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TheNecrons ha scritto: Lettura piacevole, grazie.
Concordo con l'idea sostenuta in "Guerrilla Open Access Manifesto".
Non è eticamente corretto privatizzare il sapere. Ma ricordiamoci che mentre da una parte un'elite ristretta ha come unico obbiettivo quello di limitare l'accesso all'informazione, dall'altra un sacco di ricercatori in buona fede vogliono guadagnarsi il pane con i libri e i documentari che realizzano. Esempio: Mazzucco (anche se è vero che dopo pochi mesi li rende gratis). Ma ce ne sono molti altri.
Per cui l'idea è giusta, ma il problema è molto profondo e radicato e non penso si risolverebbe creando coppie gratis.
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Concordo appieno: come ti dicevo avevo provato a buttare giu' un paio di esempi semplici ma non li ho trovati significativi.Forse parlare di CD non è molto significativo in questo discorso.
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Marauder ha scritto: una riflessione sui dati, sulla loro qualità e sulla loro disponibilità viene quasi spontanea, riconducendosi a quanto descritto nel post di apertura.
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FranZeta ha scritto: In realtà la parte apocalittica della citazione non è il pensiero di Calasso, lo attribuisce a una terza persona, mentre è sua l'idea della diretta conseguenza di questo dataismo estremizzato:
Allora saremo vicini a sapere quasi tutto ciò che non ci importa sapere.
Questo mi sembra un aspetto fondamentale nel discorso sul libero accesso al sapere. Non conta solo la quantità di informazione, conta soprattutto la qualità, che non si misura in Byte. Detenere il potere dell'informazione significa al giorno d'oggi controllare l'informazione utile, e ciò può essere fatto efficacemente dilatando a dismisura la quantità di informazione inutile universalmente disponibile. In sostanza è lo stesso tipo di manipolazione che sta dietro alla Legge Gasparri per le televisioni: un unico soggetto non può controllare una quota troppo grande di emittenti? Bene, invece di fargli chiudere/vendere le emittenti, gonfiamo enormemente l'offerta di banda televisiva, in modo che la quota del soggetto in questione diventerà percentualmente poco rilevante, pur restando invariata in valore assoluto (in effetti sappiamo che nella realtà la quota Mediaset è addirittura cresciuta in valore assoluto).
Su questa parte invece non sono d'accordo. Prendi l'esempio della Lorenzin e delle centinaia di morti da morbillo: quelli sono i suoi 50kb di info sparata in tv, ma se analizzi i 6GB da cui queta info dovrebbe trarre origine, non la troverai.Tornando all'informazione utile vs inutile, chiarisco con un esempio. Supponiamo di avere da una parte un file di dati grezzi contenente nome, cognome, indirizzo e reddito di ogni italiano, dall'altra una estrapolazione statistica come questa: [...]
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