E’ curiosa, questa Italia. Il nostro è un paese in cui ci si scandalizza – o si finge di farlo, che è peggio ancora– di fronte a chi sostiene che l’11 settembre è stato un autoattentato, accusandolo di essere un “nemico delle istituzioni”, ma poi si tace quando un presidente del consiglio attacca la magistratura in maniera indegna – come ha fatto oggi Berlusconi - rischiando davvero di distruggere quel poco che rimane della loro credibilità.
Oggi il Nostro Presidente del Consiglio ha definito la nostra magistratura “una metastasi della democrazia”, ed ha avuto inoltre la faccia tosta di “indignarsi quando qualcuno nell'opposizione si lascia trasportare dall'ala più giustizialista e dice che il presidente del Consiglio usa le leggi in modo non democratico e fa tutto solo nel proprio interesse". (
ANSA)
Lo ripeto, perchè forse la gravità della cosa non è chiara a tutti: a dire che la nostra magistratura sia “una metastasi della democrazia” non è stato un vigile urbano, ... ... un metronotte o un netturbino, ma è stato il Presidente del Consiglio in persona.
Se lo dicesse un “complottista”, verrebbe immediatamentre definito un “sovversivo”, e sicuramente ci sarebbe qualcuno che cercherebbe addirittura di usare quella frase contro di lui.
Se invece lo dice il Presidente del Consiglio, gli stessi benpensanti non fanno una piega, e magari se ne rallegrano pure.
A questo punto, chi sono i veri nemici delle istituzioni? Coloro che chiedono chiarezza e giustizia, o coloro che permettono – grazie al loro silenzio complice – che queste cose accadano?
Massimo Mazzucco