Cosa è l'ACIDO ASCORBICO (vitaamina C)?

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1 Anno 9 Mesi fa #49877 da genfranco
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La pagina in oggetto riporta:
"La Monsanto, fondata nel 1901 a East St. Louis (in Illinois), si era già affermata con almeno due colpi di grande successo. Il primo risale al 1929 quando ha lanciato un nuovo tipo di composto, i policlorobifenili (Pcb), usati come liquidi refrigeranti nei trasformatori, poi come lubrificanti, liquidi idraulici, rivestimenti stagni (già negli anni trenta erano emerse prove della tossicità dei Pcb, provata poi tra gli anni sessanta e settanta: sono cancerogeni, responsabili di diversi disordini immunitari e dell’apparato riproduttivo, e sono anche molto persistenti, tanto che in molti siti industriali anche in Italia la contaminazione è ancora presente)."

Ed ancora:
"Il secondo successo di Monsanto è stato l’erbicida conosciuto come 2,4,5-T, sigla che allude ai numeri di atomi di cloro del composto. Fabbricato dagli anni quaranta, era così efficace che durante la guerra in Vietnam l’esercito degli Stati Uniti lo usò per defoliare le foreste tropicali in cui si nascondevano i combattenti vietcong. Insomma: era il famigerato “agente arancio” (agent Orange), che ha distrutto per decenni la vegetazione in Vietnam e ha lasciato una scia di malformazioni e tumori sia tra i vietnamiti sia tra i veterani dell’esercito statunitense. Il suo uso fu sospeso nel 1971, quando cominciarono a essere noti gli effetti di un sottoprodotto che si crea bruciando composti a base di cloro: le diossine. La tossicità della diossina è ormai provata senza dubbio; è cancerogena, provoca danni immunitari e all’apparato riproduttivo. "

Quindi è facile capire che tutti questi prodotti hanno un fine solo:
DIMINUIRE LA POPOLAZIONE MONDIALE
attraverso la MALATTIA e la STERILIZZAZIONE, che uno di quest'ultimo caso è il mio.

Non ho parole da aggiungere.

C’è un nuovo atto nell’annosa storia del glifosato, un erbicida tra i più diffusi nel mondo ma già da tempo indicato come probabile cancerogeno. Questo 22 agosto in Italia infatti è entrato in vigore un decreto del ministero della salute che ne limita l’uso e il commercio. È ormai vietato usare glifosato in luoghi pubblici come “parchi, giardini, campi sportivi e zone ricreative, aree gioco per bambini, cortili ed aree verdi interne a complessi scolastici e strutture sanitarie”. È vietato anche impiegarlo in agricoltura nel periodo che precede il raccolto e la trebbiatura (cioè quando finisce per restare quasi tutto su ciò che mangeremo). Il decreto inoltre revoca le nuove autorizzazioni a mettere in vendita prodotti fitosanitari che lo contengono.

L’Italia così è la prima in Europa a riprendere una raccomandazione della Commissione europea. La vicenda del glifosato però è complicata. La Commissione ha deciso alla fine di giugno di prorogare di altri 18 mesi l’autorizzazione all’uso del glifosato, anche se nello stesso tempo ha chiesto agli stati membri di limitarne l’uso nei luoghi pubblici. La decisione è arrivata dopo mesi di riunioni inconcludenti, in cui i 28 paesi dell’Unione europea non sono riusciti a prendere una decisione chiara – o forse hanno “deciso di non decidere”, secondo alcuni commenti.

Di proroga in proroga

In effetti l’autorizzazione europea per il glifosato era scaduta già nel 2012. La Commissione europea aveva chiesto di rinnovarla per 15 anni, ma non aveva avuto il consenso dei 28. Così da quattro anni si procede di proroga in proroga: quella appena approvata è la terza e permetterà di arrivare alla fine del 2017, cioè quando si attende che l’Echa (Agenzia europea per la chimica) completi il suo studio sull’impatto del glifosato sulla salute umana e sull’ambiente.

I dubbi sul glifosato però sono già numerosi e autorevoli. Nel marzo 2015 l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (Airc), istituzione scientifica dell’Organizzazione mondiale della sanità considerata la massima autorità in materia di tumori, aveva dichiarato il glifosato “potenzialmente carcinogeno” per gli umani.

Dire glifosato significa dire Monsanto, che dagli anni settanta lo vende come RoundUp

La cosa aveva fatto scalpore: da un lato perché questa sostanza è presente in più di 750 prodotti per l’agricoltura e il giardinaggio domestico (il commercio mondiale di erbicidi a base di glifosato ammontava a circa sei miliardi di dollari nel 2015; anche se l’Unione europea rappresenta solo il 15 per cento del totale, resta un mercato considerevole). Ma soprattutto perché dire glifosato significa dire Monsanto, il colosso mondiale della chimica e agrochimica che negli anni settanta lo ha brevettato e messo in commercio con il nome RoundUp e continua a dominare il mercato.

La storia del glifosato, e dell’azienda che ha legato la sua fortuna a questa sostanza, ha qualcosa di sconcertante. Si tratta di una molecola sintetizzata negli anni cinquanta in Svizzera: il nome proprio è N-(fosfonometil)glicina, o C3H8NO5P. La nuova sostanza, però, ebbe fortuna solo quando il brevetto svizzero fu acquistato da un’azienda chimica statunitense.

La Monsanto, fondata nel 1901 a East St. Louis (in Illinois), si era già affermata con almeno due colpi di grande successo. Il primo risale al 1929 quando ha lanciato un nuovo tipo di composto, i policlorobifenili (Pcb), usati come liquidi refrigeranti nei trasformatori, poi come lubrificanti, liquidi idraulici, rivestimenti stagni (già negli anni trenta erano emerse prove della tossicità dei Pcb, provata poi tra gli anni sessanta e settanta: sono cancerogeni, responsabili di diversi disordini immunitari e dell’apparato riproduttivo, e sono anche molto persistenti, tanto che in molti siti industriali anche in Italia la contaminazione è ancora presente).

La creatrice dell’agente arancio

Il secondo successo di Monsanto è stato l’erbicida conosciuto come 2,4,5-T, sigla che allude ai numeri di atomi di cloro del composto. Fabbricato dagli anni quaranta, era così efficace che durante la guerra in Vietnam l’esercito degli Stati Uniti lo usò per defoliare le foreste tropicali in cui si nascondevano i combattenti vietcong. Insomma: era il famigerato “agente arancio” (agent Orange), che ha distrutto per decenni la vegetazione in Vietnam e ha lasciato una scia di malformazioni e tumori sia tra i vietnamiti sia tra i veterani dell’esercito statunitense. Il suo uso fu sospeso nel 1971, quando cominciarono a essere noti gli effetti di un sottoprodotto che si crea bruciando composti a base di cloro: le diossine. La tossicità della diossina è ormai provata senza dubbio; è cancerogena, provoca danni immunitari e all’apparato riproduttivo.

Ma il vero grande affare dell’azienda di East St. Louis è proprio il glifosato. Messo in commercio nel 1974, il RoundUp Monsanto è diventato in breve l’erbicida più usato negli Stati Uniti e poi nel mondo. Anche in questo caso c’è un corollario militare: per tutti gli anni novanta e nel primo decennio del ventunesimo secolo l’esercito degli Stati Uniti lo ha irrorato su milioni di ettari di piantagioni di coca in Colombia, per “eradicare” la produzione di cocaina.

Altri producono il glifosato, però Monsanto offre il ‘pacchetto’ completo con i semi resistenti all’erbicida

A consolidare il successo ha poi contribuito l’ingegneria genetica. Negli anni ottanta infatti Monsanto ha cominciato a investire in modo massiccio in biotecnologie applicate all’agricoltura, e il suo primo exploit sono state alcune specie resistenti al glifosato: così si può usare l’erbicida senza uccidere anche la pianta utile. Soia, mais e colza “roundup ready” sono sul mercato dal 1996-97. Questo ha permesso a Monsanto di mantenere una posizione dominante nel mercato anche quando nel 2001 il brevetto sul RoundUp è scaduto. Ormai molte altre aziende fabbricano erbicidi con glifosato. La multinazionale statunitense però ha il vantaggio commerciale di vendere il “pacchetto” completo, sementi più erbicida.
Già da tempo circolano studi su possibili disordini provocati dal glifosato (e però ancora nel 2013 negli Stati Uniti l’ente federale per l’ambiente, Environmental protection agency, ha approvato la richiesta della Monsanto di alzare le soglie legalmente tollerabili di residui di glifosato nel cibo).

Nessun principio di precauzione

Lo studio più completo tuttavia è quello dell’Airc, che nella primavera 2015 ha riunito un comitato di esperti di 11 paesi per analizzare la documentazione scientifica disponibile su cinque insetticidi ed erbicidi organofosfati e valutarne la cancerogenicità. Sulla base di questa analisi, due di queste sostanze sono definite “forse cancerogene” (classe 2B) e altre tre “probabilmente cancerogene”, classe 2A: il glifosato è tra queste. La Airc ha esaminato studi sui lavoratori agricoli esposti al glifosato negli Stati Uniti, in Canada e in Svezia, che mostrano un “aumentato rischio di linfoma non-Hodgkin”, un tumore del sistema linfatico. Altri studi hanno mostrato danni al dna e ai cromosomi nei mammiferi. Lo studio è online sulla rivista The Lancet Oncology.

L’industria chimica ha respinto le conclusioni dell’Airc sul glifosato, e questo non stupisce. Lo studio dell’Agenzia sul cancro però è contestato anche da altre voci. Una è l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa), che ha risposto nel novembre 2015 con un documento in cui definisce “improbabile” che il glifosato diventi una minaccia per gli umani attraverso il consumo alimentare: ovvero, le tracce dell’erbicida nel cibo non sarebbero un problema. A sua volta lo studio della Efsa è stato criticato come “scarsamente indipendente”, perché basato in parte su studi riservati commissionati dagli stessi produttori di glifosato. La Fao e l’Organizzazione mondiale della sanità in seguito hanno espresso dubbi sulle conclusioni dell’Airc.

Così torniamo all’Unione europea. Togliere l’erbicida dai luoghi pubblici e limitarne la vendita in fondo è solo un primo passo. In attesa di conclusioni accettate almeno da tutti i partner europei, il glifosato resta in circolazione: diciamo che in questo caso non è valso il “principio di precauzione”.
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ciaooo Franco
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Cosa dire dopo aver letto l'articolo in oggetto?
Ho una unica speranza, che questi VELENI possano essere eliminati.

Definito «probabilmente cancerogeno per gli esseri umani», il glifosato è sotto attacco in tutto il mondo. Monsanto potrebbe ricevere un duro colpo
13 Giugno 2015

Glifosato nel mondo arrivano i primi divieti

(Rinnovabili.it) – La sentenza dell’OMS che ha definito il glifosato «probabilmente cancerogeno per l’uomo» potrebbe essere l’ultimo chiodo nella bara per l’erbicida Roundup prodotto dalla Monsanto. Da quel momento, infatti, un’ondata di indignazione si è levata in tutto il mondo, tanto che molte nazioni sono state costrette a metter mano ai regolamenti o subire class action e denunce da parte dei cittadini. La stessa Monsanto ha visto crescere il numero di cause legali intentategli dalla società civile. Si aprono scenari fino a ieri inattesi, tra i quali c’è anche il possibile tramonto di uno dei principi attivi più utilizzati nell’agricoltura intensiva promossa dalle multinazionali di tutto il mondo. La panoramica globale di questi attacchi al glifosato è apparsa sulla pagina dell’Institute of Science in Society, a cura della dottoressa Eva Sirinathsinghji, scienziata che lavora nell’istituto facendo ricerca sugli OGM. Ecco la reazione a catena innescata dalla sentenza dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Nazioni che hanno vietato il glifosato

Colombia. Il governo ha deciso di sospendere l’irrorazione delle piantagioni illegali di cocaina e quelle di papaveri, mettendo fine ad una guerra alla droga con il glifosato sostenuta dagli Stati Uniti, che però non ha dato alcun effetto, se non quello di uccidere gli innocenti contadini dei dintorni. Un divieto che dovrebbe entrare in vigore nel giro di poche settimane, a seguito di un voto del Consiglio Nazionale Narcotici che ha fatto registrare una maggioranza di 7 a 1 in favore del divieto. Il giorno prima del voto, l’Associazione Interamericana per la Difesa Ambientale (AIDA) ha consegnato 24 mila firme al Ministro della Giustizia – che presiede anche il Consiglio Narcotici – per spingere questa decisione.

Bermuda. Il territorio britannico nell’Atlantico ha vietato le importazioni di glifosato con effetto immediato a seguito della valutazione dell’OMS. Lo ha annunciato il ministro della Salute, Jeanne Atherden, la cui decisione è stata sostenuta dagli agricoltori locali.

Sri Lanka. È l’ultimo Paese, in ordine di tempo, a proibire l’erbicida. La decisione è arrivata con l’elezione del nuovo presidente, ex contadino ed ex ministro della Salute, Maithripala Sirisena. La decisione arriva sull’onda dell’epidemia di malattia renale cronica. Un fatto che evidenzia come la tossicità del glifosato non si limiti alla cancerogenicità. Il governo sta pagando l’assistenza sanitaria ad oltre 25 mila cittadini e fornisce loro acqua potabile.

Glifosato nel mondo arrivano i primi divieti
 
Nazioni vicine al divieto, proteste e richieste di moratoria

Brasile. Si trova ad affrontare una crescente pressione, con il Pubblico ministero che ha scritto una lettera alla Agenzia di Sorveglianza nazionale sulla Salute (ANVISA), invitandola urgentemente a rivalutare la sua posizione sul glifosato e a revocare le autorizzazioni sulle colture OGM resistenti all’erbicida.

Argentina. 30 mila operatori sanitari appartenenti al Sindacato dei medici e professionisti della salute (FESPROSA) si sono schierati a sostegno della decisione dell’OMS, sostenendo che il glifosato «non solo provoca il cancro. È anche associata ad un aumento aborti spontanei, difetti di nascita, malattie della pelle, delle vie respiratorie e malattie neurologiche».

Allo stesso modo, la Società di Ematologia-Oncologia Pediatrica (SAHOP) ha rilasciato una dichiarazione, firmata dal Presidente Pedro Zubizarreta, che chiede il divieto immediato di irrorazione del glifosato. Viene contestato l’uso massiccio e in continuo aumento di prodotti tossici in agricoltura, venduti come «innovazioni tecnologiche».

Glifosato nel mondo arrivano i primi divietiUnione Europea. La Società Internazionale dei Medici per l’Ambiente (ISDE), presente in 27 Paesi, ha scritto ai funzionari del Parlamento Europeo e della Commissione per chiedere il divieto immediato dell’erbicida e di altri insetticidi giudicati cancerogeni dall’OMS.

La procedura di rivalutazione dovrebbe essere conclusa entro la fine dell’anno, tuttavia il processo è inquinato dalla presenza di lobby della chimica nei panel scientifici che producono gli studi di impatto. Gli attivisti dovranno lavorare sodo se vorranno ottenere una valutazione finale onesta.

Germania. I ministri dei Länder tedeschi per la protezione dei consumatori hanno chiesto al governo centrale di vietare le forniture e l’utilizzo del glifosato da parte dei privati sulla base del principio di precauzione.

Svizzera. Le grandi catene di supermercati presto vieteranno i prodotti contenenti glifosato.

Danimarca. L’autority per l’Ambiente di lavoro ha fatto propria la definizione dell’OMS, dichiarando il glifosato cancerogeno. Di conseguenza, dovrebbe passare a sostanze chimiche alternative.

Stati Uniti. Un gruppo di cittadini di Los Angeles ha fatto causa alla Monsanto, contestandole la falsificazione delle richieste di sicurezza ottenute dal Roundup. Non interverrebbe su un solo enzima, ma interromperebbe la funzione di molti altri.

Cina. Tre cittadini hanno querelato il Ministero dell’Agricoltura perché non rende pubblico il rapporto tossicologico che 27 anni fa autorizzò l’utilizzo del glifosato nel Paese. Nel 1988, esso venne fornito al governo direttamente da Monsanto.
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ciaoooo Franco
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1 Anno 9 Mesi fa #49922 da genfranco
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Siamo ora in data 25 gennaio 2023 con i risultati di un nuovo esame annuale:

foto del gennaio 2022 sull'originale

In data 10 gennaio 2022 dai risultati dell'esame del sangue, si è riscontrato un valore fuori dai valori di riferimento quindi alto, il:     
CA 19-9 (GICA)                                               48.00  u/ml                       V.R. <= 37   valore fuori dal riferimento
e dato che è un segnalatore di tumori, parlandone col mio medico di base abbiamo deciso di curarmi con gli "ALIMENTI ESSENZIALI", sopratutto con il BICARBONATO DI SODIO, aggiungendo un limone al giorno al mattino.
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/esamegen22.htm
Il 30 giugno 2022 come in accordo col mio medico, egli mi ha fatto rifare l'esame per il controllo di questo valore che è risultato:
CA 19-9 (GICA)                                               40.40  u/ml                       V.R. <= 37   valore ancora fuori dal riferimento ma in netto miglioramento
Quindi il valore di questo CA 19-9 (GICA) è passato da 48 a 40.40 abbassandosi verso il valore 37 massimo di riferimento utile.
Vedendo questi valori. anche il mio medico ha confermato un miglioramento e mi ha detto di continuare con quello che avevo fatto nel periodo e rivedremo i risultati il gennaio prossimo.
Cosa ne pensate voi?
Quindi un limone al giorno e BICARBONATO DI SODIO più volte al giorno ma sopratutto niente prodotti chimici detti "farmaci".    

foto dle giugno 2022 sull'originale

Oggi, in data 26 gennaio 2023 col mio medico, abbiamo potuto avere un controllo a sei mesi del
CA 19-9 (GICA)                                               31.70  u/ml                       V.R. <= 37   valore rientrato nella norma
Quindi il valore di questo CA 19-9 (GICA) è passato da 40.40 del 30/06/2022 abbassandosi nella norma, con un mio grsso sospiro di sollievo.

foto del gennaio 2023 sull'originale

Ecco che allora posso dichiarare senza smentite che le mie dosi di BICARBONATO DI SODIO di fine ogni pasto hanno avuto un ruolo determinante a regolarizzare questo segnalatore di tumore al pancreas.
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/esamegenn23.htm
Una pagina riporta:
"Sul BICARBONATO ed il SODIO, una nuova scoperta da parte mia. Naturalmente come incompetente ed ignorante in materia. Su questa scoperta, già l'articolo precedente recita:
"Questo sale viene prodotto già all'interno della bocca dalle ghiandole salivari, e viene secreto anche dalle cellule epiteliari della parete gastrica."
Oh, ma allora questo BICARBONATO DI SODIO, oggetto della pagina è importante nel mio corpo, in quanto viene addirittura AUTOPRODOTTO per il suo fabbisogno per la SALUTE.
Mi chiedo: "I gestori della medicina lo sapranno, dato che questo BICARBONATO DI SODIO è da questa congregazione dichiarato alla pari dei loro "principi attivi" i quali nella confezione il "foglio illustrativo"?
Personalmente non ho dubbi che questi signori quanto sopra lo sappiano, ma perchè sulle loro dichiarazione tutto il contrario dichiarandolo un VELENO alla pari dei "principi attivi" da loro consigliati?
La differenza tra l'"ALIMENTO ESSENZIALE il BICARBONATO DI SODIO ed i "principi attivo", una sola: il "foglio illustrativo" che la confezione di BICARBONATO DI SODIO che acquisto dal supermercato il "foglio illustrativo" non lo contiene. Quindi quale sarà altra differenza tra di loro?
Ecco che allora quanto dichiara la pagina del sito della medicina Humanitas è FALSO in quanto non solo un'alta pagina lo demolisce, ma altre due:
"Quali effetti collaterali ha l’assunzione di bicarbonato di sodio?
L’assunzione di bicarbonato di sodio provoca l’insorgenza di vari effetti collaterali, tra cui: crampi allo stomaco, flatulenza, distensione addominale, difficoltà a respirare, aumento della pressione arteriosa, eccessiva ritenzione idrica ed edema polmonare."
Oh, ma allora la causa dell'"aumento della pressione arteriosa", dato che abbiamo certezza che, secondo i due articoli, a mettere il BICARBONATO ed il SODIO nella saliva e nello stomaco è proprio il mio corpo, ecco che allora è lui a causarsi questo problema secondo la medicina.
AH,AH,AH,AH, e mi vogliono dire che il mio corpo è STUPIDO? MA QUANDO MAI!?!?!?!?
Conta la quantità? Un tanto al kilo? FALSO, in quanto il VELENO è SEMPRE VELENO, non facente parte della mia ALIMENTAZIONE come il FLUORURO DI SODIO dei dentifrici forniti alla popolazione da almeno 100 anni nei dentifrici e gli altri prodotti per la bocca forniti dalla farmacia, chevingum compresi. E volete dirmi che mi fornisce "FLUORO" dei quali il simbolo chimico per il "FLUORO" è F, mentre per il FLUORURO DI SODIO è NAF, che se la chimica non è una opinione non basta avere una F in comune per essere parenti.
Ad ognuno le sue personali conclusioni.
Fissato questo per chiarezza, ora riporto quanto scrive il sito Wikipedia in proposito del BICARBONATO, del SODIO, del POTASSIO ed altri, che legati con il primo diventa BICARBONATO DI SODIO e BICARBONATO DI POTASSIO nella saliva, "ALIMENTI ESSENZIALI" che noi ingoiamo giornalmente da anni ottenendone tanti BENEFICI e nessun problema..
"Composizione
La saliva umana è un fluido composto da:
Acqua (98%);
Elettroliti di cui:
2-21 mmol/L sodio,
10-36 mmol/L potassio,
1,2-2,8 mmol/L calcio,
0,08-0,5 mmol/L magnesio,
5-40 mmol/L ione cloruro,
25 mmol/L ione bicarbonato,"

Rilevando anche lo ione CLORURO ed il MAGNESIO, ecco che unendosi questi due, diventa CLORURO DI  MAGNESIO.
E pensare che dalla medicina vengono chiamati "integratori" e noi invece "ALIMENTI ESSENZIALI".
Ma questo è un altro vergognoso discorso del quale dovrei ammettere di essere stato GENERATO da mio padre negli "integratori", ma non solo, dovrei anche ammettere che nel mio corpo circolano degli "integratori".

La pagina riporta:
"Se si poteva avere dei dubbi sulla vericidità della composizione della SALIVA, in quanto Wikipedia non è sempre così trasaprente, ecco una altro articolo della dottoressa Federica Carlieri Odonoiatra, che con la sua esatta descrizione conferma quanto già elencato dagli altri deu articoli scrivendo per l'esattezza:
"I composti inorganici maggiormente rappresentati sono:
SODIO
POTASSIO
CLORO
BICARBONATO
CALCIO
MAGNESIO
FOSFATO
FLUORO
BIOCIANATO
A questo punto mi permetto di ridicolizzare certe affermazioni di PERICOLOSITA' dei tanto DEMONIZZATI "ALIMENTI ESSENZIALI" per i vari motivi, i:
SODIO
CLORO
FLUORO
CALCIO
dei quali di queste DEMONIZZAZIONI ne è pieno il web, ma quello che ritengo più vergognoso è che sia fatto dalla medicina la quale non solo permette queste FALSITA', ma partecipa lei stessa a queste DEMONIZZAZIONI come già ampiamente dimostrato.
Ho quindi certezza di non dover aggiungere altro al riguardo, lasciando che ognuno possa tirare le proprie personali conclusioni.
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...ntoiatraeacidosi.htm
Mi permetto di riportare alcune parti di un altro articolo che ritengo molto importanti:
"Che cosa succede ai sistemi di drenaggio?
Il sistema linfatico neutralizza ciò che può, ma se esso è sovraccarico ed i suoi vasi non drenano correttamente l'ACIDO si accumula nel tessuto connettivo. Inoltre per far liberare i tessuto dall'ACIDO significa in pratica rimetterlo nel sangue. In tal modo si innesca un circolo vizioso di prelevamento ancora maggiore di minerali alcalini con ulteriore sovraccarico degli organi di filtro che sono il fegato ed i reni.
I più frequenti malesseri acuti o ricorrenti derivano o dalla mobilizzazione delle riserve di minerali alcalini nel tentativo di prevenire la distruzione oppure da tentativi urgenti di disintossicazione del corpo.
L'ACIDOSI= ECZEMI, infiammazioni. polipi, cistiti, calcoli, noduli, fibromi ecc.".

Questa è una parte dell'articolo molto esplicativo sul BICARBONATO DI SODIO, che smentisce in modo chiaro e competente le falsità che personalmente ho rilevato nelle informazioni dei siti medici.
Lascio a voi rilevarlo personalmente dalla pagina che riporto sotto documentando la sua esistenza, che a volte come per incanto sparisce,"
dalla pagina:
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...disodiowikipedia.htm

Il CA 19-9 (antigene carboidratico 19-9 o GICA) è una proteina presente sulla superficie di alcune cellule tumorali. Il CA 19-9 non causa la comparsa di tumore, ma è presente nelle cellule tumorali, quindi è utile come marcatore per seguire il decorso della malattia, il tumore al pancreas.
www.my-personaltrainer.it/salute/CA-19-9.html

acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...i/esameCA19gen23.htm

ciaooo Franco
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Ora, gennaio 2023, ecco i miei esami del sangue, delle urine e delle feci per far vedere a voi la mia SALUTE.
Un anno fa, gennaio 2022 e come ogni anno con Franca abbiamo la fortuna di avere il dottore di base che tutti vorrebbero avere.
Ecco per cui per offrire a chi può interessare parte dei valori dei nostri "ALIMENTI ESSENZIALI"  che circolano dal concepimento nel nostro sangue, prima con quelli di nostra madre, ma poi diventando autonomi, AUTONOMAMENTE, che ingoiamo con tanta costanza da anni che per me sono ormai da 30 anni nell'agosto 2022.
Però per raggiungere questo scopo, dobbiamo ringraziare di cuore il nostro dottore di base.
Detto questo riporto nel fondopagina i valori rilevati che si possono rilevare dalla documentazione allega.

Altre pagina recita:
"L'anno corrente è 2021, siamo in febbraio, ed ecco il controllo di alcuni parametri per avere una idea di quale sia la mia salute.
Ho molto poche segnalazioni di valori fuori dai parametri stabiliti, anzi l'unica è il GLUCOSIO ed è si 2 numeri sopra il massimo.
Uno di quelli fuori è il GLUCOSIO che come si potrà rilevare dagli anni precedenti è per me un valore costantemente superiore al massimo stabilito dal laboratorio analisi.
Questi i risultati:
Esame GLICEMIA
15-11-94
90
24-07-97
81
21-07-99
90
02-07-01
96
13/10-03
92
18-08-08
98
02-02-10
110
21-04-11
117
29-05-12
119
17-09-14
107
16-06-16
106
04-08-16
105
27-12-16
116
24-01-17
104
13-02-18
105
14-01-20
108
17-02-21
102
29-04-21
84
10-01-22
104
13-01-23
102
Lascio quindi solo i risultati miei personali iniziando dal 2020: Tornando ai miei esami in oggetto del 14 gennaio 2020 dal quale abbiamo già rilevato i valori della GLICEMIA, ora però vorrei parlare del mio COLESTEROLO riportando i valori rilevati negli anni:
ESAME DEL 15-11-94 225
ESAME DEL 24-07-97 194
ESAME DEL 21-07-99 184
ESAME DEL 02-07-01 182
ESAME DEL 13-10-03 164
ESAME DEL 18-08-08 214
ESAME DEL 02-02-10 212
ESAME DEL 21-04-11 207
ESAME DEL 29-05-12 178
ESAME DEL 28-01-13 191 CON VITAMINA D MAI CONTROLLATA PRIMA
ESAME DEL 21-01-14 223 CON VITAMINA D 22.9
ESAME DEL 23-01-15 200 CON VITAMINA D 35.2
ESAME DEL 17-07-15 176 CON VITAMINA D 124
ESAME DEL 09-09-15 180 CON VITAMINA D 121
ESAME DEL 27-11-15 172 CON VITAMINA D 90.8 ingoiando 10000 UI giornalieri pari a 40 gocce della Dibase 10000 UI gocce della farmacia
ESAME DEL 22-08-16 187 CON VITAMINA D 57.0 ingoiando 10000 UI giornalieri pari a 40 gocce della Dibase 10000 UI gocce della farmacia
ESAME DEL 24-01-17 216 CON VITAMINA D 56.5 ingoiando 10000 UI giornalieri pari a 40 gocce della Dibase 10000 UI gocce della farmacia
ESAME DEL 19-10-17 168 CON VITAMINA D 75 ingoiando 10000 UI giornalieri pari a 40 gocce della dibase 10000 UI gocce della farmacia
ESAME DEL 18-01-18 182 CON VITAMINA D 50.9 ingoiando 10000 UI come sopra
ESAME DEL 22-01-19 183 CON VITAMINA D 97.8 ingoiando 20000 UI giornalieri pari a 80 gocce
ESAME DEL 14-01-20 164 CON VITAMINA D 89.8 ingoiando 20000 UI giornalieri pari a 80 gocce
ESAME DEL 17-02-21 159 CON VITAMINA D 114 ingoiando 20000 UI giornalieri pari a 80 gocce
ESAME DEL 10-02-22 196 CON VITAMINA D 134 ingoiando 20000 UI giornalieri pari a 80 gocce della dibase
ESAME DEL 13-01-23 153 CON VITAMINA D 108 ingoiando 20000 UI giornaliEri pari a 80 gocce della dibase

Devo far presente che abbiamo iniziato con 2 (due) uova ogni mattino dal novembre 2016.
Dalla pagina
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...i/uovaognigiorno.htm

Ora riporto i valori rilevati dall'esame del 14/01/2020:

EMOCROMO tutto nella norma
GLUCOSIO                                                     108 mg/dl                      V.R. 70-100
ACIDO URICO                                               2.9  mg/dl                      V.R. 3.5 - 8.5       valore molto basso
CREATININA                                                1.10 mg/dl                      V.R. 0.66-1.25
COLESTEROLO                                            164 mg/dl                       V.R. < 200
HDL COLESTEROLO                                    38  mg/dl                       V.R. > 45
TRIGLIGERIDI                                               98 mg/dl                        V.R. < 150
SODIO                                                             140  mmol/l                    V.R.  137 - 146
POTASSIO                                                       4.6  mmol/l                    V.R.  3.5 - 5.1
FOSFORO                                                        3.6  mg/dl                      V.R. 2.5 - 4.5
T.S.H.  Reflex                                      2.730 mIU/L            V.R.  0.45-3.50
CA 19-9 (GICA)                                               35.8  u/ml                       V.R. <= 37
CEA                                                     1.9  ng/ml                V.R.  <= 3.0
FERRITINA                                                    103.0  ng/ml                   V.R.  17.9 - 464
PSA                                                                  0.598 ng/ml                     V.R. < 4
VITAMINA D TOTALE (25-OH D)             89.8 ng/ml                        V.R. 30 - 100 sufficiente
ACIDO FOLICO                                            19.00  ng/ml                     V.R.  2.76 - 20
VITAMINA B12                                            406.0 ng/ml                     V.R. 239 - 931
OMOCISTEINA                                             13.00 umo/l                    V.R,  4.0-15.0
PARATORMONE                                          24.9 pg/dl                       V.R.  12-72
ESAME delle urine tutto nella norma
pH    basico
Per gli esami di Granca alla stessa data 17/02/2021, questo il link
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...amefrafebbraio21.htm
Ora riporto i valori rilevati dall'esame del 17/02/2021:

EMOCROMO tutto nella norma
V.E.S.                                                                  2 mm/lh                      V.R. </=20
GLUCOSIO                                                     102 mg/dl                      V.R. 70-100
ACIDO URICO                                               3.4  mg/dl                      V.R. 3.5 - 8.5       valore basso
CREATININA                                                1.00 mg/dl                      V.R. 0.66-1.25
COLESTEROLO                                            159 mg/dl                       V.R. < 200
HDL COLESTEROLO                                    28  mg/dl                       V.R. > 45
TRIGLIGERIDI                                               87 mg/dl                        V.R. < 150
SODIO                                                             145  mmol/l                    V.R.  137 - 146
POTASSIO                                                       4.7  mmol/l                    V.R.  3.5 - 5.1
MAGNESIO met-OCD-color                          2.0  mg/dl                       V,R. 1.6 - 2.3

TgG met-OCD-colorimetrico                         1239 mg/dl                        V.R. 700 - 1600

TgA met-OCD-colorimetrico                           54 mg/dl                        V.R. 70 - 400

TgM met-OCD-colorimetrico                          47  mg/dl                        V.R. 40 - 230
T.S.H.  Reflex                                      2.700 mIU/L            V.R.  0.45-3.50
CA 19-9 (GICA)                                               33.30  u/ml                       V.R. <= 37
CEA                                                     1.8  ng/ml                V.R.  <= 3.0
FERRITINA                                                    107.0  ng/ml                   V.R.  17.9 - 464
PSA                                                                  0.200 ng/ml                     V.R. < 4
VITAMINA D TOTALE (25-OH D)             114.0 ng/ml                      V.R. 30 - 100 sufficiente
ACIDO FOLICO                                            19.30  ng/ml                     V.R.  2.76 - 20
VITAMINA B12                                            448.0 ng/ml                     V.R. 239 - 931
OMOCISTEINA                                             13.40 umo/l                    V.R,  4.0-15.0
PARATORMONE                                          26.8 pg/dl                       V.R.  12-72
ESAME delle urine tutto nella norma
pH Neutro
CALPROTECTINA FECALE                <16.0 mcg/gf             V.R. <50 negativo                            
Ed ora riporto i valori rilevati dall'esame del 10/01/2022:

EMOCROMO tutto nella norma
V.E.S.                                                                  2 mm/lh                      V.R. </=20
GLUCOSIO                                                     104 mg/dl                      V.R. 70-100
ACIDO URICO                                               4.2  mg/dl                      V.R. 3.5 - 8.5       valore basso
CREATININA                                                1.20 mg/dl                      V.R. 0.66-1.25
COLESTEROLO                                            196 mg/dl                       V.R. < 200
HDL COLESTEROLO                                    35  mg/dl                       V.R. > 45
TRIGLIGERIDI                                               88 mg/dl                        V.R. < 150
SODIO                                                             141  mmol/l                    V.R.  137 - 146
POTASSIO                                                       5.3  mmol/l                    V.R.  3.5 - 5.1
MAGNESIO met-OCD-color                          2.1  mg/dl                       V,R. 1.6 - 2.3

TgG met-OCD-colorimetrico                         1.350 mg/dl                      V.R. 700 - 1600

TgA met-OCD-colorimetrico                           68 mg/dl                        V.R. 70 - 400

TgM met-OCD-colorimetrico                          57  mg/dl                        V.R. 40 - 230
T.S.H.  Reflex                                      3.500 mIU/L            V.R.  0.45-3.50
CA 19-9 (GICA)                                               48.00  u/ml                       V.R. <= 37   valore fuori dal riferimento
CEA                                                     2.0  ng/ml                V.R.  <= 3.0
FERRITINA                                                    123.0  ng/ml                   V.R.  17.9 - 464
PSA                                                                  0.279 ng/ml                     V.R. < 4
PARATORMONE                                          24.1 pg/ml                       V.R. 12.0 - 72.0
VITAMINA D TOTALE (25-OH D)             124.0 ng/ml                      V.R. 30 - 100 sufficiente
ACIDO FOLICO                                            17.40  ng/ml                     V.R.  2.76 - 20
VITAMINA B12                                            565.0 ng/ml                     V.R. 239 - 931
OMOCISTEINA                                             15.60 umo/l                    V.R,  4.0-15.0
ESAME delle urine tutto nella norma
pH Basico
CALPROTECTINA FECALE              <17.00 mcg/gf             V.R. <50 negativo                            
Ed ora riporto i valori rilevati dall'esame del 13/01/2023:

EMOCROMO tcon piccoli problemi dei quali il mio medico ha scritto: "Sono causati dal morale basso"
V.E.S.                                                                  9 mm/lh                      V.R. </=20
GLUCOSIO                                                     102 mg/dl                      V.R. 70-100
ACIDO URICO                                               3.6  mg/dl                      V.R. 3.5 - 8.5       valore basso
eGFR    (equazione MDRD)                           48.52 ml/min/1.73mq    V.R. <60
CREATININA                                                1.40 mg/dl                      V.R. 0.66-1.25
COLESTEROLO                                            153 mg/dl                       V.R. < 200
HDL COLESTEROLO                                    29  mg/dl                       V.R. > 45
TRIGLIGERIDI                                               68 mg/dl                        V.R. < 150
SODIO                                                             140  mmol/l                    V.R.  137 - 146
POTASSIO                                                       5.1  mmol/l                    V.R.  3.5 - 5.1
MAGNESIO met-OCD-color                          2.1  mg/dl                       V,R. 1.6 - 2.3

TgG met-OCD-colorimetrico                         1.132 mg/dl                      V.R. 700 - 1600

TgA met-OCD-colorimetrico                           53 mg/dl                        V.R. 70 - 400

TgM met-OCD-colorimetrico                          53  mg/dl                        V.R. 40 - 230
T.S.H.  Reflex                                      1.152 mIU/L            V.R.  0.45-3.50
CA 19-9 (GICA)                                               31.70  u/ml                       V.R. <= 37   valore fuori dal riferimento
CEA                                                     2.73  ng/ml                V.R.  <= 3.0
FERRITINA                                                    133.0  ng/ml                   V.R.  17.9 - 464
PSA                                                                  0.363 ng/ml                     V.R. < 4
PARATORMONE                                          19.8 pg/ml                       V.R. 12.0 - 72.0
VITAMINA D TOTALE (25-OH D)             108.0 ng/ml                      V.R. 30 - 100 sufficiente
ACIDO FOLICO                                            17.70  ng/ml                     V.R.  2.76 - 20
VITAMINA B12                                            381.0 ng/ml                     V.R. 239 - 931
OMOCISTEINA                                             16.50 umo/l                    V.R,  4.0-15.0
ESAME delle urine tutto nella norma
pH Basico
CALPROTECTINA FECALE              <16.00 mcg/gf             V.R. <50 negativo
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/esamegen23.htm

ciaooo Franco
.
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Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.

Di più
1 Anno 9 Mesi fa #49939 da genfranco
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...ni/grillonelcibo.htm
Per le pagine precedenti o le successive se non le vedi più:
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...pagineprecedenti.htm

Il mondo cambia ed anche le NATURALI ALIMENTAZIONI, sopratutto con il cibo INNATURALE delle industrie, mi dispiace, non ho parole; ecco la pagina in oggetto:

L'Unione europea ha adottato un nuovo regolamento con cui dà l'ok all'immissione in commercio in tutto il territorio dell'Unione del cosiddetto Acheta domesticus (grillo domestico)
25 Gennaio 2023 11:02
Foto di Miriam Carraretto    
Miriam Carraretto
Giornalista di attualità politico-economica

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Da vent'anni giornalista e caporedattrice per varie testate nazionali, è autrice di libri e contributi su progetti di sviluppo in Africa e fenomeni sociali.

Era stato annunciato, e ora il via libera alla farina di grilli diventa realtà. L’Unione europea ha adottato un nuovo regolamento, in vigore dal 24 gennaio, con cui dà l’ok all’immissione in commercio in tutto il territorio dell’Unione del cosiddetto Acheta domesticus (grillo domestico), “parzialmente sgrassato”, si legge nel documento ufficiale. Il grillo domestico in polvere parzialmente sgrassata da oggi è quindi incluso nell’elenco dei nuovi alimenti della Ue.
Cosa prevede il regolamento Ue sulla farina di grillo

L’iter di approvazione del prodotto era iniziato l’8 luglio 2020 da parte della Commissione Europea, che ne aveva richiesto la valutazione all’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare. Il 23 marzo 2022, l’EFSA ha adottato un parere scientifico sulla sicurezza della polvere intera parzialmente sgrassata di grillo domestico come nuovo alimento.

Da notare che, almeno per ora, solo la società Cricket One è autorizzata a immettere sul mercato dell’Unione il nuovo cibo, per un periodo di 5 anni a decorrere dal 24 gennaio, a meno che un richiedente successivo non ottenga un’autorizzazione per il nuovo alimento senza riferimento ai dati scientifici protetti con l’accordo di Cricket One.

I dati scientifici contenuti nel fascicolo di domanda e che soddisfano le condizioni del regolamento UE non possono essere infatti utilizzati a vantaggio di un richiedente successivo per un periodo di 5 anni dalla data di ingresso in vigore del regolamento senza il consenso della stessa Cricket One. Un “brevetto” in esclusiva, insomma, che blinda il mercato, almeno per ora.

L’International Platform of Insects for Food and Feed ha accolto con favore il via libera delle autorità degli Stati membri dell’Unione Europea, che, oltre alla farina di grillo, punta anche ad autorizzare la commercializzazione di formulazioni congelate e liofilizzate del verme minore della farina, il cosiddetto Alphitobius diaperinus.

L’Autorità europea per la sicurezza alimentare ha scoperto che il consumo sul mercato di massa di polvere di grilli domestici parzialmente sgrassata è “sicuro nelle condizioni proposte” dei livelli di utilizzo, a seguito di una revisione avviata tre anni fa.

Non dimentichiamo che il 1° luglio 2017 è entrato in vigore il regolamento UE 2017/893, che consente alcune specie per l’alimentazione acquatica: si tratta di BSF (Hermetia illucens), mosca comune (Musca domestica), verme della farina gialla (Tenebrio molitor), verme della farina minore (Alphitobius diaperinus), grillo domestico (Acheta domesticus), grillo fasciato (Gryllodes sigillatus) e grillo campestre (Gryllus assimilis).

Le larve di BSF, ad esempio, sono estremamente ricche di proteine ??e grassi, quindi durante la lavorazione l’obiettivo principale è separare l’olio dal resto del pasto, motivo per cui sono molto sviluppate nelle industrie di lavorazione della carne e del pesce.

Gli insetti in generale possono essere cotti, macinati in polvere o trasformati in farina e utilizzati in varie ricette, dal pane alle barrette energetiche. Inoltre, le proteine ??degli insetti sono un ottimo modo per aggiungere un sapore unico ai piatti tradizionali, come zuppe, insalate e antipasti. Questo è quello che dicono gli esperti, almeno.

L’elenco degli insetti commestibili è molto più lungo di quanto ci possiamo immaginare: larve, cimici, formiche, cavallette, scarafaggi, vespe, calabroni e molti altri occupano già un posto di rilievo nelle cucine di molte parti del mondo.
Dove si mangiano insetti quotidianamente

La notizia degli insetti nei cibi che mangiamo regolarmente ha destato tuttavia non poco scalpore, perché culturalmente l’idea di mangiare insetti – per estensione concettuale in realtà, perché qui si parla pur sempre di farina –  è lontana dall’Occidente, mentre è molto presente in Asia, in Africa e in alcune zone dell’America e dell”Oceania.

Il consumo di insetti in varie forme e tradizioni è fondamentale tra i vari gruppi indigeni in tutto il continente africano nel suo insieme. La pratica del consumo di insetti, tuttavia, è segnalata in declino nelle aree che hanno adottato fonti di cibo più occidentali, tra le giovani generazioni, e nelle aree in cui l’accesso agli insetti è diminuito, a causa dell’aumento della popolazione come nelle città o a causa ai cambiamenti climatici, secondo quanto riporta la rivista Insects.

In Asia, in Cina, in Vietnam e in Giappone in particolare, oltre alla radicata tradizione del calabrone mangiato in varie forme, anche l’industria degli insetti commestibili va a gonfie vele, con molte nuove aziende che offrono polveri di insetti, farine, snack e infusi. In America, in Brasile nello specifico, alcuni dei migliori chef al mondo hanno inserito gli insetti nei loro menu di degustazione: tra questi c’è Alex Atala, il cui ristorante D.O.M. di San Paolo è considerato uno dei migliori al mondo.

Quali saranno i superfood del 2023
E in Italia? L’Alto Adige apre la strada?

In Italia c’è molta resistenza. Secondo un sondaggio Ixè/Coldiretti, solo il 24% dei nostri connazionali è favorevole alla commercializzazione della farina di grilli, mentre il 54% è contrario. Eppure, mangiare insetti, pratica nota come entomofagia, come abbiamo visto è un’azione antica e sempre più comune che prende forma in molte forme diverse in tutto il mondo.

Uno spiraglio di apertura arriva però dall’Alto Adige, dove la rappresentante degli agenti di commercio di Confesercenti Alto Adige, Monika Walch, ha commentato: “Perché no? Il gusto della farina di grillo è ottimo, con un leggero sentore di nocciola che ben si sposa con molti ingredienti, anche nei piatti più tradizionali. Inoltre è molto nutriente, con oltre il 65% di proteine ??complete, costituite da tutti e 9 gli aminoacidi essenziali, tutti con meno grassi saturi e colesterolo rispetto ad altri alimenti“. Presto dunque troveremo la farina di grillo nello strudel di mele, nello schüttelbrot e in altre specialità altoatesine? Forse.
I vantaggi del mangiare gli insetti e i loro derivati

Il punto è che, se consideriamo una prospettiva di sostenibilità e di salute, gli insetti sono decisamente meglio della carne, ad esempio. Cricket one, la società che ha presentato la domanda di autorizzazione originale per il commercio nell’Unione europea, afferma che gli insetti sono “nutrizionalmente più efficienti” degli animali e fungono da “fonte di proteine ??alternative” più affidabile.

Posto che è sempre più forte la consapevolezza dell’impatto del bestiame sul cambiamento climatico, in tutto il mondo si stanno moltiplicando le proposte per aumentare il consumo di insetti.

La produzione di proteine ??di insetti utilizza molta meno acqua, terra ed energia rispetto a qualsiasi proteina derivata dal bestiame. Prendendo come esempio solo l’utilizzo dell’acqua, per creare un chilo di proteine ??del grillo sono necessari circa 3,8  litri d’acqua, rispetto ai circa 7 litri per produrre la quantità equivalente di carne bovina.

Pertanto, la farina di grillo diventa strategica come ingrediente di alta qualità e a basso costo per aumentare la produttività dell’industria alimentare e della catena alimentare umana in generale, grazie alla circolarità della produzione e alla sua incredibile flessibilità come parte di una dieta nutriente.

La funzione principale della farina di grilli negli alimenti è, a tendere, quella di sostituire la carne, poiché fornisce una maggiore concentrazione degli stessi nutrienti chiave: proteine ??complete facilmente digeribili, con i 9 aminoacidi essenziali, vitamina B12, ferro e una potente fibra prebiotica chiamata chitina. Inoltre, è molto più pulita e sostenibile. In altre parole, la polvere di grillo viene considerata la fonte proteica più sostenibile e completa mai scoperta.

Il World Economic Forum ha spesso promosso l’idea di fonti alimentari alternative nel tentativo di ridurre le emissioni di carbonio. “Gli insetti sono una fonte proteica alternativa credibile ed efficiente che richiede meno risorse rispetto all’allevamento convenzionale”, spiega l’organizzazione internazionale. “Gli studi suggeriscono che per la stessa quantità di proteine ??prodotte, gli insetti, in particolare i vermi della farina, richiedono molta meno terra rispetto ad altre fonti di proteine ??animali”. Non solo: uno studio sui grilli suggerisce che sono due volte più efficienti nel convertire il cibo in carne rispetto al pollo.

Torna anche alla mente l’immagine della nostra Samantha Cristoforetti, che, in uno dei suoi ormai iconici video su TikTok dalla Stazione Spaziale Internazionale, mangia uno snack di “grillo al mirtillo”, e dice: “Vi porterò all’ultima frontiera del cibo”. La barretta è prodotta infatti con farina di grillo, e AstroSamantha la mastica con gusto sottolineando che “è buona per te e per il pianeta”. Nel mondo, concludeva, “2 miliardi di persone già si nutrono di insetti. Alcune specie sono considerate delle prelibatezze, perché sono ricche di nutrienti e sostenibili dal punto di vista ecologico. Perché non le provate anche voi?”.

Palese è che siamo di fronte a un limite oggettivo: gli attuali sistemi agricoli non riescono a nutrire la popolazione globale in modo sostenibile. Problema che probabilmente si aggraverà con la crescente domanda di proteine ??in tutto il mondo. A dire il vero, la domanda di prodotti a base di insetti è già molto superiore all’offerta disponibile. Nel 2022, 3 miliardi di persone non si sono potute permettere un’alimentazione sana e 1 miliardo di persone sono state denutrite o non hanno ricevuto abbastanza calorie.

Non solo farina di grilli: mangiamo già insetti e non lo sappiamo. Ecco in quali cibi
Mangiare insetti fa male? Cosa sappiamo sui possibili rischi di reazioni allergica

C’è da dire però che alcuni studi parlano di “prove pubblicate limitate sull’allergia alimentare correlata agli insetti in generale” e collegano l’Acheta domesticus a diversi eventi di anafilassi, quindi a reazioni allergiche potenzialmente gravi e anche mortali in casi limitati.

Secondo alcune ricerche condotte dal New York Allergy and Sinus Center, “non è raro sperimentare l’anafilassi mangiando grilli”. Le persone allergiche ai crostacei, affermano gli studi, “possono sviluppare un’allergia ai grilli” perché le specie condividono molte delle stesse proteine. Coloro che soffrono di allergia agli scarafaggi “possono reagire anche ai grilli”. Mentre questi insetti sono dunque considerati sicuri e sani da mangiare in generale, “per coloro che sono allergici rappresentano una seria minaccia”.

La stessa Autorità per la sicurezza alimentare aveva rilevato che il consumo di questo nuovo alimento “può innescare una sensibilizzazione” alle proteine ??dell’insetto e ha raccomandato ulteriori ricerche. Ma poiché le prove sulle reazioni allergiche scatenate dalla polvere di grilli sono state valutate dalla Commissione europea “inconcludenti”, Bruxelles ha deciso che “non erano necessari requisiti specifici di etichettatura” nell’elenco UE dei nuovi alimenti autorizzati.
In quali prodotti potremo trovare la farina di grillo

Secondo il nuovo regolamento Ue approvato e in vigore dal 24 gennaio, la polvere di grilli sarà ora consentita in prodotti alimentari di consumo quotidiano, come pane, cracker, biscotti.

Ecco nel dettaglio in quali prodotti e in quali quantità (su 100 gr.) potremo trovare farina di grillo, su tutto il territorio dell’Unione europea:

    Pane e panini multicereali, cracker e grissini (max 2 gr.)
    Barrette di cereali (max 3 gr.)
    Premiscelati per prodotti da forno (secchi) (max 3 gr.)
    Biscotti (max 1,5 gr.)
    Prodotti a base di pasta (secchi) (max 0,25 gr.)
    Prodotti a base di pasta ripiena (secca) (max 3 gr.)
    Salse (max 1 gr.)
    Prodotti trasformati a base di patate, piatti a base di legumi e verdure, pizza, piatti a base di pasta (max 1 gr.)
    Siero di latte in polvere (max 3 gr.)
    Analoghi della carne (max 5 gr.)
    Minestre e minestre concentrate o in polvere (max 1 gr.)
    Snack a base di farina di mais (max 4 gr.)
    Bevande simili alla birra (max 0,1 gr.)
    Dolci al cioccolato (max 2 gr.)
    Frutta a guscio e semi oleosi (max 2 gr.)
    Spuntini diversi dalle patatine (max 5 gr.)
    Preparazioni di carne (max 2 gr.).
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...ni/grillonelcibo.htm

ciaoooo Franco
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1 Anno 9 Mesi fa #49955 da genfranco
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...rossococciniglia.htm
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Da oltre 40 anni le industrie usano questo colorante E120. Di questo, una parte dell'articolo in oggetto recita:
"Notate bene però: secondo diversi studiosi e autori, il concetto di dose giornaliera accettabile (DGA) è a tutti gli effetti un vero e proprio “inganno” perpetrato dalle industrie ai danni della salute del consumatore, dal momento che la dose giornaliera accettabile di sostanze ritenute tossiche o problematiche per l’organismo umano (se non fossero problematiche non avrebbero nemmeno stabilito una dose giornaliera accettabile, non vi pare?) dovrebbe essere sempre pari a zero, specialmente quando tali sostanze non siano insite per natura nell’alimento oppure non siano necessarie e servano solo a mero scopo di miglioramento estetico o gustativo, come nel caso dei coloranti, degli aromi, dei conservanti ecc…"

La cocciniglia è un insetto e dalla sua carcassa si ricava un estratto polverizzato di colore rosso carminio, che viene utilizzato come colorante ( indicato anche a volte con la sigla E120 in etichetta) in numerosi prodotti alimentari industriali, dal Campari ai succhi di frutta arancia rossa e agli yogurt alla frutta rossa (fragola, vedi alcuni yogurt Danone ad esempio). Esistono studi attendibili sulla sicurezza per l’organismo umano della assunzione di questa polvere di insetto? No, non ce ne sono, in quanto gli studi che esistono sulla polvere ricavata da questo insetto sono stati fatti da chi ha interesse ad usare in commercio la sostanza (industria alimentare) e tali studi stabiliscono soltanto – in maniera abbastanza arbitraria – quella che potrebbe essere la DGA (dose giornaliera accettabile) di sostanza nell’organismo.

Notate bene però: secondo diversi studiosi e autori, il concetto di dose giornaliera accettabile (DGA) è a tutti gli effetti un vero e proprio “inganno” perpetrato dalle industrie ai danni della salute del consumatore, dal momento che la dose giornaliera accettabile di sostanze ritenute tossiche o problematiche per l’organismo umano (se non fossero problematiche non avrebbero nemmeno stabilito una dose giornaliera accettabile, non vi pare?) dovrebbe essere sempre pari a zero, specialmente quando tali sostanze non siano insite per natura nell’alimento oppure non siano necessarie e servano solo a mero scopo di miglioramento estetico o gustativo, come nel caso dei coloranti, degli aromi, dei conservanti ecc…

Al contrario, vi sono studi scientifici che mostrano come nelle fabbriche in cui si produce e si lavora il colorante cocciniglia, si siano sviluppati numerosi casi di asma professionale tra gli operai (vedi www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/13679965 ).

Altri studi scientifici al riguardo

l’effetto allergenico dell’acido carminico (sostanza contenuta nel rosso cocciniglia) è stato ampiamente dimostrato dagli studi scientifici, vedasi ad esempio addirittura dei casi di shock anafilattico causati in alcune persone dopo aver semplicemente bevuto delle bevande alcoliche contenenti tale colorante ——> www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/9404569

Altri studi scientifici su allergie e asma provocati da ingestione o inalazione del colorante E120 possono essere consultati ai seguenti link:
www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/13679965

www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/7538438

www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/10624494

Ma allora, come mai questo colorante è ammesso nei prodotti alimentari, farmaceutici, nella colorazione di tessuti…?

Perchè appunto si presume convenzionalmente e del tutto arbitrariamente che una ristretta dose (quantità) di additivi e sostanze problematiche aggiunte nei prodotti alimentari, entro certi parametri, non possa danneggiare l’organismo umano e creare problemi di tossicità. E’ da ritenersi un parametro serio e di coscienza per tutelare la salute pubblica? Noi pensiamo di no. Tutto ciò viene permesso alle industrie alimentari a fini di produttività e risparmio sulle materie prime. E’ chiaro che all’industria costerebbe di più inserire nel prodotto del vero succo di arancia rossa piuttosto che una polvere colorante di insetto. Tutto ciò viene permesso dalle autorità di controllo sulla sicurezza alimentare (EFSA nell’Unione Europea, con sede a Parma, e FDA per gli Stati Uniti) a causa delle potenti pressioni di lobby e del potere finanziario delle multinazionali dell’industria alimentare, Però prima di dare ai nostri figli un succo di frutta di questo genere (che fra l’altro contiene soprattutto acqua, zucchero e nessuna vitamina, in quanto le vitamine si perdono dopo poche ore dall’estrazione del succo dal frutto e a seguito del trattamento termico di pastorizzazione dei succhi), rifletteteci, ora che sapete. La conoscenza fa la differenza nelle nostre scelte alimentari. Se nessuno ci dice queste cose, noi leggiamo E120 tra gli ingredienti in etichetta e non sappiamo nemmeno cosa stiamo comprando (per quei pochi che leggono le etichette quando fanno la spesa….). Ma nel momento in cui conosciamo queste informazioni possiamo fare una scelta di acquisto libera e volontaria. Possiamo acquistare ugualmente il prodotto oppure lasciarlo intenzionalmente sullo scaffale di modo che a chi l’ha prodotto possa avanzare come rimanenza di magazzino e quindi costituisca un costo di smaltimento o di invenduto!
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...rossococciniglia.htm

ciaooo Franco
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1 Anno 9 Mesi fa #49970 da genfranco
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im.../vitaminadtumore.htm
Domani mattina 5 luglio 2016, finalmente l'intervento per la asportazione delle due cisti al rene destro, di cui la capienza è di circa 1 litro l'una, che sarà effettuato dall'urologo il dottor Dino Geddo.
Per me il meglio del meglio poichè nella zona è molto conosciuto sia dagli uomini che dalle donne, naturalmente come chirurgo.
acidoascorbico.altervista.org/prova5/Imm...irenimiacompleta.htm

Non riesco proprio a capire che anche ciò che il mio corpo si AUTOPRODUCE e che circola nel mio sangue, sia per questo mio corpo LESIVO.
Ne elenco alcuni:
COLESTEROLO AUTOPRODOTTO nel fegato.
BORO
CLORO
FLUORO
e tutti gli altri elencati nella Razione Giornaliera Raccomandata in quanto su questa pagina sono TUTTI elencati con consigliato un valore massimo da ingoiare giornalmente.
www.salute.gov.it/imgs/C_17_pagineAree_1268_5_file.pdf

dalla pagina:
acidoascorbico.altervista.org/Immagini/razionerg.htm

dei quali anche la vitamina D3 (ORMONE) AUTOPRODOTTO nella pelle esponendomi al sole, la quale nei valori di riferimento se sopra il valore 100 ng/ml, viene definta TOSSICA..
E questo non riesco proprio a capirlo, in quanto l'articolo in oggetto questa vitamina D3 (ORMONE) viene citata xontro i tumori al seno.
Ma solo quelli al seno?
10/03/2014 - la vitamina del sole fa bene anche contro i tumori
La vitamina D aumenta la sopravvivenza delle pazienti con cancro al seno

Ma, la vitamina del Sole non si ferma qui: pare infatti che sia d’aiuto anche ai malati e, in particolare, alle donne affette da carcinoma mammario (o cancro del seno). Tutto questo, secondo un nuovo studio pubblicato su Anticancer Research e condotto dai ricercatori della Facoltà di Medicina dell’Università della California a San Diego (UCSF), in cui si mostra che adeguati livelli di vitamina D possono far aumentare di ben il doppio le probabilità di sopravvivere alla malattia. Per contro, carenze di questa stessa vitamina sono state collegate a un alto rischio di sviluppare un tumore del seno, in particolare nelle donne in premenopausa.
Il dott. Cedric F. Garland – professore del Department of Family and Preventive Medicine – e colleghi hanno eseguito un’analisi statistica di cinque studi sulla 25-idrossivitamina D, ottenuti al momento della diagnosi nella paziente e durante il follow-up per una media di nove anni. In totale, gli studi includevano 4.443 pazienti con cancro al seno.
«I metaboliti della vitamina D aumentano la comunica
zione tra le cellule attivando una proteina che blocca la divisione cellulare aggressiva – spiega il prof. Garland – Finché i recettori della vitamina D sono presenti, la crescita del tumore è impedita e la richiesta di sangue trattenuta. I recettori della vitamina D non si perdono fino a quando un tumore è molto avanzato. Questa è il motivo della migliore sopravvivenza nei pazienti i cui livelli ematici di vitamina D sono alti».
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im.../vitaminadtumore.htm

ciaooo Franco
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1 Anno 9 Mesi fa #49983 da genfranco
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/magnesio.htm
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Vi sottopongo il libro dei dott. Marco Rho e dott. Leonardo Di Paola diviso (per ragioni di grandezza) in tre parti:
Prima però riporto con piacere la ALTERNATIVA AI VACCINI cui le MEDICINE, di qualsiasi branca siano. dell'era moderna nascondono da sempre a TUTTA LA UMANITA'.
Deve essere chiaro che a PREVENIRE o GUARIRE il corpo dell'individuo non può essere altro che ciò che è già dentro di lui, quindi per AUTOGUARIGIONE fatta dalle DIFESE IMMUNITARIE, e non possono essere  MAI i PRODOTTI CHIMICI (VELENOSI) che con quel corpo non hanno nulla a che fare, ma proposte dalle RICERCHE SCIENTIFICHE.
Lo dichiaro in quanto i prodotti indispensabili a questo sono primi fra tutti l'ACIDO ASCORBICO ed il CLORURO DI MAGNESIO.
Entrambi sono degli "ALIMENTI ESSENZIALI" insieme a molti altri, che stanno, prima di tutto nel liquido seminale maschile di TUTTI I MASCHI ANIMALI al mondo dove in questo, il corpo di questo maschio, GENERA quello spermatozoo per la continuazione della sua specie. Di conseguenza stanno poi nel sangue di ogni specie animale al mondo, quindi scritti A LETTERE DI FUOCO nel loro DNA.
La riprova che siano nel nostro sangue ce la dà il medico di base con l'esame del sangue richiedendo al Laboratorio Analisi, i valori rilevati con i relativi valori di riferimento. Ma non basta, poichè la riprova inconfutabile ce la offre il Ministero Della Salute con un file *.PDF che li elenca uno per uno quelli attualmente conosciuti, fissandone un valore massimo giornaliero da ingoiare, denominandoli INTEGRATORI.
acidoascorbico.altervista.org/Immagini/razionerg.htm
Ma non basta, stanno anche nel GERME di TUTTI i semi vegetali al mondo dal quale inizia la vita vegetale, dandoci la certezza della FRATELLANZA tra i due REGNI:
acidoascorbico.altervista.org/prova03/Im...germegranosperma.htm
Cosa sono gli "ALIMENTI ESSENZIALI"?
acidoascorbico.altervista.org/prova5/Imm...senzialicosasono.htm
Il CLORURO DI MAGNESIO è stato scoperto dal professor Pierre Delbet (1851-1957, 96 anni) nel 1915, ed usato da lui e dai suoi colleghi collaboratori come il dottor Neveu, per molti anni curando sopratutto le malattie dei bambini, ma anche quelle degli adulti.
La riprova è:
"La carenza di magnesio, un problema attuale
Magnesio e cloruro di magnesio per la salute.
La carenza di magnesio, così come per altri preziosi minerali, è sempre più evidente in una società indirizzata verso un sempre più diffuso costume di seguire una dieta povera di nutrienti.
Questo diffuso "malcostume" è supportato dalla pubblicità che invita a consumare piatti già pronti, sempre più industrializzati e raffinati. Ci ritroviamo così sulla tavola alimenti sempre più colorati, saporiti, veloci e facili da consumare ma, per contro,sempre più poveri dal lato nutrizionale:
Può raccontare, in due parole, la sconvolgente esperienza del dott. Delbet nell’utilizzo del cloruro di magnesio nella cura di malattie importanti come la Difterite? E, soprattutto, l’incredibile risposta dal Consiglio dell’Accademia di Medicina quando il professor Delbet propose la terapia magnesiaca per la cura di questa malattia?
"Il dott. Neveu, nel 1932, utilizzò in un caso di difterite una soluzione di cloruro di magnesio nel tentativo di ridurre il rischio di reazione allergica al siero antidifterico che avrebbe poi somministrato, poiché Delbet aveva dimostrato che la soluzione poteva ridurre la risposta allergica. Quando il giorno dopo arrivarono dal laboratorio le risposte delle analisi che confermavano la difterite, e quindi prima di aver somministrato il siero, Neveu si accorse con grande stupore che la bimba era già perfettamente guarita. Dopo questo caso ne trattò altri 5 nei mesi successivi, e tutti guarirono perfettamente.
Negli anni seguenti tratta oltre 60 casi, tutti guariti senza dover mai utilizzare il siero antidifterico. Allora pubblica su una rivista medica un paio di articoli sul trattamento della difterite ed alcuni colleghi lo provano e ne confermano gli ottimi risultati.
Nel 1943 Neveu si accorge che oltre alla difterite il cloruro di magnesio era in grado di guarire anche l’altro grande flagello di quegli anni, la poliomielite. Allora cerca di ottenere una ufficializzazione del metodo, presentandolo all’Accademia di Medicina e si rivolge a Delbet che ne era membro.
Ma l’Accademia rifiuta a Delbet il permesso di effettuare la comunicazione a nome di Neveu in quanto questi non è membro dell’Accademia (cosa che in altre occasioni era stata fatta senza problemi).
Allora Delbet decide di presentarla a suo nome ma anche qui con mille scuse gli viene negato il permesso di parlare.
Dopo lunghe e accese discussioni gli viene concessa la parola ma la sua relazione non verrà mai pubblicata sul bollettino dell’Accademia. Alle proteste di Delbet viene risposto ufficialmente che ‘Facendo conoscere un nuovo trattamento contro la difterite verrebbero impedite le vaccinazioni, mentre l’interesse comune è di generalizzare le vaccinazioni stesse’
acidoascorbico.altervista.org/Immagini/magnesio.htm
E' comprensibile che il SISTEMA ha interessi a PRODURRE E RICAVARE DAI VACCINI E NON CURARE LE PERSONE.
Ecco che prima però devo fare un ragionamento molto logico che rende la idea della INNOCUITA' di questo CLORURO DI MAGNESIO per TUTTI gli esseri viventi, compreso l'uomo, cui il dottor Virgini scrive sul suo libro:
"pagina 27/29
E´ un residuo eliminato e cio` spiega perche´ l’apporto di magnesio risulta spesso tossico; nelle cellule, a un dato momento, si superano i limiti di tollerabilita`». Meglio quindi ricercare l’apporto di magnesio attraverso elementi trasmutabili e lasciare fare la natura, a meno che non si tratti di un disturbo patologico … Ma abbiamo visto quanto sia delicato per un medico dosare questo apporto."
digilander.libero.it/genfranco5/Immagini/magnesiovirgini.pdf

E' da chiarire però che questa INNOQUITA' è dovuta ad un fatto molto importante ed è la AUTOPRODUZIONE di ACIDO ASCORBICO la cui CARENZA cambia tutto ciò che dovrebbe essere normale.
Quindi è altrettanto importante sapere che TUTTI gli esseri viventi, vegetali compresi, si AUTOPRODUCONO l'ACIDO ASCORBICO, che data questa AUTOPRODUZIONE vuol dire che nell'individuo questo "ALIMENTO ESSENZIALE" è IMPORTANTISSIMO, poichè è questo che permette la TRASMUTAZIONE da un elemento in un altro evitando così i possibili danni dalla ABBONDANZA di altri "ALIMENTI ESSENZIALI", mentre è altrettanto comprensibile che la CARENZA è causa di MALATTIE, dato che la AUTOGUARIGIONE è forte quanto sono forti le "DIFESE IMMUNITARIE" AUTOPRODOTTE

acidoascorbico.altervista.org/prova3/Imm...doascorbicomanca.htm

Ed ora il ragionamento incontestabile:
Sappiamo con certezza che la forma di magnesio: CLORURO DI MAGNESIO, la maggiori parte è nei mari e non sulla terra ferma. Infatti sappiamo che nel mare Mediterraneo ogni litro di questa acqua ne contiene 7 grammi. Ma questo mare Mediterraneo è collegato agli altri mari e quindi agli Oceani, quindi chissà quanto di questo CLORURO DI MAGNESIO vi è in ogni loro litro della loro acqua.
Sappiamo però anche che sul pianeta terra, la maggior parte della vita, sia animale che vegetale sono appunto nelle acque marine. Quindi sappiamo che OGNI INDIVIDUO di queste specie nel CLORURO DI MAGNESIO, CI NASCONO, CI VIVONO TUTTA LA LORO VITA e CI MUOIONO, pertanto come potranno mai controllare la quantità di CLORURO DI MAGNESIO che possono ingoiare senza che questo causi dei danni al LORO CORPO?

Mentre l'ACIDO ASCORBICO, meglio conosciuto come vitamina C, è stato isolato dai peperoni piccanti nel 1931dal chimico Albert Szent-Gyorgyi (1893-1986, 93 anni), che nel 1937 ottenne per questo il Premio Nobel per la medicina.
Quindi faccio notare che le esperienze del professor Pierre Delbet e dei sui colleghi tra i quali il dottor Neveu, curavano le persone con il CLORURO DI MAGNESIO, però SENZA l'ACIDO ASCORBICO che è stato isolato solo nel 1931, quindi su persone CARENTI di questi.
Concludo che nel 1943, data della proposta del Professor Pierre Delbet al Simposio delle cure scoperte dal dottor Neveu, onde ufficializzarle, essi erano già informati sulla esistenza dell'ACIDO ASCORBICO, quindi hanno fatto di tutto, lecito ed illecito, pur di raggiungere il loro scopo, GENERAZIONE DOPO GENERAZIONE DI MEDICI, e mantenere le VACCINAZIONI.
Prima parte da pagina 1 a pagina 11
Seconda parte da pagina 12 a pagina 22
Terza parte da pagina 23 a fine.
Il libro completo:
acidoascorbico.altervista.org/prova30/clorurodimagnesiorho.pdf
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/magnesio.htm

ciaooo Franco
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1 Anno 9 Mesi fa #50002 da genfranco
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In ricordo di questo SCIENZIATO del secolo scorso, questa pagina e due articoli su questi due link, sulla seconda pagina le dosi da lui usate per curare i suoi malati:
orthomolecular.org/resources/omns/v16n24.shtml

www.vitamincfoundation.org/www.orthomed.com/titrate.htm

"Robert Cathcart III, MD
1932 - 2007
Sala d'onore 2008

"Non ho mai visto una reazione seria agli integratori vitaminici. Dal 1969 ho assunto io stesso più di 2 tonnellate di acido ascorbico. Ho somministrato a oltre 20.000 pazienti dosi di acido ascorbico tollerate dall'intestino senza problemi seri e con grande beneficio."
-Robert F. Cathcart, MD
Dichiarazione indipendente del comitato di revisione sulla sicurezza delle vitamine

Le osservazioni di Robert Cathcart sull'uso clinico dell'acido ascorbico hanno guadagnato fama mondiale, insieme al rispetto di Linus Pauling. Originario del Texas, Bob è arrivato da bambino nel nord della California e ha trascorso la maggior parte della sua vita nella Bay Area. Ha conseguito la laurea in medicina presso l'Università della California a San Francisco nel 1961, quindi ha completato il tirocinio e la residenza presso lo Stanford Hospital. Bob era un istruttore in chirurgia ortopedica a Stanford dopo la sua residenza. La "protesi Cathcart" è stata impiantata in oltre 100.000 anche.

Bob si interessò alla vitamina C quando lesse Vitamin C and the Common Cold di Linus Pauling, e iniziò a usarla per le sue allergie e le infezioni virali dei suoi pazienti. Ha pensato a un effetto collaterale comune dell'ascorbato ad alte dosi, vale a dire la diarrea, in un modo nuovo. Ha osservato che la tolleranza di una persona per la vitamina aumenta considerevolmente in presenza di una malattia virale, apparentemente in proporzione alla gravità della malattia. Una persona che normalmente sviluppa diarrea da, diciamo, una dose di 12 grammi di ascorbato, potrebbe essere in grado di tollerare fino a 100 grammi quando è malata di raffreddore o influenza. Bob scoprì che la titolazione del dosaggio di vitamina C in base alla tolleranza intestinale consentiva una risoluzione più rapida di una malattia.

Bob ha curato decine di migliaia di pazienti con megadosi di vitamina C. Era un popolare conferenziere alle riunioni mediche, dove condivideva liberamente le sue scoperte con i suoi colleghi. Tuttavia, non è stato ben pubblicato. Come lo stesso Linus Pauling, Cathcart ha incontrato il rifiuto e persino il disprezzo per mano dei redattori di riviste scientifiche e mediche. JOM è orgogliosa di essere una delle poche piattaforme ad aver portato il lavoro di Bob all'attenzione delle professioni di guarigione di tutto il mondo.

Bob Cathcart ha ricevuto il Linus Pauling Award dalla Society for Orthomolecular Health Medicine nel 2002. Lascia un promemoria per tutti coloro che vorrebbero fare scienza: il progresso e il successo si basano più sull'osservazione spassionata e sul pensiero creativo che su tutta la tecnologia geniale che l'umanità abbia mai venire con.

Dall'articolo di Richard Huemer, "In Memoriam: Robert Fulton Cathcart III, M.D." JOM, 2007, 22:
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...athcartinmemoria.htm

ciaooo Franco
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Noi tutti sappiamo che per mantenerci in VERA SALUTE serve SOLO il CIBO ingoiamo giornalmente, e che deve essere CIBO NATURALE e non cibo delle industrie.
Purtroppo però questo articolo ci dice che NON BASTA, ma serve anche fare ciò per cui siamo venuti al mondo, fare l'amore, oggetto della pagina in oggetto nel fondo pagina.
NON SAI PERCHE' SEI VENUTA/O AL MONDO?

In proposito la pagina riporta:
"In data odierna 18 settembre 2022 devo aggiungere che mai come oggi la cosi detta "medicina" ha scoperto le sue carte dichiarando apertamente il suo intento da sempre:
DIMINUIRE LA POPOLAZIONE MONDIALE
Questo è ormai da 110 anni, infatti personalmente iniziando dall'anno 1958 a 18 anni, sono stato sterilizzato con i vaccini della influenza e del tetano come vengono sterilizzati i cani ed i gatti dal veterinario. Infatti nel 1961 a venti anni mi sono sposato e non ho avuto figli. Ora di anni ne ho 82 con un ottimo stato di salute grazie a questi detti "integratori" che io chiamo "ALIMENTI ESSENZIALI" che ingoio da ormai 30 anni.
La pagina recita:
"Ora però ti devo fare una domanda chiara: SAI PERCHE' SEI VENUTO AL MONDO?
Lo sai che il tuo passaggio su questa terra è perchè tu abbia modo di continuare la TUA SPECIE e quindi la SPECIE UMANA?
SIII?!?!?!? BENE, NE SONO FELICE.
Però ciò che purtroppo NON SAI e che invece devi sapere chiaramente, è che da questi "ALIMENTI ESSENZIALI" dipende questa tua possibilità, che tu sia maschio o che tu sia femmina. Lo scoprirai sotto, se avrai la voglia ed il tempo di capirlo. Scoprirai che l'ACIDO ASCORBICO è la BASE di quel liquido seminale maschile di TUTTI i maschi animali al mondo chiamato SPERMA, Scoprirai che questo ACIDO ASCORBICO insieme a tutti gli altri"ALIMENTI ESSENZIALI" essi permettono di GENERARE quello spermatozoo dal quale tuo figlio nascerà e dandoti un nipote potrà continuare la tua specie e che da questi dipende la NOSTRA SALUTE, questo perchè SONO LA BASE DELLA NOSTRA VITA.
QUINDI AVVISO CHE SE CHI GUIDA LE REDINI DEL MONDO VOLESSE IMPEDIRTI DI INGOIARE NEI CIBI O A CUCCHIAINI COME FACCIO DAL 1992, SE I CIBI NE SONO CARENTI COME NEI MOMENTI ATTUALI, CAUSA LA RAFFINAZIONE INDUSTRIALE, QUESTI "ALIMENTI ESSENZIALI", EGLI TI IMPEDIRA' QUESTA TUA CONTINUAZIONE RENDENDO INUTILE LA TUA VENUTA AL MONDO, COME HA RESO INUTILE E VANA LA MIA, STERILIZZANDOMI CON I VACCINI NEGLI ANNI 60.
IN QUESTO CASO, LASCERAI FARE TERMINANDO LA TUA SPECIE O TI RIBELLERAI COME STO' FACENDO PERSONALMENTE OGNI GIORNO?
Eccoti chiaro il perchè della mia instancabile e continua INFORMAZIONE con ogni mezzo possibile a mia disposizione.
...sono stato sterilizzato CON I VACCINI DELLA INFLUENZA E DEL TETANO negli anni 60 come puoi rilevare dal video che dice:
"Non vi sono parole per descrivere quello che è scritto nel video, lascio l'interpretazione al lettore.
Da allora, il governo britannico è stato costretto a sospendere i vaccini relativi all'H1 N1 per i bambini al di sotto dei 5 anni, ammettendo che il vaccino avesse determinato una crescita di dieci volte di fenomeni quali violente convulsioni nei bambini.
...ed ancora....
Il governo della Finlandia si è esposto pubblicamente, ed ha affermato come quest'ultimo stia causando ogni genere di disordini neurologici, quali la stessa narcolessia.
...Altro pezzo importante.....
Signore e signori, noi abbiamo a disposizione i documenti delle Nazioni Unite, i documenti delle Fondazione Rochkefeller, risalenti agli anni '60, '70, '80 e '90, fino ai giorni nostri, ed è possibile leggere e rendersi conto di come ammettono di aver sviluppato vaccini per l'influenza o il tetano, all'interno dei quali hanno inserito elementi chimici ed ormoni per ridurre la vostra fertilità, o per sterilizzarvi.
...ed ancora....
Inviate tutti gli articoli mainstream che saranno sistemati in basso rispetto a questo video, in cui si parla di come governi tra i più importanti del pianeta siano stati costretti a sospendere le vaccinazioni perchè queste ultime stavano determinando un'incredibile devastazione, e avvertite tutti che i vaccini contro la influenza stagionale realizzati quest'anno conterranno anche il vaccino contro l'H1 N1, oltre naturalmente a tutti gli "extra" che loro inseriranno.
Avvertite tutti quelli che conoscete. Questa è una questione straordinariamente seria.
L'industria farmaceutica Bayer ha ammesso in tribunale di aver consapevolmente distribuito per oltre un decennio.
Lo hanno fatto a sangue freddo, si tratta di un elemento che è parte di un più ampio programma eugenetico.
I crimini delle grandi compagnie farmaceutiche sono "legioni", e (tali compagnie) dovrebbero essre messe sotto accusa, dovrebbero essere portate di fronte alla giustizia, anche perchè le loro condotte rappresentano l'elemento che pone in connessione le grandi compagnie farmaceutiche, gli organismi geneticamente modificati (OGM), e il governo.
acidoascorbico.altervista.org/prova30/Im.../vaccinispeciale.htm

dalla pagina:
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...onatodisoephBASE.htm

Le interessanti conclusioni di alcune ricerche sui benefici di una regolare attività intima.

Fare l'amore fa bene alla salute? Un assunto che gli studiosi della materia ripetono spesso e volentieri con i dovuti distinguo. A rafforzare questa tesi ci ha pensato il sito britannico HackSpirit che ha condotto un’approfondita ricerca sulla tematica giungendo a conclusioni interessanti. Secondo gli esperti sono gli uomini ad essere maggiormente danneggiati da una scarsa attività con il proprio partner. In buona sostanza non poter vivere al massimo le proprie emozioni può nuocere alla salute con il rischio di cardiopatie, disfunzioni erettili e problematiche di stress.

Dalla ricerca è emerso che i sudditi di Sua Maestà, contrariamente al vecchio detto 'niente sesso siamo inglesi', hanno un’intensa attività intima. In particolare dalla statistica è emerso che i cittadini del Regno Unito consumerebbero almeno 5800 rapporti nella vita. Nello specifico è stato evidenziato che è il cuore l’organo a giovare maggiormente di una regolare attività di coppia.
I rapporti intimi fanno bene al cuore

In sintesi fare l’amore due volte a settimana riduce considerevolmente il rischio di arterie ostruite nell’uomo rispetto a chi si limita ad avere un solo rapporto al mese. L’altro aspetto di rilievo è legato alla riduzione dei livelli di omocisteina, una sostanza che può determinare gravi problemi cardiaci.

A tal riguardo gli esperti in materia hanno sottolineato che una sana attività sotto le coperte ha un impatto positivo sulla circolazione del sangue. Dall’altra parte i benefici, seppur esistenti, sarebbero minori per le donne. Inoltre consumare regolarmente rapporti intimi è il miglior modo per ridurre lo stress grazie alla maggiore produzione di endorfine e ossitocina.

Un altro dato interessante sui benefici del rapporto di coppia arriva dagli studi effettuati dalle università di Oxford e Cambridge dai quale è emerso che fare l’amore migliora la percezione visiva e la prontezza nel linguaggio.
Riduce lo stress e rafforza il sistema immunitario

Per gli studiosi della Wilkes University in Pennsylvania è un medicinale migliore con il quale prevenire e combattere influenze ed altri malanni con indubbi benefici per il sistema immunitario.

Indicazioni importanti arrivano anche in materia di disfunzione erettile ed altri malanni legati all’apparato genitale. Un recente studio americano ha appurato che negli uomini che consumano oltre ventuno rapporti intimi il rischio di tumore alla prostata si riduce del 33%. Inoltre una pausa prolungata può creare grosse problematiche di sensibilità, eccitazione ed orgasmo nelle donne.
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...ualitaimportante.htm

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Questa pagina la voglio dedicare all'INGANNO più spregevole della "medicina" dimostrabile senza ombra di dubbio, il quale si può dimostrare chiaro chiaro sulla vitamina D3 (ORMONE).
Partiamo dal fatto che lo zinco, nelle pastiglie che troviamo in commercio delle ne contengono 50 mg. di prodotto. Della melatonina delle pastiglie che contengono 10 mg. di prodotto. Quindi possiamo dedurre che la quantità di questi "ALIMENTI ESSENZIALI"  
NON CAUSANO ALCUN DANNO
in quanto con Franca questa quantità le abbiamo ingoiate per anni, anzi unltimamente di pasiglie di zinco ne ingoiamo addirittura sue.

Dobbiamo partire ora da quanto recita al riguardo la pagina che riporta:
"IL FALSO MITO DELLA TOSSICITA' DELLA VITAMINA D
Ora torniamo alla strana storia della vitamina D e, in particolare, ai tentativi di renderla illegale da parte delle lobby farmaceutiche e della FDA degli Stati Uniti (l'agenzia regolatrice per farmaci ed alimenti).
Dopo la scoperta di un metodo per produrre in modo semplice ed economico grandi quantità di vitamina D2 irradiando di luce UV sulla materia organica, l'America di fine anni Venti iniziò a consumarne a palate. Decine di alimenti, compresi gli hot dog e la birra, venivano arricchiti con la vitamina D attraverso l'irraggiamento. Gli articolo di giornale parlavano del "miracolo del sole" e ne enumeravano i tanti benefici per la salute.
Secondo il resoconto di uno scienziato, fra la fine degli anni Venti ed i primi anni Trenta, una persona media assumeva 20 mg di vitamina D2 al giorno, e gli ospedali si erano rapidamente svuotati. Nessuno si ammalava più. Gli ospedali stavano andando in bancarotta, insieme ai medici ed alle case farmaceutiche. Più o meno in questo periodo, vari ricercatori stavano intraprendendo degli studi somministrando ai cani un dosaggio di gran lunga maggiore dell'equivalente umano di 20 mg al giorno. Alcuni studi indicavano che si riscontrava una leggera tossicità per dosi maggiori ai 20 mg al giorno, ma questa era per lo più causata da impurità nel processo di preparazione. In seguito, attraverso l'uso di metodi migliori, si riuscì a produrre della vitamina D2 teoricamente priva di tossicità (comunque assumere livelli molto superiori ai 20 mg come per quasi tutte le sostanze ingerite in quantità davvero eccessive, può essere pericoloso ed anche tossico. quindi occorre sperimentare con cautela).
Insomma, una versione degli eventi è che alcune figure del settore farmaceutico/medico si siano aggrappate all'idea della tossicità della vitamina D per cercare di metterla al bando. La loro prima azione fu di cambiare l'unità di misura della vitamina D2 dai milligrammi alle unità internazionali (UI) che usiamo attualmente rendendo la misurazione il più possibile confusa.
All'improvviso, 20 mg erano diventati 1.0 milioni di UI...fà un'impressione molto più SPAVENTOSA!
acidoascorbico.altervista.org/prova1/Imm...vitaminadluciano.htm

Ecco per cui da domani ingoio 10 pastiglie da 10000 UI con un totale di 100000 UI pari a 2.5 mg in quanto in commercio non trovo una quantità maggiore.

Questi valori si ottengono cliccando su questo link:
www.etoolsage.com/converter/IU_Converter...ult=10000+IU+%28s%29
Naturalmente lò faccio senza paura, e ve ne comunicherò i risultati, anche perchè ho certezza che i valori di riferimento di questo ORMONE sono volutamente FALSI, ma sopratutto è FALSA la INTOSSICAZIONE in quanto come di norma, la medicina vive sulla PAURA dell'individuo.
Mai come in questo contesto detto COVID-19, lo ha dimostrato così apertamente.
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...itaminad3inganno.htm

ciaooo Franco
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1 Anno 9 Mesi fa #50023 da genfranco
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...oporosieloormone.htm
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acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...pagineprecedenti.htm

Un altro spregevole INGANNO della medicina è quello dell'ORMONE detto vitamina D3 riguardo alla OSTEOPOROSI.
Come abbiamo visto su altra pagina già un altro INGANNO con il valore di 25 mg convertito in 1.0 milione di UI, un numero spaventosamente alto per creare la solita PAURA.
La pagina recita:
"Questa pagina la voglio dedicare all'INGANNO più spregevole della "medicina" dimostrabile senza ombra di dubbio, il quale si può dimostrare chiaro chiaro sulla vitamina D3 (ORMONE).
Partiamo dal fatto che lo zinco, nelle pastiglie che troviamo in commercio delle ne contengono 50 mg. di prodotto. Della melatonina delle pastiglie che contengono 10 mg. di prodotto. Quindi possiamo dedurre che la quantità di questi "ALIMENTI ESSENZIALI"  
NON CAUSANO ALCUN DANNO
in quanto con Franca questa quantità le abbiamo ingoiate per anni, anzi ultimamente di pastiglie di zinco ne ingoiamo addirittura due.

Dobbiamo partire ora da quanto recita al riguardo la pagina che riporta:
"IL FALSO MITO DELLA TOSSICITA' DELLA VITAMINA D
Ora torniamo alla strana storia della vitamina D e, in particolare, ai tentativi di renderla illegale da parte delle lobby farmaceutiche e della FDA degli Stati Uniti (l'agenzia regolatrice per farmaci ed alimenti).
Dopo la scoperta di un metodo per produrre in modo semplice ed economico grandi quantità di vitamina D2 irradiando di luce UV sulla materia organica, l'America di fine anni Venti iniziò a consumarne a palate. Decine di alimenti, compresi gli hot dog e la birra, venivano arricchiti con la vitamina D attraverso l'irraggiamento. Gli articolo di giornale parlavano del "miracolo del sole" e ne enumeravano i tanti benefici per la salute.
Secondo il resoconto di uno scienziato, fra la fine degli anni Venti ed i primi anni Trenta, una persona media assumeva 20 mg di vitamina D2 al giorno, e gli ospedali si erano rapidamente svuotati. Nessuno si ammalava più. Gli ospedali stavano andando in bancarotta, insieme ai medici ed alle case farmaceutiche. Più o meno in questo periodo, vari ricercatori stavano intraprendendo degli studi somministrando ai cani un dosaggio di gran lunga maggiore dell'equivalente umano di 20 mg al giorno. Alcuni studi indicavano che si riscontrava una leggera tossicità per dosi maggiori ai 20 mg al giorno, ma questa era per lo più causata da impurità nel processo di preparazione. In seguito, attraverso l'uso di metodi migliori, si riuscì a produrre della vitamina D2 teoricamente priva di tossicità (comunque assumere livelli molto superiori ai 20 mg come per quasi tutte le sostanze ingerite in quantità davvero eccessive, può essere pericoloso ed anche tossico. quindi occorre sperimentare con cautela).
Insomma, una versione degli eventi è che alcune figure del settore farmaceutico/medico si siano aggrappate all'idea della tossicità della vitamina D per cercare di metterla al bando. La loro prima azione fu di cambiare l'unità di misura della vitamina D2 dai milligrammi alle unità internazionali (UI) che usiamo attualmente rendendo la misurazione il più possibile confusa.
All'improvviso, 25 mg erano diventati 1.0 milione di UI...fà un'impressione molto più SPAVENTOSA!
acidoascorbico.altervista.org/prova1/Imm...vitaminadluciano.htm

Ecco per cui da domani ingoio 10 pastiglie da 10000 UI con un totale di 100000 UI pari a 2.5 mg in quanto in commercio non trovo una quantità maggiore.
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...itaminad3inganno.htm

Messo delle basi ferme, ora sapendo che l'ORMONE detto vitamina D3 questo tre stà ad indicare che questo ORMONE ha tre forme.
La prima forma che NON E' ATTIVA chiamata COLECALCIFEROLO, è la forma che ci si AUTOPRODUCE esponendosi al sole, oppure è quella che si ingoia sia nei cibi che nei detti "integratori"
La seconda forma che è chiamata CALCIDIOLO, è quella forma ATTIVA, attivata nel fegato ad una quantità necessaria ad ogni corpo, ed è quella che circola nel sangue la cui quantità viene rilevata dal laboratorio analisi, la quale forma è dichiarata INTOSSICANTE sopra il valore 100 ng/ml, che ritengo pienamente FALSO in quanto non riesco ad ammettere che il mio corpo possa ATTIVARNE di più del necessario per causarsi AUTONOMAMENTE DEI DANNI.
Dato che questo "ALIMENTO ESSENZIALE" è un ORMONE, questa forma si dedica ai vari suoi compiti, ma NON alle ossa.
Ed ora, ecco che arriva la terza forma detta CALCITRIOLO, la quale è il risultato della seconda forma detta CALCIDIOLO trasformata nei reni, la quale è quella che si dedica al FOSFORO ed al CALCIO per le ossa.
Altra pagina recita:
"La vitamina D è una vitamina cosiddetta liposolubile, vale a dire che si scioglie nei grassi. Ne esistono in natura due forme principali: la vitamina D2 (ergocalciferolo) di origine vegetale, e la vitamina D3 (colecalciferolo) di origine animale.

La vitamina D è una vitamina sui generis: le vitamine, infatti, sono molecole essenziali che l’organismo non può produrre da solo e devono essere introdotte attraverso l’alimentazione. La vitamina D, invece, anche se presente in alcuni alimenti è prodotta dall’organismo in seguito all’esposizione della pelle al sole. La radiazione ultravioletta, infatti, trasforma un grasso, simile al colesterolo, presente nella pelle in vitamina D3 (colecalciferolo). La vitamina D prodotta nella pelle, o introdotta con la dieta e assorbita nell’intestino, passa poi nel sangue dove si lega a una proteina specifica che la trasporta ai diversi organi e tessuti. Nel fegato e nel rene la vitamina D viene trasformata prima in calcidiolo e poi in calcitriolo, la molecola dotata di attività biologica.

La funzione principale e più nota della vitamina D è quella di favorire il processo di mineralizzazione dell'osso, aumentando l'assorbimento intestinale di fosforo e calcio, e diminuendo l’escrezione di calcio nell’urina. La quasi totalità delle cellule dell’organismo è in grado di legare la vitamina D attraverso una proteina presente all’interno della cellula, detta recettore della vitamina D, ed è pertanto sottoposta all’azione della sua forma biologicamente attiva (calcitriolo). Oltre alle azioni sul tessuto osseo, la vitamina D ne svolge numerose altre, raggruppate comunemente sotto il termine di azioni extra-scheletriche della vitamina D. Oltre alle azioni sul tessuto osseo, la vitamina D ne svolge numerose altre raggruppate comunemente sotto il termine di azioni extra-scheletriche. Tra queste è di particolare importanza il contributo della vitamina D al buon funzionamento del sistema di difesa dell’organismo (sistema immunitario). In particolare, la vitamina D è importante per l’attivazione della prima linea di difesa contro alcuni microrganismi patogeni poiché aumenta la capacità delle cellule del sistema immunitario, preposte a questa funzione, di eliminare microrganismi. Inoltre la vitamina D ha la capacità di modulare la risposta infiammatoria controllando il grado di attivazione di molte cellule del sistema immunitario e la produzione di fattori che intervengono nell’infiammazione.
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im.../vitaminad3forme.htm

Mentre altra pagina recita:
"Esame/Analisi: VITAMINA D-1,25OH
Sigla e sinonimi:

INFORMAZIONI PER PAZIENTI

Significato diagnostico

Il nome vitamina D è un termine generale comunemente utilizzato per identificare i componenti di una famiglia di molecole strettamente connesse fra di loro, che derivano da un precursore comune, il 7-deidrocolesterolo o previtamina D3, presente in natura.
La previtamina D3, principalmente di origine alimentare, subisce una fotosintesi a livello della pelle regolata dall'esposizione ai raggi ultravioletti che la converte in vitamina D3 o colecalciferolo che è biologicamente inattivo.
Quando il colecalciferolo entra in circolo,viene prima di tutto assorbito dal fegato dove viene metabolizzato in 25-idrossivitamina D3 (25 -OH-D3); successivamente la 25-OH-D3 viene trasportata a livello renale dove una piccola parte subisce un'ulteriore trasformazione a 1,25 diidrossivitamina D( 1,25-OH D), che è un potentissimo ormone calcio-tropico.
La vitamina D 1,25-OH infatti rappresenta uno dei principali regolatori del metabolismo del calcio e dei fosfati: stimola l'assorbimento di calcio da parte dell'intestino e aumenta il riassorbimento osseo. Inibisce la produzione dell'ormone paratiroideo (PTH) sia con azione diretta sulle paratiroidi, sia indiretta aumentando i livelli di calcio nel siero. A sua volta, la produzione di vitamina D 1,25-OH è regolata dal PTH, determinando quindi un efficace sistema di controllo.
Proprio per il ruolo essenziale che riveste nell'assorbimento attivo ed efficace di calcio e fosforo, la determinazione della vitamina D 1,25-OH è importante per l'individuazione di malattie e condizioni che interessano il normale metabolismo di calcio e fosforo.
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...itaminadlaverita.htm

Specificato quanto sopra, ora possiamo concludere senza ombra di dubbio dichiarando che l'INGANNO è la quantità INGOIATA o AUTOPRODOTTA esponendosi al sole nella forma detta COLECALCIFEROLO, la quale è importantissima questa quantità, in quanto se è POCA e questa POCA viene attivata nella seconda forma detta CALCIDIOLO, è comprensibile che non può che essere POCA, ma è anche comprensibile che se è POCA e con valori rilevati sotto il 30, come potrà il corpo trasformarne in CALCITRIOLO, unica forma che si dedica allo scheletro?
Per cui ecco la principale causa della OSTEOPOROSI, ma NON dimentichiamo degli ANTIDOLORIFICI e dei "bifosfonati" che ne sono subito la seconda causa sul cui "foglio illustrativo" di questi problemi NON SE NE PARLA.
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...oporosieloormone.htm

ciaooo Franco
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1 Anno 9 Mesi fa #50028 da genfranco
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Il borotalco è un prodotto usato dagli adulti, ma sopratutto per i bambini più piccoli, e viene usato particolarmente sulle parti intime, che sapendo perchè siamo venuti al mondo capiamo che è la parte più importante di noi.
Usando tutti gli imbrogli possibili, ccrti individui hanno fatto sì che la maggior parte delle persona non sappiamo perchè siamo venuti al mondo.
In proposito la pagina recita:
"Con questo post sarà brevissimo, solo una domanda ai VIROLOGI, una semplicissima domanda.
Prima però devo fissare dei dati comprensibili a TUTTI.
Noi sappiamo CON CERTEZZA, che l'individuo umano
"NON SA' PERCHE' E' VENUTO AL MONDO"
MA QUESTO E' LA BASE DELLA VITA SUL PIANETA TERRA!!!
Onde chiarire e poter fare questa domanda, dobbiamo prima chiarire questo semplicissimo fatto SEMPLICEMENTE NATURALE.
"Ciao Giorgio Esteta, e pensare che il SISTEMA ha fatto in modo che NESSUN ESSERE UMANO sapesse la ragione per la quale è venuto al mondo.
A questa domanda:
"Lo sai perchè sei venuto al mondo?"
NESSUNO LO SA' CON CERTEZZA.
Ma questo è VERGOGNOSO, in quanto è facile capire che ognuno di noi, nato NUDO è venuto al mondo per LA CONTINUAZIONE DELLA NOSTRA SPECIE, come è per ogni essere vivente, poi NUDO ritorna da dove è venuto.
COMPRENSIBILE VERO?
Questo è incontestabile, ma di questo ne dò anche LE PROVE.
Dobbiamo partire da fatto che la nostra vita è iniziata da un piccolissimo spermatozoo, che poi dalla vagina di nostra madre siamo usciti di 3-4-5 kg., ma poi abbiamo iniziato a crescere, sia maschi che femmine, però arrivati alla cosi detta MATURAZIONE è avvenuto qualcosa. Di norma si parla SOLO DELLA FEMMINA e mai del maschio, però cosa è avvenuto nei due?
Iniziamo invece come è naturale che sia, parliamo di cosa avviene nel corpo del maschio.
Quel giorno il corpo del maschio inizia a produrre quel liquido seminale maschile, nel quale inizia poi a GENERARE quello spermatozoo che è l'inizio della vita futura.
E questo non è solo per il maschio umano, ma per TUTTI i maschi del REGNO ANIMALE, come è progettato che sia da >Nadre >Natura e che la EVOLUZIONE ha apportato le eventuali modifiche onde migliorare sempre di più.
LA CONTINUAZIONE DELLA SPECIE.
Questo però non è fatto su comando dello STUPIDO CERVELLO, difatti non è che quando uno si accoppia e vuole figli, a comando suo, il suo corpo produce e poi GENERA, MA QUESTO LO FARA' PER TUTTA LA SUA VITA, IN OGNI MOMENTO, perchè deve essere pronto a fecondare tutte le femmine che vogliono essere fecondate.
A questo punto DEVO CHIARIRE che non voglio essere un maschilista, anzi mi sento UN FUCO, il quale dopo aver fatto il suo dovere, in un modo o nell'altro muore senza alcun danno alla specie, mentre è facile capire che per continuare la specie ci vogliono ancora 2 (due) cose: LA FEMMINA ED IL SUO LATTE. Capendo questo, E' GIUSTO AVERE IL MASSIMO RISPETTO VERSO LA FEMMINA, senza la quale la vita del maschio diventa un FLOP.
Però ancora più preciso è il corpo della FEMMINA, il quale dalla MATURAZIONE e fino alla menopausa, ogni ciclo mestruo produrrà quell'ovulo che con il suo 50% ed il 50% dello spermatozoo danno la vita al nascituro che ne è la CONTINUAZIONE DELLA SPECIE, e questo lo farà ciclo dopo ciclo fino alla menopausa.
Ma il corpo di entrambi i sessi sanno il motivo per cui sono venuti al mondo, LA CONTINUAZIONE DELLA SPECIE, e questo lo fanno senza l'uso dello STUPIDO CERVELLO, quindi si dice che lo fanno PER ISTINTO.
Concludo quindi che tutto questo è NATURA, che però con le VERGOGNE ci viene impedito di capire, che però purtroppo molto poche persone lo hanno intuito.
Del tutto però nessuno si sogna neppure di saperlo, ma perchè?
Semplice, perchè il SISTEMA farà sempre di tutto affinchè le persone non ne vengano mai a conoscenza, in quanto è proprio su questo importantissimo fatto che hanno creato le loro basi.
Essere alla loro mercè è per loro avere in mano lo scettro del comando. in quanto è chiaro che la incertezza crea dei problemi a TUTTI.
Se qualcuno può dimostrare il contrario, sono sempre quì per parlarne.

Fissato questo, capiamo che non solo la specie umana risponde a questo NATURALE PROGRAMMA, ma lo è per ogni altro essere vivente, e non solo ma per poter svolgere quanto programmato fissato da >Madre >Natura ci vogliono i DUE SESSI:  
MASCHIO e FEMMINA
SEMPRE E COMUNQUE ALTRIMENTI NON C'E' E NON CI SARA' MAI LA VITA.
Lo è anche per le specie che rispondono a ermafroditismo o monicismo.
Su queste specie Wikipedia scrive:
"L'ermafroditismo o monoicismo è il fenomeno per cui un individuo di una determinata specie (vegetale o animale) può riprodurre, contemporaneamente o successivamente, sia i gameti maschili sia quelli femminili. In alcune specie animali, in particolare gli invertebrati, il fenomeno è comune o addirittura essenziale per la riproduzione."
it.wikipedia.org/wiki/Ermafroditismo

Oh, ma allora tutto il resto sono SOLO FALSE CHIACCHIERE.
Non potrà mai risultare che senza i due SESSI si possa ottenere la VITA.
Infatti l'uomo riesce a causare la ESTINZIONE di moltissime specie,
MA NON RIUSCIRA' MAI A DARE LA VITA AD UN QUALCOSA, MAI, NEANCHE IN UN LABORATORIO. PEGGIO CHE MAI IN UN LABORATORIO CHIMICO.
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...ciotramulaeasino.htm

Ora, fissato il perchè siamo venuti al mondo, e sapendo che per la parte intima che serve NATURALMENTE a tale scopo, si deve capire che usando il pericolosissimo borotalco su tale parte, in quanto contenente "amianto" CANCEROGENO, non si può certo dare dei benefici all'individuo che lo usa, sia per gli adulti che per i bambini.
Anzi, dato che ormai col covid, abbiamo capito tutti che certe organizzazioni hanno un unico fine:
DIMINUIRE LA POPOLAZIONE MONDIALE
sappiamo anche che questo è VOLUTAMENTE PREPARATO.
Una parte dell'articolo recita:
"Un altro tribunale statunitense ha condannato Johnson & Johnson a risarcire 4,7 miliardi di dollari a 22 donne malate di cancro alle ovaie a seguito dell'utilizzo del noto talco. Sotto accusa la presenza di amianto, additato quale causa del tumore. Già in passato l'azienda era stata costretta a pagare un risarcimento di milioni di dollari alla famiglia di una donna morta in seguito alla stessa patologia. La nuova sentenza ha fatto riaffiorare gli stessi dubbi: il talco può provocare tumori ed è davvero pericoloso? È meglio chiarire alcuni aspetti importanti, ma soprattutto non farsi prendere dal panico.
Il talco è cancerogeno?"
E questo modo di fare della Johnson & Johnson è chiaramente comprensibile in quanto,
NON IMPORTA QUANTO SI SPENDE, L'IMPORTANTE E' RAGGIUNGERE IL FINE:
DIMINUIRE LA POPOLAZIONE MONDIALE.
E poi, è sicuro che solo poche persone riescono a dimostrare che a causare il loro tumore è il borotalco, e quindi lo scopo è raggiunto.
Concludo lasciando a voi se usare o meno il borotalco.

Una nuova sentenza ha riacceso i riflettori sul talco e sulle sue potenzialità cancerogene. Ma è meglio chiarire alcuni aspetti importanti: può davvero provocare tumori? A cosa è legato il rischio? Nessun allarmismo: non c'è da preoccuparsi.

Un altro tribunale  statunitense ha condannato Johnson & Johnson a risarcire 4,7 miliardi di dollari a 22 donne malate di cancro alle ovaie a seguito dell'utilizzo del noto talco. Sotto accusa la presenza di amianto, additato quale causa del tumore. Già in passato l'azienda era stata costretta a pagare un risarcimento di milioni di dollari alla famiglia di una donna morta in seguito alla stessa patologia. La nuova sentenza ha fatto riaffiorare gli stessi dubbi: il talco può provocare tumori ed è davvero pericoloso? È meglio chiarire alcuni aspetti importanti, ma soprattutto non farsi prendere dal panico.
Il talco è cancerogeno?

Nella sua forma naturale, il talco può contenere fibre di amianto, una sostanza cancerogena nota per causare rare forme tumorali polmonari e pleuriche nei lavoratori esposti. Fin dagli anni ’70, però, la legge richiede che i prodotti a base di talco siano privi di amianto. E se già gli studi sui lavoratori delle cave di estrazione non sono concordi nel rilevare un aumento di rischio di tumori delle vie respiratorie, nessun rischio maggiore di tumori pleurici o polmonari è stato osservato negli utilizzatori di talco in polvere. Rimane quindi di capire se i cosmetici a base di talco, anche privi di fibre di amianto, possano causare tumori in altre sedi. Secondo la IARC, l'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro che valuta ciclicamente le sostanze cancerogene o potenzialmente tali, il talco è un possibile cancerogeno, unicamente sulla base di un sospetto legame con il tumore alle ovaie. Alcuni studi osservazionali hanno rilevato probabilità più alte di avere questo tumore tra le donne che hanno utilizzato abitualmente il talco sui genitali. Per fortuna, l'aumento del rischio registrato da questi studi è contenuto. Per di più, la classificazione dello IARC si basa su di un tipo di studi che, per metodologia, tende a sovrastimare le associazioni. Se questo da un lato ci rassicura sull’effettivo legame con il tumore alle ovaie, dall’alto non ci permette di assolvere senza alcun dubbio il talco.
Talco e tumore alle ovaie: il rischio c'è?

Lo ha sottolineato anche dalla stessa Agenzia: non è il caso di farsi prendere dal panico. Come abbiamo detto l'aumento del rischio è contenuto e il cancro alle ovaie riguarda il 5% delle diagnosi di tumori femminili. Inoltre l'utilizzo del talco nella zona genitale non rientra nelle abitudini di igiene quotidiana, a differenza di quanto fatto dalle donne nelle cause americane. Ricorda poi che, la IARC, ha parlato del talco come possibile cancerogeno solo se utilizzato in questo modo e solo per il tumore alle ovaie.
È pericoloso per i bimbi?

Anni fa il talco in polvere veniva abitualmente utilizzato, per assorbire l'umidità, durante il cambio dei pannolini per i bimbi. In questo modo, però, i più piccoli potevano inalare la polvere e per questo poter avere problemi di salute. Per evitarlo è stato inventato il talco liquido, un'emulsione con le stesse proprietà assorbenti. Al di là del rischio di inalazione, non sono stati registrati altri rischi per i bambini, soprattutto legati a eventuali tumori.
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...rotalcoedamianto.htm

ciaooo Franco
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1 Anno 8 Mesi fa - 1 Anno 8 Mesi fa #50037 da genfranco
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...disodio50epiuusi.htm
Per le pagine precedenti o le successive se non le vedi più:
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...pagineprecedenti.htm

Una parte dell'articolo in oggetto dice:
"Dentifricio
Una volta alla settimana potete utilizzare il bicarbonato come coadiuvante per la pulizia dei denti. Immergete lo spazzolino nel bicarbonato, passatelo sotto l’acqua e utilizzatelo come se si trattasse di un normale dentifricio. Per rendere il sapore più gradevole, aggiungete poche gocce d’olio essenziale di menta"
Mi permetto di correggere e sostituire "una volta alla settimana" con SEMPRE, Lavarsi i denti ogni giorno col BICARBONATO DI SODIO.
Ora, prima di tutto è bene mettere le basi di dove e perchè il BICARBONATO DI SODIO, senza ingoiarlo MAI, il nostro corpo lo usa per il nostro beneficio, e ce lo dice Wikipedia su una pagina che recita in parte:
"Fissato questo per chiarezza, ora riporto quanto scrive il sito Wikipedia in proposito del BICARBONATO, del SODIO, del POTASSIO ed altri, che legati con il primo diventa BICARBONATO DI SODIO e BICARBONATO DI POTASSIO nella saliva, "ALIMENTI ESSENZIALI" che noi ingoiamo giornalmente da anni ottenendone tanti BENEFICI e nessun problema..
"Composizione
La saliva umana è un fluido composto da:
Acqua (98%);
Elettroliti di cui:
2-21 mmol/L sodio,
10-36 mmol/L potassio,
1,2-2,8 mmol/L calcio,
0,08-0,5 mmol/L magnesio,
5-40 mmol/L ione cloruro,
25 mmol/L ione bicarbonato,"

Rilevando anche lo ione CLORURO ed il MAGNESIO, ecco che unendosi questi due, diventa CLORURO DI  MAGNESIO.
E pensare che dalla medicina vengono chiamati "integratori" e noi invece "ALIMENTI ESSENZIALI".
Ma questo è un altro vergognoso discorso del quale dovrei ammettere di essere stato GENERATO da mio padre negli "integratori", ma non solo, dovrei anche ammettere che nel mio corpo circolano degli "integratori".
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...disodiowikipedia.htm

Non solo per lavarsi i denti, ma ingoiarlo dopo ogni pasto per ALCALINIZZARE il corpo rendendo ALCALINO il pH delle urine, lo stesso fine che ha il corpo mettendolo nella saliva come descritto sopra da Wikipedia.Non solo per questi motivi, in quanto l'articolo in oggetto di motivi per usarlo ne descrive molti.

Da NON DIMENTICARE MAI è ingoiarne un cucchiaino a fine di ogni pasto per TUTTA LA VITA, in quanto serve per rendere ALCALINO il proprio corpo, quindi con un valore del pH superiore a 7, in quanto la medicina ci ha detto che le cellule malate prolificano SOLO in un ambiente ACIDO. Molto strano però che sia proprio la medicina ad avev fissato i valori di riferimento 4.5 - 6.5 quindi ACIDO, tanto che se col tornasole questo tuo pH DELLE TUE URINE SONO ACIDE, QUINDI PRONTO AD ACCOGLIERE OGNI SORTA DI MALATTIA, TUMORI COMPRESI.
CHE VIGLIACCATA!!!!

Al riguardo la pagina recita:
"Che il pH sia influenzato dal BICARBONATO DI SODIO, ormai è una cosa risaputa specialmente dagli sportivi, in quanto il pH alcalino vuol dire salute e DIFESE IMMUNITARIE alte.
Mi permetto di riportare un detto poco conosciuto:
"Si nasce alcalini e si muore acidi"
a conferma della tesi è necessario mantenere il corpo ALCALINO come quando si è nati, è quindi importantissimo onde mantenersi in SALUTE.
Ingoiando quindi, il BICARBONATO DI SODIO, il prodotto più alcalino che si conosca, si alcalinizza il corpo dandogli modo di difendersi dalle malattie.
La pagina in oggetto recita:
"Se stai mangiando bene e vivi in modo pulito, allora sì, puoi bere acqua comune con un pH leggermente al di sopra del neutro. Tuttavia, se stai mangiando la tipica dieta occidentale, ricca di carne, cereali, bibite e zuccheri che acidificano il corpo, allora è un'altra storia. Il tuo bilanciamento di pH è ormai così lontano dai livelli normali che per contrastarlo devi alcalinizzare l'acqua. La mia raccomandazione sul valore del pH per l’acqua da bere tutti i giorni è di circa 7,5-8, a seconda di quanto è “acida” la vostra dieta. Un consumo di acqua con pH più alto per periodi prolungati, dovrebbe essere riservato solo a circostanze particolari. Le acque di montagna più famose del mondo, le acque rinomate per le loro proprietà curative, sono altamente alcaline. Mi riferisco alle acque che scendono dall'Himalaya, e in particolare alle acque della Valle Hunza, che hanno un pH tra il 9 e l’11.
Non bisogna necessariamente essere un medico per praticare la cura del pH. Ogni praticante delle arti curative e ogni madre e padre hanno bisogno di capire come utilizzare il bicarbonato di sodio. La carenza di bicarbonato è un problema reale che peggiora con l'età, ecco perchè è importante capire e apprezzare tutta la ricchezza del bicarbonato di sodio."
Questo perchè ormai tutti l'abbiamo capito e sappiamo che il cancro e tutte le altre malattie, vivono solo in ambiente ACIDO, quindi il nostro compito è di tornare bambini con l'unica cosa possibile: il PH.Per parlarvi del BICARBONATO DI SODIO, una forma di SODIO che circola nel SANGUE di ogni specie ANIMALE, e non solo, ma anche nella LINFA VEGETALE è indispensabile che premetta alcune importantissime informazioni..
ANTIACIDO. Il bicarbonato di sodio è una sostanza leggermente alcalina, cioè basica. Il pH è neutro quando è pari a 7, al di sotto è acido e al di sopra è basico. Il bicarbonato ha un pH attorno a 8 (al massimo 9).
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...disodiophecancro.htm Bicarbonato di sodio, un ingrediente versatile da tenere sempre in casa per i più svariati usi. Dalle pulizie alla salute, dalla cucina, alla bellezza, un prodotto economico ed ecologico che non deve mancare

Bicarbonato di sodio, un unico prodotto da utilizzare efficacemente per la pulizia della casa, per la salute e per la bellezza. Ecco come.

Il bicarbonato di sodio, insieme a sale, limone, acido citrico e aceto è uno di quei prodotti versatili da tenere sempre a portata di mano. Il bicarbonato è facilmente reperibile in qualsiasi supermercato.

C’è chi lo utilizza in lavatrice addizionato al detersivo per ottenere capi più bianchi o come coadiuvante nel lavaggio di frutta e verdura. Ecco cinquanta ulteriori modi di utilizzo, tutti da scoprire:

Indice

Bicarbonato di sodio per l’IGIENE PERSONALE
Dentifricio
Collutorio
Pulizia di dentiere e apparecchi
Scrub viso e corpo
Deodorante
Digestivo antiacido
Punture d’insetti e irritazioni
Pulizia delle mani
Shampoo
Spazzole e pettini
Bagno
Pediluvio
Bicarbonato di sodio per PULIZIE E BUCATO
Bagno
Pentole e piatti
Spugne
Forno a microonde
Argenteria
Caffettiere e teiere
Pulizia del forno
Pavimenti
Mobili
Tende da doccia
In lavatrice
Vestiti dei bambini
Pannolini lavabili
Attrezzatura sportiva
Macchie di grasso e olio
Pulizia dell’auto
Bicarbonato di sodio per DEODORARE
Frigorifero
Tagliere
Bidoni della spazzatura
Raccolta differenziata
Tubature e scarichi
Lavastoviglie
Portapranzo
Tappeti
Aspirapolvere
Armadi e cassetti
Automobile
Scarpe da ginnastica
Lenzuola e asciugamani
Indumenti sportivi
Peluche
Bicarbonato di sodio; usi per gli ANIMALI DOMESTICI
Lettiere
Ceste e coperte
Giocattoli
Toeletta
Bicarbonato di sodio: altri usi
Lievitazione
In campeggio
Suffumigi

Bicarbonato di sodio per l’IGIENE PERSONALE
bicarbonato bellezza
Dentifricio

Una volta alla settimana potete utilizzare il bicarbonato come coadiuvante per la pulizia dei denti. Immergete lo spazzolino nel bicarbonato, passatelo sotto l’acqua e utilizzatelo come se si trattasse di un normale dentifricio. Per rendere il sapore più gradevole, aggiungete poche gocce d’olio essenziale di menta.
Collutorio

Sciogliete un cucchiaino di bicarbonato in mezzo bicchiere d’acqua. Utilizzate come un normale collutorio. Vi aiuterà a sconfiggere l’alito cattivo neutralizzando gli odori.
Pulizia di dentiere e apparecchi

Sciogliete due cucchiaini di bicarbonato in una tazza d’acqua calda. Immergetevi l’apparecchio o la dentiera. Il bicarbonato aiuta a distaccare i rimasugli di cibo. Potete completare la pulizia con l’aiuto di uno spazzolino.
Scrub viso e corpo

Unendo tre parti di bicarbonato con una parte d’acqua potete ottenere un esfoliante da utilizzare per il viso o per il corpo. Massaggiate delicatamente sulla pelle con movimenti circolari e poi risciacquate con acqua tiepida.

LEGGI anche: 10 scrub per il viso fai-da-te
Deodorante

Il bicarbonato può essere utilizzato puro come deodorante fai-da-te per i piedi e le ascelle, applicandolo con le dita o con l’aiuto di un piumino da cipria. Per ottenere un deodorante liquido, sciogliete due cucchiaini di bicarbonato in un bicchiere d’acqua, lasciate riposare per 24 ore e trasferite il tutto in un contenitore spray, magari riciclando la confezione di un vecchio deodorante.
Digestivo antiacido

Per aiutare la digestione ed eliminare l’acidità di stomaco, si consiglia di sciogliere un cucchiaino di bicarbonato in un bicchiere d’acqua a cui avrete aggiunto il succo di mezzo limone. Si ottiene così un antiacido che aiuta a digerire ed evitare gonfiori.
Punture d’insetti e irritazioni

Realizzate un composto cremoso da applicare sulle punture d’insetti per alleviare il prurito mescolando un cucchiaino di bicarbonato con un po’d’acqua. In caso di leggere irritazioni della pelle, applicate un po’di bicarbonato sulle zone interessate dopo la doccia con la pelle ancora umida.
Pulizia delle mani

Per neutralizzare sporco e cattivi odori, sfregate sulle mani il composto ottenuto mescolando tre parti di bicarbonato con una parte d’acqua. Potete aggiungere un cucchiaino di bicarbonato alla quantità di sapone liquido che utilizzate abitualmente per ottenere un’azione anti odore ancora più efficace.
Shampoo

Aggiungete alla quantità di shampoo che utilizzate abitualmente un cucchiaino di bicarbonato e amalgamate bene. I vostri capelli risulteranno morbidi e puliti poiché il bicarbonato avrà eliminato ogni residuo di calcare o lasciato dai prodotti di styling.
Spazzole e pettini

Per una migliore pulizia di spazzole e pettini, immergeteli in un catino di acqua tiepida in cui avrete disciolto un cucchiaio di bicarbonato, che vi aiuterà ad eliminare ogni residuo presente su di essi.
Bagno

Se volete ottenere una pelle morbida e vellutata, aggiungete all’acqua della vasca mezza tazza di bicarbonato e rimarrete stupiti dell’effetto emolliente ottenuto.
Pediluvio

Sciogliete in un catino d’acqua calda due cucchiai di bicarbonato e immergetevi i piedi per un pediluvio rilassante. Unendo un pochino d’acqua ad un cucchiaio di bicarbonato potete ottenere una pasta da strofinare su talloni e zone ruvide per ammorbidirle.
Bicarbonato di sodio per PULIZIE E BUCATO
bicarbonato pulizie
Bagno

Per la pulizia di vasche da bagno, lavelli, sanitari e piastrelle, cospargete le superfici con un po’di bicarbonato e poi strofinato con un panno o spugna umida. Per una maggiore efficacia sulle macchie difficili, formate una crema abrasiva unendo al detersivo per piatti un po’di bicarbonato e del sale fino.
Pentole e piatti

Aggiungete un cucchiaio di bicarbonato all’acqua per l’ammollo di piatti e pentole per facilitare la rimozione di macchie e unto. Aggiungete un cucchiaino di bicarbonato alla quantità di detersivo che utilizzate abitualmente per potenziarne l’effetto detergente.
Spugne

Per disinfettare ed eliminare i cattivi odori dalle spugne, immergetele in una bacinella d’acqua calda con l’aggiunta di quattro cucchiai di bicarbonato.
Forno a microonde

Per la pulizia del microonde immergete un panno in una soluzione di acqua e bicarbonato. Potete utilizzare questo rimedio sia per l’interno che per l’esterno del forno. Strofinate e poi risciacquate bene con sola acqua.
Argenteria

Per la pulizia dell’argenteria formate una pasta pulente con tre parti di bicarbonato ed una parte d’acqua. Strofinatela sugli oggetti delicatamente utilizzando un panno umido. Risciacquate con acqua tiepida ed asciugate per bene. La vostra argenteria sarà più brillante che mai.
Caffettiere e teiere

Per eliminare macchie e cattivi odori da teiere e caffettiere, immergetele in una soluzione di acqua calda e bicarbonato. Per le macchie più difficili, provate a strofinarle utilizzando la pasta pulente di cui sopra.
Pulizia del forno

Cospargete l’interno del vostro forno con del bicarbonato, spruzzatevi sopra dell’acqua calda e lasciate agire per tutta la notte. Al mattino sfregate utilizzando una spugna umida per eliminare unto e macchie. Risciacquate ed asciugate.
Pavimenti

Per la pulizia dei pavimenti, potete sostituire i comuni detergenti in commercio facendo sciogliere un bicchiere di bicarbonato in un secchio d’acqua calda. Poi procedete con la normale pulizia. Per le macchie più difficili, cospargete un po’di bicarbonato su di una spugna umida e strofinate le zone interessate.
Mobili

Per rimuovere macchie dai mobili laccati cospargete la superficie di una spugna umida con del bicarbonato e strofinate delicatamente. Risciacquate ed asciugate con un panno pulito.
Tende da doccia

Pulite e disinfettate le tende da doccia in plastica cospargendole di bicarbonato e strofinandole con un panno umido. Risciacquatele e stendetele ad asciugare.
In lavatrice

Per potenziare l’effetto del detersivo liquido aggiungete un cucchiaio di bicarbonato nella vaschetta dedicata al detersivo all’interno della lavatrice. Otterrete capi più puliti e brillanti. Inoltre il bicarbonato aiuta ad eliminare i residui di calcare dalla lavatrice.
Vestiti dei bambini

Per salvaguardare la pelle delicata dei bambini è necessario utilizzare dei detersivi molto delicati. Ma spesso le macchie sono difficili da eliminare. Per combatterle, aggiungete mezzo bicchiere di bicarbonato al vostro detersivo liquido oppure nel ciclo di risciacquo, per un effetto anti-odori.
Pannolini lavabili

Per il prelavaggio di pannolini lavabili, immergeteli in un catino d’acqua calda in cui avrete disciolto mezzo bicchiere di bicarbonato.

LEGGI anche: Come fare il bucato delicato dei neonati igienizzato e senza inquinare
Attrezzatura sportiva

Utilizzate una soluzione d’acqua e bicarbonato per pulire le attrezzature sportive e bicarbonato in polvere per eliminare gli odori da zaini e borsoni da palestra. Utilizzate una pasta pulente formata da acqua e bicarbonato ed uno spazzolino o spazzola per prendervi cura delle mazze da golf.
Macchie di grasso e olio

Per rimuovere tracce di grasso e olio ad esempio dal pavimento del garage, cospargete le macchie con del bicarbonato e poi strofinatele con una spazzola umida.
Pulizia dell’auto

Utilizza il bicarbonato per pulire luci, cromature, tappetini e finestrini dell’auto. Versa on un contenitore spray una soluzione formata da un litro d’acqua e 50 gr. di bicarbonato ed utilizzala con un panno morbido, ad esempio in microfibra. Cospargi con bicarbonato le macchie più difficili e strofina con una spugna o una spazzola umida.
Bicarbonato di sodio per DEODORARE
bicarbonato deodorare
Frigorifero

Riponete un recipiente contenente del bicarbonato su di uno dei ripiani del frigorifero. Il bicarbonato assorbirà e neutralizzerà i cattivi odori.
Tagliere

Per eliminare i cattivi odori dal tagliere, cospargetelo di bicarbonato e lasciate agire per alcuni minuti prima di procedere al consueto lavaggio.
Bidoni della spazzatura

Cospargete di bicarbonato il fondo dei bidoni della spazzatura in modo da tenere lontani i cattivi odori.
Raccolta differenziata

Pulite spesso i contenitori destinati alla raccolta differenziata utilizzando una spugna umida sulla cui superficie avrete cosparso del bicarbonato. Risciacquate ed asciugate. Cospargete del bicarbonato sul fondo del contenitore per prevenire la formazione di cattivi odori.
Tubature e scarichi

Per eliminare i cattivi odori di scarichi e tubature ed impedire che si riformino, versate mezzo bicchiere di bicarbonato in lavelli, docce o vasche e fate scorrere l’acqua. Da ripetere una volta ogni dieci giorni.
Lavastoviglie

Utilizzate acqua e bicarbonato per ripulire e deodorare la lavastoviglie. Il bicarbonato può essere utilizzato in aggiunta al detersivo per lavastoviglie al fine di potenziarne l’effetto e per eliminare gli odori. Per evitarne la formazione, cospargete il fondo della lavastoviglie con del bicarbonato prima di ogni lavaggio.
Portapranzo

Per deodorare la vaschette che utilizzate per portare con voi il vostro pranzo, cospargetene l’interno con del bicarbonato tra un utilizzo e l’altro, oppure inseritevi un piccolo contenitore colmo di bicarbonato. Lasciate agire a lungo in modo che il bicarbonato possa assorbire gli odori e poi procedete al normale lavaggio.
Tappeti

Per eliminare gli odori dai tappeti, cospargeteli abbondantemente con del bicarbonato e lasciate agire per tutta la notte, o in ogni caso il più a lungo possibile. Raccogliete la maggior parte del bicarbonato utilizzando una scopa e completate la pulizia con l’aspirapolvere.
Aspirapolvere

Utilizzando il metodo spiegato al punto precedente per la pulizia dei tappeti, otterrete l’effetto “collaterale” di rimuovere i cattivi odori anche dalla vostra aspirapolvere.
Armadi e cassetti

Riponete dei piccoli recipienti colmi di bicarbonato in armadi e cassetti se volete tenere lontani i cattivi odori.
Automobile

Per eliminare i cattivi odori da sedili e tappetini, cospargeteli con del bicarbonato. Attendete quindici minuti prima di passare l’aspirapolvere.
Scarpe da ginnastica

Per evitare la formazione di cattivi odori all’interno delle vostre scarpe, cospargetene l’interno di bicarbonato quando non le utilizzate. Ovviamente, scuotetele prima di indossarle.
Lenzuola e asciugamani

Aggiungete mezzo bicchiere di bicarbonato al ciclo di risciacquo di lenzuola e asciugamani per ottenere un effetto rinfrescante e deodorante.
Indumenti sportivi

Soprattutto in caso di indumenti utilizzati per lo sport, aggiungete mezzo bicchiere di bicarbonato al ciclo di risciacquo della lavatrice in modo da combattere più facilmente i cattivi odori durante il lavaggio e per ottenere un effetto disinfettante.
Peluche

Per un effetto deodorante e rinfrescante sui peluche dei vostri bambini, effettuate un lavaggio a secco con del bicarbonato. Cospargetelo sui peluche, lasciate agire per quindici minuti, dopodiché spazzolate.
Bicarbonato di sodio; usi per gli ANIMALI DOMESTICI
bicarbonato gatti
Lettiere

Cospargete il fondo delle lettiere dei vostri animali (gatti, criceti, uccellini) con del bicarbonato di sodio prima di aggiungere sabbia pulita o argilla. Potete cospargere del bicarbonato sulla superficie della lettiera di tanto in tanto per potenziare l’effetto anti-odore.
Ceste e coperte

Per una pulizia migliore delle ceste e delle coperte dei vostri animali domestici, aggiungete due cucchiai di bicarbonato al detersivo del lavaggio e/o all’acqua del risciacquo. Per una pulizia a secco, cospargete i tessuti con del bicarbonato, attendete quindici minuti e passate l’aspirapolvere.
Giocattoli

Immergete i giocattoli di plastica in acqua calda e bicarbonato completando poi la pulizia con spugna e detersivo. Cospargete i giocattoli di stoffa con del bicarbonato, lasciate agire a lungo ed eliminate i residui con una spazzola.
Toeletta

Per mantenere pulito e lucido il pelo del vostro cane, aggiungete del bicarbonato all’acqua del lavaggio oppure cospargetelo con del bicarbonato prima di spazzolare con molta cura.
Bicarbonato di sodio: altri usi
Lievitazione

Potete aggiungere un cucchiaino di bicarbonato al lievito utilizzato per l’impasto di dolci e torte. Ricordate che il bicarbonato è un coadiuvante della lievitazione, ma non può sostituire il lievito.
In campeggio

Il bicarbonato è una sostanza multiuso che vi potrà essere utile durante il prossimo campeggio, se volete viaggiare con un bagaglio ridotto. Vi servirà come deodorante, detersivo per piatti, pentole e indumenti, dentifricio e vi sarà utile in caso di punture di insetti.
Suffumigi

Le inalazioni di vapore, o suffumigi, sono un vero e proprio toccasana per decongestionare le vie respiratorie in caso di raffreddore. Fate così: portate a bollore dell’acqua, aggiungete due cucchiai di bicarbonato e respirate i vapori che si sprigioneranno per dieci minuti, coprendovi la testa con un telo. Si tratta di un rimedio della nonna davvero efficace. Da provare.

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Bicarbonato di sodio: che cos’è e perché funziona
Bicarbonato di sodio: un amico da tenere sempre in casa

Marta Albè

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il link è: www.greenme.it/casa-e-giardino/pulizie-e...i-sodio-come-usarlo/
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...disodio50epiuusi.htm

ciaooo Franco
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Ultima Modifica 1 Anno 8 Mesi fa da genfranco. Motivo: Aggiunto parte importante

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1 Anno 8 Mesi fa #50045 da genfranco
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...minak2importanza.htm
Per le pagine precedenti o le successive se non le vedi più:
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...pagineprecedenti.htm

L'articolo in oggetto riporta:
"I farmaci comunemente usati per curare l’osteoporosi sono l’alendronato ed i bifosfonati; questi ultimi presentano, però, lo sfortunato effetto collaterale di aumentare il rischio di fratture.
La medicina convenzionale va, da sempre, dicendo che l’osteoporosi dipende da una mancanza di calcio e, per questo motivo, ne prescrive generose dosi quotidiane.
Ma spesso il calcio, specie se in eccesso, non va a depositarsi nelle ossa bensì nei tessuti molli specie le arterie."
Oppure la medicina colpevolizza FALSAMENTE la menopausa come PRIMA CAUSA, mentre invece la VERA CAUSA sono gli antidolorifici e gli antinfiammatori presi per risolvere i vari problemi del tempo trascorso.
La concausa è la CARENZA di vitamina D3 (ORMONE).
La pagina dice:
"Un altro spregevole INGANNO della medicina è quello dell'ORMONE detto vitamina D3 riguardo alla OSTEOPOROSI.
Come abbiamo visto su altra pagina già un altro INGANNO con il valore di 25 mg convertito in 1.0 milione di UI, un numero spaventosamente alto per creare la solita PAURA.
La pagina recita:
"Questa pagina la voglio dedicare all'INGANNO più spregevole della "medicina" dimostrabile senza ombra di dubbio, il quale si può dimostrare chiaro chiaro sulla vitamina D3 (ORMONE).
Partiamo dal fatto che lo zinco, nelle pastiglie che troviamo in commercio delle ne contengono 50 mg. di prodotto. Della melatonina delle pastiglie che contengono 10 mg. di prodotto. Quindi possiamo dedurre che la quantità di questi "ALIMENTI ESSENZIALI"  
NON CAUSANO ALCUN DANNO
in quanto con Franca questa quantità le abbiamo ingoiate per anni, anzi ultimamente di pastiglie di zinco ne ingoiamo addirittura due.

Dobbiamo partire ora da quanto recita al riguardo la pagina che riporta:
"IL FALSO MITO DELLA TOSSICITA' DELLA VITAMINA D
Ora torniamo alla strana storia della vitamina D e, in particolare, ai tentativi di renderla illegale da parte delle lobby farmaceutiche e della FDA degli Stati Uniti (l'agenzia regolatrice per farmaci ed alimenti).
Dopo la scoperta di un metodo per produrre in modo semplice ed economico grandi quantità di vitamina D2 irradiando di luce UV sulla materia organica, l'America di fine anni Venti iniziò a consumarne a palate. Decine di alimenti, compresi gli hot dog e la birra, venivano arricchiti con la vitamina D attraverso l'irraggiamento. Gli articolo di giornale parlavano del "miracolo del sole" e ne enumeravano i tanti benefici per la salute.
Secondo il resoconto di uno scienziato, fra la fine degli anni Venti ed i primi anni Trenta, una persona media assumeva 20 mg di vitamina D2 al giorno, e gli ospedali si erano rapidamente svuotati. Nessuno si ammalava più. Gli ospedali stavano andando in bancarotta, insieme ai medici ed alle case farmaceutiche. Più o meno in questo periodo, vari ricercatori stavano intraprendendo degli studi somministrando ai cani un dosaggio di gran lunga maggiore dell'equivalente umano di 20 mg al giorno. Alcuni studi indicavano che si riscontrava una leggera tossicità per dosi maggiori ai 20 mg al giorno, ma questa era per lo più causata da impurità nel processo di preparazione. In seguito, attraverso l'uso di metodi migliori, si riuscì a produrre della vitamina D2 teoricamente priva di tossicità (comunque assumere livelli molto superiori ai 20 mg come per quasi tutte le sostanze ingerite in quantità davvero eccessive, può essere pericoloso ed anche tossico. quindi occorre sperimentare con cautela).
Insomma, una versione degli eventi è che alcune figure del settore farmaceutico/medico si siano aggrappate all'idea della tossicità della vitamina D per cercare di metterla al bando. La loro prima azione fu di cambiare l'unità di misura della vitamina D2 dai milligrammi alle unità internazionali (UI) che usiamo attualmente rendendo la misurazione il più possibile confusa.
All'improvviso, 25 mg erano diventati 1.0 milione di UI...fà un'impressione molto più SPAVENTOSA!
acidoascorbico.altervista.org/prova1/Imm...vitaminadluciano.htm

Ecco per cui da domani ingoio 10 pastiglie da 10000 UI con un totale di 100000 UI pari a 2.5 mg in quanto in commercio non trovo una quantità maggiore.
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...itaminad3inganno.htm
dalla pagina:
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...oporosieloormone.htm

I farmaci comunemente usati per curare l’osteoporosi sono l’alendronato ed i bifosfonati; questi ultimi presentano, però, lo sfortunato effetto collaterale di aumentare il rischio di fratture.

La medicina convenzionale va, da sempre, dicendo che l’osteoporosi dipende da una mancanza di calcio e, per questo motivo, ne prescrive generose dosi quotidiane.

Ma spesso il calcio, specie se in eccesso, non va a depositarsi nelle ossa bensì nei tessuti molli specie le arterie.

Infatti, il fenomeno dell’aterosclerosi è aggravato da un eccesso di calcio.

La vitamina K2, infatti, attiva una serie di speciali proteine che mobilizzano il calcio, promuove l’osteocalcina che attira il calcio nelle ossa e nei denti e attiva anche un’altra proteina chiamata MPG (Matrix GLA Protein) la quale mobilizza il calcio dai tessuti molli e dalle arterie, luoghi dove questo importante minerale può risultare dannoso.

Petanto la vitamina K2 è la migliore forma di prevenzione atta ad invertire la calcificazione dei tessuti e dei vasi sanguigni in seguito ad aterosclerosi.

La vitamina K2 agisce, pertanto, in sinergia con altre vitamina liposolubili come la vitamina D e la A.

Pare che la maggior parte delle persone soffra per una carenza di questa vitamina e pertanto ciò si ripercuote sulla deficitaria attivazione delle suddette proteine (osteocalcina e MGP) che proteggono ossa, vasi cuore e denti.

La vitamina K2 viene prodotta fisiologicamente dai nostri batteri intestinali a partire dalla vitamina K1 contenuta e fornita all’organismo dai vegetali a foglia verde.

Purtroppo la disbiosi intestinale, frequentemente presente, ne altera la produzione rendendola insufficiente.

La vitamina K2 non viene immagazzinata nei tessuti se non in piccole quantità ; se ne ritrova nelle ghiandole salivari, nel pancreas, nel cervello e nello sterno.

Quando c’è un deficit di introduzione della vitamina K1 attraverso una alimentazione incongrua, esso si può ripercuotere anche sulla sintesi della vitamina K2.

Contenuto in vitamina K1 (philloquinone):
– Verdure a foglia verde
– Kiwi
– Oli vegetali

Contenuto in Vitamina K2 (menaquinone):
– Natto (fagioli di soia fermentati)
– Fegato di capra
– Alcuni formaggi
– Tuorlo d’uovo, burro e lardo di animali nutriti con erba.

Il sistema scheletrico è un tessuto dinamico rappresentato dall’equilibrio di 2 tipi di cellule , gli osteoblasti, che sono deputati alla costruzione dell’osso e gli osteoclasti, che favoriscono il rimaneggiamento osseo.

Il calcio, pertanto, non è sufficiente a garantire una buona salute delle ossa.

La vitamina D provvede al suo assorbimento nel sangue dagli alimenti mentre la vitamina K2 provvede all’assorbimento del calcio nelle ossa.

Il calcio in eccesso, se non utilizzato, tende a depositarsi nei tessuti molli, comprese le arterie, dove contribuisce a formare la placca aterosclerotica e la vitamina K2 lo toglie dai tessuti molli per convogliarlo nelle ossa.

Per questo motivo tale vitamina è molto importante soprattutto in coloro che hanno una carente attività fisica e nei soggetti che assumono alte dosi di vitamina D a scopo terapeutico con assorbimento di grosse quantità di calcio e successiva corretta mobilizzazione dello stesso.
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...minak2importanza.htm

ciaooo Franco
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1 Anno 8 Mesi fa #50054 da genfranco
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...taminadnotossica.htm
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acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...pagineprecedenti.htm

Per rendere l'idea della VERITA' sulla PRESUNTA INTOSSICAZIONE da vitamina D3 (ORMONE) devo riportare la parte dell'articolo in oggetto che recita:
"Ma per trarre il massimo dei benefici che la vitamina D può offrire, dobbiamo mantenere alti i suoi livelli ematici: oltre i 50 ng/dl per tutto l’anno(2,3). Dosi elevate possono indurre tossicità? La risposta è che in teoria ciò può accadere, ma in pratica è impossibile.
In letteratura sono riportati singoli casi di assunzione accidentale di elevate dosi di vitamina D, 2.400.000 o 1.680.000 UI di vitamina D al giorno.(4) Le vittime di suddetta assunzione accidentale hanno manifestato sintomi di tossicità da vitamina D, quali crampi, nausea e vertigini per 5 mesi. Per giungere ad un tale sovradosaggio di vitamina D, bisognerebbe consumare oltre 800 capsule da 2.000 UI al giorno, il che è praticamente impossibile."
e sottolineo la parola IMPOSSIBILE in quanto in pratica, dato che la prima forma di tre dal nome COLECALCIFEROLO, è INATTIVA, quindi NON PUO' INTOSSICARE, e viene immagazzinata nei grassi, in quanto "iposolubile".
Al bisogno il corpo la preleva dai grassi e portandola al fegato la ATTIVA nella seconda forma detta CALCIDIOLO.
Dato che però è il corpo stesso ad ATTIVARLA, nessuno riuscirà mai a convincermi che ne attiva di più per causarsi danni tipo INTOSSICAZIONE, IMPOSSIBILE, che se così fosse sul nostro pianeta non esisterebbe più la vita.
E per finire il ciclo della terza forma, circolando questo CALCIDIOLO nel sangue, passando nei reni, questi la trasformano nella terza forma detta CALCITRIOLO.
Essendo questa vitamina un ORMONE, mentre il CALCIDIOLO in quanto ORMONE si dedica ai suoi compiti in tutto il corpo, sia negli organi che nelle altre parti, il CALCITRIOLO si dedica al CALCIO ed al FOSFORO ed al MAGNESIO, onde rendere forti le ossa i denti ecc.
Quindi tornando alla prima forma COLECALCIFEROLO, che noi ingoiamo non esponendoci al sole per mille motivi, anche ingoiandone 1 grammo,
NON PUO' CAUSARE DANNI IN QUANTO FORMA NON ATTIVA, MA NON BASTA, IN QUANTO NON RITENGO IL MIO CORPO STUPIDO COME MI VUOLE FAR CREDERE LA MEDICINA, QUINDI NON POTRA' IN NESSUN CASO CAUSARSI DANNI E NEPPURE INTOSSICARSI DA SOLO.

Ecco per cui da domani 17/02/2023 ingoio 10 pastiglie da 10000 UI con un totale di 100000 UI pari a 2.5 mg in quanto in commercio non trovo una quantità maggiore.
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...itaminad3inganno.htm

Ormai sono 10 giorni che ingoio 100000 UI giornalieri ottenendo come primo beneficio l'assenza di stanchezza nella durata dello sforzo.
In merito la pagina recita:
"Messo delle basi ferme, ora sapendo che l'ORMONE detto vitamina D3 questo tre stà ad indicare che questo ORMONE ha tre forme.
La prima forma che NON E' ATTIVA chiamata COLECALCIFEROLO, è la forma che ci si AUTOPRODUCE esponendosi al sole, oppure è quella che si ingoia sia nei cibi che nei detti "integratori"
La seconda forma che è chiamata CALCIDIOLO, è quella forma ATTIVA, attivata nel fegato ad una quantità necessaria ad ogni corpo, ed è quella che circola nel sangue la cui quantità viene rilevata dal laboratorio analisi, la quale forma è dichiarata INTOSSICANTE sopra il valore 100 ng/ml, che ritengo pienamente FALSO in quanto non riesco ad ammettere che il mio corpo possa ATTIVARNE di più del necessario per causarsi AUTONOMAMENTE DEI DANNI.
Dato che questo "ALIMENTO ESSENZIALE" è un ORMONE, questa forma si dedica ai vari suoi compiti, ma NON alle ossa.
Ed ora, ecco che arriva la terza forma detta CALCITRIOLO, la quale è il risultato della seconda forma detta CALCIDIOLO trasformata nei reni, la quale è quella che si dedica al FOSFORO ed al CALCIO per le ossa.
Altra pagina recita:
"La vitamina D è una vitamina cosiddetta liposolubile, vale a dire che si scioglie nei grassi. Ne esistono in natura due forme principali: la vitamina D2 (ergocalciferolo) di origine vegetale, e la vitamina D3 (colecalciferolo) di origine animale.

La vitamina D è una vitamina sui generis: le vitamine, infatti, sono molecole essenziali che l’organismo non può produrre da solo e devono essere introdotte attraverso l’alimentazione. La vitamina D, invece, anche se presente in alcuni alimenti è prodotta dall’organismo in seguito all’esposizione della pelle al sole. La radiazione ultravioletta, infatti, trasforma un grasso, simile al colesterolo, presente nella pelle in vitamina D3 (colecalciferolo). La vitamina D prodotta nella pelle, o introdotta con la dieta e assorbita nell’intestino, passa poi nel sangue dove si lega a una proteina specifica che la trasporta ai diversi organi e tessuti. Nel fegato e nel rene la vitamina D viene trasformata prima in calcidiolo e poi in calcitriolo, la molecola dotata di attività biologica.

La funzione principale e più nota della vitamina D è quella di favorire il processo di mineralizzazione dell'osso, aumentando l'assorbimento intestinale di fosforo e calcio, e diminuendo l’escrezione di calcio nell’urina. La quasi totalità delle cellule dell’organismo è in grado di legare la vitamina D attraverso una proteina presente all’interno della cellula, detta recettore della vitamina D, ed è pertanto sottoposta all’azione della sua forma biologicamente attiva (calcitriolo). Oltre alle azioni sul tessuto osseo, la vitamina D ne svolge numerose altre, raggruppate comunemente sotto il termine di azioni extra-scheletriche della vitamina D. Oltre alle azioni sul tessuto osseo, la vitamina D ne svolge numerose altre raggruppate comunemente sotto il termine di azioni extra-scheletriche. Tra queste è di particolare importanza il contributo della vitamina D al buon funzionamento del sistema di difesa dell’organismo (sistema immunitario). In particolare, la vitamina D è importante per l’attivazione della prima linea di difesa contro alcuni microrganismi patogeni poiché aumenta la capacità delle cellule del sistema immunitario, preposte a questa funzione, di eliminare microrganismi. Inoltre la vitamina D ha la capacità di modulare la risposta infiammatoria controllando il grado di attivazione di molte cellule del sistema immunitario e la produzione di fattori che intervengono nell’infiammazione.
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im.../vitaminad3forme.htm

Mentre altra pagina recita:
"Esame/Analisi: VITAMINA D-1,25OH
Sigla e sinonimi:

INFORMAZIONI PER PAZIENTI

Significato diagnostico

Il nome vitamina D è un termine generale comunemente utilizzato per identificare i componenti di una famiglia di molecole strettamente connesse fra di loro, che derivano da un precursore comune, il 7-deidrocolesterolo o previtamina D3, presente in natura.
La previtamina D3, principalmente di origine alimentare, subisce una fotosintesi a livello della pelle regolata dall'esposizione ai raggi ultravioletti che la converte in vitamina D3 o colecalciferolo che è biologicamente inattivo.
Quando il colecalciferolo entra in circolo,viene prima di tutto assorbito dal fegato dove viene metabolizzato in 25-idrossivitamina D3 (25 -OH-D3); successivamente la 25-OH-D3 viene trasportata a livello renale dove una piccola parte subisce un'ulteriore trasformazione a 1,25 diidrossivitamina D( 1,25-OH D), che è un potentissimo ormone calcio-tropico.
La vitamina D 1,25-OH infatti rappresenta uno dei principali regolatori del metabolismo del calcio e dei fosfati: stimola l'assorbimento di calcio da parte dell'intestino e aumenta il riassorbimento osseo. Inibisce la produzione dell'ormone paratiroideo (PTH) sia con azione diretta sulle paratiroidi, sia indiretta aumentando i livelli di calcio nel siero. A sua volta, la produzione di vitamina D 1,25-OH è regolata dal PTH, determinando quindi un efficace sistema di controllo.
Proprio per il ruolo essenziale che riveste nell'assorbimento attivo ed efficace di calcio e fosforo, la determinazione della vitamina D 1,25-OH è importante per l'individuazione di malattie e condizioni che interessano il normale metabolismo di calcio e fosforo.
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...itaminadlaverita.htm

Specificato quanto sopra, ora possiamo concludere senza ombra di dubbio dichiarando che l'INGANNO è la quantità INGOIATA o AUTOPRODOTTA esponendosi al sole nella forma detta COLECALCIFEROLO, la quale è importantissima questa quantità, in quanto se è POCA e questa POCA viene attivata nella seconda forma detta CALCIDIOLO, è comprensibile che non può che essere POCA, ma è anche comprensibile che se è POCA e con valori rilevati sotto il 30, come potrà il corpo trasformarne in CALCITRIOLO, unica forma che si dedica allo scheletro?
Per cui ecco la principale causa della OSTEOPOROSI, ma NON dimentichiamo degli ANTIDOLORIFICI e dei "bifosfonati" che ne sono subito la seconda causa sul cui "foglio illustrativo" di questi problemi NON SE NE PARLA.
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...oporosieloormone.htm

L’incremento dell’assunzione di integratori contenenti vitamina D3, non determina incremento dei casi di tossicità.(1)

Qual è il margine di sicurezza per quanto riguarda l’assunzione di vitamina D?

Cosa dobbiamo sapere per assumere in sicurezza questa vitamina vitale.

Dott. Dimitris Tsoukalas
Medico Chirurgo

L’importanza della vitamina D per la nostra salute è ampiamente riconosciuta, e la misurazione dei suoi livelli ematici fa ormai parte degli esami del sangue di routine in un numero significativo di specialità mediche.

Tale misurazione è spesso prescritta da endocrinologi, pediatri, neurologi, reumatologi, ortopedici, internisti e altri. Inoltre, sempre più medici prescrivono la vitamina D nel tentativo di rimediare alla sua carenza. Si tratta di un enorme passo avanti che può apportare benefici sostanziali al miglioramento della salute, in modo semplice ed efficace.

Vitamina D e tossicità

Ma per trarre il massimo dei benefici che la vitamina D può offrire, dobbiamo mantenere alti i suoi livelli ematici: oltre i 50 ng/dl per tutto l’anno(2,3). Dosi elevate possono indurre tossicità? La risposta è che in teoria ciò può accadere, ma in pratica è impossibile.

In letteratura sono riportati singoli casi di assunzione accidentale di elevate dosi di vitamina D, 2.400.000 o 1.680.000 UI di vitamina D al giorno.(4) Le vittime di suddetta assunzione accidentale hanno manifestato sintomi di tossicità da vitamina D, quali crampi, nausea e vertigini per 5 mesi. Per giungere ad un tale sovradosaggio di vitamina D, bisognerebbe consumare oltre 800 capsule da 2.000 UI al giorno, il che è praticamente impossibile.

    La vitamina D3 non è così tossica come si pensava una volta.
    Prof. Michael Holick, MD, Phd.
    Mayo Clinic Proceedings(5)

Vitamina D e calcio

Una delle preoccupazioni comuni di medici e farmacisti riguardo all’assunzione di dosi elevate di vitamina D, è la manifestazione di tossicità causata dall’incremento dei livelli ematici di calcio(6).

Una revisione degli studi sull’argomento, dimostra che non ci sono casi di tossicità da calcio corrispondente a livelli ematici di vitamina D – nella sua principale forma circolante (25OHD3) – fino a sette volte superiori a quelli normali (700 ng/dl). I livelli ematici normali sono fino a 100 ng/dl(4).

Le summenzionate dosi sicure, raccomandate dall’American Association of Clinical Endocrinologists (Associazione Medici Endocrinologi), senza il monitoraggio e la misurazione dei suoi livelli da parte un medico, sono di 10.000 UI al giorno per gli adulti, e di 4.000 UI per i bambini di età compresa tra 8 e 18 anni. L’assunzione di dosi superiori a 10.000 UI al giorno, al fine di ripristinare una carenza significativa di vitamina D, deve avvenire previa prescrizione medica ed essere soggetta a misurazioni continue dei livelli ematici.

Le dosi di cui sopra sono completamente normali ed attese, poiché il corpo umano, dopo l‘esposizione al sole in estate, produce 10-20.000 UI di vitamina D in circa 15 minuti. Valori di 5 a 10.000 UI al giorno, per gli adulti, rappresentano la dose minima per ottenere un risultato biologico sufficiente.

Secondo Robert Heany, professore di endocrinologia e pioniere della ricerca sulla vitamina D a livello mondiale, in letteratura non sono stati riportati casi di tossicità fino a una dose giornaliera di 30.000 UI di vitamina D e livelli ematici fino a 200 ng/dl per lunghi periodi di tempo.

Dati recenti suggeriscono che la vitamina D è più sicura in dosi molto più elevate di quanto precedentemente ritenuto in termini di limiti di sicurezza.(1,3,5). È opportuno ricordare che la vitamina D deve essere assunta in associazione alla vitamina K2 e al magnesio, che rappresentano i principali cofattori che contribuiscono al raggiungimento del massimo effetto benefico.

Bibliografia
sulla pagina originale

ciaooo Franco
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1 Anno 8 Mesi fa #50060 da genfranco
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Riporto questo articolo che in parte contesto in quanto conosco il detto:
OLAZIONE DA RE, PRANZO DA PRINCIPE E CENA DA POVERO.
Quindi ne traggo il fatto che la vitamina D3 (COLECALCIFEROLO) deve essere ingoiata a colazione, anche perchè poi la sera va ingoiata la vitamina K2-MK7.
A questo aggiungo un video molto importante di un sito medico:
www.facebook.com/StudioMedicoOrlandini/videos/439536983330545/

L’assunzione di vitamina D con il pasto più abbondante migliora l’assorbimento e provoca livelli sierici più elevati di 25-idrossivitamina D.

Guy B Mulligan, Angelo Licata

Da Grassrootshealth

GrassrootsHealth sottolinea spesso l’importanza di testare i livelli di nutrienti (in particolare vitamina D, omega-3 e magnesio) per sapere se l’integrazione sta funzionando per raggiungere un livello di nutrienti ottimali.

Ciò è dovuto alla grande variazione nella risposta individuale all’integrazione, come mostrato nella curva dose-risposta per la vitamina D.

Esistono diversi fattori che possono influenzare la dose-risposta , uno dei quali è la digestione e se gli integratori vengono assunti durante un pasto.

Assunzione di vitamina D con i pasti

Numerosi studi hanno confermato che è importante assumere integratori di vitamina D durante i pasti.

Uno studio su 17 individui di Mulligan et al. scoperto che l’assunzione di vitamina D con il pasto più abbondante della giornata ha comportato un aumento medio del 57% dei livelli sierici di 25 (OH) D rispetto a quando assunto a stomaco vuoto o con un piccolo pasto.

Ai partecipanti, che avevano preso tutti un integratore di vitamina D, è stato chiesto di continuare con il loro supplemento attuale ma di prenderlo con il loro pasto più grande della giornata, di solito la cena, piuttosto che a stomaco vuoto o con un pasto più piccolo come erano abituati a fare.
Dopo 2-3 mesi, i loro livelli sierici di vitamina D sono stati misurati e confrontati con il basale.

Prima di passare all’integrazione con il pasto più abbondante, il livello medio di vitamina D era di 31 ng / ml.
Dopo la commutazione, il livello medio di vitamina D era di 47 ng / ml (P <.01).
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1 Anno 8 Mesi fa #50067 da genfranco
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Mi permetto di informarvi da dove viene estratta la vitamina D3 (COLECALCIFEROLO) che noi ingoiamo giornalmente.
L'articolo in oggetto in parte scrive:
"La Lanolina non è un prodotto chimico di sintesi, ma di origine naturale.
LA LANOLINA è un prodotto naturale e si trova in commercio solo di origine naturale, quindi da lana di pecora.
La lanolina, anche denominata cera di lana, è una sostanza presente sulla lana della pecora.
E’ un misto di estere e acidi grassi con alcool ad alta massa molecolare."

Come sappiamo, mentre nell'uomo la vitamina D3 (COLECALCIFEROLO) è prodotta esponendosi al sole che trasmuta il COLESTEROLO in questa vitamina, sappiamo anche che negli animali la produzione è fatta sia sulle piume che sui peli, dei quali la lana.
Dato che viene estratta dalla lana, vuol proprio dire che nella lana di vitamina D3 (ORMONE) se ne trova tanta, ma se è TANTA, non riesco ad ammettere che questa vitamina possa INTOSSICARE la pecora, che se così fosse questa specie si sarebbe estinta da SEMPRE, ma non solo questa specie.
Quindi ho certezza che quanto dichiaro in questa pagina non può essere che vero:
"
Questa pagina la voglio dedicare all'INGANNO più spregevole della "medicina" dimostrabile senza ombra di dubbio, il quale si può dimostrare chiaro chiaro sulla vitamina D3 (ORMONE).
Partiamo dal fatto che lo zinco, nelle pastiglie che troviamo in commercio delle ne contengono 50 mg. di prodotto. Della melatonina delle pastiglie che contengono 10 mg. di prodotto. Quindi possiamo dedurre che la quantità di questi "ALIMENTI ESSENZIALI"  
NON CAUSANO ALCUN DANNO
in quanto con Franca questa quantità le abbiamo ingoiate per anni, anzi ultimamente di pastiglie di zinco ne ingoiamo addirittura due.

Dobbiamo partire ora da quanto recita al riguardo la pagina che riporta:
"IL FALSO MITO DELLA TOSSICITA' DELLA VITAMINA D
Ora torniamo alla strana storia della vitamina D e, in particolare, ai tentativi di renderla illegale da parte delle lobby farmaceutiche e della FDA degli Stati Uniti (l'agenzia regolatrice per farmaci ed alimenti).
Dopo la scoperta di un metodo per produrre in modo semplice ed economico grandi quantità di vitamina D2 irradiando di luce UV sulla materia organica, l'America di fine anni Venti iniziò a consumarne a palate. Decine di alimenti, compresi gli hot dog e la birra, venivano arricchiti con la vitamina D attraverso l'irraggiamento. Gli articolo di giornale parlavano del "miracolo del sole" e ne enumeravano i tanti benefici per la salute.
Secondo il resoconto di uno scienziato, fra la fine degli anni Venti ed i primi anni Trenta, una persona media assumeva 20 mg di vitamina D2 al giorno, e gli ospedali si erano rapidamente svuotati. Nessuno si ammalava più. Gli ospedali stavano andando in bancarotta, insieme ai medici ed alle case farmaceutiche. Più o meno in questo periodo, vari ricercatori stavano intraprendendo degli studi somministrando ai cani un dosaggio di gran lunga maggiore dell'equivalente umano di 20 mg al giorno. Alcuni studi indicavano che si riscontrava una leggera tossicità per dosi maggiori ai 20 mg al giorno, ma questa era per lo più causata da impurità nel processo di preparazione. In seguito, attraverso l'uso di metodi migliori, si riuscì a produrre della vitamina D2 teoricamente priva di tossicità (comunque assumere livelli molto superiori ai 20 mg come per quasi tutte le sostanze ingerite in quantità davvero eccessive, può essere pericoloso ed anche tossico. quindi occorre sperimentare con cautela).
Insomma, una versione degli eventi è che alcune figure del settore farmaceutico/medico si siano aggrappate all'idea della tossicità della vitamina D per cercare di metterla al bando. La loro prima azione fu di cambiare l'unità di misura della vitamina D2 dai milligrammi alle unità internazionali (UI) che usiamo attualmente rendendo la misurazione il più possibile confusa.
All'improvviso, 25 mg erano diventati 1.0 milione di UI...fà un'impressione molto più SPAVENTOSA!
acidoascorbico.altervista.org/prova1/Imm...vitaminadluciano.htm

Ecco per cui da domani ingoio 10 pastiglie da 10000 UI con un totale di 100000 UI pari a 2.5 mg in quanto in commercio non trovo una quantità maggiore.

Questi valori si ottengono cliccando su questo link:
www.etoolsage.com/converter/IU_Converter...ult=10000+IU+%28s%29
Naturalmente lò faccio senza paura, e ve ne comunicherò i risultati, anche perchè ho certezza che i valori di riferimento di questo ORMONE sono volutamente FALSI, ma sopratutto è FALSA la INTOSSICAZIONE in quanto come di norma, la medicina vive sulla PAURA dell'individuo.
Mai come in questo contesto detto COVID-19, lo ha dimostrato così apertamente.
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...itaminad3inganno.htm

La Lanolina non è un prodotto chimico di sintesi, ma di origine naturale.

LA LANOLINA è un prodotto naturale e si trova in commercio solo di origine naturale, quindi da lana di pecora.

La lanolina, anche denominata cera di lana, è una sostanza presente sulla lana della pecora.
E’ un misto di estere e acidi grassi con alcool ad alta massa molecolare.

La vitamina D3 è prodotta sottoponendo la lanolina a radiazioni UVB della stessa lunghezza d’onda dei raggi solari.
Questa reazione di fotosintesi naturale è la stessa di quella che si produce nel nostro organismo.

Produce dei cristalli puri di vitamina D3, i quali non contengono più alcuna lanolina, nemmeno sotto forma di tracce.
La vitamina D3 estratta dalla lanolina è quindi perfettamente naturale e non è dannosa per chi è allergico alla lana.

Per gli allergici alla Lanolina ho trovato ricerche per allergia a lanolina e riferita solo a Dermatiti da contatto, quindi riferito a contatto esterno, non da ingestione.

    pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/28940210/
    pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/23665833/
    pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/16823706/

Se qualcuno ha avuto problemi di allergia nell’uso della vit D di qualsiasi forma derivata da Lanolina, non è dovuta a Lanolina, ma agli eccipienti contenuti nel prodotto.

Non esistono lavorazioni sintentiche di origine animale, quindi non esiste lanolina fatta in laboratorio da zero, perché non conviene e non è nemmeno realizzabile.
La lanolina si produce a partire dalla lana di pecora, quindi è sempre un estratto naturale. Per quanto riguarda la vita della pecora da cui si estrae lanolina non esitono (o se esistono non le ho trovate) certificazioni sulla natura del territorio da esse occupato, se inquinato o meno.

La vitamina D3 (colecalciferolo), prodotta a partire dalla lanolina (un derivato animale),  potrebbe essere evitata da alcuni vegani, che possono preferire invece l’uso di prodotti contenenti vitamina D2 (ergocalciferolo), di origine vegetale.

Tuttavia alcune ricerche suggeriscono comunque che la vitamina D3 sia più efficace della D2 per il mantenimento di adeguati livelli sierici, mentre altri studi indicano un’efficacia sovrapponibile. Per quanto riguarda lo stato di vitamina D nei vegetariani, è stato osservato che i vegetariani possono presentare livelli di vitamina D pari o inferiori ai non-vegetariani, comunque sempre all’interno del range di normalità.

Ragioni d’uso dei derivati animali in cosmetica

da sito Dermatology Research

Le ragioni attuali d’impiego dei derivati animali in cosmetica sono molte e complesse.

La tradizione

Nella sua ricerca di sostanze dall’ambiente che lo circondava, l’uomo non ha potuto fare a meno di considerare gli animali come una sorgente di sostanze elaborate e simili a quelle della sua fisiologia. Sia per l’alimentazione sia per la risoluzione di problemi legati alle proprie patologie che per il mantenimento, cura e modifica del proprio aspetto.

Rospi vivi impiegati nelle malattie della pelle, lumache tritate per lottare contro le irritazioni, gli usi ancestrali. Poi, i sottoprodotti derivati dall’alimentazione, quali i grassi animali. Impieghi derivati certo dall’osservazione diretta e casuale di benefici reali, in un mondo senza disponibilità di sintesi chimica controllabile dagli umani.

La tradizione d’impiego è passata indenne attraverso i secoli. La scoperta accidentale che il grasso colante dalle carni arrostite, caduto sulle ceneri potassiche del legno, produceva un detergente efficace, il sapone, ha prodotto effetti duraturi fino al nostro millennio.
La fusione degli alveari in acqua per ricavarne tutto il miele ha rivelato le proprietà emulsionanti della cera d’api, per citare sostanze ancora oggi in uso.

La complessità di sintesi

Tutti i derivati animali ancora oggi in uso in cosmesi sono miscele complesse di molecole (o di loro derivati) difficili da riprodurre sinteticamente.

Come per tutti i derivati dal mondo organico, il corteo degli accompagnanti dell’eventuale ingrediente principale è un sistema di sostanze polifunzionali, unico e irripetibile a costi accessibili. Si tratta quasi sempre di macromolecole, ottenibili con molti passaggi e scarsa resa per via sintetica o non esistenti nel mondo vegetale.

La combinazione ottimale di sostanze

Spesso il complesso di ingredienti derivati da animali costituisce un unicum con proprietà speciali. Pensiamo ad esempio alla lanolina, con proprietà auto-emulsionanti (le emulsioni sono da sempre un’aspirazione dell’uomo, circondato in natura da molti esempi meravigliosi quali il burro e il latte) ed emollienti uniche, alla propoli, il primo battericida naturale, alle secrezioni odorose di certi animali.

La derivazione dalla catena alimentare

Nella ricerca di nuove applicazioni dei materiali di scarto disponibili dalla macellazione di animali per la propria alimentazione, sono nati tutti i derivati proteici usati in cosmetica, così utili per la protezione e l’idratazione cutanea. Anche i grassi hanno subito la stessa sorte quando eccedenti rispetto al fabbisogno. La scoperta di ingredienti e attività speciali in questi prodotti ha portato all’impiego delle ceramidi, ad esempio.
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...taminad3lanolina.htm

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1 Anno 8 Mesi fa #50069 da genfranco
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Abbiamo assoluta certezza che nessun essere vivente si reca dal suo simile per la salute.
Abbiamo quindi assoluta certezza che per evitare la ESTINZIONE essi si AUTOGUARISCONO.
Quindi TUTTI gli esseri viventi hanno la possibilità di curarsi dalle eventuali malattie, anche l'Homo Sapiens.
Questo lo dimostra apertamente anche la chirurgia, parte della medicina.
Difatti dopo un intervento di appendicite, trascorso il tempo necessario di osservazione, la persona viene dimessa senza alcuna terapia del caso.
Questo perchè anche la medicina sfrutta questa AUTOGUARIGIONE lasciando che siano i CIBI a provvedere..
Personalmente ne sono una prova vivente, poichè dal 23 marzo 2016, primo intervento di laparoscopia,
acidoascorbico.altervista.org/prova5/Imm...irenimiasinistra.htm
il 5 luglio 2016, secondo intervento di laparoscopia.
acidoascorbico.altervista.org/prova5/Imm...eairenimiadestra.htm

Ogni volta senza alcuna terapia da seguire.
Dal 3 agosto 2016 una infezione terribile che mi ha reso difficile la vita.
acidoascorbico.altervista.org/prova5/Imm...llicodimenticato.htm

L'unica terapia gli antibiotici.
Quindi è l'AUTOGUARIGIONE sostenuta dai CIBI a prevalere su ogni altra invenzione umana.

Ed ora ecco gli eventi di questo quarto stress, il più debilitante poichè durante il quale, rilevando un tumore maligno al colon, questo è stato asportato.
I dolori di pancia sono iniziati il giovedì 23 marzo 2017, il peso è di 76 ,3 kg., ma non riuscivo a mangiare normale.
Il sabato mattina 25 non potendo più sopportare il dolore mi recai al pronto soccorso.
I raggi alla pancia segnalarono una ostruzione intestinale. Nel pomeriggio la TAC e la decisone dei medici di un intervento di urgenza che è iniziato verso le 17 dello stesso giorno.
Giorno dopo giorno lo stress che causa un intervento chirurgico. Tanta debolezza e perdita di peso. Alle dimissioni il mio peso è risultato 70,3 kg. Oggi è di 71 kg, segnale che il mio corpo stà recuperando, ma le forze rimangono latitanti.
Ho scoperto alcuni giorni dopo che durante l'intervento mi è stato tolto un carcinoma del colon stadio II.
Mi è stato comunicato che era ben localizzato come è stato ben localizzato la infezione da punto metallico, quindi sono certo che gli "ALIMENTI ESSENZIALI" hanno avuto il loro peso al riguardo.
Non ho ingoiato gli "ALIMENTI ESSENZIALI" per i primi due giorni dopo l'intervento, ma dandone informazione ai medici ed agli infermieri sono stato costante nell'ingoiare le mie solite dosi.
La mia terapia è stata SOLO questa, poichè non ho mai assunto alcun farmaco, se non saltuariamente una pastiglia della pressione che ultimamente non ingoiavo più. Durante la degenza, questa pressione mi è stata rilevata ogni mattina insieme alla temperatura corporea con valori sempre nella norma.
Come da documento sono stato dimesso in data 7 aprile 2017, con colostomia autonoma ed una unica terapia:
NESSUNA
solo gli "ALIMENTI ESSENZIALI".

Rilevando dalla TAC anche la presenza di un angioma epatico, onde evitare confusione in persone non informate in materia, è giusto che esse sappiano che l'angioma NON è un carcinoma maligno, quindi sappiano comportarsi in caso di un rilevamento occasionale nel loro fegato.
"""Che cosa è?
E' il più comune tumore benigno del fegato. La grande diffusione dell'ecografia addominale, avvenuta negli ultimi 20 anni, ne ha portato alla scoperta sempre più frequente. Infatti, l'angioma viene spesso rilevato come reperto occasionale durante indagini eseguite per altri motivi. L'angioma è del tutto benigno, non degenera mai in neoplasia maligna e non rappresenta, generalmente, un'indicazione da un intervento chirurgico.

Come viene? Le cause
Non vi sono fattori che causano la comparsa di un angioma al fegato. La malattia può essere presente dalla nascita e non avere mai avuto nessuna occasione di essere rilevata.

Come è fatto? L'aspetto
L'angioma può essere singolo o multiplo. Le dimensioni possono variare da pochi millimetri a diversi centimetri, fino anche ad occupare gran parte del fegato. Quando il fegato è completamente disseminato di angiomi si può parlare di angiomatosi.
L'angioma è costituito da malformazioni vascolari e formano lacune dove il sangue stagna. Tale conformazione giustifica l'aspetto di questa lesione agli esami radiologici.

Come si cura? La terapia
L'angioma epatico più comune (quello asintomatico, rilevato occasionalmente durante una ecografia addominale) non ha bisogno di alcuna terapia. Infatti gli angiomi tendono a essere lesioni:
1 stabili nel tempo
2 asintomatiche
3 con scarsa o nulla tendenza all'aumento di volume ed
4 ancora più remota possibilità di rottura.
Quindi, l'unico provvedimento da intraprendere, in particolare nel caso di angiomi di medio-piccole dimensioni, è la sorveglianza periodica, con esami radiologici (ecografia) ripetuti annualmente o ad altri intervalli comunque regolari.
A questo proposito bisogna ricordare che un'importante revisione dei lavori scientifici apparsi nell'ultimo decennio non ha rilevato alcun beneficio a lungo termine per i pazienti che erano stati operati per la rimozione di un angioma del fegato.
Solo in pochi casi di angiomi necessitano oggi di terapia.
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...i/angiomaepatico.htm

I documenti:


Quale la possibile causa ESTERNA di questo tumore maligno?
Come detto all'inizio il corpo di TUTTI gli esseri viventi è un grado di AUTOGUARIRSI SEMPRE, quindi automaticamente abbiamo anche certezza che da solo il corpo NON POTRA' MAI AUTOLESIONARSI, ed essendo pronto ad AUTOGUARIRSI, è facile capire che
MAI IN NESSUN CASO potrà partire la scintilla che ne scatena la malattia.
Allora è comprensibile che questo inizio è causato da un qualcosa di esterno al corpo.
Primi fra tutti i PRODOTTI CHIMICI, di qualsiasi natura essi siano, in concomitanza della raffinazione dei CIBI NATURALI.
Mi permetto di ritenere che primi fra tutti gli "AROMI" o "AROMI NATURALI", insieme ai COLORANTI, ai CONSERVANTI, insieme alla RAFFINAZIONE, che permettono la commercializzazione dei prodotti delle industrie, insieme ai prodotti usati per la pulizia della casa e della persona.

"Svelato il segreto più gelosamente custodito dalle multinazionali alimentari
Tutte le aziende alimentari custodiscono gelosamente UN PICCOLO SPORCO SEGRETO e oggi voglio rivelartelo mettendo a nudo tutta la questione!
Molte persone parlano degli additivi chimici utilizzati come ingredienti, questo però non è il solo problema: le aziende alimentari inseriscono qualcos'altro negli alimenti, qualcosa che sfugge alle regolamentazioni qualcosa di DAVVERO MESCHINO.
Il problema principale di ogni azienda alimentare è vendere di più spendendo di meno.
Per far ciò le aziende nell'ultimo secolo si sono sempre più modernizzate, implementando sistemi di produzione ad alta resa e bassa spesa.
Questi sistemi di produzione sono stati applicati all'agricoltura, agli allevamenti e tutta la produzione successiva.
Procedimenti altamente tecnologici producono enormi quantità di cibo in pochissimo tempo.
Tutto ciò però ha contribuito a far crescere un problema: il cibo industriale NON E' SAPORITO, PERDE TUTTO IL SUO SAPORE NATURALE le diverse fasi di lavorazione: la lavorazione è diventata iper-tecnologica, ma LA VERDURA, LA FRUTTA, LA CARNE, IL LATTE. I LATTICINI e le materie prime non sono risultate adatte per essere sottoposte a questo tipo di stress meccanico e chimico, risultato il cibo che esce dalla filiera ad alta tecnologia non ha più sapore, è cattivo, e nessun uomo lo accoglierebbe come cibo in quello stato.
Ma un momento! Il cibo che troviamo al supermercato è gustoso, pieno di sapore, eppure proviene da procedimenti industriali: come è possibile tutto ciò?
La risposta è semplice:
CHIMICA!
Questo è il segreto delle aziende alimentari, tutto il sapore dei loro cibi proviene da quell'unica piccola parolina sul fondo della lista degli ingredienti:
“AROMI”.
Dietro a questa semplice e onnipresente scritta si può celare di tutto.
E non farti ingannare dal termine “Aromi naturali”: la differenza con il semplice termine
“Aromi” è davvero minima e di naturale c'è ben poco (potremmo dire niente!).
Gli aromi costituiscono un mercato fiorente gestito da poche compagnie di punta in tutto il
mondo.
Si parla addirittura di servizi segreti del cibo.
I servigi di queste aziende produttrici di inganni, (Aromi), sono rilasciati sotto stretto riserbo, non sia mai che l'opinione pubblica venga a conoscenza che lo yogurt alla fragola presente in tutti i supermercati contiene:
amil-acetato, amil-butirato, amil-valerato, anetolo, anisil-formato, benzil-acetato, benzile-isobutirato, acido butirrico, cinnamil-isobutirato, cinnamil-valerato, olio essenziale di cognac, díacetíle, dipropil-chetone, etil-acetato, etil-amilchetone, etil-butirato, etil-cinnamato, etil-eptanoato, etil-eptilato, etil-Iactato, etil-metilfenilglucidato, etil-nitrato, etil-propionato, etil-valerato, eliotropina, idrossifreniP2-butanone (soluzione al dieci percento in alcol), alfa-ionone, isobutil-antranilato, isobutil-butirato, olio essenziale di limone, maltolo, 4metilacetofenone, metil-antranilato, metil-benzoato, metil-cinnamato, carbonato di metil-eptina, metil-naftil_chetone, metilsalicìlato, olio essenziale di menta, olio essenziale dì neroli, nerolina, neril-isobutirato, burro di giaggiolo, alcol fenetilico, etere di rum, gamma-undecalactone, vanillina e solvente.
Tutto questo elenco di ingredienti dietro la piccola scritta “Aromi”
Fra questi ingredienti troviamo un estere (anisil-formato) dell'acido formico, nonché esteri
(metil-antranilato, metil-benzoato, metil-cinnamato) dell'alcole metilico: nel corpo gli esteri in genere vengono "smontati" (non al 100%), ossia nel caso specifico si liberano appunto, a seconda della sostanza, alcole metilico ed acido formico che sono entrambi assai velenosi!
Senza gli aromi il cibo industriale risulterebbe pessimo e quindi invendibile.
Gli aromi sono un inganno colossale che ogni giorno ci portiamo a casa sulle nostre tavole. Esistono migliaia di aromi e nessuno sa che tipo di interazioni possono verificarsi all'interno del corpo umano:non esistono studi in tal senso, questo per due motivi:
1. Sarebbero davvero molto lunghi e costosi.
2. Le multinazionali alimentari non ne vogliono sapere di uno studio di questo tipo, un'eventuale bocciatura senza appello degli aromi farebbe crollare l'intera industria.
Buona parte del cibo che ti porti a casa ogni giorno contiene un inganno e mina la tua salute in modo che nemmeno immagini."
digilander.libero.it/genfranca/Immagini/aromia.htm
Nel mio particolare caso però ho certezza che non siano stati questi la causa, poichè è da tempo con Franca che evitiamo come la peste questi prodotti degli scaffali.
Invece ecco la probabile causa sono le complicanze della laparoscopia che nel mio caso particolare è stata una lesione nel colon, parte dell'intestino.
www.urologiadolo.it/consensi/cisti_renale.pdf
www.urologia-andrologiagiovanni23.it/pu_patologia_renale.html
Complicanze: L'incidenza ed il tipo di complicanze sono estremamente variabili a seconda dei centri e non sono generalizzabili: sono minori nei centri esperti, sia come numero che come gravità. Sono state descritte: lesioni all'intestino, al fegato, alla milza, alla pleura, all'uretere, alla via escretrice intrarenale, ematoma perirenale, fistola urinosa. Nell'1% dei casi può essere presente nella cisti una neoplasia: in questo caso le cellule neoplastiche contenute nel liquido cistico possono diffondere nel campo operatorio. Quest'ultima eventualità è comune a tutte le cisti e a tutte le procedure di rimozione, compreso l'intervento a cielo aperto.

Naturalmente prima dell'intervento si richiede la firma sulla liberatoria dai rischi cui si possono incorrere.
Infatti giorni dopo l'intervento del 23 marzo 2016 di laparoscopia ho avuto un inizio di male di pancia.
Parlandone col medico di base, concludemmo che era possibile l'assestamento degli intestini ritrovandosi uno spazio di 1200 ml lasciato dalla ciste asportata.


Fatta la ecografia di controllo non è stato rilevato nulla di anomalo.
Però da quei giorni il mal di pancia non mi ha più lasciato fino a dopo quest'ultimo intervento.
Riconfermo che la mia unica terapia, oltre che ingoiare CIBI NATURALI, ingoio giornalmente gli "ALIMENTI ESSENZIALI".

Possiamo concludere con certezza, che escluso una piccola percentuale causata da interventi chirurgici preventivati, la VERA SALUTE passa per il PASTO e la PELLE.
Per il PASTO, ingoiando CIBI NATURALI citati dall'articolo sopra:
"Tutto ciò però ha contribuito a far crescere un problema: il cibo industriale NON E' SAPORITO, PERDE TUTTO IL SUO SAPORE NATURALE le diverse fasi di lavorazione: la lavorazione è diventata iper-tecnologica, ma LA VERDURA, LA FRUTTA, LA CARNE, IL LATTE. I LATTICINI e le materie prime non sono risultate adatte per essere sottoposte a questo tipo di stress meccanico e chimico, risultato il cibo che esce dalla filiera ad alta tecnologia non ha più sapore, è cattivo, e nessun uomo lo accoglierebbe come cibo in quello stato."
i quali sono DEMONIZZATI in ogni modo possibile da personaggi che, in conflitto di interesse, fanno parte della categoria medica e soci.
Tanto per citarne alcuni, gli oncologi Berrino e Veronesi, il dottor Campbell con China Study, e molti altri ancora.
Al contrario, immettendo al PASTO, CIBI INDUSTRIALI contenenti PRODOTTI CHIMICI pubblicizzati dai media e dalla classe medica, che li spacciano per cibi indispensabili alla nostra salute, il risultato non potrà che essere deleterio.
Per la PELLE, spalmandovi sopra PRODOTTI CHIMICI che non si ingoierebbero mai, dimenticandosi che i PORI immettono questi prodotti direttamente nel sangue, i quali, fanno scoppiare quella scintilla che ne causa la malattia, senza che il corpo possa mettere in atto alcuna difesa.
Molte persone, sulla PELLE spalmano degli oli, come l'olio di neem, profumati e non, dei quali la pubblicità ingannevole ne descrive dei benefici miracolosi, dimenticandosi di dirci però che TUTTI gli oli, in quanto liposolubili intasano i PORI di cui mai nessuno ci ricorda di avere.
Sappiamo per certo che gli oli sono CIBI i quali dovremmo ingoiare, ma che spalmandoli sulla PELLE, proprio perchè liposolubili, la rendono brillante ingannando l'occhio e pare che questi oli le facciano bene, mentre invece, possono solo causare danni, e se qualcosa ci si deve spalmare sulla PELLE, non sono i CIBI, ma gli "ALIMENTI ESSENZIALI", primo fra tutti l'ACIDO ASCORBICO col CLORURO DI MAGNESIO diluiti nell'acqua che in quanto idrosolubili non potranno che fare del bene sia alla pelle che ai pori.
E' risaputo che molte malattie, di cui il TUMORE, raggiungono alte percentuali nel mondo cosidetto INDUSTRIALEhttp://www.youtube.com/watch?v=1RUrIO3Emws&feature=related


acidoascorbico.altervista.org/prova5/Immagini/tumorealcolon.htm

Dato il momemto particolarmente difficile per Franca e me, in seguito a questo periodo infausto, mi permetto di chiedere alle persone che possono un piccolo contributo che ci aiuti a mantenere le spese indispensabili per continuare questa nostra ricerca, quindi mi permetto di postare i dati necessari per chi volesse sostenerci.
Basta presentarsi ad uno sportello postale o da un tabaccaio abilitato con codice fiscale e carta di identità con su un foglio di carta questi dati:
Postapay Postale numero 4023 6006 4068 0957
Genre Franco
GNRFNC40H23D172J
Grazie di cuore a chi volesse partecipare all'aiuto per noi molto importante.
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ciaooo Franco
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1 Anno 8 Mesi fa #50075 da genfranco
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La vitamina B12 o cobalamina è una vitamina molto importante la cui CARENZA è molto lesiva.
La pagina recita:
"A conferma il file del Ministero della Salute della RGR (Razione Giornaliera Raccomandata", che elenca, senza ombra di dubbio, TUTTI questi "ALIMENTI ESSENZIALI" che denomina INTEGRATORI, ma dato che personalmente non me la sento di dire di essere stato GENERATO negli INTEGRATORI, mi sono permesso di dare loro una denominazione che ritengo più consona alla mie esistenza al mondo, "ALIMENTI ESSENZIALI".
Questa tabella riporta tra gli altri, stabilendo dei valori massimi giornalieri ammessi nelle confezioni proposte dalle ditte o industrie farmaceutiche che le propongono sul mercato:
vitamina A mcg 1200
vitamina D mcg 25
vitamina E mg 36
vitamina K mcg 105
vitamina C mg 1000
tiamina (vitamina B1) mg 25
...............
potassio non definito
CLORO non definito
calcio mg 1200
fosforo mg 1200
magnesio mg 450
..............
FLUORO mg 4
selenio mcg 83
...............
BORO mg 1.5
sodio non definito
SILICIO NON DEFINITO
www.salute.gov.it/imgs/C_17_pagineAree_1268_5_file.pdf

dalla pagina:
acidoascorbico.altervista.org/Immagini/razionerg.htm

La vitamina B12 o cobalamina è una vitamina molto importante la cui CARENZA è molto lesiva.
La pagina recita:
"A conferma il file del Ministero della Salute della RGR (Razione Giornaliera Raccomandata", che elenca, senza ombra di dubbio, TUTTI questi "ALIMENTI ESSENZIALI" che denomina INTEGRATORI, ma dato che personalmente non me la sento di dire di essere stato GENERATO negli INTEGRATORI, mi sono permesso di dare loro una denominazione che ritengo più consona alla mie esistenza al mondo, "ALIMENTI ESSENZIALI".
Questa tabella riporta tra gli altri, stabilendo dei valori massimi giornalieri ammessi nelle confezioni proposte dalle ditte o industrie farmaceutiche che le propongono sul mercato:
vitamina A mcg 1200
vitamina D mcg 25
vitamina E mg 36
vitamina K mcg 105
vitamina C mg 1000
tiamina (vitamina B1) mg 25
...............
potassio non definito
CLORO non definito
calcio mg 1200
fosforo mg 1200
magnesio mg 450
..............
FLUORO mg 4
selenio mcg 83
...............
BORO mg 1.5
sodio non definito
SILICIO NON DEFINITO
www.salute.gov.it/imgs/C_17_pagineAree_1268_5_file.pdf

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Se dubiti di avere una carenza di vitamina B12, non sei l’unico. Infatti, studi recenti hanno dimostrato che un adulto su quattro ha un deficit di questa vitamina essenziale, ovvero circa la metà della popolazione registra livelli inferiori a quelli raccomandati.

In primo luogo è importante evidenziare che una carenza di vitamina B12 può avere gravi conseguenze sulla salute. In questo senso, gli integratori alimentari sotto forma di preparati di vitamina B12, rappresentano uno strumento utile e, in molti casi, necessario per risolvere la carenza.
Cos’è la vitamina B12?

(Da Hanstore)

Per iniziare, la vitamina B12 è una vitamina essenziale per l’organismo. Si tratta di una vitamina solubile in acqua, che partecipa in diverse funzioni nell’organismo, soprattutto nella produzione di globuli rossi e nel funzionamento del sistema nervoso. La vitamina B12 viene assorbita assorbita attraverso gli alimenti che mangiamo.
La vitamina B12 è presente solo negli alimenti di origine animale.
Di conseguenza, vegani e vegetariani sono più a rischio di soffrire una carenza di questa vitamina. Qualcosa di simile accade negli anziani, poiché la capacità di assorbire e utilizzare correttamente la vitamina B12 dal cibo che consumano è inferiore.
La carenza di vitamina B12 si genera in modo lento e inavvertito

La vitamina B12, nota anche come cobalamina, è solubile in acqua. Ma a differenza di altre vitamine idrosolubili, la B12 non viene escreta rapidamente attraverso l’urina.

La vitamina B12 viene immagazzinata nel fegato, nei reni e nei tessuti dell’organismo. Per questo motivo, la sua carenza può passare inosservata per anni, poiché il suo approvvigionamento dipende dalla dieta e dalla capacità di ogni persona di assorbire la vitamina in modo efficiente.

Il ritardo nel riconoscere la carenza di vitamina B12 può rappresentare un problema serio, in quanto dopo circa sette anni di carenza di vitamina B12, si possono riscontrare danni cerebrali irreversibili.

La vitamina B12 viene definita la vitamina dell’energia, e il corpo ne ha bisogno per sviluppare in modo ottimale molte funzioni vitali.

Tali funzioni comprendono: sintesi del DNA, produzione di energia, formazione di globuli rossi e mielina (la mielina protegge le terminazioni nervose e consente la comunicazione tra queste).

La vitamina B12 può essere misurata con diversi metodi, nessuno dei quali ha raggiunto il livello di prova standard. Il confronto tra i vari test della vitamina B12 mostra che il livello di vitamina B12 è più affidabile con il metodo holo-TC. Si consiglia vivamente di prestare attenzione quando si valuta il test in persone con insufficienza renale, in quanto questa condizione può influenzare i risultati del test.
Effetti della vitamina B12

La vitamina B12 è una vitamina particolare. Con riferimento a questa caratterista, si tratta di una vitamina che non solo è la più grande e complessa, ma anche perché contiene contiene un solo elemento metallico: il cobalto. Si tratta di uno degli elementi più rari, ed è quello che dà alla vitamina B12 il suo nome chimico, cobalamina.

La vitamina B12 non viene prodotta da nessun organismo e deve quindi essere introdotta attraverso la dieta. La fonte primaria di vitamina B12 è la vitamina B12, ciò significa che viene assorbita attraverso l’ingestione di alimenti di origine animale. Pertanto, le diete vegane dovrebbero essere integrate con integratori di vitamina B12 per prevenire la carenza di vitamina B12.

La vitamina B12 era nota soprattutto per le sue proprietà curative nel trattamento dell’anemia. È ormai noto che ha anche altre funzioni vitali nell’organismo.
La vitamina B12, convertibile e multifunzionale

La vitamina B12 viene assorbita attraverso la dieta ed esclusivamente nell’ileo, l’ultima parte dell’intestino tenue. A causa delle sue enormi dimensioni, rispetto alle molecole, la vitamina B12 ha bisogno dell’aiuto delle proteine per passare attraverso la parete mucosa dell’intestino e raggiungere tutte le cellule del corpo. Una volta raggiunte le cellule, la vitamina B12 si trasforma nelle sue forme bioattive, chiamate coenzimi, metilcobalamina e 5'-desossiadenosilcobalamina.
Funzione della vitamina B12 nelle cellule

I due coenzimi, metilcobalamina e 5'-desossiadenosilcobalamina, condividono le funzioni della vitamina B12. Entrambi sono coinvolti nei processi cellulari di base. Inoltre, la metilcobalamina è necessaria per la formazione dell’aminoacido metionina, un importante elemento di costruzione per le proteine. In aggiunta a questo, la metilcobalamina è necessaria anche per produrre gli elementi strutturali del DNA e dell’RNA nelle cellule.

Nel caso di una carenza di vitamina B12, non viene prodotto sufficiente DNA durante la divisione cellulare. Le funzioni svolte dalla vitamina B12 sono particolamente importanti nelle cellule con alti tassi di divisione cellulare, come per esempio il midollo osseo. Di conseguenza, un deficit di vitamina B12 può influire negativamente sulla quantità di produzione delle cellule del sangue e di conseguentemente provocare una carenza di globuli rossi che, a sua volta, può provocare un’anemia.
La vitamina B12 fornisce energia

Il secondo coenzima, 5'-desossiadenosilcobalamina, è attivo nei mitocondri. Questi organismi cellulari forniscono energia in ogni cellula del corpo. La vitamina B12 svolge un ruolo molto importante nella produzione di acidi grassi ed elementi strutturali di altri aminoacidi. Infatti, la vitamina B12 partecipa nella funzione del ciclo dell’acido citrico e agisce sulle molecole organiche per produrre energia e accumulare nuove sostanze.
Nel caso di un deficit di vitamina B12, si possono verificare disturbi neurologici e cognitivi.

Le funzioni basilari della vitamina B12 sono le seguenti:

Sintesi di DNA e RNA
Produzione degli acidi grassi
Sintesi degli aminoacidi
Aiuta a produrre l’energia cellulare

Effetti della vitamina B12 sulla salute

Le funzioni molecolari della vitamina B12 si riflettono nei suoi numerosi effetti sulla salute, fra i quali si evidenziano:

Aumenta l’energia e riduce la fatica [4]
Garantisce un buon funzionamento del sistema nervoso [5]
Favorisce la crescita normale e lo sviluppo dei nervi [6]
Aiuta nella produzione dei globuli rossi [7]
Regola la divisione cellulare e favorisce la longevità [8]
Protegge il sistema cardiovascolare dall’omocisteina [9]
Garantisce un sistema immunitario sano [10]
Aiuta la salute riproduttiva delle donne e stimola la gravidanza [11]
Favorisce il benessere mentale e il buono stato d’animo [12]
Stimola la lucidità mentale, la concentrazione e la memoria [27]
Aumenta l’energia fisica, emotiva e mentale [14]

In breve, la vitamina B12 è essenziale per una buona salute fisica e mentale. Per questa ragione, è importante assicurarsi di soddisfare il fabbisogno di vitamina B12, in particolar modo se seguiamo una dieta vegetariana o vegana. Al fine di prevenire una carenza, gli integratori alimentari a base di vitamina B12 aiutano ad aumentarne i livelli.
LE DUE FORME DI VITAMINA B12

La vitamina B12, nota anche come cobalamina, è un’importante vitamina idrosolubile coinvolta nella produzione di globuli rossi, nella salute del cervello e nella sintesi del DNA.

Gli integratori di vitamina B12 sono in genere derivati da due fonti: cianocobalamina o metilcobalamina. Entrambi sono quasi identici e contengono uno ione cobalto circondato da un anello di corrina. Tuttavia, ognuno ha una molecola diversa attaccata allo ione cobalto. Mentre la metilcobalamina contiene un gruppo metile, la cianocobalamina contiene una molecola di cianuro.

La cianocobalamina è una forma sintetica di vitamina B12 che non si trova in natura ed è usata frequentemente negli integratori, poiché è considerata più stabile ed economica rispetto ad altre forme di vitamina B12.

Sebbene la metilcobalamina sia considerata una forma superiore di vitamina B12 (essendo la forma naturale e la forma più attiva di B12), la cianocobalamina, entrando nel tuo corpo, può essere convertita in metilcobalamina o adenosilcobalamina, che sono le due forme attive di vitamina B12 nell’uomo. La cianocobalamina rimane sostanzialmente supportata dalla comunità dei professionisti esperti in nutrizione vegetariana in Italia.

A differenza della cianocobalamina, la metilcobalamina è una forma naturale di vitamina B12 presente nei fonti di cibo o integratori. Le due forme di vitamina B12 possono leggermente variare nell’assorbimento dal corpo, questioni ancora molto discusse a livello scientifico che abbisognano di nuove ricerche.

Onde evitare problemi di assorbimenti si consiglia di usare sempre in ogni caso la forma di Vitamina B12 attiva, cioè metilcobalamina
Dose raccomandata di vitamina B12

La vitamina B12 è una vitamina essenziale che viene immagazzinata nell’organismo (soprattutto nel fegato), ed è escreta, in larga misura, attraverso i reni, poiché è solubile in acqua.Per mantenere un apporto ottimale dovrebbe essere assunta ogni giorno attraverso la dieta.

Nei casi in cui ciò non è possibile (ad es. quando si segue una dieta vegana), o quando l’assunzione è insufficiente (ad es. nel caso di persone anziane che hanno un ridotto assorbimento intestinale), si consiglia la vitamina B12 sotto forma di integratori alimentari. Ma di quanta vitamina B12 ha bisogno una persona?
Raccomandazione giornaliera di assunzione di vitamina B12

La quantità consigliata di vitamina B12 varia a seconda del peso corporeo, quindi esistono diversi parametri per i bambini e per gli adulti. La Società Statale di Nutrizione fornisce le seguenti linee guida: [39]

Neonati:
Da 0 a 4 mesi: 0.4 microgrammi al giorno
Da 4 mesi a 11 mesi: 0.8 microgrammi al giorno
Bambini:
Da 1 anno ai 3 anni: 1.0 microgrammi al giorno
Dai 4 anni ai 6 anni: 1.5 microgrammi al giorno
Tra i 7 anni e i 9 anni: 1.8 microgrammi al giorno
Dai 9 anni ai 12 anni: 2.0 microgrammi al giorno
Dai 12 anni ai 14 anni: 3.0 microgrammi al giorno
Adolescenti dai 15 anni e adulti:
3.0 microgrammi al giorno
Donne incinta:
3.5 microgrammi al giorno
Durante l’allattamento al seno:
4.0 microgrammi al giorno

I dati riportati sono solo una linea guida di base per prevenire la carenza acuta di vitamina B12.

È molto importante sapere che solo una piccola parte della vitamina B12 che ingeriamo viene completamente assorbita dall’organismo.

La vitamina B12 è normalmente ingerita attraverso gli alimenti. Una volta raggiunto l’intestino tenue viene incanalata attraverso la parete della mucosa intestinale fino a convertirsi nei coenzimi bioattivi della vitamina B12. [40] Durante questo processo, gran parte della vitamina B12 ingerita viene persa.
Quanta vitamina B12 può assorbire il corpo?

L’assorbimento della vitamina B12 nell’intestino tenue avviene principalmente mediante l’unione della vitamina B12 attraverso il fattore intrinseco, alla molecola che la trasporta.

È importante sottolineare che è possibile un consumo fino a 1,5 microgrammi di vitamina B12 attraverso l’alimentazione, oltre questa quantità il sistema è saturo.

Nonostante ciò, alcuni studi hanno dimostrato, attraverso ricerche condotte su persone con deficit congenito di fattore intrinseco, che parte della vitamina B12 ingerita si assorbe anche attraverso l’intestino tenute, indipendentemente dal meccanismo di trasporto. [32]Circa l’1,2% della quantità di vitamina B12 ingerita viene assorbita per diffusione passiva, anche in assenza di fattore intrinseco.

Consumo attivo di vitamina B12 per il fattore intrinseco: 1.2µg (microgrammi) per pasto
Consumo passivo per diffusione: 1,2% della quantità di vitamina B12 che si assorbe.

D’altra parte, considerando le persone in età avanzata, l’assorbimento si riduce a causa di una minor efficienza del tratto intestinale. Per questo motivo, le persone di età superiore a 50 anni hanno una probabilità più alta di avere una carenza di vitamina B12 rispetto alla popolazione giovane. [33]

A titolo di esempio, un corpo sano assorbe un massimo di 1,5µg (microgrammi) di vitamina B12 ad ogni pasto, raggiungendo così la percentuale dell’1,2% quantità consigliata per soddisfare il fabbisogno giornaliero di vitamina B12.
Qual è la dose giornaliera ottimale di vitamina B12

A causa della limitata capacità di assorbimento, è necessario fornire al corpo più vitamina B12 rispetto alla quantità giornaliera raccomandata. La questione è come garantire che l’organismo riceva la quantità sufficiente di vitamina B12 senza scartare parte di questa attraverso il sistema di smaltimento della sostanze di scarto?

Le persone con carenza acuta di vitamina B12 dovrebbero assumere da 1000µg a 2000µg (cioè da 1 a 2 mg) di vitamina B12 al giorno.

Studi hanno dimostrato che l’assunzione orale di vitamina B12 è altrettanto efficace quanto l’iniezione intramuscolare effettuata dai medici. Questa quantità è sufficiente a coprire le quantità immagazzinate di vitamina B12. [41]

Uno studio condotto sulle quantità di vitamina B12 ha dimostrato che un leggero deficit di vitamina B12 nel caso delle persone anziane,dovrebbe essere trattato con una quantità da 500 µg a 1000 µg per rimediare efficacemente alla carenza. [42]

D’altra parte, uno studio clinico ha rivelato che per le persone giovani e sano è sufficiente una consumo da 4 µg a 7 µg di vitamina B12 al giorno, quantità che mantiene i livelli adeguati di questa vitamina. [43]

Infine, nel caso dei bambini e adolescienti una quanrirà di più di 10 ug/giorno è sufficiente per mantenere un adeguato apporto di vitamina B12. [44]
Dose raccomandata di vitamina B12

In base ai risultati degli studi clinici, la dose consigliata di vitamina B12 sarebbe la seguente:

Adulti sani con meno di 50 anni: 4 µg a 7 µg/giorno
Persone con più di 50 anni, vegetariani, vegani, donne incinta, in allattamento o altri gruppi a rischio: 500 µg a 1000 µg/giorno
Soggetti con carenza elevata di vitamina B12: 1000 µg a 2000 µg di vitamina B12/giorno
Le persone sane, teoricamente, non avrebbero bisogno di prendere vitamina B12 salvo nel caso in cui pratichino molto esercizio, soffrano stress, bevano molto alcool o caffeina, soffrano denutrizione o abbiano una dieta squilibrata.

Vitamina B12 per vegani e vegetariani
Perchè i vegani e i vegetariani corrono il rischio di soffrire una carenza di vitamina B12?

La vitamina B12 viene assorbita attraverso gli alimenti di origine animale che consumiamo. Il consumo dev’essere giornaliero per evitare una carenza nell’organismo. Gran parte degli alimenti di origine vegetale non contiene vitamina B12, per la semplice ragione che la vitamina B12 può essere prodotta solo da betteri contenuti nella carne e nei prodotti di origine animale.[45]

Al giorno d’oggi, sono molte le persone che decidono di seguire una dieta vegana o vegetariana per diversi motivi che possono essere di salute, etici, ambientali, culturali o religiosi. Da una parte i vegetariani, pur non mangiando carne, consumano prodotti di origine animale come per esempio uova e latticini. I vegani, invece, non consumano nessun tipo di alimento di origine animale.

Dal punto di vista della salute, la dieta o lo stile di vita vegano o vegetariano influiscono positivamente, riducendo il rischio di soffrire di alcune patologie, come il diabete o malattie cardiovascolari.[46] Nel mondo ci sono circa 75 milioni di vegetariani e circa 1,5 milioni di persone che hanno escluso la dieta onnivora (l’assunzione di prodotti di origine animale e vegetale). [47]

La dieta vegana o vegetariana, se equilibrata e combinata con l’esposizione alla luce solare, soddisfa il fabbisogno giornaliero di gran parte delle sostanze nutritive vitali, tali come vitamine e minerali. Indipendentemente da questo, non compre il fabbisogno di vitamina B12 dell’organismo.

La maggior parte dei vegetali non contiene vitamina B12, quindi vegani e vegetariani sono nel gruppo a rischio di carenza di vitamina B12.Questa è la ragione per cui le persone che seguono una dieta vegetariana o vegana dovrebbero ricorrere alla supplementazione di vitamina B12. Oltre a questo, dovrebbero monitorare periodicamente i livelli di questa vitamina in modo tale da evitare i sintomi della carenza.
Tutti i vegani e i vegetariani corrono il rischio di soffrire una carenza di vitamina B12?

Studi clinici hanno dimostrato che vegani e vegetariani hanno maggiori probabilità di soffrire di carenza di vitamina B12. Mentre la popolazione in generale ha un rischio stimato dal 2,5% al 26% di carenza di vitamina B12, gli individui con una dieta prevalentemente vegetale hanno una percentuale molto più alta di carenza di vitamina B12. [48]

Gli indici di carenza di vitamina B12 tra vegani e vegetariani sono i seguenti:

Dal 25% all’86% dei bambini
Dal 21% al 51% degli adolescenti
Dall’11% al 90% degli anziani
Circa il 62% delle donne incinta
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...nab12vitamineral.htm

ciaooo Franco
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1 Anno 8 Mesi fa #50081 da genfranco
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...ntroleradiazioni.htm
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Mi permetto di portare a conoscenza che l'ACIDO ASCORBICO combatte le radiazioni, quindi ingoiare l'ACIDO ASCORBICO è essenziale e non solo utile.
A conferma questo *.pdf in oggetto.
La parte è tradota dall'inglese.

Atsuo Yanagisawa, MD, Ph.D.
Collegio giapponese di terapia IV
Effetto della vitamina C e anti-nutrizione ossidativa su radiazioni-espressione genica indotta in Lavoratori della centrale nucleare di Fukushima

Ci sono molti studi scientifici dimostrare effetti protettivi di Vitamina C su radiazioni indotte danno cellulare

1 La vitamina C è un protettore contro le radiazioni esterne

Il pretrattamento con acido ascorbico previene la sindrome gastrointestinale letale nei topi che ricevono una massiccia quantità di radiazioni
Da
collegio medico di difesa nazionale e forza di autodifesa terrestre in Giappone Yamamoto et al, j radiat res 2010;51:145-15
<Background> Nel 1999 in Giappone si è verificato un incidente in una centrale nucleare. I pazienti che sono stati esposti ad alte dosi di radiazioni hanno sviluppato una grave insufficienza del midollo osseo e successivamente sono stati sottoposti a trapianto di cellule staminali. Tuttavia, hanno sviluppato gravi danni da Gy con diarrea e sanguinamento e alla fine sono morti per insufficienza multiorgano.

Il topo potrebbe sopravvivere a meno di 8 Gy di irradiazione del corpo intero (WBI). Il trapianto di midollo osseo (BMT) 24 ore dopo l'irradiazione ha salvato i topi che ricevevano meno di 12 Gy. Tuttavia, nessun topo che ha ricevuto 14 Gy-WBI è sopravvissuto, a causa della sindrome Gl indotta da radiazioni.

La vitamina C (150 mg/kg/giorno) è stata somministrata per via orale per 3 giorni, quindi i topi sono stati sottoposti a irradiazione di 14 Gy. Il pretrattamento con acido ascorbico ha migliorato notevolmente il danno intestinale indotto dalle radiazioni, salvando quindi i topi che ricevevano WBI a 14 Gy in combinazione con BMT.

Gli autori del National Defense Medical College e della Ground Self-Defense Force in Giappone hanno commentato in questo articolo,

"Quando intraprendiamo il salvataggio delle vittime da un'area contaminata da radiazioni subito dopo un incidente da radiazioni o terrorismo, è importante che i membri della squadra di soccorso assumano prontamente vitamina C per via orale.

Il 13 marzo 2011 la squadra di soccorso della National Self Defense Force ha assunto VITAMINA C quando si trovavano nella centrale nucleare di Fukushima.

2 La vitamina C è un protettore contro le radiazioni interne

Vitamina C come radioprotettore contro lo iodio-131 In Vivo Norra VR et al, J NuclMed 1993;34;637-640

L'iniezione intra-testicolare di iodio-131 ha ridotto la sopravvivenza della testa degli spermatozoi nei topi ed è nota come modello sperimentale di lesioni da radiazioni interne.

Il pretrattamento dell'infezione intra-testicolare della vitamina C o l'assunzione orale di vitamina C hanno aumentato la sopravvivenza della testa dello spermatozoo dopo l'iniezione di iodio-131 nei topi.

Pertanto, la vitamina C è un radioprotettore quando i radionuclidi sono incorporati nel corpo e rilasciano la dose in modo cronico.

3 L'assunzione orale di vitamina C previene i danni al DNA indotti dalle radiazioni negli esseri umani.

Effetto della dieta e della vitamina C sulla rottura del filamento di DNA nei globuli bianchi umani appena isolati.

Ricerca sulla mutazione MHL verde 316 (1994) 91-102

I campioni di sangue sono stati prelevati prima e 1 ora dopo la colazione con l'ingestione orale di vitamina C (35 mg/kg).

I danni da radiazioni possono essere protetti da nutrimenti antiossidanti

. L'assunzione orale di acido alfa-lipoico e vitamina E ha ridotto la radioattività urinaria e lo stress ossidativo nei bambini irradiati a Chernobyl

. Numerosi sono i rapporti scientifici sulla nutrizione come radioprotettore come Vitamina A, C, E, K, Selenio, Glutatione, Melatonina, probiotici, Resveratrolo, ecc.

. Riserva antiossidante del corpo in un ruolo chiave per prevenire le lesioni da radiazioni

Dichiarazione ufficiale di JCIT su "Radioattività ambientale e salute" Rilasciato il 29 marzo 2011

Gruppo di lavoro della dichiarazione
Atsuo Yanagisawa MD
Masashi Uwabu M.D.
Burton E. Burkson M.D.
Bradford S. Weeks MD
Ronald Humminghake M.D.
Steve Hickey Ph.D.
Thomas Levy M.D.

È la raccomandazione più forte che coloro che vivono nelle aree interessate assumano regolarmente integratori antiossidanti come la vitamina C per contrastare le conseguenze negative dell'esposizione a radiazioni a dose doppia a lungo termine e per proteggere la salute della generazione futura

JCIT - Raccomandazione

Le persone che hanno una possibile esposizione interna e/o esterna alle radiazioni dovrebbero assumere integratori antiossidanti per mantenere la riserva anti-ossidativa facoltativa sul proprio corpo

vitamina C 1-3g 3-4 volte al giorno
o Vitamina C liposomiale 1-2 g due volte al giorno
Acido aloha-lipoico 100-200 mg due volte al giorno
Selenio 50-200 mcg due volte al giorno
Vitamina E 100-200 mg due volte al giorno
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...ntroleradiazioni.htm

ciaooo Franco
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Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.

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1 Anno 8 Mesi fa #50096 da genfranco
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Poco tempo fà abbiamo parlato di questo glifosato della Monsanto del quale qualcuno mi ha detto che lo sapevamo già, però non sapevo che il levarlo dal commercio era stato prorogano fino al luglio 2023.
Il video:
rumble.com/v2c5ieo-i-veleni-tossici-dell...i-vaccini-pfize.html

I veleni tossici della Monsanto sono stati prorogati dalla Unione Europea sino al Luglio 2023.

I veleni della Monsanto operano con gli stessi criteri di collusione e discredito pubblico dei dissenzienti che abbiamo visto applicare per i vaccini della Morte di multinazionali come Pfizer.

I VELENI DELLA MONSANTO STANNO PER ESSERE RIAPPROVATI, A LUGLIO L'UNIONE EUROPEA AVRÀ LE MANI LIBERE. SE NON CI FAREMO SENTIRE, IL NOSTRO FUTURO SARÀ AL SAPOR DI GLIFOSATO.

Della Monsanto e dei suoi veleni se n'è sempre parlato molto, ma spesso ce ne dimentichiamo negli 'appuntamenti che contano'. Il MOMENTO È ADESSO !

I veleni tossici della Monsanto sono stati prorogati dalla Unione Europea, de facto, sino al Luglio 2023, quando verrà consegnata la revisione sulla 'salubrità' del glifosato.
La spietata Monsanto/Byern opera con gli stessi criteri di collusione e discredito pubblico dei dissenzienti che abbiamo visto con i vaccini di Pfizer & Co.

Qualsiasi scienziato che mostri la tossicità dei veleni Monsanto o che metta in discussione i test della multinazionale, viene distrutto pubblicamente. Si scrive Monsanto ma si legge Pfizer, lo schema delle multinazionali non cambia mai.

È importante che tutti siano a conoscenza di quanto il glifosato negli alimenti abbia contribuito all'esplosione di tumori ed altre gravissime patologie ovunque nel mondo.
La Monsanto è conscia della tossicità del glifosato dai primi anni '80 ma nonostante ciò non intende cessarne la commercializzazione.

Abbiamo poco tempo poiché a Luglio '23 verranno consegnate le revisioni che consentiranno alla UE di confermare l'utilizzo dei veleni Monsanto oltre la scadenza in proroga del 15 Dicembre 2023. ( www.efsa.europa.eu/it/topics/topic/glyph...0per%20luglio%202023 )

TOCCA A NOI! Se non saremo capaci di informare tutti di quanto dannoso sia il glifosato l'Unione Europea avrà campo libero e vedremo premiata la Monsanto ed i suoi prodotti tossici con i proventi dei quali foraggia politici, partiti, organizzazioni, enti e società di ricerca.

MONSANTO E PFIZER. STESSO SPIETATO SCHEMA

DOMINIO ALIMENTARE DELLA MONSANTO, LE SCIE CHIMICHE SONO PARTE DEL SUO PROGRAMMA

FANCULO MONSANTO! ORTO NATURALE.
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ciaooo Franco
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1 Anno 8 Mesi fa #50109 da genfranco
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Riporto una inchiesta di FUORI DAL CORO che ritengo importantissima conoscere.
il video:
www.bitchute.com/video/LgpvHpiL1U7O/

Non ho parole da aggiungere.

UCCISI DOPO ESSERE STATI LEGATI AL LETTO CON MANI E PIEDI. CONFESSANO LE INFERMIERE, IL SERVIZIO DI FUORI DAL CORO È UNA BOMBA

Confessano le infermiere impegnate negli ospedali durante il periodo 'pandemico'.

Le persone venivano uccise dopo essere state legate al letto con mani e piedi oppure attraverso somministrazione di farmaci che aggravavano consapevolmente la loro condizione.

Molti venivano ammazzati attraverso una eutanasia post sedazione di cui erano inconsapevoli.

Persino chi crede negli pseudo vaccini ora non può che comprendere d'esser stato soltanto una cavia dei CRIMINALI DELLA POLITICA nostrana per i quali l'unico obiettivo era quello di fare numeri, inoculando le persone con vaccini scaduti.

A quanto detto nel servizio aggiungiamo ciò che è accaduto con i 'malati e morti covid', strapagati dallo Stato alle aziende ospedaliere che li 'producevano'. Ce lo raccontò Bertolaso, cosa ne pensate? Non li ammazzavano per denaro? A seguito il video e gli approfondimenti.

BERTOLASO 'I PAZIENTI COVID SONO STRAPAGATI, LE AZIENDE OSPEDALIERE RISANANO I BILANCI'

BOMBA DI FUORI DAL CORO. ITALIA COME WUHAN, INSTALLATI IN GRAN SEGRETO BIOLABORATORI PER SVILUPPARE ARMI BIOLOGICHE

MORTI IMPROVVISE, I DATI INEQUIVOCABILI TRAVOLGONO IL MONDO

CONFESSIONE BOMBA DI UN AGENTE DI POLIZIA 'STANNO FALSIFICANDO LE CAUSE DEL DECESSO PER NASCONDERE L'ESPLOSIONE DI MORTI IMPROVVISE DA VACCINO'

BOMBA ATOMICA DI FUORI DAL CORO. 1082% È L'AUMENTO PERCENTUALE DELLE MORTI IMPROVVISE DOPO I VACCINI ANTICOVID

QUESTO VACCINO È UN DISERBANTE CHE CONDUCE A MORTE

INVALIDI E MORTI DA VACCINO
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ciaooo Franco
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1 Anno 8 Mesi fa #50129 da genfranco
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Chiedo scusa per questa pagina, ma ritengo che sia giusto conoscere quelle verità che sono volutamente nascoste onde poter creare paura di qualcosa che è NATURALE in modo che le persone non sappiano come comportarsi nelle varie occasioni.
Dobbiamo a partire quindi dal fatto che gli individui del REGNO ANIMALE sono FRATELLI degli individui del REGNO VEGETALE in quantochè il SISTEMA lascia questo dilemma come il dilemma dell'uovo e della gallina chiedendo chi è nato prima, del quale dilemma abbiamo già largamente svelato l'INGANNO.
Ora cerchiamo di dimostrare che gli ANIMALI ed i VEGETALI non possono che essere dei fratelli.
La pagina recita:
"MERCURIO intossica anche il cervello.......
E' mai possibile che anche un dottore Liborio Quinto, riporti questa notizia sul MERCURIO, tanto più che si dichiara BIOLOGO?
Ma non si ricorda che nella quarta o quinta elementare, informandoci della EVOLUZIONE, i maestri ci hanno detto che ad un certo punto di questa evoluzione, molto tempo fà, avvenne la GRANDE SEPARAZIONE in REGNO ANIMALE e REGNO VEGETALE?
Cosa vuol dire questo?
Che prima della GRANDE SEPARAZIONE TUTTI GLI ESSERI VIVENTI ERANO UNA COSA UNICA, non può essere diverso, vero?
Altrimenti non avrebbe potuto avvenire la GRANDE SEPARAZIONE.
Allora vuol anche dire che TUTTE le SPECIE SIA ANIMALI CHE VEGETALI, provenendo da una unica fonte, hanno bisogno degli stessi "ALIMENTI ESSENZIALI" che le medicina chiama "integratori", che in primis, circolando nel SANGUE degli ANIMALI circolano anche nella LINFA dei VEGETALI. Sono poi nel liquido seminale maschile chiamato SPERMA per gli ANIMALI, e nel GERME per i VEGETALI, che è da questi ultimi che parte la VITA di entrambi i REGNI, quindi LA CONTINUAZIONE DELLE SPECIE. Però ci hanno anche detto che li unisce un fatto IMPORTANTISSIMO: LA CATENA ALIMENTARE, per cui l'ANIMALE ingoia il VEGETALE e viceversa. Quindi questo fatto dimostra chiaramente che per CIBARCI abbiamo bisogno di OGNI ESSERE VIVENTE, NESSUNO ESCLUSO.
MOTIVO FINALE per il quale ogni individuo di qualsiasi specie esso sia, compreso per l'Homo Sapiens, è venuto al mondo.
Di questo SEMPLICISSIMO motivo, ho certezza che gli individui della SPECIE UMANA, non ne sono informati, ma SOLO LO STUPIDO CERVELLO NON LO SA', in quanto i corpi di entrambi i sessi lo sanno benissimo, ed è alla MATURAZIONE che ogni corpo inizia a GENERARE lo spematozoo l'uno ed a PRODURRE l'OVULO l'altra, lo SPERMATOZOO il primo e l'OVULO la seconda, per l'UNICO VERO MOTIVO per cui è nato.
Naturalmente per il maschio, prima il suo corpo PRODUCE quel liquido seminale nel quale poi può GENERARE quello spermatozoo che è l'inizio della vita ANIMALE.
A questo punto, chiedo scusa, ma voglio premettere che non sono maschilista, anzi mi vergogno che esista questa parola, in quanto profittare dell'altro sesso per i propri porci comodi è INQUALIFICABILE SEMPRE E COMUNQUE MOLTO LESIVO, anche perchè questo sesso è quello che in pratica dà al maschio la possibilità di compiere quell'UNICO scopo per il quale è venuto alla vita.
Per essere preciso, personalmente mi paragono ad un FUCO, che nelle api, dopo aver fecondato la regina, diventa inutile mantenerlo in vita, poichè l'anno successivo, di maschi ne nascono altri che saranno pronti a compiere lo stesso dovere di questi, anzi più giovani e più forti di questi che se rimanessero in vita non potrebbero essere che di peso, mentre no, la EVOLUZIONE di questa specie, vuole che dopo aver compiuto il loro dovere, i FUCHI MUOIANO, perchè per la maggior parte di loro, non sono in grado di ritornare all'alveare, oppure uccisi dalle api al ritorno. Solo qualcuno ha la fortuna di vivere ancora.
Incontestabile, fino a quì. vero?
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...urioedilcervello.htm
Ora devo citare la frase che dice:
"Però ci hanno anche detto che li unisce un fatto IMPORTANTISSIMO: LA CATENA ALIMENTARE, per cui l'ANIMALE ingoia il VEGETALE e viceversa. Quindi questo fatto dimostra chiaramente che per CIBARCI abbiamo bisogno di OGNI ESSERE VIVENTE, NESSUNO ESCLUSO."
Capito tutto quanto descritto sopra, ora è facile capire che in comune abbiamo il CIBO e di conseguenza gli "ALIMENTI ESSENZIALI" detti "integratori".
Quindi dobbiamo anche capire che gli stessi VELENI usati dalle industrie alimentari e nei farmaci, e gli stessi VELENI usati per i vegetali, SONO NOCIVI PER ENTRAMBI I REGNI.
Logicamente sono VELENI diversi con uno scopo diverso.
Però l'allarmismo che dice che sia i frutti che le verdure poaaono contenere VELENI. è fatto per creare disinformazione, si dice che si mangia frutta e verdura avvelenata, ma è FALSO e lo dimostro senza ombra di dubbio.
Noi sappiamo che ciò che è VELENO per gli individui ANIMALI lo è anche per gli individui VEGETALI, anche perchè la base della vita, l'ACIDO ASCORBICO che è AUTOPRODOTTO manca solo alla specie umana, mentre alle altre specie viventi di entrambi i REGNI questa AUTOPRODUZIONE non manca, ed è questa la differenza fondamentale tra il genere umano e le altre specie viventi.
Fissato questo,, non è dato sapere a tute le persone, ma lo sanno sia chi coltiva frutto che chi coltiva la verdura, che se si rivolge a chi fornisce questi VELENI, sulla confezione è scritto per quanto tempo non è possibile ingoiare questi vegetali se non dopo una data che fissa questa scadenza.
Bene, questo è perchè chi produce questi VELENI sà esattamente in quanto tempo questo VELENO viene espulso dal VEGETALE grazie all'ACIDO ASCORBICO contenuto.
Questo perchè il VEGETALE è perfettamente in grado di eliminarli in un dato tempo, che se ingoiato potrebbe causare danni all'individuo.
Ecco per cui se questo veleno fosse troppo carico, sicuramente prima dell'uomo ne morirebbe la pianta.
E' quindi chiaro che la informazione sulla pericolosità non può essere che FALSA.
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ciaooo Franco
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1 Anno 8 Mesi fa #50139 da genfranco
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E' facile capire che il COLESTEROLO, il primo grasso AUTOPRODOTTO nel fegato AUTONOMAMENTE, è DEMONIZZATO dalle medicine, il quale è primo perchè poi serve per AUTOPRODURRE la vitamina D3 (COLECALCIFEROLO), insieme al sole, non attiva, LA PRIMA FORMA DI TRE, la quale è considerata sempre dalle medicine: PERICOLOSA in quanto se è sopra un certo valore, essa causa la INTOSSICAZIONE.
Detto questo ora riporto un frase dell'articolo in oggetto.
"Il colesterolo è uno degli argomenti più controversi nel settore della nutrizione."
Il colesterolo è uno degli argomenti più controversi nel settore della nutrizione.

Gli esseri umani per centinaia di migliaia di anni hanno mangiato moltissimi alimenti che contengono naturalmente colesterolo senza che questo costituisse un problema.

Proprio la dieta che abbiamo seguito, a base di cibi offerti dalla natura, ci ha permesso di evolverci e diventare ciò che siamo oggi.

Tutto è cambiato quando la scienza e gli interessi commerciali dell’industria alimentare e di quella farmaceutica sono entrati a gamba tesa, cominciando a mettere in discussione i cibi di origine naturale che fin troppo spesso perdevano la partita nei confronti dei prodotti alimentari creati dall’uomo.

Ecco quindi che “prodotti di laboratorio” (margarina, oli di semi, zucchero e farine raffinate) diventavano sani e desiderabili mentre uova, burro, lardo e carne cadevano vittime di una guerra senza quartiere che ci ha portato ad eliminare dalla nostra alimentazione cibi preziosi e fondamentali per il nostro benessere.

In questi ultimi anni, finalmente e con mia grande gioia, stiamo assistendo ad un’inversione di tendenza e stiamo iniziando a comprendere l’importanza del colesterolo per la salute del nostro corpo e della nostra mente.

Il colesterolo non è un nemico ma anzi svolge un ruolo vitale e insostituibile.

Senza colesterolo non potremmo nemmeno vivere.

Anche se non sei un medico o un professionista nell’ambito della nutrizione, le informazioni raccolte in questa guida possono aiutarti a comprendere:

    cos’è davvero il colesterolo e che importanza ha per la tua salute
    le differenze tra il colesterolo “buono” e quello “cattivo”
    quali sono i livelli salutari e quanto sia pericoloso quando i suoi livelli si abbassano troppo (ad esempio in seguito all’assunzione di medicinali come le statine)
    quali sono i cibi che davvero alzano i livelli di colesterolo cattivo

Ecco l’indice della guida:

    Cos’è il colesterolo e quali sono le sue funzioni
    Colesterolo o lipoproteine?
    I miti su grassi saturi e colesterolo
    Tutta la verità sulle uova e il colesterolo
    Colesterolo e malattie cardiovascolari: che nesso c’è?
    Gli studi che scagionano il colesterolo
    I benefici “gonfiati” delle statine
    Cosa accade se il colesterolo è troppo basso?
    Come valutare (davvero) lo stato di salute del tuo cuore
    Come interpretare i valori del colesterolo
    I modi per abbassare il colesterolo in modo naturale

Cos’è il colesterolo e quali sono le sue funzioni

Il colesterolo è una materia grassa che si trova per lo più nel rivestimento della membrana di ogni nostra cellula, mentre una parte scorre disciolta nel sangue.

È composta da:

    molecole di colesterolo vere e proprie
    proteine
    trigliceridi (comunemente detti acidi grassi)

Il prevalere o meno di ciascun elemento di questo mix rispetto agli altri determina la natura “buona” o “cattiva” del colesterolo.

Il colesterolo è una componente vitale per il nostro organismo, in quanto:

    interviene nella costruzione della membrana cellulare, specie del sistema nervoso
    partecipa alla sintesi delle vitamine, in modo particolare della vitamina D, favorendone l’assorbimento
    contribuisce alla produzione di ormoni surrenali (cortisolo), ormoni sessuali maschili (testosterone) e femminili (estrogeni) e acidi della bile utili per la digestione dei grassi
    ripara le cellule danneggiate
    mantiene le cellule integre e prolunga la loro vita
    aiuta a trasferire i nutrienti nel cervello e a proteggere dal deperimento del cervello
    aiuta a mantenere in salute ed integro il tratto intestinale
    favorisce i recettori della serotonina e quindi ci fa sentire più felici
    combatte l’infiammazione cronica

Come il corpo regola la produzione di colesterolo

Il colesterolo è così importante che il corpo ha sviluppato meccanismi incredibilmente complessi per assicurarsi che ne abbiamo sempre abbastanza.

Il colesterolo è infatti per il 75% autoprodotto dal corpo (il cosiddetto colesterolo endogeno).

Solo il 25% è la parte esogena, che proviene cioè dall’alimentazione quotidiana, quasi esclusivamente derivante dal consumo di grassi animali.

Si stima che dall’alimentazione ne ricaviamo tra 0,1 e 0,5 grammi al giorno, contro gli 1 o 2 grammi prodotti quotidianamente dal nostro organismo.

Il colesterolo endogeno viene prodotto per la quasi totalità dal fegato.

È lui che decide quanto produrne in base ai segnali che giungono dalle varie parti del corpo.

Quando però mangiamo cibi ricchi di colesterolo, il fegato comincia a produrne meno (1, 2).

Quindi se ne mangiamo, la quantità totale di colesterolo nel corpo cambia molto poco (se non affatto).

La differenza è che arriva dalla dieta anziché dal fegato (3, 4).
L’importanza del colesterolo

Per capire quanto è importante il colesterolo, può essere d’aiuto vedere cosa accade, ad esempio in un bambino, quando il suo organismo non produce, o non riceve, abbastanza colesterolo.

Tra le conseguenze ci sono:

    autismo/ritardo mentale
    ritardo nella crescita
    problemi alla vista
    maggiore vulnerabilità alle infezioni
    difetti fisici in mani/piedi o organi interni
    problemi digestivi

Dunque, la carenza di colesterolo ha un forte impatto su ogni aspetto della nostra salute sia fisica che mentale.

Una delle ragioni principali è che il colesterolo svolge una funzione critica all’interno delle membrane cellulari.

Nel nostro corpo ci sono miliardi di cellule che devono interagire l’una con l’altra e il colesterolo è una delle molecole che permette alle nostre cellule di comunicare tra loro.

Ad esempio, il colesterolo è il precursore degli acidi biliari e, se non ce n’è a sufficienza, il sistema digestivo va in tilt.

Il colesterolo gioca anche un ruolo fondamentale nel cervello che, in buona parte, è costituito proprio di questa sostanza.

Infatti, interviene nella formazione delle sinapsi (le connessioni tra i neuroni) che ci consentono di pensare, imparare cose nuove e creare ricordi.

Ci sono motivi per ritenere che i medicinali per abbassare i livelli di colesterolo siano tra le concause della malattia di Alzheimer.

Inoltre, bassi livelli di colesterolo sono anche stati collegati a comportamenti violenti a causa dei cambiamenti che avvengono nella chimica del cervello.
Colesterolo o lipoproteine?
Colesterolo o lipoproteine

Quando le persone parlano di “colesterolo”, di solito non stanno parlando del colesterolo vero e proprio ma delle lipoproteine, cioè delle strutture che lo portano in giro per il corpo.

Infatti il colesterolo è solubile nei grassi e dunque non può scorrere da solo nel torrente sanguigno ma deve essere trasportato dalle lipoproteine.

Queste trasportano anche altre molecole, come trigliceridi (grassi), fosfolipidi e vitamine solubili nei grassi.

Le lipoproteine sono, in poche parole, un nucleo pieno di grassi e colesterolo, circondato da una membrana lipidica che contiene proteine chiamate apolipoproteine.

Ci sono molti tipi di lipoproteine ma le più importanti sono chiamate LDL (lipoproteine a bassa densità) e HDL (lipoproteine ad alta densità).

Queste sono riferite rispettivamente al colesterolo “cattivo” e “buono” ma è una definizione inesatta.

Il colesterolo è sempre lo stesso, sono le lipoproteine ad essere diverse.

Quello che i dottori misurano periodicamente, il colesterolo totale, LDL-c e HDL-c, si riferisce alla quantità di colesterolo trasportata da diversi tipi di lipoproteine.

Avere il colesterolo totale alto significa che hai molto colesterolo nel sangue ma non dice nulla sul tipo di lipoproteine presenti in esso.

Avere colesterolo LDL alto significa che molto del colesterolo presente nel tuo sangue è confezionato e inglobato in lipoproteine LDL.

Invece avere colesterolo HDL alto significa che molto del colesterolo presente nel tuo sangue è confezionato e inglobato in lipoproteine HDL.
I problemi cardiaci sono legati alle lipoproteine, non al colesterolo

Il colesterolo “totale” è in realtà un marcatore piuttosto inutile, perché avere colesterolo HDL (che è protettivo) contribuisce comunque a un colesterolo totale alto.

Avere colesterolo alto nel tuo torrente sanguigno non è una cosa negativa, a meno che questo colesterolo non sia trasportato dalle lipoproteine sbagliate.

È una conoscenza ampiamente diffusa che avere molto colesterolo in lipoproteine LDL è associato all’infarto, mentre avere colesterolo in lipoproteine HDL è associato a una riduzione dei rischi (5, 6).

Questo è un esempio di come la “saggezza comune” in certi casi abbia ragione, ma è ancora una volta una semplificazione esagerata, che può portare a conclusioni sbagliate.

Quando si parla di problemi cardiaci, le lipoproteine LDL sono quelle a cui si dà più importanza.

Ma la questione è molto più complicata del semplice “LDL=colesterolo cattivo”.
I tipi di LDL

Ci sono sottotipi di LDL, a seconda delle dimensioni delle particelle.

La loro dimensione è di solito classificata con “LDL in particelle piccole e dense” o “LDL grandi” (7, 8, 9).

Studi mostrano che le persone che hanno soprattutto particelle piccole, chiamate reticolo B, hanno rischi 3 volte più alti rispetto alle persone con particelle grandi, chiamate reticolo A (10).

In ogni caso il marcatore più importante di tutti è il numero di particelle LDL (chiamato LDL Particle Number, o LDL-p).

La loro dimensione, così come la quantità di colesterolo che trasportano, diventa insignificante rispetto al numero di particelle LDL.

Per quanto LDL-c (colesterolo totale), dimensione di LDL e LDL-p (numero di particelle) siano correlati, immagina di riempire una sacca con palle da golf e palle da tennis.

La sacca è la quantità totale di colesterolo contenuta nelle lipoproteine LDL.

Le palle da golf sono le particelle piccole di LDL, mentre quelle da tennis sono le particelle grandi.

Il numero totale di palline è il numero di particelle LDL.

Puoi riempire la sacca di palle da golf o di palle da tennis.

La sacca sarà sempre piena ma se usi le palle da golf, il numero di palle nella sacca sarà maggiore.

Per il colesterolo LDL è lo stesso: a parità di LDL, se hai più particelle piccole significa che hai un numero più alto di particelle che trasportano la stessa quantità di colesterolo.

Puoi trasportare una certa quantità di colesterolo in un alto numero di particelle piccole di LDL o puoi trasportare la stessa quantità in un numero minore di particelle più grandi.
Perché le particelle LDL sono dannose?

In accordo con uno studioso, il dott.Peter Attia, il motivo principale per cui le piccole particelle di LDL sono dannose è che le persone che hanno la maggior parte di particelle piccole, hanno più probabilmente un numero di particelle più alto.

Non è l’essere piccole che provoca i problemi cardiaci ma il fatto che le persone con particelle piccole tendono ad avere un numero più alto di particelle.

In altre parole, avere molte particelle piccole di LDL è il veicolo di molti altri problemi.

Stando al Quebec Heart Study, la dimensione dell’LDL non importa quando il numero di particelle è sotto controllo (11).

Un problema grosso quando si usa l’LDL-c per determinare un problema cardiaco è che è possibile avere LDL-c normale o basso, ma avere LDL-p alto.

Sebbene LDL-c e LDL-p siano correlati, talvolta non lo sono e questa è chiamata discordanza (12).

La verità è che l’LDL-p è il fattore che conta.

Misurare solo l’LDL-c può essere fuorviante, perché è irrilevante a meno che l’LDL-p non sia alto.

L’LDL-p può anche essere stimato misurando un altro marcatore chiamato Apolipoproteina B (o ApoB).

Ciascuna particella di lipoproteina LDL ha una ApoB, quindi più alto è il numero, più è alto il numero di particelle LDL.

Il numero di particelle LDL è un fattore di rischio avanzato che molti esperti e medici non conoscono e che è difficile misurare.

Comunque, potrebbe essere il fattore di rischio più forte e più importante che ha un ruolo diretto nello svilupparsi della patologia.
I carboidrati raffinati e gli zuccheri (non i grassi) sono i responsabili dell’elevato numero di particelle LDL

I problemi cardiaci non ci sono fino a quando il colesterolo non si fa strada attraverso la parete delle arterie.

Il colesterolo è il carico, mentre le lipoproteine sono la zattera.

Più zattere hai, maggiori sono le probabilità che alcune di queste lipoproteine penetrino nelle pareti delle arterie.

Quindi, tutto ciò che aumenta il numero di particelle LDL nel tuo torrente sanguigno aumenta i rischi di problemi cardiaci.

Sorprendentemente i carboidrati raffinati e gli zuccheri sembrano essere i principali colpevoli.

Uno studio mostra che il fruttosio e lo sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio, aumentano i trigliceridi e l’ApoB (un marcatore dell’LDL-p) nel sangue di soggetti sani (13).

Questo accade in appena 2 settimane, usando una quantità di zucchero simile al consumo medio di una persona.

Un altro fatto interessante è che le diete a basso contenuto di carboidrati tendono a ridurre le ApoB/LDL-p, indicando che anche se aumentano leggermente l’LDL-c (cosa che in media non accade), riducono i rischi di malattie cardiache (14, 15).

Se quindi osserviamo l’LDL-p o le ApoB invece dell’LDL-c, il quadro cambia completamente.

Quindi se teniamo conto di questi fattori, i problemi cardiaci sono guidati principalmente da zuccheri e carboidrati raffinati, mentre una dieta a basso contenuto di carboidrati riduce i rischi.

Se vuoi approfondire l’argomento, esiste una serie di articoli sul blog The Eating Academy.

Nonostante questa serie sia lunga, è comunque una semplificazione del meccanismo.

Ci sono molti altri fattori coinvolti, inclusi la pressione sanguigna, l’infiammazione, lo stress ossidativo, e la maggior parte di questi sono sconosciuti agli studiosi e ai medici.
I miti su grassi saturi e colesterolo
Grassi saturi e colesterolo

Per anni si è creduto che i grassi saturi e il colesterolo fossero il nemico e di ridurre per questo certi alimenti.

Negli ultimi anni tanti studi e statistiche hanno risposto a questa domanda, e la risposta finale è stata “No”, i grassi saturi, quelli buoni (come ghi, burro da pascolo, olio di cocco) non fanno male, ma bene.

Il burro, per esempio, è stato a lungo erroneamente demonizzato per il suo contenuto di grassi saturi.

Molti inorridiscono ancora all’idea di mangiarlo, ma le nuove ricerche ci dicono che quello vero, crudo, biologico, da animali da pascolo ha molti benefici.

Quindi rimetti pure il burro sulla tua tavola (quello buono, però) e se vuoi combattere contro il vero nemico, combatti contro zucchero e cibo processato, contro le margarine e i cibi light di pessima qualità.

Ecco i miti infondati (ma purtroppo molto diffusi) su grassi saturi e colesterolo.

Proprio l’affidarsi a queste false credenze negli anni ha contribuito a renderci sempre più grassi e malati.
1. Le diete a basso contenuto di grassi e alto contenuto di carboidrati sono le migliori per l’uomo

Negli anni 60 e 70 molti scienziati credevano che i grassi saturi fossero la principale causa di malattie cardiache, i colpevoli del rialzo del colesterolo cattivo nel sangue.

Questa idea era il pilastro delle diete a basso contenuto di grassi.

A causa di qualche cattivo studio e di decisioni politiche malaccorte, questa dieta è stata raccomandata a tutti gli americani nel 1977 (16).

In ogni caso non c’era un singolo studio su questa dieta a quel tempo.

Il pubblico americano è diventato così il partecipante del più grande esperimento non controllato della storia.

Questo esperimento non è andato molto bene e se ne stanno ancora pagando le conseguenze.

L’obesità epidemica è cominciata quasi nello stesso momento in cui sono state date le direttive per le diete a basso contenuto di grassi (17) e l’epidemia di diabete è venuta poco dopo.

Naturalmente una statistica come questa non prova nulla.

Correlazione non vuol dire causalità.

Ma sembra plausibile che le raccomandazioni di diete a basso contenuto di grassi abbiano peggiorato le cose, perché le persone hanno cominciato a mangiare meno cibo sano come carne, burro e uova e a mangiare più cibo processato ricco di zuccheri e carboidrati raffinati.
Gli studi che evidenziano l’importanza dei grassi sani nella dieta

A quel tempo c’era poca evidenza ma negli ultimi anni e decenni, la dieta a basso contenuto di grassi è stata studiata molto a fondo.

È stata testata nel più grande studio controllato nella storia della nutrizione, lo Women’s Health Initiative.

In questo studio 48.835 donne in postmenopausa sono state divise in due gruppi.

Un gruppo ha iniziato una dieta a basso contenuto di grassi (con cereali integrali e tutto il resto) mentre l’altro gruppo ha continuato a mangiare “normalmente”.

Dopo un periodo di 7 anni e mezzo – 8, il gruppo a basso contenuto di grassi pesava solo 0,4 kg in meno rispetto al gruppo di controllo e non c’erano differenze nell’incidenza di malattie cardiache o cancro nei due gruppi (18, 19, 20, 21).

Altri grossi studi hanno evidenziato che non ci sono vantaggi nel fare una dieta a basso contenuto di grassi (22, 23, 24).

Ma non finisce qui, sfortunatamente: le diete a basso contenuto di grassi raccomandate dalla maggior parte delle organizzazioni nutrizionali non sono solo inefficaci, sono anche dannose.

In svariati studi sull’uomo, le diete a basso contenuto di grassi peggioravano alcuni importanti fattori di rischio, alzavano i trigliceridi, abbassavano il colesterolo HDL (buono) e rendevano le particelle di LDL più piccole (e più pericolose) (25, 26, 27, 28).

Inoltre, gli studi sulle diete ad alto contenuto di grassi (e basso contenuto di carboidrati) mostrano che queste diete provocano una perdita di peso maggiore rispetto alle diete a basso contenuto di grassi (29, 30, 31).

Nonostante questi risultati, molti nutrizionisti in tutto il mondo continuano a raccomandare diete a basso contenuto di grassi.
2. I livelli di colesterolo totale e di LDL sono buoni indicatori dei rischi di malattie cardiache

Probabilmente il più grande errore nella medicina moderna è il concentrarsi troppo sui livelli di colesterolo totale e di LDL e giudicarli indicatori dei rischi di malattie cardiache.

Bene, è vero che elevati livelli di entrambi sono associati a un aumento dei rischi (32) ma il quadro completo è molto più complicato di così.

Il colesterolo totale, in realtà, include molte cose, tra cui l’HDL, noto come colesterolo buono.

Avere alti livelli di HDL alza il valore totale del colesterolo.

Inoltre l’LDL non è solo LDL, ci sono dei sottotipi:

    le particelle piccole e dense di LDL (molto dannose) che sono associate alle malattie cardiache
    le particelle grandi e morbide (buone) sono benigne (33, 34, 35, 36, 37).

Studi attualmente dimostrano che il colesterolo totale e l’LDL sono pessimi indicatori dei rischi se paragonati ad altri marcatori, come il rapporto Trigleiceridi:HDL (38).

Uno studio ha scoperto che di 231.986 pazienti ospedalizzati per malattie cardiache, la metà aveva livelli di colesterolo normali (39)!

Ci sono anche studi che mostrano che il colesterolo alto può essere protettivo.

Negli individui anziani, più è alto il colesterolo, più bassi sono i rischi di malattie cardiache (40, 41).

Senza contare che livelli di colesterolo troppo bassi sono associati a maggiori rischi di morte per altre cause (come cancro e suicidio) (42, 43).

Nonostante i valori del colesterolo totale e LDL siano poco indicativi, alle persone con valori elevati viene spesso consigliato di abbassare il colesterolo con ogni mezzo necessario, tra cui una dieta a basso contenuto di grassi (che non funziona) e le statine.

In questo momento, milioni di persone in tutto il mondo stanno assumendo farmaci che abbassano il colesterolo, senza averne bisogno, sottoponendosi al rischio di gravi effetti collaterali.
3. Gli oli di semi e vegetali processati sono sani

Per qualche strano motivo, gli oli di semi e gli oli vegetali processati sono riconosciuti come salutari.

L’uomo ha cominciato ad usarli circa 100 anni fa, perché fino ad allora non esisteva la tecnologia per processarli.

Non si sa come, in un certo momento, è stato dedotto che questi oli potessero essere benefici per l’uomo (e certamente migliori rispetto ai “pericolosi” grassi saturi).

Questi oli, che comprendono olio di soia, mais e semi di cotone, sono molto ricchi di acidi grassi polinsaturi omega-6, che sono dannosi in eccesso e possono contribuire all’infiammazione (44, 45).

Nonostante questi oli siano raccomandati per ridurre le malattie cardiache, in realtà vi sono diversi studi che dimostrano come ne aumentino il rischio (46, 47, 48, 49).

In uno studio che ha esaminato gli oli da cucina diffusi sul mercato degli Stati Uniti, è stato scoperto che dallo 0,56% al 4,2% degli acidi grassi contenuti erano grassi trans altamente tossici (50)!

Tuttavia, questi oli sono ancora raccomandati da molte organizzazioni che sostengono di proteggere la nostra salute.
4. I grassi saturi alzano il colesterolo cattivo e provocano malattie cardiache

La guerra ai grassi saturi è stata un fallimento epocale.

È iniziata con studi fallaci, ma per qualche motivo è diventata un affare pubblico (con disastrose conseguenze).

La parte peggiore è che il governo e le organizzazioni della salute devono ancora cambiare posizione, nonostante le evidenze dell’errore siano schiaccianti.

In realtà i grassi saturi non alzano poi così tanto l’LDL.

L’effetto è debole e inconsistente e dipende da individuo a individuo (51, 52, 53).

Quando il grasso saturo influenza l’LDL, cambia le particelle piccole e dense in grandi, che sono per lo più benigne (54, 55, 56).

I grassi saturi alzano anche il colesterolo HDL, che è associato a una riduzione dei rischi di malattie cardiache (57, 58).

Se così stanno le cose, i grassi saturi in realtà migliorano il profilo lipidico, non quello che si dice.

Negli scorsi 5 anni, molti studi massivi hanno esaminato il collegamento tra grassi saturi e malattie cardiache.

Uno di questi studi ha coinvolto 347.747 partecipanti e ha analizzato i dati di 21 studi.

La conclusione: non ci sono prove che i grassi saturi aumentino i rischi di malattie cardiache (59, 60, 61).
5. Grassi saturi e grassi trans sono simili

I grassi trans sono grassi insaturi chimicamente modificati per essere più solidi e durare di più.

Sono conosciuti anche come grassi parzialmente idrogenati, creati pompando molecole di idrogeno negli oli vegetali.

Questo cambia la struttura chimica dell’olio, trasformandolo da liquido a solido.

Tale processo comporta alta pressione, gas idrogeno e un metallo catalizzatore (ed è disgustoso e innaturale).

È assurdo che una cosa del genere sia considerata commestibile per gli uomini.

Alcune delle principali organizzazioni sanitarie hanno iniziato a confondere la gente mettendo insieme grassi trans e grassi saturi e chiamandoli i “grassi cattivi”, come se fossero la stessa cosa (62).

In realtà i grassi saturi sono completamente innocui ma lo stesso non si può dire dei grassi trans.

I grassi trans sono altamente tossici e possono provocare insulino resistenza, infiammazione e aumentare significativamente il rischio di malattie gravi come quelle cardiache (63, 64, 65, 66).

Se vuoi evitare malattie croniche mangia ghi, carne e olio di cocco, ma stai alla larga dai grassi trans.
6. La margarina processata è meglio del burro

A causa della guerra ai grassi saturi, fra cui il burro, i produttori alimentari quindi hanno cominciato a produrre dei sostituti, come la margarina.

La maggior parte delle margarine contiene grandi quantità di oli vegetali trasformati, spesso con grassi trans aggiunti alla miscela.

Ma come si può pensare che una margarina trasformata e di fabbrica possa essere più sana del burro, che è completamente naturale e che gli esseri umani hanno mangiato per tanto tempo?

Gli studi, inoltre, non supportano l’idea che la margarina sia più sana del burro.

Nel Framingham Heart Study, il consumo di margarina era collegato a un aumento dei rischi di malattie cardiache rispetto al burro (67).

Molti altri studi hanno esaminato i prodotti lattiero-caseari ad alto contenuto di grassi e non hanno trovato alcuna prova che possano contribuire a qualsiasi malattia.

In realtà sono associati a un minor rischio di obesità (68).

I prodotti lattiero-caseari grassi, come il burro, sono estremamente sani, soprattutto se derivano ??da mucche nutrite a erba.
7. Il cibo processato a basso contenuto di grassi è una scelta sana

A causa della raccomandazione di stare alla larga dai grassi, i produttori di alimenti hanno rimosso il grasso da alcuni dei loro cibi.

Ma questo causava un grosso problema: gli alimenti al naturale senza il grasso avevano un sapore terribile.

I produttori di alimenti, per far fronte a questo inconveniente, hanno aggiunto lo zucchero per compensare il grasso mancante.

Per questo motivo la maggior parte dei cibi a “basso contenuto di grassi” vengono riempiti di zucchero, che è molto dannoso (69, 70).

Se un alimento ha “basso contenuto di grassi” o “dietetico” sull’etichetta, allora probabilmente contiene zucchero, sciroppo di mais e varie sostanze chimiche artificiali nella lista degli ingredienti.

Tuttavia, le vendite di questi alimenti sono salite alle stelle, perché molte organizzazioni nutrizionali consigliano ancora alla gente di mangiarle, anche se le alternative con grassi sono molto più sane!
Tutta la verità sulle uova e il colesterolo
Uova e colesterolo

I professionisti della nutrizione hanno avuto un grande successo nel demonizzare alimenti perfettamente sani.

Probabilmente il peggior esempio di questo sono le uova, uno dei cibi più sani al mondo.

Dato che le uova contengono molto colesterolo (186 mg cioè il 62% della quantità giornaliera raccomandata), qualcuno pensa ancora che siano la causa delle malattie cardiache.

Gli studi in realtà mostrano che il colesterolo presente negli alimenti non alza i livelli di colesterolo cattivo nel sangue.

Anzi, più colesterolo introduci, meno il tuo corpo ne produrrà.

È stato dimostrato che le uova alzano i livelli di HDL (il colesterolo buono) e non sono associate a un aumento dei rischi di malattie cardiache (71, 72, 73, 74).

Quello di cui stiamo parlando è un alimento incredibilmente sano, ricco di vitamine, minerali e sostanze nutritive potenti che sono importanti per gli occhi e il cervello (75, 76, 77).

Quasi tutte le sostanze nutritive si trovano nel tuorlo, il bianco non è altro che la proteina.

E per preservare tutto il nutrimento e il potere enzimatico, il tuorlo andrebbe mangiato crudo, come in questa ricetta: Uova SAUTÓN.
Quante uova mangiare al giorno? Gli studi

Le raccomandazioni parlano di consumare al massimo 2-6 tuorli a settimana.

In realtà non ci sono degli studi che giustificano questa limitazione (78).

Al contrario, abbiamo un numero significativo di studi che dimostrano che è sicuro mangiare uova.

In questi studi, alcune persone sono state divise in due gruppi, un gruppo mangiava diverse uova intere al giorno (da 1 a 3), l’altro gruppo mangiava altro (sostituti delle uova).

I ricercatori hanno seguito la dieta di queste persone per un certo numero di settimane/mesi.

Alla fine i risultati sono stati questi:

    in quasi tutti i casi i livelli di HDL (il colesterolo buono) erano saliti (79, 80, 81)
    i livelli totali di colesterolo LDL non erano cambiati, ma in qualche caso erano aumentati leggermente (82, 83, 84, 85)
    mangiare uova arricchite di Omega 3 abbassava i trigliceridi nel sangue (un altro fattore di rischio) (86, 87)
    i livelli nel sangue di carotenoidi antiossidanti come Luteina e Zeaxantina erano aumentati significativamente (88, 89)

Sembra che la risposta del corpo al consumo di uova sia diversa da persona a persona.

Nel 70% delle persone non ha effetti sul colesterolo totale o sull’LDL, mentre nel 30% delle persone (chiamate “Hyper responders”) i valori aumentano leggermente (90).

Ma questo non è un problema.

Gli studi mostrano che le uova trasformano le particelle di LDL da piccole e dense (pericolose) in particelle grandi (benigne) (91, 92).

Le persone che hanno un gran numero di particelle di LDL grandi hanno minori rischi di infarto.

Quindi anche se le uova provocano un piccolo aumento del colesterolo totale e dei livelli di LDL, non c’è da preoccuparsi (93, 94, 95).

La scienza chiarisce che mangiare fino a 3 uova al giorno è sicuro per le persone in salute e con uno stile di vita sano.
Legame tra consumo di uova e infarto

Diversi studi hanno indagato sul possibile collegamento tra consumo di uova e infarto.

Tutti questi studi sono chiamati osservazionali.

In studi come questi, gruppi di persone abbastanza grandi sono seguiti per diversi anni.

I ricercatori usano la statistica per capire se certe abitudini (come la dieta, il fumo o l’esercizio fisico) siano collegate alla diminuzione o all’aumento dei rischi di alcune patologie.

Questi studi, alcuni dei quali coinvolgono centinaia di migliaia di persone, mostrano che le persone che mangiano uova intere non hanno più probabilità di sviluppare infarto.

Alcuni di questi mostrano addirittura una diminuzione dei rischi (96).

Comunque, una cosa che vale la pena notare, è che alcuni di questi studi mostrano che i diabetici che mangiano uova hanno un aumento dei rischi di infarto (97).

Il motivo per cui le uova portino un aumento dei rischi nei diabetici è sconosciuto.

Questo tipo di studi può solo fare dei collegamenti ed è possibile che i diabetici che mangiano uova siano, in media, meno attenti alla salute di quelli che non le mangiano.

Può anche dipendere dal resto della dieta.

In una dieta a basso contenuto di carboidrati (la migliore per i diabetici), le uova riducono il rischio di infarto (98, 99).
Gli altri benefici delle uova

Le uova non contengono solo colesterolo ma sono anche piene di nutrienti e hanno degli straordinari benefici:

    contengono molta Luteina e Zeaxantina, antiossidanti che riducono i rischi di problemi agli occhi, come la degenerazione maculare e le cataratte (100, 101)
    sono ricche di colina, un nutriente essenziale del cervello di cui il 90% delle persone sono carenti (102)
    contengono molte proteine animali di qualità, che favoriscono l’aumento della massa muscolare e la salute delle ossa (103, 104)
    aumentano il senso di sazietà e aiutano a perdere peso (105)
    contengono grassi di altissima qualità

Le uova hanno anche un buonissimo sapore e sono facili da preparare.
Come consumare le uova

Sfortunatamente non abbiamo studi su persone che mangiano più di 3 uova al giorno.

È possibile, sebbene improbabile, che mangiarne di più possa avere effetti negativi sulla dieta, ma questo è un territorio del tutto inesplorato.

Anche se le uova sono un prodotto ottimo, la giusta misura è sempre la strada migliore.

Quindi l’ideale è consumarle 2-3 volte a settimana, alternandole alle altre proteine.

Inoltre non tutte le uova sono uguali.

La maggior parte delle uova del supermercato proviene da galline da allevamento nutrite con cereali.

Le uova migliori sono quelle fresche e biologiche, da galline allevate all’aperto o a terra.

Vanno conservate a temperatura ambiente per preservarne il contenuto enzimatico, e non in frigorifero.

Vanno consumate rigorosamente con albume cotto e tuorlo crudo.

Non devi mai cuocere il tuorlo, così potrai disporre delle proteine in esso contenute senza disperderle.

Le uova sono nutrienti e ricche di grassi e proteine di ottima qualità.

Non bandirle per la paura del colesterolo, ma comincia a procurarti quelle di buona qualità e a introdurle nella tua dieta.
Colesterolo e malattie cardiovascolari: una verità tutta da rivedere

Per vari decenni il nome colesterolo è stato legato, in modo indissolubile e superficiale, alla patologia che causa il maggior numero di decessi in assoluto: l’aterosclerosi.

Si è visto che essa pone le sue basi addirittura sin dai primi anni dell’infanzia.

L’aterosclerosi è una malattia degenerativa che colpisce in modo particolare le arterie iliache, coronariche e carotidi con una lenta ma progressiva calcificazione a seguito di depositi di placche.

Queste sono di materiale in gran parte grasso, di colore bianco o giallognolo e nei casi più gravi formano delle vere e proprie masse che ostruiscono il regolare flusso sanguigno verso organi vitali come cuore e cervello.

Quando nelle arterie coronariche il flusso viene gravemente ridotto, si verifica un attacco cardiaco (infarto del miocardio).

Se invece viene ridotto nelle arterie carotidi, si verifica un ictus cerebrale.

Data la gravità e purtroppo la grande diffusione dell’aterosclerosi, si è fin troppo demonizzato il colesterolo, ritenendo a torto, che alti livelli riscontrati nel sangue (ipercolesterolemia) fossero la causa primaria di aterosclerosi e dunque di attacchi cardiaci e ictus.

Il buon livello di conoscenza raggiunto negli ultimi anni sulla malattia, libera il colesterolo dall’essere visto come l’unico protagonista sul banco degli imputati di questa patologia dagli esiti spesso mortali.

Medici e studiosi sono ormai concordi nell’affermare che:

    i depositi arteriosclerotici non sono causati dall’ipercolesterolemia
    l’aumento di colesterolo non è la causa della calcificazione delle arterie ma una conseguenza. È semmai il segnale della debolezza delle nostre arterie e che la malattia (aterosclerosi) si sta sviluppando.

Le arterie, queste sconosciute

Immagina le arterie come dei tubi di irrigazione robusti e flessibili che, con la forza della pressione, trasportano il sangue dal cuore alle varie parti del corpo.

La sfida per non incorrere in malattie degenerative come l’aterosclerosi, è tenerle elastiche, pulite, libere da incrostazioni, dalle temute placche che si formano sulle pareti interne delle arterie (endotelio).

I depositi arteriosclerotici in realtà sono una sorta di meccanismo riparatore messo in atto dall’organismo per tamponare le microlesioni delle arterie.

Come visto, il colesterolo viene trasportato in organi e tessuti dalle lipoproteine.

Il Dott. Rath, paladino della medicina cellulare, con i colleghi dell’Università di Amburgo, ha condotto degli studi sulla concentrazione di lipoproteine di tipo A nelle pareti delle arterie.

La scoperta è stata chiarificatrice: ha constatato che vi erano tante lesioni quante particelle di lipoproteina A.

Il che sta ad indicare come al fegato giunga il segnale di danneggiamento delle pareti arteriose e come lui provveda a ripararle con un aumento di produzione di un certo tipo di colesterolo, composto da particelle adesive che ben si radicano e otturano le micro fessure.

Il colesterolo ha dunque anche un ruolo riparatore delle arterie danneggiate.

Più queste sono lesionate e fragili, più il metabolismo è indotto a produrre molecole di colesterolo dal fegato.

Un dato che ci induce a riflettere e ci aiuta a liberarci dalla paura di consumare grassi animali.

Poche cose nel campo della nutrizione sono controverse come colesterolo e rischi di infarto ed entrambi sono collegati al modo in cui mangiamo.

C’è una mole immensa di ricerche su questo argomento, ma molte di queste ricerche sono inquinate da scopi commerciali, quindi sono poco attendibili.

In più, un’alta percentuale di professionisti della salute sembra basare le sue raccomandazioni su conoscenze ormai datate.
L’aterosclerosi è ciò che causa l’infarto

Il cuore è un muscolo che funziona come una batteria, generando la forza che spinge il sangue attraverso il nostro sistema vascolare.

Il cuore richiede un costante afflusso di ossigeno e carburante e ha un suo personale rifornimento di sangue: le arterie coronarie, che lo circondano.

L’aterosclerosi è la formazione di placche all’interno delle arterie, che le ispessiscono e ostruiscono.

Queste placche diventano sempre più larghe con il tempo, riempiendosi di colesterolo, cellule infiammatorie e ogni sorta di tessuti danneggiati.

Quando questo processo va avanti per anni e anni, la placca si può rompere e quando accade, il sangue nelle arterie si raggruma.

Questo grumo di sangue può impedire e bloccare il flusso di sangue nelle arterie, parzialmente o completamente, cosa che priva il cuore di ossigeno.

A meno che il grumo non si dissolva o non sia rimosso velocemente (attraverso la chirurgia d’urgenza), una parte del muscolo cardiaco muore e non si riprenderà mai completamente.

Questo è chiamato infarto e, quando è a uno stadio pericoloso, può portare alla morte.

L’infarto è oggi la principale causa di morte (106), per questo non bisogna sottovalutare l’importanza della prevenzione.

Uno dei fattori chiave nell’infarto è uno sterolo che si trova all’interno delle pareti arteriose e viene “mangiato” da cellule chiamate macrofagi.

I macrofagi fanno parte del sistema immunitario e si trovano dappertutto nel corpo.

Quando il colesterolo si incolla alla parete arteriosa e viene mangiato da un macrofago, comincia una reazione infiammatoria che esaspera questa condizione e segna l’inizio di un circolo vizioso.

L’infarto è un processo molto complicato e coinvolge molti fattori, inclusi l’infiammazione e lo stress ossidativo.

Ma il punto più importante da comprendere è che quando il colesterolo non si attacca alle pareti e non viene inglobato da un macrofago, non si ha l’infarto.
Gli studi che scagionano il colesterolo

Oggigiorno le evidenze scientifiche che scagionano il colesterolo sono sempre più numerose anche se la convinzione della sua pericolosità è molto radicata e difficile da scalfire.

Negli USA, decenni di studi e ricerche volte a dimostrare la relazione tra colesterolo alto e malattie cardiovascolari hanno fallito.

Nelle ultime linee guida dietetiche del 2015-2020 (Dietary Guidelines for America) pubblicate ogni 5 anni dal Dipartimento dell’Agricoltura e della Salute e dal Dipartimento dei Servizi Umani Americani, finalmente c’è un cambio di rotta e si dichiara che:

“il colesterolo alimentare non è considerato un fattore di rischio in caso di sovraconsumo“.
La revisione dell’Expert Review of Clinical Pharmacology e il mito delle statine

Nel 2018, nell’ambito di una revisione pubblicata nella rivista Expert Review of Clinical Pharmacology (una rivista medica pubblicata mensilmente negli USA che copre tutti gli aspetti della farmacologia clinica), si afferma che non ci sono prove che l’uso dei medicinali per abbassare il colesterolo (statine e simili) riduca effettivamente il rischio di malattie cardiache se non quelle fornite dalle stesse case produttrici (che sono ovviamente tutt’altro che disinteressate ed imparziali).

Nella stessa revisione del 2018 vengono menzionati dei difetti significativi rilevati in tre studi pubblicati dai sostenitori dell’uso delle statine allo scopo di convalidare la loro efficacia e la “verità” corrente sul colesterolo.

Infine, vengono presentate prove sostanziali che i livelli di colesterolo totale e colesterolo LDL non sono indicativi di rischio di malattie cardiovascolari e che i benefici dell’uso delle statine come forma di prevenzione sono a dir poco dubbi.
Non ci sono prove che il colesterolo alto causi malattie cardiovascolari

Sempre nella revisione del 2018 gli autori dell’analisi fanno notare che se ci fosse un effettivo legame di causalità tra colesterolo alto e aterosclerosi, i pazienti che assumono medicinali che abbassano il colesterolo dovrebbero mostrare grandi benefici e miglioramenti, cosa che invece non accade.

Sono stati presi in esame 16 studi nei quali si è voluto calcolare il grado di efficacia dei medicinali che abbassano il colesterolo.

In 15 studi su 16 non sono stati registrati benefici e l’unico studio che ha mostrato un effettivo abbassamento del colesterolo aveva usato l’esercizio fisico come unico trattamento.

Inoltre, in accordo con il dogma corrente, i pazienti con colesterolo totale alto dovrebbero essere a maggior rischio di malattie cardiovascolari ma i ricercatori, nella loro revisione, non hanno trovato alcuna prova di questo e, senza tanti giri di parole, affermano che si tratta di “un’idea supportata da un uso fraudolento della letteratura medica“.

A riprova di questa affermazione viene riportato questo esempio:

“L’ipotesi che alti livelli di colesterolo totale causassero malattie cardiovascolari è stata formulata nel 1960 dagli autori dei Framingham Heart Study.

Tuttavia, nello studio trentennale che seguì, e i cui risultati vennero pubblicati nel 1987, si affermava che ad un abbassamento annuale di 1mg/dl di colesterolo totale corrispondeva un aumento dell’11% del rischio di malattie coronariche e di mortalità generale.

Tre anni dopo, la American Heart Association e il U.S. National Heart, Lung and Blood Institute pubblicarono un sommario congiunto nel quale si affermava che ad una riduzione dell’1% del livello di colesterolo totale corrisponde approssimativamente una riduzione del 2% del rischio di malattie cardiovascolari.

Gli autori fecero riferimento in modo fraudolento al Framingham Study per supportare questa affermazione.”
I dati in contrasto vengono costantemente ignorati o travisati

Per determinare se i tre studi sotto analisi avessero travisato scoperte fatte in studi precedenti, i ricercatori li hanno “passati al setaccio” alla ricerca di citazioni prese da 12 studi precedenti sull’argomento che riportano risultati discordanti con l’ipotesi sul colesterolo comunemente accettata.

È venuto fuori che quasi la metà degli articoli “contro” è stata ignorata.

Nei restanti articoli, scoperte non significative sono state esagerate e gonfiate mentre risultati non favorevoli sono stati manipolati e citati come se lo fossero.

I ricercatori hanno evidenziato che sono stati completamente ignorati almeno una dozzina di studi dai quali non risultava nessuna associazione tra colesterolo alto e malattie cardiache.

Ancora più significativo è che l’analisi fatta dall’Expert Review of Clinical Pharmacology ha evidenziato che in alcuni studi l’associazione tra colesterolo totale e malattie cardiovascolari è debole, assente o addirittura inversa.
Non esiste un legame tra LDL e malattie cardiache

La revisione dell’Expert Review of Clinical Pharmacology smantella anche l’affermazione che alti livelli di LDL siano causa di aterosclerosi e malattie cardiovascolari

Così come accade per il colesterolo totale, se l’LDL alto fosse responsabile dell’aterosclerosi, allora i pazienti con LDL alto avrebbero diagnosi di questa malattia più frequente.

Questo però non accade e quelli con livelli altissimi dovrebbero avere l’aterosclerosi al massimo grado di gravità ma anche questo non accade.

I ricercatori citano studi in cui si mostra che non c’è legame tra l’LDL, la calcificazione delle coronarie e vari gradi di aterosclerosi.

Stessa cosa per i livelli di LDL in relazione alle malattie cardiovascolari.

Infatti, in uno studio condotto su quasi 140.000 pazienti vittime di infarto acuto del miocardio, si è visto che al momento del ricovero in ospedale questi avevano livelli di LDL inferiori al normale.

In un altro studio, che inizialmente aveva riportato scoperte simili, si decise di procedere abbassando ulteriormente i livelli di LDL.

Nella fase di follow-up, durata tre anni, è risultato che i pazienti con un livello di LDL inferiore a 105 mg/dl avevano un tasso di mortalità doppio rispetto a quelli con LDL più alto.

Gli autori di questo studio suggeriscono che questa relazione inversa tra LDL e malattie cardiovascolari potrebbe essere dovuta al fatto che bassi livelli di LDL aumentano il rischio di infezioni e tumori.

Gli autori, inoltre, hanno presentato prove che persone anziane con alti livelli di LDL non muoiono prematuramente, anzi vivono mediamente più a lungo di quelli con livelli bassi di LDL o che sono sotto terapia con statine.

Un altro studio (una meta-analisi fatta su 19 studi i cui risultati sono oggetto di questo articolo sul Telegraph ) ha mostrato che il 92% di individui con il colesterolo alto vivevano più a lungo.
I benefici “gonfiati” delle statine
Statine e colesterolo

La revisione dell’Expert Review of Clinical Pharmacology analizza i benefici che vengono attribuiti alle statine e dimostra che, negli studi presentati a favore del loro uso, questi sono stati esagerati con tattiche diverse, talvolta semplicemente escludendo studi e test dai risultati fallimentari.

“Inoltre il beneficio più importante, cioè il prolungamento dell’aspettativa di vita, non viene mai menzionato nei test di abbassamento dei livelli del colesterolo ma, come è stato calcolato di recente, il trattamento con le statine prolunga la vita di non più di pochi giorni.“

Infatti, lo studio a cui si fa riferimento in questa citazione, pubblicato su BMJ Open nel 2015 (una rivista medica che prende in esame documenti e ricerche sulla medicina clinica, la salute pubblica e l’epidemiologia) e nel quale vengono presi in esame 11 studi seguiti per un range di tempo dai due ai sei anni, hanno mostrato che la morte viene posticipata mediamente tra i 5 e i 19 giorni negli esperimenti di prevenzione primaria, e tra i 10 e i 27 giorni in quelli di prevenzione secondaria.

Facendo la media, c’è un guadagno di aspettativa di vita di poco più di 3 giorni nel primo caso e di 4 giorni nel secondo (vedi i risultati anche su PubMed).
I danni accertati da uso delle statine

A fronte di risultati così deludenti nella riduzione della mortalità, abbiamo invece una lista di malattie ed effetti collaterali gravi causati dalle statine, di tutto rispetto:

    aumento del rischio di diabete
    diminuzione della funzionalità cardiaca
    carenze nutrizionali, inclusi il Coenzima Q10 e la Vitamina K2, entrambi importanti per la salute del cuore
    effetti sulla fertilità a cui si aggiunge la capacità delle statine di provocare danni al feto (quindi da non usare in gravidanza o se si sta pianificando di avere figli)
    aumento del rischio di cancro per uso a lungo termine (10 anni o più)
    danni al sistema nervoso periferico (basta un utilizzo di due anni)

Cosa accade se il colesterolo è troppo basso?

Considerando che ogni singola cellula del nostro corpo, cervello compreso, ha bisogno di colesterolo per vivere e prosperare, la sua mancanza ha un effetto devastante sul cervello.

Un ampio studio condotto da ricercatori olandesi ha evidenziato che uomini con bassi livelli cronici di colesterolo sono a maggior rischio di ammalarsi di depressione (107).

Questo probabilmente accade perché il colesterolo influenza il metabolismo della serotonina (il cosiddetto ormone del piacere o della felicità) che è coinvolto nella regolazione dell’umore.

In un altro studio, dei ricercatori canadesi hanno scoperto che con livelli di colesterolo estremamente bassi aumenta considerevolmente il rischio di commettere suicidio (108).

Dozzine di studi confermano il legame tra bassi livelli di colesterolo e comportamenti violenti, sempre in relazione alla serotonina la cui funzionalità diminuisce provocando l’aumento di violenza ed aggressività.

In una meta analisi che coinvolge i dati raccolti su 41.000 pazienti è risultato che coloro che assumono statine hanno un rischio più elevato di ammalarsi di cancro mentre altri studi hanno messo in relazione il colesterolo basso e la malattia di Parkinson.

Qualsiasi valore al di sotto di 150 è già troppo basso, l’ottimale sarebbe al di sopra dei 200, il che naturalmente è in contrasto con quanto affermato dalle “linee guida” ufficiali dietro alle quali ci sono interessi economici troppo vasti per poter essere ignorati.
Come valutare (davvero) lo stato di salute del tuo cuore

Negli USA le malattie cardiovascolari sono tra le principali cause di morte e, negli ultimi anni, anche l’Italia si è allineata a questa tendenza.

Considerando l’uso sempre più ampio delle statine e l’ossessione diffusa delle persone di tenere il colesterolo basso con ogni mezzo possibile, le malattie cardiache dovrebbero essere ormai un ricordo, invece accade esattamente il contrario.

Questo dovrebbe quanto meno spingere a farsi delle domande sulla validità del dogma “colesterolo alto = malattie del cuore” e sul fatto che le statine siano la soluzione al problema.

Fino ad oggi ci hanno sempre detto che il valore totale del colesterolo è un indicatore sufficiente per capire se il cuore è in salute.

In realtà si tratta di un dato che non dice praticamente nulla al riguardo.

Per capire veramente se il cuore e il sistema cardiovascolare sono in buona salute, dobbiamo andare più a fondo facendo almeno questi 7 esami:
1. Rapporto HDL/ colesterolo totale

La percentuale di HDL (il cosiddetto colesterolo buono) è un fattore di rischio importante.

Dividi il valore dell’HDL per quello del colesterolo totale, la percentuale dovrebbe idealmente superare il 24%
2. Rapporto trigliceridi/ HDL

I trigliceridi sono la principale componente del tessuto adiposo e servono sia come fonte di energia di riserva sia come isolante termico che ci protegge dalle basse temperature.

Anche il fegato è in grado di sintetizzarli partendo da altri nutrienti come le proteine e il glucosio.

Questo spiega perché una dieta troppo ricca di zuccheri e carboidrati causa un innalzamento dei livelli di trigliceridi nel sangue, quella che in termine medico viene definita ipertrigliceridemia.

Il livello dei trigliceridi si calcola come nel caso precedente e il rapporto dovrebbe essere meno di 2.
3. Livelli di insulina a digiuno

Le malattie cardiovascolari hanno tra le cause principali l’insulino resistenza che è causata principalmente da una dieta troppo ricca di zuccheri e carboidrati raffinati.

Gli zuccheri (non il colesterolo e i grassi saturi) sono la causa principale.

Ad esempio test clinici hanno dimostrato che il fruttosio e lo sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio possono aumentare notevolmente il rischio di malattie cardiache in meno di due settimane di consumo quotidiano.

Qualsiasi pasto ricco di zuccheri e carboidrati come zucchero, fruttosio e farinacei genera un aumento del picco glicemico con conseguente rilascio di insulina da parte del pancreas.

L’insulina ha il compito di ripulire il sangue dallo zucchero in eccesso e trasportarlo nelle cellule dove viene immagazzinato sotto forma di grasso.

L’insulina rilasciata nel sangue, quindi, promuove l’accumulo di grasso e rende più difficile smaltire quello già accumulato.

Il grasso in eccesso, soprattutto quello viscerale, è una delle maggiori cause di malattie del cuore.
4. Livelli dello zucchero nel sangue a digiuno

Le ricerche hanno evidenziato che, se i livelli di zucchero nel sangue a digiuno superano i 100-129 mg/dl, il rischio di malattie cardiovascolari aumenta del 300% rispetto a livelli inferiori a 79 mg/dl.
5. Livelli del ferro

Un livello elevato di ferro nel sangue può essere un potente fattore di stress ossidativo perché può danneggiare i vasi sanguigni e causare malattie cardiache.

Idealmente i valori della ferritina non dovrebbero superare gli 80 ng/ml.

Il modo più semplice per diminuire i livelli di ferro troppo elevati è donare il sangue.

Se questo non fosse possibile, si può valutare con il proprio medico una possibile terapia alternativa per eliminare l’eccesso di ferro come la flebotomia terapeutica (che altro non è che il buon vecchio salasso dei tempi antichi).

Nelle donne in età fertile, in genere, i livelli del ferro sono tenuti naturalmente sotto controllo dal ciclo mestruale (che anzi potrebbe causare anemia se il ferro perso con il ciclo non viene reintegrato con l’alimentazione) ma questo cambia al momento dell’arrivo della menopausa.

In questa fase, infatti, le donne sono più soggette al rischio di accumulare elevati livelli di ferro che vanno quindi monitorati periodicamente in modo da intervenire in caso di necessità.
6. Livello dell’omocisteina

L’omocisteina è una sostanza chimica che viene prodotta dal corpo durante la metilazione, il processo del metabolismo della metionina, implicato anche nella conversione dei nutrienti attraverso le interazioni enzimatiche.

È un prodotto di scarto che normalmente viene trasformato in una sostanza innocua utile all’organismo.

Tutti abbiamo omocisteina nel sangue ma il problema sorge quando non viene metabolizzata nel modo adeguato e si accumula all’interno dell’organismo creando il fenomeno dell’iperomocisteinemia.

Si creano così dei sottoprodotti di scarto che portano ad un aumento dell’infiammazione e dello stress ossidativo e causano squilibrio nel sistema cardiovascolare, neurologico ed endocrino.

Per conoscerne il valore, è sufficiente far inserire questo esame del sangue tra quelli richiesti dal proprio medico.
7. La circonferenza del punto vita

Come accennato in precedenza, il grasso viscerale, cioè posizionato a livello dell’addome, che circonda e comprime gli organi interni, è un fattore di rischio ben riconosciuto per il cuore.

Per questo esame non ti serve il medico ma solo un centimetro da sarto o comunque un centimentro a nastro non elastico.

La misurazione deve essere fatta in corrispondenza del punto vita quindi poco sopra l’ombelico e va fatta senza vestiti indosso.

Il rischio é:

    molto basso per circonferenze del punto vita fino a 80 cm per gli uomini e 70 per le donne
    moderato per circonferenze del punto vita fino a 99 cm per gli uomini e 89 per le donne
    elevato per circonferenze del punto vita fino a 120 per gli uomini e 109 per le donne
    molto elevato per circonferenze del punto vita oltre i 120 per gli uomini e 110 per le donne

Questi valori non sono validi per i bambini, per le persone di bassa statura (al di sotto del metro e mezzo) e non sono applicabili ai culturisti che sviluppano una gran massa muscolare che può falsare i risultati e quindi la misurazione deve essere fatta in associazione con altri fattori.

Si tratta di un esame semplice, economico e, per quanto empirico, considerato molto attendibile.

Quindi è buona norma mantenere sotto controllo la cinconferenza del punto vita che sulla nostra salute può dirci molto di più della bilancia.
Come interpretare i valori del colesterolo

Le lipoproteine si distinguono in:

1. VLDL (Very Low Density Lipoprotein) cioè lipoproteine che contengono una densità molto bassa di proteine ma un alto contenuto di grassi, in modo particolare di acido palmitico, pericoloso inibitore della leptina, ormone che regola il nostro senso di fame e sazietà.

Studi hanno evidenziato come una continua produzione di acido palmitico avvenga da parte del fegato ogni qualvolta ci sia un accumulo in eccesso di carboidrati che vengono convertiti in grassi dannosi e rilasciati in tutto il corpo.

Fattore che da solo scagiona i grassi animali come unici responsabili di un alto tasso di colesterolo e che ci dovrebbe invece far riflettere sulla quantità di carboidrati e dunque zuccheri che ogni giorno consumiamo.

2. LDL (Low Density Lipoprotein) cioè lipoproteine con una bassa densità di proteine e alto contenuto di grassi.

È il cosiddetto colesterolo “cattivo” in circolo nelle arterie.

Insieme alle VLDL trasportano il colesterolo e i grassi dal fegato ai tessuti.

È fonte di energia e di materiale per le cellule ed è costituito da una parte buona, con molecole morbide e soffici e da una parte con molecole dure e ossidate, molto più insidiose.

3. HDL (High Density Lipoprotein) cioè lipoproteine con un’alta densità di proteine e basso contenuto di grassi.

È il colesterolo “buono” che sottrae il colesterolo in eccesso e quello ossidato dai tessuti e dalle arterie e lo riporta nel fegato per essere riprocessato e pulito.

È lo spazzino delle nostre arterie.
Colesterolo totale e trigliceridi

Questi tre valori concorrono a formare il colesterolo totale che attualmente, ci dicono, non dovrebbe superare una concentrazione nel sangue pari a 200 mg/dl.

Un valore che ormai rivela poco e perde di significato.

Più importante invece è scoprire che tipo di colesterolo abbiamo: il valore di quello buono, l’HDL e di quello più dannoso, l’LDL, sono molto più eloquenti circa lo stato di salute delle nostre arterie.

Da non sottovalutare il valore dei trigliceridi che va messo in relazione agli altri dati.

Recenti studi hanno evidenziato come, per garantirci arterie sane, è bene tenere il valore dei trigliceridi basso, e avere un HDL alto.

Sui numeri ci sono dibattiti in corso ma sembra che i trigliceridi è bene tenerli sotto gli 80 mg/dl, mentre l’HDL attorno ai 60 mg/dl.

Ad ogni modo, il rapporto tra questi due valori indica la predisposizione o meno a malattie cardiovascolari.

Ecco un semplice calcolo: si divide il valore dei trigliceridi per quello dell’HDL.

Se il valore che risulta è compreso tra 1 e 2 è da considerarsi molto buono.

Se si è ottenuto un valore inferiore a 1, il risultato è eccellente: il rischio di malattie cardiovascolari (infarto) è molto remoto.

Un’altra formula da applicare per una migliore lettura e comprensione dei valori del colesterolo è la seguente: si divide il valore totale del colesterolo per quello dell’HDL.

Il valore ideale dovrebbe rimanere sotto i 4,5/5.

Un buon medico, in ogni caso, saprà leggere in maniera ottimale i dati del tuo colesterolo.

Qui mi preme sottolineare come nella realtà la maggioranza delle persone abbia, a causa di uno stile di vita ed un’alimentazione errata, tendenzialmente trigliceridi alti e colesterolo HDL basso.
Colesterolo LDL: non tutto è male

Se pure risultassimo avere un valore alto di LDL, comunemente etichettato come cattivo, è utile sapere che c’è una parte di esso che non è dannoso.

È composto da molecole morbide e di grandi dimensioni che scorrono tranquillamente all’interno del torrente sanguigno tenendolo pulito.

Queste molecole entrano ed escono dal fegato senza difficoltà e nutrono direttamente anche il cervello.

Solo una piccola parte dell’LDL è costituita da molecole piccole, rigide e dure che si aggregano formando pericolosi agglomerati che otturano e ispessiscono le pareti dei vasi.

Sono più aggressive e, nel tempo, possono causare malattie cardiovascolari.

Sono inoltre facili all’ossidazione e all’infiammazione (creano il “colesterolo ossidato”).

Più studi stanno evidenziando come vengano prodotte quando vi è continuamente insulina in circolo nel sangue.

Insulina in congiunzione con i grassi trans (facili ad ossidarsi), come esamineremo più avanti.

Soffermiamoci un attimo su quest’ultimo dato che può sembrare strano, ma che in realtà certi medici e scienziati stanno mettendo sempre più in evidenza.

L‘attenzione va spostata dai grassi ai carboidrati (pane, pasta, pizza, cereali, dolci, prodotti da forno) che sono trasformati dal processo digestivo ed assorbiti sotto forma di glucosio o fruttosio ovvero zucchero.

Il tutto viene processato e immagazzinato nel fegato sotto forma di glicogeno.

Abbiamo visto come il fegato trasformi le riserve di carboidrati una volta che sono colme, in pericolosi grassi ossidati che vanno ad incrementare il colesterolo cattivo.

Inoltre, un eccesso di carboidrati fa sì che ci sia un eccesso di zuccheri nel sangue (glicemia) che costringe il pancreas a secernere continuamente insulina.

Un alto tasso di insulina è all’origine di molteplici e seri problemi di salute ed alimenta il processo infiammatorio dell’organismo, endotelio compreso, aumentando la probabilità di un coagulo di sangue nelle arterie.

I carboidrati hanno dunque un effetto maggiore e deleterio rispetto ai grassi.
Nuove conclusioni

Il colesterolo e gli altri fattori di rischio possono diventare un serio pericolo solo se le pareti arteriose sono compromesse.

Questo indurrebbe l’organismo a sollecitare una maggiore produzione di colesterolo dalle molecole dure, adesive (lipoproteina A) che ben si radicano nelle pareti delle arterie nell’intento di ripararle.

Quindi gli obiettivi devono essere:

    mantenere stabili, elastiche le pareti arteriose e ridurre la richiesta da parte dell’organismo di produrre colesterolo endogeno
    prendersi cura delle proprie arterie così come ci si prende cura della salute degli altri organi e apparati
    tenere sotto controllo il processo infiammatorio con una dieta sana
    ridurre il consumo di carboidrati.

Come abbassare il colesterolo in modo naturale?

Il riso rosso fermentato è una valida alternativa naturale alle statine per il controllo dei livelli di colesterolo.

Il riso rosso fermentato contiene monacolina K, una sostanza con una struttura molto simile a quella della lovastatina, un farmaco che appartiene alla categoria delle statine.

Questo tipo di riso si ottiene tramite un processo di fermentazione del riso comune con ceppi del Monascus purpureus, chiamato anche “lievito rosso” per via della sua colorazione caratteristica.

Durante il processo di fermentazione, il riso si arricchisce di monacoline che sono note per la loro capacaità di riequilibrare l’assetto lipidemico.

Nello shop di Energy Foods puoi acquistare Energy Lip, il nostro integratore per il controllo del colesterolo.
Conclusione

Siamo abituati spesso a sentir parlare di “colesterolo buono” e “colesterolo cattivo”.

In realtà, non ci sono buoni e cattivi: il colesterolo non è il nemico ma è anzi una sostanza fondamentale per il corretto funzionamento del nostro corpo.

Fortunatamente, sempre più persone se ne stanno accorgendo e, grazie agli studi condotti e ai passi avanti, il colesterolo sta vivendo un lento e faticoso processo di riabilitazione.

Tuttavia, finché le linee guida ufficiali su questo argomento non cambieranno, saremo noi a doverci assumere la responsabilità di andare oltre e non fermarci alle indicazioni mediche standard.

L’importante è non dimenticare o sottovalutare il ruolo fondamentale che l’alimentazione ha sulla salute di tutto il nostro organismo.

Le malattie del cuore (e non solo) prima di tutto si prevengono a tavola con le scelte alimentari che facciamo ogni giorno.

Quindi, non dimenticare di introdurre nella tua alimentazione i grassi sani e di consumare proteine e verdure cotte ogni giorno.

Per darti un aiuto in più a partire con queste nuove abitudini, puoi scaricare gratuitamente un menù giornaliero, cliccando qui.

Se però desideri fare un miglioramento generale della tua alimentazione, ritrovare forma fisica ed energia, puoi iscriverti al mio SAUTÓN Approach.
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...sterolofalsimiti.htm

ciaooo Franco
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