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6 Anni 1 Mese fa #18425 da marocg
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"GLI E' TUTTO SBAGLIATO, GLI E' TUTTO DA RIFARE"
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Ritratto a distanza ravvicinata di Muammar Gheddafi.
Giulietto Chiesa intervista Andrea Amedeo Sammartano , che ha vissuto in Libia fino all’età di vent’anni e, sulla base di un meticoloso lavoro di ricerca, ha dato alle stampe un volume dedicato alla figura di Muammar Gheddafi: “Chiudo gli occhi due secondi, miei poveri detrattori. Ecco a voi il mio cammino inviolato.”
...
P.S.: E' bastato il normale svolgimento della coppa del mondo di calcio 2018 per ridicolizzare 2 anni di pubblicita' negativa contro Putin e la Russia.
Poi non passa giorno che non si scoprono particolari, che si aggiungono ulteriori dettagli a vicende internazionali, che raggruppate, raccontano poi storie diverse da quelle che ci avevano fatto credere.
Storie comuni ad altri Paesi, che si ripetono nei fini di sopraffazione, costantemente supportati e invocati come interventi umanitari necessari.
Informazioni che con la tecnologia di massa largamente disponibile sono ora piu' difficile da nascondere.
C'e' un serio problema di rifiuto delle versioni ufficiali e di tutto cio' che gli "interessi" continuano a promuovere attraverso i loro canali privilegiati.
Sento sempre piu' spesso, ormai da troppo tempo, che la storia e' tutta da riscrivere.
Sono convinto che questo vale per molte discipline, motivo per cui sara' piu' difficile vedere risultati concreti dati gli interessi in gioco, poi la storia sara' riscritta sempre e comunque.
Quindi ritengo opportuno superare questa fase seppur importante come ristabilire verita', per contrastare obiettivi presenti da riconoscere piu' facilmente data la ripetitivita' delle menzogne che siamo esortati ad assimilare.
Ad esempio, ci sono riflessioni urgenti da fare come Paese, tipo:
" A chi giova la forza militare europea? "
L'unica scelta possibile dovrebbe essere la nostra sovranita', se proprio ci si deve schierare, e' con chi non ha bisogno di raccontare menzogne, gli altri sicuramente non ci difenderanno nel malaugurato caso ... .
Occorrono alternative alle alleanze/complicita' che da troppo tempo siamo costretti a sostenere, solo per compiacere interessi che non ci dovrebbero riguardare.
Peraltro previste dalla nostra Costituzione.
...
P.P.S.: " GLI E' TUTTO SBAGLIATO, GLI E' TUTTO DA RIFARE "

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6 Anni 1 Mese fa #18501 da marocg
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Patate.
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In Russia le macchine di guerra: razzi, carri armati, navi ecc.. costano due volte e mezza meno che negli Stati Uniti. Nonostante il sistema capitalista lo stato Russo riesce ancora a tagliare le unghie a chi le ha troppo lunghe.
Pubblicato il 11 lug 2018 - Pandora TV
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Magnate sobre conflicto entre EE.UU. y China: "No hay duda de que afrontaremos una crisis económica"
El inversionista Mark Mobius alerta que de continuar la tensión entre EE.UU. y el país asiático, se producirán consecuencias tan negativas como una crisis económica global.
La escalada del conflicto comercial entre EE.UU. y China podría llevar a una crisis económica global, opina el famoso inversionista estadounidense Mark Mobius, informa Bloomberg.
"No hay duda de que afrontaremos una crisis económica, tarde o temprano, porque debemos recordar que salimos del periodo de dinero barato", afirma Mobius en la entrevista.
Además, el inversionista supone que el conflicto comercial podría provocar un 10 % de caída adicional en las acciones de mercados emergentes para finales del año. De momento, el índice ha caído en 16 % desde su pico en enero.
Las divisas de las naciones en desarrollo están bajo presión desde finales del martes, cuando el índice MSCI Emerging Markets cayó 6 %. Ese hecho, según el especialista, obliga a los bancos centrales respectivos –desde Turquía hasta Argentina e Indonesia– a aumentar tarifas para defender sus monedas.
Sin embargo, Mobius agrega que algunos países podrían beneficiarse de la guerra comercial. Según el inversionista, las manufacturas de India, las tecnologías de Corea del Sur y la agricultura de Brasil podrían aprovechar la situación.
Magnate sul conflitto tra gli Stati Uniti e Cina: "Non c'è dubbio che dovremo affrontare una crisi economica"
L'investitore Mark Mobius avverte che se la tensione tra gli Stati Uniti e il paese asiatico continuerà, ci saranno conseguenze negative come una crisi economica globale.
L'intensificazione del conflitto commerciale tra gli Stati Uniti e la Cina potrebbe portare a una crisi economica globale, afferma il famoso investitore statunitense Mark Mobius, riferisce Bloomberg.
"Non c'è dubbio che dovremo affrontare una crisi economica, prima o poi, perché dobbiamo ricordare che abbiamo lasciato il periodo di denaro a buon mercato", dice Mobius nell'intervista.
Inoltre, l'investitore presume che il conflitto commerciale potrebbe causare un ulteriore calo del 10% delle azioni dei mercati emergenti entro la fine dell'anno. Per ora, l'indice è sceso del 16% dal suo picco a gennaio.
Le valute dei paesi in via di sviluppo sono sotto pressione dalla fine di martedì, quando l'indice MSCI Emerging Markets è sceso del 6%. Questo fatto, secondo lo specialista, costringe le rispettive banche centrali - dalla Turchia all'Argentina e all'Indonesia - ad aumentare le tariffe per difendere le loro valute.
Tuttavia, Mobius aggiunge che alcuni paesi potrebbero beneficiare della guerra commerciale. Secondo l'investitore, i produttori indiani, le tecnologie della Corea del Sud e l'agricoltura brasiliana potrebbero approfittare della situazione.
Pubblicato il 12 lug 2018 - Bloomberg
actualidad.rt.com/actualidad/281080-conflicto-eeuu-china-crisis
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Kim Jong-un visita un campo de patatas en vez de reunirse con Pompeo
El secretario de Estado de EE.UU. viajó a Corea del Norte y se encontró con otros altos cargos de ese país.
Varios medios de comunicación han sugerido que el líder de Corea del Norte, Kim Jong-un, eligió marcharse al campo en lugar de reunirse con el secretario de Estado de EE.UU., Mike Pompeo, quien visitó Pionyang los pasados 6 y 7 de julio.
Esta posible información ha surgido después de que la Agencia Telegráfica Central de Corea (KCNA, por sus siglas en inglés) publicara varias fotografías en las que el mandatario se encuentra en una granja de patatas del distrito norcoreano de Samjiyon.
A pesar de que se desconoce en qué momento Kim se desplazó a ese lugar, diversos canales de televisión supusieron que coincidió con las fechas de la estancia de Pompeo. Por ejemplo, el vicepresidente del Partido de los Trabajadores de Corea, Kim Yong-chol, explicó que su líder estaba de viaje en "una región local" durante esos mismos días, según informó la cadena CBS News.
En el tiempo que estuvo en la capital de Corea del Norte, Pompeo sí se reunió con otros altos cargos de ese país asiático.
Kim Jong-un visita un campo di patate invece di incontrarsi con Pompeo
Il Segretario di Stato americano Si è recato in Corea del Nord e ha incontrato altri alti funzionari di quel paese.
Diversi media hanno suggerito che il leader della Corea del Nord, Kim Jong-un, abbia scelto di andare sul campo invece di incontrare il Segretario di Stato americano, Mike Pompeo, che ha visitato Pionyang il 6 e il 7 di luglio.
Questa possibile informazione è arrivata dopo che la Korea Central Telegraph Agency (KCNA) ha pubblicato diverse fotografie in cui il presidente si trova in una fattoria di patate nel distretto nordcoreano di Samjiyon.
Sebbene non sia noto a che ora Kim si sia trasferito in quel luogo, diversi canali televisivi presumevano che coincidesse con le date del soggiorno di Pompeo. Ad esempio, il vicepresidente del Partito dei lavoratori della Corea, Kim Yong-chol, ha spiegato che il suo leader stava viaggiando in "una regione locale" durante quegli stessi giorni, secondo la rete CBS News.
Nel periodo in cui fu nella capitale della Corea del Nord, Pompeo incontrò altri alti funzionari di quel paese asiatico.
Pubblicato il 11 lug 2018 - CBS News
actualidad.rt.com/actualidad/280928-medi...-campo-patata-pompeo
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P.S.: Patate.
Dubito fortemente che U.S.A. convertira' la produzione bellica in alimenti.
Le macchine da guerra dovrebbero essere bandite dal pianeta e la manodopera impiegata per usi piu' necessari.
Non so se Kim Jong-un voleva mandare questo messaggio, invece di perdere tempo con Pompeo.
Comunque, da wikipedia:
" ...Un'altra priorità di tali riforme economiche era l'ambito dell'agricoltura, nel quale venne introdotto il sistema di responsabilità del pojon (orto). Grazie a tale provvedimento ci fu un notevole aumento nella produzione di alcune aziende agricole collettive".
Aggiungo che Kim Jong-un potrebbe approfittare della situazione della guerra commerciale, beneficiando l'agricoltura.
... Molto meglio che missili.

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6 Anni 1 Mese fa #18597 da marocg
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Servi della gleba.
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Rueda de prensa de Vladímir Putin y Donald Trump tras su reunión en Helsinki
Conferenza stampa di Vladimir Putin e Donald Trump dopo il loro incontro a Helsinki
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Dietro la cortina fumogena delle chiacchiere, la vera posta in gioco fra Trump e Putin
I rapporti con la Russia possono anche distendersi a condizione che la Russia abbandoni l’Iran e si avvicini ad Israele. A queste condizioni gli USA sono disponibili a lasciare campo libero a Mosca per l’Ucraina, mettendo in riga il Governo di Kiev e fare concessioni sulla Siria.
Putin non è stupido e sa bene che la Russia si gioca la sua credibilità come alleato dell’Iran e dell’Asse della Resistenza (Iran-Siria-Hezbollah) e la posizione strategica di Mosca sarebbe compromessa se dovesse essere colpito l’Iran che in questo momento è il suo alleato strategico, assieme alla Cina, nella contrapposizione al Nuovo Ordine egemonico ricercato da Washington.
La strategia USA è quella di affrontare i nemici uno per volta: prima l’Iran, poi sarà la volta della Russia ed infine della Cina. Fondamentale per la riuscita di questa tecnica è isolare ciascuno dei rivali, indebolendolo con sanzioni e guerra ibrida, prima di colpirlo.
Lug 16, 2018 - Luciano Lago
www.controinformazione.info/dietro-la-co...-fra-trump-e-putin/#
P.S.: Dopo i tentativi di dividere l'Europa, Trump prosegue con la Russia, sempre con l'Iran nel mirino.
Poi, dopo (♠♠ ), c'e' da scommettere che ci provera' anche con la Cina , sempre nel tentativo di spezzare alleanze pericolose per l'impero.

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6 Anni 1 Mese fa #19676 da marocg
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Conflitto nello Yemen:
Cotti: "L’Italia con mani sporche di sangue".
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Attacco saudita contro l’ospedale di Al Hudayda in Yemen lascia 42 vittime
I crimini commessi nello Yemen vengono oscurati dai media occidentali per coprire le responsabilità degli Stati Uniti e della Gran Bretagna, oltre che dell’Arabia Saudita che risulta il maggiore acquirente di armi occidentali e il più stretto alleato di Washington e di Londra nella regione. Vedi: Le menzogne dei media non riescono a coprire i crimini commessi nello Yemen
Il conflitto dura da oltre tre anni e vede una caparbia resistenza dei gruppi di resistenza yemenita, gli Houty, che non vogliono accettare un governo fantoccio che l’Arabia Saudita vuole imporre nel paese per farne un proprio protettorato. La posizione strategica di questo paese, il più povero della regione, costituisce anche la causa delle sue disgrazie, visto l’interesse delle potenze ango USA a mantenere il presidio delle rotte del petrolio che passano attraverso il Golfo di Aden.
Ago 02, 2018 - Fonte: Hispan Tv
www.controinformazione.info/attacco-saud...n-lascia-42-vittime/
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Mercenari nello Yemen: la complicità degli Stati Uniti
La presenza di soldati di ventura latino-americani in Medio Oriente non è una novità. Sono anni che i mezzi di informazione colombiani intervistano mercenari di ritorno dal Medio Oriente. Tutti raccontano di essere stati reclutati da compagnie transnazionali con la promessa di paghe molto al di sopra di quelle che avrebbero potuto ricevuto in patria. In ogni caso, sembra che il conflitto nello Yemen sia quello in cui i mercenari latino-americani sono stati per la prima volta usati in combattimento.
Fin dagli inizi del “Piano Colombia”, gli Stati Uniti hanno speso, fra il 2000 e il 2015, almeno 7 miliardi di dollari per addestrare, formare ed equipaggiare le forze di sicurezza della Colombia. Negli ultimi anni, il governo degli Stati Uniti ha seguito la strategia di preparare i Colombiani per l’avvento di un nuovo tipo di industria: “l’esportazione della sicurezza”.
Quindi, un modo per esportare sicurezza è quello di diventare un mercenario addestrato dagli Americani per le guerre di Washington in tutto il resto del mondo.
Secondo l’analista William Hartung, il governo degli Stati Uniti ha addestrato in totale 30.000 uomini delle quattro nazioni che forniscono le truppe mercenarie latino-americane nello Yemen. In un recente rapporto investigativo da El Salvador, una fonte del Ministero della Difesa afferma che nello Yemen operano circa 100 Salvadoregni. Mentre i Colombiani asseriscono di essere stati arruolati direttamente dall’esercito degli Emirati, la fonte salvadoregna dichiara invece che (da loro) i contratti vengono subappaltati ad una compagnia locale dalla Northrup-Grumman.
Quello che è certo è che l’arruolamento di mercenari latino-americani è nella logica del nuovo stile di guerra disegnato dal Pentagono. Questa strategia riduce i rischi per le truppe americane, aumenta le perdite civili e i profitti di guerra. I droni, velivoli senza pilota, uccidono migliaia di civili senza che l’aggressore rischi anche una sola vita umana. Sono lontani dal sangue delle loro vittime e dall’orrore delle loro grida.
Se da un lato la tecnologia rende possibile i conflitti da remoto, un altro aspetto della guerra per procura è quello di far combattere agli altri le proprie battaglie. Il reclutamento di mercenari stranieri, una triste rappresentazione di violenza patriarcale e disuguaglianza economica, è un aspetto centrale del modo di combattere moderno.
Gli Stati Uniti hanno forti interessi nella regione, ma non sono disposti a pagarne il prezzo politico riportando a casa i propri soldati dentro i sacchi di plastica. La soluzione? Arruolare mercenari dalle nazioni povere dell’America Latina.
Articolo di Laura Carlsen pubblicato da Counter Punch il 9 dicembre 2015
sakeritalia.it/medio-oriente/yemen/merce...a-degli-stati-uniti/
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P.S.: Yemen, 1200 giorni di aggressione USA-Arabia Saudita: 14718 morti, tra cui 9225 bambini, 2185 donne
Il Centro legale per i diritti e lo sviluppo ha pubblicato nuovi dati sui crimini commessi dall'alleanza USA-Arabia Saudita contro il popolo yemenita durante i 1200 giorni della guerra allo Yemen.
Notizia del: 19/07/2018 - Fonte: Al Masirah - LCRDYE
www.lantidiplomatico.it/dettnews-yemen_1...2185_donne/82_24774/
P.P.S.: Yemen, Cotti: "L’Italia con mani sporche di sangue"
La denuncia esposta nel filmato, che ha dato origine anche a un servizio di prima pagina sul New York Times, è del senatore del M5Stelle Roberto Cotti.
volerelaluna.it/rimbalzi/2018/01/02/assassini-e-bugiardi/
Pubblicato il 25 ott 2016

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6 Anni 1 Mese fa - 6 Anni 1 Mese fa #19878 da marocg
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Americane t-shirts.
Vile attentato il 4 agosto 2018 al Presidente legittimo della Repubblica Bolivariana del Venezuela e Segretario generale del Movimento dei Paesi Non Allineati, Nicolás Maduro Moros, fatto con due droni carichi di ordigni esplosivi, diretti verso il presidente e abbattuti da personale militare addestrato.
Con l'intento di scatenare come reazione una guerra civile fratricida, da dirimere come nella ex Yugoslavia dal braccio armato della CIA, ora presente anche in America Latina grazie alla richiesta del premio nobel per la pace , Manuel Santos, premier uscente colombiano.
Il 24/7, parlando di Maduro, Juan Manuel Santos, presidente della Colombia : "E 'in stato di diniego. È irrazionale perché dice di no, non c'è crisi lì e non ha bisogno di aiuto. In tali circostanze, è molto difficile esercitare ulteriori pressioni per cambiare pacificamente il regime il più presto possibile. "Posso vederlo accadere nel prossimo futuro: un paese con il livello di inflazione che il Venezuela ha - lo dice il Fondo Monetario Internazionale raggiungerà un milione percento a quanto pare - quel regime deve cadere".
Parole profetiche? ( forse vedo troppi films ... )
Santos risponde a Maduro: sabato stavo battezzando mia nipote
Questo perche' la denuncia di Nicolas Maduro non si era fatta attendere: " Juan Manuel Santos è dietro questo attacco "
Ricordando come lo stesso Hugo Rafael Chávez Frías, spiegava gli attachi contro la sua persona :
La questione e' seria e non c'e' dubbio che si tratta di gente senza scrupoli, come dimostrato con i fatti dell'11 Settembre 2001.
( C'e' chi non ha dubbi per come sono state abbattute le 3 torri, con esplosioni nucleari, secondo la teoria spiegata da Dimitri Khalezov )
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La golpista Patricia Poleo rivendica da Miami l’attacco terroristico a Caracas
Ancora lei. Come avvenuto già in precedenti occasioni, quando si sono avute azioni violente e tentativi di destabilizzazione contro il governo Bolivariano (attacco da un elicottero, lancio di granate, disordini di piazza, tentato golpe militare, ecc..), un’altra volta è comparsa da Miami la pseudo giornalista Patrizia Poleo, a libro paga della CIA, per leggere il comunicato sul fallito attentato criminale contro il presidente Maduro, denominato come “operazione Fenix”.
Nel suo farneticante comunicato la Poleo attribuisce l’azione ad un gruppo di militari che opererebbero contro il Governo per “restaurare la democrazia” e convocare nuove elezioni. Dopo un lunga dissertazione il comunicato incita la popolazione venezolana a scendere in strada contro il Governo.
Notizia del 5 Agosto 2018
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Usa scatenati in America Latina---- UCCIDERE MADURO, DISTRUGGERE IL NICARAGUA ---- Sinistre sinistre fiancheggiano
Le varie Ong e associazioni impegnate nel golpe strisciante in Nicaragua sono state tutte scoperte legate a doppio filo alle centrali della destabilizzazione Usa, come USAID, National Endowment for Democracy (NED), la vetrina ufficiale per le operazioni sporche della CIA), Republican International Institute, Council for Foreign Relations. Tutte entità impegnate nel continente latinoamericano per riportare i paesi ricchi di risorse ambite dalle multinazionali nordamericane e UE alla situazione della famigerata operazione Condor, quando l’America Latina era stata affidata a sanguinari dittatori al servizio degli interessi statunitensi come Pinochet, VIdela, Somoza, Duvalier e altri in tutto il continente. Con il “manifesto” che avallava le cifre inventate dai rivoltosi nicaraguensi, capeggiati dalle università private e da una gerarchia cattolica che, pretendendo di favorire il dialogo proposto dal governo, sosteneva invece apertamente il terrorismo della teppa armata che incendiava sedi sandiniste, strutture statali, scuole, cliniche e assassinava poliziotti e sostenitori del governo. Circolano video in cui si vedono preti cattolici partecipare alle aggressioni ai militanti sandinisti e addirittura torturarli, sandinisti torturati e poi bruciati vivi. La lezione statunitense di Al Qaida e Isis applicata nell’altro emisfereo.
Pubblicato da Fulvio Grimaldi - DOMENICA 5 AGOSTO 2018
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P.S.: ... Ricomponendo il puzzle ...
La nomina di John Bolton potrebbe avere ripercussioni sull'America Latina
... Gallina che canta ha fatto l'uovo.
Maduro. I droni sono di fabbricazione americana. 5 agosto 2018. John Bolton dà spiegazioni
P.P.S.: Un gruppo semisconosciuto (' Soldati in T-shirt ') ha rivendicato l'attacco.
... Americane t-shirts, l'ultima versione (estiva) di Al Qaida e Isis.
Ultima Modifica 6 Anni 1 Mese fa da marocg.

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6 Anni 1 Settimana fa #20287 da marocg
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Abbi dubbi.
Trovo che sia una buona filosofia di vita.
Non la vivo come una ossessione, pero' di tanto in tanto mi piace dedicare un po' del mio tempo a riflettere per tentare di assimilare meglio alcune interpretazioni di avvenimenti che avevano richiamato la mia attenzione.
Sono convinto che a quasi tutto c'e' una spiegazione, pero' e' necessario disporre di informazioni utili per provare a capire, informazioni che nel tempo indicano un percorso a volte contradditorio.
Per restare nel tema della lotta al terrorismo, a volte ho la sensazione di assistere a un teatrino dove gli attori fanno la loro parte e alla fine dello spettacolo tutti tornano a casa armati degli stessi buoni propositi.
Se solo pensiamo alle risorse dedicate da U.S.A.:
- Uomini
- Mezzi,
negli ultimi anni e nelle intenzioni per i prossimi anni, "l'escalation" delle guerre alimentate dai terroristi e' incomprensibile per la disparita' dei valori in campo.
A questo dobbiamo aggiungere l'impegno oneroso dell'altra superpotenza e quindi il dubbio se entrambi stiano veramente remando dalla stessa parte, lo vedo come un insulto alle vittime incolpevoli di questo gioco al massacro.
U.S.A. e Russia (ex U.R.S.S.), come valutare le singole posizioni senza preconcetti?
Le guerre vengono storicamente da una sola parte e se escludiamo l'intervento (a gentile richiesta) in Siria, la Russia e' quasi sempre rimasta a guardare.
(Tra l'altro Al-Tanf (US base) - mi puzza di accordi "clandestini" per consentire una presenza INTOLLERABILE).
Forse gli interessi economici, agitati dalla tempesta Trump, sono il vero filtro per capire le "news" sempre che non siano "fake".
Comunque, a proposito di assimilare, queste sono le 2 notizie di cui parlavo sopra:
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EE.UU. promete dejar de volar en cohetes rusos "haciendo autoestop" y volver a la Luna "muy pronto"
Stati Uniti promette di smettere di volare sui razzi russi "facendo autostop" e tornare sulla Luna "molto presto"
El funcionario lamentó que el país norteamericano esté "obligado a viajar al espacio haciendo autoestop" a bordo de los cohetes rusos Soyuz desde que la NASA suspendiera en 2011 su programa de Transbordador Espacial, condenado tras el accidente del Columbia en 2003. Asimismo, recordó que cada butaca en la nave rusa le cuesta a EE.UU. casi 82.000.000 dólares.
L'ufficiale si è rammaricato che gli Stati Uniti siano "costretti a viaggiare nello spazio con l'autostop" a bordo dei razzi russi Soyuz da quando la NASA ha sospeso il suo programma Space Shuttle nel 2011, condannato dopo l'incidente della Columbia nel 2003. Ha anche ricordato che ogni posto sulla nave russa costa agli Stati Uniti quasi 82.000.000 di dollari.
"Estamos trabajando con el Congreso para ofrecer una suma sin precedentes de 500 millones para que la Plataforma Orbital Lunar avance de la propuesta a la producción", dijo Pence, que insistió en que EE.UU. debe garantizar su superioridad militar en el espacio ante la amenaza que Washington percibe en ese sector de parte de Moscú y de Pekín.
"Stiamo lavorando con il Congresso per offrire una somma senza precedenti di 500 milioni di dollari per la piattaforma lunare orbitale per passare dalla proposta alla produzione", ha detto Pence, che ha insistito sul fatto che gli Stati Uniti devpno garantire la sua superiorità militare nello spazio di fronte alla minaccia che Washington percepisce in quel settore da Mosca e Pechino.
Pubblicato: 24 ago 2018 15:49 GMT
actualidad.rt.com/actualidad/286340-eeuu...pender-cohetes-rusos
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Putin: "Los esfuerzos de Rusia, Turquía, Irán y otros países permitieron grandes avances en Siria"
Putin: "Gli sforzi di Russia, Turchia, Iran e altri paesi hanno permesso grandi progressi in Siria"
La participación de Rusia y otros países, incluidos Turquía, Irán y Estados Unidos, ha logrado grandes avances a la hora de normalizar la situación en Siria, ha afirmado el presidente ruso, Vladímir Putin, en el Kremlin de Moscú.
La partecipazione della Russia e di altri paesi, tra cui Turchia, Iran e Stati Uniti, ha fatto grandi progressi nella normalizzazione della situazione in Siria, ha detto il presidente russo Vladimir Putin al Cremlino di Mosca.
"Gracias a los esfuerzos de nuestros países, la participación de otros Estados interesados —Irán, en particular— y nuestra colaboración con la ONU, los países europeos y Estados Unidos se ha podido avanzar de forma significativa en la normalización de la crisis siria", ha expresado el mandatario ruso durante una reunión que ha mantenido este 24 de agosto con los ministros de Exteriores y Defensa de Turquía, Mevlut Cavusoglu y Hulusi Akar, respectivamente.
"Grazie agli sforzi dei nostri paesi, alla partecipazione di altri Stati interessati - in particolare, e alla nostra collaborazione con le Nazioni Unite, i paesi europei e gli Stati Uniti, siamo stati in grado di compiere progressi significativi nella normalizzazione della crisi siriana", Il leader russo ha dichiarato durante un incontro tenutosi il 24 agosto con i ministri degli Esteri e della Difesa della Turchia, rispettivamente Mevlut Cavusoglu e Hulusi Akar.
Pubblicato: 24 ago 2018 12:49 GMT
actualidad.rt.com/actualidad/286325-puti...paises-avances-siria
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P.S.: Abbi Dubbi - Edoardo Bennato

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6 Anni 1 Settimana fa #20493 da marocg
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Guantanamera
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Segnalano che Trump valuta di inviare a Guantánamo i combattenti catturati dello Stato Islamico
Cinque funzionari statunitensi e due diplomatici europei hanno confermato che la Casa Bianca sta valutando la decisione.
Il governo del presidente degli Stati Uniti Donald Trump sta considerando l'invio di centinaia di combattenti catturati dallo Stato islamico (IS) alla prigione di Guantanamo Bay.
Secondo la NBC, l'informazione è stata confermata da cinque funzionari statunitensi e due diplomatici europei, sebbene il Dipartimento di Stato non abbia confermato o negato che Trump stia valutando tale possibilità. Tra i detenuti da inviare a Guantanamo ci sono Alexanda Amon Kotey e El Shafee Elsheikh, che sono stati accusati di aver partecipato all'uccisione di americani e altri ostaggi occidentali.
Il principale ostacolo in questa decisione è l'opposizione dei Democratici al Congresso, così come i gruppi per i diritti umani, che si rifiutano di inviare nuovi detenuti a Guantanamo e raccomandano che i sospettati vengano processati dai tribunali federali, invece di essere detenuti. indefinitamente e senza accuse.
Pubblicato: 31 ago 2018 02:35 (tradotto con Google)
actualidad.rt.com/actualidad/287078-trum...ntanamo-combatientes
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Guantanamo: il volto disumano della lotta al terrorismo
“Remember, these are- the ones in Guantanamo Bay are killers”. Ricordate, questi qui, a Guantanamo Bay, sono assassini. Così disse l’ex presidente G.W. Bush jr. durante un’intervista nel 2002.
15 anni fa, presso la Baia di Guantanamo sull’isola di Cuba, venne istituita una prigione statunitense per gli accusati di terrorismo. Lì infatti, era presente, e c’è ancora, una base navale americana.
Dopo l’11 settembre del 2001, “the war on terror” per dirla con gli americani, era la prima preoccupazione della Casa Bianca.
Alcuni lo chiamano “valido motivo”, altri “pretesto”, quello che è certo è che gli USA sono passati all’attacco preventivo. Il 7 ottobre 2001, è iniziata la guerra in Afghanistan contro i Talebani e contro l’associazione terroristica Al-Quaeda, guidata da Osama Bin Laden, il ricercato numero uno.
I prigionieri catturati in questo contesto e considerati collegati ad attività terroristiche, dall’11 gennaio del 2002, furono destinati a volare per Cuba, con il mitra puntato, bendati e legati.
“The battle lab”, così è stata rinominata la prigione. Un laboratorio di guerra, dove i detenuti erano sottoposti a tortura per estorcere informazioni. “Are you of Al-Quaeda?”, “Where is Bin Laden?”- Queste le domande ricorrenti che si sentono nel film documentario Road to Guantanamo, che racconta la storia di un gruppo di amici in viaggio dal Pakistan, catturati per caso dai soldati americani e accusati di atti terroristici seppur innocenti. Dopo essere stati rilasciati nel 2004, hanno deciso di raccontare la loro storia.
Gabbie all’aperto come allo zoo, celle di isolamento, maltrattamenti.
La condizione dei detenuti, che fino ad oggi sono stati circa 800, risulta in palese violazione della Convenzione di Ginevra sul Diritto Umanitario Internazionale e sui Diritti delle Vittime di Guerra, sebbene l’ex segretario della difesa Donald Rumsfeld abbia dichiarato che essendo loro terroristi (o presunti tali, considerando che molti detenuti si sono trovati lì in attesa di giudizio e poi sono stati dichiarati innocenti), su di loro non si applica il diritto di guerra, essendo dei combattenti irregolari. Risultano infatti legalmente soltanto “detenuti”, privati così delle garanzie legali che lo status di prigionieri di guerra o di imputati di reati ordinari avrebbe loro garantito.
Negli anni passati, non sono mancate le prese di posizione contrarie alla situazione nei campi di Guantanamo.
Appena dopo l’apertura ufficiale, l’Alto Commissario per i Diritti dell’Uomo delle Nazioni Unite, Mary Robinson, ha denunciato le condizioni dei prigionieri.
Un report di Amnesty international del 2006, sottolinea come nel 2005 abbia avuto luogo uno sciopero della fame, ripetuto poi nel 2013, e che molti detenuti denunciavano segni di violenze, di fronte ai quali il governo americano ha sempre negato.
Nel 2006, la Corte Suprema statunitense, in occasione dell’appello di un detenuto ha effettivamente giudicato presente la violazione della Convenzione di Ginevra per le condizioni dei detenuti nel carcere e per le modalità attraverso cui erano giudicati da un tribunale apposito.
Nel 2011, la pubblicazione di documenti segreti riguardanti gli anni dal 2002 al 2008 da parte di wikileaks prova ulteriormente la realtà della situazione.
Oggi il campi di prigionia è ancora aperto, sebbene nel 2008 Barack Obama, dopo essere stato eletto presidente, abbia annunciato l’intenzione di chiuderlo.
Quello della lotta al terrorismo è un argomento delicato, soprattutto in questi mesi in cui l’allerta è tornata a livelli molto alti. Le decisioni che i singoli stati si trovano a dover adottare in situazioni come queste sono complesse, vanno soppesate con intelligenza per capire dove si vuole porre il confine tra la sicurezza nazionale e la tutela della libertà e dignità della persona. La storia di Guantanamo fa riflettere su quanto sia grossolano dividere il mondo in buoni e cattivi, e ancora di più se lo si fa con pregiudizi. Se questo “Occidente” del mondo davvero condivide dei valori, quelli della democrazia e della libertà dell’individuo, che non li dimentichi, neanche nei momenti in cui rabbia e paura offuscano la mente.
11 GEN 2017-di GIULIA CLARIZIA-
fondazionenenni.blog/2017/01/11/guantana...lotta-al-terrorismo/
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Recorrido por los pasillos y celdas de la temida Guantánamo, donde custodian a 41 presos
Pubblicato il 10 mag 2018
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The Road To Guantanamo
"Ho guardato questo "film" dieci minuti alla volta, la mia coscienza di occidentale non mi permette tanto dolore tutto insieme. non sono riuscita a descrivere tutto ciò..guardo questi ragazzi e vedo solo dei ragazzi, i nostri figli con il colore della pelle di un altro colore. vedo le loro madri e le madri italiane e capisco che nessuno dei nostri "bambini" sono salvi dalle manipolazioni di gente orrenda che approfitta della giovane età e della mancanza di futuro che questa gente ha dato come sola eredità ai nostri figli...e noi, che in tempi non sospetti, abbiamo permesso che ciò accadesse. è ora che questa guerra tra poveri finisca, uniti saremo il cambiamento. le donne, le madri faranno il cambiamento, perché nessuna mamma, di nessuna etnia desidera che il suo bambino muoia in nome di niente, di miseri interessi, perché lei ricorda il momento in cui quel bambino vide la luce..e furono solo sorrisi e speranza. restiamo umani".
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P.S.: L'inside job del 11S rivela Guantanamo per quello che e':
Una offesa alla umanita'.
Per diversi anni non trovavo spiegazioni a come nella Cuba liberata da Fidel potesse esistere questa realta'.
... Il cartello al CAMP V - JTF GUANTANAMO dice:
HONOR BOUND TO DEFEND FREEDOM
ONORE VINCOLATO PER DIFENDERE LA LIBERTÀ
...
(!!!)
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¿Cómo que Cuba aceptó ceder la Base de Guantánamo? Distorsión de Historia convertida en información
Per vedere i Sottotitoli in Italiano: clicca sulla ruota dentata (sotto lo schermo sulla destra).
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P.P.S.: Guantanamera - Joan Baez

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5 Anni 11 Mesi fa - 5 Anni 11 Mesi fa #20824 da marocg
Risposta da marocg al topic Prossimo Pretesto
Il vero bin Laden è morto nel 2001
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Ho assistito in diretta TV, RT en Español , alla ennesima farsa al palazzo di vetro ossia il consiglio per la sicurezza (dei terroristi, occasionalmente ad Idlib) alla organizzazione delle nazioni Disunite.
Mentre ascoltavo la traduzione al discorso del rappresentante della Svezia, non ho potuto fare a meno di visualizzare la reazione compiaciuta di Alfred Nobel (ma anche dei Bush e degli Obama) alla proposta di pace del conterraneo Staffan de Mistura.
Al turno del rappresentante permanente della Russia alle Nazioni Unite, Vasili Nebenzia, non ho potuto fare a meno di pensare al sacrificio dei loro caduti e al dolore dei loro familiari, per questa guerra assurda (come tutte quelle scatenate dagli interessi U.S.A.).
Poi le dichiarazioni U.S.A. con Nikki Haley e a seguire il contributo dell'inviato speciale dell'ONU in Siria, Staffan de Mistura.
Certo sono piu' importanti le vite da salvare, raggruppate ad Idlib, per mitigare una sconfitta oltraggiosa per chi e'abituato a esportare qualcosa che non ha mai funzionato e che si ostinano a gettare in faccia al mondo del post Hiroshima-Nagasaki, al mondo del post 11S.
In Siria non si sono preoccupati di distruggere le case e relativi occupanti pur di raggiungere gli obiettivi economici prefissati, ossia lo sfruttamento delle risorse di quel Paese, tramite mercenari addestrati ed equipaggiati, ora intrappolati.
Hanno dimostrato costantemente nell'ultimo secolo che non hanno alcun rispetto per gli esseri umani e per i loro diritti, questa gente ha bisogno di una dura lezione, e' l'unica cosa che potrebbero capire, prima che sia troppo tardi per tutti.
Gli invasori sono stati ripetutamente avvertiti che se ne devono andare, che devono lasciare il territorio e i siriani liberi di decidere della loro sorte.
(Ovviamente la stessa cosa vale per Afghanistan, Iraq, Libia, ecc.)
E' importante che Al-Tanf e tutte le basi straniere presenti siano neutralizzate per impedire ai mandanti di destabilizzare un Paese sovrano, membro fondatore della O.N.U..
Di prezzolati come ad Idlib il mondo e' pieno (purtroppo), pero' senza basi per le organizzazioni a supporto, esportare "democrazia" e' molto piu' difficile.
L'intervento del rappresentante della Siria (minuto 2:07:20), ovviamente "fuori dal coro", descrive pacatamente la realta' che fa a pugni con le menzogne preconfezionate che la O.N.U. vuole condividere con il resto del mondo.
Ancora una volta "l'inside job" del 11S ci aiuta a decodificare.
I Paesi finanziatori del terrorismo hanno concentrato a Idlib 50.000 terroristi!
E ora evocano la tragedia umanitaria dopo aver ripetutamente allertato l'umanita' con le menzogne sull'uso delle armi chimiche.
Al giochino-pretesto hanno aggiunto la variabile gia' collaudata, quella che ha permesso i bombardamenti della ex Yugoslavia, in qualita' di "guardiani del mondo" e "difensori dell'umanita'".
Ora risulta che il ruolo e' sputtanato dall'evidenza di finanziatori del terrorismo e che O.N.U., come organizzazione, e' funzionale a questo.
Non sono piu' credibili, cosi' come le rivendicazioni indicate: ... Bin Laden, Al Qaeda, Isis, Al Nusra ...
Ovvio che ci riprovano, per i limiti di fantasia e ... per i limiti dei cerebolesi.
Tentare di capire l'attentato al World Trade Center del 2001 e non dimenticare la pericolosita' (tipo bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki) e' difficile, pero' fondamentale.
Auguri al VIDEO-QUIZ 11 settembre !
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Gli Stati Uniti vogliono tagliare 300 milioni di dollari di finanziamenti al Pakistan: “Non fanno nulla contro i terroristi”
Per il Pentagono, spalleggiato dal presidente Donal Trump, il Pakistan inganna gli Stati Uniti e non investe gli aiuti ricevuti per combattere il terrorismo
L’esercito americano ha comunicato di voler cancellare 300 milioni di dollari (circa 258 milioni di euro) di finanziamenti al Pakistan, a causa dell’insoddisfazione per le misure prese nel corso degli anni da Islamabad nei confronti di gruppi estremisti.
Il presidente Donald Trump in passato aveva accusato più volte il Pakistan ingannare gli Stati Uniti, ricevendo aiuti senza però intraprendere azioni concrete contro il terrorismo.
La decisione dell’esercito, per diventare esecutiva, deve essere approvata dal Congresso.
Il dipartimento di stato americano ha criticato il Pakistan, un alleato chiave, per non aver saputo controllare le reti terroristiche che operano sul suo territorio, tra cui i talebani afghani.
“Da tempo pressiamo il Pakistan per colpire tutti i gruppi terroristici che operano sul suo territorio”, ha dichiarato in una nota il colonnello Koné Faulkner, portavoce del Pentagono, aggiungendo che a quaesto punto gli aiuti da 300 milioni di dollari dovrebbero essere indirizzati altrove a causa della “mancanza di azioni decisive da parte del Pakistan” per affrontare il problema.
Tra pochi gironi il Segretario di Stato americano Mike Pompeo si recherà in visita proprio in Pakistan per incontrare il nuovo primo ministro, Imran Khan.
Gli Stati Uniti e altri paesi si lamentano da tempo del fatto che il Pakistan fornisca un rifugio sicuro alle reti di estremisti, consentendo loro di effettuare attacchi transfrontalieri in Afghanistan, cosa che Islamabad nega.
Non si tratta dell’unica azione di questo genere intrapresa negli ultimi giorni dagli Stati Uniti.
L’amministrazione del presidente Donald Trump vuole infatti cancellare tutti i finanziamenti degli Usa all’Unrwa, l’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi nel Vicino Oriente. L’annuncio ufficiale dovrebbe arrivare nelle prossime settimane.
Secondo quanto riportato dal Washington Post, l’amministrazione di Trump con questa mossa vuole esprimere la propria disapprovazione sul modo in cui l’Unrwa spende i fondi e chiedere una riduzione del numero di palestinesi riconosciuti come rifugiati.
Per il quotidiano statunitense dietro a questa taglio ci sarebbero i timori sulla gestione del budget da 1,1 miliardi dell’Unrwa, le critiche dei leader palestinesi contro gli Usa e il mancato contributo dei partner nella regione, cominciando dall’Arabia Saudita.
02 Set. 2018
www.tpi.it/2018/09/02/stati-uniti-pakistan-300-milioni/
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P.S.: Anche per i fatti dell'inside job del 11S, si raccomanda di non guardare il dito e quindi ritengo fuorviante l'argomento Bin Laden perche' strumentalizzato ad arte per nascondere le vere intenzioni, ossia scatenare le guerre per impadronirsi del petrolio del medioriente.
Pero' alle conclusioni spesso ci si arriva per gradi ed e' grazie al difficile lavoro di pochi che le menzogne possono essere smascherate:
Il vero bin Laden è morto nel 2001
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5 Anni 11 Mesi fa - 5 Anni 11 Mesi fa #20920 da marocg
Risposta da marocg al topic Prossimo Pretesto
«A chi giova?»
E' appena iniziato un nuovo 11 Settembre.
Ricordo perfettamente quel giorno e che, come molti, abbiamo "bevuto" per diverso tempo la versione ufficiale.
Forse e' dovuto al fatto che con l'avanzare dell'eta' si sente l'esigenza di fare un bilancio della propria esistenza e degli avvenimenti piu' importanti che in qualche modo ci hanno condizionato.
Cio' che e' successo l'11 Settembre 2001 ha inciso in questo senso per farmi rimettere in discussione delle convinzioni acquisite in modo superficiale e quindi scoprire altre realta' inimmaginate dalla mia ingenuita'.
Non avere certezze e farmi qualche domanda in piu' senza fermarmi alle apparenze e' una difesa necessaria per contenere il numero delle fregature a livelli decenti, questo almeno e' il mio caso.
Poi devo ringraziare il mondo di internet e un po' di fortuna che mi ha permesso di approfondire argomenti ed esplorare alternative alle quali non avevo voluto prestare attenzione.
Ho scoperto casualmente l'esistenza di LC il giorno della mia iscrizione (21 Dic 2016)!.
D'accordo e' colpa mia, ho perso troppo tempo, eppure ho amato l'informatica per lavoro e per divertimento (Questo solo per dire che forse dovremmo fare TUTTI qualcosina in piu' per farci conoscere in rete).
L'esperienza di questi 2 anni mi ha permesso di constatare come nel nostro gruppo ci siano risorse di apprendimento enormi per l'apporto eterogeneo (se cosi' si piu' dire) e competenze.
Nel merito, da qualche anno aspetto questa data con il timore che possano ripetere qualcosa di simile a quel maledetto giorno del 2001.
Per me, niente di meglio che rivisitare i fatti in compagnia di Massimo con il suo ultimo lavoro:
Quiz 11 settembre
Visto d'un fiato, poi alla fine, con mia sorpresa, il buon YouTube mi ha proposto la visione di:
FAHRENHEIT 911 Il film di Michael Moor
Sicuramente molti qui gia' lo conoscono, io l'ho visto per la prima volta e lo propongo ora perche' tornero' a vederlo.
Se c'e' una cosa che ho imparato, e' quella di provare a collegare i fatti a "memorie" precedenti, assimilate.
Se c'e' una cosa che credo di aver imparato, e' la mancanza di fantasia degli "strateghi" delle guerre, con la riproposizione di sequenze vincenti (procedure) in circostanze simili.
Riconoscerle e' uno strumento in piu' per smascherare le intenzioni e tentare di leggere i fatti per quello che sono e chiamare le cose con il proprio nome.
«A chi giova?» e' uno degli interrogativi che il documentario spesso propone, buona visione.
Pubblicato il 9 set 2014
FAHRENHEIT 911, il documentario di Michael Moor sull'11 settembre. Una serie di fatti, interviste, denuncie, racconti di testimoni e di giornalisti, una massa di materiale che difficilmente avremmo avuto modo di vedere diversamente, attraverso l’informazione corrente.
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5 Anni 11 Mesi fa - 5 Anni 11 Mesi fa #20947 da marocg
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Che c'e' ancora da capire?
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Imperialismo per principianti
12 Settembre, 2018 - Bye Bye Uncle Sam
byebyeunclesam.wordpress.com/2018/09/12/...mo-per-principianti/
Tutto sarà dimenticato?
Un gruppo di attivisti contro le guerre di aggressione ha realizzato in modo collettivo il video Tutto sarà dimenticato?, nel quadro del progetto “Verità contro le guerre”, in occasione del centesimo anniversario della fine della Prima guerra mondiale. Intanto la tragica situazione in Libia mette sotto gli occhi di tutti l’effetto standard degli interventi armati imperialisti, avviati e portati avanti grazie anche al carburante delle fake news: circoli viziosi di menzogne e omissioni che hanno coinvolto attori svariati.
“Tutto sarà dimenticato?” si riferisce alla storia recente, alle ultime aggressioni internazionali a partire dal 1991, provocate da fake news di guerra e causa di immani tragedie, rapidamente dimenticate.
L’Asse delle guerre (i paesi della Nato e i suoi stretti alleati mediorientali) è riuscito a neutralizzare gli sforzi di altri paesi e del movimento pacifista – negli ultimi anni decisamente minoritario quando non incapace di comprendere gli accadimenti -, e a procurarsi una durevole immunità, l’altro nome dell’impunità.
Le aggressioni belliche sulle quali è stata concentrata l’attenzione si riferiscono ai seguenti paesi: Libia, Iraq, Siria, Afghanistan, Yemen, Jugoslavia.
Ma non vengono dimenticate le destabilizzazioni, quelle tentate e quelle riuscite.
Pubblicato il 8 set 2018
P.S.: Non e' difficile capire che il terrorismo e' sempre stato tutto uguale e che nel tempo sono cambiati solo i nomi che li identificano.
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Gli USA minacciano Damasco: Oltre alle armi chimiche, Washington reagirà contro 'qualsiasi offensiva' su Idlib
Gli Stati Uniti aumentano il tono delle minacce contro la Siria e promettono una risposta a "qualsiasi offensiva" di Damasco nella provincia di Idlib.
"Non ce ne occuperemo solo noi, ma gli Stati Uniti e i nostri alleati, di tutti gli attacchi con armi chimiche, ma anche qualsiasi offensiva contro la città di Idlib", ha dichiarato l'ambasciatore Usa alle Nazioni Unite, Nikki Haley, in un'intervista ieri a Fox News.
"Noi non ci mettano alla prova di nuovo", ha avvertito la rappresentante USA, riferendosi al governo della Siria e dei suoi alleati, la Russia e l'Iran circa l'imminente offensiva contro l'ultima roccaforte dei terroristi nel nord-ovest della Siria.
In pratica, gli USA sono venuti allo scoperto. Gli avvertimenti sono solo un pretesto per evitare che Damasco liberi un territorio, oggi in mano ad Al Qaeda,. Liberata Idlib, la guerra in Siria finirebbe con una sconfitta per gli USA e i suoi alleati molto difficile da digerire, senza aver prodotto la caduta di Bashar al Assad.
Notizia del: 13/09/2018 - Fonte: Fox News
www.lantidiplomatico.it/dettnews-gli_usa...a_su_idlib/82_25378/
P.S.: Non e' difficile capire che stanno cercando disperatamente di salvare i 50.000 terroristi necessari per le loro sporche guerre.
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P.S.: Che c'e' ancora da capire?
Vorrei rassicurare Nikki Haley, se e' un problema di immagine, non c'e' alcuna fretta.
Forse anche Assad e Putin sono d'accordo.
... Poi alla fine, solo le armi ... della diplomazia!
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5 Anni 11 Mesi fa - 5 Anni 11 Mesi fa #21030 da marocg
Risposta da marocg al topic Prossimo Pretesto
Per non dimenticare:
El Último Adiós (The Last Goodbye)
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La congressista USA Tulsi Gabbard accusa Trump e Pence di proteggere al Qaeda a Idlib
Tulsi Gabbard ha accusato l’amministrazione Trump di proteggere i terroristi di al Qaeda a Idlib. Secondo la deputata, questo equivale ad un tradimento contro il popolo americano e per le vittime degli attacchi di al Qaeda dell’11 settembre negli Stati Uniti.
Tulsi Gabbard. deputata al Congreso (HI-02) ha sfidato il Presidente Donald Trump e il Vice Presidente Pence con l’accusa di proteggere i terroristi di al Qaeda * a Idlib, Siria, mentre parlava alla Camera il 13 settembre.
“Due giorni fa, il Presidente e il Vice Presidente Trump Pence avevano recitato discorsi solenni commemorando le vittime degli attacchi dell’11 settembre, parlando di quanto siano addolorati circa le vittime di attacco di Al Qaeda per il nostro paese. Ma ora la loro posizione è di protggere dai 20.000 ai 40.000 membri di al Qaeda e di altre forze della jihad in Siria, mentre gli USA minacciano la Russia e l’Iran , con una risposta militare se questi osano attaccare i terroristi con l’offensiva su Idlib in Siria , ” ha sottolineato il deputato. Vedi: Youtube.com/Watch
Gabbard definisce l’attitudine di Trump, nel gestire il problema della protezione su Idlib, come niente di meno che “tradimento dei popolo americano” e, soprattutto, a tradimento per “le vittime di attacco di al Qaeda l’11 settembre e le loro famiglie.”
“Se il presidente, che è il comandante in capo, agisce come il fratello maggiore di al Qaeda e di altri jihadisti, dovrebbe essere condannato da tutti i membri del Congresso”, ha detto .
Mentre Damasco si prepara a lanciare una prima offensiva su Idlib, consideata l’ultima roccaforte del terrorismo in Siria, nella loro base, in base a alcune stime, si trovano fino a 70.000 militanti jihadisti, Washington continua a minacciare le forze del governo siriano e dei loro alleati cercando di fare pressione su di loro per abbandonare l’operazione .
Alla fine di agosto, il Consigliere per la Sicurezza Nazionale, John Bolton, ha espresso i suoi sospetti che il governo di Assad potrebbe ricorrere all’uso di armi chimiche a Idlib e aveva minacciato Damasco con una risposta “forte”.
Il governo siriano ha più volte sottolineato che ha distrutto le sue armi scorte chimiche e impianti di produzione di armi chimiche tra settembre 2013 e agosto 2014, sotto la supervisione dell’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche ( OPCW), che è stata verificata dal OPCW nel gennaio 2016.
Nel commentare la prossima offensiva nella provincia controllata dai terroristi, il presidente Trump ha scritto su Twitter il 3 settembre che “il presidente Bashar al-Assad non deve attaccare incautamente Provincia di Idlib.
Il 12 settembre, l’ambasciatore degli Stati Uniti presso le Nazioni Unite, Nikki Haley, ha accusato la Russia, l’Iran e la Siria di avere quello che ha definito un piano per “usare” armi chimiche in Siria.
“Quello che abbiamo detto ai siriani, i russi e gli iraniani era, beh, due volte li hanno avvertiti di non ad usare armi chimiche. Due volte le hanno usate, e due volte presidente Trump vi ha avvertito non testare ancora una volta , “ha dichiarato Haley in un’intervista a Fox News, riferendosi agli incidenti chimici a Khan Sheikhoun e Douma e successive attacchi missilistici contro le forze governative siriane per lo Stati Uniti ei suoi alleati.
Tuttavia, finora non sono state presentate prove che confermino il coinvolgimento di Damasco e dei suoi alleati negli incidenti. Inoltre, nessuna prova è stata presentata per sostenere l’affermazione che il governo siriano utilizzerà sostanze velenose nella regione.
Al contrario, il Ministero degli Affari Esteri della Siria e il Ministero della Difesa della Russia citano le prove che nella provincia di Idlib si sta coordinando una possibile provocazione chimica organizzata dai terroristi . È stato riferito che l’ONG degli Elemetti Bianchi aveva fatto entrare un grosso carico di sostanze velenose nei magazzini di Ahrar al-Sham a Idlib.
Nel frattempo, Damasco sta raccogliendo le forze per lanciare un attacco a Idlib, dove c’è la sede di Hayat Tahrir al-Sham *, un’organizzazione terroristica che comprende diversi gruppi guidati da Al-Nusra *, un gruppo associato di al Qaeda in Siria.
Da parte sua, la Russia sta tenendo colloqui sulla situazione nella regione con l’Iran e la Turchia, così come gli altri protagonisti in seno al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e nella piattaforma dei negoziati di Ginevra.
Set 16, 2018 - Fonte: Sputnik News - Traduzione: Alejandro Sanchez
www.controinformazione.info/la-congressi...re-al-qaeda-a-idlib/
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Il punto di Giulietto Chiesa: 17 anni di silenzi
Sono passati 17 anni da quel tragico 11 settembre e in questo lungo lasso di tempo nessuno degli interrogativi che gravano sulla versione ufficiale redatta dalla commissione governativa ha trovato risposta. Giulietto Chiesa ripercorre le domande più inquietanti su quanto accaduto quel giorno
Pubblicato il 10 set 2018 - PandoraTV
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P.S.: Per non dimenticare.
Non mi sento in ritardo perche' questa non vuole essere una commemorazione.
Non dimenticare senza rancore, senza desiderio di vendetta, o altri sentimenti che pure potrebbero essere giustificati dalla gravita' dei fatti.
Per me significa cercare di capire con la consapevolezza che i fatti epocali non sono casuali e che i fatti quotidiani e le immancabili strumentalizzazioni sono a volte relazionabili solo se non si perde la memoria.
Dato che il crollo delle torri e' ormai presente nella memoria collettiva, come accompagnamento alla canzone ho preferito questo video che consiglio di vedere interamente:
El Último Adiós (The Last Goodbye) - 4:36
Artistas interpretan la canción "El Último Adiós" en vivo, desde la Casa Blanca / Artists perform the song "The Last Goodbye" live from the White House.
Artisti eseguono la canzone "L 'ultimo addio" dal vivo, dalla Casa Bianca.
Ultima Modifica 5 Anni 11 Mesi fa da marocg.

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5 Anni 11 Mesi fa #21060 da Nomit
Risposta da Nomit al topic Prossimo Pretesto
"quanto prima dovrà intervenire una coalizione di paesi a ripristinare un nuovo ordine di governo" - Benettazzo sul Venezuela

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5 Anni 11 Mesi fa - 5 Anni 11 Mesi fa #21073 da marocg
Risposta da marocg al topic Prossimo Pretesto
Ragioni umanitarie (humanitarian reasoning).
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Ma con tutto lo yogurt che c’è, c’era proprio bisogno di (xxxxxxx)?
Secondo me, no.
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Nomit:

"quanto prima dovrà intervenire una coalizione di paesi a ripristinare un nuovo ordine di governo" - Benettazzo sul Venezuela

Secondo me, se si deve parlare di crisi umanitaria, molto meglio intervenire a favore dello Yemen.
Magari mostrare una bella fialetta, stile Colin Powell, come quando avevavo gia' deciso di intervenire illegalmente per invadere l'Iraq.
Se i Paesi non allineati, per spirito di emulazione, iniziassero ad apprendere dalla storia, certe crisi umanitarie non ci sarebbero.
Poi se veramente si volesse risolvere il problema, basterebbe non appoggiare l'embargo criminale di U.S.A. & Coalitions, non e' necessario scomodare "opinion leader on economics and financial markets".
Per quanto riguarda la crisi migratoria in Venezuela è una grande fake news .
Per il Venezuela in piu' c'e' l'aggravante di chi specula facendo sparire i generi di prima necessita', che miracolosamente ricompaiono quando il colpo di stato riesce, vedi il Golpe cileno finanziato dagli Stati Uniti .
Se poi si vuole veramente sapere cosa e' stato fatto dal Venezuela in concreto per il popolo a partire dai piu' bisognosi, nel "dopo Chavez" (che poi non capisco perche' Benettazzo lo pronuncia alla francese), forse e' opportuno rivolgersi aldifuori del Mainstream ed altri megafoni collegati.
Per finire con te Nomit, ti sarei grato se oltre al link, fornissi 2 parole di commento (tanto per capire, a meno che che tu condivida in toto le argomentazioni di Benettazzo), grazie.
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Ragioni umanitarie (humanitarian reasoning)
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La Norvegia non sapeva molto della Libia eppure ha contribuito a bombardarlo nel caos, secondo quanto riferito dal rapporto di stato
Un rapporto di stato norvegese afferma che i funzionari "avevano una conoscenza molto limitata" di ciò che stava accadendo in Libia, ma prontamente decisero di unirsi all'intervento guidato dagli Stati Uniti, trasformando la nazione un tempo prosperosa del Nord Africa in un focolaio terroristico.
La Norvegia si è affrettata ad aiutare i suoi alleati della NATO a battere la Libia con attacchi aerei nel 2011, senza capire cosa stava realmente accadendo sul terreno o le terribili conseguenze che l'intervento avrebbe potuto portare, ha concluso un nuovo rapporto statale. La commissione, presieduta dall'ex ministro degli Esteri Jan Petersen, ha rilevato che i politici di Oslo "avevano una conoscenza molto limitata della Libia" quando hanno trascinato la nazione nella campagna di bombardamenti condotta dagli Stati Uniti contro il governo libico.
"In tali situazioni, i responsabili delle decisioni si affidano spesso alle informazioni dei media e di altri paesi", afferma il rapporto.
Inoltre, la commissione afferma che non ci sono "fonti scritte" che indicano che, prima di schierare aerei da guerra contro la Libia, i funzionari norvegesi "hanno valutato il tipo di conflitto in cui la Norvegia stava prendendo parte".
L'attacco, soprannominato "Operazione Odyssey Dawn", aveva lo scopo di aiutare i ribelli armati contro il governo a spodestare il leader di lunga data Muammar Gheddafi e alla fine ha portato al suo brutale omicidio. Dopo l'assassinio di Gheddafi, la Libia scese rapidamente nella guerra civile e divenne un focolaio per il terrorismo. Il paese è ancora diviso tra fazioni in guerra.
La Norvegia aveva fornito sei caccia F-16 durante la campagna aerea. Secondo il rapporto, questi jet hanno effettuato 596 missioni di attacco tra marzo e luglio 2011, facendo cadere 588 bombe su obiettivi libici. Questo ammonta a circa il 10 percento di tutti gli attacchi della coalizione contro la Libia di quell'anno.
Nel 2011, molti in Norvegia pensavano che il paese stava entrando nella lotta contro Gheddafi "principalmente per ragioni umanitarie", ha detto Boas. "Gli altri giocatori chiave hanno visto oltre il ragionamento umanitario e sono stati fondamentalmente interessati al cambio di regime, sbarazzandosi di Gheddafi. Non penso che necessariamente tutti i politici norvegesi lo capissero davvero ".
(tradotto con google)
Pubblicato: 18 Set, 2018
www.rt.com/news/438683-norway-libya-war-report/
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Realtà inconciliabili: la Spagna di Aznar e i morti nella guerra in Iraq
La comparsa dell'ex presidente spagnolo Jose Maria Aznar martedì mattina, nella Commissione d'inchiesta sul presunto finanziamento irregolare del Partito popolare, ha portato alla curiosa descrizione di una Spagna nettamente diversa da quella registrata dallo spagnolo comune, media o gli organi giudiziari stessi
Le dichiarazioni dell'ex presidente sulla corruzione e il suo periodo a capo del governo hanno seminato indignazione e persino qualche dubbio sulla sua attitudine a percepire la realtà.
Nella Spagna che Aznar percepisce, ad esempio, il Partido Popular non è mai stato un partito corrotto; Poca preoccupazione per l'exmandatario che il Tribunale Nazionale accreditasse il finanziamento illegale del partito e la sua partecipazione alla trama Gürtel. Né gli sembra significativo che tutti i tesorieri del PP siano stati processati e molti di loro condannati. Per Aznar, la corruzione del PP è limitata, come ha affermato nella sessione parlamentare, a due casi specifici nella Comunità di Madrid.
(tradotto con google)
Pubblicato: 19 set 2018
actualidad.rt.com/actualidad/289104-real...a-aznar-muertos-irak
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P.S.: Ragioni umanitarie (humanitarian reasoning).
Sono sicuramente il prossimo pretesto per un intervento illegale in Venezuela, complice il Mainstream ed aggregati.
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Golpe permanente in Venezuela: Maduro denuncia nuovo piano per rovesciarlo
In Venezuela vige uno stato di golpe permanente. Le opposizioni a Maduro con il sostegno di Stati Uniti e Colombia, soffiano sul fuoco della violenza perché non riescono ad arrivare al potere per le vie canoniche di quel liberalismo che dicono di voler difendere.Evidentemente solo a parole.
A capo di questo tentativo golpista vi sarebbe Francisco Baez, generale in pensione che «si muove tra i Caraibi e Miami», e ha «l’intenzione di organizzare un colpo di Stato», ha denunciato Maduro.
Il presidente ha inoltre ricordato che le agenzie di intelligence venezuelane hanno già catturato un primo gruppo di persone coinvolte nei piani di golpe che «erano finanziati dalla Colombia e con contatti negli Stati Uniti».
Vista la situazione delicata, Maduro ha reso noto che sta valutando se recarsi o meno a New York per l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (ONU): «Voglio andare a New York (quartier generale delle Nazioni Unite), ma devo fare attenzione alla mia sicurezza».
Notizia del: 18/09/2018 - Fonte: RT
www.lantidiplomatico.it/dettnews-golpe_p...esciarlo/5694_25438/
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5 Anni 11 Mesi fa #21074 da Nomit
Risposta da Nomit al topic Prossimo Pretesto

Se poi si vuole veramente sapere cosa e' stato fatto dal Venezuela in concreto per il popolo a partire dai piu' bisognosi, nel "dopo Chavez" (che poi non capisco perche' Benettazzo lo pronuncia alla francese), forse e' opportuno rivolgersi aldifuori del Mainstream ed altri megafoni collegati.
Per finire con te Nomit, ti sarei grato se oltre al link, fornissi 2 parole di commento (tanto per capire, a meno che che tu condivida in toto le argomentazioni di Benettazzo), grazie

In effetti avrei dovuto specificare meglio anche quello che dice Benettazzo: non ne sono sicuro, ma a mio parere, avendolo seguito per un periodo in passato, lui non sta appoggiando un eventuale intervento militare, ma sta solo interpretando gli umori del mondo finanziario e politico, tentando di prevedere quello che avverrà.
Io ovviamente sto con Maduro, o meglio, non "con Maduro", ma contro i suoi avversari anti-socialisti.

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5 Anni 11 Mesi fa #21161 da marocg
Risposta da marocg al topic Prossimo Pretesto
Trent'anni fa Mandela era considerato un terrorista per il Congresso nordamericano e stava nella lista di sanzionati fino a poco tempo fa.
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Nicolas Maduro all'Onu: "Noi siamo gli eredi di Mandela. Lottiamo per la giustizia degli oppressi e non ci arrenderemo mai"
Il presidente del Venezuela, Nicolas Maduro, nel suo intervento alla 73 ° dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite (ONU) a New York, ha dichiarato che il suo Paese è vittima di un'aggressione permanente in campo economico, politico e mediatico, guidato dal governo degli Stati Uniti di Donald Trump. Nicolas Maduro ha duramente attaccato Trump, il quale si era "scagliato di nuovo contro il nobile popolo del Venezuela, sollevando la dottrina che fa 200 anni fondò il governo degli Stati Uniti (USA) ".
Il riferimento del Presidente venezuelano alla famigerata Dottrina Monroe è costante nel discorso di Maduro, il quale ha anche ribadito che il suo progetto di governo è autonomo, basato sulla democrazia e le richieste sociali," ma chiari e precisi interessi stranieri "vogliono fermare il corso di un progetto rivoluzionario". Sulle dichiarazioni del presidente Trump del giorno prima, il Presidente Maduro ha insistito sul fatto che il Venezuela è un paese molestato e aggredito, sottoposto per due anni a persecuzioni illegali per il diritto internazionale attraverso il blocco economico imposto dagli Stati Uniti. "Il Venezuela non può negoziare alcuna transazione internazionale attraverso il dollaro (...) è soggetto a una serie di sanzioni economiche, illegali e unilaterali", ha detto.
Maduro ha anche voluto ricordare Mandela. "Siamo stati testimoni dell'omaggio a Nelson Mandela. Parlare di Mandela è parlare di rivoluzione, ribellione alle ingiustizie. Si è cercato di raccontare un Mandela nuovo, un Mandela che non lottò. Mandela è coraggio, ribellione alle ingiustizie e agli oppressori. Noi siamo gli eredi di Nelson Mandela e i seguaci dei leader africani contro lo schiavismo. Quanto è cambiato questo mondo? Trent'anni fa Mandela era considerato un terrorista per il Congresso nordamericano e stava nella lista di sanzionati fino a poco tempo fa. Vi suona familiare vero? Nelson Mandela, il perseguitato, il terrorista. E oggi è una bandiera che abbracciamo con amore, coraggio. E' il simbolo di quello che si può ottenere con il coraggio e la ribellione."
Notizia del: 27/09/2018
www.lantidiplomatico.it/dettnews-nicolas...deremo_mai/82_25527/
P.S.:
Nomit:

Io ovviamente sto con Maduro, o meglio, non "con Maduro", ma contro i suoi avversari anti-socialisti.

Nel discorso alla ONU, Nicolás Maduro parla anche dei suoi avversari "anti-socialisti".
Ecco perche' io ovviamente sto con Maduro:
Discurso de Nicolás Maduro en la ONU

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5 Anni 11 Mesi fa #21225 da marocg
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Petro!
1-10-2018, data storica per Venezuela e per il mondo!
Avere una propria moneta, il Petro, e' la realizzazione del sogno di Chavez, oltre che una sfida allo strapotere americano con "US.$. dollar"
E' un atto veramente coraggioso da parte di Nicolás Maduro e del suo governo, credo che l'esperimento sara' seguito attentamente da chi auspica la sovranita' territoriale e l'indipendenza monetaria per lo sviluppo di relazioni "normali" per il proprio Paese.
Se prima faceva gola la piu' grande riserva mondiale del petrolio, ora e' l'intero "business" ad essere fuori controllo valutario.
Per questo penso che la crisi umanitaria (inventata dagli sponsors dell'Isis in M.O.), per autorizzare l'invasione del Venezuela tornera' ad occupare l'attenzione mediatica.
JfK, Rfk, Allende, Moro: i loro progetti, crudelmente frustrati, ancora gridano giustizia ...
Non mi resta che fare gli auguri a Maduro e al popolo venezuelano, ne avranno veramente bisogno.
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Pdte. Maduro oficializa uso del Petro en operaciones internacionales
Pdte. Maduro ufficializza l'uso del Petro nelle operazioni internazionali
El presidente de Venezuela, Nicolás Maduro, dio este lunes inicio a las operaciones criptomoneda el "Petro" como moneda digital en el mercado nacional e internacional con todos los avales correspondientes. Desde la sede de la Superintendencia Nacional de Criptoactivos, la cual fue inaugurada este lunes, Maduro destacó que esta criptomoneda tiene un plan de desarrollo de 10 años y tiene como propósito impulsar el intercambio comercial internacional y la economía de la nación suramericana. teleSUR
Il presidente del Venezuela, Nicolás Maduro, ha dato inizio questo lunedì alle operazioni di criptovaluta "Petro" come moneta digitale nel mercato nazionale e internazionale con tutte le garanzie corrispondenti. Dalla sede della Soprintendenza Nazionale dei "Criptoattivi", che è stata inaugurata questo lunedì, Maduro ha detto che questa criptovaluta ha un piano di sviluppo decennale e mira a incrementare il commercio internazionale e l'economia della nazione sudamericana. teleSUR
(Tradotto con Google)
Pubblicato il 1 ott 2018 - teleSUR tv
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P.S.: Extra bonus:
Chavez: Caso Libia y le habla a Europa

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5 Anni 10 Mesi fa - 5 Anni 10 Mesi fa #21285 da marocg
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Victims.
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"Quest'anno il Nobel è andato invece a una accesa sostenitrice e ammiratrice di Israele, l’ex schiava del sesso dell’Isis, la yazida Nadia Murad".
www.ilfoglio.it/esteri/2018/10/05/news/i...r-noi-yazidi-217508/
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De esclava sexual del Estado Islámico al Nobel de la Paz: La historia de la refugiada Nadia Murad
Da schiava sessuale dello Stato islamico al Nobel per la Pace: La storia della rifugiata Nadia Murad
La activista yazidí, que sobrevivió a meses de cautiverio a manos del EI, fue galardonada con el prestigioso premio por sus esfuerzos para atajar la violencia sexual en los conflictos armados.
L'attivista yazida, sopravvissuta a mesi di prigionia per mano dell'IS, ha ricevuto il prestigioso riconoscimento per i suoi sforzi nel contrastare la violenza sessuale nei conflitti armati.
Nadia Murad, de 25 años, es una activista de los derechos humanos de origen yazidí, y sobreviviente de la esclavitud sexual a manos del grupo yihadista Estado Islámico en Irak. Ha utilizado su experiencia traumática, tras ser secuestrada, esclavizada y violada por combatientes del EI en Mosul en 2014, para convertirse en defensora del pueblo yazidí y de temas más amplios, como los derechos de los refugiados y las mujeres.
Nadia Murad, di 25 anni, è un'attivista per i diritti umani di origine yazidi e una sopravvissuta della schiavitù sessuale per mano del gruppo jihadista dello stato islamico in Iraq. Ha usato la sua esperienza traumatica, dopo essere stata rapita, ridotta in schiavitù e violentata dai combattenti dell'IS a Mosul nel 2014, per convertirsi in defensore del popolo yazidi e questioni più ampie, come i diritti dei rifugiati e delle donne.
Este viernes, Murad y el médico congoleño Denis Mukwege recibieron conjuntamente el premio Nobel de la Paz por sus "esfuerzos para acabar con el uso de la violencia sexual como un arma de guerra".
Questo venerdì, Murad e il dottore congolese Denis Mukwege hanno ricevuto congiuntamente il premio Nobel per la pace per i loro "sforzi volti a porre fine all'uso della violenza sessuale come arma di guerra".
Murad se ha convertido ahora en una voz global, usando su terrible experiencia para hacer campaña por la justicia para su pueblo y para que los actos cometidos por los yihadistas sean reconocidos internacionalmente como genocidio.
Murad è diventata ora una voce globale, usando la sua terribile esperienza per promuovere la giustizia per il suo popolo e per gli atti commessi dai jihadisti perche' siano riconosciuti internazionalmente come genocidio.
Junto con su amiga Lamia Haji Bashar, ambas ganadoras conjuntas del Premio Sájarov de derechos humanos de 2016, continúan la lucha por los 3.000 yazidíes que siguen desaparecidos, presuntamente en cautiverio.
Insieme alla sua amica Lamia Haji Bashar, entrambe vincitrici congiuntamente del Premio Sakharov per i diritti umani del 2016, continuano la lotta per i 3.000 Yazidi che sono ancora dispersi, presumibilmente in cattività.
Ella y los yazidíes han ganado un destacado defensor: la abogada y activista de derechos humanos Amal Clooney, quien también escribió el prólogo del libro de Murad 'The Last Girl' ('La última chica'), publicado en 2017.
Lei e gli yazidi hanno guadagnato un importante difensore: l'avvocata e attivista per i diritti umani Amal Clooney, che ha anche scritto il prologo del libro di Murad "L'ultima ragazza", pubblicato nel 2017.
(Tradotto con Google)
Pubblicato: 7 oct 2018
actualidad.rt.com/actualidad/291227-escl...obel-paz-nadia-murad
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P.S.: Nadia Murad raccontata da wikipedia :
Nell'agosto del 2014 Nadia era una studentessa di ventuno anni quando l'Isis giunse nel villaggio di Kocho, radunò la comunità yazida e uccise 600 persone, tra cui 6 fratelli di Nadia, e la rese schiava. Nadia diventò una delle più di 6,700 donne yazide fatte prigioniere dell'Isis in Iraq.[6] Venne portata come schiava nella città di Mosul dove fu picchiata, ustionata con mozziconi di sigarette e stuprata.
Nel novembre dello stesso anno riuscì a fuggire quando un soldato Isis si scordò di chiudere a chiave la porta dell'abitazione in cui si trovava.
Nadia trovò rifugio presso una famiglia della zona che l'aiutò a raggiungere il campo profughi di Duhok, nel nord dell'Iraq, e da lì Stoccarda, Germania.
Il 16 dicembre 2015 Nadia apparve presso il Consiglio di Sicurezza Onu per discutere, per la prima volta nella storia dell'organizzazione, di tratta di esseri umani e conflitti.
Come ambasciatrice Onu, Nadia partecipa attivamente ad iniziative per sensibilizzare sul tema della tratta di esseri umani e rifugiati.
Nadia Murad ha raggiunto comunità di rifugiati e sopravvissuti ascoltando le testimonianze delle vittime della tratta e del genocidio.
Riconoscimenti
5 gennaio 2016: viene candidata dal governo dell'Iraq al Premio Nobel per la Pace per il suo attivismo.
15 settembre 2016: è candidata al Premio Sakharov per la libertà d'espressione.
16 settembre 2016: diventa prima Ambasciatrice Onu per la dignità dei sopravvissuti alla tratta di esseri umani.
27 ottobre 2016: le viene assegnato, insieme a Lamiya Aji Bashar, il Premio Sakharov per la libertà di pensiero.
5 ottobre 2018: vince il Premio Nobel per la Pace.
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P.P.S.: A proposito di Riconoscimenti, ... quando si dice la combinazione ...:
Nel novembre dello stesso anno riuscì a fuggire quando un soldato Isis si scordò di chiudere a chiave la porta dell'abitazione in cui si trovava.
Poi, da settembre 2016, è prima Ambasciatrice Onu per la dignità dei sopravvissuti alla tratta di esseri umani.
E' sospetta la definizione che prima viveva in cattivita' (con lo Stato Islamico) e che ora non si renda conto di essere finita dalla padella alla brace (con gli sponsors dell'Isis), qui gatta ci cova .
Dopo l'incoronazione di Obama , un'altra farsa con il Nobel per la pace?
Inoltre, secondo l' Ambasciatrice U.S.A. all'Onu, Nikki Haley, l'organizzazione dei diritti umani non era una barzelletta ?
In ogni caso, si tratta di " Victims " di un sistema pericoloso che non sa riconoscere i propri errori:
actualidad.rt.com/actualidad/291203-gene...as-nucleares-vietnam
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5 Anni 10 Mesi fa - 5 Anni 10 Mesi fa #21451 da marocg
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Toxic Somalia
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Somalia: Al menos tres personas mueren en dos explosiones
Somalia: almeno tre persone muoiono in due esplosioni
Al menos tres personas han muerto este sábado tras dos explosiones presuntamente perpetradas por terroristas suicidas en la ciudad somalí de Baidoa, según informa Reuters citando a la Policía local.
Almeno tre persone sono morte questo sabato dopo due esplosioni presumibilmente perpetrate da terroristi suicidi nella città somala di Baidoa, secondo la Reuters, citando la polizia locale.
Las explosiones se registraron en dos restaurantes.
Le esplosioni sono state registrate in due ristoranti.
(Tradotto con Google)
Pubblicato: 13 ott 2018
actualidad.rt.com/actualidad/291943-tres...-explosiones-somalia
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SOMALIA, CON CHI STARE
"... A chi giovano questi terroristi se non al neocolonialismo? La War on terror non è forse la nuova evangelizzazione del continente africano? Se vogliamo rompere il silenzio sull’Africa diciamo di chi è veramente la colpa. Quale altra potenza conosciamo impegnata a destabilizzare l’Africa ed il mondo intero con il terrorismo?”
Un massiccio intervento Usa, accompagnato dall’ennesima irruzione militare etiopica pone fine a questa prospettiva di riscatto della nostra ex-colonia. Una ex-colonia depredata e il debito nei cui confronti l’Italia ha voluto pagare inondandola di massacri bellici e di rifiuti tossici con gli sporchi traffici tra servizi e mafie e signori della guerra locali. Rifiuti tossici, anche nucleari, sepolti sotto nuove strade e terreni agricoli che hanno causato devastanti morie di abitanti e bestiame. Ilaria Alpi e Miran Hovratin, miei colleghi, che scoprirono questi crimini, dai loro autori e complici furono poi eliminati. E la vergogna dell’impunità di questi bonzi delle nostre istituzioni persiste.
Ci fu poi la fase della demonizzazione dei somali con la campagna contro i “pirati”, tesa a liberare le acque territoriali somale da pescatori che ne traevano sostentamento per una popolazione in preda a carestie e denutrizione, per lasciare mano libera ai predatori delle flotte pescherecce delle compagnie del Nord del mondo.
Dalla sconfitta delle Corti Islamiche nacquero gli Al Shabaab. E siamo ai giorni nostri.
Oggi come oggi, gli Al Shabaab sono una forza di resistenza popolare a colonialismo, imperialismo, sguatteri africani corrotti e asserviti..
Forse qualcuno scoprirà che, invece, come i jihadisti sparsi qua e là dai globalizzatori di morte e distruzione, anche gli Shabaab non servono ad altro che a mantenere la Somalia nel caos Che anche di loro le fila le tirano i barbari. Però oggi è così che non ammazzano o seviziano civili somali, ma gli invasori e traditori del paese.
LUNEDÌ 31 LUGLIO 2017
fulviogrimaldi.blogspot.com/2017/07/somalia-con-chi-stare.html
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Pubblicato il 3 giu 2016 - Rai Fiction (1:42:14)
Ilaria Alpi L'ultimo viaggio
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Pubblicato il 10 mar 2018 - Rai 3 Blu Notte (2:00:21)
Carlo Lucarelli racconta Il caso di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, i retroscena e le indagini sulle inchieste nascoste.
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P.S.: Toxic Somalia
Pubblicato il 13 feb 2017 - Rai 3 (52:37)
Toxic Somalia, sulla pista di Ilaria Alpi - "Paul Moreira"
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P.P.S.: Lo smaltimento delle sostanze tossiche o radioattive e' la causa della destabilizzazione dei governi di qualche Paese (ritenuto idoneo come discarica) e quindi assoggettati a una permanente "finta guerra umanitaria".
"... Le potenze straniere per “ripulire” i loro territori dai rifiuti, molto spesso rendono malsana la terra altrui ".
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5 Anni 10 Mesi fa - 5 Anni 10 Mesi fa #21940 da marocg
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America 2.0., Maledette malelingue.
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Mattis: Gli Stati Uniti continueranno a sostenere Riad nella guerra allo Yemen
Il Segretario alla Difesa statunitense, James Mattis, oggi, durante una conferenza stampa, ha parlato della riunione tenuta, ieri, in Bahrain, con il ministro degli esteri saudita, Adel al-Jubair, circa la misteriosa morte del giornalista saudita Jamal Khashoggi.
A questo proposito, ha spiegato che il ministro saudita era molto "collaborativo" non ha manifestato "alcuna riserva" per quanto riguarda l'indagine sulle circostanze che circondano la morte dell'editorialista per il quotidiano statunitense The Washington Post, critico convinto della monarchia Al Saud.
In questo contesto, Mattis, alla domanda se Washington avrebbe limitato il suo sostegno alla coalizione guidata da Riad, che dal 2015 ha scatenato una sanguinosa offensiva contro lo Yemen, ha risposto in questo modo: "Noi continueremo a sostenere la difesa del regno (arabo)" come ha reiterato anche ieri in un'altra circostanza.
Notizia del: 28/10/2018 - Fonte: Reuters
www.lantidiplomatico.it/dettnews-mattis_...allo_yemen/82_25878/
...
P.S.: America 2.0.
Non c'e' limite al peggio, se l'America di George Bush 1, con la prima guerra in Iraq del 1991, difendeva la ... democrazia.
E ancora, l'America nel 2003, difendendo la ... provetta di Powell, uccideva Saddam e milioni di civili.
Siamo quasi alla fine del 2018, l'America e i suoi complici (ufficialmente la coalizione internazionale, nella quale Arabia Saudita ha un ruolo importante), hanno finalmente capito la (propria) lezione!
Per il mondo, in Arabia Saudita un re (o meglio, un principe) non puo' essere "rivelato" come un dittatore sanguinario.
... E questo gia' e' un segno di una evoluzione, di una presa di coscienza.
E poi vogliamo comparare "l'invasione" del Kuwait da parte dell'Iraq del il 2 agosto 1990, con quello che succede in Yemen (... secondo Mattis) ?
E' una prova di maturita' da parte dell'America, l'Arabia Saudita e' rassicurata, non ci sara' un'altra invasione (... almeno per loro!).
... E (forse?) neppure ispezioni da parte dell'ONU per accertamenti ... , ... Maledette malelingue ...
Khashoggi stava per rivelare l'uso di armi chimiche in Yemen?
Il giornalista Jamal Khashoggi era sul punto di rivelare l'uso di armi chimiche da parte dell'Arabia Saudita in Yemen: sarebbe questa la causa del suo omicidio nel consolato saudita di Istanbul il 2 ottobre.
Lo riporta il Daily Express, che cita un accademico mediorientale, che non vuole essere nominato. «L'ho incontrato una settimana prima della morte. Era infelice e preoccupato» spiega. «Quando gli ho chiesto il motivo della preoccupazione, non aveva voglia di rispondere ma alla fine mi ha detto di aver ottenuto riscontri che l'Arabia Saudita ha usato armi chimiche» nello Yemen. «Ha spiegato che sperava di ottenere prove documentali».
La Gran Bretagna sapeva? - Il Daily Express torna all'attacco nell'edizione odierna e afferma che l'MI6, l'agenzia per lo spionaggio estero britannica, era a conoscenza del piano per uccidere Khashoggi da almeno tre settimane. I servizi di Londra avrebbero chiesto ai colleghi di Riad di rinunciare all'azione, ma non furono ascoltati.
Notizia del: 29.10.2018 - Daily Express

www.tio.ch/dal-mondo/attualita/1332604/k...i-chimiche-in-yemen-
...
Infine, anche i fatti di 11S sono stati rivisitati per l'occasione, "War on terror" e' terminata ...!
...
Americani e Sauditi assumono Al Qaeda per la guerra in Yemen
La Associated Press ha rivelato che la guerra sostenuta dagli Stati Uniti e guidata dai sauditi contro lo Yemen include l’uso di Al Qaeda come forza mercenaria contro i ribelli Houthi.
Ciò conferma la realtà di quello che, fin dal 2011 e con la complicità dei media occidentali, è stato ampiamente respinto dai politici occidentali come “complottismo”.
Articolo di Tony Cartalucci pubblicato su New Eastern Outlook il 22 agosto 2018

sakeritalia.it/medio-oriente/americani-e...-la-guerra-in-yemen/
...
Tutti questi accadimenti farebbero credere ... a una svolta epocale (o 2 pesi e 2 misure !), America 2.0.
P.P.S.: Maledette malelingue
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5 Anni 10 Mesi fa #21946 da peterpan3
Risposta da peterpan3 al topic Prossimo Pretesto
Ma dov'è la novità ? è da tre anni che i sauditi usano armi chimiche e biologiche in Yemen. Gli americani hanno pure ammesso di rifornirli costatemente di munizioni al fosforo. Eppure non gliene frega un bel niente a nessuno.
I sauditi hanno fatto di tutto per pompare il prezzo del petrolio, guerre, stragi di stato destabilizzazione di tutto il Medioriente e finalmente stanno riuscendoci. Ma ora il problema Yemen sta diventando davvero un grande problema per l'esercito di facciata Saudita. Continuano a subite batoste impressionanti da quattro morti di fame e sono obbligati ad aumentare costantemente gli stipendi dei mercenari e a dotarli di mezzi sempre più moderni e costosi.
Lo Yemen è una crisi che si risolverà solo con l'intervento americano, ma con il pericolo che l'Iran chiuda il Golfo Persico e i terminal petroliferi che smistano le estrazioni di Gawhar, Trump ha la scusa per lasciare le cose come stanno e continuare a vendere armi ai sauditi, di modo da tenersi buone le lobbi delle armi americane.

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5 Anni 10 Mesi fa #21954 da marocg
Risposta da marocg al topic Prossimo Pretesto
Rif.: peterpan3 - #21946 - 30/10/2018
Ciao peterpan3.
peterpan3:

Ma dov'è la novità ? è da tre anni che i sauditi usano armi chimiche e biologiche in Yemen. Gli americani hanno pure ammesso di rifornirli costatemente di munizioni al fosforo. Eppure non gliene frega un bel niente a nessuno.

Dov'è la novità?
E' proprio questo il punto!
Che novita' si sta aspettando?, ... che il popolo yemenita sia sterminato, per denunciare la situazione!
E Yemen e' solo uno degli esempi degli Stati presi di mira, guarda caso sempre da parte dell'impero e "compagni di merende".
Il problema e' che bisogna smettere di essere loro complici, abbagliati dalle loro "visioni" ripetute e amplificate dal Mainstream, senza reagire e/o protestare per questi crimini.
Il giochino dell'intervento umanitario usato dal 1990 in poi, non regge piu'.
Questo anche i cerebro-lesi lo capiscono, basta dirglielo:
Se era giustificato un intervento armato in Iraq (a favore del Kuwait), perche' non si invade l'Arabia Saudita (a favore dello Yemen)?
I pre-requisiti del pretesto per l'intervento con la coalizione sono gli stessi (dittatore, tiranno, mancanza di democrazia, crimini contro l'umanita', in piu' uso di armi chimiche, ecc, ecc.).
Evidentemente lo scopo dell'intervento non era umanitario, cosi' pure per tutti gli interventi successivi:
Ex Yugoslavia, Afghanistan, Iraq, Libia, Siria, Yemen.
Erano tanto umanitari che le decine di vittime (specchio per le allodole) sono diventate milioni di morti sotto bombardamenti che hanno distrutto completamente tutti quei Paesi attenzionati.
E' evidente che il ruolo di salvatori (o guardiani) del mondo che pretendevano di avere, ora ha perso totalmente di credibilita'.
Neppure importa che la gente comune ci creda, e' tanto vero che i primi a rendersi conto che questo ruolo e' ormai inflazionato, bruciato e quindi non piu' percorribile, sono proprio loro (U.S.A.) e che quindi hanno cambiato tattica.
Anche questa tattica non è una novità, ma e' una esigenza emersa dalla guerra in Siria, dove per l'annientamento dell'ISIS, principalmente da parte della Russia, gli U.S.A. con la loro presenza abusiva, hanno mostrato al mondo (loro malgrado) il proprio ruolo in difesa di terroristi, come Al-Qaeda e tutti gli altri nomi di comodo.
Immaginiamo ora una commemorazione dell'11S, con i parenti delle vittime e i rappresentanti dei governi U.S.A. dal 2001 in poi, pero' senza scorta e protezioni.
E la diffusione della notizia, questa volta novità:
"Americani e Sauditi assumono Al Qaeda per la guerra in Yemen".
Posso solo immaginare, l'espressione del viso di George Walker Bush ... prima di darsela a gambe, ... credo proprio che il numero delle vittime dell'11S potrebbe essere ritoccato, leggermente.
Tornando alla tattica, si tratta semplicemente di far combattere agli altri le proprie guerre, senza esporsi direttamente e maldestramente come in Siria.
Un esempio e' quello che sta avvenendo nelle "americhe" con la guerra degli Stati Uniti per appropriarsi del petrolio del Venezuela.
L'obiettivo e' chiaro e neppure nascosto di isolare il Venezuela da alleanze pericolose per l'impero:
Honduras, Ecuador, Argentina e Brasile, hanno ora ai propri vertici, referenti politici non piu' favorevoli alla rivoluzione bolivariana di Chavez e Maduro.
Se si sommano a Colombia, Peru' e Messico, gli Stati Uniti possono ora contare su una coalizione formidabile, maggioranza assoluta nella Organizzazione di Stati Americani (OEA), da sempre a presidenza pro U.S.A..
Qui mi fermo, perche' qualsiasi persona di buon senso, di fronte a tale pressione (le forze in campo e gli immancabili pretesti ...), dovrebbe preoccuparsi seriamente e trarre conclusioni responsabili per il futuro delle Nazioni e dell'umanita'.
P.S.: L'ultimo tassello e' il consolidamento della situazione in Brasile, con l'elezione di Bolsonaro.
Il seguente articolo e' indicativo della nuova strategia per prendere il potere piu' o meno legalmente, senza il clamore dovuto:
"Un premio": Bolsonaro quiere colocar al juez que condenó a Lula en el Ministerio de Justicia
"Un premio": Bolsonaro vuole mettere il giudice che ha condannato Lula al ministero della Giustizia
El magistrado Sergio Moro también podría ser ubicado en el Supremo Tribunal Federal de Brasil.
Il giudice Sergio Moro potrebbe anche essere collocato nel Tribunale federale supremo del Brasile.
Vale repasar que Sergio Moro fue el magistrado que condenó en primera instancia al expresidente del Partido de los Trabajadores (PT), Lula da Silva, a nueve años y seis meses de prisión por el escándalo de corrupción conocido como 'Lava Jato', donde se cree que se pedían sobornos a cambio de licitaciones de contratos de obras públicas, donde la principal empresa constructora implicada —en varios países de la región— es Odebrecht.
Vale la pena di ricordare che Sergio Moro è stato il magistrato che ha condannato in primo grado l'ex presidente del Partito dei lavoratori (PT), Lula da Silva, a nove anni e sei mesi di carcere per lo scandalo di corruzione noto come "Autolavaggio", dove ritiene che siano state richieste tangenti in cambio di appalti per opere pubbliche, in cui la principale società di costruzioni coinvolta - in diversi paesi della regione - è Odebrecht.
"El premio a la judicialización de la política"
"Il premio per la giudizializzazione della politica"
El abogado argentino Diego Hernán Dieguez Ontiveros es uno de los especialistas que sostiene que en América Latina hay una conspiración continental coordinada desde Washington para perseguir judicialmente a los dirigentes de centro izquierda que supieron gobernar sus países y todavía tienen chances electorales, cuya práctica es conocida como 'lawfare'. De hecho, Ontiveros colabora permanentemente con el equipo de letrados que defiende al ex mandatario de Ecuador, Rafael Correa, y al ex vicepresidente Jorge Glass, quienes enfrentan cargos en la Justicia local.
L'avvocato argentino Diego Hernán Dieguez Ontiveros è uno degli specialisti che sostiene che in America Latina c'è una cospirazione continentale coordinata da Washington per perseguire i leader di centro-sinistra che sapevano come governare i loro paesi e hanno ancora possibilità elettorali, la cui pratica è nota come 'guerra legalista'. Infatti, Ontiveros collabora stabilmente con il team legale che difende l'ex presidente dell'Ecuador, Rafael Correa, e l'ex vicepresidente Jorge Glass, che si trovano ad affrontare le accuse nel sistema giudiziario locale.
Consultado sobre la intención de Bolsonaro de colocar en un puesto de su Administración al magistrado que ordenó la prisión de Lula, el entrevistado considera: "No es casualidad este anuncio sobre el juez Moro. Es el coronario o el premio a un programa de judicialización de la política, sistemático. No solamente se desarrolló en Brasil; se desarrolla en Ecuador y en nuestro país —Argentina—, y tiene varios ejes".
Interrogato sull'intenzione di Bolsonaro di collocare il magistrato che ha ordinato la prigione di Lula in una posizione della sua amministrazione, l'intervistato ritiene: "Questo annuncio sul giudice Moro non è casuale, è il coronario o il premio per un programma di giudizializzazione della politica, sistematica. Non solo si è sviluppata in Brasile, si è sviluppata in Ecuador e nel nostro paese -Argentina-, e ha diversi assi ".
En esa línea, el docente de la Universidad del Salvador enumera: "Uno de ellos es la mediatización exacerbada de causas supuestas por corrupción. Algunas pueden ser ciertas, pero a mí me preocupan las que no son ciertas o las que exacerban la condena social, antes de la judicial". Para el académico, el 'lawfare' es "una guerra jurídica diseñada desde EE.UU. como estrategia de golpes blandos para menoscabar las democracias latinoamericanas".
In questo senso, l'insegnante dell'Università del Salvador elenca: "Uno di questi è la mediatizzazione esacerbata di presunti casi di corruzione, alcuni dei quali possono essere veri, ma sono preoccupato per quelli che non sono veri o che esacerbano la condanna sociale, davanti al giudice ". Per l'accademico, la "guerra legalista" è "una guerra legale progettata dagli Stati Uniti come strategia di colpi di stato per minare le democrazie latinoamericane".
Sobre ese punto, hace hincapié: "Para los programas que ellos tienen, de cooptación económica, social y cultural, la independencia judicial es un obstáculo. Entonces, necesitan jueces de las características de Moro, o Bonadío en Argentina, para que lleven adelante esta sucesión de tácticas, que forman parte de una estrategia generalizada".
Su questo punto, sottolinea: "Per i programmi che hanno, la cooptazione economica, sociale e culturale, l'indipendenza giudiziaria è un ostacolo, quindi hanno bisogno di giudici delle caratteristiche di Moro, o Bonadío in Argentina, per portare avanti questa successione di tattiche, che fanno parte di una strategia generalizzata ".
Según explica Ontiveros, las causas que implican a los dirigentes latinos tienen muchas coincidencias. Una de ellas es destacar la figura del arrepentido o delator, es decir, un implicado en las investigaciones que asume una presunta responsabilidad en los delitos adjudicados y luego comienza a incriminar a otros individuos, o mejor dicho, a dirigentes políticos, para conseguir beneficios en sus condenas.
Secondo Ontiveros, le cause che coinvolgono i leader Latini hanno molte coincidenze. Uno di questi è quello di evidenziare la figura del pentito o dell'informatore, cioè quella coinvolta nelle indagini che assume una presunta responsabilità nei reati giudicati e poi inizia a incriminare altri individui, o meglio i leader politici, per ottenere benefici nelle condanne.
En países como Argentina, por ejemplo, la autoincriminación está prohibida porque se entiende que puede ser parte de un modelo extorsivo y va en contra de las garantías del debido proceso. Sin embargo, los delatores fueron protagonistas en muchas investigaciones contra la expresidenta Cristina Kirchner, donde imputados acusaron a otros individuos.
In paesi come l'Argentina, ad esempio, l'autoincriminazione è proibita perché si comprende che può essere parte di un modello di estorsione e va contro le garanzie del giusto processo. Tuttavia, gli informatori sono stati protagonisti di molte indagini contro l'ex presidente Cristina Kirchner, dove gli imputati hanno accusato altri individui.
"El modelo que se está imponiendo, es el modelo negocial que tienen las fiscalías y el Ministerio Público estadounidense, es algo muy típico de allá", comenta el experto. Además, añade: "No tiene nada que ver con nuestros procesos de investigación. La figura del delator viola todos los principios constitucionales. Es otra de las claves del 'lawfare'".
"Il modello che si sta imponendo, è il modello di affari che hanno i Pubblici Ministeri e l'ufficio del procuratore degli Stati Uniti, è qualcosa di molto tipico lì", dice l'esperto. Inoltre, aggiunge: "Non ha nulla a che fare con i nostri processi investigativi, la figura dell'informatore viola tutti i principi costituzionali, è un'altra delle chiavi della 'guerra sporca legalista'".
Trasfondo económico
Contesto economico
Por otro lado, Ontiveros señala que el trasfondo de la cuestión sería modificar el modelo de negocios regional: "A Odebrecht la han reemplazado otras empresas para la obra pública en Latinoamérica, que precisamente no son brasileras. Llegaron compañías de EE.UU. y Europa a ocupar esos lugares, que dicen que son transparentes y que no van a cometer esa clase de ilícitos, pero es una forma de colonialismo de la nueva era. Siempre está el dinero detrás de todo esto, no hay una vocación de hacer Justicia".
D'altra parte, Ontiveros sottolinea che lo sfondo del problema sarebbe quello di modificare il modello di affari: "Odebrecht è stata sostituita da altre società per lavori pubblici in America Latina, che non sono esattamente brasiliane." Arrivano aziende dagli Stati Uniti e dall'Europa per occupare quei posti, dicono di essere trasparenti e di non commettere quel tipo di illecito, ma è una forma di colonialismo della nuova era. C'è sempre il denaro dietro a tutto questo, non c'è vocazione di fare giustizia".
Para continuar con su explicación, el conjuez de la Corte Suprema de la Provincia de Buenos Aires (Argentina) repasa que en la mayoría de estos casos regionales "no tienen ni siquiera la trasabilidad del dinero y ni existen cuentas bancarias". Al mismo tiempo, opina: "Aparecen datos que no pueden ser corroborados en la realidad, pero sirven para el desprestigio de un político particular".
Per continuare con la sua spiegazione, la Corte Suprema della Provincia di Buenos Aires (Argentina) ha esaminato che nella maggior parte di questi casi regionali "non hanno nemmeno la tracciabilità del denaro e non ci sono conti bancari". Allo stesso tempo, dice: "I dati appaiono che non possono essere corroborati nella realtà, ma servono a screditare un particolare politico".
Al finalizar, califica: "El 'lawfare' es la visibilización de lo que no se hace, lo que no es. Se muestra un espíritu de Justicia y equidad social sobre la intervención del Poder Judicial en asuntos del Ejecutivo, y eso es mentira". Y concluye: "En Italia, la mafia asesinaba jueces, y lo mejor que salió de eso fue Berlusconi. En Brasil, lo mejor que salió de Moro fue Bolsonaro. El 'lawfare' no es nada bueno".
Alla fine, qualifica: "La "guerra sporca legalista" è la visibilizzazione di ciò che non viene fatto, di ciò che non è. Si mostra uno spirito di giustizia e di equità sociale nell'intervento del potere giudiziario in materia di esecutivo, e questa è una bugia". E conclude: "In Italia, la mafia assassinava giudici, e la cosa migliore che ne è uscita fu Berlusconi, in Brasile, il meglio che è venuto fuori da Moro è stato Bolsonaro, e la "guerra sporca legalista" non è niente di buono".
Pubblicato: 30 oct 2018 - Leandro Lutzky
actualidad.rt.com/actualidad/293949-bols...ministerio-justicia´

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5 Anni 10 Mesi fa - 5 Anni 10 Mesi fa #22147 da marocg
Risposta da marocg al topic Prossimo Pretesto
L'arma dei flussi migratori.
L'errore piu' comune del bersaglio preferito del Mainstream e' di non ricordare che c'e' una guerra.
Certo e' difficile da acce(r/t)tare perche' non esiste la cultura e la materia e' in continua evoluzione.
Gli effetti collaterali della globalizzazione fanno si che nessuno si puo' piu' "chiamare fuori" e/o pensare che la cosa non ci riguarda, perche' in qualche misura contribuiamo alla riuscita di strategie "sottili", e' la dura legge del profitto.
..."per quanto noi ci crediamo assolti, siamo per sempre coinvolti" ... (scusa Faber).
Le regole che ci costringono nei nostri recinti sono sempre piu' asfissianti e non danno tregua al desiderio di normalita' che ci attanaglia ogniqualvolta il dubbio ci sfiora.
Purtroppo i confini sono marc(hi)ati ovunque e i fenomeni spontanei sono rimasti nei libri di storia, ma sarebbe meglio dire nelle favole pre-scolari.
Il "miraggio" e' un piatto servito freddo, perche' e' fredda la mente che ha partorito questo strumento di guerra per ingolosire le nuove transumanze.
Le strategie cambiano a seconda degli obiettivi, in perfetta sintonia con la guerra non convenzionale, traccianti nella notte che precede la tempesta, preludio del cambio climatico (2025).
Riconoscere un piano internazionale per destabilizzare una nazione e' roba da complottisti malati, soprattutto se il bersaglio e' il dittatore Nicolás Maduro.
Che poi siano Stati democratici (come Colombia, Brasile, ecc.) a favorire flussi migratori dal Venezuela non insospettisce nessuno, date le condizioni economiche di riferimento.
E' troppo faticoso mentalmente associare l'embargo (sembra una parola vuota) che ha messo in ginocchio interi popoli, con questa strategia dell'immigrazione, facile pretesto per poi denunciare una crisi umanitaria?
E' troppo faticoso mentalmente associare l'embargo CRIMINALE alla crisi umanitaria!
Soprattutto il Brasile di Temer si e' prestato al giochino di "Paese dei balocchi" per attirare venezuelani disperati con false promesse di diritti umanitari, informazioni manipolate ad arte come sempre, per legittimare nuove alleanze militari in difesa di interessi poderosi, ora con Bolsonaro.
Il Governo di Maduro si e' reso conto di questa nuova trappola e ha attuato contromisure con un piano di rientro per i propri connazionali, tra l'assordante silenzio dei media.
Cosi' come riconoscere un piano internazionale per destabilizzare l'Europa (con l'Italia in primis) con il flusso migratorio causato dalle guerre in Medioriente, e' roba da complottisti malati, soprattutto se si deve attribuire agli Stati Uniti e alla coalizione (i nostri stessi governanti!), il ruolo di destabilizzatore.
P.S.: Per complottisti malati il riferimento e':
www.telesurtv.net/el-canal/senal-en-vivo
Ultima Modifica 5 Anni 10 Mesi fa da marocg.

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5 Anni 10 Mesi fa #22220 da marocg
Risposta da marocg al topic Prossimo Pretesto
Mohamed Konare: Africa for World
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L’AFRICA PUÒ RISORGERE - parla Mohamed Konare, leader del movimento Panafricanista
In Africa conflitti e saccheggi non hanno mai visto la fine. Mohamed Konare, Leader del nascente Movimento Panafricanista, sta guidando gli africani verso una mobilitazione mondiale che potrebbe stravolgere gli equilibri di un sistema che ci coninvolge tutti, come inconsapevoli carnefici.
In questa intervista, concessa in esclusiva a Byoblu, Konare racconta della sua terra, da troppo tempo martoriata, e di popoli e tradizioni che si perdono nella notte dei tempi.
Come e perchè i giovani africani si mettono in viaggio verso l'Europa?Quale è il complicato scenario politico e quali i meccanismi economici che incatenano il continente nero?
Per Byoblu, intervista a cura di Eugenio Miccoli.
Pubblicato il 4 ago 2018 - byoblu
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Perché dovreste guardare la nuova intervista a Konare - Claudio Messora
Alle 21:15 di martedì 6 novembre è andata in onda sul canale Youtube Byoblu: "COME LA FRANCIA PIEGA L'AFRICA CON IL FRANCO CFA", con la partecipazione diretta di Mohamed Konare nella live chat del video.
Guarda la registrazione e diffondila
Pubblicato il 6 nov 2018 - byoblu
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La verità sul colonialismo francese in Africa come non l'avete mai sentita. Come Parigi controlla gli africani con il Franco CFA, con le banche centrali, con il commissariamento dei governi e con l'eliminazione fisica dei dissidenti. Un video che dovreste affrettarvi a vedere, prima che sia troppo tardi. Stasera, alle 21.15. Un'esclusiva Byoblu.
Pubblicato il 6 nov 2018 - byoblu Trasmesso in anteprima 5 ore fa
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P.S.: Mohamed Konare: Africa for World
Ricordo i tempi "rock" di USA FOR Africa .
Passata la sbornia, ho sorriso per la versione di Teo Mammuccari .
Fino a poche ore fa non sapevo dell'esistenza di Mohamed Konare, quindi mi immagino le sue difficolta' per divulgare queste informazioni.
Cosi' come pensavo che ci vorrebbero 10-100-1000 Thomas Sankara, penso ora lo stesso per Mohamed Konare.
Nella disgrazia per l'Italia dovuta al problema migratorio, e' una fortuna (oltre che un onore) conoscere una persona di questo "spessore" che possa farci capire importanti realta' occultate.
Aiutandolo a sopravvivere ci fara' aprire gli occhi per conoscere meglio noi stessi (i nostri padri colonizzatori) e i cugini d'oltralpe.
Messora dice: "Guarda la registrazione e diffondila".
Credo che si farebbe un buon servizio alla causa africana se si potesse fare una divulgazione "integrata" con supporti (tipo spezzoni video d'epoca), organizzati per i punti piu' importanti, multilingue,
perche' storie come queste sono un grido di dolore per il mondo intero.

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5 Anni 9 Mesi fa #22485 da marocg
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L'ombelico del mondo.
L'attinia del paguro mi fa pensare che forse, l'ombelico del mondo e' Gerusalemme, ancora prima dell'annuncio ( e dei commenti ... ) di Trump di spostare l'ambasciata americana in Israele da Tel Aviv.
Tutto ruota intorno a Israele, alla sua accecata furia nel vedere nemici dappertutto, in perfetta simbiosi mutualistica con il paguro U.S.A..
Cosi' come si vogliono convincere i cerebrolesi che Afghanistan e Venezuela rappresentano una minaccia per gli Stati Uniti (?!), cosi' per Netanyahu e "fedeli", Palestina e Iran rappresentano una minaccia per Israele (?!).
Giova ricordare : Risoluzioni ONU violate da Israele dal 1947 al 2004 e oltre....
Giova ricordare quale fu il primo Paese ad essere visitato da Trump.
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"Nel 2019, secondo una richiesta del Presidente Trump, inclusa nel bilancio dell’anno fiscale, Israele potrebbe ricevere un aumento del finanziamento annuale fornito dagli Stati Uniti. Tale aumento ammonterebbe a duecento milioni di dollari, per un totale di 3,3 miliardi. Tuttavia, la richiesta del budget in questione richiede l’approvazione del Congresso prima di essere finalizzata.
Risale alla fine del mandato del presidente Barack Obama, il memorandum d’intesa di 10 anni da 38 miliardi di dollari firmato tra Israele e Stati Uniti e di cui i 3,3 miliardi del 2019 sono una parte.
I fondi aggiuntivi investiti vengono ripartiti per fornire “assistenza atta a rafforzare la capacità di Israele di difendersi e mantenere il proprio vantaggio qualitativo in campo militare”.”.
ofcs.report/internazionale/stati-uniti-t...a-difesa-di-israele/
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"Senato Usa approva fondi su Iron Dome
Il Senato degli Stati Uniti approva all'unanimità risorse aggiuntive per finanziare il sistema missilistico difensivo di Israele. Messi a disposizione per Iron Dome 225 milioni di dollari".

Pubblicato il 2 ago 2014
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Israel publica un presunto video sobre su ataque al principal canal televisivo de Gaza
Israele pubblica un presunto video sul suo attacco al canale televisivo principale di Gaza
La Fuerzas de Defensa de Israel han publicado un video grabado desde el aire que mostraría la destrucción de la sede de Al Aqsa TV, el principal canal de televisión de Gaza.
Le Forze di Difesa Israeliane hanno pubblicato un video registrato "in rete" che mostrerebbe la distruzione del quartier generale di Al Aqsa TV, il principale canale televisivo di Gaza.
Esa ofensiva, que el movimiento palestino Hamás ha condenado como "una agresión flagrante contra el periodismo y las voces libres que se dedican a informar acerca de la realidad", formó parte de los ataques aéreos que la aviación israelí comenzó el pasado 11 de noviembre.
Quell'offensiva, che il movimento palestinese di Hamas ha condannato come "un'aggressione flagrante contro il giornalismo e le voci libere dedicate a denunciare la realtà", faceva parte degli attacchi aerei che l'aviazione israeliana aveva iniziato l'11 novembre.
Pubblicato: 13 nov 2018
actualidad.rt.com/actualidad/295523-isra...anal-television-gaza
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P.S.: Craxi e l'OLP: " La lotta armata dei palestinesi è legittima "
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Giova ricordare : Giulietto Chiesa: "Come previsto, Stati Uniti e Israele riaprono la guerra in Siria."
Giova inoltre non dimenticare l'ossessione di Israele, la presunta minaccia del suo nemico numero uno, l'Iran:
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Israele ringrazia gli USA per aver sostenuto pubblicamente il suo "diritto" di attaccare le forze filo-iraniane in Siria
"Israele non permetterà mai all'Iran e ai suoi rappresentanti terroristi in Siria e in Libano di mettere in pericolo il popolo e la sovranità di Israele", ha scritto mercoledì scorso sul suo account Twitter il direttore generale del ministero degli Esteri israeliano, Yuval Rotem.
"Israele, come tutte le nazioni, ha il diritto di difendere la propria sovranità, il che significa che continueremo a difendere il suo diritto di attaccare le milizie sostenute dall'Iran in Siria finché la minaccia esiste", aveva affermato Pompeo.
Notizia del: 12/10/2018
www.lantidiplomatico.it/dettnews-israele...e_in_siria/82_25700/
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P.P.S.: L'ombelico del mondo .

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5 Anni 9 Mesi fa - 5 Anni 9 Mesi fa #22620 da marocg
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Vecchie e nuove "telecamere".
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Betlemme, una pizza avvelenata. Storie dalla Palestina occupata
"... I nemici in casa a volte sono sciocchi e basta una croce, una maglietta appena un po' scollata e quattro, proprio quattro parole di arabo perché si manifestino".
"... L'uomo non si scompone, scherza, dice che ha una bisnonna italiana ma non si ricorda di dove e comincia a parlarci, in un inglese peggiore del mio che è tutto dire ma ci capiamo, ci parla della sua attività commerciale e della sua vita a Betlemme.
Questo signore, finalmente, guardandosi intorno e vedendo che a tiro di voce siamo solo noi tre, ci confessa che lui "quelli" cioè i palestinesi musulmani, non li sopporta. Ci dice che si trova molto meglio con gli "altri".
Chi sono gli altri? è chiaro, sono gli occupanti!
Dunque il signore dice che lui fa affari con gli israeliani e che gli israeliani sono il suo mito. E per la verità usa più spesso il termine ebrei che non il termine israeliani, riferendosi comunque agli israeliani ebrei.
Allora chiedo cos'è che gli fa vedere gli israeliani come amici dopo tutto quello che fanno al suo (suo?) popolo? Ma lui non risponde alla mia domanda e invece mi mostra ciò che gli israeliani gli hanno dato: un documentino a sfondo rosa, con la sua foto e le scritte in ebraico, una specie di patente in formato elettronico e dice che con quello lui va ovunque, a Gerusalemme, a Tel Aviv, ovunque, perché lui è amico degli israeliani e loro ricompensano la sua amicizia con quel prezioso documento.
FORSE L'OCCUPAZIONE SI MANTIENE E MANTIENE LA SUA FEROCIA IMPUNITA anche grazie a questi personaggi. Lui è più sciocco, o più arrogante di altri nella sua sicurezza e quindi ha dimenticato la prudenza, esponendosi così per mostrarsi importante.
Eccolo il nemico in casa, eccolo! un ristoratore che ha anche negozi di souvenir ed altre attività commerciali e che, in nome del lurido denaro, quello che per il Cristo che porta al collo sarebbe solo lo sterco del demonio, si vende all'oppressore del suo popolo".
"... E voglio anche ricordare che tra poche ore nella Striscia di Gaza assediata si profila un'altra mattanza, e che intanto a Tel Aviv si manifesta a favore del nazista Lieberman che propone la soluzione finale per i palestinesi, e che arresti arbitrari e violenze di ogni genere in tante parti della Cisgiordania sono routine, mentre questo collaborazionista fa i soldi con gli assassini sionisti".
Betlemme, 15 novembre 2018 - Patrizia Cecconi
www.lantidiplomatico.it/dettnews-betlemm...a_occupata/82_26091/
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P.S.: Vecchie e nuove "telecamere".
Detto delle ... "vecchie", ho trovato in rete la versione globale, le nuove "Cámaras" ALPR (Automatic Licence Plate Recognition).
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"Las Cámaras ALPR, la Última Frontera de Control Social
Le camere dell'ALPR, l'ultima frontiera del controllo sociale
Nuestras calles y carreteras, se están llenado en todo el Mundo de unas sospechosas cámaras denominadas ALPR, su objetivo es vigilarle y saquearle, prepárese para esta perniciosa tecnología de vanguardia que nuestros gobiernos están adoptando a toda prisa.
Le nostre strade e autostrade, si stanno riempiendo in tutto il mondo con telecamere sospette chiamate ALPR, il cui obiettivo è quello di vigilarti e saccheggiarti, preparati per questa perniciosa tecnologia all'avanguardia che i nostri governi stanno adottando in tutta fretta.
Pubblicato il 13 nov 2018 - Mundo Desconocido
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Grazie a Patrizia Cecconi e JL (Jose Luis Camacho Espina).
Ultima Modifica 5 Anni 9 Mesi fa da marocg.

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