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Identità di genere , discussione aperta
- sparviero41
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Introduzione
Soffrivo di ipogonadismo fino a tre anni fa, su consiglio del dottore sono andato a vedere un endocrinologo che mi ha messo in regime di terapia sostitutiva con testosterone. Piano piano mi sono avvicinato ai forum e chat di altre persone nella mia condizione e inevitabilmente, in un certo senso, sono finito ad interessarmi alla questione delle "trans donne" negli sport femminili, da lì mi sono messo a leggere i forum e le chat di persone transessuali , uomini/ragazzi e donne/ragazze, che prendono ormoni per diciamo avvicinarsi al sesso che si sentono di essere. La discussione quindi non viene da una mia posizione politico religiosa, non ho "pruriti" di nessun tipo, ma solo curiosità e comprensione di un fenomeno che è sempre esistito ( i transessuali , crossdressers ) ma che oggi è esploso, almeno online.
Mi sono voluto immergere totalmente per quanto mi è possibile nella nicchia online del trans attivismo e ho preso a leggere reddit (che già frequentavo) ed in particolare i subreddit r/ftm , r/mtf , r/transgender , r/honesttransgender e a seguire r/transmedical e r/detransitioner dove queste persone regolarmente postano le loro esperienze di vita, dalla famiglia al lavoro agli amori etc .
Ora vorrei iniziare a parlare delle TIF , trans identified females , questo acronimo lo trovate nei forum "gender critical" , spesso femministe radicali , in siti come Ovarit ad esempio che frequento senza essere iscritto perché son tutte femmine e non è per me.
Le TIF sono i cosiddetti "trans uomini" , brevemente ,femmine che si "sentono" di essere maschi, l'acronimo comunemente usato è Female To Male , FTM.
Leggo giornalmente r/ftm da un annetto, e ammetto a freddo di essere assolutamente sconcertato da quanto leggo.
Il problema non sono queste persone, alcune di esse stanno veramente male soprattutto perché per la stragrande maggioranza soffrono di uno o concorrenti disturbi della personalità ( l'autismo è sempre presente e si aggiunge a disturbo bipolare o borderline o estrema ansia e stati di depressione profonda ), il problema è il compartimento medico. Mi spiego meglio.
Abbiamo ragazzine di 15 anni, è vero e succede sempre di più perlomeno negli states, autistiche, con disturbi vari della personalità, e abbiamo adulti professionisti chirurghi medici psicologi terapeuti che fanno le doppie mastectomie, danno il testosterone e validano questa supposta identità.
Onestamente non ci credevo che operassero 15enni rimuovendo il seno ( e poi a 18 si fanno rimuovere l'utero ) e meno che venissero date medicine che non sono mai state pensate per questo uso come i farmaci che bloccano la pubertà o l'uso di ormoni maschili.
Così sono andato ad informarmi alla fonte. È tutto vero ,non una roba che leggi su Libero o Novella 2000, per favore leggete anche voi non sto contando delle balle. È tragico.
Mi fermo qui per ora anche se vorrei scrivere ancora su questo e sui TIM ( come sopra però questo sono maschi ) soprattutto.
Mi chiedo , come sia possibile, come e dove i protocolli siano cambiati , quale altra condizione che è auto diagnosticata come l'identità di genere permette questo tipo di approccio che trovo distruttivo, com'è possibile che uno psicologo psicoterapeuta psichiatra ( per quanto la psichiatria fondamentalmente brancoli un pochino nel buio riguardo ai meccanismi del cervello ) che abbia davanti una persona che si presenta con multiple condizioni non provi, forse, magari, prima a lavorare su quelle piuttosto che lanciarsi immediatamente nella validazione senza se e senza ma dell'identità di genere e il fatto che vengano dati ormoni e fatti interventi a destra e manca dimostra che la diagnostica ha fallito completamente ( oppure l'accademia si è arresa agli attivisti, come riporta la Dottoressa Debra Soh ) .
Non comprendo come una credenza personale che è completamente slegata dalla realtà sia diventata reale e tangibile e bisogna accomodare questa sciarada questa performance, sarebbe come dare un cavallo e una mappa della Russia a tutti quelli che dicono di essere Napoleone..o dare retta ai "trans razza" come Rachel Dolazol che faceva finta di essere nera.. quale sarebbe la differenza?
Non si può cambiare sesso ( e non apro il vaso di Pandora che è la SRS perché siamo ai livelli degli esperimenti della Unità 731) non siamo gli ometti dei Lego dove smonti la parte bassa e la metti ad un altro personaggio.
Pencri93 ti aspetto!
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Nei commenti liberi passati avevi espresso il desiderio di discutere l'argomento con me, ma vedo che a dispetto delle premesse non ne hai alcuna necessità.
Leggo tante posizioni nette e consolidate, magari in totale contrasto con la tua stessa introduzione (nella quale affermi di non avere pruriti di sorta), ma comunque sia molto chiare.
Quello secondo cui nei pazienti trans FtM sia sempre presente un disturbo dello spettro autistico o della personalità è ovviamente un claim a sostegno del quale non potresti portare alcun riferimento medico. Non capisco quale sia il vantaggio nel tentare di imbastire un'argomentazione partendo da un assunto tanto assurdo.
Non sta a te giudicare la validità dell'identità percepita da questi individui, ma a loro stessi e allo staff medico che accompagna il percorso di transizione, nonché a chi si occupa di studiare il fenomeno da un punto di vista “meta”, quindi tentando di costruire una cornice di riferimento all'interno della quale collocare le varie esperienze dei pazienti.
Dopo oltre mezzo secolo di studi, la validità del fenomeno è chiara da un punto di vista empirico e ha cominciato a raccogliere interessanti conferme in ambito scientifico, come gli studi effettuati tramite Risonanze magnetiche funzionali ed autopsie che hanno trovato diverse somiglianze fra pazienti MtF e donne cisgender in determinate porzioni cerebrali. Anche prima della terapia ormonale.
A fronte di queste conferme, e in assenza di qualsiasi altra terapia che possa alleviare il disagio a cui si fa riferimento con l'espressione generica disforia di genere, i trattamenti ad oggi disponibili sono tutt'altro che assurdi. L'accademia si è arresa, sì, ma non agli attivisti, bensì alle evidenze di cui ho parlato sopra. Direi che con uno storico di oltre 50 anni di terapie “correttive” fallite miseramente, da quelle psicoanalitiche a quelle di conversione, direi che la caccia alle streghe a questa presunta psicopatologia che porterebbe le persone a pensare erroneamente di appartenere al sesso opposto, possa dichiararsi un fallimento.
Così come sarebbe un fallimento discutere con chi, dichiaratosi interessato ad una discussione, ha invece apparecchiato la tavola con la solita lista di argomentazioni già smontate.
Dopotutto, non sono il portavoce di alcuna comunità.
Saltuariamente cerco di aggiungere al dibattito qualche nozione in più, visto che anche su luogocomune in molti sono ancora fermi su posizioni anacronistiche, ma non provo alcun piacere nel trattare questo specifico argomento più di altri.
Anzi, ho imparato a selezionare i frangenti in cui ha senso farlo, perché il rischio di ritrovarsi in mezzo ad una rissa da bar virtuale è sempre dietro l'angolo.
Da come hai introdotto l'argomento è chiaro che non possa uscirne nulla di buono. Quindi, non aspettarti da parte mia una partecipazione assidua.
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A dopo.
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In base a cosa affermi sta roba?
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sparviero41 ha scritto: Buonasera, come avrete intuito mi manca il tempo per rispondere ma provo lo stesso e rispondo a tutti e due almeno su questo per iniziare
pencri93Quello secondo cui nei pazienti trans FtM sia sempre presente un disturbo dello spettro autistico o della personalità è ovviamente un claim a sostegno del quale non potresti portare alcun riferimento medico. Non capisco quale sia il vantaggio nel tentare di imbastire un'argomentazione partendo da un assunto tanto assurdo
sun23In base a cosa affermi sta roba?
E' abbastanza risaputo :
www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6830528/
Mental Health Diagnoses Among Transgender Patients in the Clinical Setting: An All-Payer Electronic Health Record Study
[...]
There has been clear and consistent data showing an increased risk for mood and anxiety disorders in transgender individuals, and there is emerging evidence looking at increased rates of bipolar disorder, post traumatic stress disorder (PTSD), and substance use disorders
[...]
Data were collected from 1999 to April 3, 2018
[...]
We identified 53,449,400 patients, of which 10,270 (0.0192%) had gender minority-related codes. The median age was 35–39 years old for both groups (p=0.99). Table 1 lists the prevalence of Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, Fifth Edition (DSM-5) diagnoses for each population. Approximately 58% of transgender patients had at least one DSM-5 diagnosis compared with 13.6% of cisgender patients (p<0.0005). Transgender patients had increased prevalence for all psychiatric diagnoses queried (Table 1), with major depressive disorder and generalized anxiety disorder being the most common diagnoses (31% and 12%, respectively). There was also an increased lifetime prevalence of bipolar disorder (11%) and psychotic disorders (4.7% overall, 2.5% for schizophrenia and 2.2% for schizoaffective disorder) in transgender adults. Ten percent of transgender adults had a history of a substance use disorder, including 4.2% for alcohol and 3.8% for cannabis.
mhfaengland.org/mhfa-centre/ceo-blog/tra...onewall-simon-blake/
We need to face the facts on trans mental health
-12% of trans people made an attempt to take their own life in the last year, compared to 2% of LGB people who aren’t trans.
-Almost half of trans people (46%) have had thoughts about taking their own life in the last year, compared to 31% of LGB people who aren’t trans.
-60% of trans people have felt that life was not worth living in the last year.
-More than a third of trans people (35%) have self-harmed in the last year, compared to 14% of LGB people who aren’t trans.
-Two thirds of trans people (67%) have experienced depression in the last year.
-Seven in ten trans people (71%) have experienced anxiety in the last year.
-One in five trans people (19%) have experienced an eating disorder in the last year.
www.medicalnewstoday.com/articles/intern...-transphobia#summary
What to know about mental health among transgender individuals
Depression is a mood disorder that involves a persistent feeling of sadness and loss of interest in activities that used to bring joy. A 2018** paper suggests that transgender people can have a nearly 4-fold increased risk of depression. This is consistent with a 2015*** studyTrusted Source noting that transgender youth have a two- to three-fold increased risk of mental health outcomes, such as depression.
Transgender youth face further health disparities, as they are twice as likely to experience depressive symptoms, seriously consider suicide, and attempt suicide compared to cisgender lesbian, gay, bisexual, queer, and questioning youth.
The 2019 Trevor Project National Survey adds that more than 2 in 3 transgender and nonbinary youth report symptoms of major depressive disorder.
It also highlights that more than half of transgender and non-binary youth have seriously considered suicide. Of the respondents, 29% had attempted suicide. A 2021 articleTrusted Source notes that factors such as barriers to care, victimization, and cissexism.
Studio del 2018 www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0165032717324400
Levels of depression in transgender people and its predictors: Results of a large matched control study with transgender people accessing clinical services
Studio del 2015 www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4339405/
Mental health of transgender youth in care at an adolescent urban community health center: A matched retrospective cohort study
www.transactual.org.uk/mental-health
What does the research say about trans people’s mental health?
Stonewall’s LGBT in Britain: Health Report (2018)**** found that within the past year:
70% of non-binary people had experienced depression
71% of trans people (including 79% of non-binary people) had experienced anxiety
19% of trans people (including 24% of non-binary people) had experienced an eating disorder
46% of trans people (including 50% of non-binary people) have considered taking their own life
35% of trans people (including 41% of non-binary people) have self-harmed
Studio di Stonewall ( organizzazione storica difesa diritti LGBTQ )
www.stonewall.org.uk/lgbt-britain-health
www.mentalhealth.org.uk/explore-mental-h...iq-people-statistics
What issues might LGBTIQ+ people face?
Mental health issues
Being LGBTIQ+ doesn’t automatically mean someone will have mental health issues but may mean they’re at higher risk of experiencing poor mental health.
A study by Stonewall found that over the previous year:
half of LGBTIQ+ people had experienced depression, and three in five had experienced anxiety
one in eight LGBTIQ+ people aged 18 to 24 had attempted to end their life
almost half of trans people had thought about taking their life
www.spectrumnews.org/news/largest-study-...nd-gender-diversity/
Largest study to date confirms overlap between autism and gender diversity
Gender and autism:
The five datasets together include 641,860 people, mostly adults; 30,892 have autism and 3,777 identify as gender diverse. The majority of the data — from about 514,000 people — came from an online survey conducted as part of a 2017 British television documentary about autism. (Simon Baron-Cohen, professor of developmental psychopathology at the University of Cambridge and the new study’s lead investigator, led the collection of those data.)
www.nature.com/articles/s41467-020-17794-1
Elevated rates of autism, other neurodevelopmental and psychiatric diagnoses, and autistic traits in transgender and gender-diverse individuals
Compared to cisgender individuals, transgender and gender-diverse individuals have, on average, higher rates of autism, other neurodevelopmental and psychiatric diagnoses. For both autistic and non-autistic individuals, transgender and gender-diverse individuals score, on average, higher on self-report measures of autistic traits, systemizing, and sensory sensitivity, and, on average, lower on self-report measures of empathy. The results may have clinical implications for improving access to mental health care and tailoring adequate support for transgender and gender-diverse individuals.
===============================================================================================
Ci sono anche gli studi citati negli stralci, potevo anche postare reddit r/asktransgender e il resto dove ne parlano tranquillamente ma ho preferito fonti un pochino piu' solide e come vedete non sono influenzate a livello ideologico, anzi ho messo pureunadue fonti pro-trans.
Vorrei scrivere anche di altro pero' vorrei finire di rispondere a pencri93 sul resto.
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parto dal presupposto che i dati che porti siano corretti.
Volevo solo che provassi a ragionare su un altro aspetto: è nato prima l'uovo o la gallina?
Semplifico all'osso per essere possibilmente breve e comprensibile.
Se alla nascita ti viene attribuito un genere sessuale, ci si aspetta da te un determinato comportamento.
Se sei una bambina devi essere dolce e giocare con le bambole, se un bimbo più assertivo e giochi con le macchinine.
Se sei un bimbo che gioca con la bambole, allora non va bene... i genitori si preoccupano, gli amici ti deridono, la società in genere (tramite libri, film, immagini,...) ti fa capire che non funziona così.
Quindi fai tuo il pensiero altrui che "non sei normale"; se ci aggiungi poi anche la religione, sai già quale sarà il tuo posto nell'aldilà.
Prima della pubertà la tua stranezza si riduce ai comportamenti (che tra l'altro non sono sempre così nettamente stereotipati ma hanno mille sfumature e quindi spesso mimetizzati), poi partono gli ormoni e la tempesta si fà più intensa... cresce un seno che non senti tuo, oppure crescono peli in posti che non vorresti, cambia la voce, cambiano le proporzioni del tuo corpo e partono i desideri sessuali ed i relativi segni di eccitazione.
Cosa fai? Se hai due "palle metaforiche enormi" combatti il mondo per affermare che tu non non ti senti di quel sesso che ti è attribuito.
Oppure... inizi a pensare che hanno ragione TUTTI gli altri, forse sei tu che non vai bene... se hai fortuna, col tempo, capisci che gli altri non sanno come ti senti, non hanno gli strumenti per capire una cosa così complessa.
Se hai meno fortuna, le soluzioni sono quelle usuali: depressione, ansia, dipendenze fino alle scissioni psicotiche.
Scusa la mia battuta ma se ti senti Sparviero dalla nascita e tutti ti chiamano Gallina, ti fanno vivere in un pollaio e si aspettano che tu deponga un uovo... la tua via non sarà facile.
O, per usare un argomento caro a Luogocomune, se TUTTI ti dicono che il vaccino è sicuro e testato, guarisce, evita il contagio e ti prepara anche il caffé al mattino, con che diritto TU con le tue esperienze PERSONALI (o di persone che conosci) osi mettere in dubbio?
Gli studi medici che porti, della concomitanza tra disforia di genere e psicopatie sono molto comprensibili se li guardi con un'ottica più comprensiva.
Non ho i dati da linkare ma molti metastudi sulle psicopatie dimostrano che ne sono più affette le persone socialmente ed economicamente più fragili, quindi semplificando sei depresso perché sei povero o povero perché depresso? Sei psicotico perché abusato da piccolo, o abusato perché psichicamente fragile?
Idem per le persone LGB e peggio ancora per le persone trans (infatti nello studio che porti li correlano, ma già la persone LGB hanno dei tassi di sofferenza maggiori rispetto agli eterosessuali).
Piccolo inciso: dopo il cambio di sesso una parte dei MtF (uomini che diventano donne) hanno relazioni con donne e lo stesso per FtM (donne che diventano uomini) che hanno relazioni con altri uomini. E una parte delle persone trans, in seguito torna al genere di partenza.
Ed abbiamo solo parlato delle categorie principali e binarie: uomo/donna, etero/gay, cisgender/transgender e non di tutte le atre fumature intermedie o che vanno oltre a questo schemino elementare.
Come hai potuto vedere dai forum che hai scoperto, le sfumature sono molte, a volte troppe, ed è molto difficile orientarsi, farsi un opinione che regga nel tempo ed in ogni situazione. E pensa a che casino sia per queste persone, per cui questo argomento non è solo pura teoria accademica.
E' giusta una terapia ormonale sui minorenni? Se fatta con cognizione di causa, direi di sì, rende meno traumatica una riassegnazione chirurgica successiva.
Vuol dire che dev'essere decisa considerando la persona, valutando veramente che sia la giusta opzione per lei, in quel momento, e togliendo i pregiudizi di tutti i coinvolti (medici e psicoterapeuti compresi che purtroppo possono anche loro essere inconsapevolmente miopi e basarsi su pregiudizi e dogmi).
Spero di averti potuto portare delle chiavi di lettura utili e ti faccio i complimenti per la curiosità (e la pazienza... i forum che segui sono spesso più arzigogolati di quando su LC si parla di sbarchi sulla luna).
Ultimo spunto di riflessione: è giusta la circoncisione o l'infibulazione dettata esclusivamente da tradizioni culturali o religiose?
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Se sei una bambina devi essere dolce e giocare con le bambole, se un bimbo più assertivo e giochi con le macchinine.
Se sei un bimbo che gioca con la bambole, allora non va bene... i genitori si preoccupano, gli amici ti deridono, la società in genere (tramite libri, film, immagini,...) ti fa capire che non funziona così.
Ho esperienza diretta ed io sono uno di questi esempi, di bambini che giocano con le bambole e di bambine che giocano con le macchinine e si comportano da maschiacci.
Se il tutto avviene in una famiglia dove "qualsiasi gioco è normale" e non si viene additati con termini come "femminuccia" o "maschiaccio", si cresce senza problemi, si è sicuri della propria identità (maschio o femmina) e si affronta la scuola con una "corazza" che niente può distruggere.
Quindi stiamo bene attenti a non sottovalutare l'ambiente: i bambini sono impressionabili e possono essere convinti di qualsiasi cosa, anche di essere "diversi".
Loro ci crederanno, ne saranno convintissimi.
Per poi magari andare in crisi dopo aver cambiato il sesso e suicidarsi come pare stia succedendo in Svezia:
Long-Term Follow-Up of Transsexual Persons Undergoing Sex Reassignment Surgery: Cohort Study in Sweden
Conclusions
Persons with transsexualism, after sex reassignment, have considerably higher risks for mortality, suicidal behaviour, and psychiatric morbidity than the general population. Our findings suggest that sex reassignment, although alleviating gender dysphoria, may not suffice as treatment for transsexualism, and should inspire improved psychiatric and somatic care after sex reassignment for this patient group.
Posso convincere un bambino di essere un lupo, se sono abbastanza criminale da farlo. E lui crederà di essere un lupo.
Riguardo la circoincisione e l'infibulazione, beh... la prima è una pratica che ha dei motivi igienici oltre che religiosi. Fra l'altro si può ottenere lo stesso identico risultato abituandosi a tenere il prepuzio abbassato: dopo un po' rimarrà giù da solo senza problemi.
La seconda è volta a togliere la sensibilità sessuale alle donne ed è, secondo me, una vera e propria mostruosità.
Ma devono essere le donne stesse a rendersene conto, non si può imporre loro di cambiare una pratica così affermata socialmente.
E qui si entra in un discorso di leva culturale che appiattisce la capacità di raziocinio, quindi terreno molto difficile, infatti la pratica continua senza troppe difficoltà anche in paesi "civili" dove approdano le popolazioni che praticano tale aberrazione.
Mitakuye Oyasin
"La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci" (I. Asimov - Il crollo della galassia centrale)
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- sparviero41
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Se alla nascita ti viene attribuito un genere sessuale
Ciao,
io questo concetto lo leggo sempre, si tratta di ASAB o AGAB , da cui AMAB/AFAB ( dal primo in poi, Assigned Sex At Birth, Assigned Gender At Birth, Assigned Male At Birth, Assigned Female At Birth ) ; spiegato questo non concordo con questa, nuovissima, caratterizzazione, il sesso non e' "assegnato" ma piuttosto "osservato" e, in tutta onesta', a meno che la coppia non voglia tenere il sesso una "sorpresa" diciamo, normalmente si usa l'ecografia per riconoscere il sesso del nascituro. Nessuno assegna niente, si osserva.
Se osservo una gallina che depone le uova, e' pacifico dire che la gallina e' femmina? Se osservo un cane e questo animale presenta le tettarelle, e' pacifico concludere che sia un cane femmina?
Io dico si in entrambi in casi. Passiamo oltre.
Se sei una bambina devi essere dolce e giocare con le bambole, se un bimbo più assertivo e giochi con le macchinine.
Se sei un bimbo che gioca con la bambole, allora non va bene... i genitori si preoccupano, gli amici ti deridono, la società in genere (tramite libri, film, immagini,...) ti fa capire che non funziona così.
Quindi fai tuo il pensiero altrui che "non sei normale"; se ci aggiungi poi anche la religione, sai già quale sarà il tuo posto nell'aldilà.
Mi stai descrivendo l'omosessualita' non so se te ne accorgi. E l'omosessualita', gia' presente in natura, non ha niente a che vedere con il fenomeno del trandsgender per come viene presentato oggi.
In ogni caso mi parli anche di stereotipi, del sociale, della socializzazione, o per dirla in altre parole "nature vs nurture" ed e' un discorso applicabile alle differenze di IQ tr ai gruppi etnici, la propensione al crimine etc.
Prima della pubertà la tua stranezza si riduce ai comportamenti (che tra l'altro non sono sempre così nettamente stereotipati ma hanno mille sfumature e quindi spesso mimetizzati), poi partono gli ormoni e la tempesta si fà più intensa... cresce un seno che non senti tuo, oppure crescono peli in posti che non vorresti, cambia la voce, cambiano le proporzioni del tuo corpo e partono i desideri sessuali ed i relativi segni di eccitazione.
Sara' che sono di una generazione dove la pressione sociale era fondamentalmente basata sui vestiti di marca, motorini etc ma devo dire la verita' io di persone che hanno passato queste puberta' cosi' atroci non ne conosco.
Bisogna anche ammettere la responsabilita' dei social sopratutto durante il lockdown e oggi ancor di piu' dove pullulano migliaia di video e decine di forum dove ogni singolo aspetto della puberta' viene sezionato da persone , come mostrato sopra, che hanno gia' disturbi della personalita' anche gravi, dove dicono loro di essere "eggs" pronte ad aprirsi e rivelare la loro verea natura di trans. Se sei un ragazzo effeminato oggi devi essere una "trans donna" se sei un "maschiaccio" sei sicuramente un "trans uomo".
Le lesbiche e i gay sono stati messi da parte persino dallo loro stsse organizzazioni ( come la storica Stonewall ).
inizi a pensare che hanno ragione TUTTI gli altri, forse sei tu che non vai bene
Se, e dico SE, non vivi piu' e ti tagli perch' ti crescono i peli sullo stomaco e pensi di "essere sempre stata una donna" direi che si, hai un problema.
Se dicessi di essere Napoleone nesusno mi darebbe un cavallo e una mappa per la Russia, s dicessi di "essere sempre stata una donna" potrei cambiare il sesso nei documenti, accedere ai posti per sole donne, accedere ad ormoni e interventi chirurgici...solo perche' lo dico.
E vorrei fermarmi su questa cosa, per questo dico che l'identita' di genere come conceetto e' slegato dalla realta', questa cosa che sei una "donna" o un "uomo" ( notare che non si parla mai di maschi e femmine ) e' una idea tutta tua, io, tu, il dottore, la tua famiglia, i tuoi amici, lo sappiamo tutti, non sei una donna, e mi fa un pochino incazzare ( questo si lo ammetto ) che alla domanda, che deriva dalla solita esclamazione "Vivo come una donna", "Ma cosa vuol dire vivere come una donna", la risposta e' "Donna significa identificarsi come tale - La femminilita' e' una cosa diversa per tutte le donne"...ma allora se chiunque puo' identificarsi come una donna ( fiasco assoluto della legge sul "self ID" in Scozia per ovvi motivi, lo stupratore che si dichiara donna, va nella prigione femminile e stupra le donne ) essere donna non vuol dire piu' niente..eppero' allo stesso tempo le "transdonne" perpetuano gli stereotipi sessisti ostentando "femminilita'", chilo di make up, mini gonna, tacchi, migliore acconciatura possibile etc etc...e perche'?
Ovvio, se levi il "costume" crolla tutto, la magia finisce, sei un uomo.
Tutto cio' vale anche per le TIF, preferisco dire Trans Identified Female , che e' quello che sono, piuttosto che "female to male" perche' non credo nel concetto di cambiare sesso.
Anzi, leggendo i sub delle TIF, stiamo parlando di ragazzine che hanno una immagine idealizzata di cos'e' un "ragazzo", ovvero un misto fra Justin Bieber e un carattere yaoi/uke dei manga ( genere manga scritto da donne che feticizzano le relazioni gay fra uomini ), quando leggo 15enni che si fanno le doppie mastectomie..stiamo prlando di bambine praticamrente..il primo che ho trovato ce ne sono centinaia di sti post
www.reddit.com/r/TopSurgery/comments/xyg...gery_results_dm_for/
Aggiungo Milo1967 forse non conosci la storia di Jazz Jennings, ci hanno fatto un reality show purtroppo, la faccio breve, Jazz era un bambino, sua madre aveva due maschi e voleva la femmina, cosi' appena ha visto quelle cose tipo "maschio che gioca con le barbie" gli inculcato a 4 anni l'idea che era una bambina.
Il caso viene presentato come "la gioia dei bambini trans", il reality procede e i genitori decidono di fermare la puberta' a questo bambino ( ovvio no? ) e bombardarlo con estrogeni ( normale no? ) , ovviamente gli avvoltoi del WPATH ( un gruppo di macellai travestiti da chirurghi , l'acronimo significa World Professional Association for Transgender Health, capitanato da una transdonna ovviamente, Dr Marci Bowers ) non si sono fatti attendere, dopotutto l'occasione era troppo succulenta.
La famiglia di Jazz decide di "cambiare il sesso" di Jazz e qui iniziano i problemi veri.
L'uso dei farmaci che bloccano la puberta' non sono mai stati pensati per essere usati in questo modo ( come gli interventi di ricostruzione dei genitali, mai stati pensati per "cambiare sesso" ma per ridare funzionalita' agli organi danneggiati ), quello che succede e' che se tu blocchi la puberta' ad un bambino, per roimanere strettamente all'intervento chirurgico, non gli cresce il pisello sic et simpliciter.
Ora la "vaginoplastia" funziona, per cosi' dire, se il chirurgo ha a disposizione del tessuto che vuol dire la lunghezza del tuo pene diventa la "profondita'" della, ehm, come la chiamano, neovagina.
Se tu non hai il tessuto perche' hai un micropene come Jazz, c'e' ben poco da fare a parte un intervento "estetico". Il problema e' che grazie a questo intervento Jazz ha completamente perso sensibilita' ai genitali e mai avra' un orgasmo o intimita' sessuale.
Questo il succo di questa tragedia umana, c'e' molto di piu'.
Jazz Jennings' neovagina surgeon admits the trans thing is getting out of hand
www.datalounge.com/thread/29456815-jazz-...-getting-out-of-hand
[youtube][/youtube]
Piccolo inciso: dopo il cambio di sesso una parte dei MtF (uomini che diventano donne) hanno relazioni con donne e lo stesso per FtM (donne che diventano uomini) che hanno relazioni con altri uomini. E una parte delle persone trans, in seguito torna al genere di partenza.
Innanzitutto non si puo' cambiare sesso, la mia opinione e' che questi interventi sono crudi e sperimentali ( infatti NON esistono standard di nessun tipo, ci sono decine di chirurghi che praticano questi interventi e tuttoi hanno un metodo diverso e i risultati sono abbastanza tragici ) ; siccome ho letto e conti nuo a leggere i loro spazi, credimi le "trans lesbiche" sono la maggioranza dei TIM ( trans identified males, MTF ) e non mi sorprende per niente visto che la disforia di genere e' alquanto rara abbiamo un numero altissimo di feticisti con o senza AGP ( autoginefilia, li abbiamo sempre chiamati "travestiti" ) e fra le TIF ( trans identified female , FTM ) tantissime sono "uomini gay".
Ora una cosa la chiedo io a te, dove erano tutte ste persone 20 anni fa?
Perche' , e andando dietro a quanto dicono gli attivisti trans, non ci sono dati di una epidemia di giovani che si uccidevano perche' non potevano cambiare sesso o prendere ormoni mentre oggi " se impedisci a tuo filio di fare la transizione si ammazza sicuramente", 10-15 o 20 anni fa?
Perche' prima di adesso NESSUN transessuale ( li ricordate i viados? la mia citta' ne era piena negli anni 90 e di travestiti ne parla De Andre negli anni 60, non e' un fenomeno nuovo o sconosciuto ) si dichiarava "donna biologica"?
Mi fermo qui senno' non finisco piu'
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Ciao, se ho capito bene la domanda queste sono le fonti che ho trovatoAyeye ha scritto: Mi intrometto per fare una domanda dato che l'argomento mi incuriosisce e visto che vi partecipano gente preparata da entrambi i punti di vista. La domanda riguarda i numeri del fenomeno LGBTQ. In percentuale sulla popolazione come sono distribuite le varie categorie? Grazie a chi vorrà rispondere e scusate se non sono proprio in tema.
it.wikipedia.org/wiki/Demografia_dell%27orientamento_sessuale
Un sondaggio a campione di 7.725 italiani (tra i 18 e i 74 anni) condotto dall' Istituto nazionale di statistica tra il giugno e il dicembre del 2011 utilizzando la tecnica CAPI (Computer-assisted personal interviewing) [46] ha rilevato che circa il 2,4% della popolazione si dichiarava omosessuale o bisessuale, il 77% eterosessuale, lo 0,1% transgender, il 4,9% come "altro", il 15,6% non ha risposto.Un sondaggio esteso che include tutte le persone che durante la loro vita sono state attratte o si sono innamorate di una persona dello stesso sesso, o che hanno avuto rapporti omosessuali, aumenta la percentuale fino al 6,7% della popolazione: più uomini che donne, più settentrionali che meridionali, più giovani che persone anziane si identificavano come gay o lesbiche. I membri di 7.725 famiglie distribuite su 660 comuni hanno preso parte alla ricerca [47] .
www.ipsos.com/it-it/pride-month-2023-italia-comunita-lgbt
In Italia il 9% della popolazione si dichiara LGBT+, il 61% è favorevole al matrimonio egualitario e il 64%, in aumento del 5% rispetto al 2021, alle adozioni per le coppie LGBT+È quanto emerge dal sondaggio Ipsos pubblicato per il Pride Month, condotto in 30 nazioni del mondo e che ha visto coinvolte oltre 22.500 persone di età compresa tra i 16 e 74 anni.Nei 30 Paesi esaminati quest’anno, in media, il 47% afferma di avere un parente, un amico o un collega di lavoro che è lesbica/gay/bisessuale/transgender, con un aumento di 5 punti rispetto al 2021, e la maggioranza (76%) è d'accordo sul fatto che le persone transgender debbano essere protette e tutelate da discriminazioni. Vediamo in dettaglio i principali risultati
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è vero quello che dici: se si ha un ambiente sano attorno, alcune cose non creano problemi e se si ha una buona "corazza" puoi vivere meglio di chi non ce l'ha.
Ma vale più per chi è LGB che per chi si sente transgender.
Credo sia anche corretta la questione sulla salute mentale dei transgender, che finiscono (come tutta la società attorno) a focalizzarsi sul fatto che i loro problemi psicologici siano dovuti a non essere nel corpo che loro credono giusto per loro, e quando arrivano alla transizione, si rendono conto che sotto quel "cappello" del "problema più grande" si nascondevano anche molte altre questioni che non hanno potuto affrontare. E conta anche il fatto che una volta cambiato sesso, le discriminazioni raramente diminuscono.
E' vero (forse) che si può convincere un bambino ad essere un lupo, ma la vedo complicata e, com e dici tu, criminale.
Circoncisione: quello che descrivi tu è il caso delle fimosi, che riguarda una piccola percentuale degli uomini (credo il 2/3%) mentre negli USA il fenomeno è culturale e religioso (arriva dall'ebraismo) e riguarda più del 90 % degli uomini.
Infibulazione: vero quello che dici in una società "sana" ma se nella tua tribù non esisti se non ti adegui, se l'infibulazione è un rito di passaggio... il percorso é lungo.
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capisco il tuo punto di vista, confondiamo tutti e spesso le tematiche LGB con quelle T.
Per il sesso "assegnato" vedi la risposta a Danielas.
Per quello che riguarda l'attenzione mediatica sulle persone T, ti faccio presente che è anche figlio di internet.
Ho 56 anni e sino ai 18 pensavo che i gay fossero quelli che vedevi in TV: mai conosciuto uno di persona, credevo.
Poi ho capito che non ero "the only gay in the village" grazie alle riviste di settore ed ai locali di ritrovo.
Vivevo in una cittadina media, buona cultura, tanta curiosità.
Dopo è arrivato internet, dando voce alle persone che non si riconoscevano negli stereotipi della TV, ed anche molte conquiste sui diritti (unioni civili o simili), prima dall'estero poi ovunque.
Dici di non avere conosciuto nessuno che abbia vissuto una pubertà tragica, io nessuno che fosse gay.
Ma le persone LGB dovrebbero essere tra l'8 e il 10% della popolazione, quelle T non so, ma credo che ci attestiamo sotto il 2%. Di questo 2% arriva all'attenzione pubblica solo la punta dell'iceberg: la supermodella trans o la storia di Jazz.
Non si sente quasi mai parlare di T che facciano lavori normali, vite normali (sempre che possa definirsi "normale" aver subito tali interventi o terapie ormonali)... e ti dò ragione anche sul carattere sperimentale di certe procedure, così come 40 anni fa erano sperimentali i trapianti di organi.
Dov'erano queste persone 20 anni fa? In mezzo a noi tutti, non se ne parlava, non esistevano forum in cui poterne discutere, se si tagliavano o si suicidavano non se ne parlava.
Le terapie ormonali e chirurgiche erano care e dovevano essere pagate dalle persone stesse, e poche potevano farlo e, purtroppo, ottenere quel quantitativo di soldi voleva dire prostituzione.
Ma si parlava di Amanda Lear (a torto, credo io), di Eva Robin's (che ho conosciuto) e di altri sporadici casi.
Ma non si parlava dell'impiegata di banca (che ho conosciuto) che non sembrava una pornostar e che aveva avuto il supporto della famiglia per i costi delle terapie. Una donna normalissima, equilibrata e timida.
Le MtF sono vere donne? Non lo so, non credo (in senso "stretto"), quello che importa, secondo me, è che stiano bene, che facciano una vita soddisfacente e che non debbano sempre doversi giustificare.
In questo senso credo che sia importante che possano attribuirsi un genere sessuale coerente all'anagrafe, che possano fare delle carriere scolastiche "alias", ecc. Idem per i FtM.
Non lasciamoci travisare dalle notizie sensazionalistiche, dalla discussione di quale tipo di gabinetto pubblico possano usare, e cose simili.
Facciamo un passo indietro, cambiamo prospettiva e chiediamoci se sia così importante.
Se sul passaporto oltre al sesso ci fosse anche la religione ma potendo solo scegliere tra cattolica e musulmana, quanti di noi si troverebbero in un'altra casella non prevista?
Spero di averti chiarito il mio punto di vista e dato degli spunti su cui pensare.
Buona giornata
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non ho capito quali siano il "sacco di diritti che se sei un banale umano qualsiasi non puoi avere".
Hai degli esempi che mi possano chiarire il dubbio?
"basta guardare tra le gambe"... NI... nel 99% dei casi è vero, ma da sempre esistono persone che non nascono con dei genitali esterni ben definibili.
Alla nascita viene fatto un intervento chirurgico di assegnazione che spesso funziona anche a lungo tempo, altre volte no.
Ci sono poi situazioni in cui tutto sembra filare liscio sino all'adolescenza, quando gli ormoni si intromettono e incasinano tutto, e ci si trova con persone che hanno genitali in un modo e gonadi in un altro. Se fossse come dici tu, il mondo sarebbe meno complesso.
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Uno studio ha scoperto che tutte le persone transgender che assumono ormoni che affermano il genere corrono un “rischio significativamente maggiore” di condizioni mortali
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Provo a spiegare la mia posizione. Non parto da studi ricerche esperimenti riportate da varie fonti, ho fatto il percorso inverso. Parto dall'esperienza, nel tempo ho anche letto libri e visto dati. Non tanto sulla questione specifica del cambio di sesso, la cosa mi interessa solo perchè adesso c'è una propaganda e una pressione, con tanto di emanazione di leggi e direttive che con la scusa di difendere dei “diritti” attaccano tutta la popolazione senza dare in realtà diritti a nessuno. Sono nonna, a suo tempo ho messo al mondo una persona che recentemente ne ha messa al mondo un'altra (Quindi ho "completato il ciclo"). So che avrei fatto qualche figlio di più, l'avrei desiderato. Non ho rinunciato perchè non c'era il bonus bebè, anche se non ero ricca e neanche benestante. Non ho rinunciato neanche perchè “non c'erano abbastanza asili e servizi”. Uno dei motivi principali per cui non ne ho voluti altri, è che ho toccato con mano quanto si è in balìa di gente che si ritiene in diritto di fare di te e di tuo figlio quel che vuole, con la scusa di protocolli “scientifici”, quando va tutto bene, figuriamoci quando qualcosa va storto. Me ne sono resa conto una quarantina di anni fa, con l'esperienza di come è andata a me e naturalmente, nel corso degli anni, le esperienze di tante persone che ho conosciuto. Riuscire a fare quel che senti giusto per te e per tuo figlio già allora era un'impresa dura e complicata, in certi frangenti impossibile, figuriamoci adesso. Fosse adesso, dopo quello di cui mi sono resa conto, figli non ne farei proprio. I genitori di mia nipote dovranno guardarsi anche dai “diritti alla masturbazione dei bebè” e dai diritti alla “fluidità” passati attraverso direttive ministeriali. Non ce la potrei fare.
"basta guardare tra le gambe"... NI... nel 99% dei casi è vero, ma da sempre esistono persone che non nascono con dei genitali esterni ben definibili. “
Cosa farei se mi trovassi ad essere genitore di bebè rientrante in quell' 1%? In sostanza, come nelle circostanze in cui ci siamo trovati tutti in questi 3 anni. Farei uno sforzo per chiarirmi cosa credo io, e cercherei un “medico di campagna”. Il primo che in queste circostanze ho visto definire sé stesso “medico di campagna” è stato Riccardo Szumski, (ma anche De Donno che era primario, in un video ha si è definito tale). Vuol dire uno che prende in considerazione il singolo paziente invece di buttare tutti indistintamente in catena di montaggio. Che si tiene informato sui farmaci e sui trattamenti ma mette in campo la “coscienza”, cioè l'etica, che comprende e rispetta anche la volontà delle singole persone, che possono essere molto diverse una dall'altra. C'è chi per rimediare a un difetto, vero o presunto, è disposto a sottoporsi a qualunque stronzata (l'abbiamo visto con trattamenti e operazioni chirurgiche nell'ambito (definito) estetico, no?) C'è chi invece è disposto a tenersi un problema anche grosso, ma una volta onestamente informato, preferisce usufruire delle possibilità che gli offre il suo corpo così com'è, con tutti i limiti, piuttosto che accettare cure che non lo convincono. Come c'è chi è disposto a qualunque cosa pur di restare in vita qualche mese o qualche anno di più, e chi vuole invece decidere a che condizioni valga la pena di restare al mondo. Se fossi genitore di quell'1% farei così, anche se non si tratterebbe direttamente di decidere per me, ma per un figlio. Mi risulta che i genitori possono fare errori madornali e causare danni enormi, ma comunque nel complesso sempre molti meno danni di quelli fatti dalle decisioni prese per tutti dall'alto, anche attraverso informazioni false o incomplete.
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in realtà sui "diritti" stai dicendo che tutti ne abbiamo di meno, che crescere dei bambini oggi sia un'impresa molto più difficile che un tempo?
Mi trovi d'accordo e ti assicuro che se sei LGBT è ancora un po' più complicato che per una famiglia "tradizionale".
Non solo per gli aspetti che, credo, tu associ alla teoria "gender" (che detto tra noi è un'enorme ****ata pompata ad arte per fomentare odio e divisione) in cui un manipolo di invasati LGBT (che hanno nella loro vita solo quelle 4 lettere) e un branco di invasati che si definiscono cattolici (ma che si dimenticano che bibbia e vangelo dicono cose che loro decidono di applicare selettivamente, ma mai comprensione e amore) discutono su cose che di buon senso non hanno nulla.
I “diritti alla masturbazione dei bebè” sono delle ***ate: ogni bebé si tocca, dove può e come può, da sempre. Ma non ho mai sentito del "diritto a succhiarsi gli alluci dei bebé". Forse si dovrebbe ragionare su come mai la sessualità ed i genitali siano temi così complicati per tutti gli esseri umani.
Non è una missiva ministeriale che fa acccettare la "fluidità" propria o altrui ma i comportamenti che vediamo attorno a noi; se qualcuno prevarica ed odia gli altri senza un motivo, e si sente superiore perchè solo perchè etero/cisgender o LGBTQI... credo che debba prima guardarsi meglio allo specchio ed imparare che ognuno ha diritto di essere e vivere come può e vuole a patto che non danneggi gli altri.
Per l'1% di bambini dal sesso non chiaro e definito, capisco il tuo punto di vista.
E' complicato, lo sarà sempre e non è un protocollo pensato a tavolino che ti può dare la certezza di non aver sbagliato con tuo figlio.
Ma purtroppo i protocolli e le linee guide obbligatorie stanno, purtroppo, diventando sempre più la norma.
Ma consolati: per definizione i genitori non possono far altro che sbagliare, è il loro compito, facendo o non facendo, ma la parte importante è esserci, amare, cercare di capire e proteggere.
Un abbraccio
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purtroppo non si può accedere all'articolo originale se non a pagamento.
E' probabile, visto che ogni terapia farmacologica ed ogni intervento chirurgico, oltre i benefici porta con sè degli effetti collaterali sulla salute.
Mi stupisce la percentuale (95%) che, purtroppo, mi ricorda quelle dell'efficacia dei vaccini covid
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Perdonami, ma non è quello che intendevo, la fimosi non c'entra nulla.
Magari mi sono spiegato male, pertanto riprovo.
E' vero che la circoincisione, o rimozione totale del prepuzio, sia fatta principalmente per motivi religiosi, è peraltro una pratica antichissima (risale almeno a 6.000 anni fa) e secondo me è stata introdotta per motivi igienici: come a volte succede, alla base di un rito c'è un motivo oggettivo valido.
Sulla infibulazione quello che hai detto è proprio ciò che intendevo dire io: vince la tribù.
"Ma vale più per chi è LGB che per chi si sente transgender"
No, la famiglia vale per entrambi i casi, anzi, nel caso di una persona che si sente nel corpo "sbagliato" è ancora più importante, perché ti può aiutare a crescere senza sentirti un alieno e, al momento giusto, decidere con serenità se affrontare un cambio di sesso o no.
Sul caso di ragazzo lupo, ti posso citare questo esempio: DINA SANICHAR
Ovviamente il mio era un caso limite, ma non cambio idea: un bambino è influenzabile, soprattutto dai propri genitori e soprattutto nei primi anni, dove per lui sono una cosa molto simile a degli dei.
Mitakuye Oyasin
"La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci" (I. Asimov - Il crollo della galassia centrale)
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Ho controllato e sono riuscito a leggere l'articolo gratuitamente.
Devo dire che sulla questione dei numeri sono rimasto sorpreso (95% è effettivamente tanto), sono però cascato dal pero nell'apprendere che il fenomeno LGBT arriva ad interessare il 10% della popolazione (sinceramente pensavo ad uno zero virgola qualcosa).
Sarebbe interessante sapere se, ed eventualmente quanto, il contesto culturale influenzi il fenomeno. Mi chiedo ad esempio, se anche nelle tribù selvagge si hanno percentuali simili. Sempre che tale fenomeno non venga soffocato per loro regole interne (eventualmente da dimostrare).
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scusa il ritardo.
Sulla circoncisione siamo credo d'accordo: aveva una motivazione pratica 6'000 anni fa ma oggi, oltre alle fimosi, è solo un rito di appartenenza (religioso o geografico). Basta una buona igiene.
L'argomento del peso della famiglia, della società e della cultura è pesantissimo anche (e soprattutto) nella sessualità e nella sua espressione.
E mi trovi d'accordo sul proteggere i bambini, aiutarli nel loro sviluppo (qualunque esso sia) ma resta il nodo di chi debba decidere:
- il bambino stesso? anche se ha solo, per ipotesi, 8 anni?
- i genitori? anche se appartengono ad una setta guidata dai dogmi? (non pensare solo agli ultraortodossi di qualunque religione, pensa anche a chi aderisce superficialmente ma con convinzione a quella che viene chiamata teoria gender, o qualsiasi altro dogma/preconcetto)
- la scuola con l'educazione sessuale? già è un casino insegnare la lingua italiana e la storia... pensa ai danni
- i medici? in base a dei protocolli? in base agli sponsor farmaceutici? in base a quanto fatturano un intervento chirurgico? o in base alla coscienza?
- la legge? (e qui mi taccio).
Il problema non c'è quando tutte queste istanze sono in armonia, ma all'attenzione pubblica arrivano solo le situazioni in cui quest'armonia non esiste. E sono danni...Soluzioni non ne ho, se non quello che stiamo facendo qui: parlarne, cercare di capire il punto di vista altrui e ammettere le nostre personali ignoranze. Ti racconto due mie esperienze dirette, che riguardano degli uomini gay:- un 30enne indonesiano, in relazione stabile e affettuosa con il suo compagno da diversi anni. Ha dovuto sposarsi con una donna perché, da adulto non sposato, per la società indonesiana non esisteva: difficile trovare un lavoro, non si fa carriera, non si può affittare una casa, non si conta nulla per nessuno... oggi, nonostante sia formalmente integrato nella società e abbia due splendidi figli, é l'ombra di sé stesso.- ho lavorato per 30 anni come infermiere in una clinica psichiatrica. Arriva un ragazzo appena maggiorenne in TSO, secondo il suo psichiatra aveva il delirio di “essere gay e brutto”. Risultato: era gay e (purtroppo per lui) uno dei ragazzi più brutti che avessi mai visto. Non era un delirio. Dimesso senza terapia farmacologica ma un buon sostegno psicologico.Ciliegina sulla torta? Pochi anni dopo lo psichiatra inviante si scopre gay alla tenera età di 45 anni, divorzia, intesta la sua carta di credito gold ad un escort di Barcellona che gli prosciuga il conto.
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credo che il dato sia corretto, di solito reputo attendibile un valore tra 8% e 10% di persone che non si definiscono etero cisgender.
E pare che questa percentuale sia trasversale a tutte le culture, geografie ed epoche storiche.
Semplicemente oggi, in occidente, è più accettato dalle persone stesse e dalla società e sono fenomeni che hanno un nome preciso, meno stigmatizzato di una volta.Ci sono culture ed epoche storiche in cui non interessava a nessuno con chi raggiungevi l'orgasmo, ma solo che tu fossi un cittadino (o un suddito) adeguato.
Quando ho fatto coming-out, mia madre si è (a modo suo) preoccupata per il mio futuro, temendo per la mia solitudine, non conoscendo lei nessun gay o lesbica.Ho iniziato un elenco di persone che conosceva anche lei: tre miei amici, la veterinaria, due camerieri del nostro ristorante preferito, il tecnico informatico, due insegnanti che avevo avuto,... Mi ha chiesto di smettere.
Vediamo solo quello che possiamo vedere, non sempre vediamo quello che è.
Come in ogni statistica, tutto dipende a chi e come lo chiedi e chi è che finanzia la ricerca e con quali obiettivi. Qualche commento fa Sparviero ha citato un sondaggio tratto da Wikipedia in cui si attestavano in Italia al 2011: “circa il 2,4% della popolazione si dichiarava omosessuale o bisessuale, il 77% eterosessuale, lo 0,1% transgender, il 4,9% come "altro", il 15,6% non ha risposto.Un sondaggio esteso che include tutte le persone che durante la loro vita sono state attratte o si sono innamorate di una persona dello stesso sesso, o che hanno avuto rapporti omosessuali, aumenta la percentuale fino al 6,7% della popolazione: più uomini che donne, più settentrionali che meridionali, più giovani che persone anziane si identificavano come gay o lesbiche. I membri di 7.725 famiglie distribuite su 660 comuni hanno preso parte alla ricerca”
Nota come ci sia un 4.9% di “altro”, un 15.6% di non risposte e un totale del 23% di NON eterosessuali (dato secondo me poco credibile nell'Italia di 12 anni fa).
E non sono presenti in modo esplicito gli asessuali (altra categoria poco visibile nel mondo).
E' chiaramente un dato falsato dal contesto dell'indagine o dal tipo di domande fatte, o semplicemente dalla voglia di rispondere degli intervistati.
Conosco uomini che non si definiscono gay, nonostante abbiano rapporti sessuali solo con uomini, solo perché hanno sempre avuto un ruolo attivo.
Per uscire dall'argomento: chiediti quanti si definiscono cattolici in Italia, quanti frequentano la chiesa e quanti ne seguono i precetti. E quante donazioni vengano fatte.
Ti chiedi sulle tribù selvagge: probabilmente anche lì c'è un 8/10% di LGBT ma credo sia praticamente impossibile da dimostrare o confutare. Anche perché nei piccoli gruppi, non sei LGBT ma semplicemente “Mario” con le tue caratteristiche, approvate o no dalla società.
Il contesto culturale influenza il “riconoscere” non “essere”. Provo a spiegarmi meglio: c'è chi sostiene che essere LGBT sia una moda, che molti si dichiarano tali per la fama (che forse in alcuni casi è oggi vero *).Immaginando tu sia un uomo etero, ma davvero faresti sesso (non dico amare) con un altro uomo solo perché è di moda? O decideresti di cambiare sesso solo perché te lo suggerisce un influencer?Forse tutti ci siamo chiesti nella vita come sarebbe stato se fossimo nati con un sesso biologico diverso dal nostro, ma tra il pensare ed il fare...
Secondo me il contesto culturale permette esclusivamente di essere o no riconosciuti per quello che si é. E si accetta di essere.
Per entrare negli Stati Uniti, tra le altre cose, ti chiedono se sei comunista o un terrorista. Quanti pensi che dicano di sì?
Quando mi sono ricoverato per un intervento mi hanno chiesto di che religione fossi (clinica privata gestita in precedenza dalle suore) visto che non avevo indicato nulla.Morale della favola, ho passato un'ora con un prete che cercava di convincermi ma nessuno mi ha chiesto che farmaci assumessi o se avessi allergie.Sarebbe stato più semplice dire “cattolico” e la prossima volta forse lo farò.
Spero di esserti stato d'aiuto.
(* non in passato: Renato Zero tuttora si dichiara etero, Tiziano Ferro e Gabriel Garko hanno fatto una carriera sulla loro presunta eterosessualità, e molti altri prima di loro hanno giocato il ruolo degli sciupafemmine perché era quello che richiedeva lo showbusiness)
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