di Nitpicker
La propaganda sui vaccini è sempre più incalzante, impara dai propri errori ed evolve.
Vale la pena riassumere cosa è successo riguardo alla meningite fra la fine del 2016 e l’inizio di quest’anno per poi fare un confronto con quanto accade oggi col morbillo.
Nell’aprile del 2016 Il Sole 24 Ore pubblica un articolo sulla decisione della GlaxoSmithKline di incrementare gli investimenti, 600 milioni di euro in quattro anni, per lo sviluppo commerciale del vaccino meningococcico prodotto negli stabilimenti toscani della multinazionale.
Curiosamente l’annuncio viene preceduto da articoli di testate locali (ad esempio Il Tirreno) e da un approfondimento sulla meningite ad opera del Prof. Carlo Contini, Ordinario di Malattie Infettive del Dipartimento di Scienze mediche dell’Università di Ferrara, dove si parla senza mezzi termini di “epidemia” in corso in Toscana.
Nei mesi successivi i media nazionali cominciano ad alimentare la paura dando minuziosamente conto di tutti i casi segnalati.
Alcuni esempi: Il Giornale, La Repubblica, ancora La Repubblica, Corriere della Sera, ancora Il Giornale, ancora il Corriere. Consultando i link si noterà come la parola “epidemia” sia una costante, così come “allarme”. La campagna mediatica fornisce ovviamente la soluzione alla terribile pandemia: iniettarsi al più presto una salvifica dose di vaccino.
Anche i canali televisivi non si esimono dall’amplificare il tema, e gli esperti interpellati insistono ossessivamente sull’importanza dei vaccini.
L’opera di creazione di un bisogno nella testa dei clienti (i cittadini) basato sulla paura e sull’ansia è esplicita. Impresa facile quando si parla di salute e di morte.
Questa volta però accade qualcosa di inaspettato. Improvvisamente, fra il 3 e il 5 gennaio 2017, lo scenario cambia.
Succede che il Ministero della Salute e l’Istituto Superiore di Sanità prendono posizione contro la bufala dell’epidemia spacciata dai media.
Da questo momento tutte le testate gridano ai quattro venti che non c’è alcuna epidemia e cercano di riconquistare la loro verginità. Esempi: il Corriere, il Sole 24 Ore, La Repubblica. La condanna per la psicosi dei cittadini, è unanime.
Per quale ragione le istituzioni hanno taciuto per mesi per poi alzare improvvisamente la voce contro la disinformazione? La campagna di marketing aveva funzionato alla grande, le aziende produttrici di vaccini avevano esaurito le scorte. Ma non erano stati fatti i conti con la rete e l’informazione indipendente.
Un esempio su tutti: il dottor Tancredi Ascani, medico chirurgo di Perugia, il 30 dicembre 2016 pubblica un articolo in cui demolisce con dati inoppugnabili la panzana dell’epidemia. Il pezzo viene poi ripubblicato da Luogocomune il giorno 2 gennaio 2017 e in brevissimo tempo totalizza più di 54 mila visualizzazioni.
La successiva massiccia condivisione tramite i social network da parte degli utenti del sito ne amplifica enormemente la diffusione.
E’ grazie a questo articolo e ad altri come lui che accade l’impensabile: le istituzioni e i giornalisti sono di punto in bianco costretti a cambiare radicalmente atteggiamento in un disperato tentativo di salvare la faccia. Ma avviene anche qualcos’altro.
Il Corriere della Sera il 22 febbraio 2017 pubblica un articolo dove si sottolinea come il 30% di coloro che avevano prenotato la vaccinazione ha cambiato idea e non si presenta più all’appuntamento.
E’ evidente come la decisione di utilizzare la parola “epidemia” si sia alla fine rivelata un boomerang. Questo fatto ci permette di ricollegare quanto successo con la meningite a ciò che sta accadendo in questi giorni con il morbillo. La macchina propagandistica mostra evidenti differenze e correzioni rispetto a quanto fatto precedentemente.
La parola chiave “epidemia” è stata sostituita da un numero chiave: il “230”.
Tutta la campagna di marketing è basata sul concetto di costruire un binomio logico fra la crescita dei casi di morbillo in Italia (+230%) nei primi mesi del 2017 rispetto al 2016 e il calo della copertura vaccinale: Corriere della Sera, Repubblica, Sole 24 Ore, Messaggero, tgcom24, skyTg24, Fatto Quotidiano. Il ministro della Salute Lorenzin non ha dubbi: la colpa è dei genitori che non fanno vaccinare i figli.
Questa volta vengono presidiati anche i social network tramite l’opera di esperti come il Professor Roberto Burioni dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Burioni è una vera star fra gli integralisti delle vaccinazioni e sui social adotta uno stile molto aggressivo. Chi non fa vaccinare i propri figli viene additato come scellerato e irresponsabile.
Il +230% è un dato in grado di colpire l’immaginario delle persone ed è più concreto di una parola come “epidemia” (che comunque viene evocata nell’inconscio della gente senza essere mai usata).
Ma esiste un antidoto per difendersi da campagne mediatiche sempre più determinate e subdole? Certamente sì, basta informarsi e informare con ogni mezzo possibile.
Per fare ciò è indispensabile capire se i due pilastri su cui si basa tutto l’impianto propagandistico (aumento dei casi conseguenti alla diminuzione delle coperture) sono reali.
Tutto sommato è un lavoro semplice, basta andare a vedere i dati ufficiali sulle coperture vaccinali e confrontarli coi dati epidemiologici.
L’Istituto Superiore della Sanità ci mette a disposizione le coperture nazionali dal 2000 al 2015. Prendiamo quelle per il morbillo e mettiamole in un grafico:
Se quanto propagandato in questi giorni è vero, allora negli anni di massima copertura vaccinale, che vanno dal 2007 al 2013, dovremmo osservare un numero di casi di morbillo molto ridotto.
Verifichiamo e prendiamo, sempre dall’ISS, il numero dei casi segnalati negli anni per cui il dato è stato pubblicato (cioè a partire dal 2010):
Vediamo come non ci sia alcuna correlazione fra le coperture vaccinali e il numero dei casi segnalati: addirittura in corrispondenza degli anni in cui le coperture cominciano a calare (2014-2015) crolla il numero dei casi.
Il mese di gennaio 2017 è il mese a cui viene riferito il famoso +230% rispetto al mese di gennaio 2016: guardando la situazione degli anni precedenti appare chiaro come sia un mese perfettamente compatibile con una normale presenza di piccoli focolai di infezione, così come ci sono sempre stati indipendentemente dai tassi di copertura vaccinale. I contagi di morbillo seguono la loro tipica distribuzione casuale, alimentati in maniera imprevedibile dalla naturale variabilità dei fattori ambientali.
In tempi di caccia alle fake news questo sarebbe un esempio paradigmatico da perseguire con rigore. Attendiamo le prossime mosse e le prossime “epidemie” nel timore che, per imporre ogni sorta di vaccino ai cittadini, il sistema non potrà fare altro che ricorrere all’imposizione autoritaria. Buon vaccino a tutti.
www.radiostudio54.it
Sul suo blog ha smesso di parlare di vaccini perchè pesantemente minacciato. A Bruxelles gli è stato impedito di parlare al parlamento. La deputata francese che lo ha invitato con Wakefield e Montagnier ha prenotato un cinema e lí hanno parlato protetti da sentinelle armate. Gravissimo. Nessuno ne ha parlato. Gravissimo.
Da questo momento tutte le testate gridano ai quattro venti che non c’è alcuna epidemia e cercano di riconquistare la loro verginità. Esempi: il Corriere, il Sole 24 Ore, La Repubblica. La condanna per la psicosi dei cittadini, è unanime.
__________________________________________________________________________________________________
Purtroppo ciò che è rimasto nella testa di molti è la prima versione, inoltre la frase ricorrente è: "eliminare i vaccini è pura follia" osservazione spesso partorita da persone che, in teoria, dovrebbero essere ben informate, sfugge a tutti che ad essere osteggiato sia il trivalente.
l'immunità di gregge è una cazzata ignobile, non esiste nessuna prova di questa trovata.
i dati epidemiologici se studiati senza manipolazioni fanno capire che i vaccini non sono assolutamente questa panecea ,anzi in molti casi scatenano il focolaio che volevano evitare.
il vero motivo di tutta la giostra sono gli interessi economici (probabilmente c'è dell'altro ma è sufficente la visione economica per giustificare questa propaganda martellante)
c'è un IMMENSO problema di diritto che viene continuamente taciuto o sorvolato ovvero visto che è un trattamento obbligatorio e i danni esistono ma difficilmente vengono riconosciuti.
i vaccini sono spesso contaminati da metalli pesanti i cui effetti sono nocivi senza se e senza ma, l'unica cosa che non si sa fino a che punto.
ovvio che non lo sanno.
motivo in piu per diffidare di vaccini di virus
perche non si monitora i livelli di vitamina D nella popolazione visto che è certa la correlazione tra sua carenza e maggiore propensione ad ammalarsi e viceversa livelli piu alti sono associati a maggior resistenza immunitaria?
perche non si usano a tappeto sulla popolazione i betaglucani? (in particolare gli 1.3)
sono polisaccaridi innoqui che attivano il sistema immunitario
perche non si limita l'uso degli antibiotici al massimo visto che ormai è stranoto che in italia in particolare ne facciamo un uso massiccio e stiamo sviluppando sempre di piu ceppi
resistenti agli antibiotici ?
com'è che invece di scassarci il cazzo con delle malattie che fanno pochissimi morti non si parla e si cerca di proveddere alla qualità dell'aria che miete cifre da capogiro in quanto a morti?
quando si parla di sanità pubblica si dovrebbero pensare ai temi suddetti invece ci continuano a terrorizzare con falsi problemi solo perche sono piu remunerativi per i soliti noti
Tu Fefo cosa ne pensi ??
Cosa potrebbe essere?
Sarei curioso di sapere i dati sulla copertura del 2016 . Ancora non sono disponibili??
PS: sembra o i casi aumentano dopo l'inizio del inverno???
vorrei sapere la vostra opinione, ma possibile che dietro la questione dei vaccini ci sia il ritorno economico nel venderli? O potrebbe darsi che servano ad altro? Che vogliano iniettarci qualcosa? Quanto valgono questi vaccini? Più delle cure per tutti i malati che si prendono la malattia che il vaccino dovrebbe curare?
Grazie per le vostre gentili risposte.
In ogni caso, a pagare siamo sempre noi.
Costituita negli USA una commissione per valutare la sicurezza dei vaccini
informasalus.it/.../...
Per il momento il gruppo ha scelto di rimanere anonimo. La dice lunga.
"Io credo che ci troviamo nel medioevo riguardo alla possibilità di parlare apertamente di danno vaccinale quando chi racconta la verità viene sistematicamente distrutto."
talkylife.it/post/12949/il-segreto-anticipazioni-25-marzo-2017/
it.blastingnews.com/tv-gossip/2017/03/anticipazioni-il-segreto-il-morbillo-tormentera-puente-viejo-puntate-di-marzo-001518925.html
Eh si, è proprio grave..
Qui potete vedere quanti articoli scrivono i media www.google.ro/.../
"rujeola" e' il morbillo in Romeno.
E qui potete vedere le statistiche pubblicate da uno che ha scritto piu' o meno le stesse cose che ha scritto Mazzucco.
bucovinaprofunda.wordpress.com/.../...
I casi annuali di morbillo in Romania hanno un andamento simile a quelli italiani, ma adesso e' emergenza secondo i giornalisti.....
Peccato che il “gregge” sia ancora governato e controllato dai soliti “cani” pastori, (anche un po’ coglioni)
Dobbiamo resistere e lottare per salvare la libertà di una decisione consapevole qualsiasi essa sia, la cosa importante è che sia veramente il frutto di una informazione indipendente dove i media ufficiali danno spazio equi a tutti.
Se ci fosse scienza e meno propaganda sarebbe utile per tutti, come sarebbe utile avere dei vaccini sicuri ed efficaci fatti solo se necessario e nel rispetto dei neonati.
Condivido totalmente quanto detto da Fefochip nei suoi interventi #5 e #6.
Le cose esposte dovrebbero essere l’abc di vera sanità pubblica.
***
Come si evince dall'ottimo articolo (grazie Nitpicker) le bugie e omissioni del main stream sono meno evidenti e si stanno affinando gli strumenti dello spin doctoring sui vaccini.
Sarebbe interessante poter conoscere, in aggiunta ai dati nazionali sul totale degli infettati, altre informazioni specifiche, ad esempio l'età, sesso, anamnesi generale, se vaccinati o meno (e se sì, quali vaccini), distribuzione sul territorio, et cetera et cetera (ma anche senza cetera dovrebbero bastare )
In particolare sarebbe di notevole interesse sapere dove i casi in esame si sono manifestati, per poter capire se la distribuzione spaziale della malattia è o meno in correlazione con la copertura vaccinale, ma ovviamente tali dati non so dove poterli ottenere, qualcuno di voi saprebbe aiutarmi?
Non abbiamo ancora le coperture regionali e nazionali per il 2016. Ma possiamo ragionare su quelle del 2015 perché se nel 2016 si sono abbassate ancora, devono essere calate al massimo di qualche decimo di punto rispettando i trend storici regionali.
I casi segnalati a gennaio 2017 sono quasi tutti concentrati i quattro regioni (vedere tabella a pag 4 del bollettino ISS linkato nell’articolo sotto il primo grafico in verde): Lombardia, Piemonte e Toscana sono fra le regioni che storicamente hanno le coperture maggiori. Il Lazio ha invece coperture un po’ più basse.
Ancora una volta si dimostra che coperture vaccinali e numero di casi non sono correlati fra loro.
Per quanto riguarda le altre domande sui casi di gennaio 2017, risponde sempre lo stesso bollettino ISS di prima a pagina 3.
Si è, finalmente, accorto che:
1) non servono a nulla, infatti, come dice lui, non hanno spostato di una virgola i diagrammi che mostrano l'andamento delle diverse malattie.
2) che la loro nocività si protrae durante tutto l'arco dell'esistenza poiché è impossibile sapere cosa sta provocando nell'organismo quel virus inoculato che indebolisce il sistema immunitario.
3) alla luce di uno studio durato 40 anni il vaccino trivalente in popolazioni africane ha provocato un aumento delle morti del 500%. www.radiostudio54.it/.../
Tra le altre cose non nega la possibilità che le campagne di vaccinazione di massa tanto appoggiate e sovvenzionate, ad esempio, da Bill Gates, non siano volte a perpetrare quel progetto di diminuzione della popolazione mondiale.
Mi ha fatto piacere questa sua revisione perché dimostra una buona dose di onestà intellettuale.
Quello che è successo al parlamento europeo di Bruxelles, che è la fotocopia di quello successo precedentemente al senato italiano, dovrebbe far sorgere più di un dubbio a tutti quelli che sono conviti della scientificità dei vaccini.
Dati scientifici che attestano la sicurezza e l’efficacia dei vaccini, che non vengono mai indicati (ci sono dati scientifici che dimostrano le reazioni avverse, ci sono sentenze di tribunali che attesta il nesso causale, ci sono innumerevoli miliardi di risarcimento per danni da vaccini, ci sono bugiardini dei vaccini che elencano le possibili reazioni avverse, tra cui l’autismo).
Insomma tutta questa storica ed affermata certezza scientifica non deve avere basi molto solide, se per difenderla deve fare uso di CENSURA .
Un copia/incolla da un articolo del dott. Montanari:
Signore e signori: il medioevo
stefanomontanari.net/.../...
“Ma gli avvenimenti coinvolgono anche Parigi e Londra.
Michèle Rivasi è amica del sindaco del secondo arrondissement di Parigi e gli chiede il permesso di proiettare il film nel suo territorio.
Permesso accordato.
Ma il sindaco di tutta Parigi viene a sapere della cosa e vieta la proiezione.
A Londra viene affittata una sala e parecchie persone si iscrivono per vedere Vaxxed.
Laggiù la censura non è ben vista e, dunque, le autorità non intervengono.
Ma interviene un gruppo di persone che minacciano il proprietario della sala.
Questo, per evitare guai, restituisce i soldi dell’affitto e cancella l’impegno.
Allora si affitta un’altra sala ma non se ne rivela l’ubicazione né si dice quando il film sarà proiettato.
Tutti gli iscritti vengono informati che quattro ore prima della proiezione verrà loro comunicato via e-mail luogo e tempo, in modo che si possano recare sul posto.”
Sembra quasi la carboneria risorgimentale!!
In una unione europea dove le costituzione delle nazioni salvaguardano la libertà di informazione.
Qui il link al film censurato:
vaxxed.it/vaxxed/
N.B: Nessuna denuncia o atto giudiziario è stata mossa contro i produttori del film!
Qualcosa sull’evento di Bruxelles:
Traduzione:
ESCLUSIVO: il dibattito di esperti tenutosi a Bruxelles - "la sicurezza del vaccino sotto interrogativo" - Foto & Video
translate.google.it/.../
testo originale.
www.globalmediaplanet.info/.../
Il +230% è un dato in grado di colpire l’immaginario delle persone ed è più concreto di una parola come “epidemia” (che comunque viene evocata nell’inconscio della gente senza essere mai usata).
____________
Fuor di dubbio.
In passato abitudine dipanante le intraprendenti percentuali fornite da Istat, roba da mettersi le mani nei capelli nel tentare di mettere ordine in quel cifrario.
____________
#5 fefochip
i vaccini sono spesso contaminati da metalli pesanti i cui effetti sono nocivi senza se e senza ma,
l'unica cosa che non si sa fino a che punto.
°
Dato effetti nocivi senza se e senza ma è il susseguente "non si sa fino a che punto
a lasciarmi" 'futuristicamente interdetto'. A quale altro valore assegnare il "non si sa fino a che punto".
Sicuro?
Avresti dei grafici che risalgono a prima del 1980?
www.disinformazione.it/Epidemia_morbillo.htm
Qui c'è un grafico che riassume dati dal 1895 al 2008...
www.epicentro.iss.it/.../epidItalia.asp
Io come riferimento ho altri grafici!
Vaccini: Cosa non conosciamo? Storia, tabelle e grafici mai visionati
www.vacciniinforma.it/.../2048
www.omsj.org/wp-content/uploads/1d.jpg
Io non so di preciso quale sia la tua idea in merito alle vaccinazioni, specialmente per quelle obbligatorie che sono in età pediatrica.
Quello che vorrei e che l’Italia si allineasse alle altre nazioni europee, quelle 15 nazioni che non hanno alcun obbligo vaccinale, le più occidentali.
Vorrei che i produttori di vaccini fossero responsabili del prodotto che commercializzano, che alleghino ad esso gli studi che dimostrano la purezza e il contenuto e tutto quello che occorre a dimostrare la sicurezza del prodotto e la sua efficacia, oltre a illustrare come viene realizzato il vaccino ovvero in quale tipo di coltura è inserito.
Vorrei che lo Stato sovvenzionasse centri di controllo indipendenti dalle case farmaceutiche con il preciso scopo di certificare l’autenticità delle analisi presentate dalle ditte produttrici.
Si possono fare anche analisi a campione, in ogni caso lo Stato si fa garante della qualità del prodotto ed assicura assistenza nella eventuale causa di danno vaccinale.
Chiedo troppo!
Chiedo solo i dati minimi per poter effettuare un scelta consapevole, tenendo presente che non c’è un vero motivo di effettuare una vaccinazione di massa.
Quindi io non voglio impedire a te o a quelli che voglio fare i vaccini di non farli.
Se ritenete sufficienti le informazioni e siete certi della sicurezza ed efficacia dei vaccini, fateli o fateli fare a vostri figli o nipoti.
Quello che non accetto è che lo Stato imponga una vaccinazione obbligatoria di quattro vaccini e ti impone un vaccino esavalente.
Vorrei chiedere quale sarebbe lo scopo di ridurre a zero certe malattie..., o meglio la domanda esplicita è cos'è la malattia?
La risposta a questa domanda condiziona i comportamenti e la loro efficacia nei confronti di questo fenomeno fisico.
Vi do un aiutino, informatevi sulla fisiologia descritta nelle etnomedicine e nella medicina antroposofica...
Vi regalo una chiave di lettura riguardo la questione:
Nome o corpo, quale è più caro?
Corpo o beni, quale conta di più?
Guadagno o perdita, quale è peggio?
Perché, quanto maggiore è la parsimonia tanto maggiore è la spesa; più grandi sono i tesori, più grande è la perdita.
Colui che sa soddisfarsi non sarà confuso.
Colui che sa dove stare non è in pericolo.
Egli può sussistere a lungo.
Salute a tutti!!!
Nel tentativo di dare una indicazione nel merito del business dei vaccini, ti segnalo questo articolo…
IL MERCATO MONDIALE DEI VACCINI
www.assis.it/.../#more-2221
“Sul fronte dell’industria vaccinale vi sono state grandi novità: la liberalizzazione del prezzo dei vaccini, avvenuta alla fine degli anni ’80 in buona parte dei paesi Occidentali, ha finalmente rotto il gap dello statalismo che soffocava lo sviluppo dei vaccini imponendo prezzi bassi non remunerativi in cambio di mercato garantito e in assenza di competizione.
Fare vaccini è diventato di nuovo conveniente: abbiamo visto un grande rilancio della ricerca, un’esplosione di attività promozionali e culturali, accompagnate da una aggregazione, in poche grandissime multinazionali, di buona parte dell’industria vaccinale.”
Così scriveva Donato Greco, Dirigente dell’Istituto Superiore di Sanità alla fine degli anni 90.
In effetti, da quando si è passati dai 3 vaccini degli anni ’80 (antipolio, antidif-tetanica) ai 15 odierni (aggiungendo quelli contro pertosse, Hib, epatite B, meningococco B e C, pneumococco, rotavirus, morbillo, parotite, rosolia, varicella, influenza) il “mercato” è cambiato, con guadagni consistenti da parte dei produttori.”
(…) Qui il resto dell’articolo che consiglio
Di seguito come termina
“(…)E ancora: viene rilasciato con il logo dell’OMS un documento che senza mezzi termini afferma la necessità di fare spendere ai governi dei paesi in via di sviluppo miliardi di dollari in vaccini quando una delle priorità per quelle aree del mondo è investire in qualcosa che per la salute è ben più vitale come alimentazione adeguata, istruzione, migliori condizioni igienico-sanitarie negli ambienti di vita e di lavoro, accesso a strutture ospedaliere efficienti, disponibilità di acqua potabile, senza i quali i vaccini nulla possono per migliorare le aspettative di vita.
Ed anche nei paesi sviluppati, chiediamo, quante risorse utilmente incanalabili verso un miglioramento delle prestazioni del sistema sanitario possono venire disperse grazie alla rampante politica di espansione economica dei manager dei vaccini?
Dal 2012 in Italia, quando i vari governi hanno imposto tagli alla sanità, le manovre ammontavano a circa 2 miliardi di euro al colpo.
Sempre per avere un ordine di grandezza: con un solo vaccino anti-papillomavirus, dall’efficacia non dimostrata, Glaxo e la Merck hanno guadagnato in soli 6 mesi circa ¼ dei tagli alla spesa sanitaria italiana programmati per il 2012; sempre con il vaccino anti-papillomavirus nel 2010 la sola Merck ha introitato oltre 1 miliardo di dollari e la Sanofi altrettanto con il vaccino anti-influenzale.
Cioè, dalle vendite di soli 2 vaccini si è ricavata una cifra circa pari alla manovra finanziaria su tutta la sanità italiana di cui si è discusso in questi mesi (2,6 miliardi di euro).
Se lo strapotere economico delle industrie dei vaccini ha per mira dichiarata la propria ulteriore espansione, allora sarebbe doveroso che l’OMS riscrivesse quel documento dal punto di vista dei pazienti (e dei contribuenti), e ponesse in cima alle priorità per i governi non quella di acquistare a tutto spiano i vaccini, ma quella di adottare una politica vaccinale rispondente a buon senso, razionalità e misura, e non ultimo all’indipendenza sia economica che scientifica dai comitati di valutazione e consulenza ricchi (è proprio il termine esatto) di conflitti di interessi con l’industria farmaceutica.
grazie per il post, molto interessante, mi dà l’opportunità di fare altre due considerazioni. Mi scuso anticipatamente per la lunghezza.
L’articolo che ho scritto fa vedere come la correlazione che media e ministero vogliono fa passare non esiste. Oggi e nella situazione in cui siamo noi in Italia. Poi, che in passato ci fossero più casi è un dato di fatto, e sicuramente i vaccini hanno dato il loro contributo a diminuirli. Ma:
1 – non sono stati il fattore trainante; è il solito discorso ma ha un peso determinante. Ci sono stati altri fattori a guidare il cambiamento. Qual è lo spauracchio che si cerca sempre di associare alla parola morbillo? L’esantema, la febbre? No, la morte. Ed è di morte che si parla ora sui giornali. Rimetto un esempio:
repubblica.it/.../...
Il punto è: sono stati i vaccini a ridurre la mortalità? L’ISTAT nel 2014 ha pubblicato un focus dal titolo “Anni 1887-2011, La mortalità dei bambini ieri e oggi in Italia” con una buona dose di riferimenti bibliografici scientifici.
www.istat.it/.../Mortalita_-sotto_i_5_anni-.pdf
Si parla ovviamente anche di morbillo. Copio qualche passaggio:
Nel 1895 la mortalità sotto i 5 anni in Italia è pari a 326 per mille nati vivi ed è dovuta nel 65% dei casi a malattie infettive. Le gastroenteriti e appendiciti e le febbri tifoidi e paratifoidi rappresentano circa il 26% di tutti i decessi, mentre l’influenza la bronchite e polmonite circa il 21%. La tubercolosi è responsabile di circa il 4% della mortalità totale. Nel gruppo residuale delle altre malattie infettive e respiratorie (14% della mortalità) si annoverano il morbillo (responsabile di circa il 3% dei decessi), la meningite (3%), la pertosse (2%), e la malaria (2%). Il restante 35% muore di altre cause, in cui sono incluse condizioni di origine perinatale e malformazioni congenite.
Negli anni successivi, fino al 1931, il tasso di mortalità si dimezza passando a 170 per 1.000 nati vivi. Tuttavia la distribuzione percentuale delle cause non si trasforma in modo importante. Quello che si osserva è una diminuzione relativa del gruppo delle altre infettive e del gruppo delle altre cause di morte e un aumento relativo del gruppo delle gastroenteriti e coliti. Alcune malattie infettive, infatti, come vaiolo e difterite arrivano quasi a scomparire nel periodo in esame, altre (scarlattina, pertosse, morbillo e malaria) diminuiscono in maniera consistente. Le gastroenteriti (pur diminuendo) invece non forniscono ancora un contributo di rilievo al calo di mortalità rimanendo tra le cause di morte più importanti fino agli inizi degli anni ‘30.
Nel periodo successivo, dagli anni ‘30 agli anni ‘60, il tasso di mortalità totale diminuisce del 72% assumendo un valore di 47 per 1.000 nati vivi. Le gastroenteriti diminuiscono rapidamente (arrivano a rappresentare il 15% dei decessi), grazie al miglioramento delle condizioni igieniche e sanitarie, alla variazione dei regimi alimentari e a nuovi metodi di profilassi e cura di malattia. Si osserva, quindi una radicale trasformazione nella distribuzione per causa: permane ancora un ruolo importante di influenza, bronchite e polmonite, ma oltre alle gastroenteriti, si riducono drasticamente le malattie infettive e assumono progressivamente un ruolo predominante altre condizioni come le congenite e le perinatali.
Si arriva ai nostri giorni con un declino della mortalità di un ulteriore 91% (nel 2011 il tasso è di 3,9 per 1.000 nati vivi) e un cambiamento significativo della struttura nosologica, tanto che le principali cause di morte diventano le malformazioni congenite e le condizioni di origine perinatale.
Ricordo che il primo vaccino per il morbillo è arrivato in Italia nel 1976, quindi l’abbattimento della mortalità ha avuto sicuramente inizio con altri drive. I vaccini hanno poi contribuito, ma in che misura? Il dato è ovviamente impossibile da ricavare, si può solo ragionare su supposizioni. Per questo ritengo scorretto riferirsi ad un grafico che prende in esame un solo fattore e dare a quel fattore tutto il merito. Oltretutto il sistema di segnalazione è cambiato nel corso del tempo, come segnalato dal grafico postato. Se poi leggi dichiarazioni come quelle del prof Burioni, si rimane sinceramente perplessi:
huffingtonpost.it/.../...
“Ma è anche vero che contro il morbillo non abbiamo una terapia, solo il vaccino ci preserva: oggi c’è la stessa mortalità di 40 anni fa.”
Allora abbiamo ridotto il numero dei casi ma non la mortalità! E con quale prezzo pagato in termini di eventi avversi sempre segnalati poco e male da un sistema di farmacovigilanza che fa acqua da tutte le parti?
2 – Burioni mi fa ritornare sulla propaganda. La pagina di Epicentro che ha postato e linkato Human è davvero rappresentativa:
“Tuttavia, la malattia continua a circolare nel nostro Paese e si verificano periodicamente epidemie.”
Lo stesso Epicentro definisce l’epidemia:
www.epicentro.iss.it/temi/infettive/infettive.asp
L’epidemia si verifica quando un soggetto ammalato contagia più di una persona e il numero dei casi di malattia aumenta rapidamente in breve tempo. L’infezione si diffonde, dunque, in una popolazione costituita da un numero sufficiente di soggetti suscettibili. Spesso si riferisce al termine di epidemia con un aumento del numero dei casi oltre l’atteso in un particolare area e in uno specifico intervallo temporale.
Ma perché usare questo termine in condizioni come quelle attuali? Siamo in presenza di più casi rispetto a quelli attesi? Non mi sembra proprio il caso.
Questo è ciò che ho inteso sottolineare nell’articolo. Ormai quello di descrivere epidemie quando non ci sono sta diventando uno sport troppo praticato: martellare l’opinione pubblica riferendosi ad un confronto fatto fra due singoli mesi per addossare la colpa alle famiglie è nella forma scorretto e sa tanto di operazione marchettara. Oltretutto, secondo me, si rivelerà ancora una volta controproducente.
Certo è di effetto e di forte impatto emotivo, ma se usato impropriamente sbugiarda non solo i media mainstream, sempre al servizio della multinazionale di turno, ma anche il Ministero della Salute che non è intervenuto immediatamente, ma è arrivato tardivamente quando ormai il “trucchetto” era stato svelato dalla “fake” rete (ricordo che nel frattempo i Pronto Soccorso nazionali sono stati presi d’assalto da chi si voleva vaccinare generando un eccesso di lavoro del personale medico e di conseguenza arrecando ripercussioni negative su malattie ed emergenze più gravi www.iltorinese.it/.../ ilgiornale.it/.../... ).
Allora si è scelto di “dare i numeri”. Però anche in questo caso le bugie hanno le gambe corte: ad esempio “Nel 2016 si sono avuti 844 contagi di morbillo (dei quali non tutti confermati). Da gennaio a marzo 2016, 220 casi, stesso periodo 2017, 700 casi (+230%)… L'allarme arriva dal ministero della Salute che ricorda che il problema è collegato al calo di vaccinazioni “ Caspita 844 contagi, roba da aver paura!
repubblica.it/.../... www.ilfattoquotidiano.it/.../3456211.
Ora ragioniamo un attimo. I più grandi di noi sanno che il morbillo era (è) una delle classiche malattie infantili e (a memoria) solo nella mia classe elementare/media ci siamo ammalati + o – un 50% (per non dire un 90-100%) e quindi SOLO NELLA MIA SCUOLA ci siamo ammalati in una cinquantina (quasi il 6% dei casi NAZIONALI di oggi), ma allora nessun medico né istituzione era allarmato di ciò, infatti dopo qualche giorno di macchie rosse e di fastidioso prurito tutti siamo GUARITI (sviluppando anticorpi “naturali”) e non mi risulta che la mia scuola sia stata “decimata”.
I dati sulla mortalità delle malattie sono quasi sempre indicati in percentuale e non in termini assoluti. Se lasciamo da parte vuote percentuali che non dicono nulla e guardiamo invece al dato importante delle MORTI EFFETTIVE nei paesi sviluppati come l’Italia, secondo l’ISTAT (fonte con meno conflitto d’interessi del WHO): “Nel 2011, in Italia, si sono registrati 2084 decessi di bambini sotto i 5 anni di vita”, di cui 37 per cause per cause “infettive”, tra queste 4 per “altre malattie” in cui dovrebbero ricadere (forse) anche le morti da morbillo. www.istat.it/.../Mortalita_-sotto_i_5_anni-.pdf
Sì però ci sono le complicanze!... Già le complicanze…
Le complicanze dovute al morbillo portano alla morte dai 30 ai 100 malati ogni 100.000, per cui nel 2016 sono morti per complicanze 0,844 (!) malati, principalmente tra neonati (non vaccinabili) e malnutriti.
www.epicentro.iss.it/.../morbillo.asp
Ufficialmente si dice (o si obbliga a dire repubblica.it/.../vaccini_ordine_medici-144486089 ) che i vaccini non portano ad effetti collaterali, ma i vaccini sono comunque sostanze estranee e virus depotenziati che si mettono in corpo, e dato che c’è chi muore per un allergene, la cosa non è rassicurante.
Però ammesso che sia vero, dato l’esiguo numero di morti dirette e indirette del morbillo nei paesi sviluppati (comunque tra persone con problemi di salute), c’è da chiedersi se c'è davvero bisogno delle vaccinazioni di massa, oppure se sarebbe meglio fare vaccinazioni mirate?
ansa.it/.../...
sicuro tu?
Visto che sarebbe troppo evidente se i vaccini fossero riempiti di veleni mortali, l'altra possibilita' e' che intenda usare i vaccini per sterilizzare la popolazione.
Questa ipotesi ha un senso se pensi alla campagna di vaccinazione contro il "papilloma virus" che ha avuto come obiettivo le bambine di 12 anni o meno per una malattia che "potrebbe" colpire le donne oltre i 60 anni se non ricordo male.
Quella e' stata una operazione molto sospetta...
Sul presunto valore dei vaccini e sui rischi degli stessi il DR. R. Gava ha scritto interessanti cose, fra cui un libro dal titolo 'Le vaccinazioni pediatriche' che tratta in maniera scientifica il tema. Gava è sotto indagine da parte dell'Ordine dei Medici di Treviso. Chi vuole esprime sostegno a Gava può farlo andando al seguente link www.disinformazione.it/Sostegno_Roberto_Gava.htm.
Personalmente, non credo a nulla di quello che viene sostenuto in merito ai benefici delle vaccinazioni in generale.
I grafici che spesso vengono mostrati sono parziali e non mostrano che le epidemie varie erano GIA' fortemente in calo ben prima dell'introduzione delle vaccinazioni, a motivo dei miglioramenti nell'alimentazione e del trattamento dei rifiuti organici umani. Le industrie del farmaco hanno sfruttato il calo in corso per attribuirlo ai vaccini.
E' invece dimostrato che molte epidemie si sono verificate proprio al'introduzione di alcuni vaccini.
Da 10 anni ho adottato il mio 'protocollo' basato solo su vitamine e minerali. Da 10 anni non ho più un mal di gola e non ho più fatto una minima influenza.
Mi limito a ricordare il potere di attivazione del sistema immunitario (anche se il sistema immunitario è l'ultimo baluardo ... una cellula fortemente efficiente nel suo metabolismo è spesso in grado di difendersi da sola ... in tal senso essere, ad esempio, ipotiroidei ci espone a molte più potenziali malattie) da parte di alcune vitamine e minerali
Vitamina A, D, C, E, Zinco, Bicarbonato; sono alcuni strumenti fantastici per debellare sul nascere qualsiasi infezione.
Anche solo respirare tenendo sul viso una mascherina antipolvere migliora il nostro metabolismo portando maggiore ossigeno alle cellule come risultato della maggiore presenza di anidride carbonica respirata che viene reimmessa. In effetti l'anidride carbonica è il principale ormone del corpo:
It is the only one that is produced by every tissue and that probably acts on every organ. In the regulation of the functions of the body, carbon dioxide exerts at least 3 well defined influences: (1) It is one of the prime factors in the acid-base balance of the blood. (2) It is the principal control of respiration. (3) It exerts an essential tonic influence upon the heart and peripheral circulation."
Le vaccinazioni di massa hanno diminuito il numero dei casi, questo è quello che ho scritto. Poi che sia stato un bene non l'ho detto, anzi.... bisognerebbe parlare del tipo di immunità che inducono, se le complicanze che vorrebbero evitare sono di più delle reazioni avverse anche gravi che provocano o viceversa, del famigerato link con l'autismo ecc... ma si andrebbe fuori tema che rimane il tipo di propaganda che viene fatto da giornalisti ed "esperti"
Mi intrometto solo per far notare che nei grafici che hai pubblicato, così come ho visto fare anche in uno degli articoli linkati più sopra, si mescolano mele con pere: da una parte il tasso di mortalità delle malattie, che può diminuire per un'infinità di ragioni che hai citato, tra cui la maggior igiene e la disponibilità di nuove cure. I grafici di Human invece riportano il numero di casi, non la loro mortalità.
Stato com'è il vino?
e l'aria come ti butta?
Non credo si faccia alcuna macedonia.
Affrontare un tema tecnico richiede una trattazione molto lunga e comunque pur sempre esposta a critiche.
Comunque l'igiene e l'alimentazione abbattono anche i casi che si manifestano per almeno 2 ragioni:
1) la diffusione di batteri (e virus ... ma su questi ultimi ci sarebbe da dire molto) diminuisce con l'igiene
2) soggetti più sani, perché meglio nutriti, possono semplicemente non ammalarsi
Ergo, l'incidenza della malattia (nonché la mortalità) era già calata allorché si cominciarono a praticare le vaccinazioni.
A dimostrazione di quanto dici, sarebbe sufficiente pubblicare dati e grafici sull'incidenza, perché confrontare mortalità e incidenza E' fare una macedonia. Tant'è che l'unico grafico finora qui visto che affianca mortalità e incidenza conferma che, pur essendoci un trend in calo per entrambe le misure, l'incidenza del morbillo è crollata con l'introduzione dei vaccini:
Grafici tratti da:
www.dissolvingillusions.com/graphs/
@ Funky1
Il grafico che hai inserito è il n° 35, correggimi se sbaglio.
Il 36 riguarda solo il “rate” (dal 1912 al 1970) ed evidenzia due punti su di esso: introduzione vaccino con virus morto nel 1963 ed introduzione vaccino virus vivo nel 1967.
dissolvingillusions.com/.../...
Il 37 è un ritaglio che va dal 1934 al 1962 e la linea nera dovrebbe indicare la tenza a diminuire della incidenza che è avvenuta prima della vaccinazione.
dissolvingillusions.com/.../...
L'introduzione della pratica vaccinale ne ha mantenute vive alcune (es. vaiolo) per decenni DOPO che gli stessi ministeri della sanita', ancora non....infettati dalla corruzione, ne avevano accertato la scomparsa
"Da più di dieci anni l'OMS considera il vaiolo estinto. La vaccinazione antivaiolosa non ha pertanto alcuna giustificazione, anzi può avere effetti negativi sulla persona che la riceve e su coloro che sono a stretto contatto con lei"
Oppure possiamo guardare ai risulltati ottenuti dal piu' grande successo dele vaccinazioni, l'eradicazione della poliomielite
Nel 1955 furono organizzati dal Dr. Thomas Francis le prove sul campo che coinvolsero 1.829.916 bambini. Questi test portarono un gran numero di bambini a contrarre la poliomielite dopo aver ricevuto il vaccino.
Invece di ritirare il vaccino dal mercato, si e' deciso di escludere dalle statistiche tutti i casi di polio che si verificavano 30 giorni dopo la vaccinazione etichettando questi casi come “pre-esistenti”.
Un esempio dei mille sui risultati ottenuti
Dr. Carl Eklund, una delle maggiori autorità dello Stato dell Idaho sui virus,” la poliomielite ha colpito solo bambini vaccinati in zone dove non vi erano stati casi di polio a partire dall’autunno precedente; in 9 casi su 10 la paralisi si è verificato nel braccio in cui il vaccino era stato iniettato”.
Ciononostante nel 1957 furono vaccinati altri 31 milioni e trecentomila americani.
La vaccinazione di massa ha determinato un orribile aumento della poliomielite, il più alto fu' del 700% a Ottawa, in Canada.
L’incidenza più elevata negli Stati Uniti si è verificata negli Stati che erano stati indotti ad adottare l’antipolio in forma obbligatoria.
Nel corso di una epidemia nel 1959 in Massachusetts, il 77,5% dei casi paralitici avevano ricevuto tre o più dosi di vaccino inattivato. Alcuni medici e scienziati dello staff dell’Istituto Nazionale di Sanità nel corso degli anni ‘50 hanno dichiarato che il vaccino era “inutile come mezzo di prevenzione e pericoloso per chi lo riceveva”.
Se a partire dal 1950 furono segnalati 33.300 casi di poliomielite e 33 casi di polio paralitica, con 9 morti, nel 1960, dopo che il vaccino di Salk era stato comunque ampiamente utilizzato, i casi di polio paralitica erano aumentati di ben 80 volte, fino ai 2.525 casi.
Il Centro per il Controllo delle Malattie (CDC) degli Stati Uniti ha ammesso che il vaccino è diventato oggi la causa maggiore di poliomielite negli Stati Uniti, con l’87% dei casi tra il 1973 e il 1983 che sono dovuti al vaccino. Tra il 1980 ed il 1989 tutti i casi di polio negli Stati Uniti sono stati causati dal vaccino.
www.vacciniinforma.it/.../2048
www.comilva.org/.../
Il periodo delle vaccinazioni di massa ha coinciso spesso con nuovi focolai di infezione
Le quali, oltretutto, hanno colpito molto piu' le persone vaccinate che quelle non
Esattamente il contrario di cio' che sarebbe dovuto succedere se le vaccinazioni avessero fornito davvero una protezione
Eppure questo e' passato alla storia come L'esempio che questa nefasta pratica funziona
Che sia un risultato ottenuto falsificando dati, omettendo i controlli post vaccinazione etc etc ( quello a cui assistiamo anche oggi) e' di una evidenza clamorosa
Eppure tantissime persone (non parlo della gggente, sia chiaro, a cui basta fare paura per indurla ad accettare qualunque cosa) certamente preparate ed istruite, che avrebbero tutti i mezzi per vedere i risultati reali oltre le (interessate) parole rassicuranti, accettano questi dati palesemente falsi
E sono i primi a sparare contro chi li mette in guardia
Personalmente sono allibito
Hai affermato che non c’era correlazione fra numero di casi e copertura vaccinale. Quei grafici smentiscono la tua affermazione. Tutto qui, nessuna scorrettezza.
Adesso hai corretto il tiro e parli di numero di morti.
È ovvio che il numero di morti, e più precisamente la frazione di morti sul totale dei casi, non dipende direttamente dai vaccini ma solo dalle altre variabili (igiene, alimentazione, cure). Non stupisce, quindi, che questo numero stesse diminuendo anche in epoca pre-vaccinale, e oggi si attesta a 1 su 1000 casi.
Il vaccino, non essendo una cura ma una misura preventiva, invece influisce sul numero di casi.
Se i vaccini diminuiscono i casi, diminuiscono anche i morti. È matematico.
Il vaccino per il morbillo causa encefalite in 1 su 1.000.000 di casi, che risulta mortale nel 15% dei casi, cioè in 1 su 6.000.000 di casi.
Morti per morbillo = 1 su 1000
Morti per vaccino = 1 su 6.000.000
Ora, per la natura ciclica delle epidemie, se restringi la tua finestra temporale a pochi anni, non noterai alcuna correlazione, perché vedrai solo 2-3 picchi alternati a periodi di calma a fronte di una copertura solo leggermente calante.
La finestra temporale ristretta però ti basta per notare un notevole incremento di casi rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Questa si chiama epidemia.
Non esiste un numero minimo di casi per parlare di epidemia e non dipende dallo storico: se l’anno scorso erano 10 e quest’anno 40, è epidemia, anche se 10 anni fa erano 1000. È come se si considerasse una media mobile: ogni forte rialzo relativamente alla media è epidemia.
La ministra (che non gode della mia stima) si basa sulle teorie sostenute dalla comunità scientifica, secondo le quali le epidemie, per quanto piccole in termini assoluti, sono causate dal mancato raggiungimento del 95% di copertura, e poiché il vaccino è gratuito, l’unico motivo è che molti genitori scelgono di non vaccinare i propri figli.
Ecco qui la correlazione.
Se riesci a dimostrare che gli studi scientifici e i testi di epidemiologia sono scritti dall’ufficio marketing di qualche multinazionale del farmaco, ti becchi la laurea honoris causa e il premio Nobel per la medicina.
Non scherzo.
Sinceramente in quello che scrivi non ci trovo nulla di ovvio anzi è piuttosto sbagliato.
Giusto oggi sentivo propinare che alcuni vaccini anche somministrati a malattia conclamata sono in grado di ridurre gli effetti della malattia (quindi anche della mortalità).
Ma il punto non è questo. Sembra che crei molta polvere per non far capire i dati come stanno. Quando dici:
Come non stupisce??? ... stupisce eccome (o dovrebbe a chi vuole sostenere la bontà dei vaccini) perché quelli che diminuivano erano i casi di malattia e SOLO consequenzialmente i casi di morte.
Insomma, erano decenni che il numero di malati delle più svariate malattie contagiose diminuivano per ragioni NON collegate ai vaccini che ancora non esistevano.
Quando i vaccini furono introdotti ormai le malattie epidemiche erano già in state debellate.
Questi sono i dati.
Poi basta guardare oggi:
peste, colera .... non ci sono persone vaccinate eppure nella nostra società non ci sono più queste epidemie NON per i vaccini che non vengono praticati ma per le condizioni di igiene e salute in generale.
Sarebbe come introdurre l'obbligatorietà per i vaccini contro colera, peste, e poi dire che il numero di quelli che si ammalano è diminuito rispetto al passato. Certo che sono diminuiti ma NON per i vaccini!
“Quindi si può parlare di calo dell’incidenza del morbillo prima del 1963?
Guardando i dati di incidenza di morbillo, la linea di tendenza mostra che l’incidenza era in declino.
dissolvingillusions.com/.../...
Infatti, se si fosse mantenuta quella linea di tendenza, avremmo visto il calo dell’incidenza del morbillo toccare lo zero, intorno agli anni 2000.”
Tutto giusto. Che il trend fosse al ribasso su entrambi gli indicatori lo avevo sottolineato anche io. La linea verde del grafico 37 è la linea nera del grafico 35, solo su scala diversa. Indica, così a occhio, una diminuzione del 35-40% nell'arco di 30 anni. Peccato che dopo la fine di quel grafico - vale a dire in coincidenza dell'introduzione del vaccino - ci sia stata una diminuzione dell'incidenza di oltre il 90% nel giro di 3-4 anni. Se non è chiaro questo, faccio fatica ad aggiungere altro.
Così attenti a scovare manipolazioni nei dati ufficiali da non accorgervi delle manipolazioni "alternative" che avete sotto il naso.
Quello che tu dici è che verso la fine degli anni ’60, introduzione del vaccino, c’è stato un grosso calo, 90% nel giro 3-4 anni.
Calo evidente non negabile.
Considerando che stiamo parlando di morbillo, una malattia generalmente considerata non grave, una di quelle dell’infanzia, quanto potrà essere stata la percentuale dei vaccinati a fine anni ‘60?
Io presumo che sia sta bassa a salire nel tempo, grazia anche ad una certa “propaganda”
Quello che non mi è chiaro è perché ora nel 2017 si parla di “epidemie” di morbillo, pur essendo presumibile una copertura vaccinale maggiore di quella degli ’70.
Se in 3-4 anni c’è stato un calo 90% quanto dovrebbe essere la percentuale di calo in 47 anni?
Perché il morbillo non è stato debellato?
Prima della vaccinazione molti nella loro infanzia faceva il morbillo acquisendo una immunità duratura.
Le bambine che nella infanzia facevano la malattia acquisivano gli anticorpi utili ad essere immuni anche da grandi, quando il morbillo può essere pericoloso, e inoltre potevano passare gli anticorpi utile ha proteggere il neonato nei primi mesi di vita, altro periodo pericoloso per il morbillo.
In pratica con le vaccinazioni antimorbillo abbiamo reso più debole la popolazione mettendo più a rischio le fasce di età dove questa patologia può dare complicazione, ovvero i neonati a causa di mancanza di anticorpi materni e gli adulti perché ormai la copertura vaccinale e bella che finita.
Se vuoi puoi approfondire leggendo quello che segue (il primo link è della dott.sa Suzanne Humphries il sito dei grafici)
SI DISSOLVONO LE ILLUSIONI SUL VACCINO ANTI-MORBILLO
comilva.org/wp-content/uploads/2016/03/TheMeaslesJob01.pdf
Il vaccino contro il morbillo ha fallito: non può impedire epidemie di morbillo
autismovaccini.org/.../...
Comunque io sono per una libera e consapevole scelta.
La frase interessante è questa:
"l dottor Wolfson parla con coraggio nel riconoscere i problemi della medicina moderna. In una recente intervista ha parlato del suo stile di vita senza la vaccinazione e come la morbillo-isteria è tutta una racchetta.
Invece di essere arrabbiati con le persone sane che non si vaccinano, Wolfson ritiene che è più importante essere arrabbiati con le aziende alimentari i cui zuccheri nei cereali, ciambelle, biscotti e cupcakes causano milioni di morti l’anno.
“Nel peggiore dei casi, la varicella ha ucciso 100 persone all’anno. Se queste persone non mangiavano cereali e ciambelle, forse erano ancora vive” ha detto Wolfson."
A me personalmente, da uomo di strada, non medico, ma forse dotato del buon senso che a molti vedo manca, penso che in questa frase ci sia la risposta a tutte le domande.
Perchè tanto accanimento sui vaccini e su altro e non si dice niente ma proprio niente sulle contaminazioni da pesticidi, metalli pesanti, smog, ormoni, antibiotici, medicine che non servono a nulla e che per lo più sono tossiche (Vedere le dichiarazioni di Silvio Garattini dell'istituto Mario Negri sui medicinali venduti nelle farmacie) etc.. etc. che quotidianamente assumiamo, pur non volendolo?
Qui l'articolo completo In Italiano ma non tradotto benissimo:
www.complottisti.com/.../#
Qui alcune dichiarazioni del Dottore in inglese (molto più interessante):
vaccineimpact.com/2015/arizona-cardiologist-responds-to-critics-regarding-measles-and-vaccines/
In un'intervista tenuta da Mark Pfister (Formazione Professionale 5LB), il biologo Stefan Lanka in persona racconta del capovolgimento della sentenza che, nel 2015, gli imponeva di pagare 100.000€ ad uno studente di medicina.
I media ai tempi non hanno lesinato nel farsi beffe:
L’epic fail dell’anti-vaccino tedesco che nega l’esistenza del virus del morbillo
Fonte: Giornalettismo
Quello che diceva che il morbillo non esiste ha fatto una brutta fine
Fonte: NextQuotidiano
Oggi la sentenza è ribaltata, ma della notizia non si trovano tracce se non in lingua tedesca.
Riassumiamo rapidamente gli eventi:
- nel 2011 Stefan Lanka offre pubblicamente 100.000€ a chiunque avesse portato la prova scientifica dell'esistenza del virus del morbillo, del quale si sarebbe dovuto misurare il diametro. Non sarebbero stati accettati modelli o disegni.
- si presenta quindi uno studente di medicina, che invia 6 articoli scientifici e il numero di conto corrente per il versamento
- Lanka oppone il fatto che questi studi non fossero stati eseguiti con il rigore scientifico necessario, e quindi che i risultati fossero falsati
- nel 2015 la corte di Ravensburg dà ragione allo studente che avrebbe rispettato le richieste del bando pubblico, e impone a Lanka di pagare la ricompensa promessa
- nel 2016 la Corte d'appello di Stoccarda respinge la sentenza del 2015, sollevando Lanka dal pagamento.
- nel gennaio 2017 la Cassazione chiude il contenzioso confermando la decisione di sollevare Lanka dal pagamento della ricompensa.
Dalle perizie sui sei articoli scientifici si rileva che non ce ne fosse uno specifico che fosse in grado di fornire tutte le richieste di Lanka ma, nel complesso in una visione sinottica, le prove dell'esistenza del virus apparivano sufficienti.
Lanka però richiede alcuni rigidi requisiti di scientificità (formulati dalla Fondazione Tedesca per la Ricerca nel 1998), che non sarebbero stati rispettati in nessuno dei 6 studi.
Un lungo tira e molla tra interpretazioni del bando per la ricompensa, vizi di forma nella procedura processuale e questioni profondamente tecniche riferite a standard scientifici, non permette ai giudici di sbrogliare la matassa e, in fondo, la disputa pare finire in un nulla di fatto che non risponde in modo definitivo alla domanda "esiste il virus del morbillo?": poichè Lanka richiedeva UN UNICO studio e non NUMEROSI studi, lo studente non può essere pagato.
Fonte: archivio della giurisprudenza della regione di Baden-Wurttemberg (Stoccarda)
Al di là di questa conclusione inconcludente dal punto di vista scientifico, quali sono le mancanze che Lanka imputa ai 6 studi portati come prova dell' "esistenza del virus"?
Per essere chiari, Lanka non sostiene che il virus del morbillo "non esiste", ma sostiene che non ce n'è prova perchè ciò che è sempre stato visto e considerato "virus", in realtà sarebbero probabilmente parti residue di cellule morte, cioè artefatti causati dallo stesso metodo sperimentale in vitro.
E osserva che quegli studi non avrebbero rispettato standard scientifici sufficienti, per esempio poichè sono stati eseguiti senza esperimenti su campioni di controllo.
Errori alla base della virologia, che avrebbero minato la veridicità degli studi successivi.
Nel video la spiegazione dettagliata dalle parole dello stesso Stefan Lanka, che dà le sue picconate alla radice della virologia, in quell'eterna alternanza di prove e confutazioni che è propria dell'evoluzione scientifica.
Quella qui sotto è una piccola anteprima, il video completo (20 minuti) si trova sul sito della Formazione Professionale 5LB (Clicca).
facebook.com/.../...
fonte: magazine.5lb.eu/2017/03/stefan-lanka-virus-morbillo-esiste-5205.html
Link dell'intervista completa:
formazione5lb.eu/.../...
Come tutte quelle che riguardano la medicina dovrebbe essere supportata da studi che abbiano esaminato le diverse situazioni, eppure non esistono ricerche (di cui io sono a conoscenza) che abbiano mai esaminato questa indispensabile comparazione , nemmeno una
Se cerchiamo esempi empirici che supportino questa tesi troviamo solo dati contrari: in ben 21 Paesi europei ( per citare solo l'Europa ) la copertura vaccinale non arriva nemmeno al 70% , enormemente sotto la percentuale del 97% indicata come quella necessaria a determinare questa "immunità di gregge", e non vi è nessuna epidemia ne' “ritorno delle malattie debellate”, da decenni.
E senza contare la enorme percentuale di adulti (quasi tutti) che non hanno mai fatto richiami e che sono, a tutti gli effetti, dei non vaccinati
Ennesimo tassello di disinformazione per supportare questa follia
VACCINARE il “gregge”
www.assis.it/vaccinare-il-gregge/
“(…) Il concetto di “immunità di gregge” compare per la prima volta negli anni trenta del novecento, quando Arthur Hedrich della Johns Hopkins University scoprì che, dopo che il 55% della popolazione di Baltimora aveva contratto il morbillo e quindi era diventata immune al morbillo, anche il resto della popolazione, o “gregge”, era protetta. (…)”
“(…) Nel novembre del 1966, nell’annunciare un programma di vaccinazione di massa per il morbillo che avrebbe superato il livello del 55% raggiunto nella città di Baltimora, il Servizio Sanitario Statunitense affermò, con molta sicurezza, che “l’impiego di questi vaccini nell’inverno e nella primavera seguenti, avrebbero assicurato l’eradicazione del morbillo dagli Stati Uniti, nell’anno 1967”.
Poiché il morbillo non fu eradicato, allora gli esperti della sanità pubblica decisero che un tasso di vaccinati compreso tra il 70% e il 75%, avrebbe sicuramente assicurato un’immunità di gregge.
Quando poi anche quell’iniziativa si dimostrò inefficace, il numero magico salì a 80%, 83%, 85%, e poi divenne il 90%, secondo quanto contenuto nel resoconto dell’istituto di ricerca del Ministero della Sanità del 2001.
In seguito, gli esperti della sanità hanno parlato del 95%.
Ma anche quella percentuale di soggetti vaccinati si è rivelato insufficiente, dato che le epidemie di morbillo si verificano anche quando la popolazione vaccinata supera il 95%, il che ha spinto alcuni ad affermare che bisognerebbe innalzare il livello dei vaccinati al 98 o al 99% per proteggere il restante 1% o 2% del gregge.
Ma anche questo potrebbe rivelarsi inefficace, visto che le epidemie colpiscono anche I soggetti vaccinati
“L’obiettivo è vaccinare il 100% della popolazione”, così recentemente si è espresso, alla CBC, il dottor Gregory Taylor del Ministero della Sanità canadese, dando voce all’opinione condivisa dai sanitari. A quel punto, la parte del gregge, che sarebbe protetta dalla vaccinazione di massa, equivarrebbe a 0.
Tuttavia, anche vaccinare il 100% della popolazione non sarebbe sufficiente, dichiarano gli scienziati del Vaccine Research Group del Mayo Clinic, perché il vaccino contro il morbillo in alcune persone è inefficace e inutile ed in altre la protezione si riduce nel tempo, nonostante l’uso di richiami. (…)”
Consiglio la lettura di tutto l’articolo ….
Appare quindi "evidente", è il monito dell'Iss, "la necessità di ribadire che la vaccinazione è fortemente raccomandata per gli omosessuali e che quindi è necessario promuovere un'offerta attiva e gratuita della vaccinazione contro l'epatite A (o se necessario utilizzare vaccini combinati contro l'epatite A e B), attraverso il coinvolgimento di associazioni specifiche, o altri canali target per questa popolazione".
#
Erodiade!
Se lo dice Mentana deve essere vero .
Pare che dal 1 gennaio al 26 marzo 2017 siano stati segnalati (poi bisogna vedere quanti saranno confermati) 1010 casi.
L'86% proviene da cinque aree: Piemonte, Lombardia, Lazio, Toscana, e Abruzzo.
La maggior parte dei casi è stata segnalata in persone con almeno 15 anni (57% nella fascia 15-39 anni e 17% negli adulti maggiori di 39 anni), con un'età media dei pazienti pari a 27 anni. per una percentuale del 74%.
Il 26% dei casi è stato segnalato in bambini di 0-14 anni; di questi, 50 avevano meno di un anno.
Infine, sono stati segnalati 113 casi di morbillo tra operatori sanitari.
fonte:
leggo.it/.../...
“(…) delle segnalazioni proviene da quattro Regioni: Piemonte, Lombardia, Lazio e Toscana.
Il Piemonte ha riportato il tasso d’incidenza più elevato (1,6 casi/100.000 abitanti).
I tassi di copertura vaccinale in queste regioni sono tra i più alti rispetto ad altre:
Piemonte è all’88,72%,
Lombardia al 90,32%,
Toscana all’88,72%,
Lazio all’ 84,47%
rispetto alla PA Bolzano ferma al 68,84%
ma senza segnalazioni di casi della malattia. (…)”
Fonte
www.assis.it/2017-ritorno-del-morbillo-parte/
Così vado a cagargli il c... su Facebook!!
leggo.it/.../...
“Il 90% dei pazienti era non vaccinato…”
Secondo me domani farà una rettifica !! Che ne dite???
PS: Ma LEGGO.IT da dove ha preso la notizia??
www.epicentro.iss.it/.../Infografica2017.asp
"28/3/2017 - Per monitorare e descrivere in modo tempestivo l’epidemia di morbillo in corso nel nostro Paese da gennaio 2017, il ministero della Salute e l’Istituto superiore della sanità hanno avviato la produzione di un’infografica settimanale che fornisce una panoramica sulla distribuzione dei casi segnalati al Sistema di Sorveglianza Integrata Morbillo e Rosolia, per Regione, per fascia di età e stato vaccinale.
Di seguito i dati principali riportati nell’infografica N.1 che copre il periodo dal 1 gennaio al 26 marzo 2017:
•sono stati segnalati 1010 casi di morbillo
•quasi tutte le Regioni (19/21) hanno segnalato casi, ma l’86% proviene da cinque: Piemonte, Lombardia, Lazio, Toscana, e Abruzzo
•il 90% dei casi era non vaccinato
•la maggior parte dei casi è stata segnalata in persone di età maggiore o uguale a 15 anni (57% nella fascia 15-39 anni e 17% negli adulti >39 anni), con un’età mediana dei casi pari a 27 anni
•il 26% dei casi è stato segnalato in bambini nella fascia di età 0-14 anni; di questi, 50 avevano meno di un anno di età
•sono stati segnalati 113 casi tra operatori sanitari."
ps:
Probabilmente Mentana farà passare il concetto che i 900, di cui la maggioranza sopra 15 anni (mi sfugge che tipo di differenza ci possa essere tra un di 14 o 13) non si sono vaccinati quando avevano 15 mesi.
Per me ognuno è libero di pensarla come vuole, basta che non voglio imporre il suo pensiero anche a me!
ilcentro.gelocal.it/.../...
dove viene detto
«I casi di morbillo si sono ripresentati dopo anni di latitanza della malattia stessa, ma era prevedibile essendosi abbassato, a livello nazionale, il numero delle vaccinazioni. Eppure la malattia non è scevra da complicanze. In reparto abbiamo avuto lattanti con il morbillo e anche qualche broncopolmonite come complicanza della malattia. Vaccinarsi è decisivo»
E' questo lo scopo di questa maniera di fare dei media .
Ma se tutti gli altri sono vaccinati come fanno a contagiarsi da quelli non vaccinati??
Cmq il risultato di tutti questi casi di morbillo è che i figli delle ragazze o bambine malatte saranno immuni per i primi anni di età .
Per prima cosa voglio fare, nuovamente, i complimenti a Nitpicker perché il suo articolo ha raggiunto un gran numero di letture, più di 15.350.
Questo a dimostrare che c’è un forte interesse in merito alla questione e problematiche vaccinali.
Clamore ed interesse che quasi sicuramente non è di grande piacimento a quelli che amano un “popolo bue” che risponde come un automa agli stimoli della propaganda.
Per seconda cosa, anche se in ritardo, voglio portare qualche notizia su una manifestazione e convegno sulla libertà di scelta vaccinale che è avvenuta a Modena il primo aprile.
Segnalo questo link a chi vuole notizie oltre a foto e video in merito:
www.facebook.com/.../?hc_ref=PAGES_TIMELINE
In particolare un articolo di cui copio/incollo inizio e finale certo che a quelli veramente interessati lo leggeranno per intero:
Vaccini, autismo e la manifestazione di Modena
www.primapaginadiyvs.it/.../
“È per me impressionante vedere quante forze filo-governative vengono schierate in quella che ormai si configura come una vera e propria battaglia di democrazia per libertà di scelta sui vaccini. Giornalisti televisivi e non, presunti scienziati, show man di ogni genere, testate di moda e femminili, tra un consiglio sulla cellulite e uno sul tacco, tutti si stanno prodigando in una violenta campagna pro-vaccini.
I dati che emergono sono in realtà preoccupanti, e si evidenziano alcuni nodi che segnalano la deriva autoritaria di un paese come il nostro che già non gode di ottima salute dal punto di vista democratico.
In primo luogo l’imposizione della scelta vaccinale è una gravissima violazione dei dettami costituzionali, che garantiscono la libertà di cura.
Gli argomenti che vengono utilizzati per avvallare questo scivolamento di stampo fascista, sono relativi alla necessità di tutelare la salute della popolazione, che verrebbe messa a rischio da chi non si vaccina, minando l’immunità di gregge.
Inoltre, vengono da tempo strombazzate presunte epidemie devastanti che colpirebbero la popolazione italiana, magari proprio a causa di persone non vaccinate.
Il fatto è che, secondo i dati a disposizione, non siamo mai stati in presenza di nessun tipo di epidemia, né di meningite, né di morbillo, per cui possiamo considerare che l’unico vero effetto di queste menzogne usate per terrorizzare la popolazione sia stato quello di spingere masse di persone a vaccinarsi inutilmente, con grandi profitti da parte delle multinazionali del farmaco.
Guardare sempre cui prodest… nelle azioni dei nostri disinteressati politici! (…)”
L’articolo continua e termina come segue:
“(…) La manifestazione ha visto sfilare in modo pacifico e gioioso, per le vie del centro di Modena, centinaia di persone, fra le quali tantissimi bambini, che hanno ribadito il loro no alla legge regionale di obbligo vaccinale per accedere al nido e alla scuola materna.
Caro Bonaccini, e caro PD, questi di sicuro non vi voteranno alle prossime elezioni, e vi garantisco che molti altri seguiranno.
Il convegno poi, che ha visto pieno ‘murato’ il teatro Sacro Cuore, ha inchiodato alla sedia le centinaia di persone presenti, dall’inizio alla fine, attentissime alle argomentazioni, e alle esperienze, dei bravi relatori che si sono succeduti sul palco.
Dopo la mia introduzione, come presidente di Riprendiamoci il Pianeta, sono intervenuti il dottor Massimo Pietrangeli, pediatra allergologo ed omotossicologo che ci ha parlato dell’importanza di una informazione puntuale, corretta, completa e indipendente, per una scelta libera e più consapevole.
Poi Alessandro Lippo ci ha parlato dell’autodeterminazione in ambito vaccinale.
Federica Santi, autrice del libro Non Vivo in una Bolla, ci ha raccontato l’esperienza della sua famiglia, dopo che il figlio Nicola ha contratto l’autismo in seguito alle vaccinazioni.
Il dottor Dario Miedico, medico legale a nome di Medicina Democratica – Movimento di Lotta per la Salute, ci ha parlato delle vaccinazioni tra scienza e diritto.
Infine Ana Diana Demian, di Genitori del No Emilia Romagna, ci ha illustrato il ricorso che questo gruppo di madri ha fatto al TAR regionale.
A fronte dell’arroganza e dell’inconsistenza delle tesi ufficiali a sostegno delle vaccinazioni indiscriminate ed obbligatorie, abbiamo potuto sentire argomentazioni valide e scientifiche a sostegno della cautela in materia vaccinale, ma soprattutto abbiamo potuto sentire tutti la profonda umanità, il coinvolgimento e la responsabile consapevolezza, sia dei relatori che del pubblico presente in sala.
Era dal 1969 che non mi emozionavo in questo modo per una manifestazione!
Vedere tante persone consapevoli unite dall’intento di difendere la vita e l’umanità, in un contesto nel quale la logica del profitto è l’unica a prevalere, è veramente confortante, e anche se la lotta per la liberazione dai parassiti che ci governano sarà senz’altro ancora lunga, fa ben sperare in un futuro amministrato da un’umanità consapevole.
La tutela della vita dovrebbe essere al primo punto del programma di ogni partito politico, cosa che assolutamente oggi non è, ma non preoccupatevi, o voi che volete governare i popoli come antichi imperatori, il risveglio dell’umanità è in atto. Ci vorrà di sicuro ancora del tempo, ma rassegnatevi, questa umanità non mollerà mai, e alla fine l’amore per la vita trionferà, a dispetto dei vostri profitti, guerrafondai e distruttivi.”
"L'EPIDEMIA SILENZIOSA
Parlando di cose serie è arrivato il momento di sottolineare che l’epidemia di morbillo fa sorridere a confronto della gravissima infezione che realmente sta circolando nella nostra società. Nessuno ne parla ma si tratta di un virus mutante che colpisce il cervello e lo anestetizza, estraniandolo completamente dalla Vita.
Si trasmette per via aerea e il contagio avviene attraverso occhi e orecchie.
Per fortuna il vaccino per immunizzarsi completamente da questa inquietante e allucinante parestesia encefalica esiste da molto tempo ed è privo di effetti collaterali. Consiste in una quarantena perenne: tenere spenta la televisione e non leggere i giornali! Questi sono i veri untori del nostro tempo.
Per la verità il vaccino ha qualche effetto collaterale sgradito al Sistema: rende intelligenti e soprattutto liberi di pensare."
www.facebook.com/.../
come se avessimo una solidarietà in comune.
Pavillon ti capisco poco, ma mi fai tenerezza
it.wikipedia.org/wiki/OLED
Tenerezza, ingenua, angelica, perchè no.