Come ampiamente previsto, la partita che sta iniziando sarà a tutto campo.
In questo caso, Luogocomune vuole esprimere tutto il suo supporto alla Pro-Loco di Piombino, che ha avuto la folle idea di far conoscere ai suoi cittadini i dubbi, condivisi da altri cittadini della stessa nazione, sui fatti dell'11 settembre.
Il coinvolgimento di una struttura pubblica ha subito offerto a chi vuole lo status quo un'occasione d'oro per sfoderare l'arma dell' "indignazione di stato", come testimoniato dai due articoli sull'edizione locale de "Il Giornale" che riportiamo. All'attento lettore non sfuggiranno anche certe sottili trappole, da qualcuno lungamente paventate - e ora tristemente confermate - sul rischio di una etichettatura personale in una battaglia più grossa di qualunque individuo al mondo.
Consola il fatto di vedere, una volta di più, che le uniche armi a disposizione dei "giusti" - c'è di mezzo perfino un senatore, come possono loro essere dalla parte del torto? - si limitino a questa pietosa retorica da baraccone. E' semplicemente poetico, infatti, vedere qualcuno che insorge a difesa dell'America - e quindi della "democrazia", si suppone - negando ad altri il diritto alla libertà di parola in un luogo pubblico. (M.M.)
(Il Giornale, 6.9.06) Piombino: la Pro Loco ricorda 1'11 settembre come un complotto della Cia e del Mossad
Il filone dietrologico non ha risparmiato gli attentati dell'11 settembre, anzi l'11 settembre è diventato il più eclatante caso di dietrologia. Complotto ebraico, della Cia, … … del Mossad, autoterrorismo, demolizione controllata. La moda del complotto organizzato dagli Usa contro loro stessi sta prendendo campo. Anche nelle istituzioni toscane con un unico denominatore comune: «Non è andata come avete visto. Quello che credete di aver visto è stato un grande inganno». La Pro Loco di Piombino, ente riconosciuto dalla Provincia che gode di contributi e patrocini pubblici, celebrerà le vittime dell'11 settembre in modo piuttosto singolare: dando voce (senza contraddittorio) proprio alle testi dietrologiche sull'11 settembre con la proiezione di film e documentari.
«Crollarono perché qualcuno le aveva minate», sostengono i teorici del complotto. Gli scettici credono che 1'11 settembre sia stato un autoattentato degli Stati Uniti: «La Cia sapeva. Un anno prima che i quattro aerei dei terroristi islamici si schiantassero sulle Torri Gemelle e sul Pentagono 1'11 settembre 2001, provocando tremila morti, una squadra speciale dei servizi segreti militari Usa aveva già individuato Mohamed Atta, capo del commando». Dimenticato il dolore, si è scatenata da qualche tempo l'idea del complotto. Ma fino a quando la tesi del «grande imbroglio» era una prerogativa relegata a una sparuta minoranza di intellettuali, giornalisti, semplici cittadini, in genere antiamericani, rientrava tutto sommato nella norma. Ma la cosa preoccupante è che adesso la «regola del sospetto» stia prendendo campo anche nelle istituzioni. E il caso di Piombino dove la Pro Loco (ente riconosciuto dalla Provincia che gode di contributi e patrocinii pubblici), in collaborazione con il Comune, i siti luogocomune.net e bazaretrusco.it, ricorderà le vittime dell11 settembre in un modo piuttosto singolare: dando voce (senza possibilità di contraddittorio) alle tesi dietrologiche sull' 11 settembre. «Si tenterà - fa sapere la Pro Loco - di illuminare i punti che le indagini eseguite fino ad oggi hanno lasciato oscuri, e che da più parti c'è la richiesta di approfondire. Si tenterà di capire il vero svolgimento della vicenda. E quindi si smascherare I"'inganno globale" di cui tutti siamo vittime inconsapevoli».
Per ricordare i tragici attentati di New York e Washington, la Pro Loco di Piombino ha organizzato una due giorni, 1'11 e 12 settembre, che si terrà nei giardini Pro Patria a Piombino, dove saranno trasmessi documenti che mostreranno le immagini riguardanti quel tragico giorno, «e tutti i dubbi che ancora oggi, a distanza di cinque anni sussistono sul vero svolgimento della vicenda. Sono ancora molti infatti i punti, che le indagini eseguite fino ad oggi, hanno lasciato oscuri, e da più parti c'è la richiesta di approfondire le ricerche su un avvenimento che, oltre alle quasi 3000 vittime morte 1'11 settembre nei due palazzi e sugli aerei, conta ad oggi, nel solo Iraq già circa 45.000 morti civili». E proprio «Inganno globale» è il titolo del documentario di Massimo Mazzucco che verrà proiettato. Alla fine il regista si collegherà con Piombino da Los Angeles, e illustrerà il film e i temi contenuti nel documentario.
Il 12 settembre è invece prevista la proiezione del film-documentario «Loose Change 2» di Dylan Avery e Korey Rowe. Seguirà un'intervista registrata con Giulietto Chiesa, già corrispondente da
Mosca de La Stampa, uno dei (rari) fautori italiani della tesi dell'autodemolizione che ha spiegato nel suo volume «La madre di tutte le menzogne».
Sul sito luogocomune.it, che promuove l'evento di Piombino, si legge: «Cospirazionista è chi la cospirazione la fa. Gli altri sono solo dei normali cittadini che chiedono una veri-fica della versione ufficiale dei fatti, alla luce di elementi oggettivi che rendono le loro domande più che legittime. E caso mai il cittadino che non si pone queste domande di fronte a tali elementi che rischia con il proprio silenzio di rendersi complice degli eventuali cospiratori, chiunque essi siano».
E per pubblicizzare la data dell'incontro fa uso anche di una frase di Oriana Fallaci, che senza dubbio non sposa la teoria del complotto Usa: «VI sono momenti nella vita in cui tacere diventa una colpa e parlare diventa un obbligo. Un dovere civile, una sfida morale, un imperativo categorico, al quale non ci si può sottrarre».
Tutta questa situazione ricorda quando il generale Custer e il 7° Cavalleggeri vennero massacrati al Little Big Horn, nell'estate del 1876. Qualcuno mise in dubbio la vittoria degli indiani: «Dovevano esserci dei Gianchi tra di loro», dissero per sminuire quella tragedia. E dovevano esserci dei «bianchi» anche tra i kamikaze dell'11 settembre 2001 se oggi una caccia alla bugia ha finito per coinvolgere anche le istituzioni che, a partire da Piombino, ora si lanciano in una «controinformazione» di dubbio gusto nel giorno in cui tutto il mondo ricorda le vittime del più vile
attentato che la storia del mondo ricordi.
Fabrizio Boschi
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SINDROME ANTI-USA
Paolo Amato *
Caro Direttore. stanno cominciando ad apparire i primi velenosi frutti dell'antiamericanismo, che la sinistra ha lungamente seminato in terra di Toscana. La Pro Loco di Piombino, riconosciuta (e finanziata?) dagli enti locali di quel territorio, ha infatti pensato bene di celebrare la tragica ricorrenza dell’11 settembre con due sostenitori del complotto demo-plutogiudaico Giulietto Chiesa e Massimo Mazzucco. Il cui documentano. «Inganno globale», verrà peraltro proiettato. lunedì prossimo, nei giardini pubblici sottostanti il castello di Piombino. Non ci sono parole sufficienti per condannare simile nefandezza. Del resto, se l'intento era ed è quello di offendere i sentimenti degli americani e l'intelligenza del mondo civile, non si poteva fare francamente di più. Ricordare il quinto anniversario degli attentati di New York e Washington dando voce e spazio proprio a coloro che sostengono che le Torri Gemelle e parte del Pentagono sono stati abbattute dagli stessi americani (per via di un complotto ordito dalla Cia e dal Mossad) è semplicemente e solamente un atto ignobile. Ma come si fa a dire e a pensare una cosa del genere, che contrasta con la verità dei fatti e la cui finalità è esclusivamente funzionale alle strategie di comunicazione e di propaganda del terrorismo? Possibile che, in questa regione, l'odio ideologico sia arrivato a tal punto? E il presidente Claudio Martini non ha nulla da dichiarare in merito?
Per quanto mi riguarda, non intendo lasciar passare sotto silenzio l'episodio e chiederò anzi un chiarimento al Ministro dell'Intemo e al Ministro degli Esteri. Augurandomi che il Comune di Piombino e la Provincia di Livorno abbiano perlomeno la tardiva sensibilità di intervenire per bloccare questo sinistro evento che getta una luce fosca su tutta la Toscana.
In ogni caso, io, 1'11 settembre, sarò in Senato, dove avrà luogo una cerimonia di commemorazione delle vittime con la partecipazione dell'ambasciatore americano Ronald Spogli. Per ribadire ancora una volta solidarietà e vicinanza al governo e al popolo degli Stati Uniti. Solidarietà e vicinanza che sono mie personali come dell'intero popolo di Forza Italia.
(*Senatore di Forza Italia)
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