di Gideon Levy - Haaretz
Cos'altro deve accadere prima che i cittadini israeliani si scrollino di dosso la loro paralizzante apatia? Quali altri orrori devono verificarsi affinché i media nostrani si degnino di svolgere il loro ruolo e di denunciare questi orrori? Cosa potrebbe mai incrinare la narrazione del 7 ottobre in cui si è impantanato Israele, con la sconvolgente convinzione che sulla scia di quell’evento tutto è lecito, e che Israele è l’unica vittima?
In questo momento sembra che nulla possa servire. Nulla infrangerà la cupola di cristallo che Israele ha costruito per sé stesso, per evitare di guardare in faccia la realtà. E la realtà ci sta venendo incontro, accompagnata da prove inconfutabili: Israele sta perpetrando crimini di guerra barbarici a Gaza. Non come eccezione, ma come regola.
Non come anomalia, ma come routine. Non si può più negare questo concetto, anche se Israele ci sta ancora provando. Altri diecimila bambini morti basteranno a sconvolgere questo paese? Altri mille video di morte violenta toccheranno qualcuno? Forse l'esecuzione di mille uomini ammanettati di fronte a un muro? Questo è molto dubbio.
L'armatura immorale in cui si è rinchiuso Israele è impenetrabile. E’ immune a qualsiasi atrocità.
Con una tale coscienza, anche il trasferimento forzato della popolazione palestinese verrà accolto da noi con uno sbadiglio. I campi di concentramento e persino di sterminio troveranno addirittura dei sostenitori. Per noi è sempre il 7 ottobre.
Il coraggioso storico, Dr. Lee Mordechai, ha presentato un dettagliato rapporto che raccoglie una serie infinita di crimini di guerra perpetrati dalle Forze di difesa israeliane a Gaza.
Millecentoquaranta famiglie sono state completamente annientate; forse la cifra più orribile è la morte di 710 bambini di età inferiore a un anno; 489 membri di team sanitari, tra cui 55 medici; 100 professori; 243 atleti; e quattro neonati prematuri, morti quando l'esercito ha costretto l'infermiera che si prendeva cura di loro ad abbandonarli alla morte. 240 feriti e malati sono stati imprigionati in un ospedale per una settimana senza cibo. Questi solo alcuni degli episodi citati da Mordechai.
Cosa si fa dopo aver visto tutti questi dati? Cosa si può dire? Per favore, evitate le giustificazioni come "questo non è un rapporto... è un minestrone", “i dati non sono affidabili,” “è il ministero della salute di Hamas che ce li forniìsce”, “bisognerebbe aspettare una commissione d'inchiesta” (che non verrà mai istituita), - tutte queste scuse non sono più valide. Non con questi numeri allarmanti di vittime, non davanti alle prove che si accumulano da tutte le parti, ora che persino l'ex capo di stato maggiore dell'IDF [e politico di destra] Moshe Ya'alon ha definito queste azioni “crimini”.
Non è una commissione d'inchiesta quella che serve, ma una commissione di coscienza. Non statistiche precise, ma occhi e cuore. Guardate qualsiasi emittente televisiva che non sia israeliana e vedrete voi stessi. Se 700 neonati morti non possono toccare il cuore dei genitori israeliani, che amano così tanto i propri figli, allora la coscienza di Israele è mortalmente malata, forse è già morta in questa guerra. La barbarie ha invaso il paese. È diventato privo di qualsiasi traccia di umanità. E potrebbe rimanere con noi per generazioni a venire.
NOTA: Il riferimento al rapporto di Mordechai è questo.
academia.edu/.../...
Scrive Mordechai: Io, Lee Mordechai, storico e cittadino israeliano, testimonio in questo documento, mentre gli eventi si svolgono, della terribile situazione nella Striscia di Gaza. Scrivo la mia opinione personale per un senso di doppia responsabilità: come cittadino il cui paese sta commettendo ciò che considero gravi crimini, e come accademico, che crede che dopo aver dedicato la mia carriera finora alla ricerca e all'insegnamento agli altri, sono obbligato a parlare contro l'ingiustizia, soprattutto quando è così vicina. Scrivo anche a causa del deludente silenzio generale su questo tema tra molte istituzioni accademiche internazionali e israeliane, soprattutto quelle che sono ben posizionate per commentarlo. I relativamente pochi dei miei colleghi che hanno coraggiosamente parlato sono stati un'ispirazione. Non credo che questo documento convincerà molti altri a cambiare idea. Piuttosto, scrivo pubblicamente per testimoniare che durante la guerra ci sono state e rimangono voci israeliane che hanno fortemente dissentito dalle azioni di Israele.
Concordo pienamente, anche se ho voluto provocare di proposito nel commento succitato.
Quando sei al riparo dal rimorso avendo a che fare con animali, per il modo in cui oggigiorno viene accettato vengano trattati gli animali, a quel punto non hai più freni inibitori.
C' è un vulnus alla radice se ritieni di essere il popolo eletto da Dio, quindi ti poni su un piedistallo rispetto agli altri umani non appartenenti alla tua congrega. Da lì inevitabilmente discendono tutte le degenerazioni che sono sotto i nostri occhi.
La cosa che più mi stupisce è che un popolo che si ritiene così elevato, così sapiente in realtà è molto ignorante perchè non conosce la basilare legge universale della causa-effetto, semina-raccolta, azione-reazione o karma che dir si voglia. Probabilmente continuerà a sperimentarla sulla propria pelle finchè non la comprenderà.
Questi esultano quando cade un palazzo a Gaza. Questi godono quando quando un bambino crepa come un cane.
E quando dico questi, insinuo la stragrande maggioranza di quella popolazione di occupanti. I sondaggi e le interazioni sui social dicono tutt'altro che apatia.
Purtroppo la cultura di questo popolo è intrisa di volontà di sopraffazione ed annientamento del diverso .
Gli israeliani sono antropologicamente portati all' esultare la tragedia del vicino da loro stessi procurata .
È un dato di fatto con evidenti conferme storiche .
Questa verità rende ancora più tragica la posizione minoritaria di chi pur israeliano non si riconosce in questa descrizione .
Perchè il fratello del ladro e del boia dovrebbe fermare la mano del ladro e del boia?
Anzi, chi non interviene e potrebbe è ancora più colpevole
Ma ahimè ho paura che siano tutti d'accordo .
Purtroppo il popolo palestinese non interessa a nessuno.
Sono arabi, poveri e puzzano!!!
Non hanno i boccoli biondi delle bimbe ucraine
E con lo sdegno non vai da nessuna parte .
La violenza non è consentita
Di che altro vogliamo parlare .
Devono solo farsi fa parte o con le buone o con le cattive .
Questo è il mondo di oggi
Sveglia !!!!
Se tu avessi i coglioni rinnegheresti uno stato criminale basato sul genocidio a lo abbandoneresti all'istante, andando a vivere in un posto piu' "civile".
E come te, tutti quelli che restano a vivere in uno stato criminale sono solo dei terroristi complici di tutti i crimini compiuti nell'ultimo secolo contro la popolazione della Palestina.