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Poesie degli utenti
- CharlieMike
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C'era una volta un vecchio gattodanielas ha scritto: non riesco a tradurre!
che guardava di sbieco un topo
Non si muoveva di un centimetro
mentre lo guardava con l'occhio destro.
Mica scemo quel vecchio gatto.
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
A Genova in un vico un vecchio gatto
guardava di sottecchi un grosso ratto.
Con un occhio sol lo fissa
tutto il resto resta fisso.
Non era mica fesso il vecchio gatto.
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
... in fondo ne basterebbe una sola per farmi tornare a guardare in avanti ...
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
LE FOGLIE
Appese come doni di Natale
sussurrano le foglie al vento
con sinuosi movimenti compiaciuti.
Fitte tremolanti consorelle
delle stelle su nel cielo.
Ramificati brividi fronduti
danno ristoro
a chi passeggia accanto
con verde naturale sentimento.
Incisioni, scolpiti godimenti
parlano inascoltate
al nostro tempo.
Riverberi di luci sotto il sole
smanie di natura in movimento
gocce di smeraldo e di turchino
positivi lasciti d'avvento.
SIAMO DEI
Siamo dei
umane create espressioni
scintille periferiche di Dio
propaggini di Spirito
dell'Immenso.
Stille d'eternità.
Siamo zone d'ombra
e di luce
esiliati in autunni
esistenziali.
Ancora una, ma si...
LA TOMBA NEL BOSCO
Ignota, coperta di foglie
là nel bosco una tomba riposa.
Diroccata è la croce di pietre.
Memore una gobba,
un terrapieno,
chi dorme lì?
Perchè? Quando? Non c'è risposta
solo aliti di vento
danzanti tra i rami.
Forse cuor partigiano
o errante eremita.
Fa un pò compagnia
un canto d'uccello,
un fiore novello,
un tintinnar di campane lontane
un fraterno ruscello,
una piega di cielo
che si specchia nel sole.
Si teme la morte,
non l'ozio di pace.
Sensazione avvolgente
vigila attorno.
Compendio di vita
al dormiente
sepolto.
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
Volano49 ha scritto: ... colui il quale.
Qui si possono esprimere (e trovare espresse da altri) altre cose, o magari anche le stesse ma in altro modo. In poesia è anche possibile "giocare" più liberamente col linguaggio e le parole. A me interessa, e mi interessa farlo dove ci sono anche altri che lo fanno, ognuno con lo stile che preferisce. Un abbraccio
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IL DUELLO
Ma si che alfin trovasti
l'albor di antichi allori
all'ombra dei cipressi
con sfida a doppia lama
L'albor de la contrada
ti vide in fiera pugna
col petto sì pulsante
e l'occhio sfavillante
Marito avea l'amante
di giunco corporale
l'amor così conteso
alfin ti fu fatale
La piaga color sangue
il bianco tuo tagliò
la notte che t'avvinse
in stella trasformò.
La seconda completamente diversa come stile dalla prima, mi appartiene però ugualmente, MI CONSENTA... Mi ispirò una persona pacata, molto anziana che trovarono morto appoggiato al tavolo in cucina.
NELLA SERA
Nello specchio
di interne canute visioni
maceravano offuscate le idee
ed era tormento nella sera,
al piccolo sole di una lampada.
Resoconto di un uomo
piegato dagli anni
e dai ricordi.
La carne indebolita dal tempo
intaccava il coriaceo
sdegno del cuore.
Si affannava il battito
ad ascoltare
il muto silenzio interno.
Il pulsare della vita
che si sfilava da lui.
Sul tavolo,
dentro un bicchiere
una rosa
senza più petali.
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- ErnestoValli
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- asdasd
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LE CAMPANE
Quando le campane spandon gloria
le note s'insinuan tra le vie
rammentano al fedele la Sua storia,
di chi giunse in terra scevro da bugie.
Rintoccano a festa e a promemoria
a valicar la soglia del tuo Dio
col cuore un pò contrito, senza boria
con animo sereno, mesto e pio.
Così le note non trovano barriere
entrano tranquille nel tuo cuore
di Lui sorelle e amiche vere
con battiti all'unisono d'amore.
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Volano49 ha scritto: E MI CONSENTA
io consento LEI MI CONSENTE? spero di non deluderla ma la rima non c'è neanche stavolta. Anche a me lo spuntone lo diede una persona, mi fece vorticosamente girare quelle che, in qualità di femmina, non possiedo. Trovo che, a volte, scriverci su una poesia resti l'unica cosa da farsi.
Ermetica
Perchè non glielo dici? Non capisce
Non è intelligente? L' intelligenza...
Sarà anche più intelligente di me.
Allora perchè non capisce?
Perchè ha un altro dio!
Cosa è questa? Una risposta.
Nuova. Di zecca.
E' buona questa risposta?
L'ho messa sotto i denti.
Annusata. Auscultata.
Esaminata controluce. Soppesata
ci ho pestato su. Ammollo in varechina
alta temperatura. Centrifugata.
Congelata. Abbrustolita. Tiene.
E' buona.
Allora perchè non glielo dici: Hai
un altro dio? Mi risponderebbe che sono
ERMETICA.
S'interessa di poesia? No,
s'interessa di come cavarsela col suo dio.
Ma tu, quel dio lì, non ce l'hai? No.
Voleva sacrifici umani.
Sono andata a cercarmene degli altri.
E li hai trovati?
Chi sei tu, l'Inquisizione?
Uh come ti arrabbi! Sparisci!
Ma tu, cosa vuoi? darmi all'ermetismo.
Vediamo se m'illumino d'immenso.
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Dedicato a lor signori
tutti buoni dal di fuori
...........
...............
............
...
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Volano49 ha scritto: continui poi Lei:
So che mi capisce.
Stavo per eseguire il compito da Lei assegnatomi, ma mi è scappato di darmi all'acquerello. La maestra è gentile. Le compagne pure. Compagni no, neanche uno. Evidentemente, sono tutti impegnati a cercare le rime.
Buona domenica!
La colpa
Un grosso fiore di orchidea mi fissa
Vibra per un nonnulla
E' tutto immobile
Lei mi guarda e vibra
Bianca
aperto il cestino violaceo
la sua farfallina striata d'oro guarda il mondo.
Me l'aveva regalata qualcuno.
E' tornata a fiorire
Non ci contavo. Forse
neanche l'avrei voluto
Mi pianta gli occhi in faccia. Cosa vuole?
Che le dica che non è colpa sua?
Che non l' accuso di niente?
Gliel'ho detto.
E' bellissima!
Pronto
Volevano pronto. Così non serve toccare
tracce di dentro. Resta tutto in ordine.
I figli fanno i capricci ma poi obbediscono
scendono nella fossa anche loro. Figli di chi?
Nessuno li ha generati. Chi comanda
li ha trovati pronti.
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Non considerarti "vecchina", il tuo cuore, legato al sentimento, resterà SEMPRE giovane e immutato nel tempo. Te ne duole che sei passata all'acquerello? Che dovrei dire io che sono 40 anni che dipingo, precoce anzichenò, avevo solo 13 anni quando ho cominciato. Me ne vado così? Ma manco per idea, colgo l'attimo per un'altra poesia, questa me l'hanno in parte ispirata recentemente i fatti schifosi di Gaza.
Un abbraccio
PENSIERO
Sei qualcosa di umano
qualcosa di vero
unico mio pensiero
rivolto al diverrà.
Nel concetto allusivo
di una morte futura
la vita è più dura
vissuta qua e là.
Nel tormento e nell'estasi
del crederci o no
con la croce che incombe
su tutto e su noi.
La prova l'avremo? Chissà!
Per ora la vita è una china
dove il piede scivola sul lamento
dell'essere privo d'ogni sentimento.
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
Volano49 ha scritto: Non considerarti "vecchina", il tuo cuore, legato al sentimento, resterà SEMPRE giovane e immutato nel tempo.
Sarebbe normale.
Anche noi siamo alberi.
Un vecchio albero
resta un albero vecchio
ma continua a mette le sue gemme.
Finchè muore.
Qui le gemme sono proibite.
Preferiscono fare la differenziata.
(Humberto Ak'abal scrisse:
Fiori
Le radici
ci raccontano
-tramite i fiori-
come è la terra dentro.
E i fiori marciscono,
muoiono
perchè qua fuori
la vita è una merda.)
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MIO DIO
Vola pensiero, portami con te
tra le braccia dell'Altissimo
a cullar le membra tra le stelle
aliti d'amore sulla pelle
infinita bontà ribelle
pio desiderio che mai s'avvera
tormento di vita alla deriva.
Un sogno lanciato nell'etere
cercando un Dio che mi risponde
mi prende tra le braccia
mi culla tra le onde,
magnetismo universale
di un Dio buono, un Dio sociale.
Sotto celesti fronde
bene immenso si diffonde
a spezzare le catene
di rancori e vite oscene.
Io ti cerco grande Dio
io ti voglio mio buon Dio
su accogli tra le braccia
questo figlio senza faccia.
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
Volano49 ha scritto: ma la vita comprende anche gioie,
La vita sì, ma qui la vita è abolita dappertutto. Ad acquerello l'ultima volta si è presentata una mascherata. Ha detto che era per il raffreddore. Fosse anche ( io gliel'ho detto che nella vita di raffreddori ne ho avuti tanti e non l'ho mai messa), comunque strano raffreddore: in + di 2 ore non ha mai sternutito nè si è soffiata il naso ... si mette male ...
Se ho ancora parole per scrivere
vuol dire che sono viva.
E' soggettivo.
Un altro dice
finchè ho ancora una bolla di sapone
da soffiare
vuol dire che sono vivo.
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
- Cum grano salis
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- Se l'avrei saputo, mo' te l'imparavo! :-P
tristezza infinita che l'anima lava.
Speranze infrante, sogni svaniti,
nella notte oscura i pensieri smarriti.
"O siete con noi, o siete contro di voi!"
(C.G.S. - Motto del complottista)
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
Accarezzare la luna piena è impegnativo.
Ma non troppo.Appena se ne accorge
la luna allunga le dita
se la prende e si porta la carezza lassù.
Così va tra terra e luna
da sempre.
Tra noi come va?
Siamo qui insieme
i nostri corpi così come sono
a cercare un modo di andare che ci appartiene.
Nuovo. Un ritorno e una partenza.
Apro le braccia le mani
aspetto che tu arrivi dove vuoi arrivare.
Allora ti tocco
premo. Non sei da sola.
Ci sono anch'io a desiderare, con te,
che il tuo corpo possa dirti qualcosa di più.
Mi chiudo mi rannicchio fin dove riesco.
Le tue mani mi aiutano a potere qualcosa di più.
A contenere questa oscurità che voglio avvolgere
amo questa notte con quello che è
paura dolore commozione.
Semi tuberi radici vive.
Non sono sola. Tu ci sei.
Lascio la notte
cerco costruisco il mio giorno.
Le tue mani spingono. Sostengono.
Mi sento il sole sul petto: credeva
di farmela? Invece l'ho visto!
Anche con gli occhi chiusi.
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
Chi odia invece è riuscito a ribaltare i valori del buon senso. Denaro e successo ad ogni costo, ormai superano ogni altro principio, vedi, appunto la gnoccona Selvaggia. L'unica, cara Danielas, è operare affinchè il sereno sostituisca la (le) tempesta. I sentimenti devono riprendere il loro posto nel nostro mondo. Non mi hai invogliato a riproporre una poesia attinente. Ma io oso...
L'ODIO A DISMISURA (Ormai)
Per dare un senso ad ogni cosa
trascini in te pensieri contrastanti
insceni e concludi da te senza posa
scoprendo niente più
di quel che avevi davanti.
L'amore dà la vita
dà un senso all'esistenza
ormai ridotto a brandelli
dal contrasto opposto.
L'odio a dismisura rigonfia il profondo
che lo divulga alfin per alcun costo.
La parvenza della bella facciata
ricopre il guasto
addolcito dallo studio
del bel parlare
essere indegno, non più casto
volgare denuncia
dell'umano osare.
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
Ho cercato
la consistenza del mio corpo.
Ho chiesto alla terra.
Sempre chiedo qualcosa alla terra.
Cerco consistenza del corpo e cerco terra.
(dal cielo non mi aspetto niente)
Così, ho danzato la mia forza con lei
che danzava la sua forza con me.
Sono arrivati i gesti della mia forza
dai piedi dalle gambe dalle braccia
dal viso. Da tutto il corpo.
Sono arrivate le mie voci della forza.
Sono diventata rombo di tuono.
Ho visto quel cielo annerito
dalle nubi da cui scaturivo.
Sono rombo di tuono
minaccioso
definitivo.
Non dubbi non esitazioni ambivalenze.
Chi discute col tuono?
Ho danzato la forza.
Non me l'aspettavo.
Cosa è danza?
Chiamare quel che non si aspetta.
Ho danzato
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
Le flebili grida
mi graffiavano il cuore
ero davanti al dolore vero
di una creatura innocente.
Voluminoso terrore
di un essere minuto
abbandonato
ai veleni della vita,
una vita non voluta.
Così si presentava il fagotto
dentro un cassonetto.
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
Mi chiamo Kristen Gasparini, ho 28 anni, sono nata e cresciuta in un paesino di campagna da papá friulano e mamma anglo-giamaicana. Grazie a due borse di studio complete, per anni ho studiato negli Stati Uniti, e nel frattempo ho viaggiato in Sudamerica, conoscendo culture di resistenza indigena che lottano per la protezione di territori naturali inestimabili.
Durante il mio primo semestre a Wellesley College, dal quale si sono laureate quelle criminali di Hillary Clinton e Madeline Albright, mi sono resa conto che l'11 settembre é una delle grandi menzogne che sostengono un sistema di potere mondiale basato su violenza, trauma e controllo attraverso il trauma. Ho passato quattro anni a litigare con i professori durante seminari di politica internazionale e di teoria mediatica, e a farmi prendere in giro dalla maggior parte delle studentesse, che mi chiamavano pazza perché appendevo volantini riguardanti l'edificio 7 in giro per l'universitá.
Dopo essere guarita da una paralisi alla corda vocale, ho riabilitato la voce e ho iniziato a scrivere canzoni in inglese, spagnolo e italiano.
Questa canzone é tra le prime che ho scritto, nel 2020, durante il primo lockdown. Stavo leggendo "La repubblica" di Platone per il mio seminario di filosofia. Il mito della caverna, che avevo giá letto, si é ripresentato in un momento storico durante il quale era chiaro che stessimo precipitando tutti a rotta di collo verso un futuro fatto di ombre, e di potere che si nutre d'ombra.
Oggi peró, avendo terminato questo lavoro dopo quattro anni dall'incipit, mi rendo conto che il motivo per cui c'é piú ombra é perché c'é più luce. Per la prima volta nella storia dell'umanitá possiamo osservare come effettivamente opera il potere al quale per millenni abbiamo dato legittimitá.
Come artista, mi impegno a contribuire alla creazione di una cultura che rifletta e ispiri il nostro spirito collettivo, cambiante di fronte a questa realtá che spesso confonde e abbaglia.
Il mio sogno é di continuare a cantare la veritá, di fare una famiglia e avere abbastanza successo da riuscire a comprare e proteggere terreni assieme ad altri artisti e comunitá indigene e locali per vivere in permacultura riforestando, producendo cibo, e dimostrando che si puó condurre una vita di creativitá in tutti i sensi senza dipendere dalla violenza, in modo diretto o indiretto.
Spero vi piaccia questa canzone, che vogliate aiutarmi a diffonderla e che vi ispiri a dire e cantare anche la vostra veritá.
Sul mio canale YouTube troverete vari link per contattarmi.
Grazie dell'attenzione, di seguito il testo della canzone.
LE CAVERNEI rami ricamano il cielo con linee nere, frattali al tramontoLa luce che cade alle spalle del tempo ne traccia affilato il contornoE tutte le cose che ancora ed appena si stagliano di fronte al cosmoImplorano guarda e ricorda perché d’ora in poi, hanno ucciso il giorno La notte che i rami nasconde tra fibre di sonno tessute nell’AdeInghiotte ogni linea ogni forma in un ventre vorace e si rende custodeDi tutte le cose visibili solo dagli occhi se il cuore non vedeI sogni ci invadono l’anima e rendono il vero questione di fede Com’e’ feconda l’oscurita’Com’e’ feconda l’oscurita’ Le caverne son piene di notteSulle catene c’e’ scritto “virtú”Fiamme buie proiettano ombreOmbre che dicono resta quaggiu’... Le fiamme ti sbraitano storie di eroi e chimere con alito stranoRespiri quel fiato stantio e spesso ti chiedi se non sia velenoE piano per caso ti volti e un barlume diverso dall’alto ti chiamaSara’ perche’ l’attimo prima stavi immaginando un arcobaleno Spiraglio di luce ti sprona e questa spelonca ormai ti sta strettaUn passo ed un altro e ti accorgi che la tua catena e’ di vetro e si spezzaE segui nel fango le impronte di vero tremando all’idea di un di fuoriMa al lieve bagliore il letame fa nascere fiori di mille colori Gia’ sai che l’alba ti accechera’Gia’ sai che l’alba ti accechera’ Le storie che i rami tessevano esplodono al sole, ribelli e ferociSovvertono l’ordine buio di sagome rette da apocrife vociE con la violenza di Dio ti svelano il bene e l’amore nel mondoE piangi sul tempo passato a dormire e negare in posti profondi Splende e brucia quel mondo all’esternoOmbre e illusioni son cenere ormaiConsapevole e’ quest’altro infernoMa come fenice tu rinascerai Svegliarsi, rinascere vuol forse dire sapere di essere soli?E amare significa forse portare alla luce segreti e dolori?Raccogli una prova del vero da terra, un ramo ti fa da bastoneE cieca ritorni nell’oscuritá a tentoni, brandendo paroleE cieca combatti per mettere in salvo i compagni dal sottosuoloCieca, descrivi radiose realta’ che dichiareranno menzogne Perche’ le caverne son piene di notteSulle catene c’e’ scritto “virtu’”Fiamme buie proiettano ombreOmbre che dicono resta quaggiu’Ombre che dicono resta quaggiu’
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