di Maurizio Blondet
Un lunedì dello scorso aprile un centinaio di altissimi capi di banche d’affari e “delle più grandi istituzioni finanziarie del mondo” si sono riuniti in un ufficio del Nasdaq a Times Square. In gran segreto. Lo scopo: una esercitazione, una simulazione riguardante trasferimenti finanziari con un nuovo metodo. Che ha avuto successo. Come ha notificato giuliva Bloomberg:
“Alla fine della giornata, tutti loro avevano visto qualcosa di straordinario: dollari americani trasformati in veri attivi digitali, utilizzabili istantaneamente fin dall’apertura di una transazione commerciale. Il sistema attuale (di trasferimenti e bonifici, ndr.) complesso, pesante, soggetto ad errori, ci mette dei giorni per trasferire denaro nella città o nel mondo, è sostituito istantaneamente da un nuovo sistema quasi sicuro e che risponde in tempo reale”. Un software “che trasformerà la finanza”, era quello che i massimi capintesta del totalitarismo finanziario.
E’ un incontro che ricorda molto da vicino quello di Jekyll Island, in cui nel 1910 i banchieri d’affari cospirarono per creare la Federal Reserve come loro banca privata di emissione (1).
Il sistema è fondato “sulla tecnologia blockhain”: la stessa su cui si fonda il bitcoin, la cosiddetta criptovaluta digitale, che ci è stata gabellata come la “moneta libertaria” e anarchica, perché esistente “sulla Rete” (cosa di più democratico? Chiedete ai 5 Stelle) sottratta alla dittatura delle banche centrali, le quali non posson svalutarla, eccetera.
Il punto è che il sistema è piaciuto ai signori riuniti a Times Square. I quali dice Bloomberg, “non erano lì solo per parlare della tecnologia”, ma di adottarla e di applicarla nel proprio interesse. Fra di loro c’erano i massimi responsabili di “Nasdaq, Citigroup, Visa, Fidelity, Fiserv e Pfizer”. E’ un’accelerazione decisiva verso l’abolizione completa del contante fisico e la materializzazione del denaro, come denuncia l’economista Michael Snyder (direttore di The Economic Collapse).
I signori sono interessati, come spiega Bloomberg, al fatto che questa che viene creata è moneta spendibile, o gli somiglia molto. “I pagamenti elettronici attuali sono in realtà dei messaggi che avvertono che del denaro deve passare da un conto all’altro, un sistema che prende tempo, anche dei giorni, perché le banche attendono delle conferme. Per contro, i dollari digitali sono pre-caricati nel sistema blockchain; così possono essere spesi quasi all’istante contro qualunque attivo”.
Insomma sarebbe un borsellino elettronico pre-pagato, quello che vi darà il vostro salario, pensione, o altro pagamento; che saranno versati ovviamente sul “vostro” borsellino elettronico. “Vostro” fra virgolette, perché ce l’ha la vostra banca, non voi in tasca.
Naturalmente ve la vendono come passo decisivo contro “l’evasione fiscale, il riciclaggio, il crimine organizzato”, propaganda utilissima a conquistare l’immediato favore delle masse di moralisti giustizialisti e manettari, e farne il corpo elettorale (sono legione) che dirà sì, anzi pretenderà il passaggio al sistema (“così nessuno può nascondere niente”) e se ne farà psico-polizia volontaria. Anzi hanno già cominciato. In significativa coincidenza con l’incontro segreto di Times Square, Mario Draghi ha annunciato l’abolizione della banconota da 500 euro, e tutti i media: “Bella misura anti-riciclaggio”, raccontando che “Il Lussemburgo ha stampato l’anno scorso il doppio del suo Pil in banconote” per lo più da 500 euro, “il che è sospetto secondo Euroactiv”.
Certo che è sospetto. Ma non per i motivi che vi spiegano. Anzitutto: come mai la Banca Centrale Europea consente al Lussemburgo di continuare ad essere un paradiso fiscale, non esige l’adeguamento delle sue leggi allo standard europeo (che a noi viene imposto)? E peggio: come mai permette al Lussemburgo di stampare banconote per due volte il suo Pil? A quanto ne sapevo (o credevo di saper) ogni paese dell’euro può fabbricare in proprio solo la moneta metallica; le banconote, le stampa la BCE che se ne incamera il signoraggio (in pratica, anche se sono le banche centrali locali a stamparle concretamente, lo fanno su mandato BCE e coi limiti del mandato).
Invece di porre fine a questo scandalo, ecco la soluzione di Draghi: “Fuorilegge le banconote da 500 euro” entro il 2018. Applausi giustizialisti.
Mica si fermano qui. Già Svezia e Norvegia vogliono la sparizione di banconote di taglio minore. In Usa è stata allestita una campagna per l’abolizione della banconota da 100 dollari. Il governo della Danimarca ha posto “la soppressione del denaro fisico” come suo programma. In Norvegia è la più grossa banca del paese a reclamarne l’abolizione totale. Il sistema testato a Times Square fornisce lo strumento ideale.
Quale miglior regalo per le banche? Possono andare in bancarotta, senza temere la corsa agli sportelli dei correntisti e risparmiatori per ritirare il loro denaro: quale ‘denaro? Quale “loro”? Il deposito in banca è – come è scritto – non più “vostro”, ma della banca: è l’esproprio, per ora solo virtuale, di tutte le ricchezze che non siano in contanti o in oro. La quale lo usa come briciola per creare tutto il denaro dal nulla su cui lucra gli interessi, indebitandoci tutti. Adesso nessuno potrà sottrarsi alla frode bancaria fondamentale tenendo i suoi risparmi sotto il mattone. Né pagare in contanti le bollette. Dovrà pagarle attraverso transazioni bancarie, che alla banca costano nulla (grazie a blockchain) ma su cui lucrerà le “commissioni” applicate ad ogni uso di carte di credito o di debito (i bancomat, borsellini elettronici pre-pagati).
Maurizio Blondet (Fonte)
allora vogliamo dire che i dati bce sono falsi. perchè nel 2015 e 2016 nessuno stato ha stampato 500€ e nel 2014 il lussemburgo non risulta tra quelli che abbiano stampato banconote da 500. O la NOTIZIA E' FALSA o sono falsi i dati bce.
Potrebbero anche essere falsi entrambi, per quel che ne sappiamo.
La BCE è indipendente e dunque non controllata da nessuno.
Le fonti di Blondet possono essere tranquillamente queste:
euractiv.com/.../...
espresso.repubblica.it/.../...
Il punto comunque resta sempre lo stesso. Che sia vero o che sia falso è soltanto una scusa per demonizzare il contante.
L'unico mezzo che può garantire ancora transazioni anonime.
Su bitcoin e la sua blockchain stendiamo un velo pietoso.
La moneta libera che "garantisce" transazioni anonime tanto che qualche volpe lo ha usato per commerciare droga.
Ma chi lo utilizza lo sa che la blockchain registra ogni singola transazione e ne tiene memoria per sempre?
Ovviamente i banchieri applaudono a questa caratteristica come al non plus ultra della tracciabilità. Questo è sicuramente vero. Un documento bancario può essere perso o bruciato. Una registrazione digitale può essere corrotta, hackerata, cancellata. La blockchain è per sempre.
Nel sistema a blockchain ognuno può farsi da banca e avere un "portafogli elettronico" privato e anonimo (non serve dire chi sei per aprirlo perché lo apri tu e non la banca per te).
Il che significa che i bitDollari sarebbero al portatore così come quelli nel mitico materasso.
Perciò se questo fosse il caso (e ripeto se), si tratterebbe semplicemente di un modo di avere dollari anonimi elettronici al posto di quelli cartacei.
Perché viene fatto? Perché i paradisi fiscali stanno svanendo uno dopo l'altro e c'è una grande richiesta di tenere soldi sporchi al sicuro.
Con questo sistema, cioè, ogni politicante potrebbe mettere le sue tangenti nel suo borsellino elettronico, senza doverli mettere nella banca panamense di turno.
Vantaggi per gli americani: gran parte della massa di soldi dei paradisi fiscali fluirebbe nei bitDollari, perciò la massa dei dollari al mondo salirebbe e la FED potrebbe continuare a sostenere il debito USA distribuendo gli effetti deflattivi su tutto il mondo, come fa con i petrodollari.
Se invece l'idea è di far aprire i conti tramite filiali di banche, ovvero di far funzionare i soldi nel modo classico, allora si tratterebbe solo di un modo per risparmiare sui costi di gestione della rete bancaria. Niente di più di una comodità.
L'anonimato nasce dal fatto che gli indirizzi non sono associabili alle persone, è in questo senso che i bitcoin sono anonimi. La blockchain è inevitabile che contenga le transazioni (anche se tra conti "cifrati") dato che è il "libro mastro" delle transazioni.
Non ha messo il link perché ha riportato la fonte della notizia , Euractiv:
euractiv.com/.../...
In ogni caso il dato è stato interpretato male in quanto la fonte è un documento Europol che spiega l'uso della moneta cash per fini illeciti
europol.europa.eu/.../...
Che a sua volta rimanda al rapporto 2013 della BCL :
bcl.lu/.../...
Cit:1.4.2 Circulation of banknotes and coins
1.4.2.1 Euro banknotes and coins
1.4.2.1.1 Banknotes
The total net volume of notes issued by the BCL during the year 2013 amounts to 59.7 million banknotes against 18 million in 2012.
A closer look at the distribution of banknotes by denomination reveals that the number of € 10 and € 20 banknotes deposited at the BCL exceeds the number of banknotes issued. This is explained by the fact that financial institutions have indeed lodged more of these banknotes at the BCL than they withdrew, demonstrating the contribution to these denominations of tourists and especially cross-border workers from countries where they are more widely used.
As to the high denominations, banknotes of € 100 and € 200 were marked by a sustained demand, both in Luxembourg and in the euro area. Regarding banknotes of € 500, the number of banknotes put into circulation in Luxembourg increased, continuing the trend observed in previous years, whereas at the European level demand for this denomination decreased slightly.
Il documento fa riferimento alla circolazione e non alla produzione...
QUI CI VUOLE UNA RIVOLUZIONE !
UNA APP CI SALVERA'
Ormai è chiaro a tutti quelli che non si girano dall’altra parte: il meccanismo di creazione del denaro dal nulla, che i governi del mondo fingono di non conoscere e delegano ad istituti privati, rende di fatto vuota la parola “democrazia“ e consente a quegli organismi privati, “creatori” del denaro, di diventare i veri padroni del mondo: sia perchè se lo possono comprare (dopo averlo ipotecato), sia perchè, col potere del creditore verso il debitore, ricattano i governi e impongono le scelte di politica economica, fiscale, assistenziale, scolazstica, santaria, militare… in una parola: comandano loro. E i governi aumentano le tasse nella finzione che questo serva a superare la crisi, ben consci che nessuna austerity o nessuna tassazione potrà mai ripagare il debito, eterno e matematicamente irripagabile.
E mi sembra altrettanto chiaro e fuori discussione che il sistema sia congegnato in modo da non consentire una via d’uscita:
comprando l’informazione si tengono nascoste queste cose ai più;
comprando la classe politica si è creato un sistema di barriere all’ingresso che esclude automaticamente ogni nuova forza o partito si volesse presentare;
comprando la magistratura si riesce a colpire quei pochi che, in un modo o nell’altro, riuscissero ad attraverarsare le strette maglie dei sistemi scolastici, informativi, politici.
Dunque la nostra è una battaglia persa? Stiamo perdendo tempo a denunciare, informare, dare indicazioni in questa “riserva di caccia” sempre limitata che è il web? O – peggio – hanno ragione i valenti commentatori anche di questo blog che suggeriscono, neanche troppo nascostamente, una rivoluzione violenta, una discesa in piazza a rivendicare il potere che ci è stato tolto? Se avessi una qualche speranza che quest’ultima strada potesse avere una qualche possibilità di successo, potrei mettere da parte le mie convinzioni e, turandomi il naso alla Montanelli, supportare questa via, conscio del principo Machiavellico che “il fine giustifica i mezzi“. Ma, oltre che per fedeltà ai miei principi di non violenza, non me la sento di appoggiare questa ipotesi per un motivo molto pragmatico: come ha detto Solange Manfredi, e come spesso citato in queste note, “nelle rivoluzioni violente gli psicopatici prendono il potere“.
Quindi: la rivoluzione non può che essere pacifica, e partire dal basso. Ma come, se anche l’esperimento di Guardiagriele, dove il maestro Giacinto (Auriti) ci mise del proprio (capitale), a garanzia della convertibilità dei Simec, fu affossato in poche ore da decine e decine di stipendiati delle forze dell’ordine che accorsero come alla caccia del peggior criminale, per bloccare quella che avrebbe potuto essere una scintilla di una rivoluzione epocale?
Alla fine, come tutti sappiamo, il denaro è una convenzione, potente in quanto accettata (e imposta con le tasse) universalmente, e la forza di questa convenzione sta appunto nella universalità della sua accettazione. Se noi creassimo un Euro2, o una Lira2, diventeremmo scemi (si fa per dire) per cercare di convincere un numero sufficiente di persone ad accettarla e creare così la massa critica per fare il cambio di passo. Gli esperimenti con gli SCEC o altre monete complementari o alternative stanno a dimostrare proprio questo. Esiste però una novità tecnologica che forse ci può aiutare. Vediamo se riesco a spiegarmi.
Abbiamo tutti presente il successo dirompente di Whatsapp. Una applicazione tutto sommato semplice, che non dava niente di particolarmente eccitante o nuovo (all’inizio messaggi di testo) sfruttando la connettività dati del telefono cellulare (per evitare i costi degli SMS); ma che si è trovata al posto giusto nel momento giusto, nel momento cioè in cui gli smartphone diventavano di uso comune, e quindi oltre al testo, foto, selfie, video, messaggi vocali. La vera rivoluzione è questa: oggigiorno possiamo anche andare in giro senza portafoglio o senza carta di credito, ma senza cellulare, quasi mai. La nostra identità è così strettamente ed intimamente legata a questo apparecchietto che si cominciano a vedere sempre più spesso bar e locali pubblici che offrono il servizio di ricarica del cellulare mentre consumiamo il caffè e la brioche.
Esistono anche diversi attori che, resosi conto di questo, stanno sviluppando App per usare il cellulare come borsellino. Possiamo distinguerli in tre categorie:
operatori tradizionali (banche) che non fanno altro che trasferire su una App le funzionalità del POS o della carta d credito;
operatori web che, forti del loro immenso parco clienti, si stano attrezzando per entrare nel ricco mondo dei servizi finanziari, questo sono i cosiddetti OTP (Over The Top, perchè “siedono” sulla rete sfruttandola, senza possederla, come invece farebbero i carrier); si pensi ad Amazon, Facebook, Apple, Google; e
i veri e propri newcomers, nuovi operatori che non sono nè tradizionali istituzioni bancarie, nè OTP, ma si presentano in questo mercato con una loro specificità; il più famoso e importante di tuttii è PayPal, ma molti ci stanno provando (come ad esempio il veneto 2Pay tanto per non fare nomi).
Perchè questa può diventare un’opportunità di scardinamento del sistema?
Perchè in maniera semplice ed immediata si può costituire un “borsellino“, virtuale a piacere, di cui dotare gli aderenti al circuito, i quali metterebbero in circolazione una economia di scambio con entrambi i vantaggi: da una parte a) l’associazione crediti Euri senza nessuna particolare difficoltà di accettazione dello strumento di pagamento/incasso; b) ma dall’altra la possibilità di creare uno scambio virtuale non gravato dagli oneri finanziari e fiscali che il sistema corrente impone agli operatori economici (che infatti stanno tutti, chi prima chi poi, fallendo).
Se questo sembra esagerato, vi invito a considerare, sotto quest’ottica rivoluzionaria, il caso di Uber. Da un lato abbiamo il sistema tradizionale: tassisti controllati centralmente, grazie ad un sistema di licenze limitate, con prezzi imposti, tasse imposte, ed una autorità centrale che da una parte controlla ma dall’altra guadagna (con le tasse) dal sistema che essa stessa ha creato. Dall’altra un sistema che è molto più efficiente, molto più libero, richiede minori investimenti, ma, come facile immaginare, molto più difficile da controllare dal parte dell’autorità centrale. E si capisce quindi benissimo perchè lo Stato, l’Autorità precostituita si adoperi con tanta energia a combattere questo sistema. Esempi analoghi si possono trovare nei servizi di locazione turistica (airbnb), di passaggi auto (blablacar), di valutazione ristoranti (tripadvisor), di vendita online (ebay, subito.it): tutti casi dove ad una autorità centrale si sostituisce la forza del singolo, del feedback, con una vera democrazia dove il numero di “mi piace” o di feddback positivi è la vera referenza del singolo.
Per questo la battaglia dell’autorità centrale è una battaglia persa. Il software, le teecomunicazioni, la tecnologia lavorano per una democratizzazione del sistema, per l’eliminazione degli intermediari, per un rapporto peer-2-peer (fra pari) in assenza di gerarchie e di controlli centrali. E quando questo avverrà anche per la moneta, sarà l’inizio della fine di questo sistema oppressivo che ci ha schiavizzato per tanto tempo.
Mi sa che ritornerà una certa forma di baratto....lingottini per comprare dallo "spacciatore" ...dell'erba...
E una spesa da 60€ alla donna delle pulizie pagata in nero...
Concetto e ragionamento strano...finale a sorpresa! UNA APP CI SALVERA' ...ti dirò..buon app
...io ne faccio a meno!
Slobbysta
Ante-Ater
Fatta la legge e trovato l'inganno.
Poi io vorrei sapere se questa è una cosa normale, fatta da persone normali, oppure fatta da gente che ha l'intelligenza di un sasso:
"DA QUALCHE parte che non è l'Italia, li chiamano i "Bin Laden". Sono i biglietti da 500 euro, che le agenzie anti-crimine considerano quelli preferiti da trafficanti di droga e di armi, corrotti e corruttori, o dai grandi evasori. Non è difficile capire perché: grazie a quelle banconote di grosso taglio, 20.000 euro entrano in un pacchetto di sigarette, mezzo milione in una confezione di zucchero da supermercato, sei milioni in una borsa da viaggio, e dieci milioni in una scatola di mezzo di mezzo metro di altezza. Con loro si viaggia facilmente, specie quando si vuole dissimulare il proprio bagaglio."
repubblica.it/.../...
Quindi il problema ENORME sono le banconote da 500..? Chiedo eh..
Ciao medicialbe.
Il tuo ottimismo è piacevole, ma la realtà è ben diversa.
Il web ha perso da un po' di tempo quella caratteristica di luogo libero e democratico che era il suo punto forte all'inizio dell'avventura internettiana.
Quel luogo pionieristico, quel luogo che era rivoluzionario all'inizio, si è rivelato oggi per quel che è veramente.
Internet degli esordi era un mondo di opportunità, di vera rivoluzione e così è stato.
Il mondo di oggi è un altro mondo rispetto a quello che esisteva prima del 2001, ma quella rivoluzione è stata oggi assorbita, canalizzata e conglobata dal potere.
Oggi la "rete"(non a caso si chiama così.... ), ha catturato miliardi di pesciolini, è diventata una realtà di vita necessaria per tutti.
Oggi si fa tutto con internet, oggi la "rete" è indispensabile per potere relazionarsi con le istituzioni, con le aziende e con tutto il resto del mondo.
Oggi internet è il più grandioso sistema di controllo che il mondo abbia mai conosciuto.
I giganti di internet, recano nei loro loghi i simboli dei padroni del mondo.
Con internet, con l'El-ettronica, il mondo virtuale sta sostituendo il mondo reale, il mondo fisico.
Eliminare la moneta fisica per renderla solamente El-ettronica, è un altro punto a favore di coloro che lavorano per il "mondo nuovo", ovvero una potente dittatura che controlla El-ettronicamente ogni aspetto della vita materiale, dalla musica, alle lettere, alle comunicazioni, alla politica, all'informazione fino ad arrivare alla finanza con una moneta solamente "virtuale" e agevolmente controllabile.
Il tuo discorso avrebbe senso se Internet fosse veramente libera, ma così non è.
Anche il M5s era partito con l'idea dell'uno vale uno, con l'idea di un mondo di democrazia dal basso grazie alla rete, un'idea che è già fallita nella sostanza del suo essere irrealizzabile nella pratica.
Internet, che si chiamava Arpanet, è stata sviluppata dai militari prima che venisse utilizzata nella società civile e, tutto questo, è stato pensato per realizzare ancora una volta il progetto millenaristico della Torre di Babele e non certamente per agevolare i popoli.
Eliminare la moneta fisica è un passo indispensabile per raggiungere questo obiettivo e non ci sarà nessuno legalmente autorizzato a creare moneta alternativa.
L'esperimento bitcoin, secondo me, si inserisce nelle prove generali per verificare l'impatto della "nuova moneta solamente elettronica" già prevista dal Potere.
Internet non è affatto libero, ma anzi è lo strumento perfetto per la realizzazione del "mondo del figlio dell'uomo", quel mondo in divenire e che è stato già profetizzato da molti secoli.
Un mondo prossimo venturo che sarà obbligatorio per tutti accettare, sarà obbligatorio per tutti accettare per potere comprare o vendere.
Apocalisse 13,16-18
16 Faceva sì che tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi ricevessero un marchio sulla mano destra e sulla fronte; 17 e che nessuno potesse comprare o vendere senza avere tale marchio, cioè il nome della bestia o il numero del suo nome. 18 Qui sta la sapienza. Chi ha intelligenza calcoli il numero della bestia: essa rappresenta un nome d'uomo. E tal cifra è seicentosessantasei.
Per la Gematria, il w/w/w equivale a 666.
Anche l'onnipresente marchio che appare in ogni dove è l'espressione di quel numero.
www.youtube.com/watch?v=lFUoyNOiTSY
"Poi il denaro prende invece la forma di fine, non più di mezzo e diventa protagonista del sistema. Con la rivoluzione industriale diventerà fondamentale, perché come dice Adam Smith è “la tecnica che unisce tutte le tecniche”, è ciò che permette questo tipo di sistema che abbiamo oggi e, piano a piano, si smaterializza, si svincola dal supporto materiale, prima c’è la banconota, che Adam Smith considera una invenzione pari a quella della macchina a vapore e poi diventa virtuale. Questo ha alcune conseguenze, questa smaterializzazione del denaro dalla moneta fisica e la sua finanziarizzazione. Oggi ci sono i derivati e le opzioni si moltiplica il denaro esistente in modo enorme, perché sono scommesse su scommesse su scommesse. Si parte da un’azione di una azienda a una scommessa su quanto varrà questa azione due mesi dopo e poi una scommessa su questa scommessa. Insomma è un moltiplicatore di denaro, motivo per cui c’è questa bolla enorme che prima o poi ci ricadrà addosso."
Ho paura che quando ci renderemo conto che il denaro altro non è che un'allucinazione collettiva sarà ormai troppo tardi.
L'unico intervento che possiamo considerare corretto è quello di Calipro, con alcuen considerazioni e spunti interessanti, il resto degli interventi seguono a ruota Blondet nella sua mancanza di conoscenza.
Il sistema Blockchain innanzitutto è applicabile a qualsiasi dato o meglio a qualsiasi informazione che cambia il suo stato. E' un registro dove tutti i cambi di stato da un dato istante in poi vengono registrati.
Il registro in questione può essere di dominio pubblico o privato, rispettivamente quindi blockchain 'permissionless' o 'permissioned'.
Una blockchain è denominata permissionless o spesso anche 'unpermissioned' poiché chiunque, in qualsiasi momento ed in qualsiasi parte del mondo, può inviare un cambio di stato di un determinato dato e prendere parte al processo di convalidazione. Il tutto fuori dal controllo di intermediari.
Per assicurare questo, nessuno possiede la rete e la conseguenza è che la transazione, una volta eseguita, è irreversibile in quanto nessun ente è in grado di modificarne l’esito.
La blockchain per quanto è applicabile a qualsiasi dato (una sua applicazione sarebbe ad esempio le votazioni) ad oggi è utilizzata per le cryptocurrency o cryptovalute per ovviare al problema della 'double spending'.
Per comprendere alcuni meccanismi alla base della blockchain, è necessario introdurre alcuni concetti di crittografia.
La crittografia è utilizzata principalmente per preservare la riservatezza delle informazioni ma non è la sua unica funzione. Nel contesto blockchain infatti non è di interesse tanto la segretezza del dato, quanto l'autenticazione, l'integrità e la non ripudiabilità di una operazione.
In particolare:
Autenticazione: determina l’identità dei soggetti
Integrità: assicura l’autenticità del contenuto
Non ripudiabilità: attesta l’avvenuta modifica
Un algoritmo di firma digitale permette di ottenere quanto sopra descritto.
Un altro strumento essenziale alla comprensione della blockchain è la funzione di hash.
La blockchain è costituita da blocchi che contengono lotti di modifiche ai dati non più ripudiabili e ritenuti validi.
Ogni blocco include l’hash del blocco precedente garantendo così la consistenza rispetto a successive manomissioni di elementi meno recenti della catena.
Il problema quindi non è sulla manomissione dei dati, ma sulla percezione che questo possa avvenire, ma chi conosce la tecnologia sa che questo non è possibile.
Difatti quando entra in gioco la 'permissioned' blockchain, che al contrario, delega la validazione delle transazioni a specifici attori (come le Banche o suoi delegati , in ambito finanziario) o generiche terze parti in contesti extra finanziari un soggetto privato introdurrebbe un livello di controllo pervasivo, soggetto a leggi e regolamenti da lui o da un governo locale identificati.
L’adozione di una blockchain privata in ambito bancario potrebbe produrre evidenti benefici nella velocità nelle transazioni internazionali, e su tutto l'abbattimento dei costi andando quindi a mettere al riparo le banche dalla concorrenza di terzi attori (es: Paypal)
Però portandosi in casa il registro, la percezione di fiducia, resistenza alla censura (che diventerebbe qui privacy) e la consapevolezza della soluzione 'aperta' andrebbe a farsi benedire.
Al contrario quindi di ciò che erroneamente dice Blondet e che altri hanno paventato, le banche non si stanno organizzando per poter avere il controllo del denaro, si stanno organizzando per non perderlo.
Il primo obiettivo è quello di utilizzare una infrastruttura condivisa tra gli istituti bancari dove andranno a condividere il registro abbattendo se non annullando tempi e costi di transazione.
Nello specifico quindi significa fare un bonifico dopo le 17.00 e vederlo immediatamente addebitato senza attendere la giornata seguente o di non avere i costi di prelievo al bancomat (con soldi sia fisici o con bancomat utilizzati come carte ricaricabili con del credito)
Quindi quando si parla di adozione del sistema blockchain non si parla di soldi ne di cryptovalute ma si parla di registro delle transazioni centralizzato e l'unico vantaggio per gli istituti bancari è di avere la possibilità di 'trustare' il registro in condivisione, senza affidarsi ad attori di terze parti.
Per comprendere come questo è 'meglio' in termini di prestazioni e velocità e quindi abbattimento dei costi occorre capire come funziona la 'proof of concept' delle blockchain pubblica ma essendo lunga e complessa mi limito a dire che l'infrastuttura condivisa è lenta e costosa quella creata ad hoc di un consorzio di istituti che mettono assieme le forze è più veloce e snella.
Certo non sarebbe un registro di pubblico dominio ma sarebbe condiviso solo tra tutti gli istututi bancari
aderenti al consorzio, ma in sostanza si tratta di 'allargare' la conoscenza delle transazioni di un soggetto non solo all'istituto di quel singolo soggetto ma a tutti gli istituti.
Il registro più che altro ad oggi interessa per la gestione dei contratti e le transazioni.
Adottare un registro unico non modificabile dove TUTTI gli istututi concorrono a validarne il contenuto significa la fine delle contraffazioni...
Il registro non è modificabile da un singolo soggetto a suo vantaggio per nascondere soldi o modificarne l'ammontare.
L'identità digitale è associabile ad un unico soggetto privato o pubblico quindi non si scappa.
Gli istuti semplicemente corrono ai ripari per esser preparati e al passo coi tempi quando blockchain esploderà, altrimenti rischiano di scomparire.
Basterebbe che un governo permettesse a google o amazon che hanno una potenza di calcolo inimmaginabile di creare immettere la propria cryptocurrency nel mercato e le banche puff svanite nel nulla.
Questa consideratela la punta dell'iceberg, se vi interessa potrei aprire un topic sul forum.
Ciao
Salva
PS: ho scritto sul notepad e ricopiato, scusate eventuali problemi di spaziatura che peggiorano la scorrevolezza della lettura.
A dar valore alla moneta, sono le persone-cittadini perchè l'accettano come bene capace di misurare tutti gli altri beni. Ma a produrla è un sistema gestito dalle persone-cittadini?
Mi pare di no.
La natura materiale o immateriale della moneta, se non cambia la consapevolezza riguardo alla sua essenza, è ininfluente e buona per aggiungere un po' di rumore massmedatico a quello già assordante in atto.
una proposta tecnica-filosofica-organizzativa è l'autoproduzione di banconote personalizzate a scadenza, con registro unico.
ma valida solo per un circuito economico che preveda scambi-produzione in ambito diverso dalla sopravvivenza e sevizi fondamentali.
per il circuito "statale" la soluzione è di tipo partecipazione alla produzione - partecipazione alle redistribuzione con monte risorse procapite.
E, mi permetto di aggiungere, chi controlla la sua distribuzione.
Non sono stati i militari a portare questa tecnologia nelle mani di tutti, ma dei pionieri, dei privati che con il loro sudore, la loro tenacia ed i propri investimenti hanno pensato che fosse possibile utilizzarla anche al di fuori dell'ambito militare.
Se poi la gente la usa principalmente per scorrere tutto il giorno la pagina di facebook, beh, direi che magari il problema sta da qualche altra parte, che dici...?
Questo senz'altro.
Non c'è mai stato nessuno legalmente autorizzato a creare moneta alternativa. Quei poveretti che ci hanno provato cercando di appellarsi a quello che la costitutizione (USA) permette, hanno fatto una brutta fine: ilporticodipinto.it/.../... , chissà come mai?
Siccome creare una moneta alternativa è vietato e chiunque ci provi viene messo in prigione (e magari accusato di terrorismo), l'unico modo per creare una nuova (buona!) moneta sarebbe quello di utilizzarne una che nello stesso momento è di tutti ma non è di nessuno, cioè non ha un "responsabile" che è possibile individuare.
Usare l'oro è una possibilità, ma è decisamente poco pratico al giorno d'oggi, dove le transazioni si fanno principalmente online.
L'ideale sarebbe un modo elettronico via Internet, ma c'è un piccolo problema: mentre duplicare l'oro è virtualmente impossibile, duplicare dei bit è la cosa più semplice del mondo, per cui per più di 50 anni si è studiato un modo per poterlo fare, ma nessuno è mai riuscito ad inventare un modo che funzioni.
Almeno fino al 2009, anno in cui Satoshi Nakamoto ha proposto la sua idea e l'ha pubblicata rendendola utilizzabile a tutti.
Da qui si può notare tutta la tua ignoranza, riassunta nello spazio di poche parole.
Il tipo di moneta elettronica che permette la tracciabilità completa completa di tutti i nostri acquisti e movimenti esiste da decine di anni, ed è la "tecnologia" alla base delle carte di credito, dei bonifici e degli altri strumenti bancari: con Bitcoin non ha nulla, ma proprio nulla a che vedere.
Quello che le persone come te fanno fatica a capire facendo di tutta l'erba un fascio perché "elettronico" per loro è tutto uguale, è realizzare che Bitcoin è esattamente l'antitesi a tale cosa, e cioè il fatto di permettere alle persone di transare direttamente senza passare dalle banche o da altre istituzioni centrali.
Per fare questo utilizzano un registro pubblico condiviso (la cosiddetta blockchain), che però non lega l'identità alle persone perché registra solo chiavi pubbliche e firme digitali.
Qui entra in gioco la stupidità e l'ignoranza di personaggi come Mande che, dice:
Si, noi lo sappiamo, e visto che la blockchain è pubblica, ti chiedo di elencare tutti miei movimenti di questi ultimi anni, così mi dimostri di sapere di cosa stai parlando.
E questo senza tenere in considerazione che nella roadmap di sviluppo di Bitcoin sono previste tecnologie come CoinJoin e Confidential Transactions che renderanno il sistema sempre più potente.
Sei sicuro che questi fantomatici "privati" abbiano fatto tutto da soli?
Chi è che ha dato l'impulso alle Università o ai centri di ricerca come il CERN a sviluppare la rete?
Tutta roba che parte dal basso?
Sicuro sicuro?
Hai ragione, la mia frase detta in quel modo appare una cazzata, perchè è una frase molto superficiale che può essere fraintesa.
Ma ne abbiamo già parlato.
Bitcoin è adatto ad un pubblico limitato e non alla massa, quella stessa massa che utilizza internet solo per collegarsi a Facebook.
L'esperimento bitcoin non è sicuramente stato ideato per le masse, ma l'idea che la salvezza dal controllo delle banche centrali possa avvenire solo elettronicamente, significa offrire al mondo una falsa alternativa.
Si tratta di scegliere fra moneta elettronica controllata e moneta elettronica fuori dal controllo del Potere bancario, ma utilizzabile solo da persone esperte, persone che sappiano proteggere adeguatamente il loro sistema digitale ed il loro "wallet" elettronico.
Perchè chi non è in grado di farlo, rischia di perdere tutto.
Quindi l'alternativa apparente di questa alternativa alla moneta elettronica "legale" controllata e certificata, risulta essere solo quella di un'altra moneta elettronica alternativa, sembra che non si possa uscire da questo falso dualismo.
O di qua, o di là, sempre di moneta elettronica si deve morire.
Questo intendevo dire con a mia frase, non altro.
Ciao