Chi l’avrebbe mai detto. Giocare a Monopoly senza banconote. E’ un pò come giocare a tennis senza racchette, oppure giocare a poker senza le carte.

Eppure accade oggi: il nuovo Monopoly, destinato soprattutto all’uso dei ragazzi, non usa più le banconote. La figura stessa del banchiere (che non partecipava al gioco) viene sostituita da uno smartphone (o tablet) che distrubuisce i soldi e gestisce tutte le transazioni in automatico.

A loro volta, i giocatori selezioneranno un token e una carta bancaria che verranno scansionati dall'app mobile che automatizzerà le transazioni, come l'acquisto di titoli di proprietà o il pagamento dell'affitto. Anche le carte di proprietà verranno scansionate nell'app.

In altre parole, le nuove generazioni non sapranno più utilizzare la carta moneta, non sapranno più fare i conti manualmente, e per loro addizioni e sottrazioni diventeranno parole assolutamente sconosciute. Fa tutto la app al tuo posto.

Inutile dire quale sia il sottotesto di tipo sociale di una scelta del genere, e quanto sia lungimirante la strategia di chi vuole arrivare ad avere una società senza contante, per poter controllare intere popolazioni con un semplice click dalla banca centrale.

Nel frattempo infatti continua in tutto il mondo la corsa alla moneta digitale centralizzata. In Europa si prevede il passaggio alla seconda fase dell’Euro digitale entro l’ottobre di quest’anno. 

Ma sono tutte coincidenze, naturalmente.

Massimo Mazzucco

Comments  
…ci sarà probabilmente “Parco della Vittoria Ucraina”…


Per il momento c'è "La Luna" e "Piattaforma di Lancio", manca solo Apollo 11-17.
Bellissimo anche il "Scan as you pass", giusto un reminder.
Quando negli anni “80 facevo l’insegnante, insieme alla mia classe partecipammo ad un concorso nazionale a premi, realizzando un gioco da tavola, che rifiutava totalmente la filosofia affarista del Monopoli (dove vinceva il più ricco, il monopolista). In alternativa, e in polemica, proponemmo un gioco che chiamammo Ecopolis, dove invece vinceva chi avrebbe avuto il comportamento più corretto e adeguato rispetto all’ambiente naturale.
Parteciparono al concorso più di 600 classi, di tutti gli istituti scolastici italiani. Ebbene vincemmo noi, un minuscolo e sconosciuto paesino dell’ascolano. Il premio consisteva in un laboratorio di informatica, che fu il primo in uso in tutta la provincia e forse in Italia: 5 computer completi e 5 stampanti. Fu un successo enorme . Solo più tardi mi accorsi che la nostra era stata la classica vittoria di Pirro. Quello infatti, fu forse uno dei primi tentativi di far entrare nella Scuola, quella tecnologia, di cui tutti parlavano (e oggi viene ritenuta indispensabile) che poi lentamente avrebbe sradicato quello che la Scuola, allora, provava ancora a dare e che oggi si è perso quasi totalmente : la capacità di saper pensare.
Naturalmente Monopoly, che io chiamerei "Mono Polli" prosegue nella strada intrappresa anni fa, ciò quella di distruggere ogni residuo neurone nella testa dei nostri giovani.