Il senso del Natale oggi.

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3 Anni 7 Mesi fa #42187 da Volano49
Il senso del Natale oggi. è stato creato da Volano49
Ci si chiede che cos'è oggi il natale, cosa rappesenta, in che modo noi lo abbiamo trasformato nel corso dei secoli trasferendolo dalla sua significanza religiosa a volgare festa di consumo. All'origine era festa di speranza e di rinascita non solo nell'Epifania cristiana, ma anche nelle altre tradizioni religiose. Ai nostri giorni purtroppo, il Natale sembra diventato una data del calendario attesa soltanto per consumare "un pò di più" e per starsene con i propri cari in un cerimoniale casalingo codificato dalle abitudini, pur nelle imposizioni governative del momento storico in cui ci dibattiamo.

Di molte cose si è perso il senso del sacro (ogni tanto ce lo ricorda l'utente Giovanni, ma è la classica voce nel deserto, meno male che lui, pur chiamandosi Giovanni, a differenza del Battista non si veste con peli di cammello...sai il prurito che ciò comporterebbe...:omg: ).

Di troppe cose si è perso il senso del sacro, del nascosto, di ciò che vive dietro le apparenze. Ricordi d'infanzia, lontane memorie che investono esclusivamente il registro del tempo perduto e delle illusioni. Così lo Spirito del Natale se ne è andato, non di sua spontanea volontà, ma cacciato dall'incredulità dell'uomo, e il bimbo che mettiamo nel presepe (Peonia potrebbe optare per il golfista Trump...) non ci indica più nulla, è già vecchio ancor prima di nascere. Che peccato!
Un saluto

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3 Anni 7 Mesi fa #42203 da Volano49
Risposta da Volano49 al topic Il senso del Natale oggi.
IL menefreghismo impera, e gli utenti come - SC 62 - che (giustamente) qualche domandina se la pongono, sembrano in via d'estinzione. Ed è così (per questo) che il Cristo con la sua parola profonda seppur tenue, immacolata che parla di pace, diventa soltanto una retorica figura. La parola di Cristo si è smitizzata nel buio delle luci di Natale, diventando solo una retorica figura. La parola di Cristo, il perchè della sua nascita, si è smitizzata e si è smitizzata perchè, come le cose troppo ripetute, non ha più valore. La parola di Cristo à diventata per noi come quella del genitore che dice al figlio sempre la stessa cosa e il figlio quando sa che il padre o la madre dicendo la stessa cosa non farà SEGUIRE NIENTE, nè di bene nè di male, ma che tutto resterà come prima, dopo un pò non l'ascolta più. La Parola dunque perde il suo significato.

Ora, la parola di pace di Gesù non può avere più forza in mezzo a noi e non può averla sia perchè essa non è stata mai seguita dalla pace, da 2000 anni a stà parte, e sia perchè essa dovrebbe parlare attraverso un'accettazione psicologica di fede che non si ha più e, non avendola più, noi possiamo soltanto accettarla romanticamente (all'utente Giovanni insomma...), nella suggestione delle campane, dei presepi, ma NULLA PIU', rivolgendola alle MASSE. Può naturalmente essere diverso, almeno in maniera individuale.

Si può dire che Gesù con la sua venuta, sia venuto a tamponare una situazione, che è venuto a creare per 2000 anni un mondo nel quale, bene o male, hanno creduto milioni d'individui che, per mezzo del Cristo, sono riusciti a superare momenti terribili della propria vita, affidandosi alla fede verso un bambinello nato e cresciuto tra le indigenze, e questo già è stato un bene.
Un saluto

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3 Anni 7 Mesi fa #42209 da Jediel74
Risposta da Jediel74 al topic Il senso del Natale oggi.
Personalmente non saprei dire se Gesù Cristo sia esistito o meno, ma qualòra lo fosse, ho pochi dubbi riguardo al fatto che non ce lo raccontino in modo fedele alla realtà, come tutto il resto... del resto

"Chi ha capito ha capito e non ha bisogno di consigli, chi non è in grado di capire non capirà mai"

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3 Anni 6 Mesi fa #42213 da Volano49
Risposta da Volano49 al topic Il senso del Natale oggi.
La storicità di Gesù Cristo non può essere messa in dubbio, troppi relatori, documenti, date e connessioni ce lo ricordano. Il vero problema si pone quando si vuole filtrare dal setaccio del tempo e dalle intrusioni dogmatiche, del tutto umane succedutesi, e che via via hanno coperto di umane sovrastrutture, e nello stesso tempo "annacquato" il suo vino novello... Gesù fra i tanti aspetti, andrebbe considerato un... "dittatore", ma NON di tipo negativo, cioè folle, megalomane. Nel senso che è dittatore chiunque riesce a rendere suggestivamente trascinante la propria idea, la propria parola e il proprio comportamento nei confronti di molti uomini, indipendentemente dalla QUALITA' delle sue motivazioni, Il tale senso anche il Cristo fu un dittatore, ma un dittatore di anime.
Un saluto

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3 Anni 6 Mesi fa #42220 da Davide71
Risposta da Davide71 al topic Il senso del Natale oggi.
Ciao Volano49,

veramente l'unica ragione per cui credo che Gesù Cristo sia esistito è perché non credo sia possibile che una religione si possa formare senza Dio e senza un profeta. Se ci affidassimo alla Storia allora dovremmo giungere alla conclusione che Gesù Cristo non sia mai esistito. Questo perché non esiste un resoconto storico della sua opera, per intenderci qualcosa di simile agli Atti degli Apostoli, ma solo resoconti simbolici, i Vangeli. Per farti un paragone, su Maometto abbiamo innanzitutto il Corano, che è la trascrizione dei suoi discorsi (ispirati da Dio per chi ci crede), testimonianze dei suoi compagni di fede e testimonianze dei suoi nemici, e questo è molto importante.
Su Gesù Cristo abbiamo:
i Vangeli, che sono stati ottenuti per ispirazione diretta dai suoi discepoli in stato di trance estatica. Puoi non crederci e darmi del pazzo, e non intendo discutere questa affermazione. Ma sicuramente NON sono resoconti storici.

la testimonianza di Giuseppe Flavio, su cui esistono un mare di dubbi (interpolazione) e il problema che Gesù sia un nome comunissimo all'epoca. Soprattutto lascia perplessi l'amore che traspare dalla sua narrazione e l'esiguità della stessa.

Poi...nulla.
Questo è molto sospetto. Guénon ha fatto notare che il velo di oscurità che ammanta l'esistenza storica di Gesù non può essere "casuale", e io (e non solo io) sospetto che la Chiesa Cattolica abbia deliberatamente cancellato/occultato una montagna di testimonianze storiche sul suo conto per farlo apparire qualche cosa di diverso da quello che era. Gesù Cristo era un maestro spirituale della più alta levatura, il cui insegnamento era rivolto ad un numero estremamente limitato di persone la cui intelligenza era inarrivabile per i Cristiani di 100 anni dopo.
Fai bene a parlare di "annacquamento". Probabilmente il Cristianesimo funziona sullo stesso principio dei medicinali omeopatici!
Eh sì, certo Gesù Cristo non era un democratico. E qui rientriamo nel solito discorso di considerare i nostri principi morali e le nostre istituzioni come l'unica forma di umanità, e tutto il resto della Storia una dittatura sanguinaria di uomini perversi e malvagi. Su questo punto non mi esprimo, ma io non penso che l'uomo sia migliorato in alcun modo dal punto di vista intellettuale e morale (semmai il contrario) e che semplicemente noi, della Storia, leggiamo solo quello che vogliamo leggere.
Il Natale è una "sostituzione" di una festa antecedente al Cristianesimo, che celebrava la rinascita del Sole dopo il solstizio d'inverno. Il Cristianesimo ha permesso a molte tradizioni religiose antiche di sopravvivere sotto una nuova veste, impedendole di diventare qualche cosa come quello che vediamo oggi...

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3 Anni 6 Mesi fa #42222 da Volano49
Risposta da Volano49 al topic Il senso del Natale oggi.
Ciao. Davide. Vedi caro amico, le tue riflessioni dubbiose/incerte, seppur legittime, sono antiche quasi come lo stesso Cristianesimo, perchè risulta vero che già nel II° secolo gli Gnostici cercarono di spiegarsi i motivi più profondi del Cristianesimo e quindi di Gesù, esclusivamente attraverso la conoscenza razionale (la Gnosi, appunto) eliminando completamente la fede e nel IV secolo il prete alessandrino Ario dubitava della natura divina di Cristo pur considerandolo un uomo eccezionale... e la discussione continua ancora ai giorni nostri.

Possiamo fantasticare e dibattere su Cristo e sugli avvenimenti della Sua vita terrena, ma resta il fatto innegabile che malgrado siano state scritte milioni e milioni di pagine sull'argomento, quei quattro scarni libretti che sono i Vangeli (io vi aggiungerei anche quelli di Nag Hammadi, anche se per certi versi scomodi) rimangono pur sempre una guida sicura (per molti, non per tutti ovviamente) per cercare di raggiungere quella elevazione spirituale che tanti auspicano senza dover arrampicarsi sugli specchi di un misticismo non troppo ben definito. Questo almeno è brevissimamente il mio parere (uno dei...).
Un saluto

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