Il britannico Daily Mail pubblica gli allarmanti commenti di alcuni esponenti di spicco della scienza medica sull’inaffidabilità e pericolosità di molti farmaci in circolazione. Purtroppo la grande industria farmaceutica, ovviamente guidata dal profitto e non dal bene pubblico, riesce a comprarsi la complicità dei media, delle autorità pubbliche e talvolta della stessa scienza medica, per commercializzare farmaci e procedure che portano essenzialmente danno ai pazienti. Il risultato sono decine o centinaia di migliaia, se non perfino milioni, di morti, sofferenze e casi di invalidità in tutto il mondo. (L’imminente entrata in vigore del TTIP, con la giusta -si fa per dire- dose di pressioni lobbistiche da parte delle grandi industrie, non potrà fare altro che peggiorare questa situazione in Europa e in America.) La produzione di risultati scientifici ad hoc è spesso parte fondamentale di questa nefasta prassi. Chi lavora nella ricerca scientifica ha certamente presente ciò che scrisse Richard Horton, Editor capo della celebre rivista medica The Lancet, appena l’anno scorso: “gran parte della letteratura scientifica, forse la metà, può semplicemente essere falsa. Afflitta da tanti problemi – studi con campioni di piccole dimensioni, effetti molto piccoli, analisi esplorative non valide e palesi conflitti di interesse, insieme a un’ossessione per il perseguimento di mode di dubbia importanza – la scienza ha preso una piega verso il buio […] Si possono aggiustare le pratiche scientifiche sbagliate? Una parte del problema è che nessuno è incentivato a comportarsi correttamente […] “
L’ex medico personale della Regina ha chiesto che si faccia con urgenza un’inchiesta pubblica sulle “oscure” pratiche delle aziende farmaceutiche.
Sir Richard Thompson, ex presidente del Royal College of Physicians, nonché medico personale della Regina per 21 anni, stasera ha avvertito che molti farmaci potrebbero essere meno efficaci di quanto si pensi.
Thompson è membro di un gruppo di sei noti medici che oggi hanno messo in guardia sull’influenza che le case farmaceutiche hanno nella prescrizione dei medicinali.
Gli esperti, guidati dal cardiologo Aseem Malhotra, del sistema sanitario nazionale, sostengono che troppo spesso ai pazienti vengono date medicine inutili – e talvolta dannose – di cui possono fare a meno.
Affermano che le case farmaceutiche sviluppano medicinali da cui trarre profitto più che medicinali che abbiano effettivamente il maggiore beneficio per i pazienti.
I sei medici accusano inoltre il sistema sanitario nazionale per la sua incapacità di opporsi ai giganti dell’industria farmaceutica.
Thompson ha detto: “È venuto il tempo di fare un’inchiesta pubblica che sia ampia e trasparente sul modo in cui viene rilevata la reale efficacia dei medicinali.
“C’è il concreto pericolo che alcuni trattamenti farmaceutici siano molto meno efficaci di quanto si pensasse finora.”
Ha detto poi che questa campagna mette in luce “la base debole, e talvolta oscura, del modo in cui si valuta l’efficacia e l’uso dei medicinali, specialmente nel caso degli anziani“.
Scrivendo al MailOnLine, il dottor Malhotra ha detto che il conflitto d’interesse commerciale sta contribuendo a “un’epidemia di medici e pazienti disinformati e fuorviati nel Regno Unito e non solo“.
Ha aggiunto anche che il sistema sanitario nazionale nel suo complesso sta somministrando un’eccessiva quantità di farmaci ai suoi pazienti, e afferma che gli effetti collaterali dell’eccesso di medicine stiano causando una quantità innumerevole di morti.
Sostiene poi che studi empirici sulle statine – farmaci contro il colesterolo somministrati a milioni di persone – non sono mai stati pubblicati, e che simili dubbi sorgono anche su Tamiflu, un farmaco che è costato al sistema sanitario nazionale quasi 500 milioni di sterline.
Il gruppo dei sei medici ha chiesto di essere convocato presso la Commissione parlamentare per l’audizione pubblica al fine di svolgere un’inchiesta indipendente sulla sicurezza delle medicine.
Affermano che i finanziamenti pubblici vengono spesso forniti alla ricerca medica sulla base del fatto che questa potrà essere redditizia, non sul fatto che sarà utile ai pazienti.
Il dottor Malhotra ha detto: “Non c’è dubbio che alla base dell’assistenza sanitaria ci sia una cultura del tipo ‘più medicine è meglio’, il che è esacerbato dagli incentivi finanziari all’interno del sistema stesso, che portano a prescrivere sempre più farmaci e a mettere in atto sempre più procedure mediche.
“Ma c’è anche un altro inquietante ostacolo alla crescita di consapevolezza su – e dunque alla risoluzione di – questi problemi, ed è qualcosa di cui tutti dovremmo essere preoccupati.
“Si tratta dell’informazione che viene fornita ai medici e ai pazienti al fine di guidare le decisioni sul trattamento“.
Malhotra ha accusato le aziende farmaceutiche di “ingannare il sistema” spendendo in pubblicità e marketing il doppio di quanto spendano in ricerca medica.
Malhotra ha detto che la prescrizione di farmaci fa spesso più male che bene, e i rischi maggiori li sopportano gli anziani.
Un ricovero ospedaliero su tre negli over-75 è dovuto alla reazione avversa a un farmaco, ha detto.
Oltre che da Richard Thompson, il dottor Malhotra è sostenuto anche dal professor John Ashton, presidente della Facoltà di Scienze della Salute, dallo psichiatra JS Bamrah, presidente della British Association of Psysicians of Indian Origin, dal cardiologo Rita Redberg, editore della rivista medica JAMA Internal Medicine, e infine dal professor James McCormack, scienziato farmaceutico.
Il dottor Malhotra, che ha lanciato la campagna a titolo personale, è capo del think tank per la salute del King’s Fund, membro dell’Academy of Medical Royal Colleges, e consigliere del Forum Nazionale sull’Obesità.
Le sue critiche si rivolgono in particolare alla recente drammatica crescita delle prescrizioni di statine.
NICE – l’ente del sistema sanitario nazionale deputato al razionamento dei farmaci – nel 2014 ha deciso di abbassare la soglia per la prescrizione di statine in modo da incoraggiare i medici a prescriverle a più persone.
È poi emerso che sei dei dodici membri della commissione ricevevano finanziamenti da case farmaceutiche – in parte tramite pagamenti diretti in cambio di “consulenze” o seminari, e in parte tramite fondi di ricerca.
Il dottor Malhotra sostiene che uno studio completo e definitivo sull’efficacia delle statine e sui loro effetti collaterali non è mai stato pubblicato.
Lo stesso dice dell’efficacia del Tamiflu, un farmaco contro l’influenza per il quale il sistema sanitario ha già pagato 473 milioni di sterline.
Un resoconto del 2014 di un gruppo di noti ricercatori ha concluso che il Tamiflu non risultava maggiormente efficace del comune paracetamolo [anche noto come Tachipirina, NdT].
Il dottor Malhotra cita anche un’indagine della rivista medica BMJ, che all’inizio del mese ha suggerito che Rivaroxaban, importante farmaco anticoagulante, non è così sicuro e privo di rischi come gli studi pubblicati suggerivano, per quanto le autorità difendano l’uso del farmaco.
Scrive: “Per amore della nostra futura salute e della sostenibilità del sistema sanitario nazionale, è tempo che si metta in campo una vera azione collettiva contro l’eccesso di medicine, iniziando dalla Commissione parlamentare per l’audizione pubblica, affinché lanci un’inchiesta indipendente sull’efficacia e la sicurezza dei farmaci“.
Il professor Ashton ha aggiunto: “La salute pubblica dipende da un’ampia e accurata base di evidenza empirica che tenga conto anche della convenienza, al fine di garantire che vengano prese decisioni in base alla migliore ricerca disponibile, decisioni finalizzate a migliorare e proteggere la salute delle persone, nonché a stabilire nel modo migliore quale sia la priorità della cura per ciascun paziente“.
Anna Hodgekiss (Mailonline) e Ben Spencer (corrispondente medico del Daily Mail), 23 febbraio 2016
Io credo che arriva un momento in cui i numeri contano qualcosa e non puoi più nasconderli.Non puoi far più finta che niente stia succedendo.
Difatti nell'articolo della fonte in italiano dice:
La Food and Drug Administration riporta che gli effetti negativi causati dalle medicine prescritte sono più che triplicati negli ultimi dieci anni negli Stati Uniti.
Ciò ha implicato oltre 123.000 morti nel 2014 e 800.000 casi di gravi conseguenze sulla salute – tra cui ricoveri ospedalieri e disabilità con pericolo di vita. Ma anche questa è probabilmente una stima al ribasso.
E questo ha un impatto sul sistema sanitario credo evidente.Cioè il paradosso è che la medicina dovrebbe aumentare il benessere e la salute,mentre ci si accorge che i ricoveri e decessi aumentano.
Qualcosa quindi non funziona.
Ho sentito qualcuno qui su LC che non ricordo, dire che è anche un modo legale per sfoltire la popolazione,l'ammazzare con le medicine;
non sò se sia vero,però non c'è dubbio che gli anziani sono ottime cavie.
Ma i medici di tutto il mondo non fanno e non dicono nulla ? Li tengono cosi fortemente per le palle ?
I medici sono persone come tutti. Sono pochi quelli che aprono gli occhi. Ci sono però vari medici che si applicano a discipline diverse come l'omeopatia o terapie naturali.
Questa notizia secondo me fa il pari con quella della carne che fa venire il cancro. Dopo due giorni non se la fila più nessuno.
La gente vuole le medicine non solo perché sta male e da sola non sa cosa fare ma perché psicologicamente si sente 'presa in cura' da qualcuno. E' il solito discorso del bisogno di avere ancora una mamma che ti protegge ecc. ecc.
Sì, andassero avanti per questa strada sarebbe già qualcosa ma vedo talmente tanta corruzione, corruttibilità e menefreghismo che continuo ad essere pessimista riguardo a miglioramenti che richiedano una rinuncia in termini di soldi. Ma soprattutto mi chiedo: fino a ieri dove stavano questi qua? Cosa è cambiato improvvisamente per far aprire loro gli occhi? Non è che stanno facendo i furbi per beccare più tangenti dalle case farmaceutiche?
Ovviamente e' solo la punta dell'iceberg, visto che TUTTA la medicina commerciale basata sulla chimica e' una truffa che serve solo a CAUSARE malattie.
Ma la verita' non la diranno mai.
Scherzi a parte, e' logico (per loro) che l'industria farmaceutica si comporti come qualsiasi altra industria che opera su scala globale,per quanto riguarda i dubbi che ha sollevato Massimo sui rimorsi di coscienza,non credo che sia un'illusione completa,voglio pensare che qualcuno di questi scienziati sia veramente preoccupato, ma la maggior parte di loro allineati e coperti rappresentano solo l'altra faccia della stessa medaglia, un po' come la storia delle guardie,una cattiva che ti picchia e l'altra buona che fa finta di difenderti ma intanto gli schiaffi ti arrivano lo stesso.
NO FAITHS NO PAIN
finche gli addetti al settore con un po di coscienza saranno corrotti se non ostaggio da questo sistema non cambierà nulla
fintanto che esisteranno delle multinazionali del farmaco il cui scopo è il profitto tutto sarà illusione.
o si levano le multinazionali del farmaco o si cambia il loro obiettivo, il che mi pare un po difficile.
sul "breve" senza tirare giu l'intera economia mondiale :
non vedo altro modo che nazionalizzare la produzione di farmaci essenziali e/o creare produzioni nazionali parallele.
gli studi devono essere indipendenti ovvero statali non certo commissionati dagli stessi che producono quei farmaci.
ci deve essere una commissione di controllo di cittadini ELETTI che vigila sul personale qualificato che esegue controlli tipo test di efficacia.
finche non si riuscirà a far passare la voglia alle multinazionali di rincorrere il profitto anziche la salute pensare che
prima o poi il sistema virerà verso la salute delle persone è pura illusione.
o si levano le multinazionali del farmaco o il loro scopo ...non se ne esce
per far questo bisognerebbe innazitutto demolire l'idea che le persone hanno delle medicine, ovvero qualcosa che cura.
quando osservo queste dinamiche non riesco mai a dividere lo scenario in "quelli buoni e quelli cattivi" ...l'era dei farmaci ha portato benessere e salvato milioni di vite, quindi la logica conseguenza fu di spingere sempre in avanti questo fenomeno (a feedback positivo)
si arriva poi a capire che si è arrivati troppo oltre e quindi ci si ri-adegua su interventi meno pesanti
stupido esempio...accadde lo stesso con la dose raccomandata di proteine, l'era del benessere portò cibo in grandi quantità per tutti e si notò che aumentando la quota proteica introdotta il corpo stava "meglio". L'RDA fu portata a livelli esagerati (fino a 300 g al giorno per un adulto medio) e poi piano piano ci si è accorti che era un'esagerazione.
Nel frattempo -ovviamente- coloro che allevavano e industrializzavano carne spingevano in un senso ben preciso...così come per chi sintetizza a commercializza farmaci. Non ci vedo "complotti" ..ci vedo le naturali manifestazioni del libero mercato.
Posso dire che qualcosa finalmente sta cambiando: è vero che la carriera medica passa di frequente per vie oscure, ma molti ex-colleghi, con i quali ho mantenuto l’amicizia, si stanno ricredendo intorno alla presunta genuinità di una materia ritenuta “intoccabile”.
È forse solo questione di tempo. Dopo aver travisato a lungo il giuramento di Ippocrate, la medicina ufficiale avrebbe bisogno veramente di un cambiamento radicale. Paradossalmente la materia che dovrebbe rappresentare la vocazione per eccellenza finalizzata al benessere dell’umanità è stata contagiata invece da una delle peggiori malattie dell’umanità: l’avidità.
Giri di affari di miliardi di dollari hanno invertito i ruoli: un tempo era la medicina che eventualmente si avvaleva della farmacologia, oggi è la farmacologia che si serve sistematicamente della medicina.
Nell’articolo si cita Richard Horton, ma ci sono tantissimi altri personaggi autorevoli che hanno portato allo scoperto verità molto scomode sul legame tra medicina e industria farmaceutica: Marcia Angell, Jerry Kassirer, Richard Smith, Lucija Tomljenovic, Peter Rost, ecc. La buona notizia, come accennavo sopra, è che sempre più medici e ricercatori in campo sanitario stanno dubitando seriamente della buona fede della medicina ufficiale.
Mi è sempre rimasta in mente questa frase che lessi in un libro di omeopatia: “La Medicina è una: quella che funziona.” Purtroppo è stato sempre negato alle cosiddette medicine alternative di confrontarsi onestamente con il sapere accademico, e questo è un'ulteriore prova a sfavore di una medicina che si autodefinisce “scientifica”.
Studi e risultati alterati, statistiche manipolate, range dei valori di laboratorio sempre più ristretti, allarmismo sanitario dilagante, reticenza degli effetti indesiderati e/o avversi e dei rischi connessi alla terapia sono solo alcuni degli elementi che le grandi lobby dell’industria farmaceutica impongono alla medicina ufficiale.
Se ci sono stati dei traguardi importanti in campo medico, questi riguardano soprattutto la bio-ingegneria, mentre per esempio in campo oncologico c’è stato un colossale tracollo.
…Se solo si provasse ad ascoltare le ragioni di Hamer riguardo all’eziologia delle patologie…ma per carità! Meglio continuare a trovare sui sacri testi di medicina la lunghissima lista di malattie nella cui trattazione compaiono le cantilene: “…la causa è ignota…”, “…eziologia sconosciuta…”, “…si tratta di una malattia primaria (o idiopatica o essenziale)…”.
Bisogna agire a monte, non a valle del problema.
…Ma si sa, da una medicina che considera l’uomo solo una macchina organica non puoi aspettarti dei miracoli.
Trovo che indossare mutande con colori tossici, pesticidi, formaldeide...sia decisamente più subdolo...
Penso al cibo intriso di porcherie, con la possibilità di cacciar di tutto e non dichiararlo sotto 0,9% del peso...
Bene o male anche la casalinga sprovveduta è consapevole che le pastiglie sono pericolose...
In fondo Big Pharma è come una qualsiasi droga, qualcosa ti da, e tanto ti toglie... ma non è certo come indossare inconsapevolmente un paio di scarpe cinesi, intrise di sostanze dannose....
Anteater
glifosato: “probabilmente” è cancerogeno, “probabilmente” morirete.
Devo dire che sono rimasto molto sorpreso.
Guarda "EX dirigente industria farmaceutica confessa !!!" su YouTube
...è un po' che gira questo video...io non lo considero un granché però....
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@Robin 1610
www.disinformazione.it/celiachia_glifosate.htm
...è dove ti trovi chimica senza scegliere...mi fa paura!
Anteater
Grazie Anteater per le info.
Forse sarebbe utile avere un organismo di controllo effettuato da gente 'eletta' (come già qualcuno ha suggerito in precedenza) che non sia facilmente influenzabile (e comprabile) da BigPharma, per porre un argine alla situazione.
Vedo troppa rabbia, è nociva per il benessere psicofisico, ti consiglio come calmanti due pasticche di "docilex" prima di dormire e due belle dosi di "propagans" per iniziare la giornata in modo più collaborativo. In caso di dubbi bere un flacone di "neurocid" a stomaco vuoto.
I MIEI COMPLIMENTI OPEN YOUR MIND!|
IN EFFETTI MI STO CURANDO IL FEGATO PER QUESTO, OMEOPATICAMENTE!
In questo caso il cattivo di turno è “Big Pharma”, in altri casi ci sono altri cattivi, ma l'inculato è sempre lo stesso per il semplice motivo che tutti i “cattivi” sfruttano la poca consapevolezza, la poca dignità, la tanta pigrizia della gente, per tenerli in scacco.
E' questione di abitudine. Un'abitudine talmente radicata nell'umano medio che impedisce qualsiasi rottura degli schemi.
Pensavamo che internet fosse la svolta e forse lo è stata per alcune persone, ma a queste persone gli schemi stavano già stretti, internet è stata un'aggiunta.
Questa abitudine di pensiero ha completamento azzerato la curiosità e la creatività dell'umano che sono il motore dell'azione.
L'unica azione che l'umano prevalentemente fa, è delegare qualcun altro. Questo capita per la salute, come per la spiritualità, per l'economia e addirittura per cose personali come l'amore di coppia.
In pratica, i consapevoli di questo Pianeta non possono far altro che utilizzare tutte le energie e il tempo per proteggere la massa di inconsapevoli che non riescono a badare a se stessi.
Lascio una piccola considerazione sul mondo accademico e la ricerca.
Chi de facto dirige la ricerca sono i finanziatori. Punto.
Da anni ho accettato che la ricerca non è vista come una produzione di conoscenza, ma come un semplice investimento monetario. Nessuno finanzia un progetto di base con grande potenziale, si finanzia il conosciuto. Si finanzia ciò che già sappiamo che funzionerà.
Oppure ci sono le lobby: quelle che premono sui finanziatori pubblici (uno su tutti, e fra i i primi 3 nel mondo, la Comunità Europea) per pubblicare un bando su un progetto aziendale già scritto da qualche parte.
Chi volete che sia libero da vincoli economici?
Più avanti vai, meno soldi ci sono per il tuo stipendio. Non a dire che prendi meno, intendo proprio che non ci sono più i fondi per te. L'unica speranza che hai è, prima di tutto, trovare una traccia professionale, dunque studiare gli argomenti che pagano. Se finanziano lo studio del buc@ del cul@, finirai per lavorare su quello. E se ti piace studiare, ti piace scoprire, sei affascinato dalla conoscenza, a dispetto dei molteplici lati negativi di questo mondo (come di tanti altri, del resto), troverai molte cose interessanti anche su quello.
Come detto mi pare da Fefo, certa ricerca di base dovrebbe essere statale, senza cazzi legati alle aziende. Stabilisci dei termini di produttività scientifica (non è che stai 40 anni a non fare una mazza perché fai roba di base) però svincoli il mondo finanziario ed aziendale dai tuoi risultati. Ma mi dite voi in un continente dove la sovranità nazionale dei vari paesi è alla mercé di una banca di privati come diamine si possa credere di avere indipendenza?
Quello che accade è esattamente il contrario: le aziende si avvicinano agli istituti pubblici e ne succhiano via le conoscenze quando arrivano da qualche parte. Poi si fanno dei laboratori aziendali dove fanno l'ultimo km da soli e brevettano. Altrimenti, è una corsa dell'accademico stesso a brevettare: vedeste che begli uffici hanno fatto in tutte le università per fare brevetti. Altro che conoscenza. Oppure ancora, come detto, la Comunità Europea ed i grandi finaziatori: sono loro che decidono dove vanno i veri soldi, dando una piega forte a tutta la ricerca nell'area geografica dove operano, lanciando e rilanciando l'amo dalla parte dove hanno deciso di pescare. E tutti dietro...
La libera ricerca si fa quando non c'è competizione per il denaro. Altrimenti, si stimola la lotta per la sopravvivenza, con tutta quella serie nota e stranota di trucchi, falsità e menzogne che caratterizzano l'uomo a prescindere dal suo campo d'azione.
ps: Miayazaki's Kiki è una piacevole sorpresa
mi è capitato parecchie volte di consigliare a chi aveva lievi disturbi di provare a cambiare alimentazione, riducendo il consumo di latticini, salumi e carne rossa, ma non c'è stato niente da fare. Preferiscono vigliaccamente prendere la pillolina magica per sedare il sintomo, fottendosene della causa.
io non faccio un colpo di tosse, uno starnuto e non mi becco febbre/influenza da almeno 10 anni, da quando ho scoperto la causa del perchè ogni volta che acquistavo dei pesciolini rossi e averli messi in un'ampia vasca, questi morivano puntualmente dopo 3 giorni.
Nonostante lo abbia dimostrato con i fatti a tutti i miei famigliari, questi si rifiutano di ascoltare i miei consigli.
edit: i pesciolini morivano perchè nel cambiargli l'acqua, questa era di qualche grado + fredda di quella a temperatura ambiente in cui si trovavano; il brusco (rapidità) abbassamento di temperatura del loro ambiente li ammazzava.
da qui ho capito che i cosiddetti mali invernali sono dovuti ai bruschi cambi di temperatura che indeboliscono le nostre difese immunitarie. Cercate di evitare i bruschi cambi di temperaratura coprendovi quando, anche per poco tempo, uscite all'aperto per fumarvi una sigaretta, gettare la spazzatura, dare da mangiare al cane, stendere i panni etc.
anche quando vi spogliate per fare la doccia, cercate prima di aumentare la temperatura dell'ambiente, e poi abbassatela quando vi rivestite.
non è il freddo (nei limiti) che fa ammalare, ma bensì il freddo improvviso, come per la congestione.
con me ha funzionato.
talmente banale che non lo fa quasi nessuno
e non ultimo in estate le temperature polari raggiunte da tanti supermercati con l'aria condizionata (stesso discorso l'aria condizionata casalinga c'è da stare attenti).
bisogna coprirsi pena come minimo scacone fulmineo e indebolimento successivo difese immunitarie visto l'intestino ne è la sede
penso che in questo tuo passaggio si trova riassunto il cuore del problema
www.beppegrillo.it/2016/03/lindustria_farm.html
ho parlato di recente con un medico e mi ha fatto intendere che big pharma,
certamente non è un'opera pia, ma opera secondo quello che gli viene proposto
dai ricercatori ancora purtroppo ancorati ad una visione materialista, riduzionista,
lineare e non olistica.
quando saranno in maggioranza i nuovi ricercatori e dottori allora big pharma saprà sfruttare
il ritorno economico di nuove terapie non più così dannose...