La Hasselblad 500EM e le temperature lunari

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4 Anni 7 Mesi fa - 4 Anni 7 Mesi fa #33850 da Crotti

pjam831 ha scritto:

Crotti ha scritto:

Pigna ha scritto: @Pjam831
Chiedo scusa, pensavo fossi femmina.
Fammi capire dove ho sbagliato, ne gioveranno tutti.

@crotti
questo è il grafico delle temperature registrato da uno strumento lasciato dagli astronauti di Apollo 11.



Come vedi le temperature non sono andate mai sotto i -53°C e mai sopra i 67°C durante tutto l'arco di un giorno lunare (quasi un mese terrestre).
Anche in questo caso siamo nel range di temperature ambientali in cui poteva operare la Hasselblad


Intanto sbattere lì un grafico, senza fonte, senza link, per poi dire "Come vedi le temperature non sono andate mai sotto i -53°C e mai sopra i 67°C durante tutto l'arco di un giorno lunare (quasi un mese terrestre).Anche in questo caso siamo nel range di temperature ambientali in cui poteva operare la Hasselblad" non serve e niente.Intanto -53 gradi sono più che sufficienti per bloccare la macchina fotografica, se hai visto American Moon. E poi, mostra da dove arriva il grafico e spiegalo: dici che arriva da Apollo 11, e allora?In quale unità di tempo in minuti è stato registrato?A partire da quando, e quali zone ha preso in considerazione tale rilevamento? Armstrong quando è uscito dal LEM è stato per 35 minuti ad oltre -100, questo è indiscutibile ed è dimostrato. Sempre se sai quali sono le temperature sole/ombra sulla luna, e sempre che tu abbia visto American Moon.Attendo delucidazioni.


Il problema sta a monte. La discussione gira intorno ad un concetto sbagliato. Lo spazio non è freddo. Essendo vuoto, la temperatura non ha alcun senso. Non c'è aria che è a tot gradi. È vuoto, ergo la temperatura non ha senso. Quello che succede è che un corpo non esposto alla luce solare si raffredderà irraggiando termicamente. Per esempio, le regioni lunari perennemente in ombra dei crateri ai poli hanno ghiaccio perché lì, il suolo si è raffreddato localmente tantissimo. Dire la macchina è a cento gradi non significa molto. La macchina ha subito un ciclo termico, come calcolato da Kamiokande esattamente, in cui l'esposizione al sole e la temperatura iniziale, determinano la temperatura ad un istante t.

Ciao, volevo fare una domanda: in mancanza di atmosfera, che fa da transizione tra il caldo ed il freddo (come lo fa tra la luce e l'ombra), la temperatura scende più velocemente passando da una zona illuminata ad una in ombra rispetto a quello che succede in presenza di atmosfera, che mitiga il passaggio da sole ad ombra, dico bene?O no? Spiego meglio dove voglio arrivare: uscendo dal LEM la macchina fotografica doveva anche contenere l'umidità contenuta nel LEM stesso, accelerando ancora di più la discesa delle temperature, giusto? Cioè, la temperatura dentro il LEM oscillava tra i 21 e i 26,5 gradi con un'umidità relativa compresa tra il 40 ed il 70%; quì la fonte ( space.stackexchange.com/questions/25742/...llo-mission-capsules ) e anche la fonte NASA ufficiale ( history.nasa.gov/SP-368/s2ch5.htm ). Quindi, non appena usciti dal LEM, e passando dai 21-26 gradi del LEM stesso agli oltre -100 dell'ambiente esterno, la presenza di umidità avrebbe dovuto causare la quasi istantanea formazione di microcristalli di ghiaccio nella macchina e sulla pellicola no?Questo, SE fosse vero, accelererebbe ancor di più il processo di shock termico dovuto al passaggio tra l'ambiente interno al LEM ed il freddo estremo al di fuori di esso.O sbaglio?
Ultima Modifica 4 Anni 7 Mesi fa da Crotti.

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4 Anni 7 Mesi fa #33855 da pjam831

Crotti ha scritto:

pjam831 ha scritto:

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Pigna ha scritto: @Pjam831
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@crotti
questo è il grafico delle temperature registrato da uno strumento lasciato dagli astronauti di Apollo 11.



Come vedi le temperature non sono andate mai sotto i -53°C e mai sopra i 67°C durante tutto l'arco di un giorno lunare (quasi un mese terrestre).
Anche in questo caso siamo nel range di temperature ambientali in cui poteva operare la Hasselblad


Intanto sbattere lì un grafico, senza fonte, senza link, per poi dire "Come vedi le temperature non sono andate mai sotto i -53°C e mai sopra i 67°C durante tutto l'arco di un giorno lunare (quasi un mese terrestre).Anche in questo caso siamo nel range di temperature ambientali in cui poteva operare la Hasselblad" non serve e niente.Intanto -53 gradi sono più che sufficienti per bloccare la macchina fotografica, se hai visto American Moon. E poi, mostra da dove arriva il grafico e spiegalo: dici che arriva da Apollo 11, e allora?In quale unità di tempo in minuti è stato registrato?A partire da quando, e quali zone ha preso in considerazione tale rilevamento? Armstrong quando è uscito dal LEM è stato per 35 minuti ad oltre -100, questo è indiscutibile ed è dimostrato. Sempre se sai quali sono le temperature sole/ombra sulla luna, e sempre che tu abbia visto American Moon.Attendo delucidazioni.


Il problema sta a monte. La discussione gira intorno ad un concetto sbagliato. Lo spazio non è freddo. Essendo vuoto, la temperatura non ha alcun senso. Non c'è aria che è a tot gradi. È vuoto, ergo la temperatura non ha senso. Quello che succede è che un corpo non esposto alla luce solare si raffredderà irraggiando termicamente. Per esempio, le regioni lunari perennemente in ombra dei crateri ai poli hanno ghiaccio perché lì, il suolo si è raffreddato localmente tantissimo. Dire la macchina è a cento gradi non significa molto. La macchina ha subito un ciclo termico, come calcolato da Kamiokande esattamente, in cui l'esposizione al sole e la temperatura iniziale, determinano la temperatura ad un istante t.

Ciao, volevo fare una domanda: in mancanza di atmosfera, che fa da transizione tra il caldo ed il freddo (come lo fa tra la luce e l'ombra), la temperatura scende più velocemente passando da una zona illuminata ad una in ombra rispetto a quello che succede in presenza di atmosfera, che mitiga il passaggio da sole ad ombra, dico bene?O no? Mi spiego meglio: uscendo dal LEM la macchina fotografica doveva anche contenere l'umidità contenuta nel LEM stesso, accelerando ancora di più la discesa delle temperature, giusto? Cioè, la temperatura dentro il LEM oscillava tra i 21 e i 26,5 gradi con un'umidità relativa compresa tra il 40 ed il 70%; quì la fonte ( space.stackexchange.com/questions/25742/...llo-mission-capsules ) e anche la fonte NASA ufficiale ( history.nasa.gov/SP-368/s2ch5.htm ). Quindi, non appena usciti dal LEM, e passando dai 21-26 gradi del LEM stesso agli oltre -100 dell'ambiente esterno, la presenza di umidità avrebbe dovuto causare la quasi istantanea formazione di microcristalli di ghiaccio nella macchina e sulla pellicola no?Questo, SE fosse vero, accelererebbe ancor di più il processo di shock termico dovuto al passaggio tra il caldo ed il freddo estremo.O sbaglio?


Leggi sopra. Fuori non ci sono 0 gradi. O meno cento. La temperatura, nel vuoto, va ridefinita. Gli oggetti, in mancanza di aria che conduce , semplicemente, quando in ombra, si raffreddano emettendo radiazione termica. Nessuno shock termico quindi.

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4 Anni 7 Mesi fa #33863 da Crotti

pjam831 ha scritto:

Crotti ha scritto:

pjam831 ha scritto:

Crotti ha scritto:

Pigna ha scritto: @Pjam831
Chiedo scusa, pensavo fossi femmina.
Fammi capire dove ho sbagliato, ne gioveranno tutti.

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questo è il grafico delle temperature registrato da uno strumento lasciato dagli astronauti di Apollo 11.



Come vedi le temperature non sono andate mai sotto i -53°C e mai sopra i 67°C durante tutto l'arco di un giorno lunare (quasi un mese terrestre).
Anche in questo caso siamo nel range di temperature ambientali in cui poteva operare la Hasselblad


Intanto sbattere lì un grafico, senza fonte, senza link, per poi dire "Come vedi le temperature non sono andate mai sotto i -53°C e mai sopra i 67°C durante tutto l'arco di un giorno lunare (quasi un mese terrestre).Anche in questo caso siamo nel range di temperature ambientali in cui poteva operare la Hasselblad" non serve e niente.Intanto -53 gradi sono più che sufficienti per bloccare la macchina fotografica, se hai visto American Moon. E poi, mostra da dove arriva il grafico e spiegalo: dici che arriva da Apollo 11, e allora?In quale unità di tempo in minuti è stato registrato?A partire da quando, e quali zone ha preso in considerazione tale rilevamento? Armstrong quando è uscito dal LEM è stato per 35 minuti ad oltre -100, questo è indiscutibile ed è dimostrato. Sempre se sai quali sono le temperature sole/ombra sulla luna, e sempre che tu abbia visto American Moon.Attendo delucidazioni.


Il problema sta a monte. La discussione gira intorno ad un concetto sbagliato. Lo spazio non è freddo. Essendo vuoto, la temperatura non ha alcun senso. Non c'è aria che è a tot gradi. È vuoto, ergo la temperatura non ha senso. Quello che succede è che un corpo non esposto alla luce solare si raffredderà irraggiando termicamente. Per esempio, le regioni lunari perennemente in ombra dei crateri ai poli hanno ghiaccio perché lì, il suolo si è raffreddato localmente tantissimo. Dire la macchina è a cento gradi non significa molto. La macchina ha subito un ciclo termico, come calcolato da Kamiokande esattamente, in cui l'esposizione al sole e la temperatura iniziale, determinano la temperatura ad un istante t.

Ciao, volevo fare una domanda: in mancanza di atmosfera, che fa da transizione tra il caldo ed il freddo (come lo fa tra la luce e l'ombra), la temperatura scende più velocemente passando da una zona illuminata ad una in ombra rispetto a quello che succede in presenza di atmosfera, che mitiga il passaggio da sole ad ombra, dico bene?O no? Mi spiego meglio: uscendo dal LEM la macchina fotografica doveva anche contenere l'umidità contenuta nel LEM stesso, accelerando ancora di più la discesa delle temperature, giusto? Cioè, la temperatura dentro il LEM oscillava tra i 21 e i 26,5 gradi con un'umidità relativa compresa tra il 40 ed il 70%; quì la fonte ( space.stackexchange.com/questions/25742/...llo-mission-capsules ) e anche la fonte NASA ufficiale ( history.nasa.gov/SP-368/s2ch5.htm ). Quindi, non appena usciti dal LEM, e passando dai 21-26 gradi del LEM stesso agli oltre -100 dell'ambiente esterno, la presenza di umidità avrebbe dovuto causare la quasi istantanea formazione di microcristalli di ghiaccio nella macchina e sulla pellicola no?Questo, SE fosse vero, accelererebbe ancor di più il processo di shock termico dovuto al passaggio tra il caldo ed il freddo estremo.O sbaglio?


Leggi sopra. Fuori non ci sono 0 gradi. O meno cento. La temperatura, nel vuoto, va ridefinita. Gli oggetti, in mancanza di aria che conduce , semplicemente, quando in ombra, si raffreddano emettendo radiazione termica. Nessuno shock termico quindi.


Ma allora i tecnici dell'Audi, quando temono il di blocco delle parti meccaniche dopo meno di 10 minuti di sosta nell'ombra, a cosa si riferiscono se non ad uno shock termico dovuto al repentino abbassamento delle temperature, che fà grippare il rover?

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4 Anni 7 Mesi fa #33864 da Pigna
Il rover è a contatto con il terreno. Conduzione.

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4 Anni 7 Mesi fa #33866 da pjam831

Pigna ha scritto: Il rover è a contatto con il terreno. Conduzione.


Esattamente.

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4 Anni 7 Mesi fa - 4 Anni 7 Mesi fa #33873 da kamiokande

pjam831 ha scritto:

Pigna ha scritto: Il rover è a contatto con il terreno. Conduzione.


Esattamente.

La regolite è un pessimo conduttore di calore specie alle basse temperature, la conducibilità termica nelle zone d'ombra si aggira intorno ai 9.22E-04 (0.000922) W/m/K (come paragone l'aria immobile, anch'essa un pessimo conduttore di calore, ha una conducibilità di 0.026 W/m/K) quindi il termine preponderante è sempre l'irraggiamento, nell transitorio iniziale il terreno che ci sia o meno non fa quasi differenza, cambia la temperatura di equilibrio.

"La stampa è morta" (Egon Spengler - Ghostbuster)
Ultima Modifica 4 Anni 7 Mesi fa da kamiokande. Motivo: Precisato il comcetto

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4 Anni 7 Mesi fa #33875 da pjam831

kamiokande ha scritto:

pjam831 ha scritto:

Pigna ha scritto: Il rover è a contatto con il terreno. Conduzione.


Esattamente.

La regolite è un pessimo conduttore di calore specie alle basse temperature, la conducibilità termica nelle zone d'ombra si aggira intorno ai 9.22E-04 (0.000922) W/m/K (come paragone l'aria immobile, anch'essa un pessimo conduttore di calore, ha una conducibilità di 0.026 W/m/K) quindi il termine preponderante è sempre l'irraggiamento, nell transitorio iniziale il terreno che ci sia o meno non fa quasi differenza, cambia la temperatura di equilibrio.


Molto interessante. Devo provare a calcolarmi l'andamento della temperatura per un corpo completamente in ombra sulla luna con una certa temperatura iniziale.

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4 Anni 7 Mesi fa #33877 da Calipro

Il rover è a contatto con il terreno. Conduzione.

Molto interessante. Devo provare a calcolarmi l'andamento della temperatura per un corpo completamente in ombra sulla luna con una certa temperatura iniziale.


Se si vuole considerare la conduzione del calore del rover sul terreno, suggerisco di considerare anche i copertoni, i quali a naso non dovrebbero condurre un gran ché.

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4 Anni 7 Mesi fa #33880 da pjam831

Calipro ha scritto:

Il rover è a contatto con il terreno. Conduzione.

Molto interessante. Devo provare a calcolarmi l'andamento della temperatura per un corpo completamente in ombra sulla luna con una certa temperatura iniziale.


Se si vuole considerare la conduzione del calore del rover sul terreno, suggerisco di considerare anche i copertoni, i quali a naso non dovrebbero condurre un gran ché.


In effett la conduzione e` praticamente nulla, considerando il commento di Kamiokande. Per la dispersione per irraggiamento normalmente ci si riferisce alla legge di Stefan Boltzmann, ma li` bisogna conoscere la temperatura iniziale del corpo. Di solito i raffreddamenti sono lenti, ma se si parla di temperature iniziali sotto zero, cosa che puo` accadere dopo vari giorni nello spazio, leggi per esempio qui :https://www.astrome.co/blogs/how-do-satellites-survive-hot-and-cold-orbit-environments/

"The duration of these phases though, depends on the type of orbit. Thus, based on altitude and duration of the two phases, satellite in each type of orbit will experience a different hot and cold environment. However, the typical range of temperatures was found to be from -170 ˚C to 123 ˚C for LEO satellites while -250 ˚C to 300 ˚C could be experienced in other orbits. "

allora mi inizio a chiedere come facevano addirittura a muoversi i rover. E soprattutto come fanno a tollerare le differenze termiche tra zone esposte e non.

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4 Anni 7 Mesi fa - 4 Anni 7 Mesi fa #33881 da Pigna
"Yutu was designed to explore an area of 3 square kilometres (1.2 sq mi) during its three-month mission, with a maximum travelling distance of 10 km (6.2 mi). Energy was provided by two solar panels, allowing the rover to operate through lunar days. During the 14-day lunar nights, the rover went into sleep mode,[22] during which heating was provided by radioisotope heater units (RHU) using plutonium-238[23] and two-phase fluid loops.[16]"

Fonte: en.wikipedia.org/wiki/Yutu_(rover)

Durante la notte lunare spengono tutti i sistemi e usano riscaldatori a radioisotopi che sfruttano il decadimento del plutonio 238.
Durante il giorno dovrebbe bastare il tipo di copertura che riflette la maggior parte dei raggi solari.
Ultima Modifica 4 Anni 7 Mesi fa da Pigna.

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4 Anni 7 Mesi fa #33884 da pjam831

Pigna ha scritto: "Yutu was designed to explore an area of 3 square kilometres (1.2 sq mi) during its three-month mission, with a maximum travelling distance of 10 km (6.2 mi). Energy was provided by two solar panels, allowing the rover to operate through lunar days. During the 14-day lunar nights, the rover went into sleep mode,[22] during which heating was provided by radioisotope heater units (RHU) using plutonium-238[23] and two-phase fluid loops.[16]"

Fonte: en.wikipedia.org/wiki/Yutu_(rover)

Durante la notte lunare spengono tutti i sistemi e usano riscaldatori a radioisotopi che sfruttano il decadimento del plutonio 238.
Durante il giorno dovrebbe bastare il tipo di copertura che riflette la maggior parte dei raggi solari.


Per il rover lunare usato durante apollo ?

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4 Anni 7 Mesi fa - 4 Anni 7 Mesi fa #33885 da Pigna
Lo LRV è stato utilizzato solo di giorno ed al mattino, quindi con condizioni ambientali meno estreme e dovendo risolvere solo problemi di surriscaldamento.
Sostanzialmente il rover aveva diversi sensori di temperatura ed indicatori sul pannello di controllo. Gli astronauti lasciavano il rover parcheggiato all'ombra del lem (non più di 2 ore, oppure in prossimità dell'ombra) quando non utilizzato ed aprivano le coperture delle batterie per farle rimanere nel range di funzionamento. Anche qui troviamo largo utilizzo di materiali altamente irraggianti e vernici riflettenti, inoltre gli astronauti dovevano pulire le superfici impolverate con pennelli appositi.
Trovi tutto qui, un documento molto interessante con tutte le specifiche termiche dei vari componenti del rover e le misure adottate per contrastare il calore.
www.hq.nasa.gov/alsj/creel_lrv_experiences_alsj.pdf
Ultima Modifica 4 Anni 7 Mesi fa da Pigna.

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4 Anni 7 Mesi fa #33886 da Pigna
Tanto per aggiungere un'altra cosa:
Se scorri le slides del documento che ti ho postato non puoi non avere la sensazione di come tutti gli aspetti del rover e del controllo delle sue temperature siano stati affrontati minuziosamente, con studi, simulazioni e test.
Non so te, ma quando mi vengono dubbi sul funzionamenti del vari apparati usati sulla Luna (Hasselblad comprese) a quelle temperature e mi imbatto in un documento come questo, mi convinco subito che nulla fu lasciato al caso e che la moltitudine di ingegneri che hanno lavorato a tutto il progetto lo hanno fatto in maniera precisa e scrupolosa. Ciò non toglie che moltissimi miglioramenti sono stati fatti tra una missione e l'altra elaborando tutti i dati accumulati e mettendo in atto nuove strategie per aumentare l'efficienza di tutti i sistemi.

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4 Anni 7 Mesi fa #33887 da pjam831

Pigna ha scritto: Lo LRV è stato utilizzato solo di giorno ed al mattino, quindi con condizioni ambientali meno estreme e dovendo risolvere solo problemi di surriscaldamento.
Sostanzialmente il rover aveva diversi sensori di temperatura ed indicatori sul pannello di controllo. Gli astronauti lasciavano il rover parcheggiato all'ombra del lem (non più di 2 ore, oppure in prossimità dell'ombra) quando non utilizzato ed aprivano le coperture delle batterie per farle rimanere nel range di funzionamento. Anche qui troviamo largo utilizzo di materiali altamente irraggianti e vernici riflettenti, inoltre gli astronauti dovevano pulire le superfici impolverate con pennelli appositi.
Trovi tutto qui, un documento molto interessante con tutte le specifiche termiche dei vari componenti del rover e le misure adottate per contrastare il calore.
www.hq.nasa.gov/alsj/creel_lrv_experiences_alsj.pdf


Guarda, te lo dico tranquillamente. Non cercare di far passare idee tue come ragionevoli solo perche` sono tue. Frasi come :" condizioni ambientali meno estreme" non significano un beneamato. Prima di tutto, meno estreme non e` un`unita di misura. Secondo, lo dici tu che sono meno estreme. Terzo, chi ti dice che in quelle condizioni il rover funzioni bene ?

Qui, personalmente, io espongo dubbi. Ma non ho certezze. Se tu mi proponi le tue certezze con quest`atteggiamento da approssimatore, mi spiace, non attacca. Fai solo girare le scatole, personalmente.

Limitandomi a considerazioni generiche, non sto evidentemente cercando una smoking gun. Ma se mi si inizia un discorso da tipico "pompiere della disinformazione", non appena si vede uno spiraglio di dubbio, allora girano le scatole.

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4 Anni 7 Mesi fa - 4 Anni 7 Mesi fa #33888 da Calipro

Pigna ha scritto: Durante la notte lunare spengono tutti i sistemi e usano riscaldatori a radioisotopi che sfruttano il decadimento del plutonio 238.


In pratica un mini generatore ad energia nucleare!

...50 anni fa?
...tutto compattato all'interno di un trabbiccolo del genere?
...senza che poi tale tecnologia sia stata rivenduta per risolvere "qualche" problemino energetico qua e la? Tipo dei mini generatori nucleari da sotterrare ed utilizzare per poi essere lasciati lì una volta esauriti

www.distributedenergy.com/microgrids/art...nuclear-power-plants
"Mini Nuclear Power Plants
Could small modular reactors be the DERs of the future?"

Ma quale "future"...la NASA i mini-generatorissimi ce li aveva 50 anni fa, altro che "future" con pure il punto interrogativo! :-)
Ultima Modifica 4 Anni 7 Mesi fa da Calipro.

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4 Anni 7 Mesi fa #33891 da Pigna
@Pjam831
hai letto il documento che ho linkato?
Io non ho esposto le mie idee ma (a grandi linee) quelle della NASA che trovi nel documento. E mi pare siano esposte chiaramente e nei particolare, compresi i problemi che hanno avuto durante tutte le missioni per il surriscaldamento di alcune componenti del rover.
Mi pare che sia tu che rispondi in modo superficiale.

@Calipro
Ecco un altro che da risposte a cazzo di cane e ci fa pure ironia.

I generatori a radioisotopi (RTG) furono usati per i rover russi Lunakhod (con il polonio 210) con le sonde Pioneer 10, Pioneer 11, Voyager 1, Voyager 2, Galileo, Ulysses, Cassini, New Horizons, Viking e per il Mars Science Laboratory.
Anche le missioni Apollo lo usarono per alimentare le apparecchiature lasciate sul suolo lunare.

Se poi vuoi tenertene uno in casa, potresti anche farlo, dandoti energia per decenni (le Voyager ancora funzionano dal 1972) ma penso che moriresti di tumore prima di vedere il suo esaurimento.

Datti una svegliata Calipro e basta a scrivere stronzate.

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4 Anni 7 Mesi fa - 4 Anni 7 Mesi fa #33892 da Calipro

Pigna ha scritto: I generatori a radioisotopi (RTG) furono usati per i rover russi Lunakhod (con il polonio 210) con le sonde Pioneer 10, Pioneer 11, Voyager 1, Voyager 2, Galileo, Ulysses, Cassini, New Horizons, Viking e per il Mars Science Laboratory.

Se poi vuoi tenertene uno in casa, potresti anche farlo, dandoti energia per decenni (le Voyager ancora funzionano dal 1972) ma penso che moriresti di tumore prima di vedere il suo esaurimento.


Vedi che alla fine hai capito il punto?

Una cosa sono generatori per mezzi autonomi NON a contatto con esseri umani, come le sonde.
Tutt'altra cosa è un generatore che funzioni con degli esseri umani seduti sopra senza rischiare di danneggiarli e soprattutto senza lasciare segni sui rullini delle loro Hasselblad.
Ultima Modifica 4 Anni 7 Mesi fa da Calipro.

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4 Anni 7 Mesi fa - 4 Anni 7 Mesi fa #33893 da Pigna
Ma che cazzo vai scrivendo Calipro?
Ma chi ha mai parlato di RTG per lo LRV???
La prima volta che ho parlato di generatore a radioisotopi era per YUTU il rover del Chang’e 3 cinese attualmente attivo e non del rover delle missioni Apollo.
Lo LRV semmai doveva combattere con il caldo e non con il freddo dato che lo hanno usato solo di giorno. Datti una bella letta al documento che ho postato, almeno la pianti di scrivere idiozie.
Ultima Modifica 4 Anni 7 Mesi fa da Pigna.

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4 Anni 7 Mesi fa #33894 da pjam831

Pigna ha scritto: Ma che cazzo vai scrivendo Calipro?
Ma chi ha mai parlato di RTG per lo LRV???
La prima volta che ho parlato di generatore a radioisotopi era per YUTU il rover del Chang’e 3 cinese attualmente attivo e non del rover delle missioni Apollo.
Lo LRV semmai doveva combattere con il caldo e non con il freddo dato che lo hanno usato solo di giorno. Datti una bella letta al documento che ho postato, almeno la pianti di scrivere idiozie.


Io eviterei di rispondere a questo personaggio. Sta solo facendo confusione, totalmente off topic inoltre.

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4 Anni 7 Mesi fa #33898 da kamiokande

pjam831 ha scritto: Molto interessante. Devo provare a calcolarmi l'andamento della temperatura per un corpo completamente in ombra sulla luna con una certa temperatura iniziale.


La formula corretta è



la temperatura ovviamente è in Kelvin e vale per 160K < T < 430K.

"La stampa è morta" (Egon Spengler - Ghostbuster)

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4 Anni 7 Mesi fa #33910 da pjam831

kamiokande ha scritto:

pjam831 ha scritto: Molto interessante. Devo provare a calcolarmi l'andamento della temperatura per un corpo completamente in ombra sulla luna con una certa temperatura iniziale.


La formula corretta è



la temperatura ovviamente è in Kelvin e vale per 160K < T < 430K.


Ciao ! in effetti io intendevo l`andamento della temperatura allo scorrere del tempo. Ho trovato un calcolo qui, e in effetti mi torna :

physics.stackexchange.com/questions/6750...ure-go-down-in-space

Per k intendi la conducibilita` termica?

Grazie!

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4 Anni 7 Mesi fa #33922 da kamiokande
@ pjam831

Sì, k è la conducibilità termica della regolite al variare della temperatura della stessa. Se vuoi risolvere in modo semplice il problema di un corpo appoggiato alla superficie lunare, in ombra o al sole, puoi usare il metodo ad elementi concentrati considerando l'oggetto come puntiforme che riduce la questione ad una equazione differenziale ordinaria nel tempo. Un buon libro da usare come base è l'Incropera-Dewitt "Fundamentals of Heat and Mass Transfer", se ti può interessare mandami un messaggio privato.

"La stampa è morta" (Egon Spengler - Ghostbuster)

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4 Anni 7 Mesi fa #33923 da pjam831

kamiokande ha scritto: @ pjam831

Sì, k è la conducibilità termica della regolite al variare della temperatura della stessa. Se vuoi risolvere in modo semplice il problema di un corpo appoggiato alla superficie lunare, in ombra o al sole, puoi usare il metodo ad elementi concentrati considerando l'oggetto come puntiforme che riduce la questione ad una equazione differenziale ordinaria nel tempo. Un buon libro da usare come base è l'Incropera-Dewitt "Fundamentals of Heat and Mass Transfer", se ti può interessare mandami un messaggio privato.


Grazie!!

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4 Anni 7 Mesi fa #33924 da kamiokande
@ pjam831
Ti ho mandato un messaggio privato.

"La stampa è morta" (Egon Spengler - Ghostbuster)

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3 Anni 4 Mesi fa #43585 da k29
Analisi molto interessante, ma volevo sapere che competenze/titolo di studio, sei in possesso, non per sfiducia, ma per un ulteriore conferma dei risultati ottenuti.

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