Analisi crollo Ponte Morandi

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5 Anni 1 Mese fa #30205 da FranZeta
Risposta da FranZeta al topic Analisi crollo Ponte Morandi
Scusa Aigor, ma io non riesco a sorbirmi mezz'ora di puttanate per arrivare (forse) a un argomento sensato. Se hai voglia di darmi il minuto esatto e/o riassumere brevemente quello che sostengono ne discuto volentieri, ma resta il fatto che l'ingegnere dice anche un sacco di cagate, peraltro senza un filo logico che leghi lo sproloquio: il video è manipolato, il video è proprio finto, dal video si vede che (seguono considerazioni assurde)...
Allora, se il video è falso non ti metti nemmeno a discuterlo, se invece fai un pot pourri di argomenti ad mentula canis, molti dei quali palesemente inconsistenti, mi sorge il dubbio che il tuo intento sia confondere le idee (ovviamente mi riferisco a chi parla nel video). Faccio anche sommessamente notare che l'emittente in questione risulta di proprietà di un imprenditore veneto che sta a un tiro di schioppo dalla residenza Benetton, potrebbe non essere esattamente una trasmissione neutrale e disinteressata.

FranZη

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5 Anni 1 Mese fa #30211 da Aigor
Risposta da Aigor al topic Analisi crollo Ponte Morandi
Tutto può essere per carità...
Quando arrivo a casa ti do i minutaggi

Mitakuye Oyasin
"La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci" (I. Asimov - Il crollo della galassia centrale)

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5 Anni 1 Mese fa #30215 da FZappa
Risposta da FZappa al topic Analisi crollo Ponte Morandi
[img


L'immagine, da sola, dice tutto, poi aggiungi che quelle sono le "onde sismiche" e che la "durata è la stessa del crollo" (no, è la metà) ......e il quadro è completo.
Troppo incompetenti per essere in malafede.

I 2 "compari" non sono nuovi a queste brillanti "performance".
A fine maggio avevano partecipato ad un incontro a Genova (organizzato da Marika Cassimatis) e già avevano dato il meglio di sè.........
C'è un mio post 28571 del 3 giugno con il link dell'incontro e qualche commento un pò incazz......
I seguenti utenti hanno detto grazie : Primus eccetera

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5 Anni 1 Mese fa #30226 da Aigor
Risposta da Aigor al topic Analisi crollo Ponte Morandi
@FZappa

Allora, evidentemente, sono parecchio incompetente anche io... niente di male, si vive per imparare.

Potresti per cortesia spiegarmi qual'è il problema delle due immagini accostate?
Perché proprio non ho capito.

Mitakuye Oyasin
"La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci" (I. Asimov - Il crollo della galassia centrale)

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5 Anni 1 Mese fa #30233 da Primus eccetera
@fzappa
hahahaha "ad mentula canis" era dal liceo che non lo sentivo

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5 Anni 1 Mese fa #30240 da FZappa
Risposta da FZappa al topic Analisi crollo Ponte Morandi
@Aigor

Eppure avevamo riempito pagine e pagine su questo argomento…. non pensavo ci fossero ancora dubbi !

Sismogramma = è un grafico che registra i movimenti del SUOLO in funzione del tempo; le onde che si propagano nel suolo per eventi naturali o artificiali si chiamano onde sismiche e sono di diversi tipi.

Spettrogramma = è la rappresentazione dell’intensità del SUONO in funzione del tempo e della frequenza; il suono si propaga nell’ARIA. Può riferirsi a qualsiasi suono: una voce, uno strumento …..

I 2 “compari” dimostrano di non sapere neppure lontanamente di cosa stanno parlando; scrivono “sismogramma” e parlano di “onde sismiche” facendo vedere i 2 spettrogrammi che sono tutt’altro…….
Come dimostrazione di totale incompetenza mi sembra più che sufficiente…..

Se vai alla pagina precedente, al mio post 29588, trovi i sismogrammi e gli spettrogrammi sia del crollo che della demolizione

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5 Anni 1 Mese fa #30242 da Aigor
Risposta da Aigor al topic Analisi crollo Ponte Morandi
Grazie, la memoria a volte mi difetta... :blush:

Mitakuye Oyasin
"La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci" (I. Asimov - Il crollo della galassia centrale)

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5 Anni 1 Mese fa - 5 Anni 1 Mese fa #30248 da Lucignolo80
www.ilsecoloxix.it/genova/2019/07/20/new...fake-news-1.37151989

Al di la dell antipatia personale per il personaggio Marcianò .Rilassatevi tra poco chiuderanno tutta la controinformazione. Io nella mia testa ho ben chiaro il motivo per cui è venuto giù il ponte. È importante per me.Prendo autostrade e viadotti tutti i giorni. So molto bene che molti sono messi peggio del Morandi a livello di manutenzione. Ma mi sento tranquillo ora. So che non verranno giu . Il Ponte Morandi NON è venuto giu per scarsa manutenzione. Parti delle sue macerie andranno a costruire la Gronda . Meditate. Fateci ancora un ragionamento se vi va. Per quanto riguarda me posso chiudere qui. Non ho altro da aggiungere.
Ultima Modifica 5 Anni 1 Mese fa da Lucignolo80.

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5 Anni 1 Mese fa - 5 Anni 1 Mese fa #30251 da Lucignolo80
Un altro piccolo appunto. I Benetton non hanno alcuna intenziome di difendersi tantomeno usando questi due ingegneri. L unico che si difende formalmente quello più responsabile è l ad Castellucci che ha come avvocato l ex ministro della giustizia... direi im buone mani quindi.
Ultima Modifica 5 Anni 1 Mese fa da Lucignolo80.

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5 Anni 1 Mese fa #30293 da iglobau
Risposta da iglobau al topic Analisi crollo Ponte Morandi
Finalmente, ecco la mia ipotesi (traduzione di Google dal tedesco all'italiano):
1. Corrosione progressiva nello strallo sud-orientale nella parte superiore del pilone.
2. Nel corso degli anni, il mazzo è stato caricato sempre più unilateralmente.
3. Il trasporto pesante da 40 tonnellate (bobina in acciaio) ha dato al ponte il colpo di grazia. Il mazzo non è più in grado di sopportare il carico e si è rotto.
4. Lo strallo è di nuovo completamente caricato.
5. Lo strallo si rompe nel punto più debole.

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5 Anni 1 Mese fa - 5 Anni 1 Mese fa #30668 da MO62
Risposta da MO62 al topic Analisi crollo Ponte Morandi
@ Franzeta
@ Franzappa
Scusate la lunghezza. Già in questo trend ipotizzai, come causa scatenante del crollo, una particolare risonanza da raffiche di vento e come causa concomitante l'indebolimento acquisito precedentemente dalla Torre 9 (crepe di compressione visibili da Google Street View sui piloni Sud-Ovest e Nord-Est). Effettivamente le raffiche c'erano (una ripresa da un camion diretto a Ovest lo documenta ed la testimonianza di un automobilista afferma che "oscillava tutto"), e ritenevo che bastassero anche a produrre una risonanza così devastante.
Oggi ho cambiato opinione, perché gli impalcati avevano quella elasticità sufficiente ad assorbire una leggera sovracompressione (tensione dello strallo + onda di risonanza proveniente dalla Cavalletto 8).
Riporto qui alcune nuove questioni che ho posto il 1.7.2019 nel commento 275 al video Ferrometal.
In quel video ho notato degli sbuffi di polvere, uno inferiore (verso il Polcevera) ed uno laterale (verso il mare), usciti presso l'Attacco Ponente Sud ai fotogrammi 5-7, cioè dal massiccio solettone sub-stradale di collegamento tra i due stralli Ovest della Torre 9. Guarda caso la sequenza delle immagini non prosegue con quella continuità, che sarebbe stata utile a misurare esattamente con quale velocità gli sbuffi procedono nelle due direzioni. Tuttavia già da quanto disponiamo lo sbuffo verso il Polcevera appare più veloce del resto del solettone in caduta pressoché libera (lo strallo Sud-Ovest ha già perso la sua tensione).
Ho quindi formulato la seguente ipotesi che sottopongo di nuovo qui alla Vostra analisi.
Un'esplosione sarebbe avvenuta nella parte inferiore del solettone da cariche poste per sfogare soprattutto longitudinalmente (lungo la direzione di marcia) e il meno possibile trasversalmente (a parte i due sbuffi di polvere citati).
Entrare nottetempo dalla base della Torre 9 nei camminamenti interni allo scatolato dell'Impalcato Ponente Sud e Levante Sud non era poi così difficile. Nel caso che ci fosse anche uno stretto cunicolo longitudinale di ispezione all'interno del solettone (due botole centrali erano comunque ben visibili alzando lo sguardo dalle strade urbane), e quindi due altri cunicoli trasversali, diramanti a dx e sx dal primo, sarebbe stato possibile collocarvi cariche, tra il cilindro e la trave Gerber, a sfogo longitudinale. Dunque è possibile che sotto la sola carreggiata Sud, poco oltre il cilindro trasversale d'acciaio che congiungeva gli attacchi degli stralli, sia a levante che a ponente, sia stata prodotta un'onda d'urto sugli stessi. In effetti nel video Ferrometal gli stralli Sud sembrano comprimersi verso l'antenna.
Meno difficile è spiegare come hanno fatto le onde prodotte dalle due ipotetiche esplosioni asincrone a correre sugli stralli e ad arrecare le prime lesioni. L'onda da levante, arrivata subito in cima all'antenna, sarebbe riuscita a romperla con una crepa sull'architrave ed una sul pilastro Sud-Ovest (non erano stati progettati per contrastare tale sollecitazione). Per la resistenza all'onda comunque offerta dall'antenna A Sud, una parte dell'onda sarebbe tornata indietro sull'apice dello stesso Strallo di Levante Sud, provocando lo scoppio del famoso reperto 132.
L'onda di ponente, partita con un leggero ritardo di detonazione, avrebbe incontrato la parte rimanente di quella di levante mentre discendeva lo Strallo di Ponente Sud. Qui le due avrebbero prodotto solo una piegatura.
@ Iglobau. Ti ringrazio molto per l'elaborato video che hai prodotto il 7.7.2019 nel commento 226 all'articolo di Massimo, poiché è stato determinante al mio cambio di opinione: nonostante il video Ferrometal risulti maldestramente riquadrato e obliquo per non farci vedere lo scoppio del reperto 132, tuttavia tu evidenzi con la riga rossa un iniziale sussulto verso l'alto della parte Sud dell'architrave, che potrebbe spiegarsi con l'arrivo della prima onda, quella di levante (e non, come qualcuno ha scritto, con il "rinculo CONSEGUENTE allo strappo dello Strallo Levante Sud"). A mio avviso, lo scoppio del trefolo avverrebbe invece un istante DOPO quel sussulto.
L'aumento di inclinazione verso Sud dei piloni della A Nord sarebbe dovuto alla perdita del contrasto esercitato dall'architrave.
La minore inclinazione verso Ovest (arretrano verso Est) dei quattro supporti a cavalletto di ponente sarebbe dovuta al passaggio dell'onda di ponente lungo l'Impalcato di Ponente prima di sollevare leggermente l'Impalcato Centrale.
Altre cariche in sequenza, poste nello scatolato dell'Impalcato centrale, potrebbero aver poi aiutato il capottamento dell'Impalcato di Levante e l'indebolimento delle due A dell'antenna alla base. Il loro fragore sarebbe stato coperto dal frastuono del crollo dei pezzi superiori.
L'ostinazione a compiere la spettacolare, quanto inquinante, demolizione del 28.6.19, potrebbe spiegarsi con l'estremo tentativo di dimostrare la seguente tesi: "l'ipotetico esplosivo impiegato il 14.8.18 avrebbe dovuto essere altrettanto imponente e visibile, quindi le cause per il crollo della Torre 9 non possono che essere la scarsa manutenzione o (ndr meglio ancora) gli errori progettuali del Morandi".
La pubblicazione del video Ferrometal pochi giorni dopo la demolizione del 28.6.19 potrebbe essere atta ad inculcare questa tesi nel pubblico. Peccato che uno dei due "compari" (Segantini) ha notato una grave contraddizione: il 28.6.19 i solettoni sono rimasti intatti, mentre il 14.8.18 si sbriciolarono.
Oggi penso che chi abbia preparato l'attentato, da qualche settimana aspettava il verificarsi di un temporale, per poter camuffare le prime due esplosioni dentro i solettoni. Aggiungo che queste potrebbero essere state limitate alla carreggiata Sud proprio per trovare un capro espiatorio nello strallo "indebolito". Sarebbe però interessante vedere quando è stato indebolito: se nel corso degli anni o una frazione di secondo prima del crollo con una sollecitazione non prevedibile da nessun serio progettista.
Faccio notare infine che la sera del 13.8.2018 sopra l'Impalcato di Ponente Sud una squadra di manutentori ispezionava la corsia di marcia lenta della carreggiata Sud sotto un altro diluvio. Tale intervento potrebbe essere stato disposto a seguito di più segnalazioni effettuate qualche notte prima alle autorità di polizia da cittadini che erano passati in Via Perlasca ed erano stati insospettiti da un via vai di gente presso la Torre 9 sotto il livello autostradale.
Ultima Modifica 5 Anni 1 Mese fa da MO62.

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5 Anni 1 Mese fa #30750 da FranZeta
Risposta da FranZeta al topic Analisi crollo Ponte Morandi

iglobau ha scritto: Finalmente, ecco la mia ipotesi (traduzione di Google dal tedesco all'italiano):
...

Con un po' di fantasia i tuoi punti potrebbero sembrare la cronaca di un divorzio, soprattutto quando il mazzo si rompe...:wink:
Scherzi a parte mi sembra di poter condividere quello che scrivi (se ho capito bene sei tu che scrivi, e parli tedesco, no?), non sono del tutto convinto che il camion con la bobina sia la causa ultima della rottura, secondo me è più probabile che sia stato un concorso di tutti i tir che stavano transitando in quel momento, magari per pura coincidenza il loro passaggio ha causato una risonanza nel carico, chi lo sa...comunque non mi sembra un punto fondamentale, se il cedimento è stato causato dalla corrosione poco importa se il colpo di grazia è arrivato da un tir piuttosto che un altro.

MO62 ha scritto: In quel video ho notato degli sbuffi di polvere, uno inferiore (verso il Polcevera) ed uno laterale (verso il mare), usciti presso l'Attacco Ponente Sud ai fotogrammi 5-7, cioè dal massiccio solettone sub-stradale di collegamento tra i due stralli Ovest della Torre 9. Guarda caso la sequenza delle immagini non prosegue con quella continuità, che sarebbe stata utile a misurare esattamente con quale velocità gli sbuffi procedono nelle due direzioni. Tuttavia già da quanto disponiamo lo sbuffo verso il Polcevera appare più veloce del resto del solettone in caduta pressoché libera (lo strallo Sud-Ovest ha già perso la sua tensione).
...

Non mi sembra una ricostruzione plausibile per vari motivi, che ti vado ad elencare:
1- quegli sbuffi sembrano decisamente successivi all'inizio del crollo, che parte tra i fotogrammi 3 e 4;
2- quel pezzo di impalcato è arrivato pressochè integro fino al greto del fiume, dove si è interrato come un'enorme mannaia, quindi l'eventuale demolizione a livello dell'impalcato sarebbe dovuta partire almeno a 15-20 metri dagli sbuffi;
3- anche se lo strallo non è più in tensione, non è fisicamente possibile che quel pezzo di impalcato fosse in caduta pressochè libera, innanzitutto perchè comunque il cemento armato, sebbene in fase di rottura, offre certamente più attrito dell'aria, in secondo luogo perchè non avendo perso tutti gli appoggi, ma solo (momentaneamente) uno, tutto il blocco comincia una rotazione, e quando un oggetto ruota spinto dalla gravità la sua velocità di caduta deve certamente essere minore rispetto alla caduta libera;
4- non si capisce perchè il cedimento dell'impalcato dovrebbe far saltare gli stralli, dato che questi si troverebbero meno e non più tensionati;
5- la dinamica della rottura della cima dell'antenna sarebbe molto difficile da conciliare con la tua ipotesi.

Queste le prime cose che mi vengono in mente, poi come dicevo sopra per me la dinamica descritta da @iglobau è quella più probabile, fatto salvo per qualche dettaglio secondario. Comunque se demolizione è stata devono aver fatto saltare lo strallo all'attacco dell'antenna, perchè in quel punto in qualche modo si spezza e da lì parte tutto.

FranZη

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5 Anni 1 Mese fa #30762 da MO62
Risposta da MO62 al topic Analisi crollo Ponte Morandi
@Franzeta
Ho qualche perplessità che il solettone di ponente si sia immerso nel letto del Polcevera come una mannaia. Mancava di velocità, poiché è rimasto aggrappato alla Gerber quasi fino all'ultimo. Sembra piuttosto che si sia posato su una sua precedente lesione da esplosione. La sbucciatura dell'asfalto sulla carreggiata sud ben lontano dall'impatto con il greto del torrente sembra essere stata prodotta da una carica esplosiva posta tra il cilindro di attacco dello Strallo Ponente Sud e l'Impalcato Ponente Sud. Ciò spiega perché quella che ho chiamato onda di ponente risale lo Strallo Ponente Sud con ritardo: si tratterebbe non di un'onda diretta d'urto, ma di un rinculo dello strallo a seguito di una sovratensione da forzatura longitudinale.
Rettifico dunque la mia ipotesi dopo aver osservato meglio le foto della "mannaia".
Le cariche sarebbero state messe sotto la carreggiata sud precisamente a EST del cilindro di attacco dello Strallo Ponente Sud e a EST del cilindro di attacco dello Strallo Levante Sud. Facendole detonare asincrone (prima quella di levante e poi quella di ponente) si sarebbe ottenuto dapprima la risalita dell'onda diretta d'urto sullo Strallo Levante Sud, e poi la risalita del rinculo da allentamento della tensione sullo Strallo Ponente Sud, che ne ha prodotto la piegatura (così come spiegavo nel mio pezzo precedente).
Il ritardo con cui compaiono gli sbuffi dal solettone di ponente confermerebbe questa tesi. In altre parole, l'abbassamento della carreggiata ponente sud che precede gli sbuffi sarebbe dovuto solo all'allentamento dello Strallo Ponente Sud determinato dall'arrivo dell'onda da levante sull'antenna.
La quasi completa distruzione del solettone di levante confermerebbe l'inserimento di cariche a sforzo longitudinale nel (qui presunto) cunicolo trasversale posto a EST del cilindro di attacco dello Strallo Levante Sud.

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5 Anni 1 Mese fa #30848 da FranZeta
Risposta da FranZeta al topic Analisi crollo Ponte Morandi
@MO62
Mah, al di là delle cause che possono avere innescato il tutto, mi sembra indubbio che il blocco è ben conficcato nel greto. La parte più fragile del pezzo, quella più lontana dal traverso compatto di ancoraggio degli stralli, si è fracassata nell'impatto, quella più solida è finita impiantata nel terreno pressochè integra. Ci sono anche immagini della demolizione successiva e della buca lasciata, al momento non le ho ritrovate però.


FranZη

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5 Anni 1 Mese fa - 5 Anni 1 Mese fa #31031 da Lucignolo80
Ieri navigando in rete ho trovato un sito che spiegava in maniera dettagliata la demolizione con esplosivo di ciò che rimaneva del Morandi. Mi ha particolarmente colpito l uso di miccia detonante. Essendo ignorante in materia mi sono un po informato sul funzionamento e i relativi impieghi... posto due video trovati sul tubo. Ho fatto una deduzione per ciascun video.... che mi ha riportato a quel terribile giorno....

Video 1 il ponte colpito dal fulmine




Video 2 il taglio dei puntoni



Mi sono sentito di condividere con voi questi miei pensieri
Ultima Modifica 5 Anni 1 Mese fa da Lucignolo80.

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5 Anni 1 Mese fa - 5 Anni 1 Mese fa #31032 da Lucignolo80
Messaggio eliminato
Ultima Modifica 5 Anni 1 Mese fa da Lucignolo80.

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5 Anni 1 Mese fa - 5 Anni 1 Mese fa #31033 da Lucignolo80
Non riesco purtroppo a cancellare il messaggio precedente.
Ultima Modifica 5 Anni 1 Mese fa da Lucignolo80.

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5 Anni 1 Mese fa #31169 da italofranc
Fzappa

Ciao. Sto meglio e rispondo a quanto tu hai scritto riguardo le onde sismiche registrate al momento del crollo della pila 9 e al momento della demolizione controllata di quello che rimaneva. Ma è mai possibile essere tanto ottusi. Tu non sei un esperto di onde sismiche e nemmeno io. Qui c'è uno strumento di precisione che ha registrato qualche cosa di onomalo durante i due crolli, possono essere onde o ultrasuoni di qualsiasi tipo non ha nessuna importanza. Fatto sta che la registrazione dei due eventi rappresentata con un diagramma mostra una intensità di questi ultrasuoni o di queste onde che è praticamente uguale se non maggiore durante il crollo della pila 9 rispetto al più recente crollo del resto del viadotto. Come puoi affermare ancora che il crollo della pila 9 è stato il cedimento naturale di un strallo? Un po' di buonsenso per favore. Non essere così ottuso.
Questa considerazione sui due diagrammi pervenuti dalla stazione poco distante dal crollo vale anche per Massimo che continua a considerare i suoi soli bagliori uguali a quelli russi.
Niente di personale anzi ti ringrazio per i tuoi interventi.
ITALOFRANC

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5 Anni 1 Mese fa #31236 da FZappa
Risposta da FZappa al topic Analisi crollo Ponte Morandi
Italofranc

Guarda che io ho sempre sostenuto che i sismogrammi e gli spettrogrammi, in questo caso, non servono assolutamente a nulla, se non a stabilire l'ora dell'evento.
Ho sempre detto che, se il 14 agosto c'è stata un'esplosione, questa può essere avvenuta solo sugli stralli, fra 45 e 90 metri dal suolo: il sismogramma rileva le vibrazioni del suolo e quindi non puo sentirlo.
Se c'è stata un' esplosione può essere avvenuta solo con microcariche, con rumore quasi assente (in mezzo a un temporale): lo spettrogramma che traccia i suoni non può sentirlo, come, in pratica, non ha neppure sentito le micro esplosioni della demolizione del 28 giugno.

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5 Anni 3 Settimane fa - 5 Anni 3 Settimane fa #31354 da italofranc
Fzappa

''Ho sempre detto che, se il 14 agosto c'è stata un'esplosione, questa può essere avvenuta solo sugli stralli, fra 45 e 90 metri dal suolo''.
Ma perchè se c'è stata una esplosione puo' essere avvenuta solo sugli stralli? Sei proprio cocciuto!
Avrai per sempre sulla coscienza d'aver ostacolato con tutte le tue forze la verità su quanto accaduto durante il crollo Morandi, e ben ti sta. Stessa cosa vale per tutti gli altri come te, cocciuti e basta.
Italofranc
Ultima Modifica 5 Anni 3 Settimane fa da italofranc.

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5 Anni 3 Settimane fa #31423 da Truth79
Risposta da Truth79 al topic Analisi crollo Ponte Morandi
Scusate l'intromissione ma io personalmente non mi sono mai sentito di sottovalutare l'ipotesi del fulmine.Dall'analisi di Claudio Morgigno:
(dal minuto 34 in poi) che riprende il sito che fà la mappatura dei fulmini si evince che è stato colpito esattamente il pilone crollato.Può esistere una coincidenza del genere?Cade un fulmine ipotizziamo fosse
anche solo a pochi metri e dopo pochi secondi tutto crolla?Ovviamente io penso che la struttura fosse comunque già compromessa da incuria come gl'altri piloni "ristrutturati" in passato...Forse i vari tagli nei video nascondono proprio il fulmine?

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5 Anni 3 Settimane fa #31432 da iglobau
Risposta da iglobau al topic Analisi crollo Ponte Morandi
Ho un'altra coincidenza

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4 Anni 11 Mesi fa #32030 da Agostino
Risposta da Agostino al topic Analisi crollo Ponte Morandi
Recentemente la Guardia di Finanza ha desecretato il video
che le Autorità inquirenti avevano tenuto protetto per non
interferire con le testimonianze.

Il video è ora visionabile e scaricabile liberamente dal sito www.ansa.it .
L'ho scaricato ed esaminato recentemente, fotogramma per fotogramma.
Per meglio evidenziare i dettagli, ho sottoposto il video
a filtraggio con VLC e l'ho trasformato in negativo. Ho concentrato
l'analisi sulle fasi salienti del crollo che ha interessato la pila 9,
a partire dall'istante in cui il camion che trasportava il coil di acciaio
fa il suo ingresso alla pila da ponente e fino a quando esso raggiunge
l'estremo est della medesima. Questo è esattamente l'istante in cui il crollo
ha inizio.

Dall'analisi del video emergono, con estrema chiarezza, i seguenti elementi:

1) il camion con la bobina di acciaio a bordo si vede fare il suo
ingresso alla pila 9 proveniente dall'estremo ovest della pila e
procedere in direzione levante.
Sul camion la bobina è perfettamente riconoscibile.
La velocità di crociera del mezzo è stimabile intorno a 50-60 Km/h.

2) nel momento in cui il trasporto raggiunge l'estremità est della pila,
si osserva la figura della bobina di acciaio che "spunta" e si rende visibile
in corrispondenza dell'attacco dello strallo est sull'impalcato.

La bobina risalta in primo piano, i suoi contorni sono netti, mentre il camion
è ancora visibile ma a contorni sfuocati, poichè ha nel frattempo
proseguito il percorso sul ponte.

3) Nel preciso momento in cui la bobina si rende visibile,
l'impalcato del ponte manifesta , nel punto esatto sottostante alla
bobina, un cedimento.
Questo cedimento si ripercuote in tempo brevissimo anche all'estremo
ovest dell'impalcato, in virtù dell'effetto a bilanciere che gli stralli
esercitano.
Il ponte, in questo istante, presenta una lieve curvatura a U rovesciata
che va dall'estremo est a quello ovest.
Dunque, i due stralli lato sud, per contrastare il cedimento,
vanno entrambi in tensione, il che si manifesta nel fatto che accentuano
leggermente la loro curvatura.

4) Negli istanti successivi, continuando l'effetto impattante della bobina,
la cui sagoma risulta sempre più visibile, il cedimento dell'impalcato
all'estremo est della pila 9 si accentua ulteriormente.
Il cedimento si accentua parallelamente anche all'estremo ovest fino a che la tensione
eccessiva dello strallo ovest provoca la fratturazione dell'antenna a
compasso lato sud. La frattura si crea a livello top della stessa,
che evidentemente è il suo punto più debole. Da notare che gli stralli
non si strappano, ma continuano a supportare la tensione.

5) lo spezzarsi dell'antenna toglie improvvisamente tensione allo strallo ovest,
che quindi si spezza nel suo punto più debole, ossia quello centrale.
Ma lo strallo continua a tenere, rimanendo i due uniti tra loro e rimanendo
attaccato sia al top che al lato impalcato stradale.

6) Si crea un effetto di torsione in senso antiorario, per cui si frattura
anche la traversa di cemento al top del ponte che unisce i due compassi.

7) il ponte ruota sempre più in senso antiorario e si richiude su se stesso
continuando e accentuando la richiusura a "U" rovesciata fino a crollare
completamente.

Da quanto descritto sopra emerge indiscutibile il ruolo
della bobina di acciaio come causa scatenante del crollo
del ponte Morandi.

Da notare che un coil da 30 tonnellate che viaggi a 50-60 km/h
determina un impatto come se cadesse dal 3.o piano di un edificio,
ovvero da una quota di circa 10 metri, ovvero come se il peso
effettivo fosse almeno 50 volte quello statico del coil,
ovvero possiamo stimare da 1000 a 1500 tonnellate.

Questa analisi chiunque la puo' fare da se'. Basta un pc con installato
il comunissimo tool di visualizzazione VLC,
e tanta pazienza, perchè bisogna dedicarcisi con una certa attenzione.
Come diceva Sherlock Holmes, per scoprire la causa di un delitto, bisogna analizzare
la scena e , soprattutto, sapere cosa cercare..

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4 Anni 11 Mesi fa #32031 da Aigor
Risposta da Aigor al topic Analisi crollo Ponte Morandi
Ciao Agostino

Da notare che un coil da 30 tonnellate che viaggi a 50-60 km/h
determina un impatto come se cadesse dal 3.o piano di un edificio,


Tralasciando tutto il resto del tuo intervento, che come già espresso in varie parti sia di questo forum, sia altrove, non condivido (era stato calcolato il peso sostenibile dal ponte nel punto di congiunzione degli stralli e, pur tenendo conto di un possibile deterioramento, poteva sostenere decine di bobine, non una - vedi qui , dove il calcolo di FranZeta dimostra che i problemi di carico potevano nascere solo eliminando il sostegno dei cavalletti), mi fermo sul periodo citato.

Indipendentemente dalla velocità del coil, nel momento in cui casca dal camion la sua caduta è, COMUNQUE, di 1 metro - 1 metro e mezzo in verticale.
Il fatto che la velocità parallela al ponte fosse di 1, 10 o 100Km orari può essere determinante solo se il coil avesse sbattuto contro la giunzione degli stralli al ponte, ma come si è detto proprio in questo forum, in base alla posizione del coil dopo la caduta, questa opzione è da scartare.
Secondo il tuo ragionamento, se un pilota di MotoGP cascasse dalla moto a 200 Km orari (cosa che succede spesso) il suo impatto a terra dovrebbe spiaccicarlo…
Non confondere la velocità orizzontale con l'accelerazione gravitazionale in verticale…

Il fatto che ci sia coincidenza fra il passaggio del camion e l'inizio del crollo non dimostra nulla: il video è stato pesantemente manipolato, vedi:
QUI su Luogocomune
e pure Qui sul blog di Morgigno

Mitakuye Oyasin
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4 Anni 11 Mesi fa #32033 da Agostino
Risposta da Agostino al topic Analisi crollo Ponte Morandi
Grazie della risposta. Evidentemente, non mi sono spiegato a sufficienza. Quello che ho scritto non è mia opinione, ma si evince inequivocabilmente dal video, purchè lo si visualizzi nella modalità che ho indicato nel mio precedente post. Riguardo l'energia cinetica della bobina, evidentemente essa si è scaricata sul ponte completamente e in senso "orizzontale", ossia lungo la direzione di marcia del camion. In
altre parole, la bobina è passata da 50 km/h a zero km/h sbattendo contro la struttura del ponte in corrispondenza della giunzione dello strallo est. La bobina è visibile nettamente almeno in 3 fotogrammi. Infine, un pilota di motoGP, se casca da una moto non si fa male perchè la tuta che indossa riduce l'attrito con l'asfalto e quindi egli vi scivola sopra senza danni. Se non avesse una tuta, non oso immaginare cosa succederebbe. Se poi andasse a sbattere contro un blocco di cemento, forse qualche danno potrebbe riportarlo.

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