La versione ufficiale della guerra Hamas-Israele suscita più interrogativi che risposte. A pensarci bene, Hamas e Benjamin Netanyahu, lungi dall’essere nemici, sembrano agire di concerto, senza riguardo alcuno per le vite dei palestinesi e degli israeliani. Dietro di loro, a tenere le fila ci sono Stati Uniti e Regno Unito.

di Thierry Meyssan

Reagiamo all’attacco a Israele del 7 ottobre e al massacro dei civili palestinesi basandoci sulle informazioni di cui disponiamo; tuttavia la versione ufficiale del governo israeliano e la versione di Hamas ci suonano false.

Sette interrogativi di primaria importanza non hanno risposta.

 

1.
Come ha fatto Hamas a scavare e attrezzare 500 chilometri di tunnel a 30 metri di profondità senza destare attenzione?

 Gli strumenti per le perforazioni sono considerati di uso civile e militare. Non sono fabbricati a Gaza e non possono entrarvi, se non con la complicità dell’amministrazione israeliana.
 La terra rimossa (un milione di metri cubi) non è stata rilevata dalle ricognizioni aeree. Anche supponendo sia stata sparpagliata un po’ ovunque e sia stata mescolata con quella dei cantieri aperti, è impossibile che per vent’anni i servizi d’intelligence israeliani non abbiano visto nulla.
 Il materiale per l’aerazione non è considerato di uso militare. È possibile farlo entrare a Gaza, ma il fabbisogno avrebbe dovuto attirare l’attenzione.
 Il cemento armato necessario per consolidare le pareti dei tunnel non è fabbricato a Gaza; non è considerato di uso militare, quindi può entrare a Gaza, ma l’entità del fabbisogno avrebbe dovuto attirare l’attenzione.

2.
Come ha fatto Hamas ad accumulare un arsenale di queste dimensioni?

 Hamas, ramo palestinese della Confraternita dei Fratelli Mussulmani, dispone di grandi quantitativi di razzi e armi da fuoco. Certamente può aver fabbricato parte dei razzi, ma è riuscito comunque a importare, soprattutto dall’Ucraina, nonché a fare entrare nella Striscia di Gaza migliaia di armi da fuoco, a dispetto di scanner ad alte prestazioni. Tutto questo sembra impossibile sia accaduto senza complicità all’interno dell’amministrazione israeliana.

3.
Perché Benjamin Netanyahu non ha ascoltato quelli che lo avevano avvertito?

 Il ministro del controspionaggio egiziano, Kamel Abbas, ha telefonato personalmente a Netanyahu per avvisarlo di un possibile importante attacco di Hamas.
 L’amico di Netanyahu, il colonnello Yigal Carmon, direttore del Memri, lo ha personalmente avvisato di un possibile importante attacco di Hamas.
 La Cia ha inviato a Israele due rapporti che mettevano in guardia su un possibile importante attacco di Hamas.
– Il ministro della Difesa, Yoav Galland, è stato silurato per aver messo in guardia il governo sulla «tempesta perfetta» preparata a Hamas.

4.
Perché Benjamin Netanyahu la sera del 6 ottobre ha smobilitato le forze di sicurezza?

 Il primo ministro ha autorizzato la riduzione del servizio delle Forze di sicurezza in occasione delle feste di Sim’hat Torah e di Chemini Atseret. Al momento dell’attacco non era in servizio personale sufficiente a sorvegliare la barriera di sicurezza attorno a Gaza.

5.
Perché il mattino del 7 ottobre i responsabili della Sicurezza sono rimasti chiusi nella sede dello Shin Bet?

 Il direttore del controspionaggio (Shin Bet), Ronen Bar, aveva convocato per le ore 8 del 7 ottobre una riunione dei responsabili di tutti i servizi di sicurezza per esaminare il secondo rapporto della Cia su un’importante operazione che Hamas stava preparando.
L’attacco è iniziato il giorno stesso, alle 6.30. I responsabili della sicurezza hanno reagito soltanto alle 11.00.
Cos’hanno fatto questi responsabili durante l’interminabile riunione?

6.
Chi ha attivato la Direttiva Hannibal e perché?

 Quando le Forze di sicurezza hanno iniziato a reagire, le Forze di Difesa Israeliane (FDI) hanno ricevuto l’ordine di applicare la Direttiva Hannibal.
È una linea di condotta che impone di non lasciare soldati israeliani in ostaggio ai nemici, anche a costo di ucciderli. Un’inchiesta della polizia israeliana dimostra che l’aeronautica militare israeliana ha bombardato la folla che fuggiva dal rave party Supernova. Una parte rilevante dei morti del 7 ottobre non sono quindi vittime di Hamas, ma della strategia israeliana.
 Ma la Direttiva Hannibal si applica, in teoria, soltanto ai soldati. Chi ha deciso di bombardare una folla di civili e perché?
Oggi non è possibile stabilire con certezza quali israeliani uccisi dagli assalitori e quali dalle forze armate del loro Paese.

7.
Perché le forze occidentali minacciano Israele?

Il Pentagono ha schierato due gruppi navali guidati rispettivamente dall’USS Gerald Ford e dall’USS Eisenhower, nonché un sottomarino che trasporta missili da crociera, l’USS Florida. Haaretz ha menzionato una terza portaerei. Gli alleati degli Stati Uniti (Arabia Saudita, Canada, Spagna, Francia e Italia) hanno posizionato cacciabombardieri nella regione.
Queste forze sono posizionate in modo non di minacciare la Turchia, il Qatar o l’Iran — che la stampa occidentale accusa di essere implicati nell’attacco di Hamas — ma al largo di Israele, a Beirut e Hamat. Accerchiano Israele. Solo e soltanto Israele.

Cosa nascondono questi misteri?

È evidente che la versione sostenuta da Hamas e quella sostenuta da Israele sono false. Dobbiamo prendere in considerazione altre spiegazioni per non farci manipolare, né dagli uni né dagli altri.
Formuliamo un’ipotesi. Non ci sono elementi che la provino, ma, a differenza della versione che oggi tutti condividono, è compatibile con i fatti. Quella che proponiamo è perciò migliore di quella che ci propinano. È un’ipotesi molto scioccante, ma solo chi è in grado di rispondere alle sette domande esposte in precedenza può escluderla.
La nostra è un’interpretazione basata sull’analisi della complessità della struttura di Hamas, i cui combattenti ignorano quel che tramano i leader. Eccola:
L’insieme dell’operazione di Hamas e di Israele è pilotata dagli statunitensi, forse è diretta dallo straussiano Eliot Abrams [1] e dalla sua Vandenberg Coalition (think tank erede del Project for a New American Century). La Confraternita dei Fratelli mussulmani e i sionisti revisionisti, che in apparenza si fanno una guerra spietata, sono in realtà complici, a spese dei combattenti di base di Hamas, del popolo palestinese e dei soldati israeliani.
Questo il loro piano: Hamas è presentato come unica forza che resiste all’oppressione dei palestinesi, ma consente a Israele di liquidare la speranza di uno Stato palestinese; mentre la Confraternita dei Fratelli mussulmani, aureolata del sacrificio dei palestinesi, prende il potere nel mondo arabo.

I capi della branca militare e della branca politica di Hamas sono entrambi subordinati alla Guida della Confraternita dei Fratelli Mussulmani a Gaza, Mahmoud Al-Zahar (successore di sceicco Ahmed Yassin), di cui però nessuno parla. Dal suo punto di vista la Confraternita sarà la grande vincente del “Diluvio di Al Aqsa, anche se Gaza sarà completamente rasa al suolo e i palestinesi cacciati dalla loro terra.

Ricordiamo che Hamas è oggi diviso in due fazioni. La prima, sotto l’autorità di Ismael Haniyeh, segue la linea della Confraternita. Non ha per obiettivo né la liberazione della Palestina dall’occupazione israeliana né la fondazione di uno Stato palestinese; aspira alla fondazione di un Califfato che regni su tutti i Paesi del Medio Oriente. La seconda fazione, sotto l’autorità di Khalil Hayya, ha abbandonato l’ideologia della Confraternita e combatte per mettere fine all’oppressione del popolo palestinese da parte degli israeliani.

La Confraternita dei Fratelli Mussulmani è una società segreta politica, organizzata dai servizi dell’intelligence britannica sul modello della Grande Loggia Unita d’Inghilterra [2]. È stata progressivamente recuperata dalla Cia, al punto da essere rappresentata all’interno del Consiglio di sicurezza interna degli Stati Uniti. Dopo il crollo dei regimi islamisti della primavera araba, la Confraternita si è divisa in due fazioni: il Fronte di Londra, attorno alla Guida Ibrahim Munir (morto un anno fa), che propone di uscire dalla crisi abbandonando il campo politico per ottenere la liberazione dei prigionieri in Egitto; il Fronte d’Istanbul, diretto dalla Guida ad interim Mahmoud Hussein, che non vuole cambiare nulla e continuare a combattere per l’istaurazione del Califfato.
Un terzo gruppo cerca una via intermedia, proponendo di abbandonare la politica solo per il tempo necessario a ottenere la liberazione dei prigionieri, salvo poi riprenderla con maggiore vigore.

I Fratelli mussulmani combattono per prendere il potere in tutti gli Stati arabi, come fecero nel 2012-13 in Egitto.

Ricordiamo che, diversamente all’opinione diffusa in Occidente, Mohamed Morsi non fu democraticamente eletto presidente dell’Egitto; le elezioni furono vinte dal generale Ahmed Chafik. La Confraternita minacciò di morte i membri della commissione elettorale e le loro famiglie. Sicché, dopo 13 giorni di resistenza, la commissione proclamò presidente Morsi, nonostante il risultato delle urne. Nel 2013, 40 milioni di egiziani manifestarono contro Morsi chiedendo l’intervento delle forze armate per liberare l’Egitto dai Fratelli Mussulmani. Questo fece il generale Abdel Fatah Al-Sisi.

Oggi i Fratelli Mussulmani sono al potere solo in Tripolitania (Libia occidentale), per volontà della Nato. Sono benaccetti in Qatar e in Turchia (che non è uno Stato arabo). Sono stati dichiarati fuorilegge nella maggioranza degli Stati Arabi, in particolare in Arabia Saudita (dopo che nel 2013 tentarono di rovesciarne il monarca) e negli Emirati Arabi Uniti (innescando la crisi tra il Qatar e gli altri Stati del Golfo). Ma soprattutto in Siria (il cui governo tentarono di rovesciare nel 1982 e a cui fecero guerra dal 2011 al 2016, a fianco della Nato e di Israele). Sono sul punto di essere banditi anche in Tunisia, che hanno guidato per un decennio.

Se il vero obiettivo del massacro non è lo statuto della Palestina, ma il governo degli Stati arabi, dobbiamo aspettarci un’ondata di cambiamenti di regime nel Medio Oriente a beneficio della Confraternita. Per farla breve, dobbiamo aspettarci una sorta di seconda primavera araba [3].

Come accadde durante la primavera araba, anche oggi i servizi britannici si occupano della comunicazione della Confraternita. Ci si ricordi di come sponsorizzarono in Libia il Fratello Abdelhakim Belhaj [4] o delle magnifiche invenzioni per accreditare la sequela di gruppi jihadisti siriani. Tutto confermato da fughe di notizie del Foreign Office. Oggi hanno creato un nuovo personaggio, Abou Obeida, portavoce dell’organizzazione combattente a Gaza. Questo personaggio, sconosciuto fino a poco tempo fa, è improvvisamente diventato una star nel mondo mussulmano, dove vanno a ruba i poster con la sua immagine. A lungo formato all’arte oratoria, maneggia i simboli con una disinvoltura che non ha precedenti tra i leader sunniti.

I governi arabi procedono perciò con prudenza, sostenendo la creazione di uno Stato palestinese ma prendendo le distanze da Hamas. Mentre Hamas fa di tutto per rendere impossibile la creazione di uno Stato palestinese.

Traduzione Rachele Marmetti / Fonte Voltairenet
[Grazie a Musicband per la segnalazione]

Comments  
L'unico punto con cui non concordo è il #7. Le portaerei non sono lì per minacciare nessuno, sono lì per difendere Israele (simbolicamente e, se necessario, anche militarmente).
#1 redazione
Sembra abbastanza evidente anche ad un assolutamente non fine analista come me
Excellent article!
1.Come ha fatto Hamas a scavare e attrezzare 500 chilometri di tunnel a 30 metri di profondità senza destare attenzione?

Usando gli stessi sistemi dei cuginetti Isis in Iraq e Nord Siria e Al-qaeda/Nushra a Damasco:



www.israeldefense.co.il/en/node/27371

Strumenti raffazzonati e costruiti con quel che passa il convento, niente di particolare.

Il tipo di terreno compatto della zona si presta molto bene allo scavo e non necessita di grandi accorgimenti per evitare crolli. Il problema è la polvere, che col tempo rende l'aria irrespirabile, e bisogna provvedere coperture in cemento per caduta di detriti e polvere in caso di bombardamenti, e un ricarmbio d'aria costante. Niente che sia visibile all'esterno. Il rumore è limitato dalla profondità e gli scavi in superficie si possono camuffare da opere stradali o edilizie

Il fatto che Israele non abbia avuto sentore di tutto questo movimento di risorse può spiegarsi col fatto di aver scavato decine di tunnel attraverso Rafa, con sbocchi in Egitto, ma la presenza di tunnel da Gaza alle città israeliane intorno alla Striscia è molto interessante. israele non controlla ciò che vende agli israeliani, quindi una rete di prestanome e identità false permetterebbe acquisti anche in grandi quantità che vengono trasportai via tunnel dentro la Striscia. Anche se è senza alcuna logica credere che il Mossad non ne sapesse niente.


2.Come ha fatto Hamas ad accumulare un arsenale di queste dimensioni?


In realtà non è che abbia poi chissà quale arsenale, è ben poco il materiale arrivato dall'esterno. Il grosso è autarchico. I razzi usano "esplosivi da cucina", derivati dell' acido picrico, quindi medicinali. Rudimentali derivati della cordite, quindi acetone e amidi del grano e della patata e grassi in generale (vaselina e glicerina). Fosfati, quindi detersivi e detergenti. Nitrati, quindi sterco animale e fertilizzanti in generale. Gelatine incendiarie, quindi idrocarburi, lubrificanti e grassi animali. Inneschi all'acetilene e quindi vernici e attrezzature per officina, etc... E poi bassa metallurgia per i contenitori a pressione, tubi in acciaio di tutti i tipi, riadattati e lavorati con macchine utensili: torni, CNC etc... Anche i droni sono casalinghi, accrocchi basati su modellini già esistenti e modificati con elettronica di riciclo, principalmente vecchi elettrodomestici recuperati in discarica.

Ciò che arriva dall'estero, dall'Iran in particolare, è:

una manciata di missili anticarro di cui abbiamo visto i classici Toophan (Le copie iraniane dei TOW americani), i RAAD (vecchi Malyutka riadattati da Ezbollah, e tutti con la testata tandem, quindi modello T, pensati per annullare corazze ERA e NERA), i missili I-RAAD (versioni migliorate dei RAAD con elettronica cinese, senza necessità di guida diretta da parte dell'operatore) e i Dehlavieh (copie dei Kornet ATGM russi costruiti su licenza dall'Iran e considerati veri e propri "silver bullet")

Una piccola fornitura di razzi iraniani da 107mm

Qualche missile antiaereo Strela

Droni da sorveglianza

Fucili della famiglia Masaf e Artesh
Elmetti M1 americani ma forniti dalle riserve iraniane
Corpetti della famiglia Ruyin

Tutte cose che possono essere tranquillamente entrate dall'Egitto via tunnel

Mi sfugge il flusso di armi dall'Ucraina. Forse i missili Strela ? Ma si tratta di armi in possesso anche di altre 100 nazioni, compreso l'Iran.

7. Perché le forze occidentali minacciano Israele?

E dove ?? Gli americani hanno schierato il loro ombrello aereonavale per evitare intromissioni esterne: "lasciate che se la risolvano da soli". In pieno spirito democratico e natalizio. Non è di certo per minacciare Israele.

Oltre al fatto che le portaerei USA non hanno attività aerea, dalle immagini diffuse dei droni iraniani si vede chiaramente che l'attività sul ponte è limitata alla sorveglianza anti sommergibile, gli F-18 sono parcheggiati a riposo (ali piegate) e disarmati, anche quelli sulle catapulte. Sembra una scampagnata o un trasporto più che un azione di deterrenza.
Punto 5 - L’attacco è iniziato il giorno stesso, alle 6.30. I responsabili della sicurezza hanno reagito soltanto alle 11.00.
Cos’hanno fatto questi responsabili durante l’interminabile riunione?

Una storia già sentita, sembra di parlare dell'11 settembre - quando ci si chiede dove erano i caccia quando iniziarono gli attacchi, solo 4 erano disponibili e gli altri?
Stessa matrice, stessa storia.
jesaell ha scritto:

Quote:

Una storia già sentita, sembra di parlare dell'11 settembre - quando ci si chiede dove erano i caccia quando iniziarono gli attacchi, solo 4 erano disponibili e gli altri?

Verissimo, c'erano 14 esercitazioni in atto l'11 settembre.

Questa sembra più una riedizione del 7/7 inglese, quando fecero esplodere 3 bombe in metropolitana e 1 in un bus, e Peter Powers uscì sconvolto perchè disse: hanno colpito proprio i posti dove noi contemporaneamente stavamo facendo un'esercitazione di attentati con bombe.
Grazie..
Molto complessa la storia di Hamas e dei Fratelli Musulmani, che forse meriterebbe un approfondimento a parte..


Giro qui l'articolo che ho messo ieri sui commenti liberi sulla risposta dell'esercito israeliano il 7 settembre rispetto ad uno specifico intervento.. sarebbe interessante raccoglierli tutte queste testimonianze e metterle insieme..

Questa è molto puntuale ed interessante..:

www.lantidiplomatico.it/.../39602_51793
Mi fa strano questa storia degli ostaggi.
Hamas rilascia gli ostaggi dopo che Israele ne ha uccisi 50 volte tanto.
Fossi il capo di Hamas li avrei già tutti decapitati .Invece li tengo li fermi dando a Israele tutto il tempo di farmi fuori.
Potevano studiarla meglio

Quote:

Ricordiamo che, diversamente all’opinione diffusa in Occidente, Mohamed Morsi non fu democraticamente eletto presidente dell’Egitto; le elezioni furono vinte dal generale Ahmed Chafik

Ahmed Shafik a me risulta che le elezioni le abbia perse. Qualcuno ha notizie diverse in merito?

Quote:

#8 Venusia 2023-11-29 11:28 Mi fa strano questa storia degli ostaggi. Hamas rilascia gli ostaggi dopo che Israele ne ha uccisi 50 volte tanto. Fossi il capo di Hamas li avrei già tutti decapitati .Invece li tengo li fermi dando a Israele tutto il tempo di farmi fuori. Potevano studiarla meglio

Non sappiamo cosa Israele abbia effettivamente pagato per gli ostaggi. Lo scambio visto fino ad ora è davvero incomprensibile, hanno richiesto persone comuni e non militanti esperti. Sembra quasi che puntino alla propaganda più che a rimpolpare le file dei combattenti.

Difficile capire lo stato delle forze israeliane, Hamas non pubblica più nulla dal fronte. La sensazione è che ci sia parecchia preoccupazione a Tel Aviv. La tregua non può estendersi a lungo continuando a mantenere in servizio i riservisti. È tutta gente che se ha il fucile in mano non lavora. Il rischio è la paralisi dei servizi primari e di assistenza.
Leggevo tempo fa che in Iran e Iraq, che in quelle terre aride non e' raro scavare pozzi per estrarre acqua. perche dentro la terra ad una trentina di metri sotto, ci sono polle d'acqua e fiumi sotterranei. dunque attivita' di scavo possono essere camuffate da ricerche di polle d'acqua. Detto questo, pensare ad un Israele idiota, che sottovaluta il lavorio di scavare tunnel di comunicazione per km e km, invece che per le ricerche d'acqua, mi sembra inverosimile.
riporto un link wikipedia in lingua russa dei cosiddetti Kariz, o Kanat:
ru.wikipedia.org/.../...
Ormai sono cosi' in simbiosi il governo israeliano e hamas che bisogna essere ciechi per non vedere il comparaggio in atto tra i due. Troppi sono gli interessi economici, politici ed internazionali che il primo che tentera' di proporre accordi di pace duratura e la fine del conflitto neanche lo faranno arrivare a proporli pubblicamente.
Se l'economia mondiale e' basata sull'emergenze, conflittuali,sanitarie,climatiche e sconosciute :-D come ha avuto il coraggio di chiamarle l'oms ( arrivano gli alieni, indossate guanti , mascherine e vaccinatevi contro un virus alieno con un siero ignoto!!!), non dobbiamo aspettarci nulla di buono ne dall'area medio orientale e da quello che l'oms e l'onu stanno per propinarci.
Resta la grande ammirazione per quei giornalisti israeliani che stanno facendo il loro mestiere in condizioni proibitive peggio che durante la pandemia.
Per quelli nostrani ormai resta solo il disprezzo.

Siamo diventati tutti antifascisti quando abbiamo iniziato a perdere la guerra.
D.Risi

#8 Venusia

Quote:

Hamas rilascia gli ostaggi dopo che Israele ne ha uccisi 50 volte tanto.
Fossi il capo di Hamas li avrei già tutti decapitati

E bravo! Avresti così dato loro un ulteriore motivo per bombardare più intensamente Gaza, potendo così affermare e convincere l’opinione pubblica che, sono dei macellai, ed è bene ucciderli anche a costo di gravi perdite collaterali civili.

Trattandoli bene, come pare sia avvenuto, oltre a non apparire dei “mostri”, poteva servire come deterrente per i bombardamenti (abbiamo però visto che i vertici israeliani la pensano diversamente).

Se, come hanno raccontato ostaggi e giornalisti, molte delle vittime israeliane, sono state uccise dal loro stesso esercito, decapitarli, sarebbe stata una vera idiozia.
Per fortuna che non sei il capo di Hamas.

#1 redazione

Appena letto, anche a me è parso poco credibile che le portaerei USA fossero li per minacciare Israele, semmai il contrario. Sarei però curioso di capire come Meyssan sia arrivato ad interpretare in maniera, per me, così bizzarra questo evento.

Dante Bertello.
Totalmente in disaccordo con Thierry Meyssan.
Articolo antiscientifico, illogico, antistorico, senza fonti e prove. Solo un complottismo esasperato che si accartoccia su se stesso. Quel che è peggio è che è un insulto volgare, violento e immorale, contro chi sta combattendo per la propria libertà. Molti dirigenti riconosciuti di Hamas sono stati assassinati, ci sono i cadaveri. C’è una lotta di liberazione in atto, e tutto serve tranne che calunniarla, infamarla e gettarle sopra fango mediatico.
Con lo stesso metodo di Thierry Meyssan potrei sostenere:
1) i servizi segreti occidentali e sionisti possono spiare e monitorare chiunque 24 ore su 24
2) hanno dimostrato negli ultimi decenni di essere privi di scrupoli, di assassinare innocenti per i loro scopi, e di uccidere chiunque crei problemi.
3) Se Thierry Meyssan dicesse la verità, molto scomoda per loro, lo avrebbero già fatto tacere, con una morte accidentale o addirittura plateale per incutere terrore in tutti i sovversivi.
4) Conclusione: Thierry Meyssan mente.
13 dantebert2023-11-29



Quote:

E bravo! Avresti così dato loro un ulteriore motivo per bombardare più intensamente Gaza

Perche cosa stanno facendo !!!!

Ti sei mai chiesto perché non hanno rilasciato gli ostaggi subito evitando tutto questo ????

Se fosse stata una vera rappresaglia contro Israele ora sarebbero tutti morti, ma dal momento che servono a far proliferare la guerra direi che può andare bene così per loro

Trattandoli bene per non apparire come dei mostri....

Ti sei già dimenticato cosa èra successo un mese prima , durante l'assalto.
Adesso non sono più mostri, adesso si preoccupano di apparire umani, dopo che Israele li ha massacrati .
Ti rido pure gli ostaggi....., della serie cornuti e mazziati.


Ma tu credi che anche rilasciando gli ostaggi, Israele si fermera ???
Prima di rispondere leggi quello che uno scrive.
Ho detto espresso chiaramente che questa è tutta una messa in scena per cancellare Gaza, gli ostaggi sono solo il pretesto, decapitati o. no, non interessano a nessuno.
Fumo negli occhi
#15 Venusia


Quote:

Perche cosa stanno facendo !!!!

Adesso si sono fermati e hanno l’opinione pubblica del mondo intero contro, con personaggi di rilievo che ne parlano apertamente in modo negativo (vedi De Villepin), cosa che non avrebbero mai fatto se non ci fosse stato il massacro a Gaza.


Quote:

Ti sei mai chiesto perché non hanno rilasciato gli ostaggi subito evitando tutto questo ????

Io non so se i vertici di Hamas siano stati davvero manovrati da Israele per l’attacco del 7/10, ma da quello che ho capito io, i militanti hanno preso gli ostaggi per scambiarli con i prigionieri delle galere israeliane.


Quote:

Ti sei già dimenticato cosa èra successo un mese prima , durante l'assalto.

Cosa è successo? Al rave a sparare contro i giovani israeliani sono stati gli elicotteri di Israele, e anche a bombardare i kibbutz (riferito da Yasmin Porat) sono stati i carri armati.


adnkronos.com/.../...

contropiano.org/.../...


Quote:

Prima di rispondere leggi quello che uno scrive.
Ho detto espresso chiaramente che questa è tutta una messa in scena per cancellare Gaza, gli ostaggi sono solo il pretesto, decapitati o. no, non interessano a nessuno.
Fumo negli occhi


Quote:

#8 Venusia2023-11-29 11:28
Mi fa strano questa storia degli ostaggi.
Hamas rilascia gli ostaggi dopo che Israele ne ha uccisi 50 volte tanto.
Fossi il capo di Hamas li avrei già tutti decapitati .Invece li tengo li fermi dando a Israele tutto il tempo di farmi fuori.
Potevano studiarla meglio

Io ho letto bene quello che hai pubblicato, e sopra ho riportato il tuo commento, dove sta scritto che hai: “espresso chiaramente che questa era una messinscena”?

Certo che Israele ha trovato il pretesto per bombardare Gaza, e per questo ha fatto finta di non accorgersi di quello che stava preparando Hamas, e lo ha lasciato fare.

Però dire che “se fossi il capo di Hamas li avrei già tutti decapitati” non è stata una uscita felice, capita nella concitazione di dire delle stupidaggini, ma dopo essersene accorti, uno dovrebbe riconoscere di aver sbagliato e chiedere scusa.

Dante Bertello.
16 dantebert2023-11-29


Lasciamo perdere dai, devo chiedere scusa ( A CHI POI ) per una metafora usata per spiegare una condizione totalmente opposta.

Io mi sono solo immedesimato nel capo di Hamas, in teoria l'uomo che dovrebbe odiare Israele come nessun'altra, che dopo aver visto massacrare i suoi fratelli invece di vendicarli uccidendo gli ostaggi li libera chinando la testa .
Non è credibile

Ma di tutto quello che ho scritto hai solo capito che io voglio decapitare gli ostaggi.
Questo purtroppo è il limite dei forum, leggere fra le righe.


La frase potevano studiarla meglio, a casa mia significa che forse erano d'accordo, infatti peterpan credo lo abbia capito, tu no.

Solo che purtroppo , a volte succede, che qualcuno decide di partite all'attacco, estrapola una frase dal contesto e inizia a dare spettacolo

Quote:

Perché le forze occidentali minacciano Israele? Il Pentagono ha schierato due gruppi navali guidati rispettivamente dall’USS Gerald Ford e dall’USS Eisenhower, nonché un sottomarino che trasporta missili da crociera, l’USS Florida. Haaretz ha menzionato una terza portaerei. Gli alleati degli Stati Uniti (Arabia Saudita, Canada, Spagna, Francia e Italia) hanno posizionato cacciabombardieri nella regione. Queste forze sono posizionate in modo non di minacciare la Turchia, il Qatar o l’Iran — che la stampa occidentale accusa di essere implicati nell’attacco di Hamas — ma al largo di Israele, a Beirut e Hamat. Accerchiano Israele. Solo e soltanto Israele.

è uno scherzo??


Quote:

L'unico punto con cui non concordo è il #7. Le portaerei non sono lì per minacciare nessuno, sono lì per difendere Israele (simbolicamente e, se necessario, anche militarmente).

ah ecco..
scrivere una cosa del genere è talmente abnorme, da mandare all'aria tutto il resto..
le navi yanchee intercettano droni e missili yemeniti diretti in israele come minaccia verso i sionisti, si capisce !!

sembra uno degli articoli di peonia..
che voi criticate tanto..

sui tunnel, non è che i palestinesi scavano gallerie o città sotterranee, tipo area 51, ma perlopiù cunicoli stretti e bassi, immagino..
immagino anche che per gli scavi si coordineranno con le costruzioni allo scoperto..

peter potrebbe spiegare meglio il meccanismo..

mah..
sto articolo lascia il tempo che trova..
Punto 7: l'Italia avrebbe posizionato i suoi cacciabombardieri contro Israele... ... ... :hammer: Ma che s'è mangiato? Funghetti allucinoggeni?


Quote:

1. Come ha fatto Hamas a scavare e attrezzare 500 chilometri di tunnel a 30 metri di profondità senza destare attenzione?

Che domanda inutile, chiunque abbia visto "La grande fuga" sa come si fa.
si prende un manipolo di raccattati e li si fa cantare le canzoncine di Natale e intanto, coperti dalle loro voci, si scava la terra. Poi, si prende un po' di gente qua e là e gli si fa vestire dei pantaloni con delle grosse tasche bucate che saranno riempite con la terra di risulta e poi li si manda in giro a fare le vasche da un capo all'altro della striscia a svuotare le suddette tasche... I detriti più grossi invece li si lancia contro i Merkavà. Facile, un gioco da ragazzi e lo Shin Bet non si accorge di nulla :pint:
#4 peterpan3

Quote:

1.Come ha fatto Hamas a scavare e attrezzare 500 chilometri di tunnel a 30 metri di profondità senza destare attenzione?

Usando gli stessi sistemi dei cuginetti Isis in Iraq e Nord Siria e Al-qaeda/Nushra a Damasco:



www.israeldefense.co.il/en/node/27371

Strumenti raffazzonati e costruiti con quel che passa il convento, niente di particolare.

Il tipo di terreno compatto della zona si presta molto bene allo scavo e non necessita di grandi accorgimenti per evitare crolli. Il problema è la polvere, che col tempo rende l'aria irrespirabile, e bisogna provvedere coperture in cemento per caduta di detriti e polvere in caso di bombardamenti, e un ricarmbio d'aria costante. Niente che sia visibile all'esterno. Il rumore è limitato dalla profondità e gli scavi in superficie si possono camuffare da opere stradali o edilizie

O semplicemente utilizzando strutture sotterranee già esistenti da secoli, per es. catacombe strutturate su più livelli rinforzandole e solo per brevi tratti ampliandole o estendendole.. Lavori del genere avrebbero potuto essere svolti senza dare troppo nell'occhio.
19 El_Barbudo


Quote:

Che domanda inutile, chiunque abbia visto "La grande fuga" sa come si fa.

Film mitico
@ #14 m.conflitto

Quote:

Se Thierry Meyssan dicesse la verità, molto scomoda per loro, lo avrebbero già fatto tacere, con una morte accidentale o addirittura plateale per incutere terrore in tutti i sovversivi.

Conclusione: Thierry Meyssan mente.

Completamente d'accordo.

La controprova è il suo osceno e ridicolo punto 7).

È rivoltante una simile malafede.
#17 Venusia

Quote:

La frase potevano studiarla meglio, a casa mia significa che forse erano d'accordo, infatti peterpan credo lo abbia capito, tu no.

Forse tu e peterpan siete… coinquilini.

Se davvero i vertici di Hamas fossero d’accordo con il governo israeliano, uccidere gli ostaggi sarebbe stata la ciliegina sulla torta che avrebbe sancito la fine di Gaza.

Non riesco a pensare ad un atto altrettanto brutale e meschino, da ingenerare una reazione altrettanto violenta.

A parte che i capi possono ordinare, ma se i militanti non vogliono farlo, non lo fanno.

La mia idea è che, come avvenne per l’attacco al WTC nel 1993, qualche infiltrato abbia messo la pulce nell’orecchio ad Hamas, i quali volevano rapire più persone possibili per scambiarle con i palestinesi detenuti nelle carceri israeliane, e fare un’azione che li mettesse in luce.

A quel punto il governo israeliano ha sguarnito i reticolati di protezione di Gaza e organizzato un rave nelle vicinanze, poi quando Hamas ha attaccato, l' esercito ha cominciato a sparare nel mucchio per procurare più morti possibili (da parte israeliana).

Hamas ci è cascata con tutte le scarpe.

Mi auguro che il popolo israeliano, che è smaliziato per questo tipo di cose, abbia capito che come accadde agli statunitensi l’11/9, anche loro sono stati sacrificati dal loro governo e gliela facciano pagare.

Dante Bertello.
Perché Benjamin Netanyahu non ha ascoltato quelli che lo avevano avvertito?
Secondo me perché Netanyahu era troppo impegnato a salvare se stesso dalla giustizia israeliana che lo voleva e lo vuole incriminare per corruzione. Il problema è che stavolta Netanyahu non rischia solo di finire in galera, ma anche di essere linciato dai parenti degli ostaggi qualora la trattativa in corso dovesse fallire e gli ostaggi uccisi durante gli attacchi israeliani. Già la triste notizia di oggi della morte di una mamma israeliana con i 2 figli di cui uno di 10 mesi, morti sotto le bombe dell' aviazione israeliana è un colpo durissimo per il governo israeliano oltre che naturalmente per i parenti degli ostaggi morti. Se al capo del Mossad fosse stata data la possibilità di trattare subito il rilascio degli ostaggi, subito dopo il 07/10, probabilmente quasi tutti gli ostaggi si starebbero salvati e molti bambini palestinesi non sarebbero morti sotto le bombe. Invece il governo israeliano ha scelta una strada che fatico a capire, bombardando a tutto spiano la striscia di Gaza causando più di 15000 morti fra i palestinesi nonostante ci fossero anche ostaggi israeliani a Gaza. Auspico che la tregua sia prolungata e che tutti gli ostaggi ancora vivi tornino dalle loro famiglie. Idem per i prigionieri palestinesi incarcerati ingiustamente.
Quello che vediamo è un quadro limitato. Hamas ha bisogno di soldi, di potere e di una nuova verginità per perseguire i suoi scopi. Israele ha bisogno di spazio e di sicurezza per le sue infrastrutture, oltre che di un pericolo esterno per dirottare gli occhi della popolazione gregge dalle magagne interne dell'elite al governo. Quale migliore occasione se non spaccare Gaza e ricostruirla ? Il problema dei piani segreti è che durano fino al primo colpo di pistola, poi vince chi riesce ad adattarsi e a riadattare il piano più velocemente dell'altro.

Hamas che se ne fa di ostaggi decapitati ? Niente. Anzi ci rimette in potere politico e ideologico. Netanyau che se ne fa di ostaggi decapitati ? Niente. Anzi ci rimette in potere politico e ideologico. Quindi... ?? Gli ostaggi verranno rilasciati, tutti, prima o poi. Poi penseranno a come spartirsi Gaza. perchè Gaza va spartita, non va liquidata. Altrimenti cosa rimane a netanyau per generare il pericolo esterno di cui si parlava sopra ? Il Golan ? La Cisgiordania ? Il Libano ? Si tratta di aree di scontro nemmeno lontanamente paragonabili al conosciutissimo nome di Gaza Strip (In America conosco tutti la Strip, ne hanno una anche loro a Las Vegas, in fondo).

La tregua sta durando troppo. È inspiegabile. Ci devono essere altri attori dietro il palcoscenico, che stanno tirando fili o negoziando compromessi. Come già detto l'esercito israeliano non può permettersi temi operativi lunghi, perchè la massa dei richiamati deve tornare alle proprie attività, altrimenti il costo economico della guerra diventa ingestibile. intorno a Gaza ci sono 300,000 uomini che non producono un bel niente e, anzi, consumano una quantità immensa di risorse per il solo fatto di stare lì. Quella israeliana non è una economia semi autonoma come quella russa. 300,000 richiamati russi sono un costo gestibile su 140 milioni di abitanti. Ma israele arriva a stento a 9 milioni, e 300,000 uomini sono come una donazione di un litro di sangue per un uomo.