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LA VERA FORZA, IL VERO STUPORE
di Massimo Mazzucco
Era partita in allegria, sotto lo slogan sbruffone di ”might and awe” (forza e stupore), la gitarella a Baghdad degli uomini di Rumsfeld, circa un anno fa.
Ma evidentemente i falchi del Pentagono, che vengono da un paese con duecento anni appena di storia, non hanno la minima idea di cosa significhi averne cinque o seimila alle spalle. Pensare di disgregare un’intera cultura di quel genere in qualche settimana, per poi impiantarne un’altra come se fosse un semplice rinfoltimento del cuoio capelluto, è possibile solo dall’alto della suprema ignoranza storica, umana e culturale che ha illuminato l’intera amministrazione Bush dal giorno del suo insediamento.
E una vera dimostrazione di “might”, che ha sicuramente generato nei militari USA la sua bella dose di “awe”, è arrivata sabato scorso, nelle strade di Baghdad, sotto la forma... ... di un’ imponente marcia della milizia Sciita – l’armata Mahdi – che si muove al comando dell’ Ayatollah Moktada al-Sadr. L’uomo conta così poco, nella nuova mappa del potere che si sta ridisegnando nel dopo-Saddam, da aver dato il suo nome all’intero quartiere sciita a nord della città: Sad’r City.
La cosa più impressionante, è che molte centinaia di militanti sono donne, “pronte – come recita la loro dichiarazione ufficiale – ad eseguire qualunque ordine Sadr ci impartisca”.
Alcune migliaia invece sono gli uomini, che hanno percorso le strade di Baghdad sotto lo sguardo ammutolito dei militari USA, in perfetto ordine, completamente disarmati. Unico “dispetto” – saggiamente tollerato dai Marines – l’incendio a fine manifestazione di una bandiera USA ed una israeliana.
Ma la cosa ancora più paradossale è il motivo per cui sfilava l’armata: oltre che voler essere, ovviamente, una chiara dimostrazione di forza, protestava la chiusura, da parte del proconsole Bremer, del quotidiano “ufficiale” di Sadr, avvenuta pochi giorni prima, ”poichè incitava alla violenza contro gli USA”.
Ovvero, avrebbero sfilato per chiedere almeno quella democrazia che alla fine sarebbe la scusa ufficiale per aver invaso il paese, ma che – stranamente - fatica molto ad arrivare.
L’unica cosa che per ora funziona senza problemi è l’estrazione del petrolio.
Massimo Mazzucco
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