Noi di luogocomune, insieme ad altri 249 siti monitorati da Google News Italia, abbiamo deciso all'unanimità di chiudere i battenti, dopo esserci accorti di aver fatto collettivamente una magra di portata storica.
Nessuno di noi si era infatti accorto che la guerra in Iraq fosse finita, e da ben oltre due anni! Stavamo tutti qui a parlare "guerra in Iraq", di assedio di Nassirya, di decine di migliaia di morti civili - pensate, c'era addirittura chi aveva parlato di uso del fosforo bianco a Falluja! - mentre la "guerra guerreggiata" (che sarebbe quella che fa i morti ammazzati, si suppone), come ci ha ricordato ieri il nostro Presidente della Repubblica, era finita già nella primavera del 2003. Prima ancora che i nostri soldati arrivassero in Iraq!
A scanso di equivoci, riportiamo la
citazione testuale dell'ANSA di ieri. Sìgnore e signori, il Presidente Ciampi, il nostro Presidente della Repubbica, la persona quindi che dovrebbe simboleggiare … ... rappresentare, incarnare in sè ogni singolo italiano, super partes, ha detto ieri: 'Noi siamo andati in Iraq, quando la guerra guerreggiata era finita. Ricordiamocelo sempre. Le nostre truppe sono arrivate in Iraq nel giugno 2003 quando gli eventi bellici veri e propri erano finiti alla fine del marzo 2003''.
A questo punto non posso che chiedere la cittadinanza a qualunque altro paese sia disposto a darmela, Madagascar compreso, poichè io, con questo "italiano" di nome Ciampi Azeglio c'entro ben poco.
Massimo Mazzucco
P.S. Aggiungo una cosa, ad articolo pubblicato: se proprio Ciampi vuole mettersi a giocare con le parole, dovremmo fargli presente che una "guerra" in Iraq non è mai nemmeno cominciata. Non c'è stata infatti nessuna dichiarazione di guerra da parte di nessuno dei paesi coinvolti, nè c'è stata una autorizzazione ONU ad agire specificatamente in quel senso.
La verità quindi è che si è trattato di una vergognosa invasione unilaterale, basata su falsi pretesti, e contraria al diritto internazionale, alla quale noi abbiamo dato il nostro appoggio aperto ed incondizionato, violando a nostra volta la nostra Costituzione.
Veda lei, Signor Presidente, se a questo punto le basta davvero qualche giochino di parole per mettersi a posto la coscienza.