di Vincenzo d’Urso
Caro Dio,
ancora un Natale, ancora un anno, ancora tu, "ma non dovevamo vederci più"? Mi ritrovo a scriverti in un anno che ha rappresentato una serie di grosse non-novità. Maledetto sia quel giorno che ho voluto emulare coloro che dichiarano di intercedere con te. Nessuno ci crederebbe, capisci, se dicessi che io e te ogni tanto scambiamo due chiacchiere. Io stesso mi interrogo, questa mia vanità. Poi, in occasione del Natale.
Tono polemico quest'anno, Dio. Ma cos'è questa storia secondo la quale tu saresti in ogni dove? Perché lasci che si dica ciò? No, no, guarda che l'ho capito che tu esisti e non esisti. Non è mica un caso se ti scrivo da qualche anno e, ogni anno, sembra che tutto si realizzi come tu "permetti ma non vuoi". Come dici? Lo so lo so.
La perdita di ogni punto fisso, la perdita di ogni morale, l'allontanamento da te, il decadimento della civiltà. Mon dieu, il diavolo sembra essersi impossessato dell'umanità, Satan Trismégiste! L'ateismo, io sono allo sbando, non capisco più nulla. Ma, guarda, è un gioco perverso, perdi in ogni caso.
Non capisci? Neppure io, d-io. Non mi convince nulla, tutta questa storia di chi ha tante certezze, ma dico. Il dubbio, il dubbio, dov'è il dubbio? Dappertutto, dici? Mah, vero sono tutti certamente dubbiosi, ma nessuno dubita certamente. Alla fine sembra d'aver sempre bisogno di una certezza. Al dubbio segue la certezza. Un bisogno fisico.
E tutta questa storia del "cospirazionismo". Tu forse non lo sai ma qui sta diventando una moda. Ora è trendy dichiarare di non abboccare ... ... a quello che dice la tv o l'ortodossia dominante, il potere. Sciocchezze, derisione, sorrisi maliziosi. Questo intendo, capisci o no? Si, si, succede anche il contrario. Tu stesso mi sei testimone. Si, sarò geloso. Gente che mi avvicina per dichiarare d'aver abbracciato la nuova religione. Ora tutti sapevano, ma non erano dubbiosi?
E internet, poi. Dai, internet è controllato. Pertanto ti dico subito che nego ogni cosa che ci siamo detti, non si sa mai. Ma poi, internet, sarebbe il mezzo per liberarsi, da cosa? A me sembra che tenga "maggiormente" la popolazione sotto controllo. Ora hanno aumentato la possibilità che le persone litighino tra di loro. Lo so, ma tutte le cose hanno lati negativi e positivi e bla bla bla. Ma internet è grandioso, e nella sua grandezza ha amplificato ciò che prima le persone erano. Ok, non cambia nulla. No, non mettermi parole in bocca. Non ho molta fiducia verso il prossimo, vero, ma non credo che le persone debbano essere trattate come animali, anzi.
Se grazie a internet si conoscono più cose, è anche vero che c'è chi non ha paura di lasciarle conoscere. Le cose si annullano a vicenda. Scusa, cosa dovrei smettere di fare?
Guarda, c'è da impazzire. A me sembra che qui giù si conspiri, piuttosto, alle tue spalle. "Te l'ho già detto". Cosa mi hai già detto? "Che io non esisto ma esisto". Si, si ma mettiti un po' nei miei panni...
Lasciamo perdere, concentriamoci su quello che succede. Qua a Natale nessuno spende più 'na lira. Come dici, c'è l'euro? Si lo so, è un modo di dire. La gente non fa più shopping, la benzina, i prezzi sono alti, il pane, la pasta. Questa è una cospirazione contro il popolo italiano, Dio! La pasta e il pane, ma non potevano essere uova e pancetta, o, chessò, hamburger e patatine o wurstel e crauti? Mah! C'è da ridere, la colpa di tutto ciò poi sarebbe dello sciopero dei camionisti, oppure di qualcuno che diventa improvvisamente avido, ehm.
Tu l'hai capito, no? Questi professori che si spacciano tali nelle trasmissione televisive. Hai visto l'altra sera "ballarò"? Alla domanda perché i prezzi sono aumentati, la risposta è stata che... Non è stata. L'inflazione è l'aumento dei prezzi e l'aumento dei prezzi è l'inflazione. Dai, Dio, pure tu, nella tua grandezza metafisica capisci che non ha senso.
Spiegami un po', ma come è possibile che qui dobbiamo socializzare in maniera forzata? Sono stato ad una conferenza sul cambiamento climatico. Nulla di nuovo, però questa diffusione dei valori di integrazione, promozione di collaborazione, rendere l'idea di Europa tangibile, favorire l'integrazione, bleah. Ovviamente in maniera spontanea. Dici che non c'è nulla di male se spontaneo? Dio, ero sarcastico.
E' troppo, è troppo. Si rischia di rimanere ammutoliti di fronte a tanta bellezza. Non rimproverarmi per il mio comportamento, io non ho mica intenzione di influenzare qualcuno. Non instillo dubbi di sorta, non mettertici pure tu. E' troppo presuntuoso, intellettualmente presuntuoso, un potere che non ho. Ti dirò di più, giocare questo ruolo è indifferente per me. Vabbè, non venirtene di nuovo con questa storia del nichilismo.
Eh no, vedi che hai sempre ragione? Se io bramo la fine di quei valori che sono stato costretto a servire, non partecipo mica al progetto dei tuoi cari amici? E scusa se te lo dico così, ma lo scopo è diverso. Si vabbè, li aiuto, sei contento? Completamente impappinato.
Bene, male, io manco so più che cosa significhi. Inutile che sogghigni, vuoi che ti dia ragione? Che la relatività morale è segno della fine dei tempi? Che perdere la fede porti inevitabilmente allo sfascio l'intera umanità? Sarà, ma ti confesso, talvolta mi vien da pensare che sia l'unica soluzione.
Ah, quasi dimenticavo, oramai il terrorismo fa ridere le mosche, però le mosche non hanno il tempo per ridere, sono avvolte dalla "monnezza".
Vincenzo d’Urso (Vincenzo)
VEDI ANCHE:
Lettera a Dio 2006
Lettera a Dio 2005
Lettera a Dio 2004