Durante i commenti all’articolo su Greta Thunberg, un utente ha scritto: “Pensi che Massimo [Mazzucco] lo lascerebbero parlare alle Nazioni Unite?”
Domanda retorica, ovviamente, che però mi ha fatto pensare: “Se io davvero avessi un palcoscenico del genere, per pochi minuti, come lo utilizzerei per trarne il massimo vantaggio?”
E a questo punto giro la domanda a voi: se aveste tre minuti in diretta mondiale, sul palcoscenico delle Nazione Unite, che discorso fareste?
Vi invito nei commenti a pubblicare ciascuno il discorso che farebbe in diretta mondiale alle Nazioni Unite, se ne avesse la possibilità. (Se esce qualcosa di buono lo mandiamo a Guterres, a magari lui vi invita. In fondo, se ci è riuscita Greta, perchè non dovrebbe riuscirci ciascuno di noi?)
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L'idea mi piace!
C'è da pensarci... Te la devi giocare molto bene....
Il palazzo è circondato dai miei fidi, siete tutti in arresto per avere deliberatamente trasformato il Paradiso Terrestre in una cloaca Infernale, con le vostre bombe, le vostre ciminiere e i vostri venefici.
Dunque, io nominerò settanta tra i più probi principi del Mondo, uno per Nazione.
Essi mi faranno da consiglieri e il loro Potere sarà subito dopo il mio.
Vi darò: Unico Governo Mondiale per unico Popolo, unica moneta virtuale in unica Banca,unica legge universale: Non fare al prossimo quello che non vuoi sia fatto a te- Unica Religione,quella dell'Amore ,unico esercito multietnico a garantire l'ordine.
Ora alzate le mani e incrociatele dietro la testa in modo che i miei Pretoriani possano agevolmente legarvele.
tutti buoni a criticare chi parla, ma chi critica sarebbe in grado di fare un discorso su un palcoscenico del genere?
ma soprattutto, cosa direbbe?
Sono onorato di parlare all'assemblea delle nazioni e lieto di aver potuto rispondere all'invito del presidente Guterres sollecitato dal signor Mazzucco.
Non sono venuto ad esporvi il libretto dei desideri dei popoli del mondo e neanche a stilare l'elenco dei problemi che ci circondano, bensì a ricordarvi, perché a quanto vedo vi sfugge, lo scopo per cui è stata creata l'assemblea delle nazioni unite; non si tratta di un interminabile numero di astruse proposizioni ma, come potete leggere su Wikipedia, di un semplice e breve concetto: "favorire la soluzione pacifica delle controversie internazionali, mantenere la pace e promuovere il rispetto per i diritti umani".
Mi spiace essere venuto al vostro cospetto senza aver portato delle proposte su come risolvere i problemi che stiamo affrontando e che dovremo affrontare, penso ai cambiamenti climatici (applauso), alle crisi migratorie (applauso), alla sicurezza delle nostre città (mezzo applauso), alla produzione del cibo in un futuro con 10 miliardi di anime da sfamare (brusio), alla soluzione delle crisi finanziarie (silenzio in sala).
Purtroppo guardandosi intorno ci sono problemi più immediati da risolvere, magari che coinvolgono un numero limitato di persone, ma sono da risolvere al più presto perché facilmente risolvibili; problemi che una volta sistemati miglioreranno la vita di molti esseri umani e che con la loro risoluzione serviranno da esempio affinché situazioni simili non vengano più a crearsi scoraggiando i manigoldi di turno.
No, non mi riferisco al problema di "alcuni" (per cui siete molto preoccupati) come i matrimoni tra gay, ma al problema di "alcuni" come il popolo yemenita costretto a dormire da cinque anni con un occhio aperto per scansare le bombe.
Non ai cori razzisti delle curve di calcio (per cui siete molto preoccupati), ma a far tornare a casa sei milioni di cittadini siriani scappati dalla quella guerra che molti di voi seduti in sala hanno favorito, sponsorizzato e di cui hanno beneficiato.
Non alla parità salariale tra uomo e donna (idem), ma a lasciar percorrere la propria strada al popolo venezuelano che soffre grazie alla guerra trasversale condotta dagli amici cowboys.
Non all'eliminazione del contante (idem), ma all'eliminazione degli embarghi arbitrari che vessano i popoli da cinque, dieci, cinquant'anni: Cuba, Iran, Corea del Nord, etc.
Risolvete queste crisi e anche le nazioni più piccole sapranno che non sono sole, che esiste una organizzazione sovranazionale disposta a difendere i diritti di tutti, e tutti si appelleranno a voi in caso di necessità; siete la più grande organizzazione che esista, più forte delle nazioni più forti, siete i rappresentanti del pianeta, che diamine!
Se volete mantenere la credibilità che vi sta sfuggendo dalle mani, ormai i più vi considerano un inutile orpello, cercate di rispettare il nome che i vostri padri hanno scelto per questa assemblea: nazioni unite. Unite. Non ci può essere unità di intenti e reciproci interessi se alcune delle nazioni sedute in questa assemblea continuano a mantenere dei privilegi rispetto alle altre, se alcuni di voi si comportano come i padroni del mondo rimanendo impuniti, se gruppi di nazioni tramano a sfavore di altre: c'è la necessità di ispezionare i siti nucleari dell'Iran ed esempio, perché come le altre nazioni ha diritto a produrre la bomba a scopo difensivo, ma c'è anche la necessità di ispezionare i siti nucleari dello stato di Israele, o degli USA, della Russia. Se si tiene sotto controllo una nazione come quella persiana che non muove guerra da centinaia di anni verso un'altra nazione, mi chiedo perché non abbiate votato in massa per il controllo degli armamenti degli stati uniti, che iniziano guerre da quando sono nati e sono tutt'oggi, come un cinghiale ferito, la più grossa minaccia esistente a livello mondiale.
Abbiate uno scatto di dignità, fatevi ricordare come l'assemblea che cambiò le sorti del mondo accompagnandolo verso secoli di serenità e prosperità.
Disattendete il ruolo di marionetta che state recitando per qualche lobby, promuovete finalmente azioni che possano risultare eque e giuste, applicate le risoluzioni che approvate e fatele finalmente rispettare, le settanta e più risoluzioni contro lo stato israeliano non applicate gridano ancora vendetta.
Agite secondo coscienza e non secondo interesse e sarete ricordati per secoli come gli uomini e le donne che rimisero al posto dovuto la giustizia nel mondo e tutti dimenticheranno quello che eravate fino a ieri, degli scrocconi che vivono alle spalle dei poveracci per favorire il più forte contro il più debole.
Grazie dell'attenzione, lascio tutti i miei pochi averi a mia nipote Giulia. Addio.
Io sarei breve, concisa e sintetica, direi "Signori e Signore, con grande entusiasmo vi dico che per fare il bene del Pianeta e dell'Umanità, dovreste andarvene tutti affanculo! Grazie per l'ascolto, certa che ne terrete conto!
P.S. MI RACCOMANDO ESTENTEDETE L'INVITO ANCHE AI RETTILIANI CHE VI SOSTENGONO
Ma serve realmente parlare alle N.U.?
Quelli che realmente hanno il potere di fare qualcosa ascoltano quello che dicono gli oratori alle N.U.? Ma soprattutto, si intimoriscono di fronte a una Greta, Mazzucco, o un Pinco Pallino qualsiasi?
Già mi immagino il sottoscritto, invitato a parlare, che si sbatte per una settimana a scrivere un bellissimo discorso in difesa dell'ambiente.
Tre pagine dattiloscritte, rileggendolo quindici volte per aggiustare il senso delle frasi, la grammatica e la punteggiatura, cercando di evitare di offendere qualcuno.
Poi, una volta sul podio, mentre leggo, vedere un centinaio (simbolico, non so quanti sono) di persone che si fanno i benemeriti c***i loro, e quelli che realmente possono prendere le decisioni e fare qualcosa nemmeno ci sono.
Scusate, ma sono PESSIMISTA.
EDIT:
Se la Greta ha avuto dei riscontri all'ultimo discorso, non è perché ha svegliato qualche coscienza, o perché qualcuno "che può" ha detto: "Oh c***!! Diamoci una smossa perchè altrimenti domani siamo nella m***da!", ma perché ha puntato il dito e il destinatario di quel dito si è risentito di cotanta "offesa" perché è stato messo "alla berlina", colpevole o no.
Mentre quelli che hanno applaudito avranno pensato: "Fiuuuu. Fortuna che ha indicato loro e non me. L'ho scampata."
Dipinsi l'anima su tela anonima
www.youtube.com/watch?v=Mk3ssw0uioI
Il discorso dovrebbe essere questo:
E questo è quanto basta.
Beh, GRETA è stata creata dalla ELITE per andare incontro ai suoi interessi. In TV non ci va certo uno che va contro gli interessi della ELITE.
Per questo mi desta molti sospetti FUSARO, visto che è sempre in TV. Non vorrei fosse l'ennesimo personaggio esca creato dalla ELITE per neutralizzare il dissenso.
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Detto questo, io sono l'ANTIGATEKEEPER per eccellenza, quindi di sicuro non potrei essere invitato da nessuno, né in TV né all'ONU, organizzazione massonica.
Comunque io parlerei di argomenti di cui i GATEKEEPERS tipo GRILLO o TRAVAGLIO non parlano (e quando vengono rivolte loro domande su questi argomenti tendono a denigrare chi solleva tali problemi definendoli “complottisti”, “fanatici”, o facendoli passare per persone esageratamente diffidenti).
Ad esempio:
- Signoraggio e conseguente schiavitù del Debito Pubblico inestinguibile.
- Verità sull’11 settembre.
- Repressioni attuate dagli eserciti occidentali nei paesi del Terzo Mondo.
- Vero significato del termine “terrorismo” (vedi a questo proposito www.disinformazione.it/significato_terrorismo.htm ).
- Scie chimiche.
- Sistemi dittatoriali creati e controllati dalle autorità statunitensi.
- Vero volto degli organismi internazionali (FMI, BM. ecc.).
- Verità sullo Stato d’Israele.
- Verità sulla condizione coloniale dell’Italia.
- Verità sui legami fra mafia e autorità statunitensi.
- Vera autodeterminazione dei popoli.
- Tecniche di controllo mentale per evitare che il sistema possa essere minacciato.
- Crimini dei cartelli farmaceutici.
E chiederei, anche, come mai si è consentito agli USA di fare guerre in nome della democrazia e dei diritti civili, eccezion fatta per l'ARABIA SAUDITA, dove è possibile DECAPITARE donne adultere per strada con uno spadone...
www.maurizioblondet.it/.../
Sarebbe stato logico che gli occidentali, in particolare inglesi e americani, sostenessero le formazioni moderate islamiche, invece gli estremisti hanno prevalso in Medio Oriente grazie al denaro e alle armi fornite dalle potenze angloamericane sioniste. I leaders musulmani, tipo Gheddafi, Saddam Hussein o Assad in Siria, che costruiscono ospedali e autostrade, investono nell'istruzione laica, cercano alternative al DOLLARO per il pagamento del petrolio e del gas o che hanno mantenuto le Banche Centrali dei loro Paesi indipendenti dai ROTHSHILD (guarda caso c'è pure l'IRAN nella lista) vengono bombardati e uccisi, con la complicità dei corrotti e bugiardi Mainstream media....
Ah dimenticavo....nel frattempo è arrivata una letterina all'ONU di 500 scienziati contro le menzogne di GRETA: chi ne ha parlato? ^_^
libreidee.org/.../...
la scimmia è l'evoluzione dell'uomo*
*rubata da un brano di Caparezza
...dovreste andarvene tutti affanculo! E anche alla svelta.
Vediamo se qualcuno indovina la citazione....
E il ti svegli tutto sudato non ce lo metti?
Abbiamo aumentato la velocità, ma ci siamo chiusi in noi stessi. Le macchine che danno l’abbondanza ci hanno dato povertà, la scienza ci ha trasformato in cinici, l’abilità ci ha resi duri e spietati. Pensiamo troppo e sentiamo troppo poco. Più che di macchine abbiamo bisogno di umanità. Più che d’intelligenza abbiamo bisogno di dolcezza e di bontà. Senza queste doti la vita sarà violenta e tutto andrà perduto.
L’aviazione e internet hanno ravvicinato le genti: la natura stessa di queste invenzioni reclama la bontà dell’uomo, reclama la fratellanza universale, l’unione dell’umanità ma ancora oggi milioni di uomini, donne e bambini disperati, vittime di un sistema corrotto e abominevole costringe l’uomo a torturare e imprigionare gente innocente. A quanti possono udirmi io dico: non disperate. L’infelicità che ci ha colpito non è che un effetto dell’ingordigia umana: l’amarezza di coloro che temono le vie del progresso umano. L’odio degli uomini passerà, i profittatori moriranno e il potere che hanno strappato al mondo ritornerà al popolo. Qualunque mezzo usino, la libertà non può essere soppressa.
Il popolo, ha il potere di vivere felicemente. Quindi in nome della democrazia, usiamo questa forza, uniamoci tutti e combattiamo per un mondo nuovo che sia migliore, che dia agli uomini la possibilità di avere un lavoro appagante, ai giovani un futuro, ai vecchi la sicurezza.
Promettendo queste cose i alcuni politici sono saliti al potere. Mentivano: non hanno mantenuto quella promessa e mai lo faranno. I dittatori forse sono liberi perché rendono schiavo il popolo, allora combattiamo per quelle promesse, combattiamo per liberare il mondo eliminando confini e barriere, l’avidità, l’odio e l’intolleranza, combattiamo per un mondo ragionevole, un mondo in cui la scienza e il progresso diano a tutti gli uomini il benessere. Cittadini uniamoci in nome della felicità.
(Ispirato, riveduto e aggiornato dal film “Il Grande Dittatore”)
www.youtube.com/watch?v=6aXIjO4FP3s
Lo spettatore
quella frase farebbe gelare il sangue a molti, lì dentro...
Lo spettatore
Invito l'assemblea a riflettere su questa frase di Enstein e ponetevi delle domande, cercate tutti voi di trovare soluzioni che possano veramente modificare lo stato delle cose.
Altrimenti alla prossima riunione che si terrà tutto sarà come è sempre stato fatto cioè tante chiacchere e pochissima sostanza, l'ONU, diciamocelo chiaramente, è un organismo non produttivo.
Investireste il vostro denaro in una azienda simile?
Adesso mi sento in dovere di dire la mia altrimenti mi sentirei un pagliaccio.
Ho pensato tutto il giorno a cosa avrei detto davanti all'ONU, ma penso che tutti i miei buoni propositi sarebbero caduti nel dimenticatoio.
Allora,
Buonasera a tutti, tante persone del popolo (tra le quali io) pensano seriamente che voi non contiate un cazzo, perché non trovate un po' di coraggio tra quei tailleur e giacche e cravatte, e ci dite chi ci comanda veramente? Grazie per l'attenzione e buona serata.
ho il privilegio e l’alto compito di rivolgermi a Voi a nome dell’Umanità intera.
Dopo decine di migliaia di discorsi pronunciati in questa sede e caduti inascoltati , ho deciso di non utilizzare interamente i minuti a disposizione per elencare una serie di richieste che Vi sono state rivolte nel tempo da personalità straordinarie che avrebbero meritato una considerazione maggiore ed una volontà di attuazione che è sempre mancata.
Libertà, giustizia, salute, dignità, benessere , sicurezza, protezione dell’ambiente, pace.
Quante parole, quanti appelli, quanti inviti non raccolti vi sono stati rivolti in questi decenni?
Quante occasioni perdute di fare quel bene che vi veniva così chiaramente indicato?
Mirabili, fra tutti i discorsi, quello di Thomas Sankara il 4 ottobre 1984 e quello più recente del Presidente iraniano Ahmadinejad il 22 novembre 2011.
Non ho a disposizione parole più efficaci né richieste più importanti da rivolgervi che non siano già state pronunciate.
Vi invito pertanto a riascoltare nuovamente, con cuore aperto e mente vigile, le parole di questi illustri oratori e ad agire presto con volontà , trasparenza ed onestà.
Abbiate il coraggio di fare le cose giuste.
Il punto non è mai stato sapere quali siano. E’ stato sempre volerle attuare.
E’ arrivato il momento di agire, non più di parlare.
Non abbiamo molto tempo e rinuncio a quello che mi rimane a conclusione del mio discorso per darvi l’occasione di iniziare da subito.
Possa La Luce Sacra illuminare il Vostro cammino.
Possano albergare sempre le parole di Voltaire nei vostri cuori: “Ogni uomo è colpevole di tutto il bene che non ha fatto”.
Fuori onda per gli amici di Luogocomune: Vi prego scremate il taglio eccessivamente religioso per alcuni versi del Presidente Ahmadinejad e considerate la sostanza del suo discorso.
Lo so anch'io che l'Onu non conta un pazzo ma volevo sognare.
Grazie Massimo, mi sono vestita pure bene per l'occasione.....
quasi dieci secondi per uscirne fuori. Allah Akbar!
Grazie! Era un bel sogno.....
Grazie
Eh lo so' , illustrissimo consesso...ma amano essere sviolinati......
Io concordavo più col tuo, di discorso..
Il tuo è apprezzabile, perchè dice delle verità.. ma è proprio quello che vogliono che "non ci sara' futuro per le prossime generazioni"
La tua soddisfazione sarà stata maggiore della mia!!!! Che godimento....
edit: ho amato il discorso di Sankara e anche quello di Ahmadinejad!
Mi ha suggestionato l'uditorio. Dovevo immaginarli in mutande e con una gallina in testa..
Vuoi mettere la soddisfazione del tuo brief speech?
Strepitosi.
Spero vivamente somigliasse al tuo....
Lo sto cercando!
Molto più equilibrato di tanti sedicenti politici occidentali.
Con quale proposito? Con quale obiettivo ? Su quale argomento ?
Clima? Fame nel mondo ? Economia ?Guerre ?
È come fare un discorso a dei burattini. Casomai il discorso andrebbe fatto ai burattinai. E non credo che a loro servano le parole, ma i fatti. E i fatti sono che loro hanno i mezzi e risorse per fare e disfare come, dove, quando e in che misura vogliono. A noi se tutto va bene, siamo sempre e comunque rovinati! Ahhhh!... Pessimismo? No, realismo...
Semmai la storia dovesse insegnarci qualcosa, è questo: l'uomo è sempre lo stesso, commette sempre gli stessi errori e orrori, non cambia mai e men che mai l'ha cambiato qual si sia discorso. "La storia è un incubo dal quale non riesco a svegliarmi" scriveva giustamente J. Joyce mel suo Ulysses.
Bisognerebbe prima di tutto che esistessero le N.U. come ente autonomo. In un modo o nell'altro sono tutte svendute e corrotte. Datemi una nazione non corrotta e vi risollevero il mondo!
#11 peonia
Il discorso più sensato, finora, breve, conciso e che va diritto al cuore del problema.
#12 charliemike
E già... sarebbe come parlare a un'assemblea di morti viventi.
#17 giovy
Condivido appieno.
Quando appari troppo in TV non puoi più gestirti, ma sei gestito tu.
#33 uhura
Il palazzo di vetro, tutt'altro che trasparente, non è il posto ideale per sognare.
#35 Pyter
Sarà un discorso che smuoverà certamente gli animi o, se non altro, sarà l'unico modo per far muovere le chiappe dalle poltrone a 'sti sfaccendati che stanno lì solo per cambiare aria, mica il mondo...
Si parla tanto di clima, di inquinamento, di consumo delle risorse.
Personalmente per quello che riguarda il clima nutro dei dubbi sul fatto che esso sia dovuto alla CO2 emessa dalle nostre automobili e dalle nostre caldaie, ma sono assolutamente d'accordo sulla riduzione delle emissioni e soprattutto sul risparmio delle risorse naturali non rinnovabili.
Le generazioni future hanno diritto a godere anch'esse di tali risorse.
Detto ciò, vi chiedo quanto inquinano, quante risorse naturali consumano, quanto lavoro umano viene letteralmente sprecato per alimentare le strutture militari e le guerre?
Si parla di globalizzazione, ma per il momento abbiamo globalizzato solamente la povertà, la guerra e la schiavitù legalizzata.
L'umanità possiede ormai una tecnologia tale da poter consentire di lavorare molto meno e vivere meglio, perchè questa risorsa viene utilizzata solo a vantaggio di pochissimi e a danno di tutti gli altri? Non trovate vergognoso che esista un' elite di poche centinaia di persone che possiedono la maggior parte delle risorse planetarie e che contemporaneamente esista un' enorme fetta della popolazione mondiale che non ha neppure le risorse per nutrirsi? Si progetta di spendere cifre folli per andare su Marte, per colonizzare la Luna, per nuovi sistemi di controllo, mentre la gente continua a morire di fame nei paesi poveri o a massacrarsi di lavoro nei paesi fortunati.
Non vi sembra scandaloso che le nazioni abbiano svenduto i diritti sociali, le democrazie, le libertà personali ad aziende private che sono diventate più potenti ed influenti di qualsiasi governo democraticamente eletto?
Non vi sembra disgustoso che praticamente tutti i media siano allineati allo stesso pensiero e che anzichè fare informazione siano diventati solamente strumenti nelle mani di pochi allo scopo di orientare l'opinione pubblica nella direzione voluta da quei pochi?
Come si può porre rimedio a tale situazione vergognosa per una specie che osa definirsi civile?
Io qualche idea la avrei, e ve la espongo molto semplicemente in questi 16 punti:
1- Creazione di un unico superstato globale di tipo federale.
2 - Smantellamento globale di tutte le strutture militari e conseguente enorme liberazione di risorse umane e materiali nonchè di territorio.
3 - Statalizzazione di tutte le attività produttive cruciali, vedi informazione, istruzione, sanità, ricerca, comunicazione, trasporti.
4 - Istituire un limite di legge all'arricchimento personale, che si potrebbe stimare come tetto massimo a 5 milioni di dollari. Chi possiede di più deve essere immediatamente espropriato dell'eccedenza che dovrà essere statalizzata.
5 - Riconversione dei mezzi di comunicazione che dovranno diventare strumento di informazione ed educazione del pecorame inconsapevole, affinchè tutti gli esseri umani del pianeta possano disporre degli strumenti per poter fare scelte responsabili. Divieto assoluto di incitare in qualsiasi modo alla violenza o di propagandare qualsiasi genere di integralismo.
6 - Revisione di tutte le religioni esistenti, eliminando da esse qualsiasi accenno a violenza e/o supremazia sulle altre religioni o sui non credenti. Divieto assoluto di inculcare qualsiasi tipo di fede religiosa o politica ai minori pena la decadenza della patria potestà. Le religioni devono diventare solamente ciò che dovrebbero essere, ovvero percorsi spirituali diversi per arrivare nello stesso luogo, e devono essere scelte consapevoli di persone adulte.
7 - Riforma globale dell'istruzione, che deve diventare uno strumento di formazione della persona (non del lavoratore) ispirata ai principi del rispetto del prossimo e di se stessi, della pacifica convivenza e della ricerca della felicità.
8 - Creazione di un reddito di cittadinanza universale, ovvero uno strumento che garantisca a tutti gli abitanti del pianeta un tetto, 2 pasti al giorno, l'accesso all'acqua potabile, alle prestazioni sanitarie e all'istruzione.
9 - Abolizione dei mercati finanziari, tutta l'economia planetaria deve essere reale e non soggetta a fluttuazioni.
10 - Statalizzazione delle banche e abolizione del credito a interesse.
11 - Implementazione di una seria politica di controllo delle nascite, eventualmente ricorrendo a criteri eugenetici allo scopo di avere un'umanità sana.
12 - implementazione di una ripartizione equa delle risorse, ponendo la massima attenzione ad evitare gli sprechi, lo sfruttamento indiscriminato e l'inquinamento ambientale.
13 - Diritti civili e libertà personali garantiti per legge in ogni angolo del pianeta. Reddito minimo universale che deve garantire (oltre alla sopravvivenza già garantita con il RdC globale) un' esistenza dignitosa. Vietato il lavoro minorile e pensione a 60 anni per tutti.
14 - Corsi di formazione gratuiti ma obbligatori per tutti gli aspitanti genitori con esame finale di idoneità.
15 - Libertà sessuale intesa come scelta dei partner, orientamento, pratiche e tutto il resto dalla maturità in poi. Divieto assoluto di combinare matrimoni contro la volontà dei figli. Educazione sessuale anche a scuola dai 10 anni in poi finalizzata a rendere gli adolescenti consapevoli. Disincentivazione dell' aborto come strumento di controllo delle nascite (ma utilizzabile in caso di necessità).
Divieto assoluto di ogni forma di violenza o coercizione sessuale.
16 - Inserimento nei programmi scolastici di sessioni dedicate allo sviluppo personale, all'educazione emotiva, alla comunicazione.
il mio personale NWO
Piuttosto sfrutterei l'occasione per parlare alle masse, i media farebbero da eco e sarebbe veramente una bella occasione.
Inizierei cosi:
"Caro cittadino del mondo, ovunque tu ti trova, sveglia!"
Per quanto possibile in tre minuti concentrerei tutto sulla "verità", provando il più possibile a insinuare il seme del dubbio nella popolazione che tutto ciò che ci circonda è un fake, è artefatto.
Forse non riuscirei a terminare, credo mi pianterebbero una pallottola in fronte prima.
Scanditene il nome, apprezzatene la grandiosa musicalità: Nazioni - Unite!
Voi siete i portavoce di un ideale preclaro: l'unità nella diversità.
Diversità geografica, sociale, storica, culturale, e - perché no? - culinaria di ogni singolo Stato qui rappresentato, che sceglie volontariamente di unirsi in consesso per intraprendere un percorso unitario.
Ma a cosa si riferisce questa unità? Si tratta indiscutibilmente di unità di intenti nel garantire una soluzione pacifica alle controversie, in primo luogo. Si tratta altresì di garantire, come ideale di lungo termine, rispetto all'organizzazione sociale di ogni Stato membro, unità di diritti umani, affinché non vi siano più esseri umani di serie A, B, C o Z.
Parliamo di unità della garanzia che ogni uomo (o donna, ovviamente) non debba rimpiangere di essere nato in un paese piuttosto che un altro, quando si tratta di diritti umani, dai più fondamentali, quali il diritto all'acqua, all'aria, al cibo, a un'infanzia serena, fino a diritti considerati - con grave colpa - tutt'oggi non indispensabili. Mi riferisco a diritti come quello di avere un lavoro giustamente retribuito e confacente alle caratteristiche e aspettative di ogni individuo, tutti i diritti politici, in primis quello di voto garantito dal suffragio universale, e il diritto di opinione. Poi diritti sociali quali quello all'istruzione o l'abolizione di qualsivoglia discriminazione razziale, e ancora il diritto alla salute, affinché vengano garantite a chiunque giuste e gratuite cure mediche, quando necessario. E perché tutti questi diritti possano essere garantiti urge il diritto a un'informazione corretta, pur nelle necessarie declinazioni garantite dal già citato diritto di opinione.
Questo, signori, il nobilissimo scopo della vostra assemblea, e altrettanto nobile e onerosa è la vostra responsabilità, in quanto rappresentanti dell'umanità intera, affinché questo scopo diventi un giorno realtà.
E perché questo diventi realtà dovrete guardarvi soprattutto e in ogni momento dal principale nemico e oppositore di questa assemblea. Sono quegli individui che declinano l'unità in senso aritmetico, unità=1, coloro che si adoperano affinché non vi sia che un unico Stato, un'unica legislazione, un'unica scuola, un'unica sanità, e poi un'unica cultura, un'unica lingua, un'unica opinione, un unico voto...
Questa non è unità, signori, è uniformazione. Non è cooperazione, è cooptazione. Non inclusione, ma semplice annessione.
Per quanto possa mai sembrarvi nobile lo scopo di chi si prefigge questo ideale globalista, e non lo è, ricordatevi sempre che collide con ogni singola aspettativa che i popoli - sottolineo il plurale popoli - della terra ripongono in questa assemblea. Non permettete mai che i popoli perdano ogni fiducia nelle Nazioni Unite. Ricordate che nell'essere rappresentanti voi siete, in questa sala, i popoli della terra. Ascoltate la voce dei popoli, sarà la voce della vostra coscienza. E non permettete mai che i popoli della terra debbano irrompere in questa sala per essere ascoltati.
Non costringete i popoli ad entrare.
Il segreto per creare le divisioni interne sta nell’arte di suscitare i seguenti cinque contrasti: dissensi tra i cittadini nelle città e nei villaggi; dissensi con gli altri paesi; dissensi all’interno; dissensi che hanno per conseguenza la condanna a morte; e dissensi le cui conseguenze sono i premi e le ricompense.
Queste cinque specie di dissensi non sono che rami di uno stesso tronco.
Sun Tzu - L'arte della guerra
Esercizio niente male.
Cose sicuramente vere, ma c'è una cosa che dimenticate: parlare davanti alle Nazioni Unite non significa parlare ALLE nazioni Unite, significa parlare al mondo intero.
Esattamente come fece Michael Moore al suo famoso discorso agli Oscar, quando accusò l'America di essere un paese egoista e guerrafondaio: lui mica parlava ai membri dell'Academy (dei quali non gliene poteva fregare di meno), semplicemente lui sfruttava quella piattaforma per parlare al mondo intero.
Quindi vi rifaccio la domanda: avete il mondo intero che vi ascolta, e avete tre minuti a disposizione: davvero non avete niente da dire A TUTTI GLI ALTRI ESSERI UMANI DEL PIANETA?
Inizio:
"Basta cagare dove si mangia!
"
Osservo i presenti per il resto del tempo prendendomi gli ultimi secondi per chiudere così:
"Chi ha desideri non ha cuore.
Grazie dell'attenzione.
"
Altro che illuminargli il cammino, a questi la luce sacra se gli passa vicino li incenerisce sul posto
dovresti parlare in modo fermamente e profondamente accusatorio nei confronti degli stati uniti.
Ancora più di come lo faceva Mahmud Ahmadinejad quando parlava all'Onu.
Quindi passo alle votazioni.
Voterei il discorso di Giano, ma farebbe una brutta fine e mi dispiacerebbe, perche' leggo volentieri i suoi post.
Quindi voto Peonia, bel discorso, diretto e dritto alle pall@, al cuore.
Tanto lei e protetta dai fratelli galattici
Cari amici terrestri, se mi state ascoltando significa che possedete uno smartphone, un pc o una tv.
Bene.
Domani andate a prelevare quei pochi soldi che avete sul conto in banca, poi tornate a casa e spegnete il vostro pc, poi la tv, ed in fine lo smartphone.
Nei prossimi 3 mesi, piantate una pianta commestibile ogni giorno ed aspettate.
Magicamente tornerete ad essere uomini liberi.
Questa volta usate meglio la vostra libertà!
Altrimenti vi scaglio un asteroide e vi rendo liberi per l'eternità!
il nostro più grande problema è la civiltà.
Storicamente, sempre, ogni grande civiltà che si è affacciata nel mondo, dopo essere diventata
più o meno grande, si è autoestinta.
L'elenco sarebbe lunghissimo, ma chiunque di noi abbia qualche nozione di storia sa, che tutti
coloro che hanno intrapreso percorsi di dominio e sfruttamento incondizionato delle risorse via via
a disposizione, prima o poi è giunto ad un punto di non ritorno, e si è estinto.
Lasciando di solito secoli di buio oscurantista, e miseria.
Alcuni addirittura non si sono mai ripresi, e a distanza di millenni ancora pagano il conto
della propria antica civiltà.
Rispetto a noi comunque hanno avuto un vantaggio, erano circoscritti a territori comunque anche se a volte molto grandi,
sempre delimitati.
Qualcuno per fortuna era sempre rimasto immune al civilizzatore, e nuova linfa vitale aveva potuto rialimentare
e modificare, in qualche modo evolvendola, la società che aveva terminato le sue risorse.
Per la prima volta, siamo riusciti a generare un mostro globale, un "civiltà" che ha plagiato tutto il pianeta.
Continueremo a diventare sempre più civili, fino a che non ci sarà più nulla da civilizzare, e a quel punto
avremo raggiunto il punto di non ritorno e sarà la fine.
Non si scappa da questo, è come un equazione matematica, la storia ce lo insegna.
Quando saremo tutti interconnessi, e dipendenti per qualsiasi cosa, da una serie infinita di codici binari,
basterà la più stupida delle tempeste magnetiche per azzerare tutto.
Sarà la fine della civiltà, e temo a quel punto, anche dell'umanità.
Se qualche avveduto, o qualche sperduta tribù rimasta in qualche angolo nascosto, sarà ancora capace di
provvedere ai propri bisogni, saranno i pochi eletti che tramanderanno ai posteri la nostra fantastica storia.
- esortare Cina, Iran, Corea del Nord, Eritrea, Bielorussia ed altri paesi con sistemi migliori o alternativi ad abbandonare ogni loro eventuale aspetto illiberale che li possa far sfigurare al confronto dell'Europa, affinché possano davvero essere di esempio per gli altri;
- invitare i popoli a coltivare e consumare carrube e altri vegetali ricchi di magnesio e calcio, a limitare il consumo di sodio e a concepire nei periodi di maggior desiderio femminile, in modo da generare più femmine che maschi e a riequilibrare così il rapporto tra i due generi, creando un ambiente favorevole per entrambi.
lasciate che vi dica qualcosa sul nostro pianeta.
La terra ha quattro milioni e mezzo di anni.
La vita è esistita quasi da allora
Batteri, organismi unicellulari, fino a creature complesse.
Animali che hanno dominato e si sono estinti e ne sono comparsi altri.
Solo noi umani ragioniamo su scala di migliaia di anni
Ma per la terra qualche migliaia di anni sono niente.
Milioni di anni sono niente.
La terra vive su scala incommensurabilmente più vasta.
Non possiamo nemmeno immaginarne il respiro lento e potente e non abbiamo l'umiltà di provarci.
Abitiamo qui da pochi secondi e tra pochi secondi ci estingueremo e la terra non se ne accorgerà neanche.
Lo slogan più ridicolo del mondo è " Salviamo il pianeta" come se ne avesse bisogno, come
se noi poveri imbelli ne avessimo il potere.
La terra non è in pericolo proprio per niente.
Siamo in pericolo NOI.
"Guai a voi, guide cieche, che dite: Se uno giura per il tempio, non importa; ma se giura per l'oro del tempio, resta obbligato [...] Guide cieche, che filtrate il moscerino e inghiottite il cammello [...] Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché pulite l'esterno del bicchiere e del piatto, mentre dentro sono pieni di rapina e d'intemperanza... ..." (per il prosieguo del discorso vedere Vangelo di Matteo, cap. 23 verso 16 ss)
Chi veramente può fare qualcosa, nel senso di dare ordini o tirare leve, cosa volete che gli frega di conferenze e conferenzieri, manifestazioni o altro per dei danni all'ambiente che saranno palesi solo tra qualche secolo, a fronte di guadagni miliardari.
Costoro sanno perfettamente che potranno concludere la loro vita senza risentire minimamente dei danni all'ambiente, e nel frattempo arricchirsi come Zio Paperone.
E secondo voi rinunceranno a tutto questo a favore di qualche foresta o per fare respirare meglio la gente?
Siamo realisti.
Per convincere questi far****tti occorre colpirli dove ADESSO ne possono risentire, ovvero il portafoglio.
Solo così FORSE faranno qualcosa.
La Cina sono decenni che avvelena i cinesi: c'è un inquinamento che offusca la vista. Ma hanno mai fatto qualcosa? Si! Se ne sono fregati altamente e hanno detto esplicitamente che non faranno un beneamato c****, detto in francese.
Sono convinto che l'unica Greta che conoscono (forse) è Greta Garbo.
Come dice giustamente Massimo, alle N.U. non si parla solo ai rappresentanti ma alla popolazione mondiale.
Vero. Ma chi li vede questi discorsi? E in che percentuale sull'intero globo?
Ma soprattutto. Di queste persone quante, in percentuale, possono fare qualcosa? E quelle che possono, in quante lo faranno?
Ci arriviamo allo 0.01%?
P.es. uno dei problemi dell'ambiente è l'inquinamento delle automobili con i loro motori a combustione.
In quanti, per salvaguardare l'ambiente, sarebbero disposti a rinunciarci? O ad acquistare una, attualmente costosa, auto elettrica (che secondo me sposta il problema alle centrali ma non lo risolve)? Non mi parlate di auto ibride, che sono solo una presa per il didietro: sei in modalità totalmente elettrica solo fino a 30 km/h. Poi inquini come le altre.
Quanti di noi sarebbero disposti a rinunciare alle comodità, al lusso, alla tecnologia in favore dell'ambiente?
Per favore non rispondete tutti assieme.
Greta o altre persone come lei, sono utilissime a portare alla luce un problema tenuto volutamente nascosto, e questo è sicuramente un bene, ma serve qualcosa di più di una manifestazione (per quanto nazionale) o un discorso alle N.U., perché dopo una settimana o un mese, esaurito l'effetto "Greta" torneremo a parlare di calcio e tanti saluti alla banda e ai suonatori.
Ora non venite a chiedermi cosa farei io. La mia risposta è semplice: NON LO SO.
Sono uno di quelli che difficilmente rinuncerebbe alle proprie comodità, in parte perché sono "comode", in parte perché ormai non ne possiamo più fare a meno. Siamo assuefatti dalla tecnologia e dal benessere, per quanto la maggior parte di noi si lamenta di gamba sana.
Ma se ciascuno di noi (io compreso, ovviamente), nel proprio piccolo iniziasse a rinunciare a qualcosa PER SEMPRE, e tutti lo facessero, ecco che nell'insieme arriverebbe da qualche parte un segnale negativo al portafoglio di qualcuno.
Non dico che le coscienze addormentate si sveglierebbero: ci vuol altro, ma forse potrebbero cominciare a farsi qualche domanda.
A tutti? No, per carità, sono troppi! Personalmente mi limito a dire qualcosina su luogocomune, che già è tanto...
PREMESSA.
La storia è piena di tanti bei discorsi epocali, toccanti, come per es. quelli di M. Luther King e Robert Kennedy, che non hanno mai cambiato (educato) il mondo...
Intrigante la richiesta; tutt'altro che banale e scontata la risposta, che a me pare più difficile e articolata del previsto. La domanda che sorge e che si ramifica spontanea è: ma chi li conosce "tutti gli esseri umani del pianeta?" Come faccio a parlare a questa turba planetaria (ammesso che abbia tanta voglia di farlo), se non riesco nemmeno a parlare con il mio vicino, con il mio amico più fidato, su certe questioni, senza incorrere, per ben che vada, in incomprensioni di fondo e fraintendimenti vari e articolati; o ancor peggio, esser preso per uno svitato da assecondare e, magari, poi - è questo il guaio! - da aiutare nel "reinserimento". Insomma, te lo pigli sempre là! Senza goderne, naturalmente. Devi essere sociale, non devi dissentire dalla linea di condotta generale. Il problema non è parlare al mondo intero, ma parlare con chi ti sta vicino, cosa veramente ormai diventata una mission impossible, virtuale, nel senso che la realtà è diventata virtuale e il virtuale realtà. È più reale il virtuale che la realtà stessa.
Per es. quando mi trovo occasionalmente a parlare della meningite che ho contratto all'età di 7 anni, dopo vaccinazione scolastica, e della conseguente cura dei postumi con psicofarmaci, è difficile che trovi un interlocutore che non dica o pensi che "se ciò è accaduto e se i farmaci te li hanno dati, vuol dire che era necessario". Non ci si scomoda e non si vuole capire più di tanto: il luogo comune è questo: se è successo vuol dire che era necessario che succedesse. Siamo nella routine del surreale.
Quindi, generalizzando, "parlare al mondo intero" non significherebbe altro che parlare alla massa di questi individui "sconosciuti senza età, senza sentimento", come scriveva Rimbaud in Une Saison en Enfer. Cosa questa non certo incoraggiante per approntare un punto di intesa. Se parlare a un individuo è una fallacia del buon senso e della comunicazione, come si può pretendere di parlare a un marea sterminata di individui senza identità?... A meno che, e non è il mio caso, si abbia l'indole evangelica del buon pastore che cerca di accudire amorevolmente le sue pecorelle.
Del resto, se già solo in questo vivacissimo blog, abbastanza biodiversificato per fortuna, preso a mo' d'esempio, qualsiasi articolo (discorso) suscita sempre delle reazioni pro e contro, a volte incomprensioni, spesso mettendo in luce dei dovuti, o a volte non attinenti, distinguo, non sapendo mai dove si va a parare, non si può pretendere che parlando al mondo intero si possa ottenere un uditorio omogeneo, ma solo omogeneizzato; ed omogeneizzato deve essere di conseguenza anche il discorso fatto per lo scopo che si è prefissi.
Fine della premessa.
DELIRIO.
Beh, se fossero tre minuti al giorno, un succinto discorsetto ben fatto lo si potrebbe comunque preparare; e credo che la maggior parte degli utenti di questo blog saprebbe benissimo per filo e per segno cosa dire; un discorsetto da ripetersi appunto ogni giorno a mo' di pater noster, considerato che la gente fa presto a dimenticare, lobotomizzata com'è sotto il bombardamento quotidiano dei media mainstream.
Va da sé che c'è sempre poi la mandria dei giornalisti dell'informazione di regime, prezzolati con quattro noccioline, i classici mandatari di Picone, che non faranno altro che ricoprire puntualmente di improperi il discorso fatto, smerdandolo e dando, per ben che vada, del pirla all'oratore es-temporaneo, senza possibilità di replica. Il discorso "fatto per educare a un'alternativa al sistema" (in fondo è di questo che si tratta) non potrebbe mai funzionare, per il semplice fatto che il mondo, nonostante la globalizzazione, è ancora (per fortuna) troppo vario (anche se non proprio sempre bello) per consentire che qualsiasi taglia possa adattarsi a tutto e a tutti. La consapevolezza deve partire dalla base, ma la base sono tante unità diversificate, che il neoliberismo, o come diavolo lo si vuole chiamare, tende totalmente a omologare, ovvero a sfruttare. Se non si è Hitler o Napoleone, "un discorso fatto al mondo intero" presuppone sempre un'ingenuità di fondo; significa illudersi, essere vittima di un miraggio, più che messaggio di pace e fratellanza, che svaluterebbe di per sé le "diversità".
Quando si riuscirà con successo a fare un tale discorso alternativo sarà la fine, poiché vuol dire che ormai è tutto omologato, saremo arrivati al nazismo della varietà, o, se si vuole, al varietà del nazismo.
Fine del delirio.
Non è a voi qui seduti in sala che rivolgo le mie considerazioni, ma a tutti
coloro che rappresetano le prossime generazioni e che spero mi stiano ascoltando
in mondovisione. Sono loro, infatti, che volenti o nolenti sosterranno la nostra
eredità negli anni a venire e si troveranno ad affrontare tutti quei problemi
tuttora irrisolti, e a cui noi non abbiamo mai saputo rispondere concretamente.
Lasciatemi enumerare le questioni che ritengo importanti. Sono problemi aperti
che spesso molti non comprendono bene o conoscono affatto.
Tra queste questioni c'è la necessità della revisione e modernizazione del nostro
arcaico sistema monetario, lasciato da troppo tempo alla mercé del sistema bancario,
in mano non a istituzioni democraticamente elette, ma ad entità private e organizzate
a livello globale.
Quello che lasciamo in eredità è un sistema che presenta troppe incongruenze
e che necessita di una vera rivoluzione. Questo è un sistema che abbiamo creato
ad immagine di quello inglese del XVIII secolo, con piccole correzioni negli anni
successivi alla Grande depressione. Ma è un sistema che affonda comunque le sue
origini nelle concezioni monetarie antiquate dei secoli precedenti.
Pensate! Nella nostra storia, per mancanza della concezione moderna di moneta,
i nostri padri spendevano energia per scavare buche sottoterra, estrarre roccie,
lavorarle, per poi rimetterle alla fine ancora una volta in caveau sottoterra!
* Risate in sala. *
I nostri antenati testimoniavano così la loro incapacità di comprendere la genesi
del valore nella nostra economia, immedesimandola con quella del massa dei metalli
preziosi che venivano barattati con ciò che producevano, e che solo per forza dei
quali potevano produrre. Incapaci di vedere qualsiasi tipo di valore nella fiducia
riposta verso i propri simili e alla organizazine delle risorse umane impiegate
nella produzione, si accontentavano semplicemente di vedere questo valore in
qualche roccia luccicante!
E come biasimarli? Questo concetto di valore persiste finanche ai giorni nostri,
e pure alcuni di voi seduti qui in sala ne hanno una concezione simile.
* Risate e qualche borbottio in sala. *
Non è biasimabile, dicevo, perché una comprensione superiore richiedeva una
organizzazione sociale più elevata di quella dei nostri avi, la cui economia era
costruita su violente fondamenta di espoliazione e schiavitù.
Per questo motivo qualsiasi intervento dell'autorità in materia monetaria, era
visto con sospetto dai nostri padri, perché richiedeva l'alterazione del rapporto
tra unità di moneta e quantità di metalli preziosi che si aspettavano contenesse.
La nostra civiltà dovette aspettare l'introduzione del sistema bancario, e in
particolare quella fraudolenta pratica di moltiplicare le Note di Banco, per
ottenere quegli stessi risultati che non erano stati condonati ai governanti e
agli imperatori delle epoche passate!
Grazie all'uso del formato cartaceo, che veniva posto a garanzia del metalli
preziosi, e alla bugia della piena convertibilità, il sistema monetario raggiunse
così uno stadio evolutivo più adeguato per sostenere il ciclo di produzione al
consumo richiesto da una economia di mercato, la quale richiedeva per forza di
cose la capacità di poter creare e distruggere contabilmente la moneta.
Solo con questo sotterfugio bancario si riuscì ad ottenere una netta evoluzione
nella concezione della moneta, superando la moneta merce che rallentava le economie
precedenti.
La nostra moneta elettronica rappresenta l'ultimo stadio evolutivo della moneta
fiat, che altra funzione non ha se non quella di veicolare un informazione: un
numero contabile.
Ma a quele prezzo si è ottenuto tutto questo?
* Silenzio *
Quello di aver regalato il potere di creazine della moneta a oligarchie bancarie.
Per lungo tempo nel medioevo si è dibattuto sulla natura dell'interesse, sulla
sua giustificazione morale ed economica. Illustri filosofi indagavano sulla
pratica di riscossione dell'interesse da somme di denaro prestate. Ma mai quei
filosofi si sarebbero immaginati un sistema in cui chi riscuote l'interesse
non ha mai posseduto la somma che presta, e che nessuno in verità mai possedette,
perchè semplicemente creata col prestito!
Ogni forma di prestito bancario è infatti un deposito che non è preso da altri
correntisti, ma creato e dato in prestito soltanto dopo la stipulazione del
contratto di prestito stesso!
Dei contabili insomma, che creano la moneta con una semplice scrittura di numeri,
di cui l'economia ha bisogno, pretendono poi la riscossione degli interessi su
tutte queste somme che prestano, fingendosi indebitamente proprietari delle
stesse! Aziché farsi pagare per il loro lavoro, si fingono proprietari di tali
somme!
Abbiamo ancora parassiti e sanguisughe di tal fatta fra noi, signori!
* Confusione in sala *
E la legge vigente consente implicitmente tale pratica, perché mai nessuno si è
permesso di legiferare in proposito, lasciando di fatto mano libera per privati
di ricuotere l'interesse su tutte queste somme immaginarie mai possedute. Somme
di cui il nostro circuito di produzine economica necessita, e che rappresntano
la moneta del sistema a tutti gli effetti.
Un altra questione aperta, è il modo in cui affronteremo la rivoluzione tecnologica
che sta per arrivare, legata alle nuove forme di automazione e alle forme di
intelligenza artificiale, che decimeranno moltissimi posti di lavoro nel mercato.
Posso immaginare alcuni di voi cadere nella trappola di considerare questi
cambiamenti meno problmeatici di quello che in realtà sono. D'altronde, fin da
quando l'uomo introdusse l'uso della forza animale e dell'aratro pesante nei campi,
non ha fatto altro che decimare il lavoro umano richiesto. Questo, infatti è
sempre stato il frutto del progresso tercnologico umano.
Questa rivoluzione renderà obsoleta non solo gran parte di lavoro che richiede
bassa manodopera, ma anche alcuni tipi di occupazioni intellettuali che non necessitano
di grandi prove creative e che saranno facilmente rimpiazzabili da un atoma che
fa uso di deep learning, rendendo ancora più precaria la vita a moltissima parte
della popolazione che non possono vivere se non di questi tipi di occupazioni,
non possedendo altri tipi di qualità richiesti dal mercato, e aumentando così le
fila delle classi povere e precarie.
E' chiaro che il sistema liberista se vuole sopravviere deve per forza disaccoppiare
il lavoro dal reddito. Quella primitiva concezione liberista per cui il reddito
che serve per vivere deve essere legato alla fortuna di possedere un posto di lavoro
sul mercato deve necessariamente terminare.
E' indispensabile portare l'umanità verso una economia del futuro in cui a tutti
sarà garantito un reddito di base, universale e incondizionato, per far fronte
alle esigenze di base, così da sfruttare a nostro vantaggio il grande progesso
tecnologico che l'umanità ha raggiunto.
Un altro problema che voglio qui ricordare è il secolare problema della
lotta alla droga e quindi alla criminalià organizzata. La lotta alla droga è
stata un fallimento totale. L'abolizionismo rappresenta questo fallimento su
tutti i fronti, e, lasciatemelo dire, supportarlo significa soltanto fare il
gioco di chi ci guadagna sulla tossicodipendenza.
Il problema della droga deve essere affrontato come problema medico. Bisogna
consentire agli stati di prendersi cura di questi malati in centri appositi,
senza lasciare che queste persone si rivolgano al monopolio della criminalità.
Inoltre legalizzare...
* Urla e sgomento in sala. *
Scusate se mi assento un attimo... credo di aver lasciato alcuni miei appunti
sul sedile della mia macchina... torno subito...
* "Eccolo è lui l'impostore!" *
* "Guardie prendetelo" *
*fine*
Siete in arresto !
Siete circondati."
Chiarisco subito : mi trovo qui a causa di un malinteso.
Tanta, tantissima gente nel tempo mi ha spinto fin qui nonostante le mie dure resistenze a farlo, perché è convinta che io, in nome loro e di tutti, possa chiedervi un qualcosa, ringraziandovi pure del tempo che mi avete concesso per farlo.
Il malinteso consiste nel fatto che non ho assolutamente nulla da chiedervi, e che il tempo concessomi per parlare non mi è stato concesso, bensì siamo noi che ce lo siamo preso.
E sarà breve, perché ho ben poco da dire e molto da fare.
Ho poco da dire e molto da fare perché non sono le parole che ci definiscono, ma le nostre azioni.
Non ho nulla da chiedervi, perché nulla voi ci potete dare. Fra di voi ci sono rappresentate le nazioni più potenti e quelle più deboli del pianeta, e se davvero vi chiedessi qualcosa e poi voi lo faceste, togliereste a qualcuno per darne a qualcun altro.
Conoscendovi, fareste l'ennesima ingiustizia in nome della giustizia, o peggio, in nome di qualche dio, calpestandovi a vicenda.
Siete ciechi, sordi e muti, come le persone di questo mondo che rappresentate, che vi hanno mandato qui convinte che voi possiate essere i loro occhi, le loro orecchie, le loro voci.
Ma tutte queste persone non sono consapevoli del fatto che voi...solo formalmente le rappresentate con la vostra maschera dentro e fuori queste mura, mentre sia fuori che dentro queste pareti di vetro, voi in realtà rispondete ad altri, che non hanno nemmeno bisogno di maschere, perché vivono nell'ombra.
Lo ripeto, siamo tutti, tutti qui riuniti per via di un malinteso, in un palazzo di vetro che non ha nulla di trasparente, dove la Lucis Trust porta ovunque le tenebre del buio luminoso luciferino.
Tutti voi sapete che qui, a pochi passi, c'è la Sala di Meditazione, un Tempio della Comprensione costruito intorno ad un altare massonico, circondato da simboli esoterici.
Tutti voi che invece siete lì, che mi state osservando straniti da casa, voi tutti, non lo sapete che costoro vanno lì dentro per "comprendere" cosa fare, per voi e per loro stessi. Per comprendere cosa gli viene ordinato di fare.
Cosa volete mai che possa chiedere a costoro, che voi già non avete?
Loro hanno bisogno di rivolgersi altrove per comprendere, ma voi no!
Voi non ne avete bisogno!
Voi non dovete chiedere niente a nessuno, ma l'unica cosa che ancora vi fa credere che questo consesso sia più potente di tutti voi messi insieme, è che ancora non lo sapete!
Voi non dovreste chiedere, voi dovreste fare!
E se non sapete quale sia la cosa giusta da fare, guardate dentro il vostro personale tempio della comprensione, quello che è nascosto dentro ognuno di noi.
Solo così potrete prendervi la responsabilità della vostra vita, solo così sarete liberi di non delegarla più a nessun altro.
Ascoltatevi, non ascoltateli!
Seguite la vostra strada, non quella che vi è stata indicata da qualcun altro.
Sbagliate ed imparate dai vostri stessi inevitabili errori, ma fateli!
Trovate il vostro Io, prima che il vostro dio trovi voi.
Che i dubbi siano le vostre certezze lungo il cammino, ed in ogni istante la vostra Verità in cui vorrete credere, che sia davvero la vostra, qualunque essa sia, senza cercare di imporla agli altri, lasciate che gli altri vivano nel torto, se lo desiderano.
Lasciate che gli altri vi considerino nel torto.
Se anche aveste ragione, non arrogatevi il diritto di non consentire agli altri di sbagliare : fareste voi per primi un grave errore, ed allo stesso modo qualcun altro cercherà di impedirvelo.
Uscite da questa trappola : se non la vedete è perché ci siete dentro.
Se fate una scelta, combattete per difenderla, ma la scelta fatela per voi, lasciate che gli altri siano liberi di fare la loro, oppure gli altri, come voi, combatteranno per difenderla.
Hanno insistito perché venissi qui, ma io non volevo.
Non volevo anch'io partecipare a questo perverso meccanismo, questo ipocrita sistema mondiale, perché anch'io, da questo pulpito, sarei finito per finirci dentro questo sistema, sarei finito a fare lo stesso loro gioco ipocrita, quello di dirvi cosa fare mentre io stesso vi dico di non ascoltare nessuno, quello di seguire la strada che vi indico mentre io stesso vi dico invece di seguire la vostra.
Ma come dico e ripeto fin dal principio, io sono qui a causa di un malinteso che, mi scuserete, per me è durato fin troppo.
Vi ringrazio tutti per il tempo che vi abbiamo concesso.
youtu.be/HLbq_6FCldQ
Io, lo farei così:
I coglioni che popolano questo pianeta pensano che occupato sia il contrario di disoccupato. In realtà occupato è il contrario di libero.
Il vostro compito è tenere tutti occupati perché quando gli uomini sono liberi rompono i coglioni e magari vogliono anche comandare.
Quindi schiavizzateli perché coglioni sono e coglioni resteranno.
Trattateli bene e si lamenteranno, trattateli male e vi adoreranno.
Mentite alle masse, uccidete i ribelli e rubate a tutti.
Ah già, lo state già facendo.
Bene allora. Continuate così
Iniziamo invece noi stessi a fare qualcosa di buono per mantenere la vita su questo pianeta, smettendo innanzi tutto di devastarlo solo per il gusto di assaporare la ciccia e tutto ciò che ne deriva; in questi ultimi anni ho scritto due articoli dove ho dimostrato come la zootecnia sia una delle più importanti fonti di devastazione ambientale del pianeta, per cui scendere in piazza e urlare di fronte ai governi a cosa serve se poi in pausa pranzo andiamo a mangiare polpette di vitello e filetto di manzo? Se proprio non riuscite a farne a meno siate coerenti e sbattetevene delle foreste che bruciano, delle zone oceaniche che si sterilizzano per le emissioni di fosforo e azoto dei grandi allevamenti e sedetevi comodi con il vostro sacchetto di pollo fritto a vedere lo spettacolo del processo di desertificazione della Terra. Perché non si può essere carnivori e allo stesso tempo anche ambientalisti.
Oggi era la giornata dei gretini...e la curiosità mi ha spinto a volerli conoscere e parlare con loro.
In verità erano veramente in pochi, e soprattutto adolescenti e preadolescenti.
Ho voluto scambiare qualche parola con alcune ragazzine che organizzavano un banchetto con mini concertino e ho ricevuto 2 sensazioni uguali e contrarie. La prima positiva, nel senso che mi fa piacere che esistano giovani che hanno una coscienza e che si danno da fare per iniziative apparentemente positive.
La seconda invece di incazzatura per come questi ragazzi stanno venendo strumentalizzati.
Anche gli slogan e i cartelli sono contraddittori, si critica il neoliberismo, il capitalismo sfrenato, l'avidità dei potenti. Le stesse ragazze dell'organizzazione con le quali ho parlato sono ben consapevoli dei danni ambientali causati ad esempio dagli apparati militari, dalle guerre, dalla globalizzazione, ma allo stesso tempo considerano la ragazzina dalle treccine come un'eroina e non si rendono minimamente conto di oliare un ingranaggio infernale che porterà solamente ulteriori "danni" ai poveri e ovviamente vantaggi ai padroni del mondo.
Molto triste che giovani motivati da nobili intenti siano già arruolati inconsapevolmente nell'esercito dell'elite.
Sempre oggi, rimanendo in tema di ecologia, ho provato per la prima volta un monopattino elettrico.
Nonostante la mia veneranda età ho avuto molta facilità nel condurre il nuovo veicolo e posso dire che è una figata pazzesca. Praticamente il veicolo più veloce per muoversi in ambito urbano, in quanto nella mia città non essendo ancora stata recepita la normativa nazionale sull'uso di questi veicoli, si possono in pratica usare dappertutto, per cui è come essere un pedone ma allo stesso tempo un veicolo.
Fighissimo! Senza rumore, senza puzza di scarico, senza casco...una meraviglia.
Stavo quasi per decidere di acquistarne uno, ma poi mi sono letto le normative che presto saranno recepite anche dal mio comune...ovvero limitazioni, divieti, obblighi, soldi da spendere, quasi tutte le strade off limits, casco, assicurazione, giubbetto catarifrangente e tutto il resto.
A questo punto continuo a circolare con lo scooter a benzina con le sue emissioni (oltre che di innocuo CO2 anche di meno innocui composti tossici, polveri sottili e quant'altro) e affanculo.
Basterebbe poco per una svolta ecologica, ma evidentemente non è quello lo scopo.
Ci sono città e paesi dove le biciclette sono libere di circolare ovunque e ce ne sono tantissime...cosa ha di diverso da una bici un monopattino elettrico se non la velocità inferiore e le dimensioni più ridotte?
Per la parte ecologica sono d'accordo, è evidente la volontà di voler continuare in quel senso, chissà oltre per i soldi per cos'altro...
Illustri Signori,
approfitto di questo spazio gentilmente concessomi per chiederVi cosa ne pensate del TINA, e cioè, come diceva Margaret Thatcher, che non c'è alternativa al tipo di sviluppo delle società moderne che non sia il modello economico neo-liberista.
Davvero non c'è alternativa ad uno sviluppo economico che preveda l'obsolescenza programmata degli oggetti prodotti dall'uomo?
Davvero bisogna rassegnarsi al "Dio" "mercato" che dominano la nostra vita?
Sapete che questo equivale a rendere gli uomini schiavi del mercato, il quale ha pure l'aggravante di non essere certamente Dio?
Nell'Europa neoliberista si è fatto un passo ulteriore verso il neoliberismo togliendo agli Stati la facoltà di emettere la propria moneta, così togliendo definitivamente di mezzo la concorrenza dello Stato allo strapotere dei privati e delle multinazionali.
I risultati sono sotto gli occhi di tutti voi, e di tutti quelli che si sono dati pena di dare uno sguardo ai grafici economici dell'Unione Europea dell'ultimo decennio che mostrano un europa in cui lo sviluppo economico è fermo, come per magia, sembra essere tenuto artificialmente basso, quasi che un cancro stia attanagliando l'economia europeaa.
La disoccupazione deve essere tenuta appositamente sopra un certo valore per non aumentare l'inflazione che danneggerebbe la rendita finanziaria.
Possiamo vedere cosa è stato fatto alla Grecia dal neoliberismo,
ma anche nel mio paese, l'Italia, la situazione è allarmante:
desertificazione industriale ed impoverimento costanti da quando manca la moneta nazionale,
ed i governanti, troppo codardi per tornare alla moneta nazionale, o forse inetti, o forse collusi,
preferiscono trasformare lo Stato in uno macchina di polizia fiscale per cercare dai cittadini i soldi che non ha.
Signori in Italia cadono i ponti autostradali perché il privato che gestisce le strade falsificava i rapporti sulla salute del ponte onde tenersi i soldi, che sarebbero dovuti andare alla manutenzione, il più a lungo possibile, procastinando fino all'ultimo la doverosa manutenzione.
Questo è esattamente il privato del modello neoliberista, non è certo un esclusiva dell'italia, i numerosi scandali nel mondo intero ce lo ricordano, dallo scandalo Enron negli USA, alla Purdue farmaceutici, alle ferrovie privatizzate in Inghilterra, e così via.
E quando qualcuno in Italia ha paventato la possibilità di togliere al privato la concessione delle autostrade subito è nato il problema di "a chi darle?"
Allo Stato? Noo, perché,
a prescindere dalla capacità dello Stato nel poter gestire la rete autostradale, complici anche le dismissioni di importanti di importanti settori statali negli anni 90,
nel modello liberista lo Stato deve essere escluso di affari su cui i privati possono lucrarci ed i risparmiatori investire nelle azioni dell'azienda privata quotata in borsa, che così aumenta le possibilità di investimento per gli accumulatori di capitale, che da qualche parte dovrà pure essere investito.
E del resto anche alle strade gestite dagli enti pubblici sono caduti ponti.
Da questi semplici esempi torno alla domanda iniziale:
davvero non ci sono alternative al neoliberismo?
Vorrei chiedere anche agli aborigeni ed alle tribù primitive, che noi chiamiamo primitive, che abitano la terra che cosa pensano del neoliberismo,
e non per sorridere dell'eventuale loro risposta,
ma per evidenziare che siamo entità biologiche, e quindi di molto provvisorie su questa terra, e la biologia ci insegna che l'essenza della vita consiste nella diversità delle specie e delle razze;
e proprio il rispetto della diversità dei popoli, insieme al rispetto della libertà ed alla giustizia sociale, dovrebbe ispirare le azioni degli uomini nel loro progresso,
sempre che si voglia progredire piuttosto che arrendersi alla
Fine della Storia di Fukuyama.
Grazie per l'attenzione.
you don't take care of business..
Mi è stato chiesto di parlare per tre minuti qui alle Nazioni Unite...ma dal momento che probabilmente è un sogno e adesso sto sognando..ne approfitto per fare una passeggiatina a Nuova York che altrimenti non mi ricapita..
Comunque grazie per l'invito e arrivederci..