Sono anni che mi occupo di 11 settembre, ma non avevo mai avuto la possibilità di dedicare così tante giornate consecutive esclusivamente a questo argomento. (Come già sapete, sto preparando un nuovo documentario sull’11 settembre).
Questa total immersion sta dando risultati davvero insperati. Non solo vengono alla luce tanti piccoli particolari che permettono di collegare meglio fra loro i fatti già noti, ma ogni tanto spunta anche qualche nuova sorpresa, che rende ancora più solido l’impianto di accusa contro la versione ufficiale.
E’ il caso, ad esempio, di CeeCee Lyles, una assistente di volo della United che sarebbe morta, secondo la versione ufficiale, nello schianto di Shanksville.
Poco prima di morire, CeeCee avrebbe telefonato due volte al marito Lorne, per avvisarlo della situazione in cui si trovava. La prima volta ha lasciato un messaggio registrato, la seconda gli ha parlato direttamente. Lorne Lyles, che fa il poliziotto, aveva appena fatto il turno di notte, ... ... e quindi a quell’ora stava ancora dormendo. In una intervista televisiva Lyles ha raccontato che alla fine della telefonata si è seduto sul letto, ha guardato il Caller ID (il numero da cui proveniva la chiamata) ed è rimasto stupito nel vedere che si trattasse del cellulare di sua moglie: “Ma com’è possibile? – mi sono detto – non è possibile telefonare dagli aerei con il cellulare! Questo ho pensato.”
Questo naturalmente rafforza i sospetti, già esistenti, che se mai quei passegeri hanno fatto quelle telefonate, non si trovavano di certo sugli aerei dirottati.
A supporto di questa tesi, si è anche scoperto che nella famosa “cornucopia” di documenti magicamente emersi dalla buca di Shanksville - ricordate la sfilza quasi interminabile di passaporti, bandana e documenti di identità dei terroristi? - ci fosse anche la patente di guida di CeeCee Lyles. E’ quella che vedete accanto al titolo, e che
qui potete vedere ingrandita.
Si tratta di un referto dell’FBI messo a disposizione del pubblico nell’ambito della documentazione del processo Massaoui.
Per la precisione, il documento è un duplicato della patente originale, rilasciato dal Department of Motor Vehicles della Florida nel giugno 2001. L’unico problema è che la patente originale, a nome CeeCee Ross Lyles, risulta emessa nel 1997, mentre CeeCee Ross si è
sposata con Lorne Lyles soltanto nell’anno 2000. Come poteva avere già quel cognome nel 1997?
Nel 1997 CeeCee Ross era ancora sposata con un certo Danilo Castrillo, dal quale ha ottenuto il divorzio nel 1999.
Qualcuno si è domandato se sia stato possibile per CeeCee effettuare il cambiamento del nome nell’atto di richiedere il duplicato, ma il regolamento del DMV della Florida è tassativo al riguardo: il nome e il numero di patente (che in America è anche il principale documento di identità) sono indissolubilmente legati l’uno all’altro. Se cambi il nome, devi anche richiedere una nuova patente (che avrebbe quindi un nuovo numero). Ciò viene fatto proprio per prevenire il “furto d’identità”, una delle piaghe maggiori della società americana.
Quel documento è quindi incontestabilmente un falso.
Chi lo ha messo nella buca di Shanksville (se ma davvero lì c’è stato), e perchè lo avrebbe fatto? Ai posteri l’ardua sentenza.
Nel frattempo, il lavoro continua.
Massimo Mazzucco
PS: Bisogna notare che sono sorti problemi simili anche con la patente di un altro “passeggero” di UA93 ritrovata nella magica buca, ma per ora questo basta e avanza (sempre a proposito del fatto che “non esiste uno straccio di prova contro la versione ufficiale”).