Dopo l'undici settembre, quello delle scie chimiche è stato uno dei problemi più importanti a cui Luogocomune ha dato spazio nel corso della sua breve esistenza, ed è significativo che uno degli ultimi articoli pubblicati quest'anno riguardasse proprio quell'argomento.
Non essendo infatti il sito ancora in grado di combattere battaglie su più fronti, la questione delle scie chimiche aveva dovuto cedere momentaneamente il passo all'11 settembre, in quello che si preannunciava - e che fortunatamente è stato - un "autunno caldo" a livello di media nazionali.
Ora lo scopo di portare la questione 11 settembre a conoscenza anche di chi non frequenta la rete è stato bene o male raggiunto, ed essendo la natura di Luogocomune principalmente quella di diffondere l'informazione mancante, possiamo anche pensare a concentrarci su altri obiettivi di primaria importanza.
Oltre alle scie chimiche, temi importanti che si può prevedere prenderanno corpo nel prossimo anno sono quello dei "soldi di carta", la medicina e la mafia farmaceutica, ... ... l'inganno della "democrazia", e tutto ciò che ci aiuterà in qualche modo a prendere coscienza di una realtà diversa da quello che ci è stato finora raccontato.
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Rispetto alle scie chimiche in particolare, vi sono molti aspetti in comune con l'11 settembre (primo fra tutti, il negazionismo dei media, che va sconfitto), ma vi è anche una differenza fondamentale: mentre nel primo caso le "prove provate" abbondano, per le scie chimiche si può solo sostenere con certezza che "un problema" esista.
In altre parole, mentre tutti gli indizi che denunciano la fragilità della versione ufficiale puntano ANCHE il dito nella direzione dell'autoattentato, per le scie chimiche le tonnellate di materiale che dimostrano l'anomalìa non portano necessariamente ad alcunchè di preciso (al di là ovviamente di un coinvolgimento dei militari nella faccenda).
Da qui il rischio di avventurarsi in ipotesi che espongono il fianco al debunking nel momento stesso in cui vengano formulate.
Per fare un esempio pratico, mentre gli squibs escludono il crollo passivo, ma denunciano contemporaneamente la demolizione controllata, una qualunque analisi chimica dell'aria inquinata dagli aerei esclude una condizione naturale, ma non denuncia necessariamente una precisa alternativa. E più rimane ampio il campo delle ipotesi, più diventa pericoloso avventurarsi in una qualunque di esse.
Abbiamo visto tutti che cosa è successo a Steven Jones, nel momento in cui ha voluto attraversare la sottile linea che separa la denuncia di un problema dalla proposta di una sua soluzione: l'accusa ti si ritorce immediatamente contro, ed essendo ora obbligato a difenderti, cessa automaticamente l'effetto della tua accusa.
A causa di questo rischio, la posizione "ufficiale" di Luogocomune si limiterà alla denuncia di una anomalìa che è ormai impossibile negare, con l'implicita richiesta di chiarezza da parte degli organi competenti, ma senza per questo formulare ipotesi alternative di alcun tipo. Non sta al comune cittadino in ogni caso farlo. Dopodiché, speculare sulle diverse possibilità non potrà che contribuire alla soluzione del problema.
La cosiddetta, nascente "sezione scie chimiche" sarà quindi divisa in due settori ben distinti: quello teorico, e quello operativo.
Nel primo ci sarà tutto lo spazio che Luogocomune offre, per principio, a qualunque idea, di qualsiasi spessore, da parte di chiunque la voglia esprimere, compreso il ruolo dello scettico, che va dalla persona incerta o ancora poco informata, ma in totale buona fede, al debunker di professione (scusate l'ossimoro, ma la coincidenza dei termini non è così chiara per tutti). Indicazioni più precise sul comportamento da tenersi in certi casi verranno date nella sezione stessa.
Nella parte operativa invece, ci sarà spazio esclusivamente per la raccolta, l'organizzazione e l'analisi dei dati relativi alle scie chimiche, per lo scambio di informazioni sulle osservazioni fatte dagli utenti dalle diverse parti del mondo, e per l'eventuale coordinamento di manifestazioni o pubblici incontri che trascendano dall'ambito di Internet.
Cercheremo anche un accordo organico con altri siti, soprattutto quelli che si occupano primariamente di scie chimiche, in modo da evitare inutili duplicazioni delle informazioni già esistenti, e puntando invece alla massima integrazione di quelle più recenti, o ancora in via di definizione.
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Esattamente come per l'11 settembre, quindi, su Luogocomune ci sarà sia lo spazio per chi ancora finge che non esistano problemi con la versione ufficiale, sia per coloro che intendano organizzare incontri o pubbliche proiezioni sull'argomento scie chimiche. Ma i due settori saranno chiaramente distinti, nell'intento di evitare un "travaso" - o meglio, per restare in tema, un inquinamento - da parte dell'uno rispetto all'altro.
Chi parteciperà alla sezione operativa accetterà quindi automaticamente di non contestare in alcun modo l'esistenza del problema stesso, mentre in quella teorica troverà spazio anche il cosiddetto "troll", o provocatore, che andrà zittito - nel caso qualcuno voglia prendersi la briga di farlo - con solide argomentazioni, e non con una semplice etichetta. Intendiamo così evitare quello che è già successo in passato, e che ha reso il forum sulle scie chimiche talmente caotico da dover essere chiuso più di una volta. E questo non significa, appunto, che i problemi siano venuti soltanto dal lato opposto della barricata.
Contrariamente all'11 settembre, in cui era possibile bene o male disegnare un percorso che portasse a perforare la barriera dei media nazionali - nel modo in cui è poi effettivamente accaduto - per le scie chimiche il percorso è molto più difficile da prevedere, a causa dei motivi citati più sopra.
Questo significa che Luogocomune farà di tutto per raccogliere, organizzare e mettere a disposizione del pubblico tutte le informazioni relative al problema, e che cercheremo in ogni caso di raggiungere i media nazionali, come già abbiamo fatto per l'11 settembre, ma il modo preciso in cui ciò potrà accadere sarà definito soltanto lungo il percorso, a seconda dello sviluppo degli eventi.
La Redazione