A giudicare dall'ultimo comunicato dell'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), l'uomo starebbe perdendo la sua battaglia con la natura. La Grande Scienza, con la sua illusione di gioventù e benessere illimitati, china la testa di fronte a un microscopico, nuovo batterio di tubercolosi, definito "virtually untreatable", cioè virtualmente incurabile.
Si tratterebbe di un batterio capace di resistere all'assalto dei più potenti medicinali oggi sul mercato, e questa sua estrema capacità di resistenza sarebbe dovuta - suggerisce sempre l'OMS - a "errato o insufficiente trattamento della TBC con le medicine convenzionali".
In altre parole, se al batterio non dài i cazzotti giusti, oppure non glieli dai forti abbastanza, lui si fa furbo, cresce, e a quel punto non lo vince più nessuno.
Ma c'è di peggio: normalmente, le cure contro la TBC prevedono anche una seconda serie di medicinali, ... ... che dovrebbero ovviare ai danni collaterali provocati dalle prime. Ebbene, per qualche motivo questo batterio invincibile sembra anche in grado di annullare l'effetto di tutte queste medicine secondarie.
Mah.
Non essendo medico, non sono assolutamente in grado di giudicare la validità di questo ragionamento, ma di certo è curioso che il messaggio che ne esce suoni più o meno così: "se i pazienti prendessero tutte le medicine che gli prescriviamo, e nel modo in cui le prescriviamo, queste cose non succedono".
Ma davvero è possibile che il batterio se la rida ogni volta che sbagliamo medicina, e che si ingrossi e si rinforzi sempre più, ogni volta che ci dimentichiamo di prenderne una dose?
Perchè allora basterebbe prenderne tante tante tante, tutte giuste giuste giuste, e lui diventa piccolo piccolo piccolo, fino a vederlo scomparire, no?
Voi avete mai visto un pugile che "migliora" grazie agli errori o alla mancata potenza dell'avversario? Se tu combatti un peso gallo, e invece di tirargli una serie precisa alla mascella, gli dài soltanto un pugnetto ogni tanto sulla spalla, quello cresce fino a diventare Mike Tyson?
Alla peggio non va giù, e alla prima occasione ti stende come un cotechino, ma gallo era e gallo rimane. Non è che lui diventa più robusto perchè tu sei una pippa. Anzi, viene da pensare che di fronte a un avversario inconsistente pian piano si rilassi pure lui, perda la sua abilità, e dopo un pò le prende anche da un bambino di due anni.
Se no com'è la storia, scusate? Se i virus li aggrediamo troppo, loro mutano e ci fottono, e se non li aggrediamo abbastanza, loro mutano e ci fottono?
Ebbene sì, signori, pare che la soluzione stia proprio nel mezzo: bisogna fare le cose "giuste". Ce lo conferma il Dott. Nunn, responsabile OMS per la lotta alla TBC: "We need to make sure we do the basics properly, in other words, ensuring, and where necessary, supervising that the patient takes every pill for the course of the treatment".
"Dobbiamo accertarci di seguire le procedure correttamente, cioè dobbiamo garantire - e dove necessario, supervisionare - che il paziente prenda tutte le pillole previste dalla cura".
Ah, ecco, ora sì che è tutto chiaro. Anche perchè lo sappiamo bene che da "supervisionare" a "far inghiottire" il passo è inesistente.
Massimo Mazzucco
Fonte
BBC