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Le risposte di C&S alle 42 domande di AM
ho deciso che una cosa è successa, anche se non lo è, e reiterando a raffica le mie non-argomentazioni, mi autoconvinco che sia veramente successa, così ho dimostrato a me stesso che è davvero successa
piccola correzione sull'ultima frase,
...non poteva intestardirsi con qualche canale in favore della terra piatta? sarebbe stata una sfida cabarettistica senza esclusione di colpi, ne avrebbero guadagnato entrambe le parti
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- CharlieMike
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Ti do un aiutino sulle protezioni dalle radiazioni (chiesto alla IA).
#56590
Ho provato a chiederlo alla IA:
Domanda: quali sono i materiali da usare per la schermatura da radiazioni e quali sono gli spessori da usare?
Risposta: Per la schermatura dalle radiazioni, i materiali devono avere elevata densità ed essere in grado di assorbire o deviare le radiazioni ionizzanti. I principali materiali utilizzati sono:
Piombo: Molto efficace contro raggi X e gamma. Lo spessore varia in base all'energia dei fotoni, generalmente tra 1-10 mm.
Tungsteno: Simile al piombo ma più resistente, spesso usato in applicazioni speciali.
Calcestruzzo: Utilizzato nelle strutture di protezione nucleare; lo spessore varia da 10 cm a oltre 1 metro, a seconda delle esigenze.
Acciaio: Impiegato per schermare radiazioni gamma e neutroni; solitamente da pochi millimetri a diversi centimetri.
Polietilene con boro: Ottimo per schermare neutroni; spessori tipici di 5-20 cm.
Acqua: Usata in centrali nucleari per schermare neutroni; lo spessore necessario può superare il metro.
La scelta del materiale e dello spessore dipende dal tipo di radiazione e dall'intensità della fonte.
Aggiungo una cosa che probabilmente sfuggirà alle menti più semplici:
maggiore densità significa maggiore peso.
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- CharlieMike
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"Queste pellicole erano estremamente stabili e resistenti nel tempo, progettate per resistere alle condizioni spaziali (radiazioni, vuoto, sbalzi termici)"
Le pellicole Kodak progettate negli stabilimenti del pianeta Kripto, resistenti a tutto eccetto la kriptonite.
Ecco perché le fotografie vengono verdi.
"Le pellicole fotografiche non erano esposte continuamente, ma solo al momento dello scatto"
Gli astronauti erano istruiti a non fotografare direttamente le radiazioni.
"Le Hasselblad utilizzate dagli astronauti erano modificate per resistere alle condizioni spaziali, con rivestimenti metallici che offrivano una certa protezione dalle radiazioni."
Ma se la Hasselblad ha detto che hanno solo studiato solo il modo di ridurre il peso per rientrare nei parametri della NASA.
Non hanno mai cagato di striscio la protezione dalle radiazioni dato che servono materiali ad alta densità.
" Le pellicole Kodak (come l’Ektachrome e la Panatomic-X) erano meno sensibili alle radiazioni rispetto ai sensori digitali moderni"
Massimo! Toscani ti ha tirato il pacco. Non ha usato la Ektacrome!
"La maggior parte delle particelle cariche (protoni ed elettroni) venivano bloccate dalle schermature delle astronavi o delle fotocamere"
C'era lo scudo deflettore dell'Enterprise.
"A differenza delle pellicole esposte per anni nello spazio (come quelle dei satelliti), quelle delle missioni Apollo erano esposte solo per pochi giorni, limitando l’effetto delle radiazioni"
Solo pochi giorni nelle radiazioni cosmiche. Cosa sarà mai? Una passeggiata di salute.
Venusia, questa è la versione cinese della IA.
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in cerca di fantomatiche protezioni aggiuntive.
Leggo solo che è stata colorata. Ok.....
Ma poi leggo: "Si tratta di una rivisitazione della versione precedentemente adattata allo spazio e dotata di un obiettivo Zeiss Biogon da 60mm con apertura f/5.6 e basata su pellicole da 70mm di Kodak."
Penso "ci sarà un errore", allora chiedo all'IA, che mi conferma:
Ma...... giorni fa non discutevamo del fatto che avevamo apertura f/11 verso ovest e f/2,8 verso est??La fotocamera Hasselblad 500EL utilizzata durante la missione Apollo 11 era equipaggiata con obiettivi Zeiss, tra cui il Biogon da 60mm. L'apertura massima di questo obiettivo era di f/5.6.Questa apertura era considerata adeguata per le condizioni di illuminazione sulla Luna, dove la luce solare è molto intensa. Gli astronauti potevano anche utilizzare pellicole a sensibilità elevata per adattarsi alle diverse condizioni di luce, ma l'apertura massima di f/5.6 rimaneva un limite per la fotocamera in termini di quantità di luce che poteva entrare.
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- maxtube100
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Ecco perché le fotografie vengono verdi.
DO NOT FEED THE TROLL
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Ma 1 mm di spessore di alluminio quanto scherma?
questa è una tabella di assorbimento dell'alluminio in funzione delle radiazioni corpuscolari indicate in mega elettron volt:
Come si vede, per schermare il vento solare che arriva a 10 kEv, (0,01 MEv) basta un foglio di alluminio di un peso di 3,84 mg per cm quadrato, ossia 0,0039 g per centimetro quadrato, e uno chassis di 1 mm di spessore è sicuramente più pesante, infatti considerando il peso specifico dell'alluminio di 2,7 g/cm³, un centimetro quadrato di alluminio spesso un millimetro ha una massa di 0,27 grammi, per cui ben superiore ai 0,0039 grammi previsti per fermare particelle di 1 mega elettron volt e il vento solare si ferma a 0,01 MeV
Però quell'alluminio non fermava le radiazione dei GCR ben più penetranti, ma per fortuna molto più radi.
Poi cerchiamo di capire i numeri sulle radiazioni: i 13,5 microgray/h si riferiscono alle misurazione della potenza radioattiva lunare, ed è quella che si deve far riferimento per le pellicole. Però se si passa alla valutazione del danno biologico, noi sappiamo che il lander chang'e 4 ha misurato anche una radiazione neutronica secondaria prodotta dall'incontro dei GCR sulla regolite, ed essendo i neutroni particelle molto penetranti, il calcolo del danno biologico di quella radiazione è salito a circa 60 micro sievert all'ora.
Qui una fonte assolutamente indipendente che lo spiega in inglese, anche se è cinese:
news.cgtn.com/news/2020-09-26/China-s-Ch...5LtVo9xbW/index.html
L'articolo parla di 1.369 microsievert al giorno che diviso 24 fa 57 microsievert all'ora.
Per cui i numeri tornano.
Però l'articolo cinese dice una cosa molto interessante:
"The radiation levels we measured on the Moon are about 200 times higher than on the surface of the Earth and five to 10 times higher than on a flight from New York to Frankfurt," added Wimmer-Schweingruber.
That means humans can stay at most two months on the surface of the Moon without special protection measures, according to Robert Wimmer-Schweingruber, an astrophysicist at the University of Kiel.
Tradotto:
"I livelli di radiazione che abbiamo misurato sulla Luna sono circa 200 volte superiori a quelli sulla superficie terrestre e da cinque a dieci volte superiori a quelli di un volo da New York a Francoforte", ha aggiunto Wimmer-Schweingruber.
Questo significa che gli esseri umani possono rimanere al massimo due mesi sulla superficie lunare senza particolari misure di protezione, secondo Robert Wimmer-Schweingruber, astrofisico dell'Università di Kiel.
Ma chi è questo Robert Wimmer-Schweingruber che smentisce tutti i corvi di malaugurio sulle missioni lunari?
Qui le sue referenze.
scholar.google.ca/citations?user=4USJk0EAAAAJ&hl=en
Ci vogliono venti pagine web solo per elencare I TITOLI DELLE PUBBLICAZIONI SCIENTIFICHE SULL'ARGOMENTO RADIAZIONI A CUI LUI HA PARTECIPATO.
Ma chi sarà mai... ma non è nessuno, volete mettere il nostro SAM che dice che tre giorni bastano per stroncare un astronauta sulla Luna... e a incenerirlo se nello spazio ci passa 13 giorni come Apollo 17? Dai non scherziamo.
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Si deepseek
Stavo mettendo in fila i pezzi.
Eravamo partiti che le radiazioni non avevano fatto danno.
Poi visto che questa era una stronzata enorme , siamo arrivati al fatto che le radiazioni ci sono eccome !!!
Ma dopo aver scansionato ( tutti e 75 ) 6000 foto lunari senza aver trovato nulla allora forse era meglio cambiare rotta di nuovo.
Questa delle foto non è una smoking gun ,quindi passiamo ad un altro argomento . ( danno da radiazioni emoticon )
Va bene
E di cosa vogliamo parlare
Degli isotopi delle rocce riportate, del razzo SaturnV e della sua folle storia, dello strano AGC, dei misteri delle immagini LRO , dell'effetto Doppler di tracciamento di Jodrell Bank, del sole 4 volte più grande della terra etc etc etc tetc.......
Decidete voi
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Questo significa che ci raccontano solo ****ate da decenni, con un inventato "problema radiazioni", e che ci prendono per il **** da anni coi ritardi per il ritorno sulla Luna a causa delle tute.Però l'articolo cinese dice una cosa molto interessante:
<em>"The radiation levels we measured on the Moon are about 200 times higher than on the surface of the Earth and five to 10 times higher than on a flight from New York to Frankfurt," added Wimmer-Schweingruber.
That means humans can stay at most two months on the surface of the Moon without special protection measures, according to Robert Wimmer-Schweingruber, an astrophysicist at the University of Kiel.</em>
Tradotto:
<em>"I livelli di radiazione che abbiamo misurato sulla Luna sono circa 200 volte superiori a quelli sulla superficie terrestre e da cinque a dieci volte superiori a quelli di un volo da New York a Francoforte", ha aggiunto Wimmer-Schweingruber.
Questo significa che gli esseri umani possono rimanere al massimo due mesi sulla superficie lunare senza particolari misure di protezione, secondo Robert Wimmer-
Tute? A cosa servono le tute? Basta un maglioncino termico.....
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Questo significa che gli esseri umani possono rimanere al massimo due mesi sulla superficie lunare senza particolari misure di protezione, secondo Robert Wimmer-Schweingruber, astrofisico dell'Università di Kiel.
okay, ma questo Wimmer-Schweingruber ha almeno fatto passato a SAM il video della settimana bianca sulla luna recentemente organizzata dalla NASA, in cui si vede come lo squadrone astronautico accompagnato dall'immancabile Rita de Crescenzo abbia potuto trascorrere giornate e nottate intere in totale assenza di particolari protezioni? Lo chiedo perchè analogamente avrei pensato di fare un esperimento sociale in una banlieu parigina ae tre de notte polsato di Rolex da ducentomila euri, direi che anche in tal caso non servirebbero particolari protezioni contro le radiazioni
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www.futuroprossimo.it/2025/04/i-chatbot-...studio-di-anthropic/
Invece arrivando fino alla fine.....
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"Per le radiazione vale lo stesso principio, una schermatura frena facilmente <strong>le fonti a bassa energia (il vento solare) per il tempo che vuoi</strong>, e scherma meno quelle ad alta energia (GCR), che per fortuna non sono radiazioni massicce almeno per tempi limitati a qualche giorno"
Ancora.
Caro Augmentin 875mg/125mg compresse rivestite,
quando parli di vento solare DEVI TENERE CONTO DELLE PARTICELLE AD ALTA ENERGIA SEP.
Durante i circa 2 anni (nel ciclo solare di 11 anni) di massima attività solare, si possono avere svariati BRILLAMENTI SOLARI AL GIORNO che generano l'emissione di PARTICELLE AD ALTA ENERGIA (SEP).
Parliamo di energie dell'ordine (anche ) dei GeV.
Tenendo ben presente che gli anni dei miracoli Apollo (1969-1972) rientrano nel pieno della massima attività solare.
Questo articolo/evento dell'università di Pavia (del 2023) è uno dei tantissimi articoli che tratta l'argomento radiazioni al di fuori del campo magnetico terrestre:
"Secondo la NASA, a partire dal 2024 le missioni Artemis riporteranno gli esseri umani sulla Luna, la quale dovrebbe poi costituire una sorta di “avamposto” per future missioni su Marte. Tra i principali rischi a cui sono esposti gli astronauti vi è la radiazione spaziale, poiché i raggi cosmici e le particelle solari non sono più “filtrati” dall’atmosfera terrestre e, nel caso di missioni sulla Luna o su Marte, viene meno anche la protezione data dal campo geomagnetico. Ciò può portare a danni biologici sia a lungo termine, come i tumori radioindotti, sia a breve termine, come la cosiddetta “sindrome acuta da radiazioni”, che può comportare diminuzione delle cellule del sangue, danni al midollo osseo, nausea, vomito ecc; ultimamente l’attenzione è focalizzata anche sui danni al sistema nervoso quali confusione, difficoltà a concentrarsi e altri effetti che possono mettere a rischio il buon esito della missione. È quindi di vitale importanza che i membri dell’equipaggio abbiano a disposizione delle strategie di protezione adeguate; principalmente si tratta di barriere “fisiche”, quali le pareti della navicella o appositi materiali schermanti, ma sono importanti anche altri fattori, quali il periodo in cui si svolge la missione (dato che la radiazione spaziale ha un andamento ciclico nel tempo) e i sistemi di allerta in caso di intensi flussi di particelle solari. Si stanno inoltre studiando anche soluzioni avveniristiche come l’ibernazione, che sembra possa mitigare i danni da radiazioni".
news.unipv.it/?p=84649
Da Wikipedia leggiamo:
"I brillamenti delle stelle creano delle spettacolari protuberanze solari ed emettono fasci di vento solare energetico; in particolare la radiazione emessa da questi fenomeni nel Sole può rappresentare un pericolo per le navi spaziali al di fuori della magnetosfera terrestre"
(AL DI FUORI DELLA MAGNETOSFERA TERRESTRE, NON NEI PRESSI DI PLUTONE)
it.wikipedia.org/wiki/Brillamento
Sempre da Wikipedia sulle SEP:
"Le SEP sono di particolare interesse poiché possono mettere in pericolo la vita degli astronauti nello spazio"
Devi risolvere questo problema PRIMA di voler cambiare argomento, altrimenti l'argomento è considerato chiuso da NOI, non da te.
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La schermatura della haselblad 500 EL era composta da uno chassis che variava tra 1 e 1,5 mm di alluminio, che l'avrebbe protetta efficacemente dal vento solare,
La Carta stagnola è al 99 per cento alluminio puro al 99 per cento prodotto per laminazione.
1.5 millimetri di alluminio protettivo corrispondono più o meno a 3 o 4 fogli di carta stagnola .
Ora , l'efficacia della carta stagnola o dell'alluminio compresso come protezione dipende ovviamente dalle radiazioni e dalle frequenze di onda.
Ho fatto una piccola ricerca e ho scoperto che:
Contro le particelle alfa la carta stagnola come pure la carta offre un ottima protezione
Contro le particelle beta che hanno già una maggiore penetrazione offrono una certa , ma minore, protezione che va calcolata anche in base all'energia della particella stessa.
Contro raggi gamma e raggi X ad alta energia , la protezione di 1.5 millimetri di carta stagnola o alluminio e quasi trascurabile essendo poco sottile e poco densa.
Per quanto riguarda Gcr e Sep la protezione dell'alluminio pari a 4 strati di stagnola pura, è inesistente !!!!!
Idem per le particelle secondarie che nascono dalle interazione di quelle cosmiche.
https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcR5sdi_fLfHNsr8zBE32cQWi6PIz4ZpPf6mYA&s
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Come si vede, per schermare il vento solare che arriva a 10 kEv, (0,01 MEv) basta
un foglio di alluminio di un peso di 3,84 mg per cm quadrato
0.01 mev ???
Nello spazio, i raggi gamma hanno tipicamente energie nell'intervallo 0.1 - 10 MeV, con un valore medio rappresentativo attorno a 1 MeV. ( valore medio !!!!!!!!! )
1 mev a quanti 0.01 Mev corrisponde ??
100
E questi sono solo i raggi gamma
Aumentiamo il foglietto di alluminio protettivo per le hasselblad??
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Dato basato sul picco dello spettro dei GCR (misurato da esperimenti come AMS-02 e PAMELA), dove la maggior parte delle particelle ha energie tra ~100 MeV e 10 GeV, con una media attorno a 300 MeV.
La media dell'energia delle particelle solari energetiche (SEP ) nello spazio è 10 Mev
"Come si vede, per schermare il vento solare che arriva a 10 kEv, (0,01 MEv) basta
un foglio di alluminio di un peso di 3,84 mg per cm quadrato"
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- CharlieMike
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Visto che ti manca totalmente il dono della sintesi ma hai quello esatto contrario, provo io a fare un breve sunto.
Le radiazioni sono talmente basse che è sufficiente un sottile rivestimento di alluminio per schermarle.
Sorvoliamo sul fatto che l'alluminio non è certo uno dei materiali preferiti per la schermatura dalle radiazioni, ma allora come mai le pellicole si sono inverdite? Hanno sbagliato lo spessore dell'alluminio?
Perché alla NASA si sono sperticati a calcolare una rotta che passava per la circonvallazione delle FvA anziché farli passare direttamente dentro avvolti nella carta stagnola?
Quali sono le sfide di cui parlava Kelly Smith da risolvere "prima di mandare uomini nello spazio" visto che con un po di alluminio le radiazioni non sono più una sfida?
Perché hanno mandato due costosi manichini carichi di sensori per misurare le radiazioni assorbite da un essere umano quando con un po di domopak non avrebbero assorbito nulla?
Volevano testare il domopak?
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- Se l'avrei saputo, mo' te l'imparavo! :-P
Pregiatissimo clostridium botulinum (mena)gram positivo delle mie bocce sott'olio, essendo io un esadosato, se son sopravvissuto a quello allora non c'è antibiotico che mi possa minimamente preoccupare.L'antibiotico è servito, e nessuno ti allenerà a difenderti da esso
Parlando di dosi, eccomi qui a rincararne una :
quello che segue è un filmato originale dell'86, ma come puoi vedere poi è stato ripulito 4 anni dopo appena è giunto lo Spirito Shop, portando a fusione un Mac con cpu da ben 8 Mhz e la spropositata quantità di 4 Mb di ram.
A quei tempi, se una singola foto era già una bella impresa, ripulire al pc un filmato equivaleva a volersi suicidare.
Infatti, non per caso, i primi martiri del nostro credo sono proprio di quel periodo.
Nota : nonostante gli sforzi, non è stato possibile eliminare i lampi chiari dal filmato ma dovuti semplicemente ai moscerini in fuga spiaccicati sull'obiettivo e di certo non alle radiazioni.
Noi lo chiamiamo "effetto Parabrezzahlung".
"O siete con noi, o siete contro di voi!"
(C.G.S. - Motto del complottista)
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Te l'ho spiegato, per l'effetto (debole) Bremsstrahlung, però non te lo rispiego nel dettaglio, altrimenti mi accusi di scrivere cazzopapiri, per cui te lo studi da solo..Sorvoliamo sul fatto che l'alluminio non è certo uno dei materiali preferiti per la schermatura dalle radiazioni, ma allora come mai le pellicole si sono inverdite? Hanno sbagliato lo spessore dell'alluminio?
it.wikipedia.org/wiki/Bremsstrahlung
SAM wrote:
Il problema dei SEP (Particelle solari particolarmente energetiche) non fa parte di una domanda di AM, e riveste interesse solo in un'ottica di colonizzazione umana di ambienti esterni alla magnetosfera. Come raccomanda lo stesso articolo cinese in caso di lunghe permanenze sulla Luna, gli astronauti dovrebbero costruire ripari spessi almeno 80 cm con la regolite lunare.Devi risolvere questo problema PRIMA di voler cambiare argomento, altrimenti l'argomento è considerato chiuso da NOI, non da te.
Per le missioni Apollo fenomeni di intensi brillamenti solari non ce se sono stati. Il più pericoloso fu quello dell'agosto 1972, e per fortuna avvenne tra Apollo 16 e 17. Alla Nasa andò di culo, ma non credere che non si fossero premuniti.
Cerca SPAN (Solar Particle Alert Network) e non costringermi a scrivere altri cazzopapiri
Ti aggiungo solo le procedure decise dalla Nasa in caso si intenso brillamento solare:
Se la segnalazione indicava un solar particle event (SPE) in arrivo, Houston avrebbe immediatamente avvertito l'equipaggio tramite comunicazioni vocali.
Priorità massima: interrompere immediatamente l’EVA (se in corso):
Se gli astronauti erano fuori dal LEM durante un'attività extraveicolare (EVA), l'ordine era rientrare immediatamente nel modulo lunare.
In certi casi era previsto abbandonare temporaneamente esperimenti o campioni, senza perder tempo a recuperarli.
Rifugio nel modulo di comando (CSM) o modulo lunare (LEM):
Se erano in orbita lunare o in viaggio tra la Terra e la Luna, dovevano trasferirsi tutti nel modulo di comando (CSM).
Sul CSM era previsto un "storm shelter improvvisato": gli astronauti dovevano sistemarsi nella zona centrale più protetta, circondandosi dei contenitori di acqua, cibo e batterie, che servivano da schermo supplementare contro le radiazioni.
Configurazione della navicella:
Chiudere tutte le paratie.
Minimizzare il consumo energetico non necessario.
Mettere il veicolo in un assetto che presentasse la massa maggiore (ad esempio i serbatoi) in direzione del flusso delle particelle.
Permanenza nel rifugio:
Gli astronauti dovevano rimanere nel rifugio finché il flusso di particelle non si fosse ridotto sotto i livelli di sicurezza.
Gli eventi solari intensi potevano durare ore o anche giorni, perciò veniva fatta anche una valutazione continua della loro esposizione cumulativa.
Monitoraggio medico:
Durante e dopo l'evento, venivano eseguiti controlli sui dosimetri personali degli astronauti.
Se le dosi superavano certe soglie, erano pronte procedure mediche di emergenza (ma non fu mai necessario).
three.jsc.nasa.gov/articles/Hu-SPEs.pdf
www.nasa.gov/wp-content/uploads/static/h...nD7080RadProtect.pdf
humanresearchroadmap.nasa.gov/evidence/reports/ars.pdf
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Uno strato di alluminio protegge dai venti solari.
Ma che cazzo serve l'atmosfera
Copriamo il buco dell'ozono col cuki e siamo a posto !!!
"Il problema dei SEP (Particelle solari particolarmente energetiche) non fa parte di una domanda di AM, e riveste interesse solo in un'ottica di colonizzazione umana di ambienti esterni alla magnetosfera"
E mi sembra giusto
Non facendo parte della domanda non creano più problemi
Però qualcosa mi dice che dalla terraalla luna le hanno incontrate !!!
Brillamenti solari durante le missioni Apollo (1968-1972)7 marzo 1968 – Brillamento moderato (classe M)
Durante Apollo 6 (volo senza equipaggio)
24 marzo 1969 – Brillamento di media intensitàDopo Apollo 9 (lanciato il 3 marzo e rientrato il 13 marzo).
29 ottobre 1969 – Flare significativo
Dopo Apollo 11 (luglio) e prima di Apollo 12 (novembre)
8 marzo 1970 – Brillamento M1.5
Durante il volo di Apollo 13 (11-17 aprile), ma nessun impatto diretto
10 novembre 1970 – Evento SEP (particelle energetiche
Dopo Apollo 14 (lancio previsto per gennaio 1971).
1 settembre 1971 – Flare importante
Tra Apollo 15 (luglio-agosto) e Apollo 16 (aprile 1972)
1972 – L’anno più pericoloso
4 agosto 1972 – Super brillamento X2.8 (il più potente del ciclo)
Tra Apollo 16 (aprile) e Apollo 17 (dicembre)
Se fosse avvenuto durante una missione, avrebbe esposto gli astronauti a dosi letali di radiazioni.
7 agosto 1972 – Secondo flare X1.1
Parte dello stesso gruppo di attività solare.
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"Cerca SPAN (Solar Particle Alert Network) e non costringermi a scrivere altri cazzopapiri
Ti aggiungo solo le procedure decise dalla Nasa in caso si intenso brillamento
solare"
L' osservatorio Solar Particle Alert Network (SPAN), installato all'inizio del 1965, fu fondamentale per la sicurezza degli astronauti dell'Apollo. Lo studio della relazione tra l'attività delle macchie solari e le intense eruzioni solari avrebbe permesso alla NASA di prevedere i rischi da radiazioni per gli astronauti delle missioni Apollo
www.carnarvonspace.com/wiki/index.php?ti...rticle_Alert_Network SOLAR ACTIVITY AS OBSERVED BY THE NASA SOLAR PARTICLE ALERT NETWORK 1967-69https://iopscience.iop.org/article/10.1086/129140
Sarebbero questi gli articoli a cui ti riferisci ????'
Ma scusate , noi accusiamo la Nasa di aver falsificato gli allunaggi e voi portate come dimostrazione i rapporti della Nasa ???
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Tutto molto interessante.
Peccato che il LEM non era progettato come rifugio anti radiazioni (specie quelle dovute alle particelle ad alta energia come le SEP), non era assolutamente in grado di schermare/fermare tali particelle e dunque non era in grado di proteggere gli astronauti all'interno.
(Non voglio nemmeno immaginare che tu non lo sappia... spero... Lo sapevi vero?)
Dai un'occhiata a questo documento del International Journal of Astrophysics and Space Science del 2020.
arxiv.org/pdf/1805.01643
E' un documento di una decina di pagine.
Esilarante (a dir poco) è l'inizio:
"This paper provides an overview of the radiation aspects of manned space flight to Moon and Mars. The expected ionizing radiation dose for an astronaut is assessed along the Apollo 11 flight path to the Moon. With the two dose values, the expected and the measured total dose, the radiation shielding and the activity of the Sun are estimated. To judge the risk or safety margin the radiation effects on humans are opposed. The radiation from the Sun has to be set to zero in the computer model to achieve the published radiation dose value of the Apollo 11 flight. Galactic and cosmic particles have not been modelled either. The Apollo 11 astronauts must have been lucky that during their flight the Sun was totally quiet in the solar maximum year 1969 – and also their colleagues of the subsequent Apollo flights, i.e. until 1972, where the published dose values still require a quiet Sun. The here built mathematical model allows assessing the total dose of a journey to Mars by only changing the flight duration. Even if in the meantime much thicker and/or active radiation shielding is proposed the radiation risk of manned space flight to Moon and Mars remains still huge. Keywords: Space Radiation, Van Allen Belt, Apollo 11"
"Questo articolo fornisce una panoramica degli aspetti radiologici dei voli spaziali con equipaggio verso la Luna e Marte. La dose di radiazioni ionizzanti prevista per un astronauta viene valutata lungo la traiettoria di volo dell'Apollo 11 verso la Luna. Con i due valori di dose, la dose prevista e quella totale misurata, vengono stimati la schermatura dalle radiazioni e l'attività del Sole. Per valutare il margine di rischio o di sicurezza, gli effetti delle radiazioni sugli esseri umani vengono contrapposti. La radiazione solare deve essere impostata a zero nel modello computerizzato per raggiungere il valore di dose di radiazioni pubblicato per il volo dell'Apollo 11. Non sono state modellate nemmeno le particelle galattiche e cosmiche. Gli astronauti dell'Apollo 11 devono essere stati fortunati che durante il loro volo il Sole fosse completamente silenzioso nell'anno del massimo solare del 1969, così come i loro colleghi dei successivi voli Apollo, ovvero fino al 1972, quando i valori di dose pubblicati richiedono ancora un Sole silenzioso. Il modello matematico qui sviluppato consente di valutare la dose totale di un viaggio verso Marte modificando solo la durata del volo. Anche se nel frattempo venisse proposta una schermatura molto più spessa e/o attiva, il rischio di radiazioni dei voli spaziali con equipaggio verso la Luna e Marte rimane comunque enorme.
Parole chiave: Radiazioni spaziali, Fascia di Van Allen, Apollo 11"
Esilarante (a dir poco) è anche la conclusione:
"Summary and Conclusion: The radiation level on a manned space flight to the Moon or Mars can vary from moderate over significant to deadly. Moderate radiation levels can be expected when the Sun is almost calm. Then one may overcome a flight to the Moon and back with a moderate shielding without radiation damage. The shielding is only compulsory in the Van Allen radiation belt. The flight path of Apollo 11 avoids the centre of the Van Allen radiation belt in an elegant way. It’s a pity that this skilful trajectory has not been highlighted by NASA. For an even better avoidance one would have to fly first a high inclination orbit in order to then leave the Earth well above (or below) the Van Allen radiation belt; and finally to turn off in direction Moon – or Mars. But this would cost much more energy. If the Sun suddenly got active, what cannot be predicted, also not for a short time span [lectures of solar researchers] & [13], one would rapidly be covered with a health affecting dose. This substantial risk is confirmed by the following two statements of ESA [6] „In the near-term, manned activities are limited to low altitude, and mainly low-inclination missions.“ and [7] ”During the Apollo missions of the 1960s– 70s, the astronauts were simply lucky not to have been in space during a major solar eruption that would have flooded their spacecraft with deadly radiation.” With other words the radiation risk of a manned lunar mission or beyond is regarded as not controllable. In 1997 NASA proposed to increase the shielding by a factor of greater than 7 compared to the Apollo CM (as estimated in 1966 [18]): solar energetic particle events require a shielding of at least 52 mm aluminium or 100 mm water equivalent during transit to the Moon [19]. Then 2011 an ESA study concerning active radiation protection was made. The final documents describe principles based on huge superconducting magnets and they show a roadmap of more than 10 years up to first crewed flights. [20] The radiation, specifically the massive rise from 500 to"
"Riepilogo e Conclusione
Il livello di radiazione durante un volo spaziale con equipaggio verso la Luna o Marte può variare da moderato a significativo, fino a letale. Livelli di radiazione moderati sono prevedibili quando il Sole è quasi calmo. In questo caso, si può superare un volo di andata e ritorno sulla Luna con una schermatura moderata senza subire danni da radiazioni. La schermatura è obbligatoria solo nella fascia di radiazioni di Van Allen.
La traiettoria di volo dell'Apollo 11 evita il centro della fascia di radiazioni di Van Allen in modo elegante. È un peccato che questa abile traiettoria non sia stata evidenziata dalla NASA. Per un'elusione ancora migliore, si dovrebbe prima percorrere un'orbita ad alta inclinazione per poi lasciare la Terra ben al di sopra (o al di sotto) della fascia di radiazioni di Van Allen; e infine deviare in direzione della Luna o di Marte. Ma questo costerebbe molta più energia. Se il Sole diventasse improvvisamente attivo, cosa impossibile da prevedere, anche non per un breve lasso di tempo [lezioni di ricercatori solari] e, si verrebbe rapidamente esposti a una dose dannosa per la salute. Questo rischio sostanziale è confermato dalle seguenti due affermazioni dell'ESA [6] "Nel breve termine, le attività con equipaggio sono limitate a missioni a bassa quota e principalmente a bassa inclinazione" e [7] "Durante le missioni Apollo degli anni '60 e '70, gli astronauti furono semplicemente fortunati a non trovarsi nello spazio durante una grande eruzione solare che avrebbe inondato la loro navicella spaziale con radiazioni mortali". In altre parole, il rischio di radiazioni di una missione lunare con equipaggio o di altre missioni è considerato non controllabile. Nel 1997 la NASA propose di aumentare la schermatura di un fattore superiore a 7 rispetto al modulo di comando dell'Apollo (come stimato nel 1966 [18]): gli eventi di particelle energetiche solari richiedono una schermatura di almeno 52 mm di alluminio o 100 mm di acqua equivalente durante il transito verso la Luna [19]. Nel 2011, l'ESA realizzò uno studio sulla protezione attiva dalle radiazioni. I documenti finali descrivono principi basati su enormi magneti superconduttori e mostrano una tabella di marcia di oltre 10 anni fino ai primi voli con equipaggio"
Hai compreso egilos, ho devo farti un disegnino?
Capito che CULO i nostri eroi? Quando si dice la fortuna.
Credi alla fortuna?
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In fondo metto il link:
L'esplorazione umana della Luna è associata a rischi sostanziali per gli astronauti derivanti dalle radiazioni spaziali. Sulla superficie lunare, questa consiste nell'esposizione cronica ai raggi cosmici galattici e a sporadici eventi di particelle solari. L'interazione di questo campo di radiazione con il suolo lunare porta a una terza componente costituita da particelle neutre, ovvero neutroni e radiazioni gamma. Riportiamo i dati di cinque anni di misurazioni delle radiazioni acquisite dall'esperimento Lunar Lander Neutron and Dosimetry (LND) a bordo del lander lunare cinese Chang'E 4 e descriviamo lo strumento. I primi risultati sono stati riportati da Wimmer-Schweingruber, RF, et al. (2020); qui forniremo un aggiornamento per riflettere l'aumento dell'attività solare. Durante i primi due giorni lunari (3-10 gennaio e 31 gennaio-10 febbraio 2019) dopo l'allunaggio, l'LND ha misurato una dose media equivalente di 1369 Sv/giorno. Nello stesso periodo di tempo, la dose equivalente a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS), misurata con gli strumenti DOSIS 3D DOSTEL, è stata di 731 Sv/giorno, con contributi di soli raggi cosmici galattici (GCR) pari a 523 Sv/giorno. Gli ulteriori 208 Sv/giorno sono dovuti ai protoni durante l'attraversamento dell'Anomalia del Sud Atlantico (SAA). Pertanto, la dose equivalente giornaliera di GCR sulla superficie lunare è circa 2,6 volte superiore alla dose all'interno della ISS. Dopo oltre cinque anni trascorsi sul lato nascosto della Luna, il LND continua a misurare i tassi di dose da particelle cariche e neutre e fornisce altre grandezze dosimetriche critiche, come gli spettri LET, in preparazione dell'esplorazione umana della Luna.
Interessante il rapporto tra radiazione assorbita sulla ISS e quella misurata da chang'e 4 sulla superficie lunare ossia 2,6 volte superiore sulla Luna. Inoltre questo articolo ci fornisce i numeri delle varie radiazioni assorbite sulla ISS, dove il 75% della radiazione proviene dai GCR, e solo il 25% dal passaggio ricorsivo nella prima fascia di Van Allen della SAA. ossia l'anomalia dell'atlantico meridionale. E questo dà ragione a SAM e contemporaneamente smentisce Massimo, che nel suo documentario aveva invece messo più in rilievo il pericolo degli attraversamenti delle fasce, rispetto alle radiazioni assorbite oltre la magnetosfera.
Domanda: ma i GCR non sono fermati dalle FdVA?, perché arrivano agli astronauti nella ISS?
Le fasce fermano quelli non molto potenti, che però sarebbero fermati anche dalla schermatura della ISS. Quelli da GeV superano le fasce e penetrano nella schermatura della ISS mentre sulla Terra sono trasformati in muoni (meno pericolosi) dalla densa atmosfera terrestre che ci protegge insieme alle fasce.
Le fasce però ci proteggono dal vento solare che pur essendo a bassa energia (non sempre, ma quasi sempre a bassa energia) in tempi geologici avrebbe strappato alla Terra buona parte dell'atmosfera, lasciandoci senza respiro.
scholar.google.ca/citations?view_op=view...0EAAAAJ:TY5xIG7f_2sC
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"Metto la traduzione di questo articolo per SAM che è appassionato di radiazioni"
Si da il caso che andare sulla luna non è come andare da Milano a Viterbo.
Di cosa vorresti parlare se non di radiazioni? Di caccia al fagiano?
Ti ripeto la domanda che ti ho posta appena sopra:
credi nella fortuna? In un periodo di massima attività solare MAI un brillamento?
Ti rendi conto che parlano di fortuna? Un articolo scientifico che parla di fortuna, neanche stessero dando l'oroscopo.
Altrimenti non saprebbero come giustificare tali missioni e tali valori di radiazioni riportati.
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Era tutto calcolato, una sonda cinese 50 anni dopo avrebbe giustificato il rischio !!!!!
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