di Max Del Papa
Mi hanno criticato, chi garbatamente, amichevolmente, chi in tono più aspro e magari fanatico, per avere io criticato la performance cancerologa di Giovanni Allevi a Sanremo. Perché è stata una performance. Eh, ma devi capirlo, Giovanni è così, lui è un poeta, un puro. Sono un puro anche io ma la mia poesia è più ruvida e non ci sto a prendermi per il culo da solo. Perché quello che ci hanno fatto è pura eugenetica di regime e qualcuno lo deve pur dire, qualcuno che ci sta dentro. Io me li ricordo i tweettini di Allevi, il vaccino è l’unica cura, è l’unica soluzione, l’unica speranza, minuscolo, io mi vaccino, io mi faccio le trenta dosi, fatevele anche voi. Sua sorella è morta, lui è quasi morto e anch’io non mi sento troppo bene. Lui un mieloma multiplo, io un linfoma al quarto stadio che ha consumato l’80% del midollo osseo.
Ma io non mi abbandono a quei minuetti, quei contorcimenti, quelle smorfie estatiche per il male che ti fa bene, che ti rende migliore. No, io non sono migliore, sono diventato più duro, più cattivo. Sto giocando per la vita, la mia vita, dannazione. Forse con Allevi sono stati più pucciosi: a me hanno semplicemente detto che avevo un cancro in ospedale, ci spiace, tanti saluti, e sono rimasto tramortito, volevo buttarmi dalla finestra, ma non potevo aprirla perché nel frattempo mi avevano operato ad una spalla disintegrata e la morfina mi dava il tormento, tossivo, convulsi di singhiozzo, un dolore che neanche all’inferno.
È stata mia moglie a tenermi in vita. Lei, poi alcuni amici, pochissimi, la più parte sono scomparsi o hanno il coraggio di scrivermi “lo so cosa stai passando ma anche io con gli scrutini, non ti credere..:”. E poi i lettori, che non sospettavo tanto numerosi. E affettuosi. Ma vivere è davvero una scommessa, e non dipende da noi, come dirò tra un attimo. No, io non me la bevo la favola bella del sole dietro al vetro mentre la chemio sgocciola. Stamattina prima di salire per l’ennesima seduta, sono andato a pisciare in un cesso dell’ospedale: mi sentivo talmente squallido, era tutto talmente livido, che ho deciso di immortalare l’attimo. Con un pensiero: se, presto, questa merda non sarà solo un ricordo, meglio farla finita. Perché anche curarsi di ‘ste cose ammala, logora. È veleno che scaccia altro veleno, almeno si spera.
No, io non mi presto ad accarezzare la tastiera del pianoforte o quella del notebook dove sputo le mie parole: sono parole di testimonianza ed io non sono “un nuovo Max”, tanto piacere al “nuovo Giovanni”, coi boccoli candidi, io mi sono rasato a zero per prevenire la caduta dei capelli, e infatti ricrescono bianchi. Bianchi come la morte. E non sarei mai andato a Sanremo per tacere. Forse è il prezzo da pagare per ottenere un tour mondiale, l’anima candida, io, che sono una vecchia carogna guasta, e non apprezzo il sole d’Iddio oltre la finestra del reparto di ematologia, fatico a trovarmi serate per umili reading da solo. Reading dove vorrei leggere la mia, di poesia, che è tutta imbastita proprio su questa storia irreale, sul dolore, sulla fatica, sulla disperazione di vivere e, chissà, di non vivere più.
Ma se non sono io a prendermi addosso anche questo fardello, anche voi lettori, voi malati come me, state freschi. Perché fanno tutti come l’anima bella Allevi. Perché sanno benissimo perché versano in condizioni disperate, ma hanno ancora più paura del regime, delle sue punizioni, dei suoi boicottaggi, che di morire. Perché hanno paura della verità. Perché mi risulto essere l’unico, fra i giornalisti, fra i personaggi pubblici, con la voglia e con la rabbia di raccontare che non ci siamo ammalati per noia o per sport: ce lo hanno fatto, con una organizzazione mondiale, perfetta, precisa, scientifica, almeno quella, e nessuno paga. Non gli stragisti cinesi e americani, non il criminale di guerra in tempo di pace Fauci, al quale anzi offriamo tappeti rossi, laboratori e protezione qui, non gli sgherri di un miserabile potere nazionale. Che fanno e disfano e rifanno librettini di merda che nessuno legge ma servono alla menzogna, servono alle alleanze consumate o tentate, a mandare messaggi, a sondare il terreno. Non pagano i ministri bugiardi e fallimentari, non pagano i virologi puttane, non pagano le meretrici dell’informazione, non paga la politica bastarda e opportunista. Non paga nessuno di loro.
Perché non si è veramente vaccinato nessuno di loro. Se l’hanno fatto, hanno scelto la riserva distillata, non i sieri cancerogeni che hanno rifilato a noi. E che vogliono somministrarci ancora, siccome “va sfoltito il 10% della popolazione globale”, come teorizza il Bill Gates della produzione industriale di vaccini, vanno eliminati “4 miliardi di mangiatori inutili” come predicano gli Schwab, i Timmermans del WEF e della UE sotto la regia della Baronessa Borderlinen che ha negoziato dieci o trenta miliardi di dosi col Pouirla della Pfizer a prezzo rimasto segreto, siccome poi fanno le normative sulla trasparenza obbligatoria. Per gli altri. Per i malati. Per le vittime. Per noi. E se non le racconto io, da paziente oncologico, queste cose (uno una volta ha frainteso: “come hai detto? Paziente ontologico?”. Sì, anche, se vuoi, gli ho risposto), mi sa che la vostra voce, disperata, umiliata, la vostra voce mortale, di chi ha perso parenti, salute, lavoro, prospettive, resta insabbiata. Io sono l’unico tramite. E non posso fare di più, come vorrei, perché nessuno mi chiama, almeno nel giro mainstream. Neanche il caro Mario Giordano, che pure ha avuto una giornalista spacciata dal turbocancro. Ma lui agisce da sano, non da paziente “ontologico” come me. Non si preoccupi, a me il monopolio dell’eroismo non interessa per un cazzo di niente, è che io forse sono l’unico ad unire le due condizioni, di informatore e di malato e parlo documentandomi ma prima ancora sulla mia pelle, sul mio sangue.
Io, vaccinato, dico, scrivo che i vaccini mi hanno ammalato. Mi hanno quasi spacciato, e ancora sono ottimista a dispetto di chi mi rimprovera di non “vivere ogni giorno”. Ma è difficile vivere ogni giorno, vivere il presente quando un presente non ce l’hai, del domani non hai alcuna certezza ma solo sospetti, e sei stanco, orribilmente stanco. Sono contento se Allevi finalmente ne è uscito, io non so ancora di che morte morirò e quando. Certo, si spera sempre. Ma lasciate perdere il guerriero, l’eroe, il campione ed altre retoriche da romanzo. Vi ringrazio, ma non è il caso. Sono le cose consolatorie che piace credere. La verità è diversa, più cruda e mortificante: quando si sta come noi, si perde ogni dignità e ogni difesa. Ci si affida. Si dubita, ma ci si affida. Non si può far altro. Si obbedisce più o meno a tutto quello che ci fanno fare. Io non ho più vene libere, come un tossico e come un tossico sono intossicato di farmaci, otto, dieci, anche quindi al giorno in certi periodi. Mi hanno fatto 50 prelievi in meno di sei mesi e altrettanti mi aspettano, tre biopsie, un numero di screening che non saprei dire, mi hanno aperto e chiuso che mi servivano le cerniere lampo per la pelle, ho tutte cicatrici, mi hanno scannerizzato, fotografato, analizzato, esaminato, sono stati scrupolosi, precisi, responsabili e spero serva ma di sicuro non sono quello di prima e non tornerò più ad esserlo. Se mai sarò. Però non come intende Giovanni. Non c’è sole d’Iddio che mi aiuti, anzi io ho sentito solo il silenzio di Dio passando per tutti gli inferni. Poi, siccome il corpo ancora non muore, a un certo punto quello stesso corpo ricomincia a vivere, perché è fatto di natura e la natura è quella faccenda misteriosa per cui tu getti un piccolo seme in una crepa dell’asfalto e dopo qualche tempo quel seme è diventato una radice che spacca l’asfalto.
Sto dicendo che non c’è nessun merito in questo, il corpo reagisce, se ce la fa, la mente gli va dietro, se non è irreversibilmente sconvolta. Io sarei un farabutto se dicessi sì, amici, lettori, avete ragione, sono un duro, sono un coraggioso, non mi piego e lo faccio per voi. È la malattia che è roba da duri e lo è la cura. E non si racconta coi minuetti e le commozioni facili al cospetto di un presentatore che di straforo con un occhio guarda il gobbo e con l’altro l’orologio. Non pretendo nessun proclama rivoluzionario, nessuna pagliacciata anarcoide. Ma se vai lì, non ci vai a far teatro e far pietà, non ci vai a suscitare la commozione di gente che aspetta Angelina Mango e Geolier. Ci vai anche a dire qualcosa, una piccola verità, un sospetto. Va bene dire che non hai più un corpo, ma dire che te la cavi “suonando con l’anima” è troppo facile, andiamo. È scontato, telefonato, cerca l’applauso, la lacrimuccia facile. Non hai più un corpo e questo è tutto, cazzo. E adesso vi saluto perché per scrivere questa fiammata ho bruciato tutta l’energia che avevo, e sono bastati venti minuti. Da domani, quando avrò finito un alto ciclo, andrà peggio e per la maggior parte del tempo starò sdraiato, anche per dei giorni di seguito.
Non riuscirò a cagare, a cambiarmi, a lavarmi, dovrò rompere i coglioni anche per un bicchiere d’acqua. Adesso capisco perché gli invalidi che soccorrevo 34 anni fa a Capodarco bestemmiavano. È umiliante, Cristo. Non c’è sole che tenga. Vuoi solo che finisca, in un modo o nell’altro. E non è così che si diventa nuovi. Ma il nuovo vecchio Max, usurato, guasto, non rinuncia a denunciare con una rabbia definitiva, perché siamo stati ingannati, siamo stati fottuti tutti e quando io penso alla vostra voce che non avete mi faccio coro e supero anche lo sfinimento, l’estenuazione non mi ferma, anche sdraiato, con le braccia di marmo, con la spalla ancora convalescente, con dentro una piastra e tre viti che urlano quando c’è umidità, ma sento voi e continuo. Non accarezzo tasti, li schiaccio, li percuoto. Ma non vi illudo, non vi inganno. Anche se mi costa un supplemento di malattia, mi fa sentire più condannato ancora.
Qualsiasi altro commento è semplicemente superfluo ed inutile.
N.O.
Dio, quanto ancora?
- Di fronte alla malattia incurabile, di fronte al destino abbastanza ineluttabile, abbiamo reazioni diverse e tutte da rispettare. Certo istintivamente mi schiero con Max Del Papa, un po’ perché Allevi non mi è mai piaciuto come personaggio (musicista bravo ma macchietta inguardabile per il resto), e un po’ perché penso che la rabbia feroce in me prevarrebbe rispetto a tutto il resto. Che è quella che viene fuori dalle parole di Del Papa. Ma la reazione di Allevi è ugualmente, ed umanamente, rispettabile.
- Dall’altro canto, però, cerco di razionalizzare – ce lo si può permettere stando a guardare il dolore altrui – e dico che non ha senso sostenere che “sicuramente” la patologia di Del Papa è conseguenza del vaccino. Intendo dire che i singoli casi non dicono nulla. Di cancro si muore da sempre. Chiunque di noi ha avuto in famiglia malati oncologici già prima del 2021.
La nostra argomentazione indiscutibile sta nei numeri, e non nei singoli.
Quando si dice che sono raddoppiati i casi cancro nei giovani, o che sono più che raddoppiati i casi di tumori superaggressivi, stiamo dicendo una verità schiacciante e inopponibile. Che nessuno ha il coraggio di provare a spiegare perché la spiegazione – in quel caso sì – è una sola.
Ma il singolo caso rimane solo triste testimonianza delle indicibili sofferenze cui si giunge quando una malattia così ci colpisce. Al più - e non è poco - solleva il problema del diritto a farla finita quando si ritiene che si sia abbastanza sofferto e non si abbia più voglia di andare avanti.
Quanto al "Nuovo Mozart" non ci si poteva aspettare nulla di diverso da un personaggio, mediocre musicista e compositore, costruito a tavolino da abile marketing. Un prodotto da mainstream al servizio del mainstream, perfetto specchio dell'epoca decadente che stiamo vivendo.
La differenza è tutta qui.
(Ed è proprio il messaggio che gli manda Del Papa: "Lo sappiamo tutti che è colpa dei vaccini: dillo, cazzo!").
La differenza si chiama resilienza.
E se può riuscirci un volto noto come Allevi, allora buona resilienza a tutti
E' questo il messaggio nella neolingua del Partito, il bipensiero del GrandeFratello
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Grande Max!
Ti ho seguito pure su Byoblu, tosto, ma mi sarebbe piaciuto vederti incazzato stile Germano Mosconi
Per un a volta non mi trovo d’accordo con te.
A mio avviso è proprio sul piano mediatico che difetta un messaggio del tipo “Lo sappiamo tutti che è colpa dei vaccini: dillo, cazzo!”. Oltre che, come ho scritto, difettare anche sul piano scientifico e statistico.
La prova inconfutabile del nesso causale sul singolo caso non c’è. Non ci sarà mai. Ma sui grandi numeri – invece - c’è eccome.
Il mio discorso non vale per quelle circostanze che mai si erano verificate prima. Ad esempio i misteriosi filamenti trovati nel sangue delle salme in fase di imbalsamazione o nelle autopsie. Certo lì, ogni singolo caso, è sicuramente imputabile al siero.
Nel caso delle forme tumorali, o altre patologie gravi che comunque esistono da sempre, contano solo i grandi numeri.
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#9 fumeo17
Verissimo.
Con quel termine, che hanno iniziato ad usare molto tempo fa, hanno sdoganato un principio che è esattamente l'opposto di "resistenza"
Da tempo immemore ricordo che si elogia colui che "si piega ma non si spezza". Ma non è affatto un pregio!
Molto onorevole è spezzarsi, ma non piegarsi mai! Non il contrario.
Le rivoluzioni, la Resistenza, sono basate sul fatto che ci si mette dritti contro il sistema e si resiste al vento contrario senza piegarsi. E se si viene spezzati ci sarà qualcun'altro al nostro posto, che si metterà dritto in piedi a resistere e a combattere.
Piegarsi vuol dire assecondare il potere.
Ecco perchè l'apologia della resilienza.
Proprio così.
A Max faccio i miei più cari auguri, è tutto molto triste.
io non ho nessun problema col vivere o il morire. Ho un problema con tutto ciò che ci sta in mezzo!
Purtroppo loro ci hanno dichiarato guerra. Come Napoleone, vinceranno tutte le battaglie ma la guerra, quella, la perderanno. Ma nel frattempo soffriranno in molti, moltissimi!
Permettimi di non intervenire sul discorso vaccini “reazioni avverse” se non per maledire tutti coloro che ci stanno usando nel migliore dei casi come cavie.
Che siano maledetti! Auguro loro una lunga vita e un altrettanto lunga agonia.
Vorrei invece scrivere a Max Del Papa in quanto suo ex-collega oncologico.
Sebbene risolto dal punto di vista clinico, gli effetti nel corpo e nell’anima sono stati “devastanti” sia durante le terapie (chemio e soprattutto radio) sia dopo: ogni giorno io assumo 4 farmaci diversi per compensare il danno provocato dalle cure tradizionali, senza parlare di tutti gli effetti collaterali.
Ma transeat, sono vivo, mi basta.
Avevo anche scritto a Massimo nel 2009 per farmi dare un contatto di Simoncini, lo avevo anche contattato ma poi non ho avuto il coraggio di dirigermi verso le cure alternative.
Ma sto andando “fuori tema”, non volevo parlare di me, ma empatizzare con Max perché lo sento vicinissimo, sia nel dolore, sia nell’odio e nel disprezzo.
Ecco se posso darti un consiglio non richiesto, usa questo dolore, questo odio, questa rabbia per sopravvivere.
Lo decidi tu quando sarà finita, non loro.
Ti abbraccio
Claudio
Io non ho mai interagito con lui, non mi sento all'altezza di affrontare certi discorsi, però mi chiedo sinceramente perché mai, prima di dire "la faccio finita" (per il momento solo nei pensieri e mi auguro anche nel tempo di qua a venire) non anteponga la volontà di provare almeno con una cura alternativa.
Le sue parole sembrano far trasparire una mancanza di fiducia quando dice: " È veleno che scaccia altro veleno, almeno si spera".
Ecco io vorrei poterlo incoraggiare, prima di decidere che è meglio farla finita in qualche modo, di cercare proprio di fottere il sistema dimostrando che le cure alternative funzionano meglio di quelle ufficiali.
Lo dico con estrema umiltà, senza voler dare consigli, senza fare il sapiente leone da tastiera.
Non c'è possibilità di affermare con certezza che il singolo caso sia riconducibile alla terapia Accettata/Subita.
C'è però la Statistica (che a differenza della medicina è una scienza esatta).
Se l'incidenza della patologia di cui un sierato è affetto è statisticamente (diciamo) raddoppiata negli ultimi anni, è certo che un nuovo fattore predisponente è intervenuto nel periodo in esame così come è certo che la causa della malattia è riconducibile nel 50% dei casi al nuovo fattore.
Non è un caso che gli innumerevoli studi statistici sulla materia (ce ne sono molti anche autorevoli) vengano ostacolati quantomeno nella loro libera diffusione.
Grande solidarietà per Max. Purtroppo non posso offrire di più.
So di essere cinico, però le tappe della via crucis di questo uomo sono queste:
1) Si fa il vaccino. Poi si pente.
2) Fa la chemio (nota per mandare spesso all'altro mondo le persone) perché si ammala e comincia a capire in quale veleno si è buttato.
3) Comincia a paventare una fine perché la chemio lo ha ridotto a una larva...
Insomma, non ne ha azzeccata una.
Forse Allevi è più coerente. Rimane sullo stesso binario e basta.
2) Fa la chemio (nota per mandare spesso all'altro mondo le persone) perché si ammala e comincia a capire in quale veleno si è buttato Vero! Ma vogliamo considerare la paura e lo sgomento che assale ogni essere umano nel momento in cui gli viene diagnosticato un simile male? In una situazione del genere si diventa come minimo "vulnerabili" e se ci aggiungi che chi ti sta di fronte ti dice convintamente che la tua unica possibilità di vivere più a lungo è sottoporti a terapie che razionalmente hai sempre ritenuto nella migliore delle ipotesi "inefficaci"... il rischio di cedere e di "credere" è umanamente molto elevato.
3) Comincia a paventare una fine perché la chemio lo ha ridotto a una larva... Non mi sembra si stia augurando di giungere al traguardo. Semplicemente sta dicendo che se le cose non miglioreranno (palesemente si augura di vedere la luce in fondo al tunnel) allora forse non varrà la pena praticare l'accanimento terapeutico (personalmente condivido e umanamente comprendo)
Certo è che molti dei miei conoscenti hanno ceduto, vuoi per pigrizia, vuoi per "ricatto", vuoi per non rinunciare al ristorante, etc...
Qualunque sia il motivo che oggi rivendicano tutto è riconducibile a due peccati: viltà e conformismo.
Ora ringalluzziti, dal fatto che la morsa si è allentata, mi dicono: IO COL CAVOLO CHE MI VACCINIO PIÙ!!!
Scommetterei la testa che, se dovessero replicare lo stesso schema del 2020, sarebbero i primi a cedere, DI NUOVO.
Purtroppo il coraggio non è come l'esperienza.
L'esperienza si acquisisce nel tempo. Il coraggio o c'è lo hai, oppure no!
Tutti questi, pentiti e non, si sono calati le braghe al primo sussulto del "potere", o meglio "potericchio".
Hanno guardato con disprezzo, coloro i quali resistevano, fra mille privazioni, hanno fatto la spia, se qualcuno si riuniva in famiglia.
Questi sono uguali ai militari che, dopo la dittatura argentina, andavano a raccontare di come si liberavano degli oppositori (lanciandoli in mare, narcotizzati, da un aereo), questi sono simili, a quelli che, DOPO, piagnucolavano durante la visita ai campi di concentramento (post liberazione).
A me dispiace per questi signori, sò perfettamente di cosa parlano, sò esattamente cosa provano.
Posso solo dirgli di resistere, confidare nella buona sorte, dare una occhiata al documentario di M.M. sulle cure proibite.
Diffidate comunque dalle facili associazioni di pensiero.
Cibi ormonati, cieli irrorati, rifiuti sotterrati, stili di vita da criceto sempre di corsa, elettromagnetismo, possono scatenare l'inferno in chiunque. a prescindere dall'età, dalla dieta, dal lavoro. Nessuno si senta al riparo, si naviga TUTTI a vista fra 1000 insidie.
A dire il vero non so se si parla della stessa cosa. Tuttavia a 23-24 anni cioe' dunque 40 anni fa detti il mio aiuto volontario nella comunita' di Grottaferrata, Frascati. Penso di sapere a cosa allude, perche in quella comunita' erano ospitati malati terminali di distrofia muscolare.
Arriviamo ad oggi. Nel luglio di 3 anni fa, io ho visto la morte in faccia per il covid e se sono qui che ne parlo e' forse solo perche mi hanno curato in Russia e non in Italia dove la coercizione all'assunzione ad un siero di sconosciute proprieta', ha portato invece alla morte molte persone o a stare molto male come l'ottima persona che ha redatto questa lettera. Non so se accettera' un abbraccio fraterno il Sig. Max Del Papa, ma e' quello che mi sento di offrire.
Molti dei vaccinati lo hanno fatto per ragioni comprensibili. Non si trattava solo di entrare al ristorante. Di mezzo c'era il lavoro, il poter entrare a trovare la madre morente in RSA, e tante altre situazioni.
Non si confonda chi ha fottuto con chi si è fatto fottere.
Certo che tra i vaccinati c'erano orde di stronzi che spingevano per il green pass, e che godevano della discriminazione verso di noi. Ma c'erano anche persone che hanno semplicemente detto "io mi vaccino, tu fai cosa vuoi".
Quindi non mi va di fare certi discorsi dl tipo "te la sei cercata, ora tienitela". E, soprattutto, un pentito, tempestivo o tardivo che sia, è pur sempre un risvegliato (e non voglio nemmeno pensare a che cazzo di pensieri può avere per la testa uno che sta morendo, e ha preso coscienza del fatto che la causa del tutto può essere stato lui stesso con una scelta sbagliata).
Se ora "noi" abbiamo un compito, una missione, non è quella di condannare, di giudicare e infliggere pene morali. A che serve?
Pensiamo a svegliarne altri, il più possibile.
Perchè, anche in questo caso, si tratta di numeri, di statistiche. E più siamo meglio è.
Tra i miei conoscenti invece (quelli che hanno ceduto) le motivazioni sono state diverse.
80% per "paura della malattia incurabile"... e fiducia nella Sc....ah
20% per l'oggettiva impossibilità a ribellarsi al "ricatto"
Non conosco nessuno che si sia piegato per pigrizia o per andare a bere il caffè al bar stando seduto
Non si confonda chi ha fottuto con chi si è fatto fottere Straquoto e aggiungo
Non si confonda chi si è fatto fottere con chi è stato assolutamente costretto a piegarsi
...Scommetterei la testa che, se dovessero replicare lo stesso schema del 2020, sarebbero i primi a cedere, DI NUOVO...
Ma infatti lo schema non sarà lo stesso. La prossima volta la paura da ingenerare dovrà essere maggiore... e infatti la malattia "X" avrà una letalità 10 volte maggiore (già ci stanno preparando no?)
Del Papa, colpiscono sfogo e coraggio provenienti dal suo aperto sguardo sul mondo o di qualche sua componente.
Ho quattro nipoti, due da mio fratello: 20 (femmina) - 16 (maschio) e due acquisite 30 e 35) (figlie della mia compagna).
Mia cognata sierata convinta, mio fratello sierato costretto (insegnante comunale, ha rimandato finché ha potuto)
Mia nipote di 20 sierata convinta, mio nipote di 16 sierato perché sennò non faceva vita sociale
Mia nipote di 35 sierata convinta
mia nipote di 30 molto dubbiosa, ma alla fine sierata per viaggiare e fare vita sociale.
Che devo dire... sono stati abili, sul tavolo c'erano molti "incentivi"... e la maggior parte dei ragazzi di oggi è abituata a dar retta senza farsi troppe domande, soprattutto se in gioco ci sono gli "svaghi" (panem et circenses...).
Per quanto mi riguarda, ho sparso a piene mani consigli sulla disintossicazione dalla spike, ma più di questo non posso fare, ogni giorno (giuro) che mi alzo se penso a loro spero di non ricevere una telefonata funesta.
Umanamente, mi viene da dire, rispettabile, ma anche no. In cambio del palcoscenico il silenzio su di un orrore che continua a consumare anime. Nemmeno un principio di allarme, neanche per le future vittime, altruismo sconfinato, grazie di cuore maestro.
Nel suo discorso da sopravvissuto racconta che la malattia gli ha portato dei doni, il dono di aver conosciuto bambini malati come lui che chiama guerrieri, ma questi non avranno nessun palcoscenico semmai guariranno e semmai riceveranno cure come le ha ricevute lui, racconta del dono di aver capito che quei pochi posti vuoti ai suoi concerti, che tanto lo infastidivano, varrebbero quanto e forse più di quelli che erano presenti, e bravo, tutto per te e stato creato, tutto per il maestro gira il mondo....si certo come no, però non dimentichi di tornare tra due settimane per il richiamo, mi raccomando.
Per ovvie ragioni non divulgo, ma in privato, in caso di necessità qualche suggerimento potrei darlo.
Al signor Max posso solo dire che sta lottando contro due mali: il cancro e la chemio.
Uno dei due potrebbe eliminarlo istantaneamente con una semplice decisione...
Chi tende a ragionare con la propria testa e a non lasciarsi portare in giro dalle mode lo ha capito da tempo.
"Allevi sta alla classica come Celentano sta alla filosofia teoretica" (Filippo Facci)
"Il suo successo è il termometro della situazione italiana: prevalgono sempre le apparenza. Le sue composizioni sono musicalmente risibili. Allevi è un nano rispetto a Horowitz e Rubinstein, ma anche rispetto a Modugno e Mina" (Uto Ughi)
E anche nel libro di Trocino (Popstar della cultura) viene raccontato come il personaggio arrivi a celebrare se stesso proclamandosi un genio della musica: "da questo momento la musica classica non sarà più la stessa. Un artista deve essere megalomane" afferma.
Dal suo ufficio stampa viene passata la velina ai media italiani in occasione del suo debutto a New York, cosa del quale non appare traccia nei giornali degli Usa.
In effetti la sala del concerto viene noleggiata dall'Istituto Italiano di Cultura e gli spettatori sono connazionali cui viene mandato l'invito a casa.
Stessa cosa avviene in Cina, mentre il tanto pubblicizzato concerto tenuto a Parigi si rivela in realtà Allevi che apre (nemmeno annunciato) il concerto della cantante Cristina Branco.
Perfino il quotidiano Avvenire scrive "Non è un caso che l'esplosione del fenomeno Allevi sia avvenuta da quando il pianista è stato preso in carico da un eccellente ufficio stampa".
L'Unità di Concita De Gregorio lo mette ovviamente in copertina.
Si inventa vezzi da genio per suscitare indulgenza e affetto: l'immagine stralunata, la gestualità esagerata, i comportamenti ossessivi-complusivi.
Non mi stupisce davvero che anche in questa occasione abbia recitato un copione per apparire invece che essere.
-ZR-
Troppi indizi che solo a un complottista di merda come me potevano far saltare la mosca al naso.
Porca troia,io non mi sono vaccinato e voglio vedere i responsabili sotto terra perché hanno servito il male e la menzogna in maniera consapevole mentre là fuori pare che non sia mai successo nulla. Alla gente,alla massa,al di fuori della nostra bolla non frega un cazzo,non vogliono giustizia,non la pretendono,ma sono loro quelli che rischiano,non io.
***
IL RESTO DEL POST E' STATO RIMOSSO. L'ISTIGAZIONE A DELINQUERE E' REATO.
M.M.
Vaccinati o non vaccinati, temo si navighi in acque comuni: come già scrissi qualche mesi fa su questo forum, l'aria delle diverse città d'Europa è impestata d'un odore anomalo, acre ed estremamente penetrante. E la cosa più strana è che quasi nessuno se ne accorge!
Sentite qua che schifo dcnews.it/.../...
Il vaccino Astrazeneca è silenziosamente sparito dai centri vaccinali di tutta Europa.
Dopo che sono emersi sulla stampa dei rari ma gravi effetti avversi, il vaccino Astrazeneca è silenziosamente sparito dai centri vaccinali di tutta Europa. L'Italia ne aveva comprato 40 milioni di dosi, ne ha somministrato poco più di 12, 10,5 milioni sono scadute, mentre il resto lo ha donato ad altri paesi, soprattutto a medio e basso reddito. Quale impatto ha avuto questa storia sulla multinazionale anglo-svedese Astrazeneca? E sulle famiglie delle vittime? A distanza di tre anni sono tante le domande rimaste irrisolte sulle responsabilità del disastro comunicativo di quei mesi.
rai.it/.../...
Il problema è che se certe cose vengono chiacchierate come "cure" poi arrivano i NAS, incriminano gente, chiudono centri.
Per cui se uno è malato e ha bisogno posso suggerire dei contatti in privato, ma parlarne per parlarne è meglio di no.
Ribadisco:
Se posso dire la mia: giustissimo tenere privati i contatti.
Vedo meno problemi per i rimedi. Qui uno puo' anche dire che ha sentito parlare bene dell'unghia di gatto (per dire).
Poi chi vuole fara' da se' le sue ricerche, come sempre.
Tuttavia in generale ritengo la categoria intera del giornalismo uno dei ceti sociali più avvantaggiati, nel senso che sono stati da subito messi in condizione di capire che aria tirava, a partire dal covid, un male indeciso su altezza d'aggressione al bar, orari, spiagge, mascherine in auto, e tutto lo squallore che ci ha accompagnato il primo anno di crocifissione di stato.
Partendo dunque da una simile premessa, mi domando come a nessuno di loro si sia accesa la lampadina, avendo peraltro già la pulce nell' orecchio dx e sx riguardo all' innocenza di pipistrelli e pangolini.
Ti creano in laboratorio una porcheria da diffondere a campione in giro per il mondo, ti raccontano dapprima che ci vorranno anni per un siero, poi però te lo fanno saltare fuori quasi dal nulla, utilizzando come ha fatto Moderna lo stesso identico spot di marzo 2020 quasi 1 anno dopo, dando chiaramente a intendere che tutto era già deciso, solo il momento del lancio doveva essere sottoposto al vaglio delle trattative commerciali con gli stati, e tu giornalista medio italiano ti presti alla lotteria russa?
E un po' di pena per il bambinone che suona con l'anima descritto perfettamente da @etrnchld #7:
Nel caso, io prenderò una XL, mi piace stare comodo.
Quanto all'altro tizio, bisognerebbe capire se il vaccino e' tra i primi indiziati.
Se non e' cosi' (non e' detto che lo sia), non gli farei una colpa.
Se invece e' cosi', doveva dirlo e non averlo fatto denota una grande mancanza di coraggio.
Peraltro mi pare (l'ho sentito di straforo) che abbia pure lodato la scienza nel suo discorso?
Questo poteva evitarselo. Magari ringraziare la squadra che lo segue, ci sta. La retorica sulla scienza anche no - forse serve a far contento un Burioni.
È difficile esprimere un'opinione equilibrata e super partes, ma leggendo queste righe di Max Del Papa mi viene solo da esprimergli tutta la mia solidarietà ed un sincerissimo in bocca al lupo di guarigione.
Mai perdere la speranza.
Per quanto riguarda Allevi, fino a questo momento non sapevo manco chi fosse.
Come molti qui dentro non ho visto Sanremo, quindi non posso esprimere giudizi, anche se, così a pelle, mi viene spontaneo dare tutte le ragioni del mondo a Max.
"Report puntata di ieri..dopo 4 anni hanno fiutato qualcosa..alla faccia di vespa burioni e combriccola:"
Grazie per aver segnalato il decoroso servizio di Report.
Come sottolinei giustamente "dopo 4 anni" le presstitute si svegliano e accennano a toni aggressivi e al giornalismo d'inchiesta.
Di fatto pongono l'accento solo sulla somministrazione di quello schifo agli under 60, senza dire che la mortalità per/con covid ha riguardato statisticamente la fascia dagli 83anni in su e con 2 o 3 comorbosita' gravi..
Non una parola sulle cure negate o il protocollo di speranza.
Comunque lo faccio girare, visti gli insulti (e non solo) che ci siamo presi.
Ps. I burioni e soci non rischiano nulla sia perché chi ha dato il braccio alla scienzah ha firmato una liberatoria, sia perché abbiamo la memoria dei criceti.
rai.it/.../...
Per me non risulta strano leggere i nomi delle Societa' straniere che hanno fatto esperimenti senza scrupoli a Mariupol, riconducibili alle medesime farmaceutiche occidentali che pochi anni dopo, si sono rese famose all'epoca del martirio per covid con i loro sieri miracolosi.
Qui menziono uno stralcio dell'articolo apparso stamattina su Ria Novosti, dove fa nomi di queste Societa':
Fonte: ria.ru/20240213/preparaty-1926979798.html
Un odore che solo a sentirlo ti da una bruttissima sensazione.
Ma sembrava lo sentissi solo io nonostante fosse ovunque.
Ora è un po di tempo che non si sente più..
P.S. Abito a Roma.
ilgiornale.it/.../...
Il karma. Non c'è bisogno di andare in escandescenze. Si aspetta e ci si gode lo spettacolo. Eh sì che si gode.
Perché fanno tutti come l’anima bella Allevi. Perché sanno benissimo perché versano in condizioni disperate, ma hanno ancora più paura del regime, delle sue punizioni, dei suoi boicottaggi, che di morire. Perché hanno paura della verità. Perché mi risulto essere l’unico, fra i giornalisti, fra i personaggi pubblici, con la voglia e con la rabbia di raccontare che non ci siamo ammalati per noia o per sport: ce lo hanno fatto, con una organizzazione mondiale, perfetta, precisa, scientifica, almeno quella, e nessuno paga
Dilla tutta, amico caro (per chi non sa, siamo amici veramente, non è ironico):
- Quello che può eliminare immediatamente è un nemico.
- L'altro no.
Magari sono io che ho la sindrome del becero complottista (fatto sta, che quasi sempre ci azzecco...), ma questo Allevi (ci arrivo perfino io che non ho competenze musicali, che è un mediocre strimpellatore), pompatissimo e che usa trucchi mediatici da manuale di manipolazione di massa, per far credere che è un genio e per apparire quello che non è,... non è che, per caso... è di un'altra etnia/religione che non si può nominare ?
Magari oso troppo, ma gli indizi ci sarebbero tutti...
Come diceva qualcuno di autorevole " devi cercare le prove vaccinali, durante le analisi di laboratorio, quelle specifiche (e ci sono) e se non le trovi allora si esclude il nesso, non bastano quelle che si facevano fino a 4 anni fa !"
Primo: non fidarsi mai di una azienda che dice di voler operare per il bene dell’utente ma che poi punta unicamente ai propri interessi economici.
Secondo, arrivare preparati agli appuntamenti della vita, studiando in proprio la storia, prepararsi, ricercare più informazioni possibili su tutto, cercando di costruirsi una personale idea su come poter agire e reagire in caso di eventi. Non aspettare supinamente l’aiuto da chi storicamente ha sempre anteposto i propri interessi a quelli della comunità.
Terzo, se chi ha distrutto la sanità pubblica dice di preoccuparsi della salute pubblica e della tua in particolare, diffidare fortemente.
Quarto, se nella vita si commette un errore può essere umano ma se si persevera è da fresconi.
Quinto, se chiedono il tuo consenso, che però si afferma essere obbligatorio, deve scattare sempre l’allarme.
Segnalo l'intervento del senatore di IV luigi marattin contro il provvedimento del gatekeeper Bagnai
"Ore 23. Combattiamo una battaglia contro l'emendamento 4.2 Bagnai (un nome una garanzia) che rinvia per l'ennesima volta le multe per chi se n'è fregato della scienza e non si è vaccinato durante il Covid - ha scritto in un tweet il deputato di Iv Luigi Marattin"
Questi privilegi...
"Ancora un 'premio' ai No-vax: prorogato di 6 mesi il pagamento delle multe"
www.repubblica.it/.../?ref=RHLF-BG-P4-S1-T1
Intanto è solo un prodotto del marketing.
Secondo, a mio modestissimo parere, è soltanto la brutta, bruttissima copia di David Helfgott, evidentemente Allevi deve aver visto il film Shine ed ha tratto ispirazione.
Ci sono però due sostanziali differenze tra Helfgott e Allevi. Ed è che il primo era veramente matto mentre Allevi lo stralunato lo fa quasi per buffoneggiare (si definisce autistico ma francamente non ho mai capito di autistico cosa abbia), l'altra è che Helfgott era un vero virtuoso del pianoforte mentre Allevi è un pianista ed un compositore men che mediocre.
Mi taccio sul resto perchè francamente, non avendo esperienza diretta, non mi sento di esprimere pareri