di Beppe Grillo
Il
V-day dell’otto settembre duemilasette fu organizzato per cambiare la legge elettorale.
Tre punti: condannati fuori, due mandati e la
preferenza diretta che nessuno cita: è diventata come il terzo segreto di Fatima.
Per la prima volta nella storia della Repubblica sono state raccolte
350.000 firme in un giorno. Il V-day fu seppellito dall’ignoranza politica e dagli insulti. Il centro sinistra lo criminalizzò. Il centro destra lo sbeffeggiò.
La settimana prima del V-day organizzai una conferenza stampa a Firenze. Invitai
500 giornalisti, solo 7 diedero la loro adesione. La annullai. Telefonai all’
Espresso per proporgli un servizio sul V-day.
Mi risposero che avevano “altre priorità”. Le uniche testate interessate furono
straniere: americane, inglesi, francesi, tedesche, australiane, argentine… A cui rilasciai decine di interviste, quasi mai riprese in Italia.
Topo Gigio e il centro sinistra
implorano adesso una nuova legge elettorale prima del voto. Questi
spudorati in due anni di Governo hanno partorito, d’accordo con lo psiconano, la
legge sull’indulto per evitare che gli amministratori di nomina politica e i bancarottieri finissero dietro le sbarre. Cuffaro e la signora Dini, tra gli altri, ringraziano.
Il centro destra, nel 2006, ha
cambiato una legge frutto di un referendum, contro il volere dei cittadini, espropriando gli elettori del
diritto di scelta del candidato. Questo, per me, costituzionale o meno, legale o meno, si chiama COLPO DI STATO. La modifica alla legge elettorale è stata illegittima. Votare in queste condizioni porterà a
liste chiuse di condannati, di leccaculo e di parenti.
La priorità del governo Prodi doveva essere la legge elettorale, andava cambiata nei primi 100 giorni insieme alla legge sul conflitto di interessi, e poi si doveva tornare subito al voto popolare. Non macerarsi in Senato con il ceppaloide. Fassino in un comizio, prima delle elezioni, disse che la priorità era il lavoro, il lavoro, il lavoro… e
non il conflitto di interessi. Si è visto quale lavoro hanno creato. Sottopagato e mortale.
Oggi questa banda di deficienti, e non è un insulto, consegna il Paese al
baratro berlusconiano. Per noi sarà dura, per loro è finita.
Beppe Grilllo
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