Cosa è l'ACIDO ASCORBICO (vitaamina C)?
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La pagina in oggetto recita:
"Cos’è il colesterolo e quali sono le sue funzioni"
Cos’è il colesterolo e quali sono le sue funzioni
Il colesterolo è una materia grassa che si trova per lo più nel rivestimento della membrana di ogni nostra cellula, mentre una parte scorre disciolta nel sangue.
È composta da:
molecole di colesterolo vere e proprie
proteine
trigliceridi (comunemente detti acidi grassi)
Il prevalere o meno di ciascun elemento di questo mix rispetto agli altri determina la natura “buona” o “cattiva” del colesterolo.
Il colesterolo è una componente vitale per il nostro organismo, in quanto:
interviene nella costruzione della membrana cellulare, specie del sistema nervoso
partecipa alla sintesi delle vitamine, in modo particolare della vitamina D, favorendone l’assorbimento
contribuisce alla produzione di ormoni surrenali (cortisolo), ormoni sessuali maschili (testosterone) e femminili (estrogeni) e acidi della bile utili per la digestione dei grassi
ripara le cellule danneggiate
mantiene le cellule integre e prolunga la loro vita
aiuta a trasferire i nutrienti nel cervello e a proteggere dal deperimento del cervello
aiuta a mantenere in salute ed integro il tratto intestinale
favorisce i recettori della serotonina e quindi ci fa sentire più felici
combatte l’infiammazione cronica
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ciaooo Franco
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La pagina riporta:
"Come il corpo regola la produzione di colesterolo"
Come il corpo regola la produzione di colesterolo
Il colesterolo è così importante che il corpo ha sviluppato meccanismi incredibilmente complessi per assicurarsi che ne abbiamo sempre abbastanza.
Il colesterolo è infatti per il 75% autoprodotto dal corpo (il cosiddetto colesterolo endogeno).
Solo il 25% è la parte esogena, che proviene cioè dall’alimentazione quotidiana, quasi esclusivamente derivante dal consumo di grassi animali.
Si stima che dall’alimentazione ne ricaviamo tra 0,1 e 0,5 grammi al giorno, contro gli 1 o 2 grammi prodotti quotidianamente dal nostro organismo.
Il colesterolo endogeno viene prodotto per la quasi totalità dal fegato.
È lui che decide quanto produrne in base ai segnali che giungono dalle varie parti del corpo.
Quando però mangiamo cibi ricchi di colesterolo, il fegato comincia a produrne meno
(1
www.ahajournals.org/doi/full/10.1161/01.atv.16.10.1222
(2
www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC24942/
Quindi se ne mangiamo, la quantità totale di colesterolo nel corpo cambia molto poco (se non affatto).
La differenza è che arriva dalla dieta anziché dal fegato
(3
pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/22037012/
(4
www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/0026049565900028
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Sul COLESTEROLO, altra pagina dice:
"L’importanza del colesterolo"
L’importanza del colesterolo
Per capire quanto è importante il colesterolo, può essere d’aiuto vedere cosa accade, ad esempio in un bambino, quando il suo organismo non produce, o non riceve, abbastanza colesterolo.
Tra le conseguenze ci sono:
autismo/ritardo mentale
ritardo nella crescita
problemi alla vista
maggiore vulnerabilità alle infezioni
difetti fisici in mani/piedi o organi interni
problemi digestivi
Dunque, la carenza di colesterolo ha un forte impatto su ogni aspetto della nostra salute sia fisica che mentale.
Una delle ragioni principali è che il colesterolo svolge una funzione critica all’interno delle membrane cellulari.
Nel nostro corpo ci sono miliardi di cellule che devono interagire l’una con l’altra e il colesterolo è una delle molecole che permette alle nostre cellule di comunicare tra loro.
Ad esempio, il colesterolo è il precursore degli acidi biliari e, se non ce n’è a sufficienza, il sistema digestivo va in tilt.
Il colesterolo gioca anche un ruolo fondamentale nel cervello che, in buona parte, è costituito proprio di questa sostanza.
Infatti, interviene nella formazione delle sinapsi (le connessioni tra i neuroni) che ci consentono di pensare, imparare cose nuove e creare ricordi.
Ci sono motivi per ritenere che i medicinali per abbassare i livelli di colesterolo siano tra le concause della malattia di Alzheimer.
Inoltre, bassi livelli di colesterolo sono anche stati collegati a comportamenti violenti a causa dei cambiamenti che avvengono nella chimica del cervello.
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Rieccomi perchè ritengo importante che le persone capiscano quella che sono le VERITA' sul COLESTEROLO
Colesterolo o lipoproteine?
Quando le persone parlano di “colesterolo”, di solito non stanno parlando del colesterolo vero e proprio ma delle lipoproteine, cioè delle strutture che lo portano in giro per il corpo.
Infatti il colesterolo è solubile nei grassi e dunque non può scorrere da solo nel torrente sanguigno ma deve essere trasportato dalle lipoproteine.
Queste trasportano anche altre molecole, come trigliceridi (grassi), fosfolipidi e vitamine solubili nei grassi.
Le lipoproteine sono, in poche parole, un nucleo pieno di grassi e colesterolo, circondato da una membrana lipidica che contiene proteine chiamate apolipoproteine.
Ci sono molti tipi di lipoproteine ma le più importanti sono chiamate LDL (lipoproteine a bassa densità) e HDL (lipoproteine ad alta densità).
Queste sono riferite rispettivamente al colesterolo “cattivo” e “buono” ma è una definizione inesatta.
Il colesterolo è sempre lo stesso, sono le lipoproteine ad essere diverse.
Quello che i dottori misurano periodicamente, il colesterolo totale, LDL-c e HDL-c, si riferisce alla quantità di colesterolo trasportata da diversi tipi di lipoproteine.
Avere il colesterolo totale alto significa che hai molto colesterolo nel sangue ma non dice nulla sul tipo di lipoproteine presenti in esso.
Avere colesterolo LDL alto significa che molto del colesterolo presente nel tuo sangue è confezionato e inglobato in lipoproteine LDL.
Invece avere colesterolo HDL alto significa che molto del colesterolo presente nel tuo sangue è confezionato e inglobato in lipoproteine HDL.
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Per conoscere meglio il COLESTEROLO, ecco un'altra pagina che informa della VERA REALTA'.
I problemi cardiaci sono legati alle lipoproteine, non al colesterolo
Il colesterolo “totale” è in realtà un marcatore piuttosto inutile, perché avere colesterolo HDL (che è protettivo) contribuisce comunque a un colesterolo totale alto.
Avere colesterolo alto nel tuo torrente sanguigno non è una cosa negativa, a meno che questo colesterolo non sia trasportato dalle lipoproteine sbagliate.
È una conoscenza ampiamente diffusa che avere molto colesterolo in lipoproteine LDL è associato all’infarto, mentre avere colesterolo in lipoproteine HDL è associato a una riduzione dei rischi
(5
www.nejm.org/doi/full/10.1056/NEJMoa021993
(6
www.ahajournals.org/doi/full/10.1161/01.cir.0000154555.07002.ca
Questo è un esempio di come la “saggezza comune” in certi casi abbia ragione, ma è ancora una volta una semplificazione esagerata, che può portare a conclusioni sbagliate.
Quando si parla di problemi cardiaci, le lipoproteine LDL sono quelle a cui si dà più importanza.
Ma la questione è molto più complicata del semplice “LDL=colesterolo cattivo”.
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ciaooo Franco
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L'articolo in oggetto spiega la differenza tra i tipi di COLEStEROLO LDL:
I TIPI DI LDL
Ci sono sottotipi di LDL, a seconda delle dimensioni delle particelle.
La loro dimensione è di solito classificata con “LDL in particelle piccole e dense” o “LDL grandi”
(7
jamanetwork.com/journals/jama/article-abstract/407945
(8
pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/7858908/
(9
www.ahajournals.org/doi/abs/10.1161/01.atv.12.2.187
Studi mostrano che le persone che hanno soprattutto particelle piccole, chiamate reticolo B, hanno rischi 3 volte più alti rispetto alle persone con particelle grandi, chiamate reticolo A
(10
jamanetwork.com/journals/jama/article-abstract/374290
In ogni caso il marcatore più importante di tutti è il numero di particelle LDL (chiamato LDL Particle Number, o LDL-p).
La loro dimensione, così come la quantità di colesterolo che trasportano, diventa insignificante rispetto al numero di particelle LDL.
Per quanto LDL-c (colesterolo totale), dimensione di LDL e LDL-p (numero di particelle) siano correlati, immagina di riempire una sacca con palle da golf e palle da tennis.
La sacca è la quantità totale di colesterolo contenuta nelle lipoproteine LDL.
Le palle da golf sono le particelle piccole di LDL, mentre quelle da tennis sono le particelle grandi.
Il numero totale di palline è il numero di particelle LDL.
Puoi riempire la sacca di palle da golf o di palle da tennis.
La sacca sarà sempre piena ma se usi le palle da golf, il numero di palle nella sacca sarà maggiore.
Per il colesterolo LDL è lo stesso: a parità di LDL, se hai più particelle piccole significa che hai un numero più alto di particelle che trasportano la stessa quantità di colesterolo.
Puoi trasportare una certa quantità di colesterolo in un alto numero di particelle piccole di LDL o puoi trasportare la stessa quantità in un numero minore di particelle più grandi.
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Perchè fermarmi? il COLESTEROLO è troppo importante per non sapere la verità_
Perché le particelle LDL sono dannose?
In accordo con uno studioso, il dott.Peter Attia, il motivo principale per cui le piccole particelle di LDL sono dannose è che le persone che hanno la maggior parte di particelle piccole, hanno più probabilmente un numero di particelle più alto.
Non è l’essere piccole che provoca i problemi cardiaci ma il fatto che le persone con particelle piccole tendono ad avere un numero più alto di particelle.
In altre parole, avere molte particelle piccole di LDL è il veicolo di molti altri problemi.
Stando al Quebec Heart Study, la dimensione dell’LDL non importa quando il numero di particelle è sotto controllo
(11
www.ahajournals.org/doi/full/10.1161/01.cir.95.1.69
Un problema grosso quando si usa l’LDL-c per determinare un problema cardiaco è che è possibile avere LDL-c normale o basso, ma avere LDL-p alto.
Sebbene LDL-c e LDL-p siano correlati, talvolta non lo sono e questa è chiamata discordanza
(12
www.elsevier.com/
La verità è che l’LDL-p è il fattore che conta.
Misurare solo l’LDL-c può essere fuorviante, perché è irrilevante a meno che l’LDL-p non sia alto.
L’LDL-p può anche essere stimato misurando un altro marcatore chiamato Apolipoproteina B (o ApoB).
Ciascuna particella di lipoproteina LDL ha una ApoB, quindi più alto è il numero, più è alto il numero di particelle LDL.
Il numero di particelle LDL è un fattore di rischio avanzato che molti esperti e medici non conoscono e che è difficile misurare.
Comunque, potrebbe essere il fattore di rischio più forte e più importante che ha un ruolo diretto nello svilupparsi della patologia.
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Questa pagina in oggetto dice:
"I miti su grassi saturi e colesterolo"
Ma l'altra pagina recita:
"La margarina è un alimento naturale?
I grassi polinsaturi impiegati per produrre la margarina sono normalmente di origine vegetale: semi di girasole, semi di cotone e soia. Così potrebbe sembrare veramente un prodotto naturale. Tuttavia, quando la margarina giunge sulla tavola del consumatore è ormai un prodotto altamente manipolato dall’industria alimentare e di naturale non ha più nulla.
Nel 1989, il benzene, solvente derivato dal petrolio e considerato cancerogeno, fu trovato nell’acqua minerale Perrier in una concentrazione media di 14 parti per miliardo. Questo è stato sufficiente perché l’acqua Perrier fosse immediatamente ritirata dai negozi. Il primo processo per la produzione della margarina è l’estrazione degli oli dai semi e questo è normalmente fatto impiegando solventi simili a quelli derivati dal petrolio. Nonostante vengano fatti poi evaporare, a questo stadio del procedimento nella margarina ci sono ancora circa 10 parti per milione del solvente usato, che vuol dire 700 volte la quantità trovata nell’acqua di Perrier."
acidoascorbico.altervista.org/prova2/Imm.../margarinanichel.htm
I miti su grassi saturi e colesterolo
Per anni si è creduto che i grassi saturi e il colesterolo fossero il nemico e di ridurre per questo certi alimenti.
Negli ultimi anni tanti studi e statistiche hanno risposto a questa domanda, e la risposta finale è stata “No”, i grassi saturi, quelli buoni (come ghi, burro da pascolo, olio di cocco) non fanno male, ma bene.
Il burro, per esempio, è stato a lungo erroneamente demonizzato per il suo contenuto di grassi saturi.
Molti inorridiscono ancora all’idea di mangiarlo, ma le nuove ricerche ci dicono che quello vero, crudo, biologico, da animali da pascolo ha molti benefici.
Quindi rimetti pure il burro sulla tua tavola (quello buono, però) e se vuoi combattere contro il vero nemico, combatti contro zucchero e cibo processato, contro le margarine e i cibi light di pessima qualità.
Ecco i miti infondati (ma purtroppo molto diffusi) su grassi saturi e colesterolo.
Proprio l’affidarsi a queste false credenze negli anni ha contribuito a renderci sempre più grassi e malati.
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La pagina in oggetto il cui titolo è
"1. Le diete a basso contenuto di grassi e alto contenuto di carboidrati sono le migliori per l’uomo"
i fondo però riporta:
"Ma sembra plausibile che le raccomandazioni di diete a basso contenuto di grassi abbiano peggiorato le cose, perché le persone hanno cominciato a mangiare meno cibo sano come carne, burro e uova e a mangiare più cibo processato ricco di zuccheri e carboidrati raffinati."
passando per:
"L’obesità epidemica è cominciata quasi nello stesso momento in cui sono state date le direttive per le diete a basso contenuto di grassi (17) e l’epidemia di diabete è venuta poco dopo."
1. Le diete a basso contenuto di grassi e alto contenuto di carboidrati sono le migliori per l’uomo
Negli anni 60 e 70 molti scienziati credevano che i grassi saturi fossero la principale causa di malattie cardiache, i colpevoli del rialzo del colesterolo cattivo nel sangue.
Questa idea era il pilastro delle diete a basso contenuto di grassi.
A causa di qualche cattivo studio e di decisioni politiche malaccorte, questa dieta è stata raccomandata a tutti gli americani nel 1977
(16
pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/20888548/
In ogni caso non c’era un singolo studio su questa dieta a quel tempo.
Il pubblico americano è diventato così il partecipante del più grande esperimento non controllato della storia.
Questo esperimento non è andato molto bene e se ne stanno ancora pagando le conseguenze.
L’obesità epidemica è cominciata quasi nello stesso momento in cui sono state date le direttive per le diete a basso contenuto di grassi
(17
www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK19623/
e l’epidemia di diabete è venuta poco dopo.
Naturalmente una statistica come questa non prova nulla.
Correlazione non vuol dire causalità.
Ma sembra plausibile che le raccomandazioni di diete a basso contenuto di grassi abbiano peggiorato le cose, perché le persone hanno cominciato a mangiare meno cibo sano come carne, burro e uova e a mangiare più cibo processato ricco di zuccheri e carboidrati raffinati.
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Finalmente ci si accorge che i grassi sani sono SALUTE, però quante malattie nel frattempo.
Gli studi che evidenziano l’importanza dei grassi sani nella dieta
A quel tempo c’era poca evidenza ma negli ultimi anni e decenni, la dieta a basso contenuto di grassi è stata studiata molto a fondo.
È stata testata nel più grande studio controllato nella storia della nutrizione, lo Women’s Health Initiative.
In questo studio 48.835 donne in postmenopausa sono state divise in due gruppi.
Un gruppo ha iniziato una dieta a basso contenuto di grassi (con cereali integrali e tutto il resto) mentre l’altro gruppo ha continuato a mangiare “normalmente”.
Dopo un periodo di 7 anni e mezzo – 8, il gruppo a basso contenuto di grassi pesava solo 0,4 kg in meno rispetto al gruppo di controllo e non c’erano differenze nell’incidenza di malattie cardiache o cancro nei due gruppi
(18
pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/16391215/
(19
jamanetwork.com/journals/jama/fullarticle/202339
(20
pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/16467233/
(21
pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/16467232/
Altri grossi studi hanno evidenziato che non ci sono vantaggi nel fare una dieta a basso contenuto di grassi
(22
jamanetwork.com/journals/jama/article-abstract/377969
(23
www.nih.gov/news-events/news-releases/we...risk-type-2-diabetes
(24
www.nejm.org/doi/full/10.1056/NEJMoa1212914
Ma non finisce qui, sfortunatamente: le diete a basso contenuto di grassi raccomandate dalla maggior parte delle organizzazioni nutrizionali non sono solo inefficaci, sono anche dannose.
In svariati studi sull’uomo, le diete a basso contenuto di grassi peggioravano alcuni importanti fattori di rischio, alzavano i trigliceridi, abbassavano il colesterolo HDL (buono) e rendevano le particelle di LDL più piccole (e più pericolose)
(25
www.jci.org/articles/view/6572
(26
www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC296399/
(27
ajcn.nutrition.org/article/S0002-9165(23)07207-6/fulltext
(28
pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/10075324/
Inoltre, gli studi sulle diete ad alto contenuto di grassi (e basso contenuto di carboidrati) mostrano che queste diete provocano una perdita di peso maggiore rispetto alle diete a basso contenuto di grassi
(29
ajcn.nutrition.org/article/S0002-9165(23)13296-5/fulltext
(30
onlinelibrary.wiley.com/doi/abs/10.1111/...67-789X.2012.01021.x
(31
onlinelibrary.wiley.com/doi/full/10.1111...67-789X.2008.00518.x
Nonostante questi risultati, molti nutrizionisti in tutto il mondo continuano a raccomandare diete a basso contenuto di grassi.
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La pagina in oggetto recita:
"Probabilmente il più grande errore nella medicina moderna è il concentrarsi troppo sui livelli di colesterolo totale e di LDL e giudicarli indicatori dei rischi di malattie cardiache."
2. I livelli di colesterolo totale e di LDL sono buoni indicatori dei rischi di malattie cardiache
Probabilmente il più grande errore nella medicina moderna è il concentrarsi troppo sui livelli di colesterolo totale e di LDL e giudicarli indicatori dei rischi di malattie cardiache.
Bene, è vero che elevati livelli di entrambi sono associati a un aumento dei rischi
(32
pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/2619783/
ma il quadro completo è molto più complicato di così.
Il colesterolo totale, in realtà, include molte cose, tra cui l’HDL, noto come colesterolo buono.
Avere alti livelli di HDL alza il valore totale del colesterolo.
Inoltre l’LDL non è solo LDL, ci sono dei sottotipi:
le particelle piccole e dense di LDL (molto dannose) che sono associate alle malattie cardiache
le particelle grandi e morbide (buone) sono benigne
(33
www.ahajournals.org/doi/full/10.1161/01.ATV.0000154144.73236.f4
(34
www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0167527399001072
(35
www.ahajournals.org/doi/abs/10.1161/01.atv.12.2.187
(36
www.ahajournals.org/doi/full/10.1161/01.CIR.95.1.69
(37
jamanetwork.com/journals/jama/article-abstract/407945
Studi attualmente dimostrano che il colesterolo totale e l’LDL sono pessimi indicatori dei rischi se paragonati ad altri marcatori, come il rapporto Trigleiceridi:HDL
(38
www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2664115/
Uno studio ha scoperto che di 231.986 pazienti ospedalizzati per malattie cardiache, la metà aveva livelli di colesterolo normali !
(39
www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2664115/
Ci sono anche studi che mostrano che il colesterolo alto può essere protettivo.
Negli individui anziani, più è alto il colesterolo, più bassi sono i rischi di malattie cardiache
(40
www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0140673697044309
(41
www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0140673601055532
Senza contare che livelli di colesterolo troppo bassi sono associati a maggiori rischi di morte per altre cause (come cancro e suicidio)
(42
jamanetwork.com/journals/jamainternalmed...icle-abstract/616450
(43
nyaspubs.onlinelibrary.wiley.com/doi/ful...-6632.1997.tb52355.x
Nonostante i valori del colesterolo totale e LDL siano poco indicativi, alle persone con valori elevati viene spesso consigliato di abbassare il colesterolo con ogni mezzo necessario, tra cui una dieta a basso contenuto di grassi (che non funziona) e le statine.
In questo momento, milioni di persone in tutto il mondo stanno assumendo farmaci che abbassano il colesterolo, senza averne bisogno, sottoponendosi al rischio di gravi effetti collaterali.
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Molto strano che gli oli processati siano dichiarati sani, in quanto la pagina in oggetto recita:
"Per qualche strano motivo, gli oli di semi e gli oli vegetali processati sono riconosciuti come salutari.
L’uomo ha cominciato ad usarli circa 100 anni fa, perché fino ad allora non esisteva la tecnologia per processarli.
Non si sa come, in un certo momento, è stato dedotto che questi oli potessero essere benefici per l’uomo (e certamente migliori rispetto ai “pericolosi” grassi saturi)."
Insomma tutto il contrario di quello che in effetti è NATURALE.
Non ho parole... un errore o volutamente dichiarato?
3. Gli oli di semi e vegetali processati sono sani
Per qualche strano motivo, gli oli di semi e gli oli vegetali processati sono riconosciuti come salutari.
L’uomo ha cominciato ad usarli circa 100 anni fa, perché fino ad allora non esisteva la tecnologia per processarli.
Non si sa come, in un certo momento, è stato dedotto che questi oli potessero essere benefici per l’uomo (e certamente migliori rispetto ai “pericolosi” grassi saturi).
Questi oli, che comprendono olio di soia, mais e semi di cotone, sono molto ricchi di acidi grassi polinsaturi omega-6, che sono dannosi in eccesso e possono contribuire all’infiammazione
(44
www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0753332202002536
(45
pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/19022225/
Nonostante questi oli siano raccomandati per ridurre le malattie cardiache, in realtà vi sono diversi studi che dimostrano come ne aumentino il rischio
(46
pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/16387724/
(47
www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2166702/
(48
jamanetwork.com/journals/jama/article-abstract/662108
(49
link.springer.com/chapter/10.1007/978-1-4684-0967-3_18
In uno studio che ha esaminato gli oli da cucina diffusi sul mercato degli Stati Uniti, è stato scoperto che dallo 0,56% al 4,2% degli acidi grassi contenuti erano grassi trans altamente tossici
(50
onlinelibrary.wiley.com/doi/abs/10.1111/...-4522.1994.tb00244.x
Tuttavia, questi oli sono ancora raccomandati da molte organizzazioni che sostengono di proteggere la nostra salute.
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ciaooo Franco
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Continuo con la pagina in oggetto che riporta:
"La guerra ai grassi saturi è stata un fallimento epocale.
È iniziata con studi fallaci, ma per qualche motivo è diventata un affare pubblico (con disastrose conseguenze).
La parte peggiore è che il governo e le organizzazioni della salute devono ancora cambiare posizione, nonostante le evidenze dell’errore siano schiaccianti."
4. I grassi saturi alzano il colesterolo cattivo e provocano malattie cardiache
La guerra ai grassi saturi è stata un fallimento epocale.
È iniziata con studi fallaci, ma per qualche motivo è diventata un affare pubblico (con disastrose conseguenze).
La parte peggiore è che il governo e le organizzazioni della salute devono ancora cambiare posizione, nonostante le evidenze dell’errore siano schiaccianti.
In realtà i grassi saturi non alzano poi così tanto l’LDL.
L’effetto è debole e inconsistente e dipende da individuo a individuo
(51
www.ahajournals.org/doi/full/10.1161/01.atv.18.3.441
(52
jn.nutrition.org/article/S0022-3166(22)15551-3/fulltext
(53
pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/998550/
Quando il grasso saturo influenza l’LDL, cambia le particelle piccole e dense in grandi, che sono per lo più benigne
(54
ajcn.nutrition.org/article/S0002-9165(23)01670-2/fulltext
(55
ajcn.nutrition.org/article/S0002-9165(23)18287-6/fulltext
(56
pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/8299884/
I grassi saturi alzano anche il colesterolo HDL, che è associato a una riduzione dei rischi di malattie cardiache
(57
pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/1386252/
(58
academic.oup.com/ajcn/article/77/5/1146/4689813
Se così stanno le cose, i grassi saturi in realtà migliorano il profilo lipidico, non quello che si dice.
Negli scorsi 5 anni, molti studi massivi hanno esaminato il collegamento tra grassi saturi e malattie cardiache.
Uno di questi studi ha coinvolto 347.747 partecipanti e ha analizzato i dati di 21 studi.
La conclusione: non ci sono prove che i grassi saturi aumentino i rischi di malattie cardiache
(59
academic.oup.com/ajcn/article/91/3/535/4597110
(60
pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/19364995/
(61
pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/9635993/
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Ecco che tra l'altro, i grassi trans consigliati, sono chimicamente modificati, come la maggior parte dei CIBI IMMONDIZIA delle industrie alimentari. Infatti l'articolo in oggetto recita:
"I grassi trans sono grassi insaturi chimicamente modificati per essere più solidi e durare di più.
Sono conosciuti anche come grassi parzialmente idrogenati, creati pompando molecole di idrogeno negli oli vegetali."
5. Grassi saturi e grassi trans sono simili
I grassi trans sono grassi insaturi chimicamente modificati per essere più solidi e durare di più.
Sono conosciuti anche come grassi parzialmente idrogenati, creati pompando molecole di idrogeno negli oli vegetali.
Questo cambia la struttura chimica dell’olio, trasformandolo da liquido a solido.
Tale processo comporta alta pressione, gas idrogeno e un metallo catalizzatore (ed è disgustoso e innaturale).
È assurdo che una cosa del genere sia considerata commestibile per gli uomini.
Alcune delle principali organizzazioni sanitarie hanno iniziato a confondere la gente mettendo insieme grassi trans e grassi saturi e chiamandoli i “grassi cattivi”, come se fossero la stessa cosa
(62
www.heart.org/en
In realtà i grassi saturi sono completamente innocui ma lo stesso non si può dire dei grassi trans.
I grassi trans sono altamente tossici e possono provocare insulino resistenza, infiammazione e aumentare significativamente il rischio di malattie gravi come quelle cardiache
(63
jn.nutrition.org/article/S0022-3166(22)10096-9/fulltext
(64
onlinelibrary.wiley.com/doi/full/10.1038/oby.2007.200
(65
www.nejm.org/doi/full/10.1056/NEJM199906243402511
(66
www.nejm.org/doi/full/10.1056/NEJM199711203372102
Se vuoi evitare malattie croniche mangia ghi, carne e olio di cocco, ma stai alla larga dai grassi trans.
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La pagina in oggetto recita in parte:
"A causa della guerra ai grassi saturi, fra cui il burro, i produttori alimentari quindi hanno cominciato a produrre dei sostituti, come la margarina.
La maggior parte delle margarine contiene grandi quantità di oli vegetali trasformati, spesso con grassi trans aggiunti alla miscela."
Altra pagina recita:
"La margarina è un alimento naturale?
I grassi polinsaturi impiegati per produrre la margarina sono normalmente di origine vegetale: semi di girasole, semi di cotone e soia. Così potrebbe sembrare veramente un prodotto naturale. Tuttavia, quando la margarina giunge sulla tavola del consumatore è ormai un prodotto altamente manipolato dall’industria alimentare e di naturale non ha più nulla.
Nel 1989, il benzene, solvente derivato dal petrolio e considerato cancerogeno, fu trovato nell’acqua minerale Perrier in una concentrazione media di 14 parti per miliardo. Questo è stato sufficiente perché l’acqua Perrier fosse immediatamente ritirata dai negozi. Il primo processo per la produzione della margarina è l’estrazione degli oli dai semi e questo è normalmente fatto impiegando solventi simili a quelli derivati dal petrolio. Nonostante vengano fatti poi evaporare, a questo stadio del procedimento nella margarina ci sono ancora circa 10 parti per milione del solvente usato, che vuol dire 700 volte la quantità trovata nell’acqua di Perrier."
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6. La margarina processata è meglio del burro
A causa della guerra ai grassi saturi, fra cui il burro, i produttori alimentari quindi hanno cominciato a produrre dei sostituti, come la margarina.
La maggior parte delle margarine contiene grandi quantità di oli vegetali trasformati, spesso con grassi trans aggiunti alla miscela.
Ma come si può pensare che una margarina trasformata e di fabbrica possa essere più sana del burro, che è completamente naturale e che gli esseri umani hanno mangiato per tanto tempo?
Gli studi, inoltre, non supportano l’idea che la margarina sia più sana del burro.
Nel Framingham Heart Study, il consumo di margarina era collegato a un aumento dei rischi di malattie cardiache rispetto al burro
(67
pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/9229205/
Molti altri studi hanno esaminato i prodotti lattiero-caseari ad alto contenuto di grassi e non hanno trovato alcuna prova che possano contribuire a qualsiasi malattia.
In realtà sono associati a un minor rischio di obesità
(68
pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/22810464/
I prodotti lattiero-caseari grassi, come il burro, sono estremamente sani, soprattutto se derivano ??da mucche nutrite a erba.
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La pagina in oggetto scrive:
"Per questo motivo la maggior parte dei cibi a “basso contenuto di grassi” vengono riempiti di zucchero, che è molto dannoso "
7. Il cibo processato a basso contenuto di grassi è una scelta sana
A causa della raccomandazione di stare alla larga dai grassi, i produttori di alimenti hanno rimosso il grasso da alcuni dei loro cibi.
Ma questo causava un grosso problema: gli alimenti al naturale senza il grasso avevano un sapore terribile.
I produttori di alimenti, per far fronte a questo inconveniente, hanno aggiunto lo zucchero per compensare il grasso mancante.
Per questo motivo la maggior parte dei cibi a “basso contenuto di grassi” vengono riempiti di zucchero, che è molto dannoso
(69
www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2673878/
(70
pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/23594708/
Se un alimento ha “basso contenuto di grassi” o “dietetico” sull’etichetta, allora probabilmente contiene zucchero, sciroppo di mais e varie sostanze chimiche artificiali nella lista degli ingredienti.
Tuttavia, le vendite di questi alimenti sono salite alle stelle, perché molte organizzazioni nutrizionali consigliano ancora alla gente di mangiarle, anche se le alternative con grassi sono molto più sane!
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Ed ora la verità sulle uova, le quali solo nella mia alimentazione partendo dalla colazione con due di queste.
La pagina in oggetto dice:
"I professionisti della nutrizione hanno avuto un grande successo nel demonizzare alimenti perfettamente sani."
Tutta la verità sulle uova e il colesterolo
Uova e colesterolo
I professionisti della nutrizione hanno avuto un grande successo nel demonizzare alimenti perfettamente sani.
Probabilmente il peggior esempio di questo sono le uova, uno dei cibi più sani al mondo.
Dato che le uova contengono molto colesterolo (186 mg cioè il 62% della quantità giornaliera raccomandata), qualcuno pensa ancora che siano la causa delle malattie cardiache.
Gli studi in realtà mostrano che il colesterolo presente negli alimenti non alza i livelli di colesterolo cattivo nel sangue.
Anzi, più colesterolo introduci, meno il tuo corpo ne produrrà.
È stato dimostrato che le uova alzano i livelli di HDL (il colesterolo buono) e non sono associate a un aumento dei rischi di malattie cardiache
(71
pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/16340654/
(72
pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/19369056/
(73
pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/23021013/
(74
jamanetwork.com/journals/jama/fullarticle/189529
Quello di cui stiamo parlando è un alimento incredibilmente sano, ricco di vitamine, minerali e sostanze nutritive potenti che sono importanti per gli occhi e il cervello
(75
nutritiondata.self.com/facts/dairy-and-egg-products/117/2
(76
academic.oup.com/ajcn/article/70/2/247/4431045
(77
faseb.onlinelibrary.wiley.com/journal/15306860
Quasi tutte le sostanze nutritive si trovano nel tuorlo, il bianco non è altro che la proteina.
E per preservare tutto il nutrimento e il potere enzimatico, il tuorlo andrebbe mangiato crudo, come in questa ricetta: Uova SAUTÓN.
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Sulle uova la pagina in oggetto recita:
"Le raccomandazioni parlano di consumare al massimo 2-6 tuorli a settimana.
In realtà non ci sono degli studi che giustificano questa limitazione
Al contrario, abbiamo un numero significativo di studi che dimostrano che è sicuro mangiare uova."
Quante uova mangiare al giorno? Gli studi
Le raccomandazioni parlano di consumare al massimo 2-6 tuorli a settimana.
In realtà non ci sono degli studi che giustificano questa limitazione
(78
il link sulla pagina originale
Al contrario, abbiamo un numero significativo di studi che dimostrano che è sicuro mangiare uova.
In questi studi, alcune persone sono state divise in due gruppi, un gruppo mangiava diverse uova intere al giorno (da 1 a 3), l’altro gruppo mangiava altro (sostituti delle uova).
I ricercatori hanno seguito la dieta di queste persone per un certo numero di settimane/mesi.
Alla fine i risultati sono stati questi:
in quasi tutti i casi i livelli di HDL (il colesterolo buono) erano saliti
(79
il link sulla pagina originale
(80
il link sulla pagina originale
(81
il link sulla pagina originale
i livelli totali di colesterolo LDL non erano cambiati, ma in qualche caso erano aumentati leggermente
(82
il link sulla pagina originale
(83
il link sulla pagina originale
(84
il link sulla pagina originale
(85
il link sulla pagina originale
mangiare uova arricchite di Omega 3 abbassava i trigliceridi nel sangue (un altro fattore di rischio)
(86
il link sulla pagina originale
(87
il link sulla pagina originale
i livelli nel sangue di carotenoidi antiossidanti come Luteina e Zeaxantina erano aumentati significativamente
(88
il link sulla pagina originale
(89
il link sulla pagina originale
Sembra che la risposta del corpo al consumo di uova sia diversa da persona a persona.
Nel 70% delle persone non ha effetti sul colesterolo totale o sull’LDL, mentre nel 30% delle persone (chiamate “Hyper responders”) i valori aumentano leggermente
(90
il link sulla pagina originale
Ma questo non è un problema.
Gli studi mostrano che le uova trasformano le particelle di LDL da piccole e dense (pericolose) in particelle grandi (benigne)
(91
il link sulla pagina originale
(92
il link sulla pagina originale
Le persone che hanno un gran numero di particelle di LDL grandi hanno minori rischi di infarto.
Quindi anche se le uova provocano un piccolo aumento del colesterolo totale e dei livelli di LDL, non c’è da preoccuparsi
(93
www.ahajournals.org/doi/abs/10.1161/01.atv.12.2.187
(94
jamanetwork.com/journals/jama/article-abstract/374290
(95
www.ahajournals.org/doi/full/10.1161/01.CIR.95.1.69
La scienza chiarisce che mangiare fino a 3 uova al giorno è sicuro per le persone in salute e con uno stile di vita sano.
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L'articolo in oggetto vuole svelare quanto siano legate la uova agli infarti scrivendo:
"Diversi studi hanno indagato sul possibile collegamento tra consumo di uova e infarto.
Tutti questi studi sono chiamati osservazionali.
In studi come questi, gruppi di persone abbastanza grandi sono seguiti per diversi anni.
I ricercatori usano la statistica per capire se certe abitudini (come la dieta, il fumo o l’esercizio fisico) siano collegate alla diminuzione o all’aumento dei rischi di alcune patologie."
Legame tra consumo di uova e infarto
Diversi studi hanno indagato sul possibile collegamento tra consumo di uova e infarto.
Tutti questi studi sono chiamati osservazionali.
In studi come questi, gruppi di persone abbastanza grandi sono seguiti per diversi anni.
I ricercatori usano la statistica per capire se certe abitudini (come la dieta, il fumo o l’esercizio fisico) siano collegate alla diminuzione o all’aumento dei rischi di alcune patologie.
Questi studi, alcuni dei quali coinvolgono centinaia di migliaia di persone, mostrano che le persone che mangiano uova intere non hanno più probabilità di sviluppare infarto.
Alcuni di questi mostrano addirittura una diminuzione dei rischi
(96
pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/11111098/
Comunque, una cosa che vale la pena notare, è che alcuni di questi studi mostrano che i diabetici che mangiano uova hanno un aumento dei rischi di infarto
(97
jamanetwork.com/journals/jama/fullarticle/189529
Il motivo per cui le uova portino un aumento dei rischi nei diabetici è sconosciuto.
Questo tipo di studi può solo fare dei collegamenti ed è possibile che i diabetici che mangiano uova siano, in media, meno attenti alla salute di quelli che non le mangiano.
Può anche dipendere dal resto della dieta.
In una dieta a basso contenuto di carboidrati (la migliore per i diabetici), le uova riducono il rischio di infarto
(98
pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/21134328/
(99
pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/24079288/
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L'articolo in oggetto recita:
"Le uova non contengono solo colesterolo ma sono anche piene di nutrienti e hanno degli straordinari benefici:
contengono molta Luteina e Zeaxantina, antiossidanti che riducono i rischi di problemi agli occhi, come la degenerazione maculare e le cataratte "
Gli altri benefici delle uova
Le uova non contengono solo colesterolo ma sono anche piene di nutrienti e hanno degli straordinari benefici:
contengono molta Luteina e Zeaxantina, antiossidanti che riducono i rischi di problemi agli occhi, come la degenerazione maculare e le cataratte
(100
iovs.arvojournals.org/article.aspx?articleid=2125160
(101
iovs.arvojournals.org/article.aspx?articleid=2163108
sono ricche di colina, un nutriente essenziale del cervello di cui il 90% delle persone sono carenti
(102
faseb.onlinelibrary.wiley.com/journal/15306860
contengono molte proteine animali di qualità, che favoriscono l’aumento della massa muscolare e la salute delle ossa
(103
academic.oup.com/biomedgerontology/article/56/6/M373/526427
(104
pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/21102327/
aumentano il senso di sazietà e aiutano a perdere peso
(105
pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/16373948/
contengono grassi di altissima qualità
Le uova hanno anche un buonissimo sapore e sono facili da preparare.
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Riporto il consiglio della pagina in oggetto su come consumare le uova.
Come consumare le uova
Sfortunatamente non abbiamo studi su persone che mangiano più di 3 uova al giorno.
È possibile, sebbene improbabile, che mangiarne di più possa avere effetti negativi sulla dieta, ma questo è un territorio del tutto inesplorato.
Anche se le uova sono un prodotto ottimo, la giusta misura è sempre la strada migliore.
Quindi l’ideale è consumarle 2-3 volte a settimana, alternandole alle altre proteine.
Inoltre non tutte le uova sono uguali.
La maggior parte delle uova del supermercato proviene da galline da allevamento nutrite con cereali.
Le uova migliori sono quelle fresche e biologiche, da galline allevate all’aperto o a terra.
Vanno conservate a temperatura ambiente per preservarne il contenuto enzimatico, e non in frigorifero.
Vanno consumate rigorosamente con albume cotto e tuorlo crudo.
Non devi mai cuocere il tuorlo, così potrai disporre delle proteine in esso contenute senza disperderle.
Le uova sono nutrienti e ricche di grassi e proteine di ottima qualità.
Non bandirle per la paura del colesterolo, ma comincia a procurarti quelle di buona qualità e a introdurle nella tua dieta.
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Noto con piacere che l'argomento piace, e piace anche la verità.
Colesterolo e malattie cardiovascolari: una verità tutta da rivedere
Per vari decenni il nome colesterolo è stato legato, in modo indissolubile e superficiale, alla patologia che causa il maggior numero di decessi in assoluto: l’aterosclerosi.
Si è visto che essa pone le sue basi addirittura sin dai primi anni dell’infanzia.
L’aterosclerosi è una malattia degenerativa che colpisce in modo particolare le arterie iliache, coronariche e carotidi con una lenta ma progressiva calcificazione a seguito di depositi di placche.
Queste sono di materiale in gran parte grasso, di colore bianco o giallognolo e nei casi più gravi formano delle vere e proprie masse che ostruiscono il regolare flusso sanguigno verso organi vitali come cuore e cervello.
Quando nelle arterie coronariche il flusso viene gravemente ridotto, si verifica un attacco cardiaco (infarto del miocardio).
Se invece viene ridotto nelle arterie carotidi, si verifica un ictus cerebrale.
Data la gravità e purtroppo la grande diffusione dell’aterosclerosi, si è fin troppo demonizzato il colesterolo, ritenendo a torto, che alti livelli riscontrati nel sangue (ipercolesterolemia) fossero la causa primaria di aterosclerosi e dunque di attacchi cardiaci e ictus.
Il buon livello di conoscenza raggiunto negli ultimi anni sulla malattia, libera il colesterolo dall’essere visto come l’unico protagonista sul banco degli imputati di questa patologia dagli esiti spesso mortali.
Medici e studiosi sono ormai concordi nell’affermare che:
i depositi arteriosclerotici non sono causati dall’ipercolesterolemia
l’aumento di colesterolo non è la causa della calcificazione delle arterie ma una conseguenza. È semmai il segnale della debolezza delle nostre arterie e che la malattia (aterosclerosi) si sta sviluppando.
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L'articolo in oggetto tra l'altro recita:
"Il Dott. Rath, paladino della medicina cellulare, con i colleghi dell’Università di Amburgo, ha condotto degli studi sulla concentrazione di lipoproteine di tipo A nelle pareti delle arterie."
In proposito mi permetto di riportare il video del Dott. Rath che spiega bene su questo colesterolo e le arterie dal titolo:
"Aterosclerosi coronarica - Effetto curativo della Vitamina C sulla parete arteriosa"
Le arterie, queste sconosciute
Immagina le arterie come dei tubi di irrigazione robusti e flessibili che, con la forza della pressione, trasportano il sangue dal cuore alle varie parti del corpo.
La sfida per non incorrere in malattie degenerative come l’aterosclerosi, è tenerle elastiche, pulite, libere da incrostazioni, dalle temute placche che si formano sulle pareti interne delle arterie (endotelio).
I depositi arteriosclerotici in realtà sono una sorta di meccanismo riparatore messo in atto dall’organismo per tamponare le microlesioni delle arterie.
Come visto, il colesterolo viene trasportato in organi e tessuti dalle lipoproteine.
Il Dott. Rath, paladino della medicina cellulare, con i colleghi dell’Università di Amburgo, ha condotto degli studi sulla concentrazione di lipoproteine di tipo A nelle pareti delle arterie.
La scoperta è stata chiarificatrice: ha constatato che vi erano tante lesioni quante particelle di lipoproteina A.
Il che sta ad indicare come al fegato giunga il segnale di danneggiamento delle pareti arteriose e come lui provveda a ripararle con un aumento di produzione di un certo tipo di colesterolo, composto da particelle adesive che ben si radicano e otturano le micro fessure.
Il colesterolo ha dunque anche un ruolo riparatore delle arterie danneggiate.
Più queste sono lesionate e fragili, più il metabolismo è indotto a produrre molecole di colesterolo dal fegato.
Un dato che ci induce a riflettere e ci aiuta a liberarci dalla paura di consumare grassi animali.
Poche cose nel campo della nutrizione sono controverse come colesterolo e rischi di infarto ed entrambi sono collegati al modo in cui mangiamo.
C’è una mole immensa di ricerche su questo argomento, ma molte di queste ricerche sono inquinate da scopi commerciali, quindi sono poco attendibili.
In più, un’alta percentuale di professionisti della salute sembra basare le sue raccomandazioni su conoscenze ormai datate.
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"L’aterosclerosi è ciò che causa l’infarto"
L’aterosclerosi è ciò che causa l’infarto
Il cuore è un muscolo che funziona come una batteria, generando la forza che spinge il sangue attraverso il nostro sistema vascolare.
Il cuore richiede un costante afflusso di ossigeno e carburante e ha un suo personale rifornimento di sangue: le arterie coronarie, che lo circondano.
L’aterosclerosi è la formazione di placche all’interno delle arterie, che le ispessiscono e ostruiscono.
Queste placche diventano sempre più larghe con il tempo, riempiendosi di colesterolo, cellule infiammatorie e ogni sorta di tessuti danneggiati.
Quando questo processo va avanti per anni e anni, la placca si può rompere e quando accade, il sangue nelle arterie si raggruma.
Questo grumo di sangue può impedire e bloccare il flusso di sangue nelle arterie, parzialmente o completamente, cosa che priva il cuore di ossigeno.
A meno che il grumo non si dissolva o non sia rimosso velocemente (attraverso la chirurgia d’urgenza), una parte del muscolo cardiaco muore e non si riprenderà mai completamente.
Questo è chiamato infarto e, quando è a uno stadio pericoloso, può portare alla morte.
L’infarto è oggi la principale causa di morte
(106
www.cdc.gov/nchs/fastats/leading-causes-of-death.htm
per questo non bisogna sottovalutare l’importanza della prevenzione.
Uno dei fattori chiave nell’infarto è uno sterolo che si trova all’interno delle pareti arteriose e viene “mangiato” da cellule chiamate macrofagi.
I macrofagi fanno parte del sistema immunitario e si trovano dappertutto nel corpo.
Quando il colesterolo si incolla alla parete arteriosa e viene mangiato da un macrofago, comincia una reazione infiammatoria che esaspera questa condizione e segna l’inizio di un circolo vizioso.
L’infarto è un processo molto complicato e coinvolge molti fattori, inclusi l’infiammazione e lo stress ossidativo.
Ma il punto più importante da comprendere è che quando il colesterolo non si attacca alle pareti e non viene inglobato da un macrofago, non si ha l’infarto.
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ciaooo Franco
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Gli studi che scagionano il colesterolo
Oggigiorno le evidenze scientifiche che scagionano il colesterolo sono sempre più numerose anche se la convinzione della sua pericolosità è molto radicata e difficile da scalfire.
Negli USA, decenni di studi e ricerche volte a dimostrare la relazione tra colesterolo alto e malattie cardiovascolari hanno fallito.
Nelle ultime linee guida dietetiche del 2015-2020 (Dietary Guidelines for America) pubblicate ogni 5 anni dal Dipartimento dell’Agricoltura e della Salute e dal Dipartimento dei Servizi Umani Americani, finalmente c’è un cambio di rotta e si dichiara che:
“il colesterolo alimentare non è considerato un fattore di rischio in caso di sovraconsumo“.
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ciaooo Franco
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