'inizio di una lunga diaspora.
Va notato, tuttavia, che una popolazione ebraica, sebbene ridotta, rimase nella regione, concentrata soprattutto in Galilea, oggi la regione più settentrionale di Israele.
Il ritorno degli ebrei in Palestina e la loro riconquista di questa terra potrebbero anche essere definiti da alcuni come il ripristino dell'equilibrio nell'universo o il ritorno dello yin e dello yang.
I tempi narrati nella Bibbia iniziano con la Creazione, che precede la storia umana e copre un arco temporale che va dal 4000 a.C. al 5300 a.C. circa, secondo varie stime.
La punizione di Adamo ed Eva non ha una datazione storica specifica, ma è un evento narrato nel testo biblico della Genesi, che molti studiosi datano approssimativamente a un periodo attorno al IV millennio a.C..
Dal 2000 a.C. al 1000 a.C.: Questo periodo include l'Esodo dall'Egitto sotto la guida di Mosè (circa 1250 a.C.), la conquista della Terra Promessa e il periodo dei Giudici.
Durante il periodo dei giudici, i Filistei furono usati da Dio come mezzo di giudizio su Israele a causa della loro disobbedienza.
I Filistei provenivano, secondo la Bibbia, da "Kaftor" (forse l'isola di Creta).
Si stanziarono nella pianura costiera di Canaan, diventando un popolo importante nell'area intorno al 1200 a.C..
I Filistei e Israele furono spesso in conflitto, poiché i Filistei controllavano la regione costiera, adiacente alla "Terra Promessa".
P. S.
Non sai perdere.
***
PRESIDENTE MATTARELLA MI VERGOGNO DI LEI E SONO ORGOGLIOSO DI FRANCESCA ALBANESE - Paolo Ferrero - Il Fatto Quotidiano - 17.07.2025
Presidente Mattarella, le voglio dire che mi vergogno di lei.
Il rapporto di Francesca Albanese è stato pubblicamente attaccato dagli Usa.
In seguito il segretario di stato statunitense Marco Rubio ha annunciato sanzioni personali verso Francesca Albanese.
La nostra concittadina è quindi perseguita dalla più grande potenza mondiale perché invece di piegarsi all’arbitrio del più forte si è conformata all’applicazione del diritto internazionale.
Lei in quanto Presidente della Repubblica ha il dovere di levare la sua parola a difesa della nostra concittadina che nell’esercizio delle sue funzioni non solo denuncia le complicità nel genocidio attuato dallo stato israeliano a Gaza ma difende il diritto internazionale e con esso la lettera e lo spirito della nostra Costituzione.
In secondo luogo la Francesca Albanese è fatta oggetto di una campagna denigratoria da parte di vari giornalisti italiani ed esteri che, lungi dal confutare nel merito le affermazioni del rapporto, si permettono di denigrare e diffamare l’Albanese stessa. Tra questi spicca Maurizio Molinari che in una intervista di alcuni giorni fa ha rivolto a Francesca Albanese addirittura l’accusa di un suo presunto antisemitismo.
Di fronte a questa situazione spicca la differenza di comportamenti che la caratterizza la sua persona. Nel marzo del 2024, di fronte a contestazioni subite da Molinari in una Università italiana, Lei levò forte la sua voce per difendere la libertà di opinione e il diritto di Molinari a parlare senza essere contestato. Oggi, di fronte alla campagna di denigrazione che Francesca Albanese subisce per aver operato nel rispetto della Carta delle Nazioni Unite e nello spirito della nostra Costituzione, lei tace.
Questo suo silenzio è complice e intollerabile. Lei sa bene che il silenzio di chi potrebbe e dovrebbe parlare è gravissimo perché accetta nei fatti l’arbitrio dei potenti.
Per questo da cittadino italiano sono orgoglioso dell’opera di Francesca Albanese e mi vergogno di Lei, Presidente Mattarella.
Articolo completo: www.ilfattoquotidiano.it/.../8064847
Personalmente se devo prendere un insegnamento dalla Storia Antica è la follia ebraica nel lottare , combattere contro contesti più forti di loro da uscirne bastonati senza alcuna pietà .
Israele commette continuamente gli stessi errori o meglio dimostra dopo 2000 di essere totalmente incapace nell' utilizzo della diplomazia .
Israele si pentirà di non avere sfruttato diplomaticamente questi decenni di superiorità militare con il contesto in cui si è incuneato , si pentirà amaramente di non averlo fatto il giorno in cui gli USA non potranno più garantire per loro persi in una guerra di sopravvivenza contro altri nemici.
Altro che 70 Dopo Cristo od Olocausto. Quando la Vendetta cala sulle persone non vi è limite all' Orrore .
Dovremmo invece chiederci:
Perché il mondo non dovrebbe continuare a dormire, quando ha dormito per tutti questi millenni e continua a dormire, nonostante ci siano decine di altre guerre in corso nel mondo di cui a nessuno frega un cazzo??
Non solo non sopporto questa ipocrisia, ma non la capisco nemmeno.
Come può qualcuno essere così sfacciatamente ipocrita?!
CocaCola Israel gestisce un centro di distribuzione nella colonia illegale di Atarot. Inoltre, la sua filiale, TaborWinery, produce vini provenienti da vigneti delle colonie illegali in Cisgiordania e nel Golan siriano.
Il movimento BDS (Boicottare Disinvestire Sanzionare) considera Coca Cola fra i principali sostenitori del governo terrorista israeliano e del genocidio a Gaza.
Oltre a CocaCola ci sono anche Carrefour: con almeno una filiale illegale e il sostegno dell'IDF con doni di pacchi personali.
Teva: multinazionale farmaceutica israeliana che collabora con le forze armate israeliane.
Zara: criticata per i legami dei suoi franchisee con politici israeliani di destra che sostengono l'espansione degli insediamenti.
HP, Dell, Siemens, Intel, Microsoft: aziende che forniscono tecnologie utilizzate nell'ambito dell'occupazione.
McDonald's che dona pasti e bevande all'IDF.
Uno, i nostri legami con loro, cosa che aumenta il nostro grado di vicinanza alle loro azioni.
Due, il grado di esposizione mediatica. Quando ti mostro un massacro in diretta, mi aspetto che tu reagisca a quello, e non mi aspetto che tu reagisca a quello che non vedi. Si puo' parlare di ipocrisia per quelli che decidono cosa mostrare, ma non per il pubblico che reagisce (oppure dorme). E il fatto stesso di vedere il massacro in diretta e' una novita' storica. Un conto e' raccontare le cose ex post, un conto e' farlo quando sono in corso e potrebbero essere fermate ogni giorno, ogni ora, ogni minuto.
Non sto bersagliando nessuno, anche perché per me non cambia nulla.
Sto solo confrontando ciò che era e ciò che è, e non è cambiato nulla in duemila anni.
E dubito fortemente che Israele sia in pericolo.
Se fossimo ancora nell'era delle spade e dei cavalli, un paese con solo sei milioni di anime sarebbe già stato raso al suolo e bruciato fino alle radici dai suoi vicini che contano centinaia di milioni di persone.
Ma viviamo in un'epoca di denaro, tecnologia, armi incredibilmente distruttive, servizi segreti, terrorismo e così via.
Quindi fatti due conti.
Se la sconfitta non è un'opzione per la Russia, figurati se lo è per Israele.
Probabilmente non ti rendi ancora conto di cosa potrebbero fare gli ucraini se perdessero la guerra.
Ciò che potrebbero scatenare, individualmente o insieme agli israeliani, è senza precedenti e non finirebbe mai.
P.S:
Chiunque parli di denazificazione non fa altro che ripetere a pappagallo quello che ha detto quell'idiota di Putin e non capisce niente.
È impossibile cancellare, estirpare un'idea/ideologia!
Per decenni si è detto, si è gridato ai quattro venti che il nazismo era stato sconfitto.
Oggi sappiamo che i nazisti rimasero semplicemente in letargo per ottant'anni.
Dopo la dichiarazione del cancelliere tedesco Merz a sostegno di Israele e le parole che «i bambini a Gaza erano ostaggi di Hamas», la situazione nella conferenza stampa congiunta con Erdogan si è rapidamente infiammata
Il presidente turco Erdogan ha iniziato a innervosirsi:
Hamas non ha bombe, non ha armi nucleari. Ma tutte queste armi sono nelle mani di Israele.
E Israele, usando queste armi, per esempio solo la scorsa notte ha nuovamente colpito Gaza con queste bombe.
Non lo vedete in Germania? Non lo state seguendo?
Le tensioni non si erano ancora calmate, quando un giornalista ha riportato la questione del settore di Gaza con la sua domanda:
Sostenete Israele. A Gaza sono morte più di 60.000 persone, tra cui più di 20.000 bambini. Questo sostegno è legato al passato nazista della Germania? Non temete che la storia vi condanni di nuovo per aver sostenuto la parte sbagliata?
Merz ha risposto:
La Germania sostiene Israele sin dalla sua fondazione. La Germania sosterrà sempre Israele.
Poi ha preso la parola Erdogan:
Bombardano Gaza — è genocidio, una campagna di «punizione» delle persone con omicidi di massa.
Germania — non lo vedete? Non guardate?
t.me/Irina_Socolova/41821
L'ultimo presidente della repubblica (delle banane) degno di rappresentare gli italiani è stato Pertini!
Gli altri non esistono.
Quote:
PRESIDENTE MATTARELLA MI VERGOGNO DI LEI E SONO ORGOGLIOSO DI FRANCESCA ALBANESE -
Io non mi vergogno di lui.. semplicemente non è il mio presidente.
L'ultimo presidente della repubblica (delle banane) degno di rappresentare gli italiani è stato Pertini!
Gli altri non esistono.
Sono d'accordo Su Mattarella ma... anche al tempo di Pertini c'era un bel marciume e spesso ci si girava dall'altra parte, tra P2, terrorismi vari, mafie amiche, corruzioni e miliardi che circolavano a fiumi etc.
Io ad esempio ho un'opinione ben documentata riguarda al fatto che la NATO sia il Quarto Reich, e considerata l'espansione ad est con la quale ha minacciato la Russia con il golpe ucraino del 2014, ed essendo l'Ucraina l'unica nazione che ha nei ranghi del suo esercito regolare un battaglione dichiaratamente nazista, è perfettamente ragionevole dire che uno degli obiettivi dell'operazione militare speciale sia quello di denazificare l'Ucraina.
t.me/Russia_Ucraina_Guerra_Palestina/66326
byoblu.com/.../...
Perché le guerre vengono impegnate in primis da entrambe le fazioni ,col proprio esercito/guerriglieri e con le proprie armi. In Palestina invece si usa la scusa di Hamas (e qui su LC sappiamo bene l'appartenenza del famigerato gruppo di rivoltosi a chi fa capo) per sterminare un popolo armato solo di tanta speranza con bastoni e pietre.
Poi, dallo Yemen, all'Etiopia e tutte le altre 54 guerre in corso nel mondo, sommando il numero delle vittime di tutti quanti i paesi non raggiungeremmo minimamente quelle del popolo Palestinese_tenendo solo conto dal 7 ottobre 2024, figuriamoci poi se le contassimo dagl'anni 40_nemmeno l'Afghanistan.
Terza cosa, che a mio parere conta più di tutte, il popolo che sta perpetrando questa carneficina è lo stesso che 80anni fa subì il medesimo trattamento!
A prescindere che tutte le guerre fanno schifo, portano distruzione e morte, son sempre per i profitti di pochi sulla pelle di tanti/troppi, la tua frase non porta a nessuna nuova consapevolezza o a sdramatizzarne la brutalità, quindi, a che pro? Perché l'ha detto anche Silver?
O l'è dumà par fa il bastian cuntrari!?
Dubito però avrete il tempo di occuparvi di tutte (come chiedi a noi altri). Non è umanamente possibile.
P.S. Di quelli che avevano tirato fuori le stragi dei cristiani in Africa nessuno ne parla più. Servivano solo a contrastare i supporter della Flotilla. Attraccata la flotta, dei cristiani africani non "v'è" fregato più nulla.
vm.tiktok.com/ZNd37RKHm/
e la Albanese ne è complice, gli israeliani sono d'accordo che bisogna assicurare i responsabili di genocidio alla giustizia, a patto che non siano loro, eterne vittime che da tutto e da tutti devono difendersi; l'ipocrisia raggiunge vette forse mai viste prima
... sapendo cosa ne è stato delle streghe ai tempi che furono, pare proprio una minaccia!...