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Terrorismo e "Rivoluzione di Ottobre".
5 Anni 9 Mesi fa #25803
da FireBall
Terrorismo e "Rivoluzione di Ottobre". è stato creato da FireBall
La nascita della Unione Sovietica fu un fenomeno storico complesso.
I fatti della Rivoluzione che determinò la fine del Regime Antico non attestano nessuna realizzazione esclusiva e determinante di Lenin, che quindi non era il vero artefice di essa ma poco più di un risolutore.
"Il terrore rosso" fu un bando che ancora oggi reca in sé un racconto sbagliato.
Non era un incontro ufficiale, a quanto pare, ma soltanto uno scambio di idee, quello durante il quale Lenin aveva espresso l'uguaglianza di tutti rispetto ai provvedimenti rivoluzionari. A Lenin era stata fatta una domanda con questo senso: 'Se finanche lo Zar tradisse la Causa, il compagno Lenin lo risparmierebbe dalla morte?'. La risposta, obbligata, secondo le norme e l'equità, non era mancata: non bisognava operare discriminazioni; tuttavia era anche ipotetica. Era questa versione dei fatti una nozione acquisita negli ambienti politici ed autenticamente culturali anche italiani, ma non sempre se ne poteva e se ne potette conservare memoria o certezza o significato.
La propaganda stalinista diffondeva di Lenin ritratti falsi o falsati, mai il volto in posizione naturale e mai circostanze ambientali normali o mai il vero viso.
Vi fu in U.R.S.S. un terrorismo che faceva uso dello Stato sovietico e per tramite della guerra al Capitalismo agiva a livello internazionale e su scala globale.
Il vero Terrore Rosso era nato nel sindacalismo e dal sindacalismo e per fugare le paure vane o false per i Nuovi Tempi ed era solamente la descrizione delle tragedie che si sarebbero potute evitare, ma alcune forze antipolitiche od antioccidentali ne inventarono uno non autentico che incuteva timori proprio sullo svolgersi dei Nuovi Tempi.
La violenza stalinista contro le emozioni e poi contro la stessa vita della politica occidentale fu la causa principale del decadere della guerra economica Est-Ovest a guerra militare-economica, decadenza voluta da stesso "Stalin", prima autore di ingiustizie falsificanti quindi realizzatore di ostilità paralizzanti.
Quando la Guerra Fredda riuscì a trovare èsito ragionevole, il terrorismo insinuatosi negli eventi dell'Ottobre rivoluzionario russo e poi continuato con la illusione marxista e nonostante il veto leninista, terminò improvvisamente e fu arduo avvedersene ma non impossibile per la stessa America anticomunista.
MAURO PASTORE
I fatti della Rivoluzione che determinò la fine del Regime Antico non attestano nessuna realizzazione esclusiva e determinante di Lenin, che quindi non era il vero artefice di essa ma poco più di un risolutore.
"Il terrore rosso" fu un bando che ancora oggi reca in sé un racconto sbagliato.
Non era un incontro ufficiale, a quanto pare, ma soltanto uno scambio di idee, quello durante il quale Lenin aveva espresso l'uguaglianza di tutti rispetto ai provvedimenti rivoluzionari. A Lenin era stata fatta una domanda con questo senso: 'Se finanche lo Zar tradisse la Causa, il compagno Lenin lo risparmierebbe dalla morte?'. La risposta, obbligata, secondo le norme e l'equità, non era mancata: non bisognava operare discriminazioni; tuttavia era anche ipotetica. Era questa versione dei fatti una nozione acquisita negli ambienti politici ed autenticamente culturali anche italiani, ma non sempre se ne poteva e se ne potette conservare memoria o certezza o significato.
La propaganda stalinista diffondeva di Lenin ritratti falsi o falsati, mai il volto in posizione naturale e mai circostanze ambientali normali o mai il vero viso.
Vi fu in U.R.S.S. un terrorismo che faceva uso dello Stato sovietico e per tramite della guerra al Capitalismo agiva a livello internazionale e su scala globale.
Il vero Terrore Rosso era nato nel sindacalismo e dal sindacalismo e per fugare le paure vane o false per i Nuovi Tempi ed era solamente la descrizione delle tragedie che si sarebbero potute evitare, ma alcune forze antipolitiche od antioccidentali ne inventarono uno non autentico che incuteva timori proprio sullo svolgersi dei Nuovi Tempi.
La violenza stalinista contro le emozioni e poi contro la stessa vita della politica occidentale fu la causa principale del decadere della guerra economica Est-Ovest a guerra militare-economica, decadenza voluta da stesso "Stalin", prima autore di ingiustizie falsificanti quindi realizzatore di ostilità paralizzanti.
Quando la Guerra Fredda riuscì a trovare èsito ragionevole, il terrorismo insinuatosi negli eventi dell'Ottobre rivoluzionario russo e poi continuato con la illusione marxista e nonostante il veto leninista, terminò improvvisamente e fu arduo avvedersene ma non impossibile per la stessa America anticomunista.
MAURO PASTORE
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