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Traduzione sentenza Dr Lanka (Il morbillo non esiste)
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"Nel processo, sono stati introdotti i risultati delle ricerche sulle impronte genetiche del presunto virus del morbillo. Due laboratori riconosciuti, tra cui più grande e importante Istituto di genetica del mondo sono arrivati in modo indipendente esattamente agli stessi risultati. I risultati dimostrano che gli autori delle sei pubblicazioni presentate al processo si sbagliavano e come diretta conseguenza fino ad oggi sbagliano tutti i virologi del morbillo. Hanno frainteso normali costituenti delle cellule, come parte del sospetto virus del morbillo."
Quanto al processo relativo alla sentenza di Gottingen del 1997: in effetti Lanka si presentò spontaneamente al processo di cui hai riferito per affermare che non ha mai isolato il retrovirus dell'HIV e fu in quell'occasione che venne denunciato e in seguito prosciolto perchè chiese, a sua difesa, la testimonianza da parte di coloro che sostenevano di averlo isolato. Lanka, che ho incontrato per la prima volta al TAR di Stoccarda durante un'udienza relativa alla richiesta di verifica delle scoperte del dr. Hamer, mi scrisse il 10/3/2005 un fax, con sua firma autografa, che conservo (e che se interessa posso trasmettere)) Copio la traduzione: "Tanti ringraziamenti per il suo interessamento al ns. lavoro. Tutte le più importanti informazioni e documenti su HIV/AIDS e implicazioni sono pubblicati sul sito: klein-klein-aktion.de e nei nostri libri e brochure, attualmente nella ns. rivista bimensile "Leben mit Zukunft" (trad. Vivere con il futuro) e con documentari e commenti video.
A Gottingen abbiamo avuto un processo contro di noi dal quale siano stati prosciolti. Ogni bene. Dr. Stefan Lanka
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È il testo della decisione del tribunale, non la mia opinione.
Non intendevo sottendere che fosse la tua opinione, ma la tua traduzione della sentenza che potesse essere errata
Ho chiesto aiuto perche' questo e' cio' che da solo potevo leggere
88
- Il fatto che la convenuta non ha raccolto subito dopo la presentazione delle pubblicazioni l'obiezione che sei pubblicazioni sono state presentate e non uno solo, non è incoerente. La convenuta subito obiettare che nessuna delle opere presentate è adatto per effettuare la prova. ha stabilito solo quando gli esperti hanno trovato che le prove in sintesi di tutte le pubblicazioni può essere considerato fuori, si è imposto su se stesso, ora anche obiettato che la prova non è stata guidata da una sola opera quindi in ogni caso...
(Se hai difficolta' a capire non preoccuparti, non e' il tuo italiano ad essere scarso, e' che non si riesce a comprendere proprio nulla)
Comunque come traduci e' facilmente controllabile da chiunque parli tedesco, quindi la sentenza, nella sostanza , dice nero (virus esiste), mentre Lanka sostiene che la stessa dice bianco (virus non esiste)
Il giudizio e' ancora sospeso sino alla lettura degli atti, ma non si mette certo bene per la condotta del nostro
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Ho letto la sentenza della prima istanza e la decisione della corte di appello. E mi ero già detto „bè, non si parla di laboratori di genetica“. Ma esiste anche il protocollo dell’udienza della prima istanza dove parlano con il perito e poi c’è anche la lettera del perito in risposta alle nove domande fatte riguardo la perizia. Forse lì si troverà qualcosa. Il computer ci permette di capire in pochi secondi se in un documento si parla di un certo argomento: la ricerca di testo. Questo lo puoi fare anche tu, Paolab. Se hai bisogno ti mando i link ai quattro documenti tedeschi, li apri, fai Ctrl+t (o Ctrl+f, dipende) e scrivi „Labor“. Vedrai che in nessuno dei documenti se ne parla. Se se ne fosse parlato, visto che l’abbiamo menzionato qua, ve ne avrei scritto, fidatevi, per quello mi sono iscritto qua.
Una cosa che diventa evidente qua è che le verità scientifiche non vengono decise dai tribunali. Sia dalla prima istanza che dalla seconda viene quindi detto molto chiaramente che la causa si aggira attorno al pagamento dei 100.000 Euro:
Prima istanza:
1 Der Kläger begehrt vom Beklagten im wesentlichen die Auszahlung einer Belohnung aus einer Auslobung, betreffend den Nachweis von Existenz und
Größe des Masern-Virus.
1 Il ricorrente desidera da parte del convenuto sostanzialmente il pagamento di un premio derivante da un bando di concorso riguardo la prova dell’esistenza e la specificazione delle dimensioni del virus del morbillo.
Appello:
1 Die Parteien streiten in der Hauptsache darüber, ob der Kläger den vom Beklagten für den Nachweis des Masernvirus ausgelobten Betrag von 100.000 EUR beanspruchen kann.
1 Le parti controvertono essenzialmente sulla questione se il ricorrente ha diritto alla somma di 100.000 EUR promesso dal convenuto per la prova dell’esistenza del virus del morbillo.
Non dice „il ricorrente desidera sostanzialmente che sia riconosciuto che esiste il virus“. Non dice nemmeno „le parti controvertono essenzialmente sulla questione se esiste il virus o meno“. E sarebbe anche una follia. Perché queste domande sono da chiarire dalla comunità scientifica non da giudici.
Dopo l‘aggiustatura del radiatore della tua macchina fatta dal meccanico chiedi al tuo dentista un parere definitivo sulla procedura di lavoro del meccanico e sul risultato, un parere che dovrebbe poi essere una valida base di lavoro per tutti i meccanici che faranno mai riparazioni di radiatori in tutto il mondo. Forse no.
La lotta legale era per ottenere/evitare il pagamento dei 100.000 Euro. Perciò come prima cosa è venuto il perito che ha confermato in modo esteso e spiegato perché gli studi fossero validi per dimostrare l’esistenza del virus. Com’era richiesto per ottenere il pagamento. Allora si cominciava a dire „un’unico studio“ – ti ricordi, corte di appello lrbw.juris.de/cgi-bin/laender_rechtsprec...nr=20705&pos=0&anz=2 : „88. Solo quando il perito ha presentato il suo risultato che la prova può essere riguardata data nell'insieme delle pubblicazioni la parte del convenuto si è vista costretta di ammonire che comunque la prova non sia stata presentata in un'unica pubblicazione.“ Si cominciava a dire solo da un certo istituto, solo da un certo anno in su, solo in base a certe regole della comunità di ricercatori tedeschi, solo in una forma specifica. E il perito ha valutato e spiegato cosa è possibile chiedere tenendo presente la prassi e metodi di pubblicare della comunità scientifica tedesca e mondiale. Così si lottava in tribunale. Non presentando nuovi fatti scientifici; che sarebbe fare ricerca, e per quella c'è un'altro forum, quello della comunità scientifica. E forse questo si vede anche semplicemente passando il testo dei documenti in google translate or whatever usiate ogni tanto.
Credo che sia chiaro che tutto quello che metto tra virgolette „“ è quello che c’è scritto nei documenti legali. Direi che siamo tutti d’accordo che i fatti dovrebbero essere alla base della nostra valutazione e delle idee che ci facciamo. E diciamo che "i fatti" siano quello che si riesce a dimostrare al meglio che sia successo. Gli avvenimenti protocollati nei documenti legali sono confermati. Quello nella newsletter non trova nessuna conferma esterna. Sono affermazioni scritte solo lì, o, chissà forse in un'altro testo sul sito di Stefan Lanka. Ma non è una fonte indipendente. Da quel punto di vista facciamo bene a confrontarci con quello che c’è scritto nei documenti legali, perché sono la fonte indipendente più affidabile che avete, mi sembra. Se avete altro e volete farmelo sapere - sono qua.
Detto questo torno a dire che in nessuno dei documenti in cui sono riportati o riassunti i fatti determinanti per le decisioni giuridiche si parla di uno o due laboratori di genetica che abbiano fornito dei risultati di qualsiasi tipo. Mi spiace se qualcuno fa fatica a catalogare questo fatto, ma è così. E come ho detto, il check (Ctrl+t) lo potete fare anche voi sui documenti in tedesco, per scrupolo, se volete. Non fatevi neanche dei problemi a dire "Haselnuss, per capire se si parla di questo o quello, quali parole devo cercare nel documento?"
Mi spiace un sacco non potervi dare la traduzione intera di tutti questi documenti. Ma sarebbe fuori luogo, sono giorni di lavoro e non li posso fare gratis, lo capirete.
Chi ci tiene può andare su proz.com o translatorscafe.com, due piattaforme per traduttori liberi professionisti, dove si può volendo anche fare l’asta alla rovescia, scegliendosi il traduttore che chiede meno (la qualità della traduzione evidentemente potrebbe diminuire in proporzione al prezzo, scegliendo il più economico vi può capitare di ricevere una traduzione fatta con goggle translate come ce le avete già). Vi fate tradurre i quattro documenti interi, così avete una base. E prendetela come dati di fatto.
Intanto se volete sapere altro ci sono.
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in nessuno dei documenti in cui sono riportati o riassunti i fatti determinanti per le decisioni giuridiche si parla di uno o due laboratori di genetica che abbiano fornito dei risultati di qualsiasi tipo.
Anche questo non e' certo un bene, Lanka ha scritto che
Due laboratori riconosciuti, tra cui più grande e importante Istituto di genetica del mondo sono arrivati in modo indipendente esattamente agli stessi risultati. I risultati dimostrano che gli autori delle sei pubblicazioni presentate al processo si sbagliavano
Domanda per Paolab:
Lanka possiede questa documentazione, che non appare (almeno sinora) negli atti del processo, Paola?
Se la risposta e' positiva, dov'e' possibile consultarne gli esiti per verificare le sue parole?
Lo chiedo a te perche' hai detto di conoscerlo personalmente
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Spero che la terminologia che ho scelto non abbia creato confusione: La corte di appello ha continuato a chiamare il querulante il querulante e Lanka il convenuto, come era stato fatto nella prima istanza. Ma noto ora, dopo il posto di Paolab, che ho fatto confusione chiamando il querulante (che si chiama Bardens) ricorrente. Ecco, avevo detto che non sono specializzato in testi legali :hatchet:
Niente, mi scuso. Se avete problemi a capire chiedetemi pure.
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“ il capo dell’Istituto di riferimento nazionale per il morbillo presso l’istituto Robert Koch (National Referenz-Institut für Masern am Robert Koch-Institut (RKI)”
Il 03/02/2017 22:34, rebelt1 ha scritto:
Ciao, ... ti chiedo un favore. Haselnuss traduce così parte del punto 74 della sentenza della Corte d’Appello del 16/2/2016 lrbw.juris.de/cgi-bin/laender_rechtsprec...nr=20705&pos=0&anz=1 :
* sotto punto 74 il tribunale ha dato la motivazione per questo punto di vista e lo riassume: "[...] È evidente che per lui non abbia nessuna importanza che la sua asserzione riguardo la non esistenza del virus del morbillo - tra l'altro da lui sostenuta come incontestabile - sia confutata."
(Se la sentenza dice questo, Lanka non puo' scrivere il contrario, qualcuno sta sbagliando) scrive Haselnuss – posso chiederti la traduzione di questo punto?
Risposta:
From:
Sent: Tuesday, February 7, 2017 11:42 AM
To: rebelt1
Subject: Re: Fw: Lanka morbillo
qui di seguito la traduzione del punto 74:
“ Per l’imputato (Lanka), partendo dal presupposto per lui imprescindibile della non esistenza del virus del morbillo (poiché noi sappiamo che il virus del morbillo non esiste e in base alle conoscenze della Biologia e della Medicina non può esistere), si tratta di dimostrare che l’idea che il morbillo sia causato da un virus, rappresenta parte di una campagna pubblicitaria sostenuta dal governo tedesco e dal WHO a favore dell’industria Farmaceutica.
Verrebbe quindi affermato il falso, e in questo modo ferita la dignità umana e su questa base danneggiati il diritto alla vita e l’integrità fisica attraverso i vaccini.
RKI – Robert Koch Institute - sostiene, attraverso la sua docente Dott. M. (ndr dr. Annette Mankertz, capo dell’Istituto di riferimento nazionale per il morbillo) che , in considerazione del fatto che l'esistenza del virus del morbillo non può essere rilevata neppure dal bando di concorso, - è inaccettabile che ci si comporti come se il virus del morbillo esistesse
Il concorso rappresenta quindi il convenuto (Lanka) come un avversario della campagna di vaccinazioni per il virus del morbillo .
A lui (Lanka) è evidente che non interessa che la sua affermazione sulla non esistenza del Virus del morbillo, peraltro già espressa come incontestabile, venga confutata. ( ndr è inconfutabile proprio dalla mancanza da alcuna prova scientifica al riguardo come ha ammesso anche la dr. Mankertz ) del RKI)
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RKI – Robert Koch Institute - sostiene, attraverso la sua docente Dott. M. (ndr dr. Annette Mankertz, capo dell’Istituto di riferimento nazionale per il morbillo) che , in considerazione del fatto che l'esistenza del virus del morbillo non può essere rilevata neppure dal bando di concorso, - è inaccettabile che ci si comporti come se il virus del morbillo esistesse
Avendo lasciato fuori delle frasi in mezzo e non avendo segnalato in nessun modo i punti in cui il tribunale cita le parole di Lanka, e ce ne sono tanti, tuo amico si è perso e non ha notato che all'inizio della frase qua sopra c'è scritto il pronome maschile "Er ...". L'istututo sarebbe neutro "es" e in questo caso nel tedesco legale nessuno sostituirebbe "Das RKI" all'inizio della frase con "Es ...". Lui (Er, maschile - Lanka) sostiene quanto detto nella frase. Non si tratta nemmeno dell'istituto di riferimento nazionale per il morbillo, ma del centro di riferimento nazionale per il morbillo - nel senso che in un istituto si fanno le ricerche, il centro si occupa del coordinamento tra scienza e implementazione. Per questo, chi traduce sa che un'occhiata al sito pertinente basta per assicurarsi di scrivere la cosa che corrisponde alla realtà.
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17:15 MARK PFISTER - Intervista al Dott. STEFAN LANKA, 1°parte: VIRUS: realtà o finzione?
Il Dott. Stefan Lanka, micro-biologo di fama mondiale, chiarirà le effettive procedure utilizzate nella ricerca medica per evidenziare la presenza dei cosiddetti virus e cosa sono in realtà quelle strutture così chiamate.
...
20:15 MARK PFISTER - Intervista al Dott. STEFAN LANKA, 2°parte: Cosa produce la “malattia”?
Il Dott. Stefan Lanka, ci parlerà della costruzione del concetto della cellula “Maligna” in base a modelli cellulari, preconizzati prima e senza la necessaria congruenza con le attuali apparecchiature scientifiche.
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- veritassaphinho
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Come ti avevo già scritto nel tread , se ha bisogno di una traduzione certificata, devi andare al tribunale della tua città e richiedere la lista dei traduttori ufficiali, rivolgerti a loro , apporranno firma giurata ( vollmacht) riconosciuta dallo stato, e avrai il testo certificato ( costerà 20-30 euro per pagina) . Le traduzioni fai da te, anche a titolo gratuito ( sia per te sia per chi te l'ha tradotto, possono avere conseguenze penali se anche per buona fede si fa calunnia, e li non è' causa civile, ma penale e già regolamentate, non c'è bisogno del ddl bufale.
Come ti avevo già scritto, le sentenze , sono una soluzione alla controversia, anche se fosse andata alla corte federale. Se cerchi queste per giustificare o meno il lavoro portato al concorso, e' carta utile solo per pulire il q.lo con il giornale radio. Un tribunale secondo te valida o meno una ricerca scientifica? Vabbè che in Italia sono tutti tuttologi ed opinionisti. Specialmente nei paesi di lingua tedesca e nord europei una cosa e' oppure non e'. Non hanno un sistema peritale che si basa sul " a mio parere"
" Rispetteranno il grado, ma solo Dio sa se rispetteranno l' uomo, se sarà degno"
(Detto del periodo della guerra civile americana, sconosciuto l" autore)
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Hai tradotto qualche altra parte della sentenza?
Non voglio metterti alcuna fretta, ma mi piacerebbe sapere cosa dice esattamente il tribunale prima di pubblicare la mia ricerca sui vaccini
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e che invece la Corte d'Appello, con sentenza del 16/2/2016, non abbia ritenuto sufficienti quelle prove , sentenza poi confermata dalla Corte Suprema
No!
Non si è occupata della forza di prova scientifica dei documenti, ha solo ceduto alla lamentela portato da Lanka di voler avere un'unico documento. Anche vertiassaphinho ha spiegato in modo molto chiaro, come le corti d'appello guardano eventuali errori formali nella decisione della prima istanza. Lanka ha provato varie scappatoie, scusa se lo chiamo così, di carattere formale che sono state tutte respinte dalla corte d'appello tranne quello di "un'unico documento". Quindi toglitela dalla testa che una qualsiasi delle corti abbia non ritenuto sufficienti le prove. Ti ho riportato le diciture della sentenza di primo grado confermando che la prova sia stata fornita senza alcun dubbio e ti ho riportato le frasi della decisione della corte d'appello che conferma e assicura che sulla sufficienza delle prove non ci sia nulla da da dubitare o da aggiungere. Hanno ammesso un trucco sulla formalità, nessuna invalidità scientifica.
2. ahambar:
Mi spiace, ma ho detto più volte che non tradurrò tutto il documento per vari motivi, il primo essendo il fatto che una tale traduzione va fatto da qualcuno che è specializzato nelle traduzioni legali. E che andrebbe pagato, perché è un lavoro impegnativo e responsabile. Vi ho offerto il mio aiuto riguardo delle domande specifiche. E due o tre volte ho affermato che l'unica cosa cosa costruttiva da fare se continuate ad avere dei dubbi è cercarvi un traduttore di madrelingua italiana specializzato nel legale. Ho il mio lavoro di traduzioni mediche da svolgere, non posso stare qua a tradurre sentenze, che non è mio campo di specializzazione, verso una lingua che per me non è materna. È una questione di etica professionale e di tempo. Mi spiace comunque dovertelo dire così.
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E' prassi normale anche per altri virus?/i]
Hasselnuss
Buona domanda e non se l'unico di avertela posta. Lanka ha sul suo sito sia le risposte del perito alle sue nove domande che il protocollo dell'udienza con il perito. Già nella lettera risponde a questo appunto e nell‘udienza gli sono state fatte parecchie domande da parte degli assessori iuris per gettare luce proprio su questa domanda. Inevitabile che anche il testo della sentenza di prima istanza ne prende atto in modo piuttosto esteso.
Vedo di farti avere prima i passaggi pertinenti del protocollo e poi quelli della sentenza. Ma dammi sempre un po‘ di tempo. Cerco di far presto perché interessa anche a me.
Ero rimasto a questa tua intenzione,, se non puoi/vuoi farlo non c'e' problema, basta saperlo
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- Fabrizio70
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E' prassi normale anche per altri virus?
Mi sembra ovvio , se esiste uno studio che ha già evidenziato alcuni punti la prassi normale prevede la citazione non di certo investire tempo e denaro per rifarlo..
Il lusso non può mai essere soddisfatto perché, essendo qualcosa di falso, non esiste per esso un contrario vero e reale in grado di soddisfarlo e assorbirlo.
Wilhelm Richard Wagner-1849
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Fabrizio70: Esatto, questo è uno dei punti menzionati dal perito.
La ricerca microbiologica ha un costo, trovare fondi è sempre difficile, e studi vengono fatti per portare avanti le conoscenze decisive e promettenti per risolvere veri problemi. Sul fatto che il virus del morbillo, e quanti altri virus ancora, esistano non c'è ombra di dubbio, l'esistenza di tutti quanti è ampiamente documentata secondo gli standard scientifici (tra cui l'isolazione o l'infettività del virus isolato). Sarà stata una soddisfazione riuscire ad avere delle immagini con lo sviluppo della microscopia elettronica, ma poi basta anche, ci si dedica alla ricerca che porta avanti le questioni importanti. E il diametro (a titolo d'esempio) non è certo una di queste da richiedere uno studio apposta (in ogni caso anche il diametro è conosciuto e si trovava anche nei documenti presentati a Lanka).
La scienza e la ricerca hanno da sempre seguito uno sviluppo organico. Questo determina che non si può, ahambar, parlare di "prove normalmente richieste in questo genere di ricerche". Siamo nell'ambito della cosidetta ricerca fondamentale: ogni studio, se fatto bene, riporta tutto ciò che serve per dimostrare quello che viene asserito sia la risposta ad una domanda. Cosa si cerca di dimostrare e come lo si dimostra dipende dalla domanda. Standard esistono sotto forma di richieste, controlli e vincoli all'interno del protocollo sperimentale per escludere falsi risultati causati da impurezze, interazioni o artefatti. Decenni fa si cominciava a capire più nel dettaglio come possa essere causato la malattia morbillo. Con i mezzi e gli standard di controllo dei tempi si isolava il colpevole sospetto. Si è anche dimostrato che con la cosa isolata si potevano causare i sintomi in un essere vivente sano. Questo era lo standard degli anni fino alla prima metà del 900. Altre risposte non si davano perché mancavano i mezzi tecnologici. Sono stati fatti gli studi di base, appunto, che dimostravano l'infettività di un agente sospetto. Lo sviluppo tecnologico a quel punto non permetteva di determinare il suo diametro, altrimenti nella descrizione l'avrebbero senz'altro fatto. Invece è stato fatto decenni dopo, quando la microscopia permetteva di farlo. Per un virus scoperto ai nostri tempi è ben possibile che gli studi fondamentali contengano tutto, perché oggi, isolandolo lo si guarda col microscopio elettronico e il diametro salta fuori quasi come informazione casuale. Ma non è che uno quindi dice: Adesso che possiamo determinare il diametro anche del virus del morbillo rifaremo tutto - isolazione, infettività, immagini, giusto per avere un documento dove c'è scritto tutto su 20 pagine. Perché? Chi lo paga? E chi giustifica che i soldi vengono spesi per cose già dimostrate e riconosciute invece che per scoprire cose nuove?
Venerdì riuscirò a scrivere qualcosa sulle risposte precise del perito e sulle diciture nella sentenza di primo grado (la corte d'appello non ne fa riferimento).
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Se anche fosse venerdi' l'altro non c'e' problema, volevo sapere in base a cosa Lanka scrive certe cose sul suo sitoVenerdì riuscirò a scrivere qualcosa sulle risposte precise del perito e sulle diciture nella sentenza di primo grado (la corte d'appello non ne fa riferimento).
Ti devo chiedere un favore "tecnico" che vale per ogni scritto sul web
Nei tuoi post, lascia delle righe bianche di separazione fra un pensiero ed un altro, perche' leggere il blocco intero e' molto piu' difficile
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I virus non esistono? – Scrive Marco Bracci: “Sabato 4 marzo ho assistito a una conferenza sulla Nuova Medicina Germanica e così ho potuto ascoltare l’intervista fatta al Dr. Lanka. In sostanza, da virologo esperto qual è, Lanka ha dimostrato che quelli che vengono definiti virus e che l’industria farmaceutica cavalca per produrre medicine chimiche brevettate e fare miliardi di euro a spese dei malati, altro non sono che proteine, derivate dai batteri di cui ognuno di noi è pieno e che permettono lo svolgimento dei processi vitali che ci mantengono in vita, che, quando muoiono, si spezzano in piccolissime parti per fornire nutrimento ai batteri ancora viventi. In sostanza, i virus non esistono, quindi LE MALATTIE NON SONO CAUSATE DAI VIRUS, ma dai vari modi di reagire di ognuno di noi agli shock e impulsi provenienti dal vivere quotidiano...”
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Dal sito: formazione5lb.eu/video-5lb/201703-interv...-al-dr-stefan-lanka/
Traduzione del primo video : QUALI VIRUS ?
Buongiorno dr. Lanka
Buongiorno sig. Pfister
Pfister: sono davvero felice di poter condurre questa intervista e di poter lavorare insieme in questo programma per la corretta informazione delle persone.
Lei ha potuto provare in Tribunale, e davanti a cinque periti ufficiali, che non vi è nessuna prova dell’esistenza del virus del morbillo. Questo significa che non sappiamo se esiste e come: non ne abbiamo alcuna prova. Vorrei parlare oggi con lei dei fatti: come si sia arrivati a questo malinteso.
Cosa sono in realtà i virus, quello che viene definito virus?
Lanka: lo si spiega facilmente partendo dal significato della parola virus, in latino tossina.
C’era una dottrina medica che ad oggi si crede scomparsa. Essa continua però a mantenere sotto la nuova veste moderna la credenza che le malattie siano create da tossine, veleni patologici. Alla base della teoria umorale c’era la credenza che se i liquidi corporei ristagnavano diventavano velenosi e che potevano così diffondere le malattie all’interno del corpo oppure anche dall’emanazione del corpo. La “mal-aria”, l’aria cattiva che si riteneva contagiosa. Sapevo come condurre la mia ricerca, perché anch’io avevo scoperto nel mare una struttura che io stesso avevo denominato virus. L’avevo identificato come un virus innocuo. Pensavo davvero fosse un virus, anche se innocuo perché non aveva fatto danni nell’organismo dove l’avevo trovato. Quindi sono andato dal mio professore e gli ho fatto vedere quello che avevo trovato. Gli ho fatto vedere le foto al microscopio elettronico di particelle che sembravano essere dei virus ed erano miliardi. L’organismo comunque viveva senza problemi e il virus non sembrava dare effetti negativi. Così, dal 5° semestre avevo già il mio laboratorio ed ero praticamente diventato un virologo.
All’epoca non avrei mai pensato che non fosse possibile trovare un protocollo in medicina su come isolare un virus!
Nella batteriologia ci sono protocolli dal 1940. Quando i batteri muoiono a causa di un cosiddetto virus batterico, si prende questo liquido, lo si mette sotto un microscopio e si vede che sono batteri. Ma si vendono anche tante minuscole particelle presenti in grande quantità, le si separa, le si isola, in modo da avere solo questo tipo di mini-spore, e si vede che sembrano esattamente uguali, che presentano l’aspetto di virus. Ed è diventato un modello questi “virus per batteri” un modello anche per i virus umani. Ma quello che i biologi all’epoca non hanno colto è che quando i batteri muoiono velocemente non hanno il tempo di creare delle spore. Se li si privi delle fonti nutritive, se è troppo caldo, troppo freddo o in altri processi lenti, allora questi creano delle spore che possono sopravvivere per secoli. E se l’ambiente è favorevole ricrescono dalle loro stesse spore. Ma quando i batteri non ne hanno il tempo creano mini-particelle, particelle ancora più piccole, costituite solo dal cosiddetto acido nucleico, il cosiddetto materiale genetico circondato da un involucro proteico. E sono tutti uguali e si pensava che fossero loro la causa della morte dei batteri. No, in Natura i batteri non muoiono mai se queste particelle vengono aggiunte. Questo lo fanno solo batteri ipercoltivati e labili, che appena li si guarda in modo “storto” si riconvertono nel materiale da cui erano sorti. Questo era un breve excursus. Da queste strutture nascono i batteri e i nostri tessuti utilizzano a loro volta i batteri come componenti per rigenerarsi. E qualcosa che viene chiamato batteriofago, divoratore di batteri, per usare una denominazione scorretta, l’ho scoperto in mare. Un po’ più grande, una catena di acido nucleico un po’ più lunga e pensavo fosse un virus.
E così ero un virologo.
All’epoca aveva adottato anch’io il concetto dell’HIV, ossia che esistesse questo virus e che fosse mortale.
Fino a quando un professore austriaco, uno specialista della cosiddetta genetica e dell’acido nucleico, mi diede il permesso di usare il suo laboratorio siccome non avevo ancora tutti gli strumenti né tutto il sapere.Con lui ho stretto un rapporto di amicizia. Un giorno mi chiese, dandomi del tu come fanno gli austriaci: “Stefan, hai verificato la storia dell’HIV?” Risposi: “Tutto il mondo lo dice” Egli mi rispose non stava chiedendolo al mondo, stava chiedendolo a me ! Diventai rosso in viso e risposi .. “no, non l’ho fatto”. Mi diede una tessera con la quale potevo fotocopiare gratis e mi disse: “Fai una copia di tutto quello che leggi e lasciamela in ufficio” E ogni venerdì pomeriggio discutevamo della ricerca.
In biblioteca ho poi capito che c’era scritto il titolo “virus” ma nella pubblicazione stessa non si parlava di alcuna struttura, nemmeno una struttura vista in un essere umano,nel sangue o in qualche altro liquido corporeo
Anche nel morbillo o in quello che si chiama morbillo, che si vede in bocca, nelle macchie sul corpo o tipiche manifestazioni del morbillo, da nessuna parte si è visto nell’essere umano ma sempre in particelle in cellule morenti. E così siamo arrivati al punto: nelle cellule morenti ! Ed è proprio questo il punto. Diversamente rispetto ai batteriofagi che esistono e che dal 1940 vengono isolati in modo classico, come le monetine all’interno di un salvadanaio a maialino, insieme a bottoni, cicche, pezzettini di carta, allora si separano i diversi componenti e ci sono dentro 11 monete da un euro, prima fotografo l’interno del maialino con i suoi frammenti, poi isolo le parti, le cicche, i pezzettini di carta, i bottoni tolgo tutto e rimangono le pure monete di euro, e quindi le fotografo di nuovo e dico guardate: sono pure. Non c’è quindi alcun centesimo di dollaro ,vecchie lire o sterline ma 11 pure monete da un euro. Poi prendo queste monete e applico la biochimica. E vedo che sono effettivamente composte da questi tre metalli nelle stesse percentuali e con lo stesso peso specifico. Sono veri euro. Questa si chiama biochimica.
E questa verifica non è riuscita per nessun virus che si presume che produca malattia negli uomini, negli animali o nelle piante. L’avevo già capito durante i miei studi
Non avevo all’epoca alcuna idea su cosa ci faccia realmente ammalare. Questo mi divenne chiaro solo in seguito grazie ai contatti con il dr. Hamer.
Mi era definitivamente chiaro. Non li trovavamo in nessuna pubblicazione. Abbiamo iniziato con i Professori. Eravamo io e altri due professori e abbiamo cominciato le ricerche. Successivamente ho avuto contatti con Eleni Papadopoulos e con il suo team in Australia. Abbiamo ricercato e analizzato tutto il materiale esistente sui presunti virus umani e animali, interi articoli scientifici e alla fine ero sicuro: il virus non esiste!
Pfister: non vi è alcuna prova
Lanka: Non vi è alcuna prova. Ok scientificamente non posso dire di aver dimostrato che non esiste, può essere che il virus si sia nascosto dietro la Luna, o dietro a Marte o ancora più in là … ma come uomo e cittadino devo dire che no… non esiste E posso perfino dire scientificamente che escludo l’esistenza dei virus avendo controllato il modello di riferimento del dr. Hamer che ho effettivamente verificato. E ho visto che questo modello funziona per tutti i fenomeni che definiamo malattie virali, e non solo virali, per quasi tutte tranne che per avvelenamento, carenze e disturbi meccanici, articolari che possiamo avere e che vengono tratti molto bene in osteopatia, tutto è stato spiegato nel modello di riferimento del dr. Hamer.
In questo modello non c’è il benché minimo spazio per un elemento negativo che sia più forte del sano, che prende senza dare nulla! Comunque nella vita non esistono cose negative, non c’è spazio. Perché i sintomi che noi chiamiamo malattie compaiono secondo regole precise ed è tutto spiegato. Non c’è spazio per un elemento negativo. Questo concetto del maligno più forte del sano, che viene dalla teologia, direttamente dal Vaticano, non ha più congruenza. E’ contraddetto. Abbiamo trovato una spiegazione migliore grazie al modello di Hamer. Questo sistema ha fatto crollare il vecchio concetto. E’ stato superato. Esso viene confutato proprio dalle pubblicazioni in virologia stessa, dove si trovano le presunte prove o le ipotesi non comprovate, dal momento che si parte sempre dall’esistenza dei virus. Queste ipotesi vengono confutate dalle loro stesse pubblicazioni scientifiche. Quella che facciamo noi è una reale medicina scientifica, dove possiamo verificare ogni passo. Dove possiamo comprovare e prevedere. Questi sono i tre criteri della scienza: comprovabilità, ripetibilità e prevedibilità. E se non sono presenti questi tre criteri la ricerca non è scientifica.
Pfister: e quellI che finora abbiamo denominato virus sono in realtà piccole componenti, resti di questi batteri che stanno morendo?
Lanka: nel caso dei batteri sì ma non è vero che muoiono. Anche il morire è un mirato processo sensato. E cioè di dare una fonte di energia ai tessuti o ai batteri che vivono nell’ambiente circostante grazie all’acido nucleico. Quindi dietro tutta questa focalizzazione e tutte le pulsioni verso la sessualità alla fine si parla di energia. E’ il cardine della vita. Il compito principale dell’acido nucleico, la cosiddetta sostanza ereditaria, che non ha nulla a che vedere con eredità, è la produzione di energia, è la forza che sta dietro la sessualità. In effetti perché è essenziale per la vita. Quindi l’ipotesi di fondo sui virus è sbagliata e ci sono proteine tutto attorno che sono i componenti che servono alla vita. Quando i batteri vengono annientati velocemente questi si convertono in componenti resistenti e duraturi dai quali poi nascono altri batteri. Questi vengono assorbiti dai batteri per ricevere l’energia e il materiali di cui hanno bisogno. Anche questo è un processo sensato!
E il processo del morbillo mostra molto chiaramente proprio questo modello e le osservazioni fatte sui batteri sono state applicate in modo traslato al campo delle credenze. Le credenze sui virus umani.
Ed è stato proprio John Franklin Enders a farlo perché invece di mostrare realmente un virus, credeva che se si vedessero le cellule in provetta morire, mettendo un campione di saliva di un malato di morbillo, e si vedesse le cellule morire, fosse sufficiente per dimostrare che c’era un virus. Ma le cellule muoiono anche senza agenti esterni posti nella provetta, soprattutto muoiono più velocemente perché vengono “preparate” per la prossima infezione. L’idea è la stessa come con i batteriofagi: priviamo i batteri del nutrimento in modo che diventino “affamati di virus” poi introduciamo il campione infetto e guarda un po’: li vediamo morire! Ma non è vero che muoiono, si trasformano. I batteri si riducono in minuscole componenti. Però questo non succede per cellule umane e animali perché la loro struttura è più complessa.
Quindi “in vivo” in Vivo ma non in provetta quello che succede è che viene tolto alle cellule il nutrimento, che praticamente vengono fatte morire di fame. Vengono affamate e ricevono un cocktail contenente antibiotici che uccidono autonomamente le cellule. Nel 1954 ancora non si sapeva. Questo era conosciuto solo dal 1973 che questo antibiotico, la streptomicina uccide autonomamente le celluce. Se si fossero fatti dei test di controllo preparando le cellule in questo modo, osservando cosa succede avrebbero visto che queste muoiono molto più velocemente rispetto al normale. Solo poche cellule riescono a vivere a lungo in provetta. E loro credevano che la morte delle cellule fosse la prova sufficiente della proliferazione virale. E c’è di più.
Enders ha preso questa idea dalla batteriologia. Ha fatto la stessa cosa come l’aveva fatta con i test batteriofagi. Ma invece di batteri come coltura ha preso cellule animali e, dopo averle indebolite, ha inserito l’estratto salivare. Tutto questo senza fare un test di controllo. E l’ha ammesso egli stesso nella sua pubblicazione, nella pubblicazione che è stata utilizzata nel processo come prova per ricevere i 100.000 euro per il bando che avevo indetto dove chiedevo una prova scientifica dell’esistenza del virus del morbillo.
In questo primo isolamento descritto da John Franklin Enders egli ci dice molto chiaramente che non è stato effettuato alcun test di controllo !
Pfister: descrive molto chiaramente che non ha affiancato come controllo una provetta con solo antibiotici e assenza di nutrienti
Lanka: giusto sig. Pfister, questo punto è decisivo: non l’ha fatto !
Pfister: però questo dovrebbe essere perentorio per qualsiasi ricerca scientifica: avere un test di controllo
Lanka: dal 1998 le regole della scienza, Lege artis, sono state scritte e stabilite in modo definitivo. Sono state pubblicate per la prima volta dalla società scientifica tedesca. Sono le regole del corretto lavoro scientifico. Queste regole ci dicono che bisogna utilizzare i metodi più all’avanguardia che sono i più adatti, bisogna conoscere tutte le pubblicazioni in merito, si devono eseguire test di controllo per ogni nuovo metodo introdotto in modo da accertarsi che non sia il metodo stesso a produrre il risultato. Ci deve essere sempre il dubbio. Bisogna sempre provare a confutare i propri risultati. Ma quello che succede oggi nel campo scientifico è molto lontano da queste regole.
Pfister: ovviamente
Lanka: ed è qui che rispondo alla sua domanda: da dove viene l’errore concettuale sui virus?
Eugen Rosentock-Huessy descrive che ovviamente lo Stato finanzia solo le vecchie autorità scientifiche e che il ricercatore che scopre qualcosa di nuovo viene represso dai ricercatori e scienziati affermati. Ci mostra il campo di tensione, non ancora evidenziato, in cui troviamo un ampio divario tra ricerca e scienza. Egli descrive come gli scienziati affermati facciano ricerche di facciata per mantenere validi i vecchi modelli. Ci descrive chiaramente che fanno ricerca sul cancro come se fosse la rabbia, secondo gli antiquati principi di Pasteur. Eppure partendo da questi nuovi modelli c’è così tanto potenziale che aspetta solo di essere accolto, utilizzato e sviluppato.
Pfister: spero anch’io che tutto questo possa diventare realtà in un prossimo futuro. La ringrazio per queste spiegazioni che sono, dal mio punto di vista, rivoluzionarie e capovolgenti per l’intera comprensione medico-scientifica e che allo stesso tempo presentano un grande potenziale di effettive possibilità per aiutare le persone nel loro “stare bene” con questa scienza medica.
Lanka: ringraziamo le persone che hanno elaborato tutto questo e che ho avuto la fortuna di conoscere e di contribuire a questa congiunzione di campi di ricerca per un nuovo punto di vista. Le basi sono stati i lavori del dr. Hamer, del dr. Peter Augustin, del prof. Hertmut Heine e di molti altri che hanno fatto ricerca e che hanno aspettato di essere messi insieme. Il che è stato possibile solo grazie alle scoperte del dr. Hamer che per primo ha gettato un’ancora scientifica in questo campo della medicina e della scienza medica, un punto di riferimento in cui ci si può orientare.
E quando nell’agosto del 2000 ho avuto finalmente l’onore di conoscere il dr. Hamer ho potuto rapidamente trovare risposta a tutte le mie domande fino allora rimaste in sospeso. E ho potuto spiegare i Focolai di Hamer e rendere applicabile il suo sapere a livello terapeutico.
Grazie dr. Hamer, grazie dr. Augustin e grazie a Voi che diffondete questo sapere
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
Dal sito: formazione5lb.eu/video-5lb/201703-interv...-al-dr-stefan-lanka/
Traduzione del secondo video – QUALE MODELLO CELLULARE ?
Pfister: come possiamo ottenere effettivamente la comprensione se non sono i virus che fanno ammalare? Da dove vengono quindi le malattie?
Lanka: prima di tutto vorrei allacciarmi alla critica fondamentale di Eugen Rosenstock dell’anno 1956, vorrei presentare inoltre uno studioso, i cui testi non sono reperibili on line, ossia il prof. Karl Heins Luttke. Egli ha scritto presso il Max- Planck- -Institut di storia della scienza, un lungo trattato esaustivo sulla storia dell’inizio della virologia. In questo lavoro descrive nel dettaglio come la virologia medica si sia contraddetta da sola già nel 1951-1952! Come la virologia avesse pubblicato le proprie incongruenze e come si sia data per vinta. Perché hanno constatato che tutto ciò che avevano chiamato veleno cellulare, tossine ed enzimi sono in effetti sempre componenti, particelle del tutto normali di cellule e tessuti che stanno morendo. E non c’è nulla che viene da fuori, nessun agente esterno che produce la malattia. Poi scrive come dal 1953 si iniziasse a pensare che fosse stato scoperto che l’acido nucleico contenesse il corredo genetico. Che esista questo corredo genetico, come un piano di costruzione funzionale che regola la costruzione dell’organismo. E che questo possa avere dei difetti, ossia delle mutazioni, e che queste mutazioni possano farci ammalare credendo si tratti di geni o virus cancerogeni.
Pfister: in effetti tutta questa storia dei geni…
Lanka: esattamente. E da allora è avvenuto un cambiamento paradigmatico nel sistema di pensiero, la vecchia virologia si era arresa. Giovani chimici senza alcuna conoscenza medica e che non sapevano nemmeno che l’errore era stato ammesso, che i virologi si erano scusati e che era stato un falso allarme, hanno quindi creduto che un virus, formato da un pezzettino di acido nucleico, fosse un gene maligno ed egoista.
Pfister: un gene egoista…
Lanka: esatto, RNA o DNA. E così nacque un nuovo dogma. E pensavano che un virus, un pezzettino di acido nucleico circondato da uno strato proteico, , fosse lui a farci ammalare. Che questo acido nucleico avesse la capacità di attaccare le nostre cellule, di moltiplicarsi e di ucciderle. E’ questa la base della nostra concezione odierna dei virus.
Presentano sempre un genoma, un pezzettino di corredo genetico, di acido nucleico e uno strato proteico. Questo era il modello del 1953.
Enders, figlio di un banchiere, non aveva mai studiato scienze. Aveva studiato lingue, per due anni era stato ambasciatore di Skull and Bones. Poi era diventato agente immobiliare, per poi tornare a studiare lingue. Infine aveva incontrato un biologo. Ne era rimasto affascinato, E’ stato subito accolto in laboratorio perché ovviamente portava con sé molti soldi. Poi ha preso il dottorato, senza aver mai studiato biologia. Biologo senza studi scientifici alle sue spalle. Per questo il suo pensiero non è mai stato scientifico. Lo si vede nel suo testo. Scrive del suo dubbio sulle cellule che muoiono senza essere attivate o denutrite. Anche quando le cellule vengono trattate normalmente muoiono come se ci fosse un virus. Quindi ci deve essere un altro virus al loro interno, o altri fattori che portano alla loro morte. Lo scrive tre volte nella sua pubblicazione ed esorta ad avere sempre in mente altri fattori, che ci sono altri fattori e altri virus. E non solo ciò in cui crediamo, ossia che esista il virus del morbillo. E scrive perfino che questi ragionamenti, questi esperimenti, forse non hanno nulla a che fare con le nostre riflessioni su cosa sia realmente il morbillo nell’uomo, o con quello che viene definito morbillo.
Nel 1954 gli danno però il premio Nobel e lui dimentica la sua stessa critica. Un anno e mezzo dopo scriverà che il suo lavoro è da considerarsi la base di tutti i futuri sviluppi del vaccino contro il morbillo.
Quindi dal premio Nobel, con il premio Nobel, d’un tratto da un enorme errore, un’enorme speculazione, è diventato un fatto scientificamente accertato. E questo metodo in cui le cellule vengono denutrite e annientate ed in seguito presuntamene “infettate” é tutt’ora considerato valido per tutte le infezioni di morbillo.
Lo stesso vale, con poche differenze , per provare l’esistenza di tutti i virus…
Quindi mi leggo attentamente la sua pubblicazione sulle ricerche sul morbillo, cardine del processo per l’omonimo e mi accorgo che tutto è un errore madornale e che si contraddice da solo !
Questi esperimenti di controllo, che non sono mai stati eseguiti, li ho fatti eseguire da un laboratorio indipendente e i risultati hanno mostrato chiaramente che le cellule muoiono perché sono private del loro nutrimento e avvelenate.
Pfister: dagli antibiotici
Lanka: dagli antibiotici
Pfister: da qui nascono quindi diverse cose nuove per noi. Penso per esempio a Bruce Lipton che afferma che le malattie o le manifestazioni patologiche compaiono a causa dell’ambiente circostante, dall’impressione dell’ambiente sulla membrana cellulare. Questo modificherebbe la funzione della cellula e non il DNA. Qui abbiamo un altro argomento, che come da lei accennato, ne è la naturale conseguenza.
Lanka: questa teoria dei virus, che ovviamente si basa sull’esistenza di recettori sulla membrana cellulare, ai quali si agganciano i virus che vengono fatti entrare e avviene l’infezione, se queste teorie che non possono essere vere, siccome i virus non esistono, sono state confutate in base alle stesse pubblicazioni menzionate, alle contraddizioni evidenziate ed al metodo assolutamente non-scientifico, al confronto sequenziale ecc., allora si pone ovviamente la domanda: possono questi modelli che abbiamo essere veri ?
E la ringrazio molto per questo domanda perché ora iniziamo un nuovo argomento.
Prima di conoscere il sistema di conoscenze del dr. Hamer ero sempre alla ricerca delle cause scatenanti che producono la malattia perché mi era chiaro che tutta la teoria dell’infettivologia, dell’immunologia, la dottrina del veleno e antiveleno e cioè corpo e anticorpo non poteva essere corretta. Lo sapevo anche dalle mie ricerche di laboratorio. Tutti gli esperimenti che si conducono sono specifici solo quando le condizioni vengono controllate esattamente.
Nel corpo non possono mai funzionare, mai e poi mai, non hanno in realtà alcuna rilevanza scientifica !
E anche tutti i modelli sono erronei.
E adesso devo introdurre un nome molto, molto significativo per il futuro. Un nome per la critica e un altro nome per come stanno le cose veramente.
C’era un neurologo che, dal 1972, in centinaia di pubblicazioni scientifiche e conferenze, ha mostrato chiaramente come i modelli di come pensiamo siano le cellule non potevano essere reali. E l’ha pubblicato: il suo nome è professor Herold Hillmann Hillmann ha scopertao che al microscopio elettronico tutte le immagini di tessuti e di cellule presentano sempre gli stessi artefatti. Ha argomentato in modo logico e vigoroso che una cellula viva non può avere affatto quell’aspetto. Per definizione la cellula viva sarebbe un liquido, acqua, contenente varie sostanze in soluzione, sali, proteine e tutto intorno un tegumento, una membrana. Su questa membrana si dovrebbero trovare recettori con i quali la cellula comunica. Tali recettori non sono stati mai visti finora su nessuna immagine di microscopio elettronico. Eppure da qualche parte bisognerebbe vederli, dovrebbe essere pieno di recettori. Dovrebbero essere visibile almeno su alcune sezioni di immagini elettroniche.
Pfister: la risoluzione è abbastanza elevata?
Lanka: grazie per la domanda. Da 20 anni il potere di risoluzione dei microscopi elettronici è di fatto sufficientemente elevato per cui si sarebbe dovuto vedere i recettori chiaramente. Da 10 anni è molto aumentata e si dovrebbe quindi sapere quanto deve essere grande un recettore. Punto primo quindi: nessuno li ha mai visti ! Punto due: la struttura della membrana cellulare dovrebbe essere doppia con dei puntini e tutto il resto. Se la taglio perpendicolarmente essa dovrebbe avere un certo spessore. Se invece seziono la cellula in diagonale dovrebbe vedersi con uno spessore maggiore. Ma questo non succede mai: lo spessore è sempre lo stesso ! Quando si guarda la parte esterna della cellula, che viene definita al microscopio elettronico come una membrana cellulare, viene tutto contraddetto. Anche le strutture interne: il reticolo endoplasmatico, l’apparato di Golgi, con la stessa logica, con gli stessi argomenti rigorosi: sono tutti artefatti, errate rappresentazioni. Perché al microscopio elettronico posso osservare solo ciò che è completamente asciutto. Da cui ho eliminato ogni traccia di acqua. Perché il microscopio elettronico funziona solo sotto vuoto. In caso contrario si crea del vapore e questo sarebbe così impuro che non vedrei più nulla. Se voglio osservare un campione di tessuti questi vengono introdotti nella resina e poi in una serie sempre più alta di concentrazione alcoolica: bassa concentrazione, alta concentrazione, fino al 95% di soluzione alcoolica. Viene tolta tutta l’acqua e al posto viene aggiunto del colorante. Ma il fascio di elettroni brucia questi campioni e resta semplicemente qualcosa ed è questo che viene sempre interpretato. Si crede che questo sia l’aspetto delle cellule. Hillmann ha poi …
Pfister: quindi quello non è il vero aspetto di una cellula ?
Lanka: No, no. Abbiamo inoltre una visione completamente sbagliata della biochimica.
Tutto quello che si fa: si prende un campione di tessuto, si distrugge il tessuto e le cellule contenute e da quel che ne è uscito, come per la virologia, ipotiziamo un modello di come dovrebbe essere una cellula.
Pfister: Quindi con pezzettini morti di componenti cellulari rimasti si ricostruisce il modello della cellula. Ma l’intera cellula non si vede mai.
Lanka: No, no. Ora, dove con microscopi ottici a laser e con tecniche di interferenza ottica ecc., si può ottenere una risoluzione simile a quella del microscopio elettronico dove si può guardare il tessuto vivo, vengono così confermate le ipotesi di Hillmann, le sue constatazioni devo dire.
Pfister: questi microscopi esistono oggi?
Lanka: Sì esistono e con quelli ottengo un’immagine più realistica di come sono fatti i tessuti.
Pfister: E’ difficile con questo modo di pensare, applicato per decenni, che tutto parta dalle cellule, capire invece che il tessuto può vivere anche senza cellule.
Lanka: Sì è quello che si può osservare, si arriva proprio a questo punto.
Grazie a Peter Augustin ho potuto capire: cosa sono questi processi della vita se non partono dalla cellula? Come biologo avevo anche studiato che solo la cellula è viva e tutto il resto è morto. Solo la cellula vive.
Pfister: se questo non è vero allora come si può …
Lanka: Prendiamo una medusa, per esempio, non ha una struttura cellulare, eppure è un organismo molto efficiente. La medusa è composta per il 98,5% di acqua: non ha un cervello e non ha vie nervose. Alcune meduse hanno pure gli occhi, come l’uomo, fatti allo stesso modo. Hanno gli stessi geni, ma sono minuscole meduse, cubomeduse ( Cubozoa) molto dolorose e molto velenose. In acque calde non c’è nutrimento quindi devono cacciare per questo hanno bisogno degli occhi. Quindi ciò di cui la vita ha bisogno lo produce e basta. Ma per il fatto che ci siamo fissati sulle cellule e crediamo che la cellula diriga tutto, allora ci deve anche essere un progetto, un progetto funzionale e questo si pensava che fosse l’acido nucleico. Ed ecco un’altra ipotesi errata. L’acido nucleico, di cui si crede che abbia degli errori, mutazioni, e allora abbiamo i geni cancerogeni, i geni virali.
E’ tutta una conseguenza della teoria impostata da Virchow. Solo che oggi ce lo siamo scordati. E i medici non tornano indietro a verificare le fonti e vedere se questo è vero o falso. No, per loro Virchow è il fondatore della medicina scolastica.
Pfister: possiamo dire che quello che noi oggi chiamiamo epigenetica dove si considera che lo stimolo viene dall’esterno e non dall’interno, che quindi la reazione della cellula non viene dal corredo del DNA ma da uno stimolo da fuori che produce poi una reazione cellulare, abbia fatto un passo avanti?
Lanka: Per così dire non lo sopporto … ma grazie per la domanda perché l’epigenetica parte da due presupposti errati: pretendono che l’acido nucleico abbia qualcosa a che fare con il materiale ereditario, ma è così complesso che non riusciamo a capirlo. Ci servono altri 30 anni di fondi per la ricerca per poterlo eventualmente comprendere… E presuppongono che tutto parta dalla cellula
Pfister: membrana cellulare ?
Lanka: dalla membrana cellulare. Quanto parlo di cellule intendo ovviamente anche sempre con membrana cellulare, al suo interno acqua e sostanze circondata da una membrana predisposta a tutta la comunicazione con l’ambiente esterno.
Pfister: che cosa ne è della membrana: cos’è veramente vero? Perché se non lo si può vedere nemmeno al microscopio elettronico ?
Lanka: va bene, facciamo ancora un passo indietro per riassumere. A partire da Virchow che ha globalizzato quest’idea della cellula, che la cellula fosse l’unità della vita e che tutto il resto fosse morto inanimato e che la cellula fosse quindi la componente base della vita, della salute ma anche della malattia, e che le cellule producono veleni cellulari, tossine, che producono il cancro e le malattie contagiose, che si diffondono in tutto il corpo da una cellula ad un altro tessuto: è l’idea delle metastasi. Dal tumore intestinale al cervello… e così ho un tumore intestinale nel cervello ecc… Queste sono le idee che risalgono tutte e Virchow. Poi questo “veleno cellulare” questa tossina non è poi stata trovata. Poi trovano i batteri e si presume che siano i batteri la causa delle malattie. Poi ci si è resi conto del fatto che i batteri si trovano ovunque nel corpo. Ah ! Allora saranno le tossine dei batteri. Poi no … in effetti il tetano lo trovo solo nei cadaveri, solo in assenza di ossigeno, l’antrace pure. E chi più ne ha più ne metta. E se guardiamo le cosiddette tossine, ci si rende conto che sono normalissime proteine, enzimi dei batteri che non sono velenose, ci si può cuocere il cibo, farci il bagno, si possono ingoiare, iniettare e non succede niente ! Nella ricerca della tossina patogenica si credeva infine che fosse qualcosa di più piccolo dei batteri che non era visibile al microscopio. Si è quindi spinta la spiegazione sempre più lontano verso l’invisibile, verso il non dimostrabile. Poi la virologia si è data per vinta nel 1952. Il centro dell’interesse si è quindi spostato altrove verso una nuova sostanza ipotizzata. Se la cellula fa tutto e se da una cellula nasce una persona come me e lei allora ci deve essere un piano progettuale. Sempre nella pura ottica cattolica, nel pensiero spaziale greco, nel pensiero strutturale che è pure importante, senza questo pensiero non potremmo misurare uno spazio, nessuna statica e tutto crollerebbe. Ecco perché alla fine il focus si è spostato sull’acido nucleico.
Da pezzetti di acido nucleico proveniente da cellule morte, si è concepito idealmente la composizione del materiale genetico di un virus. Ma questo non si è mai trovato nella sua interezza né ovviamente mai visto un virus. Va bene però crediamo che la cellula fa ammalare. Anche coloro che criticano questo concetto rimangono comunque attaccati all’idea della cellula perché mentalmente è difficile immaginarsi qualcosa di nuovo.
Peter Augustin mi ha tolto questo modello e ci sono voluti ben quattro anni prima che potessi verificarne uno nuovo, finchè lo capissi a pieno prima che quello vecchio venisse destrutturato. Prima che il nuovo trovasse il suo posto. Questo nuovo concetto è indispensabile per comprendere le scoperte di Peter Augustin così da capire come funziona la vita e perchè vive il tessuto, perché vive..
Pfister: Vive il tessuto e non la cellula …
Lanka: perché vive anche la cellula. Che cos’è una cellula e come funziona? Quali sono le componenti della cellula? Perché alcuni aspetti della teoria cellulare non sono corretti e vengono sostituiti da una comprensione più profonda ?
Pfister: sono davvero felice di questa intervista utile alla corretta informazione delle persone
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.